Diario di iniziativa radicale

Buongiorno fra qualche giorno saranno trent'anni dalla strage di via D'Amelio a Palermo nella quale hanno perso la vita Paolo Borsellino e la sua ascolta la figlia del magistrato che a metà
Rilascia un'intervista pubblicata dall'Espresso di questa settimana
è una bella intervista e ci si ritornerà perché ci sono tante cose su cui vale la pena di riflettere oggi la risposta a una domanda
Se al punto no punto risposta alle tredici domande perché più aumenta aveva posto ufficialmente anni fa
E la risposta è secca nessuna risposta ecco vale la pena di rileggere quelle tredici domande
Perché migliorino perché non venne comuni messe in atto tutte le misure necessarie per proteggere Borsellino che dopo la morte di Falcone era diventato l'obiettivo numero uno di Cosa Nostra
Perché qui è una strage di così ampia portata un prescelto una procura composta da magistrati che non avevano competenti in ambito di mafia
L'ufficio era composto dal procuratore capo Giovanni Tinebra e dai sostituti Carmelo Petralia
Anna Maria Palma dal luglio mille novecentonovantaquattro e Nino Di Matteo dal novembre mille novecentonovantaquattro
Perché il luogo della strage nonché un preservato consentendo così la sottrazione della famosa agenda rossa di Borsellino perché i pubblici ministeri di Caltanissetta
Non ritenne ho mai di interrogare il procuratore capo di Palermo Giammanco che non aveva informato Borsellino
Della nota dei rossi sul punto it sono arrivati in città e gli aveva negato il coordinamento delle indagini su Palermo cosa che concesse solo il giorno della strage con una telefonata alle sette del mattino è una domenica
Perché nei cinquantasette giorni tra la strage di Capaci e quella di via D'Amelio i pubblici ministeri di Caltanissetta non convocarono mai Borsellino che aveva detto pubblicamente e avere cose importanti da riferire
Cosa c'è ancora negli archivi del vecchio stile nel servizio segreto sul falso pentito Scarantino su un suo suggeritore l'ex capo della squadra mobile di Palermo Arnaldo la Barbera
Perché i pubblici ministeri di Caltanissetta
Non depositarono nel primo processo il confronto quattro tre mesi prima tra il falso pentito Scarantino e idee dei collaboratori di giustizia che lo smentivano il confronto comunque citato due anni più tardi nel mille novecentonovantasei per solo dopo una battaglia dei difensori degli imputati perché i pubblici ministeri di Caltanissetta non fecero mai il confronto tra i quali si pentiti dell'inchiesta da alcuni interrogatori si evinceva un progressivo aggiustamento delle dichiarazioni in modo da farle convergere verso un'unica pensione
Perché il Pubblico ministero Boccassini che partecipò alle prime indagini come il giugno e l'ottobre del mille novecentonovantaquattro
Firmatario insieme al pubblico ministero sei Eva
I due tunisini elette nelle quali prendeva le distanze dai colleghi che continuavano a credere a Scarantino
A un controllo la polizia apocalittici colloqui investigativi con lo stesso Scarantino dopo l'inizio della sua collaborazione con la giustizia
Perché non fu mai fatto un verbale
E il sopralluogo della polizia con Scarantino
Nel garage dove diceva di aver rubato la centoventisei poi trasformati in auto bomba perché i pubblici ministeri mettercelo mai chiesta e perché nessun magistrato ai tempi di presenziare a quel suo col luogo
Che davvero irresponsabile dei verbali con Amaricci delle annotazioni a penna consegnate dall'ispettore materia Scarantino il poliziotto ha dichiarato che l'unico scopo era quello di aiutarlo
A ripassare e com'è possibile che qui dalla Corte di Cassazione i giudici abbiano ritenuto plausibile questa giustificazione
Il ventisei luglio del mille novecentonovantacinque Scarantino ritratta le sue dichiarazioni con un'intervista a studio aperto
Prima ancora che l'intervistava di Londra i pubblici ministeri palme Petralia annunciano già le agenzie di stampa la ricaptazione della ritrattazione di Scarantino anticipando il contenuto del verbale fatto quella sera con il falso pentito
Come facevano a prevedere l'uso perché Scarantino non venne affidato al Servizio centrale di protezione mal gruppo diretto da la Barbera
Senta alcuna richiesta di autorizzazione da parte della magistratura competente
Ecco queste sono le tredici domande e a trent'anni dalla strage attendono ancora risposta
Oltre coraggio