Presentazione del libro di Emanuele Felice «La conquista dei diritti. Un'idea della storia» (Il Mulino)

Importanti
Ambientalista
Niente liste
è presente il velista scamiciata
Visto il centro
Spesa prevista
Destino ruolo
Sì non bisogna smettere anche
Il
Ci siamo
Io non mi sento voi mi sentite
Cioè mi sentivo del microfono
Fossero scatta però il all'amica del mitra penale andata prenderci l'acqua quindi
Che hanno fatto ma lavori socialmente utile grazie mille
In aiuto pure io
Ieri mattina no torna quanta
Ho bisogno di un poco più di microfono
Grazie tante
Buonasera tutto e tutti grazie di essere qui credo che siamo qui naturalmente verrà sentire discutere di un libro molto bello di cui dico solo poche cose perché poi abbiamo un parco di oratori molto autorevoli siamo qui anche un po'per non sentirci soli in
Dan Brown
Perché è una giornata diciamo speciale un po'per tutti abbiamo voglia anche un po'di guardarsi
Ha un po'negli occhi
E perché oggi ufficialmente Sutter data la data delle prossime elezioni un governo è caduto rovinosamente e ieri e qui abbiamo il ministro Orlando che ha combattuto fino all'ultimo secondo evitassimo questa a questa situazione energia e per questo direi da cittadina prima che da cronista da Polistena perché Claudio Nista British nella cittadina lo ringrazio molto e non sa se la pensate come me
Potete dirlo se la pensate come me cioè
Non fateci sentire troppo dall'altra parte perché aggiustiamo veramente tutti da una parte difficile alle librerie di cui parliamo è un libro che ti riconcilia scrive se non fosse ecco leggere questo libro come è capitato a me
Il saggio di Emanuele felice professore ma ne riferisce che abbiamo qui accanto a noi
La conquista dei diritti un'idea della storia il Mulino tra l'altro già che ci siamo Spalato
Vi vorrei convincere a leggerlo per chi non l'ha fatto perché leggere questo libro che è un libro che tiri comunque ti riconcilia con con la storia
Però leggere mentre un Governo sta accadendo Hébert mentre il diciamo la teoria che ci propone felice
Poi rovina nella pratica
è un po'straniante perché uno alla sera quando si legge questa cosa dice ma forse si può fare una compromesso tra la cultura liberale la cultura socialista e quella ambientalista che questo è il cuore di questo libro diviso in tre parti bellissimo
E invece poi la mattina dopo succede che ti rendi conto che non si può fare ma si potrà fare adesso ci faremo convincere Dynasty interlocutori dico due cose
E
E appunto Emanuele felice che è uno storico del pensiero del moderno storico dell'economia del pensiero economico
Fa tenta diciamo la sintesi tra tre grandi filoni del pensiero di cui farà storia e questa delibera è anche molto utile
Perché
A parte che è un libro di una grande intellettuale anche se mi posso permettere in senso non dispregiativo di nero Tito
E poi di un che conosce anche tanto la letteratura che ci mette in mezzo la Poesia cose che insomma per me sono assolutamente esotiche
Ed è invece molto bello perché le declina dentro la storia che sta raccontando fa la storia del pensiero liberale in un capitolo la storia
Il pensiero diciamo anche dell'azione
Socialista
E comunista e infine l'e
E la sta invece nel pensiero ecologista dell'ambientalismo
E e in questi tre capitoli tenta un continuo intreccio è quasi un discorso comparatistico in cui Sin Sin Trezzano ci sono delle sfasature temporali però insomma e molto interessante rivedere queste storie
Da questa ottica perché
Perché la tesi di fondo ve la leggo con le sue parole poi mi sto zitta esserlo per dirvi di cosa parliamo non vi dico come finisce perché dovete leggere chi è il colpevole poi anche colpevole cedere anche Orlando
Ed è dice a un certo punto
Il liberalismo oggi trova e si trova a un bivio tra l'individualismo e una visione relazionale della persona umana il socialismo deve scegliere fra la prospettiva nazionale illusoria e gli atti la sfida internazionalista di una politica globale imprescindibile
L'ambientalismo è per sua natura relazionale globale
Aiuta quindi sia il liberalismo sia il socialismo a maturare in queste direzioni che poi e dove si possono incontrare e questa è la tesi che queste tre culture che in realtà nella storia si sono sostanzialmente quasi sempre combattute
E e anche parecchio
La nel è hanno la necessità di incontrarsi diciamo che se non fosse proprio una cosa volgare quella che sto per dire direi che potrebbe essere la la base teorica finalmente recuperata di un partito democratico va beh insomma esagerato anche forse esagerato
Forse cioè sicuramente sempre meglio di di una canzone di Jovanotti ecco dico questo
E e che va bene
E e quelle altre cose molto affascinante naturalmente per me indigeribile però perché perché cioè i miei limiti e che ride trova un senso alla sede una nelle domande che ci siamo sempre fatina oggi vediamo che andiamo verso una specie di catastrofe ambientale esagero poi
Della sete anni rimetterà poi in una in asse andiamo verso una catastrofe ambientale invece Emanuele felice si convince se ci concentriamo bene ci convince a dire che la storia è una progressiva conquista di diritti
Non ci sembrava così e invece va be'ogni tanto con dei colpi dei passi indietro però insomma il senso della storia
Che dieci indica questa e questi diritti non sono e sono diciamo non semper San quasi sempre meglio con dei passi indietro naturalmente Palici all'epoca contemporanea di cui parlerà parlerete
E e questi diritti se anzi non quest'anno perché la forza lavoro che sta meglio
E più efficiente nel mercato ma perché insomma c'è anche una forza nella conquista dei diritti insomma secondo me è una attesi confortante non è una tesi Renica naturalmente perché poi il lo storico a è uno storico per cui oltre che la storia delle idee del dato materiale irrompe in queste vicende e quindi si capisce di che lacrime e di che sangue grondano queste storie però insomma è veramente interessante secondo me una una lettura
Non so se posso dirla so però che mancava
Mancata sopra ma soprattutto alla cultura progressista di questo Paese va bene la fermo qui avevo tante altre cose da dire ma magari le dico dopo per
Per fare una prima domanda al ministero Orlando
Non saprei quanto quanto come come declinarla vediamo un po'allora questa è questo è il libero di e questo è il saggio di Emanuele fede per essere felice la conquista dei diritti che dice appunto di queste culture che si intrecciano la bella taglio grossa ma quello che è successo ieri
Dimostra che la collaborazione tra prendetele con tanto beneficio d'inventario e tante virgolette una cultura liberale e una cultura socialista se se abbiamo anche il sottofondo musicale non è male
Direi
Taranta sì pizzica direi va bene attacca
Va be'siamo nella nel nello spazio diciamo di tutte queste colture dicevamo
Quello che è successo ieri è la prova provata che che che c'è ancora molto tempo per far collaborare queste culture oggi Brunetta lasciando dolorosamente Forza Italia in Transatlantico ci diceva e finita la Forza Italia liberale europeista tra antistadio
Non so quand'è iniziata quella Forza Italia però insomma prendo per buono quella quella cosa che dice
Brunetta perché che ci dà l'occasione di capire se queste che che se esiste in Italia una forza di questo genere e se comunque possibile per queste due diverse tre diverse culture collaborare perché poi c'è anche c'è anche l'ambientalismo che ha messo lo zampino della crisi di di tradirlo
Se le tre eserciti sei però io non è che posso ripetermi racchette
Non si fanno bis chiaro la domanda se queste culture possono davvero collaborare o se la crisi del governo ci racconta in maniera così a a a grandi a grandi accettate si racconta che non è possibile che questa collaborazione il microfono sta da quella parte
No rispondo abbastanza semplicemente non credo che Lillo di Emanuele c'entri qualcosa con l'esperienza del governo Draghi nel senso che il governo Draghi
Si realizza in condizioni eccezionali e mette insieme delle forze che non sono né liberali né socialista né ambientaliste quindi diciamo che mette insieme forze populiste forze di ispirazione mista come il partito democratico forse conservatrici come Forza Italia forze populiste come la lega un pezzo di tecnocrazia quindi non mi pare che diciamo sia un esperimento in vitro di questo ragionamento che fa Emanuele dopodiché io non sono neanche sicuro che riesca l'esperimento di Emanuele questo di coccolone abbiamo spesso discusso nel senso che sono convinto del fatto che noi paghiamo oggi un'egemonia molto forte di un pensiero liberale che ha stravolto i connotati della sinistra
E che ha sovvertito lei esito di una discussione che per molti aspetti è ancora attuale che si sviluppo Assemblea costituente
E che riguardava chi doveva essere il riferimento dei diritti e dei doveri che la Carta fondamentale riconosceva
Va be'la
La
Quella discussione si risolse con una sconfitta dei liberali che io credo provvidenziale nel senso che
La carta prese come riferimento la persona e non il Lindy Riduo
Credo che nel corso di questi anni questo ragionamento sia stato rovesciato cioè nel senso che un po'il modo in cui è finita l'esperienza del PC un po'l'evoluzione che aveva avuto prima il Partito socialista di Craxi
Un po'la temperie nella quale si è sviluppato il Partito Democratico
Abbiano subito fortemente invece l'egemonia ad un pensiero che storicamente era stato minoritario nel nostro Paese che aveva influenzato tutte le forze politiche a partire dal Partito socialista perché non dimentichiamo che il Partito d'Azione aveva dato gran parte dei propri quadri poi al Partito socialista ma non era mai stata non aveva mai avuto una dimensione di massa
L'esperimento di Repubblica che diciamo invece fu un esperimento molto più riuscita in qualche modo di massa
Ha molto influenzato il modo in cui si sono rimescola delle carte dentro la sinistra
E ha connotato fortemente la sinistra con una impostazione fortemente legata ha una dimensione individualista che poi ha ha preso un po'la declinazione insomma è stato un po'raccontata come il famoso partito dei cittadini
La l'idea che in qualche modo la dimensione sociale il contesto il lavoro non fossero più elementi che influenzava no la formazione della persona appunto
Una botta molto forte successiva con un'iniezione di disintermediazione
Hanno fatto sì che a mio avviso diciamo così questo ragionamento che fa manuale si sia fortemente sbilanciato a favore
Di una di un estremismo liberare lo vorrei definire così
Che poiché a connotato molto anche in generale la sinistra a livello europeo non è un problema soltanto nostro
E questo
Ha con sé una conseguenza pratica che entra in contraddizione anche con il pensiero ambientalista che l'individualismo liberale porta con sé
L'affermazione della concezione della proprietà così come era stata fermata nel Codice Civile napoleonico c'è una sorta una sorta di libertà assoluta
Che invece nella nostra Costituzione questa era al punk e l'altra faccia della medaglia era stato limitato
Per e le famose i famosi elementi diciamo
Di socialità che la Costituzione richiamo
Questo questo tema dell'utilità sociale nella costituzione materiale scomparso apposto la questo del presupposto per il superamento di qualunque tipo di programmazione di intervento pubblico
Ed è entrato in contrasto aperto con qualunque idea
Anche di limite limiti all'economia a favore di una dimensione che tenga conto della sostenibilità anche ambientale oltre che quella sociale perché Fo delle sostenibilità che cosa sono se non una lite una limitazione all'idea assoluta della proprietà
Le sostenibilità sono questo guarda che te con quella roba lì non ci puoi fare tutto quello che ti viene in mente perché ci sono dei limiti che non riguardano soltanto il mercato che non vengono dal mercato ma ci sono dei limiti che derivano anche dal fatto che varcare quei limiti
Preclude delle
Libertà dei diritti fondamentali a fare a partire da quello diciamo di avere un'integrità del pianeta
Questo questo punta a me sembra il punto lo dico
Nel libro di Manuele più ottimistico nel senso che
Io credo che senza una battaglia più che una sintesi e poi dopo si può fare anche la sintesi ma senza una battaglia che riequilibri questo sbilanciamento che si è venuta a determinare è la difficoltà a trovare una coesistenza è molto molto grande perché penso che siamo di fronte a a
Il fatto che queste superare queste queste sostenibilità sia determini punti di non ritorno sul fronte ambientale non c'è bisogno che spieghi quali sono le conseguenze
Sul fronte sociale in gioco secondo me ce la tenuta di carattere democratico perché il paradosso è che un individualismo di carattere liberale ha messo in discussione la democrazia liberale
Nel senso che la democrazia liberale non si è mai retta sugli individui
Le persone sono sempre state diciamo così inclusa attraverso processi di carattere collettivo
I corpi intermedi hanno svolto questa grande funzione non è che uno con la quinta elementare capire esattamente il valore del voto perché
Aveva letto la Costituzione trova qualcuno che gli spiegava che votare ed è importante anche per tutelare i propri diritti
Quel qualcuno è stato sostanzialmente ritenuto superfluo perché c'è stata questa assolutizzazione dell'idea dell'individuo
Il cittadino principe no la democrazia decidente tutte queste cose molto suggestive ma sostanzialmente mai esistite in natura
E e quindi oggi non ci trova una situazione nella quale il varcare dei il varcare i limiti della sostenibilità sociale provoca degli strappi che hanno delle conseguenze di carattere democratico
Perché una larga parte noi non stiamo più parlando oggi di esclusione ne possiamo parlare anche di secessione
Perché sostanzialmente c'è una parte di società che non si attende niente dalla politica e quindi che non ha nessuna ragione di rivolgersi alla politica non è che dice no ma mi sento tagliato fuori non pensano proprio che la politica sia un elemento che in qualche modo può tranne irrompere nella politica quando c'è un richiamo diciamo che in qualche modo si presenta come antisistema poi abbiamo visto che spesso non lo sono e questo inevitabilmente determina un gioco che un gioco
Di rottura della tenuta democratico ecco perché io penso solo per rispondere ad una domanda che il governo Draghi era il tentativo di difendere in qualche modo lo sto quello che quel quello che si poteva salvare di un quadro
Oggi
Quel
Per ragioni che sarebbe lungo indagare quell'esperimento spray si è concluso
E secondo me dobbiamo ritornare dai ai fondamentali cioè interrogarsi su come noi siamo in grado di introdurre come condizione la tenuta democratica i due grandi riferimenti della sostenibilità ambientale della sostenibilità sociale
Perché il tema diciamo così del è vero che
Del del presidente mi pare esattamente queste
Adesso prima diventare un giro da
Grazie ma allacciati fammi fare le domande mie quelle così e poi dopo perché se proprio alla prima domanda Gianni esterne
No no ma un piacere tanto siamo qua c'è anche la la pizzica taranta va benissimo generale Jonathan Bombolo forma e certi certo infatti qui ci siamo
Di questo anche siamo parlando di questa
E allora Roberto Della Seta
La
Dietro detto che siccome
Ramo ci mancava un liberale mo'abbiamo che ti abbiamo chiamato come ambientalista emanati dal governo alla scherza Roberto Della Seta è presidente della Fondazione Europea ecologia ma soprattutto anche per carità non soprattutto è un ex deputato
Deputato nonché zero l'ex senatore del Partito democratico
Va be'non la faccio la storia per cui non si è più deputato però avrebbe avrebbe un senso anche in questo discorso
E e ha scritto tra l'altro anche lui bel libro e che si chiama ecologista King giusto
Manca e ti chiede di rispondere a Orlando perché mi sembra che ti abbia chiamato in causa bene a me viene sempre da ricordare quella frase di Chico Mendes che dicevano ecologista
Un'ecologia senza
La lotta di classe e giardinaggio e quindi a me piace pensare che l'ecologia stia da questa parte diciamo del ragionamento però forse mi sbaglio
Allora intanto parto dalla domanda che arrivata ad Andrea a anch'io come lui penso che il tema di questo libro tutto sommato c'entri poco con quello che è successo e va be o chi sta testo a vicenda
In cui gravi ragioni interne come la scelta del Governo e che devo fare è in qualche cosa di rivalità era il genere abbia trattato c'entra poco anche perché quindi prova a fare addirittura liberale gli affetti
Fatico a identificare il liberalismo nei soggetti diciamo che della destra del centrodestra che erano protagonisti di questa alleanza insieme al PD insieme ai ai Cinquestelle a me è venuto un po'da ridere leggendo appunto oggi le dichiarazioni Brunetta di di Mariastella Gelmini che dicevano lascio
Forza Italia perché non è più moderata ora Forza Italia berlusconismo sono nati all'insegna del ceppo Culicchia insegnato il populismo a alla politica italiana non è stato Grillo e non è stato Salvini e tutto sommato resta almeno Bossi insomma ecco
Ma al di là di questo credo che invece il tema del libro di Emanuele c'entri molto con quello che sta per cominciare con la campagna elettorale che sta per cominciare e centri molto colpiti
Io non sono totalmente d'accordo con quello diceva Andrea per esempio rispetto a questi quindici anni di storia
Del PD
Per due ragioni intanto io credo che in realtà l'incontro tra liberalismo liberalismo naturalmente una dimensione il socialismo è una dimensione molto larga dentro la quale nel Novecento
Si può trovare non dico di tutto ma moltissimo
Da Giovanni Amendola a Gobetti i fratelli Rosselli per rimane Alitalia a Benedetto Croce
A Malagodi quindi insomma un ampio un ampio spettro però io credo che se ne allarghiamo lo sguardo in particolare all'Europa l'incontro tra socialismo e liberalismo e largamente avvenuto nella sinistra europea
Negli ultimi cinquant'anni del secolo scorso il fondo la costruzione del welfare europeo dopo la seconda guerra mondiale è avvenuta all'insegna di questo incontro all'insegna l'incontro diritti sociali e diritti individuali i e il socialismo la sinistra
Socialista a tra virgolette imparato molto
Dalla sul tema dei diritti anche chiamiamoli personali ma anche individuali dalla cultura liberale e affaticato ha faticato a fatica la finita insomma ci ricordiamo tutti le perplessità che c'è ci ricordiamo io ero molto molto Bedero per molto tempo fa quindi addirittura ragazzino ma insomma ci ricordiamo le difficoltà le le le le incertezze che quello che allora era il mio mondo il mondo del PC dei giovani comunisti ma in parte del PC aveva quando i radicali in Italia cominciarono a porre in i temi dei diritti in Milano non fu scontato non fu scontata la partecipazione del PC a quella battaglia poi ci fu la la rese vincente perché era un grande partito di massa ma non fu affatto scontato quell'incontro c'è stato
Io credo se devo leggere io insomma come Andrea anche Sandra moto che freme ho partecipato al parto del partito democratico se devo fare un bilancio di questi quindici anni quindi in fondo non va molto al Partito Democratico è nato Gaspard molto giovane io credo che il vero fallimento almeno dal mio punto di vista che naturalmente è un punto di vista parziale perché io sono appunto un ecologista
Est prima di tutto mi sento tale è stato nella incapacità di accogliere questa terza dimensione dentro il proprio modo di vedere la realtà
Tra le altre due dimensioni sono avvenute dialettiche oscillanti ha ragione Andrea talvolta ha prevalso una visione liberale
Che che metteva tra parentesi o metteva in ombra
Le questioni le questioni sociali però insomma complessivamente il PD ha cercato di baracca ma anche per per per quali sono state le forze che lo hanno diciamo creato no ha cercato di di barcamenarsi
Nell'incontro tra queste due
Culture dimensioni è mancato totalmente in primo luogo è mancato per inadeguatezza di chi come me ha provato a diciamo a ad affermare questa terza dimensione dentro il le le le idee costitutive il discorso pubblico del Pd la dimensione ambientale e credo che questo sia oggi uno dei principali limiti anche dal punto di vista del consenso della capacità di consenso del Partito Democratico si dice che in Italia i verdi non hanno non sono decollati perché la la questione ambientale USA ecologica non porta voti
Io non credo questo e poi basta sommando guardare all'Europa per rendersi conto che non è così quello che è mancato è proprio la sintesi
Tra la cultura ambientalista io preferisco come sa Emanuele l'aggettivo ecologista e le altre dimensioni costitutive di una di un giudizio di una di una cultura progressista nel ventunesimo nel ventuno del ventidue gennaio ci sono persone che questo tentativo l'hanno fatto ripeto complessivamente credo che non abbia avuto successo ma credo che questa sia la strada su cui muoversi è facile questa sintesi è complicatissima io credo che sia molto più complicato coniugare l'ecologismo l'ambientalismo con il socialismo e con il liberalismo di quanto non sia stato complicato coniugare tra loro socialismo e liberalismo prova ragione essenziale socialismo e liberalismo
Che naturalmente si sono combattuti per cui sei con i quasi però nascevano tutte erano tutte e due espressioni dell'idea di progresso
Tutte e due si sono identificate anche se su terreni diversi e in parte tra loro conflittuali nell'idea di progressi dai progresso si può dire è nata con queste due i tradizioni culturali
L'ambientalismo nasce da una critica radicale degli al progresso
E nasce non casualmente in un'epoca
In cui l'idea di progresso era stata non dico demolita ma traumatizzata simbolicamente si può dire da due grandi tragedie lascio a da una parte Hiroshima dall'altra
Che sono due momenti che simbolicamente appunto smentiscono
Il lo diciamo la la la fiducia nella linearità del progresso della vicenda umana e sappiamo che il Novecento è stato progresso ma è stato anche decenni di terrificante regresso in particolare
In Europa ecco quindi il credo che il difficile sia collegare tra loro queste due questi due livelli il fatto e chiudo che l'ecologismo sia nato da una critica radicale dell'idea di progresso ne fa la forza perché penso che sia più attuale una visione appunto critica il che non vuol dire di rifiuto ma critica della linearità dell'idea di progresso ma fa anche la sua debolezza perché anche le anche l'ecologismo c'ha i suoi come dire i punti deboli il principale dei quali secondo me è un rapporto irrisolto con la tecnica con la per Mita scientifica e tecnologica con la stessa dimensione economicamente è stato molto l'ultimo capitolo di un libro di Emanuele quello in cui pure punto lui racconta un po'la la la l'affermarsi di questa nuova cultura dell'ambientalismo perché lui scelto di raccontare questa questo questo nuovo fenomeno molto mettendo al centro il tema il rapporto tra l'uomo e gli altri animali
Allora luoghi dopo il questo tema
Credo che l'abbia fatto anche una sua sensibilità personale ma al di là di questo questo tempo in questa chiave è una chiave molto efficace per far vedere che in realtà l'ecologismo è un figlio ribelle ma totalmente legittimo della modernità
Tecnologica del mondo artificiale questo gli ecologisti dovrebbero impararlo un po'di più l'attenzione dell'uomo verso il benessere e e anche persino verso i diritti degli altri animali non sono nati sono nati quando sono nate le città quando l'uomo ha cominciato a vivere nelle città a prendere distanza
Apprendo no dopo apprendere a a apprendere sì sino all'agricoltura si a prendere distanza dalla proprio dalla vita agricola e quindi da un rapporto solo strumentale con gli animali che era quello che aveva nel nel mondo agricolo e la città l'uomo ha cominciato a vedere meglio gli animali come altro da sé e come oggetto di attenzione e anche come persino come soggetto i diritti
E quindi questa chiave che scelte ha scelto Emanuele credo che sia una più efficaci proprio per anche per indicare qual è invece il come dire non dico lo scoglio ma insomma il il terreno su cui la cultura ecologista è chiamata oggi a rinnovarsi in fondo anche ecologismo ormai non è più giovanissimo c'ha più di cinquant'anni di vita
è una tradizione anche l'uranio anche l'ecologismo e deve come gli ha come le altre due tradizioni mettere in discussione se stesso se ma io credo che si potranno esserci compro inizia Prada ma insomma una vera sintesi
Non potrà esserci e credo che questo sarebbe un grande problema anche per la sinistra italiana persino per il poco
Stino di questa campagna elettorale che durerà molto poco ma insomma per il futuro anche immediato della della politica politiche raro che c'è bisogno invece di questa sintesi in altri Paesi si è costruita molto meglio in Italia manca
Sinistra
Ma se vogliono dire proprio farlo abbiamo un problema di microfoni ma insomma ci capiamo
Grazie no no della campagna elettorale dopo un pochino parliamo un poco poco insomma parliamo perché scusate mi avete chiamato a me io non è che oggi posso far finta di stare da un'altra parte il segretario della CGIL di romane Lazio Natale Di Cola e alla CGIL possiamo non di come diceva Interpreti Tommaso oralmente banalizzo quello che diceva il ministro Orlando poco fa insomma tutti liberali
Abbiamo tutti liberali intorno io io non lo sono perché non lo sono ammetto di non esserlo e insomma tutti liberali la CGIL diciamo che lavora in un mondo che di fronte faccia tutti i liberali e l'idea di non esserlo
è considerata una specie di di di di di macchia d'infamia oggi leggere contrita che che qualcuno aveva scritto in risposta alla nostra presentazione diceva certo per gli amici del Venezuela
E questo fa ti fa capire insomma così quale il se non lo so sicuramente Della Seta io sono amica da quell'altra parte della della a del teste quell'altro continente scherza naturalmente quindi voi dite immagino che per un sindacato che deve fare il suo lavoro diciamo non sia facile partire con dei presupposti che sono tutto intorno a del tutto diversi
Poi tra perché la musica
Ma Conte conte Giuseppe Conte anche se diciamo adesso ci aspettano io prima di provare a rischio prova domanda volevo dedicare due minuti dal libro Giglio Emanuele perché
Innanzitutto anch'io le consiglio la lettura perché un un racconto anche avvolgente che ha varie secondo me ha scelto varia anche livelli di lettura e di interpretazione però visto che il governo non c'è più possiamo guardare al futuro secondo me nel libro io trovo una grande critica non solo rispetta gli equilibri a quello che di buono si è fatto nell'intreccio di queste tradizioni però io
O ne volevo anche diciamo andò l'opportunità di avere anche qui l'autore ed è una di quelle cose classifico un po'anche dentro la CGIL abbiamo dei pensieri diversi
E c'è quello di immaginare anche un partito il magari potrebbe essere anche un pezzo del manifesto della campagna elettorale
Che è ormai una parola un po'desueta no riformista che prova cambiare la realtà e nel libro Emanuele ci racconta di vi leggo queste tre righe su cui vorrei interloquire
La sconfitta culturale di tale portata che ha portato la parola riformista perdere di significato la sinistra riformista non è più quella che si propone di attuare riforme per fare avanzare i diritti per cambiare la società gradualmente in direzione della progressiva emancipazione umana o il sistema capitalista verso una maggiore uguaglianza
Ma quella che vuole attuare le riforme per adeguare la società e le istituzioni al nuovo ordine globale di impianto Leo liberare cioè alla competizione al ribasso sul fatto che tutt'su tassazione e diritti
Io in questa parte del libro che poi gli apre il capitolo sull'ecologia vedo una grande critica e cioè della necessità che dopo un secolo che ha visto questo un mio avviso per noi
L'equilibrio tra socialismo e liberalismo negli anni settanta che ha portato alle grandi riforme strutturali alla lo Statuto dei diritti dei lavoratori ha finito lì
Diciamo quell'equilibrio e cercava nel riformismo e cioè nell'attuare nel cambiare quella società una nuova chiave di volta è la critica feroce che io noi sentiamo di fare a ai partiti della sinistra in particolare al Partito Democratico notte un po'eredità è di aver perso quello spirito lì
è sempre libri comici ritrova la condivido Emanuele ci propone anche una via di fuga
E cioè ritrovare quel senso di riformismo inteso non come nel governare questa società che a questi valori e questa indicazione provando a puntare su tre cose uno e sull'istruzione e la ricerca
E puntando ci fa un bellissimo passaggio rispetto al Covi dal ad aver perso la ricerca di base quindi della dei fondamentali che la mano pubblica nel governo delle trasformazione delle grandi crisi
E l'altra è l'aspetto ambientalista le trasformazioni globali mettendo in evidenza
Una delle grandi crisi che ne abbiamo e che unica in questo periodo cioè e le trasformazioni sono globali hanno abbiamo un approccio locale e cioè quello della mancanza può essere l'Europa o altri organismi internazionali che affrontano le vere sfide del mondo del futuro
Una che viene posta è quella demografica
Trent'anni fa non ce lo saremmo mai posti il tema che nel nel mondo ci fossero dieci miliardi di persone nei prossimi anni non ce lo saremmo posti che le risorse presenti sono finite e ci sarà una lotta per la conquista non ci saremo posti anche lì le grandi processi migratori che oggi e nei prossimi anni caratterizzando le nostre scelte quindi l'idea di immaginare un nuovo riformismo che mette insieme il buono che c'è del socialismo e del liberalismo in una chiave moderna che mette
Nella nel CNEL conflitto e anche nell'accettazione dell'innovazione tecnologica al servizio del cambiamento
E della trasformazione della società
E rappresenta per me un pezzo di manifesto rispetto a quello che bisognerebbe fare abbiamo la fortuna e il dovere in questa brevissima campagna elettorale i partiti i partiti della sinistra
Possono costruire una loro nuove identità possono immaginare come la trasformazione dell'esistente non in chiave di trovare un nuovo equilibrio ma come cambiamento mettendo al centro
Il tema dei diritti
Io aveva aggiunto questo volevo chiedere forse nella farfalla
E la conquista dei diritti non è soltanto un fatto della storia dovrebbe essere un'ambizione del futuro cioè immaginare come nel futuro quei diritti che purtroppo non sono di tutti e che più si va avanti e più il sistema esistente diminuisce accorcia a caso il ministro Orlando e stava facendo un'importante battaglia per il salario minimo
Sul tema del di immaginare come le nuove forme di lavoro venissero ricomprese rispetto a quelli che erano i diritti che anche noi non siamo riusciti a estendere pensiamo alla giga economia o altri settori cioè quell'immaginare come gli strumenti del passato è quella formulazione di diritti necessiti in questa fase come non mai
Di una novazione cioè di un'ambizione che la stagione dei diritti deve riprendere e deve continuare prendendo alcuni alcuni esempi del passato perché una delle lotte del socialismo era quella della della lotta contro il lavoro minorile Conte Marianne sembra lontano però immaginiamo il parallelo con il lavoro degli immigrati e di quelli che sono sfruttati il tema del salario minimo anche all'epoca era una delle battaglie storiche
Del movimento operaio che ha portato a le trasformazioni del nostro Paese quindi diciamo che in un contesto nuovo
Lontano da quella che era la spinta della Grande Guerra chiara
Cambiato il senso del diciamo di tutti e diciamo anche le le forme di idealismo politico perché c'era necessità di una trasformazione dovuto una distruzione no invece adesso abbiamo necessità di fare il conto con gli effetti di una globalizzazione
E di fare sconti con il nostro pianeta che è la vera novità che non c'era fino a dieci anni fa e cioè quella spinta e libro io condivido molto si parla che questa immagine che i giovani possano darci la spinta per affrontare il tema ambientalista non ci racconta come negli anni ottanta
Un'altra classe di giovani ha fallito in questo necessità e come invece i partiti intesi come soggetti che riescono a ritrovare nella loro capacità di essere luogo di confronto e di discussione possono fare cultura e immaginare che quei valori
Che riguardano in particolare l'ambientalismo e si fa un nel capito la metà è succeduto il pezzo sui gol le dell'ONU del due mila trenta
Che se noi interroghiamo la classe dirigente del nostro Paese neanche ne sanno l'esistenza e di come quella tensione verso quegli obiettivi che abbiamo deciso già dieci anni fa
Non stanno nell'agenda politica non stanno nel dibattito e non per me erano nessuno dei programmi elettorali ecco
A nostro organizzazione pensa che questa possa essere con una spinta forte dei partiti riformisti la nuova stagione per costruire nuovi diritti e portare i diritti a chi in questa società ancora non ce li ha
Grazie
Faccio un altro jet prima di dentro voi tu sei l'autore e tiri le fila ridotta la cosa però faccio un altro piccolo giro coi abbiamo parlare una domanda anche all'amico che è qui davanti a noi però ha una battuta una domanda alla ministra Orlando alla battuta che quando sento di cosa dire un nuovo riformismo dico di un altro riformismo
Con tutti quelli che avete collezionato del partito democratico se manca sono un altro ma invece la domanda
Leggermente più seria diceva Di Cola
L'Agenda venti trenta per me sarà l'agenda dei vostri delle vostre campagne elettorali
Io ho sentito oggi che il rischio del partito democratico è che la
Che la la campagna elettorale sia fatta dall'agenda Draghi tutto prima ministro hai detto che non ci sono liberali
Al governo alla nella vecchia maggioranza di governo non riconosce come liberali nessuna delle forze nella lega né Forza Italia almeno il presidente del consiglio era liberale
E ed era il rischio è che ho capito bene che l'agenda del Pd diventa un'agenda di questo genere anziché quella di cui parlava De Nicola Di Cola
No io vedo un rischio lo segnalò subito
Perché vedo una Susta rivendicazione della linea del nostro partito
E del fatto che il nostro partito è stato coerentemente quello che si è abbattuto di più
Per ridurre le distanze per proseguire questa esperienza per evitare diciamo tutte le conseguenze che fatalmente si verranno a determinare con la caduta del governo
Però se devo dire che noi
E credo anche che in questo no questa campagna elettorale questo tema sarà al centro sarà anche giusto come dire avere un riferimento come Draghi
Anche nella prospettiva della collocazione
Del nostro Paese a livello europeo
Però francamente io
Uno
Le agende lascerei stare
Perché mi ricordo la discussione sull'agenda Monti e non ha portato benissimo due
L'agenda Draghi che io rivendico perché frutto di battaglie politiche che abbiamo condotto su alcuni temi in particolare la parte sociale
Che è un punto di Pardi approdò molto in positivo in una compagine che vedeva anche forze di destra
Però Elf sulla conseguenza di un esporti una sintesi tra forze molto diversa io credo che il Partito democratico oggi debba avere l'ambizione di fare una propria Gerry
Che sia un'agenda politica diciamo che abbia anche molta più ambizione di quello che siamo riusciti faticosamente a strappare nel rapporto con la lega e con il movimento Cinquestelle con con Forza Italia per ragioni diverso insomma
Questo io penso sia il tema dal quale noi dobbiamo partire io penso che noi domani dobbiamo mettere è un po'la nostra agenda abbiamo pochissimo tempo chiamare le altre forze progressiste a un confronto su questo ma non credo
Come dire che noi dobbiamo adottare aziende altrui credo che un partito che aspira a governare un Paese deve
Provare a imporre la propria agenda
E non perché io non creda che Draghi sia in grado di indicare anche agente avanzatissime va Agenda Draghi proprio per come noi l'abbiamo
E dire costruita è la conseguenza di un faticosissimo rapporto con altre forze politiche
Io se dovessi parlare di salario minimo
Non mi accontenterei di quello che siamo riusciti a fare eventualmente sulla
Siamo che è una sorta di larga Honneur settoriale mettere qualcosa in più nel programma del partito democratico tanto per fare degli
Se dovessi parlare di pensioni non mi accontenterei di ciò che siamo riusciti a fare
In una rapporto faticoso con altre forze politiche fare carico di più del tema della gravosità dei lavori da fare di più carico del tema della flessibilità in uscita
Del
Passaggi generazionali mi fare di più carico del fatto che tu oggi hai esigenza di iniziare a riflettere sulla riduzione dell'orario di lavoro dopo una certa età
Insomma costretti qualcosa di più avanzato di quello che oggettivamente io stesso sono riuscito a costruire in quel contesto lo dico con molta franchezza e anche con un po'di autocelebrazione sono molto orgoglioso perché non era per niente scontato perché quando Santi
In quel governo poteva anche uscire tutta un'altra cosa da quello che è uscito fuori ma per esempio sulle questioni carattere ambientale io penso che noi dobbiamo andare oltre quello che si è riuscito a condividere dentro quel governo per una serie né di ragioni ho avuto anche qualche polemica che ha avuto anche qualche risalto pubblico su questo tema
E ancora sulle questioni che riguardano che riguardano le
Il tema per esempio delle politiche industriali io sono convinto ne cito solo qualche esempio
Che ne dobbiamo lavorare di più su una selettività dei contributi all'impresa nella direzione di una crescita dimensionale delle imprese nella direzione anche di ogni di una capacità anche di orientare alcune filiere in grado di come dire fare evolvere il nostro modello economico
Roberto lo sa bene abbiamo prodotto
Forse tre pale eoliche in Italia diciamo in tutta la no non so se o c'è
E qualche pannello solare cioè
Nel dopo aver investito tantissimi soldi su questo fronte questo credo che sia il limite più grande del della prima stagione delle della della crescita delle rinnovabili per esempio ma la stessa cosa dovremmo dire sul digitale insomma io credo che il Pd debba avere l'ambizione anche di mettere qualcosa in più sul tavolo penso che per esempio il tema della della riduzione dell'orario di lavoro sia un tema molto attuale in alcuni
In alcuni settori credo che il tema della governance delle imprese sia un tema molto attuale penso che la questione della
Possibilità diciamo così ad andare oltre l'assetto familiare della riga parte delle imprese italiane se una delle condizioni essenziali perché ci sia un modello di sviluppo
Che sia anche che faccia i conti anche con la transizione ecologico perché uno degli ostacoli poiché anche spesso diciamo la capacità finanziaria divisione di molte imprese di affrontare un passaggio una transizione che a questi che a questi che a queste difficoltà oggettive
Quindi insomma
Partiamo dall'agenda Draghi rivendichiamo l'agenda Draghi sulla quale abbiamo in celtici sopportarmi fortemente ma in campo all'elezione mettiamo l'agenda del partito democratico che io mi auguro sia un'azienda nella quale il tema fondamentale caratterizzante sia quello della lotta alle diseguaglianze
Io credo che questo sia il punto che deve caratterizzare il Partito democratico in questa Campagna campagna elettorale
Tanto più perché credo che sarà il tema che verrà strumentalizzato anche da forze populiste quindi io penso che debba essere la questione che noi sappiamo anche minacciare e che sappiamo anche affrontare anche con ricette profondamente diverso
E per fare questo
Però dobbiamo anche fare qualche autocritica
Perché io vedo insomma che versano in una fase come dire di nei confronti di alcuni mondi
Di
Stallo no cioè non c'è più il conflitto non non ci vedono più come i loro principali nemici come siamo stati visti in alcune fasi storiche che non sono lontanissime penso al due mila diciotto
Però non è neanche che ci butta le braccia al collo perché ci dicono ma siete credibili nel dire queste cose
Ecco la conquista della credibilità il frutto dell'iniziativa politica e anche poi della capacità di fare delle battaglie su questi su questo fronte ma chiedo a fare delle delle abiure ma sicuramente il tema di come
Se è coerente e tiri conquisti ancora apporto con alcuni settori da società lo considera una posizione assolutamente assolutamente fondamentale ma questo vale per intanto sul fronte sociale quanto sul fronte sul fronte ambientale
Credo per esempio che Letta abbia detto delle cose molto positive sulla questione
Per esempio del passaggio all'elettrico
Sul fatto che non si può rinviare la transizione
Ecologica che non è che decidiamo in noi tempi tempi tipici del pianeta non si è mai possiamo decidere di strumenti con i quali vogliamo affronta la tradizione coloni
Però ecco questa mi pare grande lavoro che non poteva fare il Governo cioè il governo poteva risolversi prestito temi scioglierci questi nodi io
Se devo dare un giudizio
Rispetto al fronte sul fronte sociale
All'inizio questo era un po'il mio cruccio c'è va da un in un governo dove ci sono persone diciamo che hanno idee molto diverse dalle mie dove c'è la destra
Potrei essere anche quello che ha fatto fare dei passi indietro i diritti dei lavoratori
Mi posso dire caduto il governo che questo non è avvenuto anzi abbiamo fatto anche qualche piccolo passo avanti in alcuni casi anche grosso ne aveva fatto una riforma degli ammortizzatori sociali che nella storia del nostro Paese non era mai stata fa però è chiaro che non ho fatto quello che si potrebbe fare in una coalizione di carattere progressista e che invece è quella che ne dobbiamo proprio a costruire
La sì sì arretrata fine economico e il microfono per un play cercato mi fa piacere sapere che non moriremo tra gli anni ma non possono chiederti l'agenda PD benissimo ma appunto diventa un agenda PD perché l'alleanza le alleanze non ci sono più cosa diciamo e e questo fa diciamo tutta questa discussione
Molto molto in salita per questa campagna elettorale velocissima e accaldata che verrà fatta a che cosa
Cosa succede che cosa come come farete a suscitare delle alleanze
Beh io intanto non partire dalle alleanze lo dico
La franchezza cioè mi idea di costruirsi un'identità di risulta rispetto al sistema di relazioni è un fu una forma di subalternità
Io penso che noi dobbiamo mettere in campo un progetto dobbiamo dire con chiarezza in che direzione vogliamo andare questo secondo me può cambiare gli altri soggetti politici non siamo in una fase nella quale tutto è fermo siamo in una fase nella quale tutto si sta muovendo dentro il dentro le forze politiche c'è un una grande confusione ci sono grandi evoluzione può nascere secondo me una forza
Più radicale di Noemi possono crearsi soggetti
Come dire di di di di Centro democratico non necessariamente connotati da ricette
Anti sociali perché a me a me vi sono per alleanze larghe ma non solo per fare alleanze con persone che diciamo fanno campagne contro i poveri ecco per esempio dico faccio questa roba
E e questo secondo me
è una
No ma non no no no può darsi che Renzi cambi idea io penso soltanto che all'al alla alla vigilia di una fase nella quale si sta rischia di crescere in modo esponenziale la povertà assoluta
L'idea di andare a fare una bella battaglia campagna elettorale per togliere il reddito di cittadinanza non mi pare esattamente una cosa intelligente non è ne diciamo
Mentre
Perché parlare al Paese e né per parla né per provare diciamo a contenere eventualmente una contestazione di par un monito cinquestelle che mi pare abbastanza condannata una devi un'involuzione
Popoli a una Rainbow lozione Po populista quindi l'appello sapere alleata giusta ma guarda io dico questo partiamo dalla proposta dopo di che credo che in politica tutto conta è sicuramente quello che è successo in questi giorni non può non che contare però per vedo anche del momento cinque stelle un certo fermento che secondo me va seguito con grandissima attenzione non so se tutti
Il gruppo dirigente anche quello che ha fatto parte del governo Draghi
è interessato diciamo così a essere diretto da Di Battista ecco una cosa che probabilmente qualche qualche qualche contraddizione La Pira quindi o piuttosto che adesso mettermi a dire Tersite no è chiaro che ci sono dei fatti che peseranno e peseranno anche nelle prossime settimane in modo molto netto anche perché su una una campagna elettorale così forte non è che così rapida non è che si come dire
Lascia molto spazio di manovra però penso anche che noi dobbiamo davvero partire dalla proposta del cioè i volevamo fare in campo largo non ci siamo riusciti per N ragioni facciamo del PD il campo largo e poi vediamo in questo campo largo cioè nel senso che definiamo un asse proviamo a tenere aperti diciamo le porte sulla base di queste brava capire quali sono le forze che possono darci una mano a vincere questa battaglia però io credo che il punto di partenza sia un'agenda
Fortemente caratterizzata sui temi sociali come questione dirimente questa volta i programmi non sono un'opzionale
Perché tante volte si dice va be'poi i ci si mette d'accordo e poi si fa al programma l'unione nacque così no sì se prima le forze che avevano battere Berlusconi e poi il problema io non credo che funzioni più così a questo giro perché penso che le sfide che abbiamo davanti sono così grandi
Che non è sufficiente avere un nemico comune ammesso che lo troviamo e sarà più complicato D'Orazio certo la Meloni si offre abbastanza bene come nemico però non credo che sarà sufficiente alla gente per andare a votare e dire che c'è il pericolo della Meloni sarà necessario a mio avviso incominciare a dire come vogliamo su tre quattro grandi questioni che si porranno dei pro nelle prossime settimane nei prossimi mesi che cosa vogliamo fare
Io incomincerei a dire con chiarezza che cosa vuol fare il partito democratico
Non cancellerei quello che è avvenuto in queste settimane perché credo che sia impossibile ma contemporaneamente terrei anche lo sguardo molto aperto perché anche quello che è avvenuto in queste settimane può fare evolvere il quadro può creare anche spazi e anche opportunità che oggi non riusciamo a vedere
Della Seta lo dico anch'esso dico la parola magica inceneritore
E perché dico inceneritore perché
Intanto dobbiamo parlare di questi programmi e diceva lo stesso ministro Orlando che su questo sul tema dell'ambientalismo insomma qualche il governo qualche Cile cara la preda la vogliamo così dire così
E anche Partito Democratico appreso qualche palo perché io dico subito di essere favorevole all'inceneritore chiamandolo inceneritore secondo la versione della seta e non termovalorizzatore però di fatto quella vicenda
Quella vicenda è stata uno degli elementi scatenanti della crisi di governo ma viene da un sindaco che manco ai Cinquestelle in in una in alleanza quindi che cosa può dire che partiremo carico ancora sta un po'indietro che qui non c'è una sintesi possibile fra queste culture
Ferrari separato
Tre sarà la questione specifica l'inceneritore dal tema più generale del profilo ambientalista diciamo del PD a sulle cedole io ho una posizione che ho espresso pubblicamente penso che sia una scelta dettata da una preoccupazione sacrosanta la situazione dei rifiuti a Roma che tutti noi romani abbiamo sotto gli occhi ma che vada in una direzione che guardi al passato anziché al futuro
Penso che oggi nel due mila ventidue progettare a Roma un grande impianto di incenerimento dei rifiuti sia un modo vecchio obsoleto di gestire un problema che poteva essere poteva essere gestito così e forse aveva senso che fosse gestito così come in altri Paesi europei è stato gestito e anche in altre parti del nostro Paese è stato gestito di un decennio fa due decenni fa quando sono stati costruiti gran parte degli impianti di incenerimento che ci sono dal Nord Italia in Europa oggi la tecnologia è andata avanti oggi il recupero di materia può consentire di recuperare gran parte dei rifiuti che vengono prodotti oggi il problema per cui a Roma
I rifiuti vengono spediti all'estero
Non è l'assenza di un inceneritore tra l'altro faccio presente che a Roma che a Roma un inceneritore c'è c'è già
Ne fa al servizio di Roma si trova a San Vittore bastava semmai potenziarlo un po'e avrebbe assorbito tranquillamente quella piccola frazione di rifiuti che non può essere recuperata come materia in altro modo spendere una barca di quattrini
Per questo mega impianto vuol dire un po'spostare l'attenzione vuol dire promettere una soluzione miracolistica che io credo Comit mostrerà molto rapidamente
I suoi limiti soprattutto tempistiche sin da continua a dire l'inceneritore sarà pronto il reale cinque ma insomma tutti noi che ci occupiamo un po'di questo tema sappiamo che non sarà non potrà essere così è un modo per insomma
Buttare la palla in calcio d'angolo modo credo sbagliato però al di là di questo io credo che il tema è il no e c'ha telefonato il tema della transizione con logica sia un tema che dimostra uno degli assunti da cui è partito Andrea Orlando
E cioè che questo governo è un Governo che la sintesi non ha fatto la sintesi del socialismo liberalismo e tanto meno ambientalismo a da potuto trovare alcune soluzioni anche di buon livello come nel caso degli esempi citati
Da Andrea Orlando il buon livello delle si soluzioni permettetemi di dirlo dipenderà ed è dipeso anche da chi era ministro compete adesso io non voglio personalizzare ma mamma purtroppo la mia opinione e che il ministro della cosiddetta transizione il così detto no ministro dai così detti il cosiddetto ministro a trazione ecologica
A un bilancio drammaticamente inadeguato nel suo discorso pubblico non s'è mai visto un misto a trazione ecologica il primo ministro
La trazione ecologica la storia d'Italia che praticamente parla solo di una cosa cioè del fatto che la transizione ecologica un problema ora già questo insomma se se se ecco già questo segnala un picco qui il il problema anche del deficit di questo governo il governo Draghi sul tema la trazione ecologica ha un nome e un cognome
Principali
Dopodiché ne abbiamo una destra che rispetto a qualunque altra destra europea è lontana mille miglia da questa sera
La destra inglese che non è proprio il massimo della vita per i progressisti non parliamo della destra tedesca del centrodestra tedesco sono molto più avanti invece noi abbiamo appunto
Chi sta cercando di utilizzare la tragedia dell'Ucraina per dire che bisogna smetterla Jolla quando l'altro giorno c'era il responsabili lo sguardo assente responsabile cultura di fra dell'Italia che mi pare si chiami Donzelli possibile
Che ha detto che una delle loro prime scelte quando la Meloni diventerà presidente del Consiglio sarà quella di rimettere in discussione la ripartizione di fondi all'interno del Piano RR e in particolare togliere questi settanta miliardi
Dalla fetta destinata la trazione ecologica perché c'è la guerra e quindi non ha senso la se c'è un dramma che ha dimostrato l'urgenza delle razze ecologica e la guerra in Ucraina
L'Italia purtroppo è ferma nello sviluppo dell'inno guard rail rinnovabili lo ricorda Andrea Orlando da otto anni noi oggi in Italia abbiamo la stessa a Potenza tasso fare ed eolica installata che avevamo nel due mila quattordici
Avete boom all'inizio di questo secolo grazie a misure prese dal governo dell'Ulivo quando ministro a riproporre per onestà intellettuale quando ministro dello sviluppo forza all'azione anche sviluppo dell'industria era Pier Luigi Bersani il Conto Energia
Sono i di incentivi allo sviluppo e rinnovabili allora hanno funzionato moltissimo è stato un boom questo boom si è totalmente interrotto
Dal due mila sostanzialmente tredici quattordici è durato cinque sei anni e ne siamo fermi mentre tutto il resto d'Europa e non solo delle OPA accorso e quindi ne abbiamo tanta strada da percorrere e la guerra dovrebbe nell'immediato va benissimo persino riaprire la centrale a carbone perché è chiaro che se non andiamo d'di fronte strada verso un autunno dove non cioè gas
Per riscaldare le case è chiaro che misure di emergenza sono assoluta intercettabili vanno benissimo le navi riga si fidi di rigassificazione
A Ravenna e a Piombino dove certo se poi i partiti che a Roma strillano contro i membri non scendessero in piazza contro il rigassificatore sarebbe meglio
Ma lo dico a proposito della del passaggio discorso i gradi di ieri su questo su tutti i partiti tutti i partiti tutti i partiti a Piombino sono contro il rigassificatore dalla a alla zeta ma quindi va beni vanno benissimo interventi di emergenza ma dopo che bisogna accelerare sulle rinnovabili il cupo e questa è una responsabilità che ricade su tutti i casi sulla burocrazia somministrato dei beni culturali
Che è un fino adesso anche quello non ha dato buonissima prova da questo punto di vista ricade anche su qualche ambientalista perché poi ogni volta che propongono qualche parco eolico magari al cinquanta miglia dalla costa che non si vede
Tranne che uno due giorni l'anno nascono pure i comitati ambientalisti e dicono no perché rovina il paesaggio davanti a Riccione si capisce quale paesaggio avrebbero piena non perché Riccione non non sia bella è però insomma si stava trenta a trenta miglia dal litorale nel si vedeva forse tre o quattro giorni l'anno però c'è stata la rivoluzione qui
Sicuramente sono tanti i responsabili di questo ritardo ma oggi davvero se il Pd e la sinistra i progressisti in Italia vogliono dare senso e futuro alla loro prospettiva credo che questo tema lo devono integrare molto più fortemente narrazione ecologia e anche una grande occasione sociale
E anche una grande occasione per ricostruire lavoro con più futuro migliore questo per fortuna
Stavo per dire sì indagato ora stanno il sindacato la CGIL
Lo ha capito meglio di tanta politica una alcuni nel Pd l'hanno capito Andrea Orlando non perché e qui ma perché l'ha scritto giorni fa ha scritto un articolo insieme a Enzo Amendola su questo tema pur scrivendo questo scrivendo che la trazione ecologica una grandissima occasioni politica industriale è una grandissima occasione punto di vista occupazionale
Che i suoi tempi sono dettando nonno li decidiamo noi non è che cade non è che Calenda vuol dire non dovrebbe bisogna rallentare sulla transizione ecologia perché i tempi della grazia ecologica a questo punto li decide la crisi climatica allora se noi come diciamo registriamo
Anche in questi giorni in queste settimane
Stiamo andando rapidamente verso l'aumento della temperatura che si avvicina i due gradi rispetta i livelli pre industriali dobbiamo fermarci prima perché se superiamo questa soglia critica poi il dramma a sarà sociale
Sarà economico al pianeta anzi climatica non gliene frega niente il pianeta a è sopravvissuto a crisi climatiche
Infinitamente più tragiche di questa le glaciazioni quello che è venuto dopo il problema nuovo oggi è che questa crisi climatica intanto l'abbiamo provocata noi a differenza delle altre
E noi ne siamo le prime vittime siccome penso come ogni specie animale abbiamo a cuore prima di tutto la nostra salute il nostro benessere
Il nostro futuro nostro la prosperità dei nostri figli dei nostri nipoti
Io credo che ecco questo scatto ancora non c'è stato in particolare nella sinistra italiana integrare questo tema dentro la propria visione di società e quindi dentro la propria visione sociale e forse questo trauma perché è un trauma di di elezioni che non si aspettavano così ci così rapide neanche il pezzo ma a righe per certi aspetti può essere un trauma che aiuta il Pd aiuta la sinistra aiuta il centrosinistra a a farla a farlo un passaggio non so se decisivo ma importante verso questa integrazione che poi e l'integrazione che suggerisce Emanuele nel suo libro
Grazie dichiara fanatica ora faccio l'ultima domanda del giro coi valido una domanda te la fai direttamente al nostro autore che parlerà per il gran finale come qua pizzicati ne facciamo anche un Krizia
E segretario
Grazie
Segretario intanto non è frequente che un ambientalista faccia i complimenti a un sindacalista quindi io me la porterei a casa questa storia perché insomma ne abbiamo sentite di diverse e seconda se è vero però quello che dice Della Seta sul fatto se davvero fino in fondo avete
Beccato questo contratto è un'altra cosa prima Orlando parlava della conquista non dei diritti ma della riconquista della credibilità e ed è un valido
Potete bene
Sembrava che lamentarsi che però male interpretato
E e mi sembra un tema cruciale che toccare i anche tu su quanto si può ricostruire la credibilità in una situazione come queste in cui ci abbiamo
Metà della delle persone che fanno la secessione che non si interessa che non non votano ma fanno proprio la secessione dalla partecipazione
Partiamo dalla dalla seconda parte per poi rispondere anche all'altra domanda e cioè io spero né speriamo che nelle prossime settimane la discussione
Che porterà a nella nel lezioni a un programma elettorale sì anche questa conta contezza e cioè che i cittadini in queste ore la maggioranza dei cittadini abbastanza disinteressate quello che sta avvenendo una corriamo il rischio che se non si arriva a cento e la discussione non si toccano ivi fattori che possono stimolare attivare la partecipazione rischiamo di registrare il venticinque di settembre nuovamente una scarsa partecipazione
E soprattutto quelle fasce che vedono nella politica l'incapacità del cambiamento perché questa nostra Bissone la causa più grande dell'astensionismo e cioè di non riconoscere più alla politica quella capacità di cambiare la condizione individuale
E collettiva delle persone per far questo servono idee chiare
Ho sentito delle cose che ci convincono e sulle quali si lega no però alle vicende che venivano poste il tema delle politiche industriali
è innegabile che noi paghiamo nel nostro Paese la mancanza negli ultimi quindici vent'anni salvo sparuti casi di scelte chiare
Non per parlare di quelle futura parliamo dell'Automotive vedi altri settori la mancanza di scelte negli anni due mila due mila dieci quando famose battaglie che fece anche la nostra organizzazione con Marchionne qualcuno se lo ricorderà già all'epoca
C'era chi pensava che il disse lei era il futuro a il Mondo andava verso l'auto elettrica e oggi siamo anche noi l'auto elettrica peccato
Che dell'automazione mo'soltanto l'assemblaggio lo stesso è avvenuto negli anni due mila quando si è fatto un grande lavoro per implementare le le energie rinnovabili peccato che il sistema e la produzione di quella infrastruttura non c'è
E così leghiamo alle altre due una quell'economia circolare che il tema che noi poniamo il mondo l'Europa le altre città ne fanno un cardine perché crea buona occupazione
Crea nuove competenze preserva il il pianeta e soprattutto parla le comunità perché immagina un nuovo ruolo dei cittadini nel territorio così il come
La transizione energetica da una parte il sindacato si pone come non distruggere
L'industria
Perché bisogna e lì bisogni c'è il c'è bisogno di una mano ad un governo che abbia le idee chiare su come evitare che l'industria che oggi c'è che produce quell'attività non venga distrutta ma dall'altra
Avere le idee di come fa sviluppare far nascere e per questo il tema che veniva detto rispetto alle scelte è chiaro se sono vere le cose che nel libro c'è un grafico bellissimo che ci racconta
Senza il rispetto degli accordi di Parigi cosa succederebbe nel mondo cioè aumentare di sei gradi la temperatura del nostro pianeta è un qualcosa di non sopportabile quindi non abbiamo alternative
Non è una scelta né di sinistra né di destra una scelta necessaria così è come necessario
Una cosa semplice Londra non Roman non socio psico di realtà socialiste Londra ha un grande piano per l'economia circolare che punta a creare ogni dieci mila tonnellate di rifiuti tolti alla distruzione
Trecentottantasei posti di lavoro e un sindacato come la CGIL che crede nel valore nelle competenze e nella creazione di nuovo lavoro dove può stare se non dove lavoro si crea dove lavoro genera qualcosa di buono per la società dove questo guarda al futuro e non al passato
è questa la difficoltà poi magari finiva ci spieghi perché tu sei a favore di questa scelta perché sono scabbia mente diciamocelo permettiamo perché e concludo su questo aspetto che riterrei collega al tempo
Voglio dire Renna è nato
La la cosa che si lega a questo aspetto e che secondo me la chiave anche del successo del possano avere le forze progressiste e riformiste
è quello di ricominciare anche ad ascoltare io non ho sentito questa parola e cioè mi preoccupa lo dico con molta franchezza
Che le forze di governo possano immaginare di avanzare una proposta al Paese senza Verre dedicato il tempo necessario all'ascolto Alberico uscito con le comunità con i corpi sociali perché qui c'è il ministro Orlando che su alcuni temi può essere in sintonia ma su tanti altri temi c'è necessità di discutere da affrontare e anche di fare scelte coraggiose oggi non è stato detto ma sicuramente per il mondo che noi rappresentiamo il tema della precarietà e cioè quello di dare una speranza a chi oggi non ha speranza e cioè vive in una condizione in cui immagina del proprio futuro non sarà migliore
Perché è una cosa che non registriamo e che l'idea dell'etica del lavoro e che cioè lavorare e costruire la sua vita torna lavoro non è più quello che è alla base delle nuove generazione dell'ideale dei giovani in cui la vediamo se si vuole dare una speranza ed essere credibili
Ed essere realmente visti come una forza il cambiamento ad esempio su quel tema ci aspettiamo che altro che Agenda Draghi bisogna anche fare un mea culpa rispetta alcune scelte che erano state fatte in altre epoche
E dare un segnale anche i giovani che è la tutela della propria persona anche la possibilità di vivere del proprio lavoro e di fare quello per cui si ha studiato è farlo nella pienezza dei diritti è un cardine dell'azione del futuro
Accenni
Allora domanda veloce perché siamo in diretta su Radio Radicale quindi mi raccomando dei ringraziamo Santa radio radicale che varati a nostra quale Cominotto certa
Per elaborare un pagavano vivendo allora io mi chiamo Salvatore Salvatore Barbera venuto
Io non sono molto abituato a parlare in pubblico non mi piace tanto però oggi vista la situazione in tanto per fare le cure Emanuele per il libro che non ho letto ma che sicuramente anche visto le cose che ha detto mi sembra iper interessante scusami
Sì ma super interessante spero di poterlo avere il tempo di legge
No volevo dire due cose sinceramente non c'ho d'una domanda così semplice
Dalle
Quarantacinque secondi su radio radicale io voglio dire che oggi a casa del governo mancano due mesi alle elezioni
E questa discussione discussione bellissima che vorrei sentire di più anche in televisione tutte che mi ha arricchito e che mai usato io credo veramente ve lo dico e e giro per me la difficoltà essere qua davanti a un pub cabaret con delle persone che sono poche
Ma la crisi climatica adesso è il tema è il tema sia perché il tema è il tema vero
E poi perché il tema adesso perché c'è il caldo perché cascata ghiacciaia nelle Alpi perché per mille motivi nazionali e internazionali quindi io credo quando Boris Johnson balla Coop a dire che qui io ho è in discussione la nostra esistenza io credo che noi dico noi come sinistra anche se non so se voterò PD se voterò Orlando se voterò qualcun altro ma chi tutti quelli che stanno in questo campo e addirittura dico chissà anche di d'Annunzio ok scusami allora no non ce non volevo discutere come tutti avere un attimo di tempo per parlarne
Un un la questione climatica adesso non è solo la cosa importante da fare ma è l'occasione per unire
Tutto un mondo a sinistra nell'elezione Emir lo i i cretini come qualcuno Vinci ci ha chiamato senza sapere e quello che stava succedendo e quello che la scienza ci dice che succedeva dub decenni e sta succedendo livello io dal novantacinque mi occupo di clima sostato diciassette anni in Greenpeace ho suonato in fisica nucleare ho seguito questa ma dagli anni Novanta
Tutto quello che dicevo le previsioni peggiori degli anni Novanta succedendo adesso una scala più alta perché c'è una serie di fattori a catena che sono incredibile ora non voglio prendere il tempo ovviamente di questa riunione però vi prego vi prego chiunque qui venga ci Feronia
Che questo è uno spazio unico in Italia e a Roma per favore
C'è il clima è il tema è il piano con cui dobbiamo lavorare il tema della disuguaglianza perché quando a ottobre novembre aumenteranno i prezzi delle verdure perché il settantacinque per cento e raccolto della Padania e successo dobbiamo dare la colpa al clima e a chi ha avuto la colpa del clima e questa è una grande occasione una elettorale
E ovviamente per me non è che mi tra Santo elettorale perché non sono candidato ma soprattutto
Vera di prospettiva per la sinistra vi ringrazio tutti scusate il tempo che ho preso grazie no no grazie ad sperò però io sono curiosissima di sentire invece l'autore Emanuele felice ma quello che ci ha detto come ti chiami
Salvatore era assolutamente diciamo centrato questa discussione Emanuele attenti
Ti passo la parola con una grande raccomandazione di leggere questo questo libro perché
E ha saldamente illuminante e persino a ogni tanto che a Sordi onore non non santa alleanza o non so grazie a tutti intanto grazie per la discussione molto bello non so se
Tira su tanto di morale perché in effetti quelle azioni che dico sull'ambientalismo sulla crisi climatica sono abbastanza seri e gravi quel grafico che è stato ricordato sul sul riscaldamento della Terra anche con le attuali politiche ambientali più portano verso una catastrofe
Del clima
E quello che io cerco di dire nel libro non so quanto ci sono riuscito e che la storia può prendere una direzione o un altro può prendere la direzione della progressiva estensione dei diritti civili sociali poi ambientali perché questo è avvenuto
Negli ultimi
Quarant'anni non si è verificato però e cessato una crisi dei diritti
Anche in Occidente quindi può prendo la direzione anche opposta
Quella che prende il frutto delle nostre scelte
E sono scelte
Assolutamente vitali oggi quindi lo dobbiamo essere consapevoli che siamo a questo bivio
Il che forse mai nella storia umana soprattutto per la questione ambientale questo bivio che pure affondò e il bivio come ricordava Roberto di come guidiamo lo sviluppo tecnologico che al cuore anche dello sviluppo dell'economia cosa facciamo della tecnologia che era grande caratteristica del genere umano
La tecnologia in fondo è quello che l'essere umano può fare all'aumentare della tecnologia aumenta quello che l'essere umano può fare il punto è se non rientriamo questa tecnologia questo sviluppo ecologico lo ancoriamo anzi
Ha una filosofia dei diritti e dei doveri e accanto i diritti sono sempre dove libero lo dico con forza
Oppure no
E la questione ambientale e oggi al centro di questo e accanto a quella poi storicamente io parlo di come la questione sociale si è sviluppata che orientare lo sviluppo tecnologico alla liberazione
Degli esseri umani all'emancipazione è una possibilità già insita nel pensiero liberale pene pensiero socialista ancora di più ma lo sviluppo tecnologico può essere orientato anche direzione opposta se noi avessimo visto la storia umana
Dalle prospettive dell'Europa nell'estate del mille novecentoquaranta
Avremmo avuto un'ammissione molto più pessimista proprio su dove sta andando la tecnologia perché in ballo i nazisti fascisti che dominavano l'Europa
Poi andati in una direzione diversa perché quelli sono stati sconfitti a perché si Sussi sono fatte delle scelte ma io non dico mai che una visione scontata
Dico che una visione possibile ma è il risultato delle nostre scelte allora
Quello che noi guardiamo nel Novecento e che quando per delle conquiste
Delle battaglie il pensiero liberale e progressista che non è il pensiero dei neo liberali e nemmeno in realtà quello di Draghi che se uno dice Mario liberalismo Idra che lordo liberalismo che fondamentalmente e un po'meglio del neo liberalismo però non molto lontana tensioni Berardi che se in contatto con il pensiero socialista democratico per il pensiero dell'intervento pubblico
Fondato sul fatto che bisognava per la realizzazione della persona dare anche i diritti sociali il pensiero di Kenzo di John Maynard Keynes e Beveridge che ha creato i vuol far sentire musica
Cioè è un pensiero molto diverso anche dei liberali che hanno determinato anche quelli
Più moderati più competenti che hanno dominato gli ultimi cinquanta
Pensiamo molto diverso
Che si è incontrato con il pensiero socialista e non è stata tanto una sintesi entrambi hanno realizzato le loro promesse di emancipazione umana entrambi nascono sull'idea di emancipazione umana fondata sul lavoro storicamente poi prendono strade diverse ma lineare e comune
Entrambi che realizzano quando si incontrano
Perché quando il pensiero liberale si allontana dall'idea dei diritti sociali dall'idea che lo Stato dove il mercato non funziona deve garantire intervenne
O anche i corpi sociali intermedi hai detto una politica devi guidare l'economia eroi pensò liberati
Non realizza le sue premesse di emancipazione umana dove le disuguaglianze sono profonde e non c'è nemmeno la libertà economica Rita ante perso e si perdono addirittura i diritti civili
Noi oggi in Occidente siamo in una fase di regressione diffida anche dei diritti civili non solo dei diritti sociali da decenni ma dopo decenni di regressione dei diritti sociali
Dove i diritti sociali sono reperibili più come negli Stati Uniti si stanno perdendo anche i diritti civili fondamentali e penso che anche nella campagna elettorale che avremo davanti una remora avanti il tema dei diritti sociali
Della questione ambientale che la destra non prende mai anzi la Poli dalla direzione opposta
Anche il tema dei diritti civili torneranno Fox
Dalla morte diritti delle persone LGBT perché queste cose stanno insieme storicamente stanno insieme il liberali socialisti si completa ricetta nella storia d'Italia ma è la sola dell'Occidente
Quando abbiamo conquistato il grandi diritti civili su tutte le non citazione delle donne
è stato anch'contemporaneamente quando abbiamo conquistato anche i diritti sociali
E anche oggi nella incomplete emancipazione delle donne c'è dietro una questione sociale anch'
Queste due dimensioni a queste due dimensioni oggi si affianchi in maniera drammatica la crisi ambientale
E qui come il ministro Orlando ha detto molto bene anche della sete
E anche luce anche un tema debolezza
Della cultura
E della classe politica che abbiamo in parte perché viene dalla dal passato qual è stato il limite principale del governo tratti ed è principale è stato il paradosso che ne avevamo un ministro per la transizione ecologica Cingolani chiamava contrattazione col che quando l'Europa poneva dei temi andava via negoziale di allungare quei tempi e spazzerà cosa
Importante
Quanto alla questione sociale se non anche di più
Il governo Draghi unità nazionale ha avuto l'assenso dei Cinque Stelle che vi hanno partecipato perché hanno ottenuto un Ministero della transizione coloro cioè che ci hanno messo una persone del contrario
E questi temi
Oggi io sono stato responsabile Economia del Pd con la segreteria di prima di quella diretta noi oggi come partito
In questa campagna elettorale difficilissima dobbiamo partire innanzitutto dal porre questi temi
Siamo il partito che deve rendere l'Italia un Paese avanzato sui temi ambientali vere
Porre il tema della questione sociale della lotta alle disuguaglianze noi siamo il Paese per esempio ne siamo il Paese dell'eurozona con le disuguaglianze maggiore disuguaglianze territoriali disuguaglianze di genere disuguaglianze generazionali disuguaglianze sociali ovviamente
Non siamo il Paese in Europa
Tolta l'Inghilterra che ha avuto il neoliberismo maggiordomo
Sanità e si presume grazie
Questo tema va posto ma conclude per porre se no non siamo il Paese europeo tra i grandi Paesi su cui la crisi climatica impatta di la zona più inquinata dell'Europa nella pianura padana
Il Paese con più chilometri di coste e e l'Italia il Paese dove c'è la maggiore desertificazione cambiamento climatico importa di più elitari
Per la sua posizione il Paese e soffre di più per le claque crisi climatica che viene prodotta in Africa poiché che che ne riceve siamo noi evita e chiedere porre questi temi ma questi sono i temi centrali vitali su quello che dobbiamo e aggiungo anche la difesa dei diritti civili che io non sono sicuro che la Meloni e Salvini quando se
Andranno al governo
Lasceranno i diritti
Per delle persone del delle libertà personali immutate stramba ad esempio negli Stati Uniti gli attaccati in maniera molto dura quindi ma questi temi vanno possible e tagli bisogna poi parlare al agli italiani e giustamente chiamare che a difesa di questi temi
A fare una battaglia
Quindi io io è un libro che vuole aiutare a ricostruire un pensiero progressista
Una speranza c'è ovviamente un libro che dice una speranza cioè ma questa speranza il frutto delle nostre scelte delle battaglie che si fanno
E per conquistare i diritti per mantenere i diritti che si hanno già bisogna innanzitutto avere la consapevolezza di quale è stato il cammino percorso i quali sono le sfide di quali sono i rischi quali sono i nostri avversari nostri nemici anch'
Il mio libro vuole contribuire a creare questa consapevolezza grazie
Grazie Manuele felice grazie Natale ricorda grazie Roberto dalla seta mandiamo a riposare il ministero Orlando che per lui è stata una giornata lunga la conquista dei diritti sta all'anno grazie a tutti e a tutte quante serata