Rassegna delle riviste di politica e storia

Temiamo che questa settimana questo appuntamento per alcune segnalazioni segnalazioni di carattere storico storico-politico tratte dalle riviste specializzate su questi temi oggi
Torniamo a segnalarvi Mondoperaio uscito il numero di luglio agosto sette otto di quest'anno come sempre
Molto ricca questa rivista la rivista
Di Mondo operaio ci sono molti approfondimenti tra l'altro come sempre le fotografie che trovare in questa pubblicazione sono legate da un tema da un filo conduttore quello di questo numero è legato alle battaglie per il diritto alla Bortot vi segnaleremo questi contenuti che riguardano questo specifico tema nelle prossime puntate oggi
Vogliamo partire però assegnarvi due contenuti di mondo operaio a carattere più specificamente storico per parliamo di un breve saggio di e Piero pagnotta perché a a questo titolo la guerra di Pio dodicesimo
Loro trovate a pagina settantatré di Mondoperaio numero sette e otto Pio dodicesimo al secolo genio Pacelli mille ottocentosettantatré mila novecento cinquantaquattro nel trentanove eletto papa con il nome di Pio dodicesimo scrive tra l'altro pagnotta il suo operato è stato sempre molto discusso spiega l'autore di recente è stato pubblicato un passaggio dal titolo un papà in guerra
Di David Cairns perché tra l'altro il Gaucho assegnato questo saggio è stato molto commentato da chi si occupa di questi temi dei temi di cui parliamo in questa
In questa rubrica che essere uno studioso americano scrive l'autore docente di sci di scienze sociali alla Brown University vincitore di un Pulitzer ed è di famiglia ebraica il suo libro
è il frutto delle ricerche basate sui rapporti e le corrispondenze conservate negli archivi storici in Italia Germania Francia Stati Uniti Gran Bretagna e in Vaticano
E l'autore ha potuto consultare i documenti sul pontificato di Pio dodicesimo de segretati nel due mila e venti non vediamo fatto seguire questa questione fin dall'inizio fin dall'annuncio di questa iniziativa è questo uno dei primi lavori in realtà molto ho commentato appunto questo primo lavoro ce ne saranno altri vedremo
Se ci saranno interpretazioni di mettono diverso pagnotta ci spiega in per questo breve saggio sul mondo operaio che secondo la ricostruzione questo studioso di dell'operato di Pio dodicesimo
Appunto l'operato di bio dodici se non viene ricostruito il mono in modo benevolo Eugenio Pacelli era un abile diplomatico di mentalità conservatrice sempre impegnato a mantenere i migliori rapporti con i governanti italiani e tedeschi teso a qui si sono citazioni ma deve leggere ma alcune teso a smussare le osservazioni più caustiche sui vigili in italiano e tedesco solo pochi solo pochi mesi dopo l'ascesa al potere di Hitler con la firma nell'ufficio vaticano di Pacelli di un nuovo concordato tra la Germania e la Santa Sede accrebbe enormemente questo atto spiega appunto lo studio succitato
La credibilità di Hitler non solo entro i confini del Paese ma anche a livello internazionale internazionale fino al mille novecentoquarantatré Rio Pio dodicesimo a giudice di Cancer
Era convinto che l'Europa sarebbe è stata un territorio sotto il dominio nazifasciste
E si premurò di mantenere i migliori rapporti con tale dispotismo con l'obiettivo primario di salvaguardare il potere della Chiesa di Roma questa è la interpretazione
Di che Erza secondo la vettura viene da pagnotta che stiamo citando sì il suo predecessore papa Pio undicesimo aveva predisposto poco prima di Moni di morire un severo discorso
Di condanna del regime fascista Pacelli nella sua veste di segretario di Stato e camerlengo ordinò all'ufficio stampa del vaticano
Di distruggere il tutte le riproduzioni questi sono ancora conclusioni che servile vicedirettore dell'ufficio assicura il cardinale
Che si sarebbe occupato personalmente della loro distruzione di modo che così disse neppure una virgola delle discorso al quale Pio undicesimo aveva lavorato duro durante i suoi ultimi giorni si sarebbe conservata in realtà però questo
Nel discorso è stato saltato piena anche eccitato
Brevissimamente intendiamo andiamo avanti papà Pacelli si premurò di avere una permanente canali di dialogo con il potere nazista trattative così segrete che nemmeno l'ambasciatore tedesco presso la Santa Sede ne era a conoscenza
L'esistenza di questi colloqui iniziati poco dopo le elezioni Pacelli è venuto alla luce soltanto ora con l'apertura appunto degli archivi di Pio dodicesimo in Vaticano l'attore principale di questi negoziati fui il principe Filippo von Essen Filippo d'Assia
Genero del re d'Italia Vittorio Emanuele terzo avendone sposato la figlia la Principessa Mafalda
Nel mille novecentoventicinque riguarda invece le leggi razziali promulgare dal governo fascista che colpirono ricorda pagnotta
Oltre quaranta mila persone di religione ebraica concentrata in poche grandi città nessuna critica nessuna e critica sarebbe mai riuscita dalle labbra e dalla penna
Del Papa nel nel trentanove nel per tutti gli anni in cui restarono in vigore queste tragiche norme razziste il Papa era dispiaciuto che le leggi razziali antisemite fossero applicate anche contro quanti la Chiesa considerava cattolici e non ebrei voleva disporre che tutti i discendenti
Da matrimonio misto battezzati nell'infanzia e cristianamente educativo fossero riconosciuti come Arianna che quando il coniuge di razza ariana fosse straniero l'atteggiamento conservatori Pavoncelli si espresse poi
Nei confronti anche del generale spagnolo dittatore
Francisco Franco gli inviò un telegramma personale in cui gli concedeva la sua benedizione manifestando gratitudine a vivo per la vittoria della Spagna cattolica per quanto riguardava invece la Francia di scisti di revocare la condanna azioni Franco se l'ha voluta dal suo predecessore tredici anni prima il Vaticano aveva inserito il giornale del movimento cattolico antisemita il monarchico nell'indice dei libri proibiti l'elenco di pubblicazioni
Che i buoni cattolici non lo dovrebbero dovuto leggere nel mille novecentotrentanove l'esercito tedesco invase la Polonia
Metà dei sacerdoti della Polonia occidentale furono internati in campi di concentramento di concentramento che molti trovarono la morte ricorda lo studioso citato da pagnotta
Mentre molti seminari istituti religiosi monasteri conventi furono chiusi chiusi anche gli enti caritatevoli religiosi santuari edicole votive altri luoghi di culto furono smantellati papà si limito a promettere al cardinale primate polacco che avrebbe ricordato la Polonia nelle sue preghiere
L'ambasciatore francese Charles Dutoit che chiedeva di condannare l'operato nazista in Polonia comunico al suo governo che la risposta era stata
Che verrai che c'erano ormai circa quaranta milioni di cattolici di che la Santa Sede non poteva esporli a rappresaglie in Breve questione citazione appunto di questo
Ambasciatore bene io parlavo di morale diritti onore giustizia e quelli mi rispondevano in termini di metodo senso pratico tradizione e statistiche l'inviato britannico riferì che il Vaticano
Non aveva pronunciato alcuna parola di condanna nei contro l'invasione tedesca né contro quella russa della Polonia
Non una parola fu spesa poi nel condannare evasione del Belgio dell'Olanda del Lussemburgo della Danimarca
Della Nova Norvegia non una parola né un solo gesto di critica anche indiretti per l'entrata in guerra dell'Italia insomma questa è una lettura molto dura ma è basata questo lavoro basato sui documenti di ve l'ho detto e quindi questa è una prima conclusione vedremo se ce ne saranno altre in sostanza sì va verso la conclusione il Papa non era incline a rischiare di alienarsi né il Duce né Hitler preferiva giocare soltanto un ruolo passivo
Nella tragedia che stava devastando la cristianità una politica di comodo per se stesse poco più questo il giudizio di questo studioso per litigava Pata papale determinava un agire conseguente anche nelle gerarchie nelle organizzazioni cattoliche Azione cattolica la vasta e capillare organizzazione dei fedeli della Chiesa stava certamente facendo la sua parte non solo i suoi dirigenti avevano lanciato appelli est a mezzo stampa per sostenere lo sforzo bellico ma come riferiva ambasciata l'ambasciata italiana in Vaticano tutti i settimanali
Dell'Azione cattolica hanno riprodotto confermato con vibranti di coriali vari programmi lanciarle dirigenti i giornali
Quotidiani cattolici non sono stati voi inferiori a nessuno nel far vibrare in questa circostanza lei più alte note del patriottismo Civiltà Cattolica
Vista rigidi dirigismo liti aggiunse un personale sostegno alla causa dell'asse alla causa cioè Dellas con la pubblicazione di un articolo intitolato spazio vitale erano le coordinate le specifiche di quel momento richiamando il concetto appunto usato sia dai nazisti sia dai fascisti per giustificare
La guerra il Papa si spiegava ai lettori insisteva sul fatto che tutti avevano diritto alla propria giusta parte di risorse della Terra tale diritto
Si scriveva citando il Papa sia applica in egual modo allo stato ma lo Stato ha il diritto di possedere la quantità di beni necessari espletare
Le sue funzioni essenziali o in termini moderni ha il diritto quello spazio vitale che è indispensabile per preservare la sua vita sociale
E il suo benessere materiale e morale dei suoi cittadini sono temi e questi che ritroveremo oggi in questa in questa trasmissione vedremo si riusciamo a legarli per proporre anche una riflessione su come questi obiettivi poi vengono raggiunti lo faremo attraverso un cammino
A attraverso vari citazioni storiche questo è uno dei passaggi di questo breve saggio di Piero pagnotta la guerra di Pio
Dodicesimo l'apertura di questi archivi da determinato fino ad oggi un certo dibattito e la direzione intrapresa almeno in questi primi lavori abbastanza
Dura diciamo rispetto all'operato di Pio dodicesimo vedremo appunto se ci saranno studi che danno spunti diversi diamanti rimaniamo con la sua Honda operaio
Di luglio agosto due mila e ventidue Antonio Baldini che interviene ancora una volta abbiamo già ha citato alcune e testimonianze di Antonino Badini e anche in questo pezzo
Troviamo qualche testimonianza insieme alla al ma alcune citazioni di questo autore
Di suoi studi e della sua esperienza diretta Craxi e Andreotti il ruolo dell'Italia in politica estera volume
Sui rapporti tra Andreotti e Gorbaciov Soldier
Massimo Bucarelli Silvio Pons hanno tratto dalle carte di Giulio Andreotti merita un plauso dice Baldini poi spiega perché sulla condotta della politica estera sia di Andreotti e di Craxi ma anche di Moro spiega
Baldini appunto
è importante perché consente di dare un giudizio quello di Benigni è molto positivo su quanto fu fatto in Italia da questi governo in questa e nella sua lettura ricordo dice Bellini che un giorno nel febbraio del mille novecentottantacinque più avanti
Craxi mi chiamo per un appunto di imposizione aveva da poco ricevuto il ministro Andreotti con l'aveva informato di un possibile di una possibile visita a carattere riservato del ministro degli Esteri comico dall'Unione Sovietica l'autore del messaggio sull'ambasciatore sovietico lunghi colf che a Palazzo Chigi sapevamo dice
Appunto l'autore aveva ottimi rapporti con il nostro Ministro degli esteri Andreotti economico chiedeva di venire a Roma per informarci riservatamente che presto mi che il Gorbaciov fu sarebbe stato chiamato a succederà cerniere ecco ormai troppo ma siamo nel febbraio dell'ottantacinque
Questa sua testimonianza la scelta di Roma di prepara il cambiamento era significativa questa la interpretazione di questo di questa circostanza di questo racconto era significativa della fiducia che Mosca nutriva per l'Italia in particolar modo e se rifletteva costrittore rapporto creatosi tra Andreotti e Lycos cronico
Venne ricevuto a Palazzo Chigi e dissi a Craxi che sarebbe stato Gorbaciov film nuovo segretario generale del PCUS nel descriverci le ragioni chiesti sì a quella momento fossimo stati pronti a far conoscere
Pubblicamente al nuovo segretario Gene generale l'intenzione del nostro governo
Di realizzare un incontro ravvicinato lo scopo preciso era di riannodare ed arricchire i tradizionali legami di amicizia e collaborazione tra i due Paesi la richiesta in Craxi Andreotti accolsero volentieri
Era dunque di inviare un tempestivo messaggio di felicitazioni al nuovo eletto con l'auspicio di un pronto incontro tra le due leadership di governo al fine di lavorare
All'interno delle rispettive organizzazioni di appartenenza per lo sviluppo Pacifico internazionale questo è il quadro di quello al momento di vicinanza
Di complicità tra a Mosca e Roma ricostruito da Bardi alla luce appunto di una prospettiva di questo tipo l'incontro alle Cremlino di Craxi e Andreotti avvenne il venticinque maggio
Del mille novecentottantacinque in un'atmosfera del tutto nuova
Per le consuetudini del protocollo sovietico
Fu un successo Craxi Andreotti interagivano con Gorbaciov con naturalezza come se seguisse un copione suscitando una visibile reazioni di sorpresa chiaramente gradita all'ospite che a suo completo agio parlo molto a tavola e nel salone
Dove le due delegazioni familiarizzare uno per la gioia di Giovanni nel Millwall allora nostro ambasciatore a Mosca che all'orecchio ci diceva
Che una cosa del genere non si era sino ad allora mai vista nemmeno immaginata Gennaro Acquaviva che Palazzo Chigi fungeva da consigliere politico non credeva ai suoi occhi mi chiedeva
Se avessimo sbagliato indirizzo sembrava effettivamente di essere a Washington
Mi e soffermerei dice Baldini su questa atmosfera da vecchi amici che si era creata per un cenno stenografico dice sui colloqui discorsi di Brindisi scambiati a tavola due erano gli assi su cui si pensava di poter lavorare in maniera furtiva del primo di cui Andreotti avrebbe avuto la mano forte era la costruzione europea di lì a un mese era previsto il vertice a Milano che avrebbe chiuso il nostro semestre di presidenza che con con successo il braccio di ferro
La nostra decisione di ricorrere alla conta per l'apertura del mercato interno ci fece perdere l'appoggio di Margaret Thatcher che poi recuperammo ma guadagnare nel frattempo la gratitudine
Di già Delors che in seguito ci fu o preziosa fu primo segnale verso una scena più forte nel vicino e ottenemmo proprio con l'impegno di Delors di aprire colloqui con il come con Point
Ci sono altri citazioni che riguardano appunto questi passaggi e le relazioni anche con di Stati Uniti dice più avanti Badini anche rispetto ai residenti che si avvicendarono negli Stati Uniti in quelle circostanze le sue valutazioni DiVersi
Rispetto a arreca né a Bush senior a cui vi rimandiamo fu comunque un errore irrimediabile dice
Bambini abbandonare Gorbaciov sono scelto afferma che e Andreotti mi e Craxi lo avrebbero commesso
Tanti sono i motivi che poi indussero invece Gorbaciov fa da abbandonare anzitempo il quindi lasciare lo spazio e poi ai Eltsin
E che poi consentito spiega più avanti
La nascita dei
Della questione Vladimir Putin
Altri altre citazioni è assai probabile che Vladimir Putin non si fermerà tenendo basse dice né chiusura passando una valutazione
Sul futuro differenza Eltsin che il privilegio a suo modo la la democrazia ma forse è meglio dire l'Anarchia puntino vuole tornare a una Russia imperiale questa sua lettura quella di Caterina secondo
Non ancora prevedibile dunque quando e dove sarà fermato ma ma sarà solo una questione di tempo negoziatore
Al G7 di Tokio dovuto lasciare la Russia per ragioni di sicurezza altri usi Milano ma molto dipenderà dalla qualità del Global sia dell'Occidente che al momento non sembra averla mostrata una strategia efficace la difesa di un poco quello ucraino
Che si è rivelato per Putin da un inatteso osso duro questa testimonianza questo racconto di Antonio
Badini Craxi Andreotti e il ruolo dell'Italia in politica essere a pagina cinquanta di Mondoperaio numero sette otto luglio agosto del due mila ventidue che decideremo
Anche nelle prossime puntate perché contiene come sempre numerosi lo contenuti che possono essere di interesse per questa trasmissione teniamolo da Molino l'Italia nella bufera che dobbiamo già citato varie volte da questa trasmissione oggi vogliamo parlare appunto del tema
Della politica estera un po'il filo conduttore che abbiamo cercato di tenere insieme naturalmente
In maniera sempre un po'traballante ma per cercare di raccontarvi alcuni contenuti connessi
La politica il essere italiana tra vincoli scelte ne scrive Andrea Ruggeri affascina ottantasei
Del bulino Andrea Ruggeri è professore ordinario di scienza politica relazioni internazionale all'università di Oxford
Questo saggio di una decina di pagine quindi non possiamo farà altro che darvi qualche accenno ma non soddisfacenti sicuramente di questo approfondimento che molto ricco consente di approfondire il tema lo sviluppo della politica estera si articola dice il professor Ruggeri tra vincoli e scelte vincoli esogeni
E vincoli di Autun posti alleanze organizzazioni sovranazionali
Lo spazio decisionale riguarda la Scelta di vincoli da a un tuo imporsi delle azioni da intraprendere negli spazi di infiniti
Da quelli stessi vincoli il punto critico e che queste scelte sono basate su principi normativi che possono essere espressi
Valutati e scelti o impliciti imposti o accettati acriticamente questo il quadro
Netto tracciato dal professor Ruggeri il dramma dell'ultimo ventennio della politica estera italiana risiede appunto nel fatto che questi principi normativi
In uno scenario internazionale mutato non sono stati discussi ed elaborati questo intervento non può spiega a Ruggeri e non vuole
Di lineare un'analisi storica della politica estera italiana per questo
Rinvio dice il professor Ruggeri al recente testo di Antonio Vavassori dalla rinascita al declino storia internazionale dell'Italia Repubblica pubblicato dal Molino questa non ne vuole essere questo intervento una surrogato di una introduzione allo studio della politica estera italiana a breve però uscirà sempre per il mulino il manuale di politica estera italiana
Di Emilio io ho dato e Raffaele Marchetti quindi questi sono i testi per lo lo segnaliamo per i nostri ascoltatori per approfondire davvero queste questi vediamo qualche cenno come fa il professor Ruggeri in maniera molto più somali naturalmente di quanto fanno in questo testo
Ma questi titoli possono essere davvero importanti
File più avanti i paesi che contano poco ma non nulla in politica internazionale devono essere molto più conosci delle proprie capacità e delle proprie possibilità rispetto alle grandi potenze o a quelle marginali
L'Italia si trova proprio a metà del guado troppo debole per contare da sola
Ma abbastanza forte da dover dire la sua e agire conformemente è una potenza media o una potenza più forte fra quelle piccole secondo le definizioni usate nelle relazioni internazionali
Se si vuole ragionare di politica estera la prima questione è dunque quella degli inquadramenti o di un Paese nel sistema internazionale infatti quel che manca nell'arena internazionale ed è un discrimine fondamentale che distingue la politica interna da quella internazionale è un'autorità terza
Che possa ricorrere alla monopolio legittimo della forza per risolvere i conflitti di interesse di attribuzione tra gli stati per agire da garante degli accordi raggiunti tra gli Stati
Un'autorità simili sarebbe quindi nella situazione attuale il terzo assente per usare le parole di Norberto Bobbio quando allora la politica estera può definirsi di successi di successo o adeguata
Quarantacinque anni fa proprio su questa rivista sul Mulino Angelo Angelo Panebianco
L'autore del testo la politica estera italiana un modello interpretativo numero sei del mille novecentosettantasette lo scippo per chiedere penso e e numerata tre possibilità per definire successo in politica estera la prima quando una politica consente di migliorare la propria posizione nel sistema internazionale
Due quando consente di adeguarsi ai mutamenti dell'arena internazionale senza quindi la ricerca di uno status
Tre quando può fornire contributi positivi alla politica interna in questo
Spazio sita analizzano poi alcune di queste tre possibilità naturalmente
Di rimandiamo al testo Panebianco notava in generale che la lotta per il potere all'interno del sistema politico
Considerato una variabile cruciale ma va sottolineato anche che è difficile essere incisivi in politica estera se la politica interna specialmente quella economica e di dove o inconsistente dice il professor Ruggero l'Italia riveste un ruolo economico internazionale importante
Anche se in relativo declino ed è per questo parte del G7 ha sempre avuto una posizione centrale nelle organizzazioni internazionali
Come membro della NATO fin dal mille novecentoquarantotto membro fondatore nel mille novecentocinquantuno della Shaka
Primo atto del processo di integrazione europea membro delle Nazioni unite dal mille novecentocinquantacinque l'elenco di queste organizzazioni di quelle dati chiarisce subito
Da quando quanto l'interna l'internazionalizzazione le scelte di politica internazionale siano state costitutive subito dopo la seconda guerra mondiale rimanendo tali con variazioni minime per tutta la guerra fredda e ancora oggi questo è il percorso finalmente mondo molto noto riassunto chiaramente gialla al professore Ruggeri dopo la seconda un ramo di Alitalia sviluppato una politica estera in funzione di alleanza atlantica all'interno di un sistema internazionale bipolare diverso diviso tra Stati Uniti e Unione Sovietica scelta di campo quindi anche per le scelte di politica essere apparivano obbligate
Con della democrazia cristiana fungere da garante della saldatura dell'Italia al fronte antisovietico al Partito Comunista Italiano realisticamente consapevole dell'impossibilità
Di governare almeno a livello nazionale la caduta del muro di Berlino collasso dell'Unione Sovietica hanno coinciso pressappoco con il collasso dei partiti di massa
Italiani Democrazia Cristiana Partito socialista il Partito comunista e con una successiva lunga un'onda anti partitica e antipolitica che da Silvio Berlusconi
è giunta al Movimento cinque Stelle portando tra le altre cose alla riduzione del finanziamento pubblico dei partiti è una perdita di prestigio della politica su come professionisti alcune delle considerazioni che fa professore Ruggeri che naturalmente possono essere anche di tonno diverse gli studiosi di politica estera delineano tre circhi che definiscono le relazioni interessi centrali
A per il paese che dalla fine della seconda guerra mondiale
Può essere riassunto in questi danni per costituito dall'alleanza commerciale con gli Stati Uniti l'appartenenza alla NATO il secondo è quello europeo con l'Unione europea delle relazioni con i Paesi europei il terzo costitutivi costituito dalle relazioni con gli attori e i Paesi dell'aria mediterranei si tratta di tre aree di interesse
Fondamentale per il nostro Paese che ci dà un'idea dell'inquadramento di questi interessi delle interdipendenze dell'Italia tuttavia il passaggio dalle rappresentazione dalle Analogie geometriche alle fallaci
Della geopolitica deterministica questo l'appello importante del professore e molto brevi mi permetto T-shirt questo proposito di rinviare al mio la politica internazionale è geopolitica punto di domanda
Un saggio apparso sul Mulino numero due del due mila ventuno è evidente comunque che esiste una stabilità della politica S italiana riassunta
Daniela sintetica in questo saggio e dico che abbiamo dato qualche accenno con queste citazioni un problema fondamentale spiega il professor Ruggeri più avanti
è stata l'assenza di una presa di coscienza e di un riesame analitico tanto da parte dell'Italia quanto dell'Europeo
Dopo la fine della guerra Frey da soprattutto una visione fallimentare cariche Rizzato il ventennio due mila uno due mila e ventuno delimitato dall'attacco dell'undici settembre del due mila e uno
Negli Stati Uniti dal ritiro degli alleati dalla questi dall'Afghanistan nel due mila ventuno passando per l'occupazione dell'Afghanistan due mila per la guerra in Iraq nel due mila e tre il bombardamento della Libia e la tragedia della guerra insieme a due mila euro sulle ventennio di profondo stordimento europeo al seguito degli Stati Uniti dice professore
Ruggeri durante il quale ci siamo comportati più da compagni di viaggio privi di bussola che da alleati qui è importante ripensare alle coordinate la traccia
Cioè quella riassunta unitaria spiega ancora che oggi aspirasse a una sovranità solitaria
Non potrebbe mai essere in realtà sovrana perché si troverebbe alla Mercedes Rutelli pelle Potenza egemone di turno o vittima delle potenze che aspirano all'egemonia dice chiaramente la politica
Estera non è data solamente da caratteristiche strutturali e e deterministica e tutt'al più può essere limitata da caratteristiche costanti zeppi alla geografia o variabili ad esempio la tecnologia
Ciò che delimita la politica estera sono anche i valori normativi che è una comunità politica decide di abbracciare valori e norme che identificano gli interessi di un Paese
Che debbono essere selezionati dalla classe dirigente poi a esame a tutta la questione degli interessi che appunto
Debbono essere consapevoli diciamo in sintesi brutale ci deve essere un percorso di consapevolezza di questi interessi a cui il professor Andrea chirurgie richiama naturalmente
In termini molto molto più chiari ma appunto questa è una citazione di questo saggio interessante la politica estera italiana tra vincoli e scelte Andrea Lucia traccia le coordinati cita importante per approfondire queste queste siamo in chiusura torniamo perché questa settimana proposta radicale il direttore
Walter Vecelio che conoscete rinviamo già citato questa nuova avventura di proposta radicale con la il numero uno di cui abbiamo letto
E l'editoriale di apertura di Vercelli opere abbiamo dimenticato di citando il fatto che ci sono poi dei vigneti di Sergio Staino in apertura e quindi vi rimandiamo poi a Libero oggi vogliamo segnalare una recensione sempre di Vecelio
Su un libro un libro di Pier Franco quaglie ENI
Il titolo la passione per la libertà due India Brooks editori scrive Vercelli o qualche riga spiegare suo testo Pierfranco quali ENI storico saggista liberale doc
Fino ai tempi in cui il termine procurava immaginazione diffidenza fondatore con Arrigo Olivetti Mario Soldati del Centro Pannunzio di cui è infaticabile animatore raccoglie in la passione per la libertà
Riflessioni ricordi di una vita intera è un libro prezioso dice Vecelio che senza riverenza ipocrisie mi pagine possono risultare scomode affronta non poche questioni che sia timore
Di affrontare e poi di elenca alcuni alcuni passaggi passiva pagine dedicate ad Alfredo Frassati
Ottavio Missoni Massimo Mila Giampaolo Pansa Guido Ceronetti Federico Chabod e Vittorio Marchio poi altre altre questioni che decennio elenca non abbiamo tempo per segnale belle per segnalare bere tutte il libro la passione per la libertà il Pier Franco quali viene e con questa segnalazione ci fermiamo anche questa vittima vediamo appuntamento alla settimana prossima