La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 23 minuti.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 23 minuti.
Rubrica
15:00
09:30
9:35 - CAMERA
15:30 - SENATO
9:30 - Parlamento
11:00 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
12:30 - Senato della Repubblica
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Senato della Repubblica
13:40 - Camera dei Deputati
giornalista, saggista, condirettore del Corriere dello Sport - Stadio
Cari amici di Radio Radicale benvenuti a stampa e regime la nostra rassegna stampa sono le sette e trentasette di lunedì otto agosto io sono Alessandro Barbano Dieter Roth compagnia per questa settimana è allora
Vediamo subito il sommario di giornata politicamente molto ricco Calendar rompe l'alleanza con il Pd questa notizia
Che primeggia sulle pagine dei quotidiani stamattina scelta sofferta dice il leader di Azione ma era una coalizione fatta per perdere la replica del segretario del PD Enrico Letta può allearsi solo con se stesso e più Europa si smarca
Dazi o le noi dice
Emma Bonino ancora anche Benedetto Dalla vedo Della Vedova rispettiamo gli accordi e poi Renzi vede ora il terzo polo più vicino si può tornare decisivi dice il leader di Italia viva e rinnova dietro le quinte l'offerta a Carlo Calenda fai tu il leader i sondaggisti con lo strappo più collegi alla destra il vantaggio del Polo guidato da Giorgia Meloni cresce
Secondo gli esperti di sondaggio il centrodestra rivede la mappa dei candidati Pera arginare l'ipotesi di un terzo polo
E tiene banco fra i leader del centrodestra il dibattito sull'immigrazione le divergenze fra la Meloni Kjaer ripropone il blocco navale
E le è la lega che invece rilancia i decreti sicurezza di Salvini
Parleremo anche della stoppa lo smart working
Per i lavoratori fragili e i genitori di i ragazzi sotto i quattordici anni da settembre si torna in presenza mancano sessanta milioni e l'accordo nel governo per prorogare lo smart working
E poi ancora parleremo di fine vita
E anche delle motivazioni sulla processo Stato-mafia che fanno discutere parleremo anche della tregua nella striscia di Gaza dopo giorni di guerriglia
E anche dell'Afghanistan a questi i temi presenti sulle prime pagine dei quotidiani ma adesso vediamo i titoli dei del giorno il Corriere della Sera ciclone Calenda sul centro sinistra
La Repubblica lo strappo la stampa da Calende Renzi il regalo alla destra il domani ora letta è costretto a essere di sinistra
Il Messaggero calendari parte dal Terzo Polo il giornale Calendar ripudia letta Enrico nosta mai sereno libero comiche a sinistra
Il tempo Letta continua così
E poi ancora il mattino calendari parte dal centro il fatto quotidiano Calenda cambia idea in tv e lascia letta in braghe di tela
Poi la verità noi rovinati dai vaccini ora vi chiediamo verità
E il foglio a un editoriale
Due editoriali del direttore Claudio Cerasa cosa vuol dire un Salvini al Viminale ripassi no per non dimenticare
E di Giuliano Ferrara ha diritto di tribuna verrà Marco Cappato sul fine vita
Li leggeremo nel corso di questa rassegna stampa da ultimo c'è il leader l'inserto il giornale del lunedì Il Sole ventiquattro Ore i trend del clima siccità la Nuova Italia triplicati i giorni di super caldo
Al nord
Questi i titoli dei principali quotidiani vediamo adesso che cosa è accaduto ieri
Quando Carlo Calenda ha disdettato l'intesa siglata poche ore pochi giorni prima con il segretario del PD Enrico Letta decisione sofferta dice non intendo andare avanti con l'alleanza con il Pd
Una decisione vi dicevo sofferta quella che il leader di Azione ha comunicato ieri pomeriggio in diretta televisiva
è che risulta scrive Alessandra Arachi a pagina due sul Corriere della Sera
Un vero sconquasso per gli equilibri del centrosinistra una gioia invece per l'alleanza del centrodestra le motivazioni
Sono espresse da Calenda in un'intervista Allo stesso Corriere della Sera
Enrico dice lo avevo informato il giorno prima e qui su questa comunicazione ci sono ovviamente equivoci fraintendimenti e smentite ma vediamo prima la versione del leader di Azione lo avevo informato il giorno prima dice Calenda
Sapeva perché glielo avevo detto che non sarei stato nell'alleanza se si fosse siglato comprato Ianni Bonelli e Di Maio un patto che di fatto rendeva la coalizione un'ammucchiata
Io penso dice
Calenda riferendosi alla scelta di letta che lui si sia trovato di fronte a un bivio che il Partito democratico ha affrontato tante volte nella storia quello tra una scelta riformista
Ho un'alleanza in cui mettere tutto e il contrario di tutto alla fine ha scelto questa seconda strada e questo è stato l'errore di letta il partito democratico dall'arrivo dei Cinquestelle impoverisce ancora Calenda
Ha sempre l'ansia di avere tutto dentro il PD non ha il coraggio di rappresentare
I socialdemocratici devo avere dentro i populisti di sinistra una cosa per me inspiegabile e così facendo in questa legislatura si sono suicidati l'ammucchiata conclude il leader di Azione
Contro la destra perderà non puoi spiegare che per difendere la Costituzione fai un patto con gente con cui sai che non governerà mai nessuno può comprenderlo
E poiché gli ribatte Maria Teresa Meli sì ma la sua parola
E venuta meno e Calenda ribatte io ero contrarissimo all'idea che entrassero tutti questi che comunque se li voleva doveva essere in grado di controllarli e governarli si riferisce a letta
Invece dal primo minuto questi cioè il il il Bonelli Fratoianni la sinistra e e i Verdi
Hanno cominciato a dire l'agenda Draghi non esiste
I termovalorizzatori non li vogliamo i rigassificatori nemmeno Calenda va rieducato come così come andavamo alle elezioni dice ancora il leader di Azione avrei dovuto passare le mie giornate a difendermi dagli attacchi della sinistra
Che Letta ha voluto nella coalizione anche se loro hanno sfiduciato Draghi cinquantaquattro volte in più dei cinque Stelle come spiegavo gli elettori l'atlantismo comprato gli anni che ha votato contro l'allargamento della NATO
E poi il divorzio con Emma Bonino le gli chiede Maria Teresa Meli ha avvisato la Bonino della sua intenzione con Emma abbiamo avuto lunghe discussioni dice Calenda su questo
Ne abbiamo parlato e riparlato anche con Della Vedova c'è stato un momento in cui io ho trovato un po'di confusione da quella parte perché Bonino faceva interviste molto nette discendono a Fratoianni e Bonelli
Spiegando di non voler in coalizione chi ha votato la sfiducia Draghi e poi però non so cosa sia successo ha maturato una decisione diversa io ho pieno rispetto per Emma per le sue scelte per quelle di Della Vedova sono amici abbiamo condiviso un pezzo di strada insieme e da ultimo la prospettiva di un'alleanza con il terzo polo
E con Matteo Renzi
Ci incontreremo dice Calenda ne parleremo ma lei comunque chiosa Maria Teresa Meli e più vicino politicamente a Renzi di Fratoianni assolutamente si conclude Calenda di questo non c'è dubbio
Questa la versione dell'idea di azione che ha fatto un dietrofront clamoroso
Dopo quarantotto ore
Dalla firma dell'accordo e la prossima versione di letta ovviamente è uguale è contraria
Smentisce anche le modalità di questo di questa retromarcia di Calenda la troviamo sulla stampa a pagina tre una lunga intervista
Che fa Annalisa Cuzzocrea alla leader al segretario del partito democratico Calenda può stare secondo quello che lui stesso ha detto solo in un partito che guida l'UI in una posizione coalizione di cui è il solo leader e in cui non ci sia nessun'altro dice eletta col senno di poi sono stato troppo ingenuo
Ma sono esterrefatto il principio fondamentale del diritto e pacta sunt servanda se un politico un uomo di Stato fa saltare gli accordi chi ha firmato perché ha cambiato idea non c'è più politica siamo su Twitter
Il leader di Azione gli chiede la Cuzzocrea
Chiedeva un'alleanza più netta più chiara con un profilo programmatico più coerente dal suo punto di vista era probabilmente l'unica che potesse funzionare ha detto di averle proposto un patto novanta dieci purché fosse esposto è solo voi è vero
Ma queste cose le aveva dette fin dall'inizio dice
Letta dopodiché abbiamo raggiunto un patto che comprendeva anche altri contraenti nel documento c'era scritto che ci sarebbero state altre intese e avevamo chiarito che sarebbero stati obbligati dalla legge elettorale
Portando elementi di convergenza soprattutto di natura istituzionale dice letta per questo
Lo avevo chiamato Patto per la Costituzione Calenda ragiona come se non sapesse come funziona questa legge elettorale che impone di fare alleanze per la parte uninominale
Se però fronte repubblicano doveva essere dice la Cuzzocrea alletta per aggirare il centrodestra a quel punto bisognava che ci stessero anche i Cinquestelle Onno
E letta risponde cinquestelle si sono assunti la gravissima responsabilità di aver fatto cadere Draghi lo hanno fatto senza alcuna capacità di salvare di di capire la slavina che avrebbero provocato in modo irresponsabile questo sa ha sancito una rottura di rapporti insanabile
Per quanto ci riguarda le alleanze sono chiuse definite è stato fin troppo complicato ora pensiamo alla campagna elettorale insomma chiude ai Cinquestelle ancorché come vediamo
Nei giornali il l'appello di molti uomini della sinistra a una riapertura del dialogo con Giuseppe Conte non manca sulle pagine dei quotidiani che fanno riferimento alla sinistra e poi ancora
Cuzzocrea ribatte alletta però Calenda ragione a dire che anche sinistra italiana ha contribuito alla caduta del governo Draghi ha votato cinquantaquattro volte contro calendar reso Fratoianni e la sinistra italiana un totem gigantea Simo vicini dantesco replica
Letta quando evidentemente il nostro accordo di cui era perfettamente al corrente
Proviene da un rapporto storico e nasce soprattutto per il lavoro che abbiamo fatto a livello europeo con i Verdi
Ha ingigantito una questione inesistente per giustificare il fatto che ha cambiato idea trovo che quanto abbia fatto sia gravissimo sia nei contenuti che nel metodo
Ha detto di averla chiamata
Sabato per avvisarla invero non ha chiamato me ha chiamato Dario Franceschini replica
Enrico Letta e poi sono stato io a telefonargli per capire cosa stava stava succedendo e poi ancora chiude Enrico letta questa intervista con una allarme che lancia sull'ipotesi di una vittoria dalla destra e una possibilità di introdurre dice Letta cambi nella Costituzione che sarebbero devastanti dobbiamo impedirlo con tutto l'impegno che possiamo e poi per il loro rapporto negativo con l'Europa che ci porterà nei guai ricordiamoci sempre che il nostro futuro dipende dai soldi
Del PM RR loro sono insieme a Orban la boxe è le Pen queste le accuse
Di Enrico Letta assenso ancora parlare di Agenda Draghi e qui
Questa è la domanda più importante di questa intervista dove si coglie già l'Effetto di questa rottura con Calenda è sentite cosa risponde letta
La parola agenda porta malissimo è successo anche con l'Agenda Monti
Togliamo la parola dal tavolo il programma del governo Draghi è stato positivo e lo abbiamo sostenuto ma aveva una sua oggettiva parzialità
Dovuta al tipo di maggioranza non c'erano dentro temi che noi vorremmo in un governo di centrosinistra più ambizione sull'ambiente sul sociale sui diritti insomma
Letta ridisegna reinterpreta l'agenda Draghi dopo la rottura e la coincidenza con quanto detto prima della rottura non c'è totalmente qualcosa qualche spostamento si coglie in queste parole poi vediamo le i retroscena che sono presenti sui quotidiani ce ne ce n'è uno sul Corriere della Sera A pagina
Cinque cioè un retroscena di Monica Guerzoni dove si segnala anche il tradimento personale che il leader del PD sente di aver subito
Da
Carlo Calenda nemmeno una telefonata non solo Calenda mandato in pezzi il patto di governo ma non ha composto il numero del segretario
Per annunciare il divorzio un'altra prova per Enrico letta che il fondatore di azione è un leader inaffidabile che promesse può fare agli italiani uno corsia avrebbe detto letta secondo Monica Guerzoni
Non è vero che sabato mi ha avvisato per dire che rompeva chiamato Franceschini e non me e alle mie telefonate non ha proprio risposto
Questa la dichiarazione di Enrico Letta nel suo Entourage ascolta dal retroscena di Monica Guerzoni
E le reazioni le reazioni anzitutto da parte degli alleati di Calenda che ora sì staccano Daloui
Restano fedeli all'alleanza più Europa Emma Bonino che Benedetto Della Vedova le raccontano le raccontano
E nelle interviste che fanno i due leader Emma Bonino a Giovanna casa dia sulla Repubblica A pagina cinque sono personalmente dispiaciuta dice
La senatrice leader di più Europa
E politicamente incredula a oggi sono ferme al patto con letta inoltre il testo dell'accordo è stato concluso sulla base di una bozza i cui contenuti erano stati scritti da Calenda io mi attengo a quell'accordo cosa sia successo dopo
Di così stravolgente non lo so a me sembra che Letta abbia rispettato il patto dal momento che era noto a tutti dice la Bonino e quindi anche ad azione che il segretario del Pd aveva intesi anche col mio Nicola Fratoianni di sinistra italiana
E Angelo Bonelli dei Verdi e con Luigi Di Maio Bruno Tabacci
Se per noi azione più Europa fossero stati indigeribili
Allora non volevamo neppure sederci al tavolo non è che lo scopriamo dopo o facciamo finta
Disco prima o dopo io resto ferma a quel patto colletta assicura la Bonino è stata convocata
Da Benedetto Della Vedova una direzione di prova che ne discuterà e deciderà di conseguenza
Lei l'ha chiamato Calenda io dice la Bonino io lo chiamo so che si sono chiama saltati con Benedetto il quale gli ha chiesto di vedersi e discute per la risposta è stata e inutile perdiamo solo tempo stop
E adesso
La strada verso la vittoria
Per il centrodestra è un'autostrada gli chiede Giovanna casa Dio è sicuro e per me è il primo motivo dell'alleanza con i pm che neppure uno solo dei nostri voti ma dal centrodestra putiniano Orban Miano e Salvini hanno se avviene qualcuno se ne assumerà
La responsabilità questo il
Punto di vista di ma Bonino Calenda sogna di arrivare al quindici per cento conclude non mi resta che fare gli gli auguri così liquida
La Bonino il leader di Azione e invece Della Vedova sul Corriere della Sera
Conferma le stesse cose sostanzialmente soprattutto conferma che era chiaro dall'inizio
Che la presenza di Bonelli e anche del movimento di Di Maio erano previste al momento della firma del patto siglato da Calenda dunque Calenda sapeva gli chiede Alessandra Arachi assolutamente sì risponde Benedetto Della Vedova
Tutti gli aspetti erano chiarissimi non ci sono state sorprese e allora cos'è successo non lo so evidente dice che ha avuto un ripensamento lo rispetto ma non può dire che non sapeva sì ha cercato di convincerci che bisognasse fare la sua stessa scelta ma per noi non è praticabile la politica seria vuol dire che prendi una decisione poi la porti avanti
Una presentazione autonoma è un regalo a Salvini e meloni perché la legge elettorale e implacabile in questo senso
Insomma
Ribadisce anche la genesi di quell'accordo dice siamo stati noi a presentarci da letta con quella proposta peraltro ideata da Calenda dice Della Vedova
E stata la rielaborazione consensuale di quel documento la base del nostro patto dove c'era tutto quello che chiedevamo e cioè i raggi i rigassificatori il PNR R. la televisione del reddito di cittadinanza una politica di bilancio improntato alla responsabilità il fatto che la campagna elettorale avrebbe avuto due from rea runner lette Calenda
Poi abbiamo chiarito che non un voto di più l'operazione doveva andare a chi non aveva votato la fiducia Draghi
Per questo abbiamo chiesto che nessuno dei leader della coalizione si dovesse candidare nei collegi uninominali e così è stato dopo che è successo ancora
Venerdì abbiamo avuto l'incontro con l'ente abbiamo ribadito che doveva essere chiara la simmetria che c'era tra noi e le alleanze che stava facendo cosa che Letta ha sottolineato con grande chiarezza
Avremmo potuto essere i protagonisti liberaldemocratici di questa sfida elettorale senza fare favori e Salvini e alla Meloni che purtroppo oggi festeggeranno ora vediamo cosa accadrà insomma il ripensamento di Carlo Calenda
Non nasce da un equivoco sulle ragioni dell'accordo ma da un suo convincimento successivo a una decisione che era stata pienamente concordata e condivisa dallo stesso Calenda
Questa la versione di Emma Bonino e di Benedetto Dalla Vedova peraltro confermata dal fatto che
Era stato lo stesso Calenda a chiedere che i in Bonelli e i Fratoianni
E i Di Maio non si candidasse ero nell'uninominale affinché non fosse
Non fosse di fatto fatto obbligo o hai hai gli elettori di azione di votare per quei candidati in quei seggi uninominali quindi evidente che Calenda sapeva e accettava che l'accordo elettorale avvenisse anche con i protagonisti
Del della sinistra e dei Verdi probabilmente quelle dichiarazioni così al vetriolo che i due leader soprattutto Bonelli non ha risparmiato a Calenda lo hanno indotto a un ripensamento queste sono le ipotesi peraltro suggerite anche da un'intervista che fa Enrico Costa sulla sul un giornale a pagina tre
E anche dalle frasi che lo stesso Calenda
Dice a un certo punto l'intervista al Corriere quando dice Calenda mare educato come fa ha così come andavamo alle elezioni avrei dovuto passare le mie giornate a difendermi dagli attacchi della sinistra
Io dicevo contrarissimo all'idea che entrassero tutti questi comunque se li voleva Enrico Letta dovrà essere in grado di controllarli e governarli Calenda avuto probabilmente la sensazione che questa capacità di governo
Delle critiche che all'interno della coalizione sarebbero giunte dai suoi alleati questo fuoco amico lo ha indotto a fare retromarcia
Lo dice anche consegnata anche Enrico Costa che dice
Ma non abbiamo visto che questi signori avevano dei contenuti antitetici e non sono stati zitti per aderire a un percorso condiviso non loro volevano mettere l'agenda Draghi sotto i piedi e quindi evidenti che così le cose non funzionano insomma
Sarebbero state secondo Costa anche le sortite
In televisione dei leader del della sinistra e del dei Verdi a far ricredere il
Leader di azione Fratoianni responsabile del di sinistre italiana
Leader di Sinistra italiana dice non cambia nulla il nemico da battere nel resta lo stesso
Di Calenda si chieda Calenda in queste settimane mi ha riservato una serie di Happy Totti irrispettosi a cui non ho mai risposto perché il mio avversario e la destra italiana e le mie priorità sono l'agenda sociale quella ecologica
Insomma l'alleanza va avanti così alla Repubblica che lo intervista a pagina A pagina cinque che succede a questo punto quali riflessi e l'uscita di Calenda
Chiosa nel suo retroscena nella sua analisi per meglio dire Stefano Cappellini capo
Del politico della Repubblica a pagina tre non cambia però la direzione di Marsala strada tracciata la coalizione del PD sarà composta da i rosso verdi Nicola Fratoianni Angelo Bolelli
Dai liberali e radicali di più Europa dai Civici centristi di Luigi Di Maio e Bruno Tabacci l'idea di una corsa solitaria del PD era sul tavolo
Nelle ore in cui tutti gli accordi erano in bilico e i potenziali alleati si Sberna Tuccia vanno in pubblico a questo punto un'alleanza c'è non esiste possibilità di riaprire un discorso con il Movimento cinque Stelle dice Cappellini
Nonostante nel Pd non manchino i fautori di un tentativo anche con Giuseppe Conte
Per esempio Andrea Orlando Goffredo Bettini con Conte il rapporto si è chiuso non solo per la sfiducia Draghi e la guerra in Ucraina la vicenda che ha scavato un solco definitivo spiega letta a chi gli pone la questione
L'obiezione più frequente indirizzata al PD e cioè che sinistra italiana fin dall'inizio
All'opposizione di Draghi condivide con il Movimento cinque stelle il no all'invio di armi in Ucraina e respinta dal leader Demme con queste motivazioni
Sinistra italiana ha una linea pacifista contraria alle armi ma è un partito anti Putignano senza ambiguità
A differenza evidentemente del partito di Conte se n'è accorto adesso che il partito di Conte e un partito
Putignano per un anno
Per quasi due anni però il campo largo non aveva segnalato questa contraddizione inutile girarci intorno conclude però Stefano Cappellini anche se inverosimile
Che Calenda sopra valuti le sue chances elettorali quando immagina di poter raggiungere il quindici per cento
E chiaro che il suo addio all'alleanza
Farà danni al centrosinistra nei collegi uninominali quelli dove viene eletto solo il candidato con più voti degli altri e comunque i voti di azione mancheranno anche nel calcolo proporzionale la parte in cui banalmente si sommano
I consensi dei partiti che si presentano agli elettori
Questo senza calcolare i danni d'immagine per tutti lasciati da questa storia ma almeno su questo c'è un mese e mezzo di campagna elettorale per provare a rimediare così
Così
Se Stefano Cappellini sulla stampa
Sulla scelta di Carlo Calenda che trova anche
Il giudizio caustico del la padre del del dell'Ulivo Romano Prodi motivazioni incomprensibili dice
Prodi della scelta di Calenda nel retroscena che ne fa Fabio Martini
A pagina cinque sulla stampata questo il quadro del prese di posizioni politiche attorno a questa rottura che ovviamente imprime
Alla campagna elettorale una accelerazione anche una conflittualità immediata
E soprattutto riapre la prospettiva di un terzo polo l'ipotesi su cui lavora Matteo Renzi e che nelle prossime ore probabilmente vedrà il leader di azione l'vediamo un po'di letture politiche di quanto è accaduto
Ce ne sono ovviamente tante sui quotidiani italiani e disegno diverso c'è Antonio Polito che
Sul Corriere della Sera dice sarebbe sbagliato attribuire tutto è solo la personalità di Calenda dal punto di vista politico questo colpo di scena infatti anche la prova
Del nove di una più antica impossibilità di ritrovarsi tra centro e sinistra tra moderati e riformisti tra liberali e laburisti che affligge da tempo le coalizioni progressiste
Letta aveva provato a metterci una pezza costruendo un'impalcatura elettorale al limite del barocco porto chiese basato su una forzatura del sistema elettorale per tenere insieme tre coalizioni diverse una moderata
E alquanto generosa in termini di collegi con Calenda
E una di sinistra con Fratoianni e Bonelli e una più di convenienza con Dimaio ma questa impalcatura questa architettura
Di ingegneria elettorale e caduta come sappiamo quello che non è chiaro dice ancora Polito nell'atteggiamento di Calende piuttosto perché mai qualche giorno prima avesse accettato per il Pd
Stringesse anche alte alleanze con soggetti con cui lui rifiutava di fare accordi diretti e che invece ieri questa disponibilità sia venuta meno
Dal punto di vista letto orale ci sono pochi dubbi che si tratti di un grande favore fatto il centrodestra secondo
Polito per quanto Calenda di contro non alleato del Pd abbia più possibilità di pescare nell'elettorato in uscito da Forza Italia
Teorica però a questo punto dopo tante incertezze e ripensamenti
E davvero difficile che riesca a intaccare seriamente la forza del centrodestra nei collegi uninominali dove vince solo chi arriva primo e più si divisi più si perde anzi sembra quasi che questa frattura sancisca uno scetticismo sulla possibilità reali di togliere a Meloni Salvini e Berlusconi la vittoria
Nella politica italiana le comunque conclude
Polito rispetto per esempio all'ipotesi di un ravvicinamento del Pd ai Cinquestelle mai dire mai
Le potrò signore potrebbero le ganasce altri colpi di scena nessuno dei quali sembra però destinato da crescere
La credibilità del fronte che si era richiamato l'agenda Draghi doveva diventare il grande spartiacque tra chi ha fatto cadere il governo e chi l'ha sostenuto fino all'ultimo
Ed è invece già finita strappata in tre pezzi dagli interessi elettorali dei partiti un brandello a sinistra con Letta uno al centro con Calenda
Una destra con Totti ed è un peccato perché dopo il voto non pochi punti di quella Genta torneranno scrive Antonio Polito di drammatica ed estrema attualità
Così Polito poi c'è folle
Folli
Mi pare abbastanza critico con la scelta di Letta
Su questo si smarca un po'dalle posizioni del suo giornale
E nell'analisi che ne fa vediamo se ricordo bene nella lettura che ho fatto stamattina a pagina ventinove
Dice Folli per funzionare il binomio avrebbe dovuto abbracciare con convinzione un progetto politico di stampo appunto liberale democratico il binomio fra letta e Calenda
Così in effetti era sembrato per un attimo quando l'altro giorno è stato firmato il patto politico a due
Dando addirittura l'idea che stesse nascendo una diarchia di sicuro tale era anche l'intenzione di letta di archi a parte consapevole che occorresse qualcosa di innovativo
Per sottrarre voti al centrodestra e limitare i danni elettorali con parecchio ottimismo si poteva persino sognare di pareggiare o quasi il conto dei seggi al Senato inaugurando così la legislatura è in un'atmosfera meno fosca
Diciamo che l'operazione togliamo voti alla destra era la stessa concepita da Renzi con la suggestione del terzo polo invece letta sceglie una strada diversa da un lato chiudeva la porta
A contea di Cinquestelle in quanto avversari di Draghi dall'altro esclude Valenzi per via delle note ruggini fra i due soprattutto perché i quadri del Pd mal sopportano l'ex segretario scissionista e non fanno nulla per nasconderlo
Al di là del modo ruvido con cui agisce scrive folli Calenda avevo una linea può piacere o no ma si trattava di dare da un lato un seguito logico alla rottura con i cinque Stelle e dall'altro di trasformare
Un in un programma concreto il richiamo a Draghi l'operazione fallita nel momento in cui il Pd lettiano voluto occupare una posizione mediana
Al centro di un'alleanza elettorale vecchio stile con forte presenza non solo della sinistra interna come del tutto logico ma anche di sinistra italiana e Verdi
Di su cui di cui si sa che lavorano per riprendere i rapporti con i Cinque Stelle Letta deve prepararsi a una campagna ancora più difficile tutta centrata sul Pd e le sue proposte ben sapendo che lo spazio disco posizione sistema si accentua la curvatura sinistra tipica di un partito laburista che rischia di perdere l'ancoraggio al centro queste le due
Le due convinzioni le due conseguenze di questa rottura secondo secondo Stefano Folli
E poi c'è Mauro che fa un'analisi diciamo meno politica e un po'più intellettuale dice che in Calendar vinto il marketing della differenza egocentrica
Privilegiando il rafforzamento del suo partito a scapito dell'indo belli momento della coalizione
Ma bisogna dire ammette anche Mauro che se anche l'intesa fosse andata in porto sarebbe stata fragile riottosa e scarsamente convincente
Questo il punto di vista di Mauro poi c'è ancora in maniera più netta critico nei confronti della scelta del leader democratico Marcello Sorgi sulla stampa che proprio non non le risparmia Enrico Letta e dice chiaramente che è stato lui a far fallire questa intesa secondo secondo Sorgi la polemica sulla cosiddetta Agenda Draghi dice
Scrive Marcello Sorgi esistono e di che cosa si tratta la dice lunga su quanto accaduto perché se si vuol capire davvero cos'è l'agenda Draghi non occorre andare troppo lontano né inseguire l'ennesimo libro dei sogni basta guardarsi
Leggermente indietro e rivedere il modo in cui l'Italia uscita dall'emergenza covi dove ha affrontato l'incognita della guerra in Ucraina con le drammatiche conseguenze in termini di crisi energetica ed economica un paese che si risveglia
Dalle tardo della pandemia si rimette a correre scrive
Marcello Sorgi le imprese producono ed esportano i cittadini riprendono a consumare i posti di lavoro
Aumento no un ritmo superiore alle attese la crescita supera il sei per cento alla fine del due mila ventuno e si attesta quest'anno più del tre
Malgrado le incognite della guerra i turisti stranieri tornano invade le città d'arte gli alberghi anche quelli di lusso a riempirsi
E si potrebbe continuare con esempi come questi anche se bastano poche parole per descrivere quanto sta avvenendo la macchina del capitalismo
Se ha rimesso in moto la spinta di questi mesi ha consentito al Governo
Di pagare non uno ma due decreti aiuti per sostenere famiglie e imprese di fronte ai prezzi crescenti di gas carburanti ed energia senza ricorrere a scostamenti di bilancio cioè senza fare nuovo debito
Draghi aveva un piano preciso
Fondato innanzitutto sulla sua credibilità internazionale e sui fondi del PNR R per far accelerare la ripresa il passo indietro che ha portato Calenda cancellare raccordo del due agosto
Riporta il PD in mezzo alla solito guado della sinistra italiana il partito di lotta e di governo di Berlinguer che almeno tolta la parentesi della solidarietà
Antina al terrorismo con Andreotti stava stabilmente all'opposizione
Un partito pro Draghi ma alleato con gli oppositori di sinistra di Draghi un partito riformista
Ma sotto sotto antietà anticapitalista un partito pro NATO
Quello che poco più di vent'anni fa da palazzo Chigi con D'Alema aprì le basi italiane ai bombardamenti dei caccia americani nella guerra per il Kosovo
Che però stringe un patto pre-elettorale con i partiti anti-NATO sollevando tra l'altro la legittima reazione di Bertinotti che come leader Duke un sentimento
Di quella sinistra radicale full affossatore dell'ultimo governo Prodi in fondo
Bastava poco per credere che il presente il futuro del centrosinistra siano cambiati dal due mila e otto oggi ma letta non ci ha creduto e Calenda lo ha mollato insomma la responsabilità di quello che è accaduto per
Marcello Sorgi è unicamente di Enrico Letta
E a fianco a Sorgi c'è anche Alessandro De Angelis dice
Sulla stampa sempre la reazione cieca rabbiosa del PD che tira in ballo anche la categoria morale dell'onestà verso Calenda e la conferma che Letta non può rinunciare a questo accordo anche se rappresenta un piombo nelle ali
Perché il messaggio di una coalizione da Bonino Fratoianni passando per Di Maio rende il messaggio incerto e al tempo stesso sposta le contraddizioni dal campo avverso al proprio campo difficile criticare Salvini sulla Russia sentisse imbarcato chi è contro la NATO
Subita la fine del campo largo subito lo strappo di Calenda un partito vittima delle proprie macchinazioni si trova ora costretto a vendere come proposta convincente
Un marchingegno in cui ogni corrente a un pezzetto di accordo elettorale Esterno chi a destra
Chi a sinistra chissà se lo strappo di Calenda e velleitario ma il problema più grande di Calenda e nel gatto tra il pericolo evocato e il fallimento realizzato un campo antifascista stretto stretto così
Alessandro De Angelis sulla stampa poi c'è il domani il domani a un editoriale di Curzio Maltese
Che invoca nel suo nel finale
E e apprezzabile il lavoro invoca il la riapertura di un dialogo con i cinque stelle apprezzabile dice maltesi lavoro da federatore che ha fatto finora
Enrico Letta colazione più Europa Carlo Calenda se n'è andato davvero geniale pazienza adesso però è più facile aprirà i Cinquestelle occorre farlo subito con un colpo di reni
Finale ci si può presentare in tempo con la formazione giusta la partita si gioca nei prossimi giorni
E poi c'è sul fatto quotidiano
Un il pensiero di Gad Lerner a pagina due anche Luís sì cimenta fino un editoriale che
Titolato un suicidio assistito per inseguire il centrismo la faciloneria con cui letta rotto
L'alleanza con il Movimento cinque stelle il nome di una non meglio precisata Agenda Draghi estranea all'istanza di giustizia sociale e di impegno per i diritti civili
Somiglia a un suicidio assistito disse Giancarlo le scusate Gad Lerner la sterzata imposta un partito che pretendeva di riunire la sinistra italiana si infrange nel nome della lotta al populismo
Formula abusata dall'establishment per salgo va guardare il suo potere
Probabilmente è troppo tardi per rimediare anche perché dal canto suo Giuseppe Conte evidenzia limiti di immobilismo che sembrano impedirgli di stipulare alleanze a sinistra di entrare in relazione con settori
Di società in cerca di rappresentanza ma se Letta avesse la virtù dell'umiltà
Dovrebbe almeno tentare un recupero riconoscendo il suo errore e tornando sui suoi passi la destra oggi festeggia non basteranno regalare un pacchetto di seggi sicuri Esperanza Fratoianni e Bonelli
Per e mi avviare la ricostruzione di una sinistra credibile
Prima occorreva liberarsi della funesta vocazione centrista che spadroneggia nel gruppo dirigente del PD quindi anche da sinistra critica alla strategia di letta che a imbarcato
Sinistra italiana e verdi ma ha rinunciato a continuare il suo percorso nel campo largo con il Movimento cinque Stelle in nome del tradimento dell'Agenda Draghi che però viene sconfessata proprio dai leader che attualmente lo circondano
Così Gad Lerner sul sul fatto che anche Luís maniera diversa critica ma fa lo stesso appello sostanzialmente di Curzio Maltese sul domani
E poi da destra leggiamo la posizione invece di Minzolini che commenta sul giornale la rottura fra Calenda e il PD
Il
Diciamoci la verità dice il direttore del giornale nell'alleanza con Fratoianni Di Maio Calenda si sarebbe portato dietro al massimo i suoi cari ecco perché un minimo di riflessione
Non dovrebbe farla Luís quanto il segretario del Pd letta infatti in questa elezione ha scelto la via più semplice ispirata al secolo scorso quella del fronte unico contro i nemici della democrazia
Un assurdo se si tiene conto che con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini
Ha governato fino a un mese fa di più nel tentativo di abbozzare
Una politica che è un ritorno al passato ha mortificato il profilo riformista del suo partito per mettere insieme una macedonia di personaggi partiti programmi valori che è diventata Ranci da nel giro di una settimana
E la tesi alla base de la sua proposta politica che fa acqua
Come si fa a teorizzare all'alba del terzo millennio
Dopo un anno di governo Draghi il PNR da realizzare mentre infuria una guerra mille chilometri di distanza e si convive con le emergenze come si fa a teorizzare uno schieramento che si basa tra l'unico un'alleanza programmatica
è una tecnica quindi con un pezzo di coalizione con cui ci si propone di governare non ci si propone di governare ma solo di conquistare seggi in Parlamento siamo agli antipodi degli appelli alla serietà con cui il segretario del Pd
Si riempie la bocca quotidianamente letta per paura va detto ha sacrificato sull'altare del tatticismo la strategia
Ecco perché le scelte prima di Matteo Renzi e poi del leader di azione sono soprattutto in un j'accuse una presa di distanza una dura critica l'attuale politica del Pd dalle loro parole dalla fotografia che fanno di quelli che dovevano essere i loro alleati
Sia al Buy esce come il baricentro del partito democratico si sia spostato a sinistra
Abbandonato quella bozza di impostazione riformista che lo animava per approdare di nuovo
Al populismo di sinistra abbandonato lo spirito dell'Agenda Draghi per ritirare fuori dal cassetto quello del governo giallorosso del conte due senza Conte il che
è un paradosso così Minzolini
Che ovviamente legge
Dall'altra parte però lo stesso dall'altra parte del del del fronte però la stessa lettura che danno ma maltese e Lerner ancorché ovviamente con un giudizio valoriale completamente opposto
E abbiamo raccontato praticamente tutto di questa rottura e adesso vediamo che cosa accade che cosa può accadere da qui ai prossimi giorni il primo
Fronte che merita attenzione e quello che
A questo punto si riapre la scelta di Calenda di allearsi con il Pd rimetteva la democrazia italiana il nel suo assetto bipolare re di fatto svuotando lo spazio al centro
è Ina consonanza con una legge elettorale che sostanzialmente
Prefigura il bipolarismo
Si andava alle elezioni tra due blocchi al centro restava solo Matteo Renzi
La rottura oggi riapre la prospettiva di un terzo polo che disarticolati il bipolarismo che segna la storia della Seconda Repubblica Cuesta la prospettiva che si apre e e che ovviamente per sé torna a perseguire Calendar dopo averla dismessa per qualche giorno
E Renzi gongola perché la vede come un'occasione per un'alleanza che può addirittura arrivare al dieci per cento secondo alcuni sondaggi molto ottimistici
La trattativa che nei due partiti è considerata una strada obbligata scrive Lorenzo Di Cicco sulla Repubblica non è comunque banale il rischio che affiorino vecchie ruggini e personalismi e dietro l'angolo
Anche per questo Renzi pensa di offrire un messaggio distensivo
Che pochi si aspettano fare un passo di lato ponendo a Luís ma se davvero Calenda
Si mostrasse decisa un accordo il leader di Italia viva sarebbe disposta accenderli il ruolo di fronte grandeur del raggruppamento centrista così la Repubblica a pagina quattro
Non me ne importa nulla confida ai suoi di più potrebbe perfino rinunciare al cognome nel simbolo a patto che rimanga da qualche parte il logo di Italia viva a cui si appena aggregato l'ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti di ieri questa notizia
Anche perché quel simbolo a Calenda potrebbe servire come senza più Europa azione deve raccogliere le firme in una settimana in tutti i collegi dello Stivale non è un'impresa facile fino a ieri
Nelle Surace dall'ex ministro spiegavano che la raccolta ci sarà anche se non è indispensabile la legge ci eh senta e la versione dei cali in viali
Perché azione quando si chiamava siamo europei ha ottenuto le lezioni di Calenda alle europee ma quel simbolo non è stato mai attestato e l'interpretazione dei costituzionalisti
Vedi Giovanni Guzzetta e incerta il rischio che non venga riconosciuto dall'ufficio elettorale c'è
Si scoprirebbe la presentazione delle liste
E andasse male signifer e Fiqiri crebbe game over ecco perché in via cautelativa dicono in azione
Raccoglieremo comunque le sottoscrizioni ieri Calendar riunito per questo d'urgenza tutti
I direttivi provinciali per metterli sul chi va là ci sarà una mobilitazione tra quarantotto ore c'è un altro ostacolo per raccogliere le firme serve l'elenco dei candidati regione per regione vorrebbe dire trovare l'accordo su tutti i nomi entro dopodomani
Non è cosa da poco
Per un partito ancora in gestazione ma c'è una ragione tattica nella mossa
Se ci riuscisse Calenda avrebbe le mani libere potrebbe correre in solitaria il tema di Renzi ora non si pone dicevano ieri i suoi o potrebbe chiedere di dar vita a una lista
Unica con Italia non ha una lista unica con Italia viva ma una coalizione un cartello in cui ognuno gareggia perse
E chi scava alla il tre per cento va in parlamento l'ipotesi coalizione Renzi piace poco
Ai suoi ancora di meno con percentuali così striminzite si rischia l'effetto flipper a parte
E i leader che possono candidarsi come testa di serie in cinque listini DiVersi nessun peone o semi Big può essere incerto dove scatterà il collo il quorum valido per il seggio
Sale sarebbe una lotteria mentre con percentuali dal cinque al dieci per cento le previsioni vengono più facili insomma
Di questo si parlerà nelle prossime ore tra Renzi e Calenda come articolare un'eventuale alleanza elettorale ma anche strategica in forma di coalizione oppure con un'unica lista
Nella quale Renzi sarebbe disposto anche hanno comporre il suo cognome ma solo il simbolo d Italia viva così le trattative che si prefigurano dai retroscena dei giornali che nelle prossime ore oggi stesso avranno probabilmente un accelerazione che cosa si può prevedere i sondaggisti
Sono più o meno unanimi nel constatare che quello che è accaduto ieri avrà un impatto almeno sul breve
Con lo strappo più collegi alla destra dicono all'unisono chi vince e chi perde per i sondaggisti si evince dall'articolo di Aldo Fontanarosa a pagina sei sulla Repubblica dice Antonio Noto
Il segretario di Azione ha un valore elettorale maggiore se corre da solo si sarebbe attestato al cinque invece così a una partenza del sette ma Martina Carone vivo traendo siamo sicuri che per Pd e alleati l'anti mélo Nismo è la paura di un governo conservatore siano proposte così immobili tanti
E poi Alessandra Ghisleri di Euromedia restarci le forze solitarie non sono quasi mai competitive nei seggi uninominali nella traduzione in voti al proporzionale è scontata
E poi farà Fabrizio Masia di MG differenti
Per calendari c'è l'opportunità di creare un patto con Italia viva di Renzi insieme i due potrebbero superare le soglie di sbarramento questi i sondaggisti
A pagina sei sulla sulla Repubblica
Come avete letto dall'intervista di Enrico Letta
Il tema del presidenzialismo e l'allarme per una volontà del centrodestra di modificare unilateralmente la Costituzione e rilanciato dal segretario democratico e ieri lo aveva fatto
Anche sulla Repubblica Gustavo Zagrebelsky
In una intervista oggi a quelle intervista fa seguito quella di Sabino Cassese che ridimensiona l'allarme di Zhang arabeschi dicendo sostanzialmente che il presidenzialismo eccolo qui a pagina trenta eccolo qui
I sistemi prediletto residenziali non sono in sé per sé la fonte di derive autoritarie anzi consentono al popolo di esprimersi due volte di scegliere i membri delle assemblee parlamentari
E di scegliere il Presidente il problema è di definire con precisione i poteri del presidente eletto direttamente dal popolo
E di stabilire quali sono i contropoteri e i condizionamenti
Istituzionali cioè quei cosiddetti bilanciamenti che sono decisivi in una democrazia
Una modifica in senso presidenziale della Costituzione dovrebbe essere compiuta con la massima cautela rispettando tutte le garanzie che sono previste dall'articolo centotrentotto della carta costituzionale
Così dice Sabino Cassese parlando di garanzie si riferisce
Alla e le modalità di revisione costituzionale
Che impongono un consenso che va oltre le maggioranze assolute per approdare alle maggioranze qualificate o piuttosto impone poi un referendum su richiesta di cinque Consigli regionali
O del venti per cento devo di uno dei due rami del Parlamento qualora la modifica sia stata approvata con una maggioranza semplicemente assoluta
Perché perché le regole del gioco si modificano con una convergenza più ampia il disegno di legge
Di modifica di di modifica costituzionale che impone il presidenzialismo è uno dei punti di battaglia di Giorgia Meloni è stato depositato già in Parlamento nei mesi scorsi prevede il
L'elezione diretta del capo dello Stato che nomina
Il premier e i ministri ma un singolare contro bilanciamento che deriva dalla cosiddetto istituto della sfiducia costruttiva che un istituto diciamo di derivazione parlamentarista cioè quello che impone ai partiti
Che
Di sfiduciare il premier avendo già un'alternativa per evitare che la crisi di governo porti il Paese nell'ingovernabilità quindi o ti sfiducia un Martin sostituisco
Però in questa maniera ovviamente rimette la premiership nelle mani del Parlamento mentre con l'elezione del capo dello Stato di retta e dovrebbe diciamo accentrare
Il i poteri dell'esecutivo in capo al lo stesso presidente della Repubblica insomma è una contraddizione
Che andrebbe sciolta e che probabilmente il dibattito sulla riforma costituzionale che sarà centrale
Alla campagna elettorale del centrodestra nel nelle prossime ore
Dovrà affrontare perché come sappiamo tutte le modifiche sono possibili ma le modifiche devono essere fatte con criterio perché la costituzione non è qualcosa che si può smontare pezzo pezzo rimontare in un pazzoide
Delle nostre piacevolezze del dei nostri desideri prescindendo dalla dal fatto che i poteri sono tutti ancorati a una visione sistematica per cui smontare un pezzo può far cadere tutta l'architettura su cui si fonda la Repubblica e la democrazia questo è un tema che sarà al centro del dibattito nelle prossime settimane e vedremo quali saranno gli esiti per intanto la nostra pagina diciamo strettamente politica
Dopo la rottura del centrosinistra si chiude qui in ma non senza capire che cosa sia agita prima dall'altra parte del fronte e cioè in quel centrodestra che aveva visto che vede ora l'ipotesi di un terzo polo come un concorrente diretto a rubare consensi in quell'area moderata e che invece aveva visto la scelta di Calenda
Di andare con letta come un elemento di rassicurazione Calenda ora torna in campo eh rappresenta un potenziale concorrente nella calamitare consensi nell'area moderata per questo
Il centrodestra rivede la mappa dei collegi dei candidati nei collegi lo scrive Fabrizio De Feo sul giornale A pagina cinque
Il primo Effetto dice De Feo e la necessità di attendere ancora per definire la mappa dei candidati
I dirigenti di Fratelli d'Italia lega e Forza Italia vogliono infatti verificare se ci sarà o meno un accordo last Minute tra il Pd e Cinquestelle
Acrobazie estrema
Improbabile già esclusa da Giuseppe Conte ma di questi tempi mai dire mai di certi talk se davvero il Pd Cindy dovesse presentare alle urne
Senza un'intesa con il Movimento cinque Stelle allora la possibilità di ottenere un maggior numero di seggi rispetto a quanto preventivato sarebbe concreta con tanto di rischio imponente una recente simulazione di un trend illustrava giorni fa proprio questo scenario il Pd sensazione più Europa avrebbe perso sedici seggi negli uninominali
Ora se anche se Europa resterà accanto al Pd la situazione non cambierebbe di molto il contraccolpo potrebbe essere quello di un travaso di voti verso la nuova lista guidata dalle due punte Renzi Calenda
Nel centrodestra però sono convinti che una formazione guidata da un ex segretario del Pd
E da un europarlamentare eletto nelle file dello stesso Partito democratico non abbia un'attrattività tale da poter strappare molti voti al centrodestra visto che l'unica alleanza posto voto d'Italia viva azione non potrebbe essere che quella con il centrosinistra e chiaro comunque che una vittoria
Più larga consentirebbe di avere una maggiore abilità agibilità politica
Anche rispetto a quelle grandi riforme costituzionali in cantiere da anni e mai portata a termine vedi l'elezione diretta del capo dello Stato
Questo qui il dibattito che si muove nel centrodestra dove peraltro
Sulle policy si registra questo strisciante conflitto questa strisciante polemica chi riguarda
Poi anche il futuro del ministero dell'Interno le strategie di contrasto all'immigrazione tema sensibile come sappiamo elettoralmente
Chi ha visto nei giorni scorsi Giorgia Meloni RIA avanzare l'ipotesi del blocco navale di intesa con i paesi del centro del Nordafrica per impedire il l'arrivo dei flussi migratori incontrollati
Blocco navale a cui la lega contro il Po contrappone invece i decreti Salvini la Meloni ieri è tornata scrive Pier Francesco Borgia A pagina
Sempre cinque sul giornale
Sull'argomento con un posti che non lascia spazio di manovra a dubbi o ripensamenti fermare le partenze dei barconi scrive
Su Twitter la leader di Fratelli d'Italia in accordo con le autorità nordafricane l'unica strada per ripristinare il rispetto delle regole e fermare le morti in mare
Siamo pronti a difendere i confini dell'Italia e dell'Europa
Dietro questa posizione suggeriscono molti osservatori c'è l'idea di rosicchiare terreno all'alleato sopranista della Lega
Poi interviene il governatore del Veneto a a ospite di mezz'ora in più
Luca Zaia il quale
Dice
Chi è in difficoltà bah aiutato spiega Zaia ma dobbiamo anche avere quella lucidità che ci permette di dire che ci sono delle persone che non sono in difficoltà che approfittano di questi flussi
E di un'ospitalità anche umanamente offriamo per poi comportarsi male e il riferimento è proprio decreti sicurezza che rappresentavano un giro di vite
Molto deciso sui rimpatri dei clandestini e degli irregolari colpevoli dei reati
Così Zaia insomma il dibattito anche a destra abbastanza accesso anche se la strategia e quello di tenerlo
Su un registro di moderazione per impedire di ovviamente di scatenare conflitti che possono solo essere un autogol così Silvio Berlusconi che sul retroscena di Emilio Pucci sul Messaggero
Dice esattamente questo non esporre troppo la Meloni per evitarle di subire attacchi bisogna amministrare il vantaggio queste la strategia che in queste ore di fronte anche ai conflitti che animano il centrosinistra il centrodestra sta cercando di mettere in campo mentre il tavolo degli sherpa scrive Emilio Pucci
Del centrodestra completa la mappa dei collegi da distribuire sul territorio i leader convergono sulla necessità di evitare attacchi reciproci per non dare una sponda alla sinistra
Soprattutto morbidi i toni di Berlusconi che sembra
Aveva abbandonato l'idea di un premier terzo l'obiettivo dell'ex premier e anche di proteggere in qualche modo la Meloni da settimane sotto attacco per l'eventualità
Che posso essere lei la prima donna governare l'Italia nulla di nuovo nelle sue dichiarazioni chi andrà a Palazzo Chigi
Chi nella coalizione ha preso più voti naturalmente in accordo con gli alleati e poi sarà il capo dello Stato a prendere la decisione definitiva però scrive
No Pucci
Alla fine di questo retroscena ogni leader di partito sta facendo i suoi calcoli e se imparate l'italiano c'è il convincimento di poter arrivare vicini al trenta per cento dei voti
Nella lega in fa in forse tali calcoli sono diversi il ragionamento è che sarebbe in ogni caso difficile per la mia noni
Rivendicare per sé stessa la poltrona
Della serie del governo se Fratelli d'Italia dove si attestarsi intorno al venti per cento anche superando le altre forze politiche dell'alleanza
Si fa riferimento in questo ragionamento
Al due mila diciotto quando la lega di Salvini arrivo al diciotto e non ebbe comunque la possibilità di ambire a Palazzo Chigi però la lega allora non aveva non c'è una maggioranza di centrodestra
Tant'è vero che la maggioranza fu raggiunta attraverso un accordo con i cinque Stelle e i Cinquestelle avevano un consenso elettorale il doppio della lega e quindi era naturale che dovessero essere loro ad esprimere la premiership quindi questo ragionamento tiene non tiene probabilmente se nel due mila diciotto il centrodestra avesse avuto la maggioranza per governare
Il l'indicazione di capo di Di Giorgio di Sergio Mattarella sarebbe comunque andata al partito che aveva preso più voti in mancanza di una esplicito accordo diversione dei leader nell'indicazione di una premiership
Ma come sappiamo la decisione della premiership è una prerogativa del capo dello Stato perché non esiste nel nostro sistema la possibilità di imporre al Capo dello Stato la Scelta ancorché questa scelta ovviamente si fonda sull'esito delle urne
Così
Il dibattito sul futuro nel centrodestra
E questo un po'chiude la nostra pagina politica che ci consente di passare a un altro argomento che è un po'e il riflesso di quella crisi di governo
Che ha lasciato il governo il Consiglio dei ministri e in né il governo Draghi abietto Draghi di fronte all'ordinaria amministrazione alcune cose si ferma no tra queste per esempio lo stoppa lo smart working
Smart working per i lavoratori fragili e per i i genitori di ragazzi sotto i quattordici anni che era una del Cai di battaglia del ministro Orlando ma su cui non c'era una piena convergenza nella nel governo e neanche le forze politiche perché è evidente che immaginare di procrastinare l'emergenza
Sine die anche quando l'emergenza è stata affrontate fronteggiata trasforma evidentemente quella misura precauzionale ti tipo sanitario in un el in un buon che in un welfare distributivo
Che non ha ragione di esistere quindi lo smart working a dispetto della volontà di Orlando si ferma qui e dal primo settembre racconta la stampa
Si torna al lavoro mancano i sessanta milioni che sarebbero necessarie due stati necessari per prorogare questa misura
Sono è una partita da sessanta milioni di euro scrive Paolo Baroni lo scoglio su cui si è infranta per ora sostiene il ministro del lavoro la possibilità di prorogare lo smart working a favore dei lavoratori fragili di genitori
Di under quattordici il ministro del lavoro in un comunicato del ventinove luglio aveva fatto sapere di aver proposto la proroga in vista
Del varo del nuovo decreto aiuti ma nel testo finale del provvedimento varato poi giovedì scorso non è stato previsto nulla nonostante anche il Consiglio dei ministri
Orlando avesse continuato a insistere l'ostacolo principale spiega Paolo Baroni sulla stampa
è venuto dalla Ragioneria generale dello Stato che per una misura del genere
Ha stimato un costo di sessanta milioni di euro perché perché nel settore privato se il lavoratore fragile non può accedere al lavoro agile per esempio per la mansione che svolge che prevede la sua presenza la sua assenza viene equiparata ad un ricovero ospedaliero
Con tutti i relativi costi a carico dello Stato nel settore pubblico invece occorre quanto meno per vedere l'assunzione di supplenti nella scuola per coprire gli eventuali vuoti di organico
Aumentandolo terror mentre l'onere di questa misura cioè se per esempio si consente a un bidello purtroppo è accaduto
Di stare a casa perché
Non e padre di un ragazzo ti quattordici anni o è considerato lavoratore fragile
Il bidello da casa non può evidentemente pulire la scuola quindi è necessario che la scuola assuma un supplente
Questa stima dei costi arrivava sessanta milioni sessanta milioni che non ci sono ma soprattutto non c'è la volontà politica di prorogare una misura che non trova ragione se non in una logica di concessione
Alle pressioni dei sindacati a cui come sappiamo
Orlando e molto vicino in assenza della riconferma di una specifica forma di tutela per lavoratori fragili e genitori under quattordici dal primo agosto quindi torna dal primo settembre torna l'obbligo di presenza per loro l'unica ancora di salvezza restano gli accordi sullo smart working che via via in questi mesi grandi gruppi e singole aziende hanno stipulato con le rispettive rappresentanze sindacali
Qui si parla di realtà di primo agosto ancorché su altri giornali ho visto si parla di primo settembre
E probabile però che abbia ragione la stampa che il decreto decadesse dal primo agosto e quindi già adesso sostanzialmente lo smart working
E cessato l'ipotesi di una proroga dopo la sua se c'è cessazione è venuta meno
Così lo smart working poi c'è ci sono
Spunti di dibattito di interesse sui quotidiani su alcune questioni che hanno diciamo tenuto banco nell'agenda
Del dibattito pubblico nei giorni scorsi la prima di quella che riguarda il fine vita come sappiamo la decisione di Marco Cappato di accompagnare in Svizzera una signora per praticare una donna per praticare l'eutanasia
Diritto di tribuna per Marco Cappato e il titolo dell'editoriale scritto da Giuliano Ferrara
Che esordisce così sul foglio che vale la pena di leggere non la penso come Marco Cappato sul suicidio assistito sull'eutanasia sono convinto che si debba essere tolleranti pietosi come si considera
Invivibile il resto della propria vita e con chi sta
In una condizione terminale c'è una zona grigia tra vita e morte che va trattata liberamente secondo una caucasici istiga i cui esiti sono affidati all'individuo e a tutto ciò che lo circonda
E lo integra nel mondo degli affetti e delle scienze sanitarie senza imporre rigori penali e senza codificare una facoltà di autonomia mutamento respingo invece
La dichiarazione di guerra culturale il nome del grottesco diritto di morire morire un'occorrenza forse anche un destino un esito inevitabile un mistero di iniquità metafisica nonno un diritto a disposizione della pedagogia saccente della legge scritta scrive Ferrara e precisamente come terra Bortolo un voglio la galera per donne medici
Ma l'interruzione volontaria di una gravidanza non è un diritto tanto meno di privacy e l'interdizione etica sbarazzarsi di un essere umano concepito deve essere sostenuta da un forte discorso pubblico antiabortista e da politiche pubbliche di aiuto e dissuasione
Il mondo morale di Cappato in corrispondenza alle sue scelte alle sue parole prevede comitati ONG un'ideologia in cui libertà individuale vuol dire isolamento un mercato dell'assistenza al nulla fondato sulla violazione del giuramento di Ippocrate costitutivo della deontologia medica nonno ce l'hai in alcun modo chi devi curare
Un panorama di tristezze esistenziali che copre la strana inafferrabile tristezza della vita con una soluzione
Finale che invece va dissimulata nella quiete e anche allega la nozione di continuità della specie
L'aiuto a morire secondo un codice comunitario alla Svizzera e la negazione dell'aiuto a vivere e un'estensione all'ordinario
Al normale alla norma delle situazioni limite che vanno rispettate ma non divinizzato il per mano umana detto questo e qui la seconda parte del dell'articolo di Ferrara che per me resta fermo oltre ogni dubbio
Ribadito che il modello di società dell'eutanasia e del suicidio assistito per legge a un tratto odiose cupo bisogna ammettere che nelle procedure specifiche di Cappato Angelo della Morte
E nella sua implicazione personale testimoniale vive in parte lo spirito libertario autentico del suo maestro Marco Pannella
Prima o poi come è successo per la Bortot che perfino in Kansas è stato considerato ormai considerato un servizio pubblico da tenersi caro il nome della sensibilità di diritti protetti dallo Stato
Quello spirito di nichilismo legalistico prevarrà
Sappiamo tutti che le maggioranze sono teorizzati da un'idea consapevole della relazione tra vita e morte il famoso lirismo storico del grande poeta Vincenzo Cardarelli morire sì
Non essere aggrediti dalla morte nella società contemporanea e un fuor d'opera e una nebbiosa lontananza dunque se la coalizione di centrosinistra in tutte le sue componenti effettive
O presunte
Alla strategia dei diritti e una tempra liberale dipinte sugli scudi sarebbe ragionevole come ha proposto Luciano Capone offrirà Cappato magari con un'argomentazione sobria e non sovrapponibile alle sue pratiche
Il famoso diritto di tribuna
Una candidatura al Parlamento questa la proposta che fa
Giuliano Ferrara non sono d'accordo ma farò di tutto perché tu posso esprimere il tuo pensiero in contrasto col mio che è uno diciamo delle dei privilegi diciamo della della cultura liberale lo
E quindi diritto di tribuna anche a chi sostiene una tesi che non è condivisa dalla mia questo il pensiero di Giuliano Ferrara sul tema del fine vita e poi c'è il dibattito pietire banco sulle motivazioni del processo sulla trattati sulla sulla presunta trattativa Stato-mafia che ha visto la soluzione dei carabinieri
Con una diciamo lettura di questo tipo la trattativa ci fu ma non fu reato fuori iniziativa non istituzionale ma dei carabinieri che
Si proponevano di decongestionare l'attenzione di evitare di impedire stragi questa la lettura che hanno dato i giudici nelle motivazioni
Al processo sulla trattativa Stato-mafia e che è oggetto di riflessione un po'su tutti i quotidiani c'è in particolare il fatto che se ne occupa
A pagina a pagina quattro con un articolo Di Stefano Baudino Stato-mafia la trattativa ci fu ecco i falsari che la negavano è ma la trattativa ci fu
Ma non fu o no non costituisce reato quindi non è un fatto penalmente rilevante questo il giudice lo hanno ben sancito
E ora l'istituzione di un processo su un fatto non penalmente rilevante
E è una cosa la ricostruzione storica
è un'altra e forse le sedi dovrebbero essere diverse comunque sull'esito di questa sentenza
Che
Ha fatto discutere e continuerà a fare discutere c'è anche l'intervista
A Claudio Martelli che come sappiamo era ministro della giustizia negli anni in cui avvennero quei fatti
E poi fu dimissionato proprio e dà le sue dimissioni parti la trattativa
Claudio Martelli a di recente prodotto un libro interessante
In cui ripercorre quella stagione e oggi ne fa oggetto di un'intervista di quei le tesi
A colloquio con Lodovica Burian sulle pagine del quotidiano il Giornale da vent'anni dice sostengo la tesi che diventata oggi sentenza dello stato ed è una sentenza di importanza capitale con argomentazioni difficilmente aggirabili questa tesi come vi dicevo
Era contenuta nel libro vita e persecuzione di Giovanni Falcone edito uscito nei giorni scorsi che ho avuto il piacere di presentare proprio di recente con Claudio Martelli
Nelle motivazioni i giudici gli dice Ludovica Burian parlo di iniziative in proprio improvvida da parte del rosso se lo aspettava
Improvvido è stato anche il processo che quella dei carabinieri del ROS non fosse reato lo dico
Da quando ci sono state le prime iniziative giudiziarie contro di loro del resto già nel processo di Firenze morì ammise di aver trattato con Ciancimino disse di averlo fatto per acquisire elementi utili alle indagini con lo scopo di dividere Cosa Nostra
Cioè la strategia dei carabinieri fu quella di trattare con l'ala moderata rappresentata dall'ex sindaco di Palermo Ciancimino per spaccare il fronte di impedire la prosecuzione delle stragi
Questo all'interno di ovviamente una tattica investigativa
Che fa parte del di quella zona grigia di relazioni tra legalità e e Fronte del dell'antistato che segna la storia della nostra Repubblica non costituì un reato perché non c'era nessuna
Volontà pattizia di scambiare privilegi
In cambio
Del di di concessioni da parte della mafia e soprattutto fu un'iniziativa questo il hanno detto i giudici
Della della parte del processo un'iniziativa assunta ancorché in maniera improvvida da una parte dei carabinieri non condivisa non conosciuta dalla fronte politico dal riferimento poi dal livello politico
Secondo i giudici scrive
Ludovica Burian chiedendo a accade un Martelli
Il coinvolgimento nell'inchiesta dell'ex presidente Scalfaro dell'ex ministro Conso rispetto a un presunto cedimento alla minaccia mafiosa fu ingeneroso e fuorviante un errore di sintassi giuridica
E hanno ragione i giudici non era materia di un'indagine penale il comportamento di politici come Scalfaro che favorirono le revoche del quarantuno bis nel mille novecentotrentatré
L'intento lo ha spiegato lo stesso Conso era quello di fermare le stragi volevano dare un segnale all'ala moderata di Cosa Nostra non fu un reato ma un errore politico sì perché non fermò le stragi che anzi vennero esportati in continente
E sì perché poi e e le il il quarantuno bis
Fu diciamo alleggerito a una serie di soggetti che erano ai margini ma i capimafia restarono al quarantuno bis e quindi scatenarono l'offensiva nel tentativo di farlo saltare anche per loro questa è la tesi che nel libro
Martelli racconta lei ha definito Scalfaro il regista politico della trattativa
Quale fu il ruolo dell'ex presidente
Ne è stato il regista dal punto di vista politico le revoche furono ispirate da Scalfaro e messe in atto da Conso
Scalfaro ha orientato le scelte di attenuazione del quarantuno bis a mafiosi non particolarmente pericolosi
Ma la conseguenza di quell'atteggiamento non combattivo è stata che le stragi ricominciarono lo Stato ha dato l'idea di essere debole
Cosa importava rinascere evocavano il quarantuno bis a mafiosi di terza categoria Looy era interessato l'abolizione totale
I giudici però parlano anche di sconcertanti omissioni riferimento l'operato dei carabinieri del rosso
Anche lei ne ha sottolineato le norme di le mani le anomalie vale la ragion di Stato
All'epoca scrive dice Martelli a me apparve un'iniziativa improvvida e lo dissi ho parlato più volte di anomalie
Di abuso di potere come più volte ho sottolineato che il futuro errore non avere informato i magistrati di quello che stavano facendo
I loro superiori della DIA tra l'altro avevamo appena creato la DIA che unificava i servizi di intelligenze nel contrasto alle mafie perché non hanno informato i vertici
Parliamo di anomalie non di reati e diverso
Lei si oppose quando chiesero di restituire a dura il passo addirittura il passaporto a Ciancimino
Chiamai il procuratore generale di Palermo dice Martelli dissi quello che Falcone aveva sempre detto di Ciancimino cioè che era il più politico dei mafiosi e più un mafioso di politici
E per questo era il pericoloso lasciarlo espatriare i carabinieri del ROS hanno preso iniziative discutibili
E da giudicarsi con severità ma non sono reati e loro non meritavano un processo penale
Si chiude davvero il cerchio con questa sentenza gli gli chiede ancora la giornalista del Giornale si andrà in Cassazione dice Martelli anche se per me questa dovrebbe essere la sentenza definitiva quello che invece bisogna continuare e una ricerca storica sulle responsabilità penali ma politiche
Non penali ma politici che sono emerse in modo evidente sia da parte del governo che del presidente della Repubblica perché
Non è che Scalfaro abbia mai detto direttamente che bisognava trattare ma con suo dichiarato che si volle dare un segnale
E Conso da chi era stato messo al ministero della Giustizia qui
Martelli si toglie un sassolino perché Conso sostituì proprio lui Martelli che invece era per una strategia della fermezza in quel momento nei confronti della mafia convinta che Lala sanguinaria non si sarebbe accontentata di piccole concessioni ma avrebbe scatenato il suo
La sua forza di fuoco così come avvenne
Così la trattativa Stato-mafia vi segnalo in chiusura
Un articolo sulla tregua nella striscia di Gaza dopo giorni di guerriglia che scritto da Fiamma Nirenstein sul giornale a pagina quattordici mille razzi e i silenzi di Hamas poi è tregua tra Israele nella yard questa decisiva dice la Nirenstein la Multimedia ce ne egiziana Gerusalemme esulta per l'eliminazione di due capi una sconfitta per l'Iran ci sono però stati quarantuno morti in questi giorni
è stata una vera e propria guerriglia
Molto violenta e poi vi segnalo un bellissimo o reportage del di una giovane collega molto brava Cecilia Sala sul foglio perché ve lo segnalo perché
E il diciamo il contenuto delle monografie che il foglio presenta nelle sue edizioni del lunedì
E
Sostiene una tesi a me molto care la devo dire
I fantasmi di Kabul è il titolo di questo articolo nell'agosto del due mila ventuno il ritiro degli americani mentre io cursori dei carabinieri recuperavano gli afgani in pericolo nei vicoli della capitale oggi le stragi e il capo di Al Qaeda protetto dal ministro talebano
Ma non solo vent'anni persi scrive Cecilia Sala le ragazze sfilano in silenzio ospitano in silenzio il regime perché il disastro parla all'Italia c'è il voglio leggervi ovviamente non posso leggervi tutto l'articolo che è molto lungo e interessante però voglio leggervi
Il finale di questo articolo
Buttare gli ultimi vent'anni dice Cecilia Sala nell'ultimo capoverso come un periodo inutile sarebbe un errore di analisi non si tratta di un tentativo fallito ma incompiuto
Le famiglie che oggi accettano di correre rischi per le ragazze sono molte più di prima c'è un Afghanistan né irreversibile che non si adegua regime talebano
Se non in forme minime e di finzione ci sono molti afgani di continuano a vedere i talebani un movimento che esiste da meno tempo dei telefoni cellulari che in tutto ha controllato il Paese non interamente per sei anni non consecutivi
Uno stato di eccezione temporanea e non il destino naturale dell'Afghanistan questo lo credono gli occidentali fatta listi quelli
Che sono hanno accolto il ritiro dall'Afghanistan
Prematuro con l'idea che ci sono popoli dove la democrazia non può attecchire fingendo di ignorare che gli afgani si aggrappavano ai carrelli degli aerei per raggiungerlo ci denti nome di quella libertà il cui valore diffusivo evidentemente
Aveva toccato le loro conoscenze
è un'incompiuta non fa un fallimento un'incompiuta ci chiama ancora alla sorveglianza all'attenzione e forse a un impegno che in quella terra non è finita in forme diverse perché non è facile e lo sappiamo gli ultimi trent'anni di storia ci dicono che non è facile esportare la democrazia ma il dovere di promuoverne i valori appartiene alla nostra coscienza
Con questa segnalazione io ho concluso la mia rassegna stampa di oggi sono le ore nove di lunedì
Otto agosto ci risentiamo domani mattina alle sette e trentacinque per un'altra puntata di stampa e regime da Alessandro Barbano una buona giornata a tutti
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0