La sessione è stata moderata da Alessandro Giungi, consigliere comunale del Pd.
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Introduzione
vice caporedattore di Radio Radicale
direttrice della Casa Circondariale di Bergamo
direttore della Casa Circondariale di Milano San Vittore
direttore della Casa di Reclusione di Bollate
presidente della Sottocommissione Carceri del Comune di Milano
presidente di Antigone Lombardia
consigliere del Comune di Milano (PD)
Conclusioni
vice caporedattore di Radio Radicale
Lunedì quindici agosto lunedì di ferragosto saluto da Roberto Spagnoli e ben trovati all'appuntamento con il notiziario antiproibizionista di radio radicale
Iniziato qualche giorno fa l'undici il Ferragosto in carcere del partito radicale fino al diciassette agosto delegazione del partito visiteranno quaranta istituti penitenziari italiani
In questi giorni anche nessuno tocchi Caino organizzato visite nel in vari istituti di pena italiani i problemi che affliggono le nostre carceri sono sempre gli stessi va avanti da anni sovraffollamento l'elevata presenza di cittadini stranieri di tossicodipendenti di detenuti con problemi psichiatrici rilevato l'altro problema è la carenza di personale nelle carceri sono ci sono tanti troppi suicidi sedici volte in più rispetto a quanto accade fuori
Una vera e propria strage che va avanti da anni e si aggrava di anno in anno zero che ha responsabilità politiche dovrebbe prendere decisioni in grado di porre fine a quello che accade non misure tampone sull'onda dell'emergenza ma provvedimenti strutturali provvedimenti realmente efficaci e duraturi provvedimenti che devono toccare anche le leggi che sono causa della setosa nelle casse del cronico sovraffollamento che affligge i nostri istituti una per tutte prima in fra tutte la legge sulle droghe la legge sulle droghe che abbiamo attualmente in vigore è stata approvata nel mille novecento novanta ce l'abbiamo da trentadue anni
Continua era già sbagliata allora ed è stata ampiamente superato dal fenomeno è totalmente fallita sul piano della prevenzione del contrasto ma continua a rappresentare il principale veicolo di ingresso nel sistema della giustizia italiana e nelle carceri
E vale la pena di ricordare sente qualche numeri sette spesso che ricordiamo ma viene occorre non dimenticare il trentacinque per cento dei detenuti quindi più di un terzo è in carcere a causa dell'attuale normativa sulle droghe una percentuale quasi doppia rispetto alla media europea e mondiale
Il trenta per cento i detenuti quindi poco meno di un terzo entra in carcere per possesso di sostanze illegali finalizzato allo spaccio ma parliamo di spacciatori piccoli piccolissimi
E che Prato vengono subito rimpiazzati
Nel mercato illegale quasi il trentasei per cento di coloro che entrano in carcere più del ventotto per cento dei detenuti presenti sono registrati certificati diciamo così come tossicodipendenti e molti di loro soffrono anche di altre patologie decine di migliaia di fascicoli relativi a procedimenti per droga gravano sui tribunali italiani
Ma appunto nella stragrande maggioranza dei casi non riguardano i grandi trafficanti il novantasette per cento delle denunce riguarda lo spaccio il piccolo traffico
Nemmeno il tre per cento invece l'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti cioè i detenuti a casa dell'articolo settantaquattro punto che riguarda il traffico sono o un migliaio poco meno di migliaia su cinquantacinque mila detenuti
Senza l'attuale legge sulle droghe
Il sovraffollamento delle carceri semplice semplicemente non esisterebbe
E questa situazione come dicevo è iniziata nel mille novecentonovanta anno di entrata in vigore del testo unico sugli stupefacenti va avanti tuttora che niente indica un inversione di tendenza dunque
La la le politiche sulle droghe hanno un aspetto concreto sul sistema della giustizia sul sistema penale sulle carceri sul sovraffollamento
Delle carceri e di questo si è parlato all'inizio di luglio nella due giorni di indenne gli Stati agli Stati generali
Della cannabis due giorni di confronti
Che hanno avevano appunto l'obiettivo di fare il punto sulla necessità di legalizzare la la canna messa il Risi il gli stati generali si sono svolti l'otto e il nove luglio
Proprio andarlo a perché per chiedere appunto in la legalizzazione è una legge quadro da parte del governo
Per appunto sulla sulla Camarines poiché la situazione politica quella è diventata quella che che che ben sappiamo la il gli stati generali sono stati organizzati voluto cantati da da Daniela Umma consigliere comunale a Milano del Partito Democratico che nei mesi scorsi aveva acceso uno spinello davanti la sede del comune di Milano in piazza della Scala
Proprio per sostenere la legge
Indiscussi che era in discussione in Commissione giustizia all'epoca sulla coltivazione domestica di cannabis
Nella seconda giornata di degli stati generali il nove luglio la prima sessione era proprio dedicata agli affetti intitolata gli effetti delle politiche sulle droghe
Delle sul sovraffollamento delle carceri e sono intervenuti
La direttrice della casa circondariale di Bergamo Teresa Mazzotta direttore della casa circondariale di Milano San Vittore
Giacinto siciliano peraltro oggi va in visita una delegazione del partito radicale Giorgio leggeri direttore della casa circondariale di della case di reclusione scusate di di Bollate
Valerio Pedroni che è il presidente della sottocommissione carceri del Comune di Milano e Valeria Bertolini presidente di Antigone Lombardia e questa questa sessione appunto gli effetti delle politiche sulle droghe sul sovraffollamento delle carceri è stata condotta introdotta Pai da condotte moderata da Alessandro Giungi consigliere del Comune di Milano il Partito Democratico buona scorto
Prima di dare la parola ma sarò molto veloce voglio dare solo qualche qualche numero poi ovviamente verrà ripetuto dai nostri dei nostri ospiti però io credo che sia importante inquadrare diciamo in ma ci metto veramente due minuti quello che diciamo l'aspetto anche numerico relativo alle persone con una condizione di tossicodipendenza all'interno nelle carceri milanesi ma non solo tanto in generale ricordo come a fine marzo del due mila ventidue
Fossero cinquantaquattro mila seicentonove le persone
Detenute nel nostro Paese quindi con una tassa di affollamento ufficiale del centosette virgola quattro per cento realtà però tengo a significare come questo dato sia diciamo non corrispondente alla realtà perché molti istituti
E di pena sono soggetti a una serie di manutenzione ordinaria e straordinaria con la chiusura di spazi molto importanti che quindi ovviamente determinano poiché in quelle in quei reparti non sia possibile ovviamente a alcun tipo di
Di ospitalità in Lombardia in particolare l'affollamento
E al centoventinove virgola nove per cento quindi più alto della media nazionale tra l'altro abbiamo una a dottoressa Mazzotta che ricordavo prima direttrice della casa circondariale di Bergamo che a me risulta essere uno dei carceri in questo momento più affollati con davvero una media addirittura
Del centosettanta per cento picchi che arrivano e anche di questo magari
Possiamo possiamo parlare ecco i detenuti tossicodipendenti solo il ventisette virgola otto
Del per cento del totale questo dall'undicesimo edizione del libro bianco sulle droghe tra tengo a precisare una un aspetto proprio ce lo vedi ce lo diceva il dottor
Francesco Scopelliti che il responsabile diciamo
Dell'aria Direttore Area Penale penitenziaria milanese quindi direttore Serdas come
Molti molte persone detenute in realtà non dichiari noi il proprio stato di tossicodipendenza per svariate ragioni ad esempio per quello che riguarda il carcere di San Vittore si diceva da parte del del dottore Scopelliti come in realtà il diciamo fosse il trenta per cento la di detenuti che dichiaravano Stati tossicodipendenza ma che in realtà tale percentuale sia probabilmente del cinquanta per cento perché molti detenuti stranieri non ritengono appunto di dichiararlo in quanto poi in effetti non avrebbe nessuna alcun tipo di
Di giovamento quindi io credo che questo magari è un aspetto che con il direttore poi andremo a parlare concludo
Ricordando un altro però dato che credo importante questo arriva dal garante delle persone detenute del Comune di Milano dottor mai visto
Che ci ricorda come il trentatré virgola otto per cento dei detenuti nelle nostre carceri carceri italiani sia ristretto per fatti legati agli stupefacenti bene questa è
No percentuale più alta d'Europa io credo che quindi questo sia un aspetto non non indifferente tra l'altro il Garante sempre nella sottocommissione carcere voluta da Valerio e Daniele ha anche ricordato un dato credo importante come il due mila settecento detenuti siano determinerebbe settecento persone che hanno detenute per violazione del testo unico
Con quindi sugli in materia di stupefacenti con una pena inferiore all'anno quindi avrebbero diritto a tutta una serie di misure alternative che effettivamente poi non per svariate ragioni anche di questo magari possiamo discutere
Non riescono a a a sviluppare quindi io inizierei la nostra discussione con Teresa Mazzotta o diciamo prima ricordato il suo i suoi ruoli
Io però voglio anche ricordare come abbia lavorato come vicedirettore
Anche in altri istituti di pena a Como Paulo a Crotone e soprattutto anche svolgo un'attività di docenza sulla materia penitenziaria con le università milanesi e le scuole di formazione penitenziari
Premesso apre la porta grazie grazie dell'invito grazie anche per questa tematica che posta anche con questa modalità
Coinvolge morto la struttura penitenziaria perché la tematica della tossicodipendenza è una tematica estremamente importante in quanto il sovraffollamento delle strutture penitenziarie vede anche una presenza elevatissima di soggetti con problematiche di tossicodipendenza
Come è stato detto dall'avvocato Giungi prima effettivamente tra il dichiarato e l'effettivo
C'è una grande differenza tant'è che ci sono anche percentuali del dieci per cento più di variazione
Se io penso soltanto alla struttura penitenziaria di Bergamo e anche dati che abbiamo registrato sulle presenze compresi i soggetti in attesa di primo giudizio Pergamo come San Vittore dopo aver lavorato per tantissimo tempo
è una casa circondariale e quindi ci sono molti soggetti imputati e indagati
E c'è anche una sezione reclusione quindi abbiamo anche i soggetti che possono essere verso i quali possono essere attivati dei programmi terapeutici specifici anche di carattere relativo alla dipendenza da sostanze
Bergamo va visto a giugno la metà dei detenuti classificati come dipendenti dipendenti non soltanto da sostanze dipendenti dal collo che ancora più difficilmente certificabile rispetto alla tossicodipendenza sostanze peraltro colgo proprio l'occasione del presidente della sottocommissione carceri perché l'altro giorno proprio in sottocommissione Scopelliti che ha lavorato tanto tempo anche a San Vittore oltre che attualmente a Bollate apposto proprio questa tematica cioè della difficoltà di scoprire in qualche modo il soggetto effettivamente dipendente perché molti non lo dichiarano lo dichiarano soltanto come è stato detto quando vi è un interesse
A un programma che effettivamente possa portarti al di fuori del carcere Possa collegati al territorio
E e poi c'è la problematica delle della società esterna perché il carcere comunque uno spaccato della società esterna per cui quello che noi registriamo in carcere è un malessere che registriamo prima preventivamente nella società esterna
Le e strutture del bergamasco per esempio sono quasi complete come numeri di posti a disposizione dei soggetti con nodi pendenze dichiarate e comunque dipendenze certificabile
Se noi pensiamo per esempio a chi utilizza la cannabis nonno si considera neanche una busta attore di sostanza e quindi la maggioranza delle volte non lo dichiara neanche
E anche quando vengono concesse misure alternative o i famosi permessi premio soltanto per in qualche modo rinsaldare i rapporti familiari ne parlavamo prima con la dottoressa
Una delle violazioni ritardi le prescrizioni che si nota soprattutto dei soggetti giovani i cosiddetti giovani adulti dai diciotto ai venticinque anni
Vede come violazione proprio l'aver utilizzato cannabis quando hanno fruito della misura alternativa
Questo cosa significa a mio parere che il discorso oltre che di carattere legislativo e quindi l'intervento anche a livello legislativo sull'utilizzo della cannabis
A scopo terapeutico se serve perché no probabilmente però bisognerà fare una connessione tra tutti i sistemi regionali
Per quanto riguarda la materia sanitaria perché noi sappiamo che le regioni delibera hanno in mente sia sanitaria in modo differente
Quindi se non c'è una struttura a monte che raccoglie i dati sul territorio e poi all'interno delle carceri se non ci sono delle cartelle cliniche Sterne che parlano con le cartelle cliniche interne dei detenuti
Questa riforma non avrà una Valenza anche territoriale perché si può agire nel carcere solo se si agisce preventivamente almeno a mia pari a mio parere e sull'esterno ed essendo coinvolti tanti in mo'
L'importante i giovani bisogna agire anche a livello di prevenzione ma una prevenzione reale ed effettiva all'interno dei plessi scolastici
Non rubo le considerazioni che voleva fare prima la dottoressa chiede lascio perché c'è un discorso proprio che collega i giovani non ci siamo prima confrontate perché eravamo estremamente d'accordo su alcune tematiche ma posso aggiungere guasto se noi parliamo di sovraffollamento carcerario
Sicuramente intervenire sull'articolo settantatré anche il comma cinque bis
Può essere una muta dita per abbassare il sovraffollamento assieme alla riforma legislativa di d'ampio respiro che ci aspettiamo
Questo che cosa può comportare può comportare che effettivamente le risorse che ci sono all'interno delle strutture penitenziarie
Meglio possono lavorare sui detenuti presenti e se c'è un buon lavoro all'interno perché effettivamente parlavamo del sovraffollamento di Bergamo
Noi abbiamo raggiunto punte del centosettanta per cento
Ma punte così elevate che hanno visto la difficoltà anche di inserire Soggetti misura alternativa in ventuno in semilibertà perché non riuscivamo a trovare una collocazione neanche all'interno della struttura
Ecco se unno sistema legislativo che veda una riforma di carattere generale
Può incidere sul sovraffollamento carcerario non possiamo che essere favorevoli grazie
Grazie mille
Ovvero volevo
Però chiedo una risposta quindi brevissima
E la messa alla prova che comunque un istituto che ha avuto in effetti anche importanti per quello che riguarda comunque diverse tipologie di reati con nei limiti ovviamente della della pene di tale la possibilità di poterlo virtualmente applicare per quello che riguarda l'articolo settantatré c'è quindi questa è una inattesa io non sono per nulla di penalizzazione ma nel modo fino a quando non raggiungiamo quella che deve essere secondo me diciamo l'obiettivo e però io credo che questo sarebbe già una misura che potrebbe aiutare
Sono d'accordo sicuramente una misura strategica da questo punto di vista mi aspetto però che così come è stato detto che nel due mila ventitré ma speriamo anche a fine due mila ventidue ci sarà un aumento della pianta organica per quanto concerne i funzionari servizio sociale
Questa riforma agisca in parallelo se non appena dopo incremento delle risorse organiche perché adesso web per interdistrettuale il milanese sofferente perché rispetta una pianta organica di cinquantanove figure previste Allo stato attuale
Trentanove soggetti che effettivamente si occupano di misure alternative dal carcere dall'esterno dal crac del carcere quando con la sospensione i soggetti possono essere già Soggetti in affidamento nonché con la a a attuare la messa alla prova
Vede sì la bontà di una normativa ma poi non concretizzata dalla possibilità di poter seguire veramente le persone quindi seguire le persone significa anche avere un organico adeguato assolutamente grazie mille grazie rinvio
Chiederei di intervenire al direttore siciliano io voglio l'ho già hanno già presentato voglio anche ricordare però
La sua qualità ulteriore di essere un ottimo scrittore particolare autore di di cuore coraggio storie di una vita normale ma non tanto ricordi di un direttore di carcere chi non l'avesse letto realtà io lo consiglio moltissimo Carrier permette davvero di entrare nel mondo
Del caccia Amx dei tanti dei tanti istituti di pena
Che il direttore Siciliano ha appunto avuto modo di di condurre credo che sia importante che sia davvero una lettura che aiuta
I direttore Casa circondariale in inizia subito farle una domanda poi ovviamente decidere ma la presenza a me risulta una presenza davvero notevole di ragazzi sempre più giovani che effettivamente vengono arrestati per ragioni legate a piccolo spaccio comunque per reati connessi comunque
Allora all'uso della delle sostanze stupefacenti quindi volevo da lei una conferma o meno e poi ovviamente magari qualche numero sulla casa circondariale
Alla intanto grazie grazie dell'invito della possibilità di portare comunque una testimonianza
Che io reputo dal mio punto di vista dal nostro punto di vista importante perché penso che il carcere con tutte le sue limitazioni sia come dire offra una una prospettiva particolare
è un posto chiuso dove si vede tutto quello che entra da fuori e ti consente dentro quattro mura di renderti conto di che cosa sta entrando in quel momento e di che cosa sta succedendo
San Vittore da questo punto di vista in qualche modo una sorta di Abano di porta d'ingresso nel sistema penitenziario milanese può e Lombardo per poi noi produciamo per la la Regione sostanzialmente e quindi siamo quello che in qualche modo noi abbiamo la capacità di di osservare di verificare di analizzare in qualche modo può essere significativo rappresentativo di quello che sta succedendo forse anche un po'con un meccanismo anticipatorio
Io dopo quattro numeri non per essere noioso ma perché penso che sia importante anche con riferimento alla domanda in questo lento San Vittorio circa ottocentocinquanta detenuti uomini una settantina di donne
Di questi ottocentocinquanta quattrocentocinquantaquattro ad oggi solo ai detenuti tossicodipendenti certificati e per i quali serve interno ha già fatto una certificazione formale di tossicodipendenti
In realtà la situazione di dipendenza riguarda almeno settecento persone fu ottocentocinquanta e qui entra quell'altro discorso su cui poi magari torneremo e di quelli che non si dichiarano o che comunque pur dichiarandosi non sono certificabile
Soltanto nel primo semestre del due mila e ventidue con un numero comunque in aumento quasi raddoppiato rispetto all'anno scorso sono stati presi in carico novecentonovantotto detenuti tossicodipendenti di cui quattrocentoquarantasei italiani e cinquecentoquarantuno stranieri
I reati sono prevalentemente ai reati minimi quasi bagatellari per molti legati chiaramente all'assunzione o al piccolo spaccio di stupefacenti o al reperimento del denaro finalizzato allo spaccio alla diciamo al procurarsi la sostanza stupefacente
Quindi io capisco che da cittadino giudica va bene meglio con insomma c'è un reato ci deve essere una risposta
Però sicuramente stiamo creando un sistema come diceva in qualche modo anche la dottoressa Mazzotta che si va a intasare senza la possibilità di intervenire direttamente
L'altro c'è un altro dato che io ritengo estremamente significativo è che stiamo osservando
Nella fascia di età compresa fra gli anni novantotto e due mila e tre cioè quindi stiamo parlando dei sotto i venticinque anni
Abbiamo in cui nel primo semestre di quest'anno centosettantaquattro detenuti di cui trentaquattro italiani e centodiciannove stranieri
E di questi centosettantaquattro e poi la smetto di dare i numeri quarantuno sono alla prima esperienza carceraria per reati connessi alla utilizzo di cannabis
Perché preciso questo dato perché per la prima volta si è decisa insieme ai servizi di certificare la dipendenza di chi utilizza cannabis è una cosa che fino ad ora non si era mai fatta
Il problema è che se ti trovi perché di questi qui l'ottanta per cento sono ragazzi di diciotto e diciannove anni alla prima esperienza
Il carcere diventa poi paradossalmente il primo posto di aggancio con i servizi
Dove puoi fare in qualche modo una seppure iniziare prese in carico un lavoro di consapevolezza che quelle in qualche modo no un discorso di dipendenza
E provare pur nel breve periodo perché poi quando ti entrano per quei reati che stanno pochissimo quindici giorni venti giorni un mese due mesi cioè il tempo è talmente poco che sicuramente non serve ad avviare un percorso di cura al di là del fatto che il carcere non penso che sia il posto dove si possa curare
La dipendenza da sostanze o altro però è chiaro che in un periodo così breve non ha molto senso
E non c'è una grossa possibilità di lavorare e paradossalmente sta diventando l'unica occasione in qualche modo agganciare rispetto al problema delle dipendenze segnalare i servizi e far partire un certo tipo di discorso
E poi c'è tutta l'aria degli stranieri prima si diceva gli stranieri molto spesso non si dichiarano perché non hanno la possibilità di accedere ai percorsi di cura anche questa forse la cosa che provocatoriamente va sottolineata
Perché in realtà il problema brutale e banale non è quanto ci sia una situazione da curare
Ma se esista un documento è un titolo giuridico che consente al rimborso della retta presso la comunità
Per cui la selezione naturale è data dal fatto se anche un documento S.A. normati curi se non ce l'hai puoi essere ma l'altissimo ma non ti curi però c'è anche un altro aspetto rispetto alla
Come dire al fattore molto spesso gli stranieri non si dichiarano tossicodipendenti nel senso che l'assunzione di sostanze o di farmaci perché oramai ne parlerò velocissimamente e molto spesso legato a un discorso culturale delle aree di origine no
Ma realmente tutto il discorso del Maghreb all'uso della cannabis normale non viene considerato minimamente con un problema di dipendenza qui non c'è la consapevolezza che l'ho soprattutto quello dei farmaci nel senso che l'abuso di farmaci
Da parte dei detenuti soprattutto nell'ala del Marocco e l'Algeria e altissimo
Questi già lo conoscono il loro Paese hanno la situazione dipendenza fra l'altro e questa è una cosa che stiamo sperimentando i nuovi percorsi migratori con le rotte balcaniche sono durissimi da reggere
Da da gestire e per cui a soggetti che già facevano grande uso di farmaci la come dire all'ulteriore abuso di farmaci è fondamentale
Per in qualche modo consentire di reggere alle fatiche e alle sofferenze del percorso migratorio poi queste persone arrivano in Italia
Vengono fermati alla stazione senza documenti inevitabilmente c'è una reato di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e c'è l'ingresso nel sistema penitenziario sono persone che arrivano così fra virgolette s'fatte
Proprio dal punto di vista mentale e cerebrale del comportamento e che il loro inserimento in carcere assolutamente devastante e la gestione difficilissimo qui non c'è una grossa possibilità di lavorare e di gestire anche perché se io devo lavorare sulla cura
Storo aggiornando con persone che devo gestire finché stanno in carcere perché tanto dopo fuori non le curerà nessuna perché non hanno un documento
Quindi questi sono i due dati che io ci tenevo a sottolineare perché sicuramente c'è probabilmente un umore eccessivamente alto di persone per reati minimi connessi all'uso delle sostanze qui non stiamo parlando del grosso spaccio del traffico altro vuole la situazione legata all'uso
Cioè una impennata clamorosa di utilizzo di sostanze stupefacenti nei giovani
Con estrema difficoltà di far avere la consapevolezza di questa cosa e c'è questa percentuale altissima gli stranieri che hanno soprattutto la grande come dire questa situazioni di abuso di farmaci che
Sì insomma sta diventando veramente un problema grosso grosso da gestire che secondo me merita
Una risposta che non può essere il carcere non può essere solo il carcere ma che merita comunque Cacherano un caffè una risposta in termini di cura a prescindere dal fatto di avere o non aver un documento che un permesso di soggiorno
E questo penso che sia la grande criticità che ne stiamo vivendo
Grazie ma intanto quindi un applauso assolutamente
Quindi c'è comunque intanto anche quella confermare di un numero di detenuti i dipendenti da sostanze molto più elevato di qui vedi dati ufficiali no quindi conferma il direttore quello che già la dottoressa Mazzotta aveva aveva aveva detto e volevo chiederle anche le chiedo velocemente però magari un accenno anche al reparto la nave che magari non tutti conoscono io credo che abbiamo allora diciamo che intanto San Vittore ha storicamente un
Una una una grande sensibilità rispetto al fenomeno dipendenza
C'è sempre stato un servizio di primo e di secondo livello il servizio di primo livello che serve prova ad agganciare conoscere certificare e il secondo livello che una sorta forse la chiamo così impropriamente
Di comunità all'interno del carcere in realtà è una delle tante sezioni del carcere dove vengono avviati i percorsi più o meno di cura dico più o meno perché ne io continuo a dire che il carcere non è il posto per curare
Però ci diamo questa sezione con operatori dalla servizio dipendenze
Sostanzialmente alle nove del mattino alle diciotto di sera seguono i detenuti lavorano fanno percorsi percossi psicologiche di consapevolezza gruppi di lettura
Cioè fanno tuo discorso che è un accompagnamento fino alla predisposizione poi dei programmi per l'inserimento comunitario
Questa cosa non è molto importante che unisce le che impedì primo e di secondo livello e che si avvale fra l'altro di una ricchissimo volontariato specializzato non c'è l'Associazione Amici della nave che riunisce non solo o medici professione ha tanti anche professionisti delle diverse professionalità che in qualche modo contribuiscono a dare vita
Alla giornata del detenuto tossicodipendente all'interno della struttura e quindi si inserì si integrano in un processo di un tentativo di far qualcosa fanno veramente un lavoro secondo me è molto bello e molto importante ed anche questa è una cosa che non aveva sul minimo sottolineata perché perché noi siamo comunque casa circondariale il che vuol dire che nel momento in cui il detenuto viene condannato poi deve andare a operò Bollate o da qualche altra parte per cui la cosa estremamente importante
E che in realtà si riesca veramente a creare un flusso no dalla porta d'ingresso agli istituti successivi che senza soluzione di continuità consente al detenuto
Spostarsi da un'équipe all'altra in modo da proseguire effettivamente il percorso
Grazie mille credo che appunto importante anche in questo questo accenno su quello che uno dei reparti
Penso fosse unico quali per quello che riguarda le case circondariali si diceva forse presenti chiaramente c'è anche Torino quello che ci sia forse qualcosa anche a Napoli Poggioreale non so se c'è ancora la prima sicuramente c'è era diciamo Rebibbia anche quindi diciamo come grossi istituti circondariale sono sicuramente San Vittore a questa tradizione storica insomma questa nuova nave festeggia i trent'anni trent'anni fa
A opera cioè la vela sì poi esatto nasce poi l'aveva diciamo dalla dalla nate dalla rimanenti
Benissimo grazie mille quindi io passerei adesso al dottor alleggerite dal dicevamo prima dal gennaio del due mila e ventuno il direttore del carcere di Della Calle reclusione di Milano Bollate non parliamo più di carcere modello perché io credo che appunto abbia un po'questa definizione anche stufato
E però realtà parliamo di un carcere a trattamento avanzato ecco il trattamento avanzato e a funziona anche per di detenuti con a una condizione di tossicodipendenza e quale comunque alti e numero magari direttore eventualmente anche se ci può dire qual è il l'iter nel momento in cui un una persona entra in carcere appunto e si dichiara
Tossicodipendente
Si era seduto là un ringraziamento
Particolare infatti lo grazie anche perché
Ritrovarsi di un a parte il tema la tematica che è fondamentale non può ritrovarsi anche con altri colleghi e non affrontare
Ognuno dal proprio contesto penitenziario la gestione e l'approccio metodologico direi sulla sulla persona detenuta tossicodipendente è un tema che non solo attualissimo ma è un tema di fatiche pone degli interrogativi fondamentali c'è quello della dal mio punto di vista quello che io sto riscontrando Bollate
E quello che dobbiamo fare necessariamente una differenziazione o dobbiamo partire da un da un modello infatti che sia adattabile alla persona
Mi spiego meglio lei prima tu dicevi il trattamento avanzato bollato una casa di reclusione astuto partiamo da queste orrende esattamente è un'altra contesto penitenziario come diceva il dottor siciliano il circondariale a quel modo perché va a San Vittore diventa il Frontline hanno somala sull'ingresso e sull'intercettazione volato la casa di reclusione ma rispetto le casse di reclusione come potrebbe essere come opera Bollate fate questo modello legato al trattamento avanzato ma Corsa trattamento passato legato sul fatto che le persone detenute condannate in via definitiva
Teoricamente dovrebbero scegliere di essere assegnate ignorassero penitenziario di questo tipo perché si parte da un livello di assunzione di responsabilità quanto una persona detenuta condannata in via definitiva e nelle condizioni di inquiline dell'idoneità dal punto di vista psicologico dal punto di vista penitenziario operista
Della maturità della persona e quanto è pronta per affrontare un percorso di trattamento sulla base fondato principalmente sull'autonomia sul senso di responsabilità
I contenuti sono variegati fondati essenzialmente sul lavoro poi col sistema del carcere di Bollate
Mette come priorità il lavoro ma il lavoro
Lavoro esternalizzato lavoro dipendenze di terzi e lavoro con tutte le implicazioni che impone l'assunzione di un obbligo lavorativo l'autonomia la responsabilità ventennio ecco e lì si impatta con le difficoltà di persone spesso molto giovane quindi parlo del ed ho un po'di dati che dichiarino di essere di essere tossicodipendente oppure che non lo dichiarino ma siano del consumatore abituale un dato un dato la Casa di reclusione di Bollate Allo stato attuale conta chiudi mille trecentocinquanta persone detenute
Adesso devo dire i dati sono leggermente momento quindi adesso siamo sui mille trecentottanta
Di questi
Porto i dati alla aggiornati come monitoraggio al dicembre due mila ventuno dei mille trecentocinquantuno
Abbiamo mille duecentocinquantacinque detenuti uomini e novanta sei donne
Il totale dei detenuti dichiarati che si dichiarano possibili tossicodipendente ma che abbiano la certificazione ISO se rimanesse il totale di duecentoquarantasette persona
E di questi duecentoquarantasette persone abbiamo una un tasso di cento quarantadue
Detenuti e detenute che stiamo ammesse all'affidamento però credevo quella misura alternativa alla gamba romanzi
Quindi se consideriamo i dati numerici duecentoquarantasette persone detenute certificate come tossicodipendente un dato veramente minimo non rispetto a un'aliquota di mille trecento cinquanta persone
E pone rispetto l'interrogativo che che poneva ove le risposte che che poneva la collega la dottoressa Mazzotta il il tema della certificazione dello stato di grosse dipendenza cosa avviene
Ha scritto quello che ho riscontrato che Bollate
San Vittore
Hanno stipulato con la scusa dei dei dei Milano ma già dal due mila e sei leggo c'è un protocollo operativo che condiviso con la magistratura di sorveglianza che poiché quel documento che istituzionalizzato una prassi operativa che risale appunto a ben sedici anni fa quindi veramente
Un modello che è stato sia stato formalizzato dall'allora provveditore pagano e dal direttore generale basta con le due direzioni di Bollate e di San Vittore e con condiviso con la maggiore sorveglianza che cosa vede questo modello
è un documento come tutti i protocolli operativi però segna competenze ruoli dell'Astra
E della dell'amministrazione penitenziaria rispetto a chi fa cosa e rispetto anche la certificazione dello stato di tossicodipendenza ma quello che è interessante
E che nella certificazione della stato di tossicodipendenza non emerge solamente un dato clinico quindi insomma gli esami
Diritto ma anche un aspetto psico sociale quindi persone che pur non essendo
All'esame della diritto la somma dei cataboliti insita o addirittura non potrebbero essere nel caso di Bollate in stato di astinenza hanno infatti una una condizione di vita di conoscenza da parte dei servizi al punto tale e anche una valutazione psico sociale al punto tale da fare entrare nella certificazione dello stato di tossicodipendenze modi parliamo del due mila sei anche un aspetto sociale
è interessante fatiche il modello di certificazione allo stato di tendenza vede in premessa leggo perché
è interessata al tema ed è quanto mai attuale
Premesso che la dipendenza da considerarsi come una condizione cronica e recidivante la cui persistenza e attuale e non viene inficiata dalla sola senso dall'uso no nel momento della della del dell'arresto che non è il caso di Bollate ma nel momento dell'esecuzione della pena che il nostro caso
Premesso che le condizioni contestuali in cui il soggetto si trovasse impediscono il perdurare dell'abuso non tengono in considerazione i fattori di rischio e di ricaduta
Premesso che la condizione di dipendenza da sostanze è stata accertata con il concorso di differenti professionalità
Concorrenti alla moderna prevalente concezione della patologia afferente all'Area medica psicologica e sociale infatti vedo una valutazione medica una psicodiagnosi una valutazione sociale
Questo credo che veramente si antesignano rispetto alla valutazione condizione attuale
Il tema io vedo dalla dal mio osservatorio
Soprattutto nell'arco di questi due anni di pandemia da quando poi l'istituto di Bollate si trova
Per una necessità di di insomma legata al sovraffollamento e anche alla alle la necessità del due mila e venti di attivare il
Le due ab San Vittore e poi successivamente a Bollate l istituto di Bollate si trova a ricevere definitivi dalla libertà con un fine pena
Che è inferiore che fine pena massima infatti fino a sei anni in questo modo cosa intercettato ha cambiato il volto della popolazione detenuta quindi fine pena molto brevi persone molto giovani che
Non non rientrano anche nel meccanismo dalla sospensione bene questo lascia veramente dato insomma è un dato preoccupante persone che vengono anche dal minorile che sono consumatore abituale quindi alla fine che non hanno e questa fascia di
Ragazzi molto giovane che poi a livello che nel se lo sono i giovani adulti a cui faceva riferimento pressa Mazzotta sono veramente la fascia più fragile del la fascia più debole fate quindi che non riconosce
La condizione di abuso di sostanza e che non entra poi alla fine del meccanismo di fruizione della misura alternativa
Il dato significativo che abbiamo e che ritengo che sia una buona prassi che io ho riscontrato nell'istituto e quello dell'ammissione all'affidamento terapeutico provvisorio
Quindi con un'attestazione congiunta da parte degli operatori dell'aria trattamentale con gli operatori del SerT ecco questa è una modalità di gestione in comune dei dati di presa in carico e che non vede l'amministrazione penitenziaria in fase di retrovia hanno rispetto a un problema una problematica che sia solamente clinica perché tale nome
E certo il rispetto la tua domanda ma c'è una un canale differenziale no
Non ci sono dei reparti come ad opera che una reclusione e né tanto meno come a San Vittore
Non abbiamo delle sessioni di accoglienza dovesse essere filtro ci sono i reparti sono tutti impostati su un modello di viceversa dinamica quindi la persona detenuta o tossicodipendenti conto se vedente si ritrova a convivere
In reparti che hanno una media di circa duecento persone io la sfera di autonomia che
E di senso di responsabilità che era l'ora non è così quindi sicuramente occorre e noi abbiamo riscontrato in questo periodo occorre che ci sia una presa in carico specifica perché poi il da un punto di vista
Della tenuta parliamo insomma della
Della necessità che la persona io parlo chiaramente di un penale no che la persona detenuta tosto di come meta abbia un interlocutore costante
E quindi una reclusione di ampio respiro come può essere bollata in cui l'interlocuzione e e rientra poi nella scelta dalla persona diventa poi difficile creare dei percorsi differenza se non quello infatti della quando ci sono le condizioni di avviare a un affidamento terapeutico provvisorio pure dis di in alternativa di avviare i fatti dei percorsi lavorativi che siano i fatti piuttosto
Contenuti sia in termini di impegno ma che ha abbiano siano sempre presidiati dagli operatori del SerT un'ultima notazione io noto che quanto più importante questo periodo lavorare in misura integrata sia come operatori benessere se gli operatori del SerT perché o se non si lavora in misura integrata si rischia poi di scindere la persona in persona detenuta o persona tossicodipendente come se ci fosse poi come se la personalità potesse essere spaccata in due non è così sappiamo quindi poi ecco perché è importante
In una reclusione
Chiaramente vedo dal mio osservatorio che ci sia infatti una modello sempre più integrato e chiaramente si integrino le competenze in questo modo e che non si crei una spaccatura fra i quello che riguarda il carcere quello che riguarda la sanità
E in questo potere ci rientra il tema della tossicodipendenza
Grazie mille
Vero no riflessioni importanti e poi possono anche essere di il punto credo anche per per altre però altre discussioni perché davvero aperto tanti tanti sentieri
Volevo chiedere a Valerio non è che si è occupata presidente la sottocommissione carcere ovviamente di persone detenute e dal vice presidente la commissione quel far diciamo un pochino più in generale di quello che è l'aspetto del sociale nella nostra città sì effettivamente anche come Comune di Milano diciamo
I direttori sono stati gentili non hanno diciamo non hanno parlato anche di qualche manchevolezza del nostro Comune ma io credo che in effetti forse su questo potremmo anche dirci che qualcosa in più dovrebbe essere fatto sul tema magari casa tema lavoro
Grazie Alessandro banchieri mi unisco al coro di ringraziamenti per il collega Naum
Anche perché io credo che il tema sia quello di non dire noi siamo per la liberalizzazione della cannabis in maniera così a cuor leggero cioè promuovere Daniele gli stati generali della cannabis credo che sia stato sulla cannabis
Credo che sia stato importante perché ne dobbiamo dire che non è a cuor leggero la liberalizzazione noi abbiamo chiaro che la questione della cannabis è una questione complessa che abbia bisogno di essere abitate sviscerata io credo che questo tavolo ce lo dica in maniera chiarissima noi vediamo la deriva ultima dell'utilizzo dell'abuso anche della cannabis delle droghe leggere che può portare anche a dei comportamenti che poi sono sì verso nello spaccio
Comportamenti devianti per cui dirci che sull'utilizzo della cannabis sulla questione delle droghe bisogna lavorarci perché da una parte e legalizzare significa liberare la questione tale ma la vite dalle mafie
Da tutto quello che da appunto il la il fenomeno di rendere i delinquenti le persone che provengono da contesti anche popolari per cui evidentemente un paradosso avere il cinquanta per cento delle persone nelle carceri chiarire che arrivano da reati di piccolo spaccio per cui non parliamo di narcotrafficanti no significa dirci che noi stiamo riempiendo le carceri
Di persone molto spesso malati
Perché la tossicodipendenza è una malattia per me è una questione molto intima perché io ho iniziato il mio percorso nel mondo del volontariato dell'impegno sociale da una comunità per tossicodipendenti la comunità di San Zenone al Lambro
Che è un luogo bellissimo secondo me in cui si prova a far ripartire un'umanità finita perché le persone malate di tossicodipendenza oggi non ieri non negli anni settanta
Sono persone che arrivano a contesti di grande fragilità difficoltà familiare sono persone fragili a tutti gli effetti
Per cui è vero come diceva il direttore siciliano che il carcere diventa oggi anche un modo per fermare quelle persone no già in qualche modo bloccarli dentro un contenitore istituzionale e provare gli iniziare un lavoro terapeutico
Però io che ho conosciuto il fenomeno da tossicodipendenza dalle comunità posso portare anche un'altra esperienza
Io credo che se intorno al due mila cinque due mila sei che sia iniziato aprire alle comunità per tossicodipendenti in maniera massiccia alle persone che arrivano dal carcere io ricordo che è stato una piccola rivoluzione
Perché un conto è accedere alle comunità con una motivazione che arriva dalla persona e un conto accedere perché tu non è alternativa al carcere
Una comunità con trenta persone poi il tema va affrontato dal dirigente del Terzo settore perché poi il mio percorso il in quella fondazione mi ha portato a ricoprire altri ruoli poi succedeva che quando avevi tre o quattro cinque persone in una comunità di trenta che provenivano dal mondo carcerario che tu una comunità non ha governato il perché iniziavano a portare quella sottocultura carceraria molto malavitoso omertosa in quella fine la comunità la comandavano loro no per cui questo evidentemente doveva destrutturare anche movimenti e la regolamentazione delle comunità
Oggi noi abbiamo fatto un tratto di strada dopo quindici anni di governo delle comunità per tossicodipendenti con la presenza anche di ex detenuti oggi sappiamo che è possibile farlo
Mercoledì abbia avevamo detto avevamo nell'anno in sottocommissione Cecco Bellosi Ricardo Farina
Che ci portavano l'esperienza oggi di centoquindici ex detenuti nelle carceri la comunità del che abbiano di cui solo cinque sono rientrati nelle carceri per una violazione del comportamento e delle prescrizioni e dico che un piccolo miracolo
Vuol dire che oggi noi sappiamo che spostando dalle carceri alle comunità riusciamo a lavorare sul tema della motivazione
Ecco io credo che se riusciamo a non farvi nemmeno passare dalle carceri quella sarebbe gelo successo
Anche perché se non lavoriamo sulla motivazione guardate che la sola detenzione non serve a niente
Anzi è controproducente perché abbiamo persone che arrivano da esperienze di piccolo spaccio ed escono qualora non si non sia stato fatto quel lavoro eccellente che spesso riusciamo fare nelle carceri milanesi come esperti di grande spaccio dove di inizia una carriera delinquenziale che non finirà mai ecco per cui io credo che noi oggi dobbiamo dirci che i lavora con la mentale e non deve essere un lavoro per limitare i costi
Perché a me quello che spiace è che a volte guardiamo il tema del passaggio dalla casa c'era la comunità con un tema di risparmio per per le per le casse statali perché è una carcere
Il è uscito l'anno scorso l'apporto della Bocconi su quanto costa un detenuto alle casse dello Stato il costo è di circa centocinquanta euro
In cui il gran parte al giorno per persona dove il gran parte del costo la polizia penitenziaria
La parte sono circa sei euro i costi per il sostentamento del detenuto e trentacinque centesimi al giorno per la rieducazione no ora se noi possiamo nelle comunità diciamo per una comunità si costa cinquantacinque euro
Cento euro se ci sono trattamenti specialistici per alcolisti però mediamente cinquantacinque sessanta euro vuol dire che stiamo abbattendo i costi ecco se la visione è quella io dico che siamo sulla strada sbagliata
Allora il percorso per la legalizzazione dalla cannabis svuotare le carceri deve comportare parallelamente un investimento altrettanto massiccio sulle cui si legge sulle cure di riabilitazione
Perché se no oggi quello che succede che quando un detenuto passa dalla nave
Non dico la vera perché l'aveva bisogno di un percorso che non è ancora stato fatto ancora incompiuto perché il salto di qualità della nave rispetto alla vera la nave e reparto specialistico di San Vittore la vela nel reparto specialistico di Opera
Il salto di qualità e che alla nave oltre all'esperienza ormai trentennale è che c'è un'associazione che si chiama gli amici della nave in cui ci sono figure eccellenti che arrivano da il mondo della cultura del teatro della riabilitazione terapeutica dell'avvocatura
Che gratuitamente porta un servizio che permette oltre alla parte specialistica Dever un'impennata sul fronte sociale la vela
Va ancora costruito questo percorso no però quello che ci dicono le comunità e che a volte arrivano dalla nave con un lavoro spettacolare e poi in comunità si trovano ad avere un percorso molto più semplice ma perché ovviamente le risorse a disposizione sono altre
Ecco perché io per cui io credo che oggi noi dobbiamo pensare a quella riforma immaginando che contestualmente il risparmio che abbia abbiamo sulle carceri si trasferisca in un investimento massiccio sulle comunità
Cosa possiamo fare come Comune allora
In lei il il lavoro che stiamo cominciando impugnare con l'assessore Bertone insieme all'assessore Maran è quindi uguali fare casa è come ragionare per avere un massiccio investimento sul tema dell'abitare
Perché evidentemente lì dove siamo più fragili noi cioè quando un detenuto finisce la pena
Che poi sia nelle carceri o nella comunità terapeutica e al giorno dopo
Abbandonato noi sappiamo che il rischio recidiva è altissimo costruire un passaggio intermedio con delle strutture di housing sociale della sfida ecco questa sfida deve coincidere con un pensiero che stiamo cominciando a fare su come le abitazioni di demanio su come tutto quello che possiamo mettere a disposizione anche a livello di case Arpe sottratte al patrimonio e messa a disposizione da usi sociale che non vuol dire toglierle dalla dal dall'attenzione sulle fragilità sociali ecco possa essere un passaggio in cui unito all'investimento che ci può dare cassa ammende che sul fronte economico può mettere delle disposizioni
Sulla parte educative e riabilitative di inserimento sociale ecco io credo che lì non abbiamo un corridoio di risorse disponibilità che abbiamo cinque anni per costruire non semplice ecco tutt'altro che semplice ma credo che sia una strada necessari
Grazie mille abrogazione dello
Sono molto d'accordo con quello che dice tra l'altro mi ha mi ha fatto venire in mente anche una frode dottor Scopelliti alla
Alla sottocommissione carceri mercoledì che dice attenzione io faccio questo mestiere da trent'anni ve lo dico subito
Comunque il carcere non cura cioè nel senso il carcere non è la struttura dove comunque si possono fare un azione di cura soprattutto verso una persona con problemi di tossicodipendenza quindi iniziamo a votare le carceri appunto da Kia
Una condizione di di questo tipo io credo che il tema delle comunità sia assolutamente fondamentale c'è ancora Valeria poi dopo vuole concludere conclude assolutamente Daniele Valeria che ringrazio ricordato prima diciamo la sua la sua posizione all'interno di Antigone io penso che appunto posso anche darci un quadro ancora più generale di quella che è la condizione nelle carceri lombarde in particolare
Grazie grazie dell'invito prova ad aggiungere un paio di cose e poi tornò sulla conclusione di chi mi ha preceduto
Ci sono un paio di dati che forse e ci aiutano Antigone come sapete impegnata nella campagna per la depenalizzazione della cannabis da tempo dal battaglie delle tre leggi del due mila tredici il avevamo discusso con la proposta del del gruppo interparlamentare due mila quindici di nuovo sul referendum recentemente per cui la nostra posizione è abbastanza netta ma perché parte da un discorso molto semplice molto concreto
Che e i numeri sul sulle persone condannate per articolo settantatré settantaquattro Stove numeri significativi diventano ancora più significativi se noi scorporiamo
La popolazione detenuta straniera da quella italiana e la le violazioni della legge droghe diciamo sono il secondo reato in generale sulla popolazione penitenziaria diventerà il primo reato contando popolazione straniera che ha dei numeri significativi soprattutto in Lombardia prima Alessandro dava numeri generale di numeri e di del trenta giugno parlano di cinquantaquattro mila ottocento detenuti più o meno presenti
Il dato sugli stranieri a livello nazionale il trentun per cento diventa il quarantacinque virgola sette per cento comitato lombardo ma noi abbiamo delle strutture in cui questo numero ancora più significativo non solo San Vittore ma penso anche ad esempio il carcere Cremona
Dove si arriva al settantaquattro per cento in presenza di persone detenute
Straniere all'interno del carcere ancora c'è un secondo dato abbastanza interessante lentamente molto lentamente ma assistiamo ad un lieve aumento dalla lunghezza delle pene mentre fino al due mila dieci due mila quindici era più del sessanta per cento è persona con una pena inferiore a sei anni adesso arriviamo al cinquanta quindi si ha quasi perso
Un dieci per cento nella riduzione delle pene che cosa significa che se noi ragioniamo su forme di depenalizzazione possiamo ridurre quell'argine e possiamo aumentare dove è possibile il l'argine di accesso a misure alternative
Il Forum droghe da compagnia di dati interessanti le percentuali persone tossico io vorrei dividere il discorso sulla cannabis discorso sulla tossicodipendenza perché altrimenti restiamo un po'ad incartare eccetera
Da una parte c'è un discorso sulla depenalizzazione cannabis e poi c'è un problema legato e tasse più pendente a volte si sommano a volte no ma sicuramente
Ci permette di fare un ragionamento interessante soprattutto sui giovani adulti ancora di più su minorile non c'è oggi qui una rappresentanza di quello che il carcere minorile ma le persone che entrano per relazionare Jethro che meno gli molto spesso sono per possesso di cannabis e sappiamo benissimo
Che la questione della socializzazione al Prix intenzione Rio
è un problema evitare che le persone entrino nel circuito penitenziario è uno dei primi modi per ridurne la recidiva quindi intanto abbiamo un problema sull'accesso dei giovani e dei giovanissimi e su come depenalizzare la cannabis permetterebbe di ridurre il loro accesso nel sistema penitenziario
Il secondo problema se non è sulla lunghezza delle pene el terza sul sovraffollamento dicevamo prima cinquantaquattro mila
Questo dato sui cinquantaquattro mila quasi fisso dal febbraio del due mila venti quando la popolazione detenuta Venezia pandemie era sessantadue mila presenze
Questo data si è ridotto in due momenti
Nel dopo Torreggiani per cui nei due anni tra il due mila tredici due mila quindici e adesso nonostante tutte le misure tentativi di riduzione nel dopo pandemia non si fa sotto e cinquantaquattro mila potere che si mantiene un sovraffollamento e circa cinque mila presenze all'interno del strutture penitenziarie
E come se legislazione per quanto possibile non riuscisse ad arrivare alla capienza regolamentare come lo spieghiamo astratto e forse su questo possiamo può ragionare invece su un pezzo del tossicodipendenza
Uno dei problemi di queste persone straniere con pene breve legate al
Alla violazione alla legge però che è legato all'accesso ad alle forme alternative alla detenzione e c'è un problema è questo un problema politico che va oltre il problema del depenalizzazione della cannabis che al problema della residenza e dell'accesso ad una residenza fiscale che permette quindi la presa in carico né come Antigone riceviamo costantemente persone che chiamano perché la persona al fine pena pace drammi Solter attiva ma non c'è una comunità che riprende c'è un problema di copertura regionale e comunale rispetto al fabbisogno e questo dato abbastanza significativo ma c'è anche un problema di una fragilità sociale che coinvolge la fascia detenuti stranieri spesso tossicodipendenti quindi qui andiamo nell'altra metà che non riescono ad accedere ad un welfare di comunità l'unico quanto possibile a cui accesi e quello penitenziario che non cura allora questi sono secondo me due aspetti
Su cui possiamo ragionare uno in modo concreto e utilitaristico depenalizzare significa ridurre i motivi e il tempo di permanenza nel penitenziario e può essere uno dei modi
Anche per adottare delle misure legislative il secondo invece un problema sulla cura e la presa in carico durato secoli Pennetta che continua a salire
Invitato sempre forme trovo che dice trentotto virgola sette per cento che era un diciassette virgola sette proprio nel dopo Torreggiani quindi è possibile ridurre se c'è una volontà politica un investimento che al momento però noi vediamo un po'a scarseggiare a fronte di una situazione sempre più complessa perché non l'abbiamo toccato oggi ma molto spesso c'è un problema anche legato alla fragilità si
Icaro chiesetta doppia diagnosi
Quindi in questo quadro noi non possiamo che essere a favore della depenalizzazione a cannabis sia perché riduce l'accesso iniziale
Sia perché riduce il tempo di permanenza e sia perché distingue delle forme di devianza gravità delle forme che non posso non possono essere le temute di devianza
Ecco questa era la sessione dal titolo gli effetti delle politiche sulle droghe e
Sul sovraffollamento delle carceri sessione che ha animato la seconda giornata degli stati generali sulla cannabis che si sono svolte l'otto il nove luglio scorso a Milano
Quindi questa era la prima sessione della seconda la seconda giornata nella quale sono intervenuti la direttrice della casa circondariale di Bergamo Teresa Mazzotta il direttore della casa circondariale di Milano San Vittore Giacinto Siciliano
Il diritto della Casa di reclusione di Bollate Giorgio leggeri il presidente della sottocommissione carcere del Comune di Milano Valerio Pedroni che la presidente di Antigone Lombardia Valeria Bertolini queste sei l'ultimo intervento avete sentito
Che veramente non richieda nessun nessun commento perché diceva già tutto dopo tutto quello che avevano detto punto it chiede chi l'aveva preceduta a a a condurrà moderare questo questo questa sessione c'era Alessandro Giungi e consigliere del Comune di Milano consigliere comunale di Milano del partito democratico e poi c'era il brevissimo intervento conclusivo di Daniele Nahum anche le consigliere comunale del PD a Milano che aveva voluto ha voluto proprio organizzato questo questi questi stati generali sulla cannabis che si teneva nel momento in cui insomma non non non ancora non sembrava dover precipita la situazione politica con la crisi di governo e alla Camera era redatto il progetto e la la proposta di legge
Punto sulla depenalizzazione della coltivazione e personale che poi è stata affossata dalla crisi di governo dello scioglimento
Delle Camere la registrazione integrale
Degli stati generali sulla cannabis la trovate su radio radicale punto it siamo chiusura chiudiamo questo notizia l'antiproibizionista del quindici agosto abbiamo parlato molto parlare di carcere perché in questi giorni sono in corso le visite nelle in tanti e in decine di istituti di pena italiani organizzate dal partito radicale tante delegazione ne parleremo tra poco adesso
Al al notiziario pomeridiano altre visite sono organizzate da Nessuno tocchi Caino e non solo perché il del carcere in questa in questo inizio di campagna elettorale non si parla si è parlato molto dei giorni scorsi dei suicidi entrava in carcere a proposito del caso di Donatella od una giovane donna di ventisette anni che si è suicidata nel carcere di Verona molto è stato detto molto è stato scritto
Anche sul sui suicidi sull'allarme sulla sulla strage che si sta consumando son già cinquanta dall'inizio dell'anno sullo stato delle nostre carceri ma ma non va forse è stata mancata o una questione è cruciale
è senz'altro vero che Donatella i detenuti e le detenute che si trovano nelle sue stesse condizioni patologiche di dipendenza da sostanze non dovrebbero stare in carcere ma queste non è solo questa sereno che fossero legalizzate se ci fossero leggi politiche diverse da quelle attuali
Donatella odore e quelli che si trovano in una situazione come la sua non sarebbero stati costretti a commettere reati non sarebbero finiti nel circuito penale
Non starebbero in carcere e non si sarebbero tolti la vita a chi lo ha fatto ignorare questo aspetto nasconde poi la la la realtà
La realtà di questa legge che che è una legge proibizionista il proibizionismo il proibizionismo uccide
Provocava sofferenze provoca morti danneggia la vita di tutti i consumatori è noto sito dipendenti e no
Ma di queste morti di queste sofferenze causate dalle c'è sulle droghe del pressoché tutti siamo costretti a pagare nessuno è stato mai chiamato a rispondere e sarebbe ora di aprire finalmente un confronto pubblico serio magari in questa campagna elettorale valutare costi e benefici delle politiche seguite fino ad oggi
Che tra l'altro la legge sulle droghe quella che ha causato il sovraffollamento delle carceri e sarebbe anche forse è il caso di chiedere conto a chi le ha volute queste leggi a chi continua a sostenere le contro ogni evidenza e contro ogni ragionevolezza
Ci fermiamo qui Petese antiproibizionista tornano gli prossimo alle tredici tra poco trovate on line su radio radicale punto it grazie per l'ascolto saluto da Roberto Spagnoli
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