Meeting di Rimini 2022 - Diplomazia alimentare italiana: un impegno per il Mediterraneo

Buon pomeriggio a tutti
Benvenuti nell'aria internazionale
Al secondogenito al che di questa giornata
Oggi pomeriggio parliamo di fu diploma si la diplomazia del cibo alla diplomazia alimentare come vedete lì l'alimentazione e cibo sono un tema centrale di questa area espositiva alle nostre spalle c'è una dichiarazione il diritto al cibo il diritto umano
E approfondiremo questo tema con i nostri ospiti io sono Marinella Giannelli sono un funzionario della Istituto agronomico mediterraneo di Bari
Oggi chiacchiere erano per una quarantina di minuti con tre ospiti su questi temi sulla diplomazia alimentare nel Mediterraneo
L'alimentazione la guarderemo da un punto di vista come un tratto che unisce i popoli più che dividerli oggi conosciamo le crisi alimentari
E il problema della sicurezza alimentare appunto come un fattore di divisione di conflitto e di crisi
Ma sicuramente l'alimentazione il cibo la sicurezza alimentare possono diventare oggetto di dialogo di pace e di prosperità specialmente nell'area del Mediterraneo che è molto instabile
Parleremo di questi temi con mentre relatori che vado brevemente a presentarvi Fabio Cassese il direttore generale della cooperazione allo sviluppo del ministero degli affari esteri della cooperazione internazionale
è un po'il nostro padrone di casa dato che quest'area e organizzata principalmente dal Ministero degli Affari Esteri insieme a tanti partner un diplomatico di lungo corso che ha servito in tantissime spiedi all'estero
E ed è stato recentemente anche ambasciatore in Giordania
Parleremo anche di questi temi con Angelo Riccaboni il presidente della Fondazione prima è un'iniziativa europea che unisce Stati membri dell'Unione Europea con Paesi mediterranei sulla ricerca e l'innovazione
Riccaboni anche il presidente del Santa Chiara labbra un centro di innovazione dell'Università di Siena ed è stato anche rettore dell'Università di Siena punto e infine parliamo anche col Summers Gerrard
Il direttore generale del Centro nazionale di ricerca agricola del ministero dell'Agricoltura palestinese
è stato anche direttore di un centro di ricerca sull'agricoltura biologica in Palestina e ha trascorso molti anni in Italia come ricercatore per cui parla un'eccellente italiano grazie di essere qui presenti
Vi farò delle domande vi chiederò di stare insomma dei tempi previsti per la risposta in maniera tale da lasciare anche alla fine qualche qualche minuto per le domande dal pubblico
Chiederei al direttore casse se sappiamo che l'Italia da sempre impegnato sui temi della dell'alimentazione della della sicurezza alimentare dell'agricoltura ospita le tre agenzia delle Nazioni Unite che si occupava di questi temi e in tutti i grandi appuntamenti internazionali non manca mai di per riaffermare l'importanza della sicurezza alimentare pensiamo al G20 di Matera dello scorso anno ma anche precedentemente all'expo Milano e a tutte le recenti iniziative che sono state prese anche dal dal nostro ministro degli Esteri
Quali sono oggi in uno scenario molto complessa o che quello mediterraneo che risente di numerosi crisi instabilità di strumenti e le priorità della nostra fu diplomarsi
Grazie grazie a tutti i presenti beh diciamo che come diceva la la la sicurezza alimentare è stata quasi da sempre una delle priorità della cooperazione allo sviluppo italiana per tanti motivi
In primo luogo perché effettivamente ne abbiamo sempre creduto che il diritto all'accesso al cibo sia un vero e proprio diritto umano cioè e in in inammissibile che nel mondo ci siano persone che ancora soffrono la fame e che in qualche modo non hanno un accesso al cibo e ad una nutrizione minima
E ovviamente fa parte dei anche degli obiettivi di sviluppo sostenibile che sono illustrate in questo padiglione però effettivamente quindi un primo luogo
Un esigenza umanitaria il secondo Rocco c'è da dire che l'Italia e un sistema in cui una molteplicità di attori sono particolarmente qualificati a seguire questo questa tematica e quindi abbiamo anche un valore aggiunto rispetto ad altri paesi per poter recuperare
Per risolvere questo problema e questa molteplicità di attori e ben rappresentata qui nel padiglione
Perché non c'è solo l'ente del ministero degli esteri con la direzione generale per la cooperazione ce l'agenzia per reati di cooperazione che implementa e gestisce
Sì Cherie tutti i progetti
Ci sono in primo luogo dei partner internazionali faccio riferimento alle tre istituzioni del polo romano delle Nazioni Unite e quindi in primo luogo la FAO voi li falda e anche il da prestiti
Fondo per per diciamo di emergenza degli aiuti umanitari ma poi ci sono anche altri organismi Lacerba io versi chi Alliance
A Bari appunto c'è il sia mai che un partner molto importante per lo sviluppo di progetti in particolare nel Mediterraneo di formazione ma anche di di cooperazione sul terreno quindi c'è tutto un network gli organismi internazionali che
Effettivamente ecco collabora con noi a questo fine
In aggiunta c'è un mondo delle organizzazioni della società civile che anche su questo tema sono molto attive e che fanno parte integrante della nostra azione ma c'è un mondo d'accademico che qui appunto prossimo Riccaboni rappresenta in qualche modo emblematicamente perché unisce vari filoni che e concentrato sulla ricerca sull'innovazione e infine c'è un mondo delle imprese
Abbiamo un agro industria un sistema agro agroalimentare molto molto avanzato dei modelli anche di sviluppo agricolo molto avanzati
è inciampò in questa complessità che poi è rappresentata nel tavolo o sulla sicurezza alimentare che il collega Gatti ha illustrato nel precedente tolte
Sì che realizza effettivamente una sinergia completa e quindi questo il motivo uno dei motivi per i quali la sicurezza alimentare
E una delle grandi priorità un altro motivo ovviamente di tipo quasi più strategico sappiamo quanto l'insicurezza alimentare possa incrinare
La stabilità di molti Paesi
Parlo in particolare del Mediterraneo e del Medio Oriente
Si racconta sempre che le primavere arabe sono nate da proteste no per per il prezzo del pane ma in qualche modo essendo un diritto fondamentale naturale che incrina quindi minimo di equilibri che anche tanti Paesi sono fragili
Quindi questo sistema complesso Fassi che noi siamo in prima linea abbiamo sempre agito con questo obiettivo di portare all'attenzione della comunità internazionale il problema della sicurezza alimentare
Negli ultimi due anni abbiamo già citato più volte in questa sede oggi o ieri gli appuntamenti principali l'anno scorso come presidenti del G venti abbiamo organizzato non solo questo Press ambito del sui sistemi alimentare che poi si è svolto a New York in ambito assemblea generale ma anche come Presidenza del G venti a Matera
Quando c'è stata la riunione dei ministri degli Esteri e dello sviluppo della cooperazione allo sviluppo abbiamo adottato una dichiarazione di Matera in cui questo tema della sicurezza alimentare era proprio diciamo in primissima in primissima linea e quest'anno abbiamo agito nel G7 in particolare per costruire questa alleanza sulla sicurezza alimentare
Abbiamo organizzato un un come dicevamo una una riunione nell'ambito del G7 con tutti i Paesi del Mediterraneo per discutere le conseguenze di questa crisi questa crisi alimentare che ovviamente vediamo tutti come diretta conseguenza della guerra in Ucraina e lo è
Perché appunto c'è un problema c'era un problema c'è ancora un problema di di diciamo di accesso al di tutte le derrate di grano lo dell'Ucraina però è anche una crisi già esistente
Sia per quanto riguarda i cambiamenti climatici e quindi le tutto i fenomeni di siccità per quanto riguarda anche l'andamento dei prezzi che risente di vari fattori ma e espressione di un mercato molto volatile molto incontrollabile da dinamica di prezzi che era già iniziata prima
Per la crisi dell'Energia
Diciamo che secondo quello più tutti gli osservatori
La sicura di insicurezza alimentare ancora una volta espressione dell'interconnessione che esiste ormai a livello globale non ce ne siamo accorti per vari versi con la pandemia dove abbiamo avuto una serie di effetti collaterali
In termine sempre di logistica di trasporti ma in tantissimi versi causata da una crisi che era inizialmente solo sanitaria ma poi si è si è espansa in varie direzioni e anche la guerra la crisi è sempre energetica dimostra come sistemi agricoli siano molto interconnessi me forse dibattito più interessante è stato accennato al tocco di prima e un po'questa
Questa dinamica tra diciamo andiamo dobbiamo andare verso sistemi autosufficienti quindi una sorta di ritorno alla alla indipendenza alimentare
Oppure mantenere questa globalizzazione anche nelle produzioni di beni alimentari che in qualche modo però ci fa dipendere da tante altre questioni
E difficilissimo dovete risolverla con una con una delle diciamo decisione netta evidente che noi dobbiamo in qualche modo adattare i nostri sistemi agricoli farli diventare più sostenibili
è in qualche modo rafforzare anche le componenti di piccola impresa agricola che gene erano comunque al livello immediato un'autosufficienza che non sarò a sufficienza l'assoluta ma in qualche modo non sa neanche una delega alla produzione di beni primari di quel grano solo perché non riesce a essere sufficientemente profittevole viene rispetto ad altre culture
Però in effetti poi
Può provocare effetti di questo tipo strozzature di questo tipo nei momenti di crisi
Quindi direi che
è una grande priorità è una grande sfida una sfida che conoscere i successi ovviamente anche purtroppo dei tentativi vani perché e danni che inseguiamo l'obiettivo di fame zero e l'obiettivo di un'agricoltura compatibile con l'ambiente sostenibile
E in qualche modo in qualche modo più più efficace però penso che l'Italia come Paese come Paese attore di cooperazione continuerà sempre a sostenere questo questo questo argomento
Perché proprio nelle nostre corde come abbiamo visto in questi giorni
Grazie direttore lei ha citato il collegamento tra insicurezza alimentare e instabilità sociale anche economica e anche politica il Mediterraneo è un esempio
Appunto non virtuoso di questo legame che c'è che unisce anche in un certo senso la necessità di pensare interventi di cooperazione allo sviluppo che possano al tempo stesso assicurare appunto accesso al cibo stabilita
Nell'immediato ma anche costruite sviluppo nel medio e lungo periodo qual è l'approccio capo della cooperazione italiana a a questo tema creare stabilità resilienza nelle comunità più più fragili più vulnerabili del Mediterraneo
Ma io direi che noi abbiamo fondamentalmente un duplice approccio da un lato essendo anche un tema di emergenza umanitaria perché quando non c'è l'accesso al cibo in situazioni di conflitto di crisi di disastri naturali
E fondamentale assicurare appunto un immediato accesso al cibo in questo senso diciamo con i nostri interventi di emergenza per fornire proprio bene alimentare orda indipendentemente cioè bilateralmente o spesso tramite organismi internazionali in particolare il Programma alimentare mondiale ma anche altre
Questo tipo di di di di di approccio immediato loro un siamo ad esempio anche nelle crisi umanitarie per i rifugiati nei grandi crisi in cui abbiamo grandi movimenti di rifugiati spesso uno dei problemi principali come garantire nei grandi campi di rifugiati negli agglomerati
Un un minimo di vitale di accesso al Giglio cibo di decine di migliaia di persone
Quindi questo diciamo e l'approccio brevissimo termine di emergenziale naturalmente allo stesso tempo noi dobbiamo fare in modo che nei paesi partners nei paesi in cui lavoriamo
Ci siano dei sistemi agricoli sostenibili che abbiano alcune caratteristiche di sostenibilità sia economica e quindi
Possano portare una maggiore produttività attraverso tutte le tecnologie che possiamo utilizzare dare dare dare il proprio a a tutti tutti gli attori del processi locali e allo stesso tempo che siano
Diano lavoro a persone quindi credo una sostenibilità anche socio economica in particolare per le donne e di giovani perché sono spesso un un elemento molto determinante in un efficientamento delle
Sistemi agricoli e quindi cercare di costruire insieme ai partner spesso in lite in situazioni di piccole e medie imprese dei sistemi in cui tutta la catena alimentare che va dalla produzione alla distribuzione dei beni sia più moderna sia più efficace anche se in piccola scala perché spesso agiamo in paesi in cui dobbiamo lavorare
Il piccolissima scala perché è inutile
Fare grandi progetti che però non sono sostenibili per altri versi questa duplice azione a breve e lungo periodo deve caratterizzare sempre l'azione altrimenti si si si perde di vista l'obiettivo finale che come l'obiettivo sullo sviluppo sostenibile proprio quello di eradicare la fame e di garantire un'alimentazione un'alimentazione equilibrata a tutti allo stesso tempo
Facciamo un'azione nel in ambito multilaterale per esempio stato citato tutto il lavoro fatto per sbloccare il grano in Ucraina con dell'azione lite ma anche con l'Unione europea che ha garantito dei corridoi umanitari
Di rotte alternative che hanno comunque portato quella fine molti molte derrate molto derrate alimentari dall'Ucraina ad altri paesi
Con l'Unione europea non dimentichiamo ad un grandissimo attore di cooperazione in cui noi agiamo pienamente e che in qualche modo gli stessi tipi di obiettivi e di approccio solidarietà assistenza nel breve periodo creazione di sistemi agricoli sostenibili e anche garanzia di un mercato internazionale delle derrate alimentari
Che per quanto non possa essere eticamente diciamo come dovrebbe cioè dovrebbe avere quasi teoricamente il cibo non dovrebbe neanche generare profitti più di tanto perché appunto un bene primario però in qualche modo sia quanto meno equo accessibile a tutti senza speculazione eccessive mettiamola così
Grazie direttore quindi paterna Viazzo pensare in grande ma Cat essere capaci di agire anche nel piccolo nelle comunità nei territori
Parlando di pensare in grande e deve pensare in maniera lungimirante sicuramente la ricerca l'innovazione sono due elementi fondamentali nella lotta all'insicurezza alimentare
Parliamo non solo quindi adesso di fu diploma sì ma anche design si diploma si ovvero il dialogo tra i popoli tra le comunità che si basa anche sulla ricerca l'innovazione abbiamo appunto la testimonianza dell'iniziativa prima
Con il il presidente qui presente Russo Riccaboni che ci può raccontare in cosa consiste questa iniziativa e perché è così innovativa per il per il Mediterraneo e così importante per la sicurezza alimentare lo sviluppo rurale nel Mediterraneo
Bene grazie buonasera ringrazio voi gli organizzatori direttore generalità si rese ambasciatore Gatti per l'invito
Il tema della e anche di ringrazio per l'attenzione che che stanno fornendo al tema della sicurezza alimentare della diplomazia alimentare che son temi che son veramente centrali questo impegno l'impegno il nostro paese è chiaro ed è stato già ricordato alcuni alcuni passi
In questo impegno se vogliamo del paese c'è anche la guida di questa iniziativa che chiamata appunto prima
Prima sta per partecipò fuori se c'è non riesce a mente mentre in America cioè è una iniziativa che cofinanziata da diciannove Paesi euromediterranei e la Commissione europea Colomba agente di mezzo miliardo di euro su sette anni
E i numeri sono importanti perché i numeri ci dicono
Che dopo diciamo la metà alla metà del nostro percorso abbiamo finanziato centosessantotto progetti e sono state finanziate numero che cioè mi piaci più di tutti
Mille cinquecentosessanta unità di ricerca
Mille cinquecentosessanta interi cerca tenendo conto che ogni unità di ricerca cinque sei persone vuol dire che nel Mediterraneo nel Mediterraneo perché questa è un'iniziativa del Mediterraneo
Abbiamo già dieci mila ricercatori che stanno lavorando nell'ambito della stessa agenda strategica di ricerca innovazione
E qui stiamo contribuendo a creare appunto una comunità di ricercatori di innovatore che è fondamentale
Perché perché ancor prima dei problemi legati conseguenti a alla guerra in Ucraina ancor prima da questa diciamo purtroppo aumento dell'impatto che ci sembra appunto di di questi mesi di questi ultimissimi anni
Già c'era la preoccupazione che il Mediterraneo comunque era già comunque
Una come chiamano le Spectrum hanno fatto sport un punto particolarmente vulnerabili al cambiamento climatico qualcuno dice appunto che dopo l'articolo della zona addirittura più vulnerabile del mondo
Con la la la la l'aumento a temperatura che e del venti per cento più veloci che nel resto del mondo
E questa degli impatti naturalmente sulle produzioni agricole
A degli impatti su il modo in cui viene fatta l'agricoltura e quindi sono sfide che riguardano tutte questi cioè come riuscirà a produrre di più in maniera sostenibile avendo attenzione agli ecosistemi
E su questa sfida l'Europa magari
Con la sua velocità che a volte è un po'una lentezza pigliamolo cita insomma sono dieci anni praticamente no cominciata allora su questo programma
Ma dopo cinque diciassette è partito
Ed è partito appunto in cinque anni da diciassette ad oggi è diventato una best practice ecco se dato un caso di successo in Europa proprio perché siamo riusciti a creare questa comunità e attivare progetti innovativi su quattro aree
Una sono produzioni agricole sostenibile quindi questo vuol dire uso dei
Intelligenza artificiale
Dell'altro Cina interdire l'uso di ricerche anche per esempio di nuove specie più resistenti per esempio nell'ambito dei del grano più residenti erano gli stress idrici
Ma vuol dire anche appunto come dicevo prima nuovi modelli organizzativi pr sviluppare uno una un'agricoltura comincio giustamente direttore generale in grado di tener conto che minime dimensioni le nostre aziende perché non possiamo pensare di imporre cambiamenti quando cambiamenti
Che sono molto profondi quando il un'azienda agricola mediare molto piccole magari una cultura aziendale tecnologica abbastanza vetrata più ad uscire a fare entrare certe logiche quindi anche cambiamenti organizzativi non facili
Quindi il primo punto questo questa parte ebraica di cultura sostenibile in grado di contribuire meglio la sicurezza alimentare secondo appunto la valorizzazione delle nostre catene alimentari presidiata o dei progetti sulla però gli utili di cammello che lo latita bello che può essere importante per certe popolazioni abbiamo valorizzazione dei frutti del Bosco presi perché per molte aree sono importanti
La terza è quella della l'utilizzo efficiente dell'acqua
Non c'è bisogno di dirlo
Duecentocinquanta mila le persone che l'ha già calcolato esule mila quaranta vivranno in situazioni di stress idrico può darsi che questi numeri purtroppo aumenteranno e quindi le nuove tecnologie sono molto importanti per far fronte a questi bisogni
Va ancora c'è un tema importantissimo che è quello del Nexus del nesso fra Cibrario apporto energetico sistemi cioè occorre avere una una visione olistica che mette insieme questi argomenti quindi su temi molto importanti non c'è soltanto prima è stato accennato prima per esempio
Siamo uno degli istituti che nel Mediterraneo sono molto impegnati su questi argomenti dei singoli si tasso molto impegnate su questi argomenti
Ma io rimarca dal fatto che rispetto a queste grandi sfide l'Europa risponde l'Italia risponde con la collaborazione cioè siamo tutti consapevoli che queste sfide riguardano tutti quanti non si fermano
Ai confini nazionali fa ho preso un altro cioè bisogna lavorarci insieme tra l'altro siamo Paesi che per estratto abbastanza poco singolarmente su ricerca innovazione mettendo insieme le risorse i laboratori gallerie
Ce la possiamo fare ce la dobbiamo fare ora abbiamo già ripeto questi Chester centosessantotto progetti via il futuro lavoreremo perché questi progetti diventino strumenti utili alle comunità le imprese pre affrontare queste sfide che ha davanti
Grazie sì infatti pensando proprio al futuro il Mediterraneo nel due mila diciassette è stata lanciata prima in questi anni è cambiato molto e come ha detto lei risente degli effetti dei cambiamenti climatici in maniera anche superiore rispetto a quanto molti esperti avevano previsto
Come la ricerca e in particolar modo la ricerca collaborativa finanziata da prima e quindi pensata da Paesi mediterranei voi europei non come può stare al passo con questa rapidità di di cambiamenti anche imprevedibili
Come prima magari nei prossimi tempi cercherà di far fronte e e quali temi dovrà affrontare
Beh innanzitutto credo che sia stato molto
Dirigente uso questo questa questo termine nasce la commissione dei paesi di creare un'agenzia ad hoc quindi noi siamo una sorta di agenzia abbiamo una fondazione che che io ho l'onore di presiedere a Barcellona e questa fondazione che gestisce questo Paget importante è questo consente velocità
Consente di definire i piani di lavoro in maniera molto rapida ascoltando naturalmente i portatori di interesse per esempio abbiamo una forte e partecipe con nostro vicino qui dalla FAO presentiamo le associazioni categorie nazionali
Coldiretti così come le altre quindi è importante il fatto che sia una struttura agile una struttura dedicata una struttura che sia in grado di recepire anche di cambiamento che quando siamo quale ramo cominciato nel due mila dodici UPI chiaramente lo scenario era diverso rispetto a quello che poi è venuto con colpito con questa crisi della insicurezza alimentare quindi il fatto di essere l'agenzia sicuramente aiuta
Un'altra cosa che aiuta moltissimo è il fatto che siamo basati sul concetto di equal footing cioè di pari dignità fra tutti i partecipanti
Questo lo voglio evidenziare perché è un punto qualificante che chi fa cooperazione internazionale naturalmente non insegna però come appunto e ricerche novazione siamo pochino all'inizio di questo percorso
Siamo tutti pari dentro alla agenzia rientro alla Fondazione
Tutti i Paesi e contribuiscono finanziariamente
Lo voglio dire perché tutti Paesi tutti i diciannove Paesi
Di cui undici europei otto non europei
Contribuiscono finanziariamente ma anche
Come governano Co gestiscono questa appunto fondamentali e non è
Un'iniziativa dell'Europa ricca brava paternalistica chi va in Africa dice ora vi diamo i soldi e diciamo pure come si fa si decide tutti insieme io spero che potremo collaborare anche l'esempio contesa pardon palestinese perché uno fra gli stati ancora che pochissimi c'è ma solamente pochissimi casi di tutti i Paesi euromediterranei ma quelli che ci sono collaboriamo e lavoriamo insieme
Il futuro beh stiamo lavorando per prima due
E
Siccome questo modello è stato modello di successo un'ipotesi è quella che che allargare gli argomenti quindi affiancare agli argomenti dei sistemi agro alimentari sostenibili a Glasgow dei Telegatti al cambiamento climatico all'Energia o addirittura si parla anche di salute questa perché perché questo modello che l'Italia tanto spinto a un modello che che quello giusto lavoriamo insieme
Molto da vicino dato focalizzati coinvolgendo i territori coinvolgendo i Paesi in maniera diretta non a in maniera troppo distanti dalle questioni quindi future ci siamo per due temi importanti primo tema
Credo che lo eventualmente eventuale allargamento di prima l'altro tema è naturalmente riuscirà arrivare fino alle prese ai territori alle comunità cioè queste innovazioni che sono oggetto di queste attività che stiamo conducendo devono diventare sempre di più
Patrimonio dovesse condivisa dei singoli cittadini alle singole imprese questo è barare per le dimensioni delle imprese
Questo è barare perché lo so territori facilissimi però ecco questo percorso che stiamo facendo adesso e magari fra qualche anno potremo dire anche Chiesa da tutele in questa direzione
Grazie grazie grazie professor Riccaboni infatti arrivare sul campo arrivare alle comunità arrivare alle imprese agli agricoltori visto che parliamo di sicurezza alimentare
è sicuramente il modo giusto per chiudere il il ciclo virtuoso della ricerca dell'innovazione trasferendo le applicando la concretamente e per questo facendo un salto un può più nella nel centro nel cuore del Mediterraneo in un paese teatro diciamo di una delle crisi protratte forse la crisi produttiva per eccellenza che magari in questo momento cent di cui sentiamo meno parlare ma che continua a esistere
Parliamo di Palestina di sicurezza alimentare in Palestina che sicuramente è messa e condizionata messa a rischio da una serie di fattori non solo ambientali dovuti al cambiamento climatico ma anche da una serie di fattori geopolitici di lunga data
Quindi vorrei chiedere al dottor Zonaro quali sono le difficoltà che gli agricoltori palestinesi devono affrontare nella loro o quotidianità e quali principali vincoli per la sicurezza alimentare di questo di questo Paese
Grazie mare nel ringrazio molto l'organizzatore del dell'evento ringrazio mai ci
Ringrazio l'Istituto Agronomico Mediterraneo mio amico
Viaggio di Terlizzi ex-collega per avermi dato questa occasione questa opportunità
Prima vorrei che chiedere scusa premio italiano
Perché
Ormai sono settimane che sono tornato
In Palestina dall'Italia
E già quando stavo qui era carente perché l'ho imparato andando studiato imparato vivendo in Italia
E quindi chiedo scusa
Allora la Palestina un Paese particolare
Particolare perché
Non è un Paese normale c'è uno Stato materno ha dimostrato
Abbiamo l'autorità palestinesi però ancora abbiamo l'occupazione israeliana
Io oggi non vorrei parlare di politica ma vorrei parlare anche del della vita quotidiana la realtà diciamo della del del settore agricolo rende in Palestina
Ovviamente io dividerei diciamo i problemi che sfidi che affronta al settore agricolo agroalimentare in Palestina in due tipologie di dei problemi
La prima tipologia quella diciamo quelle problemi possibili classici normali tipo il cambiamento climatico
La frammentazione delle della proprietà
La produzione il la carenza del la scarsità delle risorse naturali
La debolezza del della logistica e delle infrastrutture che abbiamo noi la sicurezza alimentare la la qualità quindi tutti questi sono problemi
Diciamo classici che anche si possono
Diciamo trovasse né in altri paesi soprattutto quelli dei nostri vicini
Mentre c'è un'altra tipologia di prodotti Brad idee di sfide dei problemi e quella dovuta alla occupazione
Alla cooperazione israeliana dei nostri territori
Incisioni silenzio in Cisgiordania che nella Striscia di casa
Devo dire che questa sfida sfida per me è più difficile
Del più sfidante de de de de quelle problemi di prima
Perché molti anche molte de del diciamo delle dei problemi che ho citato prima
E in parte sono dovute alla all'occupazione quando parliamo delle delle risorse naturali
Non abbiamo l'eccesso ai nostri risorse naturali proprio a a causa delle
Occupazione quando parliamo del della commercializzazione abbiamo difficoltà di muoversi nelle nei territori
E l'agricoltore hanno hanno problemi e diritti andare in aree nel Maine determinate zone hanno problemi di andare nei lavori nei loro loro campi per lavorare
E un portale esportare e importare materiale primi o import per il settore una cosa per noi difficilissima
Petar Wiesel di concreti di queste cose
Secondo l'accordo di pace soprattutto nell'Accordo di Parigi l'accordo economico di Parigi
Noi palestinese non possiamo e importare materiale digitale
Tipo anche se lo vogliamo non lo so e introdurre una nuova retta
Per migliorare la produzione diede un bitter malato una determinata cultura non possiamo portarla perché proprio
Abbiamo questa limiti e questo lo è diventato per noi portarla
Sapete l'acqua la qua da noi
Ovviamente non abbiamo larghe ma abbiamo risorse diciamo o Fiume Grande Fiume a l'acqua il diciamo al la risorsa principale dell'acqua in Palestina l'acqua al Tiziana l'acqua chi cede il terreno
Israele controlla il cento per cento delle nostre risorse di acqua
Sto parlando solo della Cisgiordania
Ottanta per cento e queste sono studi fatti da centro internazionale non non solo non opinioni mia
L'ottanta per cento del del del di di questa va qua vale direttamente all'insediamento in al colonne e il venti per cento del viene venduto a a noi
Con prezzi salatissime perché la ditta
Ha governativa si chiama carote israeliana loro gestiscono queste risorse dell'acqua
Per questo da noi in Palestina
Come percentuale di
Diciamo territori
Coltivati a regime irrigue solo il cento per la il cinque per cento mentre il Chelsea nel novantacinque per cento sono sono all'origine a pioggia o anche solo la pioggia
Un altro un altro aspetto è una una sfida veramente una cosa molto difficile che nell'ultimo mese soprattutto negli ultimi cinque sei anni o forse ancora anche di più
E il comportamento del dei coloni in Cisgiordania
La violenza loro questa violenza perché e Colonnese
Vorrei però costruire sempre gli ukase più insediamenti quindi nei territori dei mostri dove facciamo agricoltura
Praticamente ogni anno la stagione della raccolta dell'oliva una battaglia addirittura ogni anno si organizzano Campanini a livello internazionale vengono attivisti da tutto il mondo anche dall'Italia dall'Italia erano molto attiva in questo senso
A vengono ad aiutare gli agricoltori soprattutto l'agricoltore che hanno diciamo campi o vicino al muro
Moro chiedi vidi che
Moro
Da noi che circonda molte città che ha netti anche buona parte del del del territorio agricole o quelle che sono vicine alle seriamente quindi
E queste sono
Diciamo esempi delle delle sfide
Che i nostri agricoltori diciamo affrontano quotidianamente collettivamente
Non sarò
Dato che appunto alle sale i problemi vanno trovate spesso soluzioni per poter permettere la resilienza delle delle delle la sopravvivenza delle popolazioni vince insomma degli esempi concreti
Di soluzioni innovative anche tramite la attraverso la ricerca attraverso la la cooperazione allo sviluppo che che e attraverso anche l'impegno delle istituzioni della società civile palestinese per poter comunque garantire la propria la produttività delle delle zone agricole cioè
Questo dosso Corbett di cercare di dare soluzione almeno a quelle cose che diciamo risolvibile chiedo qui che possiamo risolvere
Noi come Centro di ricerca ma non solo come centro di ricerca nel nazionale agricolo Morganti come ministero
Sicuramente ci attiviamo per dare soluzione nel nostro nei nostri limiti ovviamente però io vorrei
Parlare
Su quattro quattro iniziativi che abbiamo quattro Programme che sono per me sono programmi è importante rappresentativi come come risposta diciamo alla ai problemi soprattutto quelle problemi principali problemi maggiore
E il primo programma che abbiamo abbiamo un programma ormai chiedo ora da più di dieci anni
Si chiama food security questo un programma guidato dal dichiaro da
Si concentra sulla diciamo sul frumento proprio ha come obiettivo di migliorare
Aumentare la la la produzione del frammento come un bene essenziale in in in Palestina
Ovviamente questo un programma a diversi diverse
Finanziatore compreso anche il il governo palestinese
Però onda un programma strategico a praticamente
Ha nell'ambito di questo programma abbiamo valutato sviluppato diversi varietà che sono adatti anche ai nostri non alla nostra clima alla alla situazione chi chi viviamo
In un in Palestina sono più più prototipi
E poi si sono anche nell'ambito del programma creati formati gruppi di di agricoltore che producono
Se se semi quindi questo una cosa che ci aiutano anche di di moltiplicare aumentare la superficie coltivata quel col frumento infatti quest'anno e proprio come abbiamo se è stato questo istituito come a un task force dal dal ministero e proprio per cercare di duplicare la superficie coltivata con il grano e proprio a causa del del della crisi internazionale del del frumento del della situazione Russia ucronia
Un altro programma molto importante
Un programma diciamo io lo per io Groppello finanziato dall'Unione Europea
Comanda finanziamento del trenta per cento dal governo palestinese e questo un programma per sei anni
Con sedici milioni che ha l'obiettivo di sviluppare tutta la filiera delle degli ovini
è importante anche perché prende tutta la filiera diciamo da Az
Il lì come centro di ricerche noi facciamo tutta la parte del della valutazione del del delle delle animale del cerchiamo dei indi individuare anche delle delle delle razze più di diciamo più produttive più diciamo migliore migliore
Cocco belle come produzione
Un altro programma molto importante un programma che nel governo palestinese colla fautori uscito anche a a diciamo reclutare dal fondo verde internazionale quello del dal cambiamento climatico
Questo programma per sei anni
Quattordici milioni
Che ha l'obiettivo di diciamo sviluppare tutta la Ferriera dello dell'Ulivo
Proprie come come un mezzo di mitigazione contro il cambiamento climatico si chiama loro carbon furti Brent
Perché l'Ulivo perché abbiamo deciso diciamo di presentare questa e questo progetto solo Olivo perché l'Ulivo in Palestina rappresenta e il cinquanta per cento delle dei territori coltivati per questo
Per ultimo e concludo abbiamo un programma o un progetto molto importante per noi con Progetto finanziato dalla Cooperazione italiana
è implementato sempre dall'Istituto Agronomico Mediterraneo
Sta per partire proprio in questi giorni un progetto importante anche perché proprio come volume
A un Pacetti qua quattro milioni e qualcosa
Particolare perché questo progetto targhetta praticamente le cooperative agricoli le cooperative agricole in Palestina solo il tessuto proprio il tessuto del del mondo diciamo del settore
Il tessuto produttivo del settore sognava cooperative di donne ed i giovani e questo progetto
Ha l'obiettivo di renderle più Rizzelli antiche di aiutarle alla diciamo all'accesso anche alle alle risorse
De di organizzarle moto anche e più diciamo ed entro più più riserve residente
Scusi mi scuso per luglio no non speranze della testimonianza e anche so che ha dovuto affrontare un lunghissimo viaggio per poter portare questa diciamo queste questa testimonianza appunto qui abbiamo qualche minuto se ci sono delle domande
Qualcuno ha qualche curiosità
Renzi gli atti innanzitutto delimitate tratto molto interessante è grande Tania domanda molto Santi seppero Canzio fondamentale
è importante la comunicazione in quali strategie comunicative Corazzin chiaramente in atto pensassi che tutti questi sforzi e l'importanza della diplomazia elementare passa arrivare al grande pubblico in particolare anche un pubblico giovanile che spesso è interessato ma
Conta e orientarsi nella complessità tutto ciò grazie
Grazie a una non so se è una domanda molto importante perché diciamo tutte le strategie di cooperazione la capacità di comunicare quindi di aumentare la consapevolezza dei problemi nel pubblico a tutti i livelli dal livello proprio la cittadinanza a livello di coloro che poi devono prendere decisioni politiche con parlamentari nugoli di governo è fondamentale altrimenti noi sviluppiamo tutto un sistema ti puoi Milouidi obiettivi sul Po sostenibile che però non sono conosciuti
Delle nostre società ma a maggior ragione dalle società dei Paesi destinatari delle nostre azioni quindi noi facciamo stiamo facendo
Molto più oggi di quanto facciamo ieri per comunicare il padiglione odierno è un esempio è un esempio di tentativo di raggiungere il grande pubblico per spiegare quello che viene fatto a giugno abbiamo organizzato una grande conferenza messicana opera che alla conferenza nazionale sulla cooperazione allo sviluppo a Roma hanno partecipato due mila persone
Molti rappresentanti della società civile ma anche appunto della cittadinanza interessata
E e così via cerchiamo con il programma anche di insieme per gli obiettivi di sviluppo sostenibile
Di diffondere in tutte le piccole città italiane quello che rappresenta l'Agenda venti trenta per uno sviluppo della
Della terra più sostenibile
Quindi che un'azione molto importante che serve fondamentalmente a mettere insieme tutte le forze perché queste sfide sono sfide globali veramente molto complesse
Non possono essere affrontate da una piccola parte della società devono essere affrontate bene o male da tutti ognuno deve fare la sua parte
Sia appunto i cittadini sia la parte politica sia le istituzioni per cui più se ne parla e più si coinvolgono le persone più abbiamo la possibilità che la nostra azione sia efficace
Grazie grazie mille se non ci sono altre domande e io vorrei ringraziare nuovamente i nostri relatori per aver condiviso il loro pensiero testimonianza insieme a noi inviterei a lasciare un attimo il parco perché c'è un contributo video che sarà annunciato adesso David
Grazie ma ridendo