La vista nella casa circondariale di Tolmezzo

Bene
Buonasera a tutti e so che siamo un po'stretti in questo prestigioso Caffé Cauci due di
Di Udine
Per chi dovesse seguirci perché stiamo facendo una diretta Facebook sulla pagina di Nessuno tocchi Caino che contemporaneamente va anche sul sito
Dei di radio radicale e quindi va in streaming su quello potete raggiungere siamo in via in via Gemona
Oggi è una giornata particolare questa conferenza renderà conto di una di una visita che abbiamo fatto insieme alla Camera Penale friulana
Con Raffaele Conte
Poi gli altri altri avvocati che faremo parlare tu ricorderai particolare insieme agli Sabetta Zamparutti a Rita Bernardini nel carcere di Tolmezzo
Questo periodo d'estate per metter Elisabetta in particolare che origine ha origine in queste in queste terre il la visita al carcere di Tolmezzo e una tappa obbligata
Ci sono state altre tappe di questo viaggio della speranza siamo chiamare così di Nessuno tocchi Caino
Nelle nei luoghi di pena poi dirò qualcosa anche sul senso della pena nel terzo millennio e questo era il titolo di una conferenza che abbiamo fatto ieri a Belluno a seguito della visita al carcere di Belluno ieri che abbiamo organizzato insieme soprattutto fonia Sommacal del l'ordine degli avvocati la Camera penale di di Belluno il senso della pena pensate che noi ancora oggi chiamiamo quei luoghi di privazione della libertà e già avrebbe un senso dire il luogo di privazione della libertà invece richiamiamo
Luoghi di pena penitenziari istituti dipenderà
Che senso ha concepire la giustizia
Nel terzo millennio appunto edificando degli istituti dei luoghi che sono votati proprio istituzionalmente strutturalmente a infliggere sofferenza appena punizione dove abbiamo un'altra concezione
Almeno noi di Nessuno tocchi Caino della giustizia su una concezione più volta
A
A riparare a riconciliare a restituire alla società a persone che hanno sbagliato diverse
Al momento dell'uscita dal luogo di detenzione da quelle che erano al momento
Del delitto del
Del reato
Siamo in tanti
Vorremmo dare la parola il più possibile
Coloro che hanno annunciato la loro
La loro presenza e quindi io raccomanderei a chi interverrà parte interventi introduttivi che potranno protrarsi un pochino più dei cinque minuti però linea di massima se noi stiamo nei cinque minuti per quelli che interverranno riusciremo a far parlare il maggior numero
Possibile di di persone
La visita nel carcere di Tolmezzo oggi è stata una visita
Insomma meno così è mortificante
Di tante altre visite che pure in questo viaggio della speranza lo ripeto
La speranza nel senso di quella speranza che di San Paolo nella lettera ai romani la spesso contro ha spento cioè l'essere speranza di incarnare la speranza
Al di là di ogni speranza siccome
Nei luoghi di privazione della libertà la speranza e una idea un sentimento una visione molto rara perché sono luoghi oltre che di privazione della libertà anche di privazione della
Della speranza era importante che in questo viaggio della speranza andasse soprattutto nei luoghi dove vige invece la disperazione il contrario della speranza in questo viaggio d'estate
Molto particolare
Perché
Ormai si connota essa dell'Estate dei suicidi in carcere non solo tra i detenuti ma anche tra gli operatori della polizia penitenziaria
è un viaggio che abbiamo a cui abbiamo voluto dare un nome
Di richiamo anche esso cristiano evangelico
Visitare i carcerati
è una delle sette operare di misericordia
Che noi abbiamo
Voluto quest'opera realizzare per portare speranza conforto un po'di ristoro
Quanto meno il ristoro dell'ascolto perché spesso nelle carceri le persone
Hanno bisogno innanzitutto oltre che essere certa è quella l'aspirazione massima scontare un momento della loro vita di privazione della libertà secondo Costituzione
Secondo leggi ma questo non avviene quanto meno
Avere il loro il dono
Devi essere ascoltati di poter parlare e di essere ascoltati di essere riconosciuti come persone certo private da libertà ma come persone che non hanno perso
Oltre la libertà anche la dignità e in molti casi anche la salute molti casi ancora anche la vita cinquantaquattro
Suicidi in questa dall'inizio dell'anno ad oggi a questo Rita Bernardini
Proprio
Non potendo stare con le mani in mano con le braccia come si dice conserte in in attesa che accada qualcosa
Ha deciso di dare corpo alla speranza facendo e oggi del settimo giorno l'ennesimo sciopero della fame
E l'azione non violenta
Che la forza quella della non violenza
Gentile
Amorevole che può disarmare anche il più acerrimo dei nostri avversari anche il più spietato
Del potere
Dei poteri e la forza della della non violenza è lei ha detto mancano messe dieci giorni ormai alle forse anche di meno poco più di un mese dalle elezioni
Non voglio rendermi complice
Di questo abbandono
Dello Stato nei confronti di persone che sono sotto la tutela dello Stato i detenuti i i carcerati e quindi io do corpo alla speranza
Sì innanzitutto tu
La speranza che ti aspetti di ricevere dagli altri si innanzitutto tu il cambiamento che vuoi vedere negli altri e quindi lei ha deciso di dare con l'esempio di lotta non è di testimonianza della non violenza una possibilità a chi va R.
E a chi di dovere coloro i quali possono cambiare subito la situazione certo voi dite ma per la legislatura sciolto è finita il parlamento sciolto c'è un governo per gli affari correnti
Che può intervenire anche con decreti laddove si trovò di di fronte a situazioni di una tale gravità da non poter essere tollerate
Tollerata e questa situazione quella in cui ci troviamo ripeto non era mai accaduto negli ultimi forse decenni che nelle carceri dall'inizio dell'anno ci fossero
L'anno scorso sono stati una trentina i suicidi in tutt'ad ad oggi invece quest'anno stanno quasi sono quasi sono quasi raddoppiati
Questo la l'esempio che lei da quello appunto della non violenza e cioè della speranza che si
Infonde negli altri esercitando la incarnando la quello che lei perde in termini di peso
Direi quasi materiale fisico cerca di trasferirlo in termini di forza per a coloro i quali hanno il potere e il dovere anche di intervenire lei lo dirà nel suo intervento quali sono gli obiettivi di questa sua
Azione ma dirà anche come lei ha visto il carcere di oggi per quanto mi riguarda ritengo che sia un carcere
Io sopra la media della
Nelle altre carceri in quanto al rispetto dei diritti umani fondamentali per gli spazi che ci sono per le possibilità di attività trattamentali che ci sono per la luce anche che c'è
E quindi non si può definire il carcere di Tolmezzo poi grazie anche ad una direttrice la dottoressa Iannucci
Che lo sta conducendo da cinque anni a questa parte davvero con intelligenza posso dire anche con cura direi quasi con amore come se quella fosse non la casa circondariale ma fosse la sua cassa
E lo e sta esercitando un ruolo di supplenza rispetto alle mancanze
Ripeto istituzionali strutturali
Dello dello Stato ma la realtà delle carceri italiane non è certo quella nel carcere di Tolmezzo basta spostarsi da Tolmezzo Udine già la situazione diventa un po'diversa se poi da Udine ci spostiamo a Pordenone
Andiamo non per non voglio dire dal paradiso all'inferno ma dal purgatorio all'inferno sì essendo l'inferno quello di Pordenone concludo dicendo
La nostra forza sta in coloro i quali decidono anche loro di dare corpo alle idee che hanno a ai pensieri e sentimenti che nutrono nei confronti di una realtà perché io lo capisco sapere che esiste una parte della città in cui c'è diciamo dove si si ecco c'è una discarica ma non di rifiuti ma di persone dove c'è un inferno dove si patiscono le pene giusto
Il caso di dirlo del nell'inferno forse non stiamo tranquilli neanche noi non siamo sereni anche noi noi io credo stiamo bene la mia nella misura in cui bene stanno quelli vicini a noi
Il nostro prossimo e quelli che stanno oltre le mura di un carcere sono nostri fratelli
Sono parte della nostra città della nostra della nostra comunità
Ecco quello che davvero l'invito del molti lo hanno fatto già oggi
Giacomino e altri voi due colleghi hanno deciso di iscriversi oggi l'hanno deciso di fallo nel luogo sono iscritti a Nessuno tocchi che non è il luogo dove abita carino
Perché hanno visto hanno visto quei luoghi quindi l'appello che faccio siamo indiretta anche sul Facebook di Nessuno tocchi Caino che sullo su Radio Radicale
Dateci ecco quella forza che noi trasformeremo indigenti Lezza in amore perché mutino
Ecco i luoghi della società più bui più nascosti più abbandonati gli l'abbiamo cachi amate carceri
Sono istituti di pena forse dobbiamo concepire qualcosa di meglio di un istituto di pena può essere di privazione delle del di libertà la mamma non si può aggiungere le del la sofferenza suppletiva
A a di una afflizione di un dolore
Paradossalmente creando quella
Quella per l'azione che nel nome della difesa sociale della sicurezza sociale della difesa di Abele lo Stato rischia di diventare esso stesso
Fratricida esso stesso Caino quindi l'appello che faccio anche a me
Voi che siete qui Elisabetta Zamparutti è seduto a quel tavolo magari fatte
L'atto di
Iscrivervi a Nessuno tocchi Caino per aiutarci a rendere lo Stato più civile la nostra società più civile io ringrazio Raffaele conto per la verde Ciconte per aver deciso con Nessuno tocchi Caino di animale
La Camera penale andata ieri in visita nella casa circondariale di Udine e oggi con noi in quella di Tolmezzo ma ormai la sintonia direi la cooperazione tra Nessuno tocchi Caino alle Camere Penali diventato ormai un rapporto solido
Che cerchiamo perché condividiamo gli obiettivi gli stessi obiettivi quindi grazie Raffaele anche per averci per organizzato anche questo incontro di oggi in piena estate mi pare che sia già un successo la presenza la parola
Grazie
Io devo farvi
Una confessione
E dal mille novecentottantacinque che faccio l'avvocato
E la mille novecentottantacinque che mi occupo di detenuti
Me ne occupavo molto di più
Nei primi tempi della della della mia e della mia professione
A quel tempo difendevo tante tante persone
Tanti ragazzi tante ragazze
Tossicodipendenti
Che finivano in carcere per aver rubato per comprarsi la droga per aver commesso dei furti e delle rapine
Difendevo tanti ragazzi e ragazze che adesso non ci sono più
La maggior parte di coloro che difendevo allora è finita falciata dall'AIDS
Trascinando magari con sede in questa triste sorte anche la propria famiglia
E devo dire il vero avevo perso un po'il contatto
Con il carcere
Avevo perso un po'il contatto con cosa significa al carcere
Ho cominciato a recuperarlo
Da un paio di anni quando da presidente della mia camera penale
Ho ritenuto necessario fondamentale importante imprescindibile
Conoscere meglio a far conoscere meglio anche a quelli che sono dalla mia camera penale che cos'è la realtà carceraria perché si può parlare tanto di carcere ma finché non ci vai finché non ti rendi conto di che cos'è il carcere finché non ti confronti con i detenuti non conosce il carcere
Sì poi io penso che tra le tante persone che
Oggi parlano di carcere si riempiono la bocca con frasi tipo buttate via la chiave bisogna che marciscono in carcere che leggiamo quotidianamente sotto fatti di cronaca nei commenti sotto fatti di cronaca sui sociale
Non si renda siano frutto di una grandissima ignoranza
Ogni avanza grave perniciosa che è quella di non sapere che cos'è il carcere
Che è quello di non conoscere chi sono i detenuti
Oggi per esempio una cosa che mi ha colpito ma qualcuno po'pare una stupidaggine ma ci dicevano a Tolmezzo
Che essendo passata alla sanità relativa ai carceri alla Regione la Regione eroga le prestazioni minime
Se voi qualcosa in più devi pagarti chi viene in carta sempre il dentista Now depista quello che noi consideriamo una cosa comune erano lì tutti i giorni andiamo a farci la polizia si precarie per costoro è un'impresa straordinaria
Uno ad oggi ci ha detto mi avevano dato quindici nomi di dentisti affinché potessi curarmi li ho contattati tutti e nessuno ha voluto venire in carcere
Ho dovuto pagare un dentista che venisse da Reggio Calabria
Ecco può sembrare un fatto minimo ma in realtà ci dà l'esatta la gamba e pagando ovviamente a peso d'oro come ha detto lui
E questo si dà l'esatta dimensione di del abisso che c'è fra la società civile o cosiddetta civile
E quello che è in carcere
E questo te ne rendi conto solamente andandoci
Solamente confrontandosi con i detenuti solamente vedendo dove e come vivono
Quello che fanno quello che gli è concesso quello che gli ha dato il rapporto che hanno con la polizia penitenziaria e
L'apparato amministrativo del carcere
Le difficoltà che hanno nella vere anche cose che per noi sono pane comune e cose che riteniamo normali
Abbiamo cominciato lo scorso anno andando proprio sotto Ferragosto il sedici e diciassette prima a Udine ha poi a Tolmezzo
Perché l'Unione camere penali aveva lanciato questa iniziativa chiamato a Ferragosto in carcere per cui ci siamo impegnati proprio nei giorni di Ferragosto ad andarci
è venuto mimare mi dispiace che oggi non ci sia l'amico Franco Corleone che purtroppo è a Roma ha dei problemi personali che gli hanno impedito di essere presente che è il garante dei detenuti
Qui a Udine ma che ha una lunga storia alle spalle
Per quanto riguarda il carcere l'ausilio ai carcerati le strutture carcerarie
Erano tocca abbiamo cominciato un discorso diverso nuovo che io avevo già cominciato perché quando avevo spinto la mia collega di studio
Natasha Marzinotto a diventare garante per i detenuti di Udine
L'avevo spinta perché sapevo che persona fosse era stata sostenuta anche da Icaro qui c'è Roberta Gasco lo ha fatto per due anni attraverso di lei ho potuto conoscere ancor di più l'aspetto carcerario
Essendo le vicino cioè sentendomi raccontare le difficoltà che aveva ogni giorno nel nell'intraprendere delle attività a favore del carcere e l'ho approfondito pian piano
Anche grazie soprattutto devo dire la verità Franco Corleone ecco attraverso Franco Corleone
O ha preso riuscito a coagulare attorno a sé tutte le realtà associative
Che
Gravitano gravitavano nell'assistenza ai carcerati è riuscito a dare degli indirizzi è riuscito a per esempio la dottoresse annunci mi dice magari ce l'avessimo anche qui a Tolmezzo perché per esempio riuscito
A rimodernare il carcere di Udine e sta proseguendo in questa attività per far sì che questo carcere che aveva avuto un primo momento di ristrutturazione
Seguito alla famosa evasione di Capodanno che c'era stata nel due mila e quattro se non vado errato fine nei primi anni due mila ma che lui ha portato a una nuova da era ecco perché una cosa di cui nessuno si rende conto
E che il rapporto fra de tenente e detenuto fra struttura carceraria e detenuti è un rapporto biunivoco
Meglio stanno i carcerati meglio stanno anche tutto l'ambiente che a che attorno a loro quindi la polizia penitenziaria era parte amministrativi
Che sono fortemente sotto organico come ci ha detto diceva dottoressa gli annunci che lo sono da anni nonostante le richieste in tal senso
Nonostante io sovraffollamento carcerario che c'è a Udine centoventiquattro detenuti per ottantotto posti che mi diceva la che comandante Sensale ex centoventiquattro sono anche un numero minimo perché c'è stato un cluster ricoprì d'fa fa ad aprile maggio per cui non hanno inviato detenuti per un certo periodo e stanno ancora vivendo di questo fatto di questo mancato invio
O come anche a la Tolmezzo dove ce ne sono duecento due affronto di posti ben minori tant'è che mi diceva il dottor Pittaro
Ex professore all'Università di Trieste che è il garante regionale che noi avevamo il triste primato di essere la regione con il maggior sovraffollamento carcerario di tutta Italia
Adesso siamo solamente terzi ecco
Ma questo ovviamente non è un dato assolutamente positivo nonostante questo nonostante questo nonostante questo sovraffollamento
Riusciamo ad avere delle strutture che reggono ancora delle strutture in cui il rapporto umano come abbiamo potuto vedere oggi e io di questo lo ringrazio
Ringrazio Nessuno tocchi Caino ecco io vi ringrazio perché voi mi avete dato qualcosa
Che io non avevo
Quello che mi avete dato
è il modo di rapportarsi con i detenuti
Noi siamo andati nelle carceri l'anno scorso siamo andati a Udine siamo andati a Tolmezzo siamo andati a udire ieri ecco però devo dirle il vero
Di questo ve ne ringrazio veramente tanto io oggi ho capito
Realmente nel modo più importante è il modo più giusto di rapportarsi con i detenuti
Ecco mi dispiace che decolla e i colleghi siano dovuti andare via perché avevano degli impegni precedenti
Ma il rapporto che io ho visto con i detenuti all'interno fin mezzo a loro nella del luogo di passeggio nel luogo Dario nell'ora d'aria in cui ci si è confrontati con i loro problemi che possono essere i problemi del carcere tipo che a Tolmezzo
Nessuna delle celle alla doccia nessuno delle celle all'acqua calda
Cosa diversa rispetto a Udine dove tutte le celle invece hanno la doccia e hanno l'acqua calda
Parlare quindi del fatto che d'inverno pieno inverno siano costretti a con una temperatura ben al di sotto dello zero al servizio di una qualche diventa veramente difficile gestire agli spazi che loro ritengono essere spazi non sufficienti non ci siamo stati nella casa dobbiamo siamo stati in una cella per due detenuti abbiamo visto come vivono abbiamo visto come cucinavano
A un certo punto ci siamo stupiti perché una cella molto piccola già per due e loro avevano sostanzialmente una sorta di si erano far virgolette associati con la cella canto per cui preparavano il cibo anche per gli altri detenuti e non ci domandavamo come facessero a stare in quattro al tavolino che avevano lì a mangiare assieme ecco perché francamente era una cosa estremamente estremamente difficile
E sentire i loro i loro problemi il problema del detenuto che per esempio già laureato in economia e commercio si stava laureando in scienze politiche internazionali
Sì ci diceva in me a me mancano o un esame la tesi di laurea però dice il problema mio è che mentre per l'esame posso combinare Como combinata con gli altri attraverso
I canali che possono essere Skype
Poi possono essere altri sistemi di questo tipo non mi è possibile laurearmi perché che i professori della Federico secondo di Napoli presso dove lui si sta laureando vogliono vederlo di persona vogliono parlare con lui della tesi
E quindi lui ha chiesto da mesi
Un di poter essere trasferito al carcere di Secondigliano dove i professori hanno detto le abbiamo un rapporto col senno di questa Federico Secondo rapporto al carcere di Secondigliano fatti trasferire lì che quindi noi possiamo incontrarci
Da mesi ha fatto la domanda non può o non può nessuno li ha mai risposto non riceve risposta e quindi c'è per carità è un problema secondario perché però insomma io porre laurearmi e non posso
O come dei detenuti che purtroppo in virtù della situazione alcove che loro hanno subito più di tanti perché dobbiamo ricordarci questo dobbiamo ricordarci
Che mentre noi ci difenda avevamo dal dal Covent stando a casa non uscendo evitando i contatti
Questi poveretti hanno vissuto il copy che sulla propria pelle all'interno di una struttura in cui non potevano chiedo scusa che qua parte ma si sono Siri
Vivevano la situazione alcove idee in una struttura in cui non potevano non potevano difendersi in nessun modo in nessuna maniera
In cui erano reclusi erano costretti a vivere coattivamente assieme ad altri erano costretti a vivere in una situazione estremamente difficile
In cui bisogna dare atto alle strutture qui di Udine Tolmezzo di aver tentato in tutti i modi di rendere questa ulteriore pena che si aggiungeva già quella che stavano subendo
Di avere la sua d'aver cercato di fargliela vivere nella maniera migliore possibile cercando di proteggere al modo migliore ma ecco queste persone quindi hanno dovuto subire ulteriormente qualcosa che noi non abbiamo subito
E che per loro è stata è stata una cosa devastante
Si è pensato qualcuno ha pensato a una regia nel rivolte carcerarie che ci sono state adesso
Adesso totalmente smentita Macchi era l'evidente frutto di una situazione drammatica che costoro stavano vivendo e che né in relazione alla quale nessuno ha fatto niente
Se non coloro che l'aveva coloro che là vivevano assieme a loro e quindi le guardie carcerarie le strutture carcerarie che cercava che che ha recluse anche se cercavano in qualche modo di renderla migliore
Ecco quindi io devo dire il vero appartengono associazione che per i carcere fa tanto Giandomenico Caiazza visto che nessuna forza politica parlava di carcere o di giustizia
Ha scritto una lettera a tutti quanti e i rappresentanti dei partiti politici dicendo guardate che c'è un problema c'è un problema di giustizia c'è un problema di carcere nessuno di voi ne parla che cosa avete intenzione di fare pochi parlamentare io mi ricordo costa Sisto
Ecco Giachetti ecco questi parlamentari qua pochi che possiamo contare sulle dita di una mano hanno sempre cercato di portare avanti questi problemi di riuscire in qualche modo a a farli arrivare di fronte all'opinione pubblica o comunque di fronte al Parlamento pochi a fronte dell'Ina Anita delle forze politiche che continua tuttora
Devo dire al vero
Questa visita che oggi ho fatto a Tolmezzo
Mi ha aperto gli occhi su su su un modo diverso
Di fare carcere ecco modo di nessuno carichi Nessuno tocchi Caino è un modo che a me piace cercherò
Di replicare in in qualche modo anche con piccole richieste per esempio parlavano dei detenuti ne hanno detto noi siamo qui a passeggio abbiamo due panche due sedie ci sono tanti detenuti che hanno una certa anzianità che si stancano dopo poco e non possono sedersi ci servirebbero delle sei dieci servirebbero delle panche magari un tavolo su cui per carità può sembrare una stupidaggine ma e la qualità di questa stupidaggine che in realtà migliora una vita dietro le sbarre dice un tavolo per magari giocare a carte
Che cosa che a noi possono far sorridere ma in realtà sono cose che invece a costoro pesano tantissimo che magari con le associazioni che sono
Ma qualcosa si potrebbe anche fare
Quando abbiamo avuto la possibilità durante il tempo del Covent di fornire delle mascherine per i detenuti lo abbiamo fatto ben volentieri perché cercavamo di renderci utili in qualche modo in qualche maniera e io penso che quello che ho visto oggi sia il modo giusto di fare carcere certo risoluto qui non lo fa da tanti anni
Lo fa con una professionalità non solo delle visite non lo fa ma anche nella conoscenza delle norme delle sentenze delle possibilità che possono essere concesse normativamente giuridicamente ai carcerati
E che cercano in qualche modo di riversare a costoro ed è un qualcosa di importante ecco importante importante come Franco Corleone per esempio cerchi di fare queste riunioni periodiche con le associazioni per cercare di migliorare la vita nel carcere
Importante come fare Liliana Mauro fare delle giornate della legalità
O come fanno o a cui partecipano gli studenti per cercare di conoscere la realtà carceraria o come fanno i professori che si recano in carcere pericolo di esserci stato con dei professori
E siamo andati apparse del ciclone detenuti con i ragazzi che riprendevano a parlare un pochettino di quello che facevano a fare anche dei giochi per carità fare anche dei giochi per giocare insieme ai detenuti e ragazzi esperienza bellissima devo dire la verità importante perché poi quando si si sblocca quando i detenuti capiscono che chi è lì e lì per loro
Non ha un secondo fine non ha un secondo interesse ma a il la volontà il desiderio di cercare in qualche modo di migliorare la loro situazione
Si aprono ti parlano della loro vita la loro famiglia della loro situazione carceraria come successo con noi in quella cella in cui hanno preparato il caffè ci hanno fatto vedere
Le bistecche che avevano cucinato ricerche palmate fettine parallelo no questi quattro piatti con le fettine parato e che le dividevano con la cella accanto è la mangiavano assieme
L'umanità di farci comprendere le loro difficoltà pur apprezzando pur apprezzando
Quello che la strudel le le persone del carcere di Tolmezzo facevano per loro e cercavano di dare al di là dei mezzi che gli erano consentiti
Ecco io penso che vivere in carcere per noi in questo modo
Ma cercando poi di applicare quello che abbiamo visto è quello che abbiamo conosciuto per aiutare queste persone sia il modo più bello migliore di fare carcere io di questo ringrazio Nessuno tocchi Caino ecco penso mi è dispiaciuto appunto che non ci fossero anche gli altri miei colleghi alla fine
è un qualcosa che cercherò nel nostro piccolo di replicare in qualche maniera perché purtroppo la nostra realtà è una realtà un po'di frontiera è una realtà un po'estranea a quello che sono i meccanismi del DAP a Roma dalle possibilità che abbiamo però è un qualcosa che ci dà delle vie per poter interloquire meglio
Più
Più approfonditamente più giustamente in modo che sia
Foriero di positività e di qualche risultato per queste per queste persone che possono essere lì per scontare delle pene per reati gravi ma sono delle persone con cui ci siamo intrattenuti abbiamo parlato sono le persone come noi non è che che che sono qualcosa di particolare hanno sbagliato pagano per quello che hanno sbagliato però è giusto che lo facciano in una maniera in un modo in una situazione in un luogo che gli preservi la dignità che faccia in modo che non si debbano
Suicidare perché non arrivano a sopportare questa situazione ieri alla carcere di Udine abbiamo visto questa persona che era stata portata lì da Venezia
E che attirato la nostra attenzione si ha parlato
è una situazione difficile questa persona si era tagliata spaccando il bagno si era tagliata la gamba fino ai tendini del ginocchio
Demandata incarnata in ospedale in ospedale avevano dovuto se darla perché che non riuscivano ad aiutarla viveva evidentemente una situazione non c'ero dei vorrei gli psichiatri hanno detto che non era un caso psichiatrico
Che era una situazione derivante dal carcere che quindi evidentemente del vedendo questa persona in queste condizioni quello che aveva fatto ci siamo domandati
Come fosse possibile una valutazione di questo tipo o sapere per esempio a Tolmezzo che il SerT non va a Tolmezzo
Hanno richiesto delle delle persone tossicodipendenti che il SerT si rechi a Tolmezzo il sette non ci va ecco ci sono tanti forse piccoli modi tante cose
Che hanno i possono apparire minimali ma che in realtà perché vive una realtà di quel tipo sono importanti sono gravi
Sono sono tante
Ecco io mi auguro di poter continuare questo percorso c'è ma nessuno tocchi Caino ma anche che all'Interno dalla mia camera penale assieme all'associazione che si occupano di carcere di aiuto ai carcerati
Di riuscire a fare qualcosa
Anche noi a livello locale per queste persone per cercare di rendere la loro vita come dovrebbe essere dignitosa
Perché articolo ventisette sperando che nessuno mai faccia qualcosa per toccarlo
Dice che il carcere deve tendere alla rieducazione non già alla pena a dal far scontare deve essere un modo per recuperare le persone non per punirlo ecco è e purtroppo io mi rendo conto che nella che lo vedono i social perché non interagiscono queste persone perché è assolutamente inutile forse e io leggo troppo spesso tanti commenti che forse sono facilitati dal dal fatto che non da queste persone non vengono con un non vengono nessuno le conosce c'è un anno sorta di anonimato c'è questa valutazione questa oggi è giustizialismo
Spicciolo grave e triste profondo però radicato profondamente della gente che bisogna invece combattere in tutti i modi possibili e il primo modo possibile di far conoscere quella che è la realtà carceraria ecco questa è una cosa secondo me importante che sia diffuso che tutti conoscano maggiormente è quella che è la realtà del carcere quello che succede alle casse come si vive nel carcere quello quello che si subisce dal carcere perché senza questa conoscenza
è difficile immaginare che si possa fare qualcosa ecco la base era a conoscenza del carcere se non c'è questa conoscenza diventa difficile anche dire la gente aiutate ci fate qualcosa
Dateci una mano per cambiare determinate situazioni scusate se mi sono dilungato ecco
è un po'una Seat qualcosa che mi ha ci ha messo un po'di passione sì un poco se stavo anche per commuovere un paio di volte perché oggettivamente devo dire la verità che certe cose
Mi colpiscono ecco vedere degli esseri umani in certe condizioni
Mi colpisce e mi colpisce molto perché
Io credo nella legge credo nella giustizia
Ma vorrei che ci fosse più giustizia che la legge fosse applicata di più ecco che fosse rapportata a quella che è la situazione carceraria perché non è che la legge a a un certo livello se tu non vedi come vivo una persona dunque rendersi conto di quanto importante sia l'applicazione della legge in determinate situazioni
Scusate se mi sono dilungato ma ecco passo la parola Rita Bernardini
Allora lo dico a chi ci segue da radio radicale in questo momento ci troviamo a Udine
E e questa mattina abbiamo visitato il carcere di Tolmezzo mentre ieri come Nessuno tocchi Caino e Camera Penale Ordine degli Avvocati abbiamo visitato il carcere di Belluno
Voglio iniziare da
Due fatti scandalosi in cui i detenuti avevano torto marcio
Il primo fatto scandaloso
Quando siamo usciti dal carcere
Gli agenti di polizia penitenziaria ci hanno fatto vedere una busta dove dentro c'erano dei pacchetti di sigarette
E dove dentro questi pacchetti di sigarette c'erano di Rimini telefoni cellulari
Che qualcuno ha tentato di buttare all'interno di un passeggio perché i detenuti se ne potessero appropriare
Allora i detenuti in quel caso avevano torto
Noi parlando alcuni giorni fa con un comandante
Questo comandante ci ha detto che almeno in questo momento
Almeno il trenta per cento dei detenuti Neville e centonovantatré strutture penitenziarie italiane hanno sia il telefonino e lo smartphone che adesso il possesso di uno strumento del genere
Implica anche un reato punito penalmente quindi aumentar la pena per chi viene trovato in possesso
Di cui insisto aggeggio che nome di mano priviamo dalla mattina alla sera e senza il quale possiamo dire non che non possiamo vivere ma insomma condiziona molto la nostra vita
Questa è la parte del torto però vediamo anche alla parte della possibile ragione
Perché secondo la legge italiana e il Regolamento di attuazione del due mila il detenuto
Fu a fare solamente dieci minuti di telefonata a settimana assiti Imana
Solamente dieci minuti di telefonata a settimana per parlare
Con i genitori magari con i figli minori per sapere quali sono i problemi magari per chiedere delle cose insomma per tutto quante ore noi passiamo al telefono WhatsApp scambiarci in messaggi proprio per la vita quotidiana
Dieci minuti di telefonata a settimana
Per quelli dell'alta sicurezza che abbiamo visitato oggi a Tolmezzo le telefonate previste sono due al mese
Quindi ogni due settimane si fa una telefonata
Adesso cioè il convinte che è stato deleterio per quanto ci raccontava l'avvocato Conte in realtà introdotto qualcosa di positivo ha introdotto e un maggior numero di telefonate che però fra un po'verranno totalmente tolte in alcuni casi lo sono già state totalmente tolte e e ha introdotto redditivo chiamate cioè potersi soprattutto per coloro che si trovano un paio a famiglia poter avere un colloquio
Ma tra verso la video chiama
Allora questa però è la parte della regione perché dei detenuti perché in altri strutture un po'più dignitose europee
Hanno molte più possibilità
Di aderì contatti con la propria famiglia e addirittura né quello che ci ricorda don Davide Riboldi che ha lanciato questa iniziativa una telefonata si ti può salvare la vita perché in alcune carceri Europa il il telefono i detenuti ce l'hanno in cella
Se hanno naturalmente con numeri selezionati solamente ai propri familiari solamente al proprio avvocato eccetera
E se hanno un momento di sconforto possono chiamare
Il la propria fidanzata il marito magari un figlio insomma possono avere quel contatto umano che magari ti impedisce di tirarti una corda al collo in un momento di disperazione e farla finita
E questo è il primo scandalo i telefonini di trovare l'altro scandalo che abbiamo verificato oggetto per cui sono stati ritirati tutti i computer che poi vengono dati per motivi di studio ai detenuti dell'alta sicurezza è che idee facendo i controlli perché i controlli vengono fatti in continuazione sapere qual era lo scandalo e che hanno trovato in questi computer
Dei film porno allora quindi grande torto dei detenuti
Li abbiamo incontrato persone che stavano in carcere da dieci quindici
Anni
Allora anche qui una caratteristica solo italiana per il
E negli altri paesi europei non è così c'è la possibilità
Per i detenuti di aderire contatti colloqui intimi con il proprio partner con la propria moglie o con la propria accompagna Italia eh vietato
Anche se poi andando a leggere l'ordinamento penitenziario
Troviamo scritto
Che l'amministrazione devi fare il possibile per agevolare i i contatti
Con i familiari stretti
Quindi con i coniugi ma soprattutto in presenza poi di figli minori deve fare in modo che questi contatti siano ecco tutto questo
Nel carceri italiano per come ad hoc con per come oggi non è consentito
E allora che cosa provoca questo carcere
Provoca Ricci viva
Vi fornisco dei dati noi in questo momento abbiamo cinquantacinque mila detenuti
In Italia
Solamente tre mila e quattrocento di questi detenuti è entrato in carcere per la prima volta
Tutti gli altri hanno avuto almeno una carcerazione
Ventisei mila hanno avuto almeno una carcerazione
E tutti gli altri ne hanno avute due-tre quattro-cinque fino a oltre il dieci carcerazione
Quindi che cosa vuol dire che il carcere fa uscire le persone peggiori di come sono entrate ma se noi andiamo a vedere perché poi le scriviamo delle leggi bellissime no
Che poi non sono minimamente attuate
A partire dalla nostra Costituzione lo ricordava l'avvocato Conte insomma quest'articolo ventisette favoloso
Anche il rispetto alcune cose che tu hai ricordato cioè la Lippi IMI perché i nostri padri costituenti che avevano fatto la Resistenza e che erano stati in carcere
Non hanno scritto il carcere ma hanno scritto il lei pene plurale
Non possono essere contraria al senso di umanità e devono attendere alla
Risocializzazione e del condannato
O questo non si verifica perché quando noi troviamo delle vessazioni tournée ricordate
Alcune Tissone immotivate ne abbiamo trovato presente in alcune carceri che venivano dati e un tot numero di colori se tu chiedevi un colore per poter disegnare
In più non trovavano e quindi tu non potevi usare che ne so il violetto allora il motivo di quella vessazione non si spiega
Ma cose più gravi in alcuni istituti per esempio in presenza di un padre detenuto che va a trovare che che lo vengono a trovate i propri figli minori
Non può apportare donare il un giocattolo piccolo di quelli poco costosi ma che
Consente al padre di fronte al figlio che non lo vede mai piccolo di avere un momento cioè io ti sto dando qualcosa ti faccio un dono e a volte noi abbiamo riscontrato
Chi addirittura non gli consentono di portare prese nella spese
In Terna di portare le merendine
Oppure è di portargli un succo di frutta Sempre preso dalla spesa Esterna non comprato chissà dove
Sono vessazioni che non trovano alcuna giustificazione
Se poi andiamo a vedere come è organizzata tutta la struttura l'amministrazione penitenziaria intanto ho citato all'inizio Lepini secondo Costituzione perché non necessariamente latina degli esseri il carcere
Perché se uno che ha commesso un piccolo reato io lo mando in quel luogo di inferno
è entrato chi aveva le elementari in criminalità esce laureato in criminalità
Diventa un esperto in criminalità se io invece a quella persona che ha fatto un piccolo reato i no la possibilità di pari una piscina un misura alternativa viene chiamata spesso così
Noi abbiamo scoperto tutte tutti i dati statistici ci dicono che chi accede alle misure alternative a una recidiva che sia passa drasticamente
E allora perché non si fa un maggiore ricorso alle pene e misure alternative domanda
E il il carcere quindi è una fabbrica spesso di delinquenza perché guardate che la recidiva per chi esce dal carcere noi abbiamo visto tanti casi meravigliosi invece di persone che si sono riscattati
Ma chiesto arriva all'ottanta per cento
Già l'ottanta per cento di quelli che entrano in carcere poi continuano a delinquere anche perché non vengono risolti e non si fa niente per risolvere i problemi per cui sono finiti in carcere
Noi abbiamo una sorta qualcuno l'ha chiamata discarica sociale
Perché nella maggior parte dei casi chi ci troviamo negli istituti penitenziari
Ci troviamo tossicodipendenti
Tossicodipendenti gravi ci troviamo casi psichiatrici
Ci troviamo persone povere
E e quando dico povere parlo anche di povertà culturale Cia che provengono da zone del Paese dunque e c'è una forte povertà culturale penso alle grandi periferie delle città no
E dove e l'abbandono scolastico è altissimo e guardate se noi andiamo a vedere
Che ne so cito per Roma Tor Bella Monaca cito per Napoli Scampia se noi andiamo a vedere indice di criminalità di quelle
Zone è più alto
Che in altri perché sono
Privi di servizi cioè lo Stato diciamo sia un po'dimenticato di quelle zone e naturalmente per continuare a vivere spesso
Si delinque e poi dico povertà culturale perché magari
Sì è più propense o ad a vere e la moto
Che ne so quella super
Veloce piuttosto che comprarsi dieci libri
Cosa che invece accade in altre e zone del del nostro Paese e allora c'è un'opera grandissima da fare
Però i diritti devono essere rispettati e noi abbiamo un'amministrazione penitenziaria che organizzata in un modo che costosissima
Perché io vi dico che ogni anno lo Stato italiano spende
Tre miliardi e duecento milioni solo per le carceri non sto parlando dell'esecuzione penale esterna delle misure alternative
Solo per le carceri si spendono lotte primi miliardi e duecento milioni
Però se poi andiamo a vedere nei fatti oggi la bravissima
Direttrice
Di Tolmezzo insieme alla bravissima comandante di Tolmezzo
L'unica dirigeva solamente quel carcere tutte e due a metà dovevano occuparsi anche del carcere di Pordenone
Sì perché poi ce lo scambiavano durante la settimana no
Il che è assurdo perché se uno è direttore in un istituto penitenziario dovrebbe occuparsi della vita di quell'istituto allora i direttori non ci sono moltissimi sono a scavalco
E l'ultimo concorso che è stato fatto dopo venti sei anni l'ultimo concorso non riuscirà nemmeno a coprire quelli che andranno in pensione
Gli educatori non ci sono sono solamente settecentoquaranta per cinquantacinque mila detenuti
E il nostro ordinamento penitenziario dice che ogni detenuto definitivo ha diritto
A un percorso individualizzato di trattamento quindi dovrebbe avere un educatore con il quale parla non dico una volta al giorno ma almeno una volta a settimana per capire i progressi che si stanno facendo ma certi detenuti nemmeno conoscono l'educatore
Settecento quaranta educatori gli psicologi sono un altro
Un'altra figura professionale
Sicuramente carente proprio per parlare nel momento in di maggiori disperazione oggi
Quest'anno c'è stato ha talmente tanta disperazione che cinquantaquattro persone a Verona quella ragazza di cui avrete letto tutto il Donatella che si è tolta la vita a ventisette anni
E poi mancano anche gli agenti di polizia penitenziaria anche se qui dovremmo fare un ragionamento
Un po'diverso su come sono organizzati perché se noi facciamo il raffronto di quanti agenti abbiamo noi
E quanti agenti ci sono negli altri paesi vediamo che lì sono molti di meno ma forse utilizzati in un modo più razionale
Sicuramente all'estero ci superano per numero di educatori numero di psicologi numero di direttori da questo punto di vista ne siamo cioè la parte trattamentale
E molto molto trascurata in più dobbiamo aggiungere chi passaggio della sanità penitenziaria alla sanità
Regionale è stata un disastro
Perché quanti e vediamo di persone che non vengono curate che devono aspettare misi se non anni per poter fare un controllo e poi si scopre che la malattia è diventata gravi gli psichiatri non ci sono
Qualcuno ci dice ebbe ma non vogliono andare a lavorare in carcere ho capito però ci sono casi psichiatrici che devono essere seguiti come dentisti di Tolmezzo cioè non ci voglio andare in carcere
Dice no io ci vado però mi pare che il diritto di potersi curare i denti sia un diritto soprattutto appagamento che debba essere assicurato gli psichiatri non ci vanno insomma c'è cioè bisognerebbe rivede ieri da capo questa amministrazione penitenziarie guardate che se noi andiamo a vedere le proposte che sono state fatte nel corso degli anni queste sono state fatte delle grandi commissioni che hanno fatto un lavoro splendido l'ultima la commissione Ruotolo il problema che dopo che ti hanno portato il lavoro non viene assolutamente attuato quante Commissioni hanno fatto Perrelli depenalizzazione ne siamo l'unico Paese d'Europa che a trentasette mila fattispecie di reato ora
Pur diceva lette la legge non ammette ignoranza ma solo per conoscere trentasette mila fattispecie di reato solo l'Italia si era inventate pensate
Che in paesi come la Francia ce ne sono sei mila e già sono tante non ce le siamo inventate trentasette mila
C'è proprio un'esagerazione uno per ogni cosa per ogni problema che si verifica che cosa inventiamo una nuova fattispecie di reato oppure aumentiamo le pene previste per quel reato quindi le commissioni gli studi sono stati fatti
Sarebbe il momento ed è quello che chiediamo anche con questa iniziativa non violenta
Che la classe politica
Sì
Facesse carico perché poi anche un problema di sicurezza questo è chi sbandiera la sicurezza non si rende conto che questi trattamenti rendono più insicure
E lecita così come altre politiche
Io concludo con un ringraziamento anche per chi ci ascolta da radio radicale vedete la solidarietà
Per questa iniziativa
Io l'ho avuta soprattutto
Intanto c'è qui una rappresentante lei Monica Brizzi e che è di Monfalcone
è una molto attiva su
Il social network ma lei riesce a coinvolgere è di una rapidità di una velocità strabiliante riesce a raccordo accordare un po'tutto il mondo penitenziario e quindi i Garrani utili
I familiari dei detenuti
E le associazioni che si occupano di i volontari
Per cui poi altre persone perché deve essere un'azione corale la non violenza è lo sciopero della fame altre persone hanno aderito io voglio ricordare che da subito
E sicuramente la conosce riti tutti Paola Severini Melograni che è una grande autrice televisiva della RAI
Ha voluto aderire e partecipare a questo sciopero della fame mappa abbiamo avuto straordinarie le nostre e amiche detenute del carcere di Torino
Chi si chiamano anche se sono qualcuna ci ha cinquanta sessanta settanta anni si chiamano le ragazze di Torino così si firmano Sempre nelle lettere che ci mandano e poi ci salutano con un saluto prigioniero
Loro hanno deciso di fare una staffetta interna fra loro
Due giorni digiuna digiuna un paio di detenuti due giorni l'altra eccetera e poi e ci sono quei chi da fuori molti familiari di detenuti ma anche praticamente tutta l'associazione Marco Pannella di Torino
Che anche loro hanno organizzato un digiuno fra loro noi vogliamo tentare di arrivare fino al venticinque settembre
E stimolare io e speriamo di riuscire ad avere anche un incontro con la ministra Cartabia e con il capo del Dap Renoldi che sono due
Personalità straordinarie dal punto di vista del pensiero diciamo che sono state un po'limitate dalla maggioranza e del governo
E che hanno avuto e però vediamo quello che si può fare non abbiamo chiesto di aumentarle almeno il numero delle telefonate
E di fronte a questa ondata di suicidio di favorire i detenuti che stabilivo non lontani dalla propria famiglia o che chiedono il trasferimento perché in quel carcere non si può lavorare
A Tolmezzo su duecento quattro detenuti lavorano settantuno detenuti
E essi che hanno partecipato ai corsi scolastici solamente trentatré detenuti quindi significa che per tutto il resto e cioè a lasciarla e basta
Insomma la risposta come dicevi Sergio Gentile che cerchiamo di dare è quella della non violenza che poi hanno Iceman segnata Marco Pannella
Insomma l'interesse non è sicuramente da parte nostra è quello elettorale perché alle elezioni non ci stiamo
Tutti noi noi tre siamo stati parlamentari in passato
Ma come veramente ci ha insegnato Marco parlare all'interesse quello kit viva lo Stato di diritto quello che è scritto nelle leggi e le le nostre leggi fondamentali
Che sono le leggi fondamentali una Yuto soprattutto per chi ha meno strumenti e meno mezzi per questo lottiamo per questo cerchiamo di andare avanti visitare i carcerati noi che siamo tutti laici è una delle opere di misericordia
Bene dovrebbero farlo in tanti
Eppure sappiamo che c'è pochissimo volontariato
Nelle carceri in alcuni casi viene anche ostacolato all'anno lasciamo perdere meglio che non entrino persone esterne che possono capire quello che avviene
Dentro il carcere
Ecco cerchiamo di attivare tutto quello che si può attivare nella direzione noi crediamo giusto grazie
Volevo ringraziare l'Assessore alla cultura del Comune di Udine Fabrizio Chico lotta è un vecchio amico che si spende per quanto gli è possibile per il carcere e che è venuto per dalla vacanza per portare un suo saluto dovuto andare via ma assoluta è stato importante senza delle cose sta facendo delle cose in carcere sta cercando di portare la cultura in carcere ecco che è una cosa un operazione secondo me
Straordinaria e assolutamente necessaria
E qui abbiamo un amico che di carcere se lo sa cos'è il carcere
Lotta anche per i quegli stessi principi che abbiamo espresso noi che Massimo Bray Anese per la Società della ragione a cui chiediamo di dire qualcosa che lui ecco su questo argomento
Grazie
Intanto a completare una considerazione fatta in conclusione al suo intervento da Rita Bernardini
Per ricordare che quelle trentasette mila fattispecie di reato penale in Italia sono testimonianza di una mortificazione del diritto
E di quello che dovrebbe essere il diritto penale perché in moltissimi di quei casi moltissime di quelle fattispecie non vi è parte lesa
Ossia si trasformano comportamenti sociali fenomeni sociali la povertà di cui ha parlato Rita di cui ha parlato Raffaele
In ragione di detenzione di pena
Ora
Io intanto ringrazio e saluto fraternamente l'avvocato Raffaele Conte
Nessuno tocchi Caino per un'iniziativa per questa due giorni
Intrapresi in una regione come il Friuli Venezia Giulia dove possiamo vantare
Giganti del diritto del senso di giustizia del senso di pietà la terra
Di Padre Maria Turoldo la terra di Loris Fortuna la terra di don Pierluigi di piazza mancato recentemente la terra questa città di Maurizio Batistuta un grande garante dei detenuti
Una terra dove
Quella tradizione quella cultura quel senso di diritto di giustizia e di pietà deve continuare e queste cose aiutano continuare con interlocutori come voi sarebbe bellissimo parlare
Nel senso della pena dei muri della pena
Nel due mila ventidue
Ma è chiaro mi mantengo l'impegno a una saluto di pochi minuti e quindi insomma le discussioni sui massimi sistemi le rinviamo ad altri momenti
Dico solo che io personalmente sono uno che ritiene che il carcere
In Italia quanto meno abbia fallito il carcere un'istituzione che andrebbe abolita che così com'è non serve a nulla anzi fa danno fa danno anche alla sicurezza come ricordava Rita Bernardini a cui dico che poi i miei contatti li hanno per la testimonianza staffetta anche con il digiuno sono sempre disponibili
Voglio solo dire una cosa
Che il malessere dentro il carcere in larghissima parte dovuto al sovraffollamento non è un flagello di Dio
Irrinunciabile
Intoccabile è frutto di volontà politiche e quindi bene si fa oggi alla politica
A rimettere
Al centro la necessità di responsabilità nei confronti della società tutta perché la responsabilità non è solo nei confronti dei detenuti ma è della Società tutta oggi sono state dette parole
Che sono pietre veramente pietre gettate che dovrebbero essere gettate contro la politica discarica sociale
è vero
I detenuti in larghissima parte sono persone persone che non hanno le possibilità culturali economiche pratiche di fare altre scelte se non quella
Noi insieme a un cartello di associazioni pubblichiamo tutti gli anni e quest'anno abbiamo fatto per il quattordicesimo anno di fila un libro bianco sugli affetti
Della legge sulle droghe
Nell'ambito della questione carceraria bene sui circa cinquantacinque mila detenuti che citava prima Rita
Il trentacinque per cento è in carcere per reati
Riguardanti la legge sulle droghe la Jervolino Vassalli preceduta da una che fortunatamente la corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale che era la Fini-Giovanardi
E circa quindici mila persone all'interno del carcere sono classificate come tossicodipendenti e per chiunque abbia buon senso il carcere non è un luogo dove si possono curare delle persone che hanno anche dei problemi di salute
Altissima e la casistica di disagio mentale quelle sono le persone che stanno in carcere allora voi provate a immaginare se è un caso se adesso sovraffollato se alle carceri sovraffollate di Udine di Tolmezzo di Pordenone che poi grida vendetta perché veramente una vergogna dell'umanità
Di Trieste si togliesse circa il trentacinque per cento delle persone che hanno commesso reati legati a stili di vita a comportamenti sociali o molto spesso e questi non sono conteggiati idea reati predatori
Che sono sempre legati al loro stile di vita quanto più vivibili già in sé sarebbero le carceri
Ebbene credo che anche questa legislatura ancora una volta finirà senza riuscire Ada od ottenere alcun risultato
Come ormai evidente sul tentativo di cambiare ad esempio legislazione sulle droghe
Ed è recente lo schiaffo ricevuto dalla corte costituzionale
Per la mancata possibilità di votare ad esempio
Proprio su questo in uno dei referendum
Guarda caso su uno dei due più sensibili quelli più sentiti dalla comunità insieme a quello sull'eutanasia ecco io mi auguro anche se da questo punto di vista sono pessimista
Che il prossimo scenario politico posso offrire le condizioni per cui si possono fare dei passi in avanti ripeto sono scettico e credo quindi che la battaglia di Nessuno tocchi Caino e di tante altre associazioni
Sarà ancora lunga perché se non è un flagello di Dio dipende da noi dipende dalla volontà grazie un saluto a tutti
Roberta Gasco dall'associazione Icaro è uno che col carcere ci lavora da tanto tempo fa un'attività meritoria
Vorrei che anche lei ci dicesse
Il suo pensiero
Grazie oggi a a Tolmezzo l'abbiamo rovinata adesso è venuto fuori sono
Io vi ringrazio per l'invito ringrazia l'associazione Nessuno tocchi Caino la Camera penale per le battaglie che non è assolutamente condividiamo io in questa sede rappresenta l'associazione Icaro Volontariato Giustizia che dal novantaquattro a Udine si occupa di volontariato penitenziario
Questa associazione nasce da un piccolo gruppo di di di persone che già si spendevano a all'interno dalla casa circondariale di Udine e hanno deciso Massimo prima ha citato il nostro storico presidente Maurizio Batistuta hanno deciso di di unirsi in gruppo
Terra
Per poter amplificare la forza della del singolo che entra in carcere ciò che noi crediamo anche chi entra in carcere che libero cittadino che entra con un'esperienza qualsiasi
Si porti fuori prima di tutto il pensiero che è stato citato prima che le persone che vivono all'interno del carcere sono esattamente come noi no questa è la frase che sentiamo dire da tutti da tutti coloro che in qualche modo entrano in carcere siano volontario siano ospiti
E la seconda cosa la responsabilità di aver visto la responsabilità di aver visto un posto che che è ben lontano da come da come ci viene raccontato
Allora ben vengano gli incontri come questo dove persone autorevoli si possono raccontare quale qual è la verità ma il nostro compito quotidiano è quello di di entrare di stare vicino a queste persone nel nostro piccolo creare un piccolo ponte con la società esterna perché so che che viviamo ogni giorno alla difficoltà proprio di
Di far sentire queste persone parte della società esterna quindi il nostro compito è quello di portare dentro principalmente la cultura e di creare in Rete all'esterno per poter parlare di questi argomenti
In questa in questa sede mi sento tra amici perché ci sono i gli insegnanti delle scuole la retta della legalità che che lavora da tantissimi anni con gli studenti delle scuole superiori per fare sensibilizzazione un gruppo di studenti universitari che si spende proprio per per raccontare ai propri coetanei oltre che ai volontari dalla nostra associazione in questa sede è stata ospitata anche una mostra del laboratorio di pittura dei detenuti di Tolmezzo
Che da quest'anno ci impegnamo a portare in giro per la Regione proprio perché è un vuole essere un piccolo gesto no per poter parlare di queste tematiche per per dire alla nostra regione che esistano anche quelle persone di perché la difficoltà con cui si ci scontriamo maggiormente era l'uscita dal carcere perché come diceva Rita Bernardini prima
C'è bisogno di sensibilizzare la recidiva fa parte sì del percorso rieducativo ma anche di ciò che la persona incontra quando esce da quel posto
Hanno purtroppo capita spesso di accompagnare a fare le persone non solo fisicamente ma anche come sostegno no alla vita del dopo da ricominciare a ricostruirsi un lavoro una famiglia un degli interessi
Sì per questo entrasse con una società cattiva che dicesse è un ex detenuto e non meriti di fare di farne parte quindi ciò che noi ci impegniamo a fare è quello di portare fuori queste voci no e di e di dirlo
Entrate entrate incontrate quell'essere umano che sta cristalli dentro una che per qualsiasi motivo è scivolato non sta a noi giudicare siamo dei semplici volontari tanti di noi non hanno alcuna competenza giuridica o o che altro
Però cerchi mettiamo a disposizione la nostra umanità per incontrare delle persone che sono come noi
E a chiedere alle persone che stanno fuori di di di a di aprire di aprire al cuore di aprire di aprirsi a un ascolto diverso perché in carcere così come dappertutto c'è un grandissimo potenziale e sono tutti insieme possiamo possiamo cambiare le cose erano quindi il ciò che ci piace molto della della nostra attività è la rete nel fare rette il il vedere che le le energie si moltiplicano che che tutte le iniziative fatte insieme non come come singola realtà ottengono dei risultati magari piccoli sono magari dei piccoli passi tiferò è importante stare insieme e fare le cose insieme e continuare a credere che sia possibile nonostante le difficoltà che nonostante il pessimismo che che tutti abbiamo in questo periodo
Grazie Roberta ecco io cedo la parola Liliana Mauro Oriana Mauro Della vende la rete per la legalità fa un bellissimo lavoro fa fa tanto la giornata della legalità che le organizza per i ragazzi delle scuole
Secondo me importantissima perché come anche noi per esempio le camere penali cerchiamo di andare nelle scuole per dare un'idea di legalità per far capire ai ragazzi che cos'è la legalità quali sono i diritti
Perché la Costituzione è fatta in quel modo e che cosa vuol dire io ritengo che lavorare con i ragazzi sia fondamentale ecco Liliana fa un lavoro come quindi giusto che dica la sua in questa riunione grazie
Ringrazio per indietro volevo far conoscere
All'onorevole Bernardino una una realtà che è unica in Italia
Cioè quindici anni fa un gruppo di insegnanti si è messo insieme uno per gli insegnanti che insegnavano in carcere insegnanti che lavoravano nelle scuole superiori
Un liceo artistico un liceo socio economico hanno deciso di fare educazione alla legalità
Creando una rete una rete che hanno come un tema particolare il piacere della legalità punto di domanda neanche a confronto
Quindici anni fa abbiamo portato i ragazzi della della quinta superiore
A fare formazione in carcere non solo a fare una visita in carcere come molte associazioni fanno benissimo però una visita no a fare formazione da gennaio a maggio
In carcere ragazzi del della quinta superiore di due scuole
E detenuti di un gruppo dedicato a a questo progetto una volta alla settimana ragazzi detenuti insieme
Lavoravano su dei dei delle tematiche che il gruppo degli insegnanti decideva insieme ai formatori che venivano nel in carcere a trattare questi temi avvocati artisti
Esperti di migrazione psicologi a seconda dell'argomento praticamente si faceva un questo lavoro con i detenuti ragazzi
Il lavoro durava ogni incontro tre ore in cui c'era una parte una parte di l'esempio nel chiamiamola relazione però i i ragazzi agosto si formavano Patri corrotti
Formati da studenti e detenuti laddove insieme su sollecitazioni eccetera discutevano non solo dell'argomento ma anche del perché si finisce in carcere del senso della pena
Della delle di cosa potrebbe essere e cosa rappresentavano le pene alternative quali erano le contraddizioni del carcere bene noi in questi tredici anni dico tredici perché l'attività si è interrotta qui in questi due anni di copie il copy praticamente ci ha ha ha falciato l'attività
Il risultato praticamente dichiarato
Dai dagli sia dei detenuti in questi anni che dagli studenti è questo i detenuti hanno avuto modo di incontrare la società esterna i ragazzi di confrontarsi con i ragazzi per di cui non avevano perso traccia perché non non avevano possibilità di confronto se non magari nei colloqui con missili ma era diverso
E quindi un come dire
Una un un senso di appunto tornare nella fitta nel nei problemi e per quanto riguarda questo per i detenuti e per quanto riguarda i ragazzi una lezione importantissima di legalità
Non solo ma anche una lotta concreta ai pregiudizi nessuno oppone di questi ragazzi che l'hanno dichiarato va quando incontravano magari altri coetanei in cui si discuteva di carcere e i loro quei tagli c'è una Sibilla buttare via la chiave glielo dicevano non siamo stati in carcere abbiamo visto questo questo questo per cui noi abbiamo cambiato
La nostra precisazione e la nostra idea di carcere e di detenuto e quindi dicevano a questi ragazzi nei bar quando si incontravano a ricreazione di quello che è stato detto qua rispetto alle alle pene ai detenuti ecco nella nostra paura perché io ho voluto rappresentare l'onorevole questa situazione
Perché la nostra paura degli insegnanti che qui la Limen conclusi nella proviamo in questo progetto la nostra paura è che questa situazione del copyright
Che ha interrotto questa cosa che guardi
Non era facile entrare perché la burocrazia ad altissima tutti ragazzi esterni tutte le le le i controlli una cosa veramente laboriosa la mostra Paolo che una volta fuori non riusciamo più a tornare
Questa è la nostra paura ecco vorremmo vorremmo che non so un aiuto per cui un grande aiuto ce lo dà anche l'avvocato Conte che con i ragazzi delle scuole isterismi che abbiamo fatto formazione perché non abbiamo continuato a fare formazione
Anche durante il cocktail non intriga ma non è la stessa cosa è un'altra cosa ecco quindi volevo solo dire questo perché per noi è importante con me
Come dire educazione a hanno commettere i reati perché i ragazzi capiranno che entro uscire dalla legalità aveva dalle conseguenza porterà Paradell i grazie
Ecco c'è un'associazione che si chiama Sisifo che fatta studenti studenti non solamente in giurisprudenza ma anche in altre facoltà
Che si occupa però del diritto penale liberale della Costituzione in senso liberale
Che quindi compie un'opera meritoria ecco e qui abbiamo Matteo Dordolo che uno dei suoi rappresentanti e che è una delle speranze Codella nostro del per per il futuro trovate io ringrazio prima di tutto per l'invito e anche per la presentazione nei
Siamo nati veramente da un anno da un'idea mia e di Linda che qua presente studiamo entrambi giurisprudenza qui a Udine
Quindi veramente
Di fronte a diciamo dei giganti di questa di questo ambito che per noi è una passione prima di tutto
Certamente tremano un po'le gambe ecco però sentendo tutti i discorsi che sono stati fatti e pensando e anche agli studi che io faccio di giurisprudenza sempre più vedo come la realtà per quanto io personalmente in carcere non ci sia mai stato
Sia difforme da quella che è la legge è stato riportato primo dal dall'onorevole Bernardini appunto che la legge l'ordinamento penitenziario dice qualcosa la realtà invece è tutt'altra
Molto spesso io leggo sentenza ho studiato sentenze come la Torreggiani che sono fondamentali però molto spesso sento sempre università conferenze dove quella realtà giuridica non è una realtà fattuale
E questo naturalmente con mio rammarico lo noto senza ombra di dubbio
Quindi noi come studenti abbiamo questo Obiettivo c'è quello di portare a conoscenza prima di tutto accertamento quello che il diritto penale eh
Veramente quello che noi studiamo ma non perché noi studiamo giurisprudenza perché lo dice la Costituzione perché lo dice una tradizione penalistica che quello dell'Europa e dell'Unione Europea
E quindi di fronte a certi proclami che che vengono fatti sui giornali e certi proclami di certi politici senza ombra di dubbio
Come dire
Noto mio appunto nuovamente il mio rammarico che non sì & distanti anni luce ma basta stare a tavola casa mia per capirlo che c'è una un'ignoranza veramente profonda di quello che è il diritto il diritto penale e soprattutto di come non sia assolutamente un torto a nessuno
Se c'è ed esiste la presunzione di non colpevolezza o di innocenza se vogliamo campi amarla che non è assolutamente un torto alle famiglie delle vittime se una persona che nella sua vita ha sbagliato decide di intraprendere una strada diversa
Che per l'appunto è una strada di emancipazione e di riscatto
Purtroppo queste strade sono molto strette io me ne rendo conto sempre di più interfacciando mi con le associazioni che di carcere se ne occupano da anni e con le persone che di carcere se ne occupano per per professione
Il nostro obiettivo è e in fondo risiede nella convinzione che queste strade si possono allargare se si crea nelle persone la consapevolezza che di quello che è veramente il diritto penale prima e di quello che deve essere il diritto all'esecuzione penale nelle carceri
Per quello che deve essere conforme naturalmente al diritto
Quindi noi facciamo varie attività siamo andati per esempio nelle scuole in un progetto di legalità e abbiamo visto e abbiamo letto negli occhi dei ragazzi come per questo argomento ci sia un interesse che è molto più profondo di quello che può sembrare e di come forse nelle nuove generazioni si possa veramente vedere
Un futuro più roseo perché io ho visto veramente con veramente felicità un interesse
E un capire che andando al di là di quello che può essere un titolo di giornale e andando a comprendere che il diritto penale a volte può essere anche vicino e le conseguenze penali delle nostre azioni possono essere vicine che forse è meglio evitare
Di dire l'ergastolo e la soluzione per determinate cose per determinati reati o che è più alta la pena meglio è meno ci saranno reati
Sì si capisce questo quando si ha l'età giusta per farlo perché purtroppo a una certa età non si cambia idea io lo vedo a casa mia
Questo è veramente una cosa positiva poi naturalmente
Adesso faremo nostro primo evento e siamo emozionate anche di questo e cercheremo di diffondere speriamo proprio anche tra le persone che magari hanno più anni Dinoi di instillare una consapevolezza di quello che alla fine altro non è che il diritto e la legge e la giustizia
Io ieri leggevo un libro
Vita e destino di Vasilij Grossman dove si parla appunto
Di in un frangente del carcere
Di un lager più precisamente che per l'amor di Dio non sarà paragonabile al carcere di adesso ma leggendo una frase dove il detenuto doveva riservarsi dei fogli bianchi mi è venuto in mente proprio quello che ha detto prima l'onorevole che non viene dato un pennarello in più per scrivere qualcosa
E questo libro riguarda ben anni Pinto
I cani molto più lontani di quelli che sono i nostri e quelli che sono seguenti soprattutto alla Costituzione italiana che per chi la studia è un testo non solo fondamentale ma veramente bello da leggere diciamo per quello che può essere può sembrare noiosa volto il diritto e più a chi non lo scooter ecco quindi io veramente
Altro non posso che dire grazie a chi ci ha chiamati qui all'avvocato Conte a Roberta che ci è stato vicino in tutto questo tempo in questo anno che siamo in cui siamo nati insomma
E altro non posso dire che il mio è un messaggio di speranza perché veramente ho visto nei giovani
Una volontà di capire che l'altro che può essere il detenuto non è un altro comune mezzo ma una persona come tutti noi che semplicemente ha fatto un errore di più
Grazie
Ecco questo è un bel messaggio un bel messaggio dada un ragazzo giovane che un messaggio di speranza ecco è un piacere averlo sentito
Se c'è qualcun altro che vuol fare qualche intervento che vuol parlare ecco
Che riguarda proprio l'aver lambito dalla scuola rispetto al carcere no ecco questo io sono un insegnante del carcere di Udine
E ovviamente ritengo che la scuola sia imprescindibile
L'andare a scuola il rispetto per se stesse andando a scuola la riacquisizione del rispetto per se stessi sono fondamentali quello che noi facciamo come scuola statale
E proprio cercare di ridare dignità ai nostri studenti
E di offrirgli degli strumenti che mi possono adesso che possano essere loro utili nel momento in cui escono
Come si parla in chiave europea di
Von
Gli situazione fondamentale insomma
Di rivalsa sociale anche rispetto alla a quello che è successo a questi detenuti sicuramente la scuola vuole essere questo vuole riportare a questi studenti un senso del sette e dell'essere riconsiderati riposizionati una volta crescono noi come scuola statale ha in questo momento offriamo tanti corse ma in particolare offriamo
Diciamo la licenza media e il biennio delle superiori però ci siamo trovati col Covent in gravissime difficoltà
Perché ovviamente non è stato possibile fare lezione on line nonostante il collegamento grazie proprio la dottoressa Iannucci che qui avete più volte citato
Sì abbia la distanza dal computer che è sul tavolo alla parete di circa un metro ma non c'è la volontà di mettere quel metro di filo
Quindi non c'è questa volontà in pratica di dire agli studenti che si questo se inizio un percorso ebbene portarlo a termine perché come nella loro vita la maggior parte delle loro cosa si sono interrotte noi spesso rappresentiamo qualcosa che va a singhiozzo che viene interrotto che quindi che valore può avere
Quindi
Quello che io chiedo e anche dignità e rispetto per gli studenti del momento in cui per venire a scuola fanno non una non due ma otto dieci quindici domandine
Per avere un colloquio preliminare pervenire in una scuola che è statale
Quindi dello Stato lungo una scuola x che capitali perché oggi voglio farlo Bach Abbado li faccio due ore di lezione di inglese però questo purtroppo non non viene capito dove vanno a finire queste domandina che gli studenti fanno è un modo per fiaccare la volontà anche di questi studenti e secondo me no rappresenta davvero un modo dignitoso di trattare nessuno nessuno dovrebbe dover fare quindici domandine per poter andare a scuola
Nessuno eppure questo viene fatto cioè un moto di ospiti ostacolare la scuola che assolutamente deve essere superato noi non siamo un ente che vali né a fare beneficenza neutrali perché non sa che altro fare non siamo la scuola dello Stato la scuola dello Stato
Eppure nonostante tutte le convenzioni fatte fra Ministero di Giustizia e ministero dell'Istruzione
Non si riesce ad attivare per esempio
La scuola on line i nostri studenti arrivano al biennio delle superiori ma a Udine non è possibile prendere un diploma
Non è proprio possibile
Perché uno si ferma lì
Quindi quello che noi gli diamo eh qualche cosa per poter continuare poi alle serali fuori il biennio ma non andiamo oltre lì perché non è possibile fare entrare altre persone neanche on line
In un momento in cui gli abitati con lei si è dimostrata veramente vincente per tutti io ho due figli adolescenti uno appena finito le superiori che hanno fatto due anni on line
E sono usciti magnificamente non è possibile a questo la scuola non può al vero nel carcere un ostacolo ma deve essere un veicolo per il reinserimento
Se non si comprende questo passaggio mi dispiace ma manca qualcosa di fondamentale perché in questo momento in cui non c'è un educatore las la parte educativa assolutamente assente
Queste persone sono lasciate veramente a loro stesse
Dove per avere un colloquio con l'educatore appunto si fanno n domande ma l'educatore può venire una volta a settimana e prima dove prima c'erano quattro educatori adesso ce n'è uno una volta alla settimana
Ecco carcere di utile ho detto tutto spero veramente che la situazione migliori Chiara
La professoressa Maria rodare ecco che allora grazie ora io ho il piacere di dare la parola a Gabriele Quercia dottor Gabriele Querci viene da Trieste a luglio giurista un economista sono ora personalità poliedrica
Conosce anche la realtà dalle carceri friulane lui e Billie Trieste in particolare quella di Trieste per qualche minuto vorrei che tu ci racconta sì sentiti e qui al mio posto
Alla buona sera va bene querce
Sono venuto apposta da Trieste
Per iscrivermi nuovamente l'associazione Nessuno tocchi Caino
E per dare la mia solidarietà alla ai suoi dirigenti che che appunto stanno svolgendo un'opera di misericordia di misericordia
Chi è chiara a tutti
Io stesso sono andato prima di venire qui avete l'avvocato ha citato molti molte personalità anche religiose io sono andato dal vostro scolo so picchia un santo che che amo molto
Che mi è stato vicino nei momenti molto difficili queste persone il gruppo dirigente Sergio D'Elia l'onorevole Bernardini la Elisabetta Zamparutti stanno svolgendo un'opera di misericordia
E l'appello che rivolgo a tutti i detenuti che dovessero ascoltarmi in questo momento e di non perdere la speranza mai perdere la speranza finché ci saranno queste persone
E torno molto ottimista perché la realtà la civiltà giuridica che ho trovato oggi che mi conferma essere il Friuli una grande nazione intendo dire una è veramente incoraggiante persone che donano il loro tempo oggi per venire qui ma per dare la loro testimonianza
Di quello che fa lo durante la loro vita professionale e di quello che riescono a portare alla società Italiana quindi sono veramente contento soddisfatto di di essere venuto di aver sentito queste illustri testimonianze
Che mi hanno arricchito molto
E quindi mi rivolgo a tutte le persone e alle famiglie delle persone dei detenuti di non perdere la speranza perché la battaglia della giustizia sarà vinta grazie a queste persone a questo gruppo di persone che ogni giorno lavora per vincere questa battaglia
Quindi questo è la è il primo è il primo la mia prima testimonianza sono stato la scorsa settimana con un'altra delegazione dei nostri amici radicali alla avvisare il carcere di Trieste dove ci sono grandi problematiche la situazione
Non è tragica però ci sono anche lì delle problematiche quello che però emerge emerge chiaramente che lo Stato italiano non è ingrato
Di garantire la rieducazione il famoso trattamento della rieducazione
E quindi io non mi rivolgo più alle persone deboli che sono detenute ma mi rivolgo ai forti o presunti tali che sono che la classe politica che noi dobbiamo andare a a a votare
E allora la domanda che bisogna farli è questa
Lo vogliamo capire che la giustizia è il primo problema che abbiamo in questo Paese la durata dei processi
Perché qui ci si è dimenticati che noi stiamo vivendo una giustizia in cui sono avvenuti i fatti come quelli testimoniati dal caso Palamara
Quindi la solidarietà che va data alle persone
Detenute va da sé anche per questo motivo perché ci sono dei fatti eclatanti che fanno sì che molte persone sono anche innocenti che ci siano degli sballi degli errori giudiziari
Io ne posso testimoniare molti e anche di persone che hanno fatto carriera grazie ad errori giudiziari gravissimi
Dove persone hanno perso il loro posto di lavoro
Quindi ci vuole la maggiore sensibilità da parte della società che il problema delle carceri è solo un problema all'ultimo della giustizia è chiaro che meno appagante perché nessuno ne vuole parlare
Perché sembra che sembra che che non non fa non è Smart non non è alla moda ma bisogna affrontare questo problema per migliorare le condizioni di vita della società
Non voliamo più che ci siano episodi di ignavia politica come quello che ha portato alla mancata approvazione dei decreti attuativi della modifica della legge sull'ordinamento penitenziario
Un'ignavia più critica che ha deluso che ha creato lo sconforto in tutti i detenuti e nelle persone negli avvocati che che che che che anche loro attendevano queste queste modifiche nel nelle famiglie
Quindi ci vuole da parte della classe politica che andremo ad eleggere ognuno di noi dovrà chiedere a coloro i quali vi chiederanno il voto se loro sono interessati o no a risolvere questo grande problema che la giustizia italiana e che problema di carcere
Perché lo Stato italiano non è in grado di garantire il rispetto della legge
E non dimentichiamoci che veniamo anche da un periodo come il compito a Trieste ad esempio ci sono casi in cui e non le attività trattamentali
Si interrompono a giugno e riprendono a settembre
Quindi si sa che per quattro mesi durante l'anno non ci sono queste queste attività trattamentali e sicuramente in tanti altri casi avviene così
Allora di fronte a casi come questi aggravati da un evento straordinario come il compito vogliamo assumere delle decisioni sta di natura straordinaria e questo dovrebbe interessare a tutte le classi tutti i partiti politici
Di fronte a situazioni straordinarie misure straordinarie
Quindi vogliamo aumentare i giorni per la buona condotta o vogliamo avere il coraggio di parlare nuovamente di misure come l'indulto come l'amnistia
Perché quando uno Stato non è in grado di garantire Haider alla al a un cittadino che sbaglia che commette un errore
Commette un reato nonostante appunto non siamo un Paese in cui la giustizia purtroppo a ha dato delle dei begli esempi mi riferisco sempre al caso che ho menzionato in modo precedentemente
Devo ci vuole il coraggio e la consapevolezza che dobbiamo assumere delle decisioni
Importanti per risolvere questo problema di questa parte finale che solo una parte del grande problema che ha la giustizia italiana questo è quello che invito e tutti voi a chiedere ai vostri rappresentanti politici a quelli che andrete a scegliere cosa che farò anch'io
Coloro i quali mi chiederanno il mio supporto
Sì vedranno fare questa domanda volete risolvere il problema della giustizia e come lo volete risolvere volete verremo lette
Risolvere anche le pitture ma della locazione economica dei mezzi come vengono spesi i soldi per la giustizia italiana e soprattutto per le carceri perché come ha detto l'onorevole Rita Bernardini i sono miliardi che vengono che che sono a disposizione del Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria
Per cui auspico che il nuovo governo e coloro i quali avranno le responsabilità politiche si assumono questa grande responsabilità di un atto veramente di giustizia con la G maiuscola di interessarsi seriamente di questo problema perché riguarda la vita sociale
E la salute delle nostre persone delle nostre famiglie la sicurezza perché appunto c'è il problema di persone che escono
Dalle carceri senza avere avuto il minimo trattamento e addirittura alcuni si ammalano
E questo è una cosa terribile e gravissima e ripeto ai detenuti alle persone alle famiglie che soffrono e che non riescono a visitarli che hanno problemi né chiamarle di non perde la speranza perché l'esperienza di oggi a Udine
è importantissima c'è una grande forza nella società civile nelle associazioni rappresentata dalle persone che sono qui che a loro volta rappresentano una rete di altissimo livello
E quindi sono felice di dire che questa battaglia sarà sarà vinta
Infine
Per deridere i soli a la collega Sonego somma caldi Blue Note il mio non sarà un un intervento il mio non sarà assolutamente un intervento ma semplicemente volevo complimentarmi per questo evento che è stato organizzato oggi perché segue in varie tappe le l'associazione Nessuno tocchi Caino che organizza moltissimi eventi che parla di carcere
Io mi complimento per gli interventi consentito oggi perché effettivamente stato toccato il tema molto della della scuola anche all'interno del carcere un tema importantissimo perché si tratta del diritto allo studio ecco abbiamo parlato di diritti di violazioni di diritti immaginate anche il diritto allo studio per i detenuti
E io sentire oggi i queste associazioni che si occupò dell'insegnamento anche Progetto che prima ha parlato la professoressa di questo un ovvio fra gli studenti e il carcere lo stesso insegnamento che diceva prima l'insegnante mi scuso che non mi ricordo i nomi o l'intervento o l'intervento che ha fatto il ragazzo sono stati di interventi bellissimi significativi perché effettivamente si è parlato di un diritto il diritto all'istruzione
è vero che se il carcerato ha un diritto a vivere in condizioni in maniera dignitosa all'interno delle carceri come misura delle celle
Come tutto ma anche il diritto allo studio la possibilità per lo stesso di ricostruirsi anche quando esce dal carcere ma non solo quando esce il carte ma anche quando è all'interno del carcere che la sua formazione sia continua
La possibilità di un inserimento ma anche di un vivere in una condizione migliore all'interno del carcere con una cognizione con una conoscenza comune quella cosa importantissima e del fatto che il veramente oggi si sia discusso tantissimo la concentrazione su questo diritto è stato una cosa che veramente mi ha toccato e mi complimento con l'organizzazione può veramente
Come noi vieni
Sì certo
Una sera io mi chiamo Antonio
Faccio parte di un gruppo teatrale
Spazi apre
Top
Che in collaborazione con altre strutture
Affronta dei temi legati alla detenzione
Io parlo con cognizione di causa sono stato ospite
Per anni
Di un is del carcere di Udine
Quindi
So che cosa e il carcere per averlo provato
Direttamente
Volevo un attimino però tornare al al concetto del rapporto con gli studenti
è vero che rapporto diretto io l'ho fatto perché per per quei due anni che sono stato dentro
Ho contattato ho avuto rapporto con gli studenti delle scuole superiori coi quali
Ci incontravamo avevamo un incontro al termine del quale loro erano molto più arricchiti
Perché naturalmente entravano in una realtà che a detta dei loro genitori la mattina era terribile ne uscivano
Pienamente consapevoli che il carcere e soprattutto chi viveva all'interno del carcere
Aveva una prova cultura una poca personalità un modo di approccio nei confronti anche loro e nei confronti dei degli altri detenuti che loro ritenevano del tutto astruso dal modo
Più o meno
Di forme che si erano creati in partenza però nel periodo che abbiamo vissuto di Lillo Claudio noi abbiamo avuto un rapporto
In maniera remota
Con molti istituti abbiamo contattato qualcosa come cinquecento studenti
E credetemi cinquecento studenti
A contatto con la realtà a
Detentiva perché intende vivo intervenivo io come soggetto all'interno che è stato all'interno di un istituto penitenziario l'UEPE
Magistrati di sorveglianza quindi era una presentare un quadro quanto più completo e vi posso garantire che dalle lettere dei ragazzi dalle reazioni dei ragazzi
Erano completamente sorpresi
Dalla
A porte complessità ma a volte anche banalità perché le domande che mi venivano chieste era consimile all'interno cioè la mattina ti svegli cosa fai
Cosa succede cosa succede in questa circostanza e quest'altra circostanza e il fatto di trovare degli interlocutori
Che potessero essere molto disponibili ma molto chiaro in quelle che erano le loro richieste li arricchiva tante meno che poi tornavano a casa oppure chiudevano il collegamento
Approfondendo ulteriormente con i docenti con docenti meritori tra le altre cose perché veramente la Rete la legalità occorre nello stesso tempo anche l'insieme dei docenti che avevano partecipato erano si erano resi protagonisti di questa iniziativa
Alla fine avevano ottenuto anche dei ringraziamenti per avere finalmente toccato in prima persona la realtà detentiva quiz si è diciamo che dal momento in cui io ho terminato la mia pena sono uscito all'esterno
Ad adesso punta a un molte situazioni sono peggiorate se vogliamo o quanto meno c'è una stasi non c'era l'educatore all'epoca non ci sono adesso non c'erano psicologi all'epoca non ci non sa non ci sono adesso
Quando si faceva il ragionamento del pennello il pennarello ad aprirlo il pennarello
Cioè voi non potete neanche immaginare cosa sia la banalità della quotidianità all'interno c'è un foglio di carta
E qualcosa che a volte
E molto meno banale di quanto non pensiate
Non appena una situazione che noi riteniamo del tutto quotidiano ordinaria all'interno vissuto detentiva assume un atteggiamento particolare non non parliamo poi della famosa domandina delle famose domandine che sono
La cosa più assurda ma nello stesso tempo più tragica del del carcere lo chiamo così perché in effetti così ancora
Perché la domandina
E l'aberrazione più totale
La la docente Dodaro la materia chiedeva dove vanno a finire le domandine
Io non saprei dove vanno a finire ma non ve lo dico
Però molte domandine naturalmente si somma la le domandine alle domandine alle domande in alle domande dalle domandine
Hanno una massa di mano al di domandine ma voi mi insegnate che quando c'è una massa enorme di domandine
O si va a estrazione oppure
Sì il tutto va a finire in una bolla di sapone e spesso e volentieri è così
C'è quindi le esigenze primarie quello che io chiedo sempre alla società civile a coloro che sono all'esterno di prego
Contattate i detenuti stata contatto con loro portate nelle vostre case o nei nostri contatti l'idea che non sono degli esseri alieni ma sono delle persone che possono anche aver sbagliato
Hanno sbagliato spesso e volentieri
Spesso e volentieri non sempre però hanno tutto il diritto
Naturalmente di riprendersi la propria vita ed essere considerati per quello che sono degli esseri umani
Esattamente voi stessi diritti e cui stessi doveri cosa che attenzione
Quando si esce non sia noi siamo pareti giudicati non ve lo dimenticate mai ne siamo dei padri giudicati
Quindi quando si esce all'esterno sicuramente le difficoltà per noi lavorative saranno e indurmi e quando dico enormi ho toccato con mano vuol dire enormi
Perché vuol dire veramente spesso e volentieri fra rifarsi chiudere nel porto in faccia
Anche senza motivazione ecco questo locale soprattutto che fosse sottolineato e difficile dentro e difficile fuori ma soprattutto entrate nelle carceri e aiutate
Chi è nelle cacce perché spesso e volentieri è proprio io mi ricordo la fa vita faceva l'esempio del Dino Riboldi io la telefonata
Lì dove i bordi me la ricordo che poi arrivava la famosa telefonata da da Londra mi sembra del del detenuto che diceva quindi alle ventidue di sera orario particolare perché io poi l'ascolto radio radicale continuamente sia Elisabetta serietà
Ma
Mi ricordo
La famosa telefonata perché mi hai chiamato
Perché avevo bisogno di parlare con qualcuno
Famosa cioè ricordate questa frase avevo bisogno di parlarne con qualcuno
Ed è quello che spesso e volentieri specie quando ogni settimana si attendeva l'orario di visita quella era la cosa più importante bene a qualcuno ci sarà qualcuno ecco per quello io chiedo
Contattate state vicino perché ne hanno grandissimo bisogno di sentire una parola
Scusate dobbiamo
Questo in queste visite che stiamo facendo nelle carceri del Friuli del Veneto ma prima ancora della Liguria della Calabria della Puglia della Sardegna insomma
Abbiamo detto che stiamo facendo un opera in fondo di misericordia e mi è venuto in mente
Una cosa che vi voglio raccontare che riguarda Marco Pannella noi che gli siamo stati accanto fino alla fine
Lo sappiamo ma non è un fatto diciamo di di dominio pubblico perché l'ultimo Giubileo papa Francesco la dedicato alla misericordia
E Marco Pannella invece
Testardo come era voleva convincere il Papa che invece doveva essere il Giubileo della speranza
Et approvato a parlare a incontrarlo Marco era come siamo noi convinto anch'che di come e le parole abbiano ontologicamente una forza creatrice e proprio per questo voleva che quel Giubileo non fosse dedicato alla spera alla alla misericordia ma a alla speranza ed era arrivato in questo senso supremo tentativo di convincimento all'ultimo mese della sua vita
Mese della sua vita che lei aveva trascorso nella sua bellissima casa di Roman vicino alla Fontana di Trevi era un attico
Con un una mansarda un giardino lei finestre che guardavano su i tetti di Roma erano sempre aperte c'erano molte piante c'erano anche i gabbiani che lo andavano a trovare
E lui date da questa situazione a un certo punto decide di scrivere una lettera al Papa
A e dove lui dice
Spinto dal vento dello spirito che muove il mondo tra le piante impazziti e i gabbiani in questo tempo non posso più uscire
Ma ti sto accanto in tutte le uscite che fai tu e in particolare si riferiva al viaggio che papa Francesco aveva fatto sull'isola di lesbo per portare per visitare i centri di di immigrati egli bizze un pensiero fisso mi accompagna ancora oggi spesso contrasta M
Noi abbiamo preso questa lettera ed è l'apertura di un dopo filma che con Ambrogio Crespi abbiamo realizzato sulla realtà dell'ergastolo ostativo
E si chiama
Spes contra Spain ma liberi dentro e pensate Marco sarebbe stato molto felice oggi nel sapere che Annoni il Giubileo
Ma il Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione è stato sia aperto con anche una mostra
A nella quale esposto un quadro che è un quadro di Renato Guttuso a anche questo quadro
è una sorta di testamento spirituale di questo grande artista ed è il quadro
Che raffigura tutta una serie di di teste mostruose una bambina che corre in una camera disordinata
è una donna nuda che si affaccia su una finestra aperti sul mare il siciliano
E e questo quadro
Si chiama appunto si tesse conterà spende
E quindi è un ritorno a questa idea che forse più che un'idea è proprio un archetipo della nostra società o quello che dovrebbe essere la nostra società
Una società dove le finestre sono aperti e le tapparelle sono tirate su anche le porte sono aperte
E io credo che in fondo quello che facciamo noi e i si un'opera di misericordia ma è soprattutto la speranza
E la speranza che incarna oggi Rita Bernardini con il suo sciopero della fame
La speranza di quello che cerchiamo di fare di portare nelle carceri ma è anche la speranza dei detenuti
Che anche loro sanno aprire le finestre sanno aprire tenere aperte le finestre perché sanno mettersi a nudo
Lo dicevi Raffaele raccontando anche l'incontro che abbiamo avuto oggi il dialogo che in fondo c'è sempre con i detenuti quando gli si va a trovare in queste visite che noi facciamo
C'è la cella oppure chiamandoli insieme
A a parlare con noi ma è anche quello che facciamo con i laboratori spesso contrasta M che animi amo in quattro carceri di alta sicurezza del nostro Paese che sono quelli di Opera
Di Parma di Secondigliano e di Rebibbia dove ecco qui davvero i detenuti hanno la forza e la capacità dimettersi a nudo di di raccontarsi in in questo modo di acquisire consapevolezza anche del danno arrecato ma anche di elevare la coscienza e la loro e la nostra
E e in questo di di cambiare di cambiare il loro ma di aiutare anche a
A cambiare a cambiare noi ecco io credo che insomma quello che occorre continuare a fare sia esattamente questo cercare di
Essere speranza contro l'avere speranza e io credo che in questo ci sia la possibilità appunto di temere le finestre aperte di fare circolare aria in una società che ormai asfittica
Asfissiante ma proprio per mancanza di circolazione viaria di civili quando io dico aria dico dico idee dico umanità e e credo che sia quello che di più importante cioè non importa quanti siamo importa io credo ciò ciò che siamo ci aiutano Abramo con il suo essere speranza contro l'avere speranza ci aiuta a Renato Guttuso ancora oggi ci aiuta Marco Pannella che sarebbe stato
Felicissimo non solo di fare le visite nelle carceri con noi ma anche di essere qui in questa terra che so che amava molto
Grazie