De Gasperi. Un disegno e un impegno di governo della Repubblica

I
Sono molto lieto di dare l'avvio a questa giornata i lavori
Vedrà come protagonista la figura del presidente Alcide De Gasperi in quanto Presidente del Consiglio dei ministri quindi in quanto uomo di governo in primo luogo con una iniziativa dal titolo un disegno un impegno il governo della repubblica avremo due sessioni questa prima sarà presiedute moderata dal nostro presidente del comitato scientifico il professore Lorenzo Ornaghi mi sia permesso una particolare ringraziamento a tutti coloro i quali hanno accettato di partecipare oggi a questo
E vento nella qualità di relatori sappiamo che il dodici settembre
è un ed essendo un lunedì anche una data di ricomincia amento per tutti è un lunedì alle nove e trenta in cui già si viene convocati a a riflettere su De Gasperi questa sala corsi partecipata da giovani e meno giovani che intendono approfondire questa figura è un elemento di soddisfazione per noi è un particolare ringraziamento mi corre l'obbligo di tributato al professore
Ballini che con una determinazione e tenacia ha voluto questo evento che abbiamo inteso non sì modificare di data anche a scioglimento delle Camere avvenuto perché possano avere anche da ispirazione per il futuro nonostante la congiuntura e gli impegni istituzionali di molti poi magari avevamo preventivato avrebbero impedito
La partecipazione magari di qualcuno abbiamo voluto comunque mantenere questa data l'evento di oggi si iscrive nell'ambito di un doppio anniversario che questo due mila ventidue consegna noi
Della fondazione De Gasperi e cioè i quarant'anni dalla fondazione della Fondazione quindi dalla istituzione di questa entità giuridica chiamata Fondazione De Gasperi
E gli ottant'anni della fondazione della Democrazia Cristiana
Ringraziamo molto
La direzione generale educazione ricerca istituti culturali del ministero della cultura perché ha riconosciuto il valore storiografico del convegno e la rilevanza per l'attualità
Degli argomenti che stiamo per affrontare il comitato scientifico presieduto dal professor Ornaghi ha svolto un compito fondamentale nella elaborazione insieme al professore Ballini del Progetto di questo convegno ed è un inizio ed è un'iniziativa questa che ci porterà a riflettere direi a tutto tondo sulla figura di Alcide De Gasperi è questo che voglio
Sottolineare noi avremo il una relazione su De Gasperi e la vinci come partito di governo la rifletteremo insieme al presidente Patuelli che è collegato con noi relativamente ad alcuni aspetti mi farà solo un breve saluto perché impegni istituzionali lo trattengono altrove ma ci consegnerà una breve riflessione anche su Stato e mercato
Il Presidente del Consiglio in quanto presidente del Consiglio Alcide De Gasperi
Il professore Bonini ci farà riflettere sulla costituzione vivente nel pensiero e come lascito di Alcide De Gasperi la scelta occidentale sarà il professore Bassoli a parlarne
E devo anche dire che tutto il rapporto anche con gli alleati cioè Degasperi partiti laici De Gasperi e i non alleati cioè i De Gasperi le opposizioni
E
Tutto il tema di De Gasperi e l'Europa unitamente alla dimensione più spirituale del presidente De Gasperi e cioè la fede di un cattolico dalla opposizione al al governo in questo senso proprio da questo angolo della figura di Alcide De Gasperi
Penso sia bello citare la signora Maria Romana De Gasperi a cui noi dobbiamo tanto la nella figlia da noi molto compianta del presidente Alcide De Gasperi che è stata a lungo animatrice della nostra fondazione che è appresso vivente lo spirito del presidente De Gasperi all'interno delle attività della Fondazione perché ci ha reso sempre quasi coprotagonisti di una memoria viva di un ricordo di un soffio di un afflato
Che le sue parole i suoi ricordi la sua memoria consegnavano sempre alla nostra
Fondazione
La signora Maria Romana
De Gasperi ricordava spesso come il padre Alcide le avesse confidato di preferire di essere visto come uomo di fede piuttosto che un Valente politico questa era la sua ambizione e la sua aspirazione io concludo questo mio breve intervento introduttivo sottolineando un aspetto che mi sembra molto importante
E siamo ad un ulteriore turno della storia repubblicana con il popolo che sarà chiamata a pronunciarsi per le elezioni generali quindi le elezioni politiche quel che voglio sottolineare qui è che le scelte fondamentali
Che la nostra Repubblica compiuto sono scelte che hanno una matrice degasperiana oggi si direbbe un imprinting degasperiana
E che hanno quella portata che solo le grandi scelte leggi che hanno e cioè di illuminare il solco delle istituzioni e anche il solco del percorso che un popolo compie nel corso del proprio cammino mi riferisco a quelle scelte fondamentali che si chiamano
Atlantismo
Occidente libertà mercato solidarietà che si chiamano Europa e che si chiamano anche mi sia permesso in un tempo in cui il l'espressione e un po'desueta interclassista uno cioè quella idea degasperiana di rappresentare secondo una impronta popolare e popolari sta la intera società italiana ecco quelle scelte di fondo io penso che il nostro popolo le abbia sempre confermate la nostra patria sia sempre stata una patria italiana è una patria europea nel segno di De Gasperi
Oggi ancora una volta quando siamo alla vigilia di un nuovo pronunciamento del popolo io penso che l'auspicio più alto
Noi possiamo veramente pronunciare in questa sede che quel filone che ha ispirato la storia repubblicana con queste scelte di fondo venga ancora una volta confermato da chi avrà l'onore l'onere chiamato dal popolo a governare il nostro Paese vi ringrazio
Molte grazie io dopo il saluto più cordiale presenti un ringraziamento anticipato i relatori questa mattina e un grazie amento al presidente dalla Fondazione De Gasperi
Alfano darei subito chiederei subito alla ad Antonio Patuelli presidente abiti prenda la parola colpa quelli doveva essere presente avrebbe desiderato al sequestro di persona impegni
Degli ultimi giorni la settimana scorsa consentono soltanto il collegamento poi che è collegato c'era tempo di RAI ascoltiamo con grande attenzione le sue considerazioni su un tema fondamentale allora che si rivela ancor più fondamentale adesso con l'influenza la rilevanza l'attrazione talvolta il condizionamento dell'economia sulla politica
Che è la ricostruzione il rapporto Stato e mercato dottor fattuali prego e Graziano della residenza
Ringrazio la Fondazione De Gasperi l'occasione che mie fornita apprezzo molto le iniziative messe in modo i quaderni degasperiana anche troppo
Fonti di riflessione sempre molto qualificante e utilissime un saluto particolare
Al presidente onorevole Angelino Alfano dall'Abi Valtellino esiti permettete un saluto particolarissimo al professor Pier Luigi Ballini
Che in epoca universitaria conobbi lui era già giovanissimo docente io interessato alle in materia della storia contemporanea
Debbo dire che ieri cominciando da tali Proietti con il suo magistrale articolo
Sul Sole ventiquattro Ore
A Roberto queste implicitamente questa nostra riflessione odierne
Nel senso che i professori gentili ha specificato le carenze del nostro commento storico caratterizzato da fortissime carenze i consapevolezza della storia
Di scarsità
Di qualità di valori i principi di metodi di ideali e quindi da una grandissima incertezza che riguarda l'avvenire
In effetti se non si sa da dove viene
Là dove si tiene difficile sapere dove si è ed è ancor più difficile sapere dove si fa e quindi la Fondazione De Gasperi come anticipava Angelino poc'anzi svolge un ruolo non solo di carattere storiografico ma di alto valore morale e civile
Proprio perché indicata verso la ricostruzione della storia quelli che sono e mezzo ti e le regole fondamentale della libertà e della democrazia
Sì libertà e democrazia e in effetti che cosa solo sono metodi è regole
Momento di regole senza i metodi e leggo le libertà la democrazia sono termini astanti egli sostanzialmente inconcludenti
Stato emendato
De Gasperi ebbe la responsabilità e noi possiamo dire l'onore oltre che il grandissimo della ricostruzione dell'età
Io ricordo
Coniugare emozione raccapriccio
Quella gabbia che fu ricostruita nella mostra itinerante su Alcide De Gasperi dove negli anni
Del più rigido fascismo e perfino venne rinchiuso una gabbia non da esseri umana e quindi dobbiamo sempre partire tali dai disastri della guerra
Per capire la ricostruzione è stato mercato
Come sono siano stati complessa
Ma De Gasperi aveva idee e valori assolutamente precisi e che venivano sui riscontri
Dal dialogo che aveva avuto con l'arcivescovo
Della sua attento fin dagli atti più giovanili
Dalla esperienza a quel complesso e ultimo parlamento di Vienna ed agli anni più difficili del parlamentarismo bassista e dell'inizio delle regine
Tutta quella esperienza più gli studi fatti
In Vaticano biblioteca
E successivamente gli incontri
Con i rifugiati della terra la vita nel CLN lo portano alla ha dato un contributo fondamentale
Alla realizzazione della Costituzione della Repubblica
E all'avvio della sua applicazione compresi ma della sua entrata in vigore
De Gasperi non a caso viene ricordato innanzitutto per se stesso e in un binomio con Luigi è in alta è indispensabile completamente innanzitutto per le definizioni e il funzionamento del mercato
E allora il dicembre del quarantaquattro
Quando il governo Polo CLN
Su proposta del ministro console ministro della Guerra fece ritornare dall'esilio svizzero Luigi e in altri nominarlo governatore della Banca d'Italia
Dall'insediamento di ENAC in Banca d'Italia del gennaio del guarda cinque prima della liberazione
Impone il sodalizio con De Gasperi fu continuo
Tanto De Gasperi il volume e in altri al suo fianco che produsse una normativa eccezionale
Che permetteva al governatore della Banca d'Italia di poter essere contemporaneamente anche il componente dell'Assemblea costituente
E il ministro della Repubblica ministro perdere tempo del tesoro o il ministro del bilancio ministero inventato a misurare del professore e in altre per poi essere decisivo lotta alla Presidenza della Repubblica nel maggio del quarantotto
Stato e mercato che sono stati definiti
La De Gasperi ed Einaudi sulla base di un principio
Che tutte le libertà e tutte le garanzie costituzionali
Rappresentano una catena indissolubile nella quale ogni anello è assolutamente fondamentale
E quindi libertà civile economiche sociali noi ci aggiungiamo esplicitamente ambientali mai erano già in nuce nella Costituzione della Repubblica
Quindi quando vengono semplificate le definizioni per esempio che in altri con me in termine liberista
Sono si tarda di Losi nel senso che il liberismo in quanto tale si occupa esclusivamente o almeno principalmente delle libertà economiche e invece De Gasperi ed Einaudi si occupano di tutte le libertà perché lei diventa sono inscindibili patito ma vi sono delle libertà possono essere trascurate senza che indeboliscono le altre
Le regole del mercato che De Gasperi Einaudi pagine
E hanno non solo il ripristino di quelle che di ieri erano prima del corporativismo ventennale delle CIPE
Che avevano perché aveva spazzato via
La logica la cultura delle regole del mercato e sostituirle con uno una dirigismo del prestito da corporativismo
Ma era qualcosa di più nella ricostruzione del passato
Con alte garanzie il funzionamento del mercato che sono nuovi germogli attivamente centri successivi né istituzioni che appunto lo rinviamo e lo garantisco
Ma l'intuizione di De Gasperi e via Pozzan così fortemente il ruolo che la parte autarchia
Innanzitutto dalla Banca d'Italia come garante del funzionamento del mercato e qualcosa assolutamente vi emblematico che si identifica corpino ovvio come in altri Marta aziende e si sviluppa anche ulteriormente con il grande ruolo che la Banca d'Italia diventa prima e poi col governo attuato ultradecennale
Di
Del suo successore invia nazionale non vorrei salutare del tempo agli illustri simile nella regione perché nonostante la passione civile e mi permettete anche culturale gli impegni bancari ottava all'interno quella l'attitudine naturale la linea presso debbo dire che il di tradimento a De Gasperi e appena di è stato per me paradigmatico nelle primissime nelle azioni di presidente dell'associazione bancaria
Senza questo rinvenimento alto anche i rinvenimenti alla costituzione non vengono focalizzati nella maniera assolutamente più completa
Perché la Costituzione esplicita valori ma in filigrana ce ne sono altri che vengono identificati
Con questi grandi personaggi che sono stati i fondatori della Repubblica
Quando mi viene chiesto permettetemi la battuta quando sei nato io prima di dire che la data di nascita dico quando era presidente del Consiglio
De Gasperi e Presidente della Repubblica e in altri e tutte le volte mi viene un po'di commozione vi ringrazio un saluto cordiale oppure di
Ringraziamenti ho sentito davvero guarda dottor fra quelle in conto davvero grazie resterà paralizzato parole di conclusioni fondo undici giugno appronti adesso so sposta facendo un ragionamento politico sulla sua attività spettro Polini è un po'in difficoltà perché già nell'età dell'antipolitica e quindi si trova un po'in difficoltà
No a proporre visivamente questi lavori che vedono questa mattina
Ma penso anche anzi sicuramente il pomeriggio una straordinaria prevalenza degli storici abbiamo tre storici su quattro se non vado errato anche se
Storico giuria tutto tre su quattro
Il giurista è esperto competenti di strumenti storiografici trattate la prevalenza storiche la spiega non solo in termini accademici ma perché il tema che oggi alla nostra attenzione De Gasperi un disegno e un impegno di governo sottolineerei impegno di governo ti chiedono di necessità l'uso consapevole di una storia che non solo ci tiene lontano dalla più o meno improvvida agiografia
Ma che ci restituisce
La continuità di alcune questioni che diventano col passare del tempo questioni sempre più grandi e talvolta questioni era apparenze risolvibili dalla lettura
Attenta e rigorosa del disegno e dell'impegno
Di governo di De Gasperi ci consente appunto di vedere le soluzioni che allora non ci furono
Risoluzione che ci furono che furono magari soluzioni
Provvisorie in qualche caso erronee ci restituisce appunto una leadership di governo e anche in questo caso messa da parte l'immediato e ambigua tentazione comparativa no nella domanda come mai leadership così autorevole di un tempo
Sembrano sembrano ho sempre noci latitare o alla leadership chiediamo caratteristiche diverse da quelle che davvero non furono allora espletate vi è un tema e non a caso la prima relazione
A sullo sfondo questo tema che è nei decenni che da allora sono passati il progressivo e all'apparenza opprime affascinare stabile deperimento dei partiti dubbio che l'elemento modifica tornio del sistema politico istituzionale nato allora che in cui si esplicò appunto l'attività di governo di De Gasperi
L'azione del partito di governo come giustamente dice la prima relazione e l'oggi
è un quadro profondamente cambiato ma profondamente cambiato perché è cambiato non solo io ruolo dei partiti ma cambiato andavo spesso a struttura organizzativa
è cambiata profondamente invase le trasformazioni sociali quella che un tempo si chiamava non del tutto impropriamente la base sociale di un partito da qui il tema già profilato Tella interclassista allora
Domandarsi come fa la prima relazione di Federico ma sette del comma sei autore in tempi e nei recenti di un in termini neutro si dice questo ma se corposo volume no
Impegnativo ma
Di grandissima utilità nella lettura volume su De Gasperi e il tema appunto De Gasperi la DC partito di governo un partito di governo nonostante la comunanza di tipologia col un partito di opposizione svolge una funzione diversa se il partito di governo ma responsabilità diverse non solo rispetto al Paese intero ma rispetto anche al proprio elettorato e poi la siamo così complicazione che sempre sia quando si è in posizioni governative suo Mazza i prego
Grazie presidente
Allora il cinque settembre del mille novecentoquarantadue al termine del periodo di di soggiorno estivo in Trentino De Gasperi scriveva da Borgo Valsugana all'amico ex popolare milanese Stefano Jacini mi pare che arriverò a Milano l'undici nel pomeriggio forse verso le quattordici e rimarrò tutto il dodici
Da questa traccia epistolare si ricava l'esatta datazione del primo incontro milanese in casa appalto convenzionalmente ritenuto l'atto fondativo della democrazia cristiana non genericamente l'ottobre del quarantadue o come riportato sulla lapide apposta in via Tamburini a Milano il ventinove settembre
Ma appunto il dodici
Quando De Gasperi come dire stava tornando nella Capitale appunto dalle vacanze trentine quel dodici settembre di cui ricorre il giusto oggi mi preme sottolinearlo l'ottantesimo anniversario segnò dunque la nascita almeno nominativa della democrazia cristiana
Ricorrenza che è peraltro tuttora sconosciuta offre qui l'occasione di ricordare come l'apporto degasperiana la costruzione della democrazia postfascista preceda
La stagione di governo la Presidenza del Consiglio e si leghi originariamente la fondazione di un partito del suo partito la Democrazia Cristiana
Il partito che divenne l'architrave del nuovo sistema politico fu infatti una creatura degasperiana per quanto vi confluirono proprio in virtù del ponte intergenerazionale gettato da De Gasperi non soltanto gli ex popolari
Ma anche componenti giovanili estranee e polemiche nei confronti dell'esperienza popolari dai guelfi milanesi di mal vestiti che furono i padroni di casa di quel primo incontro con De Gasperi all'élite dei movimenti intellettuali di Azione Cattolica montiana
Della DC De Gasperi divenne il primo segretario politico e lo rimase
Lo cito negli anni di fondazione e della formulazione programmatica fino al ventidue settembre il quarantasei quando optò appunto per la distinzione dei ruoli fra la segreteria del partito affidata ad Attilio Piccioni
E la presidenza del consiglio appena assunta il dieci dicembre il quarantacinque da questa compenetrazione fra il piano originario del partito e quello acquisito del Governo scaturì la concezione della DC appunto come partito di governo che De Gasperi andò per Fini perfezionando da Presidente del Consiglio
Ora ebbene premettere che non si tratta soltanto di una categoria postuma di interpretazione storiografica ma di una definizione direttamente presente nel discorso politico Degasperi hanno anche se più spesso implicitamente che testualmente
Io ne ho contate soltanto due ricorrenze significative
Nel cinquantuno ma insomma è un concetto che percorre
L'intero discorso Degasperi hanno ben più frequentemente però questo concetto ricorre in una certa stampa d'opinione emisoma i commentatori non democristiani da Missiroli a Spadolini
Portati a rappresentare De Gasperi come il genio del compromesso erede del metodo trasformisti Co. della tradizione liberale e contemporaneamente la DC
Cito Spadolini come partito di governo per eccellenza che avrebbe dovuto nella visione degasperiana
Lo ricito rispondere alle esigenze del Paese più che a quelle del partito parlare il linguaggio del Paese prima di quello del partito interpretare i desideri del Paese oltre quelli del partito
La configurazione della DC come partito di governo non era però soltanto il frutto di una contingenza politica ma affondava le radici fin dalla lunga vigilia di De Gasperi
E la sua riflessione autocritica sulla sconfitta del popolarismo
Oscurava in tal senso una netta cesura con la storia di opposizione dell'intransigenza cattolica confluita nel partito di Sturzo quindi è il partito una componente decisiva della transizione che portò con la DC degasperiana il col il cattolicesimo politico italiano
Dall'opposizione al governo per dirla
Con Gabriele De Rosa
Con la sua elaborazione Degasperi
Precocemente prese le distanze dalla stessa eredità popolare
E nota la testimonianza di un di Adriano ossicini che gli attribuisce fin dal trentotto la preconizza cioè di un partito che fosse in grado di evitare l'errore di Meda che nel ventidue ad appunto rifiutato la designazione alla presidenza del Consiglio
Di unire tutti cattolici con funzione di governo in modo tale da ereditare dopo che il fascismo sarebbero accollata la guida del Paese
A differenza del Partito Popolare di Sturzo quello concepito da De Gasperi dislocata la presenza cattolica in una formazione politica cementata da una serie di idee forza programmatiche anzi a bassa intensità programmatica
Con una base programmatica direi subordinata a quella ideologico valoriale ma disposta a relativizzare la propria densità particolaristica per stabilizzare il nove quest'equilibrio democratico a partire da quella centralità sistemica che il Partito Popolare Novara ha saputo conquistare fascismo oltre il perimetro del mondo cattolico però la storia complessa dei rapporti fra dei castra democrazia cristiana si iscrive nella più ampia concezione prassi politica riga speriamo una in ordine al ruolo dei partiti nella democrazia rappresentativa in termini modellisti chic il concetto stesso di partito di governo alle alle spalle Ideal tipo diversi ariano
Del partito dei notabili che si differenziava da quello del partito burocratico di massa
Di cui si erano storicamente appropriate nel contesto dello Stato liberale otto novecentesco il sub cultura identitaria compresa quella cattolica che ne hanno cercato di imporsi come forze politiche autonome e alternative di sistema
Lo stesso partito quella di Sturzo aveva sposato il modello del partito di massa organizzato e programmatico raggiungendo lo ha ben rilevato a suo tempo un saggio di Paolo Ungari una centralizzazione ignota negli altri partiti laico liberali
Ma anche da questo centralismo del partito polare così come la sua vocazione di opposizione De Gasperi non tardò a prendere distanza dal post fascismo
Privilegiando modelli alternativi al partito di massa sia a livello di organizzazione interna che nel rapporto con le istituzioni rappresentative in questa direzione non lo spinse soltanto la fallimentare eredità della democrazia dei partiti per il fascista
Ma naturalmente anche quella del partito unico fascista che accentuò l'ostilità degasperiana rispetto a qualsiasi forma di Stato partito totalitario
De Gasperi contrappose
Sino allo scritto la parola dei democratici cristiani del gennaio quarantaquattro quell'esigenza di distinzione di limiti che avrebbe reso il partito lo cito uno strumento organizzativo atto a fungere su di un solo settore della nostra comunità nazionale quello dello Stato
Nella misura in cui sarebbe rimasto lo ricito
Un organismo polli imitato che non doveva proporsi di tutto rifare e riordinare in tutti i campi queste prevenzioni
Contro i rischi di totalitarismo partitico valsero anche nei confronti della democrazia cristiana e spinsero De Gasperi a trascendere identità religiosa originaria del partito dei cattolici
Lo
Cuore qui ribadire come la DC Markas anche nel rapporto con la Chiesa istituzione una netta discontinuità rispetto al popolarismo essa nacque come partito rappresentativo dell'unità politica dei cattolici
Non confessionale ma a differenza del PPI direi neppure aconfessionale
In quanto soggetto al vincolo non politico ma religioso della disciplina cattolica
Garantita appunto dalla legittimazione ecclesiastica ha questo carattere fondativo il De Gasperi presente il Consiglio aggiunse poi gli altri che trasformarono la DC un partito di governo
Quello politico sistemico connesso al nuovo ruolo assunto dal partito dei cattolici una democrazia postfascista
E quello istituzionale organizzativo relativo alla struttura interna della DC e al suo rapporto con i poteri costituzionali definizioni e ridefinizioni identitarie
Che non mai giunsero a rimpiazzare affinché accusarsi vicendevolmente ma che continuano a coesistere a sovrapporsi come cerchi concentrici nella prassi di governo degasperiana
Precocemente dunque De Gasperi si convinse che l'unità politica del mondo cattolico fosse condizione necessaria ma insufficiente a fare della DC il perno della governabilità
La svolta decisiva per quei anche per questa consapevolezza fu il superamento del governo tripartito con le sinistre maggio del quarantasette
Da allora infatti Degasperi presa sottolineare come la DC dovesse evolversi impartito a larga base è una sua espressione e attrarre consensi anche al di fuori dell'elettorato del mondo cattolico
Aggregando in nome dell'anticomunismo democratico
Le masse d'ordine orfane della rappresentanza liberale pre fascista e diventando come egli dichiarò al secondo congresso nazionale la DC a Napoli il diciassette novembre quarantasette partito nazionale
A partire dal quarto governo De Gasperi quello che nacque dopo la rottura del tripartito appunto e che divenne come commentò Conella sul Civitas i anche il primo governo di maggioranza del post fascismo
Nella prospettiva degasperiana comincia emerge sempre più nettamente l'identificazione fra le dici e quel modello di partito della maggioranza sul quale si era fondato elettivo di governo l'Italia pre fascista
Il trionfo plebiscitario del quarantotto legittimo anche elettoralmente
Questa saldatura che fu il costante leit motiv nella definizione degasperiana radici come il partito paese cioè partito di governo del paese
Citando De Gasperi il partito è parte ma è parte al servizio del tutto il paese l'Italia Ricci diventava così riuscito De Gasperi partito di maggioranza interprete della maggioranza del Paese nella misura in cui lo stesso partito non poteva essere fine a se stesso
Ma doveva porsi in quanto parte della nazione al servizio degli interessi nazionali da qui sarebbe poi derivata anche l'immagine radici come il partito italiano
Consegnata nell'ultima lettera a Fanfani del nove agosto cinquantaquattro e la quale De Gasperi rivendicò il rapporto organico del cattolicesimo con la storia identità nazionale anteponendolo
Agli storici steccati scaturiti dalla crisi religiosa il Risorgimento che per De Gasperi fu sempre una parentesi
Storicamente determinata questa vocazione nazionale non implicava alcuna tendenza monopolistica ma al contrario accentuava la consapevolezza del limite
Di una formazione partitica che per lo stesso De Castri non avrebbe potuto assolverla questa funzione interamente in proprio da qui la mediazione con forze non democristiane che si impose proprio in coincidenza con la conversione degasperiana della DC impartito nazionale
Con lo stesso appello al quarto partito
Della più al quarantasette capi di fatto la crisi di governo che portò alla rottura del tripartito Degasperi riconobbe che il sistema dei partiti non poteva costituire lassi scusi vuole la ricostruzione nazionale
Il quarto governo De Gasperi nacque infatti come è noto al coinvolgimento di esponenti della classe dirigente economica del paese chiara logica partitica nel senso strettamente ideologico del termine
Erano rimasti largamente estranei con la crisi rimpasto del dicembre quarantasette poi la ricerca di solidarietà esterna radici ma funzionali alla legittimazione del suo ruolo di governo si estese ai partiti di tradizione laico risorgimentale
Che entrano a far parte del primo quale di partito centrista e subito dopo elettoralmente
Della degasperiana formula del diciotto aprile quindi la prospettiva del partito nazionale non precluse ma anticipò e predispose la nascita del centrismo come espressione degasperiana regime di coalizione
Con gli alleati laici che avrebbe costituito certamente un vincolo politico esterno per la DC condizionandone e talora limitandole a l'autonomia nelle scelte di governo
Lo stesso De Gasperi tuttavia continua a ricondurre proprie le responsabilità nazionale della DC anche la sua funzione mediatrice nell'ambito della collaborazione centrista concepisco scrisse a Missiroli nel giugno del quarantanove l'attuale coalizione non come una convenienza rispetto al partito della DC ma come una necessità rispetto alla politica e agli interessi dell'Italia
Quale fosse questo superiore interesse del Paese nel quale anche la DC avrebbe dovuto identificarsi dei dati Degasperi lo indicò Sempre a sostegno della forma di governo centrista che divenne in questo senso
Per dirla con Scoppola la sua vera proposta politica
Il superiore interesse del Paese per De Gasperi coinciso infatti con la stabilizzazione della Democrazia
Accerchiata in Italia sale le dita del regime fascista e quella delle Nismo comunista e dunque costretta a difendersi democraticamente dalla pressione concentrica di forze antidemocratiche
Che della democrazia potevano apparire sì per distruggerla dall'interno
De Gasperi giustificò la coalizione centrista appunto come terza forza democratica e la stessa DC con la propria rete di alleanze come la vera terza forza
Schierata contro la duplice democrazia totalitaria la sua funzione di governo si legava al ruolo di partito blocco della democrazia
Conferitogli da De Gasperi per il quale lo cito la Democrazia Cristiana non era tutta la Democrazia ma chi si accaniva contro la Democrazia Cristiana metteva in pericolo l'azione democrazia
Queste necessità di sistema
Introducevano un vincolo politico anche interno alla DC imitandone la dialettica correntizia e rafforzando la stretta unitari impostati dagli organismi di partito
Soprattutto di fronte all'estremizzazione del quadro politico che si rivelò con le elezioni amministrative cinquantuno cinquantadue
E che risvegliò
L'incubo della sindrome di Weimar l'unità della Ricci non sarebbe più stata rivendicata da De Gasperi soltanto a partire da richiamo
Alla disciplina cattolica ma anche in nome delle responsabilità spettanti al partito nella difesa della democrazia contro l'avanzata di minacce eversive d'opposto segno ideologico
Dal punto di vista degli equilibri istituzionali invece quella della DC come partito di governo rientrava nella classica concezione degasperiana democrazia rappresentativa la sua logica di funzionamento piramidale si basava come è noto sulla centralità del parlamento
Punto di raccordo fra fra la sovranità popolare e le istituzioni statali e trovava al vertice la propria garanzia di stabilità ed efficienza decisionale nel governo considerato come cito Gasperini un comitato che al quale la maggioranza parlamentare con la sua fiducia affidava il potere esecutivo
Entro quest'assetto istituzionale anche il ruolo del partito veniva concepito in funzione della forma di governo parlamentare
Per De Gasperi infatti la dimensione partitica non esauriva la dimensione e la dinamica istituzionale al contrario l'autonomia del partito trova un limite nel primato ed istituzioni rappresentative
Assimilabile a quello riscontrabile nel Cabinet government britannico
Nella misura in cui anti poneva il momento istituzionale a quello partiti con l'approccio Degasperi hanno non si identificava con la costituzione materiale disegnata dalla Repubblica dei partiti richiamata prima il professor Ornaghi
E questa discrepanza questo divario si concretizzava soprattutto nella riduzione imposizione ancillare o comunque non primaria della stessa democrazia cristiana nelle dinamiche e nelle decisioni di governo da presidente il consiglio infatti Degasperi tenne ferma l'idea che anche al proprio partito
Spettasse essenzialmente il compito di rappresentare una sorta di riserva del potere governativo
Che non avrebbe di conseguenza dovuto porsi in alternativa adesso ma come sostegno e appoggio incondizionato
La visione degasperiana radici come partito integrato nella sfera di governo post urlava che le direttive politiche fondamentali fossero decise cito De Gasperi non solo per e nel partito ma nel nel governo e nel Paese
L'architettura istituzionale degasperiana dunque poneva vincoli stringenti anche se non soprattutto a un partito di governo come radici e sarebbe stato costretto a inserire dissi come istanza subordinata
Non guida dell'attività parlamentare e di governo ora fu proprio sul sul terreno del rapporto con le istituzioni che si concentrò e si sviluppo all'interno della DC l'opposizione a questo modello Degasperi hanno respinto come fattore di dei politicizzazione
Dalle divergenti impostazioni che cercano di ristabilire viceversa il primato del partito rispetta il circuito Parlamento governo
In queste alternative Degasperi avvertiva la volontà di introdurre un contro potere dialettico nei confronti del governo ma le minoranze core correntizie che rivendicava invece la valorizzazione del partito
Ne paventavano la paralisi e l'appiattimento sulle decisioni governative che intendessero aggirarlo senza coinvolgerlo politicamente
Lo stesso confronto scontro con il correntismo dossier piano si giocò sul dissenso dalla visione degasperiana le radici come partito di governo alla quale il leader di Cronache sociali contrappose la propria del Governo di partito
Che avrebbe postulato una concezione ascendente dei poteri fondata sulla cito Dossetti funzione diretta del partito nella democrazia non soltanto come mediatore permanente fra Parlamento e popolo ma anche come soggetto investito di un potere di controllo e del sindacato extra parlamentare
Solisti sui parlamentari quali delegati di partito
Fu questa l'impostazione alla quale De dalla quale Degasperi prese le distanze
Nell'intervento al terzo congresso alcol
Nazionale di Venezia quello del due del quarantanove nel quale De Gasperi ribadì la sua concezione discendente di democrazia e il vincolo di subordinazione che ne derivava per il partito rispetto alla dialettica fiduciarie fra Parlamento e governo
Più De Gasperi il governo si compone ci scompone del Parlamento
Sì le decisioni vengono prese fuori delle Camere nessuna meraviglia che come si è visto ci possono essere interventi anche fuori dello Stato
Ci Recchia degasperiana dunque post poneva il ruolo del partito agli inquilini istituzionale di governo prima ricito De Gasperi la democrazia cioè regime fondato sulle camere e controllato al Parlamento poi quel tanto di programma di partito è compatibile ed attuabile entro le necessità di questa accettazione
Dunque ci si potrebbe chiedere all'interno di questa setta istituzionale quale spazio politico e autonomia di iniziativa Degasperi riserva se effettivamente la DC come partito di governo
Potremmo dire un ruolo delimitato dalle logiche della condivisione e della corresponsabilità termini degasperiana
La sua la prassi degasperiana non devitalizzato alla DC ma tendeva a coinvolgerlo appunto come partito di governo quindi responsabilizzato nell'economia istituzionale di una democrazia governante e impegnata a garantire la stabilizzazione politica
Attraverso l'assolvimento di funzioni se vogliamo sussidiarie collaborative in campo istituzionale ed extra istituzionale che incidevano però direttamente sull'organizzazione di partito democristiana
In primo luogo se la democrazia rappresentativa come dire oscurava la centralità istituzionale il Parlamento l'organizzazione di partito avrebbe dovuto privilegiare i gruppi parlamentari rispetto alle strutture di apparato extra parlamentari
E la stessa impostazione De Gasperi implicava da questo punto di vista la piena autonomia del mandato elettivo ai vincoli direttivi del partito
Tanto più ampia cito ancora De Gasperi più valida e più libera sarà l'azione del partito quanto più essa sarà rispettoso della Democrazia e della prassi parlamentare
Ma l'autonomia della rappresentanza rivendicata in linea di principio da De Gasperi si andò scontrando nella prassi con l'opposta esigenza del suo disciplinamento a supporto e in funzione dell'azione di governo
E proprio la necessità di fronteggiare il correntismo democristiano giustificò il ripensamento che portò De Gasperi ad avallare un controllo disciplinare
Dirette stringente sui gruppi parlamentari lo documenta
Tra i molti scritti degasperiana esemplare la lettera non spedita Missiroli del due luglio del cinquantadue nella quale De Gasperi arrivò ad ammettere come la responsabilità del mandato elettivo dipendesse direttamente l'ho finito
Dall'opinione pubblica in genere ma più direttamente dai partiti mi sono le associazioni le quali hanno assunto dinanzi al corpo elettorale responsabilità della candidatura e perciò sentono anche il diritto del controllo e dell'orientamento cioè della direttiva
Al proprio partito di governo d'altro canto De Gasperi avrebbe parallelamente riconosciuto anche significativi compiti extra istituzionali
Che tendevano a responsabilizzare o come collettore di consenso elettorale e canale di sensibile sensibilizzazione l'opinione pubblica
Per il sostegno necessario l'azione parlamentare e di governo
Per De Gasperi infatti l'impegno era vicino doveva restare limitato Lazio all'attività parlamentare e ministeriale dal momento che il partito RAI era anche lo cito scuola e formazione cioè lo ricito
Organizzazione democratiche periferica coi suoi organi di critica e di discussione
Insostituibile nell'addestramento e nell'inquadramento della militanza politica e queste del resto sarebbe stata anche la definizione della DC privi privatamente confidata da De Gasperi
A Paolo Emilio Taviani segretario uscente il partito per aprire il cinquanta
Per De Gasperi appunto stata demolita gli anni il partito dovrà essere soprattutto uno strumento organizzativo
Da qui la priorità del dimensionamento strutturale tralicci
Il cui precocemente De Gasperi prima ancora di assumere la presidenza del Consiglio lamentò il ritardo e rivendico l'urgenza penso al discorso di Milano del primo luglio del quarantacinque mantenere alla relazione al primo
Ingresso di Roma della per quarantasei in cui De Gasperi magliette mafioso all'esigenza della organizzazione del partito salvo delle carni inizialmente il compito alle organizzazioni suppletive del mondo cattolico
Fu soprattutto dopo la svolta di attuare il quarantotto insieme culmine e tornante di riflusso della mobilitazione cattolica che De Gasperi andò sperimentando e prese a denunciare l'insufficienza della DC appunto come strumento organizzativo
Lo dichiarò inequivocabilmente sempre al Consiglio nazionale la più il cinquanta il nostro peso nel Paese dipende la nostra capacità organizzativa la forza del partito e nella organizzazione e solo la penalizzante da questo punto di vista gli apparve soprattutto la inferiorità della DC rispetto al potenziale organizzativo del partito comunista
Che gli avrebbe giustificato con la scarsezza di fondi le difficoltà in cui la DC si dibatteva in relazione appunto lo cito all'avversario largamente dotato di mezzi
Per supplire a questo svantaggio De Gasperi comincio quindi a sostenere intorno al cinquanta
Che la DC dovesse ristrutturarsi come partito pesante per competere con il Partito comunista sul piano organizzativo indipendentemente dal collateralismo cattolico
Non si trattava più dichiarò De Gasperi al convegno segretari provinciali radici tenutosi a Firenze il venti giugno il cinquantuno di improvvisare un esercito volontario bensì di disporre di truppe
E di quadri addestrati
Ma la concezione degasperiana sarebbe rimasta irriducibile a quella puramente organizzativa e quantitativa del partito macchina d'apparato continuare equilibrata innanzitutto il richiamo alla dimensione qualitativa della competenza tecnica
Che portò Degasperi a valorizzare costantemente personale esterno al partito e spesso neppure appartenenti a organizzazioni politiche
Ad esempio sollecitato sempre a Venezia dagli appetiti di partito dossettiani Degasperi ne respinse la richiesta di posti
Il potere per la DC ribadendo lo cito che la competenza tecnica era necessaria e non sempre disponibile come la tessera del partito
A suo giudizio poi le logiche organizzative non avrebbero dovuto escludere la rappresentanza nel partito
Dell'elettorato che sfuggiva al tesseramento si sarebbe trattato se mai di metabolizzare il boom delle iscrizioni che soprattutto all'indomani del diciotto aprile il quarantotto giunse la supera del trenta per cento un totale di un milione centoventisette mila iscritti lo ha sottolineato il professor Ballina storiografia degasperiana
La quota dell'anno precedente mettendo in crisi in questo modo la rappresentatività e la stessa gestione degli organi di partito democristiani
Le problematiche connesse la funzionalità del partito furono affrontate nell'Assemblea nazionale organizzativa del sei nove gennaio quarantanove appositamente convocato al Consiglio nazionale la Ricci alla vigilia del congresso di Venezia
A istituzionalizzare il partito di governo degasperiana avrebbe mirato in questa occasione la riforma statutaria presentata vita la direzione democristiana che propose la istituzione di un'Assemblea nazionale permanente composta da non più di duecentocinquanta membri di cui duecento eletti dai congressi regionali chiamata a eleggere a controllare il Consiglio nazionale
Che avrebbe visto così incrementato il peso dei rappresentanti rettifica locali e parlamentari nella struttura direttiva del partito
La sua bocciatura la bocciatura di questa riforma impedisce la formalizzazione statutaria di un assetto organizzativo conforme al partito di governo De Gasperi hanno che continua a restare incompiuto e applicato soltanto sul terreno dalla prassi politica
Il mancato perfezionamento del modello accelerò la correntizia azione della DC e la sua lo ha sottolineato Piero Craveri irresistibile metamorfosi in partito della società italiana appunto richiamava prima il presidente questo concetto
Un partito costretto a mediare internamente rappresentare nelle istituzioni la conciliazione degli interessi
Di cui le correnti si vendevano portavoce
La maggioranza del partito cementata proprio dal sostegno alla leadership di governo degasperiana continua a contrapporre il riferimento riferimento a De Gasperi
Al dissenso correntizio che contestava appunto il depotenziamento politico di di una DC subordinata al potere esecutivo
In questo quadro di crescente divaricazione in terra proprio De Gasperi si rivelò l'autentico collante unitario della DC e intendi la con l'intitolazione della propria maggioranza in forme analoghe a quelle sperimentate le correnti di minoranza
Di cui De Gasperi cercò al contrario dire integrare come dire i principali esponenti politici in ruoli di responsabilità anche ai vertici del partito dallo stesso Dossetti vice-segretario del circa il cinquanta il cinquantuno a un'intera corrente generazionale
Come la sinistra appostato settimana di iniziativa democratica
Su questa linea di mediazione degasperiana provocare la rottura con la prima generazione ex popolare alla quale lo stesso De Gasperi apparteneva ma che da luglio presi in silenziosamente le distanze
Fin dalla mancata condivisione della riforma elettorale maggioritaria del cinquanta tre
Sostenuta da iniziativa democratica
Ma appunto criticata all'interno del gruppo dirigente maggioritario del partito
Uno dei motivi che favorirono la l'avvicinamento di De Gasperi alla seconda generazione
Fu proprio la sintonia maturata sul terreno del consolidamento organizzativo della Ricci
Che la segreteria Fanfani avrebbe poi affrontato dopo cinquantaquattro ma di cui già De Gasperi e lo stesso segretario del partito Guanella aveva anticipato l'esigenza imposta sia dal Deppe nei confronti dell'apparato comunista
Sia come scelta di emancipazione
Dalla ingombrante supplenza del cattolicesimo organizzato anche da presidente il consiglio del resto Degasperi continuano a rivendicare la insostituibilità dei partiti e la propria appartenenza partitica
Escludendo che quest'ultima potesse costituire una interferenza per l'azione di governo con la quale era tenuta invece ad armonizzarsi
Nulla concesse De Gasperi alla polemica contro la partitocrazia rilanciata come noto dalla prolusione trentina
Giuseppe Maranini nel dicembre dello vende il quarantanove per la quale Degasperi anzi vuole prendere pubblicamente le distanze nel discorso tenuto a Predazzo il trentuno agosto il cinquantadue in occasione del suo cinquantenario d'essere politica
Io dichiarò Degasperi in quell'occasione sono uomo di partito
Ho aiutato a fondare il partito e anche oggi mi sento legato al programma del partito e credo fermamente nonostante tutto il male di culti si dice della partitocrazia il partito è necessario perché è inquadramento dell'idealismo e della disciplina e tutti i tentativi dell'indipendentismo svelano egoismo incapacità disciplinare di subordinare la propria forza
Già nel luglio del cinquantuno quindi all'indomani della costituzione del suo settimo governo Degasperi era stato sfiorando l'accusa di resa alla partitocrazia rivolta agli da un giovane collega del preside fiorentino del Cesare Alfieri come Giovanni Spadolini
Enfant prodige giornalismo politico ed estensore della rubrica affari interni sul settimanale Epoca per il quale quella crisi ministeriale imposta lo ricordo al presidente del Consiglio dal pronunciamento
Con cui i gruppi parlamentari avevano di fatto sfiduciato il ministro del Bilancio Giuseppe Pella
Una crisi che ripeto secondo Spadolini aveva significato un trionfo della partitocrazia democristiana
Non c'è dubbio scrisse Spadolini che almeno per questa volta l'onorevole De Gasperi ha dovuto piegarsi alla concezione del partito come strumento fondamentale di controllo di pressione di stimolo sul governo
Al servizio di una visione della vita di una ideologia autonome prevalente io una linea schiettamente partitocratica
Chiamato in causa dall'emergere di queste critiche anti partitocratiche dello stesso Sturzo con info allora riproporre giornalisticamente Degasperi per rispedì al mittente nella conferenza stampa del trenta luglio cinquantuno
Testualmente riprodotta in una lettera indirizzata a Missiroli lo stesso giorno la partitocrazia
Scrisse De Gasperi a Missiroli voleva significare Stato partito uno stato cioè che si fonde e si confonde permanentemente con un partito come fu il caso dell'Italia durante il fascismo e avviene tuttora negli Stati totalitari comunisti
In verità non si poteva applicare tale termine al modo con cui si svolse fu sciolta la crisi di governo
In questa sua replica insomma De Gasperi
Non soltanto negò che quella crisi aperte risolta si all'interno della DC avesse rovesciato nella prassi il modello del partito di governo
Ma rimise lui stesso in discussione il concetto stesso di partitocrazia o meglio di partitocrazia in relazione alla democrazia al concetto di democrazia dei partiti
Ricontino amandolo al caso estremo dello Stato partito totalitario che rimase per lui la sola possibile internazione lo Stato partitocratico
Questa estraneità alla polemica anti partitocratica non impedì tuttavia De Gasperi riconosce l'insufficienza i limiti del riconoscimento giuridico dei partiti operato l'articolo quarantanove della Costituzione e escludeva stringenti regolamentazione che l'attività politica e codificata
Logiche garantistiche relativistiche tipiche di una democrazia non protetta per De Gasperi inoltre questa rinuncia una piena costituzionalizzazione dei partiti che fungesse Freda sbarramento protettivo della Democrazia contro le forze anticostituzionali avrebbe avuto anche un altro effetto
Quello cioè di derubricare dirottare dalla regolarità del controllo normativo la spontaneità dell'autocontrollo politico le forme di organizzazione partitica i loro rapporti con le istituzioni
Solo indirettamente dunque sarebbe stato possibile per De Gasperi affrontare quel nodo costituzionalmente risolto
E tentare di stabilizzare per dieci tutti serale al di là della prassi politica anche il ruolo della DC come partito di governo mancava un presupposto costituzionale in tal senso
De Gasperi tornò a ricercarlo e pensò di trovarlo dell'ultimo scorso frode la prima legislatura soprattutto attraverso la riforma elettorale maggioritaria
Che avrebbe contribuito oggettivamente a spostare il baricentro del sistema dei partiti alle istituzioni parlamentari e di governo
La formula della legge elettorale dichiarò De Gasperi a Frascati il ventisette luglio e cinquantadue deve risultare corrispondenti al fine di assicurare non la stabilità di un partito ma la stabilità di un sistema che corrisponde fondamenti della nostra Costituzione ed alla volontà del popolo espressa attraverso il voto qual è il sistema è chiaro
La democrazia parlamentare
Il fallimento della riforma maggioritaria provocò come è noto il riemergere incontrastato delle logiche di mediazione Inter partitica
Sgombrato il campo da qualsiasi argine e contrappeso istituzionale al protagonismo dei partiti come decisore di ultima istanza circa le sorti dei governi canali insostituibili di selezione della rappresentanza politica
In questo nuovo contesto sistemico che pose termine alla stagione degasperiana il ritorno De Gasperi alla segreteria di radici
Consentì dico senti
Ormai libero da responsabilità di governo di ripensare in parte originalmente il ruolo del partito e anche di rivalutarla e la soggettività politica già nell'intervento del ventisette settembre cinquantatré
Al Consiglio nazionale che lo rilesse segretario
E ritorno a concentrarsi sulle funzioni radici come cito De Gasperi formazione politica basata sulla comunanza delle idee e delle finalità politiche
E arriva a dire nella vocazione pluralista in quanto lo ricito parte di un tutto al servizio di questo tutto tenere in prima linea la famiglia nazionale
Al contempo però a richiederne
Come dire un irrobustimento che gli consentisse che le consentisse appunto alla DC di opporre organizzazione organizzazione disciplina o a disciplina nei confronti del partito comunista
Punto di approdo di questa evoluzione sarebbe stata infine la relazione testamentaria tenuta al congresso nazionale di Napoli il ventisei fu nel cinquantaquattro la quale Degasperi giunse a definire il partito
Lo ricito una organizzazione politica che abbia un programma un metodo proprio una responsabilità autonomo una fattura e gestione democratica in grado lei di dare una direttiva politica ai rappresentanti e ai legislatori
Da altri riscontri anche non realistici penso alle mole di di Mariano Rumor curate dal professor Malgieri
Si ricava invece la conferma che neppure l'ultimo De Gasperi considerò uno sbocco inevitabile la omologazione della Ricci al modello del partito di massa che si andava ormai imponendo con la successione di iniziativa democratica
Proprio a Napoli dal resto De Gasperi rivendicò la necessaria integrazione della burocrazia organizzativa di partito e ne affidò la compensazione al recupero dei notabili
Cioè per dire appunto con De Gasperi esponenti come dire qualificati persone di qualità
Rappresentanti di nuclei sociali o locali importanti
Una proposta di bilanciamento qualitativo della classe dirigente democristiana che confermava insomma e in extremis la permanenza di quei presupposti Carboni informato la concezione degasperiana Ricci come partito di governo
Grazie
Grazie molte grazie professor Mazzei prime diversi temi indicativo sollevati dalla relazione
Forma sei
Mi permetto di richiamare la vostra attenzione uno che mi sembra importante oggi soprattutto e della questione
Ben chiara dietro il richiamo che la posizione di De Gasperi su autonomia della rappresentanza e tentativo di disciplinamento della stessa mediante l'azione del partito di governo credo che la faglia
La faglia fra rappresentanze governo proventi appartiene già all'origine dei sistemi democratico rappresentativi nota la democrazia dei moderna
è una faglia qui smottamenti di funzioni e di poter
Ed i fra governo e rappresentanza son diventati negli ultimi decenni
Terrificanti quasi che riguardano non soltanto non riguardano più soltanto la stabilizzazione
Di una democrazia ma l'ordinato il rendimento e l'ordinato funzionamento di un sistema rappresentativo elettivo ecco io credo che al monitor di una delle maggiori studiose di rappresentanza politica che era Pete Tim questo monito si debba prestare molta attenzione cioè l'alleanza
Pradè mo'Craxi è rappresentante sarà diventata sempre più incerta mentre le attese o le pretese parossistica del corpo elettorale non più ordinato dentro partiti a base sociale
Ecco la massa di queste pretese rende sempre più sensibile
Gli umori elettorali all'azione di governo quindi la faglia è diventato una Pagliaro molto pericoloso per lo il richiamo al concreto impegno la concreta azione i De Gasperi diventi importante
La seconda relazione che credo posti anche connessa sulla funzione del Presidente del Consiglio e affidata al professor Marco Olivetti dell'onestà LUMSA e subito dopo la già lo si vede
Nello scenario complessivo c'è la costituzione di dente di cui si parlerà poi rettore della Luxa stessa prego professore benissimo la ringrazio molto presidente e ovviamente il mio ringraziamento va
Alla Fondazione e al presidente Alfano
Per l'invito a partecipare a questo seminario nonché al professor Baldini al professor Bonini che mi hanno coinvolto per me un grande onore essere qui accanto a veri e propri monumenti del del della storiografia
Su sulle cose di cui ci occupiamo io però faccio il professore di diritto costituzionale quindi faccio un altro mestiere sono un cultori un'altra scienza sociale che segue re col regole metodologiche diverse a anche se spesso occupandosi dello stesso problema e d'altronde l'ampiezza del tema che mi è stato affidato che coincide con quello del convegno è teso lato sensu uno perché si interseca con tutti gli altri cioè Degasperi come presidente del Consiglio mi suggerisce
Di sceglie la prospettiva in qualche modo di guardare alle stesse cose un po'nell'ottica della mia materia e precisando che cosa intendo da questo punto di vista lo dico con timore e tremore perché ho qui davanti anche il professor Manzella che è stato che l'autore del primo lavoro chiedo che ho letto come laureando visto che il lavoro l'autore libero del tema
Dottore privati del sul tema la questione di fiducia su cui ho scritto la mia la mia tesi di laurea quella mia monografia però ecco per un costituzionalista osservare la prassi costituzionale cioè abbastanza ovvio
è importante in quanto gran parte delle regole costituzionali che operano in questa materia sono aperte e suscettibili di diverse concretizzazione
E la loro concretizzazione non avviene soltanto mediante una lettura alla luce dei principi costituzionali in questo caso soprattutto il principio democratico
E come e neppure per lo più mediante l'azione come di solito lo ebbe a cadere di fonti normative subordinate anche se questo ovviamente accade e ed è particolar mente impronte ma viene in misura significativa attraverso la prassi dalla quale il mi costituzioni si cercano di fare emergere a volte esercitando un poco la la la virtù della maieutica delle regolarità le individuando nella né nella prassi cioè non solo diciamo così degli episodi che talvolta possono essere anche difformi dal calcolo delle norme ma anche la via dell'inveramento possibile delle norme costituzionali aperte nella misura in cui da questa prassi emergano quelle quei fenomeni che noi uso gli amo chiamare con un concetto in matrice britannico sempre di incerta cittadinanza nella cultura costituzionale italiana delle convenzioni costituzionali o addirittura quando siamo davanti a una stabilizzazione più chiara delle vere e proprie
Consuetudine c'è un fenomeno più noto già al diritto continentale
Per quel che ci riguarda gli articoli novantadue e novantacinque la Costituzione italiana nei cui nei quali l'organo Presidente del Consiglio dei ministri viene regolato facendo quindi un passo in avanti diciamo così rispetto al silenzio su questo organo del dello Statuto Albertino
E ovviamente aperto a diverse letture rientra pienamente in queste e in in questa fattispecie delle delle norme organizzative attente perché vi è sicuramente un punto fermo in queste norme che rappresentato dalla riconoscimento al Presidente del Consiglio
Di una positiva di una posizione ben differenziata all'interno del governo oltre che appunto rispetto allo Statuto che un suo riconoscimento specifico e quindi la posizione e ben differenziata il compito viene anche delineato riprendendo una norma risalente a a atti normativi dell'esecutivo di periodo statutario quello di mantenere l'unità dell'indirizzo politico e amministrativo promuovendo e coordinando l'attività dei ministri maltempo stesse qui vi è una differenza significativa che rende ormai quasi unico il nostro sistema costituzionale in chiave comparata mancano in individuazione dei mezzi
E in particolare del mezzo ultimo di disciplina del governo che ovviamente come mezzo ultimo ha un po'la funzione non dico comparabile alla bomba atomica che c'è ma insomma è importante che uno stato Peres una superpotenza ne disponga anche se non la usa ma ai che e però condiziona fa parte dell'arsenale che ha a disposizione il Presidente del Consiglio e che il potere di revoca che manca come è noto a questa è un'anomalia forte rispetto al diritto costituzionale comparato il coso il figurino sintetizzato ovviamente il all'estremo
Che quindi innova rispetto al modello statutario ancor più flessibile perché totalmente silente il potere esecutivo spettava apre il Presidente del Consiglio appare solo nelle fonti
Normative che implicitamente prima evocavo per poi scomparire nel sostituito dal ruolo di primo ministro capo del governo con la riforma
Del mille novecentoventicinque riapparire con un regio decreto legislativo cioè sedici maggio quarantaquattro numero centotrentasei adottato nel quadro del Patto di Salerno che reintroduce viceversa la presidenza del Consiglio dei ministri siccome la presenza di De Gasperi si estende in un periodo come noto di sette anni perché e mezza sette anni otto mesi tra dicembre quarantacinque e l'estate del mille novecentocinquantatré si potrà ci si potrebbe chiedere se
Il fatto che durante questo periodo si nei siti Ricci mi costituzionali diversi quindi l'ultimo pezzo di Statuto
Il periodo costituzionale transitorio con le norme previste dalle costituzioni transitori e poi la Costituzione repubblicana abbia inciso sul modo in cui il presidente ha potuto interpretare il suo ruolo nel quadro del sistema politico a mio avviso questa incidenza è stata molto limitata
E e e qui collocando un poco nell'impostazione di leopoldo Elia anche io credo di dover riconoscere che invece gli elementi che hanno determinato sì delle cesure interni a questo periodo di di di sette anni e mezzo per quel che riguarda l'esercizio della funzione di presidente le consentivano piuttosto ricercati nell'assetto del sistema politico oltre che nel consolidamento della stessa posizione di Peter da parte lo stesso regali
Vorrei concentrarmi su un paio di profili particolari ma prima vorrei fare lei delle l'elenco delle cose che in astratto potrebbero essere rilevanti
Semplicemente un elenco per definire la posizione del Presidente del Consiglio in un sistema parlamentare e quindi per capire quale sia stata la posizione specifica di De Gasperi come presidente del Consiglio del sistema parlamentare italiano dal quarantacinque in poi i fattori cui bisognerebbe tenere conto e terrò conto solo di alcuni di essi sono ovviamente il rapporto con il partito politico su questo la relazione che mi ha preceduto mi esime dal appunto dal dal dal riprendere il tema che ovviamente rilevantissimo col partito politico di appartenenza ma più in generale con il sistema dei partiti e laddove esistano e in questo caso esiste la formula il diciotto aprile con la coalizione e prima le dive di diversi se ti dico condizionale
Il rapporto ovviamente con gli altri ministri siano essi espressi dal dagli altri partiti Odasso
O dal suo stesso partito il rapporto con il parlamento quindi con la maggioranza e con l'opposizione il rapporto con il capo
Dello Stato e il rapporto con l'opinione pubblica se parlassimo Conti bisognerebbe fare una serie di interessanti preoccupazioni poi ci sono i dati di contesto ne cito due il rapporto politica estera quindi rapporti con le potenze alleate chiaro che qui in particolare nel periodo la confusione trattato di pace ma poi anche nel periodo successivo questo ha un rilievo per particolare e il rapporto con la Chiesa
E il mondo cattolico e poi i passaggi istituzionali
Sia quelli di natura ordinaria quelli natura straordinaria tra quelli di natura straordinaria citerei per questo periodo la definizione del processo costituente e della sua articolazione
La gestione in particolare la transizione dalla monarchia alla Repubblica c'è un saggio di leopoldo Elia in cui il luogo ruolo di Degasperi in questo passaggio viene ricostruito in maniera molto approfondita e dettagliata
Il ruolo rispetto all'elaborazione della neutrale della nuova Costituzione in questo caso la neutralità del governo esplicitata in quel famoso discorso di De Gasperi dal banco di deputato e poi la il problema dell'attuazione la costruzione quindi la messa in campo
Delle istituzioni create dalla nuova carta che è tutt'altro che in capitolo silente come è noto c'è un'attuazione della Costituzione nella prima legislatura anche se parziale vari passaggi natura ordinaria sui quali adesso mi concentrerò in particolare su alcuni di essi citerei la natura delle crisi di governo e percorsi sulle loro soluzioni che saranno il mio principale oggetto da adesso in poi ovviamente l'impatto delle elezioni generali e più in generale delle consultazioni popolari il referendum in particolare quello istituzionale e come sappiamo perché assieme al ad oltre al rettore Bonini ci siamo occupati di questo negli ultimi tempi l'elezione del Presidente della Repubblica sia quelle del capo provvisorio dello Stato
La prima di De Nicola poi dopo le dimissioni la seconda elezione e l'elezione di Einaudi del mille novecentoquarantotto ovviamente poi anche dal punto di vista del diritto costituzionale la personalità del decidere
Plas ma il funzionamento delle istituzioni
Dunque vengo quindi al corpo principale delle cose che vorrei da di reparto dal dalla tesi che tradizionalmente i costituzionalisti hanno sostenuto nel cercare di leggere il periodo degasperiana all'interno dell'evoluzione della forma di governo italiano nel secondo dopoguerra in genere vi è questa crisi la la la la la espone brevemente leopoldo Elia
Nella sua voce sulle forme di governo ma paradossalmente perché sia tenuto ricche di soggiorno concorda molto come dire anche Maranini nella nella voce sul video sul mito della Costituzione sostiene la stessa tesi
E poi tra ritmi i colleghi la mia generazione dal professor Bonomelli dell'Università di Padova la ripresa già con qualche sfumatura critica tesi è piuttosto semplice il Periodo cinquanta quarantotto cinquanta tre è un periodo completamente diverso da tutto il resto della storia costa all'Italia per quel che riguarda la forma di governo anche per altre ragioni tutto disco sull'attuazione così e e completamente diverso perché questa è la fase inglese della nostra forma di governo o invece inizia con già con la crisi del cinquantatré un un arco temporale quarantennale che è la vera passiamo l'espressione con licenza che i costituzionalisti in genere messo nelle disposizioni generali fino a prima del poi abbiamo le ulteriori fasi più vicine a noi
Quindi un una fase inglese caratterizzata da un ruolo particolarmente forte del Presidente del Consiglio
Alla guida di un governo relativamente omogeneo
Contro stabilità di governo per tutto il pericolo la legislatura il modello del Governo di legislatura quello cui poi le riforme degli anni Novanta tentano di riportare il sistema costituzionale italiano bene io credo e adesso proverò di dimostra sostenerlo
Con un'analisi delle crisi
Credo che questa tesi sia da condividere tra altri strozzata nel mio piccolo lo vi ho aderito ma forse leggermente da correggere e lo dirò però alla fine perché più che li fa sentire separerei la fase tedesca più di un modello di cancellierato che di un modello di premierato britannico per il periodo centrale della della Premier del premierato re Casperia
Dividerei la lunga presidenza di De Gasperi e che come sappiamo è il periodo più lungo
Di permanenza di una persona alla presidenza del Consiglio senza interruzioni i governi di Berlusconi sono durati di più ma sono divisi in tre periodi diversi novantaquattro novantacinque
Due mila uno due mila sei e due mila otto due mila undici
Dividerei Periodo dica speriamo in tre fasi
Che poi in realtà si dividono riducono a due
La prima è quella che si apre con la sua con il suo avvento per usare un'espressione famosa al riguardo nel dicembre del mille novecentoquarantacinque
E che secondo me si chiude con la crisi del maggio del mille novecentoquarantasette in questa fase i il Presidente del Consiglio è un primus inter pares addetti legittimazione dei buoni direi molto debole all'inizio quando diventa presidente del Consiglio
O comunque limitata dopo le elezioni del due Giugno del mille novecentoquarantasei
Il modo in cui Degasperi arriva alla presidenza
Naturalmente fa registrare quella che sposta è stata vista come la svolta Scoppola è stata vista come la svolta dalla politica dei notabili di cui vecchi e nuovi no Bonomi e Parri la volpe mantovana il capo della Resistenza ai ai diversi partiti di massa
Ma chiaramente non è il prodotto di una legittimazione democratica chiara ma di una battaglia interna molto tattica molto molto tattiche qui si vede la grande duttilità tattica di De Gasperi gioco di sponda coi coi liberali
E e viceversa eredi e via di seguito e e di una battaglia interna ai partiti di dice lei del CLN che alla fine dopo l'incarico Orlando
Produce appunto il punto di caduta mediano della del dell'incarico ad Alcide De Gasperi il cui nome era peraltro già circolato con logiche simile un anno prima
Al momento della crisi del primo governo Bonomi quindi non è una candidatura che viene dalla luna espressione degli una sette politico nascente ma non è certo una candidatura debole ha legittimazione forte non fate questa legittimazione iniziale debole Degasperi riesce a far passare
Ciò che maggiormente gli premeva dal punto di vista istituzionale durante il suo primo governo come noto a facendo sponda con la monarchia
Con i liberali e con altre soggetti che avevano interessi simili riesce a far passare la riforma della Costituzione transitoria
Con l'introduzione del referendum istituzionale per la decisione sulla questione istituzionale
E e e quindi sottraendo questa questo tema divisivo per la DC alle elezioni dell'Assemblea costituente poi alla Costituente spezza anche se deve cedere sul modello di referendum perché la sua proposta era quella molto singolare di un referendum Inter costituente cioè un referendum che avrebbe dovuto avvenire non all'inizio e poi la soluzione che prevale contestualmente all'elezione ma durante una volta definite le linee generali l'opzione democratica che per Degasperi prevalente su quella repubblicana o monarchica questa seconda è in qualche modo strumentale
E per indirizzare la fase finale poi dei lavori della costituente si deve cedere su questo punto ma ottiene il risultato
Del del del del devolvere al referendum e quindi disinnescare dal punto di vista del partito di tutte le sue contraddizioni interne la questione monarchia repubblica e l'altra questione molto importante cui Degasperi tiene molto
è appunto quella della della riserva dei poteri legislativi alla al Governo sottraendoli alla Costituente salvo che su alcuni aspetti marginali
E e quindi sul l'essenziale dell'agenda costituzionale di De Gasperi nella Pati definizione delle regole del processo costituente
Passa nonostante che sia un Presidente del Consiglio che in questa fase a tutti gli effetti ancora un primus inter pares e queste virtù di equilibrio al tempo stesso e di a però Ding risolutezza quando arriva al momento si vedono molto bene sia a fronte del colpo di mano rappresentato dalle dimissioni non del colpo di stato semplicemente del colpo di mano dal precisato la l'abitazione del re e della succeda successione al trono di Umberto secondo sia nel complicata gestione del della partenza del monarca dopo la proclamazione dopo la formazione provvisoria ma ancora soggetta ricorso dei risultati del referendum
Secondo passaggio il secondo governo dei gas secondo governo De Gasperi dopo la Costituente qui abbiamo una candidatura legittimata dalla posizione di leader del partito di maggioranza relativa che non si va ancora
Nel dicembre del mille novecentoquarantacinque abbiamo anche il tentativo che si di cui si narra nel libro di Gambino
Poi ripreso da altri del Partito Socialista di spingere De Gasperi
A verso la posizione di capo provvisorio dello Stato
Come come leader del primo partito in modo da poter rivendicare
La posizione di presidente del Consiglio per il un esponente del secondo partito in realtà qui era unita che avendo gestito pare bene insomma come ministro d'interno le elezioni aspirava a candidare se stesso più tenermi alla guida alla guida dell'esecutivo Degasperi non accetta questo tipo di gioco viene incaricato il due luglio e non state che la crisi sia piuttosto complessa per definire il programma economico del governo arriva felicemente in porto e il Governo però è completamente diverso da quello precedente osserva Calandra
Autore di un bel libro sul sulla scusa sui governi della repubblica che il gabinetto abbandonava la sua base paritetica per assumere la base proporzionale essendoci mai la base dei voti
Espressa in quel giugno
E era un un un governo demente composto da di democristiani socialisti e repubblicani e da Corbino come indipendente vicino al Partito liberale
Ma che era dominato da De Gasperi per quel fenomeno poi parzialmente quasi del tutto scomparso in seguito che gli consentiva di cumulare interni ed esteri anche se gli esseri solo fino alla risoluzione delle questioni centrali del trattato di pace quindi comunali interni esteri e presidente del Consiglio
Oltre ad essere un governo fortemente disomogeneo dal punto di vista politico disomogeneità ben visibile già delle diciamo dalle critiche di Togliatti alla politica in materia di politica economica quindi attraversato da una fortissima tensione cui si aggiungeva
Quella interno al Partito socialista che sarebbe culminata poi nella scissione di Palazzo di Palazzo Barberini anche da una un deflusso di voti democristiani assunto nelle elezioni
Amministrative e quindi in questo quadro matura la crisi che porta dal secondo al al terzo governo De Gasperi che però è una soluzione interlocutoria
In qualche modo imposta dalla dalla crisi di parà dalla scissione di Palazzo Barberini una soluzione interlocutoria perché come è noto e necessario far passare la ratifica del trattato di pace
E e quindi il terzo governo De Gasperi è un un governo tripartito dei tre partiti di massa ma che riproduce tutte le contraddizioni interni a queste forze che erano presenti già nel nel governo precedente
E questi tre mesi oltre che dai due passaggi
Il trattato di pace e l'articolo sette della Costituzione sui quali Degasperi aveva un interesse strategico a mantenere il collegamento con i comunisti in questi tre mesi si susseguono anche gli auspici di De Gasperi per una un po'un ampliamento
Della base del governo quindi ritorno la formula più ampia di un Governo che trova eccessivamente sbilanciato sbilanciato a sinistra e comunque proprio sulla crisi economica che De Gasperi sceglie di provocare la crisi prendendo spunto da un'interpellanza Nitti
In questa materia e si apre quindi questa crisi che tutti considerano storica proprio per i risultati che ha prodotto perché per sedici anni escluso il Partito socialista al governo e in maniera definitiva escluso il partito comunista e una crisi molto interessante a mio avviso perché Inessa Degasperi comunque combina al magistralmente prudenze arditezza prudenza nel lasciare inizialmente spago
Al all'interpretazione la crisi da parte del capo provvisorio dello Stato che la legge con secondo le vecchie categorie dell'età liberale quindi prima dall'incarico a Nitti considerando che era colui che aveva provocato la crisi poi dall'incarico a Orlando ma sempre attorno all'obiettivo
Ricordiamo che avevano rispettivamente settantanove e novanta e ottantasette anni i due incaricati ebbe con l'obiettivo di un governo di ampia di ampia concentrazione che è esattamente e il problema dal quale la crisi la crisi si era aperta
Con questi due incarichi registriamo l'ultimo tentativo forse almeno tentativo che abbia messo capo incarichi di formare governi che in qualche modo dislocasse ero la composizione e l'esecutivo dalla base
Numerica parlamentare quindi a lavoro il partito di maggioranza relativa per trovare poi un di nuovo un incarico a un non democristiano bisognerà aspettare se non sbaglio Craxi nel settantanove e poi governo Spadolini nello tant'comunque dal ventiquattro maggio quando De Gasperi ottiene il il nuovo l'incarico vediamo invece alla stazione l'arditezza perché compie questa scelta e oggi a noi appare sbattuto in un storici appare ovvia ma che era fortemente traumatica perché rompeva con tutti i governi post liberazione la Dc e Pci erano gli unici governi che va partito ha fatto parte di tutti i governi c'è un Governo di fare Bonomi in cui non c'è né i socialisti
Quindi gli unici due partiti che hanno fatti accorpati tutti i governi fino a quel momento Renault democristiani e comunisti
Esce compie la scelta anche spesso non non adeguatamente sopra miniata di un governo di minoranza cioè di un governo senza una maggioranza precostituita nel maggio del quarantasette perché il governo
è composto da liberali e da tecnici i i sociale libri socialista Pietro ai soli lavoratori non vi entra
Il la fiducia Degasperi ottiene il ventuno giugno con il voto favorevole dei liberali e dei qualunquisti
Dopo che un intervento improvvido di Gronchi il giorno precedente aveva rischiato di far saltare il voto di fiducia qui non è un governo che nasce con un appoggio Pellico sul quarto partito al coro ma al punto in sei partite della base parlamentare
La base parlamentare non è chiara all'inizio
E idee per in questo il momento in cui comincia ad apparire nel dibattito la polemica politica questa immagine di De Gasperi come cancelliere che ovviamente dobbiamo collocare storicamente detta oggi ci fa pensare alla Mondher repubbliche allora non esisteva ancora e quindi evidentemente era usata in chiave polemica perché sottolineava la natura non italiana germanica di De Gasperi e e magari pensa aveva in mente bis marche più che i cancellieri di Weimar
Ma che a me invece pare suggestiva visto che ho la fortuna di vivere ottant'anni dopo perché è piuttosto ben descrittiva se letta alla luce dei dei cancelli della Repubblica federale tedesca anche la stampa un titolo in quei giorni ben Benvenuto signor Cancelliere mi pare di film Filippo Burzio
Perché appunto il presidente del Consiglio riesce a consumare questa rottura definitiva e ha aprire la via ad una maggioranza nuova ma in progress
Per cui il governo nasce come governo di minoranza ma è tutto il periodo di durata della non lunga vita del del del di del quarto governo De Gasperi
Che porterà alle elezioni del diciotto aprile è un processo di consolidamento dopo l'estate c'è una mozione di sfiducia Nenni e Togliatti ma anche Saragat contro il governo De Gasperi che viene respinta dopo un dibattito molto duro
E subito dopo matura il processo di avvicinamento del Partito socialista dei lavoratori italiani al governo
Che Sculli Mina con l'ingresso un rimpasto
A dicembre l'undici dicembre
è singolare che qui abbiamo un per la prima volta ho dal punto di vista costituzioni Sico questo è interessante forse per gli storici meno ma abbiamo questa linea di confine tra crisi e rimpasto che si rivela piuttosto porosa
La stampa del dodici dicembre del mille e novecento quarantasette titola in atto il quinto governo De Gasperi
E in effetti aveva delle buone ragioni per questo titolo perché che cosa succede ci sono tre nuovi ministri che sostituiscono tre ministri democristiani dimissionari un repubblicano Facchinetti due socialdemocratici e vengono nominati due vice presidente del Consiglio senza portafoglio Saragat e Pacciardi si affiancano a quello già esistente Inaudi
Formando una sorta di direttorio interno al governo ma senza che il governo si sia dimesso per cui non è il quinto governo Gasperi è il quarto Impastato che però si presenta alla Costituente che ottiene il diciannove dicembre tre giorni prima dell'approvazione della Costituzione la fiducia nonostante un discorso violentissimo dice sempre la stampa di Togliatti e una critica in cui si si accusa il governo aveva fatto ricorso ministri senza portafoglio non c'è ancora la Costituzione in vigore ma io non ho considerato una figura Nomentana e gli stessi vice Presidente del Consiglio che De Gasperi Togliatti chiamo figure bizzarre
Chiedo scusa perché qui presentato hanno occupato di fare questa carica cui ma se può può consolarci a o attende come prima no però beh il problema può consolarci forse che in Costituente Degasperi definì bizzarria anche la Corte costituzionale quindi
Era solito usare questo tipo di espressioni
Ecco qui in questa in questo governo secondo me se insegna veramente il salto Degasperi hanno perso il cancellierato anche se non siamo ancora nella fase dell'Haute del governo di Casperia
Che si produce appunto come è noto dopo le elezioni del del diciotto aprile
Del quarantotto quando si entra in questa seconda seconda fase De Gasperi acquisisce una posizione dominante all'interno del sistema politico oltre che del suo partito ciò nonostante gli equilibri interni alla coalizione del diciotto aprile si rivelano fin dall'inizio non facili
è interessante notare l'ho notato anche questo Paolo calandra che il governo Degasperi
Cinque anche se pure su questo numero si potrebbe questionare
Per ragioni che tra poco vedremo
Nel governo De Gasperi cinque e amo composizione quasi paritaria nonostante il forte squilibrio della forza elettorale dei dei partiti che lo compongono perché è composto da undici ministri democristiani ben nove esponenti liberali socialdemocratici
E i repubblicani è una formula che presenta accanto alla sua coerenza
Del centrista molte contraddizioni
Sia per il rapporto tra il partito e il governo su questo la relazione che mi ha preceduto si è ampiamente soffermata sia per e le spinte opposte che provenivano come è noto la conservatorismo liberali e dalle spinte dagli USA l'aspirazione equilibri
Più aperti o più avanzati da parte dei socialdemocratici e dei repubblicani è un Governo che impone per esempio a De Gasperi di accettare delle formule poco compatibili con quell'idea forte di solidarietà ministeriale che Abu utilizzato
Durante il periodo precedente per criticare la posizione comunista a doppia faccia sulla politica economica posizione che consisteva nell'adesione in Consiglio dei ministri e nella critica nel Paese perché per esempio sulla riforma agraria deve accettare De Gasperi
Una una una diritto di fare diremmo con linguaggio inglese con i ministri liberali quali
Non votano quel passaggio informalmente si dissocia no dalla ASS sì ma loro gruppo da alcuni passaggi del della riforma agrari
E vorrei sottolineare dal punto di vista costituzionale questo è ben noto l'anomalia della crisi con cui si apre la prima legislatura
Anomalia che ovviamente è in parte nelle cose perché è una di quelle crisi in cui si intrecciano elezione presidenziale e crisi di governo anzi il primo passaggio all'elezione presidenziale lezioni quindi di Einaudi all'interno alla formula del diciotto aprile
Alle elezioni del naughty seguono le divise
Gli uni di De Gasperi ma sono più dimissioni di cortesia come quelle che si dà davanti al presidente eletto quindi però nella vecchia ottica monarchica e infatti Einaudi respinge
Va bene a respingere direi in quanto dimissioni di cortesia ma
Essendo sì all'inizio della legislatura le dimissioni avrebbe dovuto essere non solo di cortesia bensì mi e dimissioni per prendere atto dell'inizio di nuovo Parlamento l'al quale costituzionalmente in base all'articolo novantaquattro il governo deriva i propri poteri
E quindi si procede qui a un rimaneggiamento piuttosto ampio del Governo facendo leva sul fatto che i ministri avevano ancora ho qui un po'la logica anche il Deccan cioè lire rimesso i loro mandati al Presidente del Consiglio
Quindi anche qui non è chiaro se un rimpasto una crisi nella classificazione dei governi viene considerata
A differenza di quanto accaduto a novembre l'anno precedente un nuovo governo Pd quinto governo De Gasperi e questo però cioè qualche
Diciamo problema sul dal punto di vista della fortezza posizioni che non a caso viene sottolineato dalle opposizioni in in in nel dibattito sulla fiducia assieme alle sottolineature che abbiamo già visto prima cioè sul vice presidenti e sui ministri senza portafoglio che invece mi paiono meno meno comunque
Alcune parole sulle altre crisi della prima legislatura perché la prima legislatura e questo è uno degli elementi vanno contro la sua lettura inglese conosce uno è stata citata da prima due crisi
Una quella del gennaio del cinquanta e quella luglio del mille novecentocinquantuno
Entrambe però sono crisi che maturano gradualmente la crisi del gennaio nel cinquantaquattro la cinquanta scusate preceduta da una pre-crisi creata il sette novembre quarantanove dalle dimissioni dei ministri sottosegretari socialdemocratici
Lei Degasperi però e ancora più una volta vediamo questa porosità della distinzione tra crisi rimpasto e anche il la problematicità di questa soluzione rispetto a passi successivi e che avrebbero portato pensiamo al Governo Goria dell'ottantasette alle dimissioni del governo tutte le volte che cambiava la formula politica che lo sorreggeva anche quando uno dei partiti non era decisivo
Dal punto di vista numerico per formare la maggioranza parlamentare
De Gasperi di fronte alle dimissioni ministri socialdemocratici ritiene che non sia cambiata la formula del del del diciotto aprile e li sostituisce con dei ministri ad interim scusate i filippini ad interim i ministri
Dimissionari attribuendo l'Inter in mare i ministri con portafoglio
Tuttavia due mesi dopo procede all'apertura formale della crisi
E che però qui vediamo in maniera molto chiara la posizione di De Gasperi non vede mai la messa in discussione la sua posizione come unico possibile Presidente del Consiglio
La crisi si risolve nell'arco di un paio di settimane
Con una formula però ridotta e l'esclusione questa volta dei liberali mentre rientra ai socialdemocratici permangono i repubblicani e l'equilibrio passa da un diciannove A tredici a cinque tra democristiani e laici
La terza crisi anch'essa una fase prodromica
Nel senso che anche se preceduta da una pre-crisi
Gli eventi che prima citava il professor Mazzei sono infatti preceduti anche qui dalla dimissione dimisi socialdemocratici quattro aprile del mille novecentocinquantuno a seguito del loro congresso dall'approvazione di una mozione qui legata alla piccola riunificazione tra i socialdemocratici di fare ai capigruppo di probità
Una dimissioni che peraltro erano accompagnate dalla precisazione dei ministri di non mettere in discussione la formula il dico otto l'otto aprile e dell'alleanza di governo per cui Degasperi si era orientato anche qui con una sostituzione dei ministri dimissionari ma
Con l'idea poi di pilotare la crisi poco dopo
Ancora una volta mediante questa formula i ministri che rimettono il mandato al presidente del consiglio e che poi procede alla ridistribuzione dei portafogli una prassi che oggi riterremmo probabilmente problematica alla luce dell'evoluzione successiva della nostra forma di governo sopravviene la vicenda Pella critiche appella da parte del gruppo parlamentare
Democristiano alla Camera dimissioni di pelle a Parigi Degasperi che lo prega di soprassedere ma che poi apre la crisi anche perché a questo nodo già presente che deve che vede risolvere i teppisti poi si conclude con un Governo di partito
Senza quindi liberali socialdemocratici
Direi che in generale queste crisi sono caratterizzate dall'essere crisi extraparlamentari A B abbastanza evidente l'unica parlamentare vera
E l'ultima quella del mille novecentocinquantatré mediante mancata concezione pulsioni la fiducia iniziale cominciano tutte crisi
Da questo punto di vista simili a quelle che vedremo quindi all'evoluzione successiva della democrazia repubblicana determinate dal dal dalla dialettica del sistema del sistema dei partiti
Per cui siamo davanti a una situazione in cui io vedo un come di una tensione tra un cancellierato incipiente basato sul prestito di De Gasperi e dal diciotto aprile sul risultato le diciotto aprire una serie di prassi proporzionalisti che partitocratiche che insistevano
Sulla su governo come accordo tra forze politiche sulla legittimazione parlamentare di ogni singolo esecutivo questa è sempre la posizione dei comunisti che vogliono sempre la crisi quando vi è un cambiamento
De Gasperi un passaggio di critica dicendo così possono fare la sfilata al Quirinale per le consultazioni insomma no
Voglio in ogni caso che ogni cambiamento di formula si traduca in un cambiamento di governo peeling non rimpasto anche se seguito sempre la fiducia
Che fiducia abbastanza la differenza tra i due fenomeni
Sì alla crisi e questa questa diciamo questa seconda dinamica
Sarà quella poi che tremava dopo dove la logica
Venuto meno il punto di coagulo rappresentato da da una leadership come quella degasperiana
Tutti e il governo sarà concepito come il prodotto di un di una combinazione parlamentare
E quindi ogni alterazione di essa porterà alla alla crisi di governo
Il settimo governo De Gasperi il più lungo tra i governi De Gasperi concluderà appunto la legislatura
Con tutte le turbolenze della fase finale le elezioni amministrative la riforma della legge tornare anche con torno alla questione di fiducia che citavo prima con il la nascita della questione di fiducia cioè del primo nel nel crogiolo dette i momenti più tragici del dibattito parlamentare la prima legislatura nasce la questione di fiducia non come astratta
Richiesta del del del Governo al Parlamento di vedersi confermata in astratto la fiducia era un questo un fenomeno arcinoto in età statutaria
E consigliato implicito nella posizioni qualsiasi regime parlamentare ma come meccanismo sorretto dalle famose conseguenze procedurali che che alteravano completamente la modalità di votazione perché imponevano di votare immediatamente sull'oggetto su cui il governo lo ha posto la questione di fiducia rendendo inemendabile
Imponendo il voto palese producendo la decadenza di tutti gli emendamenti e quindi dando al al governo quello che sarà il suo principale strumento di guida della maggioranza che anche questo per questo si terrà era di ereditato anche se dopo una fase di parziale qui scienza
Soprattutto negli anni Sessanta mazzetta settanta dopo la riforma regolamenti settantuno ma diventerà poi il principale arma dei governi dagli anni ottanta
Impone
E comunque in questo quinquennio scompare radicalmente la possibile dal dallo sistema politico
La la possibilità stessa di un'alternativa Degasperi alla presidenza ancora possibile come le ho visto fino al quarantasette e
Il ruolo di De Gasperi e quindi particolarmente spiccato
Già appunto dal dalla crisi del maggio quarantasette
E che si può lo che si vede ancora quando dei gas Einaudi gli consente questa sarebbe la terza fase quella del cinquantatré addirittura di formare un governo minoritario senza maggioranza precostituita e con forti possibilità poi concretata essi che la fiducia non venga concessa
Possibilità che mi che sarà contessa sono molto problematica mente inseguito dai Presidenti della Repubblica ai Presidenti del Consiglio in carica De Gasperi aveva cioè realizzato questa soluzione unica che Elia nel nella voce forme di governo sottolinea come poi sarà di vent'sarebbe diventata impossibile cioè quell'accumulazione di autorità personale che è indispensabile al di là di ogni discorso sulla personalizzazione del potere per governare con efficacia
Uno stato contemporanei in uno stato contemporaneo
E che di e filmini di cui Elia nel settanta sottolineava come di fosse la differenza rispetto al periodo
Ecco al sulla base di questo la mia conclusione è che forse con questo ho davvero concluso forse la tesi Elia Maranini e altri del del
Del del della fase inglese della nostra forma di governo pur dovendo essere accolta ma leggermente corretta alla luce delle stesse categorie di Elia cioè noi abbiamo più che un sistema inglese in questi anni di cui mancano il bipartitismo
La possibilità reale l'alternanza ci sono delle crisi di governo
Quindi le differenze sono abbastanza consistenti forse abbiamo più un sistema più simile a quello che gli ha chiamava il multipartitismo temperato di tipo germanico germanico svedese austriaco insomma non solo germanico
Con un ruolo forte del primo ministro appunto questa per quest'immagine Degasperi cancelliere che per ragioni storiche appunto ripeto l'immagine da Bismarck
E era una una critica uno sfottò immagini Degasperi canterine può essere recuperata in positivo con la nostra prospettiva di posteri che hanno in mente la Repubblica la Repubblica di Borno
E in conclusione Larry l'eredità ecco
Le verità del della della prassi degasperiana sulla forma di governo italiana è mi permetto di dire purtroppo a mio avviso abbastanza limitata nel senso che o meno è immensa per tutto ciò che è veramente fondante
Quindi la scelta del modello di democrazia cime però per quel che riguarda il funzionamento della dinamica della forma di governo e purtroppo limitata per questo periodo si chiude ed entriamo in una fase diversa in cui ruolo il Presidente del Consiglio fino agli anni Novanta non sarebbe più stato credo quasi mai
Basato su condizioni analoghe quindi esercitato con analogo autorevolezza anche se anche il riferimento alla al la costruzione le regole sulla questione rifiuti alcune eredità rimangono e conformano poi devoluzioni successi ringrazio PET-TAC
Integrazione aveva appreso rivetti per
Minuziosa considerazione anche delle pratiche o delle prassi che poi concorrono a definire insieme con gli elementi giuridici le forme di governo credo che di riferimento cui personalmente non ho mai pensato al di là dell'articolo di porsi avevo presenta il cancellierato no ovviamente ci porta su temi e questioni assolutamente aperte oggi
Il passaggio ulteriore serie
Bastano ancora sono ancora sufficienti ovviamente c'è un grosso punto di domanda alla fine quello che sto dicendo
Le forme di governo considerate gli era anche polemica
Pure integrali o sei appunto per quella faglia frazione di governo rappresentanza non si profili no
Non si profila e necessità di altre forme istituzionale che altre altri sistemi politici hanno tentato tentato Lugo un'esperienza costituzionale del Novecento che certamente fondamentale di grande variazione rispetto a tutte le esperienze costituzionali dell'Ottocento
E che ci portano alla formula molto amata dal tra i giuristi tedeschi della Krupp che da quelle italiane
Della costituzione vivente
Che sostituisce composto invece compensa quella che e lo ricordo volentieri
In qualche misura commemorando lo Maurizio Fioravanti diceva l'avvento delle costituzioni programma che rappresenta la grande ascolto del costituzionalismo del periodo del periodo postbellico rettore pre
Grazie
Ringrazio veramente molto per l'invito in particolare il il nostro presidente del comitato scientifico il professor Ornaghi e il professor Ballini e saluto molto il nostro presidente
Angelino Alfano che ha introdotto questa questa nostra riunione sottolineandone i temi i temi fondamentali
Ed è anche significativo appunto
E lo dico ringraziandolo al Presidente della della Fondazione che oggi appunto questo convegno si tenga proprio il dodici settembre quella data che Federico Mazzei a attraverso l'edizione del carteggio
De Gasperi Jacini ha individuato come la data in cui fu deciso il nome Democrazia Cristiana in questo incontro milanese in casa
In Cadafalch e questo segua un altro convegno importante quello del ventisette maggio nell'anniversario della CED che come vedremo c'entra in questo percorso
In questo percorso che utilizza un sintagma che da par suo il professor Ornaghi ha ricordato cioè costituzione vivente ma nel senso che questo sintagma fu utilizzato da De Gasperi quindi io lo utilizzerò in questo senso in qualche modo storico politico per non dire politologico
E quindi articolerò il mio ragionamento appunto per cercare di illustrare la declinazione degasperiana di questo fondamentale sintagma della storia e dell'evoluzione costituzionale occidentale in tre quadri con una premessa
Con una premessa che a proposito della
Te del giudizio
Sul processo costituente
Che Giovanni di cui Giovanni leone
Nel discorso
Per il decennale dell'Assemblea costituente
Aveva di cui aveva messo in luce il e cito si può ancora sostenere come autorevolmente detto insinua l'assemblea costituente che il più della prima parte dedicata i diritti e i doveri dei cittadini
Costituì una ingenuità una opportuna una inopportunità tecnica
Per il contenuto più eterogeneo e più fluido
E qui le une cita Calamandrei
Credo che appunto si è interessante
Ragionare sulla significato del passaggio del passaggio costituente e qui c'è una parola molto chiara dello stesso
Dello stesso De Gasperi quando dice durante i lavori della Costituzione IDC e hanno passato una crisi di ottimismo sulla natura degli avversari politici
Comunque ritiene che forse non avrebbe potuto accadere diversamente
Del resto ciò anche dei lati positivi perché in tal modo il Governo ha il diritto di esigere ora la più scrupolosa osservanza della costituzione stessa
Noi veniamo da una storiografia sulla
Sulla Costituente molto i Ray mica
Invece
Il periodo costituente fu un periodo agonistico
Fu un periodo agonistico che portò ad un risultato di unanimità sulla Costituzione
Ma l'unanimità sulla Costituzione non nega il tratto agonistico e quindi e quindi appunto questa questo ottimismo un po'un po'ingenuo questo ottimismo un po'ingenuo una crisi di ottimismo
Questo è un dato questo è un dato interessante perché perché appunto
Come De Gasperi disse commemorando Turati e Treves nella storia delle democrazie più che lo Statuto più che la costruzione più che la Costituzione vale l'esperienza
E appunto
Tutti i
Protagonisti della costruzione repubblicana avevano una esperienza e l'esperienza di De Gasperi è un'esperienza cinquantennale come dirà nel già citato discorso di Predazzo che io a mia volta
A mia volta citerò un'esperienza lunga
A che punto situato questo processo in una in una dialettica che è una dialettica di lungo periodo e che poi e che poi in fin dei conti in fin dei conti
Sì
Diciamo così sì sostanzia
Nella citazione
Dakar da parte di De Gasperi nel momento in cui finisce l'esperienza del suo governo del suo governo di minoranza
Conto di rimanere a Sella per qualche giorno in assoluto riposo ho portato con me le droghe
Le e le bucoliche di Virgilio leggete la Bibbia nel libro dei proverbi al versetto
Quattordici centoventicinque questa è un'esercitazione che passo ai tanti amici giovani di andare a vedere sulle sui device che cosa dice il il libro dei proverbi al al capo capo quattordici versetto centoventicinque
Senza aspettare l'esito del del referendum elettronico vi è scritto non deviare né verso sinistra né verso destra
E questo introduce appunto le tre le tre questioni in i tre temi il primo tema
La struttura costituzionale la struttura costituente
Per De Gasperi l'essenza del processo
L'essenza della Costituzione l'essenza del dato costituzionale
Il mio punto inquadra nel lungo periodo eh il nesso libertà giustizia sociale
Cui si aggiunge il discorso sulle basi morali da cui famoso di cui famoso discorso di Bruxelles del mille novecentoquarantotto
Il nesso libertà giustizia sociale basi morali eh l'elemento fondamentale per cui come dice agli al congresso di Napoli
La Costituzione e l'unità base dell'unità nazionale
Ma appunto essendo questo un nesso
è un nesso assolutamente sempre problematico
è un è una tensione per cui appunto nel periodo degasperiana no
Si tratta di attuarlo ma si tratta anche di difenderlo
E quindi ci sono questi due aspetti che sono i due aspetti diciamo così agonistici messi in luce dal giudizio sul periodo costituente
La difesa del regime democratico avrà spirito e norma costituzionale
In carattere e misura compatibile con le norme di questa Costituzione lo dice nel mille novecentoquarantanove lo dice nel mille novecentocinquantadue
Difesa dello Stato nel rispetto della costituzione
Questo perché e lo mette in luce Pier Luigi Ballini nella monumentale introduzione al ai tre tomi dei discorsi di De Gasperi
Perché De Gasperi era consapevole che in Francia ci penserà dei buoni
E questo lo dice nel mille novecentoquarantanove
In Italia forse qualcun altro
Se questo nesso non viene messo in
In atto non viene difeso
Veramente impressionante le citazioni Papi Luigi Ballini in Francia ci penserà dei gol cosa che farà nel mille novecentocinquanta perché perché la Costituzione francese e soprattutto il sistema politico francese aveva dei problemi
Che non sono stati risolti né dal punto di vista politico né dal punto di vista istituzionale questo punto il primo quadro
La struttura costituzionale questa tensione che deve essere che che è oggetto di intervento politico
Questa tensione ed è il secondo quadro
Mette in evidenza appunto il sistema politico
E qui c'è un crocicchio
Di cui De Gasperi eh consapevole e molto consapevole e lo si vede
Lo si vede a proposito di una interlocuzione che Degasperi a con un anonimo esponente della della destra pagina mille e duecento
Trentuno
Un anonimo esponente della destra che gli notifica
Vi abbiamo aiutato il diciotto aprile ma se voi continuate così a governare come governate non vi aiuteremo più
E quindi e quindi il partito si trova ad un crocicchio fra due fuochi e si spara da due parti la posizione di trincea diventa difficile
Questo
Ventinove maggio mille novecentoquarantanove è passato un anno dal diciotto aprile e qualcuno presente il conto del diciotto aprile
E diciamo così la storia del sistema politico italiano è la storia
In questi anni del tentativo di consolidamento di quello spazio che si era disegnato il diciotto aprile che non poteva non essere come ha detto giustamente
Mazzei citando De Gasperi non poteva non essere uno spazio presidiato dalla Democrazia cristiana insieme ad altri soggetti
Perché perché diciamo così questo tema del crocicchio era un vecchio tema che De Gasperi faceva risalire al discorso a un discorso di Mussolini del novembre mille novecentoventuno
In cui paventava la possibilità di un'azione convergente con i comunisti
Contro il l'equilibrio il precario equilibrio del sistema appunto liberale del del tempo
C'è una variabile nella gestione di questo crocicchio
I calcoli di Zaccagnini sempre cito pal Ballini davano al cinquantuno per cento il blocco
Democratico nel mille novecentoquarantanove questo poi sarà confermato dalle elezioni del mille novecento deve dare lezioni amministrative del mille novecento
Cinquantadue del maggio mille novecentocinquanta
Il punto è la la questione sottesa alla evoluzione del sistema politico alla luce di questo dato è la questione dell'anticlericalismo del clericalismo
De Gasperi era consapevole che attraverso la vicenda politica della costituente della che e dei suoi governi e dei suoi governi si era superato il Tidei Cile clericalismo anticlericalismo che non stava dentro che che le che non rappresentava un clip dei jet della costruzione del nuovo sistema politico repubblicano ma era un po'più sempre presente
Era presente in una parte del partito liberale era presente nel partito socialista di qua e di là dal trentottesimo parallelo cioè i socialisti diciamo così unitari più di Psi lì
Romita Pli Lippi
Su e quindi più di e poi nel partito socialista
E quindi questo tema è molto presente a De Gasperi cioè la possibilità che ci sia sempre una possibilità di articolazione di riserva del sistema politico sulla base del vecchio clipei jet clericalismo anticlericali
Qual è la risposta al crocicchi
La risposta crocicchio eh
Una delle risposte la legge Scelba
Cioè una chiara delimitazione del
Una chiara delimitazione nello stesso tempo anche una un tentativo di disputare
Questa appunto minaccia
Vi abbiamo aiutato il diciotto aprile ma se voi continuate così a governare come governate non vi aiuteremo più
E quindi è necessaria un'azione anche decisa nei confronti del
Movimento Sociale della possibilità di diciamo così ricostruire il partito nazionale fascista attuare quindi la costituzione in questo in questo senso
E poi e poi appunto
Anche una
Un altrettanto significativa dialettica con il partito monarchico
I monarchici conflitto hanno
Dice usando una parola che ormai è caduta anche se in desuetudine
Perché perché appunto Little la consapevolezza era che la perdita di suffragi che già inizia alle elezioni regionali sarde è una perdita a destra i regimi centristi Degasperi sapeva dal
Dal periodo interbellico sono messi in crisi a sinistra ma cadono a destra questa è una diciamo così questa è una invariante della storia politico costituzionale europea
Non soltanto del ventesimo non soltanto del ventesimo secolo
Di qui appunto la necessità di
Procedere di procedere
Ad una serie di interventi
Sul sì sull'articolazione del sistema politico
E interventi immaginati per sull'articolazione del sistema politico in modo da difendere
Lo spazio
C'è interista che è lo spazio della legittimità a governare
Possono essere di due tipi interventi di tipo di riforma costituzionale e interventi invece di riforma che non richiede la riforma costituzionale
E qui io sono molto d'accordo con
Mi capita spesso ma
è uno dei difetti miei sono molto d'accordo con Marco Olivetti quando parlava del cancellierato perché perché come voi sapete
Una delle riforme immaginate per stabilizzare il sistema è appunto l'introduzione
Di quello che viene definito
Il cosiddetto voto fiduciario ricostruttivo e De Gasperi chiama il cosiddetto voto fiduciario di costruttivo e cioè appunto la
Sfiducia la la la la sfiducia come si dice
Costruttiva ricostruttiva dice De Gasperi perché era stato il protagonista de la ricostruzione in in Germania
In questo senso appunto il tema della della riforma il tema della riforma elettorale è un tema di rilievo costituzionale
è un tema di rilievo costituzionale ma non soltanto di rilievo costituzionale interno ma anche di rilievo costituzionale Esterno se è vero come appunto
Di
E ne di rimbalzo di rimbalzo ricordato
Durante l'ostruzionismo contro la legge c'è il bar
L'accusa che noi volevamo la legge maggioritaria per poter cambiare la Costituzione e far passare così draftato sulla Comunità europea di difesa
Tutto si tiene naturalmente si tratta di accuse pretestuose perché perché l'Italia è l'unico paese
Dei sei
A parte la Francia
Che non modifica la Costituzione perché viene modificata la Costituzione olandese viene modificata la Costituzione belga viene modificata la Costituzione lussemburghese viene modificata la Costituzione tedesca eppure conteneva il richiamo al al dato internazionale
E quindi appunto tutto questo sta sta insieme
Ciò nonostante come noi sappiamo lesione dei minori cioè il cinquantatré fanno come un anno
Il Washington accusa De Gasperi di non avere forzato sui cinquantasette mila voti a fronte del milione e trecento e rotti mila di discrete
Ed è interessante notare questo è un omaggio ai ai giorni nostri come
Riflettendo sulle cause della sconfitta ovvero della della non del non raggiungimento della del del risultato
Anche perché la democrazia cristiana cresce molto rispetto alle amministrative
Ci sia anche un riferimento alla regina Elisabetta come voi sapete la regina Elisabetta è stata incoronata il tre ago giugno mille novecentocinquantatré e sembra che nelle masse meridionali l'incoronazione della regina abbia
Accelerato il trend monarchico
Che ha portato poi sostanzialmente alla alla diminuzione significativa di voti di voti democristiani
Non c'era la televisione però c'erano c'erano i ce la Grand Hotel c'erano i giornali
C'era la stampa c'era la stampa e quindi questo revival monarchico sicuramente a giovato ai voti del partito nazionale del partito nazionale monarchico e ancora una volta si dimostra un'altra in variante della
Storia politico-elettorali italiana cioè che le elezioni si decidono al nord ma si vincono al sud
L'elemento fondamentale è sempre il voto meridionale lì gli spostamenti del voto del voto meriti questo per quanto riguarda i secondo il secondo
Il secondo quadro cioè quello relativo al alla alla strutturazione del sistema del sistema politico
Sistema politico che arriva appunto dopo la
Dopo la le le le elezioni del mille novecentocinquantatré alla scelta sulla sull'allargamento
La scelta sull'allargamento appunto che la scelta che sulla quale poi concluderemo il nostro ragionamento il terzo quadro è quello relativo alle politiche attuative
Politiche attuative della Costituzione che come
Come risalta anche dal programma stesso di questo convegno non sono solo limitate al quattro domestico cioè al quadro Italia
Ci muoviamo in un contesto
Più ampio sia dal punto di vista temporale la biografia di De Gasperi sia dal punto di vista sostanziale
Un modesto ma una modesta ma permanente funzione dell'Italia nel concerto europeo
Questo dice Degasperi al congresso di Napoli tracciando il Bilancio dello slargo amento in questa direzione
Le politiche di attuazione della Costituzione come noi sappiamo sono delle politiche che si collocano
Sui tre versanti del dato costituzionale
Libertà giustizia sociale e basi e basi morali
Dal punto di vista appunto degli istituti
De Gasperi
Gioca di frizione
Cioè gioca un gioco di stop and go
Gioco di un gioco di stop and go che si materializza intorno ai due principali temi di dibattito politico che sono
La questione dell'attuazione delle regioni e la questione del diritto di sciopero dei pubblici dipendenti e in generale dell'attuazione degli aspetti legati alla
Determinazione per legge della figura dei sindacale
E qui ci sono due parole che sono chiare ritardare e soprassedere
Cioè le urgenze del
Dell'evoluzione del sistema politico comportano su questi due temi su questi due temi
Un indirizzo per quanto riguarda le regioni ritardare per quanto riguarda la legge sullo sciopero dei pubblici dipendenti soprassedere proprio per non esacerbare le tensioni del sistema del sistema politico
In un quadro di enorme lavoro legislativo e di grande attuazione della Costituzione non solo dal punto di vista domestico ma dal punto di vista europeo
L'idea di una cooperazione federativa parole del mille novecentoquarantotto
Europea è una idea che appunto
Connette il processo di attuazione della Costituzione nel senso sostanziale
Attuazione della Costituzione anche attraverso una politica democratica di piano
Noi abbiamo una pianificazione sovietica abbiamo la pianificazione francese abbiamo i diversi piani settoriali italiani
Che sono una variante di questo modello pienamente connessa con il tessuto democratico della Costituzione e con l'indirizzo
L'indirizzo dell'evoluzione del sistema
Del sistema
Politico
Ettore arriviamo quindi che verso la conclusione al
Al sintagma appunto di costituzione
Di costituzione vivente che viene che viene appunto utilizzato
Nel discorso di Predazzo che insieme al discorso al discorso di Bruxelles è uno dei grandi
Dei dei dei grandi discorsi degasperiana in cui conosciamo appunto la la tempra del del nostro del nostro Sud
La costituzione non è un semplice libero un pezzo di carta deve essere qualcosa di vive la Costituzione eh vivente la Costituzione diventa è formata diremmo così da un motore che si chiama sistema democratico e da due ali che sono le due Camere
Credo che sia una
Appassionata e convinta diciamo così affermazione di fiducia nella costituzione
Di fiducia nella costituzione nel processo costituente e nella gestione del processo del processo costituito e qui c'è appunto la saggezza del del governante perché perché lo ripete due volte nel corso del soggetto
Anche le costituzioni debbono essere attuate accumulo grano Salles cioè con l'esperienza con i frutti dell'esperienza
La Costituzione è uno statuto hanno studiato i professori e costituzionalisti e hanno attraverso le forme parlamentari stabilito che bisogna far questo e quest'altro
E qui ci sono i professorini della costituzione della Costituente ma ci sono anche tutti i commentatori della Costituzione a partire dal già citato Calamandrei nella sua famosa prefazione al famoso primo commenta
Ma voi in pratica per stabilire quale riforma sia esatta quale formulazione sia quella pratica bisogna vedere le conseguenze nell'applicazione
Ecco perché io derivò una conclusione per tutta la Costituzione io dico andate a darci chi va detto che dalla Costituzione costruita con tanta fatica e che dovrebbe valere per secoli queste almeno illusione umana debba essere fatto tutto applicato tutto entro quattro cinque anni
Specialmente quando come adesso lo siamo costretti angariato eccitati incalzati per i problemi della ricostruzione materiale ed economica delle nazioni eccetera e poi ridi per i ritorna su questa idea del tiranno sani
Perché perché appunto costituzione sistema economico sistema sociale sistema politico attuazione della Costituzione sono tra loro con si è il
Il capo del governo anche se non ha accuse non è dotato del voto di fiducia ricostruttivo non è quindi un cancelli
Deve gestire questo complesso e quindi questo complesso equilibrio che ha al suo centro come diceva giustamente Mazzei la democrazia Cristina
La democrazia cristiana
Che
Che svolge appunto un ruolo pivot tale
Li
Si può discutere nel partito di massa nel senso di Piero siriano più o meno per oggi sicuramente un ruolo pivot tale un ruolo più totale
Chi è
Che
Ribadito nell'altro e conclusivo discorso quello al congresso di Dina
La seconda ragione della nostra unità vale proprio per chi ritiene che un giorno o l'altro si imporrà la collaborazione dei socialisti come accade in altri Paesi d'Europa
De Gasperi su questo è continuo si può collaborare coi socialisti nel momento in cui non sono più dei fusioni iscritti
Cioè nel momento in cui risolvono le contraddizioni del mille novecentoventidue
Abbiamo già visto che ciò potrebbe avvenire solo se avremo la garanzia che si tratti di un socialismo democratico il quale abbia accettato definitivamente il regime libero e rinunziato la dittatura marxista
Non una seconda condizione di tale eventualità perché la democrazia cristiana sia un organismo unito consapevole del suo carattere popolare convinta della sua missione nazionale
Ancorata in una solida base ideologica logica suggestiva nella sua forza produttivo Pulsi IVA
Sì che le presenti e le future alleanze non siano né appaiono combinazioni con tendenze nostre interne centrifughe disgregata Ricci
Ma coscienti disciplinata cooperazione a cui sono arrivati gli organi direttivi per il senso comune di una responsabilità ponderata e
Risolutivo
E questo ci dice della strutturazione del sistema politico della Repubblica
La strutturazione del sistema politico della Repubblica in fin dei conti ritorna al tutta eccitata versetto dei proverbi è una strutturazione centripeta
Non può che essere una costi una strutturazione centri
E anche quando la DC in marcia verso sinistra come e detto in una
In due locuzioni degasperiana
è nel senso
Non
Topografico ma attrattivo
La DC è un partito che di centro che marcia verso sinistra in quanto è capace di attrarre
Di attrarre nel messo libertà giustizia sociale tensione morale di attrarre le forze di sinistra in particolare quelle forze di sinistra che si sganciano Dalmazia
E questo avviene con il partito socialista nel momento in cui fa in maniera tormentata e arruffata come nella sua storia
Quasi centenaria
La sua padre Godesberg e questo avviene anche nel momento della solidarietà nazionale
Che è gestita in questo senso attrattivo
Come ha bene dimostrato Paolo Farneti nelle sue riflessioni Polito
In questo senso appunto
La visione e l'azione degasperiana anche nel senso dell'attuazione della Costituzione della strutturazione del sistema politico è fondativa della storia e della prassi della Repubblica italiana e quindi della sua costituzione di
Grazie davvero al Bonini personalmente se l'allora tu non me lo ricordavo fremente non Nando l'avevo letto la visione di De Gasperi sulla Costituzione credo sia molto interessante
è la visione politica che in qualche modo mi si perdoni si sottrae un po'alla al al peso al dogmatismo del del dettato costituzionale ma questo ci porterebbe un po'lontana lo copre
Lei è davvero grazie anche per alcune indicazioni
Di regolarità storiche ecco questo Tel i pericoli o rischi vengono sempre da sinistra si perde sulla destra credo sia verso non saprei dire se degli ultimi due secoli si è verificato sei
Rispetto al centrismo Bach lo tengo personalmente presente
Davvero grazie
Dire che l'importanza dell'ultima relazione non va sarebbe superfluo sottolineata nel particolare periodo storico che stiamo vivendo il tema affidato questo vaso
No Ritella riservisti parlare la scenetta occidentale poi dentro c'è tutto il e io sono spesso il condizionamento l'influenza della politica internazionale sulla politica domestica
Un grazie totalmente anche da parte mia è un l'unica cemento alla Fondazione De Gasperi al suo presidente per realmente coinvolto in questa iniziativa e naturalmente anche al piano il professor Pier Luigi Ballini
Con il quale mi lega devo dire una lunga amicizia nata ancora ai tempi del Cesar deve accedere al fine ovviamente
Bene nel definire la scelta occidentale compiuta dall'Italia nell'immediato secondo dopoguerra abituale fare riferimento alla partecipazione al Piano Marshall all'adesione al Patto Atlantico
Sottolineando la volontà del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi e di collocare l'Italia all'interno del sistema euro atlantico in via di costituzione ma anche la sua prudenza nell'effettuare tale scelta
In realtà la decisione di Degasperi di fare entrare l'Italia nel blocco Atlantico e più complessa di quanto a volte non la si sia rappresentata
Implicando essa non solo lo stretto intreccio tra considerazioni di politica estera e problemi di natura interna
Ma anche la visione che De Gasperi elaborò del rapporto tra l'Italia e il mondo occidentale nonché le sue opinioni circa i valori che l'Occidente avrebbe dovuto esprimere e il loro impatto di lungo periodo sui caratteri della rinata Democrazia italiana
Al fine di comprendere tutti questi aspetti non si può prescindere dalle vicende belliche e dalla particolare situazione in cui venne a trovarsi d'Italia nella fase della sua storia che vede la crisi del fascismo
Alla metà del mio cento quarantadue giungeva in Italia con un lasciapassare speciale e in una situazione singolare visto lo stato di guerra esistente con gli Stati Uniti il rappresentante personale del presidente Roosevelt presso Pio dodicesimo Myron Taylor
Taylor dovrà avere una serie di contatti infatti con le autorità della Santa Sede
In quell'occasione a Taylor venne consegnato dal direttore de L'Osservatore Romano un memorandum relativo al futuro dell'Italia nella previsione di una possibile fine del regime fascista
In questo documento esalta Santa Sede mostrava la sua preoccupazione per l'arrivo al potere di forze rivoluzionarie e auspicava un cambiamento di governo indolore incentrato su personalità conservatrici che la futura classe dirigente si faceva però anche il nome di Alcide De Gasperi allora personalità sconosciuta responsabile alleati
è significativo veneta questo era stato sottolineato già punto degno di Rawls o nello studio degli anni settanta e ottanta
Come la Santa Sede ritenesse che gli Stati Uniti potessero divenire gli interlocutori privilegiati non solo del Vaticano ma anche di un'Italia non più fascista e come in tale contesto si pensasse al ruolo che De Gasperi avrebbe potuto svolgere la figura di De Gasperi si impose all'attenzione delle auto vitalità alleate in particolare a quello degli Stati Uniti dopo la liberazione di Roma dei tedeschi
In particolare dopo l'assunzione della funzione di ministro degli affari esteri con la formazione del secondo governo Bonomi
Carica che De Castro avrebbe mantenuto nel Governo Parri
Nonché nel governo da lui stesso guidato fino all'ottobre del mille novecentoquarantasei e e in questo ambito dovendo De Gasperi gestire la complessa quanto drammatica questione del trattato di pace
In questo periodo Degasperi pur ritenendo che gli Stati Uniti potessero essere i più importanti interlocutori del Paese
Non fosse altro perché almeno in apparenza i più disponibili a favorire l'alibi riabilitazione dell'Italia e la sua ricostruzione economica
Ritenne che si non don si dovessero trascurare i rapporti con le altre grandi potenze vincitrici l'Unione Sovietica inclusa
Non si trattava solo di una considerazione dettata da esigenze contingenti di politica estera soprattutto diciamo il trattato di pace ma anche della constatazione delle cave esistenti e fra la situazione internazionale ed equilibri politici interni fino all'inizio del quarantasette se vuol restare in vita la grande alleanza del tempo di guerra tra Stati Uniti Gran Bretagna Unione Sovietica
Che si traduceva in Paesi come l'Italia come la Francia in governi di coalizione antifascista con il coinvolgimento dei vari partiti comunisti
Ciò comunque consentire anche una gestione nel complesso pacifica della questione istituzionale e nel porre le fondamenta della nuova costituzione repubblicana non può essere infatti trascurato come tutto ciò rappresentasse il punto di partenza per la costruzione di un sistema democratico di stampo occidentale
De Gasperi non ignorava
I possibili rischi derivanti dalla presenza di partiti di sinistra particolarmente forti
E da possibili derive violente non mancavano esempi di grave instabilità e di minacce alla Seat alla nascita di un sistema democratico mettendo da parte quanto stava accadendo nelle nazioni dell'Europa centrorientale che stavano vivendo un processo di sollecitazione potrebbe ricordare pone in dicembre del quarantaquattro dello Stato il drammatico tentativo della presa del potere ad Atene da parte dei comunisti
A cui ha fatto seguito l'intervento delle truppe britanniche e una dura repressione ad opera delle forze conservatrici monarchiche
Per De Gasperi la via italiana alla democrazia
Doveva essere pacifica e almeno sino ai primi mesi del quarantasette avrebbe dovuto caratterizzarsi per il mantenimento di un non facile coinvolgimento delle sinistre comuniste socialista soprattutto nel porre le basi di un nuovo regime repubblicano
Cioè ci potrebbe anche ricordare che nel mille novecentoquarantasei
De Gasperi preoccupato dalla possibilità
Che lo va a Repubblica nascesse prima attraverso una assemblea costituente pregata di spesa preferiva ovviamente
La soluzione del referendum in via riservata a De Gasperi sarebbe rivolto al contrammiraglio americano all'Ariston che era il responsabile della Commissione alleata non più di controllo atto ma in qualche modo pur sempre di controllo
Suggerendogli che fossero gli anglo americani a suggerire agli italiani di preferire la soluzione referendaria piuttosto che quella dell'assemblea costituente ma il problema va risolto va detto in maniera diversa
Tornando appunto alle altre questioni fra fine quarantasei Nietzsche quarantasette
Come noto la situazione internazionale si fece sempre più tesa e comincia a farsi strada la sensazione che si andasse verso lo scontro aperto tra Est e Ovest proprio in questo periodo che De Gasperi effettuò il suo noto primo viaggio negli Stati Uniti
La storiografia ha posto in risalto la parte avuta dall'ambasciatore a Washington ma Alberto Tarchiani
Nell'organizzare non ambasciatore politico e non dimentichiamo uno dei pochi ambasciatori politici nominati tra il quarantaquattro e quarantacinque esponente del Partito del Partito d'Azione già esponente di Giustizia e Libertà
E come dicevo appunto è stata sottolineata la parte abuso di Tarchiani nell'organizzare questa missione e nel convincere degasperiana i casi d'America
Ciò non toglie che fu De Gasperi a gestire i contatti con le autorità americane e e imporsi ai loro occhi come un leader non solo affidabile è favorevole all'Occidente
Ma anche come l'esponente di valori di democrazia moderni in linea con la visione statunitense
A questo proposito andrebbe ricordato che in questo periodo alcuni ambienti diplomatici e politici americani nutrivano perplessità nei confronti di settori della Democrazia Cristiana
Considerati troppo conservatori clericali ed eccessivamente influenzati dalla Santa Sede
Tanto che avrebbero preferito contare come interlocutore italiano su un forte partito socialdemocratico che come è noto però non decollò mai come formazione di massa a causa della scelta frontista la maggioranza del partito socialista
E infine colto probabile che durante la missione negli Stati Uniti Degasperi comprendesse o meglio confermasse a mio giudizio la validità del sistema democratico americano
Attualmente però perché dovesse essere un modello per la Costituzione italiana ma proviamo a pensare a una democrazia avanzata che portava ancora in se stesso l'esperienza del new deal
E dall'altro lato ora non dimentichiamoci però ok Degasperi non trascura mai i rapporti con i partiti cattolici dell'Europa occidentale
In modo particolare Movimento repubblicano popolare francese e successivamente poi da CTV CSU tedesca
Probabilmente la comprensione del radicale mutamento del contesto internazionale tra febbraio e luglio del quarantasette nel marzo noi abbiamo la nota dottrina Truman
A far sì che De Gasperi accettasse l'uscita delle sinistre dal governo nella primavera del quarantasette e determinare l'immediata adesione al Piano Marshall
A proposito di quest'ultima scelta non vanno ovviamente trascurate altre motivazioni quali l'evidente necessità da parte dell'Italia
Di un aiuto economico americano e l'atmosfera dalla campagna elettorale in vista delle consultazioni dell'aprile del mille centoquarantotto
La partecipazione al progetto americano al Piano Marshall per la ricostruzione dell'Europa occidentale
Si recava d'altronde alla volontà degli Stati Uniti di esportare nel Vecchio Continente non solo un modello economico
Ma anche un sistema politico sociale
Che fosse l'espressione di una democrazia avanzata ben lontana dai modelli democratici europei nel periodo fra le due guerre mondiali che secondo dimostrati particolarmente deboli potrebbe pensare naturalmente al collo Della Terza Repubblica
E tutte le incertezze della democrazia inglese degli anni negli anni dell'appeasement nei confronti di una Germania hitleriana
De Gasperi certamente aderì a questa visione
Quindi alla visione americana pur ritenendo comunque alla stregua di altri leader europei che i precetti provenienti dagli Stati Uniti dovessero adeguarsi alle singole realtà Demi nazioni europee
E allora non era d'altronde è un caso che l'adesione del Piano Marshall si affiancassero da parte italiana i primi esempi della scelta europea l'alto fondamentale pilastro della politica estera di Casper Liliana
In questo ambito potrebbe ricordare i progetti di unione doganale italo francese nati fin dal mille novecento quarantasette
Contemporaneamente la campagna per le elezioni della prima il mio centoquarantotto
Le potenze occidentali presero a valutare la dimensione militare nel quadro di un sistema occidentale fondato su una serie di accordi di stretta cooperazione multilaterale
Primo passo in tal senso fu il patto di Bruxelles siglato nel marzo del mille novecentoquarantotto nei cui confronti però De Gasperi si rivelò molto molto prudente per due ragioni
La prima la campagna elettorale e la posizione molto dura assunta Fronte democratico popolare nei confronti del patto di Bruxelles e dall'alto il fatto che il patrimonio sale si qualificasse come una alleanza europea nel cui ambito non erano presenti dagli Stati Uniti
Ciò non toglie che subito dopo la firma del patto di Brussel si sarebbero aperti i negoziati per la realizzazione di quella che sarebbe divenuta l'alleanza atlantica
Le esitazioni e timori di De Gasperi nei riguardi della partecipazione al Patto Atlantico sono noti e le loro motivazioni erano di natura sia in Terna sia internazionale
In primo luogo la preoccupazione per una violenta reazione delle sinistre
Non vanno dimenticati i drammatici giorni del luglio del mille centoquarantotto e non ha fatto seguito all'attentato all'attentato a Togliatti e quindi il Paese a dispetto delle elezioni diciotto aprile era ben lungi dall'essere pienamente stabilizzato
Io poi la possibilità che un rifiuto occidentale
A un'eventuale richiesta italiana di partecipazione al Patto Atlantico si traducesse in un duro scacco diplomatico e un po'tutti sapevano che ad esempio la Gran Bretagna non era favorevole alla partecipazione italiana alleanza atlantica
E che in ultimo o meglio l'arte ma in questo caso principalmente non list patteggiamento dalla Santa Sede
E nell'estate del mio centoquarantotto brava diciamo fece conoscere
La sua preferenza tramite un colloquio con l'ambasciatore italiano presso la Santa Sede per una neutralità italiana quindi meglio restare neutrali che non fa parte di un'alleanza di un'alleanza militare
La polizia e la Santa Sede sarebbe cambiata solo alcuni mesi dopo alla fine del mille centoquarantotto
Agrati ciò De Gasperi come mi come Ministro degli Affari Esteri Scorza
In questi anni lo affiancò nella definizione della politica estera del Paese ed è convinto che l'Italia dovesse far parte del mondo occidentale
Soprattutto per una condivisione dei valori di democrazia che esso rappresentava e che avrebbero dovuto caratterizzare unione e neonato stampo repubblicano quindi al di là delle questioni di carattere difensivo e militare
Al contempo Degasperi riteneva che gli italiani dovessero essere educati alla democrazia di stampo occidentale
Ben sapendo la presenza di una opposizioni riducibile che condizionava più di un terzo del rettorato duramente comunisti socialisti
Diciamo che tali considerazioni volevano non solo diciamo a Piero generale l'opinione pubblica e quindi le opposizioni ma probabilmente anche per una parte degli elettori della DC e perché i settori che per certi settori della Chiesa cattolica
Per i quali i modelli a cui ispirarsi erano forse più il Portogallo di Salazar nella Spagna di Franco e la democrazia americana o inglese o la porta Repubblica o la quarta Repubblica francese
Quindi questa volontà di unire strettamente ritagli allora l'Occidente non solo per ragioni di politica estera o di garanzia certo gli equilibri interni
E ha confermata dalla tensione di De Gasperi verso i legami con la Francia presentata dai leader cattolici quali Cioce Guido e Robert Schuman
E dall'attenzione nei confronti della scelta europea quindi scelta atlantica scelto europea andavano di pari passo si dovevano legare
Strettamente in questo caso basterebbe ricordare la partecipazione allarme
Cito del Consiglio d'Europa avvenuta non a caso a un solo mese di distanza dalla firma del Patto Atlantico
E dal fatto che queste due scelte venissero in realtà presentate come duecento e che amavano la testa la stessa direzione e che rappresentavano per scelte di volontà di pace quindi non diciamo di
Ma io a partecipazione a un'alleanza politico politico-militare
Naturalmente a proposito della partecipazione italiana a all'Alleanza atlantica
E sarebbe divenuta diciamo il perno del del sistema occidentale va detto che ritaglia sottolineo fin dall'inizio la dimensione politica di questa alleanza
Certo in questa posizione vi erano elementi strumentali
In particolare l'ambizione dell'Italia debole sul piano militare a vedersi riconosciuta una presenza nei primi organismi creati nell'ambito del Patto Atlantico
Ma soprattutto in De Gasperi vi era anche l'aspirazione a trasformare il Patto Atlantico in una comunità atlantica
Non l'ovviamente legata al mondo di lingua inglese e tra la ipotesi inglese
Papà Fanti cosa una comunità tanti per cui perno saranno naturalmente i popoli ma in lei Stati Uniti Canada e Gran Bretagna
Quindi la cosa completamente diversa
Messi in una comunità
Caratterizzata dagli stessi valori di democrazia
Provveduto comprendere sia il Nord America sia l'Europa occidentale nel suo complesso con un possibile futuro coinvolgimento della Repubblica federale tedesca non a casa non a caso guidata dal leader dei leader di un partito cristiano
Come cosa Adenauer
Questo stretto legame difensivo ma anche politico ed economico tra le due sponde dell'Atlantico e di cui la costruzione europea è un elemento importante
E ha confermato da precisione italiani ad aderire al piano Schuman per la creazione di una Comunità europea del carbone e l'acciaio
Per quanto naturalmente non si devono trascurare gli obiettivi strettamente nazionali
Legati da un lato riconoscimento della riabilitazione del paese sul piano internazionale dall'altro alla difesa e lo sviluppo dell'industria siderurgica e la soluzione del problema dell'apertura dei mercati del lavoro all'emigrazione italiana
E alla fine il mio centoquarantanove e la metà del mio centocinquanta da guerra fredda assunse caratteri in parte diversi il primo esperimento nucleare sovietico che privava gli Stati Uniti del Moni polio dell'arma atomica
L'approvazione del noto documento
National Security Council sessantotto da parte dell'amministrazione americana che indichi individuava nell'uso una minaccia non solo politica e propagandistica ma anche militare
Lo scoppio della guerra di Corea la volontà anglo americana di ritirare un esercito tedesco sottolinearono la militarizzazione dello sconto fra Est e Ovest
Note il crescente timore di un conflitto aperto terrebbe avuto il continente europeo come campo di battaglia e che avrebbe potuto trasformarsi in una guerra atomica tale evoluzione spinse gli Stati Uniti a creare una struttura militare del Patto Atlantico che all'inizio non esisteva per la NATO la North Atlantic treaty Organization e un comando militare integrato Sucri dall'al comando e fiuto App
Alla cui testa fu posto il generale Eisenhower
Inoltre Washington puntò una politica di riarmo accelerato dei propri partner europei e un ulteriore ampliamento dell'Alleanza alla Grecia e la Turchia attuata nel cinquantadue
Come si posa Degasperi di fronte a questo cambiamento del sistema occidentale che ne sottolineava gli aspetti militari ma era evidente che per De Gasperi il quale non dimentichiamo ciò dalla metà del cinquantuno avrebbe assunto anche l'interim del ministero degli Esteri
Beh Ricasoli non poteva ignorare le indicazioni proveniente dagli Stati Uniti se punto alcune incertezze anche l'Italia partecipò dunque al processo di riarmo pur cercando di adeguarlo ad alcuni precisi interessi nazionali
I possibili vantaggi per l'apparato industriale italiano nell'ambito la produzione bellica l'abolizione delle clausole militari del trattato di pace un ruolo più significativo nelle strutture della NATO
La svolta nella politica americana si negava la questione del riarmo tedesco tra Francia cerco di affrontare attraverso il lancio del piano per e la coltivazione la Comunità europea di difesa la celebre e autorità italiane non erano entusiaste anzi potremmo dire chi erano negative e i confronti e progetto francese perché esso sembrava poca repentaglio alcuni precisi interessi nazionali innaturale economica politica e militare
Ma una volta che gli Stati Uniti si fecero sostenitori del progetto francese Degasperi puntò sull'obiettivo di trasformare la cent'da Obiettivo Arthur vento per la costituzione di una comunità politica europea l'accipiens
Che rappresentasse un primo passo verso l'unificazione politica del continente
Iniziative di Gasperi per avere successo perché come è noto l'articolo trentotto del trattato CEE siglato nel maggio del cinquantadue prevedeva istituzioni un'assemblea doppio che avrebbe dovuto elaborare un trattato sulla comunità politica europea
De Gasperi non poteva però ignorare il clima di tensione esistente fra Est e Ovest e l'attenzione dell'Amministrazione americana nei confronti della minaccia sovietica percepita come un pericolo militare
Nell'autunno del cinquantuno De Gasperi effettuava un'importante missione negli Stati Uniti ancora volta egli sottolineò l'importanza della dimensione politica della NATO e suggerì che l'Alleanza atlantica sviluppasse un'azione propagandistica
Per controbattere le iniziative di Stalin e l'azione dei partigiani la pace
Questa presa di posizione De Gasperi non deve essere vista come una mela reazione propagandistica
Messi come un opera di educazione delle opinioni pubbliche miranti a indicare come le posizioni che la NATO non rispondessero ambizioni bellicista e ma come sistema occidentale fosse portatore dei valori di democrazia di libertà e di pace
Soprattutto quest'ultimo aspetto dove a contrastare l'efficace propaganda dei partigiani della pace contro l'accento e il riarmo tedesco
A partire dal cinquantadue De Gasperi fu sempre più impegnato nella campagna per le elezioni politiche cinquantatré con la prospettiva non solo dalla perdurante forza delle sinistre ma anche della crescita delle destre monarchica e missina
Ciò poneva in misura ancora più forte il tema del rafforzamento delle basi democratiche dell'Italia repubblicana e del suo ancora mento al sistema delle democrazie occidentali
Fondamentale in tale ambito fu la fedeltà al Progetto Della CPE ed cent'a partire dal gennaio cinquantatré Degasperi dovete inoltre confrontarsi con una nuova amministrazione americana
Quella repubblicana dei senatore l'ha presentata a Roma dall'ambasciatrice plenaria bonus di USA nota per il suo forte anticomunismo e per il suo interventismo nelle vicende interne vicende interne italiane
Le nuove autorità americane auspicavano un atteggiamento più duro nei confronti dell'uso del comunismo e una maggiore fermezza in tal senso dei propri alleati europei
De Gasperi condivideva accetto il timore americano nei riguardi del comunismo non lo riteneva che ciò dovesse tradursi in uno scivolamento a destra
Come dimostrato dal suo posizione all'operazione Sturzo per il Comune di Roma eroga deposto in contrasto ante con la stessa presso la Santa Sede quindi bisogna mantenere questa visione di una democrazia be'in precisa ben chiara
Costretto ad abbandonare nell'estate del cinquantatré dopo il fallimento della legge elettorale maggioritaria al ruolo di primo ministro e con una salute ma come sappiamo declinante
De Gasperi continua a nutrire per l'Italia alla speranza che il Paese riuscisse a divenire parte integrante del sistema occidentale non solo sul piano formale però sostanziale
La sua tensione si rivolse ad accedere accipiens sempre più proprio popola preoccupato per la sorte di questi due progetti che pur riguardando la costruzione europea egli vedeva pienamente inseriti nel quadro auto antico
E noto che la ratifica il trattato cioè d'sull'ultima sua preoccupazione sino a pochi giorni prima dalla sua scomparsa
E vedendo a una brevissima conclusione
Ma io sostengo che De Gasperi in politica estera fu al contempo uno strenuo difensore degli interessi nazionali potrebbe pensare il trattato di pace Trieste e così via un convinto europeista
E un fermo atlantista
Queste tre scelte non erano tra loro contraddittorie
Perché tutte erano finalizzate non solo al pieno inserimento dell'Italia nel sistema occidentale ma anche perché se avrebbero dovuto favorire il rafforzamento del giovane debole sistema democratico italiano
Veniva prima ricordato come alle elezioni del mille centocinquantatré quasi la metà degli elettori italiani votarono per partiti erano antisistema che fossero le sinistre o che fosse lei sta pratica
Missina e fosse diciamo che anche qualche lettore
Democristiano infondo votava per la DC più per l'anticomunismo perché per Blonda diciamo una piena fiducia nel certi ideali democrazia inseriti nella Costituzione
Quindi per De Gasperi queste scelte significavano a far sì che favorisse ero
Diciamo il radicamento di valori democratici occidentali nei comportamenti diciamo del popolo e né i valori dei comportamenti del popolo italiano
Una sfida io ritengo che De Gasperi al Brenta avrebbe vinto solo in maniera postuma alcuni DiVersi sarete voi anni dopo la sua morte
è evidente che tale processo sarebbe stato probabilmente irrealizzabile senza la sua determinante e costante azione e grazie dell'attenzione
Inoltre grazie lo sorpassò re credo che la sua conclusione sulle tra il carattere serie principale dell'azione De Gasperi
Possono anche considerarsi conclusosi comuni
Alla relazione di questa mattina la prima sessione ha così termine la seconda sessione che sarà coordinata dal tolti torta rullo
Con interventi del produrre l'azione del puzzle mal digerite posso parlato sul ballerini
E depresso truffa e li avrà inizio alle quindici e trenta quindi ringrazio per l'attenzione questa mattina e buon proseguimento di giornata
Buongiorno a tutti
Sono molto lieto di dare l'avvio a questa giornata di lavori
Vedrà come protagonista la figura del presidente Alcide De Gasperi in quanto Presidente del Consiglio dei ministri quindi in quanto uomo di governo in primo luogo con una iniziativa dal titolo un disegno un impegno il governo della repubblica avremo due sessioni questa prima sarà presieduta e moderata dal nostro presidente del comitato scientifico il professore Lorenzo Ornaghi mi sia permesso un particolare ringraziamento a tutti coloro i quali hanno accettato di partecipare oggi a questo
E vento nella qualità di relatori sappiamo che il dodici settembre
è un ed essendo un lunedì anche una data di ricomincia amento per tutti è un lunedì alle nove e trenta in cui già si viene convocati a a riflettere su De Gasperi questa sala corsi partecipata da giovani e meno giovani che intendono approfondire questa figura è un elemento di soddisfazione per noi è un particolare ringraziamento mi corre l'obbligo di tributato al professore Ballini che con una determinazione e tenacia ha voluto questo evento che abbiamo inteso non sì modificare di data anche a scioglimento delle Camere avvenuto perché possano avere anche da ispirazione per il futuro nonostante la congiuntura e gli impegni istituzionali di molti poi magari avevamo preventivato avrebbero impedito
La partecipazione magari di qualcuno abbiamo voluto comunque mantenere questa data l'evento di oggi si inscrive nell'ambito di un doppio anniversario che questo due mila ventidue consegna noi
Della fondazione De Gasperi e cioè i quarant'anni dalla fondazione della Fondazione quindi dalla istituzione di questa entità giuridica chiamata Fondazione De Gasperi
E gli ottant'anni della fondazione della Democrazia Cristiana
Ringraziamo molto
La direzione generale educazione ricerca istituti culturali del ministero della cultura perché ha riconosciuto il valore storiografico del convegno e la rilevanza per l'attualità
Degli argomenti che stiamo per affrontare il comitato scientifico presieduto dal professor Ornaghi ha svolto un compito fondamentale nella elaborazione insieme al professore Ballini del Progetto di questo convegno ed è un inizia ed è un'iniziativa questa che ci porterà a riflettere direi a tutto tondo sulla figura di Alcide De Gasperi e questo che voglio
Sottolineare noi avremo il una relazione su De Gasperi e la DC come partito di governo la rifletteremo insieme al presidente Patuelli che è collegato con noi relativamente ad alcuni aspetti lui farà solo un breve saluto perché impegni istituzionali lo trattengono altrove ma ci consegnerà una breve riflessione anche su Stato e mercato
Il Presidente del Consiglio in quanto presidente del Consiglio Alcide De Gasperi
Il professore Bonini ci farà riflettere sulla costituzione vivente nel pensiero e come lascito di Alcide De Gasperi la scelta occidentale sarà il professore va a soli a parlarne
E devo anche dire che tutto il rapporto anche con gli alleati cioè Degasperi partiti laici De Gasperi e i non alleati cioè De Gasperi e le opposizioni
Tutto il tema di De Gasperi e l'Europa unitamente alla dimensione più spirituale del presidente De Gasperi e cioè la fede di un cattolico dalla opposizione al al governo in questo senso proprio da questo angolo della figura di Alcide De Gasperi
Penso sia bello citare la signora Maria Romana De Gasperi a cui noi dobbiamo tanto la né la figlia da noi molto compianta del presidente Alcide De Gasperi che è stata a lungo animatrice della nostra fondazione che è appresso vivente lo spirito del presidente De Gasperi all'interno delle attività della Fondazione perché ci ha reso sempre quasi coprotagonisti di una memoria viva di un ricordo di un soffio di un afflato
Che le sue parole i suoi ricordi la sua memoria consegnavano sempre alla nostra
Fondazione
La signora Maria Romana
De Gasperi ricordava spesso come il padre Alcide le avesse confidato di preferire di essere visto come uomo di fede piuttosto che un Valente politico questa era la sua ambizione la sua aspirazione io concludo questo mio breve intervento introduttivo sottolineando un aspetto che mi sembra molto importante
E siamo ad un ulteriore turno della storia repubblicana con il popolo che sarà chiamato a pronunciarsi per le elezioni generali quindi le elezioni politiche quel che voglio sottolineare qui è che le scelte fondamentali
Che la nostra Repubblica compiuto sono scelte che hanno una matrice degasperiana oggi si direbbe un imprinting degasperiana
E che hanno quella portata che solo le grandi c'è il test leggi che hanno e cioè di illuminare il solco delle istituzioni e anche il solco del percorso che un popolo compie nel corso del proprio cammino mi riferisco a quelle scelte fondamentali che si chiamano
Atlantismo
Occidente libertà mercato solidarietà che si chiamano Europa e che si chiamano anche mi sia permesso in un tempo in cui il teste l'espressione
Un po'desueta interclassista mo'cioè quella idea degasperiana di rappresentare secondo una impronta popolare e popolari sta
La
Intera società italiana ecco quelle scelte di fondo io penso che il nostro popolo le abbia sempre confermate la nostra patria sia sempre stata una patria italiana è una patria europea nel segno di De Gasperi
Oggi ancora una volta quando siamo alla vigilia di un nuovo pronunciamento del popolo io penso che l'auspicio più alto
Noi possiamo veramente pronunciare in questa sede che quel filone che ha ispirato la storia repubblicana con queste scelte di fondo venga ancora una volta confermato da chi avrà l'onore l'onere chiamato dal popolo a governare il nostro Paese vi ringrazio
Molte grazie io dopo il saluto più cordiale ai presenti un ringraziamento anticipato i relatori questa mattina e un ringraziamento al presidente dalla Fondazione De Gasperi
Alfano darei subito chiederei subito alla ad Antonio Patuelli presidente ability prenda la parola colpa tua che doveva essere presente avrebbe desiderato al sequestro di persona impegni
Degli ultimi giorni la settimana scorsa consentono soltanto il collegamento poi che è collegato c'era tempo di RAI ascoltiamo con grande attenzione le sue considerazioni su un tema fondamentale allora che si rivela ancor più fondamentale adesso con l'influenza la rilevanza l'attrazione talvolta il condizionamento dell'economia sulla politica
Che è la ricostruzione il rapporto Stato e mercato dottor Patuelli prego
E grazie all'epoca residente
Ringrazio la Fondazione De Gasperi l'occasione che mie fornita apprezzo molto le iniziative messe in modo i quaderni degasperiana anche troppo
Fonti di riflessione sempre molto qualificante e utilissime un saluto particolare
Al presidente onorevole Angelino Alfano dall'arbitro algerino eseguì permettete un saluto particolarissimo al professor Pier Luigi Ballini
Che in epoca universitaria con Robbie Looy era già giovanissimo docente io interessato alle materia della storia contemporanea
Debbo dire che ieri cominciando da tali noi eletti con il suo magistrale articolo
Sul Sole ventiquattro Ore
A Roberto questa implicitamente questa nostra riflessione odierne
Nel senso che i professori gentili ha specificato le carenze del nostro commento storico caratterizzato da fortissime carenze inconsapevolezza
Della storia
Di scarsità
Di qualità di valori di principi di metodi di ideali e quindi da una grandissima incertezza che riguarda l'avvenire
In effetti se non si sa da dove viene
Là dove si tiene difficile sapere dove si è ed è ancor più difficile sapere dove si fa
E quindi la Fondazione De Gasperi come anticipava Angelino poc'anzi svolge un ruolo non solo di carattere storiografico ma di alto valore morale e civile
Proprio perché indicata verso la ricostruzione della storia quelli che sono i momento di e le regole fondamentale della libertà e della democrazia
S'libertà e democrazia e in effetti che cosa solo sono metodi è regole
Momento di ingorghi senza i metodi Hélène con lei libertà la democrazia sono termini a Stati egli sostanzialmente inconcludenti
Stato emendato
De Gasperi ebbe la responsabilità
E noi possiamo dire l'orrore oltre che il grandissimo della ricostruzione dell'età
Io ricordo
Con un grande emozione raccapriccio
Quella gabbia che fu ricostruita nella mostra itinerante su Alcide De Gasperi dove negli annali
Del più rigido fascismo e perfino venne rinchiuso una gabbia non da esseri umana e quindi dobbiamo sempre a partire da lì dai disastri della guerra
Per capire la ricostruzione è stato mercato
Come sono siano state complessa
Ma De Gasperi aveva idee e valori assolutamente precisi egli venivano sui riscontri
Dal dialogo che aveva avuto con l'arcivescovo
Della sua attento fin dagli atti più giovanili
Dalla esperienza quel complesso e ultimo parlamento di Vienna ed agli anni più difficili del parlamentarismo fascista ed è l'inizio delle regine
Tutta quella esperienza più richiesto difatti in Vaticano biblioteca
E successivamente gli incontri
Con i rifugiati della terra la vita nel CLN lo portano alla ha dato un contributo fondamentale
Alla realizzazione della Costituzione della Repubblica
E all'avvio della sua applicazione compresi ma della sua entrata in vigore
De Gasperi non a caso
Viene ricordato innanzitutto per se stesso
E in un binomio con Luigi nato indispensabile completamente innanzitutto per le definizioni e il funzionamento del mercato
E allora il dicembre del quarantaquattro
Quando il governo Polo CLN
Su proposta del ministro con Solenghi i visto che la guerra fece tornare dall'esilio svizzero lui c'è in altri perse nominarlo governatore della Banca d'Italia
Dall'insediamento di ENAC in Banca d'Italia del gennaio del quaranta cinque prima della liberazione impone il sodalizio con De Gasperi fu continuo
Tanto De Gasperi Bollone e in altri al suo fianco che produsse una normativa eccezionale
Che permetteva al governatore della Banca d'Italia di poter essere contemporaneamente anche componente dell'Assemblea costituente
E il ministro della Repubblica ministro per breve tempo del tesoro o il ministro del bilancio ministero inventato avviso pure del professore e in altre per poi essere decisivo votata dalla Presidenza della Repubblica nel maggio del quarantotto
Stato e mercato
Che sono stati definiti
La De Gasperi ed Einaudi sulla base di un principio
Che tutte le libertà e tutte le garanzie costituzionali rappresentano una catena indissolubili
Nella quale ogni anello è assolutamente fondamentale
E quindi libertà civile economiche sociali noi ci aggiungiamo esplicitamente ambientali mai erano già in nuce nella Costituzione della Repubblica
Quindi quando vengono semplificate le definizioni per esempio di Henan come il termine liberista
Sono Siddharta di subito nel senso che il liberismo in quanto tale si occupa esclusivamente o almeno principalmente delle libertà economiche immense dei Castelli ed Einaudi si occupano tutte le libertà perché le libertà sono inscindibili patito ma vi sono delle libertà che possono essere trascurate senza che indeboliscono le altre
Le regole del mercato che De Gasperi Einaudi pagine
Hanno non solo il ripristino di quelle che di ieri erano prima del corporativismo ventennale delle CIPE
Che avevano sì perché aveva spazzato via
La logica la cultura delle regole del mercato e sostituirle con uno una dirigismo del vestito da corporativismo
Ma era qualcosa di più nella ricostruzione del passato con alte garanzie il funzionamento del mercato che sono nuovi germogli attivamente centri successivi ne istituzione che appunto lo rendono e lo garantisco
Ma l'intuizione di De Gasperi di affossare così fortemente il ruolo che la parte alta innanzitutto dalla Banca d'Italia come garante del funzionamento del mercato e qualcosa
Assolutamente di emblematico che si identifica corpino ovvio come in altri Marta aziende e si sviluppa anche ulteriormente con il grande ruolo che la Banca d'Italia diretta prima e poi col governo attuato voluta decennale
Di
Del suo successore invia nazionale non vorrei salutare del tempo agli illustri simile nell'auto perché nonostante la passione civile e mi permettete anche culturale
E gli impegni bancari travalicando quel l'attitudine naturale Lauria presso debbo dire che il di tradimento a De Gasperi e ad Einaudi tanto per me paradigmatico nelle primissime nelle azioni di presidente dell'associazione bancaria
Senza questo inseguimento alto
Anche i rinvenimenti alla costituzione non vengono focalizzati nella maniera assolutamente più completa perché la Costituzione esplicita valori
Ma in filigrana cede solo alte che vengono identificati
Con questi grandi personaggi che sono stati i fondatori della Repubblica
Quando mi viene chiesto permettetemi la battuta quando sei nato io prima di dire che la data di nascita dico quando era presidente del Consiglio
De Gasperi e Presidente della Repubblica e in altri e tutte le volte mi viene un po'di commozione vi ringrazio un saluto cordiale poi
Ringrazio amento sentito davvero al dottor fra quelle in conto davvero grazie anche per mezze parole di conclusione dietro l'undici giugno appronti dieci adesso so scosta facendo ragionamento politico sulla sull'atto di nascita e ciò pone mi è un po'in difficoltà perché già nell'età dell'antipolitica e quindi si trova un po'in difficoltà
No a proporre visivamente questi lavori che vedono questa mattina
Ma penso anche anzi sicuramente il pomeriggio una straordinaria prevalenza degli storici abbiamo tre storici su quattro se non vado errato anche se
Il
Più storico giudica tutto tre su quattro
Il giurista è esperto competenti di strumenti storiografici dove parte la prevalenza storiche la si spiega non solo in termini accademici ma perché il tema che oggi alla nostra attenzione De Gasperi un disegno e un impegno di governo sottolinea lei impegno di governo richiedono di necessità l'uso consapevole di una storia che non solo ci tiene lontano dalla più o meno improvvida agiografia
Ma che ci restituisce la continuità di alcune questioni che diventano col passar del tempo questioni sempre più grandi e talvolta questione era apparenze risolvibili dalla lettura
Attenta e rigorosa del disegno e dell'impegno
Di governo di De Gasperi ci consente appunto di vedere le soluzioni che allora non ci furono
Risoluzione che ci furono ci furono magari soluzioni
Provvisorie in qualche caso erronee ci restituisce appunto una leadership di governo e anche in questo caso messa da parte l'immediato e ambigua tentazione comparativa no la domanda come mai leadership così autorevole di un tempo
Sembrano sembrano ho sempre noci latitare o alla leadership chiediamo caratteristiche diverse da quelle che davvero non furono allora espletate vi è un tema e non a caso la prima relazione
A sullo sfondo questo tema perché nei decenni che da allora sono passati il progressivo e all'apparenza o prima facie inarrestabile deperimento dei partiti è dubbio che l'elemento modifica tornio del sistema politico istituzionale nato allora che in cui si esplicò appunto l'attività di governo di De Gasperi
L'azione del partito di governo come giustamente dice la prima relazione e l'oggi
è un quadro profondamente cambiato ma profondamente cambiato perché è cambiato non solo io Vuolo dei partiti ma cambiato alla loro stessa struttura organizzativa
è cambiata profondamente in base alle trasformazioni sociali quella che un tempo si chiamava non del tutto impropriamente la base sociale di un partito da qui il tema già profilato Tella interclassista allora
Domandarsi come fa la prima relazione di Federico ma sei Federico Casei autore in tempi direi recenti di un in termini neutro si diceva insomma sei corposo volume no
Impegnativo ma
Di grandissima utilità nella lettura volume su De Gasperi il tema appunto De Gasperi la DC partito di governo un partito di governo nonostante la comunanza di tipologia col un partito di opposizione svolge una funzione diversa se il partito di governo a responsabilità diverse non solo rispetto al Paese intero ma rispetto anche al proprio elettorato e poi la siamo così complicazione che sempre sia quando si è in posizioni governative posso Mazza i prego
Grazie presidente
Allora il cinque settembre del mille novecentoquarantadue al termine del periodo di di soggiorno estivo in Trentino De Gasperi scriveva da Borgo Valsugana all'amico ex popolare milanese Stefano Jacini mi pare che arriverò a Milano l'undici nel pomeriggio forse verso le quattordici e rimarrò tutto il dodici
Da questa traccia epistolare si ricava l'esatta datazione del primo incontro milanese in casa appalta convenzionalmente ritenuto l'atto fondativo della Democrazia Cristiana non genericamente l'ottobre del quarantadue o come riportato sulla lapide apposta in via Tamburini a Milano il ventinove settembre ma appunto il dodici
Quando De Gasperi come dire stava tornando nella Capitale appunto dalle vacanze trentine quel dodici settembre di cui ricorre il giusto oggi mi preme sottolinearlo l'ottantesimo anniversario segnò dunque la nascita almeno nominativa della democrazia cristiana
Ricorrenza che è peraltro tuttora sconosciuta offre qui l'occasione di ricordare come l'apporto degasperiana la costruzione della democrazia postfascista preceda
La stagione di governo alla Presidenza del Consiglio e si leghi originariamente la fondazione di un partito del suo partito la Democrazia Cristiana
Il partito che divenne l'architrave del nuovo sistema politico fu infatti una creatura degasperiana per quanto vi confluirono proprio in virtù del ponte intergenerazionale gettato da De Gasperi non soltanto gli ex popolari
Ma anche componenti giovanili estranee e polemiche nei confronti dell'esperienza popolari dai guelfi milanesi di mal vestiti che furono i padroni di casa di quel primo incontro con De Gasperi all'élite dei movimenti intellettuali di Azione Cattolica Montini Anna
Della DC De Gasperi divenne il primo segretario politico e lo rimase
Lo cito negli anni di fondazione e della formulazione programmatica fino al ventidue settembre il quarantasei quando optò appunto per la distinzione dei ruoli fra la segreteria del partito affidata ad Attilio Piccioni
E la presidenza del consiglio appena assunta il dieci dicembre il quarantacinque
Da questa compenetrazione fra il piano originario del partito e quello acquisito del Governo scaturì la concezione della DC appunto come partito di governo che De Gasperi andò per ferie perfezionando da Presidente del Consiglio
Ora ebbene premettere che non si tratta soltanto di una categoria postuma di interpretazione storiografica ma di una definizione direttamente presente nel discorso politico Degasperi hanno anche se più spesso implicitamente che testualmente
Io ne ho contate soltanto due ricorrenze significative
Nel cinquantuno ma insomma è un concetto che percorre
L'intero discorso Degasperi hanno ben più frequentemente però questo concetto ricorre in una certa stampa d'opinione e mi sono i commentatori non democristiani da Missiroli a Spadolini
Portati a rappresentare De Gasperi come il genio del compromesso erede del metodo trasformisti Co. della tradizione liberale e contemporaneamente la DC
Cito Spadolini come partito di governo per eccellenza che avrebbe dovuto nella visione degasperiana
Lo ricito risponde alle esigenze del Paese più che a quelle del partito parlare il linguaggio del Paese prima di quello del partito interpretare i desideri del Paese oltre quelli del partito
La configurazione della DC come partito di governo non era però soltanto il frutto di una contingenza politica ma affondava le radici fin dalla lunga vigilia di De Gasperi ed alla sua riflessione autocritica sulla sconfitta del popolarismo
Postula va in tal senso una netta cesura con la storia di opposizione dell'intransigenza cattolica confluita nel partito di Sturzo quelli da il partito fu una componente decisiva della transizione che portò con la DC degasperiana il col il cattolicesimo politico italiano
Dall'opposizione al governo per dirla con Gabriele De Rosa
Con la sua elaborazione De Gasperi
Precocemente prese le distanze dalla stessa eredità popolare
E nota la testimonianza del di Adriano ossicini che gli attribuisce fin dal trentotto la preconizza azione di un partito che fosse in grado di evitare l'errore di Meda che nel ventidue ad appunto rifiutato la designazione alla presidenza del Consiglio
Di unire tutti cattolici con funzione di governo in modo tale da ereditare dopo che il fascismo sarebbe Corco urlato alla guida del Paese
A differenza del Partito Popolare di Sturzo quello concepito da De Gasperi dislocata la presenza cattolica in una formazione politica cementata da una serie di idee forza programmatiche anzi a bassa intensità programmatica
Con la base programmatica direi subordinata a quella ideologico valoriale ma disposta a relativizzare la propria entità particolaristica per stabilizzare il nove qui equilibrio democratico a partire da quella centralità sistemica che il Partito Popolare Novara ha saputo conquistare fascismo oltre il perimetro del mondo cattolico però la storia complessa dei rapporti tra De Gasperi a democrazia cristiana si inscrive nella più ampia concezione prassi politica degasperiana
In ordine al ruolo dei partiti nella democrazia rappresentativa in termini modellisti sci il concetto stesso di partito di governo alle alle spalle Ideal tipo diverge ariano
Del partito dei notabili che si differenziava da quello del partito burocratico di massa
Di cui si erano storicamente appropriate nel contesto dello Stato liberale otto novecentesco le subculture identitarie compresa quella cattolica che ne hanno cercato di imporsi come forze politiche autonome e alternative di sistema
Lo stesso partito quella di Sturzo aveva sposato il modello del partito di massa organizzato e programmatico raggiungendo lo ha ben rilevato a suo tempo un saggio di Paolo Ungari una centralizzazione ignota negli altri partiti laico liberali
Ma anche da questo centralismo del Partito popolare così come la sua vocazione di opposizione De Gasperi non tardò a prendere distanza nel post fascismo
Privilegiando modelli alternativi al partito di massa sia a livello di organizzazione interna che nel rapporto con le istituzioni rappresentative in questa direzione non lo spinse soltanto la fallimentare eredità della democrazia dei partiti preferisci sta ma naturalmente anche quella del partito unico fascista che accentuò l'ostilità degasperiana rispetto a qualsiasi forma di Stato partito totalitario
De Gasperi contrappose
Sino allo scritto la parola dei democratici cristiani degli scenari quarantaquattro quell'esigenza di distinzioni di limiti che avrebbe reso il partito lo cito uno strumento organizzativo atto a fungere su di un solo settore della nostra comunità nazionale quello dello Stato
Nella misura in cui sarebbe rimasto lo ricito
Un organismo limitato che non doveva proporsi di tutto rifare e riordinare in tutti i campi queste prevenzioni
Contro i rischi di totalitarismo partitico valsero anche nei confronti della democrazia cristiana e spinsero De Gasperi a trascendere identità religiosa originaria del partito dei cattolici non occorre qui ribadire come la DC Markas anche nel rapporto con la Chiesa
Istituzione una netta discontinuità rispetto al popolarismo essa nacque come partito rappresentativo dell'unità politica dei cattolici non confessionale ma a differenza del PPI direi neppure aconfessionale
In quanto soggetto al vincolo non politico ma religioso della disciplina cattolica
Garantita appunto dalla legittimazione ecclesiastica ha questo carattere fondativo il De Gasperi presente il Consiglio aggiunse poi gli altri che trasformarono la DC un partito di governo
Quello politico sistemico connesso al nuovo ruolo assunto dal partito dei cattolici una democrazia postfascista
E quello istituzionale organizzativo relativo alla struttura interna della DC e al suo rapporto con i poteri costituzionali definizioni e ridefinizioni identitarie
Che non fu mai giunsero a rimpiazzare Arryn piazzarsi vicendevolmente ma che continuano a coesistere a sovrapporsi come cerchi concentrici nella prassi di governo degasperiana
Precocemente dunque De Gasperi si convinse che l'unità politica del mondo cattolico fosse condizione necessaria ma insufficiente a fare della DC il perno della governabilità
La svolta decisiva per quei anche per questa consapevolezza fu il superamento del governo tripartito con le sinistre maggio del quarantasette
Da allora infatti Degasperi presa sottolineare come la DC dovesse volgersi impartito a larga base è una sua espressione e attrarre consensi anche al di fuori dell'elettorato del mondo cattolico
Aggregando in nome dell'anticomunismo democratico
Le masse d'ordine orfane della rappresentanza liberale pre fascista e diventando come egli dichiarò al secondo congresso nazionale la DC a Napoli diciassette novembre quarantasette partito nazionale
A partire dal quarto governo De Gasperi quello che nacque dopo la rottura del tripartito appunto e che divenne come commentò Conella su cd tasse i anche il primo governo di maggioranza del post fascismo
Nella prospettiva degasperiana comincia emerge sempre più nettamente l'identificazione fra le dici e quel modello di partito della maggioranza sul quale si era fondato le privo di governo di tale più fascista
Il trionfo plebiscitario del quarantotto legittimo anche elettoralmente
Questa saldatura che fu il costante leit motiv nella definizione degasperiana radici come partito Paese cioè partito di governo del paese
Citando De Gasperi il partito è parte ma è parte al servizio del tutto il paese Italia Ricci diventava così riuscito De Gasperi partito di maggioranza interprete della maggioranza del Paese nella misura in cui lo stesso partito non poteva essere fine a se stesso
Ma doveva porsi in quanto parte della nazione al servizio degli interessi nazionali da qui sarebbe poi derivata anche l'immagine radici come partito italiano
Consegnata nell'ultima lettera a Fanfani del nove agosto cinquantaquattro e la quale De Gasperi rivendicò il rapporto organico del cattolicesimo con la storia identità nazionale anteponendolo
Agli storici steccati scaturiti dalla crisi religiosa e Risorgimento che per De Gasperi fu sempre una parentesi
Storicamente determinata questa vocazione nazionale non implicava alcuna tendenza monopolistica ma al contrario accentuava la consapevolezza del limite di una formazione partitica che per lo stesso De Gasperi non avrebbe potuto assolverla questa funzione interamente in proprio da qui la mediazione con forze non democristiane che si impose proprio in coincidenza con la conversione degasperiana della DC in partito nazionale
Con lo stesso appello al quarto partito
Della più al quarantasette che aprì di fatto la crisi di governo che portò alla rottura del tripartito Degasperi riconobbe che il sistema dei partiti non poteva costituire lasse scusi vuole la ricostruzione nazionale
Il quarto governo De Gasperi nacque infatti come è noto al coinvolgimento di esponenti della classe dirigente economica del paese che alla logica partitica nel senso strettamente ideologico del termine
Erano rimasti largamente estranei con la crisi rimpasto del dicembre il quarantasette poi la ricerca di solidarietà Esterna radici ma funzionali alla legittimazione del suo ruolo di governo si estese ai partiti di tradizione laico risorgimentale
Che entrano a far parte del primo quale di partito centrista e subito dopo elettoralmente
Della degasperiana formula del diciotto aprile quindi la prospettiva del partito nazionale non precluse ma anticipò e predispose la nascita del centrismo come espressione degasperiana regime di coalizione
Con gli alleati laici che avrebbe costituito certamente un vincolo politico Esterno per la DC condizionandone e talora limitandole a l'autonomia nelle scelte di governo
Lo stesso De Gasperi tuttavia continua a ricondurre proprie le responsabilità nazionale di radici anche la sua funzione mediatrice nell'ambito della collaborazione centrista concepisco scrisse a Missiroli nel giugno del quarantanove l'attuale coalizione non come una convenienza rispetto al partito della DC ma come una necessità rispetto alla politica e agli interessi dell'Italia
Quale fosse questo superiore interesse del Paese nel quale anche la DC avrebbe dovuto identificarsi Degan Degasperi lo indicò Sempre a sostegno della forma di governo centrista che divenne in questo senso
Per dirla con Scoppola la sua vera proposta politica
Il superiore interesse del Paese per De Gasperi coinciso infatti con la stabilizzazione della democrazia
Accerchiata in Italia fra l'eredità del regime fascista e quella delle Nismo comunista e dunque costretta a difendersi democraticamente dalla pressione concentrica di forze antidemocratiche
Che della democrazia potevano avvalerci per distruggerla dall'interno
De Gasperi giustificò la coalizione centrista appunto come terza forza democratica e la stessa DC con la propria rete di alleanze come la vera persa forza
Schierata contro la duplice democrazia totalitaria la sua funzione di governo si legava al ruolo di partito blocco della democrazia
Conferitogli da De Gasperi per il quale lo cito la democrazia cristiana non era tutta la democrazia ma chi si accaniva contro la democrazia cristiana metteva in pericolo l'azione democrazia
Queste necessità di sistema
Introducevano un vincolo politico anche interno alla DC imitandone la dialettica correntizia e rafforzando la stretta unitari impostati dagli organismi di partito
Soprattutto di fronte all'estremizzazione del quadro politico che si rivelò con le elezioni amministrative il cinquantuno cinquantadue e che risvegliò
L'incubo della sindrome di Weimar l'unità della Ricci non sarebbe più stata rivendicata da De Gasperi soltanto a partire da richiamo
Alla disciplina cattolica ma anche in nome delle responsabilità spettanti al partito nella difesa della democrazia contro l'avanzata di minacce eversive di opposto segno ideologico
Dal punto di vista degli equilibri istituzionali invece quella della DC come partito di governo rientrava nella classica concezione degasperiana de la democrazia rappresentativa la sua logica di funzionamento piramidale si basava come è noto sulla centralità del parlamento punto di raccordo fra tra la sovranità popolare e le istituzioni statali
E trovava al vertice la propria garanzia di stabilità ed efficienza decisionale nel governo considerato come cito Gasperini
Un comitato che al quale la maggioranza parlamentare con la sua fiducia affidava il potere esecutivo
Entro questo assetto istituzionale anche il ruolo del partito veniva concepito in funzione della forma di governo parlamentare
Per De Gasperi infatti la dimensione partitica non esauriva la dimensione e la dinamica istituzionale al contrario l'autonomia del partito trova un limite nel primato ed istituzioni rappresentative
Assimilabile a quello riscontrabile nel Cabinet government britannico
Nella misura in cui anti poneva il momento istituzionale a quello partiti con l'approccio Degasperi hanno non si identificava con la costruzione materiale disegnata dalla Repubblica dei partiti richiamata prima il professor Fornari
E questa discrepanza questo divario si concretizzava soprattutto nella riduzione imposizione ancillare o comunque non primaria della stessa democrazia cristiana nelle dinamiche e nelle decisioni di governo da presidente il consiglio infatti Degasperi tenne ferma l'idea che anche al proprio partito
Spettasse essenzialmente il compito di rappresentare una sorta di riserva del potere governativo
Che non avrebbe di conseguenza dovuto porsi in alternativa adesso ma come sostegno e appoggio incondizionato
La visione degasperiana radici come partito integrato nella sfera di governo post urlava che le direttive politiche fondamentali fossero decise cito De Gasperi non solo per e nel partito ma le nel governo e nel Paese
L'architettura istituzionale degasperiana dunque poneva vincoli stringenti anche se non soprattutto a un partito di governo come la DC
Che sarebbe stato costretto a inserire dissi come istanza subordinata non guida dell'attività parlamentare e di governo
Ora fu proprio sul sul terreno del rapporto con le istituzioni che si concentrò e si sviluppo all'interno della DC l'opposizione a questo modello Degasperi hanno respinto come fattore di dei politicizzazione
Dalle divergenti impostazioni che cercano di ristabilire viceversa
Il primato del partito rispetto al circuito Parlamento governo in queste alternative Degasperi avvertiva la volontà di introdurre un contropotere dialettico nei confronti del governo ma le minoranze corre correntizie che rivendicava invece la valorizzazione del partito
Ne paventavano la paralisi e l'appiattimento sulle decisioni governative che intendessero aggirarlo senza coinvolgerlo politicamente
Lo stesso confronto scontro con il correntismo Dossetti hanno si giocò sul dissenso dalla visione degasperiana e radici come partito di governo alla quale il leader di Cronache sociali contrappose la propria del Governo di partito
Che avrebbe postulato una concezione ascendente dei poteri fondata sulla ci sotto Setti funzione diretto del partito nella democrazia non soltanto come mediatore permanente fra Parlamento e popolo ma anche come soggetto investito di un potere di controllo e del sindacato extra parlamentare
Solisti sui parlamentari quali delegati di partito
Fu questa l'impostazione alla quale De dalla quale Degasperi prese le distanze
Nell'intervento al terzo congresso
Alcol
Nazionale di Venezia quello del due del quarantanove nel quale De Gasperi ribadì la sua concezione discendente di democrazia e il vincolo di subordinazione che ne derivava per il partito rispetta la dialettica fiduciarie fa parlamento e governo
Più De Gasperi il governo si compone ci scompone del Parlamento
Sì le decisioni vengono prese fuori delle Camere nessuna meraviglia che come si è visto ci possono essere interventi anche fuori dallo Stato
La gerarchia degasperiana dunque può Spoleto ha il ruolo del partito agli equilibri istituzionale di governo prima ricito De Gasperi la democrazia cioè regime fondato sulle camere e controllato al Parlamento poi quel tanto di programma di partito che è compatibile ed attuabile entro le necessità di questa accettazione
Dunque ci si potrebbe chiedere all'interno di questo assetto istituzionale quale spazio politico e autonomia di iniziativa Degasperi riservarsi effettivamente la DC come partito di governo
Potremmo dire un ruolo delimitato dalle logiche della condivisione e della corresponsabilità
Termine degasperiana
La sua la prassi degasperiana non devitalizzato alla DC ma tendeva a coinvolgerlo appunto come partito di governo quindi responsabilizzato nell'economia istituzionale di una democrazia governante impegnata a garantire la stabilizzazione politica
Attraverso l'assorbimento di funzioni se vogliamo sussidiarie collaborative in campo istituzionale ed extra istituzionale che incidevano però direttamente sull'organizzazione di partito democristiana
In primo luogo se la democrazia rappresentativa come dire postulata la centralità istituzionale il Parlamento l'organizzazione di partito avrebbe dovuto privilegiare i gruppi parlamentari rispetta le strutture di apparato extra parlamentari
E la stessa impostazione De Gasperi implicava da questo punto di vista la piena autonomia del mandato elettivo dai vincoli direttivi del partito
Tanto più ampia cito ancora De Gasperi più valida e più libera sarà l'azione del partito quanto più essa sarà rispettosa della democrazia e della prassi parlamentare
Ma l'autonomia della rappresentanza rivendicata in linea di principio da De Gasperi si andò scontrando nella prassi con l'opposta esigenza del suo disciplinamento a supporto e in funzione dell'azione di governo
E proprio la necessità di fronteggiare il correntismo democristiano giustificò il ripensamento che portò De Gasperi ad avallare un controllo disciplinare
Diretto e stringente su gruppi parlamentari lo documenta
Tra i molti scritti degasperiana esemplare la lettera non spedita Missiroli del due luglio del cinquantadue nella quale De Gasperi arrivò ad ammettere come la responsabilità del mandato elettivo dipendesse direttamente l'ho finito
Dall'opinione pubblica in genere ma più direttamente dai partiti che sono le associazioni le quali hanno assunto dinanzi al corpo elettorale la responsabilità della candidatura e perciò sentono anche il diritto del controllo e dell'orientamento cioè della direttiva
Al proprio partito di governo d'altro canto De Gasperi avrebbe parallelamente riconosciuto anche significativi compiti extra istituzionali
Che tendevano a responsabilizzare lo come collettore di consenso elettorale e canale di sensibile sensibilizzazione l'opinione pubblica
Per il sostegno necessario e l'azione parlamentare e di governo
Per De Gasperi infatti l'impegno della vicina doveva restare limitato all'Ansa all'attività parlamentare e ministeriale dal momento che il partito RAI era anche lo cito scuola e formazione cioè lo ricito
Organizzazione democratiche periferica coi suoi organi di critica e di discussione insostituibile nell'addestramento e nell'inquadramento della militanza politica e queste del resto sarebbe stata anche la definizione della disciplina privatamente confidata da De Gasperi
A Paolo Emilio Taviani segretario uscente il partito per aprire il cinquanta
Per De Gasperi appunto stata demolita gli anni il partito dovrà essere soprattutto uno strumento organizzativo
Da qui la priorità del dimensionamento strutturale tralicci
Di cui precocemente De Gasperi prima ancora di assumere la presidenza del Consiglio lamentò il ritardo e rivendico l'urgenza penso al discorso di Milano del primo luglio del quarantacinque bancaria alla relazione al primo congresso
Di Roma della più quarantasei in cui De Gasperi
Magliette mafioso all'esigenza della organizzazione del partito salvo delle carni inizialmente il compito alle organizzazioni suppletive del mondo cattolico
Fu soprattutto dopo la svolta elettorale il quarantotto insieme culmine e tornante di riflusso della mobilitazione cattolica che lega spiegando sperimentando e prese a denunciare l'insufficienza della DC appunto come strumento organizzativo
Lo dichiarò inequivocabilmente sempre al Consiglio nazionale la più del cinquanta il nostro peso nel Paese dipende la nostra capacità organizzativa la forza del partito e nella organizzazione e solo la penalizzante da questo punto di vista gli apparve soprattutto la inferiorità della DC rispetto al potenziale organizzativo del partito comunista
Che gli avrebbe giustificato con la scarsezza di fondi le difficoltà in cui la DC si dibatteva in relazione appunto lo cito all'avversario largamente dotato di mezzi
Per supplire a questo svantaggio De Gasperi comincio quindi a sostenere intorno al cinquanta che la DC dovesse ristrutturarsi come partito pesante
Per competere con il Partito comunista sul piano organizzativo indipendentemente dal collateralismo cattolico
Non si trattava più dichiarò De Gasperi al convegno segretari provinciali radici tenutosi a Firenze il venti giugno il cinquantuno di improvvisare un esercito volontario bensì di disporre di truppe ed i quadri addestrati
Ma la concezione degasperiana sarebbe rimasta irriducibile a quella puramente organizzativa e quantitativa del partito macchina d'apparato continua a riequilibrare innanzitutto il richiamo alla dimensione qualitativa della competenza tecnica
Che porta a De Gasperi a valorizzare costantemente personale esterno al partito e spesso neppure appartenenti a organizzazioni politiche
Ad esempio sollecitato sempre a Venezia dagli appetiti di partito dossettiani De Gasperi ne respinse la richiesta di posti
Di potere per la DC ribadendo lo cito che la competenza tecnica era necessaria e non sempre disponibile come la tessera del partito
A suo giudizio poi le logiche organizzative non avrebbero dovuto escludere la rappresentanza nel partito
Dell'elettorato che sfuggiva al tesseramento si sarebbe trattato semmai di metabolizzare il boom delle iscrizioni che soprattutto all'indomani del diciotto aprile il quarantotto giunse la supera del trenta per cento con un totale di un milione centoventisette mila iscritti lo ha sottolineato il professor Ballina storiografia degasperiana
La quota dell'anno precedente mettendo in crisi in questo modo la rappresentatività e la stessa gestione degli organi di partito democristiani
Le problematiche connesse la funzionalità del partito furono affrontate nell'Assemblea nazionale organizzativa del sei nove gennaio quarantanove appositamente convocata al Consiglio nazionale della DC alla vigilia del congresso di Venezia
A istituzionalizzare il partito di governo degasperiana avrebbe mirato in questa occasione
La riforma statutaria presentata vi dà la direzione democristiana che propose la istituzione di un'Assemblea nazionale permanente composto da non più di duecentocinquanta membri di cui duecento eletti dai congressi regionali
Chiamata a eleggere a controllare il Consiglio nazionale che avrebbe visto così incrementato il peso dei rappresentanti dei tipi locali e parlamentari nella struttura direttiva del partito
La sua bocciatura la bocciatura di questa riforma impedì
La formalizzazione statutaria di un assetto organizzativo conforme al partito di governo De Gasperi hanno che continua a restare incompiuto e applicato soltanto sul terreno dalla prassi politica
Il mancato perfezionamento del modello accelerò la correntizia azione della DC e la sua lo ha sottolineato Piero Craveri irresistibile metamorfosi in partito della società italiana appunto richiamava prima il presidente questo concetto
Un partito costretto a mediare internamente rappresentare nelle istituzioni la conciliazione degli interessi
Di cui le correnti si rendevano portavoce la maggioranza del partito cementata proprio dal sostegno alla leadership di governo degasperiana continua a contrapporre il riferimento di riferimento a De Gasperi
Al dissenso correntizio che contestava appunto il depotenziamento politico di di una DC subordinata al potere esecutivo
In questo quadro di crescente divaricazione in terra proprio De Gasperi si rivelò l'autentico collante unitario della DC e impedì la con l'intitolazione della propria maggioranza in forme analoghe a quelle sperimentate le correnti di minoranza
Di cui De Gasperi cercò al contrario dire integrare come dire i principali esponenti politici in ruoli di responsabilità anche ai vertici del partito dallo stesso Dossetti vice-segretario del circa il cinquanta il cinquantuno a un'intera corrente generazionale
Come la sinistra appostato settimana di iniziativa democratica
Su questa linea di mediazione degasperiana provocare la rottura con la prima generazione ex popolare alla quale lo stesso De Gasperi apparteneva ma che da luglio presi in silenziosamente le distanze
Fin dalla mancata condivisione della riforma elettorale maggioritaria del cinquanta tre
Sostenuta da iniziativa democratica
Ma appunto criticata all'interno del gruppo dirigente maggioritario del partito
Uno dei motivi che favorirono la l'avvicinamento di De Gasperi alla seconda generazione
Fu proprio la sintonia maturata sul terreno del consolidamento organizzativo della DC
Che la segreteria Fanfani avrebbe poi affrontato dopo cinquantaquattro
Ma di cui già De Gasperi e lo stesso segretario del partito Gonella avevano anticipato l'esigenza imposta sia dal Dieppe nei confronti dell'apparato comunista sia come scelta di emancipazione
Dalla ingombrante supplenza del cattolicesimo organizzato anche da presidente il consiglio del resto Degasperi continuano a rivendicare la insostituibilità dei partiti e la propria appartenenza partitica
Escludendo che quest'ultima potesse costituire una interferenza per l'azione di governo con la quale era tenuta invece ad armonizzarsi
Nulla concesse De Gasperi alla polemica contro la partitocrazia rilanciata come noto dalla prolusione trentina
Il Giuseppe Maranini del dicembre del novembre del quarantanove per la quale Degasperi anzi vuole prendere pubblicamente le distanze nel discorso tenuto a Predazzo il trentuno agosto il cinquantadue in occasione del suo cinquantenario di azione politica
Io dichiarò Degasperi in quell'occasione sono uomo di partito
Ho aiutato a fondare il partito e anche oggi mi sento legato al programma del partito e credo fermamente nonostante tutto il male di culti si dice della partitocrazia il partito è necessario perché è inquadramento dell'idealismo e della disciplina e tutti i tentativi dell'indipendentismo svelano egoismo e incapacità disciplinare di subordinare la propria forza
Già nel luglio del cinquantuno quindi all'indomani della costituzione del suo settimo governo Degasperi era stato sfiorato dall'accusa di resa alla partitocrazia rivolta agli da un giovane collega del preside fiorentino del Cesare Alfieri come Giovanni Spadolini
Enfant prodige giornalismo politico ed estensore della rubrica affari interni sul settimanale Epoca
Per il quale quella crisi ministeriale imposta lo ricordo al presidente del Consiglio dal pronunciamento
Con cui i gruppi parlamentari avevano di fatto sfiduciato il ministro del Bilancio Giuseppe Pella
Una crisi che ripeto secondo Spadolini aveva significato un trionfo della partitocrazia democristiana
Non c'è dubbio scrisse Spadolini che almeno per questa volta l'onorevole De Gasperi ha dovuto piegarsi alla concezione del partito come strumento fondamentale di controllo di pressione di stimolo sul governo
Al servizio di una visione della vita di una ideologia autonome prevalente io una linea schiettamente partitocratica
Chiamato in causa dall'emergere di queste critiche anti partitocratiche che lo stesso Sturzo con info allora riproporre giornalisticamente Degasperi per rispedì al mittente nella conferenza stampa del trenta luglio cinquantuno
Testualmente riprodotta in una lettera indirizzata a Missiroli lo stesso giorno la partitocrazia
Scrisse De Gasperi a Missiroli voleva significare Stato partito uno stato cioè che si fonde e si confonde permanentemente con un partito come fu il caso dell'Italia durante il fascismo e avviene tuttora negli Stati totalitari comunisti
In verità non si poteva applicare tale termine al modo con cui si svolse fu sciolta la crisi di governo
In questa sua replica insomma De Gasperi non soltanto negò che quella crisi aperte risolta si all'interno della DC avesse rovesciato nella prassi il modello del partito di governo
Ma rimise lui stesso in discussione il concetto stesso di partitocrazia o meglio di partitocrazia in relazione alla democrazia al concetto di democrazia dei partiti
Riconfermando lo al caso estremo dello Stato partito totalitario che rimase per lui
La sola possibile internazione lo Stato partitocratico
Questa estraneità alla polemica anti partitocratica non impedì tuttavia De Gasperi riconosce l'insufficienza i limiti del riconoscimento giuridico di partito operato l'articolo quarantanove della Costituzione e escludeva stringenti regolamentazione che l'attività politica
Codificata
Logiche garantistiche relativistiche tipiche di una democrazia non protetta
Per De Gasperi inoltre questa rinuncia una piena costituzionalizzazione dei partiti che fungesse cioè da sbarramento protettivo della democrazia contro le forze anticostituzionali avrebbe avuto anche un altro aspetto
Quello cioè di derubricare dirottare dalla regolarità del controllo normativo la spontaneità dell'autocontrollo politico le forme di organizzazione partitica i loro rapporti con le istituzioni
Solo indirettamente dunque sarebbe stato possibile per De Gasperi affrontare quel nodo costituzionalmente risolto
E tentare di stabilizzare per via istituzionale al di là della prassi politica anche il ruolo della DC come partito di governo mancava un presupposto costituzionale in tal senso
De Gasperi tornò a ricercarlo e pensò di trovarlo l'ultimo scorso solo della prima legislatura soprattutto attraverso la riforma elettorale maggioritaria
Che avrebbe contribuito oggettivamente a spostare il baricentro del sistema dei partiti alle istituzioni parlamentari e di governo
La formula delle leggi elettorali dichiarò De Gasperi a Frascati il ventisette luglio e cinquantadue deve risultare corrispondente al fine di assicurare non la stabilità di un partito ma la stabilità di un sistema che corrisponde fondamenti della nostra Costituzione ed alla volontà del popolo espressa attraverso il voto qual è il sistema è chiaro
La democrazia parlamentare
Il fallimento della riforma maggioritaria provocò come è noto il riemergere incontrastato delle logiche di mediazione Inter partitica sgombrato il campo da qualsiasi argine e contrappeso istituzionale al protagonismo dei partiti come decisore di ultima istanza
Circa le sorti dei governi e canali insostituibili di selezione della rappresentanza politica
In questo nuovo contesto sistemico che pose termine alla stagione degasperiana il ritorno di De Gasperi alla segreteria della DC
Consentì dico senti
Ormai libero da responsabilità di governo di ripensare in parte originalmente il ruolo del partito e anche di rivalutare nella soggettività politica già nell'intervento del ventisette settembre cinquantatré
Al Consiglio nazionale che lo rilesse segretario e ritorno a concentrarsi sulle funzioni radici come cito De Gasperi formazione politica basata sulla comunanza delle idee e delle finalità politiche
E arriva a dire nella vocazione pluralista in quanto lo ricito parte di un tutto al servizio di questo tutto che era in prima linea la famiglia nazionale
Al contempo però a richiederne
Come dire un irrobustimento che gli consentisse che le consentisse appunto alla DC di opporre organizzazione organizzazione disciplina o a disciplina nei confronti del partito comunista
Punto di approdo di questa evoluzione sarebbe stata infine la relazione testamentaria tenuta al congresso nazionale di Napoli il ventisei giugno nel cinquantaquattro nella quale Degasperi giunse a definire il partito
Lo ricito una organizzazione politica che abbia un programma un metodo proprio una responsabilità autonomo una fattura e gestione democratica in grado di dare una direttiva politica ai rappresentanti e ai legislatori
Da altri riscontri anche non realistici penso alle mole di di Mariano Rumor curate dal professor Malgieri
Si ricava invece la conferma che neppure l'ultimo De Gasperi considerò uno sbocco inevitabile la omologazione della DC al modello del partito di massa che si andava ormai imponendo con la successione di iniziativa democratica
Proprio a Napoli dal resto De Gasperi rivendicò la necessaria integrazione della burocrazia organizzativa di partito e ne affidò la compensazione al recupero dei notabili
Cioè per dire l'appunto con De Gasperi esponenti come dire qualificati persone di qualità
Rappresentanti di nuclei sociali o locali importanti
Una proposta di bilanciamento qualitativo della classe dirigente democristiana che confermava insomma e in extremis la permanenza di quei presupposti Carloni informato la concezione degasperiana Ricci come partito di governo grazie
Grazie molte grazie professor Mazzei prime diversi temi indicativo sollevati dalla relazione
Forma sei
Mi permetto di richiamare la vostra attenzione uno che mi sembra importante oggi soprattutto e della questione
Ben chiara dietro il richiamo che la posizione di De Gasperi su autonomia della rappresentanza e tentativo di disciplinamento della stessa mediante l'azione del partito di governo credo che la faglia la faglia fra rappresentanza governo proventi appartiene già all'origine dei sistemi democratico rappresentativi no della democrazia dei moderni va è una faglia cui io smottamenti di funzioni e di potere i fra governo e rappresentanza son diventati negli ultimi decenni
Terrificanti quasi che riguardano non soltanto non riguardano più soltanto la stabilizzazione
Di una democrazia ma l'ordinato il rendimento e l'ordinato funzionamento di un sistema rappresentativo elettiva qui io credo che al monito di una delle maggiori studiose di rappresentanza politica che era Peter King questo monito si debba prestare molta attenzione cioè l'alleanza
Pradè mo'Craxi è rappresentante sarà diventata sempre più incerta mentre le attese o le pretese parossistica del corpo elettorale non più ordinato dentro partiti a base sociale
Ecco la massa di queste pretese rende sempre più sensibile
Gli umori elettorali all'azione di governo quindi la faglia diventato una faglia Ray molto pericoloso però il richiamo al concreto impegno la concreta azione i De Gasperi diventi importante
La seconda relazione che credo porsi anche connessa sulla funzione del Presidente del Consiglio è affidata al professor Marco Olivetti dell'onestà LUMSA è subito dopo la già lo si vede
Nello scenario complessivo c'è la costituzione di dente di cui si parlerà poi rettore della Luxa stessa prego professore benissimo la ringrazio molto presidente e ovviamente il mio ringraziamento va alla fondazione al presidente Alfano
Per l'invito a partecipare a questo seminario nonché al professor Baldini al professor Bonini che mi hanno coinvolto per me un grande onore essere qui accanto a veri e propri monumenti del del della storiografia
Su sulle cose
Di cui ci occupiamo io però faccio il professore di diritto costituzionale quindi faccio un altro mestiere sono un cultori un'altra scienza sociale che segue re col regole metodologiche diverse anche se spesso occupandosi dello stesso problema e d'altronde l'ampiezza del tema che mi è stato affidato che coincide con quello del convegno è teso lato sensu uno perché si interseca con tutti gli altri cioè De Gasperi come presidente del Consiglio mi suggerisce
Di scegliere la prospettiva in qualche modo di guardare alle stesse cose un po'nell'ottica della mia materia e precisando che cosa intendo da questo punto di vista lo dico con timore e tremore perché ho qui davanti anche il professor Manzella che è stato che l'autore del primo lavoro chiedo che ho letto come laureando visto che il lavoro l'autore libero del tema
Autore privati del sul tema la questione di fiducia su cui ho scritto la mia la mia tesi di laurea quella mia monografia però ecco per un costituzionalista osservare la prassi costituzionale cioè abbastanza ovvio
è importante in quanto gran parte delle regole costituzionali
Che operano in questa materia sono aperte e suscettibili di diverse concretizzazione
E la loro concretizzazione non avviene soltanto mediante una lettura alla luce dei principi costituzionali in questo caso soprattutto il principio democratico
E come e neppure per lo più mediante l'azione come di solito lo ebbe a cadere di fonti normative subordinate anche se questo ovviamente accade e ed è particolar mente impronte ma viene in misura significativa attraverso la prassi dalla quale il mi costituzioni si cercano di fare emergere
A volte comunque esercitando un po'con la la la virtù della maieutica delle regolarità le individuando nella nel nella prassi cioè non solo
Diciamo così degli episodi che talvolta possono essere anche difformi dal calcolo delle norme ma anche la via dell'inveramento possibile delle norme costituzionali aperte nella misura in cui da questa prassi emergano
Quelle quei fenomeni che noi custodiamo chiamare con un concetto in matrice britannico che sempre più incerta cittadinanza nella cultura costituzionale italiana delle convenzioni costituzionali o addirittura quando siamo davanti a una stabilizzazione più chiara delle vere e proprie
Consuetudine c'è un fenomeno più noto già al diritto continentale
Per quel che ci riguarda gli articoli novantadue e novantacinque della Costituzione italiana nei cui nei quali l'organo Presidente del Consiglio dei ministri viene regolato facendo quindi un passo in avanti diciamo così rispetto al silenzio su questo organo del dello Statuto Albertino
E ovviamente aperto a
Diverse letture rientra pienamente in queste
E Inc in questa fattispecie delle delle norme organizzative aperti e perché vi è sicuramente un punto fermo in queste norme che rappresentato dalla riconoscimento al Presidente del Consiglio
Di una positiva di una posizione ben differenziata all'interno del governo oltre che appunto rispetto allo Statuto che un suo riconoscimento specifico e quindi la posizione e ben differenziata il compito viene anche delineato riprendendo una norma risalente a a atti normativi dell'esecutivo di periodo statutario quello di mantenere l'unità dell'indirizzo politico e amministrativo promuovendo e coordinando l'attività dei ministri maltempo stesse qui vi è una differenza significativa che rende ormai quasi unico il nostro sistema costituzionale in chiave comparata mancano in individuazione dei mezzi
E in particolare del mezzo ultimo di disciplina del governo che ovviamente come mezzo ultimo ha un po'la funzione non dico comparabile alla bomba atomica che c'è ma insomma è importante che uno stato per esse una superpotenza ne disponga anche se non la usa mai
Che che però condiziona fa parte dell'arsenale che ha a disposizione il Presidente del Consiglio e che il potere di revoca che manca come è noto a questa è un'anomalia forte rispetto al diritto costituzionale comparato e questo è il figurino sintetizzato ovviamente il all'estremo
Che quindi innova rispetto alla modello statutario ancor più flessibile perché totalmente silente il potere esecutivo spettava al re il presidente dei Consiglio appare solo nelle fonti normative che implicitamente prima evocavo per poi scomparire nel sostituito dal ruolo di primo ministro capo del governo con la riforma
Del mille novecentoventicinque riapparire con un regio decreto legislativo cioè sedici maggio quarantaquattro numero centotrentasei adottato nel quadro del Patto di Salerno che reintroduce viceversa la presidenza del Consiglio dei ministri siccome la presenza di De Gasperi si estende in un periodo come noto di sette anni e mezza sette anni otto mesi tra dicembre quarantacinque e l'estate del mille novecentocinquantatré si potrà ci si potrebbe chiedere se
Il fatto che durante questo periodo siano esistiti regimi costituzionali diversi quindi ultimo pezzo di Statuto il Periodo costituzionale transitorio con le norme previste dalle costituzioni transitori e poi la Costituzione repubblicana abbia inciso sul modo in cui il presidente ha potuto interpretare il suo ruolo nel quadro del sistema politico a mio avviso questa incidenza è stata molto limitata
E e qui collocando un poco nell'impostazione che ho colto il via anche io creo il dover riconoscere che invece gli elementi che hanno determinato sì
Delle cesure interni a questo periodo di di di sette anni e mezzo per quel che riguarda l'esercizio della funzione di presidente dei Consiglio vanno piuttosto ricercati nell'assetto del sistema politico oltre che nel consolidamento della stessa posizione di leader da parte dello stesso legale
Vorrei concentrarmi su un paio di profili particolari ma prima vorrei fare lei delle l'elenco delle cose che in astratto potrebbero essere rilevanti
Semplicemente un elenco per definire la posizione del Presidente del Consiglio in un sistema parlamentare e quindi per capire quale sia stata la posizione specifica di De Gasperi come presidente del Consiglio del sistema parlamentare italiano dal quarantacinque in poi i fattori cui bisognerebbe tenere conto e terrò conto solo di alcuni di essi sono ovviamente il rapporto come partito politico su questo la relazione che mi ha preceduto
Mi esime dal
Appunto dal dal da lontano riprendere il tema che ovviamente rilevantissimo col partito politico di appartenenza ma più in generale con il sistema dei partiti e laddove esistano e in questo caso esiste la formula il diciotto aprile con la coalizione e prima le dive di diversi assetti dico condizionale
Il rapporto ovviamente con gli altri ministri siano essi espressi dal dagli altri partiti Odasso
O dal suo stesso partito il rapporto con il parlamento quindi con la maggioranza e con l'opposizione il rapporto con il capo
Dello Stato e il rapporto con l'opinione pubblica se parlassimo oggi bisognerebbe fare una serie di interessanti preoccupazioni poi ci sono i dati di contesto ne cito due apporla politica estera quindi rapporti con le potenze alleate chiaro che qui in particolare nel periodo la confusione trattato di pace ma poi anche nel periodo successivo questo ha un rilievo tra particolare e il rapporto con la Chiesa
E il mondo cattolico e poi i passaggi istituzionali
Sia quelli di natura ordinaria quelli natura straordinaria tra quelli di natura straordinaria citerei per questo periodo la definizione del processo costituente e della sua articolazione
La gestione in particolare la transizione dalla monarchia alla Repubblica c'è un saggio di leopoldo Elia in cui il il luogo ruolo di Degasperi in questo passaggio viene ricostruito in maniera molto approfondita e dettagliata
Il ruolo rispetto all'elaborazione della neutrali della nuova Costituzione in questo caso la neutralità del governo esplicitata in quel famoso discorso di De Gasperi dal banco di deputato e poi la il problema dell'attuazione la costruzione quindi la messa in campo
Delle istituzioni create dalla nuova carta che è tutt'altro che in capitolo silente come è noto c'è un'attuazione della Costituzione nella prima legislatura anche se parziale fai passaggi natura ordinaria sui quali adesso mi concentrerò
In particolare su alcuni di essi citerei la natura delle crisi di governo e percorsi sulle loro soluzioni che saranno il mio principale oggetto da adesso in poi ovviamente l'impatto delle elezioni generali e più in generale delle consultazioni popolari il referendum in particolare quello istituzionale e come sappiamo perché assieme al ad oltre al rettore Bonini ci siamo occupati di questo negli ultimi
Tempi l'elezione del Presidente della Repubblica sia quelle del capo provvisorio dello Stato
La prima di De Nicola poi dopo le dimissioni la seconda elezione e l'elezione di Einaudi del mille novecentoquarantotto ovviamente poi anche dal punto di vista del diritto costituzionale la personalità del vivere
Plasma il funzionamento delle istituzioni dunque vengo quindi al corpo principale delle cose che vorrei da di reparto dal dalla tesi che tradizionalmente i costituzionalisti hanno sostenuto nel cercare di leggere il periodo degasperiana all'interno dell'evoluzione della forma di governo italiana nel secondo dopoguerra in genere vi è questa crisi sono la la la la la espone brevemente leopoldo Elia
Nella sua voce sulle forme di governo ma paradossalmente perché si è attenuto ricche di soggiorno concorda molto come via anche Maranini nella nella voce sulle idee sul mito della Costituzione sostiene la stessa tesi
E poi tra i McCoy colleghi la mia generazione dal professor Brunelli dell'Università di Padova la ripresa già con qualche sfumatura critica la tesi è
Piuttosto semplice il Periodo cinquanta quarantotto cinquanta tre è un periodo completamente diverso la tutto il resto della storia costa all'Italia per quel che riguarda la forma di governo
Anche per altre ragioni tutto disco sull'attuazione così
E e completamente diverso perché questa è la fase inglese della nostra forma di governo poi invece inizia con già con la crisi del cinquantatré un un arco temporale quarantennale che è la vera passiamo l'espressione con licenza che i costituzionalisti in genere come spesso nei discorsi si tinge le rifiuta primarie
Poi abbiamo le ulteriori fasi più vicine a noi
Quindi un una fase inglese caratterizzata da un ruolo particolarmente forte del Presidente del Consiglio
Alla guida di un governo relativamente omogeneo
Contro stabilità di governo per tutto il periodo e la legislatura il modello del Governo di legislatura quello cui poi le riforme degli anni Novanta tentano di riportare il sistema costituzionale italiano
Bene io credo e adesso proverò di dimostra sostenerlo con un'analisi delle crisi
Credo che questa tesi sia
Da condividere tra altri stessi Pozzato nel mio piccolo lo bio aderito ma forse leggermente da correggere e lo dirò però alla fine perché più che di fase inglese pare lei la fase tedesca più di un modello di cancellierato che di modello di premierato britannico per il periodo centrale della della Premier del premierato re Casperia
Dividerei la lunga presidenza di De Gasperi che come sappiamo e il periodo più lungo
Di permanenza di una persona alla presidenza del Consiglio senza interruzioni i governi di Berlusconi sono durati di più ma sono divisi in tre periodi diversi novantaquattro novantacinque
Due mila uno due mila sei e due mila otto due mila undici
Dividerei Periodo deca speriamo in tre fasi
Che poi in realtà si dirigono riducono a due
La prima è quella che si apre con la sua con il suo avvento per usare un'espressione famosa al riguardo nel dicembre del mille novecentoquarantacinque e che secondo me si chiude con la crisi del maggio del mille novecentoquarantasette
In questa fase i il Presidente del Consiglio è un primus inter pares addetti legittimazione debole direi molto debole all'inizio quando diventa presidente del Consiglio
O comunque limitata a dopo le elezioni del due giugno del mille novecentoquarantasette
Il modo in cui Degasperi arriva alla presidenza
Naturalmente fa registrare quella che ex post è stata vista come la svolta Scoppola è stata vista come la svolta dalla politica dei notabili di cui vecchi e nuovi no può nomi e Parri la volpe mantovana il capo della Resistenza ai agli libri vide altri partiti di massa
Ma chiaramente non è il prodotto di una legittimazione democratica chiara ma di una battaglia interna molto tattica molto molto tattiche qui si vede la grande duttilità tattica di De Gasperi gioco di sponda coi coi liberali
E e viceversa heavy e via di seguito e e di una battaglia interna ai partiti di d'eccellenza del CLN che alla fine dopo l'incarico Orlando
Produce appunto il punto di caduta mediano della del dell'incarico ad Alcide De Gasperi il cui nome era peraltro già circolato con logiche simile un anno prima
Al momento della crisi del primo governo Bonomi quindi non è una candidatura che
Viene dalla Luna espressione degli un assetto politico nascente ma non è certo una candidatura debole ha legittimazione forte non fate questa legittimazione iniziale debole Degasperi riesce a far passare
Ciò che maggiormente gli premeva dal punto di vista istituzionale durante il suo primo governo come è noto facendo sponda con la monarchia
Con i liberali e con altre soggetti che avevano interessi simili riesce a far passare la riforma della Costituzione transitoria
Con l'introduzione del referendum istituzionale per la decisione sulla questione istituzionale
E e quindi sottraendo questa questo tema divisivo per la DC alle elezioni dell'Assemblea costituente poi alla Costituente spezza anche se deve cedere sul modello di referendum perché la sua proposta era quella molto singolare di un referendum Inter costituente cioè un referendum che avrebbe dovuto avvenire non all'inizio e poi la soluzione che prevale contestualmente all'elezione ma durante una volta definite le linee generali l'opzione democratica che per Degasperi prevalente su quella repubblicana o monarchica questa seconda è in qualche modo strumentale
E per indirizzare la fase finale poi dei lavori della costituente si deve cedere su questo punto ma ottiene il risultato del del del del devolvere al referendum e quindi disinnescare dal punto di vista del partito di tutte le sue contraddizioni
Interne la questione monarchia repubblica e l'altra questione molto importante cui Degasperi tiene molto
è appunto quella della della riserva dei poteri legislativi alla al Governo sottraendoli alla Costituente salvo che su alcuni aspetti marginali
E e e quindi sul l'essenziale dell'agenda costituzionali di De Gasperi nella fase di definizione delle regole del processo costituente
Passa nonostante che sia un Presidente del Consiglio che in questa fase a tutti gli effetti ancora un primus inter pares e queste virtù di equilibrio al tempo stesso e di a per l'Olimpiade con risolutezza quando arriva al momento si vedono molto bene sia a fronte del colpo di mano rappresentato dal dimissioni non del colpo di stato semplicemente del colpo di mano dal precisato la l'abitazione del re e della successiva cessione al trono di Umberto secondo sia nel complicata gestione del della partenza del monarca dopo la proclamazione dopo la formazione provvisoria ma ancora soggetta ricorso dei risultati del referendum istituzionale
Secondo passaggio il secondo governo De Gasperi secondo governo De Gasperi dopo la Costituente
Qui abbiamo una candidatura legittimata dalla posizione di leader del partito di maggioranza relativa che non esisteva ancora nel dicembre del mille novecentoquarantacinque abbiamo anche il tentativo che si di cui si narra nel libro di Gambino
Poi ripreso da altri del Partito Socialista di spingere De Gasperi
Avverso la posizione di capo provvisorio dello Stato
Come come leader del primo partito in modo da poter rivendicare
La posizione di presidente del Consiglio per il un esponente del secondo partito in realtà qui era unita che avendo gestito pare bene insomma come ministro d'interno le elezioni aspirava a candidare se stesso più che Nenni alla guida alla guida dell'esecutivo
De Gasperi non accetta questo tipo di gioco viene incaricato il due luglio e non sarà che la crisi sia piuttosto complessa per definire il programma economico del governo arriva felicemente in porto e il Governo però è completamente diverso da quello precedente osserva Calandra
Autore di un bel libro sul sulla studi sugli governi della repubblica che il gabinetto abbandonava la sua base paritetica per assumere la base proporzionale essendoci mai la base dei voti
Espressi il due giugno
E era un un un governo che mente composto da di democristiani socialisti e repubblicani e da Corbino come indipendente vicino al Partito liberale
Ma che era dominato da De Gasperi per quel fenomeno poi parzialmente quasi del tutto scomparso in seguito che gli consentiva di cumulare interni ed esteri anche se gli esseri solo fino alla risoluzione delle questioni centrali del trattato di pace quindi comunali interni esseri e presidente del Consiglio
Oltre ad essere un governo fortemente disomogeneo dal punto di vista politico
Disomogeneità ben visibile già delle diciamo dalle critiche di Togliatti alla politica in materia di politica economica quindi attraversato una fortissima tensione cui si aggiungeva
Quella interno al Partito socialista che sarebbe culminata poi nella scissione di Palazzo di Palazzo Barberini anche da una un deflusso di voti democristiani al sud nelle elezioni
Amministrative e quindi in questo quadro matura la crisi che porta dal secondo al al terzo governo De Gasperi che però è una soluzione interlocutoria
In qualche modo imposta dalla dalla crisi di parà dalla scissione di Palazzo Barberini una soluzione interlocutoria perché come è noto è necessario far passare la ratifica del trattato di pace
E e quindi il terzo governo De Gasperi è un un governo tripartito dei tre partiti di massa ma che riproduce tutte le contraddizioni interne queste forze che erano presenti già nel nel governo precedente
E questi tre mesi oltre che dai due passaggi
Il trattato di pace e l'articolo sette della Costituzione sui quali Degasperi aveva un interesse strategico a mantenere il collegamento con i comunisti in questi tre mesi si susseguono anche gli auspici di De Gasperi per una un po'un ampliamento
Della base del governo quindi ritorno una formula più ampia di un Governo che trova eccessivamente sbilanciato sbilanciato a sinistra e comunque proprio sulla crisi economica che De Gasperi sceglie di provocare la crisi prendendo spunto da un'interpellanza Nitti
In questa materia e si apre quindi questa crisi che tutti considerano storica proprio per i risultati che ha prodotto perché per sedici anni ha escluso il Partito socialista dal governo che in maniera definitiva escluso il partito comunista e una crisi molto interessante a mio avviso perché in essa Degasperi comunque combina al magistralmente prudenze arditezza prudenza nel lasciare inizialmente spago
Al all'interpretazione la crisi da parte del capo provvisorio dello Stato che la legge con secondo le vecchie categorie nell'età liberale quindi prima dall'incarico a Nitti considerando che era colui che aveva provocato la crisi poi dall'incarico a Orlando ma sempre attorno all'obiettivo
Ricordiamo che avevano rispettivamente settantanove e novanta e ottantasette anni i due incaricati sempre con l'obiettivo di un governo di ampia di ampia concentrazione che esattamente e il problema dal quale la crisi
La crisi si era aperta con questi due incarichi registriamo l'ultimo tentativo
Forse almeno tentativo che abbia messo capo incarichi di formare governi che in qualche modo dislocasse ero la composizione dell'esecutivo dalla base
Numerica parlamentare quindi il ruolo del partito di maggioranza relativa per trovare poi un di nuovo un incarico a un non democristiano bisognerà aspettare se non sbaglio Craxi nel settantanove e poi governo Spadolini nello tant'comunque dal ventiquattro maggio quando De Gasperi ottiene il i nuovo l'incarico vediamo invece alla stazione l'arditezza perché compie questa scelta che oggi a noi appare sbattuto in un storici appare ovvia ma che era fortemente traumatica perché rompeva con tutti i governi post liberazione la Dc e Pci erano gli unici governi che va partito ha fatto parte di tutti i governi c'è un Governo di fare Bonomi in cui non c'è né i socialisti
Quindi gli unici due partiti che hanno fatti fatto parte di tutti i governi fino a quel momento Renault
Democristiani e comunisti e ci compie la scelta anche spesso non non adeguatamente sottolineata di un governo di minoranza cioè di un governo senza una maggioranza precostituita nel maggio del quarantasette perché il governo
è composto da liberali e da tecnici i i sociale libri sociali spartire socialista dei lavoratori non vi entra
Il la fiducia Degasperi ottiene il ventuno giugno con il voto favorevole dei liberali e dei qualunquisti
Dopo che un intervento improvvido di Gronchi il giorno precedente aveva rischiato di far saltare il voto di fiducia qui non è un governo che nasce con un appoggio pulito sul quarto partito al coro mago punto inseparabile della base parlamentare
La base parlamentare non è chiara all'inizio
E idee per in questo il momento in cui comincia ad apparire nel dibattito la polemica politica queste immagini Degasperi come cancelliere che ovviamente dobbiamo collocare storicamente detta oggi ci fa pensare alla Bundesrepublik allora non esisteva ancora e che quindi evidentemente era usata in chiave polemica perché sottolineava la natura non italiana germanica di De Gasperi e magari pesa aveva in mente Bismarck più che i cancellieri di Weimar
Ma che a me invece pare suggestiva visto che con la fortuna di vivere ottant'anni dopo perché e piuttosto ben descrittiva se letta alla luce dei dei cancelli della Repubblica federale tedesca anche la stampa un titolo in quei giorni ben Benvenuto signor Cancelliere mi pare di Filucchi Filippo Burzio perché appunto il presidente del Consiglio riesce a consumare questa rottura definitiva e ha aprire la via ad una maggioranza nuova ma in progress
Per cui il governo nasce come governo di minoranza ma è tutto il periodo di durata della non lunga vita del del del di del quarto governo De Gasperi
Che porterà alle elezioni del diciotto aprile è un processo di consolidamento dopo estati c'è una mozione di sfiducia Nenni e Togliatti ma anche Saragat contro il governo De Gasperi che viene respinta dopo un dibattito molto duro e subito dopo matura il processo di avvicinamento del Partito socialista dei lavoratori italiani al governo
Che Skull Mina con l'ingresso con un rimpasto
A dicembre l'undici dicembre
E è singolare che qui abbiamo un per la prima volta ho dal punto di vista costituzioni Sico questo è interessante forse per gli storici meno ma abbiamo questa linea di confine tra crisi e rimpasto che si rivela piuttosto porosa
La stampa del dodici dicembre del mille e novecento quarantasette titola in atto il quinto governo De Gasperi
E in effetti aveva delle buone ragioni per questo titolo perché che cosa succede ci sono tre nuovi ministri che sostituiscono tre ministri democristiani dimissionari un repubblicano Facchinetti e due socialdemocratici e vengono nominati due vice presidente del Consiglio senza portafoglio Saragat e Pacciardi che si affiancano a quello già esistente Inaudi
Formando una sorta di direttorio interno al governo ma senza che il governo si sia dimesso per cui non è il quinto governo Gasperi è il quarto Impastato che però si presenta alla Costituente che ottiene il diciannove dicembre tre giorni prima dell'approvazione della Costituzione la fiducia nonostante un discorso violentissimo dice sempre la stampa di Togliatti e una critica in cui si si accusa il governo aveva fatto ricorso ministri senza portafoglio non c'è ancora la Costituzione in vigore ma erano considerato una figura non impara e gli stessi vice Presidente del Consiglio che De Gasperi Togliatti chiamo figure bizzarre
Chiedo scusa perché qui presentato hanno occupato di fare questa carica cui ma se può può consolarci a o attende come prima no però ma il problema può consolarci forse che in Costituente Degasperi definì bizzarria anche la Corte costituzionale quindi
Ma era solito usare questo tipo di espressioni
Ecco qui in questo in questo governo secondo me se insegna veramente il salto Degasperi hanno perso il cancellierato anche se non siamo ancora nella fase dell'Haute del governo di gas per piano
Che si produce appunto come è noto dopo le elezioni del del diciotto aprile
Del quarantotto quando si entra in questa seconda seconda fase De Gasperi acquisisce una posizione dominante all'interno del sistema politico oltre che del suo partito ciò nonostante gli equilibri interni alla coalizione del diciotto aprile si rivelano fin dall'inizio non facili
E interessante notare l'ho notato anche questo Paolo calandra che il governo De Gasperi
Cinque anche se pure su questo numero si potrebbe questionare
Per ragioni che tra poco vedremo
Nel governo De Gasperi cinque e ha una composizione quasi paritaria nonostante il forte squilibrio della forza elettorale dei dei partiti che lo compongono perché è composto da undici ministri democristiani ben nove esponenti liberali socialdemocratici
E repubblicani è una formula che presenta accanto alla sua coerenza
Del centrista molte contraddizioni
Sia per il rapporto tra il partito e il governo su questo la relazione che mi ha preceduto si è ampiamente soffermata sia per e le spinte opposte che provenivano come è noto la conservatorismo liberali e dalle spinte dagli o dall'aspirazione equilibri
Più aperti o più avanzati da parte dei socialdemocratici e dei repubblicani è un Governo che impone per esempio a De Gasperi di accettare delle formule poco compatibili con quell'idea forte di solidarietà ministeriale che hanno utilizzato
Durante il periodo precedente per criticare la posizione comunista a doppia faccia sulla politica economica posizione che consisteva nell'adesione in Consiglio dei ministri e nella critica nel Paese perché per esempio sulla riforma agraria deve accettare De Gasperi
Una una una diritto di fare diremmo con linguaggio inglese con i ministri liberali quali
Non votano quel passaggio informalmente si dissocia no dalla ASS assieme al loro gruppo da alcuni passaggi della della riforma agrari
E vorrei sottolineare dal punto di vista costituzionale questo è ben noto l'anomalia della crisi con cui si apre la prima legislatura
Anomalia che ovviamente e in parte nelle cose perché è una di quelle crisi in cui si intrecciano elezione presidenziale e crisi di governo anzi il primo passaggio all'elezione presidenziale lezioni quindi di Einaudi all'interno alla formula del diciotto aprile
Alle elezioni del naughty seguono le dimissioni di De Gasperi ma sono più dimissioni di cortesia come quelle che si dà
Davanti al presidente eletto quindi però nella vecchia ottica monarchica che infatti Einaudi respinge
Va bene a respingere direi in quanto dimissioni di cortesia ma
Essendo sì all'inizio della legislatura le dimissioni avrebbe dovuto essere non solo di cortesia bensì mi il dimissioni per prendere atto dell'inizio di nuovo parlamento la quale costituzionalmente in base all'articolo novantaquattro il governo deriva i propri poteri
E e e quindi si procede qui a un rimaneggiamento piuttosto ampio del Governo facendo leva sul fatto che i ministri avevano ancora ho qui un po'la logica canti del del cancelliere rimesso i loro mandati al Presidente del Consiglio
Quindi anche qui non è chiaro se un rimpasto una crisi nella classificazione dei governi viene considerata
A differenza di quanto accaduto a novembre l'anno precedente un nuovo governo quindi quinto governo De Gasperi e questo però cioè qualche
Diciamo problema sul dal punto di vista della fortezza postale che non a caso viene sottolineato dalle opposizioni in in in nel dibattito sulla fiducia assieme alle sottolineature che abbiamo già visto prima cioè sul vice presidenti e sui ministri senza portafoglio che invece mi paiono meno meno comunque
Alcune parole sulle altre crisi della prima legislatura perché la prima legislatura e questo è uno degli elementi vanno contro la sua lettura inglese conosce una è stata citata da prima due crisi
Una quella del gennaio del cinquanta e quella luglio del mille novecentocinquantuno
Entrambe però sono crisi che maturano gradualmente la crisi del gennaio cinquantaquattro del cinquanta sposa The preceduta da una pre-crisi creata il sette novembre quarantanove dalle dimissioni dei ministri e dei sottosegretari socialdemocratici
Lei Degasperi però e ancora più una volta vediamo questa porosità della recinzione tra crisi rimpasto e anche il la problematicità di questa soluzione rispetto a passi successivi e che avrebbero portato pensiamo al Governo Goria dell'ottantasette alle dimissioni del governo tutte le volte che cambiava la formula politica che lo sorreggeva anche quando uno dei partiti non era decisivo
Dal punto di vista numerico per formare la maggioranza parlamentare
De Gasperi di fronte alle dimissioni misi socialdemocratici ritiene che non sia cambiata la formula del del del diciotto aprile e li sostituisce con dei ministri ad interim scusate riceve
Ad interim i ministri dimissionari attribuendo l'Inter Ima dei ministri con portafoglio
Tuttavia due mesi dopo procede all'apertura formale della crisi
E che però qui vediamo in maniera molto chiara la posizione di De Gasperi non vede mai la messa in discussione la sua posizione come unico possibile Presidente del Consiglio
La crisi si risolve nell'arco di un paio di settimane
Con una formula però ridotta e l'esclusione questa volta dei liberali mente rientra ai socialdemocratici permangono i repubblicani e l'equilibrio passa da un diciannove A tredici a cinque tra democristiani e laici
La terza crisi anch'essa una fase prodromica
Nel senso che anche se preceduta da una pre crisi
Gli eventi che prima citava il professor Mazzei sono infatti preceduti anche qui dalla dimensione dei ministri socialdemocratici quattro aprile del mille novecentocinquantuno a seguito del loro congresso dall'approvazione di una mozione qui legata alla piccola riunificazione tra i socialdemocratici di fare ai capigruppo di probità
Una dimissioni che peraltro erano accompagnate dalla precisazione dei ministri di non mettere in discussione la forma del dico otto otto otto aprile
E dell'alleanza di governo per cui Degasperi si era orientato anche qui con una sostituzione dei ministri dimissionari ma con l'idea poi di pilotare la crisi poco dopo
Ancora una volta mediante questa formula i ministri che rimettono il mandato al presidente del consiglio e che poi procede alla ridistribuzione dei portafogli una prassi che oggi riterremmo probabilmente problematica alla luce dell'evoluzione successiva della nostra forma di governo non sopravviene la vicenda Pella critiche appella da parte del gruppo parlamentare
Democristiano alla Camera dimissioni di Pella la Parigi Degasperi che lo prega di soprassedere ma che poi apre la crisi anche perché a questo nodo
Già presente che deve che deve risolvere che pur crisi che poi si conclude con un Governo di partito
Senza quindi liberali socialdemocratici
Direi che in generale queste crisi sono caratterizzate dall'essere crisi extraparlamentari Abacha abbastanza evidente l'unica parlamentare vera
E l'ultima quella del mille novecentocinquantatré mediante mancata concezione concessioni la fiducia iniziale poi sono tutte crisi
Da questo punto di vista simili a quelle che vedremo quei nell'evoluzione successiva della democrazia repubblicana determinate dal dal dalla dialettica del sistema del sistema dei partiti
Per cui siamo davanti a una situazione in cui io vedo un come di una tensione tra un cancellierato incipiente basato sul prestigio di De Gasperi e dal diciotto aprile sul risultato le diciotto aprire una serie di prassi proporzionalisti che partitocratiche che insistevano
Sulla su governo come accordo tra forze politiche sulla legittimazione parlamentare di ogni singolo esecutivo questa è sempre la posizione dei comunisti che vogliono sempre la crisi quando vi è un cambiamento
De Gasperi un passaggio di critica dicendo così possono fare la sfilata al Quirinale per le consultazioni Sormano
Voglio in ogni caso che ogni cambiamento di formula si traduca in un cambiamento di governo peeling non rimpasto anche se seguito sempre la fiducia e che riduce abbastanza la differenza tra i due fenomeni
Sì alla crisi e questa questa diciamo questa seconda dinamica
Sarà quella poi che per amarla dopo dove la logica
Venuto meno il punto di coagulo rappresentato da da una leadership come quella degasperiana
Tutti e il governo sarà concepito come il prodotto di un di una combinazione parlamentare
E quindi ogni alterazione di essa porterà alla alla crisi di governo
Il settimo governo De Gasperi il più lungo tra i governi De Gasperi concluderà appunto la legislatura
Con tutte le turbolenze della fase finale le elezioni amministrative la riforma della legge trovi anche con torno alla questione di fiducia che citavo prima con il la nascita della questione di fiducia cioè del primo crogiolo dei dei momenti più tragici del dibattito parlamentare la prima legislatura nasce la questione di fiducia non come astratta
Richiesta del del del Governo al Parlamento di vedersi confermata in astratto la fiducia era un questo un fenomeno arcinoto in età statutaria
E consigliato implicito nella posizioni qualsiasi regime parlamentare ma come meccanismo sorretto dalle famose conseguenze procedurali che che alteravano completamente la modalità di votazione perché imponevano di votare immediatamente sull'oggetto su cui il governo l'ha posto la questione di fiducia rendendo inemendabile
Un ponendo il voto palese producendo la decadenza di tutti gli emendamenti e quindi dando al al governo quello che sarà il suo principale strumento di guida della maggioranza che anche questo per questo sì verrà era di ereditato anche se dopo una fase di parziale qui scienza soprattutto negli anni Sessanta mazzetta settanta dopo la riforma regolamenti settantuno ma diventerà poi
Il principale arma dei governi dagli anni ottanta in poi
E comunque in questo quinquennio scompare radicalmente la possibile dal dal sistema politico
La la possibilità stessa di un'alternativa Degasperi alla presidenza ancora possibile come le ho visto fino al quarantasette e
Il ruolo di De Gasperi e quindi particolarmente spiccato
Già appunto dal dalla crisi del maggio quarantasette
E che si unico ruolo che si vede ancora quando dei gas Einaudi gli consente questa sarebbe la terza fase quella del cinquantatré addirittura di formare un governo minoritario senza maggioranza precostituita e con forti possibilità poi concreta tesi che la fiducia non venga concessa
Possibilità che mi che sarà contessa sono molto problematica mente inseguito dai Presidenti della Repubblica ai Presidenti del Consiglio in carica Degasperi aveva cioè realizzato questa soluzione unica che Elia nel nella voce forme di governo sottolinea come poi sarà di vent'sarebbe diventata impossibile cioè quell'accumulazione di autorità personale che è indispensabile al di là di ogni discorso sulla personalizzazione del potere per governare con efficacia
Uno Stato contemporanee in uno stato contemporaneo e che di e il mille di cui Elia nel settanta sottolinea ma come di fosse la differenza rispetto al periodo successi
Ecco al sulla base di questo la mia conclusione è che forse con questo ho davvero concluso forse la tesi Elia Maranini e altri del del
Del del della fase inglese della nostra forma di governo pur dovendo essere accolta ma leggermente corretta alla luce delle stesse categorie di Elia cioè noi abbiamo più che un sistema inglese in questi anni di cui mancano il bipartitismo
La possibilità reale l'alternanza ci sono delle crisi di governo
Quindi le differenze sono abbastanza consistenti forse abbiamo più un sistema più simile a quello che gli ha chiamava il multipartitismo temperato di tipo germanico germanico svedese austriaco insomma non solo germanico
Con un ruolo forte del primo ministro appunto questa per quest'immagine del De Gasperi cancelliere che per ragioni storiche appunto ripeto l'immagine da Bismarck
E era una una critica uno sfottò immagini Degasperi canterine può esser recuperata in positivo con la nostra prospettiva di posteri che hanno in mente la Repubblica la Repubblica Ribot
E in conclusione Larry l'eredità ecco
Le reti ITA del della della prassi degasperiana sulla forma di governo italiana è mi permetto di dire purtroppo a mio avviso abbastanza limitata nel senso che o meno è immensa per tutto ciò che è veramente fondante
Quindi la scelta del modello di democrazia ci mancherebbe però per quel che riguarda il funzionamento della dinamica della forma di governo e purtroppo limitata per questo periodo si chiude
Ed entriamo in una fase diversa in cui ruolo il Presidente del Consiglio fino agli anni Novanta non sarebbe più stato credo quasi mai
Basato su condizioni analoghe quindi esercitato con analogo autorevolezza anche se anche il riferimento alla al la costruzione le regole sulla questione rifiuti alcune rendita rimangono e conformano poi l'evoluzione così successi ringrazio pertanto
Molte grazie davvero appresso rivetti per
Minuziosa considerazione anche delle pratiche o delle prassi che poi concorrono a definire insieme con gli elementi giuridici le forme di governo credo che il riferimento cui personalmente non ho mai pensato al di là dell'articolo di Pulsi avevo presenta il cancellierato no ovviamente ci porta su temi e questioni assolutamente aperte oggi non
Il passaggio ulteriore serie
Bastano ancora sono ancora sufficienti ovviamente c'è un grosso punto di domanda alla fine quello che sto dicendo
Le forme di governo considerate gli era anche polemica
Pure integrali o sei appunto per quella faglia frazione di governo rappresentanza non si profili uno
Non si profila la necessità di altre forme istituzionale che altre altri sistemi politici hanno tentato tentato lungo un'esperienza costituzionale del Novecento che certamente fondamentale di grande variazione rispetto a tutte le esperienze costituzionali dell'Ottocento
E che ci portano alla formula molto amata dalla dei giuristi tedeschi della compiuti per quelle italiane
Della costituzione vivente
Che
Sostituisce con fosse invece compensa quella che e lo ricordo volentieri
In qualche misura commemorando lo Maurizio Fioravanti diceva l'avvento delle costituzioni programma che rappresenta la grande svolta del costituzionalismo del periodo periodo postbellico rettore pre
Grazie ringrazio veramente molto per l'invito in particolare il nostro Presidente
Del comitato scientifico il professor Ornaghi professor Ballini e saluto molto il nostro presidente
Angelino Alfano che ha introdotto questa questa nostra riunione sottolineandone i temi i temi fondamentali
Ed è anche significativo appunto
E lo dico ringraziandolo al Presidente della della Fondazione che oggi appunto questo convegno si tenga proprio il dodici settembre quella data che Federico Mazzei a attraverso l'edizione del carteggio
De Gasperi Jacini ha individuato come la data in cui fu deciso il nome Democrazia Cristiana in questo incontro milanese in casa
In casa falchi e questo segua un altro convegno importante quello del ventisette maggio nell'anniversario della CED che come vedremo c'entra in questo percorso
In questo percorso che utilizza un sintagma che da par suo il professor Ornaghi ha ricordato cioè costituzione vivente ma nel senso che questo sintagma fu utilizzato da De Gasperi quindi io lo utilizzerò in questo senso in qualche modo storico politico per non dire politologico
E quindi articolerò il mio ragionamento appunto per cercare di illustrare la declinazione degasperiana di questo fondamentale sintagma della storia e dell'evoluzione costituzionale occidentale in tre quadri con una premessa
Con una premessa che a proposito della
Te del giudizio
Sul processo costituente
Che Giovanni i di cui Giovanni leone
Nel discorso per il decennale dell'Assemblea costituente
Aveva
Di cui aveva messo in luce
Il e cito si può ancora sostenere come autorevolmente detto in seno all'Assemblea costituente che il più della prima parte dedicata i diritti e i doveri dei cittadini
Costituì una ingenuità una opportuna una inopportunità tecnica
Per il contenuto più eterogeneo e più fluido e qui le une cita Calamandrei
Credo che appunto si è interessante
Ragionare sulla significato del passaggio del passaggio costituente e qui c'è una parola molto chiara dello stesso
Dello stesso De Gasperi quando dice durante i lavori della Costituzione i DCA hanno passato una crisi di ottimismo sulla natura degli avversari politici
Comunque ritiene che forse non avrebbe potuto accadere diversamente
Del resto c'ho anche dei lati positivi perché in tal modo il Governo ha il diritto di esigere ore alla più scrupolosa osservanza della costituzione stessa
Noi veniamo da una storiografia sulla
Sulla Costituente molto Hirai mica
Invece
Il periodo costituente fu un periodo agonistico
Fu un periodo agonistico che portò ad un risultato di unanimità sulla Costituzione
Ma l'unanimità sulla Costituzione non nega il tratto agonistico e quindi e quindi appunto questa questo ottimismo un po'un po'ingenuo questo ottimismo un po'ingenuo una crisi di ottimismo
Questo è un dato questo è un dato interessante perché perché appunto
Come De Gasperi disse commemorando Turati e Treves nella storia delle democrazie più che lo Statuto più quella costruzione più che la Costituzione vale l'esperienza
E appunto
Tutti i
Protagonisti della costruzione repubblicana avevano una esperienza e l'esperienza di De Gasperi è un'esperienza cinquantennale come dirà nel già citato discorso di Predazzo che io a mia volta
A mia volta citerò un'esperienza lunga
Che punto situa questo processo in una in una dialettica che è una dialettica di lungo periodo e che poi e che poi in fin dei conti in fin dei conti
Sì
Diciamo così sì sostanzia
Nella citazione
Dakar da parte di De Gasperi nel momento in cui finisce l'esperienza del suo governo del suo governo di minoranza
Conto di rimanere a Sella per qualche giorno in assoluto riposo ho portato con me le droghe
Le e le bucoliche di Virgilio leggete la Bibbia nel libro dei proverbi al versetto
Quattordici centoventicinque questa è un'esercitazione che passo ai tanti amici giovani di andare a vedere sulle sui device che cosa dice il il libro dei proverbi al al capo capo quattordici versetto centoventicinque
Senza aspettare l'esito del del referendum elettronico vi è scritto non deviare nel verso sinistra né verso destra
E questo introduce appunto le tre le tre questioni
Il i tre temi il primo tema
La struttura costituzionale la struttura costituente
Per De Gasperi l'essenza del processo
L'essenza della Costituzione l'essenza del dato costituzionale
Io punto inquadra nel lungo periodo
Il nesso libertà giustizia sociale
Cui si aggiunge il discorso sulle basi morali da cui famoso di cui il il famoso discorso di Bruxelles del mille novecentoquarantotto
Il nesso libertà giustizia sociale basi morali eh l'elemento fondamentale per cui come disse agli al congresso di Napoli
La Costituzione e l'unica base de L'Unità nazionale
Ma appunto essendo questo un nesso
è un innesto assolutamente sempre problematico
è un è una tensione per cui appunto nel Periodo Degasperi hanno
Si tratta di attuarlo ma si tratta anche di difenderlo
E quindi ci sono questi due aspetti che sono i due aspetti diciamo così agonistici messi in luce dal giudizio sul periodo costituente
La difesa del regime democratico avrà spirito e norma costituzionale
In carattere e misura compatibile con le norme di questa Costituzione lo dice nel mille novecentoquarantanove lo dice nel mille novecentocinquantadue
Difesa dello Stato nel rispetto della costituzione
Questo perché e lo mette in luce
Pier Luigi Ballini nella monumentale introduzione al ai tre tomi dei discorsi di De Gasperi
Perché De Gasperi era consapevole che in Francia ci penserà del gol
E questo lo dice nel mille novecentoquarantanove
In Italia forse qualcun altro
Se questo nesso non viene messo in
In atto non viene difeso
Veramente impressionante le citazioni le fa Pier Luigi Ballini in Francia ci penserà dei voli cosa che farà nel mille novecentocinquanta perché perché la Costituzione francese e soprattutto il sistema politico francese aveva dei problemi
Che non sono stati risolti né dal punto di vista politico né dal punto di vista istituzionale questo punto il primo quadro
La struttura costituzionale questa tensione che deve essere che che è oggetto di intervento politico
Questa tensione ed è il secondo quadro
Mette in evidenza appunto il sistema politico
E qui c'è un coro CTO
Di cui De Gasperi eh consapevole e molto consapevole e lo si vede
Lo si vede a proposito di una interlocuzione che Degasperi a con un anonimo esponente della
Della destra pagina mille e duecento trentuno
Un anonimo esponente della destra che gli notifica
Vi abbiamo aiutato il diciotto aprile ma se voi continuate così a governare come governate non vi aiuteremo più
E quindi e quindi il partito si trova ad un crocicchio fra due fuochi e si spara da due parti la posizione di trincea diventa difficile
Questo
Ventinove maggio mille novecentoquarantanove è passato un anno dal diciotto prima e qualcuno presenta il conto del diciotto aprile
E diciamo così la storia del sistema politico italiano è la storia
In questi anni del tentativo di consolidamento di quello spazio che si era disegnato il diciotto aprile che non poteva non essere come ha detto giustamente
Mazzei citando De Gasperi non poteva non essere uno spazio presidiato dalla Democrazia cristiana insieme ad altri soggetti
Perché perché diciamo così questo tema del crocicchio era un vecchio tema che De Gasperi faceva risalire al discorso a un discorso di Mussolini del novembre mille novecentoventuno
In cui paventava la possibilità di un'azione convergente con i comunisti
Contro il l'equilibrio il precario equilibrio del sistema appunto liberale del
Del tempo
C'è una variabile nella gestione di questo crocicchio
I calcoli di Zaccagnini sempre cito Bal Ballini
Davano al cinquantuno per cento il blocco democratico nel mille novecentoquarantanove questo poi sarà confermato dalle elezioni del mille novecento dare lezioni amministrative del mille novecento
Cinquantadue del maggio mille novecentocinquanta
Il punto la la questione sottesa alla evoluzione del sistema politico alla luce di questo dato è la questione dell'anticlericalismo del clericalismo
De Gasperi era consapevole che attraverso
La vicenda politica della costituente della che e dei suoi governi e dei suoi governi si era superato il Khālid Eige
Clericalismo anticlericalismo che non stava dentro che chiede che non rappresentava un clip dei jet della costruzione del nuovo sistema politico repubblicano ma era un po'più sempre presente
Era presente in una parte del partito liberale era presente nel partito socialista di qua e di là dal trentottesimo parallelo cioè i socialisti diciamo così unitari più di Psi lì
Romita Pli slip
Su e quindi più di e poi nel partito socialista
E quindi questo tema è molto presente a De Gasperi cioè la possibilità che ci sia sempre una possibilità di articolazione di riserva del sistema politico sulla base del vecchio clipei jet clericalismo anticlericali
Qual è la risposta al crocicchi
La risposta crocicchio eh
Una delle risposte la legge Scelba
Cioè una chiara delimitazione del
Una chiara delimitazione e nello stesso tempo anche una un tentativo di disputare
Questa appunto minaccia
Vi abbiamo aiutato il diciotto aprile ma se voi continuate così a governare come governate non vi aiuteremo più e quindi è necessaria un'azione anche decisa nei confronti del Movimento Sociale della possibilità di diciamo così ricostruire il partito nazionale fascista attuare quindi la costituzione in questo in questo senso
E poi e poi appunto
Anche una
Un altrettanto significativa dialettica con il partito monarchico
I monarchici conflitto hanno
Dice usando una parola che ormai è caduta anche se in desuetudine
Perché perché appunto Little la consapevolezza era che la perdita di suffragi che già inizia alle elezioni regionali sarde è una perdita a destra i regimi centristi Degasperi sapeva dal
Dal periodo interbellico sono messi in crisi a sinistra ma cadono a destra questa è una diciamo così questa è una invariante della storia politico costituzionale europea
Non soltanto del ventesimo non soltanto del ventesimo secolo
Di qui appunto la necessità
Di
Procedere di procedere
Ad una serie di interventi
Sul sì sull'articolazione del sistema politico
E gli interventi immaginati per sull'articolazione del sistema politico in modo da difendere
Lo spazio
C'è interista che è lo spazio della legittimità
A governare
Possono essere di due tipi interventi di tipo di riforma costituzionale e interventi invece di riforma che non richiede la riforma costituzionale
E qui io sono molto d'accordo con
Mi capita spesso ma è uno dei difetti miei sono molto d'accordo con Marco Olivetti quando parlava del cancellierato perché perché come voi sapete
Una delle riforme immaginate per stabilizzare il sistema è appunto
L'introduzione di quello che viene definito il cosiddetto voto fiduciario ricostruttivo e De Gasperi chiama il cosiddetto voto fiduciario ricostruttivo e cioè appunto la
Sfiducia la la la sfiducia come si dice costruttiva ricostruttiva dice De Gasperi perché era stato il protagonista de la ricostruzione
In in Germania
In questo senso appunto il tema della della riforma il tema della riforma elettorale è un tema di rilievo costituzionale
è un tema di rilievo costituzionale ma non soltanto di rilievo costituzionale interno ma anche di rilievo costituzionale Esterno se è vero come appunto
Viene di rimbalzo di rimbalzo ricordato
Due
Tante l'ostruzionismo contro la legge c'è il bar
L'accusa che noi volevamo la legge maggioritaria per poter cambiare la Costituzione e far passare così il trattato sulla Comunità europea di difesa
Tutto si tiene naturalmente si tratta di accuse pretestuose perché perché l'Italia è l'unico paese
Dei sei
A parte la Francia
Che non modifica la Costituzione perché viene modificata la Costituzione olandese viene modificata la Costituzione belga viene modificata la Costituzione lussemburghese viene modificata la Costituzione tedesca che pure conteneva il richiamo al al dato internazionale
E quindi appunto tutto questo sta sta insieme
Ciò nonostante come lo sappiamo le elezioni del mille centocinquantatré vanno come vanno
Il Washington accusa De Gasperi di non avere forzato sui cinquantasette mila voti a fronte del milione e trecento e rotti mila di di Schede
Ed è interessante notare questo è un omaggio ai ai giorni nostri come
Riflettendo sulle cause della sconfitta
Ovvero della della non del non raggiungimento della del del risultato
Anche perché la democrazia cristiana cresce molto rispetto alle amministrative
Ci sia anche un riferimento alla regina Elisabetta come voi sapete la regina Elisabetta è stata incoronata il tre ago giugno mille novecentocinquantatré e sembra che nelle masse meridionali l'incoronazione della regina abbia
Accelerato il trend monarchico
Che ha portato poi sostanzialmente alla alla diminuzione significativa dei voti dei voti democristiani
Non c'era la televisione però c'erano c'erano il Cera Grand Hotel c'erano i giornali
C'era la stampa c'era la stampa e quindi questo revival monarchico sicuramente a giovato ai voti del partito nazionale del partito nazionale monarchico e ancora una volta si dimostra un'altra in variante della storia politico-elettorali italiana cioè che le elezioni si decidono al nord ma si vincono al sud
L'elemento fondamentale è sempre il voto meridionale lì gli spostamenti del voto del voto merita questo per quanto riguarda i secondo il secondo
Il secondo quadro cioè quello relativo al alla alla strutturazione del sistema del sistema politico
Sistema politico che arriva appunto dopo la
Dopo la le le elezioni del mille novecentocinquantatré alla scelta sulla sull'allargamento
La scelta sull'allargamento appunto che la scelta che sulla quale poi concluderemo il nostro ragionamento il terzo quadro è quello relativo alle politiche attuative
Politiche attuative della Costituzione che come
Come risalta anche dal programma stesso di questo convegno non solo solo
Limitate al quattro domestico cioè al quadro Italia
Ci muoviamo in un contesto
Più ampio sia dal punto di vista temporale la biografia di De Gasperi sia dal punto di vista sostanziale
Un modesto
Ma
Una modesta ma permanente funzione dell'Italia nel concerto europeo
Questo dice De Gasperi al congresso di Napoli tracciando il Bilancio dello slargo amento in questa direzione
Le politiche di attuazione della Costituzione come noi sappiamo sono delle politiche che si collocano
Sui tre versanti del dato costituzionale
Libertà giustizia sociale e basi e basi morali
Dal punto di vista appunto degli istituti
De Gasperi
Gioca
Di frizione
Cioè gioca un gioco di stop and go
Gioco di un gioco di stop and go che si materializza intorno ai due principali temi di dibattito politico che sono
La questione dell'attuazione delle regioni e la questione del diritto di sciopero dei pubblici dipendenti e in generale dell'attuazione degli aspetti legati alla determinazione per legge della figura dei sindacale
E qui ci sono due parole
Che sono chiare ritardare e soprassedere
Cioè le urgenze del
Dell'evoluzione del sistema politico comportano su questi due temi su questi due temi
Un indirizzo per quanto riguarda le regioni ritardare per quanto riguarda la legge sullo sciopero dei pubblici dipendenti soprassedere proprio per non
Esacerbare le tensioni del sistema del sistema politico
In un quadro di enorme lavoro legislativo e di grande attuazione della Costituzione non solo dal punto di vista domestico ma dal punto di vista europeo
L'idea di una cooperazione federativa parole del mille novecentoquarantotto
Europea è una idea che appunto
Connette il processo di attuazione della Costituzione nel senso sostanziale
Attuazione della Costituzione anche attraverso una politica democratica di piano
Noi abbiamo una pianificazione sovietica abbiamo la pianificazione francese abbiamo i diversi piani settoriali italiani
Che sono una variante di questo modello pienamente connessa con il tessuto democratico della Costituzione e con l'indirizzo
L'indirizzo dell'evoluzione del sistema del sistema
Politico
Ettore arriviamo quindi che verso la conclusione al
Al sintagma appunto di costituzione
Di costituzione vivente che viene che viene appunto utilizzato
Nel discorso di Predazzo che insieme al discorso al discorso di Bruxelles è uno dei grandi
De de dei grandi discorsi degasperiana in cui conosciamo appunto la la tempra del del nostro del nostro Sud
La costituzione non è un semplice libro un pezzo di carta deve essere qualcosa di vive la Costituzione eh vivente la Costituzione diventa è formata diremmo così da un motore che si chiama sistema democratico e da due ali che sono le due Camere
Credo che sia una
Appassionata e convinta diciamo così affermazione di fiducia nella costituzione
Di fiducia nella costituzione nel processo costituente e nella gestione del processo del processo costituire e qui c'è appunto la saggezza del
Del governante perché perché lo ripete due volte nel corso del soggetto
Anche le costituzioni debbono essere attuate accumulo grano Salles cioè con l'esperienza con i frutti dell'esperienza
La Costituzione è uno statuto hanno studiato i professori costituzionalisti e hanno attraverso le forme parlamentari stabilito che bisogna far questo e quest'altro
E qui ci sono i professorini della costituzione della Costituente ma ci sono anche tutti i commentatori della Costituzione a partire dal già citato Calamandrei nella sua famosa prefazione al famoso primo commenta
Ma voi in pratica per stabilire quale riforma sia esatta quale formulazione sia quella pratica bisogna vedere le conseguenze nell'applicazione
Ecco perché io derivò una conclusione per tutta la Costituzione io dico andate a darci
Chi va detto che dalla Costituzione costruita con tanta fatica e che dovrebbe valere per secoli queste almeno illusione umana debba essere fatto tutto applicato tutto entro quattro cinque anni
Specialmente quando come adesso lo siamo costretti angariato eccitati incalzati dei problemi della ricostruzione materiale di economica delle nazioni eccetera e poi ridi riti ritorna su questa idea del tiranno sale ex perché perché appunto costituzione sistema economico sistema sociale sistema politico attuazione della Costituzione sono tra loro connessi ieri il il capo del governo anche se non ha appunto se non è dotato del voto di fiducia ricostruttivo non è quindi un cancelliere
Deve gestire questo complesso e quindi questo complesso equilibrio che ha al suo centro come diceva giustamente Mazzei la democrazia Cristina
La democrazia cristiana
Che che svolge appunto un ruolo pivot tale
Lui
Si può discutere partito di massa nel senso di Piero siriano più o meno per oggi sicuramente un ruolo pivot tale un ruolo più totale
Che
Che
Ribadito nell'altro e conclusivo discorso quello al congresso di Dina
La seconda ragione della nostra unità vale proprio per chi ritiene che un giorno o l'altro si imporrà la collaborazione dei socialisti come accade in altri Paesi d'Europa
De Gasperi su questo è continuo si può collaborare coi socialisti nel momento in cui non sono più dei fusi onesti
Cioè nel momento in cui risolvono le contraddizioni del mille novecentoventidue
Abbiamo già visto che ciò potrebbe avvenire solo se avremo la garanzia che si tratti di un socialismo democratico il quale abbia accettato definitivamente il regime libero e rinunziato la dittatura marxista
Non una seconda condizione di tale eventualità è che la democrazia cristiana sia un organismo unito consapevole del suo carattere popolare convinta della sua missione nazionale
Ancorata in una solida base ideologica logica suggestiva nella sua forza produttore Pulsi IVA
Sicché le presenti e le future alleanze non siano né appaiono combinazioni con tendenze nostre interne centrifughe disgregata Ricci
Ma cosciente disciplinata cooperazione a cui sono arrivati gli organi direttivi per il senso comune di una responsabilità ponderata e
Risolutiva
E questo ci dice della strutturazione del sistema politico della Repubblica
La strutturazione del sistema politico della Repubblica in fin dei conti ritorna al citata fa versetto dei proverbi è una strutturazione centripeta
Non può che essere una costi una strutturazione centri poi
E anche quando la DC in marcia verso sinistra come è detto in una
Due locuzioni degasperiana
è nel senso
Non topografico ma attrattivo
La DC è un partito che di centro che marcia verso sinistra in quanto è capace di attrarre
Di attrarre nel messo libertà giustizia sociale tensione morale di attrarre le forze di sinistra in particolare quelle forze di sinistra che si sgancia Hero dal marxismo
E questo avviene con il partito socialista nel momento in cui fa in maniera tormentata e arruffata come nella sua storia
Quasi centenaria
La sua Badde Godesberg e questo avviene anche nel momento della solidarietà nazionale
Che è gestita in questo senso attrattivo
Come ha bene dimostrato Paolo Farneti nelle sue riflessioni Polito
In questo senso appunto
La visione e l'azione degasperiana anche nel senso dell'attuazione della Costituzione della strutturazione del sistema politico eh fondativa della storia e della prassi della Repubblica italiana e quindi della sua costituzione di
Grazie davvero al Bonini personalmente se l'allora tu non me lo ricordavo fremente non Nando l'avevo letto la visione di De Gasperi sulla costruzione credo sia molto interessante sul
è la visione politica che in qualche modo mi si perdoni si sottrae un po'alla al al peso al dogmatismo del del dettato costituzionale ma caso ci potrebbe un po'lontana lo copre
Le davvero grazie anche per alcune indicazioni di regolarità storiche ecco questo bel i pericoli o rischi vengono sempre da sinistra si perde sulla destra credo sia verso non saprei dire sei degli ultimi due secoli si è verificato sempre
Rispetto al centrismo ma Lello tengo personalmente presente quel davvero grazie
I rettili importanza dell'ultima relazione non va sarebbe superfluo sottolinearla nel particolare periodo storico che stiamo vivendo il tema affidato per sorpassò Ritella statisti Padova la scelta occidentale pacchi poi dentro c'è tutto il
E io sono spesso il condizionamento l'influenza della politica internazionale sulla politica domestica
Un grazie totalmente anche da parte mia un l'unica cemento alla Fondazione De Gasperi al suo Presidente per avermi coinvolto in questa iniziativa e naturalmente anche al piano il professor Pier Luigi Ballini
Con il quale mi lega devo dire una lunga amicizia nata ancora ai tempi del Cesena dove accedere al fine ovviamente
Bene nel definire la scelta occidentale compiuta dall'Italia nell'immediato secondo dopoguerra abituale fare riferimento alla partecipazione al Piano Marshall all'adesione al Patto Atlantico
Sottolineando la volontà del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi di collocare l'Italia all'interno del sistema euro atlantico in via di costituzione ma anche la sua prudenza nell'effettuare tale scelta
In realtà la decisione di De Gasperi di fare entrare l'Italia nel blocco Atlantico e più complessa di quanto a volte non la si sia rappresentata
Implicando essa non solo lo stretto intreccio tra considerazioni di politica estera e problemi di natura interna
Ma anche la visione che Degasperi elaborò del rapporto tra l'Italia e il mondo occidentale nonché le sue opinioni circa i valori che l'Occidente avrebbe dovuto esprimere e il loro impatto di lungo periodo si caratterizza la rinata democrazia italiana al fine di comprendere tutti questi aspetti non si può prescindere dalle vicende belliche e dalla particolare situazione in cui venne a trovarsi d'Italia nella fase della sua storia che vede la crisi del fascismo
Alla metà del mille centoquarantadue giungeva in Italia con un lasciapassare speciale e in una situazione singolare visto lo stato di guerra esistente con gli Stati Uniti il rappresentante personale del presidente Roosevelt presso più dodicesimo Myron Taylor
Taylor dovrà avere una serie di contatti infatti con le autorità della Santa Sede
In quell'occasione a Taylor venne consegnato dal direttore de L'Osservatore Romano un memorandum relativo al futuro dell'Italia nella previsione di una possibile fine del regime fascista
In questo documento e santa Santa Sede mostrava la sua preoccupazione per l'arrivo al potere di forze rivoluzionarie e auspicava un cambiamento di governo indolore incentrato su personalità conservatrici che la futura classe dirigente si faceva però anche il nome di Alcide De Gasperi allora personalità sconosciuta responsabile alleati
è significativo veneta questo era stato sottolineato già punto degno di Rawls con i suoi studi degli anni settanta e ottanta
Come la Santa Sede ritenesse che gli Stati Uniti potessero divenire gli interlocutori privilegiati non solo del Vaticano ma anche di un'Italia non più fascista e comitale con testo si pensasse al ruolo che De Gasperi avrebbe potuto svolgere la figura di De Gasperi si impose all'attenzione delle autorità Rita alleate in particolare a quello degli Stati Uniti dopo la liberazione di Roma dei tedeschi
In particolare dopo l'assunzione della funzione di ministro degli affari esteri con la formazione del secondo governo Bonomi
Carica che De Gasperi avrebbe mantenuto nel Governo Parri
Lo che nel governo da lui stesso guidato fino all'ottobre del mille novecentoquarantasei e in questo ambito dovendo Degasperi gestire la complessa quanto drammatica questione del trattato di pace
In questo periodo Degasperi pur ritenendo che gli Stati Uniti potessero essere IP importanti interlocutori del Paese
Non fosse altro perché almeno in apparenza il più disponibile a favorire vari riabilitazione dell'Italia e la sua ricostruzione economica
Ritenne che si non don si dovessero trascurare i rapporti con le altre grandi potenze vincitrici l'Unione Sovietica inclusa
Non si trattava solo di una considerazione dettata da esigenze contingenti di politica estera soprattutto diciamo il trattato di pace ma anche della constatazione delle Camere si stenta e fra la situazione internazionale e gli equilibri politici interni fino all'inizio del quarantasette se vuol restare in vita la grande alleanza del tempo di guerra tra Stati Uniti Gran Bretagna Unione Sovietica che si traduceva in Paesi come l'Italia come la Francia
In governi di coalizione antifascista con il coinvolgimento dei vari partiti comunisti
Ciò comunque consentire anche una gestione nel complesso pacifica della questione istituzionale e nel porre le fondamenta della nuova costituzione repubblicana non può essere infatti trascurato come tutto ciò ora presentasse il punto di partenza per la costruzione di un sistema democratico di stampo occidentale
Per Gasparri non ignorava
I possibili rischi derivanti dalla presenza di partiti di sinistra particolarmente forti
E da possibili derive violente non mancavano esempi di grave instabilità e di minacce alla Sea alla nascita di un sistema democratico mettendo da parte quanto stava accadendo nelle nazioni dell'Europa centrorientale che stavano vivendo un processo di sollecitazione potrebbe ricordare come nel dicembre del quarantaquattro era stato il drammatico tentativo della presa del potere ad Atene da parte dei comunisti
A cui ha fatto seguito l'intervento delle truppe britanniche e una dura repressione ad opera delle forze conservatrici monarchiche
Per De Gasperi la via italiana alla democrazia
Doveva essere pacifica e almeno sino ai primi ministri quarantasette avrebbe dovuto caratterizzarsi per il mantenimento di un non facile coinvolgimento delle sinistre comuniste socialista soprattutto nel porre le basi del nuovo regime repubblicano
Cioè ci potrebbe anche ricordare che nel mille novecentoquarantasei
De Gasperi preoccupato dalla possibilità che lavare pubblica nascesse prima attraverso una assemblea costituente per altre spese preferiva ovviamente
La soluzione del referendum in via riservata a De Gasperi sarebbe rivolto al contrammiraglio americano all'Ariston che era il responsabile della Commissione alleata non più di controllo atto ma in qualche modo pur sempre di controllo
Suggerendogli che fossero gli anglo americani a suggerire agli italiani di preferire la soluzione referendaria piuttosto che quella dell'assemblea costituente ma il problema va risolto va detto in maniera diversa
Tornando appunto alle altre questioni tra fine quarantasei inizia il quarantasette
Come noto la situazione internazionale si fece sempre più tesa e comincia a farsi strada la sensazione che si andasse verso lo scontro aperto tra Est e Ovest proprio in questo periodo che De Gasperi effettuò il suo noto primo viaggio negli Stati Uniti
La storiografia ha posto in risalto la parte avuta dall'ambasciatore a Washington Alberto Tarchiani
Nell'organizzare non ambasciatore politico e non dimentichiamo uno dei pochi ambasciatori politici nominati tra il quarantaquattro e quarantacinque esponente del Partito del Partito d'Azione già esponente di Giustizia e Libertà
E come dicevo appunto è stata sottolineata la parte avuto di Tarchiani nell'organizzare questa missione e nel convincere De Gasperi ai casi d'America
Ciò non toglie che fu De Gasperi a gestire i contatti con le autorità americane e a imporsi ai loro occhi come un leader non solo affidabile è favorevole all'Occidente
Ma anche come l'esponente di valori di democrazia moderni in linea con la visione statunitense
A questo proposito andrebbe ricordato che in questo periodo alcuni ambienti diplomatici e politici americani nutrivano perplessità nei confronti di settori della Democrazia Cristiana
Considerati troppo conservatori clericali ed eccessivamente influenzati dalla Santa Sede
Tanto che avrebbero preferito contare come interlocutore italiano su un forte partito socialdemocratico che come è noto però non decollò mai come formazione di massa a causa della scelta frontista la maggioranza del partito socialista
E infine per molto probabile che durante la missione negli Stati Uniti Degasperi comprendesse o meglio confermasse a mio giudizio la validità del sistema democratico americano
Attualmente però perché dovesse essere un modello per la Costituzione italiana ma proviamo a pensare a una democrazia avanzata che portava ancora in se stesse l'esperienza del new deal
E dall'altro lato ora non dimentichiamoci però che i De Gasperi non trascura mai i rapporti con i partiti cattolici dell'Europa occidentale
In modo particolare Movimento repubblicano popolare francese e successivamente poi la CDU CSU tedesca
Fu probabilmente la comprensione del radicale mutamento del contesto internazionale tra febbraio e luglio del quarantasette nel marzo noi abbiamo la nota dottrina Truman
A far sì che De Gasperi accettasse l'uscita delle sinistre dal governo nella primavera del quarantasette e determinare l'immediata adesione al Piano Marshall
A proposito di quest'ultima scelta non vanno ovviamente trascurate altre motivazioni quali l'evidente necessità da parte dell'Italia dell'aiuto economico americano
E l'atmosfera dalla campagna elettorale in vista delle consultazioni dell'aprile del mille centoquarantotto
La partecipazione al progetto americano al Piano Marshall per la ricostruzione dell'Europa occidentale
Si recava d'altronde alla volontà degli Stati Uniti di esportare nel Vecchio Continente non solo un modello economico
Ma anche un sistema politico sociale
Che fosse l'espressione di una democrazia avanzata ben lontana dai modelli democratici europei del periodo fra le due guerre mondiali che secondo dimostrati particolarmente deboli basterebbe pensare naturalmente al collo Della Terza Repubblica
E tutte le incertezze della democrazia inglese negli anni negli anni dell'appeasement nei confronti di una Germania hitleriana
De Gasperi certamente aderì a questa visione
Quindi alla visione americana pur ritenendo comunque alla stregua di altri leader europei che i precetti provenienti dagli Stati Uniti dovessero adeguarsi alle singole realtà Demi nazioni europee
E allora la non era d'altronde è un caso che l'adesione del Piano Marshall si affiancassero da parte italiana i primi esempi della scelta europea l'alto fondamentale pilastro della politica estera di Casper Jana
In questo ambito basterebbe ricordare i progetti di unione doganale italo francese nati fin dal mille novecento quarantasette
Contemporaneamente la campagna per le elezioni della prima il mio centoquarantotto
Le potenze occidentali presero a valutare la dimensione militare nel quadro di un sistema occidentale fondato su una serie di accordi di stretta cooperazione multilaterale
Primo passo in tal senso fu il patto di Bruxelles siglato nel marzo del mille novecentoquarantotto nei cui confronti però De Gasperi si rivelò molto molto prudente per due ragioni
La prima la campagna elettorale e la posizione molto dura assunta Fronte democratico popolare nei confronti del patto di Bruxelles e dall'alto il fatto che il patrimonio c'è il si qualificasse come una alleanza europea nel cui ambito non erano presenti gli Stati Uniti
Ciò non toglie che subito dopo che va il patto di Bruxelles si sarebbero aperti i negoziati per la realizzazione di quella che sarebbe divenuta l'alleanza atlantica
Le esitazioni e timori di De Gasperi nei riguardi della partecipazione al Patto Atlantico sono noti e le loro motivazioni erano di natura sia in Terna sia internazionale
In primo luogo la preoccupazione per una violenta reazione delle sinistre
Non vanno dimenticati i drammatici giorni del luglio del mille centoquarantotto e non ha fatto seguito all'attentato all'attentato a Togliatti e quindi il Paese a dispetto delle elezioni del diciotto aprile era ben lungi dall'essere pienamente stabilizzato
Io poi la possibilità che un rifiuto occidentale
A un'eventuale richiesta italiana di partecipazione al Patto Atlantico si traducesse in un duro scacco diplomatico e un po'tutti sapevano che ad esempio la Gran Bretagna non era favorevole alla partecipazione italiana alleanza atlantica
E che in ultimo o meglio l'arte ma in questo caso effettivamente non leghista l'atteggiamento dalla Santa Sede
Che nell'estate mille centoquarantotto brava diciamo fece conoscere
La sua preferenza tramite un colloquio con l'ambasciatore italiano presso la Santa Sede per una neutralità italiana quindi meglio restare neutrali che non fa parte di un'alleanza di un'alleanza militare
La posizione a Santa Sede sarebbe cambiata solo alcuni mesi dopo alla fine del mille centoquarantotto
Al di là di ciò De Gasperi come mi come Ministro degli Affari Esteri Sforza
In questi anni lo affiancò nella definizione della politica estera del Paese ed è convinto che l'Italia dovesse far parte del mondo occidentale
Soprattutto per una condivisione dei valori di democrazia che esso rappresentava e che avrebbero dovuto caratterizzare Unione atei neonato stampo repubblicano quindi al di là delle questioni di carattere difensivo e militare
Al contempo De Gasperi riteneva che gli italiani dovessero essere educati alla democrazia di stampo occidentale
Ben sapendo la presenza di una opposizioni riducibile che condizionava più d'un terzo dell'elettorato duramente comunisti socialisti
Diciamo che tali considerazioni volevano non solo diciamo a Piero giungere all'opinione pubblica e quindi le opposizioni ma probabilmente anche per una parte degli elettori della DC e perché i settori che per certi settori della Chiesa cattolica
Per i quali i modelli a cui ispirarsi erano forse più il Portogallo di Salazar nella Spagna di Franco e la democrazia americana o inglese o la Quarta Repubblica con la quarta Repubblica francese
Quindi questa volontà di unire strettamente ritaglia euro all'Occidente non solo per ragioni di politica estera o di garanzia certo gli equilibri interni
E ha confermata dalla tensione di De Gasperi verso i legami con la Francia presentata dai leader cattolici quali Cioce Guido e Robert Schuman
E dall'attenzione nei confronti de la scelta europea quindi scelta atlantica scelto europea andavano di pari passo e si dovevano legare
Strettamente
In questo caso basterebbe ricordare la partecipazione alla nascita del Consiglio d'Europa avvenuta non a caso a un solo mese di distanza dalla firma
Del Patto Atlantico
E dal fatto che queste due scelte venissero in realtà presentate come duecento che amavano la stessa la stessa direzione e che rappresentavano due scelte di volontà di pace quindi non diciamo di meno a partecipazione a un'alleanza politico politico-militare
Naturalmente a proposito della partecipazione italiana all'Alleanza atlantica perché sarebbe divenuta diciamo il perno del del sistema occidentale va detto che l'Italia sottolineo fin dall'inizio
La dimensione politica di questa alleanza
Certo in questa posizione vi erano elementi strumentali
In particolare l'ambizione dell'Italia debole sul piano militare a vedersi riconosciuta una presenza nei primi organismi creati nell'ambito del Patto Atlantico
Ma soprattutto in De Gasperi viene anche l'aspirazione a trasformare il Patto Atlantico in una comunità atlantica
Non l'ovviamente legata al mondo di lingua inglese età la ipotesi inglese papà Franti cosa una comunità appalti per cui perno saranno naturalmente i popoli lingua inglese Stati Uniti Canada e Gran Bretagna
Quindi ma cosa completamente dimezza
Bensì una comunità caratterizzata dagli stessi valori di democrazia provveduto comprendere sia il Nord America
Sia l'Europa occidentale nel suo complesso con un possibile futuro coinvolgimento della Repubblica federale tedesca non a casa dona caso guidata dal leader dei il di un partito cristiano come o al Adenauer
Questo stretto legame difensivo ma anche politico ed economico tra le due sponde dell'Atlantico e di cui la costruzione europea è un elemento importante
E ha confermato da precisione italiani ad aderire al piano Schuman per la creazione di una Comunità europea del carbone e l'acciaio
Per quanto naturalmente non si devono trascurare gli obiettivi strettamente nazionali
Legati da un lato riconoscimento della riabilitazione del paese sul piano internazionale dall'altro alla difesa e lo sviluppo dell'industria siderurgica e la soluzione del problema dell'apertura dei mercati del lavoro all'emigrazione italiana
Per la fine del mio centoquarantanove e la metà del mio centocinquanta da guerra fredda assunse caratteri in parte DiVersi il primo esperimento nucleare sovietico che privava gli Stati Uniti del Moni polio dell'arma atomica
L'approvazione del noto documento National Security Council sessantotto da parte dell'amministrazione americana che indichi individuava nell'urto una minaccia non solo politica e propagandistica ma anche militare
Lo scoppio della guerra di Corea la volontà anglo americana di ricreare un esercito tedesco sottolinearono la militarizzazione dello sconto fra Est e Ovest
Non che il crescente timore di un conflitto a petto che avrebbe avuto il continente europeo come campo di battaglia e che avrebbe potuto trasformarsi in una guerra atomica tale evoluzione spinse gli Stati Uniti a creare una struttura militare del Patto Atlantico che all'inizio non esisteva per la NATO la North Atlantic treaty Organization e un comando militare integrato Sucri dall'al comando il fiuto up alla cui testa fu posto il generale Eisenhower
Inoltre Washington puntò una politica di riarmo accelerato dei propri partner europei e un ulteriore ampliamento dell'Alleanza alla Grecia e la Turchia attuata nel cinquantadue
Come si posa Degasperi di fronte a questo cambiamento del sistema occidentale che ne sottolineava gli aspetti militari ma era evidente che per De Gasperi il quale non dimentichiamo cioè dalla metà del cinquantuno avrebbe assunto anche l'interim del ministero degli Esteri
Beh De Gasperi non poteva ignorare le indicazioni provenienti dagli Stati Uniti
Se poi fra alcune incertezze anche l'Italia partecipò dunque al processo di riarmo Kutcher quando di adeguarlo ad alcuni precisi interessi nazionali
I possibili vantaggi per l'apparato industriale italiano nell'ambito da produzione bellica l'abolizione delle clausole militari del trattato di pace un ruolo più significativo nelle strutture dalla NATO
La svolta nella politica americana si legava la questione del riarmo tedesco la Francia cerco di affrontare attraverso il lancio del piano per l'evento e la coltivazione la Comunità europea di difesa l'accende
L'autorità italiane non erano entusiaste anzi potremmo dire chi erano negative nei confronti del progetto francese perché esso sembrava correre Penta aglio alcuni precisi interessi nazionali i natura economica politica e militare
Ma una volta che gli Stati Uniti si fecero sostenitori del progetto francese Degasperi puntò sull'obiettivo di trasformare l'accetta da Obiettivo al tormento per la costituzione di una comunità politica europea l'accipiens
Che rappresentasse un primo passo verso l'unificazione politica del continente
Iniziative di Gasperi per avere successo perché come è noto l'articolo trentotto il trattato cede siglato nel maggio del cinquantadue prevedeva istituzioni un'assemblea doppio che avrebbe dovuto elaborare un trattato sulla comunità politica europea
Gasperi non poteva però ignorare il clima di tensione esistente fra Est e Ovest e l'attenzione dell'Amministrazione americana nei confronti della minaccia sovietica percepita come un pericolo militare
Nell'autunno del cinquantuno De Gasperi effettuava un'importante missione negli Stati Uniti ancora volta egli sottolineò l'importanza della dimensione politica della NATO
E suggerì che l'Alleanza atlantica svilupparsi un azione propagandistica per controbattere le iniziative di Stalin e l'azione dei partigiani la pace
Questa presa di posizione di De Gasperi non deve essere vista come una mela reazione propagandistica
Messi come un opera di educazione delle opinioni pubbliche miranti a indicare come le posizioni la NATO non rispondessero ambizioni bellicista e ma come sistema occidentale fosse portatore dei valori di democrazia di libertà e di pace
Soprattutto quest'ultimo aspetto dove a contrastare l'efficace propaganda dei partigiani della pace contro l'accento e il riarmo tedesco
A partire dal cinquantadue De Gasperi fu sempre più impegnato nella campagna per le elezioni politiche il cinquantatré enne con la prospettiva non solo dalla perdurante forza delle sinistre ma anche della crescita delle destre monarchica e missina
Cioè poneva in misura ancora più forte il tema del rafforzamento delle basi democratiche dell'Italia repubblicana e del suo ancora mento al sistema delle democrazie occidentali
Fondamentale in tale ambito fu la fedeltà al Progetto Della CPE esercente
A partire dal gennaio cinquantatré Degasperi dovete inoltre confrontarsi con una nuova amministrazione americana
Quella repubblicana dei senatore l'ha presentata a Roma dall'ambasciatrice preambolo di USA nota per il suo forte anticomunismo e per il suo interventismo nelle vicende interne vicende interne italiane
Le nuove utilità americane auspicavano un atteggiamento più duro nei confronti dell'uso del comunismo e una maggiore fermezza in tal senso dei propri alleati europei
Peraltro il condivideva accetto il timore americano nei riguardi del comunismo ma lo riteneva che ciò dovesse tradursi in uno scivolamento a destra
Come dimostrato dal suo posizione all'operazione Sturzo per il Comune di Roma dovrebbe porta in contrasto ante con la stessa presso Santa Sede quindi bisogna mantenere questa visione di una democrazia beh in precisa ben chiara
Costretto ad abbandonare nell'estate del cinquantatré dopo il fallimento della legge elettorale maggioritaria al ruolo di primo ministro e con una salute ma come sappiamo declinante
De Gasperi continua a mutui le per l'Italia la speranza che il Paese riuscisse a divenire parte integrante del sistema occidentale non solo sul piano formale però sostanziale
La sua attenzione si rivolse ad accedere accipiens sempre più corpo colà preoccupato per la sorte di questi due progetti che pur riguardando la costruzione europea egli vedeva pienamente inseriti nel quadro auto antico
E noto che la ratifica il trattato cioè d'sull'ultima sua preoccupazione sino a pochi giorni prima dalla sua scomparsa
E venendo a una brevissima conclusione
Io sostengo che De Gasperi in politica estera fu al contempo uno strenuo difensore degli interessi nazionali potrebbe pensare trattato di pace Trieste e così via un convinto europeista
E un fermo atlantista
Queste tre scelte non erano tra loro contraddittorie
Perché tutte erano finalizzate non solo al pieno inserimento dell'Italia nel sistema occidentale ma anche perché se avrebbero dovuto favorire il rafforzamento del giovane debole sistema democratico italiano
Veniva prima ricordato come alle elezioni del mille centocinquantatré quasi la metà degli elettori italiani votarono per partiti erano antisistema
Che fossero le sinistre o che fosse palestra pratica o missina e fosse diciamo che anche qualche lettore
Democristiano infondo votava nella DC più per anticomunismo perché qui per non diciamo una piena fiducia mail certi ideali democrazia inserite nella Costituzione
Quindi per De Gasperi queste scelte significavano a far sì che favorisse lo diciamo il radicamento di valori democratici occidentali nei comportamenti diciamo del popolo e nei valori e nei comportamenti del popolo italiano
Una sfida io ritengo che De Gasperi avrei avrebbe vinto solo in maniera postuma alcuni DiVersi sarete voi anni dopo la sua morte
è evidente che tale processo sarebbe stato probabilmente irrealizzabile senza la sua determinante e costante azione e grazie dell'attenzione
Potrà se lo sorpassò re credo che la sua conclusione sulla tratta la triste e principale dell'azione De Gasperi
Possono anche considerarsi conclusosi comuni alla relazione di questa mattina la prima sessione ha così termine la seconda sessione che sarà coordinata dal tolta torta rullo
Con interventi del produrre l'azione più sul mal digerite può sul parlato sul Ballini
Ed è su truffe li avrà inizio alle quindici e trenta quindi ringrazio per l'attenzione questa mattina e buon proseguimento di giornata
Tutti
Grazie per la la vostra partecipazione
Non sempre facile di pomeriggio avere tante persone
Io comincio dando la parola al professor Francesco Malgeri che è stato
In altri anni
Consigliere della Fondazione un po'oltre a questo impegno
Accademico e quindici leggere che sia abbia accettato di partecipare a questa iniziativa che della Fondazione
Grazie
Mi corre l'obbligo anche a me di ringraziare la Fondazione il presidente e gli amici della Fondazione che mi hanno coinvolto in questa bella iniziativa
Ecco parleremo quindi di De Gasperi e dei suoi rapporti con i partiti laici direi che potremo partire dall'noto discorso di De Gasperi alla Conferenza di Parigi il dieci agosto del quarantasei quando indicò ai rappresentanti delle potenze vincitrici le radici politiche culturali della nuova pubblica che è scritto affermò armonizzando in serie aspirazioni umanitari di Giuseppe Mazzini
Le concezioni universalista del cristianesimo le speranze internazionalista e delle lavoratori e tutta rivolta verso quella pace duratura e ricostruttiva che voi cercate
Verso quella cooperazione fra i popoli che avete il compito di stabilire ecco già in questo momento così delicato per la nostra storia nazionale per le sorti del nostro Paese De Gasperi si richiamava una tradizione storica e politica
Rappresentata oltre che dal cattolicesimo sociale
Da quelle culture laiche che giudicava componenti essenziali del quadro politico nazionale
E che assicurava nel rispetto del metodo democratico la collaborazione internazionale ispirata alla ricerca della pace
è noto tuttavia come i delicati problemi che investono il Paese nei mesi successivi alla liberazione dalla questione istituzionale al trattato di pace
Imposero a De Gasperi la strada della collaborazione con tutte le forze politiche italiane compreso il Partito comunista
E certamente Degasperi sapeva bene in quel momento che il Paese aveva bisogno dello sforzo solidale di tutti per riprendere il suo cammino
Anche se a suo avviso l'alleanza con le sinistre non poteva essere la soluzione definitiva dell'assetto politico del Paese
Quindi evitò di in un primo tempo di radicalizzare lo scontro politico
Finché non ebbe una soluzione politica alternativa che cominciò a manifestarsi con la scissione di Palazzo Barberini alla nascita nel gennaio quarantasette
Del partito socialista dei lavoratori italiani di Giuseppe Saragat
Ecco già nella seduta di stamane del nostro convegno abbiamo ripercorso Moran momenti importanti nella formazione dei governi e comunque per quanto riguarda la ricerca di De Gasperi verso un'alleanza con i partiti laici la resa dei conti sia come è noto nel maggio del quarantasette quando giudico possibile a dar vita a un governo che quelli definiti centro sinistra senza gli estremi affermò nel core
So della direzione democristiana del ventisette maggio
Anche e se a suo avviso ancora non c'era una adesione piena da parte sia di socialisti democratici che di ripubblicare amiche a suo avviso avevano paura dei comunisti
E coro e occorreva avere il coraggio di trascinarli affermò in quella Okan
Ma era chiaro ormai la sua volontà di rompere l'alleanza con le sinistre detta Viani nelle sue memorie afferma che De Gasperi avrebbe
Detto o si fa adesso boh che non si fa più a questa e l'occasione
Ecco anche se in quel momento non riuscì a coinvolgere i tre partiti laici di centro nella formazione del nuovo governo
De Gasperi diede vita a un ministero composto in grande maggioranza da esponenti liberali con la partecipazione da esponenti della DC con la partecipazione di liberali
Di e di personalità di rilievo di area liberale come Luigi Einaudi e Giuseppe Grassi
Anche con un repubblicano come Carlo Sforza dei
Di alcuni indipendenti come Cesare Merzagora e Gustavo Del Vecchio
Erano esponenti significativi dell'area laico democratica cominciare è una è Inaudi già stamane è stato ricordato il rapporto profondo che univa De Gasperi a inaudite
Che lo giudicava il tecnico in grado di restituire slancio alla produzione alle esportazioni in grado di difendere la lira
Era una personalità che rassicurava imprenditori risparmiatori e che nella prospettiva di De Gasperi doveva restituire fiducia al Paese quanto a Sforza gli assicurava la continuità della scelta occidentale in politica estera
Indubbiamente il sostegno portato a questo governo oltre che da democristiani liberali e anche da qualunquisti e monarchici
Spostava in quel momento a destra l'asse della politica nazionale
Ed era una soluzione che non rispondeva al disegno di De Gasperi che in teneva il intendeva mantenere al centro l'asse della politica
Del nostro Paese che avrebbe potuto essere realizzato soltanto con il sostegno anche i repubblicani e socialdemocratici
Ecco Degasperi riuscì a realizzare il suo disegno
Con il rimpasto che nel dicembre quarantasette come stamane a sottolineato è ricordato rivetti nella sua relazione segna l'ingresso nel governo di repubblicani e socialdemocratici
Con la vice presidenza affidata anche a Saragat Pacciardi
E intervenendo all'assemblea costituente il sedici dicembre di carote mutamenti
Che erano stati apportati alla formazione del governo erano destinati ad accrescere la funzione rappresentativa del Governo in quanto alle forze del nucleo centrale democratico cristiano e delle correnti liberali sia ciò si associano in un comune impegno democratico le forze della democrazia socialista e quelle della tradizione repubblicana ecco nel suo intervento Ugo la Malfa
Ripercorrendo le vicende che erano seguite alla rottura dell'alleanza con le sinistre riconobbe a De Gasperi il merito di aver affermò ottenuto il suo partito in sospeso circa un orientamento
Che poteva essere definì decisamente definitivamente verso destra
E ha tenuto una porta per trattenuto una finestra aperta verso l'altra parte
è un miracolo ecco definisce questo atteggiamento De Gasperi una bella prova di arte politica e si compiace
Di avere evitato una frattura tra la DC e le forze della sinistra democratica che sarebbe stata assortire funesta
E concluse il suo intervento affermando che l'intesa raggiunta andava interpretata come uno sforzo per riannodare i fili dell'Unità Democratica
Possiamo dire che in quella occasione fu
Guglielmo Giannini che pur sosteneva il governo accogliere con lucidità direi la reale svolta politica che si stava realizzando in quel dicembre del quarantasette
Il suo intervento svelava la evidente preoccupazione del leader dell'Uomo qualunque di trovarsi in una posizione sto scomoda a sostegno di un governo nel quale il suo partito
Assumeva ormai un ruolo marginale se non superfluo
Ecco De Gasperi poteva quindi ora guardare con maggiore tranquillità la scadenza del diciotto aprile
Ma sotto soprattutto aveva posto le fondamenta di un progetto politico che era destinato a caratterizzare l'intero arco della prima legislatura ricche soprattutto evidenziava la collaborazione tra forze politiche che pur ispirandosi a diverse culture avevano in comune rispetta l'adesione piena al metodo democratico del sistema parlamentare
Nel governo erano presenti quattro partitiche avrebbero per oltre un decennio rappresentato la base dei governi nazionali
Sia pure con diverse composizioni
Un'alleanza quindi che appare a De Gasperi la più congeniale ad un disegno che mirava a consolidare le istituzioni a dare stabilità ai governi a collocare all'Italia
Nel quadro internazionale dell'Occidente e della scelta atlantica e ad avviare fondamentali riforme economiche e sociali favorendo un processo di crescita di maturazione democratica del Paese
L'assoluzione centrista rifletteva anche in qualche modo la Filosofia politica di De Gasperi ha sottolineato Guido Gonella
Che per De Gasperi il centrismo fu anzitutto una forma di umanesimo una sintesi di valori etici che si collegano alla tradizione del diritto cristiano
Già definito come omini essa Domine ma proporzione cioè proporzione quinti mediazione
è noto come le elezioni del diciotto aprile del quarantotto dello straordinario successo dalla Democrazia cristiana
Avevano suscitato in molti ambienti cattolici la tentazione di interpretare la vittoria elettorale come una sorta di riconquista cristiana della società
Ponendo ipoteche nella gestione della vita politica nazionale
Sulla Civiltà Cattolica padre Messineo vagheggiava uno Stato cattolico forte sicuro
Era una prospettiva però che mal si conciliava con un quadro politico caratterizzato da diverse ispirazioni ideali e da diverse culture e De Gasperi seppe resistere a queste pressioni riaffermo con forza la validità della formula basata sulla collaborazione tra le dieci e i partiti laici anche per non isolare politicamente il suo porti
De Gasperi sapeva bene e poi le elezioni del cinquantatré lo dimostreranno chiaramente che molti dei suffragi alla decine non erano cristiani in senso stretto
Non chiedevano né una crociata ne è una restaurazione neo Guelfa ne è una rivincita su Porta Pia ma una politica moderata ricostruttiva riformista pienamente rispettosa del metodo democratico
Scrivendo a Pio dodicesimo il primo febbraio del quarantanove De Gasperi cercò di spiegare e far capire le ragioni della sua scelta
Scrisse i democristiani da soli difficilmente potrebbero governare e la collezione con altri gruppi non solo
Una
Opportunità internazionali
Vi sono altri gruppi interni che meritano considerazione
E se occorre qualche sacrificio staccare permanentemente una frazione di socialisti vuol dire la possibilità di rompere il blocco sindacale socio al comunista nelle sue cittadelle di resistenza
E guadagnar la una politica di riforme graduali collaborare con i repubblicani vuol dire offrire più saggi di loro la possibilità di abbandonare per via l'anticlericalismo della loro tradizione
E certo questa una politica lunga scritta cadenza ma l'esperienza merita di essere condotta a termine e già oggi qualche accostamento sostanziale è stato raggiunto
Del resto si chiedeva De Gasperi in questa lettera quale sarebbe la situazione se tutti i non cattolici si riunissero sotto il comune denominatore dell'anticlericalismo
Ecco queste argomentazioni
Sappiamo che non convinsero molto Pio dodicesimo successivi atteggiamenti del Pontefice nei confronti dell'iter della DC testimoniano il permanere di una sorta incomprensione che nasceva da due diversi modi di interpretare il ruolo dei cattolici impegnati nella vita politica
Ma De Gasperi invece intese coinvolgere nel governo quelle forze politiche che erano espressione di una tradizione politica e culturale
E e avevano l'obiettivo di costituire di costruire un sistema politico basato sul pluralismo democratico
Questa sua convinzione la ribadì più volte nel corso dei suoi numerosi interventi
Parlando a Torino l'otto giugno a cinquantuno affermano noi ci sentiamo di essere uomini liberi
E ci diciamo cristiani in quanto resistiamo al mito all'utopia perché abbiamo nel cuore una più alte più eterna speranza
Ma sappiamo che ci possono essere alleati anche tutti coloro che in nome della libertà si alimentano le due grandi tradizioni del Risorgimento quella di Cavour e quella di Mazzini
E con maggiore evidenza ai socialisti credono che il socialismo debba essere e possa essere conciliabile con la democrazia
E con la libera e dignitosa personalità umana
Insomma come ha sottolineato Piero Craveri
I quattro partiti democratici di centro dovevano formare nella prospettiva nel disegno di De Gasperi
Una coalizione che si che in qualche modo
Segnava i quattro punti cardinali della bussola democratica
Tutti e quattro scrive Craveri divenivano necessaria la navigazione del Governo
Erano i riferimenti sicuri di cui si era dotata la democrazia italiana non bisognava lasciare ad altri la possibilità di servirsene
Impegno di De Gasperi per consolidare questa collaborazione fu costante
C'è una sua lettera Saragat del trenta giugno cinquantuno in vista delle elezioni amministrative in cui ospitava l'apparentamento tra DC e partiti laici queste elezioni segnano
La l'avvento di questa formula dell'apparentemente apparentamento tra varie forze politiche
E auspicando
L'Unione appunto tra la DC e per TT laici in vista delle élite delle elezioni amministrative manifestava l'esigenza di concentrare tutte le nostre forze superare le differenze rinviare le polemiche che potrebbero dividerci
E per salvaguardare l'autonomia morale e politica di ogni partito secondo De Gasperi era necessario marciare parallelamente verso il consolidamento dell'amministrazione democratica
Ecco la prima legislatura repubblicana
Segna e quindi l'avvio di un importante stagione politica segna una serie
Di vita di governo di iniziative di riforme che operano nell'ambito dell'assetto economico e sociale del Paese certamente il ruolo dei partiti laici sia pure in forma diversa rispetta queste riforme contribuirono non poco
Alla
Costruzione diciamo e alla ricostruzione potremmo dire del del paese
Ecco ma un momento delicato nei rapporti tra De Gasperi partiti laici si ebbe nel cinquantadue in occasione delle elezioni amministrative di Roma quando
Con l'operazione Sturzo la coalizione centrista apparve in pericolo di fronte al profilarsi di una combinazione apparentemente extra politica
Ma che di fatto appariva come la risultante di una intesa tra democrazia cristiana Movimento Sociale
E Partito nazionale monarchico con il sostegno del Vaticano e dei comitati civici
Ecco Degasperi ma manifestò subito i suoi timori
A Degas ad Andreotti il venti aprile delle cinquantadue confesso manifestò le sue preoccupazioni affermando che umiliare i partiti democratici era un errore ed un ingiusto errore
L'operazione come è noto fallì anche grazie al fermo atteggiamento di De Gasperi nel momento in cui soprattutto i partiti laici manifestarono
Il loro netto rifiuta qualsiasi combinazione che potesse nascondere dietro un carattere neutrale tecnico o amministrativo
L'intenzione delle destre di avviare veri e propri accordi politici con la Democrazia Cristiana
La reazione delle dei partiti laici fu molto ferma i repubblicani minacciarono di ritirare la loro delegazione dal governo La Malfa definì l'operazione è una svolta catastrofica nella politica nazionale
Saragat minaccio di rifare l'unità sociali
Sta e marciare per nostro conto
C'era realmente il rischio della ripresa di un'accesa contrapposti contrapposizione tra laici e cattolici ancora Craveri osserva che De Gasperi
Aveva vinto uno scontro decisivo con il Vaticano dopo aver rischiato moltissimo per riaffermare alcuni punti fondamentali della sua linea politica
Ecco secondo De Gasperi la DC non poteva modificare il sistema delle alleanze di governo se non voleva provocare traumi e fratture interne ed esterne al partito
Che avrebbero messo in crisi sole in crisi la stabilità del governo
E i delicati equilibri politici e sociali del Paese
Era una situazione che rifletteva alla rigidità del quadro politico italiano con due estreme
Molto forti sul piano parlamentare
Ma non utilizzabili congelate all'opposizione dalla loro stessa natura dalla loro armatura ideologica dare loro legami internazionali dà un'immagine che le faceva apparire estranee
Alla tradizione delle democrazie parlamentari dell'Occidente
E De Gasperi sapeva bene che le elezioni per la seconda legislatura
Non avrebbero certamente confermato l'eccezionale successo conseguito nel quarantotto c'era il rischio che le forze di governo erano non raggiungessero i numeri necessari per realizzare una maggioranza stabile
E nasce da questo timore come è noto l'esigenza di ricorrere alla riforma della legge elettorale per la Camera
Introducendo un correttivo al sistema POR proporzionale atrio attraverso l'attribuzione di un premio di maggioranza e raggruppamenti di liste che avessero superato la maggioranza assoluta dei consensi
Le opposizioni definirono reazionario il progetto di De Gasperi
De Gasperi stamattina è stato anche ricordato venne accusato di voler realizzare in Parlamento una maggioranza tale da consentire una revisione della Costituzione
In realtà la decisione di De Gasperi rifletteva il suo pessimismo potremmo dire sulle capacità di tenuta della democrazia italiana
Nel suo intervento alla Camera il diciassette gennaio del cinquantatré spiegava le ragioni della sua proposte della sua iniziativa noi abbiamo avuto la preoccupazione che le due ali
L'uomo una porre in forte contrasto con l'altra potevano unirsi nella negazione nel dire no nel rendere impossibile un Governo o nel rendergli difficili della vita
Che si creasse così anche in Italia una situazione che spesso si manifesta altrove la paralisi del regime parlamentare
è un pessimo Mimmo che si coglie anche nella dura polemica che De Gasperi ebbe in quei giorni con lo stesso Sturzo che non aveva mancato di esprimere il suo dissenso nei confronti della riforma elettorale
In sostanza De Gasperi
Mirava a porre al riparo il governo con le forze laiche di centro creando attorno alla maggioranza un clima di sicurezza la possibilità di lavorare protetto da insidie interni o esterni ai partiti di governo
La situazione politica del pane e si imponeva come come De Gasperi scrisse a Sturzo una difesa contro l'abuso dell'organismo democratico meditato e tentato per chi vuole strangolare la democrazia
E secondo De Gasperi la riforma elettorale doveva non solo scongiurare i pericoli dell'affermazione del progetto totalitario della sinistra ma doveva anche evitare possibili slittamenti a destra della Democrazia Cristiana
Che avrebbero snaturato il partita dovrebbero soprattutto suscitato dissensi interni
Creato ulteriori gravi pericoli per il sistema democratico
Pur di varare la riforma come noto De Gasperi non era lì eh no all'idea di una riduzione del premio in maggioranza
Togliatti se fosse arrivato qualche segnale di buona volontà da parte di uno cristiano avrebbe evitato lo scontro di fronte al Parlamento
Ma Saragat assunse un atteggiamento intrallazzi intransigente non disposto la mediazione
Probabilmente nella convinzione che in caso di successo la socialdemocrazia grazie a un cospicuo premio di maggioranza avrebbe anche potuto superare il Partito socialista di Nenni come numero di seggi
Certamente o probabilmente possiamo dire sfuggirono a De Gasperi nei giorni tumultuosi del dibattito della legge in Parlamento alcuni rischi che questa riforma poteva nascondere
E cioè l'immagine della legge truffa lanciata dalle opposizioni per demonizzare il nuovo sistema elettorale presentarlo agli elettori con un imbroglio orchestrato dalla maggioranza per soffocare la voce delle opposizioni rappresentò un valido strumento nel corso della campagna elettorale
Una parte inoltre della classe politica soprattutto di espressione liberaldemocratica penso Corbino a Calamandrei a Parri
Non apparve troppo convinta sulla necessitate il nuovo sistema elettorale
Gli stessi rilievi di Sturzo suscitavano in in una parte dell'opinione pubblica la convinzione che il nuovo sistema fosse una sorta di espedienti con il quale i partiti di governo
Volevano conseguire un peso politico che non rifletteva la loro consistenza elettorale
E le opposizioni di di di sinistra e di destra ebbero quindi buon gioco ebbero convincenti argomenti su cui puntare veniva offerta loro un'arma polemica molto efficace veniva offerta loro la possibilità di passare la battaglia elettorale non tanto sui temi delle riforme e dello sviluppo economico della politica internazionale dei problemi sociali
Quanto quasi esclusivamente sulla questione della nuova legge elettorale
Si trattava di una buona carta consegnata in mano al alle opposizioni
Che si presentavano quindi agli elettori come difensori dei valori democratici e dei diritti appunto degli elettori stessi
I risultati come è noto segnarono la sconfitta del disegno di De Gasperi
In un'intervista al Messaggero dell'undici giugno del cinquantatré tre giorni dopo le elezioni
De Gasperi ribadì la sua ferma convinzione che la politica di centro era la politica del buonsenso nella condizione per la continuità del progresso
Tuttavia il quadro politico appariva ora molto più confuso rispetto alla prima legislatura
De Gasperi aveva visto scivolare molti consensi ottenuti nel quarantotto verso i monarchici e verso il movimento sociale soprattutto al Sud stamattina è stato ricorda
E inoltre come ha osservato Pier Luigi Ballini la posizione di Saragat tendente a verificare la tendenza autonomista emergente nel Psi
L'ipotesi di un'alternativa socialista rendeva
Impossibile la ricostruzione di un governo di centro Degasperi vide quindi restringersi notevolmente lo spazio di manovra
Dovette fare i conti anche con i risentimenti le delusioni le diverse aspirazioni che sembrano investire i tre partiti laici alleato di alleati di governo
Che diventavano ora molto più esigenti nell'accordare la loro disponibilità
Per dar vita governi con la Democrazia Cristiana
Ecco nonostante l'insuccesso elettorale dei Degasperi cercò di porsi nel solco della tradizionale linea centrista cercando di varare varare il suo ottavo governo
è stato anche questo ricordato stamattina e che lo stesso in audirlo rincara gioca su questa su questa strada proponendo un monocolore auspicando il voto favorevole i repubblicani e liberali e l'astensione dei socialdemocratici dei monarchici
Invitando i monarchici all'estensione all'astensione finiti tuttavia per provocare la diffidenza degli alleati tradizionali quali tra l'altro tendevano a interpretare l'alleanza con la Democrazia Cristiana
La causa prima del loro cedimento elettorale
Il più duro nei confronti del tentativo di De Gasperi fu Saragat
Accusa il governo di essere incapace di cogliere il clima di distensione internazionale che favoriva la possibilità di un'alleanza con i socialisti di Nenni
Processo che di fronte all'atteggiamento di De Gasperi e della democrazia cristiana
La selce al democrazia non poteva che astenere
Al loro campi liberali con villa Bruna manifestarono il loro dissenso sui problemi della laicità della scuola della libertà all'insegnamento della libertà di stampa e decisero anche sì di astenerci
L'astensione anche dei repubblicani fece trovare De Gasperi nella impossibilità di proseguire nel suo incarico
Forse l'unica strada possibile per ottenere la fiducia
Era legata ad una esplicita indicazione da parte di De Gasperi del superamento della formula centrista onde ottenere la disponibilità dei monarchici
Ma De Gasperi non vuole rinnegare né Booth né barattare le sue convinzioni
E mai venne meno la sua profonda
Idea come riaffermo nel suo ultimo grande discorso politico al congresso di Napoli del cinquantaquattro
Sulla esigenza di una unità operativa tra le forze che accettano lo spirito del metodo della democrazia costituzionale
E nel quadro di una unità della democrazia operante nel Parlamento e nel Paese
Ecco certamente da quel momento a
Ma anche in passato non mancarono dissensi e contrasti che si manifestarono nel corso anche degli anni della collaborazione tra De Gasperi i partiti laici di centro le difficoltà
Che è emerso dopo le elezioni della seconda legislatura evidenziarono ancora di più questa questi motivi di dissenso o o di linee diverse da parte dei partiti laici di centro rispetta la linea politica
Di De Gasperi tuttavia possiamo dire che l'apprezzamento da parte dei partiti laici sulla figura politica e morale di De Gasperi mai venne meno
Ecco lo testimonia una lettera che il sedici aprile del cinquantaquattro scrisse a De Gasperi Randolfo Pacciardi che era il leader del partito repubblicano
Si legge in questa lettera e con questa citazione concludo il mio intervento
Che ha collaborato contee per tanti anni potrà dissentire forse su particolari atti politici
Ma è ottuso in malafede se non riconosce l'acqua alta superiorità morale la tua sconfinata serenità e Kurita di spirito
Il tuo devoto patriottismo non disgiunto da un calore di fraternità umana che distingue e innalzando la tua coscienza di cattolico e di democratico
Adesso segue l'intervento del professor ho sempre parlato
Per l'Università degli Studi internazionali sul tema De Gasperi le opposizioni
Grazie grazie presidente grazie alla Fondazione De Gasperi per questo invito
Grazie all'amico Ballini chiama dato un tema piuttosto vasto come dire no cioè diciamo così vasto dal punto di vista metrico no
Le opposizioni sono sono tante e sono variegate sono complesse io se dovessi fare un discorso analitico su tutto occuperete tutto il tempo dedicato questo convegno di qui alle diciassette e trenta cosa che mi asterrò assolutamente dal fare perché vi voglio bene
Ma detto questo è chiaro che le due opposizioni di cui stiamo parlando
Sono la destra e la sinistra
Sono due opposizioni diverse cioè da un lato socialisti e comunisti dall'altro monarchici Movimento Sociale
Sono diverse quantitativamente e qualitativamente
Alla sinistra è stato dedicato al rapporto tra De Gasperi e la sinistra è stato dedicato molto spazio a livello sono io grafico quindi io di mi trovo più facile reale
Andare un po'più veloce alla destra un po'meno e quindi semmai approfitterò per indicare alcune cose che riguardano di più il versante destro o meno studiato obiettivamente
La bussola di De Gasperi beh il discorso delle opposizioni porta immediatamente a pensare a quale poteva essere la bussola non dico niente di originale ovviamente
Se individuo in due terra tutto questo discorso della bussola questo punto questi punti di riferimento ai quali De Gasperi che dai quali De Gasperi non si allontana mai nemmeno tatticamente dire
Uno e l'anti totali
La risma
L'altro e la governabilità
Sono due punti di riferimento che a mio avviso corrono per tutto il periodo delle Degasperi hanno e corrono molto meno nel periodo post dei da speriamo non a caso perché per De Gasperi sono due elementi che si intrecciano ma che sono due elementi assolutamente fondamentale
Dalla fine del mille novecentoquarantasei è stato già detto ripeto anche così già dette ma funzionare quel che devo dire
Degasperi si convinse che l'alleanza tripartita non poteva funzionare e non poteva funzionare proprio su questi due principi che abbiam detto prima
Il partito di comunista era un partito di governo e di opposizione
Chiave un partito che con il suo atteggiamento spesso paralizzava questa è la lettura che De Gasperi e la democrazia cristiana fanno degli ultimi mesi del quarantasei in piena costituente peraltro
Paralisi dell'attività governativa nello stesso tempo diventa difficile per De Gasperi sostenere validamente i provvedimenti e i concetti e le elaborazioni sull'antitotalitarismo in quelle condizioni
Avendo un partito comunista che non fa mistero è stato già ricordato più volte delle sue dei suoi legami con l'Unione Sovietica e con dei progetti di carattere economico politico molto lontani dalla democrazia parlamentare o dalla democrazia pluralista
Due esempi per tutti ma ce ne sarebbero molti nel settembre quarantasei il comitato centrale il perito comuni Preto socialista decide di scegliere una formula tra virgolette cioè nel diario di di Nenni moderata per mettere d'accordo un partito che stava cominciando a perdere i pezzi a gennaio si sarebbe poi spaccato
E la formula è la conquista del potere da parte della classe lavoratrice
Voglio dire come formula moderata no e insomma può indurci a qualche a qualche riflessione questa era la cosa più ampia che ero riuscito a tenere con il voto di Saragat peraltro ancora
Secondo esempio
Novembre mille novecentoquarantasei Togliatti tornato a Belgrado
E annuncia con una intervista molto ampia sull'Unità
La proposta di scambio di Trieste con Gorizia da parte di Tito
Ora senza parlarne con il capo del Governo e senza parlarne con il ministro degli esteri che ed in quel momento Nenni
Suscitando le reazioni di Nenni un po'piccato nei suoi diari ecco questo è una sono due esempi di una difficoltà di gestione della governabilità insieme ovviamente a un discorso che riguarda direttamente il problema del totalitarismo
Nel mille novecentoquarantasette da questo punto di vista mi pare un anno fondamentale per cogliere quegli elementi che poi successivamente
Resteranno fino al mille novecentocinquantatré intanto direi che è un un altro punto di riferimento che viene da questi due principi che abbiam detto all'inizio
E in De Gasperi e il discorso delle tre democrazie il discorso del ventuno giugno mille novecentoquarantasette un discorso importante perché Degasperi lancia un progetto
Quello delle tre democrazie cattolica laica e socialista
Un progetto interessante un progetto talmente interessante che poi lo dico così perché per dimostrare come questo progetto
Camminava nel tempo
Del Noce lo riprende quando lavoro al gruppo del Mulino in un famoso articolo sul centrismo
De Gasperi hanno anzi sul posto e Gasperi ISMU e citando proprio queste tre democrazie ma queste tre dopo queste tre democrazie funzionano se la terza cioè quella socialista e riformista
Se la democrazia socialista e quella popolare dei paesi dell'Est questo discorso non funziona più
Per cui questo auspicio e ovviamente sincero in in Degasperi però non è ovviamente realizzabile
Ma il discorso delle tre democrazie mi porta anche a fare un ragionamento sul quale non non insisto particolarmente ma lo accenno solo perché credo di doverlo fare
De Gasperi non è oggetto soltanto di opposizioni esterne cioè non soltanto comunisti socialisti missini e monarchici
Ma ci sono due componenti all'interno della democrazia cristiana che non lesinano critiche a De Gasperi in maniera anche sostanziale
Le une
Una sostanziale l'altra per altri versi importanti mi riferisco ai dossettiani e all'Azione cattolica
Per i dossettiani cominciano a fare un discorso messo chiedo scusa per la sintesi inevitabile molto contrario non molto duro contro il liberismo economico contro la figura di Einaudi che è stata prima ricorda
Contro l'Alleanza atlantica ricordiamoci che le le tesi di Gronchi sulla le di alcune alcune tesi di Gronchi sull'alta sull'alleanza atlantica
Sul rapporto partito governo
Che a un certo punto una rivista nel mille novecentocinquanta che dice ma perché dobbiamo essere noi democrazia cristiana solo l'altoparlante del Governo no la nostra democrazia non è informale parlamentare
Ma è quella formale e sostanziale di un partito che intermediario fra la fissità dei poteri e la richiesta della società civile
Questo è un discorso fortemente anti degasperiana
Perché ribalta completamente l'impianto è stato ricordato stamattina da da tutti quelli che mi hanno preceduto
L'impianto di De Gasperi sul problema del rapporto tra Governo e parti quindi non stiamo parlando di un pluralismo comunque necessario e fisiologico all'interno di un quadro politico ma di qualcosa di molto maggiore
Di un'altra idea del rapporto tra cattolici poté
E altra l'Azione Cattolica meno consistente dal punto di vista culturale sicuramente però fa riferimento al problema della governabilità e fa riferimento proprio a quei partiti laici di cui parlava prima
Il professor Malgieri
I partiti laici non ci non c'è da fidarsi stiamo parlando del quotidiano della dell'Azione cattolica prima che arrivasse Nino badano quando c'è ancora Alessandrini quindi una posizione non certamente accusabile di deriva destrorso
E nello stesso tempo questa posizione appare avallata
Da Oltretevere quindi diventa difficile per De Gasperi potere muoversi come ha detto prima Malgieri giustamente in un terreno così complesso
De Gasperi sappiamo che è contrario a rompere l'alleanza tripartita perché convinto intanto della sua necessità in termini di governabilità politica di equilibrio politico ma è anche convinto che in quel momento
Nel maggio del mille novecento e quarantasette come ha ben ricordato Malgieri prima sa di non avere i numeri
Per potere costituire un governo centrista di aspettare a dicembre e nel frattempo c'è l'appoggio già ricordato prima di re dei qualunquisti e dei monarchici
Parliamo di un quarantina abbondante di deputati che salvano sia nel giugno mille novecentoquarantasette sia poi nel momento in cui viene fatta vengono presentate le proposte
Nel settembre del quaranta e proposte levi mozioni di sfiducia i socialisti socialdemocratici e comunisti più un ordine del giorno critico repubblicano che mettono in crisi il progetto di De Gasperi
Ed aspetti si salva per i voti conquisti e monarchici
Certo lui non è d'accordo dispute sbilanciare a destra l'asse politico ma l'asse politico e di fatto sbilanciato Togliatti nel
Discorso in nell'in uno dei discorsi fatti per l'approvazione dei già ricordati delle già ricordati mozioni di sfiducia
Dirà a un certo punto parlerà di De Gasperi come del Presidente del Consiglio qualunque ve lo dirà tre volte
Non a caso no
Se uno vede la terza conferenza di Firenze del Partito comunista nel gennaio quarantasette c'è molto chiara l'insofferenza della base se ne fa carico in una lunghissima relazione Pietro Secchia
Dicendo chiaramente il partito non può resistere di fronte a una situazione del genere
Vogliamo la rivoluzione cioè vogliamo qualcosa di concreto vogliamo appunto il potere
D'altra parte la situazione internazionale l'avvio della politica di blocchi il problema dell'ordine pubblico con posizioni anti sistemiche che c'era una che generano i provvedimenti
Sulla polizia e sui sindacati la politica economica
Il così detto appoggio nei confronti del quarto da parte del quarto partito come viene chiamato il cioè quello dei tecnici e della Confindustria per essere chiari
Deteriorano l'equilibrio politico della costituente l'unico l'ultimo atto ovviamente
L'approvazione dell'articolo sette della Costituzione siamo al venticinque marzo del quarantasette
Dopodiché anche qui attenzione De Gasperi parve punto approvarlo
Senza il voto dei comunisti con il voto dei qualunquisti probabilmente ce la faceva
Non ha voluto farlo perché chiaramente per i motivi che ha già espletati molto ben espresso Malgieri prima
E quindi questa situazione diventa una situazione complessa che si risolve soltanto nel con la nomina di Pacciardi e di Saragat vicepresidente del Consiglio nel dicembre del quarantasei
Nel frattempo però è successa un'altra cosa che questa volta sposta il discorso sulla destra è successo che ci sono state le elezioni amministrative di Roma
Dove i rapporti tra democrazie perché stiano i laici non erano idilliaci tant'è vero che i laici stanno nella lista limiti appoggiata dal partito comunista
O dodici ottobre si vota e il Movimento Sociale prende nutre per c'è un tre per cento dei voti un tre quattro per cento dei voti
Con tre consiglieri eletti i quali però riescono a far nominare
Il sindaco democristiano Rebecchini per un vuoto quindi sono determinanti
Curiosamente non votano i monarchici per votano si astengono
Ma la DC ce la fa per un voto
Questo
è un fatto molto importante nell'ambito del rapporto con
Le opposizioni
Perché apre il discorso sul movimento sociale italiano credo che sono già abbastanza in ritardo
Le altre altre cose le leggerete nella relazione scritta quindi io vado veramente a sintetizzare
Il marito sociale italiano nasce il ventisei dicembre del mille novecentoquarantasei fino al dicembre del quarantasette nessuno si accorge che esiste
Nessuno protesta nessuno brontola neanche lampi nulla cioè il partito non conta nulla tant'è vero che l'acronimo viene rapidamente trasformato in movimento in movimento senza in in in importanza MSI
Perché obiettivamente nessuno se lo sta filando
Qual è la prima legge contro il neofascismo il tre dicembre del quarantasette
Meno di un mese dopo le elezioni amministrative romane
La prima protesta partigiane del gennaio del quarantotto la relazione di Polito del questore di Roma e del ventotto gennaio del quarantotto con l'invito acerba di sciogliere il movimento sociale
E e nel febbraio marzo quarantotto lampi di Brescia di Reggio Emilia chiedono a Sheba di sciogliere le messe
C'è una risposta dicembre che vi leggo brevissimamente perché e molto interessante a questa proprio in risposta all'ampi
Pregasi comunicare ampi che scioglimento partiti politici in un regime democratico non Ester competenza del governo punto
Se non fosse così un governo potrebbe sciogliere i partiti avversi punto
Leggi difesa Repubblica affida una magistratura decisioni in me in materia appunto ennesima richiesta pertanto non può trovare accoglimento perché diretta ad autorità incompetente punto firmato ministro Scelba
Quindi
Il movimento sociale quando nasce non nasce per caso nasce perché a un certo punto io credo la democrazia dei spiana ritiene sottovalutando evidentemente non sapendo cosa succederà dopo
Ritiene che può essere utile
Un partito neofascista alla luce del sole intanto per controllarlo ma anche per evitare l'emorragia dei fascisti verso il Partito comunista
Cioè la strategia di Togliatti di Togliatti di Pajetta nei confronti dei fascisti anche quelli di Salò anche quelli della decima anzi soprattutto quelle della decima si sviluppa dalla fine del quarantacinque fino a questo periodo
Non solo come ha ricordato molto bene Ballini nel suo saggio nel libro sul Cerba
I provvedimenti a favore dei fascisti
Proseguono
In tutto questo periodo
Fino agli anta ai primi anni Cinquanta
C'è la fine dello dell'epurazione sancita per legge nel febbraio quarantotto
Ci sono i provvedimenti a favore dei combattenti di Spagna dei mutilati e invalidi della Repubblica sociale c'è la parificazione dei trattamenti tra partigiani e Repubblica sociale cosa che oggi farebbe inorridire chiunque ma che viene fatta appunto in questo periodo
Dopo le amministrative romane la situazione è completamente diversa ragione tassarli sempre nel saggio dello stesso volume
Curato da Ballini quando dice che dopo le elezioni dopo la nascita del movimento sociale io credo dopo le elezioni amministrative romane il problema
Non è più il fascismo mai neofascismo
Ed è il neo fascismo in quanto
Di fatto fa fa la sua presenza anche questo un discorso che sintetizzo poi lo faremo meglio in un'altra occasione la sua presenza Fal fa fallire di fatto quel progetto cattolico moderato di transizione dal fascismo alla democrazia salvando cerchiamo di capirci le parti buoni del fascismo
E Civiltà Cattolica Università Cattolica
Alcuni pezzi della democrazia cristiana stessa pensiamo alla Camera delle degli interessi economici che viene presentata alla Costituente hanno fanno parte di questo indirizzo
Il problema e quindi quello della governabilità e il movimento sociale rappresenta una spina nel fianco di questo governabilità
Tanto che io credo si possa dire e vado veramente alla conclusione ma chiedendo scusa della di aver saltato un sacco di roba
Io credo che anche la legge Scelba vada inserita nel discorso non solo dell'antipolitica totalitarismo certamente ma soprattutto della governabilità perché vedete
Se uno scorre gli atti parlamentari
E vede in questo periodo
Quello che i deputati liberali democristiani anche socialdemocratici e qualche repubblicano lasciamo stare le destre
Dicono
Dei ritrovamenti di armi
Dei progetti rivoluzionari di quello che il Partito comunista sta mettendo in atto o sembra voler mettere in atto b diciamo che è uno stillicidio
Tutti Dinoi avranno visto gli atti parlamentari in questo periodo è c'è uno stillicidio sulla controllare esattamente questo tema
Se uno va a vedere quali quali sono le diciamo responsabilità missili né né c'è poca roba ma c'è poca roba perché il movimento sociale e poca roba
Cioè non c'è non ci sono legami internazionali sì adesso sappiamo che ci sono stati dei contatti con l'Argentina e con la Spagna più o meno non prendo leggermente successivo
Ma stiamo parlando di piccole cose
Non c'è un'Unione Sovietica con il suo apparato alle spalle allora la domanda che mi sono posto vado ripeto velocemente
Proprio leggendo queste cose perché si comincia dal Movimento Sociale
Qualcuno potrà dire perché era più comodo perché era un bersaglio sicuramente più facile rispetto un partito comunista che avrebbe alzato una gallina sicuramente molto difficilmente gestibile
Però però però io credo che se uno legge la legge Scelba non solo dal punto di vista dei principi perché vi chiaramente l'antitotalitarismo funzione centra ma anche dal punto di vista della governabilità
E si tiene conto per esempio che
Somma
La l'azione del del Governo colpisce un partito che in questo momento tra l'altro uscito Almirante dalla segreteria nel gennaio del cinquanta sta svolgendo una sua azione di moderazione tra virgolette
Si sta aprendo i monarchici star facendo un percorso verso il Patto Atlantico
Proprio adesso cioè l'attacco contro il movimento sociale perché io credo che ci siano tre spiegazioni tre possibili
Ipotesi
Una e che ma quella e quella maliziosa ed è quella inverosimile che la sinistra missina tira fuori subito e cioè che c'è un accordo tra Scelba De Gasperi ed Emas amici
No per mettere nell'angolo a sinistra missina e far vincere la destra moderata
Per questo non non sta in piedi neanche un po'
C'è la tesi opposta invece che a me convince molto di più e cioè che Scelba propone una legge contro il non fascismo per distruggere il movimento sociale
O comunque per far scoppiare delle contraddizioni al proprio interno per recuperare quei voti che sono voti cattolici
Lo dice anche Gedda Gedda è contrarissimo al Movimento Sociale il Gedda che va probabili sta nell'archivio Genda dal mille novecentocinquanta al cinquantatré e ferocemente contro il movimento sociale
E cerca di andargli appresso per svuotarlo anche l'operazione Sturzo con tutto quello che è stato detto che va benissimo per Gedda rientra in questo in questa logica
Tant'è vero che ho trovato nelle carte Gedda un progetto che non parte dall'aprile mille novecento e cinquantadue cioè da quando scatta l'operazione Sturzo parte dagli inizi di marzo quindi prima ancora che si ponga il problema
Dell'operazione Sturzo
Quindi qualche cosa Gedda aveva in mente tant'è vero che forse sarebbe comico il caso di cominciarla chiamare operazione gente non superato nel Turtle frutto ci mette qualche giorno a farsi bruciare le mano la Mariele mano dal Cerino ma somma agenda c'è lavora ben più ben più tre
E quindi questo è un blocco di cattolici monarchici e missini che farebbero molto comodo la democrazia cristiana ovviamente non per fare un'alleanza con loro ma per svuotare il partito e la legge Scelba potrebbe funzionare
E avrebbe due funzioni anzi una l'ha avuta di sicuro l'approvazione della legge Scelba prima della seconda tornata delle elezioni amministrative del cinquantadue ha lo scopo di far fallire l'alleanza tra monarchici e missini
Questo sarebbe stato un successo
Perché sappiamo benissimo che con la legge degli apparentamenti nel sud almeno sette otto colleghi capoluoghi di provincia finiscono del cartello sotto il cartello delle destre
Se la legge Scelba fosse passata prima questo sarebbe stato impedito ma guarda caso perché non passa prima non passa prima perché il Partito Comunista si oppone alla procedura d'urgenza prevista da Scelba al Senato nell'autunno del cinquanta
E lo fa perché no perché sia ovviamente filo fascista mi pare evidente ma perché intanto
Gli fa comodo che esista alla destra della democrazia che stiano un cartello che può ero o deve e può continuare a togliere i voti conquistati nel quarantotto uno due finché il movimento sociale resta il movimento sociale giustifica l'antifascismo militante e la politica di unità antifascista del Partito comunista
Nel momento in cui movimento sociale non ci fosse più non ci sarebbe più
Il nemico in Parlamento
E poi
Appunto il tentativo di evitare l'apparentamento
E credo che quindi la gente dalle dieci private inserita nel percorso degasperiana o della governabilità e attenzione per me sta in piedi la legge Scelba anche senza la polivalente
Non è che da polivalente diciamo è ha cominciato con la legge cinque poi dovesse c'era polivalente la polenta non c'è stata
No la legge Scelba ha una sua funzione
Sicuramente antifascista De Gasperi e questo mi pare inutile lo ribadiamo ma inutile anche ribadirlo però e quello che in diverse occasioni considera lo spirito del CLN legato a un particolare momento storico che infinito
Sicuramente nel maggio del quarantasette
Quindi fare diventare irrilevante il movimento sociale può essere utile al recupero di un neo fascismo moderato per rafforzare il centro
E questo spiegherebbe anche la posizione ondivaga abbiamo detto prima di Togliatti e del Partito comunista c'è una una lettera Scoccimarro che Agostini riportano nella sua biografia di Togliatti
Dove Togliatti dice ma sai che c'è io mi sono talmente stufato di questa faccenda della legge Scelba che quasi quasi nove album l'ultimo momento con il voto segreto l'affossiamo
Poi non succede però che Togliatti avesse questa idea
Di continuare a mantenere il movimento sociale a continuare a mantenere questa discrasia democratica all'interno dei moderati
Con un un blocco teniamo presente che i monarchici e missini nell'elezione dei cinquantatré arrivano al dodici per cento
I partiti laici di centro a malapena arrivano sette all'otto
Questo era un cambio che anche dal punto numerico poteva intesa in tre sante senza contare tutti quegli elementi che sono stati già ricordati prima da parte del mondo cattolico vaticano e non di diffidenza nei confronti della e cinismo
E del montante laicismo anticlericalismo teniamo presente che in quegli anni si incomincia a discutere del concordato
I partiti laici socialisti hanno votato contro
Il famoso articolo sette della Costituzione quindi ci sono poi c'è il discorso dalla scuola pubblica e discorso della libertà dalla scuola atto quindi questa situazione non si risolve con la legge Scelba perché arriva tardi non si risolve con altri provvedimenti il problema Movimento Sociale Italiano così come il problema del partito comunista e dell'alleanza copre il socialista resteranno in tutta la seconda legislatura seconda legislatura dove i problemi di governabilità politica sono ulteriormente accentuati primo perché non c'è De Gasperi
E questo importante secondo perché di margini di manovra del centrismo sono ridotti
Ciclismo non ha più una maggioranza comoda
E deve andare a mendicare e ovviamente di volta in volta i voti al movimento Sociale o ai monarchici ricordiamo il Governo Pella il governo dove il PIL secondo governo Segni e infine il governo Tambroni la situazione si risolverà soltanto dopo i fatti Piceno scusate la rapidità spero di una restano troppo lungo
E vi ringrazio dell'attenzione
Grazie professor parlato adesso la parola il professor Pier Luigi Ballini membro del consiglio della Fondazione
Sul tema la nostra patria Europa
Grazie presidente
L'Europa è una realtà esistente
Non una nuova creazione l'Europa è sosteneva Vegas per i primi anni del secondo dopoguerra
Ne prospettava l'Unione per difendere con l'indipendenza la pace e per assicurare con la sicurezza uno sviluppo finalizzato alla giustizia sociale
Con l'adesione al Patto Atlantico dopo quella Piano Marshall e dopo aver assicurato all'Italia l'ammissione a fondo monetario internazionale alla banca internazionale istruzione sviluppo
De Gasperi aveva era inserito all'Italia in una rinnovata le le relazioni internazionali con i paesi della sua Area naturale civile e culturale
Considerava il Patto Atlantico una barriera indispensabile di sicurezza soltanto al suo riparo annotava si può sviluppare il piano di unificazione dell'Europa
Riflessione ben prima del mille novecentocinquanta
Avevo un umanista un obiettivo che dichiarò
La metà l'Associazione europea una federazione comunione comune gli stati è ormai una fatalità una necessità inevitabile o mai ma furono ai tempi come la decolonizzazione
Lo spirito di solidarietà europea che si imponeva nel dopoguerra paese dell'occidente nell'Europa divise
Avrebbe potuto creare lo sosteneva nel quarantotto nella più famosa più volte ricordata conferenza sulle basi speciale per la democrazia
In diversi settori
I diversi strumenti di salvaguardia e di difesa ma la prima difesa della pace insisteva e insisterà negli anni successivi su questo concetto stanno e lo sforzo unitario
Che
Comprendendo anche la Germania avrebbe eliminato il pericolo della guerra di rivincite di rappresaglia
Condivise con Sforza ministro degli esteri che cercava di arrivare alla soddisfazione dei diritti nazionali attraverso ormone internazionali questa la definizione della politica sforzi anche dallo stesso De Gasperi
Per provocò procurare ad iniziative attività per l'obiettivo dell'unità europea
L'idea d'Europa
Era stata presente come è noto della formazione intellettuale Vegas speri nella forma che la cultura cattolica aveva data adesso alla fine del diciannovesimo secolo quella dell'Europa cristiana
Si era poi sviluppata durante l'esperienza parlamentare a Vienna
Dopo le fra dicevo vicende della Grande Guerra e degli asili ed errati di cachet mediante una lettura una riflessione sulle fragili esperienza delle dittature del totalitarismo
Affidata ma soltanto in parte in parte davvero limitata ai commenti dovuti sull'osservanza sull'illustrazione vaticana
Nel dopoguerra la sua posizione bozze gradualmente verso l'opzione federalista
Pure un'opera della cui complessità economica sociale della cui pluralità culturale legato per consapevole
Il tema di un'Unione Europea era per De Gasperi è strettamente collegata alla pace alla garanzia della libertà nella prospettiva della giustizia sociale
I problemi della ricostruzione economica in particolare del lavoro erano inquadrati nello spazio europeo e non soltanto quelle economie l'obiettivo di Vega spera insomma dare una forma unitaria all'Europa per consolidare queste Redondi attivi conquiste sociali e forme democratiche
Solo raggiungendo questo obiettivi assicurando le conquiste sociali e rispondente ai bisogni
Reali della gente e garantendo le forme democratiche il sistema democratico così soltanto si sarebbe potuto assicurare la pace però comunista costituiva insomma la garanzia politico istituzionale della democrazia in Italia negli altri paesi europei e anche una garanzia era un'ipoteca dello sviluppo economico
L'Unione prospettata era per De Gasperi diciamo nel quarantanove
Un tentativo di unire paesi dell'Europa in un la rappresentanza comune di governi e di Parlamenti per l'
A realizzare una solidarietà dei popoli controllata la vedevo grazie più libere e più popolare del continente
Ma non si trattava solo di una formula politico istituzionale
Si trattava attraverso l'unità dell'Europa di difendere in qualche modo di tutelare una scimmietta la civiltà occidentale civiltà millenaria sottolineando Avack andava salvaguarda
Per realizzare quell'unità il Piano Marshall lo è lo stesso parta dall'antico non è una considerati da De Gasperi strumenti adeguati
Potevano essere casomai tutt'al più elementi costruttivi e difensivi dell'Unicef
Unità europea
Lo stesso consiglio di Europa non poteva svolgerà un rilevante ruolo attivo data la sua struttura e darsi condizionamenti verità e capisce
De Gasperi condivise per questo la proposta del piano Schuman per la costituzione di una Comunità del Carbone e dell'Acciaio
Pur consapevole dei limiti di quel piano nonostante le critiche delle opposizioni interni al partito e le Riserve delle opposizioni delle ostilità nei sindacati e nei partiti di opposizione
E negli ambienti industriali non va dimenticato pur ritenendo insufficiente una soluzione funzionalista un'integrazione di settore
De Gasperi difende il piano un contributo per impedire la rinascita del militarismo germanico cogliendo e sposando diffidenze e timori francesi consentite tuttavia con Sforza che considerava quel piano il primo serio tentativo
Di avere nell'Europa moderna uno autorità sovranazionale in grado di eliminare quel dissidio franco tedesco che era stata la causa e tante guerre e che poteva rinascere
Dato un olio che permaneva nelle opinioni pubbliche dei due Paesi
Rappresentava il superamento quel piano un superamento seppur parziale
Del principio della sovranità nazionale con la formazione di un motorista sopranazionale responsabile di fronte a un'oscurità politica sovranazionale
Insomma
Doveva trattarsi di Inter di una internazionalizzazione dei limiti di sovranità
Era un discorso che Degasperi propose a proposito della scienza e che a suo parere e lo motiva non sto a leggere i pareri dei giuristi non costituiva una violazione della Costituzione
Le prospettive di una integrazione europea si ampliarono come è noto come abbiamo provato a dimostrare al convegno della Fondazione a organizzato il ventisette maggio scorso la proposta del piano Pleven per la formazione di un grande esercito comune circa quattro mesi dopo la la lo scoppio della guerra di Corea
La sua formazione si rese urgente temendo le intenzioni aggressive dell'URSS e pose il problema del ritorno della Germania occidentale e della sua conciliazione con i timori francesi era hanno fatta Viani
Il Dini sotto sforzo delle nazioni più vecchio d'Europa di sfuggire alla sorte del satelliti istmo e al tempo stesso l'onestà volontà della Francia ad incanalare in una direzione unitaria e comune la Rinascente forze tedesche
Una tesi che prevalse tutti preferirono e ancora Taviani che hanno la sicurezza di fronte al pericolo immediato dell'espansionismo sovietico piuttosto della garanzia dal rischio più scuro di un Risorgimento germanico
De Gasperi
Considerava un patto comune di difesa con un esercito al servizio di capitale fatto uno strumento decisivo di solidarietà europea
Avrebbe dovuto essere un baluardo un baluardo permanente della civiltà l'armatura stabile dell'euro con il primo passo fu costituito dalla Conferenza franco francese dei Santana franco-italiana anche un di Santa Margherita Ligure
La quale De Gasperi Sforza incontrano le vecchie Schumann
La disponibilità sua di collaborare era motivata dalla volontà di vedere se la struttura dell'esercito europeo avrebbe potuto diventare una base permanente per gli Stati Uniti d'Europa
Non quindi l'esercito di per sé non soltanto l'esercito una prospettiva militare ma in una prospettiva politico-culturale
E la conferenza convocata dalla Francia Parigi il quindici febbraio
Si manifestarono subito notevole diversità di posizioni per quanto riguardava il livello di integrazione dell'esercito europeo il bilancio della nuova comunità il carattere personale o collegiale prospettava rotto commissariato
La ponderazione dei voti la durata del trattato il collegamento delle istituzioni della scelta e non quelle della scienza
De Gasperi era inoltre preoccupato
Come il PD parlo con Adenauer delle sentenze della politica tedesca si trattava di non intralciare poi lucente riorganizzazione del Patto Atlantico della nuova le nuove spese militari
Ah non fu questa la molla più vera la riflessione politica a molla più intima e profonda dell'europeismo degasperiana questa era rappresentata dal suo odio verso la guerra aggiudicava pericolosa per il sistema democratico
Con la considero mai una soluzione
Lo scrisse più volte la guerra non avrebbe risolto il problema tedesco né quello degli Stati satelliti
Avrebbe disarmato e prostrato alla borghesia democratica animato le insurrezioni internet pensava all'Italia ma non soltanto all'Italia
All'europeismo lo portava inoltre la sua posizione contro le teorie del nazionalismo contro lo spirito nazionalista che si accompagnava sempre l'UI a un fermo rifiuto della verificazione dello stato della divinizzazione del potere
Mi propose l'idea di parte di nazione comunque alle ore e scattando alla dalla contaminazione con il nazionalismo e con il fascismo considerò quell'idea un valore di cui non ci si poteva disfare senza perdere la propria identità la propria individualità queste ed era un fattore di fusione e di viale collettivo costi tua costituiva un fondamento ideale e la democrazia nella Repubblica
L'amor di patria non era per De Gasperi soltanto un dovere della coscienza ma era proposto e spiegato curricolo di solidarietà comunque fattore di cittadinanza ineliminabile
La sua opposizione al nazionalismo non comportava quindi un misconoscimento della nazione la patria vivente scrisse dimostrò ripete più volte la parte vivente il popolo italiano
Quanto alle nazioni europee sono esse e creano l'Europa
Della civiltà europea riconosceva la varietà degli elementi è una definizione sua Roma
Il vertice forse il più elevato di quanto offerto alla storia civile e politica degli uomini mai giungeva come trascura l'elemento del vicino Oriente elemento greco elemento delle coste africane del Mediterraneo l'elemento germanico l'elemento slavo
Quando si è detto Roma non si è detto tutto
E spingeva l'accusa di stabilire all'ombra nell'ombra meglio una sorte di identità tra Europa e cristianesimo o per meglio dire fra l'Europa e il cristianesimo cattolico
Ricordava se mai che il cristianesimo era attivo perennemente attivo nei suoi effetti morali e civili che si realizzava nel diritto e nell'azione sociale ma poneva l'interrogativo
Come escludere dall'Europa il cristianesimo aggiungendo io so bene che il libero pensiero europeo ma chi tra noi può avere mai sognato di pro scrive darlo nell'Europa libera che vogliamo edificare
Altra motivazione dell'europeismo Degasperi hanno era conseguente alla sua convinzione dello stretto rapporto fra scelte di politica estera i problemi della società italiana e aspre l'ha convinto che questi avrebbero trovato una soluzione adeguata
In una dimensione europea l'Unione non gli apparve mai sotto un profilo esclusivamente politico la sua funzione sociale anzi sembra preminente no Foggia all'inizio degli anni Cinquanta Spadolini nell'articolo un messaggio europeo
De Gasperi scrive Spadolini era consapevole delle insufficienze delle contraddizioni storiche dello Stato italiano particolarmente sul terreno sociale per Degasperi pensò
E non quel se in quel periodo soltanto che soltanto in una prospettiva federalista avrebbe consentito con la libertà dei mercati e della mano d'opera Livera
Di dare una risposta ai problemi che angosciava no il Paese che l'angoscia danno per anni considerava la prospettiva dell'Unione
Anche come ricongiungimento della nazione italiana alle grandi correnti storica della società e della democrazia europea insomma come sintesi di tradizione di nuovo senso di appartenenza posso nazionale
Era convinto anche che al di fuori dell'Europa
La stessa conciliazione ancora Spadolini fra tradizione cattolica e tradizionali Perale non sarebbe stata definitiva
E ancora e la lotta contro il comunismo sarebbe stata ancora più difficile
L'esperienza parlamentare in un impero nel quale prevaleva l'idea che nazionalità è stato fossero cose distinte non sempre necessariamente congiunte
L'esperienza del tema della convivenza
Fra diverse nazionalità la conoscenza approfondita degli esiti repertati di pace della prima guerra mondiale e della guerre civile europea gli offrivano il vantaggio di un eccezionale retroterra su cui innestare la sua politica europeista
Riuscì a svilupparla in un particolare rapporto fra la Fondazione nazionale la dimensione nazionale e internazionale
E a trasformare l'europeismo da interesse di ristrettissima è lite in movimento di massa e scelte politiche di governo adattato a una nuova stagione della storia d'Italia
L'obiettivo dell'Unione andava raggiunto con gradualità a con continuità con pazienza insiste la descrive volontà tenace la pazienza energia compressa tenuta in riserva
E da utilizzare sempre sia nella via l'etica della vista in Terna sia nella vita internazionale nei rapporti
Politici internazionali
Fra i tratti personali della sua leadership
Oltre all'integrità e alla coerenza quello saliente full Accor Chiara quel Chance apolitica
Sapeva guardare lontano cogliere lo sviluppo ulteriore degli aventi soprattutto aveva in antina anticipo rispetto agli altri un'esatta percezione di cosa andasse fatto
Ed era in grado di scegliere i tempi e i modi di attuazione
Una preveggenza sottolineato Craveri si assumeva dunque la forma della politicità
I progetti a livello europeo e dibattiti non andarono come De Gasperi avrebbe desiderato
Che si legge i rapporti intere mère del luglio cinquantuno ci si rende conto di quanti problemi fossero risoluti di quanti soluzioni prospettate fossero fisso inaccettabili per l'Italia
Ma De Gasperi
Riprese personalmente il discorso con l'assunzione di nuovo della guida del ministero degli Esteri
E
Dette una nuova indicazione alla delegazione italiana Parigi affidando alla sua rappresentanza la festa della delegazione la guida del gruppo a Lombardo
Prima tenuto appunto da come ricordava dal da Taviani
La sua concezione era un euro unità nella quale
Dem nella democrazia e nel rispetto dello Stato di diritto potessero esplicarsi le virtù migliori
Frutti mi potessero essere prodotti frutti migliori in quella civiltà anche di quella civiltà politica
Non esitò a sostenere come dimostrano i documenti con il Presidente degli Stati Uniti nel suo secondo viaggio nel mille centocinquantuno che Franco
Tito e i turchi avrebbero indebolito quel vincolo di democrazia che era l'unica forza d'Europa solida e che continuando in questa linea politica si sarebbe rischiato l'errore che Stalin aveva terrore che Roosevelt aveva commesso nei confronti di stargli
La svolta avvenne con la presentazione in ottobre del memorandum della delegazione italiana
Non ne parlo svilupperò questo tema nel nella relazione scritta
De Gasperi in questo periodo
Dell'inizio dell'autunno
Svolse un'azione personale superando alla da presentarsi a diplomatica tradizionale portò avanti una linea giuro pesta con una serie di interventi e di incontri personali
Fece un ridotto ricorso alle nostre rappresentanze diplomatiche come lamentavano alcuni ambasciatori che vedevano la loro corrispondenza con il Governo limitata scrissero
Alcuni di loro purtroppo semplicemente a un monologo e come dimostrano gli ultimi due volumi della serie dei documenti
Diplomatici italiani pubblicate negli ultimi mesi
Sviluppo la sua azione in diverse direzioni
Rassicuro alle incerte deboli posizioni francesi nei riguardi della prospettiva federale
Dipendenti anche delle precarie maggioranza nell'assemblea nazionale e della instabilità dei governi non dimentichiamo che fra il settembre cinquanta e cento tempio cinquantadue si formarono ben otto governi e nell'opinione pubblica e nell'Assemblea nazionale si alternano reazioni del nazionalismo francese tradizionale e di idee alternandosi con ideali europei fino all'evoluzione
Di pini verso una forte tendenza a destra
Mantenne prudenti relazioni con gli inglesi consapevoli come scriveva l'ambasciatore grazie dette
I colori fra virgolette pericolo appesi avrebbero rappresentato
Si pone come alternativa
Avvicinare la Gran Bretagna al centro dell'europeismo significava certo allargare le basi a scapito della consistenza effettiva
E in quel e in quanto Strasburgo rappresentava piuttosto un agglomerato di volontà governa mentali piuttosto che un governo sovranazionale
Dovete convincere inglesi i francesi dovettero convincere gli irlandesi che trasformarono la loro posizione nell'ambito della conferenza di Parigi da semplici osservatori a partecipanti soltanto nel novembre del mille novecentocinquantuno
Olandesi che erano preoccupati della conciliabilità dello Rossi la loro istituzione monarchica con una impostazione soprano nazionale delle forze armate
Una preoccupazione che li accomunava i belgi che avevano ammirazione per la Francia scrive un ambasciatore odio per la Germania
Uno do che persisteva profondo anche perché e l'ambasciatore che scrive alimentato dal timore militare ed economico della resurrezione del Reich
E ambedue olandesi e belgi erano influenzate dagli orientamenti della Gran Bretagna il Belgio in particolare sostenitore con Panzeri Lando delle posizioni di lire
Dovette affrontare anche le aspirazioni tedesche che sostenne ma riuscendo con fatica a mantenere buoni rapporti con la Francia e a far mantenere buoni rapporti con la Francia alla Germania
L'idea degasperiana di unione aveva suscitato Riserve preoccupazioni critiche anche nel Consiglio dei ministri a più riprese Pacciardi temeva il rischio delle nostre truppe in Germania nello scacchiere anglo-tedesco
Avrebbero potuto
Essere impegnati in una guerra
Prospettava il rischio di un ingresso automatico dell'Italia in guerra in caso di attacco nel settore occidentale
Che prospettava che ella comunione delle armi avrebbe potuto essere casomai l'ultimo atto
Di una comunanza politica ideale morale economica
E chiamava i possibili danni per l'Italia un grossa gravi o di bilancio senza un incremento della nostra difesa di fronte benefici di Francia e Germania la Francia si salvaguarderebbe verso la Germania e la Germania di avrebbe l'esercito
Più preoccupazione erano diffuse anche fra esponenti democristiani si pensi appella
Privi di un esercito nazionale si legge nel Consiglio dei ministri il verbale come potremo difenderci da artista
Se egli stesso avanzo dei dubbi per la possibile reazione sovietica dubbi sulla legittimità costituzionale del trattato
Dubbio per avanzati da Piccioli che considerava il Progetto impossibile da realizzare preferendo quindi a quella prospettiva quello di un esercito integrato rafforzandone eventualmente la struttura da lire Degasperi riuscì a prevalere prima nel Consiglio dei ministri
E poi nel consiglio dell'assemblea d'Europa a Strasburgo nel dicembre del cinquantuno prospettando la disponibilità dell'Italia conformemente allo spirito della Costituzione l'accettare limiti ragionevoli alla sua sovranità nazionale
Ad approvare il trattato per l'esercito europeo
Come primo Contestabile del della nazione ma ad alcune condizioni con alcuni obiettivi
Un ponte diceva
Un ponte quest'esercito ha basato su due principali pilastri un corpo eletto comune deriverà ante anche con attribuzioni di decisioni e di controllo limitata ciò che amministrata in comune e dal quale dipenda un organismo centrale collegiale
è un bilancio comune che tragga in parte considerevole le sue entrate da contributi individuali
La storia Degasperi la conosceva che avevano e qui è tutto ci insegna e la forma di contribuzione degli Stati come sistema esclusivo per sopportare spese comuni può provocare pericolose divergenze e contenere germi di dissoluzione
Non è poi così difficile sosteneva propose buon successo che per ciascuno Stato
Che ciascuno stato possa devolvere prodotto di un monopolio di una imposta di altra natura approfitto del bilancio comune l'obiettivo non era solo questo
L'obiettivo era fondere insieme le forze armate dei sei l'organismo permanente costituzionale creare una forma di statualità comune fra nazioni libere ed uguali
Una prospettiva obbligata perché i sei potessero avere una significa attiva presenza sul piano internazionale
Se fa Liverpool scettro scende annotava Taviani avrebbero finito per diventare satelliti per non dire peggio dell'uno dell'altro blocco oppure e ancora Taviani prospetta ma riprendendo riflessioni
Emersa nei dibattiti parlamentari sulla stampa democristiana Europa ridotta campo di battaglia fra i due blocchi e anche questo De Gasperi non voleva
Nella riunione dei ministri dei sei nel dicembre cinquantuno Degasperi pose così la questione federalista e costituzionale
Non si poteva lasciar cadere sostenne l'occasione favorevole perché dall'esercito poteva nascere Europa
Propose una nuova formulazione dell'articolo sette della bozza di Statuto appunto alla costituzione della comunità politico europea ma su questi temi proposero ripete ha fatto una bellissima relazione nel maggio scorso e quindi vi invito fin d'ora a leggere questa relazione profonda per riflessioni per aperture vivi
Dibattito che propone
E salto anche questa parte
Ist Lushi a convincere sei ad accettare le le sue tesi a approvarle nelle riunioni della fine del dicembre del mille novecentocinquantuno
Il progetto di Trattato venne poi firmato così serventi sette maggio lo ricordavo
Dei cinquantadue
Mentre procedeva la ratifica del Trattato della Shell
Ai Complesso degli obiettivi europeisti Degasperi anni non riguardava soltanto soluzione a problemi militare istituzionali
De Gasperi era convinto che per i Paesi dell'Europa occidentale non si trattava soltanto di organizzare una gestione comune di risorse economiche Potì formare una comunità di difesa
Ma di salvare un patrimonio di civiltà comune di esperienze secolari
L'Europa così unità costituiva insomma lo ripeto una forma di garanzia della civiltà occidentale
Nella sua idea la comunità politica non avrebbe comunque dovuto avere carattere scusi mistico
Ma costituire il nucleo centrale di un'associazione più vasta
Un'associazione prospettava De Gasperi che si svilupperà intorno avesse voglio dire affermava che vi sarà dapprima al centro l'organizzazione dei sei Paesi già costituita a cui la creazione dell'unità politica comune darà una coesione più unitaria e una cresciuta responsabilità
Questo scempio in cui sei paesi sono già raggruppati dovrà rimanere aperto questo è il problema ed è il primo una sfida dovrà rimanere aperto affinché come in un'attrazione nucleare altri paesi secondo i loro desideri potranno entrarvi oppure avvicinarsi conforme di associazioni periferiche caratterizzate da obblighi
Meno estesi
Che le forme di collaborazione possibile tra Consiglio d'Europa nella comunità di sei prospettava una specie suggerivano atroci e comuni Commonwealth britannico
Era una solidarietà quindi a lungo raggio avrebbe dovuto svilupparsi in più stabile
Ma quello che è chiaro non avrebbe dovuto limitarsi al settore della difesa estendersi all'economia e al lavoro
De Gasperi si augurava che il movimento operaio
Su cui su cui trenta menti aveva influito l'Internazionale comunista prendesse coscienza che l'Europa era diventato una necessità di sviluppo
Non era possibile attuare la giustizia sociale sociale suggeriva come dire
Riflessione
C'è una più equa distribuzione dei beni ciascuno degli spazi vitali segnate dalle frontiere allora esistenti
Prospettava un Europa unitaria
Che avrebbe dovuto diventare centro di mediazione fra capitalismo private del capitalismo di Stato sono parole sue campo di esperimenti di cooperazione fra capitale e lavoro
Qui si supera le nazioni senza assorbirle Manzi utilizzando le forze vitali perché non confidare che essi superino le classi in questo spazio senza sopprimerle a coordinando le al bene comune
Perché questo spazio centrale non peserà operare fra quei blocchi per una loro pacifica convivenza
In questa prospettiva indicava come scelte da fare
Tutta una gamma di possibilità dall'unione doganale dalla riduzione delle tariffe alle tariffe differenziali dalla banca o federale e unità alla moneta unica dal mercato unico all'abolizione dei contingenti
Difese questo Progetto quand'era al governo non riuscì a portare all'approvazione del Parlamento il trattato continua a difendere questa prospettiva anche durante i governi successivi
Di Fellay di Scelba e ripropose ancora nel congresso di Napoli da scelte non dimenticatelo ma non si rivolgeva soltanto ai democratici cristiani
Costituisce la garanzia più solide e più organica immaginabile della pace in Europa perché supera il conflitto sempre rinascente alla ditta fra la Francia e cioè la Germania
Lo supera lo coordina ai fini della pace e tutto il mondo
E il primo grandioso trenta attivo di integrare in una comunità più larga la vita delle principali nazioni europee nello stesso tempo è una garanzia di pace anche verso la Polonia e la Russia
La Germania dell'esercito comune non posso partire avrà per attaccare chicchessia
Del resto le stesse idee di Cerci il Perù a Locarno anglo russa possono essere interpretate e applicate come garanzie interattive
E infine quale soluzione pacifica e tranquillante si propone nessuna è un'eredità da non dimenticare credo mi scuso
Possa grazie professor Ballini allora concludiamo con l'ultimo intervento del professor Matteo Toselli
Per l'Università degli studi di Parma su la fede di un cattolico dall'opposizione al governo
Grazie io naturalmente ringrazio per per l'invito in modo particolare
Pier Luigi Ballini che ha vinto la mia ritrosia a intervenire su un tema che entri meno sentite e più importanti per capire De Gasperi di quanto a volte forse ci si può pensare s'è un po'quello che diceva proprio questo diceva don Franco Costa come Morando Alcide De Gasperi dopo la sua morte
Chi scriverà la vita di Alcide De Gasperi dovrà non solo studiare le idee sociali e politiche che le mosse da Rocchi e l'azione che svolse ma ancora e soprattutto la sua spiritualità
Lo dovrà fare diceva monsignor costa appena Trepuzzi ossia ogni possibilità di interpretarne la vita scusa perché essa appare di una singolare ricchezza e perché è così legato alle idee e alle opere che furono sue
Da costituirne il fondamento delle l'ispirazione
E questo studio farà giustizia probabilmente di alcuni giudizi affrettati e diffusi che non trovano corrispondenza nella sua personale personalità autentica
Quella di monsignor costa non era abbiamo detto era diciamo considerazione pronunciata al-Din domani Della Morte di De Gasperi ma non era però un'affermazione dice Costanzo ma era piuttosto un giudizio ponderato fondato su elementi acquisiti da un punto di vista di osservazione privilegiato e dunque una lunga frequentazione personale e non a caso la stessa convinzione è stata ripresa e rilanciata molti anni più tardi da Pietro Scoppola
Che giunse a direi al termine dei suoi studi su De Gasperi che non si può capire a De Gasperi se non si considera questo aspetto quello della sua spiritualità
Intesa nel senso più profondo del suo modo di credere di pregare dividere l'esperienza religioso
Tentiamo di indagare i contorni della spiritualità di De Gasperi la profondità dei suoi convincimenti sul senso di appartenenza glaciale quindi non lo facciamo per allargare la prospettiva rispetto alla ricostruzione delle sue posizioni politiche
Nemmeno per supportare questo nasce con delle premesse ideali e ancora meno per misurare il grado di coerenza tra queste e la sua effettiva azione politica come se cede e azione politica in De Gasperi fossero due
Dimensioni collegate ma distinte al contrario Luna stava dentro al all'altra dentro una stava la radice dell'altra
In un rapporto in cui ciascuna delle due fede azione politica
Plasmata metteva alla prova generale per certi versi rigirava continuamente l'altra sul e proprio per questo che vale la pena tentare di interrogarci sull'esperienza di fede di De Gasperi lo facciamo sapendo bene che esplora la sensibilità ripreso religiosa di qualcuno anche di una figura ampiamente studiata significa accontentarsi di rimanere in superficie
Potendo solo scandagliare alcune tracce
Tracce esteriore che sono lasciate negli scritti e nei discorsi e negli appunti negli scambi epistolari nelle testimonianze di chi l'ha conosciuto tutti elementi preziosi
Ma ovviamente mai sufficienti a colmare di inevitabile distanza che impedisce di esprimere
Un giudizio sulla vita interiore di chi comunque e e tuttavia mi pare di poter dire che si trova proprio qui la chiave di lettura più adeguata per intendere interpretare desistenza il pensiero e l'opera De Gasperi
La vita di fede d'impegno politico come in tutto un inseparabile in cui l'agire nella storia diveniva risposta ha una vocazione personale nitidamente avvertita ed espressione di una profonda vita spirituale e questo vale la pena dirlo subito poi ci tornerò non malgrado ma piuttosto in forza della rigorosa laicità della sua azione politica
Dell'essenziale realismo che guidò le sue scelte e dei parsimoniosi richiami che egli fece alla propria vita interiore
L'esperienza politica come forma di vita spirituale e la fede come vocazione alla responsabilità
è qui che incontrammo il profilo più autentico di De Gasperi ben rappresentato dalle scarne righe di uno di quei foglietti volanti su cui segnava appunti spirituali riferimenti biblici letterario uno di questi scriveva perdonami Signore ma porto con me nelle mie preoccupazioni la tua preghiera penetra tutta la mia attività prega tu nel mio lavoro e in tutta la donazione di me stesso
Una unità essenziale dunque fino vissuta in maniera consapevole da De Gasperi e risulta anche nei suoi aspetti più difficili a volte drammatici
Pensiamo a quello che scriveva ad esempio alla moglie Francesca dal carcere di Regina Coeli stamattina si faceva cenno la sua carcerazione da parte del regime fascista
Scriveva se taluno dicesse un pochino se l'è meritata non doveva specificare la famiglia alla sua politica allora rifaccio quella memoria l'ingrato cammino di questi ultimi anni e penso se non potevo fare altrimenti
E mi pare di no
Ho resistito ovvero fino all'ultimo sulla trincea avanzata alla quale mi aveva chiamato il dovere ma era poco della mia coscienza che meno imponeva le mie convinzioni la dignità il rispetto di me stesso la fedeltà alla bandiera alla mia vita
Ci sono molti che nella politica fanno solo una piccola escursione come dilettanti
Ed altri che la considerano per tale per loro come un accessorio di seconda Rescigno importanza
Ma per me è fin da ragazzo perché la mia carriera o meglio la mia missione
Quella di De Gasperi fu una religiosità marcata ed esigente fatta diceva
Vado Randolfo Pacciardi citato poco fa fatta di ricerca conquista e talvolta anche di dramma una spiritualità coltivata con passione quasi con un senso di urgenza soprattutto nelle stagioni in cui De Gasperi avvertì maggiormente il timore di inabissarsi nelle cose da fare
Confessava ad esempio nel cinquantadue ai monaci di di Camaldoli se la fede è un grande bene è un immenso aiuto
E se anche io posso dire con la più completa convinzione io credo tuttavia mai o quasi mai trovo il momento adatto alla meditazione al raccoglimento
Io e tanti altri nella nostra giornata dei conti una citazione oppressi da mille pensieri responsabilità talvolta cercati da un po'di fumo di gloria di Ivana compiacenza
Corriamo il rischio di diventare degli uomini macchina
De Gasperi era un credente consapevole di avere imperniata la propria esistenza sull'azione e al tempo stesso ha bisogno di non prosciugare la sorgente contemplativa da proprio Systems
Ho meditato con molta acquisite le tue considerazioni scriveva alla figlia suor Lucia in convento mi fanno bene ossigeno allo spirito mandami ancora perché il cammino è faticoso gli ottantasei
Ecco questo possiamo dire era Alcide De Gasperi un laico che aveva scelto per sé la parte di Marta
Con il senso di responsabilità che questo comportava ma anche l'UDC più volte con la perenne tentazione di credersi indispensabile
Eppure in qualche modo laico desideroso di godere del privilegio concesso a Maria
Sono proprio Marta scriveva ancora a Lucia quando era stato costretto a letto dalla fine bitte sono Marta che invoco da te e dai buoni un po'd'aiuto presso Marilia
Sento bene che dovrei profittare di questo ritiro per parlare con Dio
Ma le voci degli uomini mi chiamano al loro servizio e non li servo forse io in nome di Dio
Prati De Gasperi lo stiamo iniziando a vedere può esser considerata per certi versi una felicità semplice ricevuta in maniera molto concreta privati intellettualismo senza particolare in corporature legate a specifici ambienti ordini o famiglie spirituali
Avvertì sempre con grande forza e bisogna affidare in questa sua semplicità la propria vita e destino del Paese alla preghiera la sua e soprattutto a quella di di altri
Le cinquantuno scriveva a Lucia nel momento di di grande crisi nel momento della della crisi del che portò al suo settimo allora stesso settimo governo precario tanto il tuo Gesù mi scadeva perché Abdel disaccordi di me e si faccia sentire perché senza questa presenza non posso avere coraggio non sopportare grande peso
Che forse teme rapidamente ma non c'era altro da fare ho preso sulle spalle
Pregato intensamente mia carrozzina per scusarmi di questo sfogo mattugia
La richiesta posta ripetizione di pregare sì scandisce in qualche modo il rapporto tra Gasparri la figlia Lucia ma anche con tante altre tante altre Fiuggi una spiritualità quindi semplice e concreta popolare potremmo dire un sentimento religioso connotato dagli stessi accenti destasse pratiche le stesse forme di devozione delle popolazioni delle valli trentine nelle quali De Gasperi era cresciuto
E del resto come sottolineava di storia Bashir l'esproprio radicamento nella cultura nel modo di sentire nelle attese popolari fu una caratteristica peculiare dello statista trentini
Il sentire religioso che un Fava la sua esistenza
Quindi inevitabilmente concorreva a definire il modo di concepire eviterà la politica di De Gasperi
Innanzitutto generava in lui la convinzione che la storia per quanto solcata dal male e appesantita dalle debolezze del limite degli uomini la storia dominata dal bene
E che proprio per questo i credenti sono chiamati a spendersi nelle viscere della società
Ad esempio nell'agosto del ventisette sempre in carcere credeva Francesca la moglie prendendo spunto dal libro di Alfonso Gatto dei per ricordare eccetto molti anni prima dell'attuale conflitto politico
Quindi senza riferimento alle lotte presenti vi avevo segnato in quel volume alcuni passi
Che mi pare abbiamo riassumere il mio pensiero
Non te li ricordo tutti ma questi due sole un da due secoli qua principalmente c'è un seme di progresso uno sviluppo nuovo del seme di Dio che si sforza di impadronirsi della terra
E questo seme più visibile agli occhi nostri da un sacco in qua chi lo minaccia se non la violenza prima la violenza disperso nella folla poi la violenza concentrata in mano e Cesare e più sotto continuava a De Gasperi citando sempre grazie e il cammino verso il progresso c'hai preso il giorno stesso in cui gli uomini avranno incominciato a capire che la violenza non è forza ma l'ostacolo
Perché la forza e giustizia verità libertà dolcezza palazzi e concludeva De Gasperi scadendo a Francesca queste due citazioni non vengono proprio proposito
Io credetti questo praticare questo lo difesi lo proclama il per più di vent'anni di vita pubblica
Ecco il modo con cui de Gasperi guardava la storia era dunque ente imperniato in un sì attorno a un senso di fiducia potranno quasi dire di affidamento
Di docilità nei confronti della della provvidenza ha scritto Giovagnoli De Gasperi spia la storia interrogando gli avvenimenti piccoli e grandi per coglierne i disegni della Provvidenza per collocare il suo servizio politico
C'è però la fede illuminava e alimentava l'impegno politico tuttavia l'impegno politico e dava concretezza interpellava fondo la fede
Tanto negli accadimenti personali familiari quanto in quelli politici nazionali e non solo Degasperi cercava i segni di Dio all'opera e lo faceva senza nascondersi
E senza nascondere la difficoltà a volte l'impossibilità di comprendere o di ricondurre a quegli eventi a a spiegazioni umanamente accettabili
Tuttavia anche di fronte alla drammatica imperscrutabili tate di fare del bene De Gasperi conservò sempre quel senso di sfiducia di cui parlavo prima non abbiamo il diritto scrive
Nel quarantotto di disperare dell'uomo né come individuo né come collettività
Non ne abbiamo il diritto di disperare della storia perché Dio lavora non solo nelle coscienze individuali ma anche nella vita dei popoli
Questo è in qualche modo l'approccio alla realtà che si esprime che esprimeva il senso religioso degasperiana che come dicevo era un senso religioso semplice e popolare
E che però tempo spesso in maniera interessante era anche come ha fatto in una sede colta
Nutrito dallo studio e dal bisogno di scavare dentro i testi in maniera quasi anomala per un laico nella chiesa pre conciliare
Dei suoi anni e De Castro era un lettore assiduo di molti testi classici della spiritualità della filosofia della teologia cristiana partire
Dall'imitazione di Cristo che teneva sul comodino poi Sant'Agostino San Tommaso Dante di grandi mistici
E soprattutto la Bibbia de Gasperi lesse in maniera assidua diversi libri dell'Antico Testamento naturalmente i Vangeli le lettere di San Paolo e tutto con attenzione filologica lessicale con la capacità di mandare a memoria brani Cassetti citazioni anche stamattina sto ricordato
Da da da Francesco Bonini mi pare che il rimando a un a un passo del car delle scritture lo faceva spesso lo faceva spesso anche nei discorsi pubblici politici citando abbraccio la le scritture segno di una consuetudine di una padronanza non comune
Di quei testi che diventavano per lui il bagaglio attraverso cui costruire il ragionamento di argomentazioni attraverso cui pensare appunto la la storia
Senza che l'utilizzo di deferimenti di questo tipo segnasse una mancanza di consapevolezza di convinzione da parte di De Gasperi della necessità per i credenti di utilizzare sul piano pubblico
Strumenti prettamente aconfessionale su questo non mi dilungo
Si sarà poi nel testo ma sappiamo bene che questa cultura apparteneva De Gaspari perfino atterrito trentino poi nel Partito popolare e anche poi nella conduzione dello questi se a cascata su uno ad esempio alcuni passi nel suo ultimo grande discorso del cinquanta quando il quinto congresso nazionale tra democrazie cristiane in cui dice alcune cose molto molto precisi da questo punto di
Ecco quindi
Del casco il nonnismo arriva certo il sesto la laicità delle istituzioni e dell'impegno politico
Ancora meno faceva riferimento al sentimento che di giorno suoi della popolazione italiana o rivendicava l'ispirazione cristiana del partito in chiave strumentale
Nei suoi discorsi la fede i valori che da essa dicendo in scena gli insegnamenti che la Chiesa
Ne trae non venivano mai trasformati in spunti di diatriba polemica non venivano mai ridotti ha fatto ore di contrapposizione o a singoli identitario
Come è stato ricordato anche stamattina parte da Bonini De Gasperi aveva la gara il e anche prima dal professor Malgieri aveva la grande preoccupazione che le il fattore religioso si trasformasse in frattura dentro al nostro al nostro Paese basti ricordare in questo senso anche questo lo lascio per il testo scritto
Miss senso profonde dialogico e molto attento del suo intervento a favore dell'articolo sette
Della Costituzione il suo primo intervento in assemblea costituente per dalla diciamo dai banchi del del Parlamento del membro dell'assemblea invece che del Governo
Per quanto Castres sappiamo avesse sempre tenuto Fini dagli esordi a Trento il collegamento con il mondo ecclesiale essenziale dal punto di vista di vista della strutturazione del consenso
Dal punto di vista della promozione della militanza politica e della formazione della classe dirigente del partito
Per lui la fede comunque rappresentava una questione troppo seria per essere strumentalizzata per Fini diciamo così di autopromozione o semplicemente elettoralistici e non deve perciò sorprendere
Il fatto che fosse estremamente riservato rispetto alla propria Vittadini disse
Perché era convinto come scrisse a Scalfaro a Oscar Luigi Scalfaro alla vigilia
Della morte cito che quello che dobbiamo soprattutto trasmettere l'un l'altro e senso del servizio del prossimo come ce lo ha indicato signore
Senza però menar vanto delle aspetti ispirazione profonda che ci muove e in modo che l'eloquenza dei fa
Atti tradisca la sorgente del nostro umili umanitarismo e della nostra socialità
D'altra parte appunto non ci sorprende questa riservatezza da parte dei Kasper neppure dal punto di vista della sua diretti della sua sarà un montanaro diciamo così illogico in maniera un po'tranciante ecco allora se non aveva questa funzione diciamo così strumentale di
E anche esteriore occorre che la sicché funzione politica avesse l'elemento religioso
Possiamo dire che Indecast c'era la convinzione profonda che la società e la democrazia italiana necessitassero avessero bisogno di essere fermentate dai principi e comportamenti che a suo parere poteva non nasce solo da un forte e condiviso sentimento per il giudice
Ci sarebbero tante
Citazioni possibili da questo punto di vista
Rimando solo al primo punto del manifesto democrazia cristiana nel gennaio del quarantaquattro in cui De Gasperi che è l'autore materiale diciamo così di quel testo scrive
Le riforme politiche sociali ed economiche le garanzie costituzionali i controlli amministrativi le stesse sanzioni penali restano inefficaci se non è viva ed operante la coscienza morale
I conflitti sociali non si possono comporre senza il senso di fraternità c'è fermento della civiltà cristiana
I patti internazionali sono carta straccia se non hanno la salvaguardia della coscienza morale
Per questo lo Stato democratico particolare interesse che le forze spirituali possono conservare e alimentare nel popolo la linfa vitale della civiltà cristiana
Questa funzione del del una fede
Della religione cristiana
A non portava peraltro De Gasperi come già ci ricordava prima il professor Malgieri
A ad avvicinarsi alle posizioni di quelle componenti del cattolicesimo italiano che come dire aspiravano a progetti di Cristini ricco cristianizzazione o ricristallizzazione
Della società italiana De Gasperi la sensibilità politica culturale religiosa
Era distante da quei da quei disegni dei cavalli invece dalla propria ispirazione
Ed è riferimenti programmatici del partito un fortissimo senso del dovere personale
E un'elevata tesa condita di quello che lui chiamava un sano pessimismo nei confronti delle responsabilità collettive qui si era dica un altro elemento decisivo
A mio parere perché
Ci aiuta a
Capire il modo con cui affrontava le questioni politiche l'agire politico era vissuto da De Gasperi con un esercizio perenne è spesso traumatico di discernimento uno sforzo continuo per leggere e interpretare gli eventi della storia e provare a indirizzarli gli esiti
Senza proiettare su di essa su su di essi e soluzioni re costitutivi Dorfles precostituite preconfezionate
In mancanza di tali soluzioni pre-contrazione nate ogni scelta diventava atterrate Casper un confronto appunto drammatico con se stesso con la propria coscienza quegli uomini
In ultima istanza con un confronto di fronte di fronte addio
E questo ci rimanda ma appunto litro si troverà spazio testo scritto ci rimanda a a quel senso di angoscia con cui De Gasperi viveva la propria responsabilità negli scritti da sorelle della figlia Lucia
E anche di Maria Romana ne troviamo degli squarci degli degli accenni a quella che chiamava l'angoscia delle sette di mattina
Induce scriveva ricordo che tu osservati sorridendo che essa al mista deve aver composte salmi più angosciosi al mattino quando lance del lavoro da compiere stringe un nodo alla gola
E Maria Romana ricorda che svegliandosi alcune volte il padre esclamava oggi è mio non mi ricordavo più che sono io De Gasperi
Ecco anche questo nella prospettiva ci aiuta a capire quanto e come nella prospettiva politica di De Gasperi assumesse
Come dire desse peso alla diciamo così la tensione morale che stava sotto le decisioni da prendere e allo spessore umano delle delle persone
Senso di responsabilità personale e quindi senso di responsabilità condivisa che ci portano dell'ultimo passaggio che faccio anche a cogliere l'importanza del racket radicamento ecclesiale per per De Gasperi della di una forte e mai messa in discussione mai messa in discussione senso di appartenenza di fedeltà
Alla chiesa fedeltà attaccamento che peraltro come sappiamo non gli impedirono di assumere posizioni
Spesso critiche rispetto alle scelte alle modalità a certi stili di della Chiesa cui però De Gaspari apparteneva le pagine del suo diario scritte negli anni trascorsi come impiegato presso la Biblioteca Vaticana sono intessute di e come dire di delle tracce di tante amarezze che questa appartenenza diete a De Gasperi
E amarezze emotivi di sconcerto si presentarono per De Gasperi come sappiamo anche negli anni in cui fu alla guida del Governo cui forse si sarebbe potuto aspettare
Un un'apertura di credito se non incondizionata quanto meno privati di reticenza invece sono ben note che le perplessità e gli ostacoli che una parte significativa però del mondo ecclesiale oppose nei confronti della sua proposta politica
Nel ottobre del cinquantadue confessava a Pietro Nenni
Sono il primo presidente del Consiglio cattolico
Credo di aver fatto verso la Chiesa tutto il mio dovere eppure sono appena tollerato
E hanno nell'ottobre del cinquantadue quindi diciamo nei mesi immediatamente seguenti a quella che è stata più volte ricordata oggi l'operazione Sturzo operazione getta nata da oggi da oggi in poi e sappiamo quanto quel passaggio costo in termini personali e familiari a De Gasperi pensiamo a burro scorso con l'occhio che ci fu tra la moglie Francesca il padre lombardi e pensiamo soprattutto al successivo episodio della mancata udienza concessa alla famiglia De Gasperi da Pio
Dodicesimo
Eppure anche dopo quel momento di umiliazione De Gasperi essi come dire continuo a sottolineare la propria fedeltà e appartenenza e si disse pronto a ritirarsi a vita privata se Pio dodicesimo avesse sconfessato le sue scelte politica è quanto ad esempio emerge in maniera molto forte drammatica appunto da due colloqui che egli ebbe nella testate cinquantadue con monsignor Pavan che credo di cinismo aveva incaricato di al di di incontrare per avere un confronto informale nel secondo di questi due colloqui
De Gasperi e cito non esitava a dichiarare
Appunto come riporta Pavan nella sua relazione la sua piena disponibilità a rinunciare al proprio incarico ma anche l'impossibilità di agire contro la propria coscienza
Sono cristiano dice dice disse De Gasperi in quel colloquio sono sul finire dei miei giorni e non lo sarà mai che io agisca contro la volontà espressa dal Santo Padre
Mi ritirerei piuttosto dalla vita politica non potendo svolgere un'azione politica in coscienza ritenuta svantaggio osa
Alla patria nella stessa chiesa
Patria e Chiesa fede e azione politica quattro elementi unità profonda che Alcide De Gasperi disse sempre
E disse spesso in maniera drammatica per tutta la sua difficile e feconda resistenza grazie
Bene
Ti ringrazio per la vostra partecipazione
Ringrazio tutti i relatori anche quelli che e hanno parlato questa mattina tutti in queste relazioni poi saranno raccolte dalla Fondazione in un volume
Che sarà a disposizione dalla degli nei nostri uffici adesso ti ringrazio vi ringrazio devo dire sia pur chiudendo in puntualmente le prescrizioni della casa che ci ospita alle cinque e mezza grazie di nuovo