Radio Carcere: La storia di Antonio, condannato a 8 mesi per un reato di 13 anni fa e che ha perso il lavoro perché gli è stato negato l’affidamento in prova. Giustizia? A seguire le lettere scritte dalle persone detenute

RUBRICA | di Riccardo Arena - RADIO - 21:00 Durata: 42 min 5 sec

A cura di Riccardo Arena

Puntata di "Radio Carcere: La storia di Antonio, condannato a 8 mesi per un reato di 13 anni fa e che ha perso il lavoro perché gli è stato negato l’affidamento in prova. Giustizia? A seguire le lettere scritte dalle persone detenute" di giovedì 6 ottobre 2022 , condotta da Riccardo Arena che in questa puntata ha ospitato Antonio (ex detenuto).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Belgio, Carcere, Cartabia, Costituzione, Diritti Umani, Diritto, Draghi, Famiglia, Giustizia, Governo, Lavoro, Legge, Magistratura, Ministeri, Misure Alternative Alla Detenzione, Penale, Procedura, … Tossicodipendenti.

La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 42 minuti.

riduci

Visualizza la trascrizione automatica

Che adesso
Hanno anche il fratello aliena che ha guardate aumentate maggiore l'animale qualcosa duplice aprite
Come è possibile del potere fare quello che fate
Scusi secondi no secondi non è simpatica superiore
In nome del popolo italiano il tribunale
Venticinque del codice di procedura penale
Già nuova del popolo italiano la corte d'appello di Palermo seconda sezione
In data cinque aprile del mille novecento
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena allora oggi e prima di legge le lettere scritte dalle persone detenute vi racconteremo la storia
Che sembra paradossale ma che poi a ben vedere tanto paradossale non è visto il modo folle
In cui funziona la nostra malandata giustizia oggi vi racconteremo la storia di Antonio che quando era tossicodipendente
è stato condannato dopo un lungo processo veramente a un anno di detenzione un anno per soli venti grammi di hashish venti grammi
Antonio che mentre lentamente arrancava il processo a suo carico processo che per venti grammi di hashish è durato ben dieci anni si è disintossicato e prima ha trovato un lavoro in Italia come perito elettronico e poi si è trasferito con la moglie in Belgio sempre per lavorare come elettricista morale morale Antonio mentre andava avanti il processo e prima ancora della condanna sia rieducato da solo e ha avuto tutto il tempo di rifarsi una vita prima ancora che il processo a suo carico si concludesse queste due altro paradosso ma ecco che seppur con ritardo la legge
Presenta come è noto ad Antonio il conto da pagare infatti dopo tredici anni dal fatto commesso quando Antonio ormai si era rifatto una vita ed era una persona diversa
Spetta a quella che aveva commesso il reato
Ecco che gli viene notificato un ordine di esecuzione perché deve scontare
Otto mesi otto mesi e ventisette giorni di detenzione
Otto mesi e ventisette giorni di detenzione per un reato commesso tredici anni prima venti grammi di hashish
E non solo ovviamente Antonio e visto che lavorava regolarmente chiede al Tribunale di sorveglianza di poter scontare sì quella pena ma di poter ascoltare in misura alternativa ma udite udite It Way sorveglianza
Rigetta la richiesta di Antonio e dispone che Antonio debba scontare la pena in detenzione
Domiciliare
Morale e umorale Antonio e per colpa di una giustizia lenta e francamente incomprensibile ha dovuto lasciare il lavoro in Belgio
è rientrato in Italia e ora stando ai domiciliari sopravvive solo grazie all'aiuto della moglie e del figlio a questo punto ci si domanda che senso ha scontare ai domiciliari non in misura alternativa
Una pena così Breve e per un vecchio reato perdendo anche il lavoro non vi sembra questa una pena meramente afflittiva e priva di qualsiasi possibilità di reinserimento voglio dire non sarebbe stato più sensato è giusto si può ascoltare Antonio questa breve pena ma in misura alternativa così che potesse continuare
A lavorare
Comunque sia
Quella che ora ascolterete è proprio la voce di Antonio e la sua esperienza un'esperienza è una storia che temo sia comune a tanti altri cittadini magari senza nome
Che sono vittime di una giustizia che sembra aver smarrito qualsiasi buonsenso
Allora Antonio in passato lei
Era tossicodipendente vero sì ecco Antonio nel due mila e nove quando lei faceva ancora uso di sostanze stupefacenti
Viene trovato con circa venti grammi di hashish e alla fine dei tre gradi di giudizio che poi vedremo dureranno la bellezza di dieci anni
Viene condannato
A un anno di detenzione esatto ma è vero che già nel due mila dieci ovvero prima ancora che si concludesse il processo di primo grado
Lei ha iniziato un percorso di disintossicazione sì ho seguito tutto il percorso finora fino al due mila e quattordici sono diventato un uomo libero un uomo libero dalla droga
Esatto Cidneo moltissimo per la mia persona
Sta di fatto che lei Antonio prima ancora che arrivasse la sentenza di appello che del due mila e diciassette
Da tempo aveva già cambiato vita ovvero si era appunto o come diceva lei
Liberato da dalla droga
E lavorava regolarmente in Italia come perito elettrotecnico e così tratto quella sua vita procedeva bene mentre andava avanti il processo certo si può dire campo cambiato vita lei da quel due mila nove
Ho cambiato radicalmente la mia vita
Ecco in altri termini
è un po'buffa la Cosima altre medley Antonio si è rifatto una vita prima ancora che il processo a suo carico si concludesse lei sieri educato da solo prima ancora che il processo finisse si
Ce l'ho messa tutta è stato un percorso difficile però ce l'ho messa tutta e cioccolata perché ci credevo e si libera dal due mila e quattordici si libera completamente da droga
Che si è tolto è tutto documentato la cosa gli ho fatto un decorso Ascierto assumendo megatoni per lunghi anni
Sono andato a scalare finendo la terapia è andato tutto bene e ottime dedicato tutte le le mie sostanze
Tossicodipendenti e ha ripreso a fare una vita libera dalla droga qui una una vita normale insomma
Normali prima normalissima andava tutto bene insomma Antonio da quel reato del due mila e nove lei non ha fatto più uso di sostanze stupefacenti ne è stato sottoposto da altri processi penali no
Ma ridiamo così al due mila e diciassette lei Antonio si trasferisce con sua moglie in Belgio perché viene assunto a tempo indeterminato come elettricista vero
Si si si riesce
Niente quindi prendere questa decisione con la sua moglie che tanto anche lei lavora in Belgio di trasferirvi perché era insomma
Una nuova avventura però comunque sia era un nuovi lavori nuove opportunità no sì sì dei andava tutto benissimo andava tutto benissimo
Insomma come dice lei tutto procedeva bene la sua vita da Consiglio di emendamenti ormai era un ricordo lontano
Ma ecco che arriva un fulmine a ciel sereno ovvero arriva l'ordine della procura della Repubblica che la informa che lei deve scontare una pena di otto mesi ventisette giorni risalente a un fatto commesso
Oltre dieci anni prima che è successo quel giorno mi sono sentito
Perso
Oppure come posso dire
Stornato personale non riuscivo a crederci
Di crollato il mondo addosso presumo esatto
Anche perché era un fatto che risaliva talmente tanto tempo fa che sembrava che potesse riguardare una persona che non era lei no
Io ho cambiato vita sono una persona diversa
Non riuscivo a crederci cioè dopo dieci anni dopo più di dieci anni veniva punite a una persona che la diversa rispetto a quella che aveva commesso il reato questo insomma in sostanza c'è concerto
Poi le preoccupazioni dei lavori immagino no
E per il lavoro io ho avuto la fortuna di trovare delle persone qui civiche ho detto la verità
E mi hanno messo in pausa io qualsiasi momento posso tornare in Belgio ho il mio lavoro
Ma almeno questo
Ora lei Antonio che in quel momento quando riceve l'ordine di esecuzione era ancora in Belgio per lavorare se non sbaglio no sì ecco nel due mila diciannove
Il presente ovviamente un'istanza al Tribunale di sorveglianza
Per scontare la pena in misura alternativa potendo così continuare a lavorare in Belgio è corretto cosa che tra l'altro la legge consente quindi ma medica Antonio dal due mila diciannove ovvero da quando presenta l'istanza per la misura alternativa
Quanto tempo passa perché il tipo di sorveglianza fissi l'udienza nel due mila ventidue il ventisei aprile del due mila ventidue
Tre anni due anni e mezzo
Sì seguire è stato per due anni e mezzo libero sospeso sì io avevo dimenticato calciatore io ho continuato a lavorare alla
A Cotelli alla mia greca perché in Belgio c'è una realtà leader Alitalia quindi è rimasto bene due anni due tre anni libero sospeso ed è rimasto a lavorare in Belgio sì
Si era dimenticato di quale vicenda del dell'istanza di misura alternativa
Mero rivendicare lo vedo molto quando arriva dalla gente sarà un fulmine a ciel sereno siamo rimasti dai piedi sia io che mia moglie non sapevamo cosa fare
A lei dice giustamente da quando ho fatto l'istanza di per misura alternativa a quando il tribunale di sorveglianza fissa l'udienza
è passato talmente tanto tempo che mi sono dimenticata
Io non ci pensavo più ma ecco che nell'aprile due mila e ventidue anche si doveva scontare una pena così bassa
E per un reato commesso tredici anni prima il tribunale di sorveglianza rigetta la sua istanza e stabilisce che lei deve scontare la pena
Poco più di otto mesi ai domiciliari
Sì sono stato costretto a ritornare in Italia in un giorno
Ecco ma come ha saputo di buste di getto ma chiamato a mio figlio che sono venuti i carabinieri a casa a cercarmi
E quindi quindi Hero chiamato l'avvocato perché traditore dei ritornare io in un giorno ha dovuto lasciare il lavoro mia moglie che alla gente quanto è malata esodo in Italia
E dove torna in Italia
Ma Maggio che deve essere stato terribile uno si fa una vite dopo tredici anni chiamato a scontare una pena di circa otto mesi neanche uno lo capisce però accettato questa cosa no non torno nel mio passato vado avanti
No qui sul Mar Giallo però lì per lì deve essere stato terribile uno viene si rifà una vita poneva in Belgio a lavorare da è tutto sereno del tutto va tutto bene ed è chiamato a scontare una pena di solo otto mesi
Per un reato commesso tredici anni prima deve essere stato dentro di lei
In un terremoto presumo viene sottratto terribile non avevo forse per reagire
Né io né mia moglie non avevamo parole
Ecco mi dica Antonio immagino che dovendo tornare in Italia vero diceva prima sono stati gentili i suoi datori di lavoro in Belgio però sa di fatto anche se sono pronti a di accoglierla una volta scontata questa pena
Però di fatto ha dovuto lasciare il lavoro che aveva in Belgio
E si andava tutto bene mi avevano affidato la macchina aziendale la Scheda carburante tolto ma avevano messo in mano cioè errori come si dice in italiano
Ronald jr cioè facevo parte dall'azienda e sta di fatto che appunto per questo vecchio reato per una pena soltanto gli otto mesi leggi di fatto dovuto lascia i lavori in Belgio
Sì cioè doveva tornare qua disoccupato
Esatto questo mica mica poco dopo tanti secoli tragici durante il solare il centro si pente io lo credo ma i fatti come fa adesso andare avanti
Io ha la fortuna di avere mia moglie e mio figlio che lavorano e andiamo avanti ma per la mia per la mia persona
Come si dice in italiano non posso stare alle dipendenze diario semidistrutto alle mie dipendenze certe
Immagine questo per lei sarà chiaramente un un'occasione di grande sofferenza no
Certo
Ma insomma mi faccia capire lei dopo tredici anni del fatto commesso non solo si è disintossicato e si è rifatto una vita ma ora deve scontare ai domiciliari una pena di soli otto mesi per un vecchio reato e ha perso anche il lavoro questa la sintesi
Esatto
E l'altro
Ecco ma ora che si insomma in questi anni in questi mesi si parla tanto di giustizia lei si riconosce come cittadino in una giustizia amministrata in questa maniera le sembra giù no no non
Non è una cosa giusta
Anche perché lei si è messo subito a disposizione dell'autorità giudiziaria
Però ha chiesto anche di poter scontare la pena inviso alternativa in modo tale da poter lavorare no quindi
Sì sconterà la pena ma in maniera utile o sbaglio io voglio elogiare lavoro severo affermatissimo poi anche professionalmente cioè no problemi
Non è che ha chiesto l'immunità non è che ha chiesto di non scontare quella pena ha chiesto no fare quella ve ne misura alternativa potendo lavorare che ne cosa diversa
Cioè verso il centro di dandomi la dignità di cui io ho faticato moltissimo a raggiungere
E invece una giustizia lenta e tardiva di fatto le ha spezzato la vita e tanti sacrifici o sbaglio
Mia mi ha mi ha penalizzato moltissimo perché sarei stipendio è difficoltoso
No poi dopo tanti anni di sacrifici no la tossicodipendenza trovarsi lavoro lì a fermarsi ritrovare un equilibrio in famiglia all'improvviso arriva una sentenza di tredici anni fa e ti smantella tutto quello che hai costruito negli anni no
Chiarissimo ma io cosa posso dire
La giustizia fatta così
No no parole no parole ora non ci resta che attende la decisione della Cassazione che dovrà pronunciarsi su quel rigetto della misura alternativa emesso dal tribunale di sorveglianza speriamo che la Cassazione
Faccio un po'di giustizia sia clemente mentre ben più che Clemente capisca legga le carte capisca situazione la perché
Belli perché le secolari mura aureliane tramano tenuto conto assolutamente della mia posizione attuale il suo avvocato si lamenta del fatto che
Il timore di sorveglianza non abbia letto le carte depositate non ne abbia dato conto vero proprio così quanto manca perché lei finisca di scontare la pena
Adesso è al trentuno dicembre il fine pena
Reato prima e come vede il suo futuro adesso se la Cassazione dovesse confermare decisioni ultime sorveglianza e le dovesse finì di scontare la pena fino a alla fine di dicembre
Lei come vede poi il primo gennaio che giornata sarà per lei quale futuro avrà lei
Ma io che il coriaceo ottimista perché il mio passato degli ultimi colori non resta che aspettare però spera poi di trovare un lavoro sì sì ho chiesto in giro ma io sessanta due anni ma in Italia chiusa da due anni è un problema onorare in Belgio termina dei sconterà la pena ha più speranze di trovare un lavoro l'intera regione
Le situazioni sono diversi dall'Italia
Mentalità va molto la mentalità vale molto la l'esperienza che ho vale molto quello che so fare chi apprezza non per quello che sai fare non per quello che hai commesso e sono sicuro che ritrova però il mio presente
Senta Antonio però ecco visto quello che lei ha subito quello che sta subendo in questo momento perché da lei nella vita ha fatto degli errori purtroppo incappato nella trappola della droga quello può capitare a tutti ci mancherebbe
Però al netto di tutte queste vicende lei che giudizio dà di una di una giustizia che opera in questa maniera che viene amministrata in questa maniera che
Impone a una persona che ha commesso un reato del tredici anni fa di sconterà pene in direzione domiciliare e non in maniera utile come giudica la giustizia di oggi
In base a quello che lei ha vissuto
Ma io
L'italiano dico trogloditi forse uno se qualcuno capisce cosa significa Antonio il li aiutiamo all'età della pietra in Italia
Non tengono conto minimamente di una situazione risolti far che ho risolto da solo chiedo molto penalizzato
E quindi qui si giustizia dell'età della pietra lei dice oggi viviamo con la giustizia che dell'età della pietra e non riesco a capire cioè tanti magistrati che sorga votando
Per ritrovarci in questa violazione non so a che serve questo studio Antonio grazie per il tempo che ci ha dedicato veramente tanta tanta buona fortuna le auguriamo e grazie a voi li tengo nel cuore grazie Riccardo grazie a lei appresso e mi faccia sapere grazie grazie a lei consigliere Arena grazie grazie aveva Cinzia
Allora ci scrive Filippo che è persona detenuta
Nel carcere di Bollate Filippo che afferma
Cara radio carcere ti scrivo perché sono davvero arrivato all'esasperazione in quanto non riesco addotte nere un trasferimento che mi porti a scontare la mia pena in un carcere che sia più vicino
Alla mia famiglia penso infatti che siccome i miei cari vivono lontano da qui
E non hanno soldi per affrontare un viaggio così lungo io non li vedo dal due mila e diciotto e in poche parole sono circa quattro anni che non incontro di persona un mio familiare credimi scrive Filippo dal carcere di Bollate credimi vivere il carcere
Stando lontano dalla propria famiglia è davvero terribile e diventa davvero una doppia pena una doppia sofferenza non prevista in nessuna sentenza penale di condanna
Considera che prima ero detenuto nel carcere di Rebibbia ma poi sono stato portato qui a Bollate vicino Milano a causa del sovraffollamento che c'era nel carcere romano ed è da quel momento che iniziato il mio calvario
Carcerario il mio isolamento dalla mia famiglia infatti scrive ancora Filippo che è ristretto ancora adesso nel carcere di Bollate infatti ho scritto diversi istanze al DAP per essere avvicinato alla mia famiglia ma non solo queste mie istanze venivano spedite dal carcere con mesi e mesi di ritardo ma restavano anche senza risposta ad esempio ho chiesto di poter essere trasferito nelle calci di Rebibbia Orvieto o in quello di Perugia
Ma fino ad ora nessuno nessuno mi ha mai e ha risposto
Tra l'altro anche se dicono che il carcere di Bollate è un carcere modello io qui invece mi trovo malissimo e non riesco ad avere buoni rapporti né con gli agenti
Nei conti educatori il che sommato alla lunga assenza di un contatto con la mia famiglia mi sta facendo cadere in una lenta ed inesorabile depressi ore ma domando possibile che nessuno delle istituzioni carcerarie o del DAP mi voglia OMI Possa aiutare ti ringrazio per aver letto questo mio grido di aiuto e arrivato a questo punto spero solo di uscire vivo da qui dentro la lettera appunto è firmato da Filippo persona ristretta del carcere
Di Bollate vicino Milano alla perduto Filippo non ti perder d'animo non lasciare che questa tua depressione ti porti giù sfatti forse a fare resistenza assolutamente perché passando in carcere anche se in un carcere procure Bollate però è più facile poiché cadere nel tunnel della depressione certo è che stare in carcere e per di più stare in carcere e non poté vedere i propri familiari da quattro anni qui non poté ricevere un abbraccio non potere ricevere uno sguardo di un quindi un proprio caro è davvero come scrive Filippo una doppia prigione una doppia pena una doppia
Sofferenza che obiettivamente non ha previsto mai nessun giudice i nessuna sentenza penale di condanna e si rimane un po'basiti
Stupiti per il fatto che in un carcere che funziona bene come quello di Bollate
Non si riesce a capire e ad aiutare una persona che chiede soltanto di essere trasferiti in un carcere che è più vicino alla città dove risiede la propria la propria famiglia come stupisce ovviamente che il DAP non risponde subisce ma ci siamo un po'abituati sappiamo che il mondo del carcere
è un mondo fatto purtroppo di non risposte è un mondo fatto anche di domande che rimangono lì appese Xantia deve appunto
Una risposta forza Filippo fatti coraggio e facci sapere notizie
Poi si scrive Roberto che persona detenuta nel carcere Marassi di Genova Roberto che afferma carissimo Marina come forse già saprai
Tutti noi detenuti del carcere Marassi abbiamo iniziato una lotta non violenta attraverso la battitura delle sbarre i motivi della nostra protesta sono essenzialmente due il primo è il sovraffollamento e questo perché i casi di Genova
Che potrebbe ospitare circa
Cinquecento persone oggi detiene ammassati oltre settecentotrenta detenuti e di fatto qui non funziona nulla ad esempio non solo le opportunità trattamentali che erano scarse anche prima ora sono diventate
Ancora più rare
Ma qui la maggior parte delle celle sono occupate anche da sei detenuti che di fatto vivono ammassati uno sull'altro il secondo motivo scrive ancora Roberto dal carcere
Marassi di Genova il secondo motivo da nostra protesta riguarda le telefonate e le videochiamate la cui circolare è stata annunciata proprio qui a Radio Carcere infatti anche se il capo del DAP
Ha emanato una circolare che vuole stabilizzare le videochiamate e aumentare le telefonate che possiamo fare ai nostri familiari qui ancora non si è visto nessun cambiamento il che non ci sembra giusto adesso ci dicono perché il motivo per cui non ci danno più telefonate sta nel fatto che sono pochissimi telefoni funzionanti e comunque comunque resta il problema di fondo ovvero che qui è assente il direttore di tornare direttore che può autorizzare questi videochiamate o queste telefonate aggiuntive
Ti preciso anche che pochi giorni fa ci hanno assicurato che presso risolveranno tutti questi problemi ma tra di noi sono in tanti i detenuti del carcere Marassi che si chiedono
Diranno sul serio o saranno le ennesime false promesse
Quanto a me scrive ancora Roberto dal carcere Marassi Genova quanto a me ti faccio presente che sono uno dei tanti detenuti malati che però non riesce a essere curato ed infatti anche se dovrei stare in un centro clinico
E anche se avrei bisogno di un'assistenza medica
Ventiquattro ore su ventiquattro
Io mi ritrovo rinchiuso in una celletta che divido con un detenuto che ha seri problemi psichiatrici e credimi vivendo così sto impazzendo anche io giorno dopo giorno
Chiaramente scrive ancora Roberto nel carcere Marassi Genova chiaramente ho fatto mille domandine per essere trasferito nel centro clinico o solo per essere cambiato di cella ma qui nessuno nessuno ci risponde mai
Come dicevamo prima
Ripeto scrive ancora Roberto dal carcere Marassi Genova ripeto io vorrei solo essere curato
Ma è dal due mila e diciotto che attendo che qualche medico alcuni dei miei continue emorragie o che mi obbliga al ginocchio visto che non riesco neanche più a camminare eppure pure qui
Sembra che io come tanti altri non esista mentre le mie condizioni di salute peggiorano sempre di più Chavez grazie la lettera appunto è firmato da Roberto persona ristretta nel carcere
Marassi
Di Genova allora
Qua la situazione è abbastanza semplice e allo stesso tempo paradossale infatti è vero il consiglia il presidente Carlo Renoldi l'avete sentito qui a Radio Carcere annunciato questa circolare che prevede l'aumento delle telefonate e la stabilizzazione dei video
Chiamate e ha emanato questa circolare diretta a tutte le carceri italiane il problema di Genova per cui stanno hanno fatto la battitura le persone detenute qual è e che manca il direttore direttore è assente e per di più non c'è nessuno chi lo possa sostituire per firmare le varie autorizzazioni Guibert firmare l'autorizzazione all'aumento delle telefonate o pelle videochiamate
In altre parole il carcere di Genova come tante altre calci italiane e come se fosse una nave senza comandante lei ci sta l'equipaggio ci saranno i passeggeri
Ma qui sanare va alla deriva perché non un comandante noi neanche un vice comandante Corradi hanno promesso che risolveranno faranno vedremo però insomma come si dice fidarsi è bene non fidarsi
Meglio quanto al sovraffollamento cronico
Che è presente da anni nel carcere Marassi Genova non vedo proprio come possono far di promesse perché lì risolve quel sovraffollamento a Genova non si risolve certo la bacchetta magica ci vuole ci vogliono anni per risolvere il problema o ci vuole una politica che non si vede all'orizzonte cade il coraggio di svuotare
Le carceri le carceri italiane Roberto grazie per questa bolletta Ring io voglio anche salutare tutti più compagni ristretti al carcere Marassi Genova che hanno organizzato questa battitura che so essere stato organizzato in maniera ordinata
E precisa bravi bravi perché la non violenza anche attraverso la battitura composta una forma di protesta un po'rumorosa no che può incidere indiani però si rimane
Nei limiti
Della battitura è sempre una forma di lotta non violenta e come tale deve essere sostenuta e poi tra l'altro c'avete tutte le ragioni del mondo
Ma ce n'è adesso in Toscana perché si scrive Roberto che persona detenuta nel carcere la droga Aia di Prato Roberto che afferma caro Riccardo dopo diverso tempo che sono in galera
E dovendo scontare ancora una lunga pena ti posso dire che mi sono davvero davvero prodotto le scatole
Di come oggi il sistema carcerario ovvero un sistema che non ci tutela non ci aiuta non ci cura se siamo malati e soprattutto un sistema che non dà risposte a noi detenuti
Io ad esempio scrive Roberto ai calci di Prato io ad esempio ho chiesto diversi mesi fa di essere trasferito in un carcere che sia più vicino alla città dove risiede la mia famiglia
Ma anche se ormai sono passati diversi mesi la mia istanza ancora sta ferma qui nei casi di Prato e non è stata inviata e questo perché mancano due firme
Una dell'area trattamentale e l'altra dell'area sanitaria morale morale se in carcere ti devono punire ci mettono pochissimo ma sentiti devono aiutare chi il passo un tempo interminabile
Quanto invece al lavoro e al nostro reinserimento scrive ancora Roberto al carcere di Prato ti informo che qui recarci di Prato non solo sono pochissimi detenuti che possono svolge un lavoro davvero qualificato e utile la libertà
Ma mi è stato riferito perché chi lavora magari per sette otto ore al giorno poi viene pagato solo per due o tre ore
Per carità sono soltanto voci ma domando non è che forse anche nelle carceri entrato che il lavoro nero domanda Roberto dal carcere vado Gaia
Di Prato quanto meschini ancora Roberto e sempre con riguardo al lavoro sono giunti al paradosso di dirmi che io non posso non posso lavorare perché perché ho una per
Troppo lunga da scontare
Ma come
Non sono mi mettono scontare la mia lunga pena in una causa di e con Daria Ale e non di reclusione
Ma non mi fanno lavorare perché ho una condanna troppo lunga credimi credimi è difficile davvero difficile capire quello che ti dicono qui dentro infine scrive ancora Roberto dal carcere di Prato infine la tutela della nostra salute
Emblematico su questo è ciò che è accaduto al mio compagno di cella che si chiama Mario
Mario infatti per tre giorni accusava forti dolori al petto e al braccio sinistro ma i medici del carcere gli hanno detto che non era nulla di che e si sono limitati a dadi della Tachipirina
Poi siccome dei giorni seguenti le sue condizioni di salute sono ancora peggiorate si sono decisi finalmente di portarlo in ospedale ospedale dove gli hanno diagnosticato o l'infarto
Morale morale ora Mario non è nella lista dei morti nelle carceri solo solo per un miracolo
Questo è il modo in cui si prendono cura di noi capisci ti invio una forte stretta di mano la lettera appunto è firmata Roberto persona ristretta
Nel carcere la dog Aia di Prato e ci risiamo anche la lettera di Roberto si sottolinea
La lunga risposta quello dicevamo prima d'oggi sembra fare di fatto apposta
è il carcere dando risposta un detenuto sto lontano dalla propria famiglia fa un'istanza per chiedere di essere trasferito in un altro carcere non di S. Liberato Ediesse trasferito in un carcere già proprie
E non gli rispondo anzi addirittura pare perché erano la certezza
Di questa circostanza però adito rappare
Che l'istanza non si è neanche partita dal carcere
Dal carcere di Prato nel caso di specie mesi mesi e mesi permette due firme ma insomma
Allora i tempi della giustizia sono rapidissimi rispetto a quei del carcere
Verrebbe verrebbe da dire infine c'è da notare a proposito dalla vicenda
Di Mario che ci ha raccontato Roberto che ha avuto un infarto in corso per tre o quattro giorni ecco già da votare che chi avesse che avesse problemi cardiaci è meglio che non si faccia
Detenere nel carcere di Prada perché lì evidentemente
Non sono molto Esperti con problemi
Cardio vascolari e questo mi sembra evidente Mario scrivi CS
Se vuoi poi al nostro indirizzo di posta elettronica radio carcere chiocciola radio radicale punto ITC scrive manovale che persona detenuta nel carcere di Frosinone ma non è che afferma cara radio carcere
Ti scrivo per informarti che qui nel calci di Frosinone non solo il quattro agosto si è impiccato un giovane detenuto che aveva ventisei anni ma recentemente anche molto un ragazzo che era ancora più giovane ora non so darti ulteriori notizie su questo decesso ma anche se ormai mi trovo detenuto da oltre sei anni e ne ho viste di tutti i colori ancora oggi non riesco a farmene una ragione che giovani vite come queste possono essere spezzate nelle carceri e nell'indifferenza
Generale quanto poi alla nostra vita e casi di Frosinone ti posso dire che chi è fortunato tra di noi sa nel nuovo padiglione mentre tutti gli altri
Detenuti
Vivono nella parte vecchia del carcere che a dir poco fatiscente infatti scrive ancora Manuel
Dal carcere di Frosinone infatti in questa parte del carcere non solo manca l'acqua calda e d'inverno si muore dal freddo ma siamo anche costretti a vivere in due detenuti
All'interno di celle piccolissime celle fatte per ospitare una sola persona
Celle tra l'altro che cadono a pezzi
Che sono invase dall'umidità e dove dobbiamo temere la luce accesa anche di giorno perché sono Buy e come caverne a causa delle scherma Touré messe alle finestre chiaramente scrive ancora Manuel de Caccini Frosinone chiaramente qui
Per noi detenuti reinserimento è solo un'utopia
Mentre sono tantissimi ragazzi tossicodipendenti che avrebbero bisogno di aiuto e sono anche tantissimi detenuti che prendo gli psicofarmaci pur di supportare il degrado che c'è e tra queste quattro mura ora io tra poco
Termine Rodi scontare la mia pena
E se hai scelto che appena uscito
Ti chiamerò ti ringrazio per avermi dedicato del tempo e per fatto ascoltare la mia voce la lettera appunto è firmato da Manuel persona ristretta nel carcere di Frosinone mano io spero che tu presso
Possa uscire e ci tengo e mi raccomando quando esci
Chiamami così facciamo due chiacchiere insieme allora per quanto però riguarda per quanto riguarda questo decesso di cui c'ha informato mentre ci risulta confermato il suicidio purtroppo avvenuto
Il quattro agosto di questo ragazzo di ventisei anni calci di Frosinone
Non abbiamo con ferma
Di questo altro decesso che tu dici e che sarebbe avvenuto nel carcere di Frosinone ecco Maroni ci puoi dare indicazioni più precise su quest'ulteriore decesso perché ti ripeto non siamo riusciti ad avere ne conferma né ulteriori
Ne ulteriori elementi utili che ci facciano capire in che maniera quest'altro ragazzo sarebbe morto lì nel carcere di Frosinone
Pacino andiamo Della Bella Sicilia perché si scrive Luca che persona detenuta nel carcere di Gela Luca che afferma carissimo Arena qui piccolo carcere di Gela
Non abbiamo il problema del sovraffollamento e questo perché siamo una cinquantina di detenuti a fronte di quarantotto posti regolamentari ma invece nostro problema nel Caccin Gela e l'abbandono da parte di tutti e il terrore il terrore di tornare in libertà senza poter avere la possibilità di costruirci un futuro migliore mente scontiamo le nostre pene
Ad esempio scrive ancora Luca dal cachet di Gela che tocca un aspetto
Con uno scialle
Dell'esecuzione della pena
Ad esempio Lare educativa appare sempre sfavorevole alla concessione di permessi premio e addirittura sembra che per loro la maggior parte di noi detenuti non è mai pronta per un graduale rientro nella società
Pensa che non vediamo mai mai neanche i magistrati di sorveglianza
Marisa e sorveglianza che i detenuti più anziani dicono di aver visto solo una volta in tanti anni e anche quando facciamo istanza per poterci parlare non noi riceviamo mai mai una risposta morale scrive Luca
Caccini Jarrah morale è un circolo chiuso quando faccia un'istanza gli educatori devono sempre parere negativo e il magistrato di sorveglianza senza neanche conoscerci rigetta le nostre istanze altro problema che abbiamo qui nei casi di Gela e che non ci viene data la fornitura mensile dissapori personali detersivi o altro e addirittura quando arriva un nuovo detenuto non gli danno nulla per l'igiene personale e lo dobbiamo aiutare noi una cosa assai strana questa perché abbiamo scoperto che il magazzino del calci di Gela e pieno di saponi di detersivi da dare ai detenuti saponi e detersivi che ogni tanto spariscono per essere sostituiti con quelli nuovi non ti sembra strano
Un'ultima cosa riguarda il lavoro scrive ancora Luca laica CGIL qui infatti solo chi è più fortunato può svolgere un lavoro domestico come lo scopino
Peccato che poi si scopre che se hai lavorato sette ore te ne parlano quattro o addirittura si scopre che manca proprio un'intera giornata di lavoro ti sembra normale
Ciao grazie la lettera appunto firmare da Luca persona ristretta del piccole dimenticato carcere
Di genera allora lasciamo stare i saponi che spariscono quello anche con uno faceva il militare socio dello stegosauro che ha fatto imita il suo ricordo con calda al di là di questo Luca tocca un aspetto che fondamentale nell'esecuzione della della per una persona detenuta infatti non può essere abbandonata
Da tutti uno persona detenuta mentre sconta la pena non può vivere come scrive Luca nel terrore di torna in libertà perché non ha la possibilità di costruirsi un futuro migliore questo è il punto essenziale
La pena che dei diventata darsi retributiva Marie educativa la pena che è diventata retributiva e allo stesso tempo occasione di terrore perché quando esce dal carcere hai una vita che non saprei come dire
Se non ributtati nella criminalità a questo siamo arrivati
Grazie lunghe scrivi c'è ancora piccolo carcere
Di Gela poison Uto Gheorghe che ristretto nel carcere di Civitavecchia che essendo rumeno ha chiesto di poter scontare la pena nel proprio paese di origine ma che non riesce ad avere una
Risposta poi sentiamo parlare i politici di far scontare la la pena agli stranieri ai propri Paesi d'origine ma se non ci riescono quando Loiero va be
E saluto costanti dal carcere San Vittore di Milano che si trova in carcere per resistenza a pubblico ufficiale e che afferma invece dire subito un'ingiustizia
E allora come al solito prima di salutarci prima della sigla finale di ricordi non si reca Petit ovvero come tre in contatto con noi di radio carcere pei Dutto il numero di telefono di qui di radio radicale ovvero zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamate si siede da poco uscito dal carcere il per raccontare la vostra esperienza
Detentiva chiamateci se avete subito un errore giudiziario il numero da fare per parlare con radio carcere zero sei il quattro otto otto sette otto Oro di ricordo che siamo presenti
Anche su Facebook e su eSTREAM e su Twitter basta cercare radio carcere dei ricordi nostro ingresso e-mail dove ci potete inviare da alcune carceri anche e-mail dalle carceri ovvero radio carcere
Chiocciola radio radicale
Punto ittico e poi ricordo soprattutto le persone detenute il nostro indirizzo dove inviare le vostre lettere dalle carceri lette le carceri che leggiamo ogni giovedì alle ore ventuno queste l'indirizzo dove inviare le vostre lettere
Radio radicale rubrica radio carcere via principe Amedeo V due
Zero zero uno otto cinque Roma lo dico sempre scrivete scrivete scrivete non lasciate che le ingiustizie che subite rimangono protette dal silenzio e da quelle quattro mura
Scrivete a Radio Carcere
Grazie grazie per l'assistenza in regia e soprattutto grazie grazie a tutti voi
Che anche questa sera
Dalla casa dalla macchina da un camion e dalla cella sull'affollata avete acceso una radio per ascoltare una piccola voce la voce
Di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi davvero a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Perché adesso
Ma anche il Sella Nevea che argomentate aumentate Magee di un'area qualcosa acquisite come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondi no secondi in una città ricca superiore
In nome del popolo italiano intercomunale
Proprio il venticinque il codice di procedura penale già nove del popolo italiano la corte d'appello di Palermo seconda sezione formula
In data cinque aprile del mille novecento

TORNA SU

Stampa e regime

Media e dintorni

Rassegna stampa giustizia

Scegliere il futuro

Radio Carcere: La storia di Antonio, condannato a 8 mesi per un reato di 13 anni fa e che ha perso il lavoro perché gli è stato negato l’affidamento in prova. Giustizia? A seguire le lettere scritte dalle persone detenute

Chi siamo

CONDIVIDI QUESTO INTERVENTO

Archivio della democrazia

Accadeva un anno fa: 19 Aprile 2023vedi tutti >

Stampa e regime

Media e dintorni

Rassegna stampa giustizia

Scegliere il futuro

Diretta Radio

Special liveElenco completo

Il ‘secolo’ del corporativismo. Il dibattito sul corporativismo nell...

Carcere e Psichiatria

Presentazione e consegna degli "Scritti in memoria di Beniamino...

"Beyond Growth"

Conferenza stampa sulla decisione del Tribunale nel processo IUVENTA

Conferenza stampa di presentazione “Il plus femminile che cambia l...

I diritti umani nel XXI secolo. Sfide ed opportunità nell'era...

IA: innovazione ed etica nel cuore della rivoluzione digitale

Indagini su Alfredo Oriani

Radio Carcere: La storia di Antonio, condannato a 8 mesi per un reato di 13 anni fa e che ha perso il lavoro perché gli è stato negato l’affidamento in prova. Giustizia? A seguire le lettere scritte dalle persone detenute

Chi siamo

CONDIVIDI QUESTO INTERVENTO