"Il sentimento e la ragione" presentazione del libro di Achille Occhetto (Rizzoli)

I giornali presentando nei giorni scorsi quest'anno su iniziativa hanno
Messo in evidenza una fotografia quella di piazza Santa pro Bush
Un comizio importante della campagna elettorale di pochi mesi fa
Un comizio che ha segnato tutti noi fino a farlo ricordare ad Achille nel suo libero
Di questo io gli sono grato
Sono grato a tutti voi
Prevedere la grande manifestazione che abbiamo avuto venerdì scorso partecipando allo sciopero generale
Sappiamo che la strada è in salita e che tuttavia
è possibile immaginare sperare lottare per cogliere dei successi
Il mio compito finisce qui stasera ringraziare ho scritto ringraziare Teresa ringraziare Pietro Iozzelli e consentire che questa conversazione
Posso diventare proficua per tutti noi a Teresa Bartoli lascio l'onere del primo intervento e poi la serata si svolgerà con intervento di Achille Occhetto dopodiché il Pietro Iozzelli assumerà il timone si procederà ad una conversazione grazie
Ieri porterà via potesse strada contatti che l'idea giornale ma alla fine è nata questa delibera era quella di raccontare i cinque anni della svastica sicuramente
Ma anche e soprattutto il protagonista di quegli anni di raccontare come Occhetto aveva distrutto interpretato gli avvenimenti che tanto hanno segnato l'Italia e cantano segnato il PC che si è trasformato in PDS Occhetto non si è sottratto a quest'idea anzi accettando di pubblicare le sue note di viaggio secondo me ha compiuto un atto di coraggio
Coraggio perché nell'era della politica vissuta come esposte immagini patinate credo che sia appunto coraggioso accettare di mettersi a nudo di rompere non non solo l'immagine stereotipata che il pubblico abbia ogni politico
Ma anche l'immagine di sacralità che sempre circondate segretari del Pci non sa se a distanza di un mese si è pentito della scelta che ha fatto invece son convinta che quella scelta sia stata giusta perché le note di viaggio come l'intervista
Sono due facce che permettono di leggere in un tutt'uno questo Periodo come sta come è nato come è stato vissuto come è stato sviluppato in questi cinque anni
L'unica casa che mi dispiace che la grande attesa nate intorno a questo limite o un Papa abbia falsato Point
L'impatto della la la descrizione di deliberò nelle prime recensioni da una parte c'era giustissima la curiosità per l'Occhetto scrittore dall'altra c'è stato una forza forsennata aste debolezza alla alla battuta alla polemica spicciola nati in corsa quando vana perché questi fatti non c'era e credo che invece sia stato tutto a scapito dell'aspetto politico fin qui Atlantico cioè a un libro che ha un peso di fico io credo che oggi discutere di come la slovacca è nata ed è stata vissuta di come è stata vissuta in modi diversi dal partito
Discutere dell'anno alla frontiera che Occhetto indica per il futuro non possa che far bene UCITS che si abbia si sia di ancora mappa ce lo racconterà Occhetto al congresso di questo credo che sia bene far
Innanzitutto che ringrazio per le parole con le quali cioè il presentatore per l'attenzione
Mostrata dalla organizzazione di Firenze a questa tattica questo lavoro
Che credo abbia un significato più generale anche terra tutti noi a tutti voi
Io ritengo appunto che il libro che è formato da due parti una che ho scritto interamente come le note di viaggio e poi l'intervista
Vada letto in tutte le nel rapporto che esiste tra le due parti il valore della prima parte
Direi quello che ha dato forse anche al libro questo grande impatto di massa per cui viene eletto
Destano per un libro di politica anche dalle agenzie più lontana
Dalla politica credo che sia un un servizio fatto alla politica è un viaggio a ritroso cioè io
Parto da i risultati che erano razionali intellettuali e politici e ritorno alle motivazioni non sono ideali ma anche psicologiche emotive
Dei momenti più drammatici che hanno determinato la svolta e poi i fatti successivi
Io è un ritorno alle passioni all'evento la testimonianza di un periodo drammatico della storia italiana ma non vide direi non solo per la storia italiana ma della storia
Europea della storia mondiale che non a caso inizia con la caduta del muro di Berlino
Io credo che anche la prima parte di mostre che parlare di sentimenti era giorni non vuol dire abbandonarsi al sentimentalismo io non credo
Di essere un sentimentale basti ricordare la crudezza spietata delle pagine dove si parla di Tangentopoli o di altre pagine drammatiche del nostro scontro interno però detto questo è chiaro che era necessario poi un ritorno alla ragione alla politica e quindi l'intervista
Con Teresa Bartoli la quale ha avuto il grande merito che questa parte che contiene parti ardue sul piano politico direi che a lei anche filosofico in certi punti
E è stata condotta sul filo dalla grande tensione narrativa con una certa ricchezza di idee i fatti e anche di rivelazioni
Che nasconde per fortuna la netta prevalenza dalla parte concettuale e razionale
Ora quali sono i temi di fondo
Dire che sono morte ma che ne sottolineo solo alcuni il primo è l'esistenza di una duplice interpretazione della svolta anche tra i compagni che la svolta l'hanno voluta la prima è un'interpretazione minimalista
Che riduceva la svolta la volontà di mettersi al riparo
Dal crollo dei Paesi comunisti
Io ho detto più volte che mi sarei vergognato di cambiare il nome solo per questo motivo anche perché questo nome noi lo avevamo un portato con grande dignità nel nostro Paese
E i la seconda invece la concezione che ritengo più giusta e quella che sicuramente mi ha ispirato era la consapevolezza della fine di una struttura complessiva
Del governo del mondo l'aprirsi di orizzonti nuovi
Che non si identificavano con la cosiddetta vittoria dell'Occidente e in questo senso dico in polemica con affermazioni critiche che sono emerse anche nel Consiglio nazionale che hai letto poi il nuovo segretario del PDS che la svolta non è stata solo una dura necessità
Ma una profonda esigenza di liberazione di rinasce
E quindi proprio questo ci consente di puntare sugli elementi di vitalità e di innovazione
Naturalmente da queste due differenze dei concezione della svolta partono due concezioni diverse dei partiti bella cultura politica dei sistemi politici la svolta quindi non solo come cambiamento del nome
Ma come cambiamento complessivo del sistema politico italiano come uscita dal consociativismo a centralità democristiana uscita plasticamente rappresentata dal fatto che noi come partito di sinistra ci siamo posti in prima fila nella battaglia
Il mutamento delle regole del sistema elettorali
Quindi in sostanza la svolta non va vista come una mossa difensiva all'interno della vecchia politica
Ma come un nuovo inizio per tutti inteso non come sconfitta ma come atto secondo
Certo io sottolineato il valore degli atti e in politica e gli atti sono importanti e anche la rapidità nel compiaciuti
Però ci sono stati anche i documenti teorico politici per questo abbiamo voluto dimostrarlo con l'appendice
Con documenti rilevanti come quello della dichiarazione di intenti con la quale io presentai allora molti di voi lo ricorderanno il simbolo nuovo del PDS naturalmente allora si discusse molto perché era più facile e più visivamente rapido del simbolo ma fu quello presentato con un documento
Ampio di impostazione culturale
Molto rilevante quindi io non credo che ci sia stato prima un atto e poi una razionalizzazione successiva
Noi siamo arrivati all'atto dell'ottantanove con un prima le interviste nelle quali si discuteva la rivoluzione francese dell'Espresso sull'Espresso lo stesso nuovo corso del PC del diciottesimo congresso aveva cambiato molti contenuti
C'era un'elaborazione in corso che è precipitata poi in un atto di fronte al cambiare il rapido degli esempi
Perché
Io credo che un uomo politico debba vere l'ossessione del tecnico il tempo in politica estremamente importante
Il secondo punto e la cultura dell'ascolto
Credo che questo sia il capitolo più razionale senza invettive ma più polemico oggettivamente dove dimostrò come i documenti
La falsità dell'affermazione sempre emersa in quel Consiglio nazionale sulla fragilità culturale della svolta
Affermazione che considera considererei autolesionistica
Perché fare una critica del genere
Tra l'altro in contrasto con l'immagine
Che tutta la sinistra europea ha avuto della elaborazione nostra che non a caso è stata in gran parte poi accolta e anche studiata dai maggiori partiti
Socialisti e di sinistra europea un esempio
Allora noi affermavamo che bisognava andare oltre la tradizione comunista e oltre la tradizione socialista e non passare da quella comunista a quella socialista
Ci furono moltissimi sottilmente anche su queste fu chiamato oltre il sta oggi tutti i partiti socialdemocratici socialisti europei si pongono si sono opposte
Lo stesso problema la stessa crisi dell'estate ha messo in crisi il secolo socialdemocratico e ha messo in campo anche un rinnovamento profondo della cultura socialista europea in Italia non ne parliamo perché abbiamo avuto alla fine addirittura del partito socialista
E a questo proposito io tengo molto due capisaldi su cui mi sono impegnato in modo particolare il superamento del passaggio da un sistema all'altro come da una scatola a un'altra
La visione del movimento permanente della democrazia
Attraverso una frontiera mobile della democrazia che deve trasformarsi e camminare in tutti i processi sociali politici civili delle società moderne
L'esigenza di una contaminazione tra culture diverse
Da cui nascono una serie di acquisizioni importante come il limite della politica
Il rapporto coi cattolici non come dialogo tra potenze
Ma come autonomia del momento religioso che deve vivere in diversi e alternativi
Schieramenti il superamento del solidarismo caritatevole
Come aggiunta di carità alle diseguaglianze che rimarrebbero comunque permanenti
Nella società per un'impostazione totalmente diversa e nuova
Dello stesso la nozione di stato sociale la arredi Finizio né dei rapporti tra pubblico e privato che ci ha portato ad essere tra i primi oltre la polemica ottocentesca tra statalismo e liberismo per porre invece sul tappeto la questione fondamentale
Di un nuovo pubblico e di un nuovo privato e dei suoi rapporti ebbene noi abbiamo visto che proprio in questi giorni c'è stato un evento clamoroso in Inghilterra il segretario
Del partito laburista è stato messo in minoranza su un punto che era quello della collettivizzazione dei tutti i mezzi di produzione e di scambio e vorrei questo fanno notare a tutti i cronisti italiane
Che dicevano che ne dovevamo sempre imparare dall'estero per i socialisti e dalle che noi su questo c'eravamo arrivati da tanto tempo egli si faceva ancora come si è fatto fino all'altro giorno ancora fatica ad arrivare a questa acquisizione
Il terzo elemento che scaturisce dalle opposte valutazioni della svolta e la sua collocazione rispetto al vecchio mondo della politica io ho sempre ritenuto che bisognava tenere alta la frusta del cambiamento
Che bisognava collocare il PDS fuori dall'uscio del vecchio sistema politico
Certo noi non potevamo essere come la lega che nasceva fuori totalmente noi eravamo nati all'interno ma dovevamo senza rinnegare le nostre origini collocarci fuori
Dicendo no ai consociativismo alle tentazione ad entrare nel governo Amato alle critiche
Al posizioni assunte dai giudici e così via dicendo soprattutto cercando una politica dinamica
L'esempio del governo Ciampi era importantissima perché era meglio entrare poi magari uscire
Quando si trattava di decidere contrattare per esempio la legge
Elettorale cosa che purtroppo invece non abbiamo potuto fare e si è messa in campo una legge elettorale che in realtà non ha realizzato l'obiettivo centrale referendario che era quello di dar corpo due veri schieramenti
Al terminati alternativi e quindi si è arrivati poi da una situazione di ripiego un tavolo dei progressisti
Sono fatto da di partiti dove ci sono stati errori nostri ma soprattutto c'è stata una forte disorganizzazione del centro
Perché voi qui avete davanti il segretario di un partito che ne in quelle elezioni ha guadagnato quasi il cinque per cento quasi un'intera Rifondazione Comunista che poi ha dato le dimissioni
Perché ci sono mancati quel due per cento in più
Del partito popolare e Orlando che ieri invece è stato rieletto coordinatore della Rete in Sicilia gli auguro buon lavoro naturalmente ha perso quasi tutto in in in Sicilia
E quindi c'è stata una disorganizzazione del centro l'amletico Martinazzoli a cui auguro anche lui grandi vittorie a Brescia
A mantenuto questo partito in una posizione tale che non gli ha concesso nel nord di assumere una capacità di acquisizione
Di voti verso il centro
Il quarto elemento e finisco rapidamente perché così passiamo alle domande
E il giudizio sulla sconfitta già ho detto qualche cosa ma su questo e vi leggo solo una pagina c'è un certo punto
Che Teresa Bartoli mi chiede forse se anche voi aveste promesso qualche soldo in più puntini puntini
E io rispondo così
Il lascito ovvero di quell'esperienza e la necessità di indicare un ipotesi di rinnovamento complessivo e reale da sinistra da contrapporre ai sogni della destra
Le cronache di tutti i giorni ci dicono che quella del governo era un'innovazione illusoria ed illusioni stick promettere il regno di Bengodi quando i conti dello Stato
Sono dissestati può far vincere un'elezione ma non ti fa portare a termine una legislatura
Almeno in questo la sinistra sarà ben diversa da questa destra
Se la politica intesa come una sedia di tempi successivi e non una resa dei conti dire la verità la gente sulla reale difficoltà del Paese è giusto doveroso anche se ti può far perdere le elezioni
Anche perché fondando tutto sulle menzogne non avremmo un nuovo sistema ma la barbarie
Presentarsi come nuovo nascondendo come si nasconde la polvere sotto un tappeto che quel nuove fatto in gran parte del vecchio ha pagato
Denunciare che di riciclate si trattava può anche averci fatto apparire vecchi ma alla fine tutti i nodi vengono al pettine e l'abbiamo visto clamorosamente nello scontro tra Berlusconi e la magistratura questa frase naturalmente era detta non ieri ma in agosto quando il libro è stato fatto torniamo così al problema centrale al perno di una nuova cultura politica che vale tanto per la vita interna del PDS quanto per l'intero sistema politico non si può concepire il PDS e la critica al passato e la rottura epistemologica culturale con una certa concezione strumentale della democrazia se si ritiene che in politica i fini giustificano il mezzo il fine del potere per il potere non è mai nobile in sede ma se anche lo fosse è sempre vero che in mezzo sporcano i figli
Quindi l'idea che qualsiasi stratagemma
Sia valido per la conquista del potere perché tanto poi si mandano a casa argomenti e truppe che ti hanno permesso con la conquista
è un'idea che forse può far dar frutti nell'immediato ma poi si paga col passar del tempo
A conti fatti considero che l'aver messo sotto processo
Dopo l'elezione che aveva combattuto quella battaglia sia stato un grave errore una grande ingiustizia la rivincita
Il secondo tempo di quella battaglia era strettamente collegata alla debolezza interna è l'elemento di sorpresa ed inganno
Di che aveva vinto il primo tempo
Naturalmente questa è solo una risposta ma non è tutta la mia risposta perché la considererei parziale
Se non ci fosse l'obiettivo che è quello di aprire la prospettiva un sistema di alleanze
Non riducibili come dicevo prima furbizie tattiche tra i capi di potenze in sé con chiuse né a travestimenti programmati
Problema di governare un sistema di relazioni diverse e non tanto governare per governa e qui arriviamo all'altro punto che uno dei capitoli forse meglio riusciti del libro quello finale
Che è quello che riguarda la questione che è diventato ormai famosa in tutto il dibattito sul libro stesso della caserma e della carovana
Con quella metafora
Per la caserma della mia della carovana io non dico che il PDS una caserma dico un'altra cosa e questo non è il momento dei tempi di pace in cui si fanno leggere chiglie i generali tenenti sottotenenti si mettono a posto i Pennini eccetera bisogna ancorato a versare delle rapide
Profondissime il sistema politico non si è ancora definito
E il movimento a destra come a sinistra e come al cento e quindi bisogna avere ancora ed essere guidati da una grande capacità di innovazione per questo la carovana deve riprendere il cammino con tutti i soggetti politici sociali
I soggetti che operano nel volontariato e anche in altre forme di organizzazione della vita sociale e politica del Paese
Perché la fase della transizione non è esclusa io credo quindi che anche l'esperienza che si fa in Toscana attorno a proprio questa idea di alleanze ampie democratiche forse progressiste ci possono possono rendere concreta
La metafora della caro la tesi centrale quindi è che il PDS e una delle formazioni nate dalla svolta
La svolta parla tutti i democratici conseguenti
E il cammino intrapreso può essere proseguito da tutte le forze del rinnovamento che dall'ottantanove operano per un mutamento generale del sistema politico il PDS è una parte importantissimo
Ma il problema fondamentale è quello di creare un forum democratico più ampi
Una più ampia alleanza di tutte le forze democratiche e di progresso collegato a una seconda fase referendaria è una vera e propria costituente
Democratici
Naturalmente questo e il problema politico che ci sta di fronte
Questo problema politico non lo si lo non lo si risolve secondo me
Con delle pagine di libri io
Con degli articoli o dei documenti ma lo si risolve ancora con un misto
Di ragione di cultura di capacità di elaborazione politica e programmatica
E con quella qualità essenziale della politica che il tempo il ritmo
La risposta la capacità e la rapidità di decisione che fanno la politica che portano anche a rischio
Di chi dirige ma senza il rischio non c'è capacità di impresa
Ne sul privato ma dire nemmeno nell'attività politica io credo che libero e anche uno omaggio alla volontà di rischiare
Io a tutto quello che potevo rischiare
L'ho rischiato adesso spetta anche a voi rischiare per andare avanti e naturalmente e per portare avanti fino in fondo il Progetto
Di una Alleanza Democratica amplissima che batta la destra nel nostro Paese grazie
Prima ricominciare il nostro dibattito vorrei dare conto di un breve le tredici è giunta da Sandra Bonsanti che è il deputato progressista dell'Oltrarno
E che doveva essere stasera qui con noi ma che è stata trattenuta a Roma da una seduta abbastanza infuocata come scrive lei della Commissione antimafia di cui fa parte
Io vorrei fare un piccolo passo indietro rispetto a ciò che l'onorevole Occhetto ha detto perché
Noi giornalisti tanto contestati tanto criticati
Raccontiamo delle cose che a pranzo ci vengono dette poi quando vengono lette sui giornali magari fanno un'altra impressione
Ci piace però cogliere nelle vicende della politica anche degli aspetti umani più personali
Perché in fondo e questa testimonianza diretta
Che permette a tutti noi di comprendere meglio anche i momenti più decisivi di un momento politico
In questo libro
Che è diviso in due parti nella prima parte chiamata note di viaggio
C'è un po'il racconto in parte culturale in parte sentimentale
Note di viaggio il nome giusto perché indica una serie di intanto si chiamavano coriandoli nella letteratura
Cioè di situazioni e stati d'animo
Meditazioni riflessioni che poi convergono tutti verso un unico fine che quell'un fondo di descrivere il percorso
Di un personaggio importante della politica italiana ed europea attraverso dei momenti di particolare difficoltà si conclude questa prima parte con due finali uno è chiamato un finale autoironico e l'altro in finale moraleggiante io vi vorrei leggere
Soltanto poche righe perché questo permette di capire anche un aspetto di questo libro e al tempo stesso di entrare subito
Come dire anche in alcuni elementi polemici che nel libro ci sono che è giusto che ci siano e che un partito che ha deciso di essere aperto di compie la sua svolta
è opportuno che compie questo stesso atto anche al proprio interno e che quindi affronti e sappia discutere quei problemi quei contrasti con le difficoltà che poi in fondo fanno il sale di ciò che tutti noi vogliamo costruire
Dice l'inizio del finale moraleggiante
Sono il primo segretario che si dimette da vivo e senza malattie
Questo significa alcune cose
Chi ha più anni si ricorderà come le vicende dei segretari in taluni Paesi dell'Est finivano in una maniera un po'diversa da quella in cui per adesso è finita l'esperienza di Achille Occhetto come segretario del partito
Chiude questo finale moraleggiante una considerazione su cui è difficile non essere d'accordo
è tutta la discussione intorno al tema
Di quanto sia realmente importante la fama l'esposizione il successo inteso come realizzazione politica
Forse scrive Occhetto non ci resterà che attenerci alla massima di Aristotele secondo la quale la gloria non va né troppo esaltata né troppo disprezzata è una massima notevole per un politico talmente notevole che può essere una massima di ciascuno di noi
Nel finale a otto ironico invece c'è una prima zampata e allora io su questo vorrei fare una domanda Occhetto egli dice
Ricordate il titolo finale autoironico
Ricordo che già dopo le elezioni politiche era venuto da me un deputato di Gallipoli
Chi non sa chi sia purché
Per dirmi che al congresso dovevo lasciare perché non sapevo dirigere il partito perché ormai con la vittoria del berlusconismo si è aperto un ciclo totalmente nuovo roba da marziani della politica italiana in buona sostanza
Io sarei sparito per una sorta di uno solo scienza tecnica
Perché avevo fatto il mio tempo
Perché dovevo essere laico e capire che si poteva fare politica in tanti ma ecco io vorrei chiedere a Occhetto
Ma in fondo perché si è dimesso
Ma
Sì perché nel libro c'è scritto che quando Occhetto
Andava in giro per l'Italia e incontrava i compagni gli amici i simpatizzanti
Non ha mai ricevuto da nessuna richiesta di dimettersi
Quando Occhetto ha avuto la possibilità di affrontare il grande avvenimento della politica nazionale di quest'anno le elezioni del ventisette maggio del sette marzo
Non ricorda che il risultato fu un risultato largamente positivo in termini di numeri ed è vero quello che lui scrive
Che se ci fosse stata una legge elettorale diversa ma soprattutto se alcuni numeri relativi all'incidenza percentuale tra Forza Italia e i progressisti avessero avuto una leggera differenza e questo è in gran parte frutto del coinvolgimento meno dei partiti di centro probabilmente il risultato sarebbe stato diverso allora perché si è dimesso
L'orario in parte nel libro lo spiego e credo che rimane la spiegazione centrale perché a un certo punto si era creata una
Situazione
Di una campagna diciamo una campagna pubblica di stampa ma non perché me la prendo con i giornalisti sia chiaro di stampa di televisioni
Che io ho sperimentato nel corso della campagna elettorale
All'europea
Non potevo dire una frase non potevo esprimere un concetto all'unica domanda era quando si dimette perché si era partiti dal presupposto che ero il capo del fronte dei progressisti come in Inghilterra in libertà
Attualmente tutte ci ricordiamo che mentre c'era la campagna elettorale si negava che io fosse ma sostato nominato dopo la battaglia
Capo di tutti progressisti e quindi come nei Paesi occidentali doveva dare
Le dimissioni io pensavo che questa situazione esterna estremamente pesante
Dopo il risultato
Delle europee che naturalmente non poteva che andare così perché da come lezione politica di quel genere apriamoci ricordiamo alle europee era uno chiede Giarre
Di Berlusconi da solo in tutti i muri di tutte le grandi
Città italiane c'era un'ondata anche
L'effetto immediato naturale intorno a chi aveva vinto
La questione della leadership della ricerca del leader rischiava di corrompere il partito allora io ho dichiarato che era meglio che io mi mettessi da parte e si scegliesse direttamente in una direzione che fosse tale da rendere
Evidente il motivo per cui mi mettevo da parte c'è una direzione volta come chiedevano anche in molti a ad andare oltre nell'apertura nella sperimentazione
E nella innovazione questa era la motivazione poi il resto è stato scelto
Dalla partito quando era dimissionario nella fase in cui era dimissionario non ho fatto come Craxi a parte che non sono Craxi nessun aspetto quindi nel paragone già di per sé come altre
Fare a dirigere le operazioni nel nel mio ufficio a me ne sono andato dal dimissionario e adesso è stato fatto allora dai compagni del partito
Deciso
Politicamente a maggioranza
Naturalmente la situazione esterna
Quello appare chiaro nel finale auto ironico si combinava con una situazione interna
In cui da tempo una serie
Di compagni secondo me non maggioritaria tra quelle che avevano voluto la svolta ma la somma dei compagni e parità
In realtà riteneva che si dovesse
Andare a un cambiamento quindi
Io ho pensato che il combinarsi di questa campagna Esterna con questa situazione
Di pesantezza Interna
Poteva rendere difficile la situazione delle inutile
Rimanere lì al deposto preso atto in questo clima certo non era una cosa voluta io sono convinto che lei ha ragione quando dice questo ALDAI dai compagni anzi durante la campagna elettorale io lo dissi anche in una intervista con andavo nei comizi siccome ormai nell'aria c'era questo problema
L'incitamento era non mollare la lettera di dimissioni l'ho anche l'ho anche detto
Però
Io ho voluto dare un esempio anche qui di innovazione
Di fronte a un problema che si era posto
L'ho accettato
Accettando l'esperimento del rischio
Di che cosa si rispondeva accettando la risposta è venuta e io ne prendo atto
Tuttavia e solo in un certo senso alla fine della lettura del libro che
In qualche maniera si intuisce
Un elemento di fondo nel cambio di un segretario e cioè le motivazioni politiche perché è stato difficile per chi ha seguito la campagna elettorale il dibattito che si è innestato sul risultato del ventisette marzo è stato difficile comprendere una apparente diversità di impostazione tra ciò che sosteneva D'Alema il deputato di Gallipoli e ciò che sosteneva Occhetto segretario del partito voglio dire che soltanto
Riflettendo
Su quello che poi come dire l'assunto finale del libero e cioè la necessità di osservare con estrema attenzione che cosa sarà di questa svolta del partito
Verso quali tipo di obiettivo si rivolgerà se sarà intesa appunto come diceva lei prima soltanto una dura necessità e quindi in un certo senso c'è una interpretazione minimalista rispetto alla capacità del partito di aprirsi verso le nuove cose
O se invece questa svolta riprenderà come dire un cammino appieno vento per usare una metafora marinara allora
Sarà reso esplicito la differenziazione tra una posizione nella devo dire però che come giornalista
E come persona che in qualche modo aveva insieme a tutti i miei colleghi la necessità di trasferire voi
Negli articoli di giornale la difficoltà la complessità il contrasto all'interno del partito c'è stata una notevole difficoltà nel capire poi le motivazioni politiche le divergenze politiche
Come se un aspetto
Del partito che fu non voglio dire la regola del centralismo democratico per cui le cose si sapevano quando avvenivano punto e basta però certamente una certa qual difficoltà a portare apertamente a viso aperto
Nelle assise pubbliche contrasti che pure stanno all'interno del partito continuasse ancora in parte a condizionare la formazione della linea politica e quindi delle persone che la dovevano realizzare è un'interpretazione come dire corretta o è forse un'interpretazione un po'maliziosa la mia
In parte corretto in parte maliziosamente il
Comunque la verità sta in quel team parte perché non c'è dubbio che dall'ottantanove in poi
Noi diventiamo il partito che porta più fuori nel dibattito i problemi interni
Anzi uno dei punti di difficoltà perché faceva il segretario Rocco ottantanove qualcuno può dire tra sei voluta perché voluto cambiare il partito che dalla situazioni centralismo democratico che per un segretario del partito e il massimo di potere non c'è dubbio perché quando uno arriva a fare il segretario e poi c'è il centralismo democratico e l'unico che ha una possibilità reale di avere una corrente di maggioranza permanentemente organizzata e quindi e poi gode del segretezza d'anche di una certa visione del dibattito interno no dall'ottantanove in poi ne abbiamo avuto le componenti il dibattito Esterno se ne è parlato in tutti i giornali ogni riunione nostra si diceva spaccature nella Quercia la Quercia si divide
E così via dicendo è vero e qui sta forse l'interesse uno degli interessi del libro che c'era una parte di divisioni che siccome erano all'interno del
Diciamo del gruppo fondatore del PDS della svolta
Non erano emerse con chiarezza quelle che io dico appunto due visioni diverse della svolta è forse la novità analitica del libro per ciò che riguarda i problemi interni
E questa di mettere in campo apertamente questa due visioni diverso è
Della svolta quindi io ho reso diciamo anche in questo modo pubblico un problema che vorrei che punto il partito non rimuovesse penso che un partito può fronteggiare con saldezza il pericolo di destra ecco io non sono d'accordo con civile c'è il pericolo di destra cioè il fascismo alle porte quindi guai a discutere che sarà cosa vecchia
Di lì è nato lo stalinismo che vi sono nate tante cose brutte del movimento operaio e in genere
Nelle democrazia si può stare insieme combattere insieme ed a suo tempo discutere avere posizioni anche diverso se l'invito nonché alla rissa evidentemente ma alla discussione aperta e libera su queste questioni
Ripeto naturalmente non è la parte
Essenziale perché poi
Nel libro come giustamente lei ha rilevato non molti si aspettavano a questo si è chiuso prestate a scrivere un libro chissà quali
E invece poi sono rimasti stupiti perché
Qualcuno mi ha detto noi non avremmo mai creduto che se è riuscito a trattare anche gli avversari politici non parla solo delle pressioni interni
Con moderazione naturalmente con fermezza là dove era necessario però la questione
E che il libro va anche letto in più come un'esperienza corale che va al di là di quella doverosa chiarezza che bisognava fare e quindi io a questo vorrei mi mi mi astengo anche nelle risposte perché non è spinto da nessuna volontà
Di Revan esce ma al contrario da una volontà di approfondimento e di chiarimento del dibattito politico
Ricorda il libro più di una volta
Un segretario del partito comunista che Pertini definì un grande italiano e cioè Enrico Berlinguer
E se lo ricorda
Fondamentalmente in due modi oltre naturalmente rifarsi a tutto ciò che l'esperienza di Berlinguer
Rappresentò come momento di massima apertura del partito comunista in una situazione in cui la logica dei blocchi continuava ad esistere e il mondo dell'Est continuava ad essere quello che poi noi abbiamo saputo
Lo ricorda
E lo dice per la prima volta durante un incontro in Sicilia nel settantaquattro in cui lei rivela che fu lo stesso Berlinguer
Discutere l'ipotesi di un cambiamento del nome del partito
E la seconda volta lo ricorda
Per vedere in quel insistenza sulla politica
Della moralità
In un certo senso l'inizio o come dire il prodromo culturale della questione Mani pulite ecco le voglio chiedere
Nella vicenda di Berlinguer e nel richiamo che lei fa a questo tipo di storia politiche di insegnamento politico
C'è una richiamo specifico anche a una sorta di come dire
Testimone che Berlinguer ha lasciato a questo partito
Nel senso cioè di essere lo strumento attraverso cui poi la Società italiana poteva in qualche modo ritrovare se stessa attraverso questa sorta di grande lavacro che Mani pulite
Cioè come dire il preannuncio dei grandi cambiamenti che sarebbero venuti e più in particolare come è possibile che nel settantaquattro
Già ci si ponesse il problema di un cambiamento del nome del partito mentre ancora alla realtà internazionale una realtà così bloccata come giocavano insieme
La previsione quasi profetica ebbe un futuro che sarebbe stato poi condizionato da Mani pulite con quella difficoltà è quella logica di blocco che in quel momento condizionava tutta la politica europea
Ma innanzitutto
Non credo che Berlinguer potesse pensare profeticamente
A Mani pulite come processo giudiziario
Berlinguer puntava un processo politico che doveva avvenire nella coscienza degli italiani attraverso delle scelte politiche
Che avrebbero dovuto sconfiggere
Il centro di potere corrotto dalla Società infette io voglio dire benché sia sempre stato un sostenitore di Mani pulite
E dei giudici nella loro autonomia anche loro commettono degli errori naturalmente
Avrei preferito la strada politica quella giudiziaria su questo non c'è dubbio alcuno perché se la politica fosse arrivata prima dei giudici
La crisi sarebbe stata raccolta dalle forze democratiche di sinistra è chiaro che quando si arriva a una crisi in cui la politica è addirittura messa al bando
Perché poi tutto è diventato corrotto dire politico voleva dire corruzione
Dire socialista voleva dire sinistra e così via dicendo in un continuum in cui tutto si perdeva e chiaro che questo è uno degli elementi di cultura fondamentale che ha favorito sia la protesta eversiva sia le posizioni di testa
I fatti lo capisco quando si fa l'analisi del voto delle ultime elezioni guardando solo in casa progressista capisco ancora di meno quando lo si fa
Tematizzato esclusivamente proprio andrà leadership Caravaggio rappresenta sul piano culturale una povertà indicibile a cui mi dispiace che il mio amico cacciare si sia infilato perché
Diciamo ritenere che tutto è riducibile al problema della leadership per un leader Istat come me che è stato accusato di liberismo è una cosa inaudita ma ne dobbiamo vedere quello che è successo in Italia è una visione complessiva
Ne abbiamo avuto per la prima volta un mutamento di sistema
Elettorale per la prima volta una scelta che non poteva più andare i vecchi partiti tradizionali spazzati via non dalla politica masso fondamentalmente parte dalla politica ma dai giudici
E in tutto questo un disarmo profondo dalla politica nel suo complesso il fatto che ci potesse essere una Revan c'è di destra o anti-sistema non di sinistra tra crollo della repubblica di Weimar lo dimostra è un fatto
Che va messo nel conto e quindi anche di questo bisognerà forse Lina venire parlare certo e poi per ciò che riguarda l'altra domanda io racconto qui di un episodio che era anche un po'sperimentale di confidenziale di un mio colloquio corna Berlinguer mai giunse pubblicamente il problema del nome infatti allora
Era una questione che mi pose personalmente ma credo che poi Berlinguer pur ponendo sia questione che non era solo del nome in senso stretto ma anche il problema di una Rifondazione dalla sinistra considerò il fatto che la situazione internazionale
Il fatto che in URSS c'era Breznev fa avrebbe creato un prezzo profondo e quindi probabilmente non si mosse fino in fondo in quella direzione
Di questa cosa me ne parlò anche del Martino il quale mi disse che ha avuto un colloquio
Con Berlinguer per discutere insieme sulla unificazione dei due partiti probabilmente dico io nel libro se allora ma la storia non si fa mai produsse se allora si fosse sta fatta questa cosa Craxi non sarebbe neanche nato
Però la storia si sarà interessante sapere che Berlinguer pensava anche Atm volte nella costruzione delle sinistre italiano io non voglio affondare troppo il coltello nel tema
Rapporto tra risultato elettorale dimissioni però
C'è una parola che manca in questo libro e cioè la parola televisione nel senso cioè che manca mi sembra una valutazione dell'impatto dei mass media in particolare della televisione in quella campagna elettorale in quel risultato elettorale
Voglio dire che è vero che una politica non la si cambia nulla si modifica semplicemente cambiando il leader Carla in persona ma è anche vero che se in parte il risultato politico è anche il risultato di nuove tecniche di campagna elettorale ti muovi in molti di far discendere il messaggio politico alle persone allora non si può non tener conto del fatto come dire che chi a un determinato risultato in qualche misura deve pagarne anche poi il prezzo può essere una cosa come dire che implica dei prezzi eccessivi può essere una cosa sbagliata nel senso cioè che sì è succube come dire degli audience dei gli indici di ascolto tuttavia liquidati la vicenda berlusconiana come un fatto in cui la questione televisiva non abbia avuto un suo ruolo anzi secondo alcuni un ruolo addirittura determinante
Implica una sottovalutazione di quelle caratteristiche di immagine di capacità di diffusione di un messaggio che in qualche maniera sono collegate al Successo alla sconfitta che un leader poi determina attraverso il suo intervento politico
Quindi non crede lei che da questo punto di vista ci sia nella cultura di sinistra nella cultura del PDS una sostanziale sottovalutazione di questi strumenti e quindi la necessità sconfitta alle elezioni cambiamento del leader risponde a una logica per così dire certamente di Marchetto di mercato ma una logica di cui bisogna tener conto in questa realtà
Be questa norma nell'ultima parte la domanda lei risponde alla domanda che mi ha fatto prima ha detto perché ha dato le dimissioni
Ho dato le dimissioni perché se non avesse dati
Continueremo a discutere
Del perché non le ho dato non per di questa considerazione o problema quello della valutazione e non lo era di parlargliene televisiva come come noto io ciò metto la risposta seria sempre legata anche a una parte ironica però questo Miani funzionale al fatto di dire che quindi una spiegazione
Democratiche di risposta a un problema che io considero falso poi strategicamente
La si è data appunto dando le dimissioni quindi problema sotto questo profilo non non si pone
Ma il intanto in linea generale la parte ultima del libro a quella più drammatica anche sul futuro al centro del problema in cui si evoca il fatto che le nuove generazioni faranno un nuovo Sessantotto importante
Del precedente e si dice che mentre il primo è stato fatto sul problema educativo il secondo sarà sul problema della informazione
E quindi del sistema
Che si dalle nuove tecnologie spariscono completamente e si dice una cosa anche molto impegnativa e non è vero che quelle che formalmente vengono considerate delle democrazie ma non lo dico nel senso del disprezzo della democrazia formale ma che era la vecchia critica da sinistra
Ma in un altro senso cioè che anche quelle che vengono considerate le democrazie oggi contengono dentro di sé dei germi di autoritarismo estremamente forte che nascono dal fatto che le tecnologie
E non è se non e questo non consiste nel fatto di sapersi presentare più o meno bene in televisione l'impero berlusconiano come apparso in campagna elettorale era forte non tanto per la sua prestazione
La prestazione di Berlucchi Scone aveva una solo fatto che funzionava e che già oggi non funziona più dal punto di vista l'immagine era la novità rispetto a quelli che erano i tradizionali uomini politici italiani quindi tutto un mondo orfano
Ha trovato un nuovo rappresentanze ma sul piano reale quello che contava era il mix di capaci di possibilità di apparire in televisione al potere reale
Degli strumenti compresa la pubblicità il controllo gli uomini che lavorano
Nel sistema informativo tant'è vero che il partito lì è stato fondato persino in poco tempo con gente pagata da un sistema che lavorava in alto è stato convertito leggiamo al sistema politico con la capacità di conversione facile nelle democrazie moderne naturalmente poi io sostengo che non tutto è immagine non tutto è e informazione perché per quanti sforzi si faccia con l'immagine se tu togli poi la pensione ai pensionati abbiamo che a Firenze la più grande manifestazione del dopoguerra come abbiamo avuto l'altro giorno quindi e stiamo attenti a non ridurre tutto a una cosa o tutto all'altra
E la stessa cosa di quelli che dicono
Non si può parlare solo di regole di sistema politico bisogna parlare di questioni sociali e quelli che dicono il contrario
Secondo me esiste un problema di inserimento dalla vita politica sui problemi sociali sui problemi civili e dei diritti di cittadinanza che sono cosa anche che va oltre alla vecchia
Diciamo rappresentanza corporativa degli interessi e sui problemi più generali delle regole complessive di una società che sono distinti tra di loro ma che tutti insieme compongono una nuova politica
Di una sinistra più larga e qui faccio un esempio entriamo nel problema vivo perché naturalmente non possiamo prestare qui tanto tempo voglio subito a farlo entrare quindi do subito la parola
Bene la rappresentanza di interessi bene la manifestazione bene lo sciopero
Non crediamo che immediatamente questo certo a un po'risultato importante perché rompe quell'Inter classismo che si era creato in certe zone operaie io parità per Mirafiori che scioperano
Non gli bastava dirgli quello che dicevamo noi su Berlusconi
L'hanno dovuto vedere con i fatti per questo io ritengo che in politica ci sta in primo tempo e un secondo tempo c'è in tutte le partite non si capisce perché non c'è non dobbiamo considerarli poiché solo metà al di là della questione io ho anche dato e di mi sa di poterne parlare perché se no se lo dicessi non avendole dato e lo dice perché non le vuole dare
No io lo dico perché ci credo avendo le date in politica c'è sono i due tempi c'è della gente che capisce le cose non perché gliele vai a dire nel comizio ma perché fa l'esperienza sulla propria pelle di quello che tu gli hai detto prima
Del comizio e tu devi avere poi la capacità però di raccoglierle politicamente allora questo dopo il fare se lo spettro programmatico della sinistra e strettamente collegata le forze sociali che rappresenta ma in un contesto culturale politico ideale più ampi
Che e capace di rappresentare in modo più trasversale
Interessa i democratici ampi inediti del tutto nuovi delle società moderna di cui non c'è elaborazione culturale né classe eccetera
Della sinistra ottocentesca sia marxista e non marxista ed è qui che e il problema della sinistra italiana
Ed europea che deve scoppiare in tutta la propria portato questa e la questione che sta di fronte alle forze democratiche italiana
Detto in altri termini
Si può organizzando questo concerto dire questo che molti di quelli che hanno fatto lo sciopero venerdì scorso lo hanno fatto contro le decisioni che il governo stava prendendo sulla sanità o sulle pensioni
Ma alcuni o molti di quelli che facevano questo sciopero erano contro il Governo per le pensioni e la sanità ma magari accoglievano favorevolmente il fatto che il governo non aveva aumentato le tasse
Cioè all'interno di una stessa persona esistono degli interessi e quindi delle legittimità sostanzialmente diversi che non sono più riconducibili come nel libro si dice
Come dire ha un radicamento sociale ecco ma questo aspetto lei lo vede io anche in termini come dire di critica nei confronti delle indicazioni del tipo di politica dei discorsi che il Partito Democratico della Sinistra sta facendo uno intende in termini come dire questo è un obiettivo di lungo percorso e acquisto che noi dobbiamo chiamare tutte le forze politiche che in Italia si pongono il problema di combattere la destra
C'è una critica specifica il comportamento attuale del partito democratico della sinistra che sembra invece e questa è una mia valutazione privilegiare come dire
In questa fase un tipo di accordo tra potentati adesso facciamo un discorso nei confronti dei Popolari di Buttiglione
Domani ne potremmo fare nei confronti di un altro gruppo decente
Sì sono affatto subito dopo
No se va bene ordinario va bene sono risponda così dal domanda per il due o tre interventi prevedo che frecce che vorrei stare ma quel certo appunto
Ma io parlo nel libro tra l'altro a prescindere dal per prese di posizione attuale perché ripeto il libro è stato elaborato in agosto quindi parlo più guardando la prospettiva che non ponendo il problema di criticare
Che non ponendovi provvede criticare le posizioni assunte negli ultimi tempi su queste osserveremmo modo
E se
Si porrà un problema di discussione
Naturalmente lo farò libro come giustamente rilevava indica di più delle prospettive del modi di concepire la politica e di costruire le alleanze poi ciascuno
Giudicherà perché ho fiducia nella capacità di giudizio di tutti la consonanza rispetto a quello che dico io naturalmente che col quale si può dissentire che le scelte che vengono fatte attualmente
Che voglio dirle
C'è un giovane Giovanni Ferrara
Io non devo fare una domanda blocchetto scusa prego raccomandiamo a tutti gli interventi emerge
è il mestiere precedenza raccomanda brevità il mestiere che interviene più ollare questo principio di regola ecco cioè
Io cercherò di dare ponesse
Che vorrei dire una cosa molto semplice io vorrei cogliere quest'occasione
E tutto al di fuori come sono diciamo la problematica storica Terna
Del pre
PDS nei suoi precedenti
Prego di averci occasione per ringraziare Achille Occhetto
Di che cosa
Io quando sono andato come osservatore
Al congresso di Bologna non sono stato successivo capovolge eccetera
E io mi devo fare una confessione perché io che invece sono abbastanza sentimentale forse perché ciò che il vecchio
Io quando ha finito di parlare Occhetto e quando c'è capito che cosa stava succedendo perché poi in fondo ha osservato le stelle non aveva ancora ed è chiara
A me mi è venuto come mi succede ma da un po'di tempo avrebbe notato bisogna con le lacrime agli occhi
E io quarant'anni fa quand'ero giovane ero nettamente un anticomunista cioè non è che io fossi un amico dei comunisti ma no comunista e anticomunista apparteneva a quel mondo
Allora di giovani democratici eccidi faceva ai valori politici e qualche misura sociali dell'Occidente democratico a quella tradizione antifascista delli la quale in quel momento si scontrava con la tradizione antifascista e con la repressione
Democratica
Suo senso peraltro appieno
Del Partito Comunista Italiano
Io quarant'anni dopo
Avendolo sempre aspettato Pica appartengo a quella categoria dei democratici non comunisti e nei momenti duri anticonformiste
Che hanno sempre considerata una sciagura per questo Paese che ci fosse questa spaccatura e che la democrazia italiana avrebbe Oddo cominciare ad essere piena no quando semplicemente si fossero aperte le porte ecco
Unirsi al Governo per questo poteva essere un atto esteriore che poteva avere un senso ma quando fosse finita questa scissione morale e politica del nostro Paese cioè quando sia gli uni che gli altri avessero fatto un passo oltre
La logica da guerra fredda e delle culture di contrapposizione
A me a Bologna parve che non solo in quel momento e vitali accadesse il muro di Berlino nel senso che
Cadde insomma scusate riprendo l'immagine insomma il muro di Berlino il muro di che è caduto alla Bolognina non è caduto secondo me solo dalla parte del comunisti è caduto anche per gli altri
Questo è stato quello che Occhetto dice nel libro ricca di Pepito stasera
Défaillance la mancanza di presenza di capacità di presenza politica del centro
Chi non aver capito che la il cambiamento del Partito comunista in PDS con tutto il discorso da fare ma che moltissimo abilitava metteva fine a un'epoca della storia italiana
E quindi rimetteva in causa le ragioni della democrazia che tradizionalmente ha c'era contrapposta economici e corse in giro anche sa fare uno sforzo culturale ideale di confronto di tipo nuovo
E finalmente metteva fine a quell'ossessione che c'era sempre stata in Italia per cui non si poteva fare a meno diciamo del centro conservatore perché altrimenti non avevamo l'ipotesi prima staliniana par brezneviana ci muoviamo l'ipotesi di un'Italia a cui succederà chissà che in effetti poi i drammi c'erano allora io ho sentito in quel momento un grande momento storico ma non era solo un momento storico per i comunisti vorrei dire testimoniare perché qui si apre tutto il discorso con la parte del discorso della carovana da parte di chi non viene Partito comunista dall'esperienza del PDS lamentano allo stesso dimensione numerica però importante
E in questo senso vorrei dire che questo libro mi ha molto colpito
Perché anzitutto è un atto di civiltà ed è un atto di fiducia nelle idee nel dibattito nelle proprie idee in un momento in cui sembra che veramente insieme a Lil cosiddette ideologiche lei ed era cultura Tartaro Brescia Fini dal mondo azionario
Anche quel tanto che Nocerino dotato in fondo c'è in Occhetto mi pare di rifiuto di cadere troppo nel discorso sull'importanza dell'immagine ma ricordarsi sempre che in realtà dietro l'immagine diciassette
C'è sempre qualcosa di più duro dell'immagine c'era realtà
Perché poi c'è il fondo Berlusconi ha avuto successo in televisione perché c'è un pubblico che aveva bisogno ritrovare di qualche cosa e questo è un pubblico che ha degli interessi reali
E dicevo
Questo qui in questo libro erano la testimonianza di civiltà nel momento di grande imbarbarimento
Devo dire che sono rimasta comportino preoccupato devo confessarlo qui
Del fatto che non molte ci siamo resi conto che bisogna considerare questo libro come un momento importante nel dibattito politico italiano e per condividere o non condividere per andare oltre
Lui stesso penso non si fermerà
Ecco ma quello che in sostanza volevo dire testimoniare questo
Che da una parte con la con Bologna
E con quello che ha seguito anche lì traumatico
Il PDS si è per la prima volta reso disponibile a far sì che la sua politica bisogna suoi problemi
Non valgano solo per lunga barba hanno anche per un mondo molto più a e questo mondo a sua volta si dovrebbe essere reso conto ma lo ha fatto solo fino a un certo punto
Fatte le norme novità rappresentata da questo rinnovamento della nella grande ala della sinistra italiana
E del fatto che questo rendeva necessario non credere che la caduta del montante il muro di Berlino fosse soltanto
La vittoria dell'Occidente
E questo questo che dà ragione cioè la caduta del muro di Berlino significa che il loro dolci in Occidente si rimette in discussione perché non gli basta più essere contrapposto all'Oriente per funzionare
E la domanda è questa se Occhetto crede
Su queste basi
Che sia possibile effettivamente oggi aprire è necessario come si può fare in tutto il Paese un dibattito paziente serio ma politicamente impegnativo
Sulle grandi conseguenze dalla svolta del PDS in modo da coinvolgere anche questo famoso centro che poi è una cosa molto variegata
E farlo uscire ancora da questa sua immobilismo fondamentalmente anticomunista
Perché è ridicolo non tanto o non solo perché lo blocca ma perché è un atteggiamento completamente sterile di lotta contro qualcosa che non c'è più
Perché questo scelte de mai che questo centro laico e cattolico possa aprirsi veramente al discorso dalla carovana
La voce
Questi sono le
Un atto osceno
Unica occorre può creare titolo dalla
Poi
Con le
Povero
Sant'
Storia musicale
Nuove per oggi un milione diciamo non mi importa vuol dire
Quaranta milioni non solo con
Risposta
Oggi
Allora domande
Ancora una sottovalutazione
No va
Suo persona dimentica fra l'hanno scritta
Credevo fosse l'intervento qui lavoravano scritta per ciò che riguarda come eredità al Consiglio nazionale per fortuna
Non sono più i comitati centrali e direzione consigli nazionali che devono decidere delibere quindi io credo che questo si è anche un fatto molto importante per lo sviluppo culturale
Mentre apprezzo il fatto che ha detto non Ferrara che ritiene che naturalmente un libro senza che poi ci sia Bolloré idoneità o meno
O comunque le idee non tanto il libro contenute meritano una discussione favorevole contraria e nonno una considerazione
Puramente sentimentale di un atto di testimonianza perché il libro c'è l'atto di testimonianza
C'è però una ricerca reale che impegnerà e deve impegnare la sinistra io ritengo il centro in una ricerca comune
La seconda su Berlusconi il riesca su su Mosca dello sciopero la prima replica che non è inventata anche questa perché era già la visione di Craxi dopo gli scioperi e quindi c'è
Una non è una novità
Anche se evidentemente bisogna tenerne conto nel senso che però è un'altra cosa non contro lo sciopero ma per allargarlo che naturalmente non basta solo
Non bastano i segni del Paese perché poi c'è condizioni diverse tra una regione e l'altra
Lo sciopero toscano era ho già uno sciopero che conteneva dentro di sé un'alleanza più ampia rispetto a quella di altre regione quindi e te della testimonianza del fatto che non a caso i progressisti hanno vinto differenza
Di altre parti del paese perché non dobbiamo mai dimenticarci euro che lei non è che siamo stati sconfitti dappertutto c'è parte importantissime di questo Paese
Dove abbiamo vinto
La terza
Sui mezzi d'informazione mi rifaccio a quello che ho detto prima rispondendo a un'analoga domanda dal punto di vista generale cioè che bisogna dare importanza e fare della battaglia delle regole una delle battaglie fondamentali a questo proposito io voglio dire che mi sembra che i fatti confermino che l'ultimo discorso parlamentare che io ho fatto da segretario è il primo della nuova legislatura
Quello sulla fiducia al governo Berlusconi
Io dissi che contro questo governo non si poteva avere un'opposizione classica all'inglese
Come dire siamo già nella Seconda Repubblica c'è una destra che governa un'opposizione aspettiamo lavoriamo per cinque anni facciamo le nostre proposte
E poi ci sarà il lavoro per l'alternativa certo dobbiamo fare anche questo ma c'era un problema di legittimità democratica
Ma non nel senso che Berlusconi non avvio tutto i botti per essere letto che lo sappiamo tutti che li ha avuti purtroppo Ivo che ma nel senso che il problema della concentrazione dei Poteri politico economico e dell'informazione in una sola ma hanno era un problema di legittimità democratica
Naturalmente questo discorso non fu considerato nemmeno all'interno della sinistra fu posata eccessivamente
Calcato
Abbiamo incominciato a dire che bisogna convivere con questa destra avere un atteggiamento diverso Stuxnet darla sui problemi oggi vedo con piacere che tutti affermando che il problema delle regole
Entrato non è un problema astratto problema concretissimo e un problema fondamentale dobbiamo dobbiamo opporci
Costeggia che cioè scusate contino perché c'era già una parte di risposta a Ferrara dicendo per non farla lunga superiamo andare un po'più secchi no se no
Vediamola un po'televisivo aumenta la questione se no non non arriviamo alla fine il però danno andando più seccamente
Io non credo a una discussione
Sinistra con il centro dove si mandano lei
Ciascuno i propri emissari si ritorna mi ha detto questo dico questo ti do un po'di scuola privata non può nemmeno e così via dicendo penso a una rifondazione culturale tale che spinga il centro a dividersi come deve dividersi
In una destra vera e in una forza democratica avanzata che non ha paura
Se è democratica avanzata appunto dopo la fine del crollo del Muro dopo dopo che è successo nel mondo di essere organicamente alleata nell'alternativa alla testa quindi e un dialogo non tra emissari ma di elaborazione culturale comune io penso che rispetto a questo c'è un grande silenzio in Italia è un Paese che dove dominato dal chiasso
Ma è il rumore questo chiasso copre il silenzio il silenzio di idee il silenzio concettuale vero che quello di non comprendere che non si fa
In quel modo la politica ma si mette in campo in modo nuovo diciamo tutte le forze
E Stefano Passigli ha chiesto la parola
Più o meno voce di Pio Baldelli e quindi devo venire qui Albino stasera meno io vorrei fare due domande in realtà devo dire però prima che ho molto apprezzato questo libro l'ho molto apprezzato ovviamente sia per il suo contenuto politico per la franchezza con cui vengano affrontati i problemi del passato indicate certe linee per il futuro
L'ho molto apprezzato anche come editore mi ha dato anche un po'di invidia
Un po'di invidia per l'editore che lo ha pubblicato perché e qui non ne parlerò ovviamente qui ma spero che ci sia un'occasione di parlare anche dell'Occhetto scrittore è un libro strano costruito su due parti ovviamente a più mani e quindi diverso come stile ma credo che la prima parte meriti anche una valutazione proprio dal punto di vista del della scrittura e del dei riferimenti che vengono fatti che sono molto complesse che sono molto importanti perché ci sono un substrato dell'azione politica che dimostra come in fondo dietro quell'azione politica non vi sia solo una valutazione degli interessi e dello sconto degli interessi in un Paese ma la valutazione di diciamo filoni profonde della cultura del Novecento ma su questo
Non mi fermo perché però spero che in qualche occasione il Lido di Occhetto venga visto anche non solo come la testimonianza di un leader politico ma anche come un libro è come un volume almeno così chiavi io l'ho anche apprezzato il letto e volevo dirlo
Sulla ovviamente sull'Occhetto politico sul sulla messaggio politico del libro sul contenuto politico del libro credo che si debba fare una riflessione e porre due domande
Riflessione che dà luogo a una domanda e sul passato qualcun'altra domanda sarà sul futuro sul passato die un punto nodale che viene indicato con molta chiarezza ed è la mancata partecipazione o meglio la partecipazione per il ritiro dal governo Ciampi
E viene detto con molta chiarezza che quello è un punto di svolta è un errore è un errore obbligata credo che non si possa dire che probabilmente la storia poi della campagna elettorale sicuramente la storia dello stesso Governo Ciampi e forse quindi anche i risultati elettorali sarebbero stati diversi
Se il libro lo diceva Berlusconi fosse stato innevato l'arma della indicare il pericolo delle sinistre al potere ricordato lo spot in questi giorni gira insomma la quanto ancora si faccia leva su certi argomenti
E loro obbligato ecco pubblicato quanto obbligato perché i è mancata
Uno sforzo di volontà ulteriore
Si poteva evitare questo errore gli obblighi di che natura erano il partito non era pronto a seguire
Una ulteriore decisione in questo senso si temeva che cosa un non comprensione da parte del Paese del permanere in un governo che aveva anche il sostegno di forze che avevano in quel momento poi negato l'autorizzazione a procedere a Craxi
Questo per quanto riguarda il passato è una curiosità aggiuntiva in un libro che neri che risponde a molte curiosità e che fa intuire molti processi anche decisionali e per il futuro invece una domanda io credo che il punto forte sia l'affermazione ripetuta anche questa sera da Occhetto che la transizione non è completata che ci sarà una seconda secondo tempo in politica c'è sempre un secondo tempo l'importante è che duri quanto il primo che la porta abbia le stesse dimensioni che gli altri non giochino in ventidue contro undici cioè le regole del gioco come venivano qui sottolinea le regole del gioco però stanno mutando continuamente assistiamo una predicazione continuerà la domanda di Baldeschi
Allora qual è il vero terreno di scontro io credo che Occhetto abbia ragione e alcun altro importante punto sottolineato nel libro e quando si dice che occorre fare un'opposizione a due livelli veniva richiamando adesso e molto importante io ho pur a ammirando per molti aspetti
E comprendendo Napolitano su certe cose beh insomma la stretta di mano che non era colpa di Napolitano sia chiaro perché la mano gli è stata tesa ma la stretta di mano a Berlusconi è in questo momento un atteggiamento da non ha vere come sinistri
E credo che su questo Occhetto si è perfettamente convinto di questo quindi occorre avere una opposizione non all'inglese io ho tutta la mia vita ho coltivato la speranza che in Italia esistesse la possibilità di un'opposizione all'inglese ma il punto fondamentale dell'opposizione all'inglese e che la si lascia andare al governo
Mentre invece da noi questo non è avvenuto quindi occorre lavorare per il rispetto delle regole del gioco e queste richiedono un'opposizione anche dura e qui viene la domanda seconda domanda la prima era sulla partecipazione al Ciak la in questa prospettiva fino a che punto
Parla una persona che ha sempre fatto in fondo creduto in una politica illuministica fatta dal valore dei dei più che da interesso anche da interessi ma sicuramente anche da valori
E fino a che punto invece oggi la struttura sociale del Paese sia andata nel tempo modificando al punto che in realtà la nostra strada in salita
Nella modificazione delli non dei tanti interessi parcellizzati ma proprio questa indistinte sempre più ampio casse media viene oggi
Rimesso in discussione una sua vocazione fondamentalmente moderata in questo paese erano alcune delle cose che diceva anche Ferrara da una crisi economica
Ma nel momento in cui non vi fosse più questa attenzione al livello dell'occupazione questi tagli nella spesa che portano a toccare con mano certe certi segmenti della società che se non già lotta nati da noi lei faceva riferimento agli operai di Mirafiori che devono toccare con mano la politica del governo per convincersi di quello che nei comizi veniva detto ecco fino a che punto la strada non è in salita
Fino a che punto cioè una sinistra deve anche tenere conto
Che nelle società industriali moderne la diffusione di un benessere che indubbiamente c'è stato
Rende le regole del gioco ancora più vitali perché la struttura di base la struttura sociale del Paese in fondo ci gioca contro se continuiamo a muoverci nell'ottica tradizionale ecco semmai l'unica cosa che non ho visto nel libro che è ricchissimo di spunti è una riflessione su questo punto se esiste o meno c'è un richiamo la società deve terzo venete ma ecco c'è un processo di fondo di lungo periodo
Che gioca contro la sinistra tradizionale indubbiamente ma gioca anche contro una sinistra carovana una sinistra c'è un'opposizione carovana ridefinita
Ente e tale da inglobare
Anche segmenti importanti di forze di centro che però intendono opporsi a questo governo grazie
Per ciò che riguarda il primo punto io dico un errore se un un diciamo un errore che da cui siamo stati costretti per un fatto fondamentale
Cioè che quando nel momento stesso in cui quel parlamento
Ed eravamo dal momento in cui il Ministero giurato nelle mani del presidente repubblicano Gina passare ancora la fiducia
Quel parlamento a maggioranza aveva votato contro l'autorizzazione a procedere nei confronti di Craxi
Una nostra commistione con quella maggioranza applicata governo era avere l'appoggio di quella maggioranza in quel momento
Avrebbe determinato sicuramente uno una incomprensione non solo nel partito ma in gran parte del paese io ritengo tra l'altro che proprio per questo
Ci sono state deputati che hanno votato
Per Craxi
Non in considerazione della sua innocenza o perché sulla linea dei riciclati ma proprio in considerazione del fatto che quel voto ci avrebbe obbligato
A uscire perché
Vedeva no
Come un pericolo quel processo che non avevamo avviato
Voi sapete che io a Qusay subito allora la lega per esempio di aver in parte votato cose
Secondo me perché Bossi a differenza di molti che non avevano capito invece quello lo scrivo nel libro ma non le dico tutte le cose sono acque nessuno legge
Montecchi a spera che esse non hanno tante alcuni erano già a letto
A differenza di chi non aveva capito che c'era la carta forte quella che ne potevano giocare Bossi l'aveva capito
Era molto preoccupato quando in seguito all'episodio che che io racconto che dissi al presidente Repubblica vari
Bossi dichiarò subito che lì si presentava come sindaco a Milano cioè come una sorta di ritirata per preparare un'opposizione eccetera
Appena noi siamo uscite dalla governo è passato dal voto dalla posizione contraria alla posizione analoga alla nostra cioè all'asta
All'astensione
Quindi nel senso che si capiva che noi potevamo giocare un primo ruolo importante
E naturalmente avremo potuto giocare chi con coi un'azione di lotta perché per esempio se n'eravamo nel governo con Barbera che aveva il compito di affrontare le riforme quella legge non la facciamo passare se passa a quella legge potevamo uscire dal governo ma uscire in quel modo era un'arma
Estremamente forse quindi era obbligato forse fare quell'errore perché gli poi che ci sono anche gli errori obbligati
La politica è una scienza imperfetta cioè c'è un impasto perché tutta la logica che ha detto naturalmente avrà convinto palco dice allora Macchitella fatto fa di di uscire però noi dobbiamo ricollocare questo in quel momento perché adesso il problema Craxi lo vediamo in un altro modo il giustizialismo generale sacrosanto che animava la società in quel momento era un'altra cosa e quindi
Rimanere dentro avrebbe creato un clima che probabilmente per noi era insostenibile e quindi non c'è l'aver portato a quella lucidità
Poi di battaglia che bisogna fare comunque stando anche dentro il Governo che era necessari per la prospettiva ma io trovo che la risposta dalla domanda Che nella domanda stessa anzi
La ringrazio cioè io ritengo che non c'è nessuna possibilità di alternativa per una sinistra tradizionale c'è una possibilità di alternativa per una sinistra nuova che nuove in quanto e strettamente collegata agli altri convogli della carovana ed è nuova in quanto collega la capacità di rappresentanza degli interessi che è propria della sinistra ha una capacità di rappresentanza dei problemi che sono di tutta la società
Se non c'è questo corto circuito è questa soluzione positiva non si riesce a passare dai tweet dalla rappresentanza dei due terzi a quel cinquantun per cento che è necessario per poter dove
C'è ancora la lettore Franco che verrà chiesto un ma quando
Io velocemente anch'io ringrazio Occhetto per averlo scritto questo libro
Perché di pane sudore faccia molta chiarezza e quest'oggi in politica e un questione di grandissima di primaria importanza contiene in sé una concezione politica che ci può essere utile in questa fase e anch'io come Cluj ripetutamente dice nel suo libro penso che ci siano almeno due forse anche più o concezioni dei modi di intendere la svolta
Anch'io penso che la svolta vada intesa come un atto secondo quindi un nuovo inizio forse anche una un'ora un'ulteriore inizio però penso anche che la svolta si sia bloccata e questo è un limite che penso dobbiamo riconoscere tra Bologna e Rimini per intenderci che tra in quel periodo in quel lasso di tempo il PDS si è rimasto un po'in mezzo al guado che non sia riuscito a elaborare una cultura politica forse non è riuscito ad attrarre anche lavorazioni elaborazioni culturali che venivano così venivano facendo all'esterno del PDS e non è riuscito a dare un'immagine di una pratica di una forma politica di una forma partito nuova e ma io vengo a a questo momento che stiamo vivendo in questi giorni
Si è costituita una coalizione di interessi forti così
Forte da apparire invincibile per fortuna lo sciopero l'altro giorno è andato bene ma non credo che credo che questo che questo basti bisogna dare una voce politica a quello sciopero
E questo governo comincia a far paura comincia a far paura la spregiudicatezza con la quale si sì sì governo si compiano atti di governi si rilasciano dichiarazioni la violazione continua delle regole ecco come dare fiducia alla gente e dare concretezza una prospettiva politica vinti vincente non in un lunghissimo Periodo da Occhetto da detto terminando il suo primo intervento appunto per lui bisognerebbe costituire un fondo democratico ancora più ampio e quindi costa costruire una costituente
Democratica
Ecco ma come Tesser la questa costituente democratica quale ruolo deve deve avere il PDS può avere il PDS in questo momento ecco cosa farebbe lui domani se fosse ancora il segretario del partito
E per fortuna mi sono dimesso
Va
Io credo che questa è una domanda estremamente complessa con la quale possiamo diciamo aprire una seconda fase del del dibattito in parte
Ritengo che sia valida la risposta che ho dato prima all'altra domanda che mi sembra sì alla stessa quale di Passigli è anche quella di Ferrara
Che bisogna operare per trovare gli interlocutori Valle d ma che la scelta dell'interlocutore
Non può essere indicata come un perimetro su una carta geografica ma deve essere collegata anche alla visione che sia di una società alternativa rispetto a quella rappresentato dal berlusconismo dalle sue
Concezione però per fare un esempio concreto io ho già detto che noi siamo stati i primi a mette in discussione il vecchio statalismo
Però sento che c'è oggi un tentativo di conquista del centro dicendo semplicemente siamo anche noi liberisti che non mi convince
Perché allora a quel punto alla vinta già Berlusconi perché Berlusconi o Bossi sono liberisti più convinti no ed è giusto che sia così perché la sinistra ha dentro di sé un problema di coniugazione del mercato
Il suo rispetto delle sue regole con un problema dissenso dalla politica di senso del mercato di storicità del mercato di rapporto tra la capacità innovativa del privato e le esigenze sociali e comunitarie che fanno della sinistra la sinistra
Perché se non si se la sinistra dice no no più questi problemi va bene allora ci sono gli altri non si capisce più
Come risolvere presa la vera questione esiste un centro molto più moderato e che non si riconosce con la destra berlusconiana che attratto da un discorso impostato in questo modo probabilmente non in un giorno solo ma secondo me esiste può esistere se tu con convinzione lo diciamo lo solleciti
Sul piano politico e anche sul piano programmatico secondo me questo è il problema perché se noi diciamo che è la somma dei voti del PDS più quella di Buttiglione possono fare la maggioranza
Con questo non dare una risposta a quei giovani che forse in Toscana sulla meno ma presente a Roma se ne incontrano già tanti che sono andati vanno a destra
Alla quale tu devi rispondere con dei controvalori non con dei discorsi di pura geografia politica
Ecco una visione diversa anche con una lotta contro i valori loro i disvalori che una certa destra rappresenta quindi la strada secondo me in salita
Però va imboccata dal lato giusto questo sa di per potere arrivare ci
C'è ancora la signorina Bindi nove la
Allora
Siccome avevano chiesto di parlare per il primo a ebbene
Insomma ma comunque uno dei primi
Cioè io vorrei dire venisse vorrei tornare prima di tutto dirlo che esso uno che ti hanno io io uno dei primi
Di Sanya fin dai ritardi unita al fine negli anni settanta all'inizio degli anni Ottanta io ho seguito sempre Occhetto
E guarda è stata difficile dargli torto
Perché io sono seguite negli articoli e nelle interviste e io riportavo le vostre due all'assemblea gli attivi e ospitano diventassi segretario ma turistiche non veniva giù
A quel che ha sempre no ecco tu vedessi che o veniva giù ecco ma non perché perché io la pensavo così per carità
Io dico questo volevo tornare un attimo sulle dimissione Pola domanda
Io penso Cacciari è stato e brutale ma nessuna simpatia per il Cacciari veramente io io non tante liberati data veneziane non nel va bene è stato eletto
Punta conta suo
Ma ma non sempre per il nome perché c'era che si voleva quello schieramento però posi un problema giusto che io secondo me pur essendo che Jarrett
Hai fatto bene a dimetterti
Questo è il punto mamme mi sembra che non si rivolga quello che veramente le dimissioni indipendentemente da quello che tu puoi pensare anche idee o Cacciari o i giornalisti validi o quel gruppo di le dico mica presentare la direzione
Che a volte sarà messo in minoranza televisive Theta forzato la mano e ha fatto bene e perché se no non si era lì a parlare
Sì era una sera chissà quanti e porosa è stato mi hanno trattato bene dal comitato centrale fra l'altro è una cosa ne non è andata giù
Fra l'altro andata raggiungeranno veramente io
Hai fatto bene a dimettersi appunto dipendentemente da quegli otto penso anche se stesso perché io pongo la cosa in questa maniera il passo duro dell'ottantanove era indispensabile io suo gusto Déco aderito per carità ci mancherebbe ora si tratta di questo è come una staffetta mettiamo la quattro per quattrocento per cento sistemato poco quattrocento metri ci vuole di più senta se è stato il primo nella staffetta ora l'hai lasciata al secondo start nettista perché viola la la staffetta perché te non potevi più essere il segretario del PDS
Ma no perché tappeto le elezioni perché detta fatti Massimo la sua il sulle le condizioni oggettive dell'Italia self se ha fatto il piano si è fatto il massimo non c'erano le condizioni con un centro frantumatore non dava fiducia
Si sono riversati nella destra
Per me amore d'astrazione ci vuote darla proporzionali liutai sarebbe stati diversi cento avrebbe fatto un successone ma concreta situazione quindi qualche lavoretto dare anche fatto mai presentate un Berlusconi due leader pendolari andava bene ma per il Nonino
Poi non ha mai detto io non voglio fare il presidente del Consiglio invece doveva essere il diritto ma questa strade tattica non è strategia nubi si vedeva ugualmente appalti del terrore
Io vorrei che la stima il secondo la staffetta
La miglior cosa ma con le magliette
Il terzo potrebbe essere Veltroni che io me lo auspico
Però si potrebbe saltare anche Veltroni
Il secondo ne fa due a tanto fiato e la porta e quarto che questo quarto sarà il leader de dello schieramento
Proprio diciamo democratico che si contrappone alla destra e questo non potrà più essere del PDS i ma doveva essere un'altra persona
Che francamente io al momento attuale io personalmente non saprei indicare per lo meno non è stato nemmeno individuato
Ecco questo è appunto perché vuole arrivare a questo perché la domanda che pone per in continuo dei che ho detto finora è questa rete non hai nascosto che tu eri per Veltroni
Io ti domando le ragioni perché tu eri per Veltroni come sarei stato io se avessi votato
Per più
Io resto perché c'è differenza fra Sail fa il pensiero di Veltroni e di e e della maglietta perché la maglietta vuole i partiti
è un raggruppamento mentre Veltroni e io la penso come lui vuole un partito non subito ovviamente il primo passo sarà quello di di mettersi insieme ma un partito che si chiama il democratico che non abbia più nemmeno numeri progressista ma che abbiamo un partito un dal Dubai metro raccolga tutta la sinistra e gran parte del centro
Con un leader non nostro è un leader moderato che qui qualche nome ce l'avrei ma non lo dico perché se no sta casca la comincia volesse era abbastanza a corto perché se no non si fa questo passo
Se non si fa un passo simile mobili Faccin quel missili per detto puntualmente le elezioni perché Clinton in America ha fatto questo passo perché altrimenti non avrebbe vinto poi ci sarebbe stata un'altra volta la guerra del Golfo con pioggia non c'è stata quella del tanto che la domanda se l'ho fatta precisa o per violazione cielo signorina Bindi
Io mi permetto di contraddire un attimo su cento più che altro
Di porre il problema sotto un altro punto di vista le parlato del centro e della necessità di rischiare qualcosa al centro in opposizione alla destra
E su questo sono d'accordo però il problema è se non se noi vogliamo fare un centro come tale contiamo comunque girare intorno alla questione e non arriveremo mai a nulla
Perché tanto e mi sembra che la Toscana sia un caso abbastanza emblema abbastanza chiaro in questo senso la sinistra per da da una parte il centro perderà dall'altra euro arriveremo al nulla
Il problema che mi pongo ecco come ha detto lei c'è un problema democratico oggi in Italia
Un problema che peraltro la massaia che ha votato Berlusconi non gliene può fregare di meno cioè diciamo le cose in chiaro del problema democratico quindi l'unica cosa fattibile e veramente importante per il nostro Paese
Quindi Aliani tutte logiche locali provinciali nel regionali nazionali politiche la cosa veramente importante per il nostro bene paese decidere cosa vogliamo fare
Cioè se non si se non ragioniamo in termini di centro come una maggioranza che si vuole proporre governativa andremo in fu contro alle stesse identiche contraddizioni della maggioranza di oggi
Perché se si va ogni anno la sinistra e il il centro di Buttiglione hanno sensibilità diverse hanno origini diverse hanno dei punti in comune
Ma che non credo sia abbastanza per essere almeno allo stato attuali proponibile come forza di governo insieme allora quello che pensa che forse bisognerebbe dichiara questo a vedere cosa il problema oggi fa il problema oggi è la democrazia allora a mettiamoci d'accordo tra centro e sinistra per fare un programma di sensibilizzazione perché altrimenti con tutto quello che possiamo fare alle prossime elezioni in buone premesse buoni tre mesi di campagna elettorale per te per televisione ci siamo un'altra volta quindi mettiamo in chiaro questo
Mettiamo in chiaro che ci sono comunque dei punti di contatto tra centro e sinistra centri Buttiglione e sinistra quale può essere stato sociale e il lo sciopero l'ha dimostrato lavoriamo su questi punti concreti
E pensiamo forse meno alla coalizione governativa in questo mondo riusciamo a fare una proposta precisa facilmente individuabile perché riassume in poche poche parole e contribuiamo al Besta al nostro Paese in generale altrimenti rischiamo di fare una frittata e basta
Penso
Per la prima
La prima domanda è
Per la seconda domanda
Ma io sono d'accordo credo che rispondendo all'ultima proprio questo volevo dire cioè non possiamo partire dalla definizione astratta che la sinistra più il centro fa la maggioranza dobbiamo dire che cosa vogliamo quale Italia vogliamo poi definendo questo che il problema delle regole della democrazia sia diventato un problema centrale
Sono altrettanto d'accordo cioè ritengo che a questo punto la questione
Delle regole deve essere fortemente radicalizzata ma questo può essere questo può essere fortemente radicalizzata non soltanto perché ogni tanto si dice qualche frase in più o in meno sulla RAI ma perché si pone proprio di un problema di proprio ama complessivo di un circuito che riguarda formazione informazione passaggio dall'alto al basso della informazione della possibilità di Lecce non è quindi un programma che riguarda il modo nuovo di gestire e di usare il metro di i mezzi le tecnologie moderne dal punto di vista dell'IMI
Dell'informazione
Quindi
Penso che partendo dal presupposto sul quale mi sembra anche tu sei d'accordo che l'alleanza va cercata e va cercata anche al centro va capovolto il discorso non partiva discorso politicista
Partire dalla visione della società e dei problemi e su questa base costruire appunto questa nuova alleanza io ritengo che di fatti
La questione di Berlusconi di Berlusconi di Buttiglione è una questione che si dimostra da sé Buttiglione da un lato dialoga ma poi vuole tenere aperta la la porta verso la destra quindi alla vecchia politica dei due forni nella vecchia politica dei due forni e per questo io ritengo che anche questo deve essere superata dalla visione referendaria vera cioè che quella di avere due schieramenti e un centro che si divide tra un centro che dialoga a sinistra è un centro che dialoga a destra del grande equivoco che ancora aperti turn la società italiana innanzitutto è questo e più e tra l'altro finché rimarrà quaestor mai vediamo che quel centro rimane oltretutto anche il suo esile
Per cui la sua infinita allo stato attuale e che se si sposta a sinistra non ci fa conquistare nemmeno forse la maggioranza si sposta a destra invece gliela fa mantenere e quindi temo che se il discorso lo manteniamo sul terreno puramente politico questo lo sa fare bene anche Buttiglione lui si sposterà a destra se invece parliamo a al alla gente del centro
Sulla base dei contenuti dei programmi lo sciopero dei fatti una dimostrazione possiamo arrivare a questo spostamento relazioni regole Occhetto e buonanotte
Contestata che fa
Attraversa
Grazie