Critica e militanti

Un giorno da critica e militanti ho già segnalato in questa rubrica un lavoro di Alfonso Musci storico della filosofia giornalista culturale politicamente impegnato che si è occupato tra l'altro di Croce e di Elia Scaglietti
Oggi vorrei consigliare un suo libro Breve prezioso in cui mette la tradizione umanistica che gli è cara e che è in crisi da almeno un secolo a confronto con i fatti della cronaca del due mila venti
Si intitola dalla catastrofe alla speranza un alfabeto politico della vita offesa e lo ha pubblicato da poco l'editore manda Henze
La parola alfabeto l'allusione implicita ai Minima Moralia di Adorno avvisano
Subito il lettore della forma Mosaico aforistica e micro logica del testo che si muove tra dettagli ai campi lunghi e che privilegia le citazioni dagli intellettuali in grado di intrecciare tipi molto diversi di conoscenze come Canetti di nuovo la cui opera più difficilmente classificabile e quindi apprezzata più tardi si fonda sul tentativo di tradurre i linguaggi delle scienze umane nello stile flessibile personale di un letterato che non è specialista
Di nulla se non della propria vita o come l'antropologo Ernesto De Martino all'incrocio tra neo idealismo marxismo esistenzialismo e ricerca empirica
Inseguendo le radici dei problemi di oggi il ruolo dello Stato del papato della globalizzazione
Fino all'alba della modernità tra Rinascimento controriforme illuminismo Alfonso Musci mobilità una tradizione che va da Machiavelli a Botero
Fino a Francoforte e si passando per il piccolo Marx Croce Gramsci il pensiero meridionalista era Sociologia e traccia le linee
Che collegano questa tradizione la più drammatica attualità l'emergenza ecologica i documenti della Commissione europea sulle aporie dell'intelligenza artificiale vecchio sogno l'hai Domiziano
Le cripto valute la pandemia la guerra una naturale abilità di lettore un'ansia di militante senza partito si traducono qui
Nella forma del riassunto per spicco rigoroso del paragrafo in cui le ipotesi e le descrizioni si allineano evitando sintesi premature retoriche inutili unioni sincretismo che pure non rinunciando nemmeno ad accerchiare per l'ennesima volta il senso possibile di parole divenute
Spesso opachi passepartout come socialismo o utopica
è un invito insomma
Alla meditazione di difficoltà i nodi irrisolti quello di Muscia rispetto delle diversità
Di individui correnti ideologiche a frequentare un pensiero che non distorce con violenza ciò su cui ragionare ma contempla e cerca nella contemplazione di fare nuova scorta di energia per la prassi una prospettiva che Canetti come si dice qui imparò da Babel dopo essere sfuggito alla tirannide del satirico Kraus
Ma il titolo in ogni caso ci propone una via una strada Musci
Si diceva crede ancora nella tradizione così vessata dell'umanesimo la sua visione
E nutrita dell'idea leonardesche marxiana dell'uomo creativo artigiano della mente delle mani insieme si tratti di automazione industriale o bellica questo saggista vuole sempre svelare l'occultamento del fattore umano vuole arginare il principio di responsabilità il fatalismo
Che sono stati già la tragedia del Novecento che oggi ci ricorda inducono le nostre società apparati che rese mute dalla mancanza di simboli adeguati e incapaci di riconoscere il male ad accettare ad esempio il quotidiano olocausto dei migranti
Da questo punto di vista non sono poche presto le colpe dello storicismo caro a Moshe Luís infatti e attento correggere tutti riduzionismo i lettere dice laiche le filosofie che schiacciano il passato sulla contemporaneità addomesticando seppellendo l'irriducibile alterità dei vinti delle epoche e delle culture radicalmente differenti la cui memoria
Invece custodite riattivata
Come monito contro la diciamo così ogni ogni presenza del presente
Tuttavia non sarebbe male fa reagire
Forse di più gli autori di riferimento di questo alfabeto con una tradizione liberale non crociana diciamo Einaudi Anna o empirista apatia falsa coscienza incapacità di riconoscere il male sono poi atteggiamenti che riguardano anche la guerra in Ucraina e a pagina centoventi Musci fa un ottimo riassunto della questione che andrebbe volanti in atto impostato ovunque contro gli sproloqui degli intellettuali italiani che spudoratamente prescindono dai fatti ma forse l'atteggiamento deplorevole da cui derivano gli altri citati o che degli altri e l'affetto più grave in un'epoca in cui tutti rivendicano
Identità corporative è l'incapacità di immedesimazione nelle storie degli altri questi imperturbabile distaccati spettatori del naufragio di buccia
O di Mariù Paul scrive Musci sono di due tipi o di un solo tipo ma con due volti
Il primo affoga meccanicamente tutte le carni umane nell'indistinta categoria della ferocia di tutte le guerre
E non ha la forza di provare il dolore distinguere i casi vuole annullare
Il terrore nella quiete pacifica dei propri desideri
Il secondo invece più compiaciuto della rovina foga tutto nell'indifferenza tecniche fretta di un pensiero malesi con la storia come banco da mattatoio il diritto della storia a calpestare gli individui più avanti Bushi
Citerà von Clausewitz l'aggressore amante della pace egli vorrebbe conquistare le nostre case senza sparare un solo colpo
E a proposito di Mattatoio notevoli sono le pagine dedicate alla nascita dei macelli moderni di animali e alloro legame con le stragi
Umane del Novecento qui l'Autore Città Upton Sinclair e José troppe Colizzi e ancora il suo Canetti è sempre il tema della situazione estrema che abbiamo ereditato dal Novecento senza a quanto pare saperlo svolgerà lo stesso
Che occupava l'Antonio Gramsci di altre pagine intense il prigioniero qui evocato da Musci che con parole
Che ha un lettore di oggi ricordano il Primo levi dei sommersi e salvati descriveva la fatale trasformazione molecolare della personalità in carcere
Cercando in tutti i modi di resistere con la sua leggendaria volontà di autocontrollo una descrizione che Musci
Con perfetta padronanza dei testi riconduce alla formazione linguistica e filologica di Gramsci e alla sua visione storico politica dei mutamenti sociali
E questi accostamenti Lollo lo si accennava e lo si vede sono il frutto di una continua ricerca sulla genealogia dei problemi e dei pensieri degli uomini sui modi della loro trasformazione
E sulle analogie tra struttura apparentemente astratto in materiali e storia materiale tra gli organismi storico tecnologici e quelli naturali per questo
Per voce così importante un mediatore di saperi come De Martino ma lo è anche soprattutto perché davanti alla società di massa Del Piero ventesimo secolo De Martino indicato l'incapacità di queste società
A tradurre in simboli e linguaggi credenze capaci di rendere domestico il mondo le loro anzi apocalittiche che così da culturali sono divenute psicopatologiche l'altro lato della situazione estrema infatti il pensiero apocalittico la catastrofe del titolo di Musci
E la insomma la percezione che i rischi totali del mondo contemporaneo rischi dovuti a una razionalità tecnologica enormemente sviluppata da una specie che invece è rimasta la stessa nei secoli sono sproporzionati all'immaginazione dunque
Alla al senso di responsabilità che dovrebbero avere i membri di questa specie cioè gli uomini ma nel titolo del libro la catastrofe sembra potersi rovesciare in speranza e cioè un aggettivo Tick a questo proposito che percorre tutte queste pagine di Musci contro intuitivo Musci
Tenta di rianimare la dote umana più sacrificata dal meccanismo dello sviluppo moderno ovvero da quelle norme apparato burocratico che i sistemi politici sociali economici fatalmente accumulando e che rende i politici Mary tecnici o demagoghi
Questa questa dote l'immaginazione l'immaginazione dell'alternativa lo stesso pensiero apocalittico se veramente immagina fino in fondo le conseguenze
Degli atti umani e la catastrofe possibile può infatti essere utile secondo Muscia cambiare la rotta costruire una vasta solidarietà
Diciamo da Ginestra leopardiana ecco
La Ginestra la flessibilità che le proprie in cui Moshe spera deve portare l'immaginazione dell'alternativa non verso le utopie rigide le macchine spietate della modernità teorica ma verso un buon riuso delle rovine di ciò che resta del passato anziché abbattere costruire ex novo con violenza razionalistica occorre per Musci ricombinare con immaginazione flessibilità i pezzi di storia di natura in mezzo a cui viviamo in cui l'autore fa esempi architettonici e cita altri due intellettuali molto versatili ma forre Bezzon qualunque struttura vogliamo costruire ci ammonisce politica potrà mistico culturale non dobbiamo mai
Esaurire del tutto le risorse non dobbiamo essere tentati di renderla onnicomprensiva o ogni esplicativa occorre insomma lasciare sempre un residuo di energia potenziale lasciare quella porta aperta da cui quando le istituzioni e le strutture create sì Sclero Tizzano in false
Certezze può raggiungerci il vento nuovo dell'alternativa dunque il Consiglio di oggi Alfonso Musci dalla catastrofe la speranza un alfabeto politico della vita offesa
Ma dense editore a risentirci venerdì prossimo