"RAI domani: un servizio pubblico senza futuro?"

Assemblea dei comitati di redazione che quella prevista dallo statuto prima della celebrazione del congresso io do il benvenuto a tutti i colleghi dei comitati di redazione
Che sempre ma in questa fase con a Ciampi accentuata Lenna sostengono
Una partita non indifferente e vi devo dire che i colleghi giornalisti della RAI sono guardati con particolare attenzione da tutti gli altri lavoratori dell'azienda come con particolare attenzione anche da tutti gli altri colleghi giornalisti
Quelli responsabili perché tutti si rendono conto
Che il servizio pubblico che deve assicurare una informazione completa e corretta
Ai cittadini e uno dei perni delle garanzie democratiche
Non sono parole le scontate
Le ovvie né inutili queste che accende
Do il benvenuto ai colleghi dei comitati di redazione sollecitandoli ecco ad intervenire in modo molto
Assiduo
Con le loro esigenza
Con le loro analisi con le loro riflessioni su questo momento particolarmente difficile e delicato parlando della RAI
Si può semplicemente dire appunto che particolarmente perché non è che abbiamo mai avuto momenti faccia
Vorrei dare ecco un un breve saluto ad alcune persone che ci onorano della loro presenza
A questi lavori
Comincerei con il prefetto di Potenza il dottor Renato profili al quale rivolgo un saluto anche da collega perché un collega
Il presidente dell'azienda promozione turistica dottor Gerardo Mariani
Il presidente dell'amministrazione provinciale dottor Donato Salvatore e il presidente dell'azienda di promozione turistica di Maratea si Rini dottor Franca Franco Gambardella
Pregandoli con molta schiettezza ecco di essere molto rapidi molto breve ecco il presidente dottor Donato Salvatore prima e le il dottor Franco mi apparve la vogliono rivolgere un saluto all'Assemblea
Il dottor Salvatore
Io sono particolarmente lieto di poter salutare a nome personale dell'amministrazione provinciale di Potenza i partecipanti al convegno nazionale dell'Unione sindacale dei giornalisti RAI
Desidero altresì ringraziare coloro che si sono adoperati perché questo appuntamento avesse luogo qui a Maratea in questa splendida località della provincia di Potenza il mio un saluto e tale deve esserlo rapidamente una riflessione e concludo
Questo è un convegno il cui significato le cui risultanze hanno particolare rilevante attualità alla luce del dibattito
Che si è posto proprio in queste settimane all'attenzione del Paese cercava valenza il ruolo del servizio pubblico televisivo
Che si è posto e nelle forme discutibilissimo in cui è stato posto da parte del consiglio di amministrazione della RAI e dello stesso governo
Questione questa il cui esito a mio avviso è rilevante sarà rilevante ai fini della esigenza più generale che è il nostro Paese di difendere di ampliare gli spazi di democrazia e di partecipazione
Credo pertanto che il demo di questo convegno Rai domani un servizio pubblico senza futuro posto nei termini in cui è stato posto mettermi interrogativi
Non possa che avere una risposta chiara è netta il servizio pubblico di informazione televisiva essenziale alla vita democratica di questo Paese
Discutendo pronti a discuterlo certo forme e qualità ma non mettendo mai in discussione la sua esistenza
Il servizio pubblico televisivo essenziale in una società dove il mutamento è veloce e dove fenomeni gravi accadono in questo Paese con una crescita del potere economico dentro i mass media
E che mette in discussione la indipendenza e l'equilibrio dell'informazione e quella dei suoi operatori
Viviamo in una zona grigia della vita del Paese nella quale fenomeni politici e dei grandi mezzi di comunicazione di massa presentano gravi rischi per il patrimonio di libertà individuali e collettivi che siamo riusciti a costruire in questi anni
è un problema che non si può affrontare se non in maniera netta e chiara l'informazione in questo Paese non può essere concentrata nelle mani di poche manipolata rapporti e non può soprattutto sfuggire a regole democratiche che devono essere certe sono questioni queste tante pure essenziali per comunità come le nostre nelle quali il servizio pubblico televisivo
In particolare costituisce il mezzo principale dell'informazione
Comunità le nostre nelle quali invece in crescita la richiesta di maggiore informazione e partecipazioni
Quindi lungi dal discutere della esistenza o meno del servizio pubblico televisivo a mio avviso occorre la ripiegarsi seppur in una fase difficile come quella che viviamo
A far crescere gli spazi dell'informazione nazionale e di quella regionale in particolare delle strutture delle sua struttura supporto
Della competenza e della professionalità
Dei suoi operatori consentitemi di spendere gli ultimi secondi di questo mio saluto ricordando a questo convegno un appuntamento che ebbe anche anche allora luogo qui a Maratea un appuntamento di rilievo organizzata organizzata Luxe dall'allora dato da un suo protagonista vittoriosa BIA un gommino canzone qui a Maratea
Che aveva come titolo informazione punto debole dalla cultura meridionale
Io credo che questo tema la sua valenza abbia oggi invece una caratteristica nazionale non possesso riguardato solo alla nostra alla nostra realtà per le caratteristiche dicevo prima un valore nazionale perché vi è una fase di barbarie di incivili Mendo culturale
Degli studi e delle biblioteche sostituite dagli stati e dalle discoteche
Ci sono occasioni e concludo come queste e questioni come quelle che citavo per le quale val la pena di spendere ancora un impegno
Accanto al vostro quello personale e di quanti nella mia realtà hanno ancora a cuore valori dalla crescita sociale civile e culturale e che continua a richiamarsi cala migliore lezione del meridionalismo
Quello di dosso e Salvemini che certo erano politici ma erano anche i giornalisti buon lavoro
Dottor Franco Gambardella
A nome dell'azienda di promozione turistica di Maratea che mi onoro di presiedere porgo il benvenuto a tutti i convegnisti
Ma l'atea
Trentacinque chilometri di Costa tra la Campania e la Calabria
Che sono stati rispettati e presentano un ambiente armonico con delle strutture periferiche frazionali molto belle con un centro storico molto antico che vi invito a a visitare con un Borgo Medioevale bellissimo che abbiamo qui di fronte vi porge il benvenuto
Noi siamo una realtà piccola abbia puntato molto sulla qualità e non siamo molto onorati quindi di avere qui questo convegno a cui annettiamo grande importanti avendo in mente una grande ambizione che cioè tutti i giornalisti partendo da Maratea facendo ritorno nelle loro dimore paghino il pedaggio della Nostalgia o lavoro
Grazie
Prima di dare inizio ai lavori formali con la relazione del segretario due cose rapidissimo la prima un ringraziamento sentito tutti coloro ecco che ci hanno dato questa possibilità in quest'ambiente confortevole e anche bello per tenere i nostri lavori ovviamente di ringraziamento perché promotore di tutta questa iniziativa che è riuscito a governare ecco tutte le persone che si sono date generosamente ecco a darci quest'opportunità ovviamente il collega vittoriosa via che vogliamo
La seconda cosa ecco
La seconda cosa ecco cioè anche questa volta ai nostri lavori ecco presente radio radicale e come al solito
Pur dando dal mio punto di vista parere favorevole alla registrazione perché è stato sempre questo lo stile dell'Usigrai
Formalmente ecco voglio chiedere all'Assemblea precisando una cosa che chiederemmo informalmente ai colleghi di radio radicale di darci le cassetti di registrazione
Non soltanto di questa ma soprattutto dalla precedente perché abbiamo un piccolo particolare e delicato problema ci devono eventualmente dare subito la casetta perché c'è stata una cosa molto increscioso
Una collega membro di comitati di redazione che modo civile ha posto un problema
Se visto in qualche modo recapitare una lettera i richiami in base alla legge trecento stupratore non abbiamo bisogno
Nei in tempi rapidi di avere la registrazione perché sindacalmente dobbiamo dare
Entro cinque giorni una risposta che tutela chiaramente in senso positivo la Colli se siete d'accordo
Si effettua la registrazione dei nostri lavori da parte di radio radicale
C'è qualche obiezione no benissimo la parola al segretario Giorgio Bazzoni
Colleghi innanzitutto vorrei ringraziare le persone che hanno permesso la realizzazione di questo appuntamento devo dire che non conoscevo Maratea ma mi pare che luogo sia perfetto
E mi devo però scusare con voi perché per l'ennesima volta io non non leggerò la relazione perché sinceramente non ho avuto il tempo di realizzarla gli eventi
Che si stanno succedendo
Roma è fuori Roma in queste ore sinceramente non mi hanno permesso di organizzare un lavoro un lavoro serio
Il risultato quello che ti dirò delle sensazioni e delle come dire dei fatti accaduti anche nelle ultime ore
Colleghi questo è l'ultimo appuntamento prima del congresso
Io credo che questo debba valere oggi nel nel nostro incontro ne dobbiamo riuscire a costruire oggi quel percorso che dovrà portarci a via firma a riaffermare secondo me con grande forza le ragioni di questo sindacato che in questi anni con tutti gli errori commessi che sono molti
è però riuscito come dire a realizzare quello che era l'obiettivo principale che si era proposto quello di tentare di costruire un vero servizio pubblico che ancora non siamo riusciti a realizzare fino in fondo
Va comunque difendere la centralità di questo servizio all'interno di questo paese
Io credo che quindi dovremo costruire insieme il percorso che ci porterà a metà di ottobre
Dall'altra parte vita ci porterà Merana d'altra parte Maratea è uno degli appuntamenti che avevamo promesso avevamo deciso di fare una prima assemblea dei comitati di redazione a Milano quindi al Nord e visto che il grosso la nostra azione per ragioni oggettive si svolge a Roma e avevamo promesso in quell'occasione che saremmo riusciti a organizzare un incontro prima
Del congresso anche al sud e questo mi pare che sia una delle promesse che siamo riusciti a mantenere con le dobbiamo riuscire a costruire tutti insieme il percorso che dovrà portarci anche nella differenza delle posizioni io spero ad un congresso unitario
Perché l'unità di questo sindacato è l'unità della Federazione della stampa
Sono le ricchezze più grandi che ha questa categoria io credo che se un pezzo di
Di possibilità di mantenere la nostra autonomia c'è bene questo pezzo di possibilità e tutto integralmente nella nostra possibilità volontà di mantenere L'Unità della categoria ecco a un mese dal dal nuovo appuntamento congressuale
Io mi devo dire che per quanto mi riguarda sono orgoglioso nel mio piccolo di essere stato il coordinatore di questo sindacato e sono orgoglioso perché credo che quello che le redazioni hanno fatto in questi due anni soprattutto quello che hanno fatto
Nel negli ultimi giorni sia la dimostrazione che il lavoro fatto dei precedenti segretari di questo sindacato da da Orazi dei chiodi da Giulietti è riuscito a costruire una categoria che ha nell'autonomia la sua stella polare
Come chiama errori ne sono convinto
Però quanto è successo in questi giorni ha dimostrato
Che quei giornalisti lottizzati di cui tanto si parla
Bene
Un pezzo della loro lì libertà sono riusciti a ricostruirsi alla riconquista arsenale e l'hanno fatto integralmente da soli anzi l'hanno fatto mentre dall'esterno più forti erano le pressioni per ricondurli alla vecchia lottizzazione
Di questo ne sono assolutamente convinto
E allora
Permettetemi prima
Di
Entrare nel
Vivo grossi problemi di rivolgermi
Ha un collega del giornale al collega Granzotto
Che nei giorni scorsi anzi l'altro ieri o ieri ha scritto un fondo intitolato una lezione di scorrettezza Paolo Granzotto
Si riferiva al nostro al nostro sciopero nostra astensione audio e video
Dopo aver
Chiacchierato
Di democrazia e di regole sindacali
Il nostro collega ci dice che i giornalisti della Rai scioperano e mentre tutti gli altri
Pagano con la propria busta paghe giornalistica RAI non pagano
Porsche operando
E allora bisogna spiegare a questo collega
Senza neppure soffermarsi su problemi di etica e di deontologia
Bisogna spiegare a questo collega che innanzitutto buon cronista anzi cronista normale
Come prima cosa si informa
Si informa e per esempio capisce che c'è una differenza tra sciopero e astensione audio-video
Durante i giorni di sciopero i giornalisti non vanno a lavorare
Durante
Le le astensione audio video i giornalisti alla Rai vanno regolarmente a lavorare si presentano sul posto di lavoro fanno
Le loro sette ore e un quarto come da contratto spesso in condizioni di difficoltà fanno anche lo straordinario perché continua a lavorare
Oltre al settore un quarto e quel giorno trovano comunque una decurtazione della busta paga
Una decurtazione che del trentacinque quaranta per cento ma è comunque la decurtazione della busta paga nel giorno in cui si lavora regolarmente questa il dato allora non vorrei trovarmi a dover fare lezioni a un collega così illustre però innanzitutto andiamo a verificare la differenza tra astensione audio video e sciopero ecco perché mi pare come dire
Fuori luogo
Quello che dice ora che lezioni di democrazia e di correttezza e compagnia bella siano provenienti da questi acrobati del cavillo è una cosa che fa montare il sangue agli occhi io credo che questa sia una cosa che fa montare molto di più il sangue agli occhi ai colleghi della RAI
Io sono molto soddisfatto
Del risultato conseguito dallo sciopero di due giorni fa
Una presenza una
Sì
All'astensione audio video del settanta per cento delle testate nazionali e l'ottantacinque per cento delle sedi regionali credo che sia come dire
La prova più chiara della compattezza di questo sindacato e delle ritrovarsi sempre nei momenti decisivi tutti insieme ecco io continuo a chiedermi come mai l'azienda ieri e l'altro ieri non abbia reso pubblici i dati che riguardano questo sciopero
Bene
La cosa mi colpisce moltissimo per una ragione particolare
Alle undici dell'altro ieri mattina quando lo sciopero cominciava
è cominciata il martellamento delle segreterie di redazione evidentemente su indicazione del dell'ufficio del personale
Il martellamento le segreterie di redazione per cercare di capire chi partecipava allo sciopero e chi no chiedendo anche alle segreterie decretazione di raggiungere i colleghi a casa per sapere se avrebbero partecipato allo sciopero oppure no
Beh questo è un bel
Un ben strano modo di comportarsi
Io direi che è il limiti delle regole anzi diciamo chiaramente è oltre le regole bene questo che era un chiaro tentativo di intimidire i colleghi assortito essendo affetto che abbiamo visto tutti nessuno
E cioè lo sciopero è integralmente
Felicemente
Arrivato a buon termine
Alle undici colleghi hanno cominciato a telefonare non è mai successa
E i Comit e i capiredattori ricevevano anche fax in cui si invitavano tutti quanti a lasciar liberi i lavoratori di partecipare oppure non lo sciopero
Quasi che ci fossero stati i picchetti del sindacato fuori dalle sedi regionali o fuori Saxa sul di Saxa Rubra nulla di tutto questo nessuno è stato chiamato nessuno è stato sollecitato da noi tutti hanno scelto liberamente come d'altra parte siamo abituati a fare
Allora l'azienda
Che pure ci teneva tanto
A conoscere questi dati di adesione allo sciopero
Bene l'azienda questi dati non li ha resi pubblici
E nello stesso tempo l'Inter sindaco fa ricorso dicendo che abbiamo commesso una illegalità
Allora vedete siamo pronti a confrontarci anche con Inter Singh per una ragione molto semplice
Non più di tre mesi fa abbiamo sostenuto un confronto con la Commissione di Garanzia Commissione Cassese
E in quell'occasione abbiamo dovuto fare il nostro solito lavoro quello che purtroppo da da alcuni anni
Continua a ripetersi arrivano i nuovi dirigenti dell'azienda dobbiamo portarli per mano a conosce dall'azienda spiegando la differenza tra rete e testata tra operatore ci Talice operatore tra giornalista professionista pubblicista e collaboratore e tutto quello che comporta bene con la Cassese abbiamo dovuto spiegare ai
Ai dirigenti di quella Commissione
Che esiste anche lo sciopero che videro per cui per lo sciopero dei video non c'è bisogno di dare dieci giorni bene abbiamo scoperto che i componenti la Commissione Cassese non sapevano neppure che esiste una forma di sciopero come quella della modifica e allora
L'Inter Singh decide di ricorrere pur avendo avuto un chiarimento non più di tre mesi fa
Benissimo
E probabilmente anche questo è il segno di una stagione politica che sta cambiando perché altro ragione al mondo per capire perché stiamo andando a questo non ci può essere
Siamo siamo stati attaccati da alcuni colleghi quelli del Gruppo dei Cento perché hanno detto lo sciopero è politico
No lo sciopero non era politico colleghi
E credo che un testimone migliore del ministro Ferrara non potessimo averlo il ministro Ferrara ha definito il nostro sciopero legittimo anche se eccessivo
Il fatto che la mettesse il ministro Ferrara credo che sia la dimostrazione più chiara
Che questa non era nostra intenzione e non erano queste le motivazioni del nostro show
Abbiamo scioperato per una serie di motivazioni
La principale è che siamo fortissimamente preoccupati per il futuro del servizio pubblico troppe cose non stanno andando
Troppi segnali arrivano e nessuna certezza
Arriva nessuna risposta concreta arriva al sindacato
L'unica risposta che abbiamo vista è stata una precisa violazione contrattuale ne abbiamo assistito tra venerdì e sabato scorsi ad una serie di scene che neppure la peggior prima Repubblica c'aveva mai presentato
Penso a un consiglio di amministrazione che si riunisce
Che rimane ore riunito che alle venti e trenta fa uscire un comunicato dell'ufficio stampa che nega anche il consiglio di amministrazione sia riunito
E che riprende la sua riunione per arrivare fino alle quattro di notte
E siamo al sabato mattina alle dieci del mattino il consiglio d'amministrazione si riunisce di nuovo per arrivare alle nomine bene lo stesso presidente della commissione di vigilanza Taradash si è chiesto perché tanta fretta
Beh abbiamo chiesto anche noi ma nessuna risposta è arrivata abbiamo saputo che le nomine erano state fatte perché il giovedì precedente con una violazione contrattuale erano stati approvati i piani editoriali
Per questo hanno detto i consiglieri d'amministrazione possiamo permetterci di fare le nomine
Sono state fatte le nomine in quel modo ignobile
E
L'altro ieri il consiglio d'amministrazione ha chiesto lo slittamento dalla riunione di Commissione vigilanza perché la motivazione che non erano pronti i piani editoriali
E allora delle due l'una o i piani editoriali c'erano o non c'erano comunque violazioni contrattuali a strapotere ne sono state commesse una dietro l'altra
Questo io credo che un sindacato non possano accettarlo anche perché in genere
Questo si chiama modo per palpare le reazioni dell'avversario e vedere fino a che punto l'avversario subisce senza dare risposte
Il metodo non abbiamo accettato
Da trent'anni con tutti i direttori generali con tutti i presidenti della Rai il sindacato è stato convocato insieme con i comitati di redazione e ai comitati redazioni come prescrive
Il contratto è stata data comunicazione del nome del direttore
è in questa volta non è successo questa volta la comunicazione è arrivata via fax
Cosa se non secondo noi inaccettabile pensate tanto inaccettabile che questo forse è il caso che i colleghi la carta stampata che sono presenti ne tengano conto al TG due ancora non sanno ufficialmente che loro direttore perché il fax al TG due non è mai arrivato
Dice ma probabilmente mancava la carta certe e probabilmente per questo che è un consiglio d'amministrazione un direttore generale deve chiamare il Comitato di redazione degli chi è il nuovo direttore
O non avevano il coraggio di spiegarci che erano i nuovi direttori non per quelli che entravano
Ma perché sarebbe stato difficile spiegare le ragioni per cui venivano ad uscire i direttori che erano già in azienda
Queste sono le ragioni dello sciopero
Io sono convinto che se qualcuno ha in mente di ridimensionare il servizio pubblico scusate ma io sono convinto che ci sia questo Obiettivo
Io non sono dell'idea
Che mi hanno presentato alcuni che è un sindacato si mette da una parte aspetta di essere convocato per discutere del piano di ristrutturazione e poi contratta con la controparte il numero degli esordi
Bene io sono dell'idea che prima di varie di arrivare a questo sindacato debba spendere tutte le sue forze per impedire che si arrivi a un piano di ristrutturazione soprattutto in un'azienda come questa
Perché le condizioni non ci sono questa è un'azienda vincente siamo pronti a razionalizzare né tutta l'azienda siamo pronti a discutere di un ammodernamento della RAI non siamo assolutamente disposti ad accettare un suo ridimensionamento
Non c'è nessuna ragione al mondo per farlo o forse c'era una politica questa sì politici
Questa simbolica
E perché probabilmente questa azienda deve pagare lo scotto di aver vinto unico pezzo di pubblico in questo Paese di aver vinto la sua battaglia con il privato
E purtroppo in questo periodo il privato è rappresentato dal Presidente del Consiglio che è un dato che come dire dobbiamo tener presente ma vedete c'è un'altra ragione per cui si è scioperato ma è uno dei tanti elementi dello sciopero questo vorrei che fosse ben chiaro
Che cosa si può pensare
Di un'azienda che vede arrivare direttamente dalla concorrenza tre o quattro direttori
Direttamente alla concorrenza direttamente dal dal concorrente privato
è logica una cosa del genere
è logica a prescindere ripeto dalle qualità professionali dei colleghi che arriveranno è logico fare uscire direttori che in otto nove mesi hanno incrementato lo share
E hanno incrementato quindi l'arrivo di pubblicità per la RAI mi chiedo quale azienda anche privata farebbe una cosa simile
La FIAT secondo voi
Carcere per uniti per il tutto quello che ha fatto
E noi dobbiamo cacciare solo un nome per tutti dobbiamo cacciare Volcic
Per quello che ha fatto noi no probabilmente
Cioè da controparte sì
Perché io gli ho detto
Al direttore Volcic che fortunatamente un uomo di spirito
Quando l'ha detto ma forse mi cacciano però ha detto io incrementato gli otto concave risposta è stata questa la sua colpa questa è la tua colpa ha incrementato otto punti per questo ti cacciano
E questo è un dato che dobbiamo aver presente
Questo è un dato che dobbiamo è presente con lei
Perché io non credo che noi direttori potranno avvenire o avranno intenzione di venire
Per abbattere il nostro share a nostro audience
Però come dire noi un altro pezzo di strada insieme probabilmente dovremmo fatto per vedere fino a che punto potevamo arrivare con i nostri direttori
Ecco
Il dato
Lo ha presentato se non ricordo male ecco
Sul Corriere della sera di ieri TG la RAI dalla polvere alla Fininvest
Settembre amaro per i dj Fininvest alle testate salgono le testate RAI salgono si attestano su valori superiori a quelli dell'inverno scorso e tre telegiornali da Fininvest continuano a scendere
Vi ricordate quando a gennaio Emilio Fede comunicava spesso e volentieri indirette sui telespettatori le continue lettere sui TG che sul TG che fu di corsi sembrano tempi lontanissimi
Da aprile il calo non si è mai fermato dal quattordici al tre al dodici e cinque di giugno al dieci e cinque di agosto ma ragazzi però questa anche la battaglia semplice perché un conto è fare informazione è un conto è fare cabaret
Quindi su questo come dire giochiamo sul velluto
Ecco io credo che queste siano le ragioni per cui dobbiamo tener presente che non c'è stata da parte nostra nessuna pregiudiziale nel momento in cui abbiamo scelto vi assicuro
Con grande tensione discutendo di andare allo sciopero
Siamo talmente come dire convinti di dover ascoltare sempre le valutazioni dei nostri dei nostri colleghi delle dei comitati di redazione delle redazioni che di fronte alla possibilità di fare uno sciopero sabato scorso abbiamo deciso
Di ascoltare prima tutte le assemblee e lunedì abbiamo accettata abbiamo sollecitato
Abbiamo sperato che tutte le assemblee si tenessero e le assemblee si sono tenute e il mandato è stato chiaro
C'è stato un problema con l'orario io credo che nell'assemblea dei giorni scorsi il
Il l'equivoco
Che si era realizzato con i colleghi della radio
Siamo riusciti in qualche modo a risolverlo
Però vedete
Nel momento in cui l'azienda
Nel momento in cui ci sono tensioni non c'è la certezza di quello che sta per succedere nel momento in cui si va da un direttore generale e alla domanda avete intenzione di dismettere gli impianti
La risposta è non preoccupatevi faremo una grande azienda
Seconda domanda avete intenzione
Di
Mettere fuori dall'azienda gente risposte non preoccupatevi faremo una grande azienda e comunque per il momento non useremo la quattrocentosedici
Beh di fronte a questo
Giusto c'era anche il problema nella radio ci siamo interrogati a lungo se procedere a a indire lo sciopero immediatamente oppure no
Bene di fronte alla cosa del genere io credo che non ci sia possibilità di dare come dire alla controparte la possibilità di ragionare ancora la risposta di un sindacato che abbia ancora
Forza e compattezza e creda in quello che fa non può che essere una risposta dura e immediata
è una risposta che è arrivata e che Secondo noia
Ha dato la dimostrazione di una rinnovata fiducia nelle scelte che il sindacato ha fatto ripeto con molte con molti errori non c'è alcun dubbio
Ma che probabilmente nelle sue linee portanti
Sono come dire confermati
Da tutti i collegi
I colleghi che appartengono al gruppo dei cento e controparte
Hanno deciso di non aderire a questo sciopero
Ecco io devo dire che sono molto deluso dall'atteggiamento dei colleghi del gruppo di cento decente di controparte
Vi dico innanzitutto
Perché credo nelle regole del sindacato
Regola del sindacato che quando un'assemblea decide anche a maggioranza una certa linea
A quella linea ci si attiene
Oppure ci si dimette per esempio certi se sia di un comitato di redazione
Ma se l'Assemblea deciso a quella linea ci si attiene
Non si vota un documento non si accetta che venga un votato un documento e poi nel momento in cui a quel documento si deve stare ci si chiama fuori
Mi ricorda tanto quando da ragazzini
Giocavamo a pallone
Si decideva se giocare ad un gioco un altro
Si diceva la maggioranza vince sul tipo di gioco da fare e generalmente il padrone del pallone se non avere erano la maggioranza prende il pallone e se ne andava
Ecco questo è stato l'atteggiamento dei colleghi del Gruppo dei Cento che l'incontro
Non mi è piaciuto sinceramente il fatto che mentre
Tutti i giornalisti della RAI stavano faticosamente cercando di tener testa all'azienda in una giornata di sciopero difficilissimo non è piaciuto
Che qualcuno di quel gruppo cominciasse a urlare
Ha ragione l'azienda ha ragione l'azienda l'azienda dia il numero degli aderenti allo sciopero faccia sapere subito bene
Vi giuro sul mio onore siccome eravamo già in contatto con tutte le testate con tutte le redazioni nel momento in cui quella dichiarazione è stata fatta
Ho chiamato l'azienda e ho detto date immediatamente i numeri perché per le vanno benissimo quindi prima li date e meglio stiamo ancora aspettando che li diano
Stiamo ancora aspettando che l'azienda di enorme e però scusate da nessuna parte si sente dire ha ragione l'azienda date ai numeri dell'adesione all'uscio
Questo secondo me non è corretto
Io però credo che proprio perché
I colleghi
Che invece si ritrovano sulla linea del sindacato Usigrai hanno dimostrato di credere
In quella che è come dire una linea da parte di questo vertice aziendale io credo che da parte di questo vertice aziendale
Debba essere fatto ancora qualsiasi sforzo per cercare di impedire una divisione che a livello di Federazione della stampa sarebbe devastante nel momento in cui stiamo per andare al rinnovo del contratto di lavoro
E allora su questo occorre secondo me che noi ci muoviamo all'unità della Federazione della stampa non può essere messa assolutamente in discussione
E io devo dire che in queste settimane
Dal vertice della Federazione della stampa
A partire dal presidente dal segretario
Ai segretari e presidenti delle associazioni regionali è venuto un segnale di solidarietà all'Usigrai che credo pochissime volte negli ultimi anni si sia realizzato
Questa è la dimostrazione che tutti teniamo all'unità della federazione
Io credo che noi dobbiamo continuare allora a interrogarci dobbiamo continuare a studiare a farci mine a usare la fantasia
Per cercare di rimarginare questa ferita
Non per un problema di Usigrai ve l'assicuro è incerto è anche un problema di uscire
Ma è soprattutto per l'unità della federazione
Andare al contratto in questa situazione generale
Con un sindacato spaccato
Significa consegnare su un piatto Toro nemmeno d'argento su un piatto d'oro il futuro dell'autonomia professionale dei giornalisti bene credo di non dire nulla di clamoroso se lo dico che il futuro dell'autonomia professionale dei giornalisti italiani
Sia uno dei perni della difesa avevano della democrazia in questo Paese
E allora o ci rendiamo conto che la partita in gioco è questa oppure tutto sarà come dire di qui a quattro mesi credo che avremo ben poco da discutere e ben poco su cui litigare
Allora io credo che con anzi i colleghi del Gruppo dei Cento di controparte in Federazione della stampa ne dovremo continuare a incontrarci e a cercare di risolvere i problemi che sono aperti
L'unica cosa
Noi siamo pronti a discutere di tutto di Regolamento di politica di Iazzi di azienda di sindacato di tutto siamo pronti a discutere
Con un unico giuridica pregiudiziale tutto deve avvenire alla luce del sole
Tutto devono sapere i comitati di redazione tutto devono sapere le redazioni tutte le redazioni devono essere coinvolte in questo confronto nulla può avvenire a livello di vertici
Perché al ma l'esperienza dei capibastone fatta dieci anni fa quando io per la prima volta sono entrati il sindacato Vernon ci vogliono non ci voglio più stare è un'esperienza che non accetto di rivivere più
è un'esperienza che credo nessuno dei giornalisti a RAI che in questi giorni hanno dimostrato di aver fatto un lungo tratto di strada credo che nessuno di questi giornalisti voglia Rivi
Allora riforma dello Statuto non c'è alcun problema
Con una sola condizione
Che
Le regole del voto possono essere toccate
All'indomani del congresso
Per il resto per il momento un voto una testa
Non c'è alternativa
Siamo pronti l'abbiamo già detto
A discutere
Di rinnovo delle regole
Delle regole elettorali
Io credo che usando un po'la fantasia
E nemmeno tanto rassicuro usando un po'la fantasia
Sia possibile trovare un percorso
Che gli accordi risolva questo problema per i margini la ferita se se un pezzo della ferita sono le regole congressuali
C'è un altro pezzo della ferita sono i rapporti con l'azienda
Bene io credo che su questo il perché non si è ancora più in discesa
Perché da quello che dichiarano i colleghi del Gruppo dei Cento di controparte il rapporto con l'azienda deve essere un rapporto fra parti ben contrapposte e su questo siamo i primi
Come dire abbiamo dimostrato credo negli ultimi giorni e l'abbiamo dimostrato proprio con lo sciopero
Quando qualcuno immaginavo sperava che questo sindacato aspettasse ancora prima di rispondere
Quindi su questo siamo pronti come dire a discutere in qualsiasi momento con tutti
In Federazione della stampa fuori a Saxa Rubra o fuori perché vorrei che fosse chiaro un altro dato
Che la palazzina F stanza trentacinque di Saxa Rubra e aperta a tutti non è aperta soltanto a quelli che credono le l'Usigrai
La palazzina FI Saxa Rubra è aperta a tutti i giornalisti della RAI
Anche quelli del Gruppo dei Cento quando i colleghi del Gruppo dei Cento ci chiederanno una stanza dove fare le loro riunioni assemblee non ci sarà alcun problema faranno loro assemblee nelle stanze di Saxa Rubra perché quella è la casa del sindacato dei giornalisti RAI
Non ce n'è un'altra
C'è quella e c'è corso Vittorio Emanuele che è la casa dei giornalisti tutti italiani allora io credo che questo sia l'obiettivo che dobbiamo porci di qui a pochissimo
I colleghi dell'esecutivo e dei garanti stanno lavorando moltissimo per tenere aperto questo tavolo di confronto
Io credo che soltanto dei pazzi potrebbero immaginare di interrompere questo questo confronto che ha dei momenti anche come dire scalpita potremmo definirli bene concrete soltanto dei pazzi potrebbero interrompere decidere di interrompere questo confronto
Di giorno e di notte ma dovremo comunque riuscire a ritrovarci su quel tavolo
E se dovremo arrivare ad una rottura dovrà essere una rottura su cui come dire la la verità è talmente chiara che non c'è alcun problema a rompere ma io non credo
Ripeto credo che usando la fantasia neppure tanta le condizioni esistano per procedere in questo senso
Perché vedete
L'attacco non è al sindacato dei giornalisti RAI l'attacco non è al contratto integrativo della RAI l'attacco è al contratto nazionale di lavoro
L'attacco alle regole che sono alla base dei rapporti sindacali
E questo
Questo vertice della Rai è l'esempio come dire più chiaro della nuova linea che la federazione degli editori vuole realizzare hanno provato non più di cinque mesi fa quattro mesi fa a farci saltare lo scatto contrattuale di maggio l'hanno fatto con noi non perché noi fossimo
Più cretini o più carini
L'hanno fatto con lui perché quella doveva essere come dire la palestra su cui esercitarsi se fosse passato il salto dello scatto di mangimi RAI sarebbe andato giù lungo su tutte le redazioni italiane
Bene io di una cosa mi rammarico
Che in quel periodo che in quei giorni i colleghi della carta stampata non abbiano capito che saltati noi non sarebbero saltati tutti loro
Non l'hanno capito c'è poco da fare
In quei giorni abbiamo urlato
Ma nostra voce rimasta assolutamente fuori dei fogli alla carta stampata
Ora ho visto due o tre giorni fa ho visto qualche direttore scrivere fondi in cui diceva beh insomma ragazzi allora questi colpendo la RAI c'erano veramente intenzione
Di appianare questo Paese
Di spianare questo Paese e qualcuno aveva anche parlato di all'ipotizzato flebili lamenti che sarebbero usciti da Saxa Rubra
Beh ventiquattrore dopo arrivato uno sciopero
Con l'ottanta per cento di partecipazione forse chiamarlo flebile non è esatto
Però nel frattempo che hanno fatto questi nostri colleghi sono scesi in campo hanno urlato che stanno cercando di far saltare le regole del contratto
Hanno urlato che probabilmente al centro dell'attenzione della tensione è l'autonomia dei giornalisti della RAI e dei giornalisti tutti non solo quelli aerei io non li ho sentiti urlare
Chiedono a noi di urlare
E ma loro rimangono ben ben trincerati dietro i loro muretti
Bene
Noi siamo pronti a fare la nostra battaglia però è venuto il momento che esca allo scoperto di siamo stanchi di andare sempre avanti e sempre da solo
Perché voi davanti c'è l'azienda e dietro spesso ci sono colleghi
Che non hanno il coraggio di venire al nostro fianco in prima linea diciamo così
L'attacco colleghi al contratto e alle regole
In questo famoso incontro del di lunedì sera quello
Quello che poi ha portato alla
Allo sciopero
Il
Professor Biglia come lo chiama Vittorio ferito
Professor Prodi
Il professor Biglia
Alle nostre domande ma il contratto di lavoro sta lì
Rispondeva sì sì
Ne faremo un nuovo
Nuovo protocollo di accordi sindacali
E il segretario della Federazione della stampa che devo ringraziare perché è stato veramente lunedì sera ha dato dimostrazione di una professionalità al tavolo della contrattazione
Incredibile
Lo ha messo in difficoltà almeno dieci volte nell'arco di un'ora
Continua a ripetere sì professore ma
Prima c'è il contratto che è già stato firmato
E la risposta era sempre sì sì sì certo faremo un grande accordo di protocollo un grande protocollo di rapporti sindacali beh allora colleghi e qui c'è poco da fare qui tenta di coccole di sostituire il contratto di lavoro colonna un nuovo protocollo
Alla con nuovi rapporti sindacali bene su questo non ci possiamo stare
Guardate che i nostri contratti la Carta dei diritti e dei doveri che abbiamo imposto noi a quell'azienda con cui dovranno essere consociati e tutte quelle cose lì che ormai ci ripetono ogni giorno sta molto ma molto più avanti
Dei protocolli sindacali che sono stati firmati in questi anni lei vari enti di Stato e magari anche negli enti privati siamo molto ma molto più avanti
E allora noi indietro non ci vogliamo tornare continuiamo a credere nel contratto e nella Carta dei diritti che fa parte del contratto fino a prova contraria
Allora l'attacco secondo né
L'attacco è alla e al mondo dell'informazione
E al mondo dell'informazione che probabilmente qualcuno ritiene che stia disturbando troppo il manovratore o i manovratori
Un mondo dell'informazione
Che non è abbastanza in linea
Con
Il
Nuovo vertice di questo Paese con la maggioranza di questo Paese
Vorrei ricordare soltanto il momento in cui Berlusconi ci ha ricordato che in nessun Paese del mondo la televisione pubblica andava contro il Governo bene
Ne siamo qui qui per confermare che una televisione pubblica non può e non deve andare contro il Governo
Ma non può e non deve essere a favore del Governo
Visto che tutti parlano di Europa e allora ci venissero a raccontare quello che pensano
Gli istituti pubblici in Inghilterra
Se non ricordo male lo chiamano il cane da guardia per la democrazia band dobbiamo essere il cane da guardia la democrazia
Siamo ancora lontani e
Colleghi riuscirci e però poniamocelo come obiettivo e nessuno
Cerchi di interferire tra noi e raggiungimento di quell'obiettivo
Però io credo che ormai siamo agli schieramenti finali
C'è chi crede nell'autonomia della della professione e che ritiene che sia inutile
E in questa battaglia non a caso
Io vedo in prima linea il giornale
Del fratello minore del fratellino
Di Berlusconi
Un giornale che ormai scende alle
Sato
Potessero realizzarsi
Allora io non so chi di voi ha letto in questi giorni il giornale ieri c'era Paolo Granzotto oggi c'era un'altra serie di articoli
E c'è ripresa della dichiarazione di un collega oggi
Oggi molto famoso
Il collega Enrico Mentana
Io non ho mai
Non ho mai avuto niente da dire
Su Enrico Mentana e quando qualcuno mi ha chiesto una valutazione professionale di Enrico Mentana ho sempre riconosciuto un ottimo professionista
Però Enrico Mentana ricorda male riferisce male
Ai colleghi del Giornale
Quando gli dice
Che quando sono entrato in RAI
C'è stato uno sciopero del sindacato dei giornalisti perché ero troppo lottizzato insieme con altri
Non è vero
Non ci furono scioperi ci fu una protesta si è vero
Però il problema è che Mentana
Non urlò perché eravamo lottizzati
Mentana o no perché né la quota non c'erano abbastanza uomini dalla sua corrente quella che allora presentava il PSI di Martelli
E allora bisogna che queste cose si ricava
Sono molti mesi che prendo insulti
E lo faccia in silenzio
Però vedete credo che a tutto ci sia un
Si entrava per lottizzazione tredici anni fa senza aver lottizzazione la mattina stessa in cui sono entrati in questa azienda ho avuto un unico obiettivo
Quello di superare quel meccanismo perché vedete dieci anni prima e ne ho ancora la copia ho mandato una richiesta all'allora direttore generale Bernabei per poter sostenere un concorso per entrare in RAI
Dieci anni prima di entrare in RAI
C'ho messo vent'anni
Per vedere realizzata realizzato quello che c'era scritto in quella in quella lettera un concorso per i giornalisti della RAI
E in quei mesi
In quei giorni i colleghi come Mentana non si battevano per il concorso si battevano per le botte
E allora vedete
Nel momento in cui alcune cose bisogna pure ricordare
Sono uno di quelli
Che in dieci anni attentato insieme con tutti i colleghi di costruire un percorso di autonomia per i giornalisti della RAI se ci sia riuscito o no non lo so certo il mio pezzo di strada l'ho fatto e intendo farlo ancora
Intendo farlo ancora
Perché l'autonomia
Integrale non l'abbiamo ancora raggiunta
Il servizio pubblico che noi immaginiamo non l'abbiamo ancora realizzato e allora io voglio esserci
Voglio esserci
Voglio tentare di vedere se riusciamo a fare questo pezzo di strada tutti insieme
Vedete
Per quel tipo di sindacato
Quello delle quote
Per quanto mi riguarda non c'è più spazio
E sono convinto
Che per il novantanove virgola novantanove per cento dei giornalisti RAI
Questo sì un dato ormai assodato
E siamo credo pure in ritardo
A ripetere sempre questa su
Abbiamo cercato di introdurre di imporre imporre regole all'azienda RAI bestiale
Perché siamo convinti
Che la base delle regole si possa costruire
Un
Una Rai che sia veramente al servizio del cittadino utente del cittadino che si è un pezzo di sistema Paese
E allora le regole non possono pre vedere
Che nei prossimi giorni
Nell'assisteremo ad una nuova infornata di Esterni che entreranno in Rai e non conoscendo la macchina
Naturalmente la INCE per anno
Senza dimenticare con un'altra infornata di esterni ci costerà l'ira di Dio non costerà soltanto a noi
Costerà alle tasche del cittadino utente
Quello di cui tanto cerchiamo di difendere i diritti
E questo
Mentre sono state bloccate
Si dice per ragioni economiche
Quelle cinquanta sessanta promozioni che stanno sul tavolo di un famoso giusto lavorista giuslavorista
Che sta cercando secondo me sta abbattendo il muro ne sta battendo la testa contro il muro da settimane alla disperata ricerca di una soluzione che salvi la faccia tutti bene soluzione salga faccia tutti non c'è
Perché per quello che riguarda noi per quello che sappiamo noi quelle nomine sono assolutamente legali regolari
E quando dovranno venirci a dire
E allora sì credo che avremo modo
Di
Di farci purtroppo amaramente due risate
E questa nuova infornata
E avremo modo di verificare qualche altra cosa
Qui continuiamo a dire
Che il contratto e le regole prevedono che i dice se li scelgano i direttori
Bene sono cinque giorni
Che sui giornali appaiono altri direttori ed altri vince
Io non so
Se noi direttori
Riusciranno ad ottenere di come dire scegliersi i propri vice in piena libertà oppure no
E però è chiaro che quando li nomineranno basterà fare un confronto con i giornali che abbiamo visto in questi giorni e capiremo se le scelte sono state fatte in libertà oppure se invece qualcuno come diceva
L'Adnkronos sabato mattina
Ora si può andare alle nomine dei direttori perché l'accordo politico è stato trovato
Ecco non vorrei che ci trovassimo alla seconda anche con i vigili
Io sento parlare i TG tematici
L'azienda non c'è ancora ha spiegato che cosa sono d'azienda non ci ha ancora spiegato se sono testate a parte se sono edizioni il TG o altro però continua abbiamo già cominciato a sentire che c'è una serie di direttori o aspiranti direttori
Ma dico ragazzi ma non eravamo arrivati
Alla alla RAI nuova
Non dovevamo fare una cosa completamente diversa fine della lottizzazione basta coi partiti che entrano ed escono
Dove sta la vita
Sì
Peggio di così credo che non si possa procede
Quindi in questa situazione
Non c'è alcuna incertezza del futuro
L'azienda in uno stato come dire
Caotico in questo momento
Leggiamo di dismissione degli impianti leggiamo di possibilità di usare la quattrocentosedici la cassa integrazione
Leggiamo di vendite come per esempio il televideo
E già mondi
Aziende come le consociate che dovrebbe essere
Vendute ridimensionare tagliate
Ci parlano di multimedialità e poi ci dicono probabilmente rinunceranno al mercato della carta stampata e dell'homevideo
Girano tutte queste voce nessuno smentisce
Quando si va in azienda a chiedere
Certezze la risposta e non preoccupatevi costruiremo una grande azienda
Bene
Su questo non possiamo procedere
Dobbiamo avere certezze risposte immediate e concrete
Così avanti non credo che si possa andare a lungo
Si dice che questa è il piano
Che avevano in testa i professori
Sì
Nelle famose cinque pagine aggiunte
Allora il piano dei professori per quello che è stato possibile non è passato
Ora io non vorrei che qualcuno venisse con l'idea che le cinque pagine aggiunte
Che a cui ci opponemmo con grande virulenza allora diventassero Jordi nani amministrazione su cui confrontarsi debba passare alla alla ristrutturazione e quindi al numero delle persone da fare uscire e ai pezzi da aziende di azienda da dismettere
Perché vedete se passa la logica
Di una RAI l'anno prossimo a nove mila persone
Passera credo molto più velocemente è la logica di Marai nei tre anni successivi a quattro mila perché a quel punto il risultato sarà stato ottenuto una RAI identica la Fininvest
è una RAI identica la Fininvest è inutile perché c'è già la Fininvest e perché la Fininvest del Presidente del Consiglio
Vedete poi io facendo questo mestiere da due anni sono diventato anche un po'può malevolo
Però qui c'è qualcosa che
Per quanto mi riguarda non quaglia
Il
Piano
Che l'azienda va delineando in silenzio senso un confronto sindacale
Si avvicina sempre di più a quello che era uscito qualche settimana fa sull'Espresso e che si diceva era stato scritto dagli esperti della Fininvest per la
Allora non ho avuto ancora il tempo
E vi assicuro che da domani vada verificare vada prendere fotocopia di quel piano e vada a verificare di quanto si avvicina a quello che sta succedendo
Anche perché quel foglio semi ufficioso che Milano finanze
Per cui da qualche settimana apprendiamo delle intenzioni del nuovo vertice aziendale
Non più di quattro cinque giorni fa
Ci ha fatto sapere per quanto ci riguarda noi siamo corporativi quindici interessiamo di questo
Ci ha fatto sapere che i giornalisti passeranno nello nel corso all'anno prossimo da mille seicentottantanove a mille trecento
E allora se la cassa integrazione non si usa se l'articolo trentatré è stato utilizzato fino in fondo in questi mesi per qualcuno ci deve spiegare come usciranno questi trecento colleghi nei prossimi due anni
E che cosa può significare
E che cosa può significare
Fare uscire trecento colleghi se è vero che questa è la
Maggiore azienda d'informazione del Paese o forse bisogna farli uscire per impedire che siano
Giorno agenda d'informazione del Paese
Non sono mai arrivate risposte ad alcuni interrogativi
C'è stato
Gianni Contardo consigliere della Sipra che è stata invitata ad andarsene che se n'è andato che prima di lasciare ha domandato
Sì pregresso dal sette per cento Publitalia dell'uno e cinque letizia Moratti non gradisce
La risposta non è mai arrivata la stiamo ancora aspettando abbiamo richieste in varie occasioni
La risposta non è arrivata in compenso però sempre attraverso
Questi queste uscite clandestine
Abbiamo potuto conoscerne gli stipendi no Street i nostri stipendi perché se non è pubblica L'Espresso e qualche altro giornale non riconosceva
Quindi hanno dovuto
Sono usciti i nostri stipendi
Abbiamo chiesto un'inchiesta
Ricordo male ma non mi pare si arriva da nessuna risposta sull'inchiesta interna
E non è bastato
è uscita anche
Un altro un altro
Dossier sulla produttività dei giornalisti della RAI
Un'altra di quelle cose simpatiche
Anche in quel caso abbiamo richiesto all'azienda una risposta della risposta non c'è stata salvo però a prendere che dagli studi che l'azienda ha fatto immediatamente quando è uscita
Quella notizia i dati che il giornale presentava erano assolutamente assurdi
Si dimostrava che non avevano nulla a che vedere con la produttività dei giornalisti RAI però non una parola è uscita dal vertice a difendere la produttività dei giornalisti RAI a difendere la faccia
Dei giornalisti a
A difendere la dignità dei giornalisti della RAI
Poi c'è stato qualcun'altro
Che
Che ci ha detto che nelle sedi regionali lavorano per un minuto e quindici ogni settimana
Come
Trenta secondi qualche cosa del genere
E allora
E allora
E allora il mio amico Maurizio Blasi che è sempre molto attento a queste cose
Al nemico ha chiesto di darmi qualche dato
Allora i giornalisti delle sedi sono cinquecentotrenta
E ogni giorno fanno quaranta DG e sessanta GR
Venticinque ore di TG e GR al giorno
Con ventidue mila servizi e TG nazionali nel novantatré e diciotto mila ventidue
E diciotto mila servizi AGR nazionali nel novantatré
Poi ci sono le informazioni in lingua tedesca ladina e francese lo share del novantatré alle diciannove e trenta stato di oltre il venti per cento
Lo share dal novantatré alle ore quattordici è stato del quattordici per cento
E allora sono dati su cui vogliamo soffermarci e non abbiamo mica problema l'ho detto tante volte io non capisco perché ogni volta dico siamo pronti a confrontarci e non c'è mai uno straccio di personaggio pubblico o privato
Di quelli che ci ha attaccato dedica va bene vengo confrontiamoci no dodici confrontiamoci veniamo a Palermo a Modena a Genova a Bologna a Milano decidete voi l'ora il giorno non c'è mai nessuno che ha cinque minuti per confrontarsi con me su queste cose
E questo come dire è un problema abbastanza fastidioso
Perché sentirmi blaterare
E non trovare mai l'occasione per poter replicare vettura
è dura ed è anche antipatico
Io come dire di una sola cosa
Sono certo comunque che tutto questo quadro generale
Sta fortemente preoccupando non soltanto noi
Ma tutti gli altri comparti aziendali
Io devo dire che per la prima volta dopo molti anni
Si è riaperto un dialogo e un confronto molto sereno
Con gli altri sindacati aziendali
Stiamo cercando di arrivare ad una qualche iniziativa comune
E il i documenti che sono usciti tra ieri e l'altro ieri dovrebbero essere la dimostrazione più chiara
Stiamo tentando di farlo
E allora se per la prima volta
Tutti
I sindacati e l'azienda anche quelli che fino
A
A due mesi fa
Si scannano se tutti i sindacati aziendali riescono finalmente a dialogare e confrontarsi è perché la sensazione che ha il sindacato dei giornalisti RAI è una sensazione diffusa
E allora può anche darsi che stiamo sbagliando tutti anzi lo spero
Ma Roma dicono
Meglio aver paura che prenderle
E allora dobbiamo cercare di stare attenti
Meglio aver paura che prenderle ci mettiamo tutti intorno a un tavolo e vediamo se riusciamo a rispondere tutti insieme a queste nostre ore da questi nostri timori
Io sento parlare in questi giorni nelle varie iniziative che ci sono a livello parlamentare
Una cosa è certa noi non entriamo
Nel futuro del consiglio d'amministrazione non sappiamo e non intendiamo farlo
E al Parlamento che spetta decidere qual è il futuro del consiglio d'amministrazione
Non è cosa che ci tutti
Noi vogliamo però che il consiglio d'amministrazione si confronti con noi anche attraverso il
Direttore generale e ci dica chiaramente che cosa vuole fare della Rai
Se crede nel servizio pubblico se crede nella sua centralità se crede nel fatto che siamo in grado di mantenere
La nostra forza
Quella che ci viene come dire
Da un certo punto di vista contestata dal concorrente privato
Questo questa è la domanda a cui i nostri dirigenti devono rispondere e che ancora non hanno e a cui ancora non hanno risposto
L'ora
In Parlamento si sta parlando anche di altre cose
Sita si sta parlando di come
Di come sia possibile forse
Superare la legge
Che ha portato alla nomina prima dei professori e poi del nuovo consiglio d'amministrazione
E allora occorre che ricordiamo uno due cose di quella legge
Quella legge fu fermamente voluta innanzitutto dal sindacato dei giornalisti della RAI
Ci andammo noi fuori dal Parlamento a fare il volantinaggio organizzammo spot andammo da tutte le massime autorità dello Stato per sapere per ottenere quella riforma
Sarò un fuori dal Parlamento quando deputati e senatori no
Non è giusto deputati soprattutto
Invece di votare preferivano uscire dall'aula per far mancare il numero legale era nostra idea
Che attraverso quella legge saremmo riusciti
A espellere la lottizzazione dalla RAI
Avevamo inventato
Questa idea
Abbiamo avuto quest'idea delle nomine di un consiglio d'amministrazione più ristretto è fatto dai presidenti della Camera e del Senato che allora ricordate no
Venivano eletti con un sistema proporzionale
Eravamo convinti che quelli fossero le autorità massime potessero darci la certezza dell'autonomia
Bene non siamo assolutamente delusi
Da quella battaglia e non siamo pentiti di averla fatta
E però nel frattempo
Vedete la politica viaggia più velocemente in questo caso il sindacato
è cambiato il meccanismo di elezione e siamo al sistema maggioritario
E allora i presidenti della Camera e del Senato sulla cui autonomia evidentemente non è il assolutamente lecito discutere beh però sono i rappresentanti di una maggioranza e far nominare un consiglio di amministrazione rappresentati di una maggioranza significa portare l'azienda sotto il controllo di una maggioranza che poi esprime il governo
E allora
Come dire noi siamo convinti
Che si debba andare a un superamento di quella legge
Anche perché era una legge lo ricordiamo che doveva essere utilizzata per una sola volta e mai più
Bene oggi sento parlare di una di uno schieramento progressista
Che vorrebbe tornare a a far nominare i consiglieri d'amministrazione della RAI
Da
Dalla Commissione di vigilanza cioè torneremmo alla lottizzazione come prima e non so se meglio di prima comunque torneremo indietro per lo meno di tre anni di quattro anni
E noi
Non ci stiamo ci sembra un errore gravissimo
Non è gravissima anche se questo come dire può sembrare strano
A chi vive ormai da mesi o da anni di pregiudizi convinto che questo sindacato sia il sindacato dei progressisti no
Questo è un sindacato che ha fatto la sua strada in piena autonomia l'ha fatta diritta e sulla sua strada ha incontrato a volte degli alleati ha colto degli oppositori ma si son trovati sulle nostre posizioni non noi sulle loro
A proposito la consociazione vorrei ricordarvi un passaggio della relazione di ragazzi a Trieste
Arrivava
Il giorno successivo
Alla nascita della Terza Rete del TG tre
Ci preoccupa tutti all'indirizzo che le scelte operate sembrano diffondere all'intero quadro istituzionale che in RAI può sembrare a qualcuno squisitamente positivo sul piano politico
Che siano cadute vecchie pregiudiziali e che sia stato identificato un lotto da affidare omogeneamente ad un'area politica di opposizione
Ma sindacalmente questa estensione della logica consociativa non è certamente altrettanto positiva e le stesse nomine perdono il contenuto professionale che pure avrebbero di fronte ad una consociazione politica allargata ancora maggiore diventa l'esigenza di autonomia da parte del sindacato
E questo e siamo assolutamente convinti rimane la nostra valutazione anche oggi
C'è un'altra ipotesi quella come dire
Governativa
Per cui dovrebbe essere il governo a fare nomine della RAI
Badate qualcuno magari
Ipocritamente pensa di non farle fare direttamente al Governo ma magari all'azionista di maggioranza l'IRI Liri dipende dal ministro del Tesoro e di conseguenza farle fare a lire come farla fare al governo
Almeno ci parliamo chiaro fra noi nel nostro piccolo
E allora no
Non ci siamo neppure con questa ipotesi
Perché
Saremmo torneremmo andremmo dalla padella alla brace
E vedete anche su questo c'è una tesi di pochi giorni fa
Che è quella che è sostenuta da Gianni Vattimo sulla stampa e che arriva all'indomani della proposta del mini del presidente Scognamiglio
Che era detto facciamo come in America
E Vattimo dice il sistema americano prevede tutto un insieme di contrappesi a cominciare dalla struttura federale che da noi non esistono per cui il governo la maggioranza rischia davvero di diventare pura e semplice occupazione dello Stato
Sì
Secondo noi così
E allora
Io credo che
Ne dobbiamo impegnarci su un dato quello di riuscire a costruire tutti insieme il servizio pubblico farne un vero istituto di garanzia non so se ci riusciremo
Però io mi chiedo
Di fronte ad una a ipotesi di lavoro come quelle che si stanno confrontando i Parlamenti in queste ore
A qualcuno l'idea di fare un servizio pubblico veramente al di sopra e al di fuori dei partiti della maggioranza di governo
è venuto no
Perché in Italia c'è
Anche se il sistema maggioritario
Qualche problema ora lo comporta ma c'era una strada che poteva essere percorsa da quella vera del meccanismo la Corte costituzionale
La secondo me bisognerebbe inventarci né uno
Che valga per il per il governo della RAI
Che ne so una cosa per cui
Due amministratori nominativi due li nomina il Parlamento e due il Presidente della Repubblica o il consiglio degli utenti o qualcuno che sia rappresentativo di questo Paese
E poi
Il rinnovo dei del consiglio non sia
Contestuale
Ma avvenga per passaggi successivi e cioè due o tre
Dopo un certo numero di anni due o tre lo concerto altro numero di anni due o tre dopo un certo alto numero di anni questa sarebbe l'unica garanzia per avere un governo che non è mai sotto il controllo di un unico soggetto
E allora se c'è come dire la volontà di costruire questo servizio pubblico vero credo che anche questa follia
Che possiamo lanciare da qui credo che possa essere qualche cosa
Da poter come dire utilizzare sempreché sempre che nel frattempo il Parlamento non abbia avuto la forza non abbia la forza invece di confrontarsi su quella che ne immaginiamo si è invece la strada principale da percorrere la strada maestra quella di riuscire a confrontarsi e e realizzare una vera legge di sistema qualche cosa che prenda che si occupi del cavo del satellite dell'etere
E che Barda però dalla spartizione la torta pubblicitaria
C'è in Parlamento oggi questa volontà
Di affrontare un problema tanto delicate su cui secondo me ci vuole tanto coraggio
C'è questa volontà io credo che questa sarebbe la risposta più forte
Che potrebbe dare la maggioranza di governo quella di cui presidente il Presidente del Consiglio ecco questa sarebbe la risposta più forte più coraggiosa che potrebbe venire da quella maggioranza
Io non so se il Parlamento e la maggioranza siano pronti un per quanto ci riguarda nei suoi confronti
Colleghi credo che
Dobbiamo aggiornarci a domattina sì che la Assemblea riprende domattina puntualmente alle nove se non c'è nessuno iscritto a parlare io siccome farò un intervento vuol dire che mi sacrifico alle nove chi vuole di gliela sentimenti
Veramente
Ognuno adesso se
Sì
Sì
Proveniente
No no io leggo nei nomi sono i spaventose non c'è nessuno
Tenute Pubblico ministero