ADAPT - Focus. Salario minimo: la direttiva europea e la sua applicazione concreta nei paesi membri dell'Unione Europea

Così tanto spazio di approfondimento settimanale Conad apre l'Associazione per gli studi internazionali e comparati sul diritto del lavoro e sulle relazioni industriali abbiamo con noi la direttrice Arafat Silvia pattini per tornata grazie all'entrata
Parliamo della direttiva europea sui salari minimi tra l'altro è stata pubblicata in gazzetta il venticinque ottobre scorso quindi un qualcosa di relativamente fresco e proprio con le sedie spazzini cercheremo di capire quali sono
Gli elementi cruciali diciamo di questa di questa direttiva europea e che cosa implica ovviamente vere tutti i Paesi membri soprattutto noi diamo un'occhiata particolare al nostro Paese in cui questo tema è entrato è poi riuscito Clemente del dibattito
Politico ma su cui insomma in qualche modo si dovrà trovare una quadratura
A lei la parola
Grazie allora sì appunto il troviamo su questo tema un po'già trattato della delle dei salari minimi generale e in particolare appunto della direttiva europea sui salari
Dobbiamo innanzitutto ricordare gli obiettivi della direttiva che non sono quelli dell'introduzione dell'obbligo dell'introduzione di un salario minimo legale nei Paesi dell'Unione europea soprattutto nei paesi anche se pochi che non hanno questo strumento
Gli obiettivi sono innanzitutto quello della adeguatezza dei salari minimi legali Cygni
Una promozione della contrattazione collettiva quindi cioè anche questo importante elemento accanto alla questione che sarà a Rimini legali del dell'approvazione dalla contrattazione collettiva nei Paesi membri
E soprattutto l'accesso da parte dei lavoratori
A l'accesso effettivo a salari minimi legali o contrattuali rispetto alla adeguatezza dei salari minimi dei Galli
Qual era la criticità e appunto la ragione della direttiva la criticità che in molti Paesi che hanno salario minimo legale di fatto questi salari minimi regali sono bassi rispetto a incrementare i agli indicatori che vengono utilizzati generalmente a livello internazionale proprio per andare a a valutare l'adeguatezza di questi salari minimi legali la stessa direttiva non impone ma propone come valore di riferimento quelli che comunque interamente a livello internazionale vengono utilizzati intendo da parte degli studiosi che sono il sessanta per cento del salario mediano
E adesso e ordine cinquanta per cento del salario medio quindi come stavo dicendo realtà in molti paesi europei dove c'è il salario minimo legale in realtà questi sarà a Rimini sono molto bassi e non raggiungono
Questi questi questi indicatori queste soglie per cui la direttiva sostanzialmente dice questi Paesi
Di individuare delle procedure
Per fissare o adeguare i salari minimi e fare riferimento o quanto meno a questi indicatori sulla parte invece della promozione dalla contrattazione collettiva sì si si afferma Assisi prende invece i Paesi che hanno tasso di copertura della contrattazione collettiva
Sotto l'ottanta per cento ciò vuol dire che meno di ottanta per cento dei lavoratori tori hanno si applica avesse un contratto collettivo
Devono provvedere gli stati membri devono provvedere con dei dei piani d'azione appunto volti alla promozione e allo sviluppo della contrattazione collettiva perché nelle premesse stesse della direttiva si dice
Che laddove esiste contrattazione collettiva molto diffusa in realtà il i i lavoratori
Potremmo dire in modo sintetico sono più tutelati ciò hanno effettivamente dei livelli tendenzialmente anche minimi tendenzialmente adeguati in ogni caso non la questa soglia dell'ottanta per cento è soltanto indicativa
Per intervenire con un piano di promozione ma non c'è l'obbligo di raggiungere questa soglia
Perché evidentemente ad a salvaguardia della dell'autonomia contrattuale delle delle delle parti non so se voi sono applicassimo al nostro paese diciamo nel concreto ecco questo come si traduce
Esatto
La in un certo senso si potrebbe dire che su un'Italia questa direttiva ha un impatto inferiore lo sa rispetto ad altri agli altri paesi europei perché perché in Italia allora abbiamo detto che non c'è la direttiva non impone l'obbligo dell'introduzione di un salario minimo legale l'Italia come alcuni altri Paesi non salario minimo legale ma appunto non può essere imposto da questa direttiva l'Italia potrà fare le sue scelte ma non per questa ragione che evidentemente rispetto alla copertura della contrattazione collettiva l'Italia è uno dei paesi che appunto ha una copertura un tasso di copertura della contrattazione collettiva superiore all'ottanta per cento quindi
E quindi anche in questo caso non non sarà imposto non sarà necessario procedere con con un piano d'azione che invece devono attuare in paesi che sono sotto a questa soglia quindi cosa cosa resta per così dire sicuramente quello una una l'obiettivo generale della direttiva di di di promuovere comunque dei salari minimi che siano adeguati siano essi legali o contrattuali e soprattutto rendere effettivo l'accesso a questi salari minimi contrattuali cioè sia che abbiamo dei contratti collettivi come nel nostro caso che esista un salario minimo legale il problema non è solo tanto che esistano questi cento ma che siano applicabili quindi come sempre l'elemento è quello della effettività no del del diritto definitività di una disposizione quindi e sicuramente non possiamo negare che in Italia non esista soprattutto in alcuni settori
La il problema di salari minimi oggettivamente bassi e quindi questo questo è una dato risaputo
E che deve essere presa in considerazione e se come detto ritorniamo all'impatto della direttiva corse può essere minimo se non che importante comunque dobbiamo avere come obiettivo indipendentemente dalla direttiva come dicevo
è appunto l'effettività per i lavoratori cioè il fatto che possono effettivamente a bere e godere di salari minimi appunto adeguati
Assolutamente insomma questa è una panoramica devo dire molto esaustiva della situazione in corso ovviamente aspetteremo ulteriori sviluppi dopo il punto appunto la pubblicazione in Gazzetta vero anche quali saranno gli orientamenti
Governativi come si comporteranno le aziende perché apporre pone appunto bisogna capire come vivono no queste diretti e nei Paesi membri soprattutto
Con un occhio di riguardo a quello che succede dal nostro punto di vista in in Italia io ringrazio davvero Silvia spazzini direttrice di avrà per essere stata con voi buon lavoro alla prossima settimana
Grazie anche voi