Giornata contro la violenza sulle donne: #Eiotipubblico. Intervista a Laura Boldrini

Radio radicale siamo con la l'ex presidente della Camera Laura Boldrini per parlare del della giornata sulla violenza contro le donne che si celebra il venticinque novembre però questa settimana il Parlamento si è voluto occupare di questo tema con un dibattito con la votazione dei di alcuni atti di indirizzo a al senato si sta lavorando alla all'istituzione di una di una commissione e molti parlamentari hanno avviato tante iniziative per denunciate
Clima di violenza nei confronti delle vittima di violenza nei confronti delle donne ne parliamo con Laura Boldrini che è stata spesso e spende frequentemente bersagliata dagli ATER sulla Rete per questo perché Laura Boldrini ha dato vita alla campagna
E io ti pubblico che ha ottenuto tante adesioni sia dell'associazionismo della della società civile che si occupa di diritti delle donne ma anche di tanti parlamentari ex ministri
Ed esponenti politici come Maria Elena boschi l'aria Cucchi Federica angeli Arisa Lucia Azzolina
Al Rula Jebreal era che mo'Tiziana Ferrario mi la scrittrice Michela Murgia la cantante Emma Marrone Lia Quartapelle
Nina Zilli altra altra cantante Matilde siracusano Debora Serracchiani solo per fare alcuni nomi allora
Perché
E io ti pubblico cosa vuole denunciare con questa iniziativa
Se dobbiamo dire che la violenza contro le donne ha molti volti sicuramente il volto e la violenza fisica a che poi ha il suo apice nella Femminicidio cioè nel PCI Simone di una donna che si dovrebbe amare
Poi c'è la violenza a Sicco logica quella di svilire le donne no cretina stizzito non capisci niente
C'è la violenza economica che imporre alle donne di non lavorare dunque di dipendere dall'uomo
E poi c'è la violenza di nuova generazione che la violenza digitale e la violenza digitale a sua volta a diversi volti quello del rancio porno cioè quando una coppia chiude la relazione
Che cosa può succedere purtroppo sempre più spesso che il ragazzo l'uomo mette immagini intime o foto intime della donna della ragazza in Rete danno anche il numero di telefono e la vita di quella ragazza diventa un incubo
Quindi questo su questo tema noi abbiamo introdotto il reato però manca l'assistenza psicologica alle alle vittime e anche manca una responsabilizzazione delle piattaforme digitali e lo stesso discorso per il l'odio le chiese Espresso con messaggi scorci volgari minatori quindi c'è una degenerazione appunto della della discorso pubblico nel social media e allora io ho mi sono detta di che bisognava fare qualcosa
In questa occasione del venticinque novembre
Ho detto vediamo se questo fenomeno può essere
Portato all'attenzione
E perché non tutte sono disposte a querelare quindi adire le vie legali no però bisogna farla una denuncia pubblica collettiva perché noi non dobbiamo convivere con questa violenza
Ne possiamo arrenderci cioè autocensurato ci perché abbiamo paura poi che si scateni l'inferno questo non è possibile perché Mina
La libertà di espressione delle donne e quindi in ultima istanza anche il livello no nella lo stato di salute della nostra democrazia e quindi o insieme ad altre colleghe parlamentari ma anche figure e della cultura donne del mondo dello spettacolo del giornalismo abbiamo deciso di fare questa campagna
E io ti pubblico cioè tu odiatore ti permetti di umiliarmi con messaggi che tutti possono leggere no
Che sono volgari e schifosi io non posso pensare che Tura fai Franca ti devi assumere le tue responsabilità e allora in un pubblico pubblico quello che tu mi scrivi in modo che si faccia capire specialmente alle ragazze e ragazzi che questo il modo sbagliato è il modo peggiore che si possa diciamo mettere in atto per stare sulla sfera pubblica cioè sui social media quindi noi vogliamo fare una denuncia collettiva
Per dire che
Non ci Intini verrà non ci metteranno come dire in soggezione non subiremo l'intimidazione non usciremo dalla sfera pubblica e al contempo però sono loro a doversi vergognare loro che scrivono quelle bassezze a doversi vergognare
Una iniziativa a che ho condiviso con venti donne che hanno un profilo pubblico molto forte e parecchie associazioni che si occupano appunto della
Della violenza contro le donne e spero che
Vi siano molte adesioni perché purtroppo un fenomeno assai diffuso a ogni livello noi abbiamo iniziato e spero che appunto questa cosa sia liberatoria per tutte le donne e non devono sentirsi sole ecco ma devono sapere che questo fenomeno va rifiutato e che noi non dobbiamo accettare di abbassare la testa nei confronti dei violenti
Il ci dietro questa denuncia che lei fa con e io ti pubblico
C'è il il fatto che nella Rete e anche le piattaforme social
Siano diventate una sorta di Ring soprattutto adesso che è arrivato è lo marca che ha ha fatto questa marea di licenziamenti e ha riammesso anche Donal Trump che diciamo come rispetta dell'altro sesso insomma non non ha mai brillato allora lei teme questo
E e ritiene che comunque sia il caso di mettere mano qualche norma perché il se alle norme sul cyberbullismo non hanno funzionato ricordo il caso della Cantone recentemente riuscito un'altra volta il video
Allora cosa è necessario fare oltre a queste denunce civili si si io penso che infatti
Non si possa rimanere a guardare cioè che è preposto a fare leggi non può
Ignorare questo fenomeno che tocca milioni milioni di persone quindi credo che come fatto in altri Paesi europei ad esempio la Germania bisogna fare una legge una legge per contrastare l'odio mentre certo l'ideale sarebbe una norma sovranazionale
Visto che la natura della Rete sovranazionale non ha confini ma nel frattempo non si può rimanere a guardare ci sono svariate proposte di legge tra cui una legge a mia prima firma contro i fenomeni
Di Odile Rete e io penso che questa legge debba essere calendarizzata perché abbiamo delle responsabilità di fronte a chi diciamo si sente minacciato e si sente
Sotto pressione a causa della gogna pubblica cioè un fenomeno talmente grave che non può più essere ignorato quindi mi auguro che ci sia una pesa di responsabilità da parte delle forze politiche che si arrivi a portare in discussione proposte di leggi che già esistono
Senta al di là del di quello che viene detto in queste in queste importanti ricorrenze lei ritiene che ci sia un uno squilibrio tra ciò che noi vediamo sia in televisione sembra attraverso il social che ci fanno immaginare un tipo di realtà che non è quella che viviamo tutti i giorni e che e che può provocare anche questo tipo di di violenza ritiene che ci siano dei modelli sbagliati che noi seguiamo e che ci incitano a commettere
Del alcuni tipi di reato ma io penso che ci sia un livello di violenza molto pericoloso nella società il social media ritiene che sia indotto in qualche modo esserci al Milia Coni nell'illusione dell'impunità
Alimentano questo questa modalità violenta invece bisogna chiarire che che i reati esistono anche in Rete cioè che minacciare una persona in Rete equivale a farlo fuori della rete cioè c'è un reato comunque
E quindi le persone devono sapere che poi ci sono delle responsabilità di fronte a questo la libertà delle persone finisce nel momento in cui ieri esista anche la libertà di chi riceve queste queste offese queste ingiurie queste
Minacce a difendere la propria reputazione alla propria persona cioè la libertà
Descrizione non c'entra niente con gli insulti e le minacce sono due cose diverse quindi non confondiamo i piani quello che io dico e che regolamentare in questo caso vuol dire fare in modo che
Tutti possano esprimersi liberamente ma a che non ci sia appunto la sopraffazione da parte dei violenti e quindi non ci sia una voi una sconfitta da parte delle persone che non accettano questi metodi quindi le persone vanno protette
E per fare questo le
E piattaforme digitali devono essere sanzionate se non fanno il loro lavoro di e mediazione bisogna cancellare i messaggi offensivi bisogna collaborare anche con le autorità giudiziarie quando ci sono minacce gravi e troppo spesso questo non accade non accade perché nel nostro paese non c'è una legge in Germania dove c'è una legge le cose c'è vanno molto meglio ci sono più uffici delle piattaforme digitali quindi un lavoro di
Controllo dei messaggi c'è più attenzione e questo quindi mi sembra che questo debba essere il modello riuscire a contenere
La decimazione nel dibattito pubblico produttiva cosa
Lei la scorsa legislatura l'intervento diciamo più ambizioso che si è cercato di fare per contrastare la violenza contro le donne è stata quella del Codice russo
è stato un fallimento secondo lei perché la cronaca ci ha fornito dei dati in cui c'era stata una denuncia ma non era stato fatto assolutamente nulla allora era un provvedimento ambizioso che è andato oltre le le forze che noi abbiamo a disposizione della magistratura
Della polizia ma ce lo dissero tutti in quel momento o quando facevamo le audizioni che ha invarianza di spesa non si ottengono risultati quel provvedimento che era che aveva anche buone misure
Era invarianza di spesa cioè come si può pretendere di accelerare il procedimento
Senza dare agli uffici giudiziari gli strumenti per farlo questo era il grande limite del codice rosso cioè pretendere un un diciamo un'accelerazione no dell'iter condivisibile ma senza dare lei i dovuti mezzi per organizzare quindi gli uffici giudiziari in modo da poterlo fare
E questo era appunto il limite che poi avrebbe inficiato a nostro avviso come è accaduto poiché la traduzione di quelle norme in pratica
Io la ringrazio per averci parlato della campagna e io ti pubblico e delle delle questioni che restano ancora aperte in vista del del venticinque novembre ringrazio l'ex presidente dalla Camera Laura Boldrini