10 minuti con Cesare Damiano - Dati Istat sull'occupazione in aumento: qualità e quantità

Bentrovati e dieci minuti con a Cesare Damiano presidente ben trovato puro il loro ruolo e un gruppo tutto tutto presidente parliamo di pensioni e parliamo di lavoro allora da cosa vogliamo cominciare
Il dato diciamo quello che è un è uscito ma stiamo registrando venerdì l'aumento del degli occupati solito questione tra quantità e qualità
L'imperatore nell'ultima rilevazione
Mette in luce l'aumento dell'occupazione dentro queste al momento rileva anche la crescita del lavoro attento
Indeterminato allora la notizia non è del tutto nuova perché in qualche modo è figlia di quello che CPP CTC l INPS
Lei invece come sappiamo osservatorio sull'andamento occupazionale la differenza è che mentre l'INPS
Lavora sulle teste reali
Per quanto riguarda i limiti l'Istat
Il lavoro che viene svolto e più
Basato su indagini a campione quindi chiaramente più soggette
E variabili diciamo così ma sono due dati che corrono in parallelo quindi l'uno conferma l'altro come si può spiegare questo dato dell'aumento dell'occupazione
E soprattutto di un dato inedito agli ETR il superamento della soglia del sessanta per cento come tasso di occupazione il più alto mai registrato da quando ti fanno questi queste rilevazioni dal mille novecentosettantasette sono cominciate in quell'anno ci può dire queste intanto ricordiamoci sempre
Che dire settanta per cento di tasso di occupazione non vuol dire essere primi in Europa
Perché noi siamo agli ultimi posti e soprattutto se consideriamo rallentamento del tasso di occupazione femminile siamo abbondantemente al di sotto quindi quegli chef sciarpe composto da una cifra più alta gli uomini e più bassa per le donne donne di solito si stabilizzano intorno al quarantadue quarantatré per cento quindi un record in Europa però ci consegna nella classifica agli ultimi posti seconda conservazione
è evidente che
Essendo il fronte a due anni di crescita economica rilevante
Un più sei per cento nel due mila ventuno più quattro per cento nel due mila ventidue una crescita e che sarebbe meglio definire come rimbalzo in quanto nel due mila venti a causa della pandemia c'era stato un tonfo dell'andamento del Prodotto interno lordo quel famoso Medley dieci adesso lo stiamo recuperando stiamo pareggiando il conto quindi di solito
Quando c'è una crescita del prodotto interno lordo in parallelo c'è una crescita occupazionale poi statisticamente parlando
Bisogna anche considerare che noi abbiamo avuto nel due mila venti una marea Picasso integrazione delle ore erano a miti arabi poi la carica integrazione rientrata ci sono adesso alcune centinaia di milioni diciamo un trend abbastanza normale
Anche se la cassa integrazione straordinaria un pochino
Dahrendorf nei settori agro suo consumo e nel giro e dato che l'Europa contabili dei lavori l'attore accanto integrazione come diciamo non disoccupati richiamando occupati sono scompaiono
Dal livello degli occupati anche sono ancora occupati precari cassintegrazione mantiene il rapporto di lavoro eludendo diminuisca la cassintegrazione queste persone
E rientrano nel novero dei lavoratori quindi statisticamente registriamo una crescita poi dobbiamo anche aggiungere il fatto che sotto il profilo qualitativo
Abbiamo visto la crescita del tempo indeterminato dovuta in primo luogo al fatto che c'è una conversione dal lavoro a tempo determinato alla stabilità
Quindi lei in perenne inizialmente assumono a tempo determinato coltivano queste persone curano queste persone estremo tutoraggio nei confronti di queste persone soprattutto sono persone giovani
E poiché confermano anche perché siamo in un tempo nel quale c'è carenza di manodopera e soprattutto in mano d'opera preparata specializzata sulle attività dentali quindi diciamo che sono fenomeni tutti spiegabile ultima nota equestre che ecco anche darsi che questo treno finisca con la fine dell'anno perché il prossimo al due mila ventitré potrebbe essere un anno di rallentamento dell'economia chi parla di crescita zero che addirittura di recessione tutto questo avrà ovviamente delle ripercussioni negative sull'andamento occupazionale
Allora Presidente per quanto riguarda invece le pensioni cioè la questione dell'indicizzazione di quelle più alte pace opzione donna
Ma dunque noi abbiamo sulla indicizzazione che cosa significa significa che le pensioni vengono periodicamente rivalutate
A seconda di come è andata l'inflazione noi veniamo da un periodo nel quale l'inflazione era lo zero virgola l'uno per cento del due per cento quindi diciamo che il tema si poneva relativa mentre era molte Cavassa Rita poi siamo passati a più dieci per cento si contabilizza un sette per cento di crescita
Nei mesi del due mila ventidue e quindi dal due mila ventitré depressioni hanno
Questo balzo in avanti nel loro valore
Che cosa ha fatto il governo il governo naturalmente per risparmiare risorse a rifatto la normativa relativa alla indicizzazione quindi per farla breve
Soltanto le pensioni che sono fino a quattro volte il minimo circa due mila cento euro lordi mensili
Avranno quel sette per cento in più quindi una rivalutazione del cento per cento chi lotta sopra quella cifra avrà sull'intero voltante
Della pensione una rivalutazione che diminuisce quindi anziché essere del centro sarà novanta settantacinque cinquanta e così via questo che cosa produce produce un salasso
Nei confronti delle pensioni e non stiamo parlando di pensioni è lui che stiamo parlando di pensioni da due mila euro lordi che vuol dire mille seicento euro metti
Dopo trentacinque quarant'anni un operaio di carriera media ho ripiegato carriera mettiamo antico passa ma neanche alta
Arriva a quel livello quindi stiamo colpendo il potere d'acquisto delle pensioni diciamo medie il famoso ceto medio viene colpito da questa manovra che si dice
Che nei prossimi dieci anni con questo taglio dell'indicizzazione frutterà alle casse dello Stato
Una cifra pari a trentasei miliardi di euro che vengono sottratti ovviamente agli assegni pensionistico Cis superiori a questi famosi mille seicento euro netti mensili
Opzione donna
Opzione donna vediamo come va a finire dopo aver cambiato la vecchia normativa legato al numero dei figli il fatto aumentandolo di due anni
Iniettata cinquantotto e sessanta per le donne che chiedono di andare in pensione che figli non ne hanno è stato fatto un piccolo correttivo legato al fatto al Senato nel licenziare comunque
Appartiene cinquantotto anni in pensione con trentacinque di contributi sempre a condizione che ricalcoli valore del suo assegno
In una modalità tutta contributiva che vuol dire anche tagliarlo
Per il trenta per il centro oppure decide a un a invalidità pari o superiore al settantaquattro per cento e cose di questo genere ma non si è ripristinato alla formula e insegnante
Pare che adesso il governo pensi di ripristinare la vecchia formula hanno toccare
Almeno per i prossimi otto Nesi per voi avete anche in questo caso una diminuzione di modalità vale a dire
Una richiesta di aumento degli anni
Per le donne che non hanno figli vedremo come va a finire è chiaro che anche in questo caso come si dice si colpisce una categoria le donne che hanno più difficoltà degli uomini ad andare in pensione per la discontinuità
Per il lavoro che devono subire commozione donna un taglio consistente dell'assegno pensionistico
Grazie al presidente Cesare Damiano i dieci minuti con Luís torneranno la prossima settimana voi rimanete in ascolto perché programmi di radio radicale proseguono