Presentazione della nuova edizione della Guida 'Dove mangiare, dormire, lavarsi' - 'Dati su crisi e povertà in Italia'. Le cifre della solidarietà

Bene buongiorno a tutti benvenuti
A questa conferenza stampa tradizionale della Comunità di Sant'Egidio per presentare quella che era stata definita la guida Michelin dei poveri che però in realtà è una guida che racconta
Dei luoghi di nella nostra città di Roma ma poi sarà fatta anche in altre città italiane dove le persone che non hanno casa o che hanno difficoltà che sono più vulnerabili possono trovare i luoghi per mangiare dormire e lavarsi siamo alla trentatreesima edizione di questa guida che quest'anno particolarmente ricca si compone di ben duecento ottanta pagine e ci segnala non soltanto il bisogno di tanti cittadini
Italiani o o nuovi italiani ma anche la grande rete di solidarietà che esiste che cresce nella nostra città si parla di ben trentatré immense
Di cui ventinove totalmente gratuite di trentacinque dormitori di ventotto luoghi in cui potersi lavare
Di quattro case di accoglienza per malati e familiari di persone ricoverate e di tanto e di tanto alto
Ma quello che voglio dire che questa guida è scritta a più mani certamente dai volontari degli operatori della Comunità di Sant'Egidio che ne conoscono tantissimi perché incontrano ogni giorno persone che chiedono di questi luoghi ma anche da tante persone che ne usufruiscono persone senza dimora o persone in difficoltà che ci aiutano a scriverla e ci segnalano quelli che loro considerano giustamente i luoghi migliori
E quindi è molto bello perché frutto di un lavoro e di un lavoro comune
E questo è uno dei motivi per cui abbiamo voluto qui scrivere che la solidarietà è un investimento
Lo dico a partire da questa guida la solidarietà un investimento perché questa guida est è scritta non soltanto da chi aiuta ma anche da chi ha aiutato
E tutti poi partecipano diciamo a a indicare le cose positive diciamo le risposte che si possono trovare nella nostra città ma anche poi nel nostro nel nostro Paese
La solidarietà un investimento e un investimento perché nell'esperienza dalla Comunità di Sant'Egidio che quest'anno tocca e venne quarant'anni del pranzo di Natale c'è un libro che appena uscito per le Edizioni San Paolo
Che dalle motivazioni profonde
Non solo sociali ma soprattutto spirituali che ci hanno spinto ad aprire nel mille novecentottantadue questa grande esperienza del pranzo di Natale in piccoli gruppi inizialmente in piccoli gruppi
Nella basilica di Santa Maria in Trastevere e poi via via fino ad arrivare a duecentocinquanta mila persone nel mondo nel nell'ultimo anno
Il che segnala il fatto che questa intuizione era giusta cioè ci sono migliaia e migliaia di persone che non possono festeggiare il Natale
Per questo noi lo chiamiamo il Natale per tutti perché tutti devono avere diritto a celebrare questa festa che per tutti noi è festa di famiglia ma chi non ha una famiglia chi vive per strada chi è solo
Chi è anziano e solo a casa sua come fa a gioire di questa festa ecco questa fu la domanda che ci facemmo un quaranta anni fa che ha trovato una grande risposta
E e che oggi appunto voi abbiamo ripreso nelle pagine di questo libro e quindi quest'anno sarà un pranzo speciale
Per il quarantesimo anniversario dal mille novecento ottantadue al due mila ventidue senza mai interrompere perché anche durante la pandemia quando non si poteva stare a tavola insieme
Abbiamo organizzato proprio il giorno di Natale dei momenti di distribuzione del del cibo dei regali sempre i regali ci sono sempre ed i momenti di incontro familiare per quello che era possibile quindi un pranzo che non si è mai mai interrotto ne siamo molto contenti anche fieri
Di questo pranzo e di questi momenti
Papa Benedetto sedicesimo ma anche papa Francesco
Hanno riassunto e il valore di questo pranzo con una frase molto emblematica qui si confonde
Chi si serve e chi è servito cioè per questo dico la solidarietà un investimento chissà vecchie servito fanno parte della stessa realtà non sono realtà staccate
Non è una solidarietà che cala dall'alto sulla vita dei del di persone più più povere o più vulnerabili o in difficoltà
Ma c'è una comprensione profonda del fatto che si sta a tavola assieme
Ecco non sono tavole soltanto per chi ha bisogno ma per tutti per chi e volontario perché aiuta e perché aiutato e questo è il vero senso appunto della comunità della comunità che si crea o della famiglia se volete che si crea attorno al pranzo Di Natale
Naturalmente tutto questo avviene in un momento di crisi internazionale qualcuno parla di questa stagione con una stagione di polli crisi cioè in cui tante crisi sì intrecciano
Certamente quella la lunga pandemia e le lunghe conseguenze le gravi conseguenze della pandemia a cui si è aggiunta la grande crisi economica internazionale
Con l'aumento dei prezzi con l'inflazione galoppante con l'economia
Internazionali in difficoltà a cui si è aggiunta la guerra in Ucraina
Con il costi del gas lievitati e oggi nelle bollette degli italiani
Appunto si dissente diciamo di queste gravi difficoltà a partire appunto dal mese di novembre di dicembre
Certo all'inizio dell'anno abbiamo registrato una ripresa quando c'è stata la ripresa generale
Tanti italiani hanno ricominciato per esempio a lavorare ad avere maggiori possibilità per le aperture
Ma poi dopo appunto è un è un mondo in chiaroscuro poi dopo appunto la crisi si è fatta sentire ha mosso di più
E oggi chi tocca questa crisi certamente le famiglie monoreddito ne sappiamo che nessuna famiglia oggi riesce
A vivere dignitosamente con un solo reddito soprattutto se non ha una casa di proprietà
E poi tante donne con bambini
Che sono sole che hanno il peso diciamo di questo tre discorso ho tante persone anziane le cui pensioni come sappiamo sono ancora tanto basso persone che hanno un lavoro precario
L'Istat ci dice che ci sono cinque milioni e seicento mila persone sotto quella soglia che gli esperti indicano come necessaria per vivere in modo dignitoso cioè più o meno il dieci per cento della popolazione italiana
Quindi sono dati piuttosto grandi sono cifre piuttosto vaste ma dobbiamo ricordare che dietro queste cifre ci sono volti ci sono persone
Ci sono storie non sono soltanto numeri e io questo lo voglio ricordare soprattutto alla politica
Non parlo adesso al governo non Parpajola può al mondo politico al mondo che fa le leggi al mondo che dovrebbe diciamo avere un rapporto diretto con i cittadini
Abbiamo visto anche come il sistema elettorale italiano non garantisca ancora questo rapporto diverso tra gli eletti e il territorio inglese in cui vengono eletti la politica non può farsi soltanto nei dibattiti televisivi o sui social
Bisogna che la politica si renda conto delle reali esigenze delle persone
Che si ritrovi quella cultura
Che sia una cultura politica una cultura sociale quella cultura che consente a chi gestisce la cosa pubblica di capire di ascoltare le reali esigenze delle persone
E in questo senso il volontariato un investimento come diciamo perché il volontariato parte dai reali bisogni delle persone parta dall'ascolto della realtà non parla sulla realtà
Non parla sulla realtà questa la forza del volontariato non non è ideologico
Ma
è una visione vera dei problemi e anche sa indicare delle soluzioni io dico per esempio una delle grandi soluzioni che la Comunità di Sant'Egidio
Insieme a un programma internazionale che si chiama housing fare festa
Che viene dagli Stati Uniti e che ha incontrato nella coda recita della California voi sapete che sono città affollatissime di homeless di persone che vivono per strada questo programma che ha incontrato la Comunità di Sant'Egidio in Italia ha consentito a diverse decine di persone oggi di trovare che vivevano per strada di trovare una caso tanti anziani che da soli
Non ce l'avrebbero fatta sarebbero finiti negli istituti nelle RSA nelle case di cura di creare delle mini convivenze umane familiari di due tre quattro persone
Con il sostegno appunto del volontariato con qualche piccolo sussidio
Che sono serviti per ripartire qui ci sono persone in questa sala le ringrazio di essere venuto e so che hanno anche dato loro testimonianza prima ecco perché avere laica e quindi avere la casa è stato il significato il senso di ripartire
E quindi poi di essere per molti re era introdotti anche nel mondo del lavoro
Ecco ci sono tante soluzioni ci sono tante soluzioni ma quelle della casa è la prima è la prima domanda che tanti fanno qui siamo a Roma in una città in cui il numero degli occupanti delle case occupate diciamo è norme esorbitante e grande situazioni persone che vivono in situazioni molto difficile
E e quindi possiamo capire bene come questo sostegno a trovare una casa reinserirsi nella vita normale nella vita civile
è è fondamentale quindi accanto ciò che noi chiediamo alla politica che si accorga di più al meglio
Del quel dieci per cento di cittadini italiani che vivono in grande in estrema difficoltà
Noi siamo pronti da tanti anni lo viviamo lo facciamo ed è bene anche che molti altri si siano uniti come dimostra questa guida siamo pronti a dare un sostegno quotidiano a tutte un accompagnamento che risulta fondamentale per uscire da certe situazioni certamente non occorrerebbe moltiplicare questo accompagnamento quindi questo è un appello che noi facciamo a tanti cittadini e cittadine italiane
Di unirsi alla Comunità di Sant'Egidio per quello che possono di tale parte del loro tempo delle loro risorse per aiutarci a tira fuori le persone dalla strada ecco a farle vivere di nuovo nella società pienamente con tutti i loro diritti con tutta la loro piena dignità
Ma poi anche insistiamo perché qui qui si il Governo il Parlamento decidano di allargare questo fa un benedetto decreto flussi
A tante figure professionali per l'aiuto alla persona che soprattutto nel mondo della disabilità o degli anziani sono fondamentali
Certo non sono sicure gratuite ma sono figure professionali di cui però abbiamo fortemente bisogno
Prime tra le quali gli infermieri o gli assistenti le gli assistenti domiciliari
Ebbene noi e da tempo che insistiamo presso i diversi governi perché il decreto flussi so che se ne sta parlando in questi giorni abbiamo fatto anche oggi delle proposte che sono sul Corriere della Sera
So che questo decreto flussi si sta discutendo in queste ore ebbene noi chiediamo al governo di allargarlo
L'ultimo era di sessantanove mila settecento persone di allargarlo certamente ai Paesi in con cui leggiamo l'Italia accordi ma anche a tutte quelle a quei Paesi che guardano all'Italia che magari non hanno accordi diretti penso e Paesi dell'America Latina il Venezuela il Perù
Quante quanta cultura infermieristica di assistenza alla persona c'è in quei Paesi che potrebbe essere utile al nostro Paese
Se fosse diciamo integrata se ci fosse l'equipollenza dei titoli se ci fosse diciamo un decreto flussi che tenesse conto non solo dalla domanda delle imprese che è importante che fondamentale penso gli autotrasportatori perso tutto al mondo del del del turismo della ristorazione ma le famiglie
Ecco ma gli anziani ma le le mamme che hanno bisogno per i loro bambini perché devono lavorare eccetera le persone con disabilità ecco
Questa è un appello che ne facciamo al governo perché nel decreto flussi si tenga conto di questa grandissima domanda
Che c'è di assistenza alle persone nel nostro Paese quella che noi chiamiamo badanti ma non è solo questo sono anche figure professionali ripeto infermieri
Persone de che sanno che cos'è l'assistenza domiciliare e via e via dicendo noi calcoliamo noi diciamo Eurostat ecco calcola che in Italia ci sia bisogno di duecento mila lavoratori l'anno non di sessantanove mila settecento e soprattutto dei dati che sono emersi ufficiali recentemente moltissimi di questi sei mila novecento non sono mai arrivati sessantanove mila settecento non sono mai arrivati
Per una serie di problematiche burocratiche molto serie quindi ne facciamo un decreto flussi sessantanove mila settecento di cui ne arrivano fosse la metà e poi con grande ritardo alla fine dell'anno quando per esempio la stagione turistica ha perso
Ha perso molto no perché padre finita l'estate
Non voglio soffermarmi diciamo sulla questione immigrazione però credo che se vogliamo aiutare tanti a ripartire bisogna anche allargare il decreto flussi
Per quel che riguarda la cura della la cura della persona mi mi rivolgo soprattutto le esigenze degli anziani e delle persone con disabilità
I nostri centri di distribuzione sono si sono moltiplicati a partire dalla pandemia anche quest'anno sono molto sono tanti nel nostro Paese
Alcuni dati che vengono dei nostri centri ci dicono ci danno la misura del fenomeno no se si seicento mila pacchi alimentari
Distribuiti in tutta Italia dall'inizio della pandemia cioè tre volte in più rispetto al periodo antecedente
Duecentocinquanta mila pacchi dall'inizio dell'anno
Su tutte in trenta città italiane dal Nord al Sud dove Sant'Egidio aperto centri di distribuzione alimentare dall'inizio la pandemia oggi oltre un milione di pasti in Italia
Di cui cinquecento mila serviti nelle mense che abbiamo a Roma Genova Novara Frosinone a Lucca
Un numero raddoppiato rispetto agli ai agli anni precedenti la pandemia
Seicentocinquanta mila pasti distribuiti nelle scene itineranti in numerose città italiane
Nel nord e nel cento e nel Sud sono solo alcuni dati che mostrano il grande impegno che Sant'Egidio può portare avanti soltanto perché c'è tanta domanda anche di solidarietà
Tra i cittadini e le cittadine del nostro Paese e tra questi lasciatemi dire tra i nostri volontari ci sono tanti nuovi italiani
E tante persone che prima vivevano per strada e che oggi per un senso anche di restituzione di ciò che hanno ricevuto vogliono dare una mano danno una mano sono anche qui queste persone ma mi piace sottolineare soprattutto l'impegno di tanti nuovi italiani quelli che noi chiamiamo
Impropriamente forse immigrati che sono a disposizione degli stessi cittadini italiani o degli altri cittadini immigrati
E quindi è è una sinergia qualcosa di molto positivo che ci dice una volta di più perché appunto la solidarietà un investimento ci aspettiamo
In vista del Natale
Che ci siano tante persone che si uniscano a noi o a tutte le associazione diciamo che si occupano di questi di questi temi
Ci aspettiamo anche che l'sms solidale il numero quattro cinque cinque otto sei che è attivo da qualche giorno fino al ventisette dicembre possa dare un un grande contributo diciamo
A all'impegno notevole che abbiamo per garantire un pranzo di Natale buono
E tanti regali a chi viene poi lasciatemi aggiungere in fine
Quest'anno sia giunto essi
A quest'anno al pranzo di Natale si aggiungeranno tante donne e tanti bambini ucraini
Che la nostra comunità sta accogliendo in tutta Italia questa solidarietà che non deve finire perché si sostiene il popolo ucraino non solo a parole
Non soltanto dicendo che bisogna difendersi bisogna inviare armi ma e qui quello che è calato in questi ultimi mesi alla solidarietà concreta col popolo ucraino in Ucraina
A livello italiano e noi dobbiamo ricordare che c'è gente oggi che li sta soffrendo particolarmente un impegno che non è mai diminuito
Nelle nostre comunità perché ci sono tante comunità in Ucraina che ci aiutano a distribuire le tutto ciò che inviamo adesso anche tanti generatori elettrici
Per via della mancanza appunto di di elettricità non dimentichiamo l'Ucraina non dimentichiamo gli ucraini questo anche un altro appello che voglio estendere appunto da questa conferenza stampa
Sul sulla solidarietà come un investimento adesso sono se ci sono domande o anche attraverso diciamo la Rete
Sono disponibile a rispondere altrimenti poi qui insieme a me ci sono persone che lavorano ogni giorno in questi scelte che potete intervistare o persone che hanno ritrovato una casa che hanno ritrovato un lavoro
Grazie a questi programmi di Sant'Egidio che sono a disposizione poi eventualmente di domande
Ecco credo che abbiamo
Be'non spiegato spero questo lo spirito e anche diciamo la pratica della di questo nostra solidarietà
Approfitto l'occasione
A fare tutti auguri di buon Natale
Arrivederci