Presentazione del libro di Tommaso Greco "La legge della fiducia" (Laterza)

Radio radicale Nuovo appuntamento con le nostre interviste filosofiche oggi siamo in compagnia di Tommaso Greco professore ordinario di filosofia del diritto al dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pisa
E autore per la terza del libro la legge della fiducia di cui oggi parleremo ben trovato professore
Trovato grazie
Allora Machiavelli nei suoi discorsi si rivolgeva ai legislatori invitandoli a considerare tutti gli uomini come Ray in qualche modo in qualche misura maligni votati al male si tratta di una ammonizione che cita ancorare il cuore del senso comune rispetto al diritto
Un senso comune caratterizzato da sfiduciata sospetto dalla negazione di ciò che di positivo ci può essere nella relazionali relazionalità dell'uomo con altri e libro di Greco si chiede se ciò che si può dire sull'uomo e sul modo in cui esso regola
Il proprio vivere in collettività sia tutto qui o se se se tutto si riduca a questo sospetto reciproco e a questa profonda diffidenza questo libro quindi si incarica di osservare di criticare l'idea di un uomo
Così di di di questo uomo così descritto da da questo machiavellismo giuridico
Di osservare e criticare il tipo di società chieda a quell'idea dell'IVA e soprattutto riscoprire nel diritto un afflato di fiducia
Nei termini che ora chiariremo in primo luogo per capire come si possa fare un discorso rigoroso scientifico sulla fiducia sulla solidarietà sulla corresponsabilità
Senza scadere nella predica o nel fa cuochi rendessimo
Allora professore vorrei in primo luogo fare un'osservazione sull'impostazione generale del libro che vorrei che lei ci desse una spiegazione
Quando si parla di fiducia di solidarietà di cooperazione
In questo libro non si parla semplicemente in termini normativi cioè bisogna essere buoni bisogna fidarsi degli altri in questo libro si parla della fiducia in termini descrittivi come a dire che attorno al diritto dentro il diritto circola fiducia deve esserci fiducia al fondamento del diritto e al nel suo interno perché altrimenti il diritto non esisterebbe non reggerebbe
Lei lo scrive più volte senza l'elemento della fiducia non solo il diritto rimane inefficace
Ma non può nemmeno essere pensato in non non esiste nemmeno la società che a cui quel diritto si applica quindi la fiducia come un fatto sociale pregiudizi coprodotto giuridico
Senza il quale appunto non ci sarebbe nemmeno la società
Sì
Io cercavo di fare proprio questa operazione cercando di mostrare quanto nel diritto così come quindi non solo nel diritto come deve essere mani diritto così come è ci sia invece molta più fiducia di quella che siamo abituati
Ad ammettere c'è una narrazione diciamo così che che appunto parte da Machiavelli che però arriva fino fino prima voi chiedendo il diritto uno strumento da utilizzare prevalentemente se non esclusivamente come rimedio alla sfiducia non lo riduciamo il diritto per esempi contrattista stipula un contratto con un'altra persona
Non perché vogliamo raggiungere un obiettivo e operare per raggiungere quell'obiettivo
Ma perché sostanzialmente non ci fidiamo altrimenti non si direbbero i contratti non si direbbero le leggi non servirebbero tante altre cose quindi c'è una con una narrazione che lega strettamente diritto è sfiduciato e questo porta a caricare il diritto di un elemento soprattutto cioè porta a vedere nel diritto innanzitutto la sua parte sanzionatoria no il fatto che il diritto punisce o colpisce quei comportamenti che non sono conformi a quanto stabilito dalle regole
Ecco io ho trovato innanzitutto andare a scavare dentro la teoria giuridica e anche dentro un'analisi della realtà del diritto
Per far riemergere quello che tutti facciamo ma che evitiamo di vedere chi non vogliamo vedere cioè il fatto che concretamente continuamente pratichiamo la fiducia allora il funzionamento di un ordinamento giuridico non sorprende davvero spiega scrisse non a partire dal dal fatto che mediamente generalmente insomma i consociati si adeguano alle regole nuovo questo implicherebbe una serie di atti discorsi ora anche sui contenuti nelle norme che per una qui noi non facciamo
Ma soprattutto anche un'analisi della struttura della norma quindi un ragionamento diciamo in termini di Teoria generale del diritto e della norma giuridica
Facendo riemergere lunedì scorso
Della teoria dei diritto quegli elementi fiduciari che la norma si porta dietro perché quando la norma giuridica ci chiede di fare o di non fare qualcosa
Non ci dice
Tu devi fare questo altrimenti Lerner RAI sanzionato lo come una parte della dottrina giuridica e ci ha detto anche quella più autorevole per esempio Hans Kelsen copre per per fare il nome più davvero più autorevole ma ci dice invece di fare qualcosa a qualcun altro quindi la la riscoperta della fiducia nel diritto si accompagna almeno il discorso che che io ho cercato di fare il fiasco ci accompagna la scoperta della relazionalità del diritto cioè ogni norma giuridica ci chiede sempre di fare o di non fare qualcosa qualcun altro e quindi vuol dire che ogni norma
Genera delle aspettative e genera degli affidamenti quindi quando io anche stipulò un contratto dopo per scontato che l'artrosi comporti correttamente quindi c'è un affidamento cioè io l'ho chiamato fiducia
Utilizzando questo termini ma era un po'generica nel libro
Non si parla dei tipi di fiducia o di che cosa sia la fiducia ad ottenere sconti a coloro che si e che si sappia di di che cosa stiamo parlando però sicuramente c'è un affidamento all'altro anche se sappiamo benissimo che poi c'è anche la sanzione c'è ci sono i giudici ci sono gli avvocati ci sono tante cose che ci garantiscono però la nostra relazioni giuridica non dipende prima di tutto da questo ma dipende dal fatto che gli altri sono tenuti a fare qualcosa di rosso i confronti e noi e loro insomma
Quindi si tratta di vedere che il diritto senza fiducia non regge
Che la fiducia c'è già nel diritto che è uno degli elementi strutturali per quanto un elemento per quanto l'elemento sfiduciare io che sbilancia il diritto in direzione penalistica sia decisamente più visibile
Nella sua critica al modello fiduciario lei rintraccia alcune sue anticipazioni tra già in epoca antica lei menziona Platone Aristotele in moderni non hanno inventato nulla diciamo così sono che per gli antichi a fondare la città era l'amicizia e al centro dell'amicizia la giustizia
Che cosa fanno i moderni invece
Dai moderni assolutizza non un un elemento che appunto era presente anche negli antichi e perché non è che i grandi pensatori antichi non abbiano visto che il diritto a bisogno della sanzione lordi l'elemento diciamo così punitivo costrittivo
Anche Platone che pure base fondamentalmente la sua teoria dell'ordine sociale sul tema dell'educazione
Persino attraverso la legge non con il proemio che deve precedere le leggi quando arriva nella sua ultima opera parlare di questo
Quindi non è che non lo sapessero che c'è bisogno anche della sanzione dell'elemento punitivo ma è appunto un rimedio per quei casi nei quali non vengono seguite le norme non è l'elemento che caratterizza diverse in maniera esclusiva all'ordinamento giuridico i moderni assolutizza non questo elemento come dire verticalizza loro l'ordine sociale perché muovendo da un'antropologia totalmente negativa come fa Machiavelli come farà anche Hoxha eppure è un autore diversissimo Machiavelli ma in questo come dire confluiscono vanno nella stessa direzione
Muovendo da un'antropologia completamente negativa sono costrette a trovare una spiegazione dell'ordine sociale che muove da un lato notti che non può più far conto sull'amicizia come elemento politico come elemento che può passare alla base dell'ordine sociale però il legame sociale non è più un dato naturale
Un dato da cui partire e su cui basare appunto l'ordine della comunità ma diventa un prodotto artificiale dell'ordinamento noi no su questo evidente Leviatano che dalla possibilità agli uomini di vivere in società perché altrimenti sarebbe appunto una guerra di tutti contro tutti o secondo le famose immagini che che conosciamo
Quindi l'ordine sociale deve essere prodotto dal potere deve essere prodotto verticalmente attraverso la stanno attraverso la minaccia e la paura perché altrimenti non sarebbe possibile affidare agli uomini
Una relazionalità hanno una capacità di di di relazionarsi a prescindere nessuno può stare oggi su questo lo spiega
Chiarissimamente nessuno può stare può essere sicuro che l'altro rispetterà un patto se non c'è qualcuno che costringe a rispettare questo patto quindi l'amicizia relativi camion si suicidano su questo l'amicizia politica sta lì
Cioè come fondamento della dell'ordine sociale l'ultimo atta abusiva usare ancora questa terminologia godendo e che ha pur essendo un autore molto moderno forse non è completamente moderno perché Boden ancora un impianto per in parte aristotelico nord nel nella sua conduzione dello Stato moderno Marcos invece va oltre proprio perché anche lui parte da un'antropologia che lontanissima dare i soldi quindi non può includere l'amicizia come elemento di fondo di fondazione con
Rimaniamo ancora un po'su questo modello si fiduciario che definisce una norma lei l'ha detto come giuridica se c'è una sanzione al momento della sua trasgressione senza la sanzione siamo di fronte a una norma di altro tipo una norma morale per esempio
La norma quindi non è un Codice di comportamento ma solo di sanzione questo ha una serie di conseguenze anche paradossali lei ne parla nel libro di cui rispetto alle quali il libro cerca di ristabilire un certo equilibrio i paradossi maggiori per interessanti sono quelli che derivano dal inversione di ordine logico tra la norma primaria e la norma secondaria di che cosa si tratta
Beh qui si entra davvero nel dibattito sulla teoria del diritto dibattito che è stato veramente ampio tra tra Ottocento e Novecento in particolare insomma nel nel ventesimo secolo con concretezza con tutti i varchi disuso svolti intorno alla sua teoria la questione riguarda appunto l'origine della normatività rocce da dove nasce il mio obbligo l'obbligo di ubbidire ad una norma
C'è una teoria che che viene da da lontano anche teoria comitive positivistica però che che concepisce la norma giuridica come composta di di tu parti c'è una parte è appunto quella del precetto normativo quella che ci dice cosa dobbiamo fare o cosa non dobbiamo fare
A cui si aggiunge la sanzione
Nella teoria diciamo classica una norma giuridica completa deve essere composta di entrambe le cose un precetto è una sanzione che completa il precetto e che da appunto precetto la sua la la sua completezza rendendola appunto maggiormente efficace però la questione da dove nasce il mio obbligo nasce dalla norma primaria o nasce dalla norma secondaria
Hans Kelsen porta all'estremo questo ragionamento abolendo di fatto la norma primaria facendo vedere che las la norma giuridica di fatto coincide con la sanzione non abbiamo nessun bisogno di dire che e vietato fare questo poche obbligatorio fare quest'altro e che se non si fa questo o si fa quest'altro
No che si si verrà puniti basta dire semplicemente che se si verifica una certa ipotesi allora
Ne conseguirà la sanzione quindi la sanzione occupa tutto lo spazio della norma giuridica e perché se da l'obbligatorietà sta in questo
Tanto è vero estremizzando al massimo il suo ragionamento che concepisce
Come lei destinatari della norma giuridica proprio perché la norma coincide con la sanzione concepisce come i veri destinatari della norma giuridica non i cittadini ma i funzionari che devono applicare la sanzione che è un porno una una cosa un po'così che contrasta con il senso comune noi immaginiamo che le leggi e le norme siano rivolte ai cittadini non ai poliziotti e ai ai giudici un sono a chi deve in qualche modo applicare le sanzioni
Allora tutto questo secondo me andava discusso proprio per recuperare quella quell'rivolgersi della norma ai cittadini e e alle loro relazioni
No andava diffuso criticamente un discorso che che ripeto parte da da da altri autori da ieri in sogno qualche accenno faccio nel libro anche se non non faccio la storia di tutte queste questioni altrimenti sarebbe stato ovviamente un altro libro è però è appunto andava messo in questione questo modello che vende nel diritto la la la sanzione come generatrice della dell'obbligo
I destinatari della della norma controlli funzionali
Poi ovviamente io di questo realtà nel libro no parlo sul rapporto fra diritte sanzione c'è veramente un dibattito enorme per esempio sui una norma per essere giuridica debba sempre essere sanzionata questioni Mario però riguarda molto anche la nostra attualità e perché durante la pandemia che un un evento insomma che su più piani e legato la nascita di questo libro
Durante la pandemia sono tornati spesso nove stilisti corsi con riguardo per esempio certe indicazioni contenute nei decreti del presidente del Consiglio qualcuno diceva ma insomma queste cose non dovrebbero stare in un atto giuridico perché non solo diritto sono raccomandazioni sono buoni consigli ma il diritto è la norma sanzionata
Per un po'anche come puntute
Per reazione a queste cose che ho sentito ripetere spesso io coi you deciso anche di scrivere questo libro che è ugualmente da tanto tempo ma che poi in realtà è stato generato in quei mesi
Veniamo adesso al modello che lei cerca di mettere in evidenza quello fiduciario
Che per far questo lei insiste sulla relazionalità lei descrive il diritto allontanandosi da quello che appunto abbiamo chiamato anzi da quello che a si chiama il modello del bandito
Secondo cui il fulcro preminente della prescrizione giuridica la sanzione
E dal punto di vista pratico questo modello sanzionatorio comunque confina e spesso si sovrappone a quello Pampena lista che l'ascoltatore di radio radicale ben conosce
Secondo cui strumento principale per regolare i comportamenti è il diritto penale
Facendo un passo ulteriore che le chiedo di giudicare si potrebbe perfino immaginare un legame di questa struttura penalistica con un principio che a differenza del Pampena lirismo illiberale radicale invece ben disposto a sposare e sostenere il principio giuridico secondo cui sono consentiti tutti i comportamenti che non sono che non sono vietati espressamente vietati in una triade in cui il divieto e allora stabilito mediante la forza della sanzione
Questo legame è necessario o c'è un modo che potremmo dire con lei fiduciario di pensare il principio di libertà senza trincerarmi dietro la tutela Pan penalistica
Sì Lopez compreso per un attimo scollegamento spero di aver colto però tutta la domanda allora io direi sicuramente la la direzione del libro nessuna criticano del Pampena gli Smoke e qui però entriamo
Come dire andiamo piano del discorso ne usciamo dal piano descrittivo e rientriamo su un piano più normativo anche se io questo lo voglio precisare
Ritengo che questa distinzione come dire non sia proprio una una un un dogma da da dal quale non ci si può discostare non credo che nella nell'ambito giuridico e politico nell'uso dei concetti politici giuridici sia possibile una totale descritti vita e ha valutati vita quando
Quando è anche l'appello che faccio la responsabilità del scienza giuridica come dire va in questa direzione noi dobbiamo veramente prendere atto di della del valore delle cose che scriviamo diciamo
Però ecco sicuramente qui ci spostiamo su un piano più normativo perché riscoprire sul piano descrittivo l'elemento della fiducia vuol dire anche che poi come dire l'ordinamento giuridico è chiamato a a se crediamo nell'esistenza di questo elemento l'ordinamento poi possiamo valutare gli ordinamenti giuridici
Anche lì ci sono ordinamenti giuridici che invece privilegia lo percorsi come dire fiduciari voglio dire il tema della sicurezza su questo ci darebbe veramente molte possibilità di di di di riflessione oppure ci possono essere ordinamenti giuridici che valorizzano l'elemento della fiducia magari percorsi più cooperativi percorsi più orizzontali come richiamo anche gli oneri
Però
è ovvio che in questa direzione Pampena lirismo e una verticalizzazioni estrema no dell'ordinamento giuridico il pensare che si possa mantenere l'ordine sociale non si possono contrastare certi fenomeni esclusivamente passando attraverso elementi sanzionatori attraverso una una un aumento magari del un'efficacia maggiore della punto del momento sanzionatoria quindi sicuramente c'è una critica che va in quella direzione però io non credo che la risposta sia c'è l'alternativa sia quella che passa dalla lì da riscoprire la libertà come assenza di legge nove in cui sono libero laddove non c'è non c'è la legge che mi dice cosa devo fare direi che sono due cose diverse perché dire questo vuol dire dare ragione a Pampena lirismo vuol dire dare ragione a chi pensa la libertà come opposto della legge quindi alla legge come un rimedio come unico rimedio alla Libertas frenata e disordinata degli uomini
Allora io credo che invece sia possibile pensare alla legge
In maniera non pare non penalistica ma in una maniera che va nella direzione di una libertà diversa perché dire che siamo liberi solo quando non c'è la legge
Vuol dire pensare appunto sia ad una libertà un posto Renata Nova una libertà senza regole io giro sempre ai miei studenti quando parlo di queste cose di vari concetti di libertà
Cito sempre quella frase contenuta in una canzone di Fausto leali no che dice ogni semaforo rosso è un insulto alla mia libertà
E questa è li esattamente quello schema no secondo cui se c'è una regola io non sono libero quindi la mia libertà coincida con l'assenza di regole ma pensare alla libertà in questo modo
E certamente uno è un'importante tradizione no che che ha il suo spazio e deve avere il suo spazio
Ma noi non possiamo pensare alla libertà solo in questo modo perché in certi casi l'assenza del semaforo cioè l'assenza della regola si traduce in un predominio del più forte
No se Isaacson certe strade non ci fosse il semaforo passerebbero solo quelli che passano dalla strada principale quello che arriva dalla strada secondaria
Non passerebbe mai quindi e poco il semaforo la Garanzia della nostra libertà
Quindi qui c'è una libertà che viene dalla tradizione voglio dire viene da Cicerone viene viene anche da John rocker occhi dice criticando Ozza sperati dettato coincide con l'arbitrio siamo liberi in quanto siamo sottomessi tutte alla stessa legge
E questa legge però come andare nella direzione del penali ISMU oppure può andare nella direzione di favorire la cooperazione no cioè la legge può alzare un muro abbatterlo e della legge che lo fa
Quindi io non penserei solo una deregulation diciamo così per garantire maggiore libertà ma pensare egli ad una legge fatta in modo da garantire la cooperazione piuttosto che il loro contro tra le persone
L'uscita dai paradossi che finora abbiamo descritto nel suo libro vengono viene indicata dall'elemento relazionale quello che prima ha chiamato l'elemento orizzontale fiduciario che sostanzia il diritto
Ma è appunto la la la fiducia come abbiamo anticipato adesso non solo come elemento descrittivo ma anche come elemento prescrittivo se si può fare questa descrizione e questo perché insistere su un diritto fondato sulla fiducia conduce a una politica del rispetto all'abbattimento di disuguaglianze e alla riduzione di gerarchie c'è come una relazione di reciproca reciproco potenziamento tra una certa immagine dell'uomo
E della società che che compone è una certa concezione del diritto le Società liberaldemocratiche specie influenzate dalla forma politica della governance
Sono fondate su un un'immagine dell'uomo individualistica però
In cui l'urgenza è quella di negoziare mediare interessi e per questo il contenzioso derivante dal disaccordo Thrale vetraio interessi discordanti finisce in tribunale davanti alla giustizia penale com'è che il modello fiduciario cicale in una simile realtà sociale
Beh il modello fiduciario intanto io direi che nonostante
La società vada in una certa direzione che è quella che lei ha appena descritto
Alla fine della della domanda quindi una società iper competitiva iper individualistica insomma nonostante tutto questo il modello fiduciarie ben presente perché poi anche quando ci rivolgiamo ai
Tribunali in ogni realtà facciamo un investimento di fiducia nove su coloro che dovranno applicare le leggi dovranno applicando in modo più giusto e corretto possibile
Il modello fiduciario però interviene sul modello di questo tipo criticamente cioè dandoci le lenti per vedere criticamente quello che che che non vanno quello che può essere corretto per poter avere una Società maggiormente solidale magari maggiormente
Fondato sulla politica del Rispetto no qui siamo davvero alla all'assetto normativo del discorso però un aspetto che è strettamente connesso ripeto quello che che dicevamo prima io chiaramente non è che voglio differenziare dire che c'è un diritto buono e un diritto cattivo addirittura arrivare a dire che c'è un diritto cash e diritto solo quello buono diciamo così in quello
Sì scenario se vogliamo usare queste queste parole ma insomma ci ci capiamo
Però è anche vero che riscoprire la realtà di questi elementi cioè il fatto che del diritto ci sono queste cose che quando noi approviamo delle norme applichiamo delle norme facciamo operazioni che incidono sui nostri rapporti incidono un circolo della fiducia o della sfiducia
Se noi siamo consapevoli di questo allora siamo anche maggiormente in grado di vedere criticamente la realtà
No per esempio o siamo in grado di vedere quando una norma giuridica
Diretta in USA
No questo secondo me è un dato insomma importante da sottolineare
è chiaro che le norme possono avere diversi contenuti no però se io rimango le legato alla al modello sanzionatorio verticale secondo cui si ubbidisce alle norme per non andare incontro alla sanzione
Io rischio di non vedere più nulla altro a cui si rivolge il mio comportamento no e quindi anche di non accorgermi quando la legge mi chiede di fare cose sommamente ingiusta io penso ovviamente i reati di solidarietà non in cui si è parlato in questi anni
Ma se invece io nella norma giuridica vedo soprattutto l'elemento relazionale vedo che ogni norma mi chiede di fare qualcosa verso qualcun altro ed è quando questa norma mi chiede di fare qualcosa di ingiusto
Forse sono più sensibile nostri quanto meno ciò che sono io che sto facendo quella cosa perché anche questo è un tema da non dimenticare il diritto non si applica mai da solo le regole anche quando sono concepite nel modo più meccanico possibile no come si applicassero automaticamente siamo sempre noi ad applicarle sono sempre gli uomini che le applicano quindi qui c'è il tema della responsabilità che di norme che è strettamente legato questo della fiducia
Dire fiducia vuol dire responsabilità vuol dire colui che deve fare qualcosa
Cosa e e lui che lo dovrà fare che lo sta facendo o che non lo farà se magari avrà un sussulto di dignità e dispetto qualora la norma di chiedesse di fare cose sommamente ingiusta e quindi questo è un punto che che ci accompagna tema della relazionalità cioè riscoprire la la responsabilità e riscoprire il fatto che
Il diritto camminare sulle nostre gambe con le nostre mani insomma
E se prima dicevo che c'è una relazione di reciproco potenziamento tra una certa idea dell'uomo e una certa concezione del diritto è vero anche per il modello fiduciario come una profezia che si auto alberi da
E che innesca una società securitaria dall'immagine del luogo dell'homo homini lupus
Un'ultima domanda abbiamo ancora un minuto a disposizione perché l'altro dovrebbe rispettare la mia aspettativa
Di fiducia nei suoi confronti se non per una sensazione per nel caso trasgredisce e anche accantonando la sanzione la fiducia che l'altro rispetti la mia aspettativa che lui stia ai patti non è dovuta al fatto che lui si aspetta altrettanto da me incastrando CIN un in all'interno di uno scenario immunizzare i tempi non solidarizza per
Sì le le ragioni per le quali subisce le norme sono veramente tante Novo può esserci naturalmente
Ben presente quella prudenziale secondo cui non ci vuole andare incontro alle sanzioni ci può essere una ragione Piuro interessata per per esempio quella che che ci porta a vedere che che operando con gli altri raggiungiamo medi nostri interessi quindi comunque riconducibile come dire individualismo di base no
Però ci può essere anche quella cooperativa perché sappiamo bene che in una società in cui ognuno fa le cose come devono essere fatte come ci si aspetta che vengano fatte le cose funzionano meglio funzionano meglio per tutti quindi anche per noi e poi ci può essere perché noi secondo me ben presente una chiamiamo la chiocciolina turistica secondo cui noi quando bigamo alle norme lo facciamo anche per garantire agli atti un qualcosa in in certi casi io faccio Milingo questi esempi in certi casi questo
Per tutto cioè il dovere del medico di garantire la salute
Ai propri pazienti ho il dovere degli insegnanti di garantire il diritto all'istruzione il proprio agli eredi passa tutto da qui passa tutto dal senso del dovere di noi di di di chi lo sente appunto
Di fare bene quello che fa sarebbe impensabile un sistema sanitario che che che funzionasse solo esclusivamente perché i medici hanno paura di andare incontro alle alle sanzioni è uguale un sistema educativo ora questo è un estremo però in tanti altri casi questo avviene però molte volte il MOL molte cose che facciamo anche banali come andare a prendere il caffè al Parr maggiore in questo modo però il TAR il barista diceva un buon caffè e ce lo fa perché ha piacere di farsi invocate anche perché vuole dirci torniamo ma non credo che sia solo questo
No e così tutto funziona grazie al fatto di cinghiale la cooperazione nonostante la narrazione che facciamo di noi stessi la cooperazione
E il buon funzionamento delle relazioni sociali qualcosa che cresce ci fa star bene tutti e quindi anche il diritto e la nostra visione del diritto
Possono come dire riconciliarsi con questa in questa naturale direi relazionalità che ci caratterizza
Abbiamo finito il nostro tempo abbiamo parlato con Tommaso Greco del suo libro edito da Laterza la legge della fiducia guardate un libro davvero importante
Che da un'idea di diritto
Amata figlia dalla dal senso comune ma nutriente quindi
Un libro da tener di conto da leggere da studiare e da far germogliare ringraziamo il professore Tommaso Greco
Grazie a voi
E alla prossima