50 anni di obiezione per la pace: analisi, riflessioni e prospettive sul servizio civile

Li seguiamo
Cosimo
Sassa sento in fondo
Buongiorno
A tutti e a tutte
Aspettiamo che si mettono comodi ai nostri grandi chi Daniele Mario ben arrivate aspettava molti all'inizio
Preghiamo chi è rimasto ancora in fondo di prendere posto
Così possiamo risale questa giornata
Così importante per ciascuno di noi per tanti motivi
Il quindici dicembre di trent'anni fa
Ero impegnato con una
Olivetti o macchina da scrivere
Ascrive la mia dichiarazione di obiettori di coscienza
Avevo ventidue anni
Tutti a volle tenere Tor Vergata
Avevo deciso sì
Che volevo fare l'obiettore di coscienza
L'anno prima c'era stata la guerra in Iraq
Prima guerra in Iraq era sarà un grande fermento all'università e si dibatteva sui temi della pace e della guerra
E così avevo deciso sì volevo farla questa domanda però non era operativo a scrivere a macchina quindi iscritto un po'sbagliavo butta quel foglio lì provavo buttava il foglio senonché mio papà
Così vedendomi così impegnato con scarso successo mi disse
Alzati dai dirmi che dobbiamo scrivere e te lo scrivo io
La cosa particolare che mio papà era maresciallo dell'Aeronautica
E quindi l'Olimpo qualcosa aveva capito che insomma sì
Pensava insomma pagare avrei fatto l'ufficiale di complemento guadagna qualche soldino insomma un prestigio in famiglia però aveva capito che non era aria se l'era abbastanza incartata
E però quel gesto io non l'ho dimenticato
Perché
Assegni piegato tanto per me
Questa accettazione che di quella scelta
E pensare
Che trenta anni dopo tante le casualità della vita insomma mi trovo aprire i lavori
Del più importante convegno ci sarà oggi che celebra i cinquant'anni e e in qualche modo mi sento unito alla quello che la nostra Costituzione
Impone a chi serve lo Stato cioè di servire con disciplina e onore ecco sento di avere in questi anni in forme forse non sempre molto ortodosse però avere poi servito la patria
Con con disciplina e onore e aver dato tutto me stesso all'esperienza del servizio civile appunto mai avrei immaginato
Che dopo trent'anni Sereni arrivato qui
Siamo in tanti questo bello qualificati
Sì tanti amici e amiche con cui ci siamo rimessi in cui in questi giorni
Tanti sono presenti tanti ci stanno seguendo anche sul limite
Però tanti non ci sono
Non ci sono
Perché impegnati altrove
Non ci sono perché poi la vita da portare a fare altre cose occuparsi gli altri ambiti non ci sono perché hanno finito il loro
Cammino Tirreno e e
Però sono presenti qui con noi e noi possiamo facilmente invitarli ai lavori se già da soli non sono così non si sono uniti hanno i facendo un semplice collegamento tra la nostra mente del nostro cuore attraverso il respiro
E attraverso questo movimento possiamo così invitarli richiamarli e adesso Daniele mi aiuterà a fare
Una piccola
Mistica uso un termine info grande per una cosa semplice ma la nostra Presidente lavora Milani
Con cui condividiamo un'esperienza in Brasile tra i movimenti popolari e di base sa quanto importante degli incontri
Comunitari un momento di mistica di richiamarci a un qualcosa che trascende la singolarità di ciascuno di noi ecco e quindi noi passerà Daniele dicevo col microfono e ciascuno potrà
Dire semplicemente il nome
Di una persona che per qualsiasi motivo per qualsiasi intreccio storia è stato importante
Perché ci ha guidato oggi
Qui in questo in questo momento insieme una persona che sarà importante per noi per il nostro servizio civile per la nostra obiezione di coscienza e che vogliamo oggi sentire presente
Presente insieme a noi basterà solo il nome perché poi il
Ciascuno invece lo accoglierà per quello che di importanti ha fatto ha fatto per noi e dopo questo credo che saremo veramente tutti e potremmo iniziali qui vi lascio il microfono a Daniele passa a fare un cenno della mano
E si può iniziare a a chi nel nome e chi vorremmo che oggi fosse presente con noi
Michele
Massimo
Sentiamo
D al rango De Maio
TG
Aldo
Shalom
Inzoli don Cesare
Luca ebbe per
Angelo
Gianniello Renzo
Don Oreste
Don Luigi
Piero e Marco
Diamo un benvenuto a tutti gli amici che abbiamo avvocato quelli che sono rimasti nel nostro cuore
Trovassero
Cinquantesimo vorrei iniziare dando la parola Giovanni rende che è il più giovane del nostro Quartetto
Presidente della Consulta rappresentanti operatori volontari ma veramente insieme offesa Feliciana il
L'animatore
Della rappresentanza degli operatori volontari di questi anni io credo che quando tra qualche decennio si scriverà anche la storia di questi anni li ha passati al servizio civile nazionale al servizio civile universale sicuramente verranno ricordati come
Quei giovani che hanno davvero messo qualcosa in più anche delle loro stesse capacità
E hanno accettato una sfida una scommessa prove in un momento molto delicato del servizio civile e quindi questo credo che è un merito particolare per cui vi mi deve fare un applauso preventivo prima rilasciarle spazio all'intervento
Grazie ringraziamo per l'introduzione doverosa ovviamente grazie alla cresca per all'organizzazione l'ospitalità di oggi
Come dire credo l'obiettivo della giornata non sia esclusivamente commemorativo no
Se oggi riflettiamo sui cinquant'anni del servizio civile credo sia proprio con l'obiettivo specifico di cercare di pensare quali saranno i prossimi cinquant'anni no di servizio civile
In questo senso la Consulta sicuramente ha un ruolo di privilegio cioè quello di poter in qualche maniera condividere con chi poi stabilisce le regole e quindi il governo al dipartimento
Quello che dovrebbe essere un po'secondo quello che l'altro diciamo enti e volontari
Il la direzione che il servizio civile dovrebbe assumere in questo senso come dire tratto un po'due aspetti volontari appunto ed enti per quanto riguarda i volontari
Sicuramente siamo in una fase di trasformazione no da quando è diventato volontarie il servizio civile evidente che un cambiamento c'è stato
E in questo senso la riforma del due mila e diciassette sicuramente anche dato un un certo taglio al servizio civile ha introdotto una serie di misure aggiuntive tutoraggio
In primis la certificazione delle competenze questa parola Zama farà tremare qualcuno in stanza forse e che è un tema che ancora tratteremo insomma di qui a breve lunedì
Nella diciamo valutazione del piano triennale quindi di come il servizio civile sarà in linea generale nei prossimi tre anni qualcosa quindi cambiato sicuramente da parte dei giovani
Un interesse è un certo tipo di servizio civile c'è
Provate a chiederlo ai volontari che sono presso di voi in servizio no cosa vi diranno vi diranno cerco un servizio civile che mi faccia crescere ma questo forse l'elemento centrale e con questo io penso forse intende un po'entrambe le cose cioè crescere sia da un lato di competenze c'è quello di poter dire un domani saprò fare qualcosa che oggi non so fare
Ma include forse inconsciamente anche un po'quello che la tradizione del servizio civile cioè voglio essere utile alla comunità voglio dare il mio contributo a quello che diciamo lo sviluppo della società o no
Io personalmente ne sono convinto queste due anime per me possono convivere
E quindi capisco anche l'intenzione come dire delle girato nel due mila diciassette e più di recente con questo diciamo proliferare i documenti insomma chi di voi ha a che fare conti chiaramente con il servizio civile avrà notato che insomma ormai quasi quotidianamente appunto ci sono circolari atti
Normativi del servizio civile stesso
Ecco
Sicuramente legislatore dipartimento andato molto in questa direzione no quello di cercare di valorizzare l'utilità del servizio civile per cui io come dire condivido sicuramente l'intento banalmente quello che i giovani stessi ci esprimono
Nel momento in cui è andato a chiedere perché sta facendo il servizio civile cosa ti aspetti del servizio civile
Però ripeto in questo senso non credo che questo sia un negare la storia del servizio civile e in questo senso un dato lo avete
Guardate l'interesse che c'è da parte dei giovani a lavorare all'interno del terzo settore
In fortissima crescita
Io conosco un po'quello che il mondo della cooperazione internazionale quello se vogliamo un po'una punta di diamante c'è ancora di più voglia da parte dei giovani di mettersi in campo per il sociale per fare del bene
Quindi non credo affatto come dire a questa idea del giovane che in una come dire interessa al sociale alla comunità sono cambiate le forme certamente abbiamo il privilegio la mia generazione di non aver mai visto la guerra
Per cui
In questo senso diciamo questo interessa il terzo attore ci dimostra come il giovane d'oggi abbia passione per il sociale e voglia lavorare in questo senso è forse proprio per questo fa servizio civile l'ho fatto proprio perché vuole trovare magari anche quella branca del terzo settore che gli interessa per poi continuare in quella direzione
Veramente si vede dei volontari ovviamente l'incontro tanti ci sono due due situazioni la prima è quello del volontario che ha studiato qualcosa del genere quindi lo vede un'applicazione pratica
E questo è forse il caso più scontato ma il caso forse meno scontato il più interessante è l'opposto
Cioè il il il giovane che magari ha studiato qualcosa di totalmente diverso
Che dice io per un anno voglio dedicarmi alla comunità fare qualcosa di totalmente diverso rispetto alla mia materie di studio magari scientifica e lì magari scopre il terzo settore e e sicuramente voi potete testimoniare meglio di me
Quanti tanti di quelli che hanno fatto qua questo passaggio si era invece qua rimasti all'interno del terzo settore per lavorare
Qui tutto questo per dire che gli interessa diciamo anche a certificazione quello che sia del volontario quindi a rendere utile il servizio civile non lo vedo come una negazione della storia del servizio civile quanto piuttosto proprio la voglia di continuare a lavorare in questa direzione da parte del giovane ripeto i numeri in questo caso sul tasso d'attore ci danno conferma di questo sempre più persone sempre più giovani vogliono lavorare nel sociale
Quindi questo per quanto riguarda di i giovani e in questo senso ecco quello che mi sento di dire cerchiamo di cogliere quest'occasione cioè piuttosto che scontrarci tra Dinoi poi ovviamente da un punto di vista tecnico ci sono tanti problemi
Ma cerchiamo di capire questa voglia e sfruttarlo al meglio cioè rendere questo percorso
Ho davvero utile
Come dire renderlo davvero un momento di cittadinanza in cui entrano per via di questo e durante questo percorso ora riscoprono tanto come quella che è stata appunto la strada del servizio civile
Passiamo invece all'altro lato che quella contro gli enti di servizio civile la riforma sicuramente a cambiato abbastanza in tema di accreditamento anzitutto è un tema cui tengo perché io vengo da una regione e piccola che l'Umbria
Dove i requisiti dell'albo hanno fatto sì che di fatto pochissimi soggetti potessero accreditarsi in maniera autonoma nella mia regione che l'Umbria con ottocento volontari sono due
In tutto i soggetti accreditati entrambi fanno circa cento volontario conosco tante realtà nel mio territorio che in parte hanno smesso di fare il servizio civile o Nuto molte difficoltà a proseguirlo
Post riforma
In questo senso quindi la tendenza forse generale negli ultimi anni voi la vivete e ve ne sarete più che a corti è quella di avere davvero una proliferazione come dire di documentazione in questo senso quindi il mio messaggio vuole essere e in particolare al Dipartimento ovviamente un po'questa cioè l'aumento are come dire della disciplina non necessariamente garantisce la qualità del servizio e di questo ne sono convinto ho incontrato come dire enti che fanno un lavoro straordinario
E lo facevano anche prima della riforma non credo che aggiungere come dire documenti su documenti clausole e altri contratti
Sì è una garanzia effettiva della quale ente qualità del servizio civile anzi forse è quasi il contrario proprio quell'organizzazione che ci tiene a fare un servizio sostanziale di qualità
Magari avrà meno tempo per dedicarsi alla burocrazia per cui mi invitò e concludo è proprio quello di come dire e cercare di trovare come dire la bontà del servizio civile quella vera che almeno di questa davvero ne sono convinto non necessariamente corrisponde a quello che poi è il pezzo di carta per cui in conclusione per quanto riguarda gli enti di servizio civile secondo me è necessario riflettere su quello che è l'aggravarsi della burocrazia che sta rendendo molto difficile sostenere il servizio civile così come dall'altro per quanto riguarda i volontari cogliamo questo diciamo momento di crescita e insomma sviluppiamo un servizio civile nei prossimi cinquant'anni perché sia utile sia per i giovani che per il Paese
Grazie a Giovanna come avete visto uno dei contributi preziosi della rappresentanza in questi anni è stato proprio avere una visione di insieme del servizio civile e non diciamo una visione semplicemente di vertenza Ozzy rappresentanza sindacale dei volontari queste molto prezioso
Prima di passare la parola Vanessa
Pallucchini al Forum terzo settore però volevo comuni proiettare nel analisi fatta da Giovanni sul contributo dei giovani rispetto al terzo settore di cui poi anche anticipo la domanda vele
Per Vanessa anche il contributo dei giovani che hanno svolto servizio civile nelle amministrazioni locali nei piccoli enti locali soprattutto il fatto che come amministratori consiglieri eccetera ci siano dei giovani che hanno fatto l'esperienza del servizio civile sicuramente porta una visione della gestione del bene comune dell'inclusione
Della società civile che altrimenti non ci sarebbe ecco credo che questa analisi possa essere condivisa anche da altri rappresentanti degli enti che appunto hanno notato come anche non sempre e non necessariamente però questa parte
Anche nell'impiego degli operatori volontari nell'ambito dei piccoli comuni degli enti locali abbia portato
A a grandi frutti e allora lascio il microfono a Vanessa per un saluto per dirci poi questo servizio civile del traforo dentro al terzo settore insomma
Tu come la vedi
Allora innanzitutto buongiorno tutte a tutti ovviamente questo l'appuntamento che come Forum del terzo settore non potevamo mancare perché una delle colonne portanti del senso del terzo settore faccio
Una una riflessione
Due riflessioni faccio una il servizio civile
Quanto conta rispetto agli interventi nelle comunità
Quanto conta rispetto alla capacità cari di rigenerare con l'ingresso di giovani generazioni anche le stesse organizzazioni io vengo da Legambiente negli ultimi trent'anni gran parte dei presidenti e direttori sono persone che sono venute dalla prima dall'obiezione di coscienza
Ovviamente non vinta listi è stato un una conseguenza perché Legambiente nasce come mobilitazione contro il nucleare e quindi a in sé un importante parte che ha che fare con il pacifismo e ovviamente anche con un grande riferimento culturale in non ne intellettuale e scrittore giornalista ambientalista come Alexander Langer quindi
C'è un una grande connessione tra la vitalità del terzo settore
E la capacità che ha il terzo settore di accogliere direttamente proporzionata accogliere o meno le risorse che ci arrivano anche Traverso prima l'obiezione di coscienza oggi grazie al servizio civile
Tant'è vero che quando si parla delle diverse diciamo impostazioni
Delle politiche e dei soggetti del terzo settore spesso si riflette sulla questione dei giovani
Molto semplicemente credo che il terzo settore esprime fortemente il proprio impegno verso le giovani generazioni
Proprio attraverso il servizio civile che per il terzo settore è un un dovere di costruire dei luoghi di accoglienza
Di formazione di esercizio della cittadinanza attiva
E nello stesso tempo è una grande opportunità una riporta un'opportunità profondamente rigenerante se viene seguita
In una maniera come stiamo costruendo in questi anni che si basa su un'attenzione su un confronto anche degli strumenti che si mettono in campo per il servizio civile quindi
La considero alla politica principale che fanno i soggetti del terzo settore verso le giovani generazioni
Che cosa c'è visto che oggi ha una ricorrenza molto importante da conservare che cosa c'è da
E fare evolvere
Allora sicuramente da conservare e da mantenere sono i valori legati alla non violenza e anche a quella che è la convivenza pacifica
Il il il
Fare la scelta del servizio civile e dell'obiezione di coscienza prima
è fondamentalmente una azione civica molto importante e su questo un'attenzione anche ad alcune strumentalità che oggi si danno con aggettivi alla alla servizio civile
Cioè ambientale per le risorse diciamo digitali e quant'altro non dimentichiamo mai che prima di tutto
è un'azione civica per lavorare in senso non violento costruzione di una pace positiva
Che sia condizione di competenza di cooperazione di interscambio e quant'altro
E mette a disposizione un un
Esercizio di quelle competenze trasversali che oggi purtroppo le giovani generazioni non trovano immediatamente
In luoghi organizzati perché sappiamo che le organizzazioni in genere sono delle strutture e delle istituzioni che conoscono una crisi quindi questo è il primo punto dobbiamo mantenere la qualità dell'accoglienza il fatto che un ragazzo una ragazza entra nella nelle nostre organizzazioni e riesce poi a rimanervi oppure a evolvere in una storia di vita che si porta dietro quel pezzo di appartenenza quel pezzo di valori quella poco ostruzione
Per noi a dare un senso un significato e di questi tempi
Non è una cosa da poco
E sa per anche
Fare sempre questo riscontro e questo lo dobbiamo fare come domanda forse politica dei dei degli enti del terzo settore
Quanto è utile quello che facciamo e quante utile e ricade in maniera positiva quello che facciamo rispetto alle comunità di appartenenza
O se invece importante che stiamo qua a a lavorare di evoluzione allora l'evoluzione sicuramente dobbiamo lavorare verso l'universalità a saper dare risposte adeguate
Di risorse e di disponibilità rispetto ai ragazzi e le ragazze che vogliono fare vivere questa esperienza
E anche agli enti che vogliono avere a disposizione poi questa opportunità per costruire diciamo questo percorso e qui ovviamente
Visto che c'è
Rappresentante del Dipartimento la questione delle risorse nei prossimi bilanci è determinante anche per riuscire a fare una programmazione che ha fondamentale perché questo non deve essere lasciato al caso ma anche gli enti di terzo settore ma insieme anche e si ricordava ai comuni e quindi alle istituzioni
Riuscire anche per una realtà a fare un ragionamento una pianificazione una programmazione questo è fondamentale per dare la qualità
Del del del della struttura che accoglie il servizio civile ma anche per dare la qualità della ricaduta che possiamo prevedere del contributo che il servizio civile Eda
L'altro punto e si è parlato proprio delle competenze
Le competenze che si fa generano dal servizio civile l'ho detto prima sono delle competenze che non facilmente addirittura nemmeno in ambito scolastico oggi noi riusciamo a riscontrare e sono quelle competenze che si chiamano trasversali le competenze sociali le competenze di cittadinanza questo deve rimanere un nucleo fondamentale perché queste competenze
Danno il senso poi alle competenze tecniche e professionali che i ragazzi possono acquisire in altri contesti anche di vita e di formazione
Ma per diciamo non lasciare anche come dire al al caso questi processi noi da alcuni anni stiamo facendo un lavoro è un ragionamento serio sulla valutazione delle competenze
Questo che cosa significa che
Uno è uno strumento di programmazione importante
Ma è una valutazione della ricaduta che si riesce ad a vere e come enti del terzo settore siamo sempre più chiamati a render conto ma non render conto in maniera burocratica
Ma dobbiamo far vedere in maniera reale quantitativa e qualitativa qual è l'indispensabile contributo che noi diamo a questo Paese
E molto spesso credo che attraverso il servizio civile sia veramente una delle colonne portanti di questo contributo perché innesca l'Inter gente dei l'intergenerazionali ITA
Innesca lo scambio e l'interscambio ma soprattutto con ferma quella formazione verso i valori della costituzione che per noi rimangono il compito che anche la Repubblica stessa dal terzo settore
Quindi c'è un virtuosismo che va governato non va lasciato al caso e il lavoro che stiamo facendo in questi ultimi anni è un lavoro che proprio va in questa direzione che il prossimo anno due mila ventitré sarà l'anno europeo delle competenze
Dobbiamo adeguatamente
Come dire testimoniare
Perché è veramente un passo in avanti che in questo momento nel nostro Paese pionieristico lo stanno facendo altre realtà ad altre organizzazioni e questo che il servizio civile
E prima l'obiezione di coscienza oggi gestisce simile per essere utile deve sempre stare un passo in avanti e questo noi lo sappiamo perché
Come dire il coraggio che lancia anche il cuore oltre l'ostacolo rispetto a quello che all'investimento per il futuro il futuro ci ha sempre bisogno di un pezzettino di coraggio in più
Grazie e ancora auguri per i prossimi anni si vedranno protagonisti
Grazie Vanessa che ha colto bene lo spirito di questa giornata che quell'appunto di cucire una storia ma anche cominciare a prefigurare i prossimi cinquant'anni non a caso nella seconda parte della mattinata faremo proprio un'attività di gruppi di lavoro per
Appunto dare nel nelle linee guida gli elementi più essenziali che immaginiamo possano essere utili per il prossimo futuro e vero special guest di questa prima parte della della mattinata il dottor Michele Shishio di nuovo capo dipartimento della gioventù del servizio civile universale che e quale migliore occasione per presentarsi in famiglia di queste insolito veramente tutti da
Mario Pezzolla Claudio Pozzi che hanno fatto il carcere militare Peschiera Gaeta
Per l'obiezione di coscienza da legge relazioni che poi ci sarà un'apposita apposito modulo di questa mattina le generazioni di obiettori di coscienza ma anche i volontari in servizio civile dei decenni successivi insomma ci siamo veramente tutti quindi credo che una platea come quella di oggi
Non capiterà tanto facilmente se questo è vero da un lato dall'altro lato però voglio tranquillizzare
Il servizio civile insomma mi ha passato in questi cinquant'anni tante ne ha viste tante di tutti i colori le specie le forme e comunque siamo ancora qua quindi in qualche modo
Ognuno può dare il suo contributo però insieme comunque riusciamo a stare a stare ancora sul prezzo
E prima di dargli la parola volevo ricordare due parole dell'incontro ieri al Papa molto
Importante secondo me per celebrare questa giornata lei due parole chiave sono state modo di vedere il suo intervento la vigilanza e l'umiltà noi vigileremo innanzitutto su noi stessi nell'essere fedele a quello che il servizio civile ci chiede cioè di mettere in atto una divisa civile non armata e non violenta
Un'educazione alla pace tra i popoli e ai valori della costituzione questo ce lo dobbiamo ricordare sempre prima di equazioni tipo di ragionamento e poi suggerito anche un metodo il Papa quello dell'umiltà l'umiltà che
Così la consapevolezza che ciascuno di noi può fare molto
Ma se non lo fa insieme agli altri questo molto non non arriverà ecco noi
Eravamo in pochi erano in pochi quando hanno iniziato settanta sono stati l'obiettore di coscienza politici tra virgolette hanno fatto il carcere prima dell'obiezione di coscienza adesso sono state a seguito di quella scelta un milione e mezzo di giovani che poi non svolto servizio civile credo perché ieri è stato presente abbia potuto vedere come la cifra di queste persone proprio esattamente l'umiltà e attraverso l'umiltà è un po'questo il segreto del successo a mio modo di vedere il servizio civile quindi il microfono
Michele visto che insomma
Sei alle presentazioni Ing famiglia sono state fatte
Liberamente quello che vuole condividere con noi grazie
Grazie grazie grazie buongiorno a tutti quanti voi si tornando le parole di ieri
Del Papa forse davanti alla testimonianza di tanti di voi sarebbe da riformulare quel suo non bisogna avere la presunzione di essere giusti al contrario voi eravate nel giusto e qualcuno mi diceva che eravate dalla parte del torto e qui la perseveranza con la costanza invece siete riusciti a dimostrare che eravate giusti
Per me essere qui oggi particolarmente emozionante innanzitutto perché avendo davanti questa questa bandiera l'importanza della non violenza in un centro come questo
Per me rappresenta la crasi tra il mio passato il mondo sportivo questa nuova esperienza sono capo dipartimento del politiche giovanili e del servizio civile universale solo da tre settimane
E essere cui con testo che è stato completamente trasformato da quello che era uno spasso militare ad un'infrastruttura sociale così importante come come quella quella che che c'è qui oggi davanti alla vostra testimonianza torno a sottolinearlo siete più di cento circa centocinquanta persone qui in sala
Siete venuti da tutta Italia prima ho salutato due ragazze volontari venivano da Giarre
Dopo aver fatto un un viaggio pazzesco in un Paese come il nostro in cui si parla di mobilità sostenibili e invece loro avuto affrontare un viaggio quasi insostenibile essendo come loro un un rappresentante del sud del Sud ulteriore che poi si è trovato costretto a a lasciare tutto in casa propria per andare a inseguire il consolidamento delle competenze e per raggiungere una professionalità importante posso capire perfettamente
Quello che loro fanno quotidianamente in Sicilia e gli sforzi di tutti quanti voi in giro per l'Italia
Cinquant'anni
Fa parte quasi paura no dire
Quello che quello che rappresenta una cifra così importante come diceva Giovanni poco fa quello che potranno rappresentare i prossimi cinquant'anni vorrei innanzitutto rassicurarvi
Sull'impegno da parte del governo non sono un politico il mio ruolo è soltanto quello di gestire al meglio le risorse che mi vengono affidate
In in questi anni abbiamo avuto il sostegno del governo sul servizio civile grazie alla al pm era R. che come sapete si chiama NextGen bellissimo dirlo davanti
Davanti a voi dovendomi occupare di giovani in questo momento come spesso succede
In politica in Italia ci si deve occupare dei problemi contingenti della situazione devastante lasciata dalle varie crisi che si sono succedute quindi il Governo si sta concentrando su a sulle bollette che sono il tema più importante avendo la rassicurazione del PNR sul due mila ventitré sono certo che il due mila e ventiquattro del mille venticinque non saranno da meno
Per l'impegno da parte del governo sul servizio civile io non voglio spogli le rare quello che dirà che il ministro Bondi tra poco
Con un comunicato ma vi posso dare una buona notizia che oggi uscirà il bando
Che sarà il più grande Bardo della storia avremmo quasi settantadue mila posizioni sono settantuno mila cinquecentocinquanta e sicuramente in giornata auspicabilmente entro la mattinata entro l'ora di pranzo Chirac
Sto conoscendo in queste in queste prime settimane un mondo
Che avevo potuto vivere come vi dicevo prima venendo venendo avendo dal Sud
Soprattutto nella fase nella fase adolescenziale poi sia nel periodo degli studi universitari e quello del lavoro io trascorso molto tempo all'estero e tornando in Italia anche ascoltando le parole del Papa di ieri
So benissimo quanto il volontariato sia una colonna portante di questo Paese
Dall'altro lato parlavamo poco prima di di cominciare questa giornata e in questo momento so bene quanto sia sia importante sia stata importante per il nostro Paese l'obiezione di coscienza
Io sono cresciuto in un momento in cui la leva obbligatoria finiva ma ricordo benissimo quando invece a Taranto perché io avrei dovuto servire per la Marina e proprio in questi giorni perché era impedito di dicembre poco prima di Natale se andava farli visite
I miei i miei coetanei al contrario vivevano questo momento con grande impegno e dicevamo per noi il futuro qualcosa che per me era complicato da pensare son cresciuto nel periodo in cui scoppiava la guerra nell'ex Jugoslavia e ho concluso il percorso di studi superiori
Con i bombardieri che partivano da Gioia del Colle per andare verso Belgrado e vi assicuro che poi quando a distanza di qualche anno ho visitato la Serbia mi sono un po'vergognato perché per quanto mi riguarda non si può non ci può essere mai una definizione di qualunque tipo di contesa con le armi e posso dire tranquillamente che pur non essendomi impegnato direttamente come fate voi tutti i santi giorni
La non violenza fa parte della mia della mia quotidianità
So che ieri in questa tre giorni che avete cominciato avete avuto modo di confrontarsi anche con persone che arrivano dall'estero
Noi viviamo come qualcosa di lontano quello che in realtà sta succedendo a pochi chilometri da noi a tra poco più di due ore di volo poche migliaia di chilometri da noi mi è dispiaciuto non esserci stato qui con voi ieri sera
Quando volontari spagnoli obiettori spagnoli ragazzi ucraini così come l'obiettore russo hanno raccontato la loro esperienza io penso che in questi momenti drammatici a maggior ragione un aggiornato come il quindici dicembre soprattutto per noi
Che non viviamo la guerra quotidianamente da tanti anni per nostra fortuna sia un momento di riflessione molto importante
Senza retorica
Senza diciamo così troppe parole inutili ma considerando che la scelta che è stata fatta tanti anni fa era davvero una scelta giusta
Per il resto volevo soltanto cogliere questa giornata per presentarmi per dirmi per dirvi che così come è stato negli anni scorsi
Il Dipartimento al vostra disposizione a disposizione di tutti io sono
Come dicevo prima Michele per tutti senza strutture o sovrastrutture senza titoli o altro e quindi sono qui è anche e soprattutto per
Dargli tutta la mia disponibilità per l'ascolto e per la condivisione di un percorso insieme grazie e buona giornata e buon lavoro
Grazie grazie per parole d'incoraggiamento e anche nella notizia insomma che attendevamo della appunto di un di una nuova sfida un bando veramente che può assegnare
Marcare anche un una generazione una stagione del servizio civile al tema della continuità come è stato ricordato quello che che però ci sta più a cuore perché a volte tenere con un'attenzione troppo alto troppo bassa il sistema rischia che si rompe la macchina col nome di cerchiamo di essere più porosi adattabili
Quello che facciamo da tanti decenni però abbiamo anche un limite
E quindi speriamo dialogando insieme non non si superi ma questo limite ma riusciamo sempre essere molto efficace a questo punto noi abbiamo fatto compagnia avere l'inizio dei lavori lasciamo il il campo
Saluto i nostri ospiti e li ringrazio per essere venuti nel frattempo che amo Claudia cui lascerò il microfono
E poi diamo dei amici di di vecchia data che le faranno compagnia da Oliviero Bettinelli che invito a venire qui sul tavolo
Quando appunto avevo i pantaloni corti inizio anni Novanta c'era il coordinamento romano degli obiettori di coscienza è un po'il guru di quella stagione era esattamente Oliviero Bettinelli che a me come tanti altre obiettori a così introdotto nel mondo del servizio civile del non ve la non violenza
E poi c'è Daniele tramonti che ingrasso particolarmente perché
Prego prego tanto mettetevi comodi
Che invece una generazione più vicino alla mia di obiezione di coscienza
Perché in quegli anni insieme ad altro obiettori con l'esperienza disobbedienza civile l'ex Jugoslavia a marcato un po'il nostro movimento in ultimo Teresa che invece una cara amica perché ci siamo incontrati sulle strade servizio civile proprio nei primi anni dell'attuazione della sessantaquattro lei aveva appena svolto servizio civile la volontaria e con
Di suo ente animava le attività di servizio civile qui nel Lazio detto ciò vi lascio posto e mi auguro un buon lavoro
Allora buongiorno a tutti a questa questa tre giorni come è già stato detto anche stamani mattina è sicuramente un buon viaggio non viaggio nel nel nel mondo del servizio civile dell'obiezione di coscienza gliene abbiamo fatto un po'quello che è stato il percorso anche storico sì siamo un po'confrontate con quelle che sono le realtà dei paesi vicino a noi
Stamani mattina entriamo invece più nel dettaglio con le esperienze vive vere vissute di appunto Oliviero Daniele terza che hanno vissuto negli anni Ottanta negli anni Novanta e nei primi anni del del due mila proprio l'esperienza dell'obiezione di coscienza e del del servizio civile
Quindi io non mi soffermo molto sulle presentazioni perché poi di fatto anche importante che ognuno di loro racconti davvero no qual è stata la loro con la loro scelte quindi sono un po'le domande anche che vi faccio
Qual è stata o alle privatizzazioni che hanno portato a scegliere
Di fare l'obiezione di coscienza e il servizio civile
Qual è stata l'esperienza vissuta e che cosa vi ha lasciato questa esperienza perché credo che davvero l'essere qui oggi a distanza di cinquant'anni dalla legge sette sette due e anche grazie proprio a chi in questi cinquant'anni
A con la propria esperienza avrà per Scelta con la propria vita vissuta anche maniera complicata e difficile primi anni
I primi anni abbastanza lunghi tra l'altro però di fatto ci hanno portato a questa esperienza è la parte anche fondamentale che come enti non ci dobbiamo Sempre ricordare di far presente ragazzi che oggi vivono questa esperienza perché altrimenti potrebbe diventare un'esperienza che non ha nulla a che vedere
Obiezioni che so di coscienza con il servizio civile ma potevano essere visto da un'esperienza diverso di tirocinio di lavoro di apprendimento di formazione e basta e invece sappiamo che anche alla base di quello che oggi i ragazzi vivono nelle nostre associazioni nostri enti c'è davvero tanto c'è una storia e c'è un vissuto o di persone che si sono sacrificate davvero per farci dire oggi questa questa esperienza
Lascerei quindi la parola a Oliviero che negli anni ottanta ha fatto questa esperienza di servizio civile in carica si esce
Come dire una che appunto ora ci racconta un palestrato il suo vissuto ad Alessi pattino a tutta l'esperienza vissuta
Una stanza messa adesso anzi si sente sì bene
Buongiorno a tutti
Sono anche abbastanza emozionato no quando intanto giorno questi incontri
Fra vecchi amici
Visto un po'di gente che era un po'che non vedevo
E ieri
Chi mi conosce sa che non capita spesso che io prepari le cose da sapere anche per le parole tolta preparate non riguardo per cui però insomma un po'di De ho cercato di di mettere in ordine perché raccontare un'esperienza può essere ma anche abbastanza semplice cercare di farlo per poi offrire anche dell'opportunità forse di riflessione
Non sempre e non sempre
Può capitare
Allora io mi sono fatto un mio si chiamino e dire parto da una considerazione
Tre elementi di di di di riflessione
Un sogno e
è un paio di incontri che mi hanno significato tanto allora la prima cosa che mi sento in poi mi sembra importante sottolineare che negli anni ottanta l'obiezione di coscienza era Scelta
Era necessario dichiararsi obiettore di coscienza altrimenti il servizio civile saltava e questo Teramo una serie di problematiche no
A un po'più di anni si ricorda all'eterno dibattito fra l'alternativo il sostitutivo quindi fra il dire purtroppo siamo costretti a fare il servizio civile perché se no andiamo Agabio
Ma di fatto non è una condizione per la quale noi o con la quale voi ci relazioniamo con la vostra scelta di obiezione di coscienza
Era necessario farlo ma di fatto non c'è un obiezione a un servizio militare c'era l'obiezione a una visione che è una visione militare che era la visione
Di supponenza tutti i rimandi della legge toccavano un po'questo aspetto non era sopportabile che qualcuno facesse delle scelte di coscienza non era sopportabile
E l'alternativa o l'alter ego di leva di fare lo rendeva chiarissimo che non era sopportabile ora io una lancia sulla stella di leva di fare la la la la spezzerebbe nel senso che pone l'accento
Non era il loro mestiere lo gestivano in militare punto e basta cioè l'idea di dover gestire agente per ma motivi di coscienza e rifiutava quel mondo c'è una media Lilia li ha spiazzati io racconto un episodio va è ovvio poi manca caliamo un po'è chiaramente col come Caritas uova avevamo una situazione un po'anomala che sapevamo di avere approvò non aveva creato uno sul tipo di problema cioè che la sede degli obiettori eh a San Giovanni che a zona extraterritoriale
Quindi diciamo no chiamo col distretto non c'è non ha problemi
Che cosa succede succede che dottore Farina dottor pescatori grandi diciamo difensori dell'idea che l'obiezione di coscienza dovrà essere cassata fanno un'ispezione
Con due macchine di servizio entrano dentro San Giovanni in maniera mattanza diciamo comprensiva del loro ruolo mi ricordo il dottor raschiato le viene in ufficio in ufficio dove viene a dove io lavoravo si stacca il telefono perché pensava l'unico oltre che io avessi chiamato tutti per dire attenti c'è un'ispezione con lui davanti stacca il telefono e comincia a vedere
A chiedermi come vanno le cose
La Caritas allora nonostante tutto aveva improntato i famosi progetti di lavoro cioè voglio c'era una documentazione attraverso la quale che permetteva poi l'attivazione delle richiesta nominativa che non era scontato a
Quindi controllo contava ricordi questo va tenuto ieri va bene questi soldi orario di servizio mi fa e dopo
E dopo
Cioè quando finiscono il servizio questi ragazzi chi li controlla
Non lo so lo immagini genitori su piccoli ma generoso cioè non è un problema mio controlla io devo pagare gli devo garantire che il servizio venga svolto bene
Ma la sera la sera che succede alla sera usciranno ma non rientra con gli stessi orari dei militari no questo non lo so io però guardi io dirò cioè odierno stimiamola questa cosa dato che lede sicuramente un'intelligenza di di di consistente avrebbe di sicuro tutti i numeri se lei vuole alle undici di sera chiama tutti a casa per casa sono rientrate
Non è un compito mio guasto è un compito che credo appartenga alla loro coscienza ATO che la scelta è questa
Ma un episodio ma fa capire come era assolutamente improponibile
Avete uno scambio di riflessioni sensate non sul servizio civile attenzione nel servizio aveva le sue le sue strutture ma sulla consapevolezza che quel servizio nasceva da una scelta di coscienza
E all'epoca all'epoca rivendicavamo molto questo
Rivendicavamo molto questo per noi
L'alternativo a diciamo l'elemento chiaro cioè si civile si può proporre un altro modello attraverso il quale servire la patria qualche alla costituzione delle di farlo
Ma che nasce da una motivazione molto più forte molto più radicale cioè la battuta era il servizio civile può anche non esserci ma l'obiezione di coscienza deve rimanere nel momento in cui si fanno delle scelte
E l'obiezione di coscienza nasce una scelta di vita
Noi crediamo sempre quando qualcuno dice ho fatto l'obiettore di coscienza perdiamo di no amo che continua a farlo ancora adesso l'obiettore di coscienza hai fatto servizio civile come obiettore di coscienza
Ma la battuta che gira che girava fra di noi sia obiettori per tutta la vita ampi ma tuttavia Giampaolo somma per un bel pezzo bisogna esserlo ecco
Quindi perché era la la prima considerazione cioè la collocazione di un esperienza disservizio che nasceva da una forte valenza politica ed era ecco qui sommarsi accennato a che ed era per rispetto a chi era stato a Peschiera era stato Gaeta che questo voleva mondo doveva essere conservato
Il rischio Citti che vedevamo e che ogni tanto credo immaginiamo tutti no ed essa lo può chiusi in una riserva
Dove facciamo bene il nostro servizio dove siamo dei bravi ragazzi due facciamo del bene alla società a volte anche in maniera di non dico discutibile però insomma una sorta di volontariato può essere a volte
Controproducente rispetto a a a un'evoluzione dalla politica e sociale in ottantotto e sono loro che fanno questo ecco questo era un pericolo le mani
Percepivamo e che in qualche modo a modo nostro grazie a Dio riuscivamo poi a esplicitarlo attraverso le due dimensioni quella del servizio
Che capivamo capiamo dava una garanzia che non sarebbe stata necessaria in uno stato in uno Stato democratico libero un era necessario dare una garanzia di fedeltà al servizio ma era in quel momento
E lo è tuttora indispensabile perché la credibilità passa poi attraverso una serie di cose
Con una serie di esperienze nato conto e l'altro aspetto era invece quello di garantire una visione la partecipazione come cittadini non perché facciamo qualcosa di bene ma perché abbiamo una teste pensiamo perché abbiamo qualcosa da ridire perché abbiamo una visione di quello che per noi rappresenta
La scelta della pace da scelto dalla non violenza la scelta dell'attenzione agli altri Nonda dimensione prettamente funzionale hanno dimesso da culturale
No siamo poco presuntuosi però voglio dire almeno quello lasciato cioè l'uno cioè quindi questo quando
L'elemento oggettivamente alimentava tutto questo lo dicevo era un rapporto con la struttura militare molto conflittuale chiamiamolo così molto conflittuale
Che sia un po'ma diciamo contenuto nel momento in cui le famose dura sentenza
Ciò vale ci hanno dato l'opportunità di
Legittimare nella scelta del servizio civile come una scelta alternativa di difesa della patria e quindi non di non scantonare e lato il riconoscimento dalla famosa sentenza che ha portato tutto il servizio alla patria a dodici mesi
Poi diventati dieci può insomma
Mi sembra al di là dei numeri un passaggio
Importante nelle due cose una consapevolezza che l'obiezione di coscienza non è un verso io molto tengo come don Milani che una volta che tu schiavi un po'e generazioni con la tua coscienza lei non ti fa scappare molte cose di possono far scappare Amato coscienza no
L'altro il riconoscimento di una equiparazione te gli almeno quella permetteva di di tale si sia lasciato l'obiezione di Plovdiv lasciato l'obiezione di coscienza e del servizio civile e di conseguente potesse essere in qualche modo legittimata è anche possibile per tutti allora il sottoscritto
Dato che la carità se alla cosa se erano già abituati mostra che siamo ancora più bravi degli altri se fatto venti sei mesi di servizio sei mesi di attesa del silenzio assenso venti mesi di servizio
Per ottenere un congedo col DPR accento sovrannumero dalla leva perché non sono mai stato chiamato quindi significa che in termini di pensione non ciò da riscuotere niente in termini di
Famosi settanta mila lire per tagliarsi i capelli no cioè ricordate queste non ho ricevuto niente in cui io la mia posizione per quanto riguarda diciamo inizia una difesa sovrannumero alla leva cioè devono di quelli che qualche modo o si sapeva cosa fargli fare l'abbia lasciato a casa
E questo diciamo a a un po'questo tipo di divisione a un po'alimentato anche quella diciamo quell'etichetta dall'obiettore imboscato no
Perché perché è l'obiettore potevano far niente ma lo faceva niente perché è uno Stato non li dava la risposta no perché lui non voleva quindi siamo già c'era un uomo uno scontro abbastanza abbastanza diciamo stimolato ecco mettiamolo così stimolante perché perché ha di fatto ci si rendeva conto che andava a cozzare Ali si andava a toccare una cosa molto delicata noi c'era veramente la la possibilità si voleva che si che un cittadino richiedeva di dividerà con coscienza del suo servizio alla collettività
Questo polacco e finisco Giulio
E questo questo condiziona va un po'a volte anche
La struttura degli enti io lo lo devo dire perché insomma all'interno degli stessi enti questa visione non era chiara
Io le discussioni più grosso che ho avuto in Caritas era noi in genere alcuni responsabili di servizio che quando c'era la formazione non volevo lasciar partire l'obiettore perché servivano lì
E devo dire in questo io ho avuto la fortuna il Duomo ognuno poi usi termini che vuole di avere
Don Luigi Di Liegro come direttore che da questo punto di vista stava dalla nostra parte
Io mi ricordo delle mattinate allucinanti al telefono con il responsabile servizio
Che tarato mi accusavano mi accusavano che l'obiettore ritenevo gli obiettori miei io invece spiegavo che gli obiettori appunto perché sono obiettori della Caritas solo della Caritas fanno servizio civile in Caritas non in un ostello no in una mensa quelli sono gli strumenti attraverso i quali ma la visione formativa culturale all'interno dalla quale loro se andavano collocare era quella era quella
Di una scelta che la Caritas insieme ad altri enti ha fatto cioè quello di un fremono spazio di accoglienza a chi altrimenti doveva pagare
Diciamo Google trovare altri percorsi e questa è una difficoltà che spesso si ha ecco perché dal mio punto di vista una riflessione deve essere costante ma per vigilare perché noi non diventiamo semplicemente del supporti io con qualcuno ha parlato che noi andiamo a chiedere fra a fare la marcia e tipo al governo aumenti del due per cento del PIL sull'asportazione delle armi ci deve interrogare
Non può non interrogarsi
Allora ogni tanto forse anche una riflessione di questo tipo ci riporta alle radici di quella che è una scelta va fatta e va assolutamente
Garantita concetto stesso di servizio deve essere pulito no
Voi sapete quando parla dei carabinieri sono i servitori dello Stato quindi non è cioè sostituto due modalità diverse attraverso il quale dai riteniamo che la la scelta di servizio se nasce all'interno di una consapevolezza
Di una partecipazione che non è il solo ripeto sviluppo adesso stiamo ragionando su molte cose ma il pm
Offre delle opportunità ecco stiamo attenti che non diventi un solo dell'opportunità economiche
Ma che ha racchiudono e questo noi possiamo vigilare al proprio interno una dimensione valoriale con la quale confrontarsi non sono solo delle buone opportunità
Ma sono ebbe agli scenari su cui si prefigge secondo me un futuro il sogno questo ecco di non farci chiudere in una riserva
Che ogni tanto c'è la guerra di faccia
Uscire fanno la loro marcia sventolano le loro bandiere poi tanto rientrano fanno il bene ci risolvono una serie di problemi e da un punto di vista invece divisione di costruzione di una società altra
Non gli diamo lo spaccio perché questo avvenga
E finisco produrre risolve lo devo fare il primo è Massimo Paolicelli io sono ho avuto modo di dolorose
Di essere distare decida di avere vicino soprattutto Massimo come amico soprattutto come mistico come
Grillo parlante costante tranquillo lucido pacifico ma con una tensione perenne su questo tipo di problemi al punto da al punto da
Ecco la la cosa forte bella di Massimo c'erano si perdeva mai d'animo qualsiasi cosa succedesse si ricominciava all'epoca non c'erano i soci hanno per cui all'epoca i manifesti erano il ciclostile
Per cui noi abbiamo cominciato a manifestare il due giugno
A distribuire chiaramente alte genitali volantini all'inizio di via del Corso dove c'erano tutte le truppe che stavano preparandosi per entrare cioè dove ci prendete in giro no arrivano e stiamo facendo informazione dicevamo
Così come una manifestazione ricordo alla a Montecitorio sulla sulla
Per il rispetto della legge sul commercio delle armi no
La centottantacinque mi pare
E stavamo decidono che il massimo nella sua creatività aveva preparato
Dei fucili di compensato da spezzare davanti a Montecitorio
Avevamo territorio saremmo stati una quindicina non di più insomma Cocco ma come ogni tanto succede che va
Leggiamo il comunicato e cominciamo spezzare questo fucile
C'erano due poliziotti della celere vicino dice ma che dovete fare dobbiamo spezzatura vi diamo una mano anche le ultime ci tenevo siccome esso spezzare il fucile
E e quello era Massimo no cioè la la la capacità e la lucidità di essere presenti sul pezzo sempre
Devo dire
Ci manca molto io
Avevo sentito Filippo ti eri la sera prima che lui morisse io stavo a casa a Brescia dei miei erano giorni de de dei morti io appena torniamo andiamo trovarlo c'avevo parlato l'estate insomma questa questa malattia che l'aveva colpito oggi andiamo a trovarlo
E prima di partire Filippo mi dice non abbiamo fatto in tempo perché se n'è andato se n'è andato oggi
E devo dire che la presenza di Massimo per me è una presenza costante costante diciamo ripeto non solo perché abbiamo fatto buttato lui
Uno dei cani lui è stato assegnato alla Caritas di Albano nonostante avessimo fatto per cui abbiamo tratto traccheggiato un po'con la carica di Albano e l'abbiamo spostato sputato a Roma e secondo ricordo e qui chiudo qua perché insomma credo Bazzi nome don Luigi
Recepiti Elio voleva bene gli obiettori era convinto che potesse essere una certa e ha sempre sostenuto e ci ha sempre aiutato a mettere al centro l'obiezione di coscienza
L'obiezione di coscienza cioè il valore della coscienza ci ha aiutato a leggere don Milani Cia aiutato ad invitare la gente come padre Balducci a riflettere su questo
Cioè è lì che nasce poi tutto è lì che si sviluppa qualsiasi percorso dichiarato umano politico ecclesiale nel momento in cui siamo coerenti con noi stessi e con le nostre scelte
E devo dire ecco potete dare dieci mila altre persone perché di fatto fra una cosa e un'alta credo di aver fatto sui cinque mila colloqui più o meno
Anche di più
E devo dire che è stato forse l'elemento il rapporto con i giovani elemento che mi ha fatto sopravvivere in un contesto dove insomma non sempre facile sopravvivere
Grazie
Grazie Grazioli che ero per per questo racconto di vita ma vissuta che che sta ancora vivendo soprattutto per però io mi sono sono alcuni punti naturalmente sono veramente stati tanti quelli che ci ha raccontato ma sicuramente il valore della coscienza credo che sia uno dei punti che anche oggi nel come enti dobbiamo continuare i no attimi è presente e a e a stimolare nei ragazzi che che vengono da noi che fanno questa scelta di vita che magari a volte la scelta non è neanche così tanto consapevole però poi durante l'anno che vivono insieme a noi
Credo che il nostro compito sia anche quello di educare i no di di di affiancare di essere sempre accanto a a questi ragazzi quindi grazie davvero
Passo la parola Daniele Daniele che ha fatto l'esperienza negli anni novanta nella Comunità Papa Giovanni ventitreesimo
Grazie
Buongiorno a tutti e grazie dell'invito
Allora anche io sono confesso un po'emozionato felice di essere qua
Ho cercato anche di mettere fare un po'di ordine per stare in pochi minuti provare a dire quello che che vorrei senza senza fare troppa confusione ma in genere la faccio quindi richiedo già scusa in anticipo per questa cosa
E io sì ho fatto ho fatto sevizio civile nel tra giugno del novantasette aprile del novantotto
Come sono arrivato a questo ma intanto era obbligatorio quindi c'era poco da fare
La scelta però di fare l'obiettore è stata chiara
Nel senso che rete grazie anche al mio percorso da da scout d'ho avuto la possibilità di di incontrare di mettermi in gioco di fare di fare mille mille esperienze
Di volontariato ma anche l'incontro con testimoni che secondo me
Mi hanno aiutato a capire che insomma una strada potevo prenderla almeno anche se l'obbligatorio almeno avevo potevo scegliere quale delle due era meglio e sempre più insomma la la decisione sia sia tentata sulla scelta dell'obiezione di coscienza perché insomma perché credevo fondamentale il il mettersi in gioco per il bene degli altri
In mille modalità si può fare questo però ecco ho sempre diciamo credute maturato diciamo un po'alla volta anche se ero ragazzino diciamo
La convinzione che comunque dalla guerra non venisse fuori Roma buon arma che insomma la guerra generava distruzione e morte e questo generava odio e ed era una catena che non finiva più quindi o di pensare la scelta militare proprio l'ho sempre Lollo accantonata sempre più con conferme se convinzione
Pur passando dalla sì insomma da da riviste militari da la domanda di obiezione di coscienza il colloquio perché come tutti il vettore stati chiamati dai carabinieri no a a spiegare il perché assicura farlo obiettore
E così via
Poiché lente per il quale ha fatto domanda punta l'Associazione Papa Giovanni e lì è stato un incontro casuale ecco che a mia che mi ha messo di fronte appunto alla la possibilità di incontrare questa associazione mi è piaciuto lo stile mi è piaciuta la proposta nel tessuto un po'lo spirito di questa associazione e quindi con la statale momento della scelta mi sono piantato lì
E così ecco mi son trovato a partire per il servizio civile in in quegli anni orario delle parlare anche della disobbedienza civile e cerco di parlare di quello ma la legge del da duecentotrenta e del novantotto quindi l'anno successivo al quale iniziato il servizio civile realtà è arrivata la legge che ha permesso di andare all'estero quindi o realtà sono arrivato alla fine di questo percorso
E ho ho ereditato ho avuto l'opportunità data da da altri che avevano fatto questo percorso perché di fatto tutto diciamo era un po'nato con con lo scoppio della guerra in Jugoslavia
E dalla dall'idea dalla volontà della disponibilità di alcuni obiettori di di di scegliere di andare fisicamente in nel conflitto in Jugoslavia
In servizio civile cosa che non era chiaramente laicità riconosciuta
E quindi diciamo chiedendo alleva disse quindi al ministro della difesa di poter andare a svolgere questo servizio di fronte al silenzio si interpretava il silenzio assenso e son partiti
Questo ha fatto sì che negli anni circa centocinquanta ragazzi siano sono partiti subendo poi varie conseguenze perché chiaramente la cosa non era consentita quindi tribunali carcere e quant'altro
Io appunto data da giovanotto obiettore
Dopo dopo circa un mese un mese e mezzo di servizio abbiamo avuto la chiamata per fare una zona di formazione e quindi San trovati tutti questo gruppo di obiettori ramo circa ottanta ragazzi
E e nostri diciamo responsabili ci propose l'appunto questa possibilità quindi la possibilità di fare un periodo del nostro servizio civile in un Progetto a Sarajevo
E in quella giornata erano ospiti anche don Albino Bizzotto e Lisa Clark dei Beati costruttori di pace che hanno portato anche loro no l'esperienza di quello che che stavano portando avanti io ricordo come una giornata
Cioè ripensandoci è stata una giornata molto molto significativa per me
Anche perché i questi responsabili podere a Papa Giovanni che parlavano di servizio civile sarebbero poi diventati miei grandi amici oltre che compagni di mille di mille di mille avventure diciamo così
Nel lavoro quindi ricordo Giovanni Giovanni Grandi Samuele Filippini Nicola penta che penso molti di voi e conoscano
è stato una diciamo un offrire questa opportunità all'obiettori nessuno che mente era obbligato a farlo però semplicemente la mia proposta questa iniziativa io che
Insomma la Bosnia Bosna Sarajevo per anni è stata è stata diciamo quotidianamente no
In TV ogni TG ogni speciale che era era una una cosa diciamo che quasi automaticamente quasi che entravano nel nell'ordinario comune
L'ho vista diciamo così da da dalla dalla tv
Quando ho avuto l'opportunità appunto sentendo l'opportunità la possibilità di poterci andare istintivamente mi sono lanciato in questa cosa
Quindi premente non c'era la motivazione e chissà a che profondità ma semplicemente la voglia il bisogno e il desiderio di andare e vedere andare a vedere provare a capire Nord andando
Da io cioè senza senza la pretesa di andare a a cambiare il mondo ma la scelta di dire vado e con me altri sette abbiamo scelto di fare questa questa cosa che consisteva su fondamentalmente in fare una richiesta alleva disse quindi anche lì scrive una lettera
Spiegando la motivazione di qua di là
E mandata leva viste dopo trenta giorni nessuna risposta abbiamo appunto prese il silenzio assenso e siam partiti
E
Devo dire che è stata l'esperienza molto molto molto determinante no nel mio percorso è stata organizzata insieme all'associazione che si chiama sprofondo
Di don Renzo Scapolo Como
E e quindi per quelle settimane che siamo stati in in servizio appunto a Sarajevo era fine novantasette quindi un posto diciamo il conflitto armato era terminato
Ci siamo messi a punto in in servizio a vivere ecco con quei volontari della sottana sprofondo che cosa facevano
Cercavano ecco di di ricostruire fisicamente la diciamo un proprio muri case
Lui diciamo il le strutture ma molto anche cercando di costruire il tessuto umano e quindi c'era una rete di persone e di famiglie di varie etnie che tutte loro avevano come come diciamo come unico denominatore il fatto che vada perso familiari avevano perso il lavoro perso la casa avevano vissuto anni di di di guerra di assedio
E quindi era un tentativo quello che stava facendo la stazione sprofondo di rimettere insieme le persone e quindi attraverso incontri
Attraverso la partecipazione andare a sgomberare le case distrutte o gli appartamenti distrutti la distribuzione dei viveri il sostegno alle famiglie ecco era un tentativo di mettere in rete
Le persone e lì ci siamo noi ci siamo siamo stati siamo coinvolti in questa funzione Ko
è stato
è stato un veramente molto molto bello molto significativo
Faticoso
Abbiam portato credo ognuno di noi a casa un bagaglio enorme ma dato la possibilità di conoscere anche se punto per poco tempo comunque aprire un po'di più lo sguardo capire qualche cosina in più
E provare a provare provare a sperimentare qualcosa di di nuovo
In questo senso credo che l'esperienza mia personale ma di anche degli altri ragazzi che erano lì e che quelli che han fatto disobbedienza civile ci fosse una forte scelta anche motivazionale a livello personale
Ma è stato fondamentale credo anche il l'elemento collettivo il fatto che un mio dovere andava per i fatti suoi ma c'era una Rete di persone di obiettori di associazioni quindi Italy
Che sosteneva quello che si faceva io altrimenti non sarei potuto partire novantasette dopo che i primi erano partiti nel nel novantadue novantatré
Questo dato è stato possibile grazie al fatto che negli anni si è lavorato per sensibilizzare sostenere e alzare l'attenzione rispetto a questa cosa credo che abbia contribuito notevolmente anche alla alla creazione del servizio civile all'estero
E a quella che è la proposta di servizio civile all'estero che poi negli anni sì è venuta a creare quindi in questo senso il valore della dell'esperienza no come singolo ma anche come elemento collettivo e quindi in questo senso e concludo
Credo che dobbiamo mantenere alta sempre lo sguardo quindi sempre cercare di guardare in alto quelli che sono gli obiettivi gli ideali e provarci provarci assieme e cercare comunque sempre di offrire ai ragazzi ragazze che che svolgono servizio civile questa opportunità perché credo che se decidesse veramente una palestra quindi proprio l'opportunità una formazione continua una palestra di vita
Che poi stare a ciascun ragazzo a mettersi in gioco a conoscere allargare le proprie i propri orizzonti e può essere un'opportunità davvero per poter cambiare un po'alla volta anche la società
Grazie
Grazie grazie Daniele perché davvero insomma è toccato proprio la tua esperienza
Mettendo
Focalizzando anche su quella pipa di fatto è quello che cerchiamo no di far vivere anche oggi
Cioè il fatto che questi ragazzi si mettono davvero in gioco e si riesca anche a stimolare tredici la voglia di andare la voglia di capire quindi la scelta di dire vado no parto
E soprattutto il bagaglio l'esperienza che poi questi ragazzi vivono il sicuramente un un elemento importante
Lascio la parola invece Teresa che ha fatto l'esperienza in Arci servizio civile a Roma
E la novità è sicuramente è stata quella che sarà una delle delle prime ragazze che hanno scelto di fare appunto il servizio civile
Grazie
Io prima
Mi sentite sì un giornale tutte a tutti
Devo dire che diciamo gli interventi prima di me hanno bruciato tutto qua vuol dire no Scherzi a parte vuol dire che quel filo rosso che ogni volta citiamo anche quando facciamo la formazione coi volontari che ci collegano quello che il servizio civile di oggi alla storia era stata gli obiettori e esiste c'è
Allora
Arrivano gli obiettori ci
Io uso questo termine ma insorti in sala sicuramente ricorda che le prime volontarie spesso venivano chiamati così ironicamente qualcuno insomma alzava il ditino qualche collega diciamo no noi siamo volontaria
Io rompo contenta di questa cosa non la vedevo come una presa in giro
Erano i primi anni che insomma siamo nel due mila uno quando quando abbiamo la legge sessantaquattro e poi a seguire e già in quell'anno il primo il primo bando
E e in questi cinquant'anni che oggi no no ai celebriamo no di obiezione di coscienza di di storia del servizio civile il servizio civile volontario occupa vent'anni di questa storia quindi parecchi e in quel momento c'è come dire a una la naturale evoluzione di quello che che che era il servizio civile prima io direi anche una versione aggiornata e migliorata passatemi il termine
Nel senso che non è più una scelta obbligata necessaria ma diventa una scelta libera
E diciamo che noi oggi diamo un po'per scontato no che si possa fare il servizio civile
Concorsi tanti Progetti tanti ragazzi che fanno domanda oggi abbiamo sentito no più di settanta mila posti e l'anno prossimo
Ma in realtà non è così scontato e diciamo qualcosa che vi racconterò di di quegli anni vi darà un po'il senso
Nel senso che quegli anni erano gli anni sperimentali tra il due mila uno al due mila quattro quando il servizio civile viene aperto anche alle donne così dice anche il sito del dipartimento
Ma nella realtà dei fatti era aperto solo alle donne servizio civile volontario perché i ragazzi
Dovevano fare dovevano scegliere no e quindi potevano fare servizio civile alternativo fino al due mila quattro quindi gli enti e lo Stato si sono chiesti ma risponderanno cioè ragazze che nessuno gli ha mai chiamato in causa
Alla domanda
Che diciamo prima timidamente poi con grande entusiasmo la risposta è stata forte
Tanto che poi la struttura del servizio civile che ci troviamo oggi viene proprio costruita in quegli anni grazie alla scelta volontaria e libera delle ragazze delle ventenni dell'epoca
Devo dire che al di là delle solite diciamo motivazioni che tutt'oggi ci sono qualcuno li citava l'inizio dei primi interventi secondo me ha
All'epoca diciamo dei primi anni due mila
C'era una anche una forte curiosità
Di fare un'esperienza che fino a quel momento era appannaggio degli uomini tra è sacro dovere del cittadino difesa della patria cittadine non c'era non potevano fare questa esperienza e quindi questa secondo me è stata una forte leva ketchup spinto a a fare domande frequency esperienza
E
E anche la voglia di di di spendere dodici mesi impegnandosi per la collettività e anche facendo una scelta che che era una scelta di impegno politico in qualche modo ricordiamoci che quelli che erano gli anni di social forum
Gli anni di Genova due mila uno io la cito perché io faccio domanda nel due mila due ma già nel due mila uno incrocio quel mondo
Incrocio Arci servizio civile avevo amici obiettori che mi invitano a un'iniziativa ecco le motivazioni da dove parte la mia scelta
Arci servizio civile organizzava a settembre del due mila uno un incontro una prefazione di un documentario sui fatti di Genova
Con gli obiettori di coscienza io mi intrufolare partecipò a questa iniziativa la coordinava la loro obiettore le responsabili gli obiettori andrà Molinelli che poi sarà il mio responsabile
E
Al di là dell'iniziativa interessante e sento mi sento a casa diciamo sento che condivido la stessa visione del mondo mettiamola così
Per cui quando ci sarà la possibilità di fare domanda
Scelgo Arci servizio civile scelgono degli enti della CNESC perché per intenderci erano gli enti che all'inizio del servizio civile nazionale quasi Fiumicino
Propongono per oggetti per per le donne che che poi sceglieranno di fare servizio civile
Questo per dire che il tema diciamo della non violenza e la gestione nonviolenta dei conflitti della cittadinanza attiva
Tutto ciò che poi è stato importante all'interno del servizio civile così come ce lo troviamo oggi viene portato avanti in quegli anni
Taglienti che propongono i progetti e delle volontarie che che lo scelgo dalle donne in particolare
Io
Scelgo un Progetto faccio domanda nel due mila due parto il trenta dicembre del due mila due delle degli avvisi servizio meravigliosi trenta dicembre quindi faccio servizio civile nel due mila tre in un'associazione della Rete di esserci un'associazione studentesca che si occupava di promozione del diritto allo studio
Al di là diciamo delle attività quotidiane diciamo delle degli alti e bassi che poi ogni esperienza di servizio civile a insomma prima e dopo quella mia
Mi interessava con voi condividere alcuni moventi che sono stati significativi sia per le scelte che ho fatto io dopo sia per dare un po'qual era il clima dell'epoca
Allora intanto io mi ritrovo subito dopo un mese dall'inizio servizio ad essere coinvolte insieme ad altri volontari obiettori di coscienza che quindi erano in servizio
In altri enti nel supporto alla segreteria organizzativa della manifestazione contro la guerra in Iraq che si tenne poi a febbraio del due mila tre
Un gruppo che di persone che non si conosceva insomma no eravamo tra l'altro è la sede viene Arci servizio civile Roma
Non so se vi ricordate fu una manifestazione partecipata a milioni di persone in piazza
Fu un'esperienza molto motivante per me nonostante diciamo gli attività fossero assolutamente esecutive come potete immaginare rispondere al telefono rispondere alle mail compilare file Excel
Ma diciamo fu forte la motivazione e anche
Diciamo l'obiettivo comune che che che abbiamo portato avanti il partecipare quella a quella manifestazione fu quasi commovente
Questo per dire che poi le tematiche del pacifismo e in generale del servizio civile saranno poi importanti nelle mie scelte
Future dopo l'anno di servizio civile e un altro momento importante per me sarà l'incontro con la formazione la formazione prima Oliviero la citata
Questa cosava ci veniva raccontata badate bene che gli obiettori e l'hanno conquistato come diritto il fatto di essere anche formati come cittadini e non solo essere impiegati perché utili
E il fatto che noi a avessimo potessimo fare quello stesso percorso di formazione alla cittadinanza attiva
Mi ha aperto un mondo io all'inizio ho infatti eccitato Gigi tra le persone che volevo ricordare perché fu il primo formatore di di informazione in generale che incrocia i Gigi Comisso che purtroppo poi dopo un paio d'anni e scomparso prematuramente e incontra i cui temi che conoscevo perché avevo letto il Progetto quindi la gestione non voglio entrare i conflitti la diversità la disobbedienza civile ma il fatto di affrontarli con metodologie non formali e il fatto di tenere insieme un gruppo e di farlo partecipare insomma fu per me un'epifania
Tanto che poi ritornerò su quella strada e dopo l'esperienza di servizio civile mi Fornero entrano poi nel due mila sei anch'io dello Staffora di di formazione di Arci servizio civile
Nello staff ovviamente all'epoca c'erano gli obiettori quelli che erano obiettori e che erano poi rimasti a fare fra formazione ai ai volontari
E qui l'altro elemento cioè
Sono tornata più volte su questo aspetto poi si ritorna cioè si resta è stato detto pure all'inizio da Vanessa cioè in quegli anni
Molte di noi in molti come me poi hanno scelto di ritorno di rimanere nelle organizzazioni
Moltissimi anche all'interno proprio del servizio civile cioè occupandosi come formatrice come tutor come progettista proprio perché in quel momento il servizio civile poi esplode ha bisogno di nuovi figure che accompagnino i volontari che concretamente realizzino al servizio civile
Ma in generale anche nel nel mondo dell'associazionismo e questa cosa e secondo me dirompente perché intanto c'è un ricambio generazionale giovani
E poi io anche di genere no un mondo maschile quello del servizio civile e si contamina con la presenza delle donne
E questo elemento poi resterà tanto che ha per per esempio adesso mi viene in mente Laura e stata volontaria adesso preside Luck ne esca io ho fatto servizio civile oggi sono presidente di Arci servizio civile Roma faccio formazione con volontari
Quindi secondo me questo è un po'il il passaggio del momento che che ho vissuto io come servizio civile
E un momento di ponte tra il passato e quello che poi sarebbe stato il servizio civile popolare diciamo aperto a tutti libera scelta
Un passaggio di testimone tra gli obiettori e volontari un testimone che non è solo una un'operazione di memoria che pure facciamo ogni volta che
Facciamo formazione quei ragazzi importante ma una memoria viva una storia che è stata scritta ma che deve essere scritta quotidianamente e abbiamo continuato a farlo noi
E e continuano oggi a farlo anche i volontari in servizio civile
Grazie
Grazie grazie Teresa per per questa testimonianza che di fatto appunto chiude no a queste queste tre testimonianze di di questo tavolo
E che però va a toccare un aspetto che credo riguarderà poi tutti e tre voi ovvero il fatto che poi dal dall'obiezione di coscienza o del dal dal dal servizio civile Pacella Scelta di rimanere nell'ambito associativo all'interno comunque sia dell'ente
O con esperienza di lavoro con esperienze di volontariato e questo sicuramente a un qualcosa che sta prima appunto diceva anche anche Giovanni
è una caratteristica che capita spesso
Proprio di ragazzi anche oggi appunto hanno ristretto il servizio civile che poi scelgono addirittura a volte cambiano totalmente quella che era la loro idea di futuro ma perché l'esperienza è stata talmente forte e talmente importante che li porta a scegliere
L'ambito del terzo settore comunque sia dell'associazione il degli enti appunto che ne fanno parte
Grazie davvero per per queste vostre i testimonial se naturalmente ringrazio dopo i tre in realtà Querin grazie anche tutti quelli che come voi hanno fatto un po'la storia no del del blitz
E di coscienza e il servizio civile e anche quelli ragazzi che oggi non è stato in sala che stanno vivendo questa esperienza e quelli che sistema sempre più numerosi
Domani appunto potranno fare questa scelta e vivere questa esperienza grazie a tutti
Sentite
E bene penso che che queste testimonianze un po'non si possono appunto da Ponte no come è stato detto tra la giornata di ieri
E prioria intatto al pre e la giornata di oggi no e quindi entriamo nel viso nel vivo delle analisi e delle delle sfide e delle prospettive legate al servizio civile quindi invito Elena Buccoliero che è moda e moderatrice
E di questa sessione e invito i nostri ospiti Filippo salone di più l'Italia e che e coordinatore della dell'Obiettivo sedici
E dell'agenda venti-trenta tra l'altro con una con Abyss abbiamo collaborato per un position paper proprio suo sul legame tra servizio civile e l'Obiettivo sedici
Quindi lo invitò ad accomodarsi
Invito Titti Postiglione vice capo dipartimento della Protezione civile ma anche possiamo dire o una compagna di viaggio ecco che c'è appunto accompagnato gli anni scorsi proprio nel percorso del servizio civile
E Feliciano tra il Farnese che ringrazio anche lei per la presenza del Consiglio nazionale i giovani e la sola parola ad Elena e ringrazio i nostri ospiti ecco per la per la presenza
Grazie a Laura cominciamo questa ultima tavola rotonda anche
Ci fa parlare di futuro come è stato giustamente premesso ci fa parlare di futuro che ed è una un un tema su qui
Ritorneremo e che svilupperemo può insieme nel lavoro dei sottogruppi con quel poco di pausa e mezzo che potremmo concederci insomma prima di
Di futura dicevo
Il servizio civile in relazione a alcuni temi che sono stati individuati sono temi molto importanti no quindi li avete visti dal programma la sostenibilità la difesa civile non armate non violenta la partecipazione dei giovani
Ci hanno chiesto di recuperare un pochino di tempo perché come succede in queste situazioni si scivola sempre un pochino a Broni
Dei tempi e non vogliamo comprimere troppo i gruppi quindi o confida nei nostri relatori di oggi sul fatto che Strangio bravissimi a mantenere i tempi eventualmente io vi darò qualche qualche segnale incominciamo con Filippo salone come ci è stato detto responsabile di l'amico Affairs pagassimo d'azione prioritaria
Per Fondazione dell'Italia con una Telegatti NASA chissà aspri scontri la CNA esca lavorato questo che era su il servizio civile universale giovani cittadinanza e pace che si può trovare integralmente in Rete
Io oggi ho dato un'occhiata priva di oggi di fatto un po'i compiti
Tra i punti che vengono evidenziati
Pace positiva sostenibilità sociale prima ancora che ambientale viene detto richiesta di una conferma dei fondi quindi di consolidamento del del servizio civile accesso molti punti che sono i nostri
E proprio sostenibilità sociale intesa sociale etica civica imperniata sull'assunzione di responsabilità su questo lo ascoltiamo con molto interesse e lo ringrazio per essere qui con voi
Grazie a voi dell'invito è grazie anche a ne scrive di aver appoggiato questo proposta di elaborare un documento che tenesse insieme la vocazione naturale del servizio civile diverse sale con quelli che sono i principi fondanti dell'Agenda due mila e trenta per la
L'agenda ONU per la sostenibilità globale
E noi ci siamo resi conto proprio della consonanza del di questi principi tra i principi istitutivi del servizio civile universale
E quelli dell'agenda in particolare l'obiettivo sedici e i principi sono abbastanza semplici anche da da comprendere in questa consonanza sono quelli dell'inclusione la partecipazione democratica
E dell'integrazione
Della cittadinanza e dell'equità delle pari opportunità quindi tutta una serie di principi che in effetti
Abbiamo notato collidono nella particolare ripete che si è creata nell'elaborare questo questo lavoro e c'è poi una particolarità la particolarità e che noi abbiamo come ho detto anche la nostra moderatrice abbiamo ho enfatizzato la sostenibilità sociale che nella natura del servizio civile universale e perché chiaramente nell'i discorsi di negli ultimi vent'anni non abbiamo dato per scontato un po'la pace privato per scontato un po'la pace perché subito dopo la seconda guerra mondiale c'è stato un processo virtuoso di integrazione tra e gli Stati soprattutto europei e dove si è costruita prima la Comunità economica ma di fatto una comunità economica che permeava sul grande principio di pace
Tra le tra gli Stati europei
E questa pace graffa questa dato per scontando la pace si è fatto sì che la sostenibilità si spingesse di più sul nostro ecosistema ambientale
E che è una cosa fondamentale perché il nostro ecosistema ambientale
Ci assicura poi la
E anche la sopravvivenza
E rispetto a quello che il nostro orizzonte basta pensare a tutto il movimentismo giovanile che c'è stato
Su questo tema però attenzione che dentro l'ecosistema ambientale deve essere l'uomo a sopravvivere a se stesso e nel momento in cui si nel Knesset il meccanismo di guerra
L'uomo non sopravvive più a se stesso ma tende all'autodistruzione
Ecco allora abbiamo colto anche questa occasione
Di ahimè come dice il il Pontefice Papa Francesco che si scorgono dei fantasmi del passato questo questa guerra improvvisa che ci ha colti alla sprovvista
Per rimarcare proprio come a nell'ambito di questa sostenibilità sostenibilità sociale
E degli ecosistemi politici sociali sia quella che in realtà a una certa supremazia e in questo tempo difficile complesso che c'ha ha colto quasi di sorpresa con con la crisi della guerra in Ucraina
E per tornare al nostro lavoro noi abbiamo anche creato
I una consapevolezza la consapevolezza che e in questi anni il servizio civile universale è stato davvero una palestra come è stato detto che assolve al un duplice obiettivo
Il primo obiettivo è quello di consegnare i giovani una sorta di battesimo laico alla cittadinanza
In in col servizio civile universale con noi e abbattiamo abbiamo battuto il muro della a concezione arcaica del ventesimo secolo della difesa armata della patria e abbiamo cambiato questo paradigma quale diventato il paradigma del paradigma è diventato
Che in realtà non parliamo più di patria e questo gran grazie anche a un grosso processo di sensibilizzazione culturale
Che ha facilitato il servizio civile universale ma non partiamo private ma paghiamo di cittadinanza
La realizzazione all'interno del nostro patto cittadino sparato e la disseminazione dei valori che la cittadinanza porta con sé
E e questo sorta di battesimo laico
Che i giovani hanno nel servizio civile universale assolda quel compito di formazione che è stato già citato
Ecco questa è la vera formazione perché la formazione trascende anche dalla classica formazione delle competenze delle nozioni seppure importante quindi anche del sapere
E diventa sapere essere l'importanza del sapere essere dei giovani di acquisire questa consapevolezza e e di sentirsi anche in
Coerenza con quello che di buono c'è nella nostra società
E e questa un pochino andiamo alla seconda seconda missione se vogliamo del servizio civile universale che una volta acquisita questa consapevolezza questo battesimo laico di cittadinanza e giovani a loro volta diventano poi e piastrellisti di cittadinanza si crea quel fertilizzante naturale per fare sì che il principe cd cittadinanza posto effettivamente poi essere disseminato nella nostra società ma attenzione non solo nella nostra società
Nazione Stato Italia quindi nel nostro sistema paese ma cittadinanza globale perché si un concetto che si ricongiunge chiaramente anche all'agenda un del Milan trenta dove noi parliamo e guardiamo alla cittadinanza globale
E un uno spunto che prendo sulla cittadinanza globale che noi a volte ci rendiamo conto dei limiti che il nostro tempo e nostro tempo digitale quindi la nostra società sempre più digitale
Che prende sui nostri giovani in questo chiaramente è un limite noi proprio capiamo invece l'altra parte servizio civile universale il valore che diamo all'esperienza non per citare don Bosco
Che cicche che lui diceva e nessuna predica e più edificante del buon esempio
E e le l'esempio l'esperienza perché noi non deve bastare una nozione un principio ma dobbiamo tra buttarla inesperienza quando il sapere trascende
Dalle nozioni essi ancora l'esperienza allora effettivamente noi diventiamo un po'i enzima di società buona enzima di cittadinanza e questo e questo è importante
D'altra parte però è anche vero che il digitale ci ha dato una possibilità quello che ogni giovane a differenza di decenni fa si possa interessare anche delle
E dei fatti delle avvenimenti
Che accadono un tavolo da noi
Basta andare su Google le e noi sappiamo cosa adesso sta succedendo in Iran chiaramente poi verificando tutte le fonti quindi capendo quale è più verosimile rispetto ad altri però facendo questo esercizio noi davvero possiamo essere cittadini globali abbiamo lo strumento prima lo strumento non ce l'avevamo o comunque era molto più difficile l'accesso a questo tipo di
Di strumento di conoscenza
Adesso è veramente in questo è molto democratico e a portata di tutti quindi attraverso questo strumento noi possiamo diventare possiamo operare il principio di cittadinanza globale
Riletto il volume chiaramente come come se ho detto è scaricabile nel portare l'AFIS Alleanza quello sviluppo sostenibile che racchiude oltre trecento aderenti
Che forse la più grande e rete di organizzazioni che hanno come Obiettivo primario quello di perseguire lo sviluppo sostenibile
Al di là poi dell'Obiettivo sedici che come ben sapete
è quello che garantisce
Il perseguire della pace della giustizia e delle istituzioni solide anche se io preferisco forse chiamarle istituzioni giuste quelle istituzioni che poi fanno della partecipazione dell'inclusione dell'integrazione la propria la propria missione
E finisco chiaramente con una con una suggestione con una sfida perché sono stato richiamare anche un po'a parlare di sfide
E ho parlato di questo battesimo laico alla cittadinanza che il servizio civile universale
Ecco io penso che questo battesimo laico forse possa avvenire anche un po'prima rispetto al Linde diciott'anni perché adesso i giovani sono molto più va be'abbiamo accennato lo strumento digitale
Ma sono forse più pronti rispetto a prima a fare il loro ingresso in società
Quindi potremmo pensare una sfida che che che che pongo a questo tavolo a questo consesso potremmo pensare anche ad anticipare sedici anni
E il servizio civile universale la possibilità di accedere al servizio civile universale proprio per
Diventare poi piastrellista di cittadinanza e e questo lo si può fare chiaramente come chi lo pongo come obiettivo può e le modalità devono essere aggiornate concordate deve essere coinvolto ovviamente col sistema scolastico nella fattispecie il sistema di istruzione secondaria però ecco una sfida che che mi pongo a livello di Obiettivo e di essere e per chiudere veramente la sostenibilità cos'è se non il diritto al futuro
Questo diritto al futuro noi dobbiamo perseguire e in astratto ma nel concreto con l'esperienza e il servizio civile universale e è utilissimo anzi io
Chiudo con una con una parafrasando un una grande citazione di di Victor Hugo il diceva il
Future la porta il passato e la chiave noi oggi non celebriamo i cinquanta anni del servizio civile diverse sale ma allo stesso tempo immaginiamo già ai prossimi cinquant'anni del servizio civile universale ecco io penso che il servizio civile diverse sale
Possa essere la chiave di questo futuro grazie
Grazie Filippo salone per averci trasmesso questa idea del servizio civile che promuove sostenibilità perché di per sé e in se stesso una esperienza sostenibile per i ragazzi che la svolgono ascoltando lo ripensare un po'al lavoro di formazione che per un po'ha svolto Ferrara questi vizio civilisti insieme a Daniele Lugli che ieri abbiamo ascoltato e e ripensato proprio come li vedevamo cambiare nell'arco di un anno nell'arco del dell'esperienza no credo che sia un un esperienza che vuol
E voi hanno lavorando con i ragazzi o essendo Ines
In servizio civile proprio adesso no di come anche era interessante che la formazione fosse anche luogo di rielaborazione dell'esperienza con una continuo interscambio tra il fare e il riflettere su quello che si stava facendo
Portiamo l'attenzione proprio sulla difesa civile non armata e nonviolenta lo facciamo con Titti Postiglione che come è stato detto per quattro anni ha coordinato Ufficio nazionale di servizio civile e che era prima di allora ed è anche adesso in protezione civile ha sostenuto fasi di grande emergenza per per il nostro territorio è adesso
Dice capo del dipartimento quindi un ruolo davvero importante l'abbiamo conosciuta però per la passione che ha messo proprio sul tema del servizio civile
Mi piace ricordare che nella campagna un'altra difese possibile quella proposte di legge che tante volte è stata portata avanti raccogliendo firme poi mai discussa in quella in servizio civile e la Protezione civile stavano insieme
Quindi sappiamo che non sa non si sta più occupando del servizio civile ma la sentiamo comunque ancora con noi e abbiamo davvero un grande piacere a te verrà qui grazie per essere con noi a lei la parola
Grazie
Grazie
Grazie innanzitutto alla presidente Laura Milani che
Mi ha proposto questo invito Momma scontato non va male che mi ha fatto un piacere immenso
E sono anche un po'emozionata ad essere qui oggi con voi perché quei quattro anni di vita con il servizio civile dentro il servizio civile
Mi hanno assolutamente conquistata e quindi se per anni per vent'anni avevo dichiarato il mio univo amore alla Protezione civile adesso il cuore
è diviso in due quindi sono veramente molto molto contenta molto contenta anche di aver avuto la possibilità oggi qui di ritrovare compagni e compagne di strada quindi attraverso i loro volti trova abbracci loro
Sorrisi poco ricordato veramente un un percorso straordinario fatto assieme come lasciatemi dire nelle fasi più brillanti e nelle fasi più complicate
Del dell'obiezione di coscienza prima e del servizio civile coi siano tutti percorsi fortemente stimolanti fortemente arricchenti perché non si può passare attraverso queste esperienze se lo si fa si fa un errore enorme
Rimanendone in qualche modo i muri distaccati a un mondo talmente coinvolgente talmente straordinario
Che ti cambia la vita quindi quel quello sul splendido slogan ma che abbiamo utilizzato per anni per raccontare il nostro servizio civile cambia la vita tua e degli altri in realtà cambia anche la vita degli operatori che con il servizio civile hanno a che fare
Sono particolarmente felice di essere qui oggi anche per il tema che mi avete affidato che
Cercherò di affrontare nei dieci minuti che che insomma concessi ossia quando questi due mondi servizio civile Protezione civile sono in qualche modo affini quanto si incrocino e quanto in prospettiva possono essere incontro proficuo per
Per sviluppare una difesa del Paese diversa
Al di là del fatto che come ho spesso detto questi due mondi hanno questa parola comune che civile e quindi nel ciclismo il cittadino nella cittadinanza c'è evidentemente l'anello di congiunzione
In realtà ce ne sono tantissime altre di affinità a partire dal fatto che Protezione civile servizio civile insieme al mondo sanitario sono i servizi di questo Paese
E in questa parola servizio senza recuperare citazioni ecumenica erano servo dei servi
C'è il senso di di una missione ecco credo che questo sia l'altro anello di congiunzione
Tra chi si occupa di servizio civile e chi si occupa di protezione civile chi soprattutto dedica a questi mondi la pratica quotidiana la cura giornaliera ecco in queste parole civile servizio cura pratica c'è l'anello di congiunzione tra tra questi due mondi
Dove essenzialmente quello che emerge mani in maniera chiarissima che la comunità e insieme protagonista e beneficiaria
Quindi la comunità così come singolo che diventa comunità anche l'altro punto secondo menti riconoscibilità di questi due mondi
E cioè che l'individuo punta perché senza l'individuo evidentemente non c'è azione
Ma l'individuo conta nel momento in cui si fa comunità
E in entrambi i nostri mondi questo avviene quindi c'è una comunità di giovani
Nel caso dei servizi civili del servizio civile che diventa comunità di enti ed istituzioni perché ricordiamocelo ci sono
I tre pilastri che reggono il servizio civile di ragazzi le istituzioni il mondo del terzo settore del privato sociale
Questa comunità che si mette a servizio della comunità e se ci pensiamo in Protezione civile la stessa cosa è una comunità il nostro servizio nazionale della protezione civile
Costituito da istituzioni enti e singoli cittadini privato o pubblico che si mescolano insieme ancora una volta a protezione della comunità
Quindi come vediamo le assonanze sono tantissime e vado ancora è andato ancora oltre
Le parole
Difesa e patria che sono le parole fondatrici del servizio civile sono le parole che caratterizzano la missione della protezione civile e difesa intesa come protezione
Punto come salvaguardia come tutela ma anche come valorizzazione che credo sia un altro termine che debba essere armonica e poi c'è la patria
La possiamo declinare come vogliamo ci può piacere o non piacere questo termine lo possiamo sentire antico o nuovamente moderno di certo dentro patria c'è
Ancora un binomio straordinario che vede affondare le radici nei nostri mondi che cittadini e quindi comunità e territori
Allora difesa e patria implicano questo comunità e territori e Comunità e territori sono il campo di azione della nostra Protezione civile del nostro servizio civile quindi alla provocazione
Fatta ci casco assolutamente in pieno e mi sento anche a mio agio nel dire che questi mondi
Dovrebbero stare più assieme
Perché si complicherebbe però effettivamente a vicenda
Contatto un anello di congiunzione fortissima che sono i nostri giovani sapete bene che la Protezione civile attuali sue eccellenze il volontariato di Protezione civile che è un pezzo di mondo del terzo settore del privato sociale che è un pezzo del volontariato del nostro Paese perché ha delle prerogative tutte proprie
Che è un volontariato che si innerva di giovani che ha bisogno del ricambio continuo e della rifacimento di nuovo vento che in qualche modo arriva quegli stessi giovani che oggi Pupo popolano il nostro servizio civile
Quindi trovo che ci sia grande assonanza grande comunità di utenti
E grande terreno comune di incontro a partire da i nostri giovani e qui visto che avete organizzato la giornata e faccio i complimenti per questo anche come poi momento di confronto di dibattito vero con le assemblee tematiche quindi lasciamo il testimone a chi poi si confronterà
Allora vi dico subito che io rilevo
Orte dei miei quattro anni in servizio civile e il ritorno in Protezione civile un'urgenza per usare un termine a me caro un'emergenza in questo Paese abbiamo un'emergenza giovani
Dove l'emergenza giovani attenzione non è che abbiamo il problema dei giovani come spesso sento dire e i giovani non sono un problema se siamo arrivati al punto che i giovani sono un problema siamo finiti come Paese
I giovani sono una risorsa
La domanda è ma noi l'abbiamo capita questa risorsa ma noi siamo in sintonia con i giovani
Guardate
E io ho vissuto e l'ho vissuto al servizio civile è stata una gran fortuna permette che mi si è aperto il tema dell'emergenza nei mondi che ordinariamente non si occupano di emergenza
Ho vissuto eccovi dal servizio civile che l'ho vissuto con tanti di voi con tanti di noi
è uno spartiacque
Come lo sono stati tanti eventi drammatici nella nostra visita medica vita nel nostro Paese corpi dello Stato lo è stato e lo sappiamo cioè c'è scienza su questo mondo lo stiamo dicendo noi chiacchiera lo è stato anche e soprattutto per i nostri ragazzi
Ecco io credo che ci sia bisogno di Mario Visconti fissi intronizzazione credo che noi adulti
Non abbiamo capito fino in fondo questo spartiacque quindi c'è un un pezzo di di percorso che dobbiamo compiere a ritroso per ascoltare capire meglio i nostri giovani
è come se ne parlavamo qualche giorno fa in un altro incontro con Rostagno e tanti altri amici
è come se ma questa è una lettura molto da adulta quindi prenderà come tale è come se i giovani fossero profondamente immersi in un presente che in alcuni casi dispiaccia perché schiaccianti e noi in questo presente
E che quindi ci fosse
Una difficoltà a immaginare il futuro si parlava di futuro e allora se così è se così è tutto da dimostrare
è evidente che noi dobbiamo cambiare qualche paradigma due scusate mi mi metto nel mondo servizio civile perché mi ci sento
Pienamente dentro soprattutto momenti voi che vi occupate di di servizio civile visto che il servizio civile
E appunto una sfida un'opportunità una chiave di futuro per per i giovani ma se non intendiamo bene cosa i giovani intendono come futuro cosa si aspettano dal futuro abbiamo poi difficoltà
Ad ad incrociare c'è evidentemente
E poi seconda suggestione
Torniamo sulla parola pace io sono contentissima oggi di poter celebrare i cinque anni tanti del dell'obiezione di coscienza perché è un pezzo di storia nonché il servizio civile è un pezzo di storia del Partizan e quindi come tale evidentemente mi dobbiamo
Preservare la memoria c'è una frase bellissima compositore Gustav Mahler si dice
La tradizione
Custodire il fuoco
Non adorare il CNT
Che hanno insegna un messaggio meraviglioso e cioè celebriamo quei cinquant'anni ma non attaccati alle ceneri perché le ceneri ci sono perché bruciato tanto
E bruciato in senso positivo e ha lasciato ceneri quelle non ci riguarda ma c'è un fuoco ancora accesso alle quello che dobbiamo costruire custodire
Ma dobbiamo custodire interpretandolo oggi la pace non è la pace in cinquant'anni fa
Si diceva un attimo
Fa Madonna bar riletta questa pace Natasha che ha andava già riletta tre anni fa durante il Coni che adesso dopo la guerra in Ucraina ancora un'altra rilettura quindi non c'è dubbio che i nostri giovani oggi abbiano una maggiore familiarità con la parola pace nella sua accezione tradizionale di contrapposizione alla guerra ma pace non è solo contrapposizione alla guerra
Pace e dialogo pace incontro pace e contaminazione Asha'inclusione allora questa forse e la pace che noi dobbiamo riscoprire
E allora in questo senso e quindi sul tema Pace mi piacerebbe che ci fossero dei ragionamenti nuovi
Le con bella la la frase del della chiave del passato come chiave di un futuro che porta ecco quella chiave ci deve aiutare una porta che però non è detto che combacia con quella chiave può essere anche un'entrata una diversa evidentemente quindi rilancio amiamo sulla sulla parola pace
E qui fatemi fare una parentesi ad uno strumento che mi stava straordinariamente a cuore che sono i corpi civili di pace e sono un'esperienza importantissima che questo Paese ha fatto grazie all'intuizione quelle cose classiche succedono nel nostro Paese quasi un blitz sano e che poi ha significato però l'inizio di di una storia e su questa storia ci dobbiamo evidentemente continuare continuare a ragionare
Ma c'è c'è ancora un un altro tema e cioè quello dei valori
Noi diciamo spesso ed è così che il servizio civile è un modo per tramandare veicolare
Far crescere i valori ma a me piace un'espressione che è nato un po'per caso bellissimo incontro che abbiamo fatto con Arci servizio civile laddove potessimo di finire il servizio civile come una fabbrica di valori
Dove nella parola fabbrica c'è il fare sei il Faber c'è il costruttore
Perché la verità è che forse troppo spesso siamo adagiati nel pensare che il servizio civile stalli con i suoi valori e c'è qualcuno che li prende e li trasferisce a qualcun altro
Eh no
è un errore grossolano noi dobbiamo dare la possibilità ai nostri ragazzi di fabbricare assedi
Valori di partire dalla memoria dall'insegnamento dalla traduzione da quel fuoco non spento papà probabilmente costruire valori nuovi ai quali uno di cinquant'anni come me passati
Non è detto che che sia in linea che sia intorno alla Metis piace pensare al servizio civile con uno spazio di libertà in cui
C'è la possibilità per i giovani ricostruisse i valori ecco intorno a questo
Dovremo secondo me fare vado a chiudere una rilettura di che cosa significa oggi
Difesa e non non armate non violenta ripeto per il lavoro che faccio ammettiamo cioè difesa e tutto ciò che vuol dire salvaguardia tutela valorizzazione delle comunità e dei territori e credo che in questo ci sia tanto servizio civica allora il mio impegno oggi che prendo in un in un momento così importante della vita del servizio civile questi cinquant'anni è quello di lavorare già ma dei prossimi mesi ho avuto qui l'opportunità di incontrare gli ho manifestato tutta la mia disponibilità il nuovo capo dipartimento che poi è dovuto scappare via delle politiche giovanili e il servizio civile universale al quale ho dichiarato proprio questo la necessità e la volontà di incontrarci mondo servizio civile mondo Protezione civile nella convinzione che da questo connubio fosse effettivamente nascere qualcosa di qualcosa di buono qualcosa di buono per i nostri giovani ma qualcosa di buono indirettamente per il nostro Paese quindi
Vi porto ho nel cuore come detto ormai diviso diviso a metà e tutto quello che potrà essere il mio contributo perché ci aspettino ancora cinquant'anni di crescita e di sfide
Di piccole grandi rivoluzioni mi troverete sempre dalla vostra parte grazie
Grazie moltissimo a Titti Postiglione per aver preso questo impegno sul quale contiamo
Grazie per avere ci riportato su alcune parole chiave importanti incominciando dall'idea del mettersi al servizio alla quale tutti qui dentro teniamo molto e di una cercare la pace come anche un prendersi cura del mondo un prendersi cura del mondo non può essere armato deve essere necessariamente disarmato e disarmante proprio quello che somma e la la la tensione che ci che ci guida e che ci conduce
Parliamo di partecipazione dei giovani e finalmente abbiamo davvero una ragazza molto giovane qui con noi
Coordina la commissione Cittadinanzattiva il servizio civile non volevo sbagliati ve lo leggo perché l'Oberdan
Nel consiglio nazionale dei giovani organo consultivo istituito con la legge centoquarantacinque Da mila diciotto fa parte poi del Foro europea della gioventù
Consiglio nazionale dei giovani organo consultivo dicendo cioè dicevo cioè interlocutore per tutte le decisioni che il nostro Stato si trova ad assumere
Quando si tratta di politiche giovanissimi
Quindi il tema della partecipazione centralissimo siamo davvero felice che ci sia un bel gruppo di giovani a ragionare su queste cose perché la loro partecipazione è indispensabile
Prima Titti Postiglione diceva ma chissà se questa risorsa che sono i giovani siamo davvero capaci di coglierla rivalorizzare lati ascoltando etica Pirna
Noi vecchietti ci proviamo loro giovani spingono perché questo succederà veramente quindi a te la parola fine c'era Farnese
Grazie soprattutto perda per la giovane ma cammina in borghese
Allora innanzitutto di pasta di statuti della della presidente Maria Cristina Pisani vi ringrazio ringrazia l'aura dell'invito nessuna l'opportunità di parlare qui oggi
Dove possa anticipare qui mi sento a casa ogni volta
In voglio iniziare con una cifra che è quella che ci ha dato prima il capo dipartimento a settantuno mila cinquecentocinquanta saranno le opportunità a del prossimo bando di selezione volontari
Sono contenta che qui sentiti con noi no quella quella somma quella quella quota
Che poi sarà il bando più alto di servizio civile della storia dalla sua nascita
Ad oggi non è stato il lavoro che abbiamo fatto insieme al meglio e contanti che sono qui in sala quindi io penso che come da tradizione della storia dell'obiezione di coscienza che nasce da azioni singole
è soltanto quando le azioni collettive
Quando le azioni singole diventano azioni collettive quindi azioni politiche collettive riescono a determinare un cambiamento come allora oggi insieme siamo riusciti no apportare grazie ai fondi del PNR sicuramente ma a portare questo bando al servizio civile e io credo che oasi ci meritiamo tutti un applauso per questo
Allora mi è stato affidato schema il servizio civile come partecipazione ciclica dei giovani
Mi voglio soffermare sul termine partecipazione perché lo utilizziamo molto spesso ma in concreto
Cosa chiediamo ai ragazzi di che cosa si tratta partecipare significa innanzitutto contribuire con il proprio tempo investendo il proprio tempo a favore delle comunità che possono essere a quelle locali quelle a nazionale ma anche fuori fuori confine
Questo tipo di partecipazione si manifesta attraverso le azioni che ogni giorno i ragazzi i ragazzi compiono e come diceva la dottoressa posizione prima
Il nostro Paese vanta una lunga tradizione di volontariato
E il servizio civile anche è un altro modo di poter partecipare di poter contribuire è un'altra modalità che lo Stato mette a disposizione dei suoi cittadini
Perché la Repubblica affida alla la con la nostra Costituzione affida al cittadino quindi all'azione singola che poi diventa collettiva la affida il compito di
Contribuire al benessere io a preservare la giustizia la giustizia sociale
Attraverso questo un atto volontario
Un'altra parola molto importante per la giornata di oggi
Di nuovo la diciamo la la voglio sottolineare volontarietà oggi è una giornata di memoria di di testimonianza e questa parola è molto importante considerati che oggi sarà pubblicato il bando di selezione ma la prima campagna promozionale il servizio civile a venne lanciata il sette maggio del due mila due
Ed era la prima volta che lo Stato o no informava la comunità no di questa di questa esperienza qual era la sfida fondamentalmente quella che poi tuttora ma ci accompagna quella di destare curiosità né i ragazzi
Perché diversamente da quella che può essere una politica obbligo un obbligo imposte ragazzi stessi la volontarietà presume l'adesione morali a quel progetto
L'interiorizzazione di quella di quell'esperienza l'altra sfida era quella di informare
Non è cambiato niente in pratica
O forse sì
Allora come immaginiamo di incentivare la partecipazione dei ragazzi questa un è una bella domanda forse dovremmo chiederlo a loro
Però posso posso dire una cosa dalla dall'esperienza che ho maturato e che penso di aver assunto quasi tutti i punti di vista del sistema servizio civile non di dico ah sì
Gli ultimi dati cerchiamo come sistema tirato fuori ci segnalano tanti candidati che rinunciano Ichino che sono assenti al colloquio tanti altri rinunciano prima ancora di avviarsi all'esperienza questo che cosa cosa significa sbagliamo noi qualcosa come sistema dovremmo indagarlo i giovani sono poco motivati non lo sappiamo non abbiamo la possibilità o almeno non ancora di indagare
Tutte tutte le motivazioni ma questa potrebbe essere insomma un'attività che il dipartimento potrebbe mettere in campo sarebbe interessante perché senza l'analisi senza il dato non siamo in grado di capire dov'è il problema almeno provarci e cercare di di migliorare
Io penso che Titti dottoressa pulsione Titti va va
Diceva prima forse noi non ascoltiamo i giovani non riusciamo a parlare il loro linguaggio eccetera
Son d'accordo fino ad un certo punto
Dal settantatré al due mila cinque sono stati ottocento mila i giovani che hanno fruito dell'opportunità del servizio civile
Quasi seicento mila i ragazzi che dal due mila uno hanno fatto il servizio civile ciascuno ha vissuto quell'esperienza a proprio modo ciascuno la iniziata per motivazioni diverse che sicuramente possono essere cambiate da quando da quando inizia l'esperienza quando poi la termini credo che però sia fondamentale
Che ci sia la compartecipazione da parte dei ragazzi ci deve essere pro attività si deve essere dedizione si deve essere passione ci deve essere motivazione sono tutte cose che come dicevi tu prima non è che prendo un pacchettino di valori e tiene te la dò
E trasferibile a questa cosa
Come dico qua ce l'hai o non ce l'ha difficile farlo uscire da lì non c'era
Ma questo è un punto di vista un punto di vista secondo meta
Da finire da tenere in considerazione
Vedo tanti ci sono dei ragazzi in sala quindi a che fanno servizio civile
Vi invito a a ad appassionarli vi invito a è anche questo il mio il mio messaggio vi invito ad appassionarli a trovare a lungo lungo questo percorso
Che magari potrà non essere quello che vi accompagnerà per la vita ma di riuscire
A trovare quello che vi fa svegliare alle cinque del mattino perché quella cosa lavori proprio fare altrimenti era diciamo che senza senza la curiosità anche il talento migliore forse forse diventa inutile
Vado vado ancora in ultimo su un'esperienza sull'esperienza che poi mi tocca più da vicino quella della rappresentanza dei volontari
La rappresentanza dei volontari appunto
Un organismo adesso riconosciuto grazie al lavoro dei rappresentanti stessi tra cui c'ero c'ero anch'io
è stata riconosciuta con con legge di Stato quindi all'interno del decreto quaranta c'è l'articolo nove che vieti ti cauto
La rappresentanza dei volontari consente e a me ha acconsentito come diceva Rossano prima anche a me servizio civile ha cambiato profondamente la vita in epoche diverse però in senso il senso è lo stesso
Ti consente di vivere l'esperienza del servizio civile in modo responsabile e quando le decisioni perché la partecipazione
Attiva e anche
Non riuscire a incidere sulle decisioni essere parte di quel cambiamento riuscire a determinare un cambiamento
Quella e la partecipazione attiva e la rappresentanza essere rappresentante dei volontari nel contesto servizio civile ma più in generale più in generale rappresentanza ti consente di essere parte attiva delle decisioni e di poterle per la tua parte determinare e oggi giornata teste di testimonianza e io voglio fare la mia primo ascoltato la testimonianza di Teresa che mi è piaciuta moltissimo
E parlava della dico di quando le donne no hanno potuto accedere all'esperienza di servizio civile
Io sono molto felice di di essere qui oggi di poter essere testimone
Per il mio piccolo di un viaggio lungo cinquant'anni quindi è davvero una piccola parte però essere stata la del la prima presidente della Consulta nazionale il servizio civile la prima rappresentante dei volontari e la prima ragazza da primadonna Paolo
Ritrovo qui o un motivo di orgoglio dove la dimensione di genere non vuole aprire la solita accettazione consideriamo anche la legge due e trenta
Era che istituiva la consulta nazionale in quel momento lì le donne non potevano accedere al servizio civile credo che se è stata una conquista di civiltà quindi in queste giornate quando sento poi parlare Dini
A
No ritorno a un servizio militare o
Eccetera non trovo lo trovo singolare lo trovo
Pizarro boh forse un tantino inopportuno con con il cinquantesimo
Voglio ignora insomma in queste giornate si stanno effettuando le votazioni per per i rappresentanti dei volontari quindi invito tra l'altro i ragazzi che sono in sala a a partecipare
Ecco anche quello anche quella una modalità importante di di partecipazione
La partecipazione servizio civile e
Tra l'altro è molto molto delicata all'universalità del servizio egli universalità quello che insomma la riforma ambiva
Ma ambiva a raggiungere dipende molto dei fondi che sono previsti ogni anno il servizio civile deve fare i conti con delle risorse
Ma che sono che sono altalenanti questo non consente di far sì che il servizio civile possa diventare una politica strutturale del del nostro Paese e questo testimonia a mio avviso una disattenzione politica nuova nei confronti dei giovani è una disattenzione mi con ti dello sforzo che ogni ogni anno gli enti profondo uno nel depositare Progetti e nell'accogliere i ragazzi sicura il PNR è uno ottima occasione di sviluppo però dobbiamo essere chiari non può sostituire alle le risorse ordinarie
E di più in generale non va a risolvere questioni questioni di sistema quindi se la riforma vuole ambire all'universalità del servizio io penso che in questo mo'tutto su dei punti che sono qualificanti è priva sia di risorse che sia di strumenti organizzativi
E chiudo dicendo che oggi
è un anniversario ma
Un semplice anniversario noi celebriamo l'impegno di tante persone per cui il servizio civile no e diventata una missioni di vita celebriamo la pace e la solidarietà
Tutti i valori che ogni giorno noi pratichiamo no con coraggio quindi di questo dobbiamo andarne fieri e altri cinquanta di questi
Grazie Feliciana per la testimonianza per la passione praticata
Per la passione trasmessa e anche per l'invito ad appassionarsi a tutti i ragazzi e le ragazze che sono in servizio civile oggi grazie per il la sottolinea per l'aver sottolineato quanto sia importante non soltanto celebrare settantuno mila posti ma dare gambe solide e quindi dare continuità e costanza in questo settore così importante per i giovani ci fermiamo per il contributo quanti minuti abbiamo non sentiamo il coffee break by
Ecco sì alla dopo queste le introduzioni agli argomenti
Di collegamento tra il servizio civile le prospettive che vediamo per i prossimi cinquanta abbiamo pensato di fare poi la palla voi cioè di rendere attiva questo questo ragionamento corale e quindi adesso procede Remo direttamente con le con le assemblee tematiche ovviamente nel formare gruppi ci sarà anche no la piccola riprende questa come piccola pausa
Però ci dobbiamo poi rivedere alle tre essi alle tredici Massimo tredici e dieci quindi noi in prima plenaria per avviarci alle
Conclusioni io invito ad alzarsi ai tre facilitatori Massimiliano Lucia e gloria perfette di vedere respiri assemblee come sapete di se legge scritte scritti sono su sui temi di cui abbiamo appena discusso il gruppo sulla partecipazione civica regioni sarà qui in questa prima parte tra la sala verrà divisa dalla tenda quindi qui sarà il primo gruppo di giovani davanti
Il gruppo sulla sostenibilità sarà invece nel retro Sala e per il gruppo sulla difesa Cile norma da non violenta ci vediamo all'entrata e c'è una sala fuori inseguire grazie
Vi prego di ritrovare vostro posto a sedere stiamo per ricominciare grazie ci abbiamo alle conclusioni non vi preoccupate
Dichiariamo
Ma io
Niente l'FMI alla sì finale
Sviluppare ecco questa esperienza della del servizio civile e
La sola parola i facilitatori a cui abbiamo chiesto di riportare quello che brevemente purtroppo perché i tempi somma sono quello che sono di riportare quello che è emerso nei singoli gruppi qui lascio la parola all'i facilitatori nell'ordine che riterranno opportuno
Andiamo in ordine ho parlato
Quindi
Allora io facilitato il gruppo sul servizio civile come motori di sostenibilità
Era un gruppo un po'ristretto rispetto agli altri quindi rimodernata abbiamo affrontato e che ci siamo posti e come mai diciamo avesse richiamato apparentemente forse poco interesse rispetto agli altri due
E una delle righe prime risposte era che forse era un tema un po'nuovo perché tutto sommato
Questo termine della sostenibilità lo avvicinano al servizio civile da quando c'è il servizio civile universale la la programmazione insomma il l'inquadramento all'interno dell'azienda venti trenta e su questo diciamo si sono aperti anche delle riflessioni perché invece il tema della sostenibilità intrinseco alla stradina servizio civile
Servizio civile precede l'acerba venti trenta ma ha sempre avuto in sede
I temi della già latitante in particolare queste della sostenibilità sociale
E questo perché il servizio civile promuove la pace e la pace innanzitutto pace in contrapposizione a guerra che è per definizione la cosa più distruttiva che possiamo avere quindi meno sostenibile sia da un punto di vista umano che da un punto di vista anche meramente economico
Quindi il servizio civile in quanto opposizione Anna ha un'idea di di guerra più sostenibile anche per la nostra economia
Ed è motore di sostenibilità perché crea delle relazioni quindi era uno spazio dove si si generano relazioni si moltiplicano relazioni
E questo moltiplicare dei legami
è quello che dà sostenibili dal servizio civile abbiamo discusso come l'esperienza del servizio civile non sia solo quella individuale del giovane non sia solo quella limitata ai dodici mesi di servizio perché servizio civile
Tiene dentro anche persone che partecipano al sistema senza essere gli operatori volontari quindi gli operatori degli antichi le persone che
Collaborano nei nei servizi e nelle sedi i destinatari la collettività quindi dentro a questo mondo del servizio civile non cessa con l'esperienza individuale dei giovani
Quindi questo tema della sostenibilità perché il servizio civile moltiplicatore quello che fa di buono nella comunità si moltiplica perché giovani per raccontare ad altri giovani perché ne parlano dei loro contesti perché questo questo sistema che si alimenta delle persone che hanno svolto il servizio civile poi rimangono in questo in questo sistema magari entrando a far parte degli anti o dando la possibilità ad altri giovani che avvicinarsi a questo questo mondo
Quindi interni che legano il servizio civile alla sostenibilità sono sicuramente la pace ma anche il tema dei dei diritti umani c'è una
Comunità sostenibile dal punto di vista inclusivo dal punto di vista sociale è una società dove vanno rispettati i diritti umani quando il giovane
Svolge la sua esperienza di servizio civile in qualche modo entra in contatto anche con delle realtà dove questi diritti sono violati e si sente responsabile di un cambiamento
Dunque la sostenibilità sociale il servizio civile
è una dimensione che
Che incrociava il la trasformazione culturale che offre il servizio civile sia alla comunità ma soprattutto al giovane
Quindi è stato anche interessante il contributo di una volontaria insomma che recentemente sbatto il servizio civile e che agli enti o ai rappresentanti degli enti ha fatto notare come oggi come oggi i ragazzi si avvicinano al servizio civile senza questa consapevolezza della portata di quello che andranno a fare di come l'articolazione che loro faranno l'esperienza che pensa non sia un'esperienza di crescita individuale contribuirà alla collettività e poi nella formazione nei dodici mesi ma in particolare nei momenti di formazione generale scoprono che quello che loro fanno è coerente con una visione più ampia di una società diversa più sostenibile più inclusiva e quindi quella azioni che loro fanno il singolo Progetto partecipa a una trasformazione
Lontani
Abbiamo anche che quindi discusso la questione che il
Il servizio civile è un motore di sostenibilità che noi dobbiamo riservare e difendere in un certo senso perché laddove dal mondo ridotti finanziamenti noi stiamo in qualche modo per dando questo questa importante strumento per costruire una società più sostenibile a livello sociale
Però
Un altro rischio e anche nella comunicazione che ne facciamo di questo servizio civile quindi se noi crediamo che il servizio civile sia questo c'è un potere sostenibilità sociale dobbiamo essere capaci di raccontarle in questo modo
Mi raccontarlo ai giovani ma di raccontarlo anche al nostro Paese di resiste questa cosa questa cosa integra diciamo trasversalmente tutte le politiche è importante per i giovani e importante per per la società quindi sembra non siamo bravi a comunicare questa dimensione del servizio civile
Penalizziamo
L'impatto
Del servizio civile
è un terzo elemento appunto guardando al futuro noi abbiamo tirato fuori alcuni aspetti di riflessione sul tema del servizio civile come modernizzazione invita però poiché come il la richiesta è anche quella di pensare al futuro e alle prospettive vedere un po'quali sono nei dimensioni di rischio che ci sono la terza dimensione anche quella
Di vigilare sulla qualità delle degli interventi servizio civile che si propongono e quindi se noi crediamo che il servizio civile sia quelle storie nasca prima dell'Agenda venti trenta perché porta in sé
I valori e la dimensione e la sostenibilità sociale
Dobbiamo vigilare perché i precetti servizio civile abbiano questa qualità quindi vigilare perché nel sistema i giovani si sentano
Ingaggiati con questa responsabilità in quello che fanno le loro hanno di servizio civile vigilare perché gli anti propongano delle delle iniziative degli interventi coerenti con questi valori e non e non con l'altro
Anzi insomma di aver forse riportato un po'tutto quello che è stato detto nel nostro gruppo che è stato quindi molto ricco e al termine della discussione del confronto diciamo proprio resi conto di come uno non è un tema giovane questo della sostenibilità ma perché viene nella natura e nell'identità il servizio civile due crea foriero di moltissime dimensioni su cui ci dobbiamo ancora confrontare sia come anti ma soprattutto con i giovani che poi hanno apportato anche degli stimoli in più alla discussione
Sente sì
Bene dunque il nostro gruppo cercava di portare un contributo a rapporto che potrà avvenire in futuro non son mai il servizio civile in relazione alla difesa civile non armata e nonviolenta s'non violenta seguendo un po'l'intervento di Titti Postiglione
Eravamo divisi più o meno equamente in due gruppi più abbondanti di rappresentanti degli enti di servizio civile rappresentante di circa otto enti altrettanti volontari
Una quindicina di rappresentanti di altrettanti enti e poi un gruppo che riguardava più ex obiettore di coscienza o come abbiamo detto nel gruppo insomma obiettori per sempre
E e altre persone comunque interessate a temi della non violenza del pacifismo
Abbiamo cercato di dividere un po'l'incontro in due parti per fare emergere anche un aspetto emotivo con cui contribuire a quel gruppo di lavoro e siamo partiti proprio da lì cercando di partire un po'dalla sogno possibile da raggiungere nei prossimi dieci anni no
Con il servizio civile sempre mettendolo in questo contenitore più ampio della difesa civile non armata
E non violenta
Per poi insomma arrivare a concretizzare un po'di più
Gli interventi su alcune proposte dirette in relazione a cosa può colmare il percorso che va da qui a quel sogno da raggiungere
Di sogno si parlava ma con difficoltà si riusciva scollegata lo fin da subito ad eventuali obiettivi da raggiungere quindi siamo partiti da un da una micro analisi
Storica che riguarda un po'il contesto in cui ci troviamo anche di politica internazionale con dualismi che non fanno bene
Alla gestione dei conflitti
E che questo magari potesse essere di grosso ostacolo a proposte molto concrete come quella ad esempio di far passare concretamente delle risorse economiche in particolare
Dal ministero dalla difesa a un soggetto che essi occuperà in questi dieci anni in cui ma ci davamo il futuro di difesa civile non armata e nonviolenta
Anche con forme istituzionali no quindi un ministero o un dipartimento che è stato ripreso
Abbastanza fedelmente dalla campagna
Un'altra difesa è possibile
A questo si aggiungevano però altre riflessioni un po'dicevo sulle motivo un po'sulla sul progettuale no
Il ruolo dei volontari che dura un periodo ben determinato tra gli otto e dodici mesi come questo stesse stretto qualcuno di quelli che interveniva quindi vedere un'occasione
Di Rete potrebbe coincidere anche col dare l'opportunità a chi fa il servizio civile di sentirsi parte di un ariete anche dopo la fine di questa esperienza e qualcuno diceva che questa rete potrebbe essere anche un vero cardine a cui aggrapparsi per vedere alternative a risoluzioni
Diciamo più violente dei conflitti quindi qualche cosa da rifiutare che rimane più facile se ciò una rete a cui aderire
Il discorso delle risorse da spostare
è venuto fuori insomma anche da altri interventi
Si parlava quindi di partire da un concetto più culturale più politico di dare la stessa dignità no alla difesa civile non armata e nonviolenta rispetto a quello che adesso insomma come dignità sembra appartenere prevalentemente alla difesa militare
E a fronte di questo si aggiungevano le proposte concrete di spostare noi in questi dieci anni in cui vediamo questo sogno da raggiungere almeno il cinque per cento almeno sulla giunto io niente non ce la faccio proprio Fabio metterci del mio su queste il cinque per cento è stato detto della spesa attuando il militare alla difesa civile non armata e non violenta dal sotto assonnato facilitatori suonato formatore fragranza mi cambiavano pannolino già facevo formazione questo ruolo come stava tasse
E molti dei ragazzi presenti a mia percezione personale hanno portato un contributo molto rivolto alla propria esperienza osservata riportata e molto simile a quello che ho appena sentito cioè
Chiedono una maggiore partecipazione un ruolo degli enti che posso offrirgli
Veramente questa opportunità concretamente e che dal loro punto di vista deve passare attraverso le competenze
Degli operatori che stanno negli enti e il loro atteggiamento perché c'è una cultura dietro la partecipazione quindi questo può avvenire solo se c'è una forte intenzione oltre che le competenze
Per farlo
Sulla
Sulle competenze da acquisire ci siamo tornati anche con interventi in un secondo momento perché quello che sembra essere sentito insomma nel gruppo in cui stavamo noi meno diffuso è proprio la cultura da non violenza in generale quindi qualche cosa a cui appellarsi in alternativa no in alternativa ai soggetti
Che propongono la difesa militare
Come unica alternativa in situazioni di conflitti o di prevenzione dei conflitti
E e che questo avesse bisogno di partire come cultura di riferimento a volte anche dei giovanissimi dal rapporto quindi che le istituzioni chiedevano i giovani potrebbero avere con le scuole
Prendersi il ruolo di diffondere la cultura e la non violenza ma soprattutto anche la cultura e il senso con cui poi si offre l'esperienza del servizio civile perché è poco sentita dei giovani multi dicevano io quando ho scelto pensavo che e dopo quel che non c'era proprio diciamo la realtà che no agli enti conoscono e provano divulgare quindi si percepisce anche da parte dei giovani questa scarsa attualmente Arme questa scarsa collaborazione da parte del dipartimento delle istituzioni in generale diffondere una cultura chiara trasparente del servizio civile e del fatto che questa possa essere collegata a una difesa civile in alternativa a quella militare
Su questo direi che più o meno ci siamo la formazione dei giovani a partire anche da cose molto concrete che rappresentano esperienze passate di difesa popolare non violenta o meglio di difesa diretta non violenta perché sono esperienze che hanno arricchito molti dei presenti in quel gruppo il questo
Non veniva non deve essere messo da parte insomma si faceva l'esempio del boicottaggio di altri aspetti ma cosa che possono contribuire al proprio al proprio modo di esprimere la cittadinanza in questo periodo in cui siamo esposti a tutt'altro insomma come esperienza di cittadinanza
Direi che
Questo è quanto
Bene consentite
Dunque a me era stata affidata la falsificazione nel gruppo partecipazione civica dei giovani
Anche se mi è stato detto di inondare ovviamente barriere personali vorrei solo fare un introduzioni che in realtà è stato molto emozionante in questo momento
E ringrazio e rossa nell'altra per averlo pensato perché di fatto è stato proprio un dialogo intergenerazionale
Tra le persone coinvolte nel percorso del servizio civile e quindi
Abbiamo fatto prima un piccolissimo attirati presentazione all'Inter nel gruppo c'erano era composto da ragazzi che avevano vent'anni a persone di novantadue anni
Trapani rappresentanti di Partisi partecipanti degli anti obiettori di coscienza operatori del servizio civile e c'era anche una candidata alla rappresentanza per il servizio civile
E il lavoro che abbiamo fatto è stato prima quello di brainstorming rispetto alla parola partecipazione quindi diciamo cosa veniva alla mente
E se parliamo di partecipazioni di parole che sono uscite sono stati poi vediamo impegno autoformazione collaborazioni compatibilità intesa sia di sostegno rispetto alla comunità del territorio e anche alla visione di un percorso che sia di crescita per i giovani
Tanto la dimensione del tempo e la comunità la vicinanza L'Unità la condivisione e l'integrazione l'interasse il coinvolgimento la passione la scelta entrando poi più nel appunto nella riflessione del dialogo
Il primo elemento che è uscito fuori è stato proprio quello della disorientamento dei giorni anzitutto ci siamo chiesti prendendo spunto da quello di cui ha parlato anche la dottoressa Postiglione chi sono i giovani perché comunque anche c'è bisogno di un aggiornamento rispetto a quello che la società hanno alti ci impone netta che non forse non sono più giovani solo i ragazzi che hanno a ventinove anni non compiuti tra appunto questa dimensione del disorientamento rispetto sia altre Scelta di tutto appunto dove candidarsi dove fare domanda ma anche a quella del dopo il servizio
E quindi è Hammers sopra bio un panorama che ha frammentato sotto diversi punti di vista
Sito il dado è bella di quanti giovani la lo scorso anno hanno fatto richiesta dei bonus psicologico che sono circa sono stati circa centottanta mila giovani e anche di come i giovani che ne seguiamo all'interno all'interno degli anti poi chiedano di astri sostenuti a livello psicologico
E quindi assi da fuori sicuramente la necessità di avere di ritrovare quel contatto presidente prima della di fare domanda quindi che ovviamente si è un po'perso rispetto a a ma la possibilità di fare domande presentare domanda solo Line
E quindi e in d'importanza dire ricreare tutte quelle occasioni di confronto e di comunque di conoscenza di orientamento pre
Presidenti Al-Ahly in via della domanda
E e passi da un altro tema interessanti quello del posto perché per tutti è stato chiaro che il servizio civile di fatto segna proprio una una spaccatura
All'interno dei percorsi di vita cioè c'è un prima e un dopo e spesso il percorso aiuta proprio a domandarsi cosa voglio fare da grande chi voglio diventare ma è un percorso spesso talmente intenso che concluso così poi di botto crea di fatto un vuoto spesso esistenziali nei giovani quindi sono uscite varie testimonianze di chi soprattutto affatto può esservi
Se all'estero
E si è anche cerca aggressive o fuori questo termine sindrome della solitudine post rientro poste servizio scusati
Sindrome raggiungeva servizio e quindi Kwame riallaccia anche un po'a quello che ha detto al sito cioè l'importanza poi a conclusione del servizio di mettere in Rete perché a me
Anche gli anti di fatto sono assiste cioè si stanno sperimentando sempre di più nella nel relazionarsi nel lavorare insieme
E a fine servizio invece magari giovani si ritrovano spaesati
Anche senza capire che senso dare un po'all'esperienza vissuta e che cosa fare e poi nel nel futuro
La confusione realtà è dettata anche da la comunicazione che il Dipartimento sta dando rispetto al servizio civile che un servizio civile comunque di fatto frammentato quindi si parla di servizio civile ambientali digitale eccetera eccetera quindi forse sì a discorso sull'importanza di ritornare al cioè che il servizio civile sia unico e poi ci siano varie esperienze che si possono fare all'interno del servizio tra le più variegate
Ma anche nella comunicazione quindi l'importanza di ridare di ritrovare l'anima di valori del servizio
Perché di fatto Inter la discussione è stata basata sul fatto che ok giovani soprattutto Pasco avete ma l'argomento di quel sito si si parava anche prima stanno affrontando di fatto una grande fragilità sul ricostruirsi ma un punto fermo che realtà hanno tanta speranza nel futuro a differenza di quello che spesso si dice
Mancano piuttosto le opportunità anche quindi l'aiuto anche a mettersi in in cammino mettersi in gioco
Di fatto c'è anche una responsabilità politica legata al tempo quindi sita a fare una proposta c'è quella anche di a fare il proprio lavoro e di appostarsi verso le Istituzioni affinché il volontariato
Sia conciliabile con le esperienze di studio con le esperienze di lavoro perché di fatto BA divampa una scelta e cioè se faccio volontariato non riesco mai a fare il dottor Grasso
Al sito qual è il tema della responsabilità degli anti che hanno rispetto alla formulazione che venga intesa non solo in un'accezione né
Senta di tipo impiegati Uma che Crane tenersi
Nella ragazza cioè di fatto il il giovane tende a occuparsi a prendersi traduco a prendere cura di qualcosa di cui poi gli interessa quindi ritornare un po'a anche ai valori
Di don Milani
E e qua cito quali anche il discorso del ricambio generazionale all'interno degli anti che poi si occupano di servizio civile
è uscito fuori il il senso del servizio civile anche come proprio appropriazione dell'adultità dei giovani di fatto è un percorso che può essere voi talmente e forti impegnativo di crescita che può generare anche un passaggio poi proprio all'età adulta
E quindi sia ribadito questi l'importanza della formazione e poi sito è uscito fuori questo discorso molto interessante sull'importanza dei riti più di passaggio
Perché di fatto prima
Proprio il anche la leva era un rito di passaggio e lo è forzieri la stato anche questo convegno diciamo rito di passaggio importante in una di celebrazioni
E quindi forse anche l'importanza di creare momenti collettivi come lo è stato quello di oggi
E c'è stata una una condivisione di un'esperienza di forse dimentica una buona prassi che alcuni anti stanno facendo per colmare quel vuoto che poi magari molti giovani hanno poste servizio cioè quella di organizzare degli incontri
Tra i volontari che hanno fatto servizio presso quell'ente nell'arco di dieci anni quindi questo crea una continuità comunque o anche un una messa in Rete in relazione tra persone che poi hanno condiviso una cosa in comune
Questo se non penso di sì garantito tutto grazie
Grazie a ciascuno di voi graffette Doria Lucia e Massimiliano sembrava una missione impossibile invece se se l'abbiamo fatto anche a a restituire la ricchezza che c'è stata nei gruppi
Chiamo allora il mio mio compare del movimento non violento
C'abbiamo perso le le conclusioni
Se appoggiamo perché
Perché abbiamo tanti fogli tanti appunti testimonianza che non sono delle delle conclusioni
Come dire
Fatte pre pre convegno ma che sono frutto di di quello che è emerso in queste giornate per qui per per sicuramente Daniele molto più più bravo di me il probabilmente le le mie considerazioni saranno più più più confuse ma perché sono
è veramente difficile ecco valorizzare cogliere tutto quello che che emerso in questi due giorni
Ma prima bisogna dimostrare parola lui per
Va bene allora fa proveremo a tracciare delle prospettive adesso insomma brevemente tranquilli perché al l'abbiamo scritto nel titolo e quindi diciamo tocca andare a concludere un po'su questo
E poi alla fine non va bene qualsiasi forma di queste prospettive perché alla fine insieme io e l'altra lanceremo un po'dei dei dei messaggi proposte
Rispetto a quanto emerso oggi è quanto la cresca il movimento non pianto portano Avanti anche danni anche come un seguito di quel convegno a Firenze che dieci anni fa facemmo e da cui lanciamo alcune delle cose che si sono verificate altre su cui ancora dobbiamo lottare insieme
Inizio però insomma la parte invece di ragionamento su quello che sono stati sentiti due giorni sul tema
Sono tanti insomma gli stimoli che sono emersi anche le cose tante le cose
Che i cinquant'anni di obiezioni per la pace non l'abbiamo vista una storia che cinque
Cinquant'anni e si porta dietro davvero tante e tante altre generazioni
Parto da un episodio personale per poi sviluppare il ragionamento
Circa dieci anni fa al quattordici aprile del del due mila dodici però a Firenze a casa di Viero Pinna
Samo cercano di convincerlo già perché sarebbe stato faticoso lo sapevamo con mano che lui avrebbe dovuto partecipare in qualche modo al convegno al convegno di Firenze Luini chiama Sempre sia perché hanno non sono il primo obiettore
Eh ma ormai l'ho fatto non è tanto importante quello che ho fatto
E quel giorno sulla copia del diario del studiare l'obiezione tra le altre cose mi scrisse se resisterà agli altri dieci anni fa siamo arrivati capirai
Diciamoglielo ma capirai cosa no allora oggi Prodi cosa ho capito magari di questa di questa cosa qua
Beh uno ho capito un po'il senso de questo suoni chiare che non era solamente un gesto di una personalità schiva perché lui gratta quando poi voleva dire le cose le diceva direttamente col
Con la franchezza che lo contraddistingueva ma quanto
Lui da maestro di Anteo storica voleva capo rifiutava continuava la sua coscienza a dire no e quindi rifiutava l'idea di
Di buttarla tutta nel passato e diceva c'è adesso tocca a voi io quel poco che ho potuto fare l'ho fatto
Ragioniamo anche insieme se volete ma voi soprattutto che ci sarete dopo su qualcosa questa coscienza che dice no può continuare a dare al Paese
E a all'umanità
Ecco il rifiuto l'obiezione rispetto all'ingiustizia le violenze
In tutti gli aspetti della nostra vita nostra società è un filo che non si può spezzare una qualcosa riguardo al passato proprio perché le guerre ingiustizie economiche sociali e ambientali sono quanto mai attuali oggi quindi
Il collegamento di radice dell'obiezione
è un collegamento che non solo ha legislativo perché per fortuna la finalità del servizio ci domina sale ancora la difesa civile non armata non garanzie alla Badia
Ma anche un collegamento che ci aiuta che ci può aiutare ci dovrebbe aiutare a capire come andare avanti rispetto al servizio civile perché se i temi giustamente la popolarità anche delle tipologia degli enti delle possibilità di di progettazione programmazione sono così varie il rischio della frammentazione che stiamo già vivendo che è emersa anche nei gruppi quanto mai vivo
Cos'è che ci tiene unito questo sistema no e che ci può dire anche rispetto a un monitoraggio di qualità del sistema
Sì sì servizio civile a un sistema organizzato io lo chiamo siamo di non violenza organizzata proprio perché gli enti hanno un ruolo centrale non è che ci sono solo lo Stato i giovani no questo tra di noi almeno ce lo possiamo dire sottolineare ed è o organizzato perché cioè questa organizzazione dovrebbe dare una cornice ecco il rischio adesso potrà il servizio civile ambientale sportivo e qualsiasi altra alpino e le altre invenzioni che ci possono essere è quello che il giovane pur magari facendo dei bei progetti non non non si può negare questo
Non capisca di trovarsi in un contesto in una prospettiva in una dimensione intergenerazionale che quella della non violenza dell'obiezione di coscienza
Propone
Quindi tutti questi temi noi dovremo riuscire in qualche modo a rimandarli a questa radice prendiamo per esempio non è difficile perché e diciamo la ma la storia della non violenza attentato proposi portare questo progresso nell'umanità prendiamo il tema della sostenibilità per esempio bella già andato mi ha trent'anni e lo dicevano anche nel gruppo non è arrivata dopo rispetta alcune idee del del del degli obiettori di coscienza banalmente in i primi corsi di formazione a Capodarco c'era già il tema della sostenibilità ambientale se andate a vedere i verbali
Dice due cose uno uno una frase che può rimanere uno slogan cioè né che nessuno venga lasciato indietro
Come si fa a far sì che questa frase anche di origine evangelica
Non non rimanga uno slogan solamente se posta in un sistema organizzato dove tutti gli attori fa contribuiscono
Noi diciamo alla difesa della patria che a difesa dell'umanità che a difesa del pianeta che è difesa dei più poveri degli ultimi ma dice anche oltre l'obiettivo specifico sedici su cui con con l'acne askenazita si è fatto anche un percorso in quest'anno dice anche che non c'è pace senza sviluppo sostenibile non c'è sviluppo sostenibile senza pace anche questo non è un gioco di parole cioè vuol dire
Che la pace intesa come pace positiva va in tutti gli aspetti della vita
La condizione minima per far sì che ci possa essere una comunità attiva una comunità vogliamo dire questa parola abusata resi niente una costruzione di quel sogno possibile anche citato dai gruppi
Ecco allora cos'è che unisce tutto il sistema del servizio civile ancora nella prospettiva dei prossimi cinquant'anni che dovremmo misurare la qualità di tutti i progetti tutti i nostri progetti tutte le relazioni taglienti giovane lo Stato
Su una specifica domanda di senso quanto le azioni che mettiamo in campo contribuiscono all'aumento della pace positiva nelle nostre comunità
Comunità ovviamente da non intendere in maniera isolata
Qui vado su un altro aspetto cioè l'importanza della dimensione perlomeno europea ma direi internazionale che abbiamo voluto sottolineare con forza a anche in questo convegno ma per prima cosa l'idea del servizio civile non è un'idea di soli italiani cioè non è un'idea nazionalista il servizio civile
Nasce come idea mai più dice il tam cent'anni fa
Da un gruppo di persone di tutte praticamente nazioni d'Europa dopo la prima guerra mondiale con il nostro Piers versò al segretario che si inventa l'espressione servizio civile internazionale
E i giovani di tutti i Paesi vanno insieme a ricostruire l'Europa dalle macerie della guerra
Non ci dovremmo torto ornare farlo forse tra poco anche questo
E quindi ha un'identità nazionale anche le prime proposte in Italia di servizio civile Corini
Diciamo già durante la seconda guerra mondiale negli appunti sì ed Ernesto Rossi che di Aldo Capitini hanno una dimensione europea internazionale
Il resto lo si diceva cioè il servizio civile per tutti universale per ricostruire ridare a dalle macerie dalle distruzione che sta avvenendo e per insegnare
Diciamo per costruire la vera unità che non è vero che l'abbiamo tenuta nelle trincee come la propaganda bellicista ci ha detto ma che va riacquistata sul campo un'unità di solidarietà fra le popolazioni la popolazione italiana
E quella di Aldo Capitini che anche sull'esperienza
Gran
Diana proponeva già un servizio civile come costruzione della pace come posizionamento di neutralità attiva dell'Italia tra i due blocchi cioè lui già vedeva quello che sarebbe successo in maniera profeti
Ecco cosa ancora il servizio civile e l'esperienza italiana che una delle esperienze d'avanguardia d'Europa nel mondo su questo
Può ancora dare rispetto a questo aspetto abbiamo visto già quanto possiamo dare in una situazione di crisi come quella attuale nel supporto agli obiettori di coscienza
Ucraini russi no e quindi il mondo del servizio civile dovrebbe essere davvero in primo piano lo è già ma ancor di più dopo questo convegno per il per il loro supporto e per il riconoscimento giuridico in Europa dello status di rifugiati politici agli obiettori disertori renitenti alla leva di Ucraina Bielorussia sia Russia
La partecipazione civico significativa dei giovani
Beh anche questa laddove non è una pratica che va be'siccome ci sono i giovani nel sistema li dobbiamo fa partecipa sono stanno qua no va Henry collegata sempre la difesa civile non armata e nonviolenta
Le nazioni del da quarant'anni sono arrivati a a non considerare solamente i giovani come vittime dei conflitti come soggetti passivi o minori
Ma dicono che la gioventù in Europa i giovani sono il venticinque per cento nella popolazione
Dovrebbero essere i soggetti attivi non solo del cambiamento sociale
Ma anche i protagonisti dei processi inclusivi di pace dentro e fuori le comunità e questa è la finalità del servizio civile noi dobbiamo raccontare i nostri progetti con la centralità dei giorni rispetto alla costruzione della pace dentro e fuori le comunità
C'è ovviamente
Il tema che collega i giovani la sostenibilità e la crisi climatica che stiamo vivendo no i giovani sono anche su questo l'avanguardia è una sfida che non possiamo più rimandare
Di urgenza
Anche qui cosa c'entra l'obiezione qualcuno può dire
Quando Alexander Langer già a metà degli anni Ottanta faceva il decalogo delle virtù verdi cioè le virtù che le persone in particolare i giovani dovrebbero sviluppare cioè diciamo le competenze però chiamate come decalogo per far per essere i protagonisti di una conversione ecologica dell'età del dell'Oropa dopo alcune serie di virtù diceva mi sembra strano però la metto per ultima e la più importante secondo me è l'obiezione
Gemma che centra l'obiezione con la conversione ecologica perché come ci hanno cicli Piero e gli altri ci hanno insegnato che la coscienza può spingere ho far fuoriuscire dalla scelta individuale a un meccanismo a una strutturazione collettiva di lotte e quindi ancora oggi l'obiezione non solo al militarismo adeguare la violenza
Ma anche al consumo sfrenato anche allo stile di vita che sappiamo inaccessibile per la maggior parte della popolazione nel mondo
Non ci può far rimanere silenti e questo anche è un'altra sono queste ecco le competenze che noi diciamo beh queste si ne vorremmo certificare quel servizio civile se ci date la possibilità di fare uno cioè quelle competenze che fanno sì
Come avevano immaginato Capitini e Piero nel seminario del sessanta e sulle tecniche della non violenza per far sì che le persone che fanno questa esperienza abbiano le capacità gli strumenti la prospettiva per cambiare nostro mondo la nostra società per il meglio
Ecco queste sono le riflessioni un po'le prospettive di collegamento tra la storia di ieri che abbiamo visto
E la storia di oggi e domani la dimensione davvero intergenerazionale noi è stata citata prima la dovremmo tenere tenere centrale non solo
Rispetto agli obiettori di oggi di ieri e di oggi e di domani ma anche dentro gli enti e davvero dare da un senso nuovo questa è un luogo opportuno per dirlo
Ha la coprogettazione la coprogrammazione cioè che sia davvero la costruzione di quell'alleanza tra tutti gli obiettori pacifisti ridenti la leva per sentirsi non serve che ci sia già la guerra c'è una attitudine che che noi tutti abbiamo per costruire la pace ogni giorno in tutte le occasioni che che si verificano purtroppo non sappiamo con l'esperienza che ci sono insomma entro questa sala quanto basti davvero camminare per strada era vedere le ingiustizie
Verificarsi ad ogni angolo
Tutto questo ovviamente poi porta anche a delle altre proposte concrete su cui però andremo alla fine adesso lascio lo spazio alle riflessioni commenti su questi temi all'aula sì saranno molto bravi perché
Il tempo il tempo corre però ecco ci tengo a sottolineare alcune alcuni aspetti uno che si è parlato molto in questi due giorni di non violenza
è veramente bello sentire parlare di non violenza e di pace in un tempo in cui a volte
Se parlino Alessano di pazze sembra non so sembra
Sembra quasi che ci sia una criminalizzazione anche della pace come è stata la criminalizzazione prima noi anche adesso della solidarietà e
Canevarolo che è un non famoso pedagogista che è venuto a mancare da poco diceva che la nostra cultura la cultura bellica
E che è necessario in Campania un cambiamento profondo di paradigma culturale nonché un paradigma fondato sulla non violenza
I io penso a qualche servizio civile si innesta in questo cambio di di paradigma perché è una forma di educazione alla pace no e le lo fanno nel modo teorico ma molto concretamente educa alla pace perché l'educazione qualcuno dice tra l'altro che l'educazione in sé educazione alla pace no perché l'educazione con la i maiuscola formarlo spirito critico no rendere capaci di legge e la complessità delle del reale non di di non semplificarla di
Di direi aiutare no capire come entrare come abitare i conflitti e trasformarli in modo non violento
E l'educazione quella che dovrebbe stimolare alla parte da un senso di appartenenza no che è un'appartenenza umana prima di tutto no il servizio civile fa tutto questo
E e lo fa appunto non in modo teorico ma partendo dalla dimensione della della la prossimità la prossimità alle persone no agli quel mettersi a fianco perché se io mi metto fianco qualcuno quella persona un certo punto mi entra dentro no e semi entra dentro in qualche modo mi costringe quasi a un cambiamento personale e ad attivarmi per un cambiamento no
E per per portare un miglioramento
Eh prossimità alle situazioni alle problematiche alle tematiche no e e questo farsi prossimi poi genera tutto quello che abbiamo visto in questi giorni no la difesa non violenta come e il servizio civile come sostenibilità partono da queste connessioni da questi legami che servizio civile propone no i questa una chiave importante
Della chiave importante perché
Richiamo anche una dimensione di concretezza di esperienza che il servizio civile anche in altre esperienze
Seppur formative non hanno no penso all'educazione formale al fatto che sia molto scollegata purtroppo oggi no dalla dalla dimensione del dell'esperienza a volte anche dalla partecipazione non è sempre così però molto spesso lo e
E quindi a questo questa fabbrica di valori di cui parlava Titti secondo me è un è un'immagine che che rende molto questo aspetto di di concretezza
E se il servizio civile è educazione alla pace la città finanza
Perché raggiunge questi obiettivi no che ci siamo detti a maggior ragione
Si rimane stupiti dal vedere no come invece le proposte politica tutto l'anno e vadano sostegni invece di quella cultura bellicistica di cui si è parlato no quindi l'ultima è stata la proposta della Mini naja
A cui si è fatto cenno anche ieri
E mi piacerebbe chiedere coi nostri rappresentanti politici quali sono no qui fondamenti pedagogici
Che dimostrano come l'esperienza no della Minaj le armi possono favorire lo spirito critico
La la corresponsabilità il sentirsi parte no illa l'avere cura delle persone delle situazioni eccetera come possono aiutarci ad apprendere no a trasformare in modo non violento i conflitti
Io penso che il tempo presente ci richiama delle sfide cit ci richiama in modo arco molto forte investire nella prevenzione dei conflitti nella nella costruzione della pace positiva no
E penso che dovremo chiedere anche delle politiche che siano veramente coerenti con con questi sono e anche al di là del servizio civile
Che è una forma di difesa non violenta no però sotto anche bello sentire delle proposte degli accenni che che hanno anche spaziato come chi e diceva l'importanza no di educare alla pace la non violenza fin dalle scuole no
Piuttosto che proporre delle politiche che in qualche modo riducono le spese militari e investa invece nelle nelle politiche alternative noi nella costruzione della pace i questo ci richiama al fatto che come molto del servizio civile dobbiamo potenziare metterci in Rete
Con tutte le altre realtà che lavorano no per la per questo cambiamento di paradigma culturale no per per la costruzione e della pace e e pensare assieme a delle azioni anche politiche che che
Che portino a un cambiamento d'acqua reali di questo di questo paradigma
E un'altra considerazione che
Mi viene da fare con rispetto alla partecipazione dei giovani
Perché siamo stati più volte richiamati da Titti data felici Sanada da Gloria adesso la restituzione dei gruppi il tema de la partecipazione dei giovani
è centrale nel servizio civile mai anche reale che c'è una ci sono anche dei dati che ci preoccupano rispetto alla partecipazione
E dei giovani
Quindi penso che che questo si richiami a a creare degli spazi di ascolto profondo e di capire no questo e questo fenomeno senza la fretta di di fare delle proposte di trovare delle soluzioni che magari sono frutto della di di un'analisi superficiale no
Sono d'accordo però con passato che ha fatto Giovanni questa mattina che diceva che
Sì i i giovani dalla parte cercano delle opportunità no di crescita e anche attivamente e la strada loro percorso personale ma
Rimane comunque questo desiderio innato di fare qualcosa per le loro comunità nodi portare un cambiamento
E io personalmente soprattutto non da formatrice di un ente che contro i giovani e condivido questa lettura perché i giovani sono capaci accuditi Ignazi di fronte l'ingiustizia sono come dire disponibili a partecipare sono disposti a a mettersi in gioco e nel momento in cui vengono dati degli spazzino e penso che sempre più l'esperienza della del servizio civile
Deve essere fedele alle sue finalità proprio per rispondere a questo desiderio innato dei giovani no perché se noi schiacciamo il servizio civile sul tema dell'occupazione la professionalità
Come dire rischiamo di trattare i giovani come dei soggetti che hanno bisogno qualche modo di del del nostro intervento no
E per per rispondere a dei bisogni io penso che i giovani invece e che l'esperienza di servizio civile deve essere un'esperienza dei giovani e con i giovani sa che il rende i giovani veramente protagonisti di un processo di cambiamento no per sei e per gli altri e e in questo senso a quella responsabilità
Di raccontare di comunicare in servizio civile di renderlo accessibile anche in termini valoriali a tutti i giovani
Penso che sia proprio dell'istituzione da una parte ma dall'altra parte anche in orienti no perché nei gruppi è stata richiamata anche da responsabilità degli enti nel fare una proposta che sia fedele alle finalità del servizio civile che sia coerente i valori in e anche e che che sappia investire nell'accompagnamento dalla formazione dei giovani no perché
Non è scontato
Come dire
Un lavoro importante con quello di accompagnare i giovani nella lettura dell'esperienza che fanno nel cogliere questa connessione con la difesa non violenta di coglie la connessione con la dimensione della della sostenibilità no di cui abbiamo parlato stamattina
E
Dire che al momento di di di passare al alle proposte ma in modo molto molto Fleurs Hirai
E il primo tema penso trasversale a tutti quelli che abbiamo affrontato prima proposta quella della stabilizzazione del della del servizio civile a cessare per un investimento di risorse prospettico è stabile sul servizio civile
Per uscire da questo regime di precarietà e di incertezza
Non sarebbe la partecipazione dei giovani se non c'è un investimento
Non c'è un vero valorizzare no la potenzialità di servizio civile come sostenibilità se non ci rendiamo conto che questo è l'investì
Entro che frutta anche dopo l'anno di servizio civile perché si significa formare dei giovani
E alla corresponsabilità l'appartenenza i i giovani che poi portano no queste
Questa capacità di abitare il presente e di trasformarlo anche dopo l'esperienza di servizio civile quindi il primo tema è di investire la legge di stabilità investe centoundici milioni e per il due mila ventitré
Centocinquanta per il due mila venti quattrocentocinquanta milioni per il due mila venticinque finito un po'alla diciamo
L'apporto del Pnr R ritorniamo di nuovo alla dimensione la precarietà anche lente se vuole investire in qualità ha bisogno di una prospettiva ampia e di poter realmente programmare quindi questo è l'altro primo aspetto
Poi riaffermare rafforzare il ruolo del servizio civile nella promozione della pace
Con iniziative pratiche come la riattivazione del comitato per la difesa civile non armata e nonviolenta perché c'è bisogno di sperimentarne queste cose bisogna innovare le dare una casa in termini non ho a casa in termini di spazi risorse con tutte le migliorie che gli enti che vi partecipano stanno pensando ai corpi civili di pace
E ieri l'altro aspetto che è emerso è quello della della comunicazione
E questo si pone anche perché adesso diamo il bando no uno di bandi più numerosi della storia i ma c'è anche la sfida di di di coprire no queste posizioni e però l'importanza del promuovere per raccontare del comunicare il servizio civile per quello che è che è prima di tutto un'esperienza pubblica un'esperienza di impegno siti con esperienza che ha un impatto non nelle nostre comunità ed è importante che ai giovani arrivati arrivi questo né su questo messaggio chiaro no perché chiaramente se il messaggio che rimedi giovani
Un'opportunità per per una professionalità per acquisire competenze per per una dimensione più lavorativa l'aspettativa del giovane sarà di un di un certo tipo e paradossalmente Sir rischio anche giovane stesso non acquisisco quelle competenze che invece sono acquisite nel momento in cui c'è una un'adesione no a quella finalità
E a raccontare comunicare servizio civile vuol dire che a tutti i giovani tutti quanti devono sapere e cosa il servizio civile e cosa significa fare servizio civile l'opportunità deve arrivare a tutti possiamo sentire anche nelle reti nazionali e che ci sia veramente una una campagna
Di comunicazione che racconti a tutti e a tutti i giovani cos'è il servizio civile
Oltre a intonare appunto nelle scuole e nell'orientamento in modo più forte per Ra per poterlo promuovere
Agganciare la dimensione europea e internazionale del servizio civile alla finalità stesse istitutiva della difesa civile normale non violenta
Quindi provando sia in termini di formazione come è stata proposta anche nel gruppo Lindon perderli grande patrimonio che non è solo italiano ma internazionale
Delle tecniche delle lotte non violente che ci sono state nel mondo ma anche quello di supportare laddove ancora questo problema persiste il riconoscimento dello stato giuridico
Dello pizze di coscienza e l'avvio di sempre più servizi civili non punitivi nel mondo
La valorizzazione delle competenze
A qualcuno a volte ci ha detto che noi siamo contro l'innovazione no siamo contro la l'acquisizione delle competenze eccetera assolutamente no
Noi riteniamo che riconoscere e valorizzare le competenze sia importante perché è assodato che l'esperienza di servizio civile fa acquisire delle competenze uniche no ma le competenze di cui parliamo sono quelle che accennava questa mattina Vanessa Pallucchini e competenze trasversali di cittadinanza sociali
Quindi serve un percorso per valorizzare riconosce le competenze per tutti i giovani cosa che ad oggi non non succede no
E e che valorizza e certifichi le competenze di cittadinanza e trasversali e questo vuol dire anche superare delle soluzioni semplicistiche passatemi il termine no come quelle che abbiamo visto nell'ultima progettazione che non vanno verso questa direzione no perché non permettono a tutti i giovani perché sappiamo che nei territori dalla certificazione non ancora matura in tutte le regioni ma soprattutto non certifica quella quelle competenze
E che per noi invece sono sono centralino nelle servizio civile quindi un appello acqua alla al capo dipartimento alle istituzioni perché si si è invece si attivi un percorso dove prima di tutto si al dipartimento responsabile no
Di di attivare un tavolo
E in sinergia con gli altri soggetti competenti Ministero del lavoro le regioni l'università
E che porti a sviluppare questo percorso no
E che individui dei criteri che individui gli indicatori gli strumenti i metodi per arrivare a questa certificazione non può essere lente di servizio civile a farsi carico inventarsi delle soluzioni per arrivare delle certificazioni
Che passatemi il termine rischiano di essere posticce di non avere realmente un impatto nei percorsi poi dei volontari
Avviare una nuova fase della campagna un altro difese possibile che tenga insieme sia al piano culturale che quello legislativo una campagna che prevede istituzione del Dipartimento della Difesa civile non armata e nonviolenta
Con allocazione delle risorse prese dalle spese militari
Ultimissima cosa
Il tema giovane della sostenibilità l'abbiam detto che è giovane non perché giovane nelle nostre riflessioni no ma in realtà è già connaturato nella nel servizio civile e già alla già fa parte no perché il servizio civile è uno strumento che moltiplica perché crea connessioni
E che è sostenibile no in sé perché come ci insegnava Filippo salone e un sistema è sostenibile quando persiste nel tempo noi noi almeno per cinquant'anni
Siamo riusciti a persistere speriamo insomma di farne almeno almeno altri no però è una dimensione che vari lanciata che va potenziata che va rafforzata anche nella dimensione formativa fu una delle dimensioni che sopra richiamata
I più volte in questi giorni
Direi che abbiamo concluso vorremmo ringraziare Enzo Manco in movimento non violento che ne nasca
Tutti coloro che hanno partecipato fisicamente on line o in compresenza questa due giorni intensa ma spero balla per tutti di convegno alla ora attendono le di dichiarare conclusi i lavori
Allora c'è un grazie a tutti soprattutto gli stoici che sono rimasti fino alle quattordici e venticinque ebbene oltre la chiusura dei lavori e Neaut vorrei chiudere facendosi tutti un applauso e
Di e dicendo sì so facendoci un po'alla agli auguri per questo compleanno che è un po'di tutti noi ma per questi cinquant'anni di servizio civile a cui ciascuno di noi ha contribuito contribuito per un pezzettino che speriamo
Conti in con Contini diciamo a contribuire acqua anche per per gli anni a venire quindi grazie a tutti