Dal Binario 1 della Stazione di Roma Ostiense, la prima parte della conversazione con Marcello Baraghini in onda il 25 dicembre con la partecipazione di Valter Vecellio.
Marcello Baraghini a definirlo editore italiano, fondatore della casa editrice Stampa Alternativa e attivista per i diritti civili sarebbe irriverente, perché Marcello Baraghini che è entrato nel suo ottantesimo anno di vita, di vite ne ha vissute diverse e tutte o quasi sul marciapiede.
E a fargli compagnia la parola, le parole...
e per scegliere, per farcene raccontare alcune, abbiamo … scelto uno strano posto, un Binario, il binario1 della Roma Ostiense delle Ferrovie dello stato a Roma.
Il giorno della morte di Pannella ha dichiarato: "Marco è morto, ma continua a vivere.
È il faro di ogni mia attività antiregime, antipotere, del mio libertarismo".
All’inizio degli anni Sessanta, iniziò proprio con Pannella il percorso politico del movimento radicale.
"Marco mi ha salvato la vita negli anni ‘60, la vita fisicamente, ma mi ha anche impresso a fuoco nell’animo il libertarismo".
Per lui il libro è provocazione, i "libri devono davvero trasformarsi in gioco, essere fisicamente dei giocattoli da smontare e maneggiare".
Uno storico editore che ha cambiato le regole di un mercato fondato sul profitto per liberare i libri e renderli fruibili a tutti.
Marcello Baraghini, con la sua collana "Mille lire", ha venduto più di venti milioni di copie a prezzi popolari.
Una battaglia, la sua, che ancora sta continuando oggi.
Le chiama "Medaglie al valore civile" le sue condanne impresse nel casellario giudiziario per reati d’opinione.
Nel 1976 viene condannato come obiettore di coscienza a 13 mesi di galera.
Lo salva l’amnistia, si rifugia in Maremma, a Elmo di Sorano, vicino Pitigliano, che rimarrà la sua residenza fino ad oggi.
Di Marcello Baraghini è la libreria "Le Strade Bianche di StampAlternativa" in Via Zuccarelli 25 a Pitigliano in provincia di Grosseto (www.stradebianchelibri.com).
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