Gli ostacoli al salvataggio in mare introdotti dal DL sicurezza

Va
Io sono felice e orgoglioso di avere dato seppure così in tempi improvvisati la possibilità oggi
Ad alcune delle principali direi alle principali ONG che fanno salvataggio in mare di tenere una conferenza stampa all'interno della camera dei deputati oggi è la giornata nella quale queste organizzazioni saranno audite dalle Commissioni della Camera affari costituzionali e trasporto trasporti nell'ambito
Dell'esame del cosiddetto decreto legge sicurezza
Credo però che
Sia un interesse pubblico
E un interesse per i valori della democrazia che quello che queste organizzazioni hanno da dire
Sia ascoltato il più possibile abbia più risonanza possibile da un punto di vista dell'opinione pubblica e dell'informazione
Perché credo che si viva
Un momento triste per le nostre istituzioni perché questo provvedimento
Che io ribattezza Erei pronti decreto menzogna o decreto omissione di soccorso
è un punto basso per la vita delle istituzioni il decreto nella relazione che lo accompagna
Stilata dal governo dice che a l'intenzione di
Far rientrare nell'ambito delle convenzioni internazionali attività di salvataggio in mare
In realtà poi quello che fa la norma
è una serie di forzature esattamente delle convenzioni internazionali che dicono tutt'altro del Codice della navigazione italiano
Che mi viene da dire
Ha un valore un contenuto eversivo perché sostanzialmente pone le condizioni per cui sia più difficile salvare le vite umane in mare
Io non ho da aggiungere altro se non da lasciare la parola
Ai rappresentanti delle ONG che parleranno che saranno M. S. F. mediterranea Serini romanza open arms
Resca e si vuole cioè a voi la parola
Nero presentare
Va bene anzi tutte grazie verrà per l'invito
Sia da conferenze stampa a presentare i nostri dubbi le nostre preoccupazione più tardi in camera con la Commissione
Ovviamente Romano sono qua Mattia che capomissione Medici senza frontiere
Essendo parte del me queste gruppo organizzazione che fa soccorso in mare ovviamente siamo molto preoccupati per le conseguenze che possono avere prima di tutto chiarire che ma per noi è molto chiaro che avrà abbiamo sempre rispettato le convenzioni internazionali marittime è questa attività ricerca e soccorso che abbiamo fatto un'altra volta vere che non siamo qui perché vogliamo esserlo se no perché nel due mila quindici pure prima tante migliaia di persone morivano in mare siamo stati forzati a coprire il vuoto che lasciavano le estati
Firma anche che avevano avevano ratificato le convenzioni internazionali allora pensavamo in quel momento che saremmo stati per un po'dopo otto anni di e con le persone continuano a morire
In tutte queste otto anni che siamo il mare non è che sono è stato infelice abbiamo avuto grande difficoltà
E ancora un'altra volta sì cercare del ostacolare l'attività che facciamo in mare
Ovviamente questo decreto comune a vediamo noi un altro tentativo di limitare la nostra presenza lì
Limitare la capacità di essere testimone quello che succede in mare
Non son per perorare un un esempi molto pratici
Prima del questo decreto legge noi media l'anno scorso abbiamo fatto soccorsi le circa trecento persone con questo decreto in vigore abbiamo fatto soccorsi comma meno d'ottanta persone
In mare ogni volta che facciamo un soccorso siamo costretti siamo spinti andare via della sono in soccorso
Ovviamente sempre che avevamo al porto sbarco un luogo sicuro
E buono questa misura ma ovviamente non è l'intenzione ai andiamo via dopo il primo soccorso quando media prima facevamo quattro virgola cinque
Soccorso a soccorso ammissione
E il problema non è che noi andiamo via sbarcare le persone Como viene fatto segno che non ci sta a nessun altro a farlo non ci sta un meccanismo ufficiale con il chiaro mandato che salvare vite le persone
Allora sosteniamo questo ma una miss sono misure discrezionale puntate alle organizzazioni come le nostre che sanno a coprire questo vuoto
Ma non saremo noi a pagare il prezzo sino a tutte le persone che rimangono dietro a essere soccorsi intercettati perché non lo possiamo chiamare un soccorso intercettate per la Guardia costiera lirica riportate Livia o avere incidente eventualmente era una morte molto probabile sicuramente questo decreto legge incrementa la probabilità di morte e mare che precisamente contro quello che noi lottiamo
Buongiorno a tutte tutti io sono Rossella Miccio presidente di Emergency Emergency è Luigi Magni diciamo delle organizzazioni che si è unita alla alla flotta civile dallo scorso dicembre
Abbiamo una nave imperativa regala il supporto delle l'abbiamo fatto la prima missione proprio poco pochissimi giorni prima che il nuovo decreto venisse venisse promulgato
In questa missione abbiamo salvato centoquarantadue persone in due soccorsi differenti
Una risonanza libica l'altro Zafar maltese e quando abbiamo avuto notizia noi così come le autorità competenti italiane e libiche e maltesi
Di questa seconda la barca in in di stress ovviamente abbiamo dato la nostra disponibilità gli unici che ci ha risposto sono stati gli italiani che già ci avevano assegnato un porto
Non vicinissimo perché era a Livorno quindi a quattro giorni di navigazione
Allora però la alle autorità italiane ci hanno risposto di continuare ad andare verso Livorno perché non era necessaria al nostro al nostro supporto in nessuna operazione
Sotto la loro responsabilità a quindi ovviamente parlavamo di zona SAR maltese e questo a ribadire che è vero che la Guardia costiera italiana le autorità italiane sono molto più presenti rispetto a qualche mese o anno fa però solo ed esclusivamente nella zona SAR italiana e neanche questo diciamo è sufficiente a salvare vite
Quindi vuoti di cui parlava prima o Anna non vengono col non vengono colmati da nessuno
A quel punto abbiamo chiesto bene allora se ne dobbiamo andare a Livorno chiara che va a a salvare questa questa barca citate conferma ecco lì non c'è stata più risposta e a quel punto l'unica cosa che si poteva fare era andare soccorrere
Le settantadue persone che erano a bordo e portarle in un porto in un posto sicuro a purtroppo non non vicinissima ecco questo è quello che una ovviamente continuiamo a fare perché la legge internazionale la legge del mare prevale su qualsiasi decreto tanto più su un decreto che dal nostro punto di vista in parte inutile in parte legittime quindi andrebbe semplicemente abrogato
E e anzi ben vengano con la possibilità di approfondire di creare commissioni d'inchiesta di di capire veramente
Cosa succede nel Mediterraneo perché come diceva qua Anna il problema non è ostacolare delle organizzazioni rendere più complessa e più costosi i salvataggi il problema quante persone perderanno la vita quante persone saranno ricatturato è e riportati in Libia che come tutti sappiamo non è un porto sicuro questo è quello che ribadiremo anche oggi in commissione Grazia
Grazie buongiorno a tutti e tutti sono Emiliano Giovine coordinatore del gruppo legale dire Schio e membro del consiglio direttivo la nostra associazione nasce
Da comuni cittadini da tanti tanti cittadini che in questi anni hanno
Semplicemente constatato con vergogna quello che avviene alle alle porte del nostro Paese e questo decreto legge sancisce una forza delle delle peggiori storture dal punto di vista sia giuridico che qui umanoide che la decretazione d'urgenza di cui stiamo parlando
Viene presentata come uno strumento per la gestione dei flussi migratori
Quando in realtà prevede una scarna ma assolutamente mirata serie di prescrizioni obblighi per per certi versi già noti e pienamente applicati a tutte le organizzazioni che che operano nel Mediterraneo
Per altri versi come giustamente citava Juan che individuano una serie di ostacoli costa quindi Ratti
Certamente non a gestire i flussi migratori perché i numeri sono ormai una uno strumento facilissimo con cui confutare la la storia del del del pool fattore della presenza che favorirebbe questi flussi in mare
E di di contrasta quanto verso gli strumenti che
Sono assolutamente fuori da dalla logica che sta alla base di tutti i nostri interventi cioè quello di tutelare la vita delle persone e di portarla in salvo nel più breve tempo possibile il decreto parla di obbligo di richiesta tempestiva di un porto i gradi un cimento nel minor tempo possibile di questi porti cosa che potrebbero sembrare ovvie
E anche giuste se non fossimo di fronte a situazioni in cui un ordine di quel tipo impedisce di salvare altre persone in difficoltà e mette i comandanti delle navi nel nel rischio concreto di violare un dovere che le convenzioni internazionali
Sanciscono da tempo prima ancora il diritto consuetudinario quindi questo decreto nella ratio nelle previsioni attuali e assolutamente inaccettabile e la tanto più lo è la sua eventuale con conversione grazie
Tanto che arrivano gli altri relatori saluto anche la presenza dell'onorevole Matteo Orfini
Ci fa piacere
Prego
Buon pomeriggio a tutti a tutti e grazie per la possibilità oggi di essere ascoltati ieri
Auditi entro
Io sono Giorgieri Nardi portavoce di si cuoce
E quello che abbiamo già detto e vorremmo ribadire oggi e come questo disegno di legge si inquadri in una scia che di fatto a negli anni portato
A da una parte la criminalizzazione dell'obbligo di soccorso
Ex articolo novantotto della convenzione dell'ONU sul diritto del mare e dall'altra all'istituzionalizzazione dell'omissione di soccorso quindi un totale
Capovolgimento di ciò che dovrebbe essere la prassi nel rispetto del diritto internazionale
L'istituzionalizzazione del dell'omissione di soccorso
La parte delle autorità serve a facilitare il respingimento coatto delle persone in Libia
Questa prassi costituisce una violazione dei diritti fondamentali delle persone in fuga dalla Libia un paese dove oggi conosciamo tutti quello che accade
E ho avuto modo di vederlo anche direttamente quest'anno nel due mila e ventidue grazie all'esperienza con la missione di Medici senza frontiere in Libia
è sulla base di ciò che con il supporto e la documentazione fornita dalle operazioni di monitoraggio aereo
Del Mediterraneo centrale effettuati da si cuoce tramite il Centro europeo per i diritti costituzionali e i diritti umani
Abbiamo depositato un esposto alla Corte penale internazionale che inquadra questi respingimenti quarti come crimini contro l'umanità
Come già rilevato peraltro dalla commissione d'inchiesta sulla Libia nel rapporto d'epoca nel rapporto pubblicato nell'ottobre due mila e ventuno
Perché questi elementi perché è impossibile non guardare a questo disegno di legge come collegato strettamente collegato alle politiche di esternalizzazione delle nostre responsabilità sulla fenomeno migratorio attraverso il Mediterraneo centrale che ci riguarda ci riguarderà ancora a lungo e continua ad essere trattato
Con un approccio emergenziale i conti e le misure che si qualificano come misure emergenziali decreti d'urgenza appunto piuttosto che con una necessario approccio strutturale grazie
Buongiorno a tutti a tutti
Grazie per la possibilità di adesso il qua con voi ascoltarci
Mi chiamo Vanessa Guidi sono presidente di Mediterranea Savinio Manza ho partecipato a delle missioni a bordo della nostra nave Mare Ionio in qualità di medicali di capo Miss
Simone
Allora questo decreto nell'anno e non abbiamo avuto quell'esperienza diretta di soccorso in queste ultime settimane con il nuovo decreto in vigore quello su cui vogliamo porre un po'l'attenzione quanta fuorviante parlare di decreto che regolarmente al soccorso in mare e far capire invece quali sono un po'le vere conseguente di questo decreto
è un decreto che non allo scopo di rendere più sicuro il soccorso in mare di gestirlo al meglio è un decreto che ha lo scopo di allontanarci dal Mediterraneo e questo perché era l'Italia finanzia direttamente la cosiddetta Guardia costiera libica Running
Fornisce motovedette a destra uomini che sappiamo essere parte della mafia libica
E e sappiamo lei che la cosiddetta Guardia costiera libica respinge cattura migliaia di persone ogni anno che vengono deportati in campi di detenzione
Dove subiscono torture tutto ben documentato da diverse inchieste
Lo sapevamo anche all'epoca della firma del memorandum Italia e Libia perché ha nella Costituzione libica un articolo che ha una stabilisce che le persone irregolari in Libia devono essere sottoposte lavori forzati quindi sapevano già tutto
Abbiam deciso di fermare questa Accord continuano a rinnovarlo
Di fatto quello che succede in Libia e nel Mediterraneo centrale è diretta responsabilità dell'Italia
E per questo effettivamente che il tentativo quello di allontanarci dalla dal Mediterraneo
Ne stiamo Associazione italiana la nostra nave Mare Jonio attualmente è l'unica battente bandiera italiana e dal nostro Paese pretendiamo di più
L'Italia sa di essere responsabile e fra l'altro queste Corriere la cattura deportazione sono regolamentate sanzionate dalla convenzione di Ginevra quindi l'Italia si sta marciando di crimini contro di migliaia di persone probabilmente se ne vergogna altrimenti non spenderebbe così tanti soldi ed energie per cercare di ostacolare il soccorso se tutti questi soldi questa energia
Fossero spesi piuttosto che per ostacolare l'attività del soccorso civile nel Mediterraneo nell'invece istituire un soccorso istituzionale che però non lasci indietro nessuno non nasce né sono nelle mani della cosiddetta Guardia costiera libica se fossero spesi per evacuare tutte le persone che si trovano in Libia in quelle condizioni di cui noi siamo responsabili
E se fossero spesi per esempio anche solo per cercare di organizzare al meglio un sistema di accoglienza in Italia che però sia un'accoglienza degna di questo nome forse l'Italia sarebbe un Paese migliore
Assolutamente credo che sia non credo che sia necessario ma questo punto doveroso l'istituzione di una Commissione d'inchiesta sul Mediterraneo
è tutto già palese è già tutto noto non basta speriamo che invece questo passa cambiare le cose
Io sono Valentina intanto buongiorno a tutti Valentina Brinis qui rappresento rappresento penalista che ha un'organizzazione che insieme ad altri opera dal due mila e quindici e nel Mediterraneo centrale
E una diciamo delle delle organizzazioni che ci teneva moltissimo anche a essere audita oggi proprio alla alla prima Commissione della Camera che il motivo per cui appunto appunto siamo qui
Aggiungere nostro qualche considerazione rispetto a quanto ha detto né i colleghi né colleghi avemmo modo anche oggi pomeriggio di approfondire un po'meglio magari anche la parte più legale diciamo di questo di questo decreto che al numero uno del due mila e ventitré
Tra hanno e sembra che il messaggio importante che questo decreto voglia mandare che senza questo strumento non è di fatto sta noi come organizzazione stavamo operando al di fuori di una cornice legale e che invece non è assolutamente così noi i dal due mila e quindici ma non noi come penale signori tutti insieme
E dalla due mila e quindici abbiamo tratto in salvo oltre duecentotrenta mila persone ieri lo contatti la sassata duecentotrentatré mila persone che ha un numero enorme
Se ci pensiamo e in questi anni però dobbiamo ricordarci che siamo andati incontro a oltre venti provvedimenti oltre procedimenti procedibile procedimenti si aggiudica giudiziari diciamo
Nel quindi casi penali ma anche in altri casi amministrativi ricordiamo tutto il Pio del fermo delle nostre navi
E in questi procedimenti però abbiamo sempre dimostrato che il nostro scopo sostanzialmente era quello di trarre in salvo delle persone e di operare ricordiamoci ancora nel due mila e ventitré di operare in un'area di mare in cui le persone continuano a perdere la vita è un'area una rotta migratoria trafficatissima
Dove ogni anno appunto viene percorsa da almeno ottanta cento mila persone ogni anno purtroppo sono almeno due mila le persone che li non non chi non riescono appunto a compierla del tutto
Eppure per l'ennesima volta il primo provvedimento che un governo decide di fare su questo fronte è quello di andare a impedire in qualche modo la nostra operatività invece che mettere a punto degli strumenti come poteva essere non so nel due mila e quattordici Mare Nostrum
Che ricordiamo ha tratto in salvo centocinquanta mila persone
E invece appunto di fare questo vengono più il pieno e quindi diciamo quello che noi chiediamo che effettivamente venga messo a punto uno strumento che vada
In qualche modo occuparsi davvero di questa di questa materia
E comunque ci sembra fondamentale a questo punto andare anche a chiarire quello che succede nel Mediterraneo che come ho detto anche le mie colleghe noi da anni monitoriamo questo spazio Cocco quest'area geografica
Da anni produciamo del materiale in cui diamo delle informazioni preziose forse questo il motivo per cui
In quest'area di mare non non ci vogliono questa idea della commissione
L'inchiesta era l'idea che era venuta già nella scorsa legislatura e non è a questo punto ci teniamo conforta insomma lavorare in questa in questa direzione
E e dopodiché ci sembra chiaro anche come open Hearts ma come è già stato detto che questo non sia un decreto su cui c'è tanto da dire ma c'è un decreto semplicemente da da abrogare
Ci sono domande prego
Sandro Ciotti riceve Lanza
Allora volevo chiedere quando una serie di domande riguardo al decreto quando probabilmente verrà ha convertito in legge come tutti immaginiamo voi già prevedete un percorso unico solitario un percorso
Sì già si annuncia una battaglia legale da quel punto di vista
La seconda riguarda invece come riorganizzi rete perché o come vi state organizzando
Alcune Born cito i nomi ma alcune delle dell'organizzazione dicevano Habachi organizzare in modo da non lasciare sguarnito
Diciamo l'aria Sardella Mediterraneo centrale per poter permettere senta di salvare delle persone quindi se c'è una strategia organizzativa
Per far fronte alle difficoltà in cui che li pone questo decreto
La terza è di fatto questo decreto soprattutto con le ONG minori comporta un minore aggravio di spese non perché insomma come dite voi punta a disincentivare l'azione delle ONG nel Mediterraneo dei salvataggi quindi
Ci sarà Mario e pensate che magari potrebbe esserci una riorganizzazione no anche da questo punto di vista proprio parliamo proprio in soldoni di di no costi di questioni economiche quindi come pensare di affrontare e se pensate che questa cosa effettivamente il boss mette in difficoltà grazie
Ma il partirà la terza domanda almeno per quel che riguarda open arms Malpensa ragionamento generale non ne abbiamo mai fatto una questione economica questa un parlando di la nostre operazioni su innanzitutto finalizzate al trarre in salvo il più alto numero di persone possibili proprio perché ricordiamo i numeri che abbiamo appena citato
E dopodiché vogliamo anche mandare un messaggio ciò per cui tutte le politiche migratorie devono essere orientate alla tutela non solo della vita maremmana tutela anche di un principio fondamentale che è quello del soccorso in mare
Momento in cui andiamo a Minari una un principio di questo tipo mandiamo a minare diciamo un legame fondamentale nella nostra società per cui chiunque si troverà in difficoltà non solo in mare ma anche a terra
Di certo non troverà nessuna forma di soccorso se andiamo avanti così quindi diciamo la questione economica almeno per quella
Che ci riguarda nonna non l'abbiamo considerata insomma e siccome lei faccia riferimento ad organizzazioni minori penso che potesse anche parlare
Vedi di operare un senso per cui non non è un ragionamento abbiamo considerato diciamo che non vi intacca economicamente
Ma non l'ho capito non state faccio un esempio forse sono io che erano taccia casellario è un'altra durante io parlo delle micro organizzazioni le il carburante voi sarete costretti facendo più soccorsi ad avere maggior estese
Ma insomma cosa osta il carburante John ma intanto peraltro tra loro inutili la maggior ragione va be'no magari non c'è magari questa cosa amo ma efficace da cui sono sono e non sono considerazioni che abbiamo fatto ma non è questo quello che ci ci frena nel caso perché la per noi la cosa più importante è nostrani che ancora è né adesso nel due mila ventitré
Di fatto non c'è una lancia la possibilità di garantire a chi purtroppo ancora si trova percorrere quella rotta perché problema Camuzzi diciamo quando parliamo di quella volta parliamo veramente dell'ultima parte
è non c'è ancora una un assetto istituzionale che effettivamente sia in grado di trarre in salvo le persone l'altro giorno
E poi lascio l'avrà li collega tra l'altro giorno il ministro Piantedosi ha detto che appunto nell'area affari italiana opera la guarda questa italiana di cui non abbiamo il massimo rispetto effettivamente riconosciamo un grandissimo lavoro che viene svolto ma vogliamo anche ricordare che purtroppo già né in questi primi giorni dell'anno due persone hanno perso la vita proprio nella restare italiana quindi
Evidentemente un thrilling il la lei il tema esiste il fenomeno esiste quindi senza nulla togliere il PD della qualità elevatissima con cui operano anche i nostri stati navali però diciamo e il tema esiste e non è che li minando nomi quest'arma viene viene risolto
Allora rispetto al ricorso unitario contro la legge insomma a nome di di tutte le ONG mi mi permetto di non anticipare nulla se non che insomma
Ognuna con i mezzi che sono stati utilizzati finora sicuramente farà ricorso agli strumenti messi a disposizione dal dal diritto per far valere quella che la gerarchia delle delle norme che prevede che il diritto internazionale venga rispettato e gerarchie che c'è già stata ricordata in pronunce precedenti di cui questo disegno di legge dovrebbe tenere conto
Ovviamente insomma come si può se non posso che menzionare la pronuncia della Corte di cassazione del febbraio due mila e venti che ha ribadito come in un ordinamento che recepisce direttamente il diritto internazionale sia impensabile
Sottrarsi al rispetto del dovere di soccorrere chiunque
Si trovi in difficoltà in mare che nella fattispecie fu definito adempimento di un dovere che valse come discriminante nei confronti del capitano rispetto alla seconda domanda su come ci si riorganizza operativamente è chiaro che questa norma puniti le difficoltà organizzative denari delle ONG fanno tutto quello che è necessario per poter svolgere la propria attività al meglio nel rispetto di tutte lì di di nel nel rispetto di tutte quelle che sono i regolamenti anche proprio tecnici imposti dallo Stato di di bandiera e dai regolamenti internazionali di cui invece ricordo la pronuncia della Corte di giustizia dell'Unione europea che si è pronunciata rispetto alla prassi del governo italiano
Sui controlli sulle navi delle leggi che sono valsi diversi fermi amministrativi alcune navi ancora sono sotto fermo amministrativo nel nostro caso lassi voci strane e che disse chiaramente che non spetta all'Italia di finire lì leggi e i regolamenti tecnici a bordo delle navi
E per quello che riguarda si può ci stiamo e ci stiamo già riorganizzati con assetti anche più piccoli e più veloci che possano quindi essere presenti il più possibile in aria sa anche a fronte
Di
Di insomma uno strumento legislativo come quello che potrebbe passare
Potete intervenire anche i relatori dal posto con loro
Altre domande
Tor chiaro per il riformista io chiederei a chi rappresenta le ONG e poi anche all'onorevole Maggi di scusi aiutarci a svolge una considerazione politica intanto Melloni sta dando seguito a qualche sua promessa che era qualche sua minaccia no vediamo un blocco navale inteso nel senso dal blocco delle navi
A monte
Era quello che tenevate era quello che vi aspettavate va oltre ci ricorda il decreto Salvini del Governo Conte uno
E poi Riccardo per capire prospettiva la vediamo
Ho la la possibilità di fare una commissione d'inchiesta
Trasversale che unisca perlomeno tutte le opposizioni grazie
Ma diciamo che non è che venisse non proprio dal periodo di amore folle attraverso questa materia e a parte questa materia di qui probabilmente si parla pochissimo e se la si parla moltissimo di come lavoriamo non voi della Dinoi però pari di questa materia di fatto se il parla poco e sono pochissimi gli strumenti che vengono davvero messi
Che che vengono resi operativi insomma
Quindi niente non è che ci aspettassimo una cosa molto diversa rispetto al fermo delle navi quindi abbiamo già avuto un periodo importante rispetto che ha colpito il nostro essere operativi e altri presenti in mare come ricordava appunto Giorgia
Ci sono alcune amiche sono ancora bloccate e non di prima da provvedimenti di questo attuale Governo
Nella due mila se non sbaglio due mila diciannove mila e venti abbiamo fatto il conto che tutte le nostre navi hanno avuto dei provvedimenti che le hanno bloccate per periodi molto lunghi
E in totale diciamo siamo state ferme mi sembrava poco più di mille giorni quindi mille giorni sono praticamente tre anni di operatività per cui non è che sono anni ormai dal due mila diciassette che non si fa altro che criticare il nostro operato che non si fa altro che criticare la nostra presenza
E di fatto ancora oggi ripeto siamo al due mila persone all'anno che perse la vita in questa rotta
Migliaia per di persone che l'attraversa la si blocca e Gianfranco Nicotra avanti quindi si blocca un punto di partenza se ne apre un altro cioè non c'è nulla
Che che che non si state ne chiediamo la come Saint inchiesta P veramente si faccia luce anche su quello che è il nostro modo di operare e ci si renda conto che probabilmente mancano davvero degli strumenti istituzionali in grado di tutelare la vita di chi si trova davvero in difficoltà nonché vada punire per l'ennesima volta la nostra presenza
Sì tra l'altro c'è giusto per per raggiungere Valenti aggiustati ricordare questo è stato il decreto numero uno di quest'anno quindi quest'urgenza questa necessità
Di decretare su tutte per per ostacolare rendere sicuramente più costoso più faticoso più alla lento perché sì ti mandano perché poi ci sono delle norme che ovviamente non si potevano scrivere che però nella prassi li stiamo verificando tutti i giorni con l'assegnazione di porti molto molto lontani
A da davvero il senso della dell'inadeguatezza di come si stia affrontando questa questa questione perché ce l'ho lo dicono i numeri stessi del Viminale
Le persone salvate dalle leggi rappresentano meno del venti per cento il quindici per cento forse di quelli che sono arrivate sulle nostre coste
Quindi l'urgenza ti decretare per porre ulteriori limiti alle organizzazioni non governative veramente non non ha nessunissima non trova riscontro
Nella nella realtà
Senza considerare invece che le organizzazioni andrebbero considerate come delle risorse
Per per le istituzioni per per il governo per il governo italiano quindi viceversa si potrebbe mettere a valore il nostro lavoro è invece lo lo si ostacola come si sta facendo in vari modi dal due mila diciassette
Come giustamente ricordavano Valentino
Sulla Commissione parlamentare d'inchiesta io ho ripresentato in questa legislatura una proposta di legge che già era avevo presentato su cui avevamo lavorato con altri colleghi uno qui e Matteo Orfini
è una Commissione parlamentare d'inchiesta sull'attuazione degli accordi tali la Libia
Perché è evidente che anche alla luce di quello che abbiamo ascoltato sin qui
Un decreto come quello che ora in conversione sì basa su una menzogna cioè si basa sulla menzogna che le ONG che fanno salvataggi in mare facciano un'attività contraria alla legge e cioè facciano in realtà non salvataggio marca muffin o da salvataggio il favoreggiamento della immigrazione irregolare
Questa menzogna è stata ripresa dal ministro Piantedosi
Con una forza e con una capacità direi io anche istrionica di recuperare delle parole d'ordine e degli argomenti quello del Pool Factory per abbiamo risentito rilanciano
Che ormai credevamo come dire superati perché in qualche modo etichettati come delle fichi usa come delle falsità invece sono stati rilanciati alla grande
Però è su questa menzogna che si basa l'impianto di queste norme che poi sono norme e lo dico senza impegnare evidentemente le le ONG ma faccio una previsione dal legislatore e anche un po'come dire da cultore della materia che qualora un capitano si dovesse trovare in una condizione
Di scelta grave tra violare una norma incorrendo in una sanzione amministrativa o penale come quelle previste dal decreto
Per non salva e non salvare delle vite umane causa ad esempio di una necessità di un salvataggio multiplo ravvicinato cose che accadono nella
Nella realtà
Chi dovesse decidere rispondendo non solo alla propria coscienza ma alla gerarchia delle fonti del diritto di salvare quelle persone
E quindi poi si dovesse arrivare a un sanzione amministrativa o penale a una ricorso che impugna quelle sanzioni eccetera fino ad arrivare a una questione di legittimità costituzionale io sono convinto da legislatore che verrebbe sanzionato non il capitano ma il decreto
Quindi siamo di fronte a una sorta di tentativo da parte di questo governo di forzare quello che non è forzabile perché le convenzioni internazionali sono chiare certo è vero che le convenzioni presupporrebbe una collaborazione leale fra gli stati è quello il punto
Che manca sempre in questa faccenda ma manca
Con tutti gli Stati ma anche a livello di un'europea ora non entriamo in quel in quel territorio lì
Però la commissione d'inchiesta serve esattamente per colpire al cuore questa menzogna su cui si basa provvedimenti come questo qui nella scorsa legislatura
Eravamo in pochi anche quando si trattava di poi votare sul finanziamento sul rifinanziamento e purtroppo eravamo in pochi anche con diverse maggioranze di governo che si sono succedute nella scorsa legislatura
Credo che sia l'obiettivo che ci suggeriva al dottor chiaro cioè quello di fare che almeno in modo che diventi un patrimonio comune è un obiettivo comune di tutte le opposizioni in questa legislatura quella di far calendarizzare
Una proposta di legge per l'istituzione della Commissione d'inchiesta sull'attuazione degli accordi Dalia Libia sia un obiettivo
Importante che deve diventare centrale
Ben nel manifesto
Ciò secondo me c'è un una sorta di illusione ottica perché de mi pare ma magari mi smentire del decreto finora non ha cambiato nulla in mare
Nel senso la parte sulle richieste d'asilo a bordo non è stata applicata la parte sull'informativa completa se con i soccorsi non è stata applicata il divieto di soccorsi multi Biella migliore leva per fare diciamo saltare
Proprio per le considerazioni del loro la dell'onorevole Maggi il provvedimento quindi diciamo mi pare quello che sia cambiato sia la una prassi diversa di gestione del dell'assegnazione dei posti che è precedente al decreto lo confermano i casi di immerge anzi sigari
Alla siccome il il punto diciamo il problema per l'Energia e quello dei porti lontani
Che non sono ovviamente scritte nel decreto perché se lo sarebbe ancora evidentemente legittimo vorrei capire il senso rispetto a questa prassi cioè l'assegnazione di corti lontanissimi si stanno pensando delle azioni di contrasto
Grazie per la domanda penso che sia molto buono buona perché aride quello che sta succedendo perché stiamo parlando di due cose diverse
Una decreto è quello che è scritto nel decreto altra la prassi comodi
Tu mandarci apporto lontano non lasciare trasportare persone fra di noi quando abbiamo barche che possono avere una capacità delle sei sette cento persone e andiamo a Porto solo con cento persone la mancanza del de informazione fornita per quello che riguarda altre avverte che sono aperte allora
Tutta questa prassi complementi al decreto che ovviamente non è scrive cose che sarei meno chiare con tradizionale rete internazionale questo che stiamo parlando non perché è una persona non deve essere il giurista per leggere la definizione del del luogo sicuro e quello che si sta facendo per contestarlo sarei molto facile per me contestarlo non canale giudiziario
Quindi quello che diciamo con il secreto è queste norme che stabilisce è una chiara conferma che queste decreto viene contestualizzato e Lunch chiaro attacco al lavoro della delle navi la Società civile che sanno coprire questo vuoto
L'ultimo chiarimento c'ha un grande impatto questo decreto perché fino adesso quando noi facevamo soccorsi nella Sona le responsabilità libica mai c'è cadeva e che l'autorità italiana girasse
Un porto così veloce allora questo successo ha successo anzi prima del decreto
Assopisce sola a prima decreto e sono riuscito a fare altre soccorsi dopo
Dopo il primo dopo l'assegnazione del porto questo non ha successo dopo che li decreto entrato in vigore è stato l'insistenza pure avendo altri casi d'allerta aperte
è stato sono state inviati messaggi e dovette andare al porto ha segnato dovete mandare al ma porta segnato senza fornirci le informazione degli altri casi che erano è incorso in mare allora
Deliberato dobbiamo andare il porto velocemente al più presto
Senza considerare quale la sorte quale e il destino dei quelle persone che stavano in difficoltà al mare
Noi l'anno scorso
Abbiamo soccorso tre mila ottocento ma cinquanta circa persone si ci avessero chiamato per andare al porto dopo il primo soccorso avremo soccorso o poco più nel mille persone
Che sarebbe stata ben altre tre mila che che abbiamo soccorso intenso corso successivi
Allora ovviamente questo in questo un conto che viene fatto gli avrà un impatto molto forte sulle vite o le molte delle persone
Ci sono altre domande
Non so se è inutile aggiungere qualcosa altrimenti possiamo salutarci
Solo ecco un ultimo aspetto che riguarda l'iter legislativo oggi ci saranno queste audizioni l'esame e attestato avviato già nella scorsa settimana
E una cosa che è emersa anche degli interventi che abbiamo ascoltato e che questo non è un decreto emendabile
Ci si può sforzare quanto si vuole cercando di ma mano ma non c'è un modo perché l'impianto stesso che è
Diciamo contrario
Alla lettera e allo spirito della nostra costituzione delle leggi italiane del Codice della navigazione e ovviamente come è stato più volte ribadito nel diritto internazionale questo porrà chi vuole fare opposizione in delle condizioni particolari ovviamente perché si tratterà sostanzialmente di presentare degli emendamenti soppressivi di parte o di tutto il provvedimento
E poi di impegnare il più possibile la discussione riportandola invece agli argomenti che anche nella Conferenza di oggi abbiamo provato a mettere al centro sia in commissione sia poi in aula grazie davvero