Presentazione del libro di Pierferdinando Casini "C'era una volta la politica. Parla l'ultimo democristiano" (ed. Piemme)

E al presidente Amato Pier Ferdinando Casini come sapete siamo qui a discutere a presentare il libro di Pier Ferdinando Casini c'era una volta la politica
Vorrei ringraziare in maniera come si dice in questi casi non rituale è veramente sentita anche a nome dell'autore del libro le tante personalità
Che sono qui in questa sala e che voi mi comprenderete non ringraziamo una per una ci sono rappresentanti delle istituzioni del governo del Parlamento
Anche perché per ragioni di tempo si arriverebbe a domani mattina se li ringrazia assi uno a uno
Ecco un'occasione come questa merita diciamo una al tempo stesso una sala così gremita che vedo già delle persone in piedi merita
Di coniugale velocità e profondità ed è il motivo per cui io non mi dilungherò in un'introduzione limitandomi poi magari a fare qualche domanda i nostri illustri ospiti
E fare una cosa televisiva cioè a mo'di introduzione lancerei un servizio un contributo del cardinale Matteo Zuppi arcivescovo di Bologna e presidente della della Cei
Con la scusa
La lanciare questo servizio che un diciamo che le sue impressioni le sue considerazioni sull'i beni e sull'autore che come evidente conosce bene dalla vita né com'è la vita ne conosce penso anche i peccati diciamo quindi sentiamo cosa ci dice il supplizio
Mi dispiace di non poter essere con voi peso riflettere assieme a c'era una volta la politica di qualcuno pieno di quelli che la rappresenta di più nel nostro Paese del longevità ma non lo è soltanto un problema di durata e anche il problema di contenuto e il suo libro ce lo comunica tutto con un modo molto personale
Direi quasi di intimo quasi una grande apertura
E e anche in contanti giudizi molto chiari perché sempre una impiantare che permanente di incontro di due cose molto diverse situazioni diverse persone di diverso e di essere un po'trasversali
Guardi a confronto con cui Stoccolma il trasformismo
Credo che Celli tutto il libro equità storia di Pierferdinando una grande continuità la spoglia ovviamente non è continua anzi modifica continui si modifica continuamente
Ma non confondiamo mai la la suite trasversali lambendo anche sempre oltre che un ritratto umano personali e di relazione che è così presente nel libro
Di Pierferdinando cioè nella sua vita è un libro molto personale molto diretto cui quasi pieno di confidenze
Molto bello molto trasparente più appunto con tanti giudizi
Una sempre con quelli Edgardo quell'attenzione in quel rispetto quella sostanziale visione della persona così legata al Vangelo legata al cristianesimo che
Alcune osservazioni più alcuni momenti dice Pier Ferdinando in cui tutto torna
Ne indica alcuni sono molto personali molto umani
E credo che questo da un carattere la politica che Bitetti emittente molte volte viene visto suo solo come calcolo come convenienza da un tratto importante
Papa Francesco articola parlo di ammonì politico
Cioè la Puglia come l'espressione di Raboni cristiano e dell'amore per gli altri
La moglie politico
La politica quindi che nasce non che viene non dalla dalla convenienza ma non da un interesse personale ma esattamente il contrario dai nessun interesse personale perché deve essere interessi di tutti che passa anche attraverso chi fa politica
Qui c'è un altro tratto di Libero il problema del mestiere qualche tempo fa c'era così molta critica e in fondo sembrava quasi che chi poteva fare la politica era chi non faceva politica
I c'è una evidente così
Prese di distanza dall'antipolitica
E in questo senso la vita e le pagine di Pier Ferdinando
Ci aiutano a capire nulla difficile Arcese la politica il non perdersi il imparare allenti induttive Pierferdinando a tanti
Maestri da cui ha imparato i che sa descrivere tutti anche quelli con cui ha aveva almeno meno affinità che sa di schede tutti io sempre contento con tanta umanità evidenti con alcuni c'è più partecipazione ma di tutti sa cogliere qualcosa per imparare il mestiere della politica ha certamente un mestiere
Pensava a raccontare tutto raccontando la verità in maniera personale ma sempre con tanto riguardo per per l'altro la politica con una missione
La motivazione personale la motivazione anticristiana del Versari politica lungo quindi seguendo quello che che si può anche affrontare i tanti le tante difficoltà i del i tanti trabocchetti della politica in un momento in cui c'è voi tanta fluidità di partiti in cui c'è il solo i partiti persona poco forse perché si sono meno meno idealità da non confondere con l'ideologia e qui forse anche si spiega in modo non ideologico
è una atti sono moduli giorno ideologico non vuol dire un modo opportunistico o cangiante
Ma che si
Confronta con le necessità del momento ma e intanto cercando sempre di arrivare a qualche cosa che che unisca tutti i guanti inserti quell'applauso che uno dei momenti in cui tutto torna che accolse troppo prima delle dimissioni di di Mattarella nell'ultima l'ultima
Turturro del del delle delle lunghissime votazioni era comunque un riconoscimento trasversale di tutti ma proprio per il la politica e per poter fare per fare la politica sempre con tanta attenzione la cultura dell'umanità
Che il modo con cui far politica e l'attenzione appunto per tutti
Ricordarsi sempre i limiti della politica nel mestiere della politica la metodicità
E si impara e bisogna essere seri la legge ridursi prepararsi essere attenti ricordarsi unirono ecco e per questo vedesse le grandi bisogna imparare a stare con il prossimo credo che sia una grande verità chi Pier Ferdinando ci ricorda un certo disincanto dei salotti
Credo che anche questo sia molto importante il il Fleck chitarra non Franca aveva che però appunto significa essere più resistenti non essere adattarsi all'interlocutore senza nessun clericalismo anche questo è molto importante per un politico cristiano come Pier Ferdinando
L'attenzione ai giovani lui lo è stato non ha dimenticato che cosa significa essere convocato comportato con una scommessa ventisette anni entrato in Parlamento il mio molto tatto si Petit anche quel telefonata col Papa
Soltanto per per piangere nell'emozione del di una di un'avventura così importante che iniziava l'ironia che è sempre una grande arte verso se stessi cioè in tante parti del libro verso se stessi ovviamente verso
Tutte verso l'umanità credo che il libro di di Pier Ferdinando la vita di Pier Ferdinando
Ci aiuta a dare dignità alla politica
Che significa anche compromesso
Ma sempre deve essere un compromesso al rialzo è un compromesso che sa guardare lontano
è una storia lunga che viene raccontata che irretita tanti chiarita
Penso che ne abbiamo un grande bisogno oggi guardando al futuro e perché la politica
Chissà che rispondere
Alle domande de il
Dell'Europa del nostro Paese sappia fare ereditare
Tante sofferenze che hanno permesso questi settanta quasi ottant'anni di di pace
Perché nei prossimi generazioni possono criteri alla politica divertirsi la politica ma sempre farla con guardando al futuro e non piegando tutto al proprio presente al proprio interesse quindi grazie Pier Ferdinando
O per affetto
Io nel frattempo mentre le luci erano spente sono arrivati il saluto il ministro dell'Interno Piantedosi il ministro delle riforme Elisabetta Casellati
è arrivato anche il ministro Fitto vi ringrazio in una giornata anche particolarmente diciamo impegnativa vedo che ci sono anche parecchi ex presidenti delle Camere
Gianfranco Fini Fausto Bertinotti poi Micol mi perdonerete se ciò il presidente Monti perdonerete che con le luci diciamo che ho delle difficoltà poi esattamente della vedo giusto ritratti somatici in chiaroscuro ora secondo me Gianni Letta il cardinale zuppi coglie un punto di questo libro perché lo dico con la deformazione di chi fa i titoli
Il titolo può trarre in inganno c'è una volta la politica perché potrebbe lascia pensare che è un libro di Nostalgia no
Mentre secondo me non è un libro nostalgico e il cuore è il passaggio in cui Pier Ferdinando cita don Milani quella fase sporcate vi le mani
Recentemente peraltro ricordata anche da da papa Francesco a che serve avere le mani pulite se uno ce l'ha in tasca
E quindi è una sollecitazione all'impegno che diventa tanto più urgente nell'era della crisi no del della politica del del suo rifiuto poi magari c'è entreremo
Parlando di antipolitica e populismo che sono anche il fiducia nella seconda parte quella più attuale del libro questa è la prima considerazione che io le affido
La seconda devo dire leggendo il libro consentitemi diciamo di una una cosa che mi ha molto colpito il libro è un straordinario racconto di quarant'anni diciamo della vicenda politica italiana
Anche attraverso aneddoti storie i contatti personali di di di di di di Pier Ferdinando con tutte le persone principali personalità politica del nostro paese della Democrazia cristiana e non sono insomma pieni di aneddoti
E io sono arrivato diciamo a una a una conclusione diciamo di un che è una caratteristica dell'homo saremo cristiano usò che cara cosa che si mette anche nel sottotitolo orgogliosamente Casini si definisce democristiano e che per esempio lo lo differenzia anche da da da da dal da altre tradizioni politiche come quella comunista cioè io sono convinto che il democristiano avendo risolto a monte diciamo il rapporto con il principale inteso come il superiore
Ha un approccio molto laico al tema dei leader politici
E non investe nessuno di una funzione messicani che salvifica i ritratti devo dire che fa di campagne di modo che sono i leader che gli piacciono di più che sono molto belli quelli un po'più urticanti che fa di di Andreotti e di Cossiga
Hanno comunque tutti questa caratteristica cioè nessuno e l'unto del Signore
Mentre l'unto del Signore colui che si definita le secondo me Casini lo critica e qui do la parola Gianni letta in maniera molto serena perché il libro te severo con Berlusconi
Molto lusinghiero invece con Romano Prodi che pure ai tempi diciamo fu un avversario di Casini e ricorda Casini una frase di cui rivendica un po'con un po'di di malizie di compiacimento il copywriter perché la ditta prima della Meloni cioè la frase
Silvio io non sono in vendita e aggiunge anche eh era complicato dirlo allora quando Berlusconi era Berlusconi oggi insomma era un po'difficile non so se questo Letta l'ha trovato consentitemi di mettere un po'di pepe anche nella domanda e un po'troppo severo prego
Per inserisco saltare la seconda parte lo sapeva un adeguato dello Stato da e risalga alla prima non ne avevo dubbi
Con una integrazione perché odia inizio il cardinale stupri ha colto un punto no il cardinale doppia colto esattamente Pier Ferdinando Casini la sua storia su Libero e lo ha detto
Conoscendolo bene e il suo arcivescovo e l'arcivescovo di Bologna e forse non conoscerà i peccati perché non so se Casini si contesta Daloui ma certamente ha detto delle cose
Che dimostrano non solo di aver letto bene il libro e di averlo apprezzato ma di aver capito fino in fondo l'idea che Casini ha della politica
E lui ha detto esordendo mi dispiace non essere lì con voi
Ma in fondo è come se ci fosse perché questa sala e la dimostrazione di quale è l'idea di politica di Casini della politica che ha fatto e come l'ha vissuta
Io ho molto apprezzato tante cose del libro di Casini Maura che ho apprezzato più delle altre
E così rispondo anche ad Alessandro con una piccola lezioncina quello che ho apprezzato è
Il tono
La delicatezza il rispetto la discrezione con cui parlare anche di quegli elementi sensibili cioè quelli che avrebbero potuto rendere difficile perigliosi sarà la navigazione con i compagni di viaggio che si era scelto già prima di cominciare a cominciare dal conflitto di interessi che è stato il primo bersaglio scagliato contro Berlusconi e che ha costituito poi negli anni l'arma con la quale gli avversari pensavano di affondarlo prima ancora del varo del primo governo del novantaquattro e quello che ha costituito boy e la Cavallo di battaglia
Per tanti anni di giornali e opposizioni
Lo fa con una discrezione una delicatezza che ho molto apprezzato io metto da parte della sua delicatezza invece per confessare subito in maniera netta chiara il mio personale conflitto d'interesse
Perché a piedi voglio bene
Ora come allora e quindi faccio fatica ad affrontare i sistemi perché non ho la sua capacità la sua limita la sua grazia il suo garbo con cui lo ha fatto verso la fine del racconto un racconto affascinante ha detto bene il cardinale Zuppi A pagina duecento quarantasette Pierre dice questi ricordi non hanno alcuna pretesa di ricostruzione storica
Sono solo il frutto dei miei sentimenti e anche in libertà di quale di qualche valutazione quando ho commesso qualche peccato di omissione l'ho fatto perché non volevo polemizzare e non volevo ergermi a giudice difatti o persone
Poco prima anzi molte pagine prima pagina centotredici quando comincia a parlare del suo rapporto con Berlusconi scrive testualmente il tutto ricorda che erano quasi una comica che Berlusconi arrivava contro
I politici di professione avendo a fianco Fini e Casini che di professione faceva di politici e dice
Per cui il tutto tra di noi era sempre sospese tra la collaborazione che si consolidava
E la diffidenza che permaneva
Io che pure duro ma chiaro neanch'io di tanti peccati di omissione anche se tutto il mio impegno e per me ne darà atto è sempre stato inteso a consolidare stabilizzare la prima la collaborazione e a rimuovere la seconda la diffidenza anche perché diffidenza tra bene Pier non ci poteva essere
Io l'ho conosciuto molto prima che cominciasse quell'esperienza quando lui era un ragazzino io ero già grande
L'ho conosciuto a piazza Colonna la piazza della mia vita ho passato trent'anni da un lato a palazzo Wedekind e quasi dieci dall'altro lato a Palazzo Chigi e proprio a palazzo Wedekind ho conosciuto Piero perché venne un giorno Toni Bisaglia allora esponente di punta della Democrazia Cristiana con due ragazzi
E mi disse ricordati i loro nomi
Perché sentirai molto parlare di loro anzi dovrai scriverne turrito i colleghi perché riempiranno le cronache politiche
Dei prossimi anni e per tanti anni aveva ragione ero Pier Ferdinando Casini e Marco Follini e infatti Piero ha scritto i primi articoli di politica sul tempo che allora io dirigevo firmando ricoveri vicepresidente del movimento giovanile democrazia cristiana
Oggi è il parlamentare di più lungo corso il decano del Parlamento italiano dove è entrato lo ha ricordato Dupuy poco fa a ventisette anni nel mille novecentotrenta ottantatré
E dove risiede ancora oggi al Senato otto legislature alla Camera
Dalla nonna alla sedicesima e tre sedici DIC sedici diciassette diciotto e adesso diciannove al Senato eletto come indipendente nelle liste del PD della sua Bologna pensate che il suo rammarico quando si temeva la crisi del governo operare Draghi era che non avrebbe potuto festeggiare i quarant'anni di vita parlamentare invece è stato rieletto
Che cadono nel ventitré ottantatré ventisei stato rieletto festeggerà
E quarantacinque e Crisafulli se oltre perché poi nel due mila ventinove c'è un'altra corsa finiti in forma allegati e non fare come hai fatto materialistico
Ma è davvero l'ultimo democristiano a vedere la foto che troverete sulla copertina sotto quel sottotitolo
Così radioso sembra immortale eccetto finché c'è lui o qualcuno come lui il seme preservato e destinato al riciclo rive continuamente e davvero possiamo credere che
C'era una volta la politica
Il primo anno crederci popolo autore che vive di politica crede nella politica
E la intende come carriera il mestiere come scrive nell'esergo del libero prendendo a prestito dalle parole di Alcide De Gasperi
E questa è la sua concezione della politica e così via servizio la politica
C'è una foto di cui lui parla all'inizio del libro
Che a Palazzo Giustiniani dove oggi lui lavora Mattiello ha seguito sempre in tutti i luoghi dove ha svolto la sua attività
è una foto scattata quando lui non era ancora nata una foto del mille novecentocinquantatré in Piazza Maggiore un comizio di Alcide De Gasperi vicino a De Gasperi c'è un signore con i baffi è il padre di Casini Tommaso allora segretario della DC di Bologna affianco a De Gasperi quel giorno affianco pr tutta la vita
Perché Daloui
Lui ha preso la passione per la politica
E il suo esempio la sua lezione ha sempre seguito
Ed è sintomatico
Che il libro si apre con questa foto
E si chiude con un riconoscimento straordinario di un avversario politico e a pagina duecentocinquantatré l'ultima pagina del libro
Alle ventitré e e dieci del ventinove gennaio del due mila ventidue
Casini riceve questo messaggio porta ci saranno scrivendo in tanti immagino
Io ti dico solo che sei stato un signore
Ti racconto una cosa alle medie avevo un palmo la professoressa di letteratura che ogni giorno alla sua prima ora chiamava la lavagna uno di noi per commentare le notizie del giorno
Questo ci costringeva a guardare il TG o a sentire il notiziario la mattina
Ho sentito all'ora per la prima volta il tuo nome
E ho iniziato a seguire la politica
Il movimento ha fatto di tutta l'erba un fascio la casta
Insomma per farsela Breve
Sei tra le persone che più mi hanno fatto pentire di aver pensato certe cose
Sei tra le persone per le quali è più alta la differenza di ciò che pensavo tra quando sono arrivato e ora che abbraccio fratello
Ed è questo credo che sia un riconoscimento straordinario di un avversario che ha capito che cosa intende per politica Pier Ferdinando Casini e come l'ha fatta
E la storia il libero si svolge nell'arco compreso tra quella foto
E questa testimonianza
Che per affetto per sincerità e per le bellezza accostò soltanto alle tante citazioni di questi splendidi figli che lo hanno seguito nei momenti difficili
E nelle campagne elettorali quando era incerta la rielezione
E gli hanno sempre detto covasse il più forte dai che ce la fai lo hanno sostenuto così come oggi rivediamo qui affianco a Luigi quando riceve questo tributo
Dall'Italia della politica che gli dice grazie per come lui ha fatto la polizia
Quella foto era del mille novecentocinquantatré
Erano gli anni della ricostruzione
Quelle del di quello che fu definito dagli altri nel mondo il miracolo italiano
E poco prima c'erano stati gli anni del ritorno alla democrazia della Costituzione erano anni difficili
Forse più difficili più drammatici di quelli di oggi il mondo era spaccato in due
C'era da una parte la NATO dall'altra il Patto di Varsavia c'era la cortina di ferro erano gli anni della guerra fredda e quella contrapposizione rischiamo ogni giorno
Diventerai un scontro in un conflitto armato e quella divisione del mondo
Sì ripresentava tale e quale in Italia
E spaccava addirittura le famiglie Sereni comunisti e gli anticomunisti eppure in una situazione come questa la politica di allora quei grandi politici che hanno insegnato a Casini a far politica e di cui lui traccia quei bei ritratti che Alessandro De Angelis ha citato in parte sono stati capaci di scrivere insieme la Costituzione cattolici comunisti liberali e una bella costruzione basata su valori condivisi
E imprenditori
Padroni si diceva allora e operai proletari si diceva allora hanno saputo ricostruire insieme l'Italia all'insegna di quel patto siglato tra Angelo Costa mitico presidente di Confindustria
Giudicato dagli altri reazionario e Giuseppe Di Vittorio mitico segretario generale della CGIL più grande sindacato dell'epoca
Che avevano fatto il patto prima le fabbriche e poi le case
E hanno saputo politica e italiani ricostruire l'Italia un Paese povero agricolo in gran parte Ralph Beta uscito distrutto dalla guerra e diventato in pochi anni una potenza industriale
Che ai si siede legittimamente al G7 tra le polo grandi potenze industriali del mondo ma perché questo fu possibile
Perché al di là delle divisioni o delle appartenenze politiche al di là dei riferimenti a due blocchi contrapposti
C'era un sentimento c'era una tensione morale c'era una tensione ideale c'era una coesione sui grandi problemi della nazione
Che ha fatto sì che anche gli opposti si potessero incontrare e che insieme potessero creare le condizioni perché l'Italia risorge S e diventasse quel Paese che questa è la politica che Tommaso aveva distillato nel giovanissimo Casini quando al liceo Galvani Bologna iniziava il suo percorso
Ed è lo stesso ideale lo stesso per gli stessi principi con cui continua oggi il suo impegno in Parlamento
Età i frutti
Perché non vuole una politica che come ha detto Zuppet si basi sui rapporti umani che guardi alla persona che rispetti gli avversari che rispetti le istituzioni le regole che conservi il culto
Di quel sentimento nazionale che Giovanni Paolo secondo chiamava all'ethos della nazione
Quello che ha acconsentito la resurrezione dell'Italia dopo la guerra quello che ha consentito a una stagione fortunatamente lunga di garantirci una politica poi tanto criticata uno vituperata ma che ha consentito all'Italia di fare progressi che allora sembravano impossibili
A quella lezione Casini si è ispirato quella politica sempre praticato e ha sempre guardato alle persone ai rapporti umani a quella che definisce la dimensione umana
Ammonendo i giovani questa è la grande lezione il grande messaggio che lunedì lascia i giovani che l'antipolitica è un'illusione ottica perché come diceva Alessandro evocando don Milani dice a che serve a tenere le mani pulite se poi ritenete intasca
Casini e le mani in tasca non le ha tenute mai ma non sarà nemmeno sporcate ha lavorato ha lavorato sodo per quei principi ricco di valori per quegli ideali nei quali che deve e che sono la sostanza della politica consapevole
Che anche la forma è sostanza e che quindi anche la politica per essere dignitosa
E alta come ci ha ricordato il suo eminenza
Deve essere rispettosa delle forme questo lui ha sempre fatto
E questo racconta in questo bellissimo libro in cui come ha detto Alessandro gli episodi sono tanti sarebbero tutti da citare ne voglio cogliere solo due
Perché mi sembrano emblematici del suo modo di intendere il rapporto con le persone
E di praticare la politica una pagina centoventidue trentuno maggio due mila e uno l'elezione di Pier Ferdinando Casini a Presidente della Camera
Dopo il discorso di insediamento terminato con quella bellissima invocazioni alla Madonna di San Luca che solo i bolognesi possono capire fino in fondo ma che qualcuno aveva persino contestato cominciano le telefonate di congratulazioni chiamavano tutti i grandi lui lascia tutti si chiude nella sua stanza e ripercorre uno ad uno le persone
I collaboratori umili che nel corso degli anni lo avevano aiutato collaborando soprattutto nella pratica delle campagne elettorali e al telefono vi ha chiamato uno ad uno per dire loro grazie
Perché li portava con sé nel seggio più alto della Camera riconoscendo che il lavoro nella politica non può essere esclusivo e solitario ma deve essere il frutto di una squadra
Che rispettando gli avversari faccia insieme il lavoro
E cito questo episodio anche per dargli atto vero Fini vero Bertinotti
Del modo con cui ha esercitato il ruolo con prestigio e dignità altissima senza mai derogare e consapevole della dignità del ruolo e senza piegarsi
A certe consuetudini
Che oggi sembrano di moda lui è stato veramente la personificazione della terzietà rinunciando persino avvenire a casa di Berlusconi perché non voleva quelli che definisce nel libro
I pellegrinaggi nelle abitazioni perché il ruolo esigeva che si venisse da lui alla Camera i deputati a Montecitorio o
Però Emma io apprezzai allora e ho sempre difeso la tua scelta
L'altro episodio è a pagina settantotto un ricordo struggente e bellissimo di un suo grande amico Marco Biagi
Lui lo conosceva da bambini
Le due case erano vicine duecento metri a Lizzano Belvedere
E quindi sua madre Mirella era amica di Giorgio Giancarlo i genitori di Marco Biagi e Luini fratelli erano amici di Marco e Francesca la sorella
E Marco veniva portato lui come esempio perché eccelleva in tutto dallo sport soprattutto gli sci dice lui
Agli studi e poi all'università diventa subito assistente del professor Mancini
E poi docente di diritto del lavoro e suo padre Tommaso gli diceva guarda come studia guarda come bravo Marco e non è quindi è nato e cresciuto
Nel mito dell'amicizia di Marco Biagi
Qualche mese prima di quel tragico diciannove marzo
Del due mila e due luglio ha ricevuto alla Camera
Per la famosa scorrevole storia della scorta revocata
Che avessero dato retta Piero
E invece come tu giustamente scrivi
Lo Stato lo ha lasciato solo e le istituzioni non sono state in grado di proteggerne ecco perché mi piace stasera unirmi all'omaggio che tu vendi con il libro la sua memoria
E che rendi anche a Marina la moglie allora entro Francesco i figli che definisce giustamente esemplari riservati custodi della memoria di Marco Biagio un applauso Marche uno a Marina Lorenzo e Francis
Se mi consenti però vorrei fare un'altra citazione
Per amore di verità
E per un riconoscimento che ritengo doveroso a una persona che come te
Consideri alla politica nella sua dimensione umana
Convinta che il rapporto umano la valutazione della persona debba sempre prevalere sulla divisione sull'appartenenza sulle idee diverse sulla militanza politica
Racconti in quelle pagine bellissime con mosse della visita del Papa in Parlamento quando avessi l'onore di dare la parola al Papa e commenti che cosa avrei voluto più dalla vita
Ricordi una frase di Giovanni Paolo secondo che dici nessuna guerra si può combattere nel nome di Dio
E racconti di averne parlato con Oriana Fallaci
Che già fortemente malate provata dalla malattia cioè non aveva perso la neve Enza del suo spirito la forza del suo carattere e che investì dicendoti
è ora che l'Occidente si risvegli scusate portando il mondo a rotoli
Queste cose te le disse a bordo di un aereo di Stato perché tu
Tornando da New York dove è stato per una missione all'ONU le offrisse di un passaggio perché voleva tornare a Firenze scrivi per le sue ultime cure
In effetti non fu il suo ultimo viaggio perché arrivato a Firenze
Ma che racconto
Perché
Lei
Dopo essere arrivata Conte a Firenze convinta di stare meglio dopo le cure non le ultime e tornata a New York
Il primo settembre del due mila e sei
Io ricevo una telefonata da monsignor Fisichella
Che era tornato da New York
E che ne dice
Ho assistito sto assistendo cristianamente Oriana Fallaci che ormai prossima alla fine
Vorrebbe tornare in Italia
Perché vorrebbe morire alla torre dei Mannelli che era il quartier generale dei partigiani fiorentini dove lei bambina portava le bombe a mano per i grandi nascoste sotto lo foglie dell'insalata
In bicicletta
Però non è possibile farle fruttare un volo di linea
Bisognerebbe organizzare un volo privato
Che io non ero più luglio o più al governo e quindi non potevo autorizzare un volo di Stato e allora a mia volta mi confida i con un amico
Al quale dissi Sayuri alla Fallaci a così è vero sia riservato critiche feroci
Però sta per morire vorrebbe tornare a Firenze capì come sempre al volo non mi fece dire più nulla e generosamente
Si mise all'opera l'indomani il due settembre
Partiti da Milano
Un aereo privato con due medici del San Raffaele a bordo
Prelevo Oriana Fallaci con il nipote Edoardo Perazzi
E li porta a Firenze non poteva andare la torre dei Mannelli perché le sue condizioni erano disperate e fu ricoverata alla clinica Santa Chiara lei dalla torre di Vannelli aveva detto che voleva vedere l'Arno Da Ponte Vecchio
Dalla clinica Santa Chiara mi chiama al telefono
Perché l'ENI di ringraziare quell'amico che gli aveva fatto il più grande dono possibile le aveva acconsentito
Di venire a morire in pace nella sua Firenze
E lì dal suo letto sentiva le campane e rideva la cupola di Santa Maria Novella
Sono felice così grazie quell'amico si chiamava Silvio Berlusconi quell'aereo era un aereo da luglio messo a disposizione ho citato questi episodi
Proprio per dire che così si deve intendere la politica anche nello scontro anche quando è altro e solo se si recupererà questo spirito anche il nostro Paese potrà riprendere a camminare dice Pierre non libero
Che la sensazione di questo sbandamento e che sia venuto meno anche un minimo comun sottoreti coesione nazionale di valori condivisi ecco
Casini si insegna come quei valori si possono ritrovare come si può ritrovare il modo di far politica e di servire il Paese
E ha ragione Mario Ajello che in una bellissima CRI recensione sul Messaggero dice che questo non è soltanto un bel libro ma è anche un ottimo manuale di buona politica grazie grazie
Grazie
Grazie a Gianni Letta e Benvenuto presidente la Russa
Grazie Gianni Letta che nell'interpretazione come avete ascoltato e dalla conoscenza della del del libro ancora una volta ha confermato di di conoscere ognuno di noi più di quanto ognuno di noi conosca se stesso diciamo anche questa volta e e nel dare la parola al presidente Amato ormai le sue le suggestioni sul campo gli spunti sono molti
Una sottolineatura nel darle la parola appunto sul tema che diceva Gianni Letta dell'antipolitica come illusione ottica
Nel libro Casini dice siamo alla fine dell'antipolitica tornerà in altre forme in in altre vesti
Mi permetto di problematiche Zare secondo me non se n'è mai andata diciamo nel frattempo temo che in alcuni suoi aspetti si è anche diventata egemone
Basti vedere la la crisi del parlamentarismo il tema della delli della disintermediazione la scomparsa dei corpi intermedi eccetera però su questo lascio a lei la parola Presidente Amato
Si dice libero
Di sicuro
Certo dopo dopo quello che ha detto Gianni
Io mi freno dal dire santo subito
Perché sarebbe troppo francamente
Siccome ora lo si dice
A hai davanti una lunga vita e quindi per ora non è comunque un problema che tu poni
A tutti noi
Ma è indiscutibilmente vero riprendendo ciò che è stato detto fin dall'inizio
Quello che
Veramente sembrava che fosse fra di noi quello che ha detto zuppi Chiara ricavato dal libero
Che
E proprio ed è la stessa sensazione che ho avuto io
Il tuo viso sorridente il tuo modo di fare eccetera possano suggerire un trasformismo che non c'è
E questo è importante per dare forza e solidità a ciò che tout-court hai cercato di essere hai rappresentato perché
Tra l'essere democristiano che secondo un'accezione
Non particolarmente benevola che tuttavia esiste sul benessere democristiano
L'Inter classismo e quant'altro e alcune che sono le tue caratteristiche personali untore essere sorridente il trattare spesso le cose
Con una qualche ironia che Temper da sola in giudizio magari non è positivo manda van Hoecke ventuno dodici fino in fondo
Ecco può suggerire questa idea sbagliata
Io leggendo il libro mi sono proprio annotato i passaggi che
Da un lato possono alimentare l'equivoco dall'altro altri passaggi lo cancelli
Intanto
Il libro spesso è un'operazione simpatia fatta da una persona simpatica
Perché in quest'idea di essere democristiano fin da ragazzo
Altri appartenenti ad altre famiglie politiche direbbero ma insomma io meno le l'infanzia la salverebbe dall'essere democristiano insomma proprio pure da bambino romana
Ma tu lo dici in modo da coinvolgere
L'essere democristiano non è la simpatia che tu susciti
Io sono tra quelli che quando dopo anni che la democrazia cristiana è finita ho rimpianto molto che forse che non ci fosse più
E ricordo
Un integerrimo
Economista politico della sinistra qual era Luigi Spaventa
Che in Roma uno volle battersi contro Berlusconi molti molti anni fa
Che è trovato sì in Parlamento
In Commissione vi
Annuncio dopo che c'era stato il TIR grande cambio della politica italiana se ne uscì dicendo a ridatemi i democristiani
Perché San non lo sapevano di che cosa si tratta e sapevano come si tratta
Lo appunto
La politica pane e passione questo anche è molto bello l'idea che si possa sentire naturalmente la politica
Dalla quale immediatamente nel libro
Tra RAI con grande semplicità alcune verità fondamentali
Che scivolano via
Il proprio fin dalle prime pagine come se fossero naturali e non lo sono naturali per tutti
La semplicità con cui
Tiri liberi
Pensi di poter liberare il lettore da quella forma di ostile diffidenza che c'è spesso verso gli immigrati
E tu ricordi e tuo nonno
Tu ricordi natura stessa famiglia
Tu ricordi i tanti italiani che sono emigrati e fai questa domanda semplice ma come possiamo noi italiani avercela con questi che fanno esattamente quello che abbiamo fatto noi nella storia
Poco dopo
Passi al voto di scambio
Non ne parli in proprio bene però prendi anche un po'in giro quelli che davanti al voto di scambio non si scandalizzano come se si trattasse
Di dei peccati più gravi che romanità possa commettere Ict testi classici
Inc comunista scritto che un elettore di solito vota qualcuno se pensa che potrà quel qualcuno farvi avere qualche beneficio dopo che sarà stato votato ed eletto
Mondini insomma fondo e consigli e questo e dipinge una parte della tua personalità preventivi dici
Attenti a come ottenete i voti però guardate insomma siamo esseri umani in questo è molto democristiano anch'
Visto che siamo esseri umani
Poi ci hanno spiegato che i peccati si distinguono tra morta immorale immigrati montane peccati veniali questo Tour dissi di sicuro lo collochi Literary veniali
Anche nel modo di della dell'aneddotica che cent'c'è a volte Raselli età ma a volte
Tu avevi una grande stima come l'avevo io di Arnaldo Forlani hai lavorato insieme a voi siamo stati ragazzi di bottega insieme
C'erano eventi riservati che si svolgevano a villa Doria Pamphilj prima che i cinghiali sostituisse euro
Pian piano questo sta accadendo proprio in questi giorni
E ed eravamo noi due chi accompagnavamo i due leader se eccetera
E turbine illustri in vario modo
Il senso che Forlani dava a chi lavorava con lui dei limiti del potere non ti illudere
Non ti illudere di poter
Io non ricordo pr
Quando lui mi venne a trovare la prima volta che io ero entrato a Palazzo Chigi centrali come Gianni precedendo come sottosegretario alla presidenza
Lui era vicepresidente del Consiglio
Venne a salutarmi molto gentilmente nella mia stanza poi eravamo tutti e due al terzo piano di Palazzo Chigi quindi fece un corridoio
E mi disse guarda ora sei qui
Non illudere atti di dover fare grandi cose con tentati di non fare nei dei danni
Perché in genere i governi fanno danni quindi il meglio che possono fare e farne pochi o o evitare di fare
Insomma è una lezione grandiosa stanco una lezione grandiosa che lui mi dette ho capito che che stava ballando aveva dato la stessa la stessa dizione insomma
Andreotti
Già qui ti devo dire una cosa che ma è nota
Tu riprendeva Andreotti che tra virgolette dicevamo tanto la Germania che preferisco averne due lui lo aveva detto non aveva il Copyright perché era di Mitterrand di questa cosa qua
Ma non concluse il suo rapporto con la Germania così io non so se hai presente la testimonianza che dopo
Diversi anni è andato De Michelis
Includendo nella testimonianza un incontro che proprio nel dicembre dopo la caduta del muro di Berlino Mitterrand organizzò all'Eliseo con i capi di governo quindi c'era Andreotti allora che presiedeva e lo accompagnò al ministro degli Esteri De Michelis
E ad una uscita molto dura di Mitterrand che metteva in difficoltà contro il quale in quell'incontro si aspettava di a vere
Solidarietà dai colleghi per una rapida unificazione tedesca
De Michelis passò ad Andreotti un foglietto
In cui rinvenire c'era fra gioco con lui forse Fagiolo credo preparò
In cui gli scrivevano presidente se ora lei dice
Che l'Europa sia attende che ci sia presto l'unificazione tedesca ed è pronto a a assecondata e Andreotti questa frase era disse
Non ne cambia una parola e secondo quella testimonianza di De Michelis questo fu decisivo
A a dare una conclusione a quella riunione quindi a far da premi dissapori
Insomma è è giusto e giù è giusto dire questo perché è giusto dirlo però Andreotti del quale poi tu
Che
Appartenente ad un'altra vada
Dice qui una cosa che ecco fa capire che al di là dell'ironia al di là del volemose bene
Ci sono dei punti fermi sui quali tutti collochi anche se non sono condivisi da tutti ma Tisci collochi perché riconsideri giusti
E racconta Pierre questo io non lo ricordavo e non ho provato un molto bello qualunque opinione sia ampio sulla vicenda
Che il primo giorno che Andreotti si presenta come imputato a Palermo andando lui emettendo Sinner posto che spetta all'imputato
E molti prendono le distanze in quel momento da lui
Voi
E Clemente Mastella vanno lì a stringergli la mano all'inizio del processo ecco questa
L'espressione non solo di un sentimento di solidarietà
Ma anche del
Fermo coraggio di dire qui c'è una linea di confine io mi colloco da questa parte di questa linea di di confine
Del resto
Questa stessa cosa tu fai con l'antipolitica
Ecco che c'è l'arrivo perché l'antipolitica e la classica cosa con cui tutti giocano
Perché anche i politici che ne sono toccati che non la condividono tuttavia non possono fare a meno di condividere
Le le le prese di posizione i pregiudizi
Le gli sfottò che li caratterizzano
La Sagra dell'antipolitica
Lui
Nel libro dice una a una le cose che ha fatto per contrastare l'antipolitica facendo lei
Più spesso in minoranza che non
E quindi
A
A pagina centosessantanove
Ho cercato di sottrarmi alle sirene della facile popolarità che l'antipolitica Studios suscita votando in modo solitario contro il taglio dei parlamentari
Che è vero che assenso tagliare i parlamentari ma se i parlamentari vengono tagliati al solo scopo di ridurre le esperienze di questi politici che ci costano troppo
Se il Senato viene trasformato da elettivo in non elettivo
Spiegando non le ragioni di un possibile Bundesrat in Italia
Ma spiegando che così non costeranno i senatori e questo fu fatto da chi non era esponente di una forza politica populista
Da questo toglie
Il significato razionale alla riduzione dei parlamentari e ne fa un modo veramente spicciolo di trattare le istituzioni
Lo ha fatto votando ripetutamente contro commissioni di inchiesta istituite solo con lo scopo di pervenire a verità di comodo e questo è vero
La commissione d'inchiesta si fa per accertare qualcosa
Che ha bisogno di essere veramente accertato su cui la stessa magistratura può non essere in grado di raggiungere il risultato che serve non per a Roma o fare il pelo ad una serie di gatti per sentirli in poi tutti in via volare ad alto mia Avolio
E quindi destinare semplicemente dubbi su cui i dubbi costruire delle linee esistenti certezze
Per una polemica politica
Di bassa qualità
L'ho fatto esprimendo ripetutamente il mio parere negativo alla soppressione del finanziamento pubblico dei partiti
E qui
Devo dire che
Io mi ricordo che stava per essere adottato da un governo che porta il tuo cognome
Il provvedimento che abolire il finanziamento pubblico quando incontrai il l'ambasciatore degli Stati Uniti da poco arrivato
Che come massima preoccupazione sull'Italia mire soppresse quel che
Si andasse come stava capendo ad abolire il finanziamento pubblico dei partiti
Perché così l'Italia rischiava la fine anche stava facendo il suo Paese
Dopo la sentenza della Corte Suprema
Che aveva coperto sotto la libertà di manifestazione del pensiero il diritto di qualunque persona fisica o giuridica di contribuire senza limiti
Alle campagne elettorali di singoli o di partiti mentre saggiamente
Il Congresso aveva in precedenza stabilito che nessuno può dare più di tanto perché altrimenti il ricevente diventa subito
E feudatario di di quel grande interesse che gli ha dato tanti soldi lo diceva farà questa fine alla politica nel mio Paese poi va be'ci sarebbe stato Obama che avrebbe inventato i dieci dollari che chi anche attraverso l'informatica diventava facile raccogliere ma
Ma il cantiere dice andata
Da allora sappiamo poco o niente su come si finanziano le campagne elettorali
Io ricordo che molti amministra
Il male nel mio partito il Partito Socialista entro
Quando ingresso entrarono come candidati
Coloro che offrivano come principale requisito la l'autosufficienza finanziaria nella campagna elettorale
Ecco queste sono cose che a me paiono particolarmente importanti per testimoniare
Questa tu ha caratteristica appunto di essere sorridente aperti To empatico
Disponibile a intendersi con Totti
Ma con sapete questo è fondamentale
è assolutamente fondamentale noi oggi abbiamo lo diceva Gianni
Ed è verissimo il problema di evitare di cadere merende gli scivoli delle fratture che si sono venute formando nelle nostre società al fondo della quale
Delle quali c'è un'incomprensione e reciproca che può diventare ingestibile
Quindi cercare di capire sì fra tutti
è assolutamente fondamentale il non rifiutare in via pregiudiziale l'argomento dell'altro fondamentale ma non meno fondamentale
E sapete delle linee che ci sono delle linee rosse che non si possono praticare
Perché se si valicano allora ci sono dei principi di fondo che vengono meno ecco
Molto bello ed importante non per farti santo subito ma per apprezzare quello che sei stato quello che sei e quello che è ancora puoi fare e che intesa ci siano entrambe le cose
Perché sono proprio entrambe quelle che servono chi oggi è troppo intransigente sui principi concorre alla frattura più che non hanno alcuna lesione
Chi è fermo nei principi ma cerca di condividerli e di farli condividere concorre direbbe vero molti a trovare raggiungere un bene comune
Tu cicli ed è una bellissima citazione Aldo Moro che davanti alle difficoltà ora del nostro tempo che sono largamente quelle di cui ora dicevo
Lui diceva saltiamo questo tempo
Andiamo a domani
Non si può
Lo diceva lui stesso non si può
Oggi questa tentazione di andare a domani di non viverlo Cristo presente che così brutto
è un'attenta una tentazione forte ma la possono avere solo quelli della mia età per i quali domani un domani senza tempo
Ma il domani che avete davanti a voi più giovani è un domani
Che va raggiunto migliorando molto il mondo che abbiamo davanti ecco
Davanti al non si può dimoro
Questa politica che tu vinca nei è l'unica che ce la può fare
Per cui non ti ringrazio per il libro con Matty farcito di auguri per quello che potrei fare
Pier Ferdinando Casini non ti faccio una domanda perché mai anzitutto vorrei dire grazie in questo caso tutti gli autori dei libri
Partono da qui no grazie a tutti voi che siete qui
Grazie molto al cardinale Zuppi che ha detto cose come sa il cardinale Re sono dovute all'amicizia come la sua presenza questa sera qui non certo ai media ai meriti miei
Grazie a Giugliano e grazie a Gianni
Vorrei dire che Giuliano
Forse non so se si ricorda
Che quando
Ci fu l'elezione del presidente della Repubblica Scalfaro noi ci trovammo proprio io e l'UI assieme ad Arnaldo Forlani in una stanza attigua alla capirne la Camera dei deputati
Conteggiando sentendo il conteggio dei voti e io ricordo e lui lo ha detto parlando di Forlani questo spirito di Forlani questa sua capacità
Dicevano i latini usare la politica guardate questo è una cosa che io ho ripreso nel libro ma di cui sono profondamente convinto guai e politici che si prendono troppo sul serio uguali ai politici che pensano di essere l'inizio e la fine di tutto
Guai a chi
Ritiene che il potere deve essere la ragione della propria vita perché tutto questo rischia di essere in gran parte un'illusione ottica
Giuliano Amato è un grande
Ma non perché è a pieno titolo tra i grandi da Repubblica per me un grande onore che lui oggi sia
Non solo non solo perché non non è che vi voglio far santo subito anche perché tu se do laico Giuseppe disprezzo e resti questa cosa così ma ma
Ma vedi io dico che sei un grande non solo per il tuo curriculum che non ha eguali
Matteo perché come altri e un altro in cui in prima fila ed è il mio amico Presidente Mario Monti voi vi siete assunti la responsabilità in momenti difficili nella vita dell'Italia pittoreschi eleggere governi che hanno
Fatto sente impopolari e io in questo libro cerco di spiegare che la politica a volte deve fare scelte impopolari perché quando le scelte impopolari non si fanno e il rischio poi e che si paghino le conseguenze del giorno successivo
Gianni Letta
E colui o veramente diciamo lavorato assieme
Lo ha prestato sempre
Credo che diversi che hanno fatto l'esperienza
In questi anni della vita politica italiana sanno il ruolo cuscinetto che ha sempre cercato di svolgere con un senso dello Stato e io racconto un episodio e che nessuno sa e
E credo che in un certo senso penso che lo sappia perché in era parte in causa ma non era presente io ricordo che con Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi stavamo facendo
Le riflessioni sulle candidature nelle elezioni del due mila e uno
E io Bellucci dal pensare di poter fare di essere in candidato appare presenterà Camerun che non c'è proprio non mi passa antica nel cervello avevo altre idee non è che non le avessi non è che fossi disarmato ma
Io dissi a Berlusconi
Silvio bisogna candidare Gianni Letta perché se vinciamo può fare il presidente della Camera e non c'è un uomo migliore di lui che può essere un arbitro nelle istituzioni bene
Gianni Letta consultato da Berlusconi respinse sdegnosamente questo e il fatto che lui non ha mai accettato di essere in Parlamento svolgendo questo ruolo dimostra la dimensione etica
Con cui lui ha affrontato il suo servizio pubblico ed è per questo che lo ringrazio di essermi amico di aver detto le cose che ha detto
Qui ci sono tanti
Qui ci sono tanti amici
Ce n'è uno che oggi importantissimo che fa finta di non ascoltare adesso ma che il presidente del Senato della Repubblica della della Camera in cui io siedo e che il mio amico Ignazio la Russa
E vi sono grato perché in tutti questi anni
Dopo tanti momenti anche di non condivisione tra noi è maturato un rapporto che non c'entra niente con la visione politica e maturato un rapporto di amicizia vedete
Io penso che anche questo sia molto importante
La politica
Deve considerare l'avversario politico in tutti i modi in mamma come un nemico questo è un messaggio che io ho cercato di dare in questo libro
Coltivando una idea che è quella del rispetto nei confronti degli altri
Possiamo fare le nostre contese possiamo competere in campagna elettorale possiamo litigare in campagna elettorale
Ma dobbiamo coltivare il rispetto verso gli altri questo è una dimensione democratica cristiana se volete ma non è un'esclusiva dei democratici Cristian
Ringrazio Piantedosi
Coppa che conosco da funzionario dello Stato nella mia Bologna e l'ho conosciuto che e tantissimi anni fa
Poi vedo Dario Franceschini Luís è responsabile del fatto che io sia in corsa ancora per il primato con Giolitti perché e Luís che dopo una visita
Che feci nel meraviglioso studio di Spadolini mi disse ma tu scusa cosa fai dico adesso sto andando a camminare a villa Borghese
Dice ma non sarà imiti impazzito non è che tu compensi che nei prossimi anni camminava isola villa Borghese tu devi tornare in Parlamento dico ma Dario ma lasciamo perdere e la sua insistenza fu fuori molto efficace perché ha fatto tutto lui non so bene cosa è successo ma mi sono ritrovate liste c'è Lorenzo Cesa Giampiero D'Alia tutti amici
Lorenzo facemmo prima il primo corso di formazione l'andammo a fare collassi di Hughes a Berlino e mi ricordo che c'avevano alloggiato non so se ti ricordi dall'altra parte del muro di Berlino
E noi vedevamo i Vopos nel nei nei gabbiotti Rini vedevamo questa questo contrasto tra la Berlino Ovest in cui stavamo noi e la Berlino la lesti cui andammo il giorno dopo vedendo uno spaccato di desolazione
E poi ci sono tante altre persone io non voglio
Non voglio salutare altri voglio salutare solo il segretario generale del Quirinale perché incarna anche Luís lo abbiamo visto tutti noi non so se c'è Bertinotti non non ma
Gianfranco lo sa io sottoscritto abbiamo collaborato
Tutti di diversi orientamenti politici con una persona come Zampetti che ha dimostrato in cui ruolo che cosa è un servitore dello Stato ed è molto importante che questa dimensione
Non venga mai meno e poi voglio salutare
Voglio salutare diversi amici del PD che sono qui
Mi hanno chiesto se voto alle primarie Pd io ho detto no perché io ho rispetto io mi sono iscritto da indipendente al gruppo parlamentare del Pd
Perché
Ho avuto duecentocinquanta mila elettori nella mia Bologna la maggior parte dei quali ha votato Pd e mi sembra corretto che io abbia fatto questa scelta proprio in coerenza con quello che è il mandato che questi elettori mi hanno dato questa volta
Come la volta precedente
Ma voglio anche dire
Che Rispetto una storia che per gran parte è una storia diversa dalla mia e credo che la diversità sia un elemento di cui ciascuno di noi deve essere orgoglioso
Perché ho scritto questo libro
Forse anche in parte per i miei figli e debbo dire che ho avuto una grande soddisfazione da mio figlio Francesco il quale questa sera
Uncle temporanea una cosa per la quale è quasi una follia che lo vediamo qua e cioè c'è Lazio Bologna
E e e ama detto papà ma non penserai mica che io preferisca darà Lazio Bologna piuttosto che venire alta io vengo da te però poiché nessuna famiglia è come appare
è vero che lui ha fatto una grande rinuncia rinuncia la Lazio Bologna ma purtroppo è vero anche che tifa per la Lazio non per il Bologna e questa è drammatico e questa è drammatico a dimostrazione
Diciamo così di una emancipazione che oggi i giovani generazioni
Hanno in modo accentuato dicevo tornando alle cose serie perché ho scritto questo libro c'è Nostalgia si fosse c'è anche Nostalgia c'è nostalgica del passato però c'è consapevolezza
Che noi gli abbiamo creduto profondamente
Alla missione che ci siamo dati vedete quello che unisce tanti Dinoi
Persone come me come Franceschini che sono sul venute dall'esperienza del movimento giovanile in quegli anni Fini i la Russa erano in un'altra
Parte politica come Bettini o come Zingaretti o come Orlando da un altro ancora
Ma
Guerini dicono i ma c'è una condivisione profonda che ci unisce e che ci ha unito la passione politica e l'idea
Che non c'è altro modo per governare i processi della società che la politica io non non ho trovato in questi anni una cosa migliore
Di quella che ha detto don Milani e che è stata ricordata precedentemente da De Angelis e lo ringrazio
Per spiegare che cos'è la politica
In questi anni non ci siamo Kontiolahti sull'illusione dell'antipolitica
Abbiamo pensato che l'antipolitica potesse liquidare la politica anzi la politica era qualcosa di degenerato mentre l'antipolitica era la soluzione
Amici
Non è così l'antipolitica è franata alla prova dei fatti
Con grande rispetto verso le persone ma dico che arriverà in autobus alla Camera il primo giorno o
Di Maio che pretende di arrivare in classe turistica in Cina dove va a trattare gli interessi commerciali d'Italia e considerando il viaggio Roma Pechino arriverà distrutto non so con quali tipo di di forza
Politica riuscirà
Dopo un viaggio turistico di venticinque ore a difendere i nostri interessi tutto questo fa parte di una costruzione tema agogica che non ha niente a che fare collassi vietava dei protagonisti politici
Cioè qui ci sono protagonisti politici in questo libro di tutte le razze politiche ma sono dei giganti
Da Spadolini a Craxi
Da Malagodi a Berlinguer dalla Iotti che è stata una delle grandi dei grandi presidenti Gianfranco quando siamo entrati assieme l'ottantatré in Parlamento e
E noi ci trovammo davanti può estate
Questa era una regina ma non solo perché per quello che riusciva a esprimere in termini di carisma
Ma perché nei passaggi decisivi per difendere il ruolo terzietà di presidente della Camera entrava in conflitto con il PC e allora erano partiti ideologici allora i partiti c'erano
Allora è finito tutto
Allora oggi non serve più la competenza oggi serve l'incompetenza magari se uno è dilettante meglio che se uno è competente ma guardate che su questo noi roviniamo la Repubblica noi stiamo costruendo le premesse
No no per un indebolimento della politica per un indebolimento della società
Ed è simboleggiato questo è sintetizzato nel tema dei vaccini i vaccini visti come
Un prodotto del complotto tra la grande impresa corrotta e il mondo scientifico corrotto non servono più però poi succede Covi e tutti corriamo a vaccinarsi perché non c'è alternativa
Allora la politica
Può essere certamente da modificare può essere da correggere la politica in Italia non ha funzionato ma non è sulla costruzione
E sulla fuga dalla realtà dell'antipolitica che noi possiamo costruire le risposte ai problemi del Paese come non è sulla demagogia permanente perché scaricare sul prossimo ad esempio sui giovani il prezzo di tante degenerazioni assistenziali o di tante comodità dell'oggi può far comodo ai governi ma è un'operazione di cinismo estremo perché scarica sui nostri figli il costo di prezzi sociali che noi oggi non riusciremo garantirci cieca ossessione ce lo vogliamo assicurare ce lo assicura la nostra generazione
Ma scapito di scaricare debiti che i nostri figli dovranno pagare in un modo del tutto disonesto dal nostro punto di vista
Dunque sì forse sarà Nostalgia sarà
Anche una grande voglia di tornare alle radici per me Bologna in questo libro è fondamentale
è la mia vita e credo che quando si va avanti ciascuno di noi si rende conto di quanto importante quello che ci siamo lasciati alle spalle per cui la mia famiglia Bologna
Un insieme ma soprattutto un messaggio un messaggio di utilità della politica e un messaggio anche
Alla politica attuale combattiamo
Magari anche sul tema delle riforme ma guai a pensare che possiamo considerare permanentemente l'avversario politico come un nemico da abbattere
Magari utilizzando anche armi improprie di scorciatoie giudiziarie io su questo punto detto alcune cose e ne sono fermamente convinto bisogna che certe degenerazioni anche nel rapporto tra mondo politico e mondo giudiziario vengano riportati a un corretto funzionamento ciascuno
Deve fare il proprio mestiere e lo deve fare in termini di correntezza
All'inizio di questo libro scusa se te lo prendo Giuliano poi te lo restituisco tanto la può copierà pure
Una copia in qualche modo c'è una frase di De Gasperi
Che per me
è veramente una frase bellissima
è una frase
Non commenta espressamente quello che io penso
Dice De Gasperi ci sono molti che nella politica fanno solo una piccola discussione
Come dei dilettanti ed altri che la considerano e tale per loro come un accessorio di seconda Lissi ma importanza
Ma per me fin da ragazzo era la mia carriera e la mia missione ecco io credo che bisogna vere
Io credo che bisogna avere rispetto non per me
Perché non è questo di cui ho bisogno e non è quello di cui chiedo bisogna avere rispetto per i tanti che hanno pensato
Che la politica fosse la loro vita e la loro missione io ho scritto questo libro per tanti ma soprattutto per questi per restituire l'onore l'orgoglio e la dignità che la politica merita
Grazie a grazie a tutti