"La politica in periferia. Gli archivi dei partiti politici"

Allora
Possiamo pensare buongiorno a tutti Barbara la collega il tradimento e vendetta
L'ufficio centrale nel primo caratteristici
Pubblicazione che cita e mi ha e le personalità presenti
Questo
Quattro
Dunque ho prima di iniziare la relazione prove che
Vi sottoporrò
Volevo volevo precisare una cosa così un po'parlando è un po'sentendo i discorsi di ieri
L'ufficio l'ufficio centrale temo Direzione generale degli archivi di Senago si è occupato del problema dei dei partiti politici da molto tempo cioè voglio dire non è cominciato ad essa l'interesse del dell'amministrazione verso verso questo tipo di archivio e in quanto ricordo che già negli anni settanta quando mi occupavo della vigilanza archivistica
Silenzi già già avevamo allo studio dei progetti per quanto riguarda gli elenchi di politici gli archivi di partiti in generale
Poi evidentemente non ha sortito nessun effetto questo nostro interesse un po'perché non era pronta allora l'opinione pubblica attorno agli archivi
Un po'perché eviterebbe siamo stati sempre deboli per specialmente per quanto riguarda la legislazione la nostra debolezza sia guida evidentemente nello passaggio al ministero dei beni culturali e mi dispiace ma il ministero dell'Interno ci assicura una maggiore una maggiore autorevolezza se vogliamo una legge la maggiore autonomia nell'ambito degli archivi
Il passaggio avvenuto la nebbia ha determinato questa nostra assenza totale dal
Dal mondo della decisione legislativa
L'inverno era più attento a certe da certe iniziative chiusa questa parentesi che non vuole essere polemica ma è semplicemente un mandato di fatto volevo dire che noi come divisione le pubblicazioni ci siamo occupati ci stiamo vedendo con grande della problema dei di questi archivi da ma diciamo una forma piuttosto organica due da due tre anni
Abbiamo in corso
Abbiamo in corso delle iniziative con contro il fonderie enti diciamo abbiamo operato delle convenzioni di per ricerca con il Partito comunista ceco l'Istituto Gramsci di Torino per il partito comunista di Torino
L'abbiamo in corso in corso di perfezionamento con Bologna
E ci occupiamo anche un po'di pubblicazione cioè con le tre fondazioni maggiori abbiamo in questo momento un programma di pubblicazioni con la Sturzo stiamo per pubblicare l'archivio Sturzo con il Gramsci
Con colleghi amici e la guida agli archivi degli degli slogan voci di cui parlerà maggiormente Linda Giuva
E con la Fondazione Turati abbiamo una serie di
Di inventari relativi ad archivi privati conservati dalla Turati in particolare più vicine sono Mondolfo e Salvemini
Quindi direi che una forma di tutela che noi esercitiamo in qualche modo anche attraverso l'aspetto tecnico del
Del pubblicazioni bendati perché tutela si fa anche in questo modo pubblicizzando pubblicizzando quello che c'è negli archivi e direi anche bloccandolo perché tutto sommato una pubblicazione costituisce pervenute perdente
Al alla fuga di di documenti è un deterrente relativo però qualcosa c'è
Per quanto riguarda le relazioni mi sono mi sono attenuto fedelmente al al mandato che mi è stato dato di delle archivi delle personalità per cui non parlerò più dei partiti politici
Cioè dirò qualcosa che probabilmente è stato già detto
E che tutto sommato ci ha visti più o meno d'accordo di tutti e che bisogna mettere in piedi qualche qualche cosa per difendere dalla dalla dispersione gli archivi delle personalità
Dunque nel cinema senatori che costituiscono uno dei problemi che negli ultimi tempi
Stanno maggiormente conquistato l'attenzione degli attivisti e naturalmente dei ricercatori eh sì infatti sono oggetto di dibattiti seminari studi
Sia in congiunzione con gli archivi dei partiti politici di cui spesso costituiscono il necessario complemento sia con gli archivi di famiglie di persone nella cui categoria li colloca anche la guida generale degli archivi di Stato italiano dottoressa Pamela io ho già fatto tutto un un excursus sugli gli ultimi convegni e quindi lasciamo perdere evidente che da questa premessa che una loro collocazione nello scenario del mondo archivistiche quando ma incerta
Rientrano comunque nell'ambito degli archivi privati pur annoverando spesso tra le loro carte anche documentazione di carattere pubblicistico
Io ebbi modo di parlare di questo tipi di archivi al convegno di Capri del novantuno dedicato appunto agli archivi di famiglie di persone e i cui atti ora stanno per essere avviati alle stampe
Sarà quindi costretto in basta ripetere qualche concetto espresso in una sede
In seguito alle altre giornate di studio sono occupate significative dal trio centrale quello del Partito Radicale
Oggi prova ad affrontare il problema da tre diverse angolazioni
Da quella relativa alla natura delle carte che compongono l'archivio di persone da politica da quella metodologica legata alla conservazione alla utilizzazione dell'archivio e da quella legislativa
Cominciando dalla natura degli archivi possiamo senz'altro affermare che il Seedorf rientrano decisamente in maniera inequivocabile in nessuna delle tipologie di archivi pubblici e privati in cui siamo soliti articolare gli archivi presenti sul territorio nazionale
Spesso tali archivi sono costituite da un coacervo di carte
Che possono benissimo rientrare in ciascuna di esse
Non è infrequente il caso che accanto alla corrispondenza personale e a quella sempre personale ma di carattere politico sociale economico e comunque legata all'attività politica del personaggio
Siano presenti carte relative alla sua famiglia di origine carte del partito politico di appartenenza carte di enti pubblici di cui e chi abbia avuto per caso la titolarità carte dello Stato entrata a far parte dell'archivio per lo stesso motivo
Oltre naturalmente carte private di amministrazioni di beni e comunque nella vita quotidiana
Quanto alla composizione del materiale documentario Pertini comprendono oltre alle carte ufficiali relativa alla carriera politica e alle cariche rivestite agli affari politici amministrativi tutta una serie di documentazione molto eterogeneo
Eterogenee
Ed è proprio questa documentazioni che potrebbe indurre i teorici legati alla concezione che sono i documenti nati per fini amministrativi e comunque formali costituiscono archivio
Ad affermare che quei nuclei neppure possono definirsi archivi nel senso più stretto del tempo mi riferisco in particolare a quella documentazione costituito da minute appunti studi dattiloscritti materiale stampa fotografie giornali eccetera
Che sono al contrario materiale di primo ordine sia per approfondire la conoscenza del personaggio e della sua attività sia per la ricerca in generale
Tutto ciò comporta e qui passiamo ad un altro degli aspetti che vogliamo mettere in evidenza una difficoltà notevole per l'archivista che si accinga a porre in essere uno strumento di ricerca nell'archivio della personalità politica
Possiamo infatti ad individuare diversi protesi di lavoro
L'archivio può essere in primo luogo costituito da tutti i tipi di documento ai quali si è accennato in precedenza cioè carte private pubbliche dei partiti eccetera
Possiamo invece trovarci in presenza di archivi costituiti da sola corrispondenza con o senza documentazione eterogenea costituire minuto del suo scritto ai giornali
Ancora l'archivio può essere divisi in più tronconi conservati anche materialmente in istituti e in fondi diversi
L'archivio può presentare tracce di ordinamenti precedenti oppure presentarsi non vedo disordine e senza alcuna possibilità di restituzione all'assetto originario
Certamente possibile arricchire questa che casistica
Ai fini che ci si propone in questa sede sembrò sufficienti caselle indiani
Io dal in virtù della della lunghezza del del dell'argomento che che volevo trattare ho dovuto fare dei brevi flash perché altrimenti non non ce l'avremmo fatta nel giro di venti minuti e trenta
Che ci siamo proposti
Senza alcuna pretesa di avanzare ipotesi di ordinamento e di inventariazione che possono che possano essere valide per tutti gli archivi e dalle quali personalmente non credo
Si ritiene tuttavia utile prospettare alcune soluzioni che ci derivano in parte dall'esperienza diretta e in parte da altri lavori che sono stati pubblicati o che l'ufficio si accinge a pubblicare
A tale scopo sembra sufficiente analizzare l'archivio costituito da documentazione appartenenti alle diverse tra Paul tipologie di atti cioè prendiamo posizione nelle l'archivio più completo
Se esiste traccia di ordinamento precedente che spesso di Sella lo stesso produttore dell'archivio sarà opportuno come suggeriscono tutti vestiti archivistica
Ricostituito nella struttura di originario pur con qualche necessario adattamento laddove esso sembri essenziale per una proficua lettura dell'archivio e purché sia sempre accuratamente documentato
Specialmente nel caso in cui l'ordinamento sia opera di persona diversa dal produttore perché spesso noi troviamo archivi privati che deteniamo ordinati direttamente all'origine che poi in verità sono ordinati da persone
Che in secondo momento hanno ordinato questa Attilio quindi e comunque un ordinamento mediato che ci viene non è quello del produttore originario
E non è detto che il secondo polo ordinatore sia più bravo di noi e quindi può darsi che qualcosa della vada rivista
Quando come a volte accade l'archivio così riordinato non risponde appieno alle esigenze della ricerca sembra utile corredare l'inventario di una serie di indici che permetteranno di offrire sulla carta ordinamenti diversi
E a tale proposito è decisivo l'aiuto che offre l'archivista l'uso dell'elettronica
Grazie alla quale è possibile ormai tutta una serie di ordinamenti virtuali che lasciando inalterato l'assetto materiale delle carte permettono al contempo letture differenziato dello stesso materiale archivistico
Per quanto riguarda l'archivio da riordinare del tutto potranno costituirsi categorie in relazione alla corrispondenza le carte attinente all'attività politica le carte proveniente da uffici di cui il produttore sia stato titolare o che comunque abbia detenuto
Per la documentazione costituita dal minute dattiloscritti studi stampati eccetera sembra in linea di massima preferibile un loro collega avendo puntuale agli atti di compresi nelle diverse categorie in cui si sia venuto articolando partiti
Laddove ciò risulta impossibile e furto per la maggioranza dei casi dovrà per forza darsi nuove alla costituzione di un apposita categoria che potrà a sua volta essere suddivisa
Oppure direttamente alla formazione di più categorie la decisione più giusta deriverà dall'entità e dalla qualità della documentazione
Carte di amministrazione dei beni del personaggio potranno essere nucleare
Oppure se più funzionale per un corretto ordinamento potranno collegarsi a carte di tipo patrimoniale provenienti dall'eventuale archivio familiare che a sua volta dovrà essere trattata appunto alla stregua di un archivio familiare
Esiste infine la possibilità che l'archivio del personaggio comprenda carte provenienti da altri archivi che potranno essere carte aggregata all'archivio di famiglia oppure essere pervenuta a titolo diverso all'autore dell'archivio
Si citano i casi degli Archivi Modigliani e schiavi che comprendono carte dell'archivio Turati
E l'archivio bassi dal nome del donatore alla Fondazione Turati di un complesso documentario che raccoglie documentazione dello stesso Bassi e quella di Ugo e Rodolfo Mondolfo
L'archivio di quest'ultimo che peraltro rappresenta il nucleo principale del complesso pensiamo a basse ma impropriamente e a sua volta diviso in due parti di cui una a Firenze l'altra Milano presso l'università
Un'iniziativa dell'Ufficio centrale né dalla appunto alla ricostituzione virtuale sulla carta dell'archivio così come si era già fatto con l'archivio Turati
Analogo lavoro si sta seguendo per l'Archivio Salvemini conservato a Firenze e in America
Latino Turati costituito in prevalenza da corrispondenza ci conduce in questa carrellata ad occuparci dell'individuazione del sistema migliore per offrire agli studiosi un valido strumento di ricerca per fondi costituiti da da lettere
Al riguardo sembra opportuno rammentare che i produttori degli archivi provvedono per lo più direttamente
Ad ordinare le lettere ricevute le minute di quelle spedite disponendone per mittenti e destinatari o per gruppi di corrispondenti accorpandoli in relazione alla materia trattata ovvero alla località di provenienza altre volte usano raggruppare le lettere per al dovendo oppure in base ad un ordine cronologico
Di fronte ad un archivio disordinato la prima tentazione quella di ordinare le lettere cronologicamente
Qui fa immediatamente seguito quella di procedere un riordinamento che tenga conto dei mittenti o destinatari
In ambedue i gadget dicasi si ottiene un risultato ma si perde inevitabilmente qualcosa
Ordinando cronologicamente perdiamo la sequenza delle lettere con lo stesso corrispondente ordinando invece per mittenti e destinatari vengono meno i collegamenti che spesso sono numerosi tra lettere di corrispondenti diversi
Personalmente non saprei quale delle due soluzioni offriva andarci migliori
Nel caso dell'archivio durante il problema nomi si è posto in quando l'Istituto di studi sociali di Amsterdam non gradiva che le carte fossero rimaneggiate e pertanto mi sono limitato ad inventario fotografia dell'esistente
E per della verità il lavoro di ordinamento andava fatto solo parzialmente in quanto lo stesso Turati aveva dato un certo assetto all'archivio che però a seguito delle traversie del fondo si era perduto per oltre il cinquanta per cento
Turati aveva ordinato le sue lettere seguito nell'ordinamento da schiavi che dite nell'archivio dopo la morte dell'uomo politico in gran parte per corrispondenti e in parte per argomento all'interno di un ordinamento lato sensu cronologico
Il mio lavoro di fronte ad un archivio solo in parte conosciuto in quanto mancante di qualunque pezzo di corredo
Per conoscere al più durate prima di questi emendare io bisognava Lecce solo tutto perché non c'era nessuna maniera di poterlo vedere quali erano le lettere è stato eseguito tenendo sempre presenti le esigenze dei ricercatori e pertanto adesso come ho già riferito nell'introduzione al volume presenta di ciascuna lettera il mittente o il destinatario se si tratta di venuto proprio di lettere di Turati la data topi gradata cronica in un succinto regesto
Che ovviamente non è stato redatto per le lettere costituendo il carteggio Turati Kuliscioff già pubblicate per la maggior parte all'editore Einaudi
In questo caso sia indicata comunque la data cronica la data topica avendo riscontrato in di tanto in tanto qualche inesattezza nell'edizione del carteggio
Il mittente il destinatario e il riferimento eventuale alla pubblicazione
Si sono invece regge state le lettere che pur presenti nel carteggio Turati Kuliscioff si riferiscono a corrispondenti diversi
A distanza ormai di tempo sono fermamente convinto che i registi
Costituiscono un utile punto di riferimento per ricercatore
Pur riconoscendo che essi possono impartisse inficiati da una certa soggettività
Infatti e ciò va sempre tenuto presente sia da parte dell'artista che da parte del ricercatore che legge
Non sempre dato di cogliere tutti gli elementi contenuti in una lettera a volte per ignoranza di fatti ed eventi note corrispondenti a volte per accenni pittrice a volte per la maggiore o minore sensibilità
Che ciascuno di noi può avere nei confronti di un problema anziché di un altro
Sul finire gesti ci sarebbe tanto da dire perché in definitiva sarebbe il tentativo di di iniziare la diplomatica moderna
Io ritengo che vadano fatte perché diamo qualcosa di più al al lettore però Elena Grossa fatica prendo con dedurre che in non sempre possibile farlo
Il lavoro è stato corredato da note che tendono per lo più al collegamento dell'archivio con pubblicazioni Curatolo se strutturati o da lui suggerite e in particolare con la critica sociale
Altre volte si è cercato di indicare l'edizione delle lettere tralasciando in genere le citazioni di portato occasionalmente volumi e saggi
E si è evitato a meno che non fosse necessario di collegare le lettere a fatti ad avvenimenti che avrebbero portato il lavoro in una sfera diversa da quella della ricerca archivistica
E ciò più che altro per un mio fermo convincimento in merito al lavoro partiti
Il lavoro è stato completato infine allo scopo di attuare una sorta di ordinamento sulla carta da un indice cronologico da un indice di corrispondente da un indice dei nomi di persone di luogo
Non si è ritenuto opportuno compilare un indice per argomenti o delle cose notevoli che in altri casi invece possono risultare utili alla lettura dell'Artide
La innaturali costituisce anche dal punto di vista più generale della tutela un caso emblematico
L'archivio almeno in parte la parte di esso che si è salvata e conservata in cinque istituti diversi
Malgrado la cura che Turati poneva nell'archiviare i suoi documenti malgrado esso costituisca patrimonio culturale della nazione come probabilmente aveva già intuito Turati che sia angosciata per le sorti dei tesori contenute nelle sue carte
Nulla è stato fatto per impedire che un archivio di tal fatta fosse smembrato e in parte di più disperso
Chiaramente la nostra generazione o non ha nulla da rimproverarsi nella fattispecie concreta
Ma non è che ora le cose vadano molto meglio
Intanto bisogna riconoscerle soprintendenze archivistiche il grande merito di aver arginato notevolmente la tendenza che consentiva esportazioni gli archivi notevoli nel nell'immediato passato
Pur tuttavia da denunciare la debolezza dell'azione amministrativa posti in essere dagli archivi di Stato
Forse è la norma giuridica su cui si basa la tutela degli archivi privati pur chiaro nella sua formulazione che non consente risultati concreti di un certo rilievo
Come già avvenuto modo diviene Comegna Di Capri appunto
Il decreto degli atti di stato trenta settembre sessantatré
Ha voluto rispettare al massimo e giustamente la proprietà privata del cittadino in quanto ha previsto solo una notifica di notevole interesse storico per l'archivio di cui si è pronti petardi o detentori
Al contrario la legge di tutela della ventidue dicembre mille centotrentanove prevedeva gli articoli dodici e tredici
Per la categoria di archivi appartenuta a persone che avessero ricoperto incarichi pubblici la possibilità di un accertamento dell'interesse pubblico da parte dell'autorità amministrativa
Come ebbe a sentenziare anche la corte di cassazione su ricorsi e mail dagli archivi Petacci agli anziani e di conseguenza la possibilità di promuovere l'azione per la rivendicazione di atti che oggi genericamente definiamo privati
L'interesse pubblico nelle carte di uomini politici è incontrovertibile
è vero che la storia contemporanea trova la sua fonte primaria dei documenti ufficiali ma è anche avere dei cosiddetti carteggi
Costituiscono una fonte insostituibile
In quanto contengono informazioni che non sempre è possibile rinvenire nella documentazione ufficiale
A tale riguardo siamo per del parere che gli archivi di personalità politiche
Stanno alla storia contemporanea come gli archivi dei signori stando alla storia moderna questa è una cosa che pensavo da tempo verso quelle cosette carina che uno pensa d'aver scoperto qualcosa
Poi scopre che ha scoperto l'acqua calda perché prima di me ci aveva pensato il rame CIA sta cosa l'ho sentita al convegno che si tenne a perché io ce l'ha non l'avevo letto
E va be vuol dire che l'ho pensato come Gramsci
Le resistenze che impediscono un'efficace tutela da parte dell'Amministrazione archivistica
Sono da ricercare anche negli interessi degli eredi e spesso almeno finora nell'atteggiamento negativo tenuta a volte dagli schieramenti politici
E credo che la classe politica vada ancora sensibilizzare anche se sono morti i vecchi partiti comunque esista una classe politica e le questa classe politica va sicuramente interessato al problema
E quindi per una tutela efficace di una documentazione che se non è pubblica neppure può definirsi del tutto privata
Certamente va salvaguardata la riservatezza della documentazione
Ma credo che sia rispondendo allo scopo la norma dell'articolo ventuno del DPR quattrocento e nove che detta norme sulla riservatezza degli archivi di Stato
Che può benissimo funzionare anche per questi atti privati arriviamo fino ai settanta anni dopo la morte del dell'individuo per cui credo che la riservatezza sia assicurata
Ancora una volta ci soccorre l'insegnamento che ci proviene dalle vicissitudini dell'archivio Turati
Come si è accennato Turati si preoccupava per le sorti del suo archivio che considerava un'eredità cospicua per il socialismo italiano se non per la collettività
Ma siamo sicuri che la volontà di Turati in merito al suo immenso patrimonio documentario sia stata rispettata
Non prevalse piuttosto il desiderio di schiavi al quale vanno riconosciuti indubbi meriti di avere a sua disposizione quell'immenso tesoro per la sua produzione libraria
O quella del partito che pure ebbe a disposizione un archivio per gestire direttamente in esclusiva le informazioni in esso contenute
Si è del parere che non è necessario in assoluto che lo Stato venga in possesso di dati di questi archivi per attuare una loro efficace tutela perché un altro impedimento e quello che non sempre noi siamo in grado ne vogliono darci le carte i privati
Noi non siamo spesso ingrato perché non abbiamo spazio per ospitare tutti gli attivi
Ma d'altra parte i privati non vogliono darci perché hanno diffidenza verso lo Stato ebbene secondo me in questo credo di non avere
Sempre un riscontro foriero tra i colleghi però secondo me
Non è necessario che lo Stato ha li abbia direttamente in suo possesso
è necessario però che lo stato controlli la destinazione l'uso e la conservazione da parte del proprietario o detentore dell'archivio
è necessario altresì un più stretto contatto tra l'Amministrazione archivistica agli istituti culturali che conserva documentazioni personalità politiche che non può e non deve essere costituito da un solo rapporto personale di questo o quel funzionario
O dal contributo che l'Amministrazione eroga per la conservazione materiale documentario
Perché spesso i rapporti con l'ex Fondazione si riducono a questo negli ultimi tempi per Rita si stanno molto stringendo i più i rapporti però per l'immediato passato era semplicemente questo il nostro rapporto
L'amministrazione ha puntualmente notificato tutti gli archivi di tal genere conservati presso le fondazioni e nell'ottica della tutela oltre che naturalmente la ricerca scientifica sono da considerarsi le pubblicazioni di lavori di inventariazione degli archivi degli uni politici quindi puliamo attuando
Sì ci sono oltre ad Attilio Turati quelli di Mondolfo Salvemini Nenni reali reale altri conservati presso l'Archivio centrale dello Stato perché i costruttori quello della guida dell'Istituto Gramsci
Importante relativo al kg ci perché conserva fondi documentari di uomini e la sinistra italiana e quindi
Giustamente si Lilli di collari colloco nel nel nel nuovo nel numero dei delle pubblicazioni dedicate ad altri di personalità
Gli archivi
Conservati presso l'istituzione culturale possono quindi pur con le dovute cautele aggiungersi pro sostanzialmente a quelli conservati presso l'Archivio centrale dello Stato e ai pochi altri conservati marchio di stadi italiani
Restano sempre però in misura nettamente inferiore a quelle che ci si aspetterebbe di trovare comunque non sempre anche le fondazioni dall'affidamento di buona conservazione
Vittorio vorrei sia del mille novecentosettantotto denunciava sul Corriere della Sera lo stato in cui versava l'artiglio Moro presso l'omonima fondazione e li portava nel suo articolo la dichiarazione accorata dell'allora soprintendente Biogen Garelli
Un'intera fetta della storia italiana è nelle mani della Fondazione la niente più il privato nel vero senso della parola
Ma cosa fare emettere un decreto di sequestro conservativo sigillare il patrimonio storico di interesse pubblico è un'azione che solleverebbe chissà quali proteste chissà quale indignate reazioni
Ma non c'è dubbio che per rispettare la legge sugli archivi è necessario prendere provvedimenti
I quali provvedimenti furono poi in verità presi e non nell'interesse della cultura come lavora il villaggio inglese aspettava ma per i subito di motivi di salute pubblica inquadrati o Moro sappiamo le vicissitudini che poi era
Ha subito inseguite poi viene viene alle ceduto viene ceduto alla chiusura dello Stato diverso ecceduto in vendita
Nel come gli allegati e in vendita viene ceduto in vendita cioè voglio dire è
Vediamo un po'di San vitale da certe azioni ecco a magnificare ipotizzai possibile normative per la tutela degli archivi diverse da politiche basate su una presentazione di c'è una presunzione di interesse pubblico
La norma dovrebbe vincolare a diversi livelli e a diversi stadi di responsabilità l'amministrazione dello Stato i partiti politici gli eredi di personalità politiche che abbiano ricoperto cariche pubbliche a livello nazionale
Questi archivi alla morte del Dante causa dovrebbero essere trasferiti o nell'Archivio di Stato o in una delle fondazioni appunto
Ricompresi in un apposito elenco quindi non Fondazione che sorgano così come i funghi ma in un elenco preciso nel quale gli enti dovrebbero essere individuati con riferimento a tutto il panorama politico
Le spese di funzionamento degli archivi di dall'istituzione potrebbero essere previsti in Bilancio in aggiunta alle spese di funzionamento degli archivi di Stato
La direzione dell'archivio dovrebbe essere affidato ad un artista di Stati in modo che l'istituto si vedrebbe sollevato da un'ulteriore spesa di funzionamento
Anche lo Stato avrebbe così la garanzia che la gestione e la conservazione e la valorizzazione degli archivi affidata agli istituti rispetto ai libri di vedi generali applicati per i destini di Stato
E non costerebbe molto perché si facciamo il punto sulla vicina di istituti questo discorso sarebbero dieci attivi aggiunti alla negli archivi di Stato quest'idea ma è venuto dalla dalle sezioni separate di archivio che ci hanno le abbazie benedettine cioè le tre abbazie benedettine di Montevergine Monte Cassino e Frosinone Cava dei Tirreni dipendono per una legge del glande Gioacchino Murat perché avendo i francesi sapeva certe cose dipendono dalla dall'archivista di Napoli funzionalmente però e autonomamente inserite nell'abbazia Ermete dal dall'Abate
E per il passato prima che lo Stato italiano perché oserà partecipi a metà questa norma fino a un certo punto lo stabile pagava il compenso dell'archivista
Il quadro è stato nominato dallo stesso Abbate però in definitiva c'era uno quando sto a danno dei soldi c'è un una dipendenza diretta dell'uno dell'anno dall'altre quindi evidentemente lo Stato aveva modo di in qualche modo di controllare queste carte
E che possono starsene affidate ai gli ha ai benedettini e l'hanno sempre gestito autonomamente l'unica cosa che mi abbia fatto negli ultimi MPA di pubblicare Belmonte Montecassino tutti i registi dell'Artico che poi il suo suo interrotto a un certo punto per mancanza le mancanze di di di di monaci che lavorassero
Perché da si
Ora mostrino non non ce la fa più a fare questo
Ho diceva agli eredi poi concludendo il discorso perché pure gli eredi stanno in questo in questo discorso tre a compenso della più voli mentre il loro diritto di proprietà potrebbe essere riconosciuto un adeguato indennizzo
Altra ipotesi in aggiunta a questa o in alternativo o insieme
E con una minore portata evidentemente poteva essere quello di procedere all'istituzione alla morte di un uomo politico di una commissione istituita ad hoc che comprende il soprintendente rappresentanti del partito e degli eredi per la valutazione dell'interesse pubblico della documentazione e della destinazione ottimale dell'archivio
Io credo di avervi tediato abbastanza per cui tutto qua è stato
Dopo pugni
Le fondazioni riuniti
Eccola voluto
Difficoltà
Vivo mettiamo delle richiede
Presenti ingresso
Pertanto
Salvo polemicamente e
Servizio presso inizi uomini nazionali il insieme letizia nutrito di collocazione nemesi niente roccioso di più sino ad oggi alle undici e tre questi sono
Citati
E la conosco questa legge soltanto che ci vuole novantanove giorno giudizio di legislatura per posso riconoscere secondo me
Sì ma
Milioni almeno e guardare romana
Termini in ordine politico non risulta e siete che
Circa
La proposta è chiaro e punto Georgia nelle
Trovandosi in
Emissioni inquinanti secondari
Risponda detto no volevo punto ringraziare il collega Dentoni perché io oltre a presentarci proprio un concreto esempio di lavoro archivistico aiutare un archivio privato e analizzare le varie questioni vari problemi che si presentano poi mi induce a fare una riflessione in definitiva l'archivista alla fine sempre solo perché non è che siamo riusciti a decidere
Se è nell'ordine delle carte che delle lettere debba essere cronologico oppure per corrispondente per cui confrontiamoci ogni giorno di più tra noi ma in definitiva voglio dire ognuno poi col suo bagaglio personale di conoscenza e di sensibilità e quindi tecnica si trova ad affrontare da solo certe situazione e poi ancora lo voglio ringraziare per questa proposta legislativa per lo meno per questa per averla d'ombra alta perché da almeno trent'anni intanto la legge su questa parte estremamente carente rivela ancora di più le sue carenze e poi perché poi manca proprio una progettualità legislativa quindi che qualcuno si faccia avanti mi sembra quanto mai opportuno anzi urgente perché la situazione degli archivi poi per esempio l'archivio schiavi che mi che conosco direttamente è un archivio che appunto alla fine questi archivi privati perde le strane così coincidenze
Si aprono cioè a un certo punto si arriva a facce l'archivio schiavi che era stato conservate in cantina è arrivata è chiaro che è imponente
Sì per un periodo di tempo avviene celato sottratto alla ricerca non so se poi tutto sommato questo sia un male a un certo punto c'è questo exploit così lasciamo qualcosa a perché in realtà per la per raggiungere gli archivi privati secondo me l'unico modo è quello della persuasione perché non ci sono mezzi a un certo punto chiunque può prima che arrivi modi polizia la polizia archivistica
E sottrarle qualsiasi cosa quindi se non riusciamo a convincere il privato ad essere esso stesso insomma il tutto nella sua memoria storica
Modi per illudere qualsiasi legge vengono sicuramente trova Charles De Gaulle costituzioni disillusi dunque ma lo stesso Pubblico accerto
La donatrice del dello schiavo chiusura dei turni allevamento essendo ognuno immigrazione luoghi pubblici sì la regola che obbliga pronunciamenti ogni ordine atipiche pubblico credo che siccome gli archivi
Una ricavato voi l'archivio sgravi dei contributi l'apertura all'Archivio di Stato a volte sono guai grazie com'era Calderoli fino alla sua panoramica venga istituito seduti e sono divise tra chi ne è stata la biblioteca comunale
Va be'allora diamo la parola
Fu
Dunque Raffaele Rossi dell'istituto storia però contemporanea non è presente e al suo posto invece ci sarà Marco scalino
Della fondazione Gobetti di Torino che ci parlerà del fondo mezza da buttare sui movimenti del sessantotto
Dunque
Devo dire che quando gli organizzatori di questo seminario attraverso l'interessamento per la sovrintendenza di Torino il personale Pietro Robotti
Mi hanno chiesto di
Di presentare una breve relazione su questo nostro archivio sui movimenti del Sessantotto con alcune considerazioni
Su
L'esistenza di questo tipo di archivi in Italia personalmente sono stato un po'perplesso
Tanto per un motivo personale
Io non faccio poi l'archivista di professione anche se seguito continua a seguire questo tipo di archivio ma mi occupo invece di di ricerca storica su cui
Partiti e movimenti politici
Contemporanee ma poi per un motivo invece
Anche di di contenuto in quanto mi risulta mi risultava mi risulta insomma tuttora abbastanza difficile
Paragonare questo tipo di archivi a gli archivi dei dei partiti politici tradizionali
Per carità riflettendoci mi sono invece reso conto che fosse importante
Portare come contributo a un seminario di questo tipo una riflessione su questi su questa realtà in quanto questi archivi
Che per intenderci vengono definiti archivi sul sessantotto in realtà in senso stretto sono archivi sui movimenti e le organizzazioni politiche
Attive negli anni sessanta e settanta costituiscono ormai una realtà abbastanza consolidata anche se scarsamente coordinate tra di loro sono comunque delle realtà presenti mi io questa relazione mi riferirò direttamente al fondo archivistico che possediamo a Torino presso l'Istituto per cui un lavoro che il centro studi Piero Gobetti
Ma ormai cito soltanto quelle le principali temi vengono mi vengono in mente in questo momento materiale di questo tipo di una certa rilevanza sono depositati presso la Fondazione Feltrinelli Milano un ruolo importante l'ho avuto la Fondazione Micheletti che lo ha tuttora insomma la Fondazione Micheletti di Brescia in particolar modo per quanto riguarda collezioni di periodici in questo caso una rilevante fondo archivistico è a Roma presso l'istituto romano per la storia d'Italia dal fascismo alla Resistenza dirsi fare
E tra l'altro il materiale diversi far sono verranno presentati pubblicamente
Il mese pro agli inizi di dicembre a Roma
E quindi questo tipo di si può parlare ormai a questo punto di una realtà ciclistica consolidata ma dicevo il problema è strutturale
E strutturale perché a me questo veniva in mente anche come considerazione sentendo le relazioni della giornata nella giornata di ieri mi chiedevo
Dove stia la differenza sostanziale riferendo a sostanziale sta essenzialmente nel carattere assolutamente non tradizionale ma direi di più non istituzionale
Degli dei movimenti e dell'organizzazione ci si riferisce e credo che questo sia l'elemento di fondo in quanto i partiti politici nella storia d'Italia nella storia dell'Italia contemporanea mi riferisco in particolar modo la storia dell'Italia pubblica
Sono stati
Sono tuttora
Delle istituzioni con un ruolo riconosciuto a livello a livello costituzionalmente con un ruolo riconosciuto
Quando noi invece parliamo di di questo tipo di movimenti addita della loro maggiore o minore strutturazione organizzativa e se teniamo presente che a volte facciamo riferimenti a gruppuscoli o a piccoli partitini Congo una cultura politica addirittura ultra stalinista per cui dal punto di vista organizzativo
La volontà sicuramente di di creare una struttura formalmente perché io di formale rigida c'era al tempo stesso la documentazione possiamo dire non è rimasta
E quindi una cosa che va sottolineata io faccio riferimento diretto all'archivio che che conosco e che a cui ho contribuito
C'è questo elemento di fondo in nessun caso noi possiamo dire che questo tipo di archivio costituisca l'archivio di una o più determinate organizzazioni politiche
Intanto perché è assai dubbio che archivi formali di questo tipo siano esistiti
Se sono esistiti sono quasi sicuramente andati dispersi
Quindi il meccanismo di io mi riferisco sempre l'archivio che di cui di di di cui si parla quindi credo che sia meglio quindi illustrare il processo attraverso il quale è stato costituito ed è nato questo tipo di
Nello sfondo archivistico Marcello Vitale nato alla fine degli anni Settanta
Marcello Vitale era un giovane militante di di Lotta continua di Torino morto incidente stradale
è stato intitolato lui questo fondo archivistico perché il nostro istituto il Centro Gobetti volendo avviare questo tipo di operazione di creazione di archivio
Avuto di un aiuto di un appoggio determinate da parte della famiglia di questo ragazzo
E che è stata anche il tramite arriva raccogliere una serie di adesioni da parte di ex militanti ex dirigenti di organizzazione del movimento studentesco torinese e di organizzazioni della sinistra extraparlamentare torinese
E da tenere presente questo questo fatto cioè che una decisione di questo tipo collocabile alla fine degli anni settanta settantenni settantanove mila centosettantanove mille novecentottanta
Nasceva evidentemente da una forte preoccupazione per la dispersione del materiale documentario legato ai movimenti degli anni sessanta e settanta
Per certi versi si potrebbe addirittura dire che l'avvio di questa operazione in quell'epoca era già tardiva
Nel senso che da una parte le principali organizzazioni della sinistra extraparlamentare italiana erano quel poi a quel punto disciolte
Già da alcuni anni
Lampo la maggior parte delle persone
Che avevano avuto ruoli di militanza attiva o di direzione in questi gruppi erano fondamentalmente erano persone che in quel momento si erano avevano abbandonato qualunque forma di di milizia politica
E non è irrilevante il fatto d'altra parte che fossero tutti i donatori che hanno contribuito la creazione di questo archivio sono per lo più personalità intellettuali cioè persone che o sono sono docente ricercatore universitario sono personaggi legati al mondo dell'editoria collaboratore di casa editrice eccetera
Ma un altro elemento il nome
Non mi è rilevante era il fatto che alla fine degli anni Settanta vivesse fosse molto diffusa diciamo una preoccupazione
Politica e culturale
Sul fatto che stante il periodo in cui che si stava vendendo allora
La preoccupazione era che il clima generato dalla dalle vicende del terrorismo in Italia provocasse un ulteriore e definitiva dispersione di questo tipo di carte oppure la loro acquisizione unicamente da parte della della magistratura
Realtà che ancora che oggi ad esempio distante chiusa la stagione del del terrorismo chiusa la stagione anche dei processi alle organizzazioni armate rimane da dire che probabilmente la magistratura italiana possiede un patrimonio di documenti legate non soltanto ovviamente le vicende della lotta armata ma legate all'Inter e vicende dei gruppi di estrema sinistra credo che un discorso analogo possa essere fatto per l'estrema destra anche se non lo conosco
E quindi questo è è una realtà di cui tenere insomma
A sulla base di queste considerazioni il tramite l'interessamento di alcuni docenti universitari
Abbiamo iniziato a raccogliere una serie di versamenti di materiale in forma assolutamente
Disordinata e confusa cioè vere e proprie scatole che pervenivano
Con una raccolta domestica e quindi è da tenere presente che si tratta vi è stata sicuramente una selezione alla fonte da parte di chi ha donato queste particolarmente
Visibile nel fatto che il materiale che ci è pervenuto è potrei dire al novantacinque per cento materiale di propaganda materie volantini
Oppure materiale a stampa piccoli opuscoli periodici ma
Esista in maniera sicuramente presso presso moltissime persone insomma
Ma non è pervenuto al al fondo non vi è nessun tipo di materiale audiovisivo di altro genere soprattutto non viene quasi per nulla materiale personale dei donatori nere nel personale loro ne ha riferito a terze persone
In alcuni casi si hanno blocchetti di appunti appunti presi durante riunioni politiche occorre di questo tipo di conseguenza il materiale relativo quasi esclusivamente all'attività di propaganda
Faccio un impegno brevissimo inciso nel nostro nuovo fondo archivistico quindi non esiste nessun problema da questo punto di vista nessun problema di riservatezza del materiale
Mi risulta che invece in altri archivi di questo tipo qualche caso analogo sia sia presente
E sia stata istituita quindi la Consulta abilità di certe carte almeno di alcune di esse previo l'assenso del del del donatore però è una situazione che non riguarda il
è stata presa una decisione negli appena pervennero i primi i primi versamenti di atti di dedicare particolare una particolare attenzione al particolare cura per cercare di mettere a disposizione del pubblico quanto prima questo tipo di materia con una scelta di inventariazione sommaria devo dire e di messa a disposizione del pubblico in tempi accelerati
Nell'ottantuno una prima parte di lavoro sui materiale che erano pervenuti poteva dirsi conclusa e si è consentita quindi la consultazione fin da quell'anno la parte di materiale nel frattempo hanno continuato pervenire altre donazioni attualmente attualmente sono pervenute complessivamente ventidue donazioni di materiale una somma totale di documento di che credo alla fine quando saranno interamente numerati e schedati sarà all'incirca di quaranta mila documenti
Precisando tuttavia che vi sono alcune sovrapposizioni nel senso che avendo mantenuto ovviamente l'unitarietà di ogni di ogni versamento in qualche caso ci sono documenti che ricorrono in più in più di uno di questi di questi di questi settori
Si tratta quindi in tutti i casi comunque di materiale di materiale anche dal punto di vista quantitativo rilevante noi di riteniamo che nel corso del novantacinque anche la seconda parte del materiali pervenutici
Possa essere definitivamente inventariata sapremo l'intenzione poi di realizzare una guida stampa insomma della dell'archivio
Di tutto questo lavoro di di schedatura è stato un lavoro eccelsi puramente faticoso che si è protratto comunque nel nella nell'arco di questi anni in cui noi comunque abbiamo sempre cercato di seguire il criterio di concluderei la l'inventariazione di un diversamente metterlo a disposizione del pubblico in quanto senza esagerare l'importanza ma diciamo che in alcuni momenti soprattutto legate ad alcuni seminari
Tenuti a livello universitario
Nelle facoltà umanistiche a Torino vi è stata una relativa ad una certa richiesta di consultazione di questo materiale da parte di studenti da parte di
Di di Giovanni di ricercato
Concluderei dicendo alcune cose su
Su alcuni problemi che si sono presentati rispetto a questo a questo marchi
Intanto dicevo sì una considerazione da fare sulla tipologia e i donatori
Dei donatori di questo di questo tipo di materiale l'avevo già precisa l'avevo già accennato ma mi sembra importante sottolinearlo il fatto che comunque è un fatto casuale in buona parte però ha una sua importanza
Quasi tutti i donatori che hanno che ci hanno consegnato le loro loro ma il materiale che avevano in casa sono persone che erano attive nel già nella seconda metà degli anni Sessanta quindi parlo più persone attive nella nascita dei movimenti studenteschi
E poi diventati esponenti di spicco di alcune organizzazioni in genere
Di Lotta continua o di avanguardia operaia questo ha portato da una parte ad avere una grossa massa di documenti Rail relativa
Alla fine degli anni sessanta la seconda metà alla fine degli anni sessanta
C'ha portato d'altra parte per la storia personale di queste di queste persone ad a vere invece scarsissimo materiale per tutto quanto riguardi la seconda metà degli anni dalla seconda metà degli anni Settanta impuri potrei dire anzi che per una serie di questioni legate anche ovviamente al fatto che all'incirca a metà degli anni Settanta le principali organizzazioni extraparlamentare di sinistra si sono sciolte
Per quanto riguarda la seconda metà degli anni settanta agli anni Ottanta abbiamo veramente materiale estremamente episodico
Questo recato appunto a questioni sia diretta sia di collocazione politica e professionale delle persone che hanno donato
Per quanto riguarda la tipologia invece dei materiali che ci sono pervenuti anche qui volevo precisare ulteriormente un paio di cose
Questo materiale e immateriale detto di propaganda questo comporta anche una situazione dal punto di vista archivistico per certi versi paradossale cioè la creazione degli archivi avviene in generale in in una situazione di di di scarsità o rarità dei documenti questo caso trattandosi di materiale di propaganda stampa sia invece una pletora di di di di documentano e a volte alcuni volantini o alcuni opuscoli sono arrivati anche in cento copie centocinquanta copie insomma
Il che ovviamente ha comportato una separazione del materiale per mettere a disposizione del pubblico un paio di coppie e preservare a parte invece il restante materiale quello che trovo estremamente interessante è la possibilità attraverso questo tipo di archivi di ricostruire delle collezioni di periodici dell'epoca di periodici minori dell'epoca
In alcuni casi complete ma in moltissimi casi comunque sicuramente rilevanti e qui non non mi riferisco soltanto ai quotidiani come può essere Lotta continua che credo possa essere trovato quasi tutte le biblioteche pubbliche
Oppure il quotidiano del sul Quotidiano dei lavoratori avrei già qualche perplessità in più nel senso che non mi pare ne esistano grandi collezioni complete neanche nelle biblioteche pubbliche ma se a passiamo invece Agli settimanali quindicinali e mensili soprattutto del periodo compreso tra il sessantotto sessantanove il settantatré settantaquattro
Direi che è meritorio lo sforzo fatto da chi e in possesso di tutti questi archivi per ricostruire delle serie di periodici teniamo presente che poi esiste l'altro campo che è quello di vari supplementi a ognuna di queste testate
La cui ricostruzione completa è un lavoro che richiede poi l'attività di ricerca specifica ma sicuramente penso che di poter dire che questo tipo di archivi che stiamo creando
Possano costituire materiale preziosissimo da questo punto di vista a patto di precisare di che di che cosa stiamo parlando
Stiamo parlando però del fatto che ciò che è possibile ricostruire attraverso questo tipo di gli archivi non è tanto e qui vorrei chiudere ricollegandomi al discorso con cui avevo iniziato quello che noi troviamo dentro questi archivi non era documentazione uno diciamo prevalentemente la documentazione dell'attività organizzativa
Dei diversi gruppi e settori organizzati per meglio dire c'è anche questo lo possiamo trovare episodicamente possiamo trovare la fortuna di avere ricostruita raccolto ad esempio i materiali di unirmi al congresso provinciale di Lotta continua del settantuno settantadue
Ma devo dire che per lo più si tratta di altro tipo di materiale che ricostruisce quindi una storia non dei gruppi dirigenti
Non della politica ma dei movimenti di quanto per lo più sfugge
La possibilità di avere quindi non soltanto i volantini a volte più edizioni dello stesso volantino uscite nello stesso giorno
E sullo stesso sullo stesso episodio sulla stessa lotta sullo stesso sciopero sulla stessa manifestazione a volte anche addirittura fortunatamente dei manifesti manoscritti
I manifesti a dei manifesti murali e attaccati in fabbrica quindi per concludere
Loro sforzo che noi abbiamo cercato di fare con la creazione di questo archivio è quello di sostanzialmente poter mettere a disposizione degli studiosi
Dell'Italia contemporanea direi una fonte documentaria di certo valore speriamo e crediamo di poter dire immateriali che noi possediamo sono molto IMI delimitati sia geograficamente che mente
E in questo c'è stata evidentemente anche se ha forse all'inizio non del tutto consapevole anche una scelta da parte da parte nostra nell'approccio con le persone
Nel lavoro di raccolta del documenti sollecitazione
Delimitazione che vogliono dire questo che il materiale che noi possediamo sarebbe interessante sapere se anche altri archivi come il nostro in altre realtà geografiche hanno lo stesso con le stesse caratteristiche nostro materiale si riferisce quasi esclusivamente a Torino
C'è qualcosa su qualche situazione provinciale c'è qualcosa sul biellese qualcosa sulla Valle di Susa pochissimo su altre realtà provinciali del Piemonte
Quasi nulla da altre città da altre città italiane c'è una certa voce dell'opuscolo Amgen molto materiale di riflessione sullo situazioni estere o sul movimenti di decolonizzazione oppure su lotte operaie nei Paesi avanzati in particolar modo il ciclo dell'auto in Francia o in Germania per via di collegamenti evidentemente di queste persone all'epoca come i sindacati o i comitati
Operai di base insomma di altre realtà anche la delimitazione temporale abbastanza rigida dicevo dalla metà degli anni Sessanta all'incirca la metà degli anni Settanta pochissimo per quanto riguarda il periodo precedente pochissimo per quanto riguarda
Successi
Questo ci porta a ritenere che comunque la documentazione in nostro possesso su alcuni passaggi delimitati della storia dei movimenti per quanto riguarda la realtà torinese
Di un certo rilievo dal punto di vista della ricerca storica quali la nascita del movimenti studenteschi con l'occupazione di Palazzo Campana oppure l'avvio delle lotte FIAT precedenti l'autunno caldo nella primavera del del sessantanove
Al Mirafiori siano sia possibile una ricerca sulla base di questa documentazione che
Non non non può mai dire che esaustiva ma sicuramente credo di poter dire che costituisca una un'ottima base documentale la speranza è che su realtà di archivi
Come il nostro e come altri esistenti in Italia nei prossimi anni possa svilupparsi una ricerca storiografica
Che come si deve fare ricerca d'altra parte consulti i documenti di faccia parlare illegalmente
Ringraziamo Marco Scarlino per questa illustrazione di un archivio così diciamo particolare almeno nel panorama consueto delle nostre frequentazioni comunque il posto dire che per esempio a Bologna è in atto una un'iniziativa analoga di cui però non conosco bene i contorni esisteva punti un centro per la formazione o la conservazione degli archivi della sinistra di cui è garante comunque patrocino Antone soprintendente regionale ai beni librari documentari che e so se ne sta occupando ora non so in quali termini perché non sono informata anzi sarebbe tu lo sai
A
Sì si creda insomma io almeno sentito ma sono elenchi che mi giungono quasi in maniera molto indiretta comunque certe tutta una documentazione che altrimenti sarebbe completamente perduta e che mi pare giusto recuperare anche perché poi quando pensavo proprio che è una situazione analoga a quella che noi riflettendo sulla storia meno
Vicina pensiamo quando cerchiamo tracce ebbe delle cosiddette le classi subalterne cioè di quelle che non hanno lasciato nessuna documentazione così qui praticamente tutta la voce di un settore diciamo di una parte della della Dinoi che a cui viene data concesso di risponde di di lasciare una traccia
Diamo la parola al
Dunque il prossimo sarà il collega Vinicio Biondi Grasso sopra i tetti archivistico per le Marche che ci parlerà dell'archivio di Romolo Murri
Gli stessi magistrati
Padova
Un breve sguardo cedendo immigrati vinto da parte della rubrica
Di parlare relativo
Entusiasta perché effettivamente un archivio che ho conosciuto perché non è stato ma ordinato l'argomento formulazione tattici e i arrestati siamo stati ricevono in media sei
Senonché intanto fino adesso
Son passati internet membro
E non sono riuscito a vedere
Una aggiunge ancora decide di rinunciare all'intervento ho pensato di raccontargli esperienza ce n'è una statistica delle Marche nei confronti di una
Pronti
Quindi ma Carovigno da attivista o un archivista chissà dovrebbe sapere cosa io essa comunque che cosa sono quindi non sono tanto ha speso
Marginalizzate con altri documenti in poche parole della importantissimo
E
Al fatto e soprattutto nel va c'è la
Nostra
Questo ma sappiamo
Però io credo ciò opportuno presenta un attimo Romolo Murri credo che sia importante che non tutti gli ha e visto sa utile interramento io non lo conoscevo come lo conosco oggi
Ramo Marina scena Monte San Pietrangeli un piccolo paese della scuola
Ottocentosettanta
Inizia la sua figlia ha
Centonovantatré novantaquattro in quanto c'era amministratori negli USA
E sì dopodiché
Raggiunto questo suo
Certo Simone si ritrovino università dei singoli Antonella
Nel mille novecentonovantacinque il all'iniziativa riunioni del sindaco
E indizi iniziano a fare va bene oggi universitario producono
E mille novecentonovantacinque crea la rivista interno nel mille novecentonovantasei successione interrotta Fontana Federazione universitaria ha sancito Villanova mille novecentonovantasette viene trasferito a un gioco da ringrazio si inserisce come insegnante interno armonica antisemite torna
Nel mille novecentonovantanove mille novecentonovantacinque lungo mille novecentocinque purtroppo ci consigliano
Retrocesse figlia
D'accordo due quindi milionari dall'opuscolo politica di parte cattolica del Novecento cioè vediamo in questo nuovo punto quanti tra cattolico era escluso dalla vita politica
E se proseguiamo giorno per giorno proprio il suo problema fondamentali Queens
Repubblica robusto politico di parte cattolica nel mille novecento da tutta la società italiana cattolica cultura onde dirigere la rivista cultura sociale cultura popolare
E nel Molise nel mille novecento praticamente dal riviste iniziali
Dalle dalle due divisioni del mille novecento movimento della democrazia nella piazza Torretta Roma nel mille novecentonove mille novecentouno esce domani in Italia si proietta
Del mille novecento sulle istruzioni limitano l'autonomia del provvedimento nel novembre due mila e
Già il dottore nel diciannove seppure solo resi da da da domani sicuri seguaci
Riescono ad avere una predominio e compresso spesso nel febbraio del mille novecentoquattro respinge dunque Mammola
Di partecipare enti movimento di concentrazione e l'attore che alcuni selvatici
Nel mille novecentocinque nasce la lega democratica nazionali dalla società nazionale versi di ritirarli armata una e incomincia una serie di collaborazione del Corriere della Sera
Nel mille novecentosette sia la prima grossa reazione da parte della Chiesa ufficiale fa anche sospesa
Eletto nel mille novecentonove deputato al Parlamento italiano colleghi Montecitorio e successivamente viene scomunicato
Ha un'utenza grida parlamentare nel mille novecentododici si sposa nel mille novecentotredici demonizzando quant'altri mai non viene rieletto e inizia la parte più triste della vita del Murri
E sopravvive praticamente facendo c'avevo la forza delle pensioni che ci hanno oggi e quindi riesce a sopravvivere soprattutto collaborando al alcuni giornali soprattutto il resto Carrino malgrado fosse stato mai iscritto al partito fascista
Molto mille novecentoquarantaquattro a Roma il dodici marzo
I rincari delle opere del Murri sarebbe lungo e la riservo eventualmente agli atti
Però sono molte soprattutto ripeto questa sua storia
L'archivio Murri
C'è chi tiene la prima notizia da parte di un attività di aggregazione mondiale
In quanto si fonda si crea la Fondazione Roma voluti
Che
Riesce a farsi consegnare dal figlio Murri una parte
Io dico una parte in realtà professor richiesti e il presidente che la Fondazione muri era convinto di aver preso tuttora
Allora vado via
Novantasei pacchi di roba buste e quindi era convinto di aver preso tutto al materiale archivistico
E io sulla base delle notizie Daloui fornitemi
Il quattro maggio mille novecento novantadue feci la dichiarazione di notevole interesse storico del materiale
Successivamente venni a conoscenza Della affatto che presso la la biblioteca del Murri a Gualdo in comune della provincia di Macerata
C'era ancora del materiale archivistico
Incuriosito andai a vederlo e trovai tanto altro materiale archivistico materiale archivistico che non era stato ritenuto importante dal concentratore di archivi quella volta
Che l'aveva lasciato lì e che chiaramente non è assolutamente possibile concorso come non era assolutamente possibile consultarlo
Mi sono sentito costretto a fare un ulteriore dichiarazione di notevole interesse storico quindi per lo stesso Archivio abbiamo raggiunto l'assurdo di due dichiarazioni notevole interesse storico l'uno sta a Urbino l'altro sta a Gualdo
Ma che cosa c'era in questo archivio che non era stato portato via dal Baldeschi
Dunque innanzitutto pensate tutte le opere pubblicate
Dal Murri sentivo prima il collega mi ha preceduto che addirittura ritiene opportuno giustamente conservare i vari comunicati stampa dello stesso giorno sullo stesso fatto fortissimo
Bene il Murri ha conservato tutte le bozze delle sue pubblicazioni è interessantissimo vedere come queste bozze sono state riutilizzate attraverso gli anni proprio siti e del del si si nota all'evoluzione del pensiero del Murri vedendo queste bozze che sono spostate da una pubblicazione all'altro bene queste erano state lasciate perché non interessavano ai fini dello dello studio del pensiero del Murri
Un'altra cosa estremamente importante due mila cartoline
E quando mi dissero che c'era un cassetto pieno di cartoline civici sopra dico perché crede che facciamo ci abbiamo le cartoline di auguri e andai a vedere in realtà non erano le classiche cartoline della Riviera o della montagna ma spesso e volentieri contenevano
Dei giudizi sugli nel suo intervento presso
Il la Camera a proposito di firmato
Ci ho firmato con delle iniziali che chiaramente vedendo la provenienza spesso e volentieri si può sapere quindi non sono cartoline di saluti ma sono interessantissimi dal punto di vista pratico per vedere per studiare i contatti del Murri e capire anche il suo e la sua evoluzione i suoi pensieri perché perché nell'ultimo convegno che se c'è stato
A
A Gualdo sul Murri diversi relatori si sono visti ma fu un seguace del fascismo o no seguace del fascismo questo che si è permesso di
Anticipare il permesso dell'aria a a niente come si chiama vicenda sulle marxismo perché in pratica Luís l'anticipato ma conosceva Marsella letto mai
Ecco e qui mi rifaccio un attimo al a alla distinzione che ha fatto l'amico Dentoni un attimo fa sulle varie formule con le quali si trova l'archivio
Io nell'archivio Murri e non solo in un archivio Murri mi son trovato di fronte una grossa difficoltà la biblioteca fa parte dell'archivio o l'archivio fa parte della biblioteca annosa questione
Chiaro che se noi la vediamo dal nostro punto di vista secondo me la biblioteca dovrebbe far parte dell'archivio perché non vi immaginate quanti libri sono glossa di dall'autore
Li ha riordinati e conservati in una certa maniera quanti i fogli di carta si trovano in mezzo ai libri
Come facciamo a distinguere
Se questo questo materiale librario dall'archivio
Io vi leggo la dichiarazione di notevole interesse storico dell'archivio di Gualdo
Dice il materiale archivistico conservato al piano terra della della casa Murri a Gualdo consiste in una ricca di Bodega col numero sui libri contenenti appunti Losi e fogli manoscritti dal Murri eccetera cioè io non ho potuto prescindere dalla biblioteca
Quindici giorni fa aprendo un libro abbiamo trovato quattro carte tre parecchi carte
Su fogli a quadretti sul retro c'era erano datate relativistico orse erano trattati tre giorni prima della morte del Murri e esprimeva con linguaggio alquanto colorito il suo pensiero della vita
Di quei giorni ora non so se si riferisce alla malattia che lo stava lavorando a maggio aveva anche la sua vita no settantaquattro anni quindi non è neanche avesse una grande da però stava male e quindi esprimeva questi giudizi oppure si esprimevano la politica dell'epoca non lo so però sarebbe interessante vederlo quindi il problema
Ancora una volta che si presenta è questo questi archivi per fare la dichiarazione di notevole interesse storico non possiamo assolutamente scinderli dalla biblioteca
La legislazione ce lo impedisce fino a che c'avevamo no no la legislazione non ce lo impedisce però sapessi poi i rapporti con a livello regionale perché siccome la competenza delle Regioni è passata alle lì forse maestra in quello c'è proprio Maria Luisa che russo prego
Può ecco certi stagione c'è c'è c'abbiamo delle grosse difficoltà proprio con la Regione nella nostra regione una mia regione fortunatamente questo ancor non è successo perché abbiamo sempre tenuto una rapporto particolare però vedo che ogni tanto ci sono alcune punta di veline sovrintendente degli archivi e delle biblioteche mi dice scherzando
Mario Gangi il responsabile del centro Beni culturali della Regione tra questa è una realtà io
Siccome ritengo che la sedimentazione degli archivi possa essere paragonata alla sedimentazione della biblioteca tranquillamente vada avanti dichiarando di notevole interesse storico aperti una biblioteca però resta un fatto
Quest'archivio è stato smembrato
Da una raccoglitore
Scusate il termine raccoglitore ma veramente ritengo indispensabile che sia
Creata una nuova legislazione che in qualche maniera codifiche i questa situazione noi non possiamo assolutamente pensare e gli archivi vengano aggregati
Senza che ci sia la presenza di un archivista
Con tutto il rispetto io professor Bedeschi lo rispetto perché parlarle non sto parlando di lui non è che voglio parlare male di luglio professore vivrebbe vestito rispetto immensamente come studioso
Ma come archivista
Allora la mia proposta
Molto molto semplice de iure condendo chiaramente ma come c'è nella mille quattrocentonove previsto che per gli archivi comunali di rilevante importanza si debba essere un archivista che è responsabile dell'archivio io credo che potrebbe essere fatto con una semplice modificati anche gli archivi
Delle fondazioni di quelle fondazioni che vengono riconosciuti di rilevante importanza abbiano al loro
Alle loro dipendenze alle loro un archivista che abbia il dogma appunto le chiese abbia questa sensibilità che chiaramente lo storico
Loro stessi lo ammetto spesso e volentieri si fanno prendere la mano dalla ricerca storica dal dal voler dimostrare un qualche cosa è umano come d'altra parte anche gli archivisti Sbai erano però io credo che gli attivisti abbiano un minimo di sensibilità in più nel salvaguardare le carte e l'unicità soprattutto del
Sì grazie a Mario Biondi per questa illustrazione di un caso di ordinaria quasi tutt'attività di vigilanza debbo dire che non è appunto
Non perché li voglia togliere all'UPI l'originalità o il merito di aver cioè dello strato Macchi lavora il sovrintendente a questo panorama quasi costante che si presenta comunque per quanto riguarda appunto la commistione o la la tra archivi e biblioteche accerto degli archivi privati questo avviene
Di frequente insomma soprattutto in personalità che hanno avuto incarichi di rilievo nel nella storia contemporanea io mi son trovata anche con archi per una famiglia di ambasciatori cui c'era la biblioteca che se ti va a mente era a in funzione nell'attività legati sia dell'attività diplomatica svolta e devo dire che siccome c'entrava anche un politico il quale ha ritenuto doveroso chiamare sapientemente beni librari documentali lo devo dire a suo onore e merito perché tante volte convenga noto quasi tutti qui dentro io invece sono stata in su posizioni diverse Luís ha riconosciuto che bisognava rispettare anche se ha una schiera una biblioteca estremamente composita AdEPP no per il momento non la assolutamente non Sven plauso ma guarda avuto veramente un branco un comportamento intelligente di grande collaborazione di cui vi voglio dare atto pubblicamente
Però è un fatto
Senta
Certo a chiaro
No no gli archivi privati
Biblioteca sì
Una parte sì ma il problema è la regione no me rimane il problema è quello di trovare una composizione di questi interessi di queste diverse istanze a livello regionale
Sa se funzionassero i comitati sapessero funzionano non ci sono mai stati cattivi ricorsi appena sono perché non si trattava di materiale archivistico una a ma ragazzi
A quest'ora appunto mi dicono di fare un break di quindici minuti non di più ci vede vediamo un po'
Sì grande
Vasco convenzionato autorizza la tregua dopo aperta cibo
Cos'è fatto
Cinesi
Sotto va
Bene
Oggi no
Offre
E
Non no siano
Innanzitutto
Settanta
Altro e
Come
Poi
Ha notato il rapporto
Tatuato
è
Perché a
Cambiare
Per
Questo
Fatto
Ecco
C'è
Se a marciare studi analisi nostrani hanno
E mandato Rinaldo qua ora chiamerei a parlare Marriott ostile all'Università di Perugia che farà una relazione dal titolo A fa storie attuali etica gli archivi della DC in Umbria prego
Sommario persino insomma
Se l'impressione sbruffoni ma fai tu Luigi scusa hanno capito che ti volevo tanto al top model serve altro tant'è la sanità pubblica
Nella serie truccati
Senti un po'
Dunque
Dopo quanto affermato dal sovrintendente archivistico per le Marche
Io
Dico subito che non sono un archivista che sono uno storico
Quindi chi si aspetta dal mio intervento indicazioni sul riordino sull'inventariazione degli archivi ma credo che rimarrà deluso
Il mio intervento sarà soprattutto un tentativo di
Storicizzare
Queste carte
Dell'archivio degli archivi dici in Umbria oh non è che tra gli archivisti mi trovi male tutt'altro
Quelle mattinate passate insieme agli archivisti alla al nel riordino del che dell'archivio del Comitato provinciale della DC sono state molto gratificanti ho imparato tante cose per esempio a chiudere perfettamente una busta
Metodo papà infallibile
Però ecco io invece
Vorrei sottolineare che
Tutti i progetti e quindi anche il progetto dell'Archivio storico dei partiti politici
Se ha l'ambizione di incidere sul tessuto sociale se in qualche modo vuole rinnovare i rapporti le mentalità collettiva deve avere un piano culturale sotto non semplici non deve essere insomma semplicemente un'operazione di archeologia
E relativamente a questo tema io credo che dal convegno di Trento fino all'odierno seminario questo disegno del recupero e della valorizzazione degli archivi si è andato via via affinando e perfezionando
E mi domando per sé che cosa sarebbe stato se non avessimo cominciato a Trento a pensare a questa cosa quando c'erano tutti i partiti oggi di questo patrimonio
Si è andato via via affinando e perfezionando e credo che appunto ormai tutti finita della cosiddetta Prima Repubblica
Dobbiamo riconoscere il l'importanza fondamentale di queste carte di questi archivi per scrivere la storia dell'Italia
Repubblica
A livello strettamente locale
Per quanto punto attiene il il la chili della DC
Io credo che questo progetto non può andare separato dall'intento di un recupero della storia e della presenza delle iniziative organizzate ricatto
In questo senso è necessario aprire a mio parere una seconda fase apro una parentesi rispetto al Progetto archivio
Del resto già inizialmente
Gabriella Tarello Marcucci aveva delineato questa seconda fase del recupero
Delle carte non degli archivi ma dei personaggi degli uomini politici
Ecco
Su questo almeno noi in Umbria ancora non abbiamo elaborato una strategia
Una strategia adeguata
E credo che Darki visti riusciate
A capire che l'impresa è assai più ardua di quella del riordino degli e archivi dei partiti del resto abbiamo già avuto
Alcune
L'attesa avvisaglie non in nel qualche relazione
Ecco per esempio quando grazie appunto alla mobilitazione intorno a questo primordiali al Progetto archivio
Sì comincio a pensare anche all'archivio dei personaggi degli dei dei democratici cristiani come allora
Chiamavamo
Mi sono reso conto che
Il timore più forte è rappresentato dall'incapacità di rispondere adeguatamente a questa capillare mobilitazione
Perché un progetto simile suscita una moglie mobilitazioni nel territorio
E allora questa mobilitazione ha bisogno di essere coordinata ha bisogno di essere governata altrimenti finisce per stimolare delle iniziative autonome individuali
Che non sono rette sempre da competenze da forze adeguate e alla fine possono produrre dei danni irreparabili alla completezza della documentazione
Questo è vero soprattutto in Umbria dove la storia del movimento cattolico
E imperniata se così possiamo dire nella realtà ecclesiali di questo già Giovanna giubbini a
Ci ha detto qualcosa
Gli archivi parrocchiali e diocesani diventano quindi luoghi privilegiati delle indagini e si potrebbero portare di questo numerosi esempi voglio ricordare solo un ultimo uno degli ultimi che mi è capitato
Per esempio presso l'Archivio Capitolare di San Benedetto di Gualdo Tadino
Sono conservate non solo le carte delle numerose associazioni cattoliche ma anche documenti relativi al gruppo democratico cristiano mille novecentoquattro mille novecentosei e
Al Partito popolare mille novecentoventi mille novecentoventiquattro nonché i libri dei verbali della locale sezione della DC dal quattordici luglio mille novecentoquarantaquattro alla fine del mille novecentoquarantasei
Quindi la parrocchia il parroco divennero il centro di tutte le attività sociali la casa parrocchiale spesso fu sede dell'associazionismo cooperativo e sindacale dell'Azione cattolica della Cassa rurale dell'attività politica
E quindi in questo senso per esempio trova assai pertinenti le conclusioni presentate ieri da da squadroni circa la tradizione di salvaguardia della memoria
Presente nelle istituzioni ecclesiastiche e trasmessa all'impegno politico per dare appunto ragione della conservazione pressoché integrale degli archivi dici in Umbria pure in presenza di numerosi fatti imprevedibile
Ecco
Ciò detto non bisogna assolutamente immaginare che il Progetto archivio della DC ma io credo di qualsiasi altro partito politico finisca per essere un'operazione
Ideologica una risposta ideologica o una sorta di vetrina geografica come tu dicevi Gabriella
Ieri appunto l'idea dovrà avere il carattere di una meditata operazione che riporti alla luce raccolta tutti quei momenti che sono stati essenziali nel generale processo di evoluzioni crescita della società regionale
Una storia che per esempio come appariva dalla interessante rassegna
Della Trevisan non deve pensare solo ai grandi nomi perché in realtà mi pareva proprio il la l'indicazione che veniva da quella rassegna era proprio la la la presenza
Assolutamente prevalente di biografie no di personaggi
Ma deve secondo me anche e a recuperare quelle figure politiche che pur non avendo mai raggiunto una dimensione nazionale
Hanno contribuito a intrecciare quel tessuto politico culturale e sociale diffuso diffuso e generalizzato grazie al quale si è potuto poi operare l'azione di sintesi dei partiti
Un'attenzione alla propria storia non disgiunta dall'intenzione e dalla disponibilità di confrontarsi con il proprio passato e quindi con i propri precedenti programmatici senza reticenze
Nel riconoscere gli errori le occupazioni e le strategie che si rivelarono alla lunga sbagliate
Non per imbastire processi sommari ma per trarne con l'accoltella necessaria
Quando si confrontano appunto situazioni politiche sociali assai diverse e lontane quelli ammaestramenti insopprimibili insomma dico questo perché mi pare che invece non c'è stata una certa tendenza ad usare politicamente la storia ad usare gli archivi come una clava per in qualche modo diciamo dare corpo a polemiche contingenti
Ecco io vorrei ribadire che appunto rigore del metodo lo sforzo di comprendere le ragioni dei fatti lo scrupolo nella narrazione devono essere sempre le caratteristiche che distinguono
Un'operazione storica e l'opera dello storico
Ecco questa è una premessa a mio parere indispensabile quando ormai ci si appresta a colmare queste grosse lacune soprattutto nel mondo cattolico da parte tra virgolette cattolica che appunto sempre la relazione della tredicenne evidenziata
Ecco io a proposito di questo silenzio della totale assenza di saggi scientificamente validi sull'argomento
Della storia della delle origini della DC in particolare nel secondo dopoguerra
Potrei ricordare l'ho già accennato alla Trevisano solo due o tre voluto due o tre saggi che sono usciti per esempio quello di Giuntella e Tosi sui cattolici in una regione rossa
Un saggio di don Dante Cesarini su Stefano punti che fu il primo organizzatore della DC di Foligno è un altro di un altro sacerdote don Gianni Colasanti di Terni
Sul movimento cattolico a Terni dalla liberazione al Vaticano secondo ecco io su questo silenzio su questa assenza proverei ad avanzare alcune ipotesi
La prima innanzitutto vedete come la preponderanza anche in questi nomi che ho citato sia di Autori sacerdoti
E allora questo è una certa tendenza culturale
Generale all'interno del mondo cattolico ma credo in particolare di quello umbro
E ma secondo me appunto ricollegata a quanto prima ho detto in merito al mondo ecclesiale e alla sua espressione politica e quindi all'espressione politica del cattolicesimo
Secondo luogo incerto che si deve tener conto almeno in questa regione di un certo autoritarismo culturale
Almeno nei decenni passati
Questa autoritarismo che però non va disgiunto da un terzo elemento secondo me fondamentale e cioè dal immobilismo della classe politica democristiana nelle istituzioni
In fondo l'attualità è difficile che venga storicizzata come è difficile che si possa scrivere la storia di se stessi
Una gravissima lacuna quindi questa del della storia dell'organizzazione
E del dell'origine del del capito permette la DC in Umbria
Soprattutto perché io sono convinto che per i cristiani impegnati in politica il riferimento alla storicità non debba essere solamente un'abilità per comprendere la società contemporanea ma deve essere proprio una dimensione essenziale del loro impegno politico
L'originalità politica dei cattolici sta forse proprio nella capacità di calare i valori universali e fondamentali alla base del loro impegno politico nella vicenda particolare
Riferimento alla capaci alla storicità come capacità di operare in politica con metodo rinnovato sempre adeguato alla realtà
E alle prospettive forse anche e non so se Gabriele d'accordo anche in questa mancata riflessione
Sta una componente non secondaria della decadimento del inadeguatezza della classe politica democristiana degli ultimi vent'anni
Passo questa erano rimessa passo al centro della relazione alcune linee fondamentali dell'organizzazione della presenza della DC negli anni delle origini quarantaquattro quarantasette
Sono infatti questi gli anni che ho ho avuto modo di esaminare in maniera un pochino più scrupolosa dovendo allestire in quel progetto ti ricordi del mobilitazione del
Sensibilizzazione delle del delle classi dirigenti del partito dell'opinione pubblica circa l'esistenza di un archivio e la valorizzazione di quest'archivio questa mostra allestita mi pare nel nel settembre del novanta novantuno non ricordo a Città di Castello
Ecco quindi cercherò di enucleare alcune linee storiografiche secondo me degno di essere poi sviluppate
Che emergono dal Summer sommario di questi documenti
In primo luogo per esempio nel verbale del riunione del comitato provinciale provvisorio probabilmente la prima riunione della DC umbra datata infatti diciassette ottobre mille novecentoquarantaquattro
Il segretario provinciale provvisorio Vincenzo Antonioni rimarcava la necessità di rivolgere la propaganda del partito cito specialmente tra la massa dei lavoratori
Ecco questo settore non mancò di essere perseguito cioè di di essere in qualche modo di rivolgersi
A questo settore ma poi dalle carte la mia impressione è che lentamente emerge un partito che tende a configurarsi come una volta una grande forza di aggregazioni di diverse categorie di diversi ceti sociali
Di diversi gruppi di diversi interessi coinvolgendo anche aree sociali ed ambiente non necessariamente cattolici
Ma però che ma che si muovevano nella prospettiva di una ricostruzione morale politica ed economica per una ripresa della vita democratica al di fuori di spinte e di aspirazioni rivoluzionari
Tra la fine del quarantasei tra scusate tra il quarantasei e la fine del quarantasette si può tentare di tracciare anche una prima mappa della presenza del partito
Nelle due province per esempio relativamente a Perugia alla alla fine del maggio del quarantasette gli iscritti erano poco più di cinque mila
Esattamente cinque mila e sette quattro Milano e novantanove uomini e novecentootto donne ma più interessante verificare i comuni di maggiore presenza per sottolineare un po'le radici della geografia politica dell'Umbria contemporanea
E per esempio al primo posto come iscritti era Spoleto seicentoventinove scritti poi Foligno seicentosessanta Perugia cinquecentoquarantotto
La geografia politica che mi pare poi se confrontata con l'attuale non è che
Almeno
Per il momento non ha subito delle grosse dei grossi mutamenti però ancora numerosi sono i comuni dove per esempio la presenza dei democratici cristiani non è radicata
Sono ben sedici comuni su cinquantotto in tutto in cui non risultano iscritti
Un'altra osservazione vorrei
Farla relativamente alla lotta politica
Beh la lotta politica era assai dura senza esclusioni di colpi talvolta sfiorava la violenza
Accuse dei comunisti e democristiani di aver arruolato tra le loro file dei repubblichini
Denuncia dei democristiani scriveva per esempio l'arciprete di montone nel marzo del quarantacinque i comunisti hanno un solo pensiero fare il numero e conquistare il potere con la violenza
Fondare un'altra dittatura nelle nostre campagne non si vive più tanti costretti a fare la tessera comunista
Anche se io devo dire che poi non mancano soprattutto in questa fase
Delle dei tentativi di accordo e di conciliazione almeno a livello di vertici
Per esempio organizzando manifestazioni che coinvolgano la base dei lavoratori e che non siano apertamente anti governative o dall'altra parte anticomunista
Ecco alcune spiegare questa violenza della lotta politica e certo che almeno studi recenti per esempio sulla chiesa di Pio dodicesimo hanno sottolineato il Progetto di rifondazione etica della società
Con la Chiesa che si poneva come grande guida morale nella restaurazione del diritto della giustizia e della pace
Ora l'impressione è che in particolare in Umbria i soci a comunisti incarnavano ancora nel dopoguerra posizioni di certo laicismo massonico risorgimentale
Si presentarono cioè con subito come elementi in componibili con questa strategia di rifondazione etica della società
Per esempio i discorsi di Togliatti sulle novità del partito nei confronti della religione non si ha l'impressione che non trovassero corrispondenza nella realtà del mondo comunista umbro
Resta per concludere da delineare le linee del radicamento sociale del partito nella società una penetrazione difficile perché deboli erano le radici della di una cultura democratica nel mondo cattolico
Si ha l'impressione che tale presenza almeno in questi primi anni vada configurandosi quasi come presenza prepolitica
E ruota intorno al concetto di solidarietà per esempio sono numerosissime le manifestazioni che mettono al centro questo problema della solidarietà dalla giornata dell'aiuto invernali alla sola alla giornata della solidarietà nazionale
Giornata dell'aiuto invernale ecco manifesto nel manifesto di propaganda si e c'era scritto giornata di solidarietà a favore delle vittime della miseria della fame del dolore cioè un appello rivolto a tutti
Ecco qui entriamo
E qui va sottolineata la diciamo caratteristica di questa classe dirigente democristiana delle delle origini
Una classe dirigente formatasi verso gli anni Trenta sotto la guida di alcuni sacerdoti che avevano vissuto l'esperienza popolare
E quindi dei laici sensibili ai temi della libertà di coscienza di crescita della democrazia rispettosi tolleranti verso le scelte politiche civili degli altri
Insomma mi pare che il partito con questa classe dirigente sembra preferire una mobilitazione non esclusivamente inserita nel solco della cultura cattolica cioè una mobilitazione che non fa perno esclusivamente sulla fede
Una costatazione che permette di dubitare dell'impero dell'interpretazione psicologica dell'immobilismo della gente umbra
Per esempio relativamente alla scarsa mobilitazione massiccia dell'Azione cattolica e del clero nei comitati civici del quarantotto
Non ci fu una mobilitazione tranne in alcuni in alcuni città come Foligno questa mobilitazione intorno ai comitati civici non ci fu perché la risposta che appunto è stata data e Lillehammer la gente umbra è immobile apatica c'è la stessa
Può risposta che davano i giornali di fine Ottocento quando tentavano di capire perché l'Opera dei Congressi non non riusciva a penetrare in questa regione ecco io appunto anche sulla scorta di questa documentazione
Credo di
Che ha ragione Cristina Giuntella quando parla più correttamente non di immobilismo ma di resistenza
Resistenza passiva a modelli di omologazione che non si accettano
E quindi qui entriamo capite da soli nel
Te temi fondamentali della storia dell'Umbria contemporanee temi che ancora lacerano la vita politica
E che sono al centro
Io credo che sia forse azzardato ancora no considerata la mia superficiale lettura proporre dei giudizi ma quello che appunto volevo sottolineare era soprattutto e e dimostrare in qualche modo se ci sono riuscito
E che probabilmente lo studio di queste carte aprono anche nuove prospettive di ricerca storica grazie
Grazie
Grazie Mauro Tosti appunto che ci ha fatto vivere così delizia Mario la possibilità di ricerca dei di studio di un anche piccolo mi pare no
Fondo archivistico della democrazia cristiana quindi ci dobbiamo aspettare proprio delle revisioni storiografiche abbastanza
Philip approfondite e comunque noi prepariamo i materiali il nostro compito e questo insomma soprattutto allora do la parola alla ad Andrea Maori che ci parlerà dell'archivio di alcuni radicali Perugini
Come recita il titolo della mia comunicazione
L'archivio di alcuni radicali perugine parlerò di un archivio ben determinato che conosco bene novarese spingermi a fornire alcune indicazioni di massima su altre archivi periferici radicali
Specificando le difficoltà e gli stimoli che esistono nella conservazione della memoria del lavoro politico dei radicali
Per spiegare le ragioni per cui faccio riferimento a radicali Perugini non ai radicali Perugini
Devo premettere alcune rapide informazione di carattere storico organizzativo
Il mio cui o che possano risultare utili anche per la comprensione della tipologia degli archivi radicali in periferia
Per anni a partire dal mille novecentosettantasette abbiamo avuto un'associazione radicale di Perugia
L'associazione radicale a differenza della sezione degli altri partiti
Era concepita come slegata dal centro sorgeva do per Ava per conseguire gli interessi comune se soci trovandosi a fare i conti con la realtà territoriale circostante
In questo senso l'associazione era autonoma dal partito prova ne sia che scriversi al partito radicale non comportava automaticamente d'iscrizione all'associazione radicale di Perugia
Questo costituisce il primo motivo per cui l'archivio è è di radicali e non dei radicali Perugini
Pur essendo né titolare l'associazione radicali di Perugia formalmente sciolta a dicembre del mille novecentonovantadue ma la cui attività è di fatto è cessata nel mille novecentottantasei
Non solo alcuni partecipanti all'associazione derivano anche da altri gruppi portandomi via la propria cultura proposta politica
L'archivio conserva il materiale documentario relativo alla vita di questa aggregazioni perché a livello politico la loro attività andava ad innestarsi sull'azione radicale
Un altro motivo per cui possiamo parlare di archivio di radicali non dei radicali è legato alla svolta transnazionale e tra spartiti carichi accelerato l'inserimento dei radicali in altri soggetti politici
Quando parliamo di radicali Perugini parliamo comunque di un nucleo assolutamente ristretto di scritte di militanti
In tutta la provincia di Perugia con l'eccezione degli anni mille duecentottantasei ottantasette quando gli aderenti erano intorno al centinaio per tutti gli anni ottanta gli scritti si attestano intorno alle venti unità
L'attività di questo gruppo è stata sempre rigorosamente autofinanziata senza alcun rimborso spese nemmeno durante le campagne referendarie o elettorale
La presenza del partito in quanto tale si è registrata soprattutto Manu unicamente durante le elezioni politiche nella battaglie legate referendum
Ho voluto spendere qualche parola in più su questa spetti perché l'archivio riflette in pieno tale travaglio istituzionale il corpus documentario conservato ad opera di Mario Albini che per anni è stato segretario dall'associazione radicale di Perugia
E punto di riferimento delle relativa attività è costituito da circa quattro cinque metri lineari di materiale cartaceo di cui più della metà perfettamente ordinato pur senza un inventario
Vari documenti e sono andati dispersi ad esempio alcuni preziosi verbale di assemblea ma nella sostanza la documentazione integra ordinata per anni e laddove è avvenuta una sovrapposizione di lavoro politico dei diversi gruppi
Non è stata operata alcuna separazione perché la continuità era assicurata dalle persone erano sempre le stesse e non hanno ritenuto opportuno distinguere le attività pertanto l'accumulo del materiale documentario avvenuto per sedimentazione
Si tratta quindi di un piccolissimo archivio che a mia conoscenza rappresenta l'unica testimonianza documentata dell'attività radicali in Umbria
La documentazione arricchita da un centinaio di manifesti politici perfettamente conservati oltre a una cinquantina di foto e a margine dell'archivio abbiamo una collezione pressoché completa e quindi piuttosto rara
Di periodici radicali da Liberazione ora testata di Rifondazione Comunista alla prova radicare da notizie radicali all'agenzia di stampa amici della terra altre riviste un centinaio di libri
L'attività è documentata fin dal mille novecentosettantasei purtroppo a tutt'oggi manca completamente il materiale relativo all'attività precedente a causa di una dispersione improvvida quelli felicemente si potrà rimediare
Ma anche qui per esempio quello quanto relativo al movimento di liberazione della donna allora Movimento federato al partito radicale e ciò che risale al gruppo originario che si formò a Perugia nel mille novecentosettantadue
Dal settantasei la documentazione ricca di molti volantini e comunicati stampa sui temi del concordato della caccia delle iniziative ecologiche in particolare sulla situazione del lago Trasimeno e sui referendum regionale contro le centrali a carbone
E poi ancora antimilitarismo in particolare l'iniziative contro il poligono di tiro ad anni fa e le marce Perugia-Assisi a partire da settantotto
A questo proposito vorrei ricordare che esistono molti documenti del Comitato umbro per la pace cioè dell'organismo promotore ed organizzatore tra le altre iniziative assunte di molte delle marce Perugia-Assisi avvenute negli anni ottanta
Tra quei documenti ci sono diversi i verbali delle riunioni le convocazioni documenti politici approvati i comunicati e le prese di posizione dell'associazione radicale rispetto al Comitato sopra menzionato
Ricca la documentazione relativa all'attività del Consiglio federale l'organo vicario del congresso e quella legata a tutte lettere tutte le campagne referendarie dal settantasette ad oggi
Oltre alle iniziative contro lo sterminio per fame nel mondo con documenti forniti dalla sede centrale
Poche le lettere molti comunicati i volantini ritagli di stampa questi ultimi frutto di una selezione di una liberazione che testimoniano scelte politiche che quindi di diritto vanno considerati come documenti d'archivio
Le altre aggregazioni che vi figurano da Milano centottantacinque sono comitato umbro per l'affermazione di coscienza l'associazione democrazia diretta e a partire dalla svolta transnazionale della dell'ottantotto
Il Centro d'iniziativa redditi radicale la lega dei Democratici verde arcobaleno Coordinamento radicale antiproibizionista e Movimento dei Club Pannella Riformatori
Una parte dell'archivio riguarda il dibattito travagliato tre Verdi in Umbria verificato si fin dal lato della formazione delle liste Vietti dei verdi arcobaleno
Più recente l'attività se dei gruppi consiliari di Perugia democratica eletti nelle circoscrizioni perugine nelle liste dei Verdi Arcobaleno lista inseguito sciolte perché il conflitto nei Verdi sia della Lista Pannella nel novantadue della Lista Pannella Riformatori poi
Vorrei sottolineare che per quanto riguarda i gruppi consiliari di Perugia democratica i materiali d'archivio comprende anche la documentazione relativa ad interventi Inter circoscrizionali parolacce
Gruppi ad esempio quella che concernono referendum comunale caso unico in Italia promosso dalle circoscrizioni
Di notevole interesse sono a mio modo di vedere manifesti dell'archivio più di un centinaio alcuni dei quali firmate anche dal noto pittore Piero Dorazio costituiscono una sintesi visiva dell'attività del partito e vari gruppi locali a partire dal mille novecentosettantasei
Nella sede romana non compaiono tutti quelli presenti invece Nativio perugino pertanto tale documentazione risulta una particolare rarità
Sono manifesti elettorali praticamente tutti quelli usati nelle varie campagne durante le numerose raccolte firme per l'autofinanziamento oltre quelli prodotti dal gruppo periferico soprattutto per la convocazione di riunioni pubbliche
Il partito radicale non ha al momento una grande tradizione di conservazione della propria memoria storica attraverso la documentazione cartacea
Il caso dell'archivio radicale perugino è emblematico perché costituisce la prova non unica per fortuna che solo grazie alla personale passione di alcuni militanti se resa possibile la conservazione di molti anni di attività politica
D'altra parte l'annualità del partito unità notevole ricambi di iscritti e militanti che convergono di volta in volta su singole iniziative politiche talora senza nemmeno una sede come noi in questo momento
Non hanno favorito la formazione di fondi considerevoli
Credo inoltre che abbia inciso in buona misura la convinzione di non avere una responsabilità sociale
Infatti non veniva percepito come un dovere il lasciar traccia del lavoro politico svolto ritengo che un altro motivo Della sostanziale disattenzione verso la documentazione cartacea
Saltato l'avvento di fusione di radio radicale il cui straordinario archivio sonoro ed orale riguarda come è noto tutti i partiti e non solo quello radicale ma che ha costituito per anni il vero veicoli informativo dei militanti anche in periferia
Per fare un esempio mi vengono in mente gli aggiornamenti telefonici sull'attività locali soprattutto in occasione delle varie raccolte firme o su singole iniziative politica la radio se così delineata come strumento di informazione democratica militante
Va segnalato comunque che in questo caso la documentazione sonora ed orale può entrare anche un rapporto di circolarità con quella scritta delle sedi periferiche
Per fornire a pari possibilità di analisi dell'organizzazione politica radicale ancora così poco studiata indagata
Manca un censimento puntuale degli archivi periferici radicali che come vedremo tra poco potrebbe riservare interessante sorpresa
Ma vorrei prima menzionare qui quattro nutriti fondi privati sparsi per l'Italia
Sono quelli che alcuni radicali storici come deputato Lorenzo Street riversa Milano che conserva la documentazione inclusa quella lombarda a cominciare dai primi anni Sessanta
Di Massimo Teodori a Roma ricco della documentazione anche il primo partito radicale quello che ebbe vita nella seconda metà degli anni Cinquanta
Di Ferdinando Landi a Vicenza che possiede tre fondi molto importanti uno cartaceo con tutta l'attività nel Veneto uno fotografico di uno sonoro d'orale di eccezionale valore storico
Quello di Angiolo Bandinelli molto utile anche per la ricostruzione dei movimenti antimilitaristi testualmente depositato presso la sede romana
Da notare che almeno tre dei quattro nomi menzionati Sico occupano per professore di storia e quindi hanno per abitudine sensibilità un'attenzione particolare verso la memoria documentaria
Nella sede romana invece conservata da non più di quattro anni una serie di fondi privati accanto a quello del partito in quanto tale perché solo da quattro anni perché in data precedente non vero il modo il luogo per ipotizzare una conservazione
Fino al settantasei il partito radicale non aveva nemmeno un dipendente stipendiato né collaboratori rimborsate dietro nota spese
Come già accennato ritengo concezione integrativi periferici radicali apporterebbe nove elementi di conoscenza
Non solo della stessa storia del partito ma anche dei singoli gruppi politici che sino alla fine degli anni Settanta hanno avuto rapporto di federazione con esso
Penso per esempio la lega per l'obiezione di coscienza al movimento di liberazione della donna della più famosa lega italiana per il divorzio
La lega per l'obiezione di coscienza è forse l'unico gruppo tra quelli ancora federate allora federati ancora esistente e che comunque ha ormai una storia più che ventennale fatta anche di radicamenti territoriali
Di contatti con gruppi cattolici e con la cosiddetta nuova sinistra
Gli archivi della lega per l'obiezione di coscienza forniscono informazione sui casi di rifiuto del servizio militare di difficile reperimento negli archivi delle forze armate
A questo proposito citato questo esempio proprio per esperienza personale
Un censimento degli archivi periferici radicali darebbe delle sorpresa anche per la ricostruzione della nascita di altri movimenti come quello verde
Che presentò per la prima volta in modo diffuso le sue liste alle elezioni amministrative del mille novecentottantacinque grazie soprattutto alle sollecitazioni che venivano in questo senso da i radicali
Infine vorrei citare il caso di Agorà telematica mezzo di comunicazione scritta plurilingue
è un sistema interattivo che consente agli abbonati di ogni parte del mondo non solo di ricevere ma soprattutto di scambiarsi informazioni in cinque lingue
Più semplicemente come una piazza nella quale si affacciano dei servizi pubblici
Una sala per conferenze un ufficio postare una bacheca per messaggi un'agenzia di stampa si utilizzano i vari servizi direttamente da casa attraverso il proprio computer collegato con un modello al telefono
I vari luoghi o contenitori sono chiamati da cura settori e c'è il puro per ciascuno fornisce un servizio diverso il settore conferenza consente di partecipare con propri interventi scritti a dibattiti su vari argomenti
Danni radicali sparse per il mondo usano questo sistema interattivo
Per comunicare tra di loro e con la sede centrale i fruitori numero sempre crescente si scambiano messaggi inviano in conferenza le proprie riflessioni sul lavoro politico svolte da svolgerà inseriscono i comunicati stampa e gli articoli che li riguardano nella grande piazza telematica
Inoltre in Agorà ci sono ovviamente a disposizione di chiunque oltre cinque mila documenti integrali del partito radicale dal mille novecentocinquantacinque ad oggi che consentono di avere una panoramica sulla storia del partito
La comunicazione scritta prende quindi forme nuove alle lettere si sostituiscono i messaggi ai ritagli di stampa lo scanner raggio degli articoli e così via
Credo che le implicazioni tale cambiamento nella produzione documentaria siano sotto gli occhi di tutti
A me interessa segnalare come la risorsa dalla produzione scritta telematica
Costituisca una ragione in più per comprendere disinteresse verso la produzione la conservazione dalla documentazione cartacea disinteresse che contribuisce comunque a rendere difficile la realizzazione del Censimento sopra menzionato
Grazie ad Andrea Maori che c'era presentato questo caso da un lato di passione
Personale diciamo e che ha consentito la nascita e la la formazione nell'archivio d'altro lato poi ci fa intravvedere con la fine appunto
Della sua relazione un tipo di archivi al quale penso che non siamo ancora preparati né dal punto di vista normativo e neanche proprio come preparazione protesta etnico professionale ad affrontare certa è che occorre insomma ormai cominciare
A farlo entrare nelle considerazioni
Abituali do la parola allora alla Grazia Marcialis che parlerà sui fondi archivistici
Di carattere politico conservati presso l'istituto a Venezia per la storia della Resistenza del movimento operaio è un intervento breve che si inserisce prima delle conclusioni che lasciamo a Paola Tascini dall'ufficio centrale che farà la relazione
Sequenza si interrogano quattordici sì ma elenco del materiale che si che che esiste che è conservato nel nostro istituto creduto ne abbiamo avuto dalla federazione milanese del PC
Il suo archivio che è arrivato unitamente al l'archivio del Comitato regionale lombardo e della FIGC milanese
E poi all'interno della dell'archivio della Federazione del PC ci sono le carte del PSIUP federazione milanese che erano state portate da Antonio costa che era stato segretario della Federazione del PC passato poi della del PSIUP passato qui al pc si è portato queste carte quindi un piccolo ma abbiamo questo per quanto riguarda voi il la documentazione del del PC e possibile ritrovarla anche in molti fondi personali
Di personalità che dirigenti o nuova o militanti o semplici militanti dell'area milanese oltretutto abbiamo anche fondi archivi dissezioni sia sezioni DC Tarsia sezioni di fabbrica e perché appunto sesto essendo al centro dell'area industriale milanese ha raccolto molto ha avuto proprio l'istituto ha avuto molte
Molti versamenti sia fatti dalle sezioni vada oppure non so darle dal segretario da militante eccetera inoltre poi abbiamo avuto il il l'archivio della federazione milanese di Democrazia proletaria un'acquisizione abbastanza recente
E il l'archivio del Movimento lavoratori per il socialismo che ha una parte ancora riguardante il movimento studentesco quando ancora momento studentesco poi quando è diventato un avventore ha varato il presenzialismo
Che si dato un'organizzazione proprio di partito ha conservato l'archivio e l'ha versato a noi
Poi l'archivio del movimento politico dei lavoratori sia nazionale che mira al mese
Per quanto riguarda il Partito Socialista molta documentazione nell'archivio Tortoreto Emanuele Tortoreto socialista della sinistra socialista
Milanese ha conservato un archivio personale vastissimo che comprende materiali edili
Che riguarda tutta la sua attività come docente universitario sono tutte evita e anche molto appunto della sinistra milanese del del PSI
Queste sono di lieve con le ferie poi appunto attraverso non solo fondi di non so formiche gigante del PC PD oppure Scotti Venegoni si possono veramente ritrovare una notevole documentazione poi volevo e consegnare visto che di Milano mi pare non ci sia nessun'della Lombardia che alcuni istituti della Lombardia hanno avuto i versamenti delle federazioni del PC io son sicuro Como Pavia militare Mantova
Per cui penso che se e poi di movimenti anche di movimenti della sinistra extraparlamentare allo stesso istituto nazionale ci sono dei fondi
Di Avanguardia Operaia Lotta continua noi anche abbiamo avuto documentazione per cui penso che nelle prossime iniziative sarebbe anche interessante mettersi in contatto con gli istituti che per alcuni in alto e in molti casi non solo dal materiale delle ACLI che noi ecco possono essere possono arricchire contribuire a formare una mappa diciamo almeno della documentazione dei partiti movimenti politici e
Ora io sono lei grazie
Grazie a aggrazia Marcialis appunto che ci ha fatto questo flash sulle su questa concentrazione che già in atto in fase anche abbastanza avanzata mi pare in Lombardia e questo ci fa comprendere a mio avviso come sia più che mai urgente un coordinamento da parte dell'ufficio centrale e dire
Dei beni archivistici che poi appunto
Coordini oltre alle sovrintendenze archivistiche anche questi istituti che già fungono da istituti di conservazione cede anche in Emilia Romagna uno che la parte vari Gramsci Bampo a Modena c'è nella già si è costituito appunto gli ho parlato già Centro documentazione per la storia contemporanea che ha fatto anche un Censimento sugli archivi
Parrocchiali addirittura che poi quindi voglio dire a esteso il suo campo ed è un istituto fiancheggiatore nel senso milione dalla parola dell'attività della sovrintendenza
Adesso do la parola Paoletta Cini dell'ufficio centrale appunto ai beni archivistici dimissioni vigilanza che parlerà sugli archivi dei partiti politici situazione attuale prospettive appunto aspettiamo siccome prospettive sobbalza
Quasi tutto è stato detto
Molto spesso è stato detto molto bene l'uditorio sta già stato messo in grado di vedere quali di capire quali sono le linee
Che poi si dovranno prendere per proseguire una determinata azione nel caso degli archivi siamo ancora più facilitati perché siamo tutti specialisti storici archivisti quindi non so se a questo punto un intervento è veramente necessario
Io direi soltanto una cosa
Innanzitutto ringrazio i colleghi della sovrintendenza e Javier la fa nello che mi hanno permesso di ieri in merger mi in una realtà che purtroppo all'ufficio centrale spesso perdiamo
Perché le incombenze di carattere amministrativo sono tantissimi
E scusate Mickey già ha seguito altri convegni ai quali eravamo presenti lo sa non mi voglio ripetere però la situazione è sempre la stessa se possibile anche peggiorata
Siamo un gruppo sparuto di funzionari che cerca in qualche modo di portare avanti un discorso anche archivistico
In mezzo a queste incombenze amministrative terribili Sempre più stringenti considerato che adesso ci sono c'è l'individuazione dei responsabili dei procedimenti
Espressione terribile per dire che se un decreto non viene fatto nel periodo stabilito la colpa è tua questo sarebbe poi il discorso quindi sempre meno c'è la possibilità di tenere dietro a una un'opera di coordinamento e di vero e proprio lavoro archivistico
Fatta questa
Parentesi vorrei dire che il
Convegno di questi due giorni è stato estremamente interessante
E mi sembra di poter fissare alcuni punti
Dei quali
Mi renderò poi interprete al ritorno a Roma all'ufficio centrale
Lo dirò sia al capo divisione che alla direzione generale
Direzione generale in genere perché come voi sapete momento siamo senza direttore vedremo qui non si può prescindere anche da un impulso
Mi sembra di poter sottolineare alcuni punti innanzitutto
Quello della carenza della legislazione a proposito degli archivi privati in genere e dei partiti politici in particolare
Sappiamo tutti specialmente noi archivistiche dobbiamo operare giornalmente quanto il DPR del sessantatré sia ormai una camicia strettissima
Per la vigilanza e tutela perché vigilare da sentinelle ormai lo sappiamo che non serve assolutamente a niente tutela nel senso di conservazione e fruizione
Sappiamo tutti che il DPR mille quattrocentonove non ci basta più
Non ci basta perché ci pone dei grossi problemi soprattutto per il settore dei privati
Settore amplissimo dalle famiglie alle persone agli operatori economici le banche le associazioni partiti politici voi sapete meglio di me quanto sia diversificata la situazione e quanto una dichiarazione di notevole interesse storico
Sia sia uno strumento validissimo per assicurare la tutela del materiale
Ma lo diventa
Nella misura in cui poi a quella al provvedimento amministrativo corrisponde la collaborazione con chi la riceve perché altrimenti è un provvedimento del tutto sterile
O comunque
Sostenuto da sostenuta dall'inventario perché la dichiarazione diverse non può bastare
Se poi ci soffermiamo ancora di più alla terminologia della del DPR mille quattrocentonove quando l'articolo trentasei ci dice
è compito del sovrintendente dichiarare di notevole interesse storico gli archivi e i singoli documenti di cui siano proprietari possessori o detentori privati
Vediamo immediatamente che ci deve essere comunque un momento propedeutico alla dichiarazione del quale il legislatore ovviamente non ha tenuto conto ma chi è quello più difficile e che è quello più qualificante perché poi dichiarare
Significa conosce
è qui secondo me la difficoltà maggiore dell'operare nei confronti degli archivi privati e dei partiti politici in particolare
Un'altra precisazione che vorrei fare a questo proposito è quella dei termini della cronologici degli estremi cronologici
Quando si parla di dichiarazione
Un voi avete parlato di archivi storici
Benissimo
Ma in realtà il DPR mille quattrocentonove non fissa dei termini cronologici quindi il grosso problema ne abbiamo già discusso tante volte la dottoressa principe mi mi è testimone anche per gli archivi degli operatori economici
è proprio quello della conservazione non solo di ciò che è stato la quando lo abbiamo individuato quando ne abbiamo individuato l'esistenza ma di ciò che si forma e di ciò che sarà
Quindi il nostro compito il compito dei colleghi in Sovrintendenza secondo me
Gravoso
E direi che a questo punto è necessaria non solo un'ulteriore riflessione ma anche una spinta nostra nostra come archivisti degli operatori dei fruitori per di questo tipo di archivi per una soluzione normativa diversa
Perché
Mi rendo conto che è difficile difficile anche per il momento in cui cade
Però continuando con questi strumenti noi lavoreremo Sempre soltanto sulla buona volontà io non so se voi siete d'accordo su questo sulla buona volontà e anche in certi casi suo pressappochismo
Mi fa piacere aver constatato che cioè
Questa
Capacità questa spinta alla individuazione dei fondi dei partiti politici ma in alcune regioni in particolare l'Umbria Emilia Romagna Lazio prima Tosca la Toscana cioè prima si faceva riferimento alla Lombardia
Adesso io non vorrei rari ma mi pare di non ricordare degli interventi della sovrintendenza a questo proposito quindi la situazione sul territorio nazionale è quanto mai diversificata
E il compito dell'ufficio centrale sarà quello di raccogliere di fare il punto della situazione così siccome sia venuta determinando e quindi di dare un impulso alla almeno ad una mappatura prendo un termine che Luigi ci ha offerto in altre
La riunione
Sulle privatizzazioni una mappatura di ciò che c'è per riuscire a conservare e quindi a fruirne
Conservazione in termini molto ampi
Che non significa sicuramente soltanto depositò ricovero in archivio di Stato soltanto assicurare un locale degno è chiarissimo la conservazione se non diventa fruizione non serve assolutamente niente
E in questo sono d'accordissimo con quanto ha detto prima Tonino Dentoni
Sul fatto che gli archivi di Stato non possono farsi carico di questo grossissimo problema e della sa della soluzione del problema si ma non si può pensare che il tutto il materiale documentario prodotto dai privati in un modo o nell'altro possa andare a finire in archivio di Stato perché non è realistico
E allora ben vengano
Gli istituti culturali
Ben vengano gli istituti culturali che rientrano comunque tra degli istituti vigilati dalle sovrintendenze ben venga la collaborazione con gli istituti culturali
E perché no quell'idea lanciata appunto da Antonino Dentoni che ci sia un archivista responsabile ma che lo Stato possa in qualche modo intervenire anche per in modo più concreto
Non soltanto episodico come può essere la concessione di contributi per ordinamenti o come avvenuto finora in modo più concreto per la salvaguardia di questi archivi
Quanto poi alla metodologia dell'ordinamento non mi sento io qui di darmi dei suggerimenti
Perché mi sembra opportuno che invece siano proprio coloro che tutti i giorni vanno a ispezionare tra virgolette con questo termine ormai antistorico
Le carte che dicano quali possono essere le linee per dare la le direttive per avere una fruizione
Il più possibile
Utile a tutti alla ricerca storica soprattutto quindi non mi addentrerei su questo per quello che invece riguarda l'ufficio centrale io penso che sia necessario proprio prima di tutto farsi carico di questa proposta di innovazione normativa perché altrimenti staremo sempre posso dichiarare non posso dichiarare fino a che hanno mi posso fermare ora la situazione attuale è stata diciamo facilitata tra virgolette dal fatto che i partiti così come lo intendevamo sono scomparsi
Ho tranne qualche eccezione felice possiamo dire del PC e poi i DS che hanno in un certo modo mantenuto la sua struttura per fortuna diciamo no
Perché abbiamo poi perché l'abbia fatto ieri ho sentito il dibattito utilissimo susseguente alla relazione di Robotti
Perché c'era una struttura a monte perché dicevamo già grazie che è nato prima l'uovo o la gallina sì sicuramente ma per fortuna che c'era la struttura anche o per fortuna che c'era forse un'altra sensibilità non lo so sono giudizi che non voglio lodare non sono in grado di dare io mi limito a dire come archivista che almeno qualche cosa si è trovato meno episodico rispetto ad altri che magari questa sensibilità avevano ma non avevano la forza per trasferire la sensibilità poi nella conservazione delle carte perché certe cose
Sì magari si si avvertono e poi non sia nella forza o politica o anche semplicemente così di attività per Trust tradurla Ina attività concrete
Ecco io direi che come ufficio centrale possiamo farci carico di questa incombenza
Raccogliere il materiale
Che Gabriella facendo CIA cortesemente fatto a vedere dico cortesemente perché se sentivo colleghi che non avevano saputo del convegno di Trento io vi dico in tutta sincerità che l'ufficio centrale non ha saputo niente di niente
Bagni di tutto ciò di tutto il dibattito che c'è stato prima relativamente ai partiti politici l'ufficio centrale non ha saputo nulla
Perché se le informazioni sono arrivate non sono state passate non è qui il caso di dirlo ecco però resta il fatto che noi dobbiamo la la la spinta finale alla Sovrintendenza per l'Umbria era Gabriella familismo quindi il materiale che abbiamo a quello fornito da loro avevamo ovviamente la trasmissione delle dichiarazioni di notevole interesse storico emesse dai sovrintendenti ma sono tutte cose abbastanza recenti ecco quindi mi pare che con questo materiale l'ufficio centrale debba sensibilizzare tutte le sovrintendenze attraverso quello strumento
Ormai vecchio della circolare che ma non è quello è l'elemento formale poi vedremo invece di incontrarci questa la proposta che io farò il ritorno a Roma di incontrarci di costituire un gruppo di lavoro di fare qualcosa di veramente fattivo per la salvaguardia di questi archivi anche in prospettiva ripeto
Perché se mi preoccupa ciò che la la conservazione di ciò che è stato altrettanto mi preoccupa la conservazione di ciò che cioè sta avvenendo adesso e questo riguardo non solo ai partiti posso dire ma tutti gli archivi privati che sono quelli che sfuggono sempre di più proprio perché il DPR del sessantatré aveva un taglio
Non si è voluto forse opportunamente per l'epoca
Limitare il diritto del privato ma questo significa poi per noi una fatica notevole nella reperimento e salvaguardia dei fondi una fatica la quale oramai ci siamo abituati
Anzi soprattutto i colleghi delle sovrintendenze sera Elvira Girardi diceva molto giustamente è tutto un lavoro di rapporti personali che si intessono con non c'è altro da dire sono i rapporti personali è la fiducia che la Sovrintendenza riesce ad ispirare al privato
Forse è anche giusto che sia così perché non lo so se un'idea di Stato come si può desumere dalla normativa del DPR del sessantatré
Possa ancora essere sostenuta adesso adesso siamo in un momento di evoluzione istituzionale quindi vedremo che cosa succederà però se noi finché noi avremo questo ruolo di
Conte di di vigilanti su questo patrimonio dovremo in qualche modo fare sì che gli strumenti che abbiamo a disposizione vengano perfezionati e non affidarci soltanto alla capacità di un teste re dei rapporti da parte dei funzionari dei sovrintendenti
Ringrazio per l'attenzione e spero che ci sia può debba
Ringraziamo Paola Tascini per questa
Conclusione diciamo è perché ci ha offerto anche degli spunti molto interessante a mio avviso sul dibattito che e si deve aprire in sostanza che si aprirà o deve se qualcuno riterrei Erode
Lo scorno del di lei corre il dilemma sono sono sempre questi cioè da un lato si fa perno sulla capacità dei sovrintendenti di penetrazione di rapporti eccetera che deve intessere con tutto un
Mondo l'universo diversificato che vada i nobili di antico lignaggio a ai gruppuscoli scusi se uso questo termine scusate ha poteri gruppi della movimento studentesco dall'Asia e che adesso può
Stanno anche in qualche modo risorgendo è perché bisognerà pure vedere quello che va succedendo proprio in questi giorni d'altro canto se invochiamo delle soluzioni normative come ci sembra opportuno io veramente le sarei così molto perplessa perché io non so su quali basi si possa costringere il privato però o o il timore reverenziale dunque l'anno scorso due anni fa c'è stata l'Istituto Gramsci di Bologna una
Un seminario sugli archivi appunto del Partito
Comunista al quale era presente Linda Giuva anzi è stata lei la conduttrice c'era anche Pavone il quale poi certo contate anche chiamata in causa la Sovrintendenza che fa va be la sovrintendenza si presenta in casa altrui di un partito di queste dimensionale più di qualsiasi altro dicendo io voglio dichiarare di notevole interesse sta ma vi posso raccontare un episodio ammodernamento tu che mi è capitato proprio in questo contesto di attenzione diciamo gli archivi e i partiti politici
Proprio due settimane fa io so che il Partito Comunista oggi PDS di Ravenna conserva l'archivio del Partito comunista molto bene riordinato da un dipendente militante chiaramente che lo ha fatto
Adesso non so con quali criteri comunque e ben conservato e ne fui bile bene quando mi sono qualificata come sovrintendente per chiedere un accesso mi ha detto assolutamente di no e netto no bisogna che le parti col segretario o accampato credenze a Agli addirittura col sindaco di Ravenna sa niente da fare anche lui un del PDS uno storico peraltro Pier Paolo D'Attorre no io voglio sentire il segretario se lei può dico ma lei non è una studiosa si sono una studio no ma lei mi ha detto che sovente e allora quindi per dire questo clima una settimana fa è successa
Quindi cosa si sarebbe fatto cinque anni fa
Adesso si stanno aprendo tutte queste prospettive cerchiamo di coglierle però appunto proprio perché abbiamo questa attenzione alla storia dobbiamo avere anche la sensibilità del momento perché possiamo applicare oggi
Concetti che con una sensibilità che ci viene proprio dalla vita quotidiana situazioni a situazioni pregresse
Non non lo so francamente devo dire non lo so io penso proprio ad una quale intanto ecco oggi avere un rapporto consolidati istituzionale con tutti questi centri di fondo che poi lo cerca ma adesso con noi almeno per l'esperienza che ho io in via Romagna lo lo e poi la dieta lo stato si deve accreditare con la sua capacità professionali esterni posso dare è un
Una mia esperienza e portata alla mia esperienza bisogna di fare gli ordinamenti fare le inventariazione e quello è il nostro biglietto da visita di fronte a quello cadono tutte le le regole
Con questo concludo chiedo scusa se ho parlato troppo come al solito e apro il dibattito su questi temi
Poi ho anche detto nel comma
Anzi rimandato a oggi con la scusa del terrore non lo e l'ho preso va be'allora ci vediamo oggi allora anticipiamo
Sì certo anticipiamo di mezz'ora vista che andiamo via prima facciamo punto alle quindici in punto perché molti meno figlia quando ripartire
Raccomanda la puntualità così possiamo parlare con
La
E persone
Giù giù
Siamo pronti senza
Allora il gioco è stato detto produttori vedremo di vigilanza Salvatore ritorno monitor su cui Ludovico Ortona il vigile urbano interventi ti devi passare subito la parola o soltanto un breve tempo altrimenti un giorno celato minori Maroon cinque
Dopo che il suo timbro pubblico dibattito pubblico
Senza alcuna oltre la formalità di questa subito Russo presenta specie ucciso rapido
Anima scusi
Vorrei
Di provincia
Questo contrasta un po'con la organizzazione della vigilanza archivistica però mi sembra in questo caso menzione provinciale anche dopo ventiquattro anni di ordinamento regionale vada fatto perché e quella voi sostanzialmente la dimensione della politica anzi e a volte la dimensione soubrette cinque provinciale quella del mandamento del collegio uninominale anzi tornerà a essere quella quindi nella ricerca nella individuazione della spaziale le cose da cercare bisogna ricordarsi di questa dimensione per individuare chi nel contesto territoriale qua esercitava certe funzioni all'interno delle forze politiche al di là della struttura statutaria e organizzativa delle forze politiche che in genere aveva poi la struttura provinciale ma non sempre a volte le federazioni per l'esito del Partito comunista era su altre amarezze c'era necessità di fame e anche l'organizzazione degli ovviamente altre forze la seconda questione che irride l'importanza di il guardare tutte le altre possibili alle tutte le fonti della storia dei partiti in sede locale per evitare che la storia dei partiti diventi la storia giudiziaria questo sia per quello che riguarda i movimenti
Fino a poco tempo fa detto prima di me di opposizione antagonisti eccetera ma adesso anche per quelle forze che sono state a lungo forze di governo quindi la ricerca di queste fonti però l'altra questione va percepita ma capita in relazione al mutamento del modo di fare storia del partito
C'è un modo classico tradizionale Morandi
Cioè o grandi maestri ma una contaminazione fra storici e sociali richiede alcun modo di fare storia che tenga conto delle funzioni non solo quello che il partito è ma quello che partito fa non nella farsi quotidiano ma nel sistema politico quindi
Questo ruolo di mediazione tra società ammonimenti e istituzioni il partito svolge a quali fonti bisogna riferirsi senza dubbio le fonti interni ma anche a quelle della costellazione intorno al partito si muove stamattina Mario posti per esempio
Solo per comodità cito solo lui perché è stato ultimi che ha parlato infine più facilmente in mente con la costellazione delle organizzazioni anche nella breve squarcio dell'associazione radicale
Di Perugia veniva fuori una serie di altre realtà contesto al fatto che la politica in periferia si studia spiando i partiti ma si studia anche studiando gli altri organismi che con il partito
E quindi gli archivi degli altre formazioni sociali culturali che si e si studia anche attraverso un uso attento delle fonti istituzionali
Non è possibile studiare la ricerca del consenso in sede locale servono non esaminate sola Commissione Edilizia del Comune secondo esaminati
Il modo di agire dentro le istituzioni locali uno dei gli elementi di critica alla partitocrazia è stato quello che abusato dibattiti frequentemente le istituzioni e quindi di consenso anziché affini di sviluppo socialdemocratico territori e del di realtà locali quindi queste cose sono importanti
A volte bisogna adottare dei criteri di indagine mutualità licenze sociali e necessario però che proprio per questo sì faccia più frequente la il rapporto tra gli studiosi di di questa specifica storia nella storia dei partiti e gli alchimisti che si stanno avviando ad occuparsi di queste cose perché nella formazione culturale degli archivisti già è stato laboriosa la introduzione della storia dell'attenzione alla storia contemporanea la l'avvio verso le specializzazioni poiché la storia contemporanea comporta
Cioè una serie di artisti che si occupa di storia della scienza per esempio ecco questa è una storia specialistica la storia del non è solo un ramo della storia contemporanea richiede poi una serie di attenzioni a cose che rispetto alle quali voi uno rischia di non accorgersene quando va a verificare le carte di personalità o le carte di organizzazioni e quindi questa necessità di uno scambio più frequente in questa direzione un'ultima cosa ecco c'è un un patrimonio di esperienza in questo campo maturato fuori negli archivi di Stato ma non sempre perché spesso quali erano artisti di Stato che collaboravano che è quello tra le istituzioni di cultura che quella che quelle che lo hanno per necessità fatto prima delle altre non per tramuta per necessità cronologiche che la rete degli istituti storici della Resistenza molte delle cose che venivano sollevate anche questa mattina nel nel gli interventi che ho ascoltato sono state in parte risolti
Forse male bisogna verificarlo nell'esperienza che dal quarantanove in poi gli istituti storici della Resistenza hanno fatto in questo settore
Carte di organizzazioni carte di di persone carte di istituzioni Sorgenia disse come i comitati di liberazione o altre
A volte anche istituzioni e fasciste e del dopoguerra
Locale e la guida negli archivi della Resistenza pubblicata dall'ufficio centrale e un primo passo per capire che generi di lavoro è stato fatto ripeto molto spesso male perché non non si trattava di Christie professionisti però successivamente anche dal momento che si è costituita una commissione centrale per gli archivi in forma diversa e con certi problemi che si stanno ponendo oggi in questa sede negli atti seminari quali abbiamo partecipato ma che alcuni di coloro che hanno lavorato in questo in questo ambito hanno già e gli istituti poi vale la pena ricordarlo per due terzi dell'Italia ma questa dimensione territoriale e e mi fa essere presente in quasi tutte le
Il problema sono emersi recentemente
Il primo
Alcune
Tutti i leader interventi diciamo
Rossotto
Sensibilizzazione astrattamente
Entrare in contatto
Io chiedo laddove
Fare il nostro
E ancora una volta essere firmato
Sinistra interazioni notevoli interessi
Quali strumenti Winter consegnato controllare organica successiva di questa
Facciamo esperimento la situazione negli archivi privati
Lentamente
Molti di questi rettili notificati hanno fatto perdere diventi
E in realtà i che pure sul documento regolarmente notificati non abbiamo oggi nessuna conoscenza non sappiamo neanche più dove sono allora io mi chiedo una volta che noi abbiamo immesso una dichiarazione di notevole interesse storico come possiamo accorpare in modo i continuare a controllare
La vita e quindi la consultazione di un archivio di partito politico o di personalità
Per cui mi riallaccio a cui la proposta di Torino tentoni mi pare estremamente importante
Riuscire ad ottenere che questo tipo appunto di archivio significa versato ad un istituto di perché a questo punto è veramente unica garanzia che l'archivio poi contigui appunto al PPI recruiting essere consultate per quanto riguarda il problema della consultazione direi i può essere utile ai fini della conservazione dell'archivio sei rinnovi dobbiamo essere molto generosi cioè posso dovremmo accettare che alcune invio venga chiuso una consultazione anche oltre i termini stabiliti dalla legge quindi dovremo Pozzoli vedere
La legge
Se questo può servire diciamo a superare le regole del e uomo politico che appunto tiene presso di sé carte però le carte del del partito gli ha fatto riferimento e magari appunto donna un comune né in cielo né addirittura avere rapporti con nomi come Sovrintendenza nella paura che questo archivio sia poi appunto data in pasto così come spesso ci si esprime agli studiosi quindi accettiamo dei termini più ampi
Nella riservatezza se questo può essere edicola per avere poi
In contatto diciamo più diretto
Questo tipo di detentori
Il un'altra un'altra nostra molto importante mi pare quella di distaccato utilizzare oppure di creare presso istituti di cultura ricchi Stir figure professionali siano essi alchimisti stando e appunto che possono essere distaccati presso istituti di cultura siano messe delle figure professionali è accaduto
Fornite di una serie di titoli eccetera che però siano insomma precisamente individuate come individuati alcuni archivi non comune
Persone che poi fanno anche altro proprio adesso parlavo uno
Con il signore mi ha raccontato ancora solo un anno dalla sua storia professionale
Sì no nella nostra amica nella regione Umbria che entrata almeno in Umbria esatto ed è la regione come archivista è stata Paolo sostanzialmente assorbita e utilizzata per altri incarica ecco questo è una cosa che evidentemente va assolutamente impedita insomma bisogna che quindi riguarda figure se ben precisa
E ancora più utili unicamente io ripeto quello che ho già detto in altre occasioni di annettetelo sessantatré secondo Minerva assolutamente rivista per quanto riguarda questo dunque in cui invece precedenti per il prezzo
Ma permise tutti quanti i suoi punti perché non ci dà assolutamente gli strumenti per operare perlomeno contropiede gli strumenti per operare in una realtà che disgregazione sociale e politica come quella in cui io opero
Poi magari
Abbiamo mi sembra dei problemi che per
L'azione
Il problema credo che Luigi la testa sono un po'con barchette di carta sono è chiesta rispetto sì quindi penso che ci sia anche una l'aspetto l'unico che vada insomma poi compreso dal questore
E lei considerazioni che io volevo insomma sulle quali volevo invitarvi a riflettere riguardano soprattutto questi queste votivo di problemi da un punto di vista normativo e di metodologia di intervento ci troviamo noi archivisti
A da affrontare come insomma è tanta da tanti anni
Situazioni di archivi che si presentano confusi e disordinati
In una certa fase della loro sedimentazione cioè interveniamo sempre continuiamo a recuperare quello che è possibile sulla base di un'attività personale più o meno carica di entusiasmo e più o meno
Grado di contenere i problemi che questi archivi libici un ovviamente il tutto è collegato a problemi di natura normativa cioè non abbiamo un impulso da parte dell'amministrazione centrale che Poste centrale io parlo di amministrazione mistica
Ricordo anche noi come operatori dell'Albergheria ma non abbiamo dei riferimenti dal potere dare nel momento della costituzione nel momento della formazione io non dico se normativi oppure di indirizzo il coinvolgimento ma dobbiamo entrare in questa logica non possiamo come il ruolo dell'archivista intervenire sempre in posizione passiva cioè riceviamo quest'queste sedimentazione dei documentari e non sappiamo voi dobbiamo ricominciare sempre ex novo rimettervi in un certo ordine sistematico e dall'incontro per
Questo è ovviamente un momento di riflessione non non pretendo di di offrire soluzioni ma io ne avverte moltissimo l'esigenza e mi preoccupo di quello che sta accadendo nel mondo degli archivi
Nordico per le nuove associazioni penso nuovi partiti che sorgeranno che si stanno costituendo insomma cerchiamo di intervenire su quelle in modo che non ripeterà gli errori dei loro predecessori solo ma c'è anche il discorso dei di questa realtà archivisti cambiando come Lucia come supporti come nelle strutture insomma ci troviamo un po'in difficoltà perché dalla periferia per lo meno a me accade nell'esperienza quotidiana
Si coglie una un cambiamento mutare quotidiano di fronte al quale noi non abbiamo dei riferimenti da offrire cioè e il protocollo sostituirlo no con degli strumenti informatici eccetera cioè ci sono una realtà che sta cambiando che noi rischiamo di nuovo di Daccico tedesco degli strumenti che non sa prima o poi riscrivere dovremo in qualche modo in qualche modo affrontare come problemino
E questo è un momento di riflessione dal punto di vista normativo dal punto di vista del metodo ecco comprendo perfettamente quello che si diceva cioè l'Archivio di Stato non è il il luogo nella struttura che può ricevere queste e queste questa documentazione sia che si tratti di archivi
Partiti politici ma anche di personalità politiche perché dico questo perché esperienza più recente abbiamo avuto all'Archivio di Stato e deposito temporaneo del io di Aldo Carpi personaggio che appare abbiamo anche già sentito parlare
E c'è un problema costituito essenzialmente dalle difficoltà di rapporti dei quali Nibali si trova inserito nella rivista da un lato abbiamo l'utente che desidera vedere questa dall'altro dobbiamo fare riferimento al proprietario enti o associazioni che ci hanno dato e ci troviamo in difficoltà perché non abbiamo la possibilità di di mediare cioè dobbiamo in qualche modo se accogliere a favore che una parte dell'ente proprietario da a un determinato studioso che magari rifiutarla un altro che insomma costituisce dal punto di vista della trasparenza dell'azione amministrativa costituisce un elemento qui poco diffonde l'archivio Capitini come sapete
Carteggio molto Complesso costi
E stiamo curando l'inventario ma con le difficoltà appunto dovute questa situazione un po'equivoca forme d'acqua né ci troviamo non volendo quando quindi l'Archivio di Stato proprio per la sua struttura per la sua configurazione l'inserimento nel contesto
Perché visti Cannone
The ricettore privilegiato
Questo questa mediazione quindi e le le le io invito era
Su questi problemi circolo Colombo come al solito un po'impreparati ma soprattutto che ci mortifica domandare al ruolo passivo di vado io avverto la
Ascolta buone norme interessa il dibattito che si è svolto in questi due giorni le osservazioni che sono state in parte sono tutte lì grandissimo interesse
Io devo dire che sono d'accordo con quello che ha detto la dottoressa pannello che ha fatto proprio un quadro della situazione
Molto molto attinente alla realtà quello che sta succedendo adesso cioè c'è un imminente c'è stata un'inerzia delle autorità compresa la Soprintendenza archivistica nei confronti del problema dei partiti e vedo che ce ne siamo interessati nel senso che volevamo fare di pubblicazione
Però non ce ne siamo interessati nella dovuta maniera cioè che cosa non abbiamo tanto non abbiamo esercitando per vigilare e perché non l'abbiamo esercitata non l'abbiamo esercitata perché non abbiamo la possibilità di esercitare una vigilanza sugli archivi privati mentre la esercitava sugli archivi degli enti pubblici in quanto è previsto che si vada a vedere come vengano loro archivio corrente
MTV dei privati questa possibilità non c'è
Ora gli archivi li chiamiamo tutti privati ma non sono tutti privati alla stessa maniera non so come dire che stiamo tutti uguali però i maiali dell'isola di che della della patria degli animali sono più uguali degli altri gli archivi dei partiti politici gli archivi delle impreviste
Gli archivi del movimento
Sono archivi che richiederebbero da parte di tutte le soprintendenze un'attenzione nel momento della formazione dei loro
La possiamo fare seconda nella possibilità di il la legge non dice nulla ma potremmo anche fare cioè per sindacare la loro loro interesse storico possiamo andarlo a vedere nel momento della del della formazione del governo potremmo a dichiarare di particolare importanza anziché l'archivio l'attività adesso questa era un'idea che mi era venuta
Tenendo anche conto di come noi abbiamo fatto in Soprintendenza alcune dichiarazione di notevole interesse storico degli archivi degli enti pubblici divenuti privatizzati
Che cosa abbiamo fatto potevamo fare tante cose l'abbiamo fatta un po'stupida comunque serviva a salvaguardare abbiamo dichiarato di notevole interesse storico
Tutto all'archivio non soltanto quello dell'ente pubblico fino al momento in cui era diventato privato
C'è un candidato ambientalista dall'attività ritenendo appunto di quell'ente che da pubblico era diventato privato esercitava comunque la stessa attività e quindi abbiamo dichiarato di notevole interesse storico in un certo senso l'attività di quell'istituto
Non è una cosa la cioè la legge non non lo prevede però potremmo insomma potremmo anche stabilire una cosa di questo genere se l'attività di un archivio di un di un'istituzione privata
è tale da da essere considerata dalla collettività di interesse generale potremmo Panzera di particolare interesse l'attività e come tale vigilare tecnicamente dico esclusivamente tecnicamente sulla formazione dello ratifica questo consentirebbe di avere degli archivi organizzati e evitare che al momento della
Della cessazione dell'attività o di racconti fassana questi questi archivi vengano trattati come io ho visto trattato l'archivio del Partito liberale
Copertina del Partito liberale si trova in terra in ventisette stanze della sede del per che cosa è successo il partito ha dichiarato bancarotta
Ci sono stati due tipi di di liquidatori il primo limpida non è andato a prendere i mobili dopo averli sequestrati
E dovendo riprendere per venderli alla somma ventisette stanze di mobili di due milioni e mezzo quindi questi bambini sono stati venduti all'asta per tre milioni e mezzo ha svuotato completamente gli scaffali del degli atti dell'archivio della biblioteca
Del partito liberale
Che era disseminato in diverse stanze quindi ci sono ventisette stanze di carte messe per terra carte libri stampati manifesti e cioè una cosa
Pietosa
Io mi sono arrabbiata moltissimo perché avevo scritto al Partito liberale come tutti gli altri partiti in epoca non sospetta ciò un paio d'anni fa
E va cercando di spiegare che se avessero accettato la dichiarazione in tempo utile non sarebbe avvenuto quello scempio nessuno si sarebbe permesso di di togliere dagli scaffali dei documenti dichiarati di notevole interesse storico Jacques da da peccato non lo sapevo se lo avessi saputo insomma comunque non hanno saputo credo che la stessa fine beffata abbiano fatto le carte del partito socialista Ponsacco sta succedendo recante la democrazia interna li abbiamo recuperati perché ne siamo bravissimi a recuperare in extremis le cose cioè abbiamo salvato il partito liberale il le le carte della democrazia cristiana saranno versati in un istituto culturale
Il partito radicale è stato dichiarato comunque è un partito ancora se vedremo che cosa si potrà fare per partito Repubblica dove ancora qualcosa si può fare partito socialdemocratico l'abbiamo invece perduto per sempre credo otto non sa bene ma comunque insomma abbiamo fatto questa operazione di recupero però una cosa affannosa che si fa dopo che si fa male che si fa quando le carte sono già tutte quante mescolate abbandonate si potrebbe fare questo tipo di attività
Io non sa quanto sia possibile farlo fra dovremmo provare a farlo
Anche a prescindere da una normativa che ci sarà ci sarà cioè vigilare quando si forma un archivio perché nell'archivio della personalità politica lì è molto difficile entrare insomma hanno finché la tv finché la personalità politica si muove tra un'istituzione un partito politico o l'industria poi in qualche maniera
Qualche maniera grazie
Accettare una vigilanza soprattutto se una vigilanza partecipe in grado anche di dare un contributo di fornire una consulenza tecnica soprattutto se la Sovrintendenza avranno dei mezzi economici
Per aiutare questi istituti che stanno organizzando i loro archivi credo che qualcosa si passa
Ultimo discorso quello degli istituti culturali benissimo istituti culturali che accettano
Gli archivi negli archivi dei privati
Ma non benissimo quando questa chimiche prima divengono disseminati sul territorio come abbiamo avuto motivo di osservare anche oggi
Cioè il tale la tale personalità politica siccome nata a Mantova lascia il suo archivio Mantova quando invece la sua attività la svolta magari a Roma non so se perché era senatore perché era deputato perché era un uomo politico
Oppure una parte a Mantova una parte a Roma una parte all'Archivio centrale dello Stato una parte all'Istituto culturale una parte da un'altra fondazione in questo modo credo che la disseminazione non favorisce negli studi nella conservazione delle
Poi verso
La cosa l'altro appello che io ho molto gradito della dottoressa farmelo era quelle delle regole deontologiche
Benissimo prendiamo prendiamoci gli archivi in qualche maniera che qualcuno provveda a loro però tenendo conto che questi archivi che sono particolarmente delicati perché sono archivi di parte non vengano conservati che non vengano studiati in maniera di Pato vitale
E e quindi questo è questo compito che lo può assolvere secondo me soltanto le sovrintendenze archivistiche
Che dovrebbero essere non dico al di sopra delle parti ma sono al di fuori delle parti potrebbero garantire diciamo il giusto equilibrio tra i diversi settori in cui si è mossa la sposa per il momento vasto il testimone
Sono che fa parte della Fondazione Ugo Spirito
Mi riallaccio a quello che ha detto la dottoressa principe poc'anzi
Facendo una carrellata
Dalle borse
E dei relativi archivi ovviamente non parlando ma non per colpa sua perché proprio c'è poco da dire sugli archivi della destra una specie di ospite sconosciuto alla politica italiana almeno dal punto di vista stilistico
E
Del quale non tanto come fondazione non tutto a livello personale come ricercatore sto cercando di
Occupa
La situazione questo convegno Direi molto importante e fondamentale ai fini di questo discorso perché l'esito delle intese come movimento lungo lungo monarchico il movimento sociale non hanno conservato centrale e questo nel in questi cinquant'anni
Nessuno di questi tre momenti mai rinvenuti il dovere mantenere pertanto gentili periferici diventano fondamentali gli archivi periferici sono fondamentali in genere per tutti i movimenti politici che vengono essenziali in questo caso perché
Non soltanto le pubblicazioni periodiche pensano i giornali
Il primo il materiale di propaganda gratuita l'attività politica locale le interconnessioni con il tessuto provinciale regionale sono fondamentali Arena queste votazioni anche la necessità occuparsi non soltanto ovviamente predisposti del movimento sindacale perché molto spesso discorso politico locale a una strettissima connessione discorso sindacale molto più di quanto ne abbia a livello nazionale
Ovviamente il recupero di questo materiale deve essere deve essere deve avere come punto di riferimento ma il punto d'arrivo essenziale l'applicazione da parte di studiosi e quindi abbiamo un punto abbastanza delicato
Grazie
Ci sono i violini niente come l'orologio ragazzi
Vero così
Ce l'ha con me è stato a
Unica
Nella quindi
Abbiamo così
Mi sembra che aveva si sente si bensì forse era un po'alto quello questo mi sembra che sia più
Va be'
C'è chi sono io
No dirlo
Va bene ho capito la compagnia va be'd'accordo appurato questo possiamo andare avanti
Dicevo che per quanto riguarda gli archivi periferici evidentemente il problema è anche il problema degli archivi di persona perché negli archivi periferici qualche volta succede di trovare relative dalla Federazione l'archivio di uno organismo istituzionale ma molto spesso e soprattutto per quanto riguarda il mondo della destra e molto più facile o molto meno difficile trovare l'archivio della persona
E qui entrano ovviamente una serie di problemi
La difficoltà di venirne in possesso la difficoltà di dichiararlo la difficoltà di visionarlo
Questo un po'per un senso innato di individualismo che contraddistingue questo polo politico un po'opere un senso di sospetto per utilizzazioni improprie del materiale medesima
E credo che a questo fine possono essere abbastanza utili possesso abbastanza utile una sorta di camera di compensazione determinata dagli studiosi
La Soprintendenza
Gli organismi preposti alla conservazione degli archivi insieme con gli studiosi del settore possono fare un lavoro di grande utilità insieme una oggi si dice sinergia si dice il momento quindi utilizziamo anche in questo caso perché probabilmente intanto gli studiosi possono servire per l'individuazione del materiale per l'individuazione delle persone a cui rivolgersi
Ma anche per garantire quello che probabilmente e il punto di riferimento principale il punto d'arrivo principale di questi personaggi e cioè la loro valorizzazione e la valorizzazione come è stato detto più volte in questo in questa giornata di convegno viene data sì certamente dalla conservazione marine soprattutto data nel momento dell'utilizzazione di queste carte
E della costruzione di storie a livello voglio dire dalle tesi di laurea fino ai saggi
Ai saggi più articolati che più seri
Quindi un rapporto fra studiosi università non necessariamente università mai sono istituti culturali
E necessariamente questo introduce il punto il problema degli istituti culturali che devo dire con soddisfazione ho sentito da più parti
Sollevare in questo in questo convegno
Gli istituti culturali hanno necessità di essere liberi e autonomi
Ecco io direi che alla domanda che si poneva la dottoressa principe in merito alla utilizzazione seria e diciamo sine ira et studio delle carte di parte
E questo lo devono dare gli studiosi la garanzia la devono dare gli studiosi non possono darla altri non credo che la Soprintendenza possa garantire una utilizzazione può garantire un uso corretto del documento però nel momento in cui il documento viene interpretato questo riguarda esclusivamente lo studioso e la sua responsabilità la mia coscienza
Certo deve trovare le carte spesso io parto concerto io dico dal momento in cui trova le carte
Cioè
Certamente
E io credo che l'Istituto culturale debba svolgere una funzione importante in questa in questo senso lo studioso singolo certamente può dare ampie garanzie ma lo studioso inserito in un istituto culturale nell'accertamento di maggiori
E e provare gli studi culturali è un problema anche legislativo non è soltanto un problema di auto o di autocorrezione sa mi riferisco a questo proposito alla riforma della centoventitré non abbiamo avuto per da Milano centottanta ad oggi
Abbiamo avuto finanziamenti a duecento duecentoventi istituti culturali con o senza riconoscimento giuridico con o senza rendicontazioni finanziamenti a pioggia che sono serviti
Spesso per iniziative lodevoli ed encomiabili spesso per iniziative più dubbie
Un problema di finanziamento degli degli archivi dell'utilizzazione della catalogazione della fruizione e della valorizzazione dei medesimi archivi
Si potrebbe pensare ad un'iniziativa ad hoc
Per quanto riguarda gli archivi in Rete si potrebbe pensare a a quegli istituti che hanno archivi in Rete biblioteche in SBN e quindi garantiscono un servizio alla collettività un servizio agli studiosi
Si potrebbe pensare addirittura lo dico così tanto non mi costa nulla e quindi lo posso dire alla creazione di una ufficio centrale degli Istituti culturali
Mentre oggi abbiamo l'istituto centrale dei Beni Archivistici beni librari degli istituti culturali uniti insieme forse uno un ufficio centrale degli studi culturali potrebbe essere ad hoc dato che non lo devo fare io lo posso dire quindi la cosa non mica nessun problema
Il primo è quello di garantire a questi istituti non un sopravvivenza da Stato assistenziale e quindi ma garantire una servizio e soprattutto rendicontare e soprattutto garantire una serietà di impiego del denaro pubblico
Mi ricordo mi
Mi ricordo certe certe
Certo mi ricordo certo mi ricordo
I
Ma
Molto
Cioè
Comitato di settore compreso
Lo so però posso anche detto una cosa che da una settimana è in discussione in Commissione cultura al alla Camera la nuova centoventitré
Che si basa sostanzialmente sulla trentacinque della legge regionale del Lazio che
Ricordiamo di in qualche modo degli istituti culturali hanno contribuito a a mettere in piedi quindi io credo che questo sia una nota positiva
E previsto riconoscimento giuridico come condizione fondamentale per ottenere i finanziamenti sono centoventitré e previsto previsto una rendicontazione previsto un una presenza di archivi di biblioteche
Che da destinare al pubblico quindi ci sono dei vincoli ben diversi rispetto alla vecchia centoventitré questo mi sembra una una nota positiva e speriamo che questo Parlamento la possa portare avanti
Io ho finito non ho altro da dire
Forse pensa che non c'è allora questo sarebbe
Dunque io sono Linda Giuva sono un archivista di Stato collabora ormai da molti anni con l'Istituto Gramsci la Fondazione Istituto Gramsci di Roma e quindi sono qui in questa veste diciamo di collaboratrice della Fondazione Gramsci di Ronchi
Come ormai si è ampiamente detto in questi tre giorni pari ormai evidente a tutti che gli archivi storici del partito comunista italiano sono gli unici archivi
Insistenti ben conservati e anche direi valorizzati insomma esistenti oggi in Italia
Quindi noi ne rappresentiamo diciamo se vogliamo un'isola felice questo in questo passo panorama desolante difficile travagliato che la Ippoliti cerchi di personalità di personaggi politici eccetera eccetera
Un'isola felice possiamo dire anche perché non soltanto questi archivi e qui parlo naturalmente di archivi storici perché
Dato che c'è poi un altro grossissimo problema che quelli sono gli archivi correnti è bene specificare vide percorsi quindi noi parliamo di archivi storici
E e quindi dunque
Christiès ispettivi storici esistono e questi archivi storici sono stati anche diciamo c'è stata una linea da parte del Partito comunista poi ripresa dal PDS di cessioni diciamo del proprio patrimonio archivistico alle istituzioni culturali
E su questo vorrei dire soltanto alcune cose anche perché
Per fatti diversi incontri seminari l'ultimo quello tenuto il trenta giugno all'Archivio centrale dello Stato dove è stato affrontato diciamo più particolare trattamento il problema della formazione d'archi olimpici
E quindi rimando agli atti che usciranno fra non so quando insomma di questo seminario però ecco qui diciamo oltre tuttavia soltanto alcuni dati
Che uno e nuovo diciamo un elemento nuovo nel senso che nel luglio del mille novecentonovantaquattro qualche giorno dopo il seminario la direzione del PDS a di cisto
La il passaggio dell'Archivio Storico del PC alla Fondazione Istituto Gramsci ora anche ex induce stare utilizzazione perché la la la Fondazione Istituto Gramsci conserva già una parte del materiale dell'Archivio Storico tipici
Però fino adesso questo materiale consistito in fotocopie
Di serie più o meno complete diciamo perché diciamo il rapporto tra Botteghe Oscure Fondazione estrema è stato il rapporto lungo articolato che ha vissuto come tutti i rapporti di del dei dei momenti in effetti voglio dire difficile ma insomma sicuramente diversi quindi diciamo iniziato con un rapporto saltuario periodica per quanto riguarda l'archivio epici del secondo dopoguerra e perché per quanto riguarda gli architetti ci dal ventuno al quarantatré la dell'Istituto Gramsci conserva i microfilm tutto il materiale che originale si trova a Mosca
Presso il centro di conservazione russo ex istituto del marxismo-leninismo
E quindi per il secondo dopoguerra Chavo questo rapporto è stato un rapporto insomma
Difficile per cui in alcuni momenti in nel tunnel all'inizio era un rapporto in quella Botteghe Oscure mandava soltanto belli dei materiali che potevano servire a delle ricerche in fotocopia
Nel mille novecentottantotto sia una prima tappa di questo di queste evoluzioni diciamo è c'è una decisione della direzione in cui si prevede il versamento però in fotocopia dell'archivio del PC cominciando dagli serie ritenute più importanti politicamente quella direzione del Comitato Centrale Segreteria
Eccetera
Ecco però rimaneva questo problema insomma che non ci tiravamo dietro come fondazioni e che e presso la Fondazione esistevano delle coppie e questo significa attiva dei problemi per quanto riguardava l'utenza per quanto riguardava la trasparenza la problema delle scelte della selezione se c'era chi la faceva questo materiale eccetera
Questo problema è stato superato e che appunto nel luglio del novantaquattro c'è questa decisione di Bertarelli originali dell'archivio del Pci dal secondo del secondo dopoguerra fino al mille novecentonovantuno anno di nascita del del PDS
E stiamo appunto insieme la Brando una convenzione che specifichi meglio il questo questo pro questo questo rapporto
Ora questo archivio parte pochissimi dati l'archivio storico del PC perché vada quarantatré quarantaquattro fino al novantuno consta di cinquecentoquarantadue metri lineari di questi metri lineari duecentottanta subordinati e quindi è una vastissima nastroteca
Che data dal mille novecentosessantuno
Ora
Quindi questa politica di cessione che si è realizzata pienamente diciamo nel luglio del novantaquattro anche in periferia naturalmente la cosa è stata a seguito anche se non ci dà una linea politica culturale molto esplicita facciamo ma né i fatti
E cosa andavano in questa maniera cioè quindi conservazione dell'archivio da parte di federazioni sezioni dirigenti eccetto naturalmente a divertirmi Belli diverse modalità con la Cuneo cioè chiaramente come succede nella vita di tutti di archivi non solo per il partito
E come è stato notato poi come è stato messo in evidenza questo segnale novembre del novantatré che abbiamo avuto a Bologna qui ha partecipato anche appunto la sovrintendente dell'Emilia Romagna
C'è diciamo la tendenza in atto nella e che questa diciamo questo patrimonio archivistico anche da parte delle realtà periferiche Vieri ci tutto
Forme che possono andare da donazioni e dalla dal deposit eccetera o diverse forme viene ceduto alle istituzioni culturali presenti nel territorio
Situazioni culturali che possono andare dall'Istituto Gramsci laddove funzione dove esiste possono andare agli istituti storici per la resistenza che vanno alle biblioteche locali
Del delle cose non mi risulta agli archivi di Stato
Che dove si formano centri di documentazione eccetera ecco però la tendenza e quell'appunto di una cessioni di questo patrimonio archivistico la messa a disposizione pubblica
Quindi
Questo diciamo appunto nel nel novantatré e nacque nel novembre del novantatré è stata fatta questa mappa diciamo della del pro soprattutto no soprattutto per il nord Italia alcune sulle zone del centro questa mappa che ha evidenziato appunto le dislocazioni degli archivi storici deficit periferico è nata lì forte l'esigenza che adesso verrà ripresa a fine anno all'inizio dell'anno prossimo di di formare coordinamento
Elaborare delle linee intentare azioni di ordinamento cioè per lavori tecnici diciamo su questo su questo materiale
Quindi da una parte volevo dire quindi conservazione di questo patrimonio mette a disposizione del pubblico all'altra anche un'opera di valorizzazione da parte diciamo dell'Istituto Gramsci e qui riprendo una cosa che ha di Roma
Alcuna gara c'è qua dal quale aveva accennato stamattina il dottor Dentoni di questa guida genere questa guida dagli archivi della Fondazione Istituto Gramsci
Che dovrebbe uscire entro l'annuncio che uscirà entro l'anno avvertiamo le terze bozze perché non penso che subirà ulteriori ritardi è però ecco la cosa importante e che noi abbiamo cercato avvenuto il racconto degli arbitrati Moni archivistico conservato la Fondazione Istituto Gramsci a cui gran parte composta dall'archivio del Partito comunista
E dai dirigenti dei partiti e dei più grandi dirigenti del Partito comunista gran uscito gli atti ecco si Reja mentre eccetera ed altri alcuni anche intellettuali di area comunista
Tipo la veranda Visconti eccetera ma abbiamo cercato di fare questo sforzo a grazie quel gusto del presenti ci hanno dato una mano quindi di fare una guida un po'più sommaria del patrimonio archivistico presente anche negli istituti Gramsci
Diciamo periferici anche se il termine non è esatto perché non c'è un rapporto tra centro e periferia sono tutte istituzioni autonome
Ecco quindi questa guida darà conto non soltanto della del del di Roma Marche di questi istituti Gramsci di Alessandria di Ferrara dell'Istituto Gramsci Emilia-Romagna dell'Istituto Gramsci delle Marche del Piemonte di Puglia
Questo Gramsci siciliano questi ultimi due hanno effettivamente un carattere regionale nel senso che raccolgono molte realtà archivistiche provinciali
Dell'Istituto Gramsci toscane visto da Gramsci bento noi diamo conto di questi istituti perché sono quelli che conservano patrimonio archivistico indipendentemente dal fatto se siano aperti o chiusi alla consultazione
Per esempio i noi sappiamo per certo che distrutto Veneto in gravissime difficoltà lo stesso vale per l'istituto
Per Ferentino per quello toscano però noi abbiamo voluto comunque dare conto di quello che conservano questi istituti anche perché speriamo che questo possa costituire spinte riusciamo a fare qualcosa ora il problema quinti del grande uscire della dei letti visto il deficit è un problema anomalo rispetto rispetto al panorama in cui si è trattato in questi giorni
Nel senso che questi archivi Sisto no ci sono delle istituzioni che sono che lavorano per la valorizzazione di questo archivio eccetera quindi il problema non è più il partito non è più la sensibilizzazione di di di soggetti politici affinché questo materiale venga conservato ricoverare
Appunto salvato quindi non si tratta più neanche di stabilire norme statutarie nature giuridiche eccetera come si discuteva perduti discusso nella a Trento nel nel novantuno
Ma il problema è appunto a quello delle degli istituti culturali e qui io Tiozzo perfettamente d'accordo su quello che ha detto parlato
Per la fondazione Ugo Spirito e tutte questo cioè appunto quali strumenti quali risorse quali come può sopravvivere un'istituzione culturale che
Delle quali svolgono appunto dei servizi un servizio pubblico perché mettono a disposizione libri e vecchi
Ecco io anch'io come parlato sono molto contenta che in questa assise diciamo composta prevalentemente da sovrintendenti perché visti dal ministero si sia affermato con forza
Il fatto che le istituzioni culturali devono sopravvivere devono vivere e che hanno un ruolo e una funzione importante nella nostra nella nostra vita culturale
Nella nostra vita culturale
E e quindi sono particolarmente contenta che si sia escluso credo abbastanza radicalmente l'ipotesi di affidare per gli archivi di Stato che era un'ipotesi che viaggiava molto negli anni precedenti di affidare tutto sommato agli archivi di Stato queste queste formazioni negli anni precedenti al ecco ecco io naturalmente non sono non solo dopo resta innovatività di Stato e lavorando in un archivio un archivio di Stato non sono d'accordo su questa ipotesi e non soltanto questo
Ritornare a vivere fra l'artista di Stato non soltanto perché si quantifica l'arma pluralità e un pluralismo politico di soggetti ma anche perché credo che gli archivi di Stato
E non soltanto perché irrealistico
Perché credo che gli archivi di Stato abbiamo dei compiti istituzionali che non siano quelli di tutelare la gli archivi privati ma che abbiano come compito quello del di consultare gli archivi delle amministrazioni statali che un problema drammatico quindi c'è l'idea appunto che dagli atti di ritardo basta prendere anche gli archivi privati sia una cosa controproducente per la funzione e per per i compiti degli archivi di Stato
Quindi sono per ripeto particolarmente contenta che qui questa cosa sia apparsa ecco dopodiché dopodiché il problema dell'esito dette degli istituti è un problema drammatico nel senso che appunto come diceva parlato come diceva
Per mancanti manchiamo completamente di risorse e di possibilità quindi benvengano ipotesi o proposte come quelle che ha fatto il dottor tentoni Mino quello no che significherebbe non soltanto assicurare la scientificità di un lavoro non soltanto è assicurare un rapporto più organico con il ministero
E significherebbe anche uno spiraglio notevole fogli finanziario per qua sulle spalle sulle spalle di questi istituti ma io credo comunque comunque che il problema centoventitré eccetera che che ci sia che poi un problema di organizzazione degli istituti Carta di Noto che è una linea che gli istituti stanno seguendo con l'Associazione italiana della
Dei degli istituti culturali con il consorzio che e la diciamo una possibilità e una speranza insomma che e mettendosi insieme scelto questa rete si posso acquistare anche un peso
Politico e culturale maggiore una voce più alta a fare la voce più alta diciamo esecutivi ma io credo che quel problema si anche e diciamo e l'interlocutore l'interlocutore statale nel senso ecco si si diceva pranzo appunto e il problema si allarga il problema della della del dei degli istituti culturali si allarga fino e non si sente
No c'è il problema di una riforma non solo della normativa come è stato più più volte detto qui ma anche una riforma di questo mistero perché ecco lei sovraintendenza archivistica e dicevamo stamattina
Bisogna ennese archivistica con le quali gli istituti culturali ben volentieri hanno dei rapporti di studi culturali che funzionano e che hanno un patrimonio archivistico
E che vogliono fare determinate cose che vogliono essere aiutate ben volentieri hanno un rapporto con il sovrintendente archivistico quindi bisognerebbe potenziare queste solennemente archivistiche ma il potenziamento non può avvenire a mio avviso attraverso un aumento quantità o soltanto attraverso un aumento quantitativo del personale
O a si pone o attraverso l'elaborazione di strumenti normativi che siano diversi attraverso anche una struttura che deve essere completamente ripensata perché questa è una struttura che nasce nel mille novecentosessantatré
Nasce a ridosso di una situazione dello stato che lo Stato italiano dove non erano state neanche date le regioni voglio dire come si fa a pensare di portare ancora avanti senza parlare poi appunto degli sviluppi della storiografia c'è tipici ha più ne metta ma insomma è una una forma stato una forma ministero
Una funzione che viene è stata elaborata in un particolare momento storico che adesso non regge più
Quindi degli istituti culturali diciamo il problema Enrico il rientro e della riforma del ministero e essenziale perché questo significa avere degli interlocutori snelli più immediati dove significa avere degli interlocutori veri e non dei poveracci che si affannano dicendo scusate non ce la facciamo devo dire giustamente insomma
E
Questo e da prendere in conto
No questo no sono sempre sono sempre no bisogna creare dei legami bisogna sempre rispettare l'autonomia l'autonomia non l'indipendenza
Ma questi esiste anche per la legge scusi nel senso che
Sì esistono esistono delle altre cose come oggi noi diamo conto gli istituti culturali danno conto di come vengono spesi i soldi danno conto
Massimo
Guarda
Per
C'è
Guardiano di carne io lavora lavoro negli archivi di Stato credo non mi può dire la legislazione
Per qua
Sì
Sì sì ma io credo questa è la mia posizione non è solo la mia posizione in realtà è la posizione di tutti quegli istituti che hanno un patrimonio archivistico e che hanno voglia di metterlo a disposizione perché spendono soldi li spendono il dio c'è anche il problema della Consulta abilità non esiste anche perché ma esiste un Regolamento esistono regolamenti esisteva no per quanto riguarda per esempio la Fondazione Gramsci non ci rifacciamo interamente alla normativa del mille novecentosessantatré in alcuni casi siamo anche più libera
Ma per questo per questo si può aprire un dibattito come si suol dire
Non è non è la stessa cosa no no scusi signora Costanza ma come come fa a dire che non è la stessa cosa perché la un organo statale non è la stessa cosa ma un organo pubblico non è la stessa cosa da un organo privata crea una riconoscimento giuridico sotto e così diverse sono delle normative che esistono i soggetti che vivono cioè voglio dire
Non è questo
Ma anche l'università c'è l'autonomia amministrativa
Qualora si ma non si può non è quello io non so diciamo
Duplicati
E io benissimo
Ma no ma non è la stessa cosa innanzitutto ma perché io non sono d'accordo perché l'Archivio di Stato secondo me appunto deve avere bene avere un altro raggio di azione
Si dovrebbe preoccupare di cose gravissime lo parlo per esperienza personale che quello dei depositi
Delle delle delle delle amministrazioni centrali o dell'ufficio è stata quindi che già quello che disastro voglio dire poi ci sono tutte queste altre fondazioni questi altri istituti che hanno una loro storia hanno la loro radice hanno un riferimento culturale hanno del voglio di che mettono a disposizione persone Energia patrimoni eccetera in un rapporto di collaborazione con lo Stato
Dove ci sono delle regole da rispettare benissimo benissimo ma per io personalmente ritengo
Se al di fuori no no non era o non era non era quello non era un vincolo ben lungi da me l'idea di diventare no io dico che la riorganizzazione di questo settore privato pubblico diciamo non può essere pensata
Senza mette anche in discussione una riforma del ministero che vede e le le le le strutture piliferi rimise in particolare la sovrintendente del rivitalizzante con un in modo tale che tra queste strutture pubbliche o private che queste con queste nuove auspicabili strutture dello Stato ci possa essere un effettivo reale rapporto
Di dialogo di di collaborazioni di cose c'è cioè voglio dire discorso
Vede più soggetti
Messa ogni tanto ci dobbiamo lanciare se no può avere anche che tristezza dell'azione gestione delle idee si scusa ho finito sette
Vuole
Allora
No noi abbiamo bisogno
Ogni anno rimane basta
Diamo la parola ad Antonio
No
è una cosa brevissima relativa proprio a questa ultima questione i miei ricordi gli studi del manuale le istituzioni lindo pubblico di Costantino Mortati nel delineare la forma dello Stato italiano parlava dello Stato-comunità
Che contiene al suo interno costato amministrazione le Autonomie pubbliche e le autonomie delle formazioni sociali
In questo caso siamo nello sviluppo delle Autonomie delle formazioni sociali cioè la forma Stato italiano una repubblica delle autonomie finché esiste si articola funzionalmente con questi tre settori no ecco lì le istituzioni cultura solo un'autonomia delle formazioni sociali come l'università le accademie dell'articolo trentatré della Costituzione ecco e il meccanismo è quello del coordinamento fra le funzioni dello Stato amministrazioni all'inizio dell'autonomia pubbliche enti territoriali e non territoriali
Sociali formazioni sociali istituzioni di cultura privati aziende eccetera quindi il ruolo è quello della Soprintendenza diceva giustamente internet dell'Emilia Romagna
Dice ma un ruolo Nozzi incerto è il ruolo di far funzionare quella funzione delle dell'amministrazione dello Stato che non è solo la funzione di imporre obblighi ma anche la funzione promozionale nei riguardi ne nei riguardi delle autonomie sociale questo gravidanza quindi questo e nello stesso tempo però legare l'erogazione di fondi pubblici alla erogazione di servizi da parte dei dei privati non secondo determinati criteri di carattere o convenzionale come quelli che già esistono nella legge perché concede finanziamenti proprio per il riordino degli archivi o secondo altri nuovi criteri anche su base di convenzione
Come in qualche campo affatto
Come è giusto che sia il improponibili prezzo dieci minuti libero C Durning innanzi al suo zio perché il cerchio sì quel giorno
Un Barbablù di Bartók piccola contro l'istituzione sugli sì Marco Benedetto il preludio Signor Gesù quindi un un avvertimento vedi gli aiuti di Stato in bilico proprio per questo gli atti pubblici sul muro ripeto il suo cugino proprio dove illustrato con Giulio Brogi documentazione nuovi padiglioni sul pubblico impiego in realtà che ne so qual è il senso conclude vi comunque le quattro carte di cui parla di che stanno indebolendo i sbagliato e che saprà comunque il lungo l'equatore per disabili legge istitutiva Betlemme supplente accusa quell'immobile sarebbe deluso oggi chiuso col muso bambini osservazione di principio volgere il riscatto via dovuto probabilmente tuttora in attività carbone a Brema ivi è stato soprattutto e nel momento in
Qui perviene documentazione ci troviamo in difficoltà e non possiamo allo stesso modo con i destinatari gli utenti hanno diritto cinquant'anni
Se tutto messo incomprensioni
E si avvale
Queste le cioè oggettività
C'è qualcuno che vuole intervenire
Un c.t. Gibellini Barroso proprio per il sociale voglio dire Benito discussione
Soluzioni
Un obbligo e da quando servono sulla parecchi
Ma
Continentale
Sì
No io per quanto riguarda quello che diceva il professore sull'autonomia ma io non credo che l'autonomia si realizzi nella conservazione del materiale archivistico
Si potrà out giustamente realizzare negli studi nella consultazione dell'interpretazione ma la consultazione vera e propria
Io non non capisco perché ci debba essere automaticamente
L'esistenza di un archivio di Stato e del vicino magari alla stanza a fianco un Istituto di concentrazioni di altri fondi che possono essere bellissimi consultati nella stessa sala visto la stessa
E riordinati dagli stessi attivisti di Stato facciamo dei duplicati
Cioè non riesco a capire l'utilità di questa doppia conservazione ci saranno degli istituti archivistici che non ci riescono perché non hanno abbastanza
Ecco il
A ai ecco allora allora sì se tutto dipende dal fatto che non abbiamo spazio non abbiamo personale un altro paio di maniche
Ma ci sono molti privati che per ragioni personali affettive preferisco una biblioteca preferiscono appunto la fondazione e questo mi pare che invece sia un senso dalla pluralità dell'ONU
Della possibilità di esprimersi per quale motivo glielo dovrà mo'o conculcare dobbiamo invece garantire a tutti perché un diritto costituzionalmente garantito l'accesso sì ma non possiamo garantire sia come facciamo negli archivi di Stato attraverso
La vigilanza mi dispiace usare questo termine non è quella della legge non posso
Inventarne un altro appunto con l'attività della Soprintendenza archivistica mi pare ci troviamo d'accordo
Le sovrintendenze archivistiche hanno questo compito già ora perché in fondo quando si dice che il privato lo studioso deve accedere all'archivio anche del o di un ente pubblico attraverso la Sovrintendenza archivistica
Si fece proprio questo che deve rimuovere come in effetti si fa gli eventuali ostacoli e gli studiosi arrivano poi c'è anche il fatto che molti istituti volti comuni hanno il loro archivio storia sezione separata con un Regolamento che viene approvato dalla Soprintendenza archivistica ripete l'esperienza dell'Emilia Romagna non penso che possa essere esportata facilmente cioè non ci vuole
Granché a farlo ma conculcare questa libertà sì oppongono Baldas ma allo stato attuale non voglia da
Nel prendere spetta se Palazzo successa una io occorre accertare
Insomma
So no Isabella orefice lavora attualmente alla Soprintendenza archivistica per il Lazio però ho lavorato per sono stata assunta richiedi fa ha lavorato per quattro anni all'Archivio di Stato Emily Napoli
è poi la chiesa no no lecito non per no per fare queste cose per dire che vengo da una situazione cioè attivisti di archivi di Stato cioè Quinzio marinata desse alla Soprintendenza
Mi rendo conto che gli archivi di Stato io sono stata sia Napoli dove certamente il problema del personale non sembrerebbe quello certamente numero e sa ingegneria va be'no io comunque dico non sono stata a Mila no dove invece il problema anche del numero e chiaramente c'è un problema chiaramente diametralmente opposto però io mi sono resa conto per quel quella minima esperienza che ho potuto avvenire
Che Noemi tra l'altro noi stessi a Napoli e a Milano non eravamo assolutamente in grado nemmeno di poté mettere a disposizione degli studiosi a Milano ha poi era quasi impossibile i fondi che ove ci fosse stato spazio venivano versati dai ministeri e neanche attraverso le commissioni che non funzionano bene perché non funzionano bene no sì
Noi non abbiamo la possibilità ed è assolutamente utopistico pensare che gli archivi di Stato possano assorbire non solo il pubblico bene ma anche il privato quindi in realtà secondo me un collegamento con lo Stato ci deve essere perché questo deve deve d'essere una tutela
Di conoscenze consultabili tappe da questo punto di vista ma poi laddove ci sono gli istituti culturali ad atti secondo me personalmente penso che ben vengano
Mamma mia responsabilità
Sarò si apre sarò brevissimo
Io vorrei aggiungermi alla schiera di quelle che hanno detto
Che
Non è possibile pensare di risolvere il problema della conservazione finale di questi archivi con la Rete degli archivi di Stato
Mi piacerebbe sintetizzare tutte le cose giuste che in questo senso ho sentito non è un problema logistico non è un problema soltanto di personale è un problema
Complesso
Ma in sostanza riferibile
Alla volontà al rispetto della volontà delle propensioni dei produttori e dei possessori dei detentori di questi archivi che hanno diritto a conservare anche se attenuato
Il controllo di questi archivi di no e dall'altro non nascondiamocelo se anche non ci fosse questo è un problema
Di cultura tecnica e di preparazione professionale del personale della Rete degli archivi di Stato
Che avendo non per sua colpa ma perché concentrato indirizzata su un tipo di documentazione non può di punto in bianco perché queste cose non si inventano con un corso di aggiornamento di tre metri
Non può di punto in bianco essere convertita anche se fosse materialmente possibile a fare un altro tipo di mestiere
A Torino faccio un esempio
Per motivi di salvataggio in extremis
Della di un di un fondo molto importante l'archivio Federazione lavoratori metalmeccanici che non poteva essere spartito tra le tre organizzazioni sindacali sostanzialmente per questo
Si è depositato
Un fondo di più di mille buste
In archivio di Stato di Torino
è presente Paola caloriche per l'Archivio di Stato se ne occupa lei potrà dire quanta difficoltà no logistica perché cosa volete che siano ben attere l'Archivio di Stato di Torino mille buste fanno ridere solletico
Ma a reperire il tempo e soprattutto a riapro appropriarsi di una cultura tecnica di una conoscenza storica particolare per
Governare queste carte ancora oggi a Torino se non c'è Paola Caroli o eventualmente in arrivo dalla Soprintendenza non c'è nessuno che sa aiutare qualcuno a consultare quest'archivio che purtroppo è dotato di strumenti in mano una completa inventariazione
Quindi non può essere dato in consultazione questo è un caso l'ultima cosa queste ipotesi
Certo certo
Certo ma Paola Caroli se vuoi ti spiega la sua difficoltà non personale di una persona formata su certi tipi di documentazione a farsi una cultura storica del sindacato di questi anni a capire per esempio a capire ti assicuro che è una cosa che può far venire il mal di testa
La la terminologia degli organismi direttivi delle strutture unitario del sindacato metalmeccanici negli anni settanta è una cosa che fa no per voi tutte le volte io spesso che me ne sono occupato in quell'archivio da da funzionari Soprintendenza per anni tutte volte tutte le volte mi mi devo riaggiornare perché è complicatissimo
No allora chiedere secondo me chiederà al personale di Archivio di Stato di di attrezzarsi ma guardate la stessa lo stesso problema si pone forse per quantità di documentazione molto più cospicue per gli archivi economici
Vi invito tutti a Torino il sette e l'otto novembre
Si parlerà di questo il problema è prima di tutto non cistico ma gli archivi dell'industria e del lavoro delle organizzazioni sindacali pongono perduto questo problema di formazione tecnica
Di questa archivistica speciale che occorre per maneggiare questi archivi
No
L'ultima cosa scusa alla dottoressa principale è
Questa ipotesi
Di cui capisco lo giustifico capisco l'origine di
Notificare l'attività
A me lascia perplesso onestamente
Perché è un'ipotesi è così la voglio prendere però allunghi capisco perché
Tu fai questa proposta mi lascia fortemente perplesso l'idea
Che con tutte le migliori intenzioni si possa
In anticipo bloccare e tutelare un archivio informazione il grosso rischio per dirla con una battuta in questo caso a parte di causare delle fortissime diffidenza del privato che subisce quest'atto è che anche quando non ci fosse la levata di scudi e che si vengono a formare degli archivi consapevoli e questi non sono chi dice
Cioè se io lavoro in un partito in un'azienda in un sindacato in una cosa che produce Fonti per la storia
E so
Che ciò che lascerò che scriverò che dettero che organizzano e strutture lo quella è la fonte per la storia non faccio un archivio e
Faccio un memoriale faccio qua
Lo costruisco ma quello che ma questa è una battuta quel che mi quel che temo è la selezione a monte
E la selezione a monte
Non parliamo di partiti parliamo anche solo di imprenditoria di di di soggetti economici
Ciò che la FIAT oggi vuol far sapere fra dieci anni della della sua attività attuale delle sue scelte strategiche e un conto ciò che scrive nella relazioni nelle relazioni interne nel passaggio di informazione di pareri eccetera
è un altro
Allora io temo questo mentre posso capire invece cioè cerchiamo di buttarci di gli strumenti più forse più raffinati
Posso capire un rapporto con alcuni soggetti continuativo di collaborazione che affida loro il governo la conservazione e la selezione dell'archivio che da corrente man mano diventa perde la sua utilità
E il vostro sappiate che ci interessa
E siamo sopra e soprattutto secondo me è strategico di questo importantissimo
Che ci sia sempre presente evidenziato il rinnovato disponibilità a dare il servizio qua qualcuno l'ha detto no guardate che siamo qui costiamo niente
E se avete un problema di spazio di disinfestazione di qualsiasi cosa
Motivatamente siamo qui ad Albert
Allora
Non è che mi ritengo
Ma qui viene soprattutto in grado di risolvere un problema tecnico non sono dell'amministrazione ma l'amministrazione non pubblica come potrebbe essere un partito politico cui ho lavorato
Dello Stato diciamo personalità politiche di ogni genere
Sono state in in Liberia assolutamente ma numerosi colleghi che sono stati capaci di fare un ordinamento inventario anche in io non non tradizionali di una Pubblica ministero penso che la nostra esperienza non sia una cosa da Baghdad Emilia questo diciamo così è una difesa
E cento disattendere dire può darsi che Torino dove ci sono tante meno moderne ci sia meno personale oltre a presente cara collega Paola in grado di tornare l'arte contemporanea però la situazione di Torino non può essere diciamo distribuita su tutto il territorio ci sono moltissimi Albertini che hanno invece soltanto che apre
Chiusa la Soprintendenza archivistica che fanno gli ordinamenti degli archivi delle
Delle camere del lavoro delle
Non siamo capaci di fare tantissime cose con ampie non fissiamo Baldini non abbiamo tempo non abbiamo a volte ci siamo stancati diagonali degli altri senza nessuna soddisfazione può anche darsi ma non che non siamo capaci di avviare un archivio mentre
Con questo che io credo che possano essere
Niente
Io volevo dire questo che quasi provocazione
Che occhio detto insomma questa faccenda degli archivi di Stato per tornare e io credo che laddove c'è una necessità
Non ho urgenza un fatto che non c'è un territorio dove non esiste nessun altro tipo di istituzioni dove archivio può andare distrutto voi parlate ma non ci sono dubbi che bisogna scappare più vicino archivista
E quindi oralmente competente per territorio ma
Su questo non c'è dubbio come io credo pur dottoressa principe che noi foss'anche se dobbiamo andare verso una specializzazione della nostra professione siamo saremo in grado saremo in grado di affrontare questi problemi
La mia preoccupazione riguarda e e lo faccio con diciamo con la caparbietà e che con l'affetto che mi lega perché il riscatto
Riguarda il TAR e la funzione dell'Archivio di Stato proprio e del dramma che sta vivendo la documentazione degli uffici statali a livello periferico e a livello centrale
Per cui noi corriamo il rischio che fra vent'anni gli storici non potranno più fare storia degli anni band degli anni scusate degli anni cinquanta sessanta settanta utilizzando le casse dello Stato
Ora chiaramente la storia di questi anni si dovrà fare utilizzando moltissimi altri fronti e fondi
Che non saranno soltanto cartacei ma saranno di diversa natura diversa tipologia che saranno i giornali gli archivi appunto di privati sparsi e dispersi sul territorio
Ma uno storico che volesse consultati negli archivi di Stato la documentazione degli anni sessanta e settanta non trova più nulla
Non ma come una sessione non c'è un chilometro lineare e nessun archivio di Stato gli altri testi pensano a fare altro le commissioni sono disperate cioè gli alti rischi
Gli archivisti di Stato che vanno nelle Commissioni sono disperati perché nel migliore dei casi fanno vigile enti dove dicono in questa stanza ci sono dodici metri lineari di questa questi elenchi dopo un po'diventano carta straccia perché le amministrazioni segni se importa nulla di avvisare gli archivisti di Stato delle commissioni che hanno cambiato stanza di Turano buttato via il materiale
E e poi non c'è la possibilità di acquisire nient'altro l'Archivio centrale dello Stato che sta facendo una brillante politica di acquisizioni di archivi privati non c'è più un metro lineare per prendere il materiale delle amministrazioni centrali dello Stato
Allora il problema non è soltanto logistico a questo punto anche se a meno che non vogliamo pensare degli archivi di Stato che siano dei grattacieli e credo che neanche in quel caso risolveremo la situazione il problema e di una differenziazione funzionale e territoriale degli istituti
Nel senso che gli archivi di Stato si devono occupare di alcune cose a far parte appunto casi disperati diciamo ma dovrebbero pensare essenzialmente alla alla salvaguardia la conservazione e la tutela tutto quello che volete degli archivi degli a degli archivi di delle delle degli archivi dello Stato
Ora e quindi dovremmo insieme noi attivisti di Stato ministeri e istituzioni lavorare perché attorno e insieme agli archivi di Stato e abili nuove possibili strutture di sopravvivere si crei un'altra rilette che non è concorrenziale che complementari perché così non soltanto è nella storia di questo Paese dove lo Stato dal secondo dopoguerra in poi ha perso la funzione centrale e quindi gli archivi di Stato hanno perso anche di conseguenza la funzione centrale perché io torno a ripetere la legge del sessantatré
è una legge che è stata disegnata nessun tipo di Stato che non prevedeva ancora l'attuazione delle regioni
è un'altra cosa
E quindi una Rete complementari di scambio di informazioni di energie quello che diceva Dentoni è sacrosanto che lo Stato manda i propri funzionari in un ufficio
Non statale l'ufficio pubblico a dire
Così bisogna inventariare così dobbiamo dare favorire la consultazione c'è questa è un esempio semplicissimo
Dei collaborazione stretta di Rete dove soggetti pubblici privati aziende private eccetera lavorano insieme ad una richiesta tale meno ma più efficiente più specializzata questo volevo dire
Si è limitato
Dati credo che questo sia
Io ho voluto precisare il mio condominio
Comunque c'è non ci sono circa
Vorrei solamente dire una frase con un occhio al passato e un occhio diciamo così proiettato nel futuro no anche al passato è che noi abbiamo un Stato che tende alla logica delle autonomie
E le autonomie sono anche autonomia culturale
L'altra e con l'occhio al passato e proiettata nel futuro che sempre più come linea tendenziale dobbiamo accogliere l'idea dello Stato non gestisca Mario controlli cioè sia uno stato che riesca effettivamente a seguire passo passo l'autonomia
E culturale e che quindi però garantisca a tutti l'accesso a queste fonti la esatta la corretta gestione di queste fonti e questa deve essere una logica io credo generale che poi naturalmente si deve calare anche nel discorso particolare degli archivi
Ecco brevissimamente voglio aggiungere una sola cosa io credo come ha detto Linda Giuva nella complementarietà e come ha detto anche dove lo fanno Marcucci nella complementarietà tra istituzioni culturali private Archivi di Stato
E la complementarità la vedo soprattutto da un lato la conservazione ma soprattutto nella valorizzazione e quando ne parliamo di archivi di privati quando parliamo di archivi di famiglie quando parliamo di archivi di partiti politici il discorso della valorizzazione fondamentale
Altrimenti il privato la famiglia il partito politico non molla nulla si sa che il discorso non viene valorizzato da un'istituzione culturale e solo questa può fare
Istituto il l'Archivio centrale dello Stato non lo può fare per una non per colpa sua perché non ha strutturalmente la possibilità di farlo
Aggiungo una notazione io vi parlo qui come rappresentante della Fondazione Spirito che esiste
Grazie ad un no dell'Archivio centrale dello Stato
Perché l'archivio di Ugo Spirito fuochi serto all'Archivio centrale dello Stato nel mille novecentottanta e ricevette un no alla vedova dopodiché è nata la Fondazione Spirito ho concluso
Così saremmo intervenuti compatta
Il giudizi
Scusi
Grazie
C'è diverso
Dove tracciato
Pubblico certo punto questa
Può essere spaventosa
Insomma insomma
Se c'era un impegno
Stabilizzazione
Adesso però in questa
Ridondanza
Cancellare i ragazzi Galasso vogliono
Allora
Solo i tutti colleghi che ha non tanto lavorato
E con un grazie particolare due in questi dapprima in Giovanni giubbini Chinaglia diciamo un incarico di organizzare questo convegno filtri Lazio con un dettaglio mentre ENAC mostre presidente dell'analisi dei terzo e ottavo oppure nicchia
Devo dire grazie e quindi quello che lui sbagliando avete detto di me ringraziando ricomincino a loro perché sono loro che veramente meritano
Veniamo al dunque da questo incontro che io reputo molto positivo mi sembra siano venute fuori veri a spenti il primo è quello di una informazione piuttosto ampia
Sugli archivi sui quali si sta intervenendo abbiamo avuto appunto informazioni
Sapevamo naturalmente degli archivi della sinistra del CPP avesse che nessuno in più più valorizzare l'abbiamo saputo meglio e in particolare Linda Giuva ci ha dato un quadro preciso mia Toronto mancherebbe curiosità personali ventiquattro molti anni fa ebbi modo di occuparmi del materiale archivistico conservato presso l'Istituto Gramsci di Roma
E anzi sono contento di sapere che quel materiale in parte già cresciuto in parte si accrescerà con i versamenti della direzione nazionale del benché abitudini delle carte in certe inchieste per le carte ed il Partito Comunista Italiano d'ingresso sono veramente molto contento conoscendo anche la serietà dei rivoluzionari attori dell'Istituto Gramsci di Roma
Quindi affianco a queste informazioni in natura abbiamo saputo
L'informazione sui fondi e sulle istituzioni che si vanno è assolutamente evidente in in questo campo un pluralismo e insopprimibile
Anche a costo di una cosa che pluralismo costa come costa una democrazia perché e inevitabile un parlamento Vecchioni costano ma credo che siano dei costi un dittatore assoluto forse costa meno di un parco insomma sono risparmi che viene ammesso che esistano ben volentieri Emiliano tutti non mi ricordo però quando mio MBK effimeri delle carte perché se è unanime democratica il parlamento subalpino il ministero delle Finanze piemontese parlo del mille ottocentoquarantotto beh aveva delle riserve quando per queste aperture di credito praticamente in bianco per il funzionamento in questa ove istituzioni ma
L'inglese di informazione televisiva deve capire il linguaggio burocratico lo smog migliore derivante dalla immensa ribadita Gianfranco
Anche perché appunto non possiamo comunicare la la situazione periferia al TAR privati
E e anzi non c'è bisogno neanche dire di scomodare problemi autonomia che attengono alla sfera pubblica qui è un problema proprio di diritti fondamentali della persona che esistono in tutta la civiltà occidentale forse non so io rendendomi si spiegano negli imperi orientali nella Cina antica insomma diciamo perché esiste una civiltà occidentale il sistema Aspet
è arrivata ed è autonomia nell'acqua di i diritti fondamentali mi guardi niente neanche la conservazione degli archivi in questo
Io lo insomma di questo non lo vedo come un problema commenta purista del diritto della situazione di da è un problema essa normativo come voi avete detto giustamente che non lo ripeto perché propone avete detto quindi queste cose ritenuto più
Secondo problema soprattutto venuto fuori ieri mattina
La documentazione una cosa venuta fuori abbastanza interessante resterebbe da sviluppare nei prossimi incontri
Non la documentazione la natura della documentazione differisce a seconda del tipo di organizzazione politica
Che l'altro dovuta
Vale a dire che esiste una differenziazione una differenza qualitativa
Cioè ma anche tutti i partiti politici sono tutte le prefetture che certamente conservano una documentazione della stessa natura anche se chiarite di contenuto di mezzo no queste esiste tra un partito all'altro
Quando abbiamo finito per differenti notevoli anche differenze qualitative nell'arma da proprio della documentazione cito due casi estremi
Quello che diceva Marco scalino questa mattina a proposito del degli archivi così dei movimenti extraparlamentari
Da mettere a confronto con quanto ci riferiva invece ieri mattina Giovanni entrambi proposito dell'archivio della fedeltà respinte la federazione del movimento sociale denuncia
Resta a un archivio che somiglia a quello di un ufficio pubblico con tanto di protocollo Pulli apposta
Sulle lettere in arrivo Robin Hood delle lettere in partenza
Nell'altro uno massimo non solo non tanto un aspetto di disordini quanto l'anno esistenza la non promozione di carte che riguardano la registrazione del funzionamento interno per la memoria interna
Ma solo cattedre rivolte all'esterno ecco io spero di fare dispiegare cerco di spiegarmi meglio possibile Sprenger Bersani questi salvo in casi estremi
Come si può capire perché la differente natura qualitativa della documentazione assecondabili organizzazioni e
Quindi questo è un criterio per un esame di Andrea senz'altro sviluppato
Ed è un esame degli archivisti possono tali sul piano tecnico
Però occorre assolutamente l'apporto degli storici e forse anche Irene filosofi degli studiosi delle dottrine politiche non solo quelle dottrine politiche adesso rischia una mentalità e la cultura per penetrare il più possibile le forme la mentalità organizzativa b queste formazioni politiche ugualmente di chi
Collettivi gelidi richiede ai Gorizia insomma
E è un filone venuto fuori direi abbastanza bene ieri mattina ribatte si è sviluppato
Spero che si possano ulteriormente sviluppare infortuni incontri ed è una cosa molto importante che poi una volta sviluppato avrà anche un risvolto pratico cioè ci dovrà guidare
Sotto l'aspetto dell'eventuale politica di selezione dei documenti si quando si porrà il problema è che non si potranno osservare tutti
Sono insomma c'è un problema che si è posto quello degli scarti in questo in modo però indicativo rinvigorita diversi potrebbe forse puntuali e avviene dei criteri
Che ci danno indirizzi sulla natura della documentazione ci faciliterebbe anche nell'individuare quella di eventualmente dovesse essere determinata vecchi tanto è inutile questo in via del tutto ipotetiche
Che ho fa ecco sì
Quindi questo è un secondo aspetto
Terzo aspetto può incidere invenduti perché ci sono le soluzioni operative quello che io chiamo della normazione delle
De iure condendo ma
Anche della interpretazione delle norme vigenti e quindi della politica e in ufficio gli organi statali ufficio centrale tendenza archivistiche attivi stato debbono fare ma anche le istituzioni private perché anch'essi e l'Istituto Gramsci ha una sua politica anche la Fondazione Ugo Spirito ha una sua politica culturale anche negli istituti per la resistenza
Variamente denominati idonei quinto
Hanno una ben precisa politica culturale aggiungerei
Anche gli istituti storici del Risorgimento sperimenta della vita politica italiana più leader le prove pacifica conservando in tour
Tanti chiare e politiche e sarebbe forse auspicabile vedere e anche dei loro rappresentanti inverosimili nostri incontri che wow sfigurò il boss vorrei dire anche ripetutamente creando troppo lunga scadenza
Sulla normazione forse abbiamo avuto vede vecchia nemica archivisti premia
No per una revisione delle norme sulla vigilanza per renderle più incisive ma forse sarà il caso che su questo aspetto
L'ufficio centrale metri un
Punto convegno una sessione spuntini momento di dibattito non so è un perché problema della vigilanza in questi ultimi anni è stato ingiustamente trascurato
La vigilanza preghiamo vigilanza anch'io ma su vorrebbe invertire tutti i problemi connessi alla tutela degli archivi dello Stato e sul diventando sempre più importanti
In tal sempre depredati nella misura in cui aumentano i centri di produzione archivistiche relazionando evolversi di una società che vedi punto pluralismo molteplici centri pubblici e privati l'intervento di deciso i comuni di programmazione di e quindi in relazione a questa inevitabile uno sviluppo della produzione cartacea al di fuori di quella che era la stecca organizzazione dello Stato persona sono imposte assolutamente inutile
Ed a nome nobile quando fu varata la legge del sessantatré
Investitori branco quello che diceva
Brindare gli altri che mi hanno preceduto quindi va rivista
A nomini una mezzapunta steering bene che la vigilanza e forse in qualche modo almeno una serie di strumenti che già operano nel campo delle delle arti
Dei quali e gli stessi funzionari delle Belle Arti poi non sono contenti ma non per nominarne risentirebbero un progresso almeno alcuni di quegli strumenti non basterebbe una leggina che richieste invece il vino io questo genere di occasioni descriveva
No non ci vorrebbe molto per esempio piccole cose le belle arti hanno un capitolo di bilancio che permette di assumere collaboratori
Per la schedatura quello dei global veramente basterebbe neanche ci vuole uno strumento legislativo ad hoc ristrutturazione espressiva
E invece no conviene attica Cerba attiva insomma voglio dire ci sono anche piccole evidente piccoli interventi che permetterebbero molto addirittura in alcuni casi fino a quegli interventi che ridurrebbero respinti venendo alle soprintendenze che va abbastanza personale dovrebbero avere la possibilità di impiegare questo personali fuori della città sede della Soprintendenza stessa senza dover pagare le spese di missione cioè veramente basterebbero anche delle piccole io mi auguro vento anche prima di questa terra grande riforma di piccoli interventi che con una ex gradirei volontà politica però per quanto modesta ci vuole volontà ora indica vengano vengano infatti cioè e ci sono tante altre soluzioni pratiche
E chi sta dentro la banca può indicare ripeto soluzioni neanche punta in taluni casi possono addirittura avere un risvolto di maggiori economicamente
In altri nomi naturalmente ma Rizzo illogico quindi ecco questo è un aspetto ovviamente molto stimolante su questo ci dovremo rincontrare
Quindi noi chiudiamo i nostri lavori siccome ho dei problemi cibo con altri problemi quindi sono però già con alcune idee di soluzioni Giappone alcune proposte
Quindi i provvedimenti come eccetera ammendanti aumenteranno materialismo dialettico ci rivolgiamo a un livello superiore
Sotto scrivendo foriera di forti sgravi più ecco ecco questa terra arrivare però comunque
Vede perché io se adesso contento di una cosa
Che però gli andassimo a riprendere copie no non tutto non speriamo moglie poi insomma ecco quindi ma abbiamo audito buone intenzioni Serino Bonimba intenzioni seriamente buone intenzioni ormai vecchi pone perché serie perché dette da sulle autorevoli che ci dividono
E che sono sicuro quanto in loro potere porteranno avanti quindi grazie e buon lavoro
Queste forza il Pubblico ministero
Senza
Da
Simbolo sì
Saluto affinché testamento istitutrice
Lo zero qualora e prestata chiese il vostro probabilmente che siciliano il traccerà un anno da me eroe dunque il nordiche Sicilia sottoposto si sono
Entrambe invecchiamento
Ho
Capito sarà chissà
Approvare
Mannheim sette ufficiali arabi emetterà di chiusura
Sentiamo fonico londinese
E allora l'ufficio cinque zero cinque su zero sette cinque cinque zero cinque ventuno andando in ordine
Cinque Adriano cinque cinquantanove
Enzo cinquanta sessanta circa scusate
No ma in generale era ministro
Sì sì ma
Va bene grazie parlare per cento chiamiamo grazie