26 GEN 2023
dibattiti

Presentazione del film "Una mamma contro G. W. Bush" di Andreas Dresen, distribuito da Wanted e patrocinato da Amnesty International Italia.

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Una mamma contro G.W.

Bush racconta la storia vera di Rabiye Kurnaz, una casalinga tedesca di origini turche che vive a Brema insieme alla sua famiglia.

Dopo l’11 settembre 2001, suo figlio, il diciannovenne Murat, viene arrestato in Pakistan, accusato di essere un terrorista e portato a Guantánamo.

Rabiye intraprende una battaglia legale durata anni per difendere i diritti del figlio e dimostrarne l’innocenza, con l’aiuto dell’avvocato Bernhard Docke.

La struttura di detenzione militare di Guantanamo Bay è una macchia evidente e di vecchia data della situazione dei diritti umani degli
Stati Uniti.

Oggi vi si trovano ancora 35 uomini musulmani, la maggior parte senza essere stati incriminati o processati.

Tutti coloro che sono ancora detenuti devono essere rimessi in libertà e trasferiti.

Se esistono prove sufficienti e ammissibili, ai sensi del diritto internazionale, per procedere per reati internazionalmente riconosciuti, le autorità statunitensi dovrebbero farlo attraverso una soluzione giudiziaria equa dinanzi a un tribunale federale, senza ricorrere alla pena di morte.

La chiusura di Guantanamo non riguarda solo le persone attualmente detenute, ma anche i crimini di diritto internazionale commessi in oltre 20 anni e la mancanza di responsabilità e riparazione nei confronti di tutte le vittime di violenze.

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