L'amministrazione della giustizia, il carcere, il 41 bis, la Costituzione, il PR

Ancora un ulteriore momento di informazione di riflessione ha realizzato con documenti d'archivio come in quale continuiamo a parlare di amministrazione della giustizia
Il carcere quarantuno bis e Costituzione e in questa circostanza lo faremo riproponendo e registrazione della primavera due mila e tre e due mila diciotto con la prima del ventuno marzo due mila e tre righe ascolterete una delle tante presentazione del libro
Tortura democratica inchiesta sulla comunità della quarantuno bis reale scritto da Sergio D'Elia segretario di Nessuno tocchi Caino
E da mogli vizio turco in quel momento europarlamentare radicale con una prefazione di Marco Pannella
Sulla norma voluta a suo tempo e poi ulteriormente confermata per cercare di arginare all'offensiva della criminalità organizzata e li ascolterete dunque quanto dissero quel giorno a Napoli tra gli altri nel corso di un dibattito moderato dalla giornalista del Mattino di fiori io Torri del libro anche ripercorso ero come perché è un'altra l'esigenza di scrivere un libro
Su un tema sempre alle autorità l'avvocato Gaetano Pecorella già presidente dell'Unione delle camere penali e in quel momento parlamentare di Forza Italia presidente della commissione Giustizia il professor Andrea dagli ordinario
Di procedura penale all'università di Napoli e Paolo Mancuso Magistrato Procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli che al termine di ascolterete invece una registrazione del quindici maggio due mila e diciotto quando a Roma
Organizzato dall'Unione delle Camere Penali preceduta in quel periodo dall'avvocato Beniamino Minicucci si svolse un convegno intitolato più niente carcere
La riforma penitenziaria all'articolo ventisette della Costituzione la buonismo dei padri costituenti
Vi riproporremo quanto dissero in quella sede o tre all'avvocato Miyu ci Santi Consolo in quel momento a capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Maria Antonia libertà di presidente del tribunale di sorveglianza di Roma Lucia Castellano direttrice generale per l'esecuzione
Penale esterna della giustizia minorile Alberto Matano al giornalista RAI e Rita Bernardini presidente d'onore di Nessuno tocchi Caino che ricordo tra l'altro l'antica iniziativa della partita delicata politica parlamentare referendaria sui temi dell'amministrazione della giustizia e della realtà carceraria
Napoli ventuno marzo due mila due parole brevissime l'introduzione a questo questo dibattito
Io nel nel pensare alla giornata in cui è stata organizzata questa manifestazione
Ho riflettuto che soltanto la Camera penale poteva avere il coraggio di organizzare un o dibattito sul quarantuno bis nella giornata in cui liberati in queste se sei ore stabilizzando nelle scuole
La giornata sulla legalità quindi sta discutendo di camorra di mafia di anticamorra eccetera eccetera
Ma questo è un plauso e battuto a vanto della libertà ed autonomia culturale
Non solo della Camera penale ma anche di chi siede attualmente a questo tavolo e quindi senza aver nulla da nascondere e con tutta onestà intellettuale che incontra il sequel i presenti e sono qui per discutere di questo
Di questo problema o hanno accettato di parlare del quarantuno bis
Dico subito che io ho letto con molta attenzione il lavoro o di dei e di turco e l'ho trovato molto interessante per un giornalista forse estremamente interessante poter aprire in maniera così sistematica e o ben organizzata
Una serie di dati che una serie di riflessioni su cui poi poter eventualmente intervenire riflettere ogni volta che è costretta costretto a ad occuparsi della situazione carceraria italiana in particolare dell'applicazione del quarantuno bis
Quello duro disse che ci porta e lo diranno certamente i presenti Dutoit una serie di riflessioni sulla politica pregiudiziali e la priorità carceraria del nostro Paese
Sulla o possibilità che di fatto si vengano a creare del legislatore di doppio binario quindi legislazioni speciali per alcune tipologie di reato e per alcuni tipi di imputati rispetto ad altri
O come poi vengano gestiti singolarmente ed applicate le norme dalle singole direzioni carcerarie che sono tante piccole repubbliche autonomi insomma tutta una serie di riflessioni che è giusto fare
Per avere coscienza della nostra democrazia pensavo tassare un poco il il corso della nostra democrazia diceva qualcuno che la salute di una democrazia si vedeva due settori
Principali settori giustizia e la sanità nel momento in cui sono in salute cui si due la democrazia e sanare la democrazia e altre d'altro canto il nostro Paese l'Italia
A una lunghissima tradizione di leggi emergenziali
Già da subito dopo l'Unità con la legge Pica del brigantaggio nel mille ottocentosessantatré sì credo
Lo in alcune zone dell'Italia i tribunali militari delle possibilità o di violazione di diritti e di garanzia dei individuali
E quindi e un atto un tipo di impostazione
Legislativa è un tipo di intervento su problemi o di natura criminali di natura sociale esistenti che sono sempre stati affrontati nella logica dell'emergenza
E quindi in maniera particolare e differenziata in base alle tipologia degli imputati fatte queste brevi premesse poiché credo saranno sicuramente oggetto di riflessioni di singoli interventi lo io credo che sia giusto procedere in questa maniera cioè fare al momento parlare uno degli autori
Sulle innanzitutto le motivazioni che hanno spinto ora questa ricerca questa analisi così accurata questa serie di colloqui particolari
Le metodologie metodologie che hanno loro usato da dotato le difficoltà che hanno incontrato ad esempio ne parlavo prima io non non vedo qui tra i circa settecento intervistato il quarantuno bis uno dei più noti per il la nostra Regione Raffaele Cutolo che non risulta tra gli intervistati e quindi appunto certamente ci spiegheranno le difficoltà che hanno incontrato anche perché
Quindi cardiopatie
Ecco quindi come vedete già da queste premesse già ci sarà sicuramente materia per un per un dibattito per poterle discutere in maniera un po'pepata interessante
Ecco quindi certamente a questo punto darei subito la parola a Sergio D'Elia né è uno degli autori di questa ricerca apre
Io ringrazio davvero l'Unione delle camere penali in particolare l'avvocato Antonio Briganti
Per aver
Non solo ospitato ma ha voluto questa conferenza di presentazione
Del
Libro sul quarantuno bis
Ringrazio per l'ospitalità anche
Per il saluto l'avvocato Francesco Landolfo dell'ordine degli avvocati di Napoli
E ringrazio anche Bruno finiani e il gruppo di radicali di Napoli che anche loro hanno voluto e collaborato
Con nove camere penali
Alla presentazione di questo libro che se non sbaglio è la settima che noi facciamo in Italia
Beh dico l'Italia perché non vi sembri una cosa retorica che questo libro io credo va
Fatto conoscere anche fuori dall'Italia
Perché costituisce un capitolo
Importante del caso Italia
Che riguarda vari settori ma in particolare la giustizia la giustizia penale maggior ragione e in maniera ancora più particolare
La giustizia penitenziaria la situazione delle carceri nel nostro Paese
Ma su quanto
Quel iscritto in questo libro abbia rilevanza dal punto di vista dell'attenzione che noi solleciteremo di organismi internazionali preposti al monitoraggio al controllo eventualmente all'intervento
Alla giurisdizione
Sulla realtà italiana
Delle carceri italiane
Ed è su questo si soffermerà in particolare Carmen
Colitti e quindi io
Davvero non ne parlerò
Beh in effetti con
Gigi Di Fiore ci siamo all'inizio
Di questa conferenza ci siamo mi ha chiesto ma come mai non avete intervistato
Raffaele Cutolo beh dare una risposta a questa domanda equivale a spiegare anche come è nato questo libro e le difficoltà che noi abbiamo incontrato
Nel
Conoscere la realtà
E dico io dico la realtà del nostro Paese perché le carceri ci sociale anche colui che Pensa ha detto che
La civiltà di un Paese si misura anche dal dalle condizioni di vita nelle nelle sue nelle sue carceri
Ecco le carceri italiane sono Italia sono un territorio italiano che occorre
Conoscere più di quanto non
Non si conosca
A ben vedere questo libro un libro sulla non soltanto sulla condizione del carcere duro ma anche sulla politica criminale nel nostro Paese su come si può
O si deve condurre la lotta contro contro la mafia può essere letto da molti punti
Da molti punti di vista
Beh noi sapevamo eravamo nella primavera
Verso la fine la primavera dell'anno scorso che il Parlamento italiano stava
Dibattendo su proposte di modifica tesse alla stabilizzazione del carcere duro nel nostro Paese
E la prima cosa che io Maurizio nell'ambito dell'attenzione dei radicali storica sulla situazione dei detenuti nel carcere nostro Paese ci siamo chiesto beh forse è il caso di andare a vedere come stanno le cose
Era il danno in quello che abbiamo fatto e quello che secondo noi avrebbe dovuto fare la Commissione antimafia
E la Commissione giustizia e della Camera e del Senato prima di arrivare alla discussione e alla decisione così importante cioè di rendere parte integrante permanente del nostro ordinamento
Il quarantuno
Bis
Abbiamo fatto un'inchiesta
Quale io sono convinto che almeno il novanta per cento dei componenti della Commissione antimafia delle commissioni di Camera e Senato della giustizia non sappiano realmente
Chi sono i detenuti in quarantuno bis quali sono le loro posizioni giuridiche qual è la loro reale pericolosità sociale come si vive in quarantuno bis
Come sono fatte le celle quali sono gli spazi di socialità di agibilità di Ora d'aria
Come sono proprio strutturalmente costituite le sezioni del quarantuno bis
Io credo che non sapessero neanche come non lo sapevano
Qual erano qual era l'elenco del del carcere duro cioè delle sezioni del quarantuno bis
Noi non lo sapevamo per cui
Come abbiamo fatto sapere prima di iniziare un giro che ha durato un mese
Sono mia di massima luglio
Delle varie sezioni del quarantuno bis
Avevamo un punto di riferimento che era nel dibattito parlamentare
E che
Aveva costituito la parte non secretata dell'audizione del direttore generale del Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria tutto fine
Nel quale audit sulla quale audizione non secretata perché poi c'è una parte non pubblica
Il direttore generale diceva che sezione quarantuno bis beh abbiamo preso una decisione non ne faremo mai Luna sotto Secondigliano prima detto sotto Napoli sotto Secondigliano
Quindi di sicuro sotto Secondigliano non c'erano sezione quarantuno bis si quindi partivamo da Secondigliano andando
Verso il Nord facendo un processo un percorso inverso a quello
No anzi lo stesso percorso di quello che fanno i detenuti in quarantuno bis che sono siciliani calabresi pugliesi napoletani
E quindi vanno nelle sezioni sopra la pubblica la Sicilia la Calabria e la Campania cioè a partire appunto da Secondigliano
Nelle Marche
Ce ne
Nel Lazio
In Umbria e su verso fino arrivare a Belluno
Beh noi non sapevamo dell'esistenza di una sezione del quarantuno bis a Belluno
Abbiamo saputo di questo dopo che il libro è stato pubblicato quindi siamo intorno quindici venti dicembre uscito nelle librerie
E abbiamo saputo poi arrivato il ventiquattro di alla vigilia di Natale la prova azione della legge sul quarantuno bis
Il rinnovo dei nuovi decreti
Asse che poi contenevano le nuove disposizioni della legge decreti applicativi ad ogni singolo detenuto delle disposizioni del carcere duro
è un detenuto eravamo gennaio febbraio ci ha mandato il nuovo decreto in cui no ci ha mandato un avviso che era stato affisso nella bacheca del
Dove fanno l'ora d'aria
Detenuti in cui c'era scritto ai direttori delle sezioni
Del quarantuno bis due punti li abbiamo visto il direttore del carcere di Belluno
Noi in quel momento sapevamo per la prima volta che c'era una sezione quarantuno bis a Belluno
Maurizio Turco chiamato il direttore anzi la direttrice
Annunciando una nostra visita in quella sezione la settimana successiva ci siamo arrivati sabato
Mattina il giorno prima alla sezione non esisteva più era stata svuotata dell'unico detenuto esistente
Quarantuno bis che era appunto Raffaele
In realtà i detenuti erano due
Uno a cui era stato applicato il quarantuno bis in una maniera direi anche abbastanza originale
Ma c'era anche un detenuto a cui quarantuno bis non li avevano mai applicato ed era una extracomunitaria che per far fare la socialità ad un detenuto in quarantuno bis era stato messo nella sezione quarantuno bis e quindi con tutte le restrizioni del caso
Così abbiamo scoperto dell'esistenza non soltanto di una sezione di che poi è stata dismessa perché la ristrutturazione cinque ti va azioni erano serie sarebbero state rese operative da lì a poco hanno accelerato correnti tempi perché noi stavamo per arrivare
La settimana successiva
Punto lo era in quarantuno bis del
Ma non solo Sempre potrei dire
Certo in una posizione diversa da altri beni sono nel libro Cutolo differenze tutti gli atti contenuti in quarantuno bis si faceva il colloquio Nocco nell'attraverso il vetro divisorio ma senza vetro
Divisorio
Ne faceva due al mese invece detenuti in quarantuno bis e tutti gli altri dicevo un albanese
Aveva una certa agibilità
Sono
Era una sezione più che del quarantuno bis di un carcere fatiscente come quello
Di Belluno ma non possiamo dire che fosse una sezione del quarantuno bis duro
Quindi noi siamo abbiamo fatto questo giro abbiamo ricostruito la mappa partendo da un carcere chiedendo ritenuti quali altri casi fossero stati nel loro giro del carcere duro e così abbiamo ricostruito le tredici sezioni
Del quarantuno bis
E le cose sono cambiate nel frattempo con la stabilizzazione
Del regime del carcere duro
Ma la realtà
Dalle condizioni di vita interno non è cambiato assolutamente
Ci sono
Sono aumentati nel frattempo di un da quando l'abbiamo fatto un giro di cinquanta sessanta i detenuti
Quarantuno bis ne sono arrivati di nuovi altri ne sono usciti
Tra cui una detenuta una delle quattro
Nel libro che sono descritte tre sono raccontate le storie di tre ma in realtà poi nel frattempo se n'è aggiunta una quarta ma sono ritornato di nuovo tre nell'unica sezione perdono quarantuno bis della sezione femminile del carcere di Rebibbia perché
Erminia
Giuliano nel frattempo più uscita
Perché non so credo per scadenza termini essendo una detenuta in quarantuno bis
Da un anno un anno e mezzo in carcere forse da un pochino di più null'altro hanno di preventiva insomma comunque una che era in attesa di giudizio da molto tempo
E che è uscita per scadenza
Il che ci fa anche pensare allora chi sono questi detenuti in quarantuno bis quarantuno bis non ci sono soltanto condannati ma ci sono anche persone detenuto inattesa i giudizi in alcuni casi anche in attesa di rinvio a giudizio in alcuni casi sono nella posizione di indagati né qua nei confronti dei quali quindi non è stato ancora formulata l'accusa che ore ma sulla quale poi c'è l'udienza preliminare che non sono perché quel secolo però nelle varie fasi
Ne abbiamo di tutte le specie
Noi ne abbiamo contati un terzo di detenuti che possono essere classificati come in attesa di giudizio il che non vuol dire che gli altri due terzi
Insomma
Se non altro rispetto al criterio per cui fino a prova definitiva no c'è una presunzione
Ma non si pone più problema presunzione di innocenza
Ma ci arriviamo anche come la presunzione
Di innocenza viene in qualche modo vanificata dal quarantuno bis
Vuol dire che i due terzi che sono definitivi essendo questo un regime che dura da oltre dieci anni
Molti di loro sono finiti in quarantuno bis all'Asinara e Pianosa nel novantadue Nell estate del novantadue e sono diventati dieci anni definitivi e sono quindi non più dei detenuti in attesa di giudizio ma detenuti condannati perché volendo fare una sintesi dell'idea che io mi sono fatto del sistema del quarantuno bis non potrei semplificare davvero quattro parole e cioè che il quarantuno bis
Più che un regime differenziato è un sistema autoreferenziale
Che funziona più o meno in questo modo Tusek un presunto mafioso vai quarantuno bis
In quarantuno bis non lei la possibilità che hanno tutti i detenuti normale di difendersi perché i processi di fare videoconferenza colleghi via conferenza un mondo virtuale fa esercitare il diritto alla difesa
E quindi ha in più chance diciamo di essere condannato una volta condannato non sei più un presunto mafioso ma se il mafioso a tutti gli effetti e quindi perché è giustificato il quarantuno bis il circolo si è chiuso il quarantuno bis e questo fare il processo in videoconferenza gli avvocati qui presente sanno cosa significa
Detenuto c'ha detto come vedere una partita dal l'ultimo anello dello stadio
Con la solo a differenza che in campo dovrei esserci io in quanto parte in causa invece io sono avvenuti con uno spettatore
Perché voi sapete come funzione
Nella sezione del carcere duro ci sono le salette delle video conferenze
Fino a qualche tempo e non in tutto e ora la possibilità per i lettori di comunicare con il proprio avvocato avveniva
Tra in una cabina telefonica ma è negli oblò quindi aperti
Detenuto e chiede di chiedere al cancelliere del carcere dove si svolge la videoconferenza quale deve chiamare il cancelliere da una squadra di San presidente punto vuole parlare con Marco con l'avvocato insomma ci sono casi descritti in questo libro di detenuti che hanno potuto porre domande
Ai collaboratore di giustizia tramite i propri avvocati oppure chiesto di fare dichiarazioni ingresso che ogni collaboratori affari già licenziati o il processo addirittura si era già concluso cioè era Giancarlo giudice Giancarlo consigli
Questa è la realtà del
Del quarantuno bis
Ci sono carcere come quello di di Terni gli atti di alcuni anche stare in una cella quarantuno bis significa perdere la vista perché alcuni ci sono quattro figlie di sbarramenti alle finestre perché ci sono la prima fila di sbarco una seconda fila di sbarre
Una rete fitta con maglie da mezzo un centimetro un centimetro e fuori attaccata dall'esterno una cosiddetta gelosia che un pannello in plastica
Che impedisce di guardare fuori e di essere visti da fuori
Cioè questo è il carcere e la la cella del quarantuno bis la commissione il Comitato l'opera contro la tortura che ha fatto la la sua inchiesta nel due mila tre ha visto il carcere di Spoleto che il carcere migliore
Del quarantuno bis una sola fila di sbarre
Alle alle finestre passeggi Bellaria dove si può giocare a pallone
Invece noi abbiamo visto in linea di massima sezioni nelle quali i passeggi dell'aria sono delle vasche di cemento armato di due tre metri per tre quattro metri con una una la rete metallica fitta sopra
Le i posti dove si fanno i colloqui sono delle cabine telefoniche vero e proprio spazio di cabine telefoniche da una parte per il detenuto cabina telefonica dall'altra con un vetro divisorio
Con detenuto dalla parte ci sta ma dall'altro sono tre o quattro i parenti devono fare a turno per poter entrare parlare con tramite citofono con il proprio
Ma io concludo dicendo
Dire no a questo quarantuno bis
Pannella che ha scritto la prefazione lui non prende posizione a favore o contro il quale promise parla dell'applicazione reale di una norma eccezionale
Per dire no a questo quarantuno bis significa fare il gioco della mafia significa fare essere amici di cultura di Riina qua e quant'altri
Io chiedo significa semplicemente decidere di fare la lotta alla mafia come diceva Sciascia non caro combatte ripidità Marco il diritto
E io credo che questo libro parla di diritto
In tutti i sensi diritto penale e diritto costituzionale diritto umanitario internazionale parla di diritto
E parla a ben vedere anche di come si farà seriamente una lotta alla mafia quanto non vi sono né un manifesto di poca di propaganda
Antimafiosa
Questo è il quarantuno bis che acquieta le coscienze per cui si dice ne abbiamo messi lì nelle cabine telefoniche nelle vasche di cemento armato nelle cose quindi stiamo facendo duramente e puramente rottamati
E fumo negli occhi l'opinione pubblica ormai la lotta alla mafia si fa soltanto in questo modo non ci sono attività investigative serie
Ai processi si arriva non consunto di indagini ma con con i pentiti e solo i pentiti i pentiti i pentiti sono la colonna portante del processo penale
Nel nostro nel nostro Paese tutto si tiene
E il quarantuno bis se coerente con questo sistema che va totalmente parecchio riformato
Devo dire che abbiamo nasce il presidente degli enti scusate contro
Non mi piace fissare dei PGT tempi però invito alla autoregolamentazione degli interventi tutti quindi ognuno sa come Maria Carmen Colitti a collaborato un po'con delle consulenze alla stesura acquisto lavoro e a questa indagine io prima di dare la parola ma legalmente coliti credo che abbia soprattutto approfondito forse li singole situazioni processuali o di singole opposizioni
Seicentoquarantacinque detenuti intervistati quindi anche su questo la inviterei a dirci qualcosa
Cui viene applicato il regime del quarantuno bis mi hanno chiesto a di fare un'analisi sulla quarantuno bis
Visto dall'esterno e non perché io non funzionava con loro all'interno delle carceri ma proprio un un'analisi dal punto di vista del diritto internazionale della di regime quarantuno bis
Il primo e tra l'altro mi facevano questa richiesta proprio mentre io ad agosto di quest'anno era impegnata insieme a Marco Pannella in uno studio in un'analisi sul concetto di democrazia
E poi vedremo da quello che dirò di come il quarantuno bis bissa Cozzi
Maniera a particolare con una vera democrazia un vero regime democratico
A quindi ho iniziato una serie di ricerche e a il primo pensiero è andato naturalmente la corte europea
Dei diritti dell'uomo
Ma pani sono resa conto che ci sono anche altre istituzioni che hanno avuto qualcosa da ridire sul quarantuno bis e mi riferisco in particolare al Comitato europeo sulla prevenzione della tortura che un'istituzione messa su nell'ottantanove in seno al Consiglio d'Europa
E che si è concentrato principalmente sulla sull'esame delle condizioni detenuti
E ne ha constatato alle varie forme di maltrattamento
Per quanto riguarda il quarantuno bis a il Comitato scadenza della tortura ha effettuato due visite una del novantacinque e Lastra nel due mila a queste visite l'Italia ha fatto un po'favoriti da mercanti ma adesso vi vispe compone il nello specifico
Nel novantacinque
Il comitato raccomanda alle autorità italiane
Di riesaminare il funzionamento del sistema regolato nel quarantuno bis ed è a cura di adottare provvedimenti di urgenza per mettere a disposizione tenuti in quarantuno bis attività motivante i e per garantire loro un contatto umano adeguato
L'Italia come da prassi risponde
E nella indisposta appunto alle critiche della del Comitato sapienza e la tortura a e facendo anche seguita una sentenza della Corte costituzionale che è la trecentocinquantadue del novantasei le autorità italiane dicono afferma di aver intrapreso un controllo di tutti uno ad uno i detenuti in quarantuno bis
Pirrera e vicino testualmente le parole usate dalla dal governo italiano per prevenire il rinnovamento di misure quando queste giungevano a scadenza in quanto questa i detenuti in regime speciale risultava ingiustificato
Nello stesso rapporto alle autorità italiane hanno fatto riferimento ad un'altra sentenza della Corte costituzionale la trecentosettantasei del novantasette
E alla circolare dell'amministrazione penitenziaria tre mila quattrocentosettantacinque mila novecentoventi mi scuso per fare differimenti così
Questi riferimenti ma sono importanti poi pervenire la consequenzialità a della non azione da parte dell'autorità italiane
E questa circolare insieme alla alla sentenza Corte costituzionale aveva lo scopo di tra virgolette ammorbidire il regime del quarantuno bis ritorna in Italia nel due mila a
Purtroppo o si rende conto che la l'applicazione della della
Della circolare
Tre mila oltre settantacinque mila novecentoventi a Heras era perfettibile e che comunque ancora l'Italia non era non si era conformata alle raccomandazioni del del comitato e inoltre chiedeva alla commenti enoteca Italiana e sulla legittimità del quarantuno bis e cito testualmente le parole
Del comitato che definisce il quarantuno bis e un sistema di detenzione d'eccezione concepito in origine come sistema temporanea ma che è rimasto sempre in vigore otto anni dopo la sua creazione
L'Italia ha rapporto del due mila risponde a comunque continua a ritirare l'importanza del di quanto non visse e afferma necessita di non snaturare completamente questo regime differenziato
Ora la in questo a me preme sottolineare un un episodio comunque quello che io definisco quasi un giallo perché
Mentre io
Mi occupavo di questo studio a così arrivo preso contatti con il comitato sulla prevenzione tortura e presentando Mita cultrice la materia che stiamo facendo una ricerca in merito mi è stato consegnato il rapporto perché ancora non era disponibile su internet unitamente alla risposta del Governo italiano
Nel frattempo così
Nella
Ho provato ad andare su internet vere
Se il il il rapporto fosse stato pubblicato ma
A metà settembre quando è in corso il dibattito in Parlamento
Il rapporto non c'era né tanto meno la risposta italiana e tra l'altro la persona che mi aveva dato il il rapporto mi ha detto non c'è problema perché tanto il suo una questione introduzione nelle varie lingue
A
E invece poi quando formalmente ho mandato un'e-mail la a alla persona
Che si occupa dei rapporti con il pubblico al Comitato sovvenzioni tortura mi ha risposto che c'era stato uno stop da parte delle autorità italiane alla pubblicazione ora non so se è un caso se invece
Sia stato fatto proprio apposta ma il l'italiano ha dato la cosiddetta luce verde come proprio è scritto nel comunicato stampa del comitato sulla prevenzione della tortura
Alla pubblicazione e della rapporto due mila e la risposta italiana
Il ventinove gennaio due mila e tre cioè quando già la legge era stata approvata questo un po'verdi bianche tra l'altro il i rapporti il libro uscito prima della pubblicazione del rapporto ma non se n'è accorto nessuno anche perché da internazionalista
E anche attivista del diritto internazionale mi sento di dire
Che in Italia purtroppo l'Italia il Paese il primo paese Santa ratificare tutte le convenzioni sui diritti umani eccetera per all'ultimo
A ad applicarle io mi occupo soprattutto di corte penale internazionale
Io gira il mondo con Non c'è pace senza giustizia oramai da cinque anni vado a fare i treni India ai magistrati addirittura nei Paesi arabi o nel Sud Est asiatico
E poi mi ritrovo ne approfitta la presenza del Presidente Pecorella con il governo italiano che è stato il quarto paese del mondo a ratificare lo statuto della Corte penale internazionale
Ma l'Italia ancora non adeguato tra l'altro la la corte sta per insediarsi
E un domani se non ci sbrighiamo ad adeguare le norme saremo il rifugio un peccatore mi tutti criminalità del di guerra del mondo quindi mi scuso per questa parente insinua
Credevo ho voluto approfittare della presenza del del Presidente
Vi dicevo prima nello studio mi sono anche occupata della di vedere un po'cosa ne pensa alla Corte europea dei diritti dell'uomo poi in merito al quarantuno al visse e mi sono imbattuto in tutto una serie di
Di sentenze ma vorrei citare una sentenza in particolare
E poi relativa al concetto rapporto democrazia quarantuno bis che la sentenza indelicato contro Italia
In cui la Corte nel nel condannare l'Italia per la mancata adozione di misure adeguate nel condurre l'inchiesta ha ricordato che l'articolo tre della convenzione della corte lo perde il l'articolo riguarda la la tortura dice che l'articolo tre sancisce uno dei valori fondamentali di una società democratica
E inoltre altra cosa che dice la corte che in questo pare in questo momento
Quanto mai attuale cioè che la tortura e l'Equino trattamenti disumani e degradanti sono vietati alla convenzione anche in casi di emergenza dovuti alla lotta contro il terrorismo e alla criminalità organizzata non mi dilungo oltre
Voglio solo dire che sicuramente da quello che vi ho detto le poche cose che sono riuscite a dirvi che e tali se quindi che il quarantuno bis da sia una pratica anticostituzionale perché appunto non consente la funzione educativa e la pena e questa funzione tra l'altro è stata riconosciuta proprio
Anche dallo Statuto e la Corte penale internazionale
Candy che si occupa di fattispecie criminose gravissime enti penali crimini contro l'umanità genocidio e crimini di guerra vi ringrazio
No figura proprio no
Presentazioni introduzioni voglio solo dire che ha dalla sua una esperienze professionali così ampia
Che include anche un periodo piani di gestione
E di o interessamento amministrativo Alda o come vice direttore nella gestione Caselli prima di dare la parola a Paolo Mancuso che avrà ho molta materia su cui intervenire da spunti offerti sia dal libro che dagli interventi che lo hanno preceduto
Mi preme sottolineare alcune cose che ho appuntato dalle cose che ho ascoltato anche per chiedergli dalla sua esperienza si come le ha ha sono state affrontate come erano dibattute lo la prima cosa era questa rigido lo imposizione che sotto Secondigliano non si potessero fare sezioni di mi ha di quarantuno bis se era una una regola ed è ancora una regola del dato rigida secondo qual era la valutazione che veniva data un dato atto questi questi relazioni e sono quasi sempre in fotocopia della PG sulle singole volatilità situazioni individuali dei non detenuti al quarantuno bis lo e ancora poi un altro spunto che viene dal libro che una delle lo delle cose che emergono dalla impostazione del del lavoro
E che quasi che certi metodi adottati per il carcere duro lo fossero usati per spingere indurre i singoli imputati a collaborare e alimentare quindi collaboratori di giustizia e l'ultima poi un problema di non emerge da questo libro ma o si è posta la Procura nazionale antimafia nel momento in cui ha creato la quinta sezione sezione Nuove mafie se col quarantuno bis Alda emergeva un problema di gestione di detenuti o extracomunitari detenuti appartenenti a o organizzazioni non sottoposte al concomitante quattrocentosedici bis e se era stata proposta per caso qualche o qualche opposizione per il carcere duro disorganizzazione extracomunitari con tutti voi i problemi i gestionali all'interno delle carceri quindi venivano o pensate soltanto uno un ritenuto di religione mussulmana lo nel momento in cui si trova in carcere nel momento in cui l'importante presenta una grande di maiale a pone dei problemi all'interno del carcere la direzione di gestione
Quotidiane di Philby vita quotidiana della la detenzione particolare ecco sono alcuni spunti che detengono appuntare forse troppa nate ma Paolo Mancuso è fin troppo bravo e quindi pensare da ampie e approfondite risposte su tutto
Vogliamo
Dunque
La materia veramente molto ampia e e avendo appunto lavorato non solo con Caselli ma anche con Margaret quelli per quattro anni alla verifica alla vicedirezione del Dipartimento amministrazione penitenziaria
Ovviamente ho vissuto prima persona una serie di Problemi di questioni di responsabilità di ansie che derivavano da una situazione estremamente delicata sempre sul filo
Giocato sempre sul filo della compatibilità fra diritti umani e sicurezza
Sicurezza sociale
Di cui come amministratore ero tenuto a farmi carico non come magistrato
Come amministratore si
Io direi che cercherò di essere rapidissimo perché vorrei fare tre una un ragionamento fondato su alcuni flash
Dando poiché scontata per scontato che questi invece per ciascuno Dinoi hanno un senso e possono costituire un anello di un
Di da appunto ragionamento
Un po'più complesso
Diciamo che il carcere duro nasce col quarantuno bis il calcio è dura ce lo l'articolo novanta della legge il settantacinque nasce cioè in un momento in cui c'è l'attacco terroristico soprattutto alla
Alla nostra Repubblica e la Repubblica si difende anche con questo strumento di rigore
Quarantuno bis costituisce un momento di razionalizzazione che una legge peraltro avanzatissima come e la legge Gozzini porta a una situazione dice sostanziale emarginazione anch'che dalla regime dei controlli giurisdizionali che l'articolo novanta in qualche maniera portava con sé la grande innovazione
Del quarantuno bis e illa riconduzione nella posizione del detenuto nell'ambito di una giurisdizionalizzazione dei diritti e quindi di un controllo di legalità sia sulle a esistenza delle premesse giusti ficcanti il regime la sottoposizione a regime sia sotto il versante della contenuto del regime stesso
Il controllo giurisdizionale su quarantuno bis in realtà esistente su questo punto io
La mia esperienza non concorda con la affermazione di una inesistenza se non in qualche caso che riesce ad arrivare scadeva alla corte di cassazione di resistenza il controllo giurisdizionale e maggiore sorveglianza intervenuta soprattutto nel Periodo
Cercherò anche dire perché soprattutto nel periodo precedente al novantasette novantotto novantotto per me è una sorta di giro di boa costituisce un giro di boa sulla sul per quanto riguarda il quarantuno bis
E gli interventi sono numerosissimi della magistratura sorveglianza sia nel senso di abolire il regime laddove non è fosse giustificato dall'esistenza di elementi che lo motivasse non sia per modificare il contenuto dell'ITIS
Lezioni limitative del regime penitenziario
Consentendo numero maggiore di colloqui o un numero maggiore di pacchi
Intervenendo direttamente
Sulla controllo effettivo delle del modello di detenzione
Avvengono poi lei le stragi di Capaci e di Palermo di Palermo si apre si aprono Pianosa e Asinara ed effettivamente avvengono viene viene sicuramente su questo concordo assolutamente con con i redattori del di questo interessantissimo libro effettivamente Pianosa educano incapaci e Palermo costituiscono della la la premessa che in qualche maniera
Ridà slancio ridà contenuti grida legittimazione sociale alla al carcere duro in qualche maniera
Corrisponde il carcere duro a una richiesta uno sdegno che viene e che si solleva nel Paese alla notizia dei brindisi che avvengono nel carcere di Palermo alla notizia della strage di Capaci
La io sto parlando ovviamente di
Quello che è un percorso oggettivo non di valutazioni personali
Dicevo che il novanta l'anno della dal novantotto costituisce in qualche maniera una nel giro di boa perché avvengono per lo meno tre dove alla fine novantasette alla fine novantotto vengono per lo meno tre
Circostanze importanti
Il Parlamento chiude Pianosa e Asinara o per lo meno nel novantotto si dà effettiva esecuzione alla legge che mi sembra che sia novantacinque del novanta e novantasei che credeva che disponeva la chiusura di piano se assennata
Però meno come carcere speciale diciamo così il l'Inter ragione però che viene data è che alla fine istituti vengono totalmente chiuse
Viene approvata la legge sulle videoconferenze
Viene approvata la legge delega sulla sanità penitenziaria
Questo è uno snodo importante che purtroppo è pochissimo conosciuto se non dagli addetti ai lavori ma che in qualche maniera a mio parere costituisce il momento di maggiore incisività
Sui diritti essenziali sui diritti umani del detenuto che cosa avviene con la legge sulla sanità penitenziaria
La legge prevede che a costo zero vengano emanate una serie di idee di decreti legislativi che trasporti no il settore della sanità penitenziaria alla sanità ai servizi sanitari nazionali al servizio sanitario nazionale
Delegando la del ministero della Sanità a barare
Il tip-tap stile decreti legislativi che in qualche maniera inseguissero questo che il Parlamento individuava come un momento importante di di acquisizione di condizioni normali di tutela della salute per tutto quello che riguardava il settore penitenziario
C'è anche ci sono anche ovviamente vengono alla al anche alla al pettine i nodi costituiti da un lato dalle tre sentenze della Corte Costituzionale novantaquattro al novantaquattro novantasette
E dalla dal dell'azione abbastanza dura del Comitato Regionale tortura che minacciava la pubblicazione che la sanzione massima che la il comitato può applicare laddove non incontrerà risposte positive alle proprie osservazioni
Rispetto alle visite fatte mille novecentonovantacinque prima venivano ricordate
La risposta dell'amministrazione penitenziaria a questa situazione
La quella la una circolare
Viene varata alla alla fine del novantotto dello vanto otto
Che in qualche maniera
Si fa carico di una da un lato di una espressa volontà politica di non rinunciare a questo strumento amministrativo penitenziario dall'altro di regolamenti regolamenti regolarizzando rispetto alle sentenza alle sentenze la Corte e alle indicazioni del CPT
Vengono introdotte quindi questi la la la la previsione della socialità le di ridurre l'obbligo di due ore d'aria invece del del sul singolo ora dare previsto in precedenza le due ore di comunità
Perché erano sconosciute in precedenza una a all'apertura dei colloqui per i minori di dodici anni se quindi abolendo il vetro divisorio per questa fascia di età
Per dieci quella viene dopo all'inizio previsto per loro intera quella viene dopo dieci minuti vengono dopo
Vengono sin secondo Cerri
E comincia anche varati dall'amministrazione penitenziaria che che si fa carico della profonde differenze profonde differenze interpretative di questo regime date dall'INPS direzione ai singoli istituti
Da un lato vi era la necessità di non comprimere non mortificare l'autonomia dei direttori che avevano a che fare con situazioni diversissime fra loro sia quanto a personale penitenziario sia quanto appena per personale persone detenute
E quindi ha caratteristiche
Specifiche profondamente lontane le une dalle altre
Sia
Della necessità dicevo sia di di
Farsi carico di questa in questa esigenza sia di tener conto
Che una
Responsabilizzati dispensa abilitazione eccessiva del direzioni dell'istituto del personale penitenziario che vi operava
Nel senso di una concessioni autonomia eccessiva diciamo tra virgolette poteva portare a una sovraesposizione di questo personale nei confronti di detenuti che avevano caratteristiche ovviamente di estrema pericolosità
Si cerca quindi di o con una serie di riunioni con i direttori signori di poi di arrivare a una regolamentazione interna anche per quanto riguarda l'interpretazione di quella direttiva circolare emanata precedenza
Che comincia in Tissi è agli istituti anche con una certa era sita tuttavia di a vere le spalle coperte per quanto riguardava mia per quanto riguardava le scelte e le limitazioni che venivano che venivano imposte
Sempre esigenze contrastanti sempre situazioni di inadeguatezza delle strutture delle risorse rispetto ai problemi queste sono i dati caratteristici e costanti che si incontrano nella
Nelle nelle che ho incontrato nell'esperienza personale ma credo che facciano parte di una situazione a Sorrento oggettiva
Nella gestione di una di un sistema delicato antiquato pieno di contraddizioni quale il sistema penitenziario
Avvengono dopo questo questi o quei Sovreco costituisce per me è un momento importante avere una serie di ulteriori elementi le audizioni per esempio che
Il vertice del DAP compiere nelle presso la Commissione parlamentare antimafia
In quella sede la circolare e l'applicazione che ne viene data sono documenti parlamentari
Viene sottoposta a critiche severissime
Ad un di anche duri interventi
Di di critica
Per un eccessivo margine di autonomia un eccessivo lassismo viene definito anche così
Che l'amministrazione sta dimostrando nei confronti di un regime che invece deve rimanere profondamente rigido profondamente radicato nei suoi nelle sue componenti
Più rigorose
Una via contenuto pressoché analogo una corrispondenza con la direzione nazionale antimafia che in qualche maniera rappresentava alla Dipartimento come quella socialità
Sia nelle ore d'aria sia nelle ore successive pomeridiane in qualche maniera consentiva
Ai detenuti di Adele collegamenti assolutamente improprio inopportuni sia di vanificare e la limitazione dei colloqui attraverso messaggi mandati all'esterno a turno
Secondo le e affidati alla a chi aveva al detenuto che aveva il colloquio più prossimo ove si volesse
Comunicare appunto una indicazione un ordine una disposizione
Alla propria organizzazione
Avviene l'arresto di Salvatore Riina
E scontiamo
Un dato fondamentale
La delega penitenziaria riga sulla riforma sanità penitenziaria sta dando un esito catastrofico
Perché da un lato le risorse sulla sanità penitenziaria vengono sostanzialmente bloccato aumentate di pochissimo rispetto anche esigenze
Estremamente nuove chiaramente pesanti dal punto di vista finanziario che emergono come il trattamento delle vie sei coi farmaci retrovirale che sono costosissimi sulla sul mercato farmaceutico
Dall'altro
Cisco sì ci si scontra con una impossibilità di realizzare a costo zero
Quella quella riforma perché
La la sanità
Del sistema sanitario nazionale prevede necessariamente doveva prevenire laddove dovesse dovuto farsi carico della sanità penitenziaria una struttura amministrativa di dirigenti di personale che avrebbe sottratto risorse importantissimi al capitolo
A ferite previsto in Finanziaria per la sanità penitenziaria ne avrebbe pressoché anzi più che dimezzato
La l'importo sostanzialmente impedendo rendendo suo sarebbe impossibile la ma il mantenimento di quei regimi già profondamente insufficienti di
Di cura di terapia
Questo questa crisi della sanità penitenziaria di quegli anni sì riversa in maniera particolare più acuta sul versante del quarantuno bis
Perché
La risorsa che l'amministrazione penitenziaria utilizza nei momenti di di crisi finanziaria o bis della salute del detenuto e il ricovero all'esterno ricordano all'esterno che un momento profondamente pericoloso per quanto riguarda la la prevenzione della fuga
Praticamente tutte le fughe o non tutte ma insomma Grandet altissima maggioranza delle delle fughe di le vie che sono avvenute in questi anni avvengono dalle grida il dagli ospedali durante i ricoveri dei detenuti
Il a ricovero di un quarantuno bis sette l'amministrazione penitenziaria onerosissimo
Perché significa dislocare su quattro turni o su tre turni secondo dove localizzato il lavoro per lo meno sette otto agenti penitenziari più quelli che lo trasportano il che significa
Venti agenti lettere al giorno in un organico che era già profondamente carente
Questo significa che si ricorre prevalentemente alle strutture ospedaliere in Terme
Le più attrezzate sono quella di Secondigliano residui Secondigliano non è un istituto a meno non nasce come sezione quarantuno bis nazi come sezione
Come centro terapeutico su di diede il penitenziario
Per il quarantuno bis attrezzato con pochissimi posti letto così come quello di Pisa e viene poi un po'ampliato per esigenze particolari dovute alla la alla insufficienza delle strutture
Delle altre strutture quarantuno bis
Ma per la verità noi abbiamo scelto Roma come limite non superabile ma questo è un'altra richiederebbe un altro ragionamento misto un po'di lunga
Dicevo la sanità penitenziaria che la situazione di seriamente critica per la ministra della Sanità venite talmente critica per l'amministrazione nella regime di quarantuno bis diventa spesso drammatica quelli sono momenti gravi
In cui i diritti del del detenuto vengono in qualche maniera intaccati purtroppo non possiamo non riconosce
Se le deve dire molte cose però io voglio naturalmente accelerare mi preme solo fare una considerazione
Soltan
Do aggiungendo che casi quarantuno bis extracomunitari prima della della nuova legge erano pochissimi credo che c'era un un albanese e un croato o serbo non ricordo comunque erano veramente pochissimi
Poiché
Le indagini su strutture mafiose straniere sono abbastanza indietro furono abbastanza modesti
La là dove dove mi premeva fare era questo
Io non credo che oggi noi possiamo parlare di carcere
Il carcere una concetto che oggi va declinato al plurale esistono molte molti tipi di carcere molte tipologie di carcere
Il i detenuti sono costituiscono una categoria estremamente differenziata al proprio interno
Ci sono i tossicodipendenti ci sono gli extracomunitari sono i detenuti alta sicurezza mafiosi non quarantuno bis cioè il quarantuno bis titoli detenuti in simili se ne liberi
Ci sono detenuti cosiddetti ordita a regime di di pericolosità ordinaria
Ci sono i tossicodipendenti malati di AIDS insomma le strutture penitenziarie
Oggi sono chiamate a un lavoro profondamente delicato e complicato di differenziazione interna per rispondere alle alle esigenze che sono oggettivamente molto articolate tra di loro
Pensare che possa esistere una abolizione di un regime speciale per il detenuto mafioso particolarmente pericoloso
Credo una utopia perché ma sarebbe addirittura controproducente
Perché in alzerebbe pure riguardando oggi circa l'uno per cento della popolazione detenuta innalzerà ebbe necessariamente trascinerebbe verso l'alto necessariamente tutta la tematica della sicurezza
Della della Sicurezza Interna delle carceri
L'articolazione e la differenziazione fra i vari regimi e fra le varie popolazioni detenute se così si può dire costituisce una risposta di razionalità di efficienza sia sul versante della sicurezza sia sul versante la possibilità di svolgere un trattamento poi la richiesta più fortemente costituzionale che viene che viene
Rivolta all'amministrazione penitenziaria e e quell'appunto da cui poi si divisi si giudica la civiltà di un popolo
Mi ha differenziare significa poter adeguare trattamento e sicurezza alle singole posizioni
La legge che ha disciplinato il quattrocentosedici bis il quarantuno bis rendendolo stabile
Risponde un po'a questa esigenza ma manca a mio parere un altro bersaglio che era il corrispondente di questo
Ovviamente io non discuto delle scelte compiute dal dal Parlamento sullo quarantuno bis perché fanno parte di una responsabilità diversa sia dall'amministratore che dal Pubblico ministero
Manca cioè la necessita di diversificare anche sul piano normativo le risposte che il sistema da ai detenuti a seconda della loro sicurezza
Io ricordo che c'era stata una
A proposito di quando dalla fine della legislatura precedente veniva posto il problema dell'indulto
O dell'amnistia per la grande pressione che esisteva l'Inter misuri penitenziari che non la dall'amministrazione perizia è venuta l'idea di consentire il il raddoppio
A Biella dei dei dei dei quello di quarantacinque giorni per semestre oggi previsti per la liberazione anticipata dei casi in cui ci fosse
Una sottoposizione del detenuto a una tratta una disponibilità il detenuto a una trattamento
Più intenso più incisivo con la riduzione dei margini di sicurezza degli istituti con recupero quindi di personale
E di strutture che in qualche maniera potevano essere diversamente utilizzate io credo cioè che si vada a a dare una risposta con questa legge ha un tema ma contemporaneamente l'Euratom dessert provati anche tanti altri che sono altrettanto importanti oggi ci occupiamo di quarantuno bis ma diritti negati nelle carceri ci sono in tutti i regimi in tutte le situazioni
Presenti all'interno degli istituti io credo che se il legislatore avesse affrontato complessivamente il sistema del carcere forse avrebbe dato una risposta più organica e complessivamente migliore a questo fine
Dino
In campo anche l'Argentina quindi
Flessione
Metabolizzazione inizia di queste norme a livello universitarie quindi come viene trasmesso tutto
Tutti gli interventi legislativi le modifiche la loro applicazione agli studenti e poi sono
Magistrati i avvocati quindi e giusto che dare adesso la parola alla professore Antonio D'Alia
Se gli ammessi entrambi ammesso entrambi
C'è quindi una preferenza per il primo e allora il professore Andrea
Appunto può essere
Una valutazione dal punto di vista dottrinario su quello che il quarantuno bis è integrato nel sistema processuale penale e anche nel sistema penitenziario
Due nomi
Non ne sono
Bile perché vengono imposti dalla nascita quindi destinatario
Forte seri se riporta
Il tema è complesso e non consente il tempo che abbiamo a disposizione non consente di portare un contributo
Credo che il nostro compito almeno il mio sia quello di una testimonianza e è sicuramente
Positiva per questo lavoro interessante svolto da due persone che evidentemente credono nei diritti della persona
I diritti dell'uomo
E hanno dato prova di grande sensibilità
La realtà è che viene
Riportata in questo libro è una realtà drammatica e sconcertante direi drammatica dal punto di vista umano
è sconcertante dal punto di vista giuridico
Io concordo con il relatore che mi ha preceduto
Nel senso che non credo si possa mettere in dubbio la necessità di un regime carcerario differenziato
è una utopia sono d'accordo
Pensare che il carcere possa essere solo occasione di emenda di rieducazione e che non si debba anche pensare
A
A a misure che impediscano connivenze contatti
E reciprocità informative con l'esterno e intendo veste nel mondo criminale cioè le associazioni di provenienza
E deve essere basta guardare un po'quello che succede in altre parti del mondo per rendersi conto in qualsiasi Stato esisteva un regime carcerario differenziato
Il problema è e secondo me
Intenderci su quattro questi su quattro punti
Quindi questa mia brevissima testimonianza trattiene intervento è rivolta all'amico Pecorella nella veste non di collega universitario ready amico ma di presidente della Commissione giustizia
Lo invito a tener conto se possibile di queste
Brevissime osservazioni
Il primo punto che ci dobbiamo che dobbiamo affrontare
Il carcere duro cioè il regime carcerario differenziato
Può essere un fatto puramente amministrativo
O deve essere una garanzia giurisdizionale
Cioè è possibile che il nostro sistema processuale prevede che l'imposizione di un obbligo di soggiorno possa avvenire per solo del provvedimento giurisdizionale
E invece misure anticrisi ampiamente limitative dei diritti fondamentali di una persona reclusa posso avvenire per atto amministrativo questo credo che sia il primo problema da affrontare concretamente sul piano legislativo
E secondo problema e chi deve subire il carcere duro
Cioè il detenuto in espiazione di pena
O anche l'imputato in attesa di giudizio
è qui sovviene una presunzione costituzionale di non colpevolezza che viene tradita sistematicamente ogni qual volta si
Sottopone un soggetto non ha ancora raggiunto da una sentenza irrevocabile di condanna ad un trattamento deteriore dei suoi diritti fondamentali
Quindi
A chi applicarlo
Ma credo che il
Punto ancora più delicato sia quello della del chiarimento
Della finalità del carcere duro
La cenare dottore Di Fiore
Cioè è concepibile che in un sistema che come il nostro si vanta di essere
Inserito in un ambito comunitario in un sistema che si ispira pensiamo alla legge al prologo della legge delega Belinda Codice in Nuova DC procedura penale alla Convenzione europea
Al Patto internazionale dire alla dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
è possibile che questo sistema concepisca il carcere duro come
Mezzo per ottenere
Il pentimento del detenuto
Io sono molto sensibile al termine tortura
E la testimonianza di questo libro ci dice quanto sia dura questa tortura
Però io non credo che si debba
Dare
Eccessiva rilevanza alla tortura fisica che può essere anche una forma di spie attiva il dolore
Ma quella che non tollero e la tortura psichica
Cioè l'intervento sulla libertà di autodeterminazione dell'individuo sottoposto ad esecuzione di pena è che non può essere violato in questa sfera che per quanto possa essere duro il carcere è riservata alla sua personalità
L'individuo in carcere non può essere indotto a pentirsi
Perché questa non è solo violazione della sua personalità
Ma è violazione dei principi sacrosanti del sistema è stato anche accennato oggi questo argomento e andrebbe sviluppato
Perché attraverso il pentimento noi giungiamo ad una prova falsa
Noi ci stiamo avviando verso un sistema processuale penale che come è stato detto opportunamente in questa sede non si fonda più sulla prova
Raccolta
Ma si basa unicamente sulla delazione interessata
Di chi per percepire benefici e per sottrarsi a torture è disposto ad accusare altri
Questo sistema e ci porta verso la inciviltà non verso la civiltà del diritto
Ma la mia tristezza oggi è a parte delle vicende che ci stanno condizionando è nel dover constatare lo dicevo agli amici radicali
Poc'anzi
Che
Ho rinvenuto la mia biblioteca
Fascicolo della pallacorda una pubblicazione del movimento radicale
Che riporta del mille novecento primo semestre ottantacinque
Riporta alcuni interventi al convegno di Strasburgo del ventitré e ventiquattro ottobre mille novecentottantaquattro il caso Italia consentitemi di leggervi due passaggi uno nel relativo alla presentazione
Con questa prima iniziativa parlamentari di tutte le correnti politiche comunitarie intendono verificare lo stato della giustizia in Europa deroghe nei confronti di alcune garanzie democraticamente poste a tutela dei diritti della persona sanciti dei trattati comunitari e dalle costituzioni nazionali si registrano in diversi Paesi della Comunità europea
Molto spesso queste violazioni delle fondamentali libertà civili sono state giustificate dall'insorgere di forme violente di contestazione politica dall'espressione di fenomeni teatro dei
ICI e dal rafforzamento delle delle organizzazioni criminali siamo negli anni nei primi anni ottanta
Avviare il processo e di ristabilimento democratico delle della legalità compromessa rappresenta l'impegno dei promotori di questa di queste iniziative il primo caso che verrà esaminato sarà quello italiano
E si esamini no a Strasburgo il caso Italia
Nel mille i ventitré ventiquattro ottobre mille novecentottantaquattro
All'epoca Sassa
Intitolando il suo intervento
Il mille novecentottantaquattro di Orwell in Italia
Disse
Una crescita nel numero è un aggravamento nella qualità e durata della privazione della libertà di cui cittadini innocenti sono vittime leggi sostanzialmente inique
Come quelle sul pentitismo
Eravamo nel mille novecentottantaquattro ci auguravamo che finisse con la riforma del codice di procedura penale la stagione dell'emergenza la stagione delle rinuncia ai diritti
Siamo nel due mila tre
Sembra un sogno
Quello che diceva Sacha nel mille novecento ottantaquattro grazie
Il presidente della Commissione giustizia della Camera l'avvocato Gaetano Pecorella
Ci siano molti spunti di natura è a a integrazione penso che però anche alcune riflessioni politiche su quello che è stato il clima il contesto di approvazione della modifica del quarantuno bis siano necessari anche perché lo i numeri della schiacciante maggioranza con cui è stata approvata la la legge del quarantuno bis sono indicativi molto di un clima e di una o di un consenso che c'è intorno a questa norma consenso diffuso di anche sì di persone non ha dette ai lavori
E un un clima che su cui credo abbia certamente influito quelli che erano quegli avvenimenti di quel giorno di quei giorni non dimentichiamo lo sciopero della fame dei detenuti al quarantuno bis la famosa lettera e detto di Bachelet a Bagarella e altre o altri interventi lo di questo tipo che hanno avuto poi ho grande o riflesso e grande diffusione o attraverso i giornali e i mezzi di comunicazione di massa e quindi credo che in quel momento chiunque politico di qualsiasi parte
Si fosse alzato a o o valutare in maniera critica alcuni aspetti del quarantuno bis sarebbe stato bollato e ed etichettato in una certa maniera quindi credo che ci sia stato anche una difficoltà di natura o culturale politica quindi anche su questo volevo invitare oltre che agli spunti o molto interessante il professore Dalia o il l'avvocato Pecorella a dirci qualcosa
Sì certamente risponderò alla fine alle sollecitazioni come sempre stimolanti del professor dargli anche se almeno su una di queste la risposta viene in un emendamento che proposi
Che pure essendo presidente della commissione non fu acconto
Per lo meno in Commissione lo proposi ed è quello della giurisdizione abitazione di tutto l'istituto del quarantuno bis
Io credo che la responsabilità politica di chi deve fare norme deve partire da un dato inevitabile ed è il rapporto tra la norma è la realtà in cui questa viene ad incidere certamente l'Italia
è un paese che ha una realtà del tutto particolare in materia di criminalità
è il paese delle stragi è il paese del terrorismo e il paese della mafia questo è un dato che io credo va sempre ricordato accanto
Puntando al la giusta importanza all'altro aspetto che anche però il Paese
Della profonda civiltà giuridica
La stabilizzazione dell'articolo quarantuno è nato da una convergenza singolare di due punti di vista completamente opposti
E cioè da un lato l'idea che se non fosse stato stabilizzati quarantuno bis
Diventava più difficile pretendere il rispetto di determinate garanzie perché per dodici anni V per dieci anni si continua prorogarlo
Come l'Istituto eccezionale e quindi relazione al quale le garanzie più elementari potevano anche essere trascurate perché tanto era un istituto eccezionale questa io devo dire che mi schierare tra coloro che erano favorevoli a una stabilizzazione per uscire dall'ambiguità di un istituto eccezionale che però era invece permanenti dall'altra parte vi era però chi partiva dal punto di visto posto e cioè che la stabilizzazione presente l'autore così il posto al suo intervento avrebbe rappresentato un segno di contrasto stabile e forte alla mafia e quindi una legge ordinaria per dare il segno che la battaglia contro la mafia continuava e sì era destinata a continuare nel tempo che cos'è accaduto
Che
Nella convergenza per cui non vi sono stati dissensi particolari sulla mantenimento della temporaneità poi ha finito per prevalere quell'Indirizzo che l'ha reso stabile ma non la sostanzialmente reso invece garantito questore il primo risultato che mi sembra evidente di questa legge
Però è anche vero quello che veniva ricordato io ho qui i dati del votazione finale nel Senato
Su duecento ventisei votanti duecentoquattro furono favorevoli
E sedici astenuti contrari furono solo sei non ho qui i dati della Camera la proporzione esibire peraltro il testo del Senato era ancora più restrittivo almeno garantito di quello della casa
Allora bisogna domandarsi come può accadere che in sede politica con gli argomenti assolutamente non solo moralmente apprezzabili ma del tutto razionale che sono stati portati anche adesso
Vi è stato una convergenza così alta di di consensi a questa legge alla stabilizzazione e al contenuto di questa
Ma
Un primo dato è che chi si schiera in qualche modo per una maggiore garanzia viene etichettato immediatamente per essere mafioso cioè l'uso del marchio di mafioso in politica è diventato lo strumento ordinario per delegittimare l'avversario
Guardate che quando viene proposta una legge che poi viene imitato da molti Paesi europei tipo lo scudo fiscale la prima risposta e volete favorire la mafia per il rientro dei capitali come se la mafia
Avesse bisogno lo scudo fiscale oltre invece pagare il il due e mezzo per cento per manovrare i suoi capitali quando viene proposto il patteggiamento allargato la prima risposta è
Fate patteggiamento allargato per favorire la mafia allora questo meccanismo che se non finisce
Costituisce un limite fortissimo alla libertà di determinazione politica perché non vi è più la possibilità di
Porsi in una posizione di contrasto altrimenti la notizia che viene data in mezzo di comunicazione che ti colpisce a parte e l'insulto all'interno della Camera in cui lavori è
Proposta in favore della mafia eccetera eccetera quindi questo è stata la prima ragione
Che probabilmente ha determinato questa unanimità la seconda ragione però è molto più importante e grave ed è secondo me una atteggiamento culturale che non è soltanto del Parlamento perché io credo che si deve sempre tener presente che il parlamentare quando esprime un voto
Lo fa
Mi auguro qualche volta in relazione alla propria coscienza il più delle volte in relazione agli effetti elettorali nel suo voto
E cioè in relazione al fatto che schierarsi in un modo o nell'altro significa perdere o guadagnare dei voti questo è un dato se volete molto cinico ma molto realistico
E quindi se il parlamentare volta e hanno se duecento parlamentare ma votato in quel modo e alla Camera naturalmente siamo stati quattrocento ebbene vuol dire che c'è una situazione culturale nel Paese che indirizzate in questo modo se non è una scelta contro il Paese
Buona scelta che tiene conto evidentemente di un atteggiamento culturale del Paese
E allora io credo che si deve ripartire da questo per fare delle delle riflessioni e anche per evitare che ci siano delle fughe in avanti di alcune posizioni per cui si fanno delle proposte
Che non passano nel Paese perché sono tali da non rappresentare un punto di possibile mediazione
E ecco qual è la considerazione che va fatta perché l'articolo quarantuno bis non è un fenomeno che va visto da solo
Ma è una punta d'emergenza di un problema molto più ampio rispetto al quale credo che oggi non vi sia una sufficiente attenzione e sensibilità e cioè quello dell'uso della forza come mezzo di controllo sociale
E cioè come strumento di soluzione dei conflitti
Questo ovviamente lo stiamo vivendo in questi giorni su un altro piano
Però è un dato fondamentale perché il quarantuno bis così come altri e sugli effetti che richiamerò ma che ritroviamo tutte nel quarantuno bis sono semplicemente l'attuazione di questa idea
Che oramai il conflitto va risolto con l'uso e la forza e gli effetti che troviamo nel quarantuno bis per esempio l'emarginazione del ruolo degli attori
Oggi sul terreno della giustizia il V e sul terreno della politica sul terreno internazionale il ruolo del mediatore è un ruolo che va scomparendo
Nel processo penale la figura che emerge non è quella del giudice come sappiamo ma è quella del Pubblico ministero
E con questo significa che non è il mediatore sociale cioè il giudice che il protagonista diciamo le Roy tra virgolette ma è il soggetto che rappresenta l'autorità forte cioè lo Stato e questo è accaduto anche all'interno del quarantuno bis
Il fatto di rifiutare di affidare ad un giudice l'applicazione della misura perché ma perché evidentemente si voleva evitare è stato anche detto che il giudice fosse un mediatore tra le esigenze della sicurezza e le esigenze individuali del diritto per rispetto di diritti
E quindi oggi come ricordava giustamente il professor Daria
L'applicazione la riduzione dei diritti fondamentali costituisce un atto di parte
Non un atto del giudice non solo ma un atto politico di parte perché il ministro è una parte politica
Per cui potrebbe in teoria spero che non accada in pratica non applicare il quarantuno bis che un soggetto pericoloso perché attraverso il quarantuno non pericoloso per il quarantuno bis
Ma perché attraversa il quarantuno bis potrebbe essere portato ad accusare quella parte politica che è interessata o ad applicarla qualcun altro perché attraversa il quarantuno bis si arrivi ad un risultate di raggiungere elementi di prova contro la controparte politica Walter bastava questa considerazione
Per dire che ci voleva il giudice perché il quarantuno bis venisse applica e però su questo punto c'è stato uno schieramento attività onorevole Nitto Palma situato il mio emendamento l'onorevole tornino accettato dalla maggioranza nettamente ha votato contro questa soluzione secondo punto l'intervento repressivo che non è più un intervento contro il singolo ma nel momento in cui si concepisce
La forza come strumento di soluzione del conflitto l'intervento avviene contro una categoria di soggetti
Ecco perché c'è la la sì alla crisi della cultura della prova che ricorda professor taglia e anche a perché il problema non è più di colpire un soggette quindi avere la prova della sua responsabilità ma il problema è di intervenire su un fenomeno l'abbiamo visto con Tangentopoli lo vediamo con la mafia e questo determina per esempio che il sospetto non più la prova di venti la regola di giudizio basterebbe vedere a chi si applica è si applica a coloro per cui vi sono elementi tali da far ritenere la sussistenza di un collegamento con un'associazione criminale
Terroristica ma questi elementi tali e quali sono beh il fatto che uno sia imputato di far parte di un'associazione mafiosa già un elemento tale che poi questo soggetto in termini di prova invece non si è raggiunto dal nulla questo diventa poco rilevanti
Ma questo incide anche sul principio di legalità e di tassatività della misura
Perché in questa legge io lo posso dire perché queste posizioni le ho prese pure
Come presidente cercando di non schierarmi mai ma le ho prese in questo caso
Ora si applica l'adozione di misure di elevata sicurezza interna ed esterna
Poi si indicono una serie di misure ma ci sono anche tante altre misure che non sono indicati
Per cui il principio di tassatività della pena viene automaticamente meno perché non è la pena non è la penna astratto e opening concreto cioè il fatto che io sia condannato a un anno di carcere o debba scontare un'abdicazione in Costa preventiva è molto diverso se lo sconto con il quarantuno bis se non altro morto ebbene alle misure restrittive non sono previste
Vado rapidamente
Perciò aspetto che deriva da questa cultura della forza
Riportare il corpo a fonte di conoscenze giudiziarie questa è nella tradizione di tutti gli Stati autoritari la tortura e l'uso del corpo come fonte di conoscenza corpo umano come fonte di conoscenza
E quindi il carcerano nel più commisurato all'appena e neanche la tutela del processo parlo del carcere preventivo ma al risultato che si vuole ottenere
Se voglio ottenere il risultato della confessione
A questo punto io applico le misure necessarie per questo risultato che non sono commisurate se condannato alla pena o se imputato al problema della tutela del processo e basta vedere la riduzione dei colloqui
L'unzione dei colloqui non è collegato a un problema di sicurezza
La riduzione cioè il fatto che per sei mesi non posso avere colloqui telefonici anche questo non è collegato alla sicurezza perché colloquio viene registrato sentito e così via
La possibilità di stare all'aperto un numero di ore minori di quanto qualunque altro detenuto io devo ancora capire
Che rapporto ci sia tra l'aria che uno respira e e il fatto che possa avere collegamenti con associazioni mafiose una volta che viene controllato direttamente ogni movimento che fa
Ultimo o penultimo osservazione
Che ci fa vedere come il quarantuno bis io purtroppo l'espressione di uno Stato culturale l'abiura come strumento per uscire dalla sofferenza
C'è un atto di sottomissione e quindi la collaborazione
Ora come si si può riprendere la
La battaglia diciamo così
Politica e anche parlamentare mi pare difficile immediatamente ma certamente possibile riprenderlo
Va ripresa sul piano della modifica di alcuni punti dell'attuale normativa e in questo riprendo le osservazioni del professor taglia
Io su una sola di queste
E credo di non poter essere d'accordo e cioè che rispetta il quarantuno bis si possono differenziare tra a condannati attese di giudizio se l'obiettivo è quello di impedire i rapporti con la pineta organizzata cioè o noi troviamo la la pericolosità come una e io sarei anche d'accordo con una delle ragioni che giustificano la costa cautelare oppure se l'obiettivo è questo potranno esserci delle differenziazioni ma bisognerà comunque evitare che sia possibile che sia mantenuto questo rapporto
Però sul resto credo di essere assolutamente d'accordo
Le primo la limitazione dei diritti non può che avvenire attraverso un giudice quindi la giurisdizionale iniziazione di tutta la procedura del quarantuno bis
Secondo la limitazione del diritto
Non può che essere collegata all'obiettivo di impedire i rapporti con la criminalità organizzata e non può a vere
Nessun'altra finalità
Faccio un esempio una degli emendamenti proposti da me ed altri era quella di eliminare il vetro invece di prevedere obbligatoriamente l'uso di sta tecniche moderna per esempio le cellule fotoelettriche che impedissero il passaggio i biglietti di altre cose questo emendamento è stato bocciato quindi però questa è un'altra battaglia da fare vedo che nel libro c'è un capitolo importante su sul problema nell'impedire il contatto
Io credo che il Pd e il contatto fisico sì una forma contatto la possibilità di
Di Tito di toccarsi la mano insomma no pensiamo anni anni e in cui tu vedi persona cave i tuoi figli accettata da parte del vetro e non è la possibilità di un minimo contatto fisico
Non mi si venga a dire che non è possibile controllare se dandosi la mano si passa qualcosa meno su questo mi sembra assolutamente impensabile quindi il secondo punto iniziare e i diritti soltanto se questa limitazione eh collegata all'obiettivo di impedire rapporti della comunità organizzate il problema della rapporti con la famiglia il problema della salute non c'entrano
Nulla con questo terzo punto individualizzazione della misura in relazione a concreti comportamenti ed è soggetta e cioè non basta l'imputazione ma è possibile applicare questa misura solo laddove si riscontri che in concreti soggetto tenga o abbia tenuto comportamenti tali da rappresentare questo un indizio certo che mantiene i collegamenti con la criminalità organizzata
Questa era un'altra proposta che era stata fatta anche questa non è stata ascoltano ricorda libera questa mi pare davvero il passaggio
Dalla come dire dal soggetto perché hanno certi imputazione al soggetto perché il concreto pericolo che che è un passaggio fondamentale
Quarto punto
E quello della tassatività delle misure cioè è necessario che si colleghi uno specifico comportamento uno specifico tipo di criminalità alla tassatività della misura si deve sapere se tu farai passare o tenterà di far passare un biglietto una comunicazione questo comporterà che tu non possa vedere la tua famiglia lo posso vedere almeno ma che ci sia un rapporto tra condotta e sanzione che la base più elementare del principio di legalità
E infine il principio della minima afflittività
E cioè
Anche questo è un principio della civiltà giuridica liberaldemocratica applicare la misura minima indispensabile per ottoni risultato quando questa misura costituisca una al momento di sofferenze di afflizione
Però tutto questo e concludo tutto questo si collega ad un grande problema che la battaglia culturale che oggi deve essere condotta perché non prevarica l'idea che l'autorità la forza siano i valori dominanti nostra società al posto della libertà e di diritti dell'individuo e io mi debbo dire che proprio le votazioni sul quarantuno bis e una serie di altre ipotesi ricordiamoci che nella scorsa legislatura uno delle ultime normative approvati su quella sulla cosiddetta sicurezza che portava reati minimi a pene altissime perché oramai l'idea è che in una società come questa chi fa sperare nel massimo delle garanzie delle della sicurezza a una legittimazione politica maggiore di chi fa sperare
Nelle rispetto delle libertà e quindi questa credo che sia davvero la grande battaglia che va al di là del quarantuno bis battaglia per un'idea di società in cui la libertà il valore fondamentale e coloro a cui tutti dobbiamo aspirare
Nonché due autori di lavoro non concludono l'altro che Maurizio Turco capogruppo dinamica va preso molto appunti ma credo che tardi dovremo far presto quindi vado molto per sentirsi
Compiuto il dottor Mancuso e condivido molte delle cose che che lui ha detto anche se non molte erano attinenti diciamo al lo specifico allo specifico del quarantuno bis però ci son almeno due cose da
Da specificare
è vero che il quarantuno bis soppresso l'indomani della strage di Capaci
E fu preso con la motivazione che l'ordine era partito dal carcere non tanto adesso è diventato il brindisi
Ma l'ordine era partito dal carcere non uno di coloro che furono messi in quarantuno bis nel novantadue è stato mai condannato per una delle stragi mai quindi anche quella motivazione
Fatta sempre diremo c'è un'assonanza così valutazioni cioè quello che la gente chiede glielo sfida no la gente chiede il quarantuno bis non si può votare contro perché poi appunto diventa mafiosi viene ucciso Falcone non si può non fare il quarantuno bis perché poi si è complici se complici dei mafiosi così com'è la chiusura dei Carc delle carceri videro dell'Asinara
Non fu fatta per una politica
Particolare del del del del da no ci fu un magistrato di sorveglianza che denunciò le condizioni di detenzione di cui ancora abbiamo tracce nelle persone che son passate
Da quelle carceri
E in quel momento si cominciò a confrontarsi con il problema della legalità del diritto e dire quindi della della democrazia
Ne abbiamo in una risposta al comitato provinciale di tortura da parte del governo italiano
L'impegno a controllare caso per caso le situazioni di ciascun detenuto in quarantuno bis
Dovessi usare un certo metodo di pensiero di lavoro tutto italiano direi ho trovato il pentito nel senso che
Mentre noi andavamo in giro per le carceri
La Commissione parlamentare antimafia si riuniva
Dava vita a questa documento incredibile col quale chiedeva all'unanimità con tutti i partiti
Di stabilizzare il quarantuno bis me intanto la scelta
Sembra una squadra però Tinebra Centaro Maritati Palma lui Ayala Bobbio avranno tante idee diverse c'è una costante nella loro vita son tutti i magistrati
E sono loro che hanno fatto e hanno scritto queste pagine incredibili che solo lo stenografico di queste cinque riunioni della commissione antimafia
Pur non chiedendo o però una normalmente
Questo documento è stato alla base diceva appunto c'è stata alcuna scelta mandare a rappresentare certe istanze
Tutta una serie di personaggi senza nulla togliere alla professione del magistrato però l'unica costante che c'è e che son tutti magistrati ma dicevo
Il governo italiano dice nel novantasette
Senta aveva deciso
A
Nel novantasette il governo italiano assicura del Comitato provinciale tortura che i casi vengono valutati uno per uno dicevo un pentito
In Commissione antimafia Ayala già sottosegretario alla Giustizia dice signor Presidente come ho detto per molto tempo saranno stati centinaia i provvedimenti che ho firmato
Le motivazioni delle proroghe appartengono a quella categoria di cose che si firmano previa ben Datura degli occhi tanto nazione automatica che sappiamo fare tutti e con l'occhio bendato viene meglio
Ecco ma
Questa è solo una piccola cosa rispetto a quello che accade prima come ci si arriva in quarantuno bis
Lo creduto che sostanzialmente il passaggio forse quello di una una decisione del magistrato cioè quindi una richiesta che l'impresa quella ministro di Grazia e Giustizia
Apprendiamo da Tinebra
Diretta tramite il direttore dell'amministrazione penitenziaria che talvolta però succede che vi sia una sorta non di sollecitazione nemmeno d'invito ma di segnalazione
Da parte degli uffici del DAP alle procure interessate adesso non so quale in termini di responsabilità civile la responsabilità civile del dato dei funzionari del dato rispetto a queste persone che
Lei ha detto caratteristiche ovviamente di estrema per una pericolosità io ovviamente ce lo toglierei essendo di fronte a un terzo di persone che deve essere ancora giudicato
Purtroppo non abbiamo i dati ma credo che siano parecchia anche coloro che dal quarantuno bis sono usciti che ovviamente non erano estremamente pericolosi c'è una lettura rispetto al quarantuno bis
Secondo me è che
L'onorevole Pecorella segnato molto bene nel senso che
C'è un riflesso nella società in alcune parti della società
Rispetto al quale toccare il quarantuno bis vuol dire vuol dire
Portarsi le mani ma noi l'abbiamo fatto
Ma l'abbiamo fatto
Lo abbiamo fatto adesso l'abbia fatto per processo Tortora lo abbiamo fatto con Leonardo Sciascia
Ai professionisti dell'antimafia parente si
Condizione ripreso da Falcone
Dieci giorni prima di morire in un'intervista bellissima passa
Sul panorama nel luglio del novantadue che è praticamente scomparsa dalla biografia dalle letture consigliate su questo Giovanni su Giovanni su Giovanni Falcone
A davvero due cose per chiudere perché tanti Giuffrè Giuffrè in aula in un'aula giudiziaria
Alla richiesta perché lei si è pentito non ha detto
Ho capito lo Stato alla giustizia la democrazia
Tutto no
Ha detto mi sono pentito perché Cosa Nostra non è più quella a cui avevo aderito è oggi giustamente lo Stato si occupa di garantire a Giuffrè che Cosa Nostra per lui possa essere quello che dire quindi attraverso il nostro sistema
Potersi vendicare di coloro che hanno tradito possono rispetto a questo nessuno al nulla al nulla allora dire noi
Restiamo lì a guardare ma c'è di più
Lei ha detto eliminare il vetro divisorio
Eravamo quindici giorni fa a Firenze a presentare il libro forme dottor Malgara
Quando ci si mette in viaggio divisorio era lui il direttore e mi sono permesso di chiedermi mi scusi
Penso di aver letto bene la legge ma il vetro divisorio e soprattutto l'area riservata cioè il quarantuno bis nel quarantuno bis dove sono scritti nel
Dopo un po'ha detto sì non ci sono
La violazione costante e sistematica del principio di legalità ne chiediamo solamente una cosa a questo punto non battaglie future impegni lo dico a lei che il presidente la commissione Giustizia faccia una cosa una chiedo che venga rispettata la legge
Provi a vedere quante persone
Che hanno fatto ricorso al tribunale di sorveglianza nei termini previsti dalla legge di dieci giorni
Si son visti fissare l'udienza nel termine previsto di dieci giorni torna bellezza e delle lettere qualora mentre il detenuto se entro dieci giorni non lo fa perde il diritto
Il magistrato che dopo sei mesi un anno non lo fa resta poco
Tutto questo diciamo nel silenzio
Mi sembra uno l'otto luglio
E una il venticinque giugno quanto a dicembre ecco questo la commissione Giustizia può chiedere
I dati su quelli che sono i ricorsi fatti e i ricorsi
Già discussioni perché la legge prevedeva che entro dieci giorni andassero discusso esami una patente violazione del principio di legalità
Della legge
è stato così per dodici anni e va benissimo né adesso visto che c'è tutta questa disponibilità all'hotel futura almeno passando per perdere nelle lotte ai grandi principi
Su questo fatto concreto cominciamo da questo fatto concreto continuiamo con il vetro divisorio le aree riservate se per piacere
Si può verificare quante di quelle
Di quei documenti che sono un falso in atto pubblico prodotti dal via al piede DNA di dialogo Carabinieri Guardia di Finanza
Che dicono essi sono alla base spesso spesso dei provvedimenti restrittivi in quarantuno bis in cui si afferma cose che non hanno alcun fondamento
Sì abbiamo documenti in cui si sostiene da parte di organi periferici rispetto a uno che è detenuto magari a Tolmezzo che continua a mantenere i colloqui di i contatti con la propria organizzazione attraverso i familiari e Luís documenta che sono anni che non vede i familiari
Questi sono falsi questi sono pazzi che se commettesse chiunque Dinoi verrebbe severamente severamente punito chiudo davvero
Un appello al professor Daria
Secondo me eletto il resoconto stenografico
Dei lavori della Commissione antimafia con la quale si è arrivati a chiedere il
La la la la stabilizzazione dal quarantuno bis meriterebbero davvero assurdo
Sono qualcosa di incredibile per quanto
Prodotto da gente che ha la propria professionalità sono davvero qualcosa di incredibile rispetto alla teorizzazione delle violazioni
Dello stato di diritto di principio di legalità che davvero ecco indifferenza un attimo dal dottor Mancuso
Dottor Mancuso non discutere scelte fatte dal Parlamento e le discuto e vorrei che fossero conosciute e discusse
Anche da altri grazie
Era il ventuno marzo due mila e tre così Maurizio Turco in quel momento europarlamentare radicale interveniva a Napoli durante una delle presentazione del libro che aveva scritto insieme a Sergio D'Elia
Tortura democratica inchiesta sulla comunità dalla quarantuno bis reale e rinviamo adesso invece quanto si discusse più recentemente le quindici maggio due mila e diciotto a Roma durante un dibattito intitolato pianeta carcere
La riforma penitenziaria l'articolo ventisette della Costituzione la buonismo dei padri
Costituenti
E riesco time tutto a partire da quanto disse in quella sede il presidente dell'Unione delle camere penali di quel momento Beniamino Iucci a seguire ascolterete tra gli altri interventi di Santi Consolo a capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del giornalista Rai Alberto Matano
E di Rita
Bernardini il titolo di un titolo importante la riforma penitenziaria articolo ventisette
Della costituzione il buonismo dei padri costituenti l'articolo ventisette evoca subito due principi la presunzione di innocenza e l'altra la risocializzazione terre
Stamattina abbiamo parlato
Anche di separazione delle carriere di terzietà del giudice di imparzialità della decisione
Tra gli antidoti agli errori perché gli errori giudiziari non è che Calamo dal cielo gli errori giudiziari esistono e probabilmente esisteranno sempre ma è necessario cercare di ridurre e uno dei metodi e quello di rispettare l'articolo centoundici della Costituzione il contraddittorio in tutte le scienze quello che più avvicina la visita quindi i monologhi
Un processo inquisitorio un processo che non valorizzi la parità delle parti e che non tenda l'imparzialità della decisione
Perché non abbia in sé l'antidoto anche dell'appello lo ricordiamo spesso Enzo Tortora sarebbe stato
Sarebbe morto condannato se non ci fosse stato l'appello credo che questi siano gli elementi per evitare gli errori che sono che fanno parte della vita umana
Per quanto riguarda il secondo aspetto per sarò brevissimo perché gli ospiti son tanti volevo sentire da loro noi possiamo parlare forse ahimè anche se ci sarà un ultimo consiglio dei ministri otto di riforma terabyte
Nel senso che questa riforma dell'ordinamento penitenziario era in perfetta sintonia con l'articolo ventisette della Costituzione voleva aggiornare la legge Gozzini scritta nel settantacinque una legge che contrariamente a quello che viene spesso raccontato sulla stampa e sui media ha dato buona prova di sé nel tempo
Nel senso che sono diminuiti
I fatti gli omicidi in carcere sono diminuiti le rivolte in carcere dare la speranza un detenuto è molto importante non vengono mai dati e offerti dei poco dei corretti elementi di valutazione l'opinione pubblica per cui da dati ministeriali non quindi raccolti dall'Unione delle camere penali il settanta per cento di coloro che fanno carcere per carcere tendenzialmente Ricco mettono altri reati comunque Osto per la società evidentemente maggiore
Circa il trenta per cento di quelli ammessi alle pene alternative chiamiamole così per non dare una cattiva impressione all'opinione pubblica che pensa che l'affidamento in prova con la semilibertà siano come delle vacanze
Dei benefici dati così leggermente dalla magistratura di sorveglianza
Immaginiamo che coloro i quali imparano un lavoro poi in magistrati di sorveglianza ci diranno anche il direttore generale CD del dipartimento ci diranno conferma di questi dati chi apprende un lavoro e lo mantiene addirittura una percentuale di recidiva vicino al due per cento uno per cento
Non si racconta mai che a fronte di una persona che in permesso magari commette un reato
E naturalmente c'è l'attenzione dell'opinione pubblica come è giusto che sia con relativi attacchi alla magistratura di sorveglianza che magari ha ricevuto corretto dare un permesso o una pena alternativa
Non si si rammenta che ci sono cerco circa quarantacinque mila persone che sono ammesse alle pene alternative che non commettono reati e che si comportano pene questo è un messaggio che non è passato addirittura colpevolmente il precedente governo ha lasciato anche transitare l'idea che questa riforma facesse mettesse in libertà ladri terroristi mafiosi
Il che chiaramente non era vero perché c'erano rimanevano delle preclusioni
Ci si è ben guardata i dal diretti addirittura le pene alternative sarebbero state Sissi può ancor più usa una parola che non mi piace attenzionate nel senso che il magistrato di sorveglianza avrebbe avuto il potere di verificare il percorso trattamentali individuale di una persona ancor più a fondo verificarlo meglio vedere di dare delle misure più appropriate quindi garantire di più anche quel giudizio e quella valutazione
Insomma io credo che sia un'occasione persa ne abbiamo fatto di tutto
Anche per spiegare che i costituenti quando avevano immaginato l'articolo ventisette perché molti pensano che la Costituzione in realtà in parte lo è stata ma sia stato una sorta di compromesso tra una tradizione cattolica tra una tradizione di diverso avviso che quindi ci fosse questa l'idea per cui la rieducazione del reo forse qualcosa di molto vicino al buonismo perciò l'abbiamo chiamato in realtà non era così i costituenti avevano ben chiaro che un uomo senza speranza di un uomo che più portato al delitto che per la società un uomo che commette altri reati di un costo sociale
Che per la società un uomo che ritorna in carcere costa ancor di più lo Stato quindi se volessimo che non lo dobbiamo mai fare
Perdere di vista la persona l'individuo
Anche sotto un aspetto di cinismo puro potremmo dire che è è totalmente irragionevole non consentire di aggiornare delle pene alternative uno lamento penitenziario che aveva dato buona prova di sé e che dopo tanti anni aveva necessita di un adeguamento ultima battuta e poi passo la parola agli ospiti
Mi piace anche dire che questa riforma non era stata scritta dal capo lo dico spesso era stata scritta da accademici da magistrati ed avvocati ai quali non sfuggiva l'esigenza di salvaguardare eventualmente la collettività da alcuni pericoli e quindi io ripeto continua a dire che molti che hanno criticato questa riforma non l'hanno letta e chi l'ha letta forse non l'ha capita
Quindi passò subito la parola alla Presidente trattati ringraziandolo per aver accolto l'invito io ringrazio tutti per questa mia questa occasione di la mia prima volta intanto mi presento perché nessuno qui conosce ancora qui a Roma la mia
In scena presa di di relazione né di indicare o affrontare grandi temi effettivamente esperienza di workshop Dino quelle che sono quello che è il mio pensiero che si è sedimentato nel corso di lunghi anni di magistratura e di magistratura di sorveglianza
E quelle che sono le esperienze che hanno segnato il mio cammino di magistrato e che mi hanno condotto dopo anni di esercizio di giurisdizione civile e penali ordinarie ritornare alla magistratura di sorveglianza
Io da ultimo ho letto bellissimo articolo di Franco Maisto collega e anche ottimo amico trattava della questione carceraria come questione sociale quindi a fronte del carcere
Non la libertà selvaggia ma misure alternative per una detenzione sociale redenzione sociale che significa
Contenuti precisi con orientamento alla legalità e quindi responsabilizzazione ai diritti e ai doveri in funzione di prevenzione generale perché
In previsione di una tutela anche di libertà del Nord Reno
E della vittima e in una strategia diversificata diciamo di contrasto alla criminalità organizzata il finalismo undici
Doveva essere quello di assicurare di dare una maggiore percezione di sicurezza sociale quindi non si è mai trattato di riduzionismo penali o penitenziario per
Ma piuttosto rilancia in difesa di una cultura della pena così come impressa dalla nostra Costituzione tanto oggi noi siamo dinanzi ad una crisi generale che innanzitutto la crisi
Nella nostra società civile che non avverte sicurezza
Ma per creare sicurezza naturalmente non sicuri su ricorrere solo ed essenzialmente il carcere
Creazione di sicurezza significa prevenzione della violenza dell'annessione di diritti e mi scuso appunto non solo un riferimento generico lo faccio quelle che sono le statistiche in materia di recidiva
A questo punto devo ricordare allestì chissà che l'articolo ventisette d'altra parte non parla di carcere ma di pena
Perché il carcere lo dice il cardinale Martini non lo dico io e luogo irreale snaturato rimedio temporaneo anche se necessario per arginare una violenza ma anche per educare alla responsabilità
Papa Francesco Cellini c'ha c'ha invitato loro fra ricevuto in occasione del Giubileo dei detenuti
Oltre l'amnistia
Anche di avere rispetto della dignità umana di soggetti che si trovano in istituzioni
Questo punto devo ricordare quello che diceva Igino Gattelli
Padre del nuovo ordinamento penitenziario
Che è stato innanzitutto mi amico oltre che mio maestro orientale fatto una giusta rese brillanza con lui negli anni ottanta al l'ufficio all'epoca Ufficio di Sorveglianza di Napoli
E nel mille novecentosettantasette cioè appena due anni dopo la riforma dell'ordinamento penitenziario
Igino articolo interessante chiamato l'altro carcere e si riferiva però all'istituzione del carcere speciale infatti ha scritto questo articolo mentre si recava in visita all'Asinara
Riguardava come si assisteva ancora nel mille novecentosettantasette ad una assimilazione della politica penitenziaria alla politica dell'ordine pubblico
E e lì rifletteva su quelli che erano i margini illegalità offerti da quello nazista riforma
Monca quella del settantacinque contraddittoria non voluta rinnegata rifletteva sul carcere sulle condizioni detentive rifletteva sull'oppio IG così come era
E si chiedeva leggo
Chi lotta e vuole continuare a lottare contro una società che continua a rimarginare segregare e reprimere chi è già perdente in partenza disegnati dalla condizioni economiche della diversità culturale
Punto ecco il discorso si sposta inevitabilmente fuori dal carcere
Cioè questo ci dice che nel mille novecentosettantasette a due anni dalla riforma
Il modello di carceri in cui si aspirava non era disgiunto dal modello di città io direi di Paolisso nell'accezione migliore
Da costruire una città ostile oppure una città solidale in concreto io ricorro ancora al peggio al pensiero di Gino Gattelli
Specialmente nei momenti bui della mia attività di magistrato di sorveglianza perché io non mi considero presidenti niente e di nessuno non sono magistrato di sorveglianza
Ove l'esercizio di questa giurisdizione posso in una certa misura organizzare dirigere forse poco
Ma
Igino ci cresceva
Poi aver perso il senso di ogni motivazione interiore ma finché la speranza o la disperazione di un uomo in carne ed ossa ti chiama il tuo mestiere non ti è permesso abbandonare
E io ci penso intanto se non si diceva Gino
Quindi noi dobbiamo tenere presente l'uomo non il Leo non il reato l'umanità dell'individuo che si espande in tutti i suoi diritti
Oltre il muro del carcere i diritti essenziali inviolabili i diritti che residuano al carcere
I diritti che nascono dalla detenzione e che sono ancora più importanti Ida ancor più inviolabili perché la sua speranza o la sua disperazione
Negati
Rendono il carcere assolutamente iniquo ed inutile
Quindi la centralità del detenuto nella sua
Personalità nel suo essere un uomo che si contrappone diceva ancora e Gino Capelli nell'altro carcere
Altro articolo alle chiusure repressive io alla maggiore comodità di una gestione custodia linguistica
Poneva l'accento sulle carenze di volontà politica e d'altra parte in tanti anni e l'abbiamo sperimentato che c'è stato un altalenarsi di produzione normativa tra spinte securitaria eh esigenza di riaprire
Ma principalmente
C'è stato una modificazione io direi una modificazione ingegneri genetica delle misure alternative che dapprima ipotizzate con me strumento per
Il la rieducazione e il reinserimento sociale del condannato nel tempo sono diventati
Diventate poco più che è strumento di deflazione del sovraffollamento carcerario
Oggi bisognerebbe più che mai individuare questa attitudine culturale a vedere il carcere come un problema sociale
D'altra parte però ancora oggi c'è chi come Sandro Bonvissuto che ha scritto quel bellissimo
Dentro le auto il piacere di vivere esentare
Di presentare a a
A Salerno
Incoraggi Sandro Bonvissuto dicendo che il carcere la Galilea sono vuote lavandino che quindi trattiene lo sporco gli avanzi di giustizia di Gino Capelli forse
è un non luogo non ci riguardano uno del carcere e la forma architettonica del male
è uno strumento di violenza per chi si alza contro l'umanità il Giardino degli aranci amari di tutti sanno che esistono ma che non interessano a nessuno
Proprio perché sono amare
Per questa amarezza
Il carcere e purtroppo ancora oggi un nuovo estraneo occorre trasformarlo come
I detenuti
Si sentono vittime in balia delle istituzioni quando non hanno
Quel trattamento gli spazi vogliamo ridurci a parlare degli spazi parliamo pure di trattamento maltrattamento è una parola troppo bello e troppo importante per ridurla tre parole dobbiamo fare tre convegni per parlare di trattamento
Nella nel carcere allora all'INPS si infantili versano la domandina la righe Lina queste bella qualcuno lo slancio ha detto questo mi piace dirlo anche a me
E una volta che si sentono in balia di condizioni detentive non adeguate
Ricreano la loro innocenza
Non si sentono più colpevoli perché lamiera afflizione non produce comprensione della culpa né della pena allora
La prima fase della rieducazione prima ancora del trattamento
Deve consistere nella nel riconoscere e nel tutelare la persona detenuta e i suoi diritti cui devono corrispondere anche doveri di e responsabilità
Bisogna iniziare quindi dalla formazione di una coscienza
Del problema del carcere che ci consenta con iniziative condivise anche coinvolgendo la società civile di fare breccia nel muro della paura dell'indifferenza e di quella insopportabile delega
Di responsabilità che costantemente è periodicamente viene fatta alla magistratura per la gestione del problema dell'esecuzione penale della pena e di conseguenza non carcere
E come come nel caso del sovraffollamento quelli son problemi sistemici che trovavano origine intanto in un sistema che va rivisto ma che trovano origine nella società e la società li deve risolvere come in un momento in cui l'articolo ventisette è in crisi
L'articolo ventisette in crisi ha tradito il suo mandato un articolo ventisette perché ci sta questa opzione il Progetto costruttivo dell'articolo ventisette non corrisponde al mandato
Questa operazione al carcere o centrismo con ricadute negative in termini di recidiva pochi fondi per le strutture
E poi il tema della certezza della pena qualcuno già sentito dire questa cosa e
è una cosa alla quale credo il tema della certezza della pena che certa in quanto definitiva ma è anche flessibile quindi necessariamente non è carcere
D'altra parte le pene devono attendere dice l'articolo ventisette
E quindi noi siamo dinanzi ad un progetto dinamico della articolo ventisette della Costituzione ad un percorso che prevede naturalmente uno se musicali dentro
Di Sandro vissuto e il fuori di tutti noi
Che operiamo
No questa cosa veramente
Come dobbiamo fare dobbiamo organizzarci dobbiamo comunicare dobbiamo comunicare innanzitutto noi Magistratura di Sorveglianza chi siamo cosa facciamo
Quali sono i nostri problemi quelli concreti di mancanza di strutture in mancanza di organico di mancanza di personale amministrativo in altri posti come Sassari come Salerno ho pubblicato una carta dei servizi
Un bilancio sociale ho fatto una customer satisfaction che mai mai mi permetterei di fare qui a Roma fischi dando chissà che cosa
Però la mia missione resta sempre la stessa la stessa all'importanza della magistratura di sorveglianza per realizzare finalmente una dignitosa detenzione
Che sia soggettivamente e socialmente utile insicure che chi ha un significato al senso della pena oltre di ridurre il rischio di recidiva
Quindi superare quell'assimilazione tra politica penitenziaria e politica dell'ordine pubblico evitare ingresso ad ipotesi di e di lavoro con una vera e propria pedagogia penitenziaria con una responsabilizzazione del reo
Fino a strumento dinamico
Questo lo vogliamo fare perché noi vogliamo comunicare quell'altra certezza che ci sta a cuore che la certezza che si può effettuare un trattamento perché il trattamento che è l'unico mondo per riportare in società a soggetti che non ricadono nel reato
D'altra parte tutto questo si può fare solo in estrema libertà detenuto può anche non accettare l'offerta trent'trattamentale
Può anche
Rifiutare però la comunicazione ritengo che sia essenziali per coinvolgere anche la società civile in azioni positivi a sostegno di questo progetto
Per una giustizia che sia sollecita verso la vittima
Ipotesi di giustizia riparativa costruttiva nei confronti del reo e attenta quell'obiettivo di difesa sociale
Finisco e se dico troppo bloccati mi per favore
La società civile nel momento in cui si vede coinvolta in questo in questo circuito di recupero del soggetto
Si vede resti si riappropria come dire di quella capacità di operare un controllo su quegli eventi che hanno rotto l'equilibrio nel sociale
E solo in questo modo può cominciare a percepire il maggiore sicurezza e concorrere a ristabilire anche il
A ricucire gli strappi derivanti da dalla commissione del reato quindi come abbiamo detto agli stati generali far conoscere il mondo dell'esecuzione penale in tutta la sua complicità e fare rete e comunicare gli esiti positivi delle misure quando ci sia uno
Facendo così costruendo una società spin una città senziente che accogliere inserisce depauperata in questo modo il capitale sociale della criminalità che è attento e pronto all'uscita del carcere e opera finalmente quella azione di trasformazione sociale riattivando però un circuito di responsabilità individuali
E
Oltre che sociale e collettivi non tutti sanno infatti che le misure alternative
Non sono Graziano consumo piacere ma che sì è vero sono meno affinché vengono meno afflittiva da tempo però varie in più i contenuti costituzionalmente orientati prendendo perché il tempo della pena
Non sono certa
Nella sua durata in relazione però al verificarsi di presupposti che realizzano la finalità di rieducazione o meglio dire di responsabilizzazione del soggetto
E quindi questa riforma che oggi non veniamo decollare
Al di là di tutti gli automatismi delle preclusioni di tutto resta presso io direi che valga la pena invece comunicare il contenuto
Di valorizzazione delle prescrizioni che vengono imposte perché quello al momento importante per far conoscere alla società civile che non è
Frutto dentro un presupposto anche ancora una volta buonismo dei padri costituenti
Si creeranno percorsi sanzionatorie di educativi capace capaci oltre che presidi di sicurezza basati sull'assunzione di responsabilità
Al potere discrezionale della magistratura di sorveglianza che è notevolmente aumentato vero bisogna affiancare adeguate risorse
Necessario per questo superamento
Di delle esigenze di di di maggiore celerità di maggiore prontezza perché quelle professionalità che sono che convergono nel con loro agire del giudizio della magistratura di sorveglianza di un'agile naturalmente in sinergia
Innanzitutto bisognerà potenziare l'organico
Dei magistrati di sorveglianza stessi oltre che del personale amministrativo perché sono organici ambedue Tarantini alle esigenze
Di una magistratura di sorveglianza che esercitano la giurisdizione quanti anni fa facciamo c'è il punto
Non sono stati mai più adeguati alle esigenze attuale
Ipotizzare i percorsi di responsabilizzazione si potrebbe sviluppare l'idea del patto con tra il soggetto le istituzioni sottoscrivendo intento sottoscrivendo
Partecipando in in sé in in un'ottica riparativa anche a all'interno di istituti scolastici nella divulgazione di un'idea di legalità che e la base per voltare pagina
Il momento
L'attività lavorativa è nato l'attività lavorativa ma deve essere garantita al ritenuto e deve essere così come come dicevo deve essere professionalizzante perché il momento più critico forse il più doloroso
E quello dell'uscita dal carcere è il momento della fine pena quando non c'è nessuno al di fuori che ti accoglie quando non hai da spendere antiche quando trovi lì fuori l'antistato che interviene a supporto e coinvolge innanzi azioni di accoglienza criminale chi si trova allo sbando
Altri giù anche la la la giustizia riparativa può rispondere a queste necessità
In conclusione che cosa voglio dire io che
Quando andiamo ad ipotizzare questi percorsi
E quando vogliamo che la magistratura di sorveglianza sia più attenta il più veloce dobbiamo considerare che ci deve essere una maggiore sinergia
Tra le concorrenti professionalità che agiscono accanto della magistratura di sorveglianza
Il rischio qual è
A parte che non passi la riforma il rischio è che la scarsezza una certezza
Il rischio è che
La ristrettezza la scarsezza delle risorse investite possa non consentire quel radicale mutamento delle modalità di trattamento penitenziario che esso tesa alla riforma stessa ad onta del maggiore impegno
Chi si profonde era Outis era precluso o che profuso dalla magistratura di sorveglianza magistratura ordinaria e dalla
Personale amministrativo io vi ringrazio
Adesso al chi esigenze al
Dottor Santi Consolo che direttore del dipartimento penitenziaria del ministero della Giustizia ora abbiamo sentito l'intervento della Presidente per tali che ha posto diversi tempi mia sono annotato l'articolo ventisette ha tradito la sua funzione
Io immagino più che la politica abbia tradito l'articolo ventisei noi vediamo premiato ho premesso un congresso alla Costituzione dimenticata forse non siamo più in grado di leggerla bene
Questa Costituzione abbiamo il trentaquattro per cento di presunti innocenti nelle carceri
Ancora che stanno in quelle condizioni di metri di cella perché poi esistono alcune situazioni carcerarie Bollate
Che delinquente per le quali ci riempiamo no io invece credo che l'Europa abbia buona ragione di ricordarci ogni tanto come invece non sarebbe corretto e giusto che vi siano delle celle dove si mangia
Si fanno i bisogni e si dorme insieme dovremmo ricordarci di essere più un paese civile ecco volevo sentire il tuo parere
Su sul tema in generale su quello che vuoi dire su questa riforma su quello che pensi generale dell'Harbour
Io
Intanto ringrazio Beniamino Michelucci il presidente dell'Unione delle camere penali italiane
Sì essere Placanica il presidente della camera penale di Roma
Per avermi coinvolto in questa tavola rotonda sicuramente interessante e ricca di stimoli
Di ma accanto a me c'è Rita Bernardini con la quale ci confrontiamo con tanto affetto e tanto il rispetto reciproco
Perché come giustamente osservava Cesare Placanica
Non è importante e se Romolo dice
Le idee importante sapersi confrontare nelle diversità di opinioni
E sapere rispettare punto di vista degli altri perché
Questo che è di fondamentale importanza per migliorare tutt'sì
Lo dico anche Riccardo Polidoro
Da tempo ci confrontiamo che con il quale
Abbiamo trovato punti di contatti collaborativi molto
Importanti
Giustamente si parla di esecuzione penale e non
Caso oggi anche coinvolta Lucia
Castellano
E
A Maria Antonia nei tardi che ho ascoltato nella sua adottare elaborata relazione
Voglio dire che
La speranza che sembra qualcosa di lontano noti teorico deve essere mantenuta viva ad onta il qualsivoglia difficoltà
Tu hai fatto l'esempio delle arance amare
Pesante ecco vissuto e allora si ma tu l'hai mai ma tu l'hai richiamato facendolo proprio
Che allora io ti dico che
Non costituiscono alcuna eccezione intanto in quanto io raccolgono dench M.
E le arance amare non sono sfruttate soltanto per quella buonissima marmellate
Ma vengono candite che si pongono al centro
Della cassata cassata siciliana costituendo il boccone più ambito
E allora
Se così è
La forza di tutti di tutti soprattutto in questo particolare momento di cambiamento e di transizione
La forza di tutti deve essere quella di trasformare le difficoltà in opportunità
Lo dico a me stesso
Non lamentarsi
Per l'assenza di risorse dimessasi
Ma impegnarsi ancor più
Affinché
Si creino le opportunità
Perché l'articolo ventisette
Parla
Di un principio sacrosanto che poi sottende il rispetto pieno della dignità della persona in qualsivoglia condizione la stessa si vada a trovare
Minacci da un messaggio anche sotto il profilo storico
Del cattivo uso che ne abbia
Perché non basta dire c'è una Costituzione
Antesignana rispetto a tante altre
Rispetto a tante altre pronunce anche internazionale rispetto
Ma quando l'Italia
Ah inverato quel principio in un ordinamento penitenziario
Dopo trent'anni nel settantacinque
E ci dimentichiamo che fino a poco tempo fa
L'ordinamento penitenziario del settantacinque
Veniva sempre denominato il nuovo ordinamento penitenziario
Negli operatori
Quanto di quell'ordinamento
è stato realmente
E quanto invece
Non è stato propagandato a mo'di alibi
L'inganno
A livello europeo
è stato sventato
E per questo abbiamo pagato
Con le condanne a livello europeo
Perché era veramente irritante provocatorio
Dire ma noi in base alla nostre norme rispettiamo queste rispettiamo quello
E corretto essere sostanzialistica non è un limite
Bisogna vedere concretamente
Come si attua
Un principio
Ed è lì che non l'abbia ma ovvio
E allora io non non nascondo che l'amministrazione penitenziaria oggi conta centonovantatré istituti e quindi è verissimo che noi possiamo raccontare qualunque verità
Contratto BA andandola come quell'effettivo
Perché io scelgo un istituto
E in base a quell'istituto io vi racconto di Sant'Angelo dei Lombardi dolo dove tutti tutte le persone ristrette lavora
Ma quello è stato frutto di un direttore che purtroppo non abbiamo più illuminato
Che non dormiva la notte lo ha voluto come mio diretto collaboratore Massimiliano Forgione
Perché era uno veramente eroico che ci credeva
Era
Proprio pieno di bontà verso il prossimo e sapeva conciliare tutte le anime
Ma quando mai c'è stato conflittualità Sant'Angelo Lombardi tra agenti di polizia penitenziaria altro personale amministrativo e detenuti
Tutti che collaborava
E meno nessuna critica è venuta dai sindacati
Allora
Tutti fossimo capace di essere Massimiliano Forgione Sant'Angelo dei Lombardi staremmo qui a discutere
Appena deve tendere all'umanità e l'ambiente e l'ambiente che si va a creare e siamo noi
Non possiamo dire che sono gli altri
E non possiamo sempre dire
Mi manca questua mi manca quello dobbiamo riconvertire CIR rimodulare
Adeguarci
Qualcuno ha detto che l'intelligenza e qui sta la capacità dell'adeguamento
Che poi crea la sopravvenne la sopravvivenza
Delle nostre speranze delle nostre anime del nostro rapporto utile e proficuo anche con le persone che soffrono
E allora se se così è io vedete voglio chiarire un punto
Ci sono state parecchie comunicazioni in questo ultimo periodo e non vi nascondo che misurano ASS
Applicato anche parecchio
Cercando in tutti i modi nuovi iniziative
Per dare questi messaggi all'e sterno
Credetemi non è trionfalismo
Non è un volere rappresentare all'amministrazione penitenziaria molto meglio di quella che effettivamente non è
Ma è l'intento di lanciare messaggi
Messaggi a trecentosessanta gradi
Per cercare di coinvolgere tutta la società in questa ecco
Noi dobbiamo saperci coordinati
Poco fa Rita Bernardini mi diceva
Mi pare che eri tu
Ma i corsi si fanno sono retribuiti
C'è i corsi professionali di avviamento professionale alla loro
Ma c'è di tutto che le Regioni hanno fondi e hanno mezzi
E hanno il dovere di spenderli
E hanno il dovere di spenderli bene
E noi il dovere di controllare come vengono spesi questi fondi
Perché siamo stanchi di corsi professionali che servono per incentivarle studente Nismo e non
Per insegnare delle abilità delle capacità alle persone
Affinché abbiano in ruolo alternativo nella società civile
Ecco perché sto correndo
E mi sto relazionando con tutte le istituzioni per fare quei famosi protocolli tutela dell'ambiente pulizia del
Raccolta differenziata
Il messaggio deve fare riflettere
Da un anno e mezzo abbiamo avviato queste iniziative
E le persone in esecuzione penale ci hanno dato seguito
Ci hanno dato ascolto nel collaborare nella raccolta differenziata
Molto di più di quanto non faccia la società civile
Molto di più
Ecco perché ci sono le premesse per ulteriori opportunità di lavoro
Nel inserire in questo ciclo produttivo lavorativo le persone in esecuzione penale
Affinché ci sia un corretto il riutilizzo di quelli che tra virgolette si chiamano rifiuti ma sono risorse
Il protocollo della settimana scorsa
Con la città metropolitana di Palermo e quindi col sindaco Leoluca Orlando oltre al recupero del femore
Contempla proprio questo il compostaggio degli umili presso l'istituto di Pagliarelli
Perché quando noi ai rifiuti abbiamo svolto gli umidi
Abbiamo tolto alla possibilità che tutto il resto degradati inquini l'ambiente
Si può stoccare anche in grande quantità
E non c'è nessun allarme per la collettività
Ed eliminiamo ecco dove la sicurezza
Quando si dice che l'utilità dell'esecuzione penale
Sì coniuga con la sicurezza
Si coniuga con la sicurezza perché noi eliminiamo
Tutto quello che c'è attorno a a speculazioni sporche criminali
Discariche costi per trasportare altrove
Il rifiuto
Ma si ribella il buonsenso comune
Ci sono delle Follie
In un Paese povero
Che deve stare attento
Alle economie che riesce a realizzare
Ecco perché
Al di là di quelli che possono sembrare trionfalismi
Tutte queste iniziative vogliono essere semplicemente
Delle piccole cose utili che aggiunte a tutte le altre
E che siano di messaggio per tutta la società
In una collaborazione il carcere verso l'esterno eccetera le istituzioni queste alla collaborazione con le regioni queste la collaborazione con i Comuni
Questo
Lo vogliono non soltanto i nostri direttori non scientifici educatori nostra assistenti sociali
Perché proprio in forza di questo confronto ci siamo rimodulati
Con i sindacati
La custodia aperta
Eminente hanno ragione i sindacati quando dicono che se la custodia perché è un bivacco
Diventa un fra un fattore di rischio all'interno delle nostre strutture
Però è pure evidente che noi come Amministrazione penitenziaria
Abbiamo il dovere
Di creare benessere
Nei luoghi di comunità
Attraverso sistemi di videosorveglianza chi automatismo
E siccome abbiamo dato prova che tutto questo si può realizzare anche in amministrazione dirette con lavoro detenuti
è questo che bisogna incentivare
I duecentosettanta Progetti che il primo anno fatta approvare con cassa ammende
E non un esempio un avvio di quanto potenzialmente si potesse Siponto sì potrai essi idee per fare nonostante la stasi di oltre due anni dovuta al nuovo Statuto dalla Cassa
Perché non si può parlare della circostanza che non abbiamo risorse
Quando in cassa ammende ci sono ottanta milioni
E quell'ottanta milioni
Così come vuole lo statuto devono andare a beneficio
Di chi è in esecuzione penale
Vuoi in esecuzione penale nell'ambito degli istituti voi l'articolo ventuno buoni in esecuzione penale se
Quindi quando si parla di mancanza dei mezzi
Io oggi sono andata alle prove per l'anniversario
Della della della festa del Corpus
Mi ha fatto piacere vedere un corpo che ringiovanito
Perché ci sono state migliaia di nuove assunzioni
Mi fa piacere sapere che interlocutori sono persone di livello culturale molto elevato perché sono diplomati laureati
Ma non soltanto per la capacità di dialogo che si riesce a realizzare
Ma perché dobbiamo essere consapevoli
Che queste professionalità
Possono dare contributo
Nell'accompagnamento e nella Juve
Quando sono andata al Gianicolo a vedere alla pulizia dei giardini
E si è importante quello che materialmente si fa
C'è anche un valore si simboli
Perché c'è la persona che si sente utile in quel momento perché sta facendo qualcosa secco
Onorando un patto di cittadinanza pur essendo in esecuzione penale
E c'è pure l'agente di polizia penitenziaria
Che è orgoglioso di essere lì in questa attività di accompagnamento di sostegni
Questa deve essere la nuova cultura
Del rispetto di tutti di chi si sacrifica e rischia
E di chi ha questa bolgia volontà
Aneri
Di cambiare di migliorare
Ne parlavamo poco fa ve è una è un'anticipazione ma mi piace
Di farla a Radio Radicale a breve ci sarà anche un protocollo con Autostrade S.p.A.
Questo e per avviare ad attività professionale
Le persone in esecuzione
Ci faranno di materiali ci daranno gli strumenti ci daranno il know how
Ci creeranno le professionalità nel nostro ambito
Affinché si potranno riparare le buche delle strade
Questo è costruire sicurezza
Perché si recuperano le persone
In un ruolo nuovo nell'ambito della società
Ma si creano delle utilità
Che prevengono
Fatti brutti a livello di circolazione stradale
Anche queste sicurezza
Ecco perché io
Ritengo di potere lanciare la sfida a qualsivoglia forza politica in questo momento
Perché su queste cose ci dobbiamo confrontare
Su queste cose dobbiamo dire
Se utilitarie sicurezza non si concluse
E vedete
Si parla tanto del costo
Del sistema penitenziario
Ma perché in passato è costato al TAR
In e costato tante continua a costare tanto
Forse forse ma è una mia opinione
Non abbiamo capito le Pont tendenziali ITA produttive che abbia
Tenere chiusi in una stanza delle persone
Significa in cattivi
E renderli inutili
Ma se i detenuti oggi sono purtroppo cinquantotto mila e cinquecento
E se
Con tutte le riserve con tutte le critiche che giustamente mi fa Rita Bernardini noi riusciamo a farle lavorare
A scavalco scartamento ridotto tutto quello che vogliamo circa diciannove mila
Questo numero non lo possiamo raddoppiare
Ma lo possiamo portare a quaranta mila
E con quaranta mila persone che lavorano
L'amministrazione penitenziaria
Non diventa la più importante impresa del nostro Paese
Come si può fare
Abbiamo cercato
Di coinvolgere
In paese che hanno
Che hanno un'immagine anche a livello internazionale accattivante Ermenegildo Zegna
Marinella
Cucinelli
Tante altre se ne possono
In questo ciclo produttivo che parte dalle nostre sotto il
Abbiamo dimostrato tramite un progetto proprio di cassa ammende approvato nel due mila quindici
Che possiamo anche realizzare le calzature per il nostro corpo di polizia penitenziaria ma si possono fare rete stiamo tentando di fare le divise le cravatte le mani
E questo offerta di produzione
Non si può estendere a tutte le altre forze di polizia
Non si può estendere alle forze dell'esercito
Quanto si risparmia in termini di contratti di pubbliche forniture
Le potenzialità della legge Smuraglia
Facciamo il monitoraggio
Dobbiamo sfruttare in pieno
Perché osmosi tra interno ed esterno significa questo fare entrare dentro le nostre strutture le impresse
E a offrirci proiettando le persone che sono in esecuzione penale all'Estero
Quando si dice il carcere che si deve aprire
Mi dispiace ma non è spesso
I nostri discorsi li riempiamo di tante frasi fatte che poi non hanno un contenuto
Non hanno un risvolto concreto
E lo devono avere
E lo devo a una vera fogna affermazione che mai facciamo
De a ad ogni affermazione deve conseguire
L'azione
Centro per fare questo
Bisogna ragionare su tante altre cose su tante altre razionalità
Ci sono tante in Congo incongruenze
Io per esempio per per cercare di di continuare in questa amministrazione diretta cioè dando direttamente al lavoro i detenuti perché io voglio vedere che i soldi
Quando si paga una giornata lavorativa vadano direttamente ai detenuti
E che si faccia un'opera che sia veramente utile che crea benessere all'interno delle caserme della polizia penitenziaria all'interno delle nostre sezioni chi che elimini le le infiltrazioni d'acqua e dei tetti
Lo voglio vedere
E cerco di farlo attraverso la manutenzione ordinaria
Ma è evidente che il capitolo della manutenzione ordinaria deve essere implementato perché ci sono tanti altri capitoli
E la cosa difficilissima bisogna coinvolgerli in mezzo e bisogna essere d'accordo più ministeri
Ma perché tenere delle somme in capitoli che non si possono spendere
Ed
E doverci accontentare del poco nel capitolo manutenzione ordinaria
Nel capitolo compensa i detenuti per il loro lavoro
Basta il minimo di razionalità
In tutto questo
Basta un minimo di razionalità per esempio nel semplificare le procedure contabili
Perché tanti direttori sono atterriti dalla contabilità che devono attuare
Per realizzare una qualche attività produttive se mai avessimo una contabilità più semplificata
E forse anche scusatemi al di là degli che sono sicuramente utile necessari gli educatori gli assistenti sociali e tutte queste figure professionale ma forse dovremmo avere anche qualche contabile in più qualche contabile in più
Non saremo capaci in tutti gli istituti di pena d'Italia
Di aprire dei ristoranti
Come quelli di Bollate che o in qualche altro però quello di Bollate non è in amministrazione dire
Ed è la cooperativa
Ma bisogna anche riuscirà realizzale in amministrazione diretta perché ecco aggiungo un'altra cosa
Il brand del carcere
Tira
Silente ripido
Si vende di più con i prodotti che sono anche spiritosi vedete che quei prodotti quelle etichette le hanno inventate le persone in esecuzione penale
Dolce evasioni e quant'altro o fresco di galera per il vino
Quelle sono etichette inventata dalle persone in esecuzione penale
E si lasciano ben coinvolgere in questa con tantissime entusiasmo in questa attività produttive
Perché è scettico io dico sempre andata a vedere in un bagno ristrutturato dalle persone in esecuzione penale
Certo con la collaborazione della nostra polizia penitenziaria
Che la accanto alle persone in esecuzione penale
Ma non c'è una mattonella fuori posto non c'è una mattonella che si stacca non c'è una perdita d'acqua
Altrettanto non si può dire per opere che vengono eseguite
Vi ringrazio
Collocata Cesare che presenterà poi gli altri ospiti faremo concludere credo alla nostra Rita Bernardini a Ricardo Polydor prima dalla parola Alberto Matano comprenderei discorso sull'esecuzione esterna volevo dire però due parole su questo
Quello che hai detto mi piace molto e dei corretto però impedendo il garante dei detenuti all'ultimo nostro incontro parlando di alcuni tipi di lavori non remunerati
Faceva presente
Come questo di piaccia poco perché comunque il detenuto in una posizione di soggezione quindi non ritorniamo ai lavori forzati nel senso che adesso faccio una nel senso che la produttività va bene deve essere accompagnata da uno sforzo che sempre riguarda edito Betula politica perché non si può dar vita a uno sfruttamento dei detenuti
Quindi è chiaro che se ci sono ottanta milioni devono essere destinati deve essere incoraggiato il lavoro
Ma non si può immaginare in questo sono d'accordo con quello che ha detto il garante dei detenuti perché comunque il detenuto si trova in una situazione di soggezione che debba essere impiegato a fare un lavoro soltanto perché detenuto e anche sotto il profilo dell'impegno mi trovo assolutamente d'accordo nel senso che tutti quanti dobbiamo fare di più e lamentarci di meno
Però dobbiamo anche stare attenti che c'è un problema di diseguaglianza nell'esecuzione della pena
Una violazione costante dell'articolo tre della Costituzione non possiamo dire che chi sconta la pena a Bollate come la sconta Regina Coeli questa sarebbe una cosa sarebbe un infingimento imperdonabile cioè noi dobbiamo partire da delle condizioni che possano essere sigilli se non uguali per tutti e su queste lavorare
Poi mi trovi assolutamente d'accordo sul fatto che ci debba essere una semplificazione a questo vale per il nostro Paese chi e anzianotto come mi ricorda che l'hanno fatto i ministeri per la semplificazione
In Italia e aderite senso mi pare che le cose siano ancora più complicate no
Avevamo soltanto le persone dopo le elezioni che andavano a chiedere i moduli per il reddito di cittadinanza perché occorreva anche quello voglio dire ma dobbiamo ogni volta a compilare completare qualche cosa tu facevi riferimento alle al al decretone atterriti dalla contabilità e delle difficoltà di utilizzare certe poste non ricordiamo che addirittura nella pubblica amministrazione
Quando si fa qualche cosa del genere c'è il rischio di essere incriminati per abuso d'ufficio perché magari utilizzi una somma per una cosa allora su questo evidentemente ci trovino accordi trovi d'accordo anche sul fatto che utilizzati bene potrebbero produrre naturalmente dovrebbero essere garantiti anche i loro diritti e poi credo che sia anche giusto quello che diceva la Presidente
Che si tratta sempre anche di scelte no perché vivi
Aveva questo percorso deve essere anche un percorso che è un percorso libero che un percorso che il detenuto desiderati intraprendere ecco darei la parola Mario chiedo scusa no sul testo appunto
Io ho riportato un solo ma no no dei detenuti amare io non ci siano delle fino a quaranta siamo tutti e due
No no siamo io il Garante nazionale Mauro Palma siamo entrambi seriamente preoccupati perché ogni volta che ci confrontiamo ci ritroviamo quasi sempre
Totalmente d'accordo di questo quindi noi siamo preoccupati perché c'è arrosto peggiorando io sto e peggiorando Thomas che ha visto ma scherziamo forse stiamo migliorando tutte e due ora
Il punto che avete toccato è verissimo nel senso che ebbene che il lavoro anche alla in diciamo in ossequio alle regole europee il lavoro debba essere equamente retribuito
Io comunque voglio aggiungere una cosa
Voglio aggiungere che il tutto si può realizzare
Sulla base delle risorse che noi abbiamo disponibile
E allora bisogna tenere chiare alcune alcune alcuni fatti che sono importante salì il nostro ministro ha ottenuto per il triennio che inizia che è già iniziato per un triennio ha ottenuto un'implementazione
Del capitolo delle dei compensi per lavoro ai detenuti di cinquanta milioni all'anno
Però contemporaneamente è stato fatto l'aggiornamento del retribuzioni
Secondo quei parametri che sono propri dell'ordinamento del settantacinque cioè
I due terzi
Della paga sindacale secondo gli accordi sindacali in atto questi aggiornamenti non si facevano dall'inizio degli anni Novanta che hanno comportato uno aumento dei compensi credo dell'ottantatré per cento
E allora
Se le risorse sono limitare
Io non posso
Restringere Moffat
Perché l'Offerta
Del lavoro e un dovere dell'amministrazione
Ma non posso nemmeno sono d'accordo con il garante imporlo secondo un rapporto di soggezione detenuto amministrazione
E allora quell'offerta di cui noi parliamo sui lavori socialmente utili è un'offerta che si fa su base volontaria
Volontari quindi non è una qualche cosa che viene imposta
Si fa su base come
Ma io mi sono reso conto della difficoltà di questo profilo
E non avendo mezzi per retribuire lì
Ha fatto una proposta che agli atti con mandato al ministro che è stata valutata sia in sede di stati generali sia in sede di riforma dell'ordinamento penitenziario
Non avendo soldi
Si può offrire
Per un certo numero di giorni
Di lavoro in articolo ventuno un giorno di liberazione anticipata
E allora anche su questa cosa mi voglio confrontare
Perché dire quattro giorni di lavoro in articolo ventuno noi l'abbiamo ci siamo confrontati Maria Antonia mossa
Ci siamo confrontati con tutti i magistrati di sorveglianza che io ho avuto la pressoché unanimità del consenso da parte dei magistrati di sorveglianza su questa proposta
Ma ci possiamo confrontare
Perché vedete noi dobbiamo ragionare sui fatti
Ma non si tratta di svuotare le carceri o di nel rischiare con persone pericolose
Ma se io sto sperimento
Per due anni
L'attività di una persona che si il meno inaffidabile uscendo ogni giorno dall'istituto e svolgendo correttamente e in maniera disciplinata in un lavoro socialmente utile
Che danno faccio la collettività
Se rispetto alla fine pena prossima
Anticipo disse immensi la liberazione della persona
Visto questo decreto legislativo ecco no questo io lo voglio dire come argomento di riflessione per tutti questa è stata la mia proposta
Senza effrazione su questa su questo profilo io invito tutte le forze politiche a confrontarsi
Tutte le forze politiche a confrontarsi perché perché perché la quello che va sperimentato in articolo ventuno non si usciva per una discrezionalità del direttore il tutto passa al vaglio della magistratura di sorveglianza che che essa che è abbastanza attenta nel fare le selezioni
Ed è anche abbastanza attenta nel nel valutare come si eseguono le pene questo questo io a questo lo voglio dire perché non passi il messaggio
Che si inventano lavori forzati non è questo non è questo noi vogliamo una collaborazione con la società civile
Attività utili per l'intera collettività secondo un patto di cittadinanza che passa dall'amministrazione penitenziaria
Alle persone in esecuzione penali alla società
Libera al bene chiarirlo una parte era proprio compreso nella riforma adesso darei la parola possa prima da soli
Ma giusto va bene Premosello è una piccolissima definizione fasti
Non sono stata felice nella nella mia esposizione io intanto quando dico che il carcere il sito di aprile all'esterno una cosa del genere non mi ricordo bene così ho detto non riteniamo di usare una frase fatta perché noi continuamente quando di così di aprire mi riferisco a quella sinergia che continuamente viene posta in essere tra amministrazione penitenziaria
E la magistratura di sorveglianza in relazione a quelle iniziative di apertura nel carcere va detto pure che molto spesso le sintesi tardano ad Agra
Che i programmi di trattamento probabilmente non arrivano che per mettere fuori altri detenuti in articolo ventuno noi abbiamo bisogno di programmi di trattamento che rimane approvati dal magistrato di sorveglianza e che l'articolo ventuno va autorizzato undici il collega Santi Consolo dal magistrato di sorveglianza quando io dico mancano i mezzi signori dico che a Roma ma anche
Da quattro magistrati che il personale amministrativo e di fatto ridotto
A zero perché il tratto insegnamenti tra persone centoquattro i modelli e diciamo sempre le stesse nostre personale non ce ne non riesco a fare un docente
Niente dice riferimento la l'avvocatura quotidianamente viene per raccogliere notizie che servono e dunque da qui
Tutto poi un ingranaggio perverso che coinvolge e travolge tutta l'attività
Quando dico che immancabilmente sì mi riferisco alle
Risorse umane necessari i mezzi volendo
Sì sentimenti specialmente quando si lavora in sinergia ci beh no ma perché che il carcere debba essere aperto lo diciamo anche noi nel senso che sarebbe molto importante che molti andassero a farci una visita in tanti fatti Rita Bernardini diceva spesso poi ci racconterà qualche cosa in qualche
Ma che le sequestrati sì ma che il nostro Paese dedichi poche risorse all'organizzazione
Alla giustizia in generale quindi all'esecuzione un fatto notorio il ministro della Giustizia Orlando quando ha voluto indicare che si dovevano allungare i termini di prescrizione
Ha detto che che Lara la irragionevole durata dei processi
E che la prescrizione era dovuta sostanzialmente a mancanza di risorse e a mancanza di organizzazione né osservammo che è la mancanza di risorse la mancanza di organizzazione non può ricadere sui cittadini
C'era un bel libro di Massimo Pavarini quando io studiavo carcere fabbrica tanto che lei ha evocato la questione sociale che ricordava come nei momenti di crisi
Ci si dimentichi spesso degli ultimi cioè delle persone che sono in carcere chiudere velocemente la parola alla dottoressa Castellano e poi al dottor Matano che ci ha fatto il piacere di essere a questo incontro
Dottoressa partiti altrimenti si svolgono da no così no Meda e adesso la salutare
Mentre lo scusare con il presidente perché Maurizio dica chiaramente
Buonasera a tutti e grazie mille per per quest'invito grazie alle Camere penali con cui lavoriamo proficuamente allo sportello
Per per la messa alla prova questa è la mio l'abbia primo convegno pubblico a Roma io sono da Roma da poco da una realtà non tanto poco da due anni e quindi eh sì è la mia prima volta
A Roma ringrazio davvero tutti
Io volevo riprendere anche quello mi ha colpito una frase di quello che diceva prima il presidente Consolo
Che si agganciava anche a quello che diceva la presidente del tribunale di sorveglianza di Roma c'è vorrei provare a fare una riflessione sull'utilità dell'esecuzione penale per la sicurezza pubblica quindi vorrei trovare oggi
Rispetto a quello che ho fatto per venti anni io per dal dal due mila e dal novantuno al due mila undici sono stata direttore penitenziario spot su un po'all'interno delle carceri oggi sono nel secondo tempo della mia vita professionale sulle misure alternative però
Credo che entrambe le le facce di questa medaglia dell'esecuzione penale debba debbano mirare
A una zolla ha un solo obiettivo la sicurezza sociale e la sicurezza sociale
Deve essere perseguita
Tutti quanti insieme ognuno per il proprio ruolo quindi proverei che oggi a superare quella dicotomia che si dice sempre che poi anche foriera di tante
Di tanti inutili polemiche tra sicurezza e trattamento apro o chiudo sono per la sicurezza o sono per il trattamento nessuno di noi è per l'insicurezza
Io credo che l'intero sistema di pene lo diceva bene la Presidente del tribunale di sorveglianza di Roma
Non la Costituzione non parla di pena detentiva non parla di carcere di non pare di carcere più altro parla di pene quindi proviamo a immaginare un sistema
Che produca sicurezza sociale garantendo un obiettivo la definitiva libertà de dei suoi utenti che siano dentro il carcere o come noi ci auguriamo siano fuori mercato
Allora se ne partiamo da questo da questo presupposto questo assunto che guida chi sta dentro ma guida anche l'assicuro chi sta fuori noi abbiamo
Un duplice compito una duplice responsabilità dell'intramoenia quella di provare a immaginare non è immaginare concretizzare quello che ci dice la Costituzione cioè che le pene detentive consistevano nella mancanza di libertà e basta direi gli occhi
Tutto quello che è di più della privazione della libertà cioè dal del fatto che non si può uscire o non si può uscire subito poi si può uscire gradatamente da quel muro di cinta
è un regalo che noi facciamo i nostri utenti un regalo maligno un regalo cattivo un regalo prepotente che non c'è scritto né Inez su una sentenza di condanna né tanto meno in nessuna circolare allora
Io credo che il dibattito sulla sicurezza statica o la sicurezza dinamica sull'apertura delle celle alla chiusura delle celle per fortuna adesso la corte
Europea dei diritti dell'uomo ci impone
Di aprire le celle ma già nel mille novecentosettantacinque le il legislatore critiche scriveva ro locali di pernottamento quando uno scrive in italiano locali pernottamento io capisco che in quel locale ci si per notti
Non ci si divida non ci si mangi non ci si faccia si vada in bagno non città e quindi già diciamo la CEDU non ha fatto che ricordarci quello che noi dal duo dal mille novecentosettantacinque abbiamo
Abbiamo
Scritto allora cosa dovrebbe essere il carcere
Oggi a oggi ma dal settantacinque non oggi dovrebbe essere un carcere dove si garantisce l'esercizio di tutti quei diritti compatibili con l'Alfa atto
De perché labbro che non c'è la libertà e alcuni diritti
Va sono travolti dalla mancanza di libertà altri no altri sono travolti dalla nostra azione
E quindi quello che io chiamo il carcere dei diritti vuol dire proprio questo e guardate che non è questo un carcere dove si sta bene perché nel calcio si sta sempre male perché non si è liberi io non ho mai conosciuto lo dico sempre un detenuto che mi dicesse come sono stato bene a Bollate
Quasi quasi che stare a un'altra settimana mannaggia che è venuto il mio fine pena non è così
Perché la mancanza di libertà basta
A essere una pena durissima
E allora e questo è il secondo ragionamento che voglio fare oggi con voi se è una pena durissima quale che sia il viale Sant'Angelo dei Lombardi Bollate la gabbia dorata quello che vogliamo e durissimo
Il secondo ragionamento a valle che non può esistere carcere o zero a fronte di un ventaglio di infrazioni del patto sociale che ha una che che che una ventaglio molto diversificato bada al piccolo furto all'omicidio
Non possiamo immaginare che c'è o il carcere o la sospensione condizionale della pena fino a quando commetti un altro reato questo inimmaginabile perché è contro la Costituzione la pena deve essere stime chiaramente irrogata credibile efficace commisurata al disvalore
Noi continuiamo stamattina a radio alla la rassegna stampa di prima pagina sentivo che i giallorossi ingaggiarlo verdi Gialloverdi che devono fare il nuovo scusate giallorossi era l'altra roba
Il giallo verdognolo pare il nuovo governo sanno prevedendo il carcere per l'evasione fiscale allora questa frase ad effetto ce la dice lunga perché significa far far leva sull'emozione della gente che non sa immaginare altro dal carcere allora a me non piace l'evasione fiscale la vorrei vedere punita
Ma non vorrei vedere le persone in carcere per evasione fiscale perché questo non produce sicurezza sociale io ne sono convinta
Non perché lo voglio depenalizzare
Allora tra il carcere e la depenalizzazione c'è una ci deve essere un ventaglio di risposta ed è quello che noi cerchiamo oggi di fare al Dipartimento della giustizia minorile
E di comunità di implementare quelle misure che l'Europa chiama con un termine molto in esatto di comunità
Community sanzione mese URSS significa che vogliamo provare a far crescere delle sanzioni che il legislatore non ultimo nel due mila quattordici con la messa alla prova che è una forma particolare
Di sanzione che adesso ve ne parlo perché mi sembra importante di far crescere un sistema punitivo che resta punitivo che non è lo diceva bene
La presidente
Non è un beneficio non è un premio non è una cosa un qualcosa che ti dò perché ti sei comportato bene quindi non è una conseguenza di un trattamento ma è una forma sanzionatoria
Allora per essere credibili noi che stiamo fuori e che facciamo
Crescere dovremmo far crescere delle misure di comunità che nascono all'interno del contesto sociale le dobbiamo riempire di contenuti
In modo che l'opinione pubblica nulle scambi per depenalizzazione e non invochi il carcere
E questo è il nostro compito che fa tremare le vene ai polsi che a me mi fa sentire male perché
Mi rendo conto che sto qui da due anni che rispetto a quello che avrei voluto realizzare ecco questa è un'altra che lui in carcere se vuoi le cose poi le puoi realizzare fuori è veramente molto molto più complicata la presidente mi può dare
Mi può dare atto e allora che cosa succede succede che c'è
Una popolazione detenuta così si chiama in gergo di circa cinquantotto mila hotel correggetemi se sbaglio genuina cinquantotto mila duecento Euro quante persone che sono di cui trentotto mila condannati gli altri sono in attesa di giudizio duecentotrentacinque
Quindi diciamo rotto per primo il vuoto per pieno sono trentotto mila le persone condannate che scontano una pena all'interno del carcere e sono invece cinque
Cinquantuno mila seicento settantasei le persone che ossa contano una pena sul sul territorio oppure sonno intercettate prima
Della sentenza di condanna e questo è un momento importante della risposta punitiva sono intercettate prima ecco il loro consenso viene loro offerto un lavoro di pubblica utilità
Gratuito questo che in qualche modo è sostitutivo non solo della pena ma anche del processo
è un istituto quello della messa alla prova che e nato con i minori nel mille novecentottantotto che ora è stato esteso da quattro anni al settore degli adulti questo che cosa ci dice e ci dice che anche noi degli adulti non aspettiamo più che il cumulo di reati sia tale da meritare il carcere nel frattempo non succede niente ma cerchiamo di intercettare prima la persona
Conoscere la sua storia immaginare per lui un progetto alternativo questa è una rivoluzione che ancora non si è ben compresa perché
Molto spesso gli avvocati non possono insegnare molto spesso sono
Reati bagatellari ma molto spesso siamo per esempio di fronte a giovani che stanno al loro primo spaccio
Allora devo aspettare il decimo per poi metterlo in galera no provo a intercettarlo prima questo sì e questo significa però che anche i giudici ordinari
Cambiano un po'il loro DNA eccome i magistrati minorili come i magistrati di sorveglianza si spostano dal fatto reato dall'esame del fatto reato all'esame della storia personale del soggetto
E quindi io è quindi è prognostico
E quindi io che vengo sempre deve sono sono di un ottimismo quasi patologico se non ho forse non avrei potuto fare questo mestiere
Credo che indipendentemente dalla riforma che io non vedo l'ora che sia approvata Est continua a sperare non sarà pronta io continuo a sperare glielo fa non meno scambiate per una persona che non la tubo lei lavora moltissimo
Però io credo che a normativa invariata
Noi possiamo lavorare molto
Credo che
A normativa invariata noi possiamo addirittura prendere non voglio dire la Costituzione ma la legge del settantacinque applicarla la legge dell'ottantasei e applicarla perché sono inapplicate io direi per un buon sessanta settanta per cento
Al e oggi queste misure di comunità stanno crescendo e stanno crescendo
Nel territorio non più come esecuzione penale esterna perché l'esterno implica un interno che prevale noi non vogliamo che l'interno prevalga allora ve le racconto in due parole poi davvero finisco perché se no
Prendo troppo tempo quali sono queste misure alternative alla detenzione e abbiamo parlato della messa alla prova le i gli imputati messi alla prova sono dodici mila seicentoquarantanove
Ma se ci sono diciassette mila persone ancora che aspettano di essere messi alla prova
E in questi diciassette mila persone tra queste diciassette mila persone che aspettano gli uffici di esecuzione penale esterna dopo essere talmente bravi da capire
Le storie personali e da metter su dei programmi significativi con dei contenuti e non è vero che non si può fare
Si può fare soprattutto perché sono misure quasi a costo zero
Non ci sono quindici mila settecentoquarantotto persone affidate ai servizi sociali c'è affidate al nostro i nostri uffici queste quattro
Queste quindici mila persone sono quelle che hanno la misura più garantista diciamo quelle che quelle che poi hanno la libertà di movimento maggiore ed è anche la misura più delicata e non a caso
Nel Sud per molto meno usata un po'perché non c'è lavoro un po'perché c'è un tipo di criminalità per cui i giudici e posso aggiungere a giusta ragione
Vi faccio un autogol clamoroso se lo dico ma lo dico a giusta ragione perché i nostri programmi non sono
Così pieni di contenuti
Da essere alle volte credibili questo è un vulnus enorme così come il vulnus del carcere è quello di tenere dentro a fare nulla le persone il nostro Ulmus quella di avere un prestampati in opponendosi alla tale ora deve diventare la dalle ore
Allora il mio sforzo il nostro sforzo è quello di creare delle pene perché altrimenti arriva il giallo verde di turno mi dice ma tu però questa lo stai mettendo fuori e basta e io non li vorrei mai dare ragione Porcella detenzione domiciliare son dieci mila novecentosettanta persone che stanno a casa loro
E che quindi questo numero insegue quello degli affidamenti in prova al servizio sociale e al sud lo supera
Delle volte in maniera molto inquietante questo che significa significa che queste dieci mila novecentosettanta prossimi che stanno a casa loro a scontare la pena e non possono uscire sono persone che in qualche modo rassicurato i nostri uffici perché stanno chiusi a casa
Sono persone molto abbandonate a se stesse
Alcune dico totalmente
Alcune di queste addirittura al quale di questi addirittura preferirebbero paradossalmente la dice lunga un carcere dove fare delle cose piuttosto che stare dentro da soli è questo
Anche qui faccio un altro autogol e lo dico perché sono responsabile di tutto questo
Più ma non è tanto la moglie americana regolamentate no no no no non è tanto la moglie e e anche no e allora e allora provare provare a e no no ma per carità no ma dico non è tanto il familiare che pure presa dimostrare bastare e che l'esercizio dei diritti primari a fare la spesa e andarsi a curare delle autorità azioni che devi chiedere e allora tutto questo ci fa pensare anche a un altro nostro compito sia quello di avere
Una rete territoriale tale per cui non è più solo l'assistente sociale fisica siamo pochissimi che deve andare ma è il mediatore culturale per gli stranieri e il volontario
E lo psicologo il criminologo tutto una rete che noi dobbiamo cominciare a costruire per essere un sistema di proibisce di stampo europeo
Poi c'è ci sono i semiliberi ancora ancora vi do un dato ancora più inquietante ancora esistono questi sconosciuti di semiliberi sono quelli che dormono in carcere
E la mattina vanno a lavorare fuori sapete quanti sono in tutto in tutta Italia novecentododici cioè una un residuale a fronte dei novecentododici ci sono cinque mila persone ristretta nelle nostre galere che devono scontare solo un anno
Allora noi vogliamo dire che stiamo parlando di un sistema che funziona no
Perché sui cinque mila persone cinque mila persone che stanno che devono scontare un anno almeno non voglio dire almeno tre quarti ma almeno due mila potrebbero andare non voglio dire di affidamenti potrebbero andare in semilibertà potrebbe dare seguiti
Tale cioè se devono fare un anno tant'allora però però perché come dice giustamente Rita Bernardini tanto ecco allora nel progetto di riforma hanno elevato si era ha ammesso era stato inserito che non soltanto per lavorare ma anche per cercare lavoro allora all'ultimo anno di pena te lo fai cercando lavoro e tornando a dormire in carcere
Era una norma svuota carceri era una norma salva ladri o era una norma dischi e fa sicurezza sociale civiltà e questo non l'abbiamo mai saputo e questo anche un po'con colpa nostra
Non abbiamo mai saputo raccontare mi rivolgo materialista non l'abbiamo riscopre il pubblica non lo so però è una e era sarebbe stata potrebbe essere una misura
Che costruisce sicurezza sociale invece di farli uscire questi cinque mila come diciamo in gergo a tappo di champagne cioè fuori con la prospettiva che chi sa che vado a fare poi
Novanta su cento Ricato surreale
Allora quello che io volevo dire e davvero mi taccio e che la giustizia la risposta alla al reato
è un sistema un sistema che ho cercato di dirlo in tre parole funziona zoppicante ma un sistema che ha davvero tutti gli ingredienti per poter funzionare lo ripeto a normativa invariata oggi forse la riforma sarebbe ancora meglio
Allora qual è il MIR la mia responsabilità di direttore generale sono io che coordino tutti gli uffici di esecuzione penale esterna d'Italia
E vi devo dire che anche una una responsabilità enorme e anche un senso delle volte di frustrazione
Ma c'è una convinzione di non poter farcela da soli allora io credo che il sistema giustizia tutto il sistema delle esecuzioni e penale della debba prima di tutto
Superare la propria autoreferenzialità
Cioè norme essere più convinto di potercela fare né dentro né fuori e lavorare con il territorio con un principio che io chiamo di vasi comunicanti c'è porsi come risorsa e a dire
L'aria e a vere delle risorse altrimenti non possiamo non possiamo starci siamo operatori di welfare primato operatori di giustizia
E un'altra e un'altra cosa che dovremmo imparare a fare e questo veramente si accontenta di che c'è il giornalista con lui imparare a raccontarci
Non è tanto il bellissimo e spero il bellissimo teatro che facciamo la bellissima cosa che noi facciamo sport ma imparare a raccontare le nostre fatiche imparare a raccontare i nostri insuccessi e soprattutto imparare a raccontare le nostre i nostri gol
Perché queste cinquantuno mila seicentosettantasei persone sono in esecuzione penale ma sono fuori
E non mi sembra che la la minino la nostra sensazione di servizi sicurezza quindi ecco quindi provare a vedere a a capire che fa davvero più rumore l'albero che cade che la foresta che cresce soprattutto che in questa foresta che cresce è una foresta che fa sicurezza sociale grazie
Adesso interviene il dottor Matano e vi devo confessare io non guardo mai trasmissioni che hanno a che fare sedi televisive di camorre
Neanche un giorno in pretura lombardo perché siccome viviamo tutti i giorni figuriamoci se la sera sto a casa M. guardo pure messi
C'è anche la
Di Sergio Rizzo prevaricare specializzati ho sentito ho visto una volta il il la trasmissione dottor Vaudano e non so se una mia sensazione quello che ma colpito l'empatia cioè l'avere Occhiuto questa sezione avere percepito lo stato di sofferenza di Tivoli di Chicco delle persone con cui parlava dico questo perché dovete sapere che un dramma degli avvocati
Io faccio sempre l'esempio della mia famiglia e gli amici magistrati sono figlio di due medici di rianimazione
E ho sempre detto che io vedevo
Sul dei miei genitori last come si si scaricava la sofferenza dei malati e dei parenti dei malati cioè loro si rendevano conto nel loro lavoro dei loro clienti dei loro utenti quanta sofferenza c'era i magistrati i giovedì un grosso problema sempre perché voi lo fissiamo noi quel dolore non lo percepiamo ma voi necessariamente per forza
Tante volte quasi sempre non non lo toccate non ve ne rendete conto non so se era la mia sensazione dottor Motta
Buonasera a tutti e grazie di questa occasione devo dire che mi fa molto piacere essere qui e parlare del tema delle carceri con persone che di carceri si occupano quindi autorevoli esponenti le camere penali che ringrazio Rita Bernardini che ho seguito per ragioni professionali in questi anni
E quindi riconosco l'onore e il merito della battaglia dei radicali per il sovraffollamento e le condizioni delle carceri e poi due persone qui come le dottoresse castellane del tal di che abbiamo capito
Si occupano di queste fa sempre piacere quand'uno dei dibattiti
Riconosce le persone che sanno di che cosa stanno parlando perché spesso noi parliamo diamo voce a cose di cui qui invece si ha la sensazione che sono persone che sono sporcate le mani e mi hanno fatto anche l'impegno di una vita
Rispondo subito la sua domanda e così nel senso che è chiaro che le storie che ho raccontato in questi due anni su Rai tre
Sono storie molto drammatiche di persone che hanno vissuto il carcere da innocenti sono vite segnate da questa profonda ingiustizia
E quindi o come persona prime per come giornalista o ha colpito il loro dramma non avrei potuto fare altrimenti
E non avrei scritto un libro come questo se non fosse stato così
La prima cosa voglio dire e che io non sono innocente ma io sono colpevole sono colpevole perché prima di questa esperienza di questo viaggio incredibile due anni fa che Daria Bignardi mi ha proposto di fare che ho accettato
Io e un cittadino giornalista come tanti che non si soffermava assolutamente su quella che è la realtà del carcere di cui non importa nulla nessuno questo dobbiamo dirlo perché per la Società il carcere un luogo che non esiste è in carcere e chi se ne frega
E poi la giornalista devo dire anche che sono colpevole perché prima di questa esperienza di fronte alla notizia di reato io non non avevo il dubbio che oggi o quel dubbio che deve albergare in ognuno di noi quando una persona viene raggiunta viene indagata ricevo un avviso di garanzia viene semplicemente sfiorata da un'inchiesta e qui veniamo a quello che stavo dicendo fino a questo momento che è stato detto prima di me cioè alla crisi dell'articolo ventisette della Costituzione su due su due fronti importanti che io tocco con mano perché guarda più le storie che racconto che ho incontrato qui ce ne sono dodici
Sono quaranta quelle che abbiamo affrontato quindi che abbiamo davvero vivisezionato in due anni di programma in prima serata Mastro centinaia quelle che ci hanno raggiunto quelle delle persone che ci hanno scritto perché volevano raccontare volevano illuminare questa realtà
Tutte queste storie fotografano esattamente quello che è stato detto qui a cioè che la presunzione Innocenzi a questo Paese è un principio che non esiste più perché siamo diventati una il popolo di colpevolisti puntiamo subito l'indice contro gli altri giudichiamo a prima vista non c'è mai non c'è mai in dubbio che quella persona che finisce indagata possa essere innocente e questa è una cosa su cui dobbiamo riflettere in questa epoca
Che viviamo
è sempre colpa di qualcuno è stato lui e fine va in carcere e chi se ne frega
E questa è la prima cosa e guardate che non riguarda solo le persone accusate di reati ma riguarda i nostri figli a scuola riguarda il nostro mondo del lavoro e proprio un'attitudine l'atteggiamento che oramai fa parte del nostro modo di vivere
Il che lo dobbiamo veramente
Scardinare perché siamo comunque una comunità di persone e poi vengo invece alla cosa che mi sta più a cuore che la realtà del carcere perché le storie che raccontiamo chiaramente illuminando il carcere
E fanno molta impressione ecco perché ho scritto questo libro perché volevo lasciare traccia volevo denunciare tutto questo fa impressione perché perché parliamo di innocenti e quindi le persone dicono
Povera innocente ha vissuto quell'esperienza
Ed era un innocente ma per esperienza agli anche un colpevole
Che comunque viene privato della sua libertà e allora quello che già prima la dottoressa esattamente la verità cioè una persona che finisce in carcere viene privata della libertà e in quel momento sta scontando la sua pena perché ha sbagliato deve pagare
Ma il come è fondamentale perché quella persona devi vivere in pochi metri quadrati condivisi magari con altri sei
Perché per avere una cosa essenziale deve fare la domandina che poi romantica ma fa impressione perché dove ha la possibilità di un incontro intimo con la persona cara perché questi incontri devono avvenire nell'affollata con il secondino che ti guarda vista non puoi neanche avvicinarci a quella persona che sono settimane che tu aspetti di vedere che è un tuo familiare caro
Perché dobbiamo dirlo in carcere spesso vengono riprodotte le dinamiche criminali che ci sono fuori dal carcere
In carcere ci sono regole scritte le regole del calcio ma ci sono anche le regole astratte che sono quelle che fanno poi le cose perché gli innocenti di cui io parlo hanno vissuto in carcere la violenza il bullismo le minacce
Perché se gli innocenti non avevano quell'attitudine criminale che gli altri hanno nel braccio delle donne c'è sempre chi comanda anche questo va detto
E quindi non raccontiamo che il carcere un luogo da cui si esce migliorati spesso si esce molto inquinati molto più di come si è entrati lì dentro
In carcere si passano venti ore in una cella perché venti ore chiusi in una cella condividere lo spazio quando in quelle leggere si possono fare moltissime cose per rieducare la persona per farle qualche maniera rinascere
Qui dentro si racconta che in carcere
Siccome la cella viene condivisa con delle detenute tossicodipendenti per fare il caffè loro bruciano degli stracci con l'alcol rischia di far scoppiare un incendio perché è vietato fare il caffè in cella
In questo libro si racconta poi anche l'altra faccia del carcere nelle storie che io ho potuto ha avuto devo dire la fortuna di di poter incontrare perché diciamo che quello che io ho imparato e che se non giornalista di prima serata di RAI uno
Che parla mister a milioni di persone questo viaggio che ho fatto in questi due anni un modo di restituire per me è questo grande privilegio che ho avuto di estrema così popolare e di avere la possibilità di parlare un pubblico così s'così basso di restituire di illuminare la realtà di chi questa voce non ce l'avrebbe avuta e allora il carcere non è soltanto queste cose che abbiamo raccontato che sono non degna di uno Stato civile come il nostro
Però c'è risvolto la medaglia nelle storie che ho raccolto e che la vera sorpresa il carcere anche umanità
Solidarietà molti degli innocenti che sono disperati perché sono lì dentro non vedono la luce
E rischia di impazzire vengono salvati dei compagni di cella
Un ergastolano pluriclassi solare in questa è una di queste storie salva la vita un imprenditore del Nord-Est che adesso Luca duramente e innocente ha chiarito la sua vicenda
Tutte le volte che l'ergastolano hai permesso lo va a prendere lo accompagna e sta tentando di fargli avere un lavoro quindi sono storie straordinarie una ragazza accusato di un crimine assurdo leva su Intesa Universitaria di Palermo che viene accusata di una rapina a Catania
Grazie
Alla non al direttore ma all'ispettore del carcere quando esce conosce il suo futuro marito quindi sono storie e intrecci incredibili però certo il carcere quello che raccontiamo Pacino realtà incredibili come Bollate sono stato per esempio
A Padova dove i detenuti possono studiare si laureano quindi
Fanno settimanale io ho partecipato a questa riunione quindi devo dire sono rimasto molto colpito favorevolmente ma solo delle realtà pace Rebibbia c'è Sollicciano ci sono insomma invece
Altre e altre realtà
Di cui noi parliamo
L'altra cosa che va detta non è solo il carcere ma che cosa succede quando si esce dal carcere
E qui ancora ci colpisce perché sono innocenti ma poverina ma come è uscito dal carcere innocente e nessuno l'ha aiutata no innocente o colpevole che sia esce dal carcere con un sacco della spazzatura da sola non è neanche i soldi per telefonare
Non parliamo poi di risarcimento di chi ha vissuto il carcere come sapete gli e un'altra lotta che bisogna fare e non sempre si riesce ad avere ragione io vi vorrei prima di salutarvi di scusarmi perché non posso ascoltare Rita Bernardini perché devo andare a puntare i tre una riunione tra mezz'ora
Però poi li ascolterò radio radicale vorrei si vi fa piacere leggere una pagina di questo libro in cui questo signora che si chiama Diego Ulivieri che un imprenditore finito in carcere per un anno per un'accusa di traffico ti faccia di droga ma lui non c'entrava nulla pronuncia in un'intercettazione la parola pacchetto si pensa che il pacchetto sia droga in realtà è un orologio ma non è una favola e la verità certificato perché poi si è pronunciata naturalmente la Cassazione allora lui racconta
In una pagina vi rubo un minuto
Appunto la sua esperienza del carcere dice così
Ho imparato a camminare al bordo di muri con le mani dietro la schiena e non intasca come prescrive il regolamento da galeotto modello mi sono rasato a zero una scelta obbligata qui non ci sono sistemi per asciugarsi i capelli dopo la doccia
C'è un detenuto che funge da barbiere per tutto il braccio di sessantacinque uomini prende servizio il mercoledì mattina con rasoio elettrico regolabile a due altezze
Forbice rasoi sono vietati perché considerati pericolosi
Ora mi sono ambientato ho dovuto inserirmi in questo sistema dove tutti siamo uguali ma esistono regole ben definite e un codice interno di comportamento inflessibile tra detenuti
Passo venti ore in cella che sporca squallida illuminata da una luce fioca e la mente spesso viaggia mi porta verso desideri proibiti un bicchiere di prosecco fresco un dolce alla crema gli affetti lontani
Poi torno qui dove tutto è tetro
Spento triste siamo fortunati quattro ore d'aria mentre Regolamento ne prescrive solo due sorvegli attivissimi rifà il carcere quello duro perché le accuse di mafia con microfoni direzionali che ascoltano fino a trecento metri
E bisogna rigare dritti le guardie per un nonnulla fanno rapporto due telefonate al mese dieci minuti l'una non secondo in più ascoltate registrate
Quattro ore di colloqui al mese solo per i familiari stretti sotto l'occhio di una telecamera ascoltati da microspie ambientali
Anche la posta è controllata da appositi sistemi in entrata e in uscita o violino io monitorato da un agente di custodia che poi compila una sintesi sui comportamenti individuali irascibile tranquillo non socievole o altro ancora
I secondi che aprono e chiudono le porte passano ogni due ore anche di notte più che altro per controllare che non ti ammazzi i tentativi di suicidio sono all'ordine del giorno e chi viene interrotto sul più bello riprende a gridare disperato
Qui gridano tutti di continuo per l'angoscia per protesta per minaccia per dare un ordine ho imparato a cucinare a fare le pulizie allegare le lenzuola di estremità così restano ben tese per tutta la settimana
Ecco qua questo il mio contributo e la mia testimonianza di cittadino di giornalista di giornalista del servizio pubblico che rivendico perché penso che il servizio pubblico debba davvero illuminare questa realtà e dare voce a chi non ne ha avuta
Rimango colpevole anche se ora sto anch'io scontando la pena perché da questo momento in poi il dubbio ce l'ho
Così come la volontà di continuare a occuparmi di questa realtà aggirare fare girare questo libro andare nelle carceri incontra le persone solo soltanto per confrontarmi con loro
Dico però che
Questa situazione è lo specchio di un Paese di momento storico evidentemente come la giornata di oggi non proprio illuminato dico che dobbiamo recuperare quel senso di comunità perché queste persone che prima o dopo speriamo usciranno dal carcere
Sono come noi sono in mezzo a noi e quindi devono essere trattati come cittadini di questo Paese vi ringrazio
Non serve i vecchietti presente nel kit di via degli argomenti come quando l'allenatore del Napoli c'aveva Maradona finita quando parla del carcere saggia diceva vai scende in campo fa quello che vuole eccellente le indicazioni sul no
Devo dire che ho pensato diversi modi per iniziare questo intervento ma dopo le parole
Di Alberto Matano preferisco iniziare con
Alcune parole scritte in un'e-mail che premia ma quindi e l'abilità alla realtà che mi ha mandato la moglie di un detenuto
Che mi ha scritto questo deve sapere che facevo parte di quella categoria di persone delle buttate via la chiave
E questo perché in Italia c'è molta disinformazione e molto anche disinteresse circa il mondo della detenzione
Se uno non ci sbatte la faccia come nel mio caso
Non può capire
E Dio
O se non giornalmente quasi discussioni con colleghi amici e parenti sul mondo del carcere in quanto la gente
Pensa che i detenuti debbano stare chiusi o peggio ancora i lavori forzati e dormire per terra perché non meritano neppure il materasso secondo alcuni cioè sono le stesse persone che frequenta la moglie di questo contenuto che
Di questa persona che è finita in carcere
Mio marito è detenuto dia da un anno quindi in custodia cautelare
In questo campo le sue giornate le passa così ventidue ore chiuso in cella perché ci sono anche quelli che accedono gli istituti penitenziari
Nonostante le sue domandine continue non gli è stata data la possibilità di iscriversi a scuola
Ai corsi anche se mi sembra di capire che non ci siano chissà quali corsi o forse sono solo per pochi eletti
Nemmeno gli è stata data la possibilità questa persona di iscriversi al catechismo nemmeno al catechismo o altro allora siccome io questo carcere lo conosco
Sono pronta a sottoscrivere le cose che scrive questa signora questa signora la moglie di questo detenuto
Che come Enzo Tortora perché Enzo Tortora diceva la stessa cosa non si poteva immaginare è scomparso fra l'altro trent'anni fa e quindi ricorre l'anniversario il trentesimo anniversario della sua morte il diciotto di maggio e saremo al Senato con Francesca Scopelliti
Per ricordarlo che cosa diceva Enzo Tortora che sicuramente non si sarebbe potuti immaginare quello che poi è capitato alla sua vita e diceva una cosa se dov'è molto grave è bene ricordare sono radicate sono liberale perché ho studiato sono radicale perché ho capito
Solo che per capirlo è dovuto passare attraverso questa questa vera perché non è stato solamente il carcere
è stata una un vero e proprio calvario una vera e propria tribolazione perché il fatto di essere un uomo pubblico contro di di quell'amore Kjaer riceveva dal Pubblico che lo seguiva insomma
Era conosciutissimo Amato stimato per e il fatto di essere una persona irreprensibile di grande cultura ecco all'improvviso ammanettato
In un maxiprocesso
Vedete
Io mi ricordo che all'epoca a proposito di errori giudiziari
All'epoca
Cessato il pericolo che Enzo Tortora
Si arrendesse
Nel senso che si sentisse di fronte a una giustizia
Che metteva in moto una macchina così potente così capace di schiacciare che lui non ce la potesse fare mi ricordo che Pannella fatti coppie sino successivamente a convincerlo a candidarsi alle elezioni
E e fu importante perché divenne un simbolo proprio della giustizia giusta
Però vedete
Noi approfittando di quella campagna per indire il re il referendum sulla responsabilità civile dei magistrati
Quando però capita che e un Paese
Distrugge annulla annienta la volontà che si espresse da parte dei cittadini degli elettori in quel referendum con
Una legge che ne tradisce lo spirito la volontà popolare
Ma diventa assente più faticoso riprendere ricominciare
E non qui adesso ci troviamo lo dico qui perché
Si tratta soprattutto per gli amici dell'Unione delle camere penali
Quanto abbiamo lottato per questa che sapevamo che non sarebbe stata la riforma di chissà che cosa ma comunque che avrebbe fatto fare un un passo avanti un un cambio di passo rispetto alla
All'indifferenza che abbiamo dovuto registrare e ce l'abbiamo messa tutta veramente tutta ciascuno con il suo modo di saper lottare io ho fatto gli scioperi della fame e ma venti mila detenuti decine di migliaia di detenuti
Che decidono di fare lo sciopero della fame o di rinunciare all'imputato io spero di potere nelle prossime ore portare a papa Francesco questo librone che abbiamo fatto
Di queste firme perché inascoltato il Papa Francesco esatto cioè papa Francesco e qui vengo Alberto perché secondo me tu sei innocente
è il problema è che il servizio pubblico radiotelevisivo non lo è altrettanto
Quando io vedo i telegiornali per come sono fatte pur essendo uscì giornalisti sì ma bellissimi basta
Per quanto mi riguarda Valter Vecellio non ha mai nascosto di essere radicale di avere la tessera del Partito Radicale però quando un telegiornale
Sono esclusivamente
Puntati sui fatti di cronaca sugli arresti
E su e parlano di giustizia solamente per parlare quando c'è stato tutto il Periodo Berlusconi ce l'hanno un per parlare della giustizia per i cittadini tu non hai partum nelle due trasmissioni Alberto hai parlato della giustizia che è difficile cioè che riguarda la vita
Dei cittadini loro parlano della giustizia che riguarda questi dopo quel potente adesso tutti i telegiornali che parleranno e che parlano del dell'arrestato vicepresidente della Confindustria siciliana è giusto che se ne parli però non può essere solo quello e allora papa Francesco quando
Devo dire sostenendo una campagna storica di Pannella parlava di Amnistia
E poi papa Francesco è stato censurato
Sì perché arriviamo a questi livelli cioè noi radicali siamo abituati a che sia censurato il partito radicale
Pannella andava imbavagliato per per denunciare questa cosa neppure papa Francesco addirittura Papa Francesco all'interno della chiesa Pinna
Ha fatto la dichiarazione a favore dell'amnistia
Ha avuto subito quelli interni alla Chiesa che noto c'è no ma lui parlava di cose spirituali e Louise dovuti intervenire per dire no no io parlavo proprio di di quell'amministrativa quella prevista dalle leggi
Allora
è chiaro che noi dobbiamo capire in questi
Giorni come ci si deve organizzare cioè come riusciamo ad organizzare ma dobbiamo essere bravi più bravi di loro perché loro sono bravissimi
Nel mistificare
Basti guardare le cose sulla recidiva sono espertissimi nullo mistifica no sulla recidiva mettiamo tutti in carcere così stiamo più sicuri e non è così
Oggi giustamente veniva fatto rilevare ciò a quelli che stanno al quarantuno bis
Perrone otto anni
E poi finita la pena escono
Allora fino pensate l'ipocrisia di questo regime
Fino a al giorno prima non possono toccare
I propri familiari Padova attraverso il vetro non possono cucinare non possono e non possono fare niente sono isolati il giorno dopo finita la prima sono completamente liberi
Allora io dico anche
Tra un minimo di ragionamento è irrazionale è solo un sistema di vendetta tu vediamo quanto resiste prima ho poi
Parlerai
Questa
E poi voi ricordare anche la volgarità col quale tratto trattato nel lo ricordava il dottor Vaudano il tema dell'affettività si è come chiuse anche l'affettività non non c'è non se l'è finita l'avventura
Di recupero e poi come se la prima dovessero scontare anche le famiglie certa ma certo perché poi quando si parla di affettività
E si parla solamente il riferimento è solo al sesso
Nessuno pensa che ci sono i rapporti con i figli con i minori eccetera ma anche se forse solo sesso ma il sesso fa parte o no
Della essere del praticare il sesso fa parte anno del essere umano allora quando tu
Costringe i alla e mancanza di questo tipo di rapporti per anni che cosa gli fai a quella persona
La distruggi la fai diventare pazza la fai diventare una squilibrata che pure è finita la sua pena tre immetti nella società la povera Lucia Castellano si deve occupare di quello che diventa nella società ridotto in quelle condizioni dal sistema penitenziario allora come ci organizziamo perché giustamente hai detto
Beniamino bene
C'è da dubitare anche se noi speriamo fino all'ultimo istante che il prossimo Consiglio dei ministri un ultimo queste esibendo gli hanno abbiamo un armistizio dall'estero il ministro e insiste
Sì all'improvviso della riforma si farà
La riforma si farà noi abbiamo buongusto di credere a tutti noi crediamo fino all'ultimo però insomma io ricordo anche un'altra sua dichiarazione e la la richiamo più di una però questa
Da un certo punto di vista fu clamorosa perché fu una dichiarazione fatta davanti all'Europa no allora lui è andato lì il venti febbraio quindi prima delle elezioni
Rassicura Grimaldi scusami e del Consiglio dei ministri che poi non approvò la riforma
Direi de la riforma come approvata e disse
Era un impegno che avevamo assunto ossia con il Consiglio d'Europa che con la Corte di Strasburgo e adesso mi sembrava giusto dice sottolinearlo di dire
Chi avete fatto bene a darci fiducia perché di approvata cioè
Allora il problema è anche questo è ricostituire quando io
Vorrei che questa opposizione venisse maggioranze fosse trasversale occorre costituire qualcosa che si è veramente trasversale fra le forze politiche che si occupi
Di stato di diritto perché sembra che è diventata un'opzione
E dei diritti umani fondamentali che poi le due cose sono strettamente collegati ma veramente trasversale
Mi rifaccio alla mia esperienza al partito radicale dove troviamo iscritti di tutti i tipi
Dal fascista ciclicamente ma le camere penali cioè trasversali perché perché il filo conduttore è questo diritti umani fondamentali Stato di diritto perché se perdiamo queste due cose
Io mi chiedo che cosa ci rimani
In che cosa possiamo alberi fiducia nel momento in cui sentiamo il rappresentante di un'istituzione che dice qualcosa
E concludo con questo e mi rivolgo in questo caso ai magistrati di sorveglianza
C'erano qui
Facciamo in modo perché noi chiaramente proseguiremo con le denunce delle violazioni dei diritti umani fondamentali
Facciamo in modo molto in modo che non si ripeta quella condanna veramente umiliante per il nostro Stato
Trattamenti inumani e degradanti sistematici nelle nostre carceri io cui sott'occhio e poi cerchi di condanna non è così importante il sovraffollamento ma insomma se nel carcere di Como
Ci stanno che può attenere duecentotrentuno detenuti Cheney ha quattrocentosessantuno
Allora questo quaestor no aspetta aspetta aspetta va vi rispondo
Scusami se ce ne sono più del doppio quel dubbio che cosa vuol dire che tutto il carcere non può fare quello che è chiamato a fare
Perché si rompano Richie rompo le tubature non ci sta il personale non si possono fare attività salta tutto quindi il sovraffollamento né tanto che stanno stretti ma che non si può fare più niente
Questo è il discorso
Però qui perché chiami in causa i magistrati di sorveglianza perché io credo che se
Fossero stati più fermi
Nei esatto in termini di vigilanza
E nei poteri che pure hanno
Suma non saremmo arrivati a quel punto perché se avessero girato le carceri io credo che le giravano non posso pensare che non lo facessero si sarebbero accorti che c'era gente che dormiva per terra
E c'erano condizioni igieniche
Di un certo tipo
Malattie non curate
Mancanza di luce pioggia materassi schifosi ci sono ancora oggi allora siccome l'ordinamento penitenziario prevede che i magistrati di sorveglianza debbano offre debbano
Frequentare
Molto i luoghi di detenzione addirittura dice l'ordinamento per dare la possibilità al detenuto di porre questioni orali
Ma se il magistrato di sorveglianza non ci va mai
In carcere e a chi lo pungono spie domande i detenuti non dico che sento un fondo dico e chi è qualcosa di molto molto diffuso
E quando io sento dire sì perché vi ho conosciuto devo dire anche magistrati di un certo spessore di una certa onestà che
Che ha duro diciamo per quanto sono bravi e sono stati bravi però quando sento dire Emma io poiché potere io se quelli non fanno le cose io lo segnalo datata e quelli non lo fanno al nuovo
Perché addirittura il magistrato di sorveglianza si possono sostituirli all'amministrazione nel momento in cui si rende conto che sono più avanti diritti umani fondamentali
E allora io mi chiedo quindi non si possono pure nemmeno problemi di tipo economico
Allora io mi chiedo questo l'ha detto anche la Corte di cassazione
E chiedo perché non sono intervenuti prima di fronte al fatto che si vedeva che erano violati i diritti umani fondamentali io non voglio accusare nessuno
Voglio che questo sia chiaro
Però vorrei Kennedy il futuro
Non ci dobbiamo trovare nelle stesse condizioni dell'un Malik umiliante veramente uno stato che pratica
Sistematicamente negli istituti penitenziari trattamenti inumani e degradanti non devi più a cadere
E la preoccupazione che purtroppo la ci stiamo velocemente riavviando i già adesso ci sono molte situazioni diffusa in cui i diritti umani fondamentali sono violati facciamo in modo che non accada più ma sappiamo tutto che dobbiamo lavorare tantissimo
E se mi consentite perché poi io sono sfacciata medico eccetera iscrivere al partito radicale
Era una registrazione dalle quindici maggio due mila e diciotto con questo intervento di Rita Bernardini pronunciato a Roma durante un dibattito sui riforma penitenziaria e articolo ventisette della Costituzione avete riascoltato tra gli altri interventi della presidente dell'Unione delle camere penali dell'epoca Beniamino Miyu Ucci
Di Santi Consolo al capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria dal ministero della giustizia
Del giornalista RAI Alberto Matano concludiamo qui questo spazio di informazione di riflessione ha realizzato con documenti d'archivio