21 FEB 2023
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Podcast. L’Irlanda del Nord tra instabilità politica e prospettive di riunificazione dell'Isola verde, di Claudio Martinelli

RUBRICA | di Roberta Jannuzzi - RADIO - 12:43 Durata: 19 min 19 sec
A cura di Guido Mesiti
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Questo è un podcast di Radio Radicale realizzato in collaborazione con le Riviste di Diritto pubblico comparato ed europeo.

A cura di Roberta Jannuzzi.

Una sentenza della Corte Suprema del Regno Unito ha stabilito che le regole sullo status giuridico dell’Irlanda del Nord concordate dal Regno Unito con l’Unione Europea nel Northern Ireland Protocol sono pienamente legittime.

Questa soluzione, per la quale il Nord dell'Irlanda resta nel mercato unico europeo tracciando un confine di mare con la Gran Bretagna per evitare il confine di terra tra le due Irlande, non è mai stata accettata dal
Dup, il partito unionista per eccellenza.

Un anno fa il first minister del governo nordirlandese, il leader del Dup Paul Givan, si è dimesso per protesta e dopo le elezioni anticipate di maggio, che per la prima volta hanno visto la vittoria dello Sinn Fein, il partito oltranzista della comunità cattolica, non è mai stato trovato un accordo di governo.

E questa settimana il Parlamento di Londra discuterà il progetto di legge che concede un altro anno di tempo alle forze politiche nordirlandesi per un’intesa.

Claudio Martinelli, professore ordinario Diritto pubblico comparato Università di Milano Bicocca, in questo podcast ripercorre le complesse vicende politiche dell’Ulster e le nuove tensioni innescate dalla Brexit, sullo sfondo delle quali si intravede la prospettiva forse non immediata ma contemplata espressamente nell’accordo del Venerdì Santo di un referendum per la riunificazione dell’Irlanda.

Questo è un podcast di Radio Radicale realizzato con le Riviste di Diritto pubblico comparato ed europeo.

Voci di repertorio di Paul Givan, già first minister dell'Irlanda del Nord (Dup), Chris Heaton-Harris, secretary of State for Northern Ireland, degli ex primi ministri britannici Tony Blair e David Cameron e dell'attuale primo ministro Rishi Sunak, della vicepresidente dello Sinn Féin, Michelle O'Neill, della presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen.

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