Ucraina, un anno dopo

Buongiorno buongiorno a tutte e tutti e benvenuti all'evento Ucraina un anno dopo
è una conferenza organizzata dal master in comunicazione marketing politico istituzionale diretto dal professor Francesco Giorgino in collaborazione con il master in giornalismo e comunicazione multimediale diretto da Gianni Riotta
Io sono sfida Stellacci e sono una praticante della scuola di giornalismo della Luiss
E oggi insieme alla mia collega anossica Colazzo vivere accompagnerò in questa giornata di di confronto e di analisi del conflitto in Ucraina a un anno di distanza esatto dall'inizio dell'invasione russa
I grazie benvenuti grazie a fine avverrà la presentazione io sono un ottica Colozzi sono una ex studentessa del master in comunicazione marketing politico istituzionale diretto dal professor Giorgino
Questa mattinata sarà utile per confrontarci sui macro temi che riguardano il conflitto in Ucraina a un anno esatto dall'invasione russa che ha sconvolto come sappiamo gli equilibri europei e internazionali
Questa mattinata sarà divisa in cinque pannelli ognuno dei quali prevede un chinotto speaker è un di scasso ante con un focus specifico sui temi politici e geopolitici economici e legati alla comunicazione del conflitto in Ucraina
Sì insieme ai professori agli autoritaria giornalistiche interverranno oggi cercheremo di porre l'attenzione su un conflitto che ci riguarda intima persone che soprattutto nel giro di pochissimo tempo nel giro di un solo anno ha sconvolto ogni cosa
Prima di cominciare però il piacere di invitare al podio che i saluti istituzionale il magnifico rettore dell'università Luiss Guido Carli Andrea Terenzi per che inaugurerà con noi questa giornata
Grazie
Grazie Silvio e non si dica con giorno buongiorno a tutti io sono onorato di poter avviare i lavori di questa interessante
Di per sé interessante vento sulla sul tema della della dell'invasione russa in Ucraina
Lo facciamo appunto a un anno di distanza dal dal da quel triste teste giorno
Però ecco io sono sono tra virgolette contento per per il il non solo per i contenuti che sono affrontati oggi ma anche per le modalità organizzative che caratterizzano questa questa questa iniziativa ero quasi emozionato ascoltando SISDE non si dica perché
Oltre ad essere nostre studentesse studentesse GT due master di di di grande prestigio di grande valore espresso dalla espressi dalla dal nostro dal nostro Ateneo
In realtà loro rappresentano gli esempi ovviamente avanzati le avanguardie del di quello che il nostro modello educativo
Noi siamo convinti che studentesse e studenti sede alla ventennale magistrale dei master sono e devono essere al centro del nostro modello educativo come essendo protagonisti e si diano Sica oggi sono protagoniste di questa iniziativa e quindi non solo tra virgolette ricevono informazioni acquisiscono informazioni quindi imparano ma lo fanno anche in un contesto di diciamo così di di esperienze esperienziale questo per loro è un è un momento un elemento di apprendimento esperienziale
Questo Polo nulla toglie al alla al ai contenuti che saranno affrontati oggi di nuovo
Il fatto che discutiamo ci incontriamo apriamo una serie di dibattiti su varie tematiche sul tema de dell'Ucraina dell'invasione russa in Ucraina
Di nuovo sottolinea l'importanza per un attimo come Luis di esporre studentesse e studenti ma più in generale la nostra comunità a tematiche di frontiera in questo caso non particolarmente felici ma sicuramente sono parte della nostra attualità e questo vale sia per questo tipologia di di contenuti vale anche per contenuti più accademici mai
Siamo siamo contenti di avere un corpo docente che è sempre alla frontiere sulla frontiera per la frontiera
Delle delle conoscenze perché attraverso questa condivisione continua è il fatto che appunto studentesse e studenti sono protagonisti del loro percorso in un con testo alla frontiera siamo convinti di poter offrire delle opportunità di apprendimento e come dirò tra un attimo anche di divisa apprendimento o condizioni che possono permettere a studentesse e studenti non solo di imparare e di imparare ad imparare ma anche di imparare a di imparare perché dico questo e con questo chiudo e di nuovo faccio riferimento al nostro modello educativo
L'invasione russa in Ucraina così come altri crisi che abbiamo vissuto e purtroppo probabilmente di vedremo ha rappresentato una discontinuità importante
Per come abbiamo vissuto la la la nostra vita fino appunto allo scorso anno
Fondamentalmente ramo convinti eravamo eravamo pensavamo che era poteva essere impossibile impensabile pensare a ad un'invasione quindi a una guerra non alle porte in Europa
è questo discontinuità che che abbiamo trovato già ci ha colti impreparati così come la discontinuità creata dalla stessa pandemia ecco questo elemento di discontinuità che caratterizza le crisi
Che viviamo e che diremo realtà a degli delle dei risvolti ha delle implicazioni per un'istituzione come la nostra un'istituzione di alta formazione di di di di formazione
E quindi e che cosa significa questo che anche i nostri modelli educativi che parlavo poco fa con con l'amico Mario Morcellini anche la didattica deve essere in grado di offrire opportunità studentesse e studenti di saper affrontare discontinuità
Di saper anche dissi imparare le le ipotesi che era la base delle delle previsioni e delle tradizioni
Di qui appunto il nostro approccio quello di la nostra non è uno soltanto un'idea in realtà è una strategia di abbracciare ed implementare il cosiddetto modello educativo in quali Basic basato sull'investigazione che di nuovo da appeso dare rilevanza
Da un ruolo fondamentale hanno assunto alle studentesse i nostri studenti da protagonisti del loro percorso educativo da una parte dall'altra però fra loro strumenti intellettuali
Per cambiare idea per tornare sui propri passi per rivedere le proprie ipotesi e quindi sono contento di questo di questo convegno di questa di questa iniziativa perché poggia sui due pilastri del del nostro modello educativo da una parte i contenuti sempre da frontiera
Dall'altra un allenamento per la forma mentis prima in sette del Mossad studentessa i nostri studenti ma più in generale direi anche per la comunità della più ampia della LUISS grazie e buon lavoro a tutti è un sentito ringraziamento a coloro che sono stati alla base dell'organizzazione di questo di questa iniziativa
Appunto Gianni Riotta Francesco Giorgino le studentesse e studenti ma in genere tutti coloro voi anche i relatori si succederanno vedo vedo Giovanni Orsina vedo Raffele Marchetti retorici Narbona fa un po'ridere anche Sergio Fabbrini quindi vedete questa è una è un evento tutto Louis per la LUISS e oltre grazie
Grazie grazie al Rector pensi che terrà il suo intervento e per aver inaugurato quest'evento
Ora vi invito a guardare e prestare attenzione al video testimonianza di alcune studentesse di nazionalità ucraina che sono state accolte dall'università Luiss Guido Carli con delle borse di studio
Utili per proseguire il loro percorso di di formazione universitaria
Il video in inglese e sono le stesse studentesse a raccontare in prima persona la loro esperienza Dago
My name azzanna innanzi a un gioco fine Salò ma in Emilia Siculiana su disegno ai sia fan from My City of Ruins fai meno emise contro anche Franz city car cioè a favo ai novanta infami fine falchi
Fagioli già in cui ci si distraeva in spetta si danza in due aziende stare in pista semestre esce festive Albinea non for Bone masse Xmas Stalin a Ponte a macchie tiene Masters Program unisex ma anzi do no essa ritiene va be'semmai massima di tre e macchine dice esplicitamente faremo insomma che ci sia falegname in vari dei tessuti vuoi Enzo zitto Hitchens my wife a Pasqua che gioca opposti soffro a ma due cinema essi questi in vacanze fonte mio fuori Statesman Guerra Hedge Funds mio France pessimista Angelo
Annualità per grazie ai fende mostre destini a votare metta no fonte o calce d'esame
Dette sanzioni fatta Falcao ai restanti azioni o quant'senza Repubblica il premier reggente
E spese meccanici ma vinca De Pace mai piange un autista ex ha detto statici sia in mano
Ponte Bassini questi tre in ecco il Savoia e quindi voi avremmo aumenti quindi e tu a scegliere era presente Doriana Wiles anziché in del nostro amore verso lo
E grazie alle studentesse ucraine verrà la loro testimonianza possiamo procedere con l'inizio del del tavolo con i primi relatori quindi invito appunto al tavolo
Il professore Raffaele Marchetti Pro-Rettore e per l'Inter non internazionalizzazione della Luiss
E il professor Luigi Carbone al professor practice presso la LUISS scollo a V governante per il primo Panella che avrà come titolo scenario geopolitico grazie
Bene buongiorno a tutti grazie dell'invito mi mi fa molto piacere partecipare a questo vento condividere il panel con il mio collega
Luigi
Direi che prima di entrare siamo nell'analisi politica scientifica vorrei esprimere la la mia solidarietà alla mia compassione per per le sue intense
Che che abbiamo visto nel nel video e per naturalmente per tutti per tutti i cittadini ucraini
è chiaro che l'aiuto che stiamo dando a un valore molto alto
Dal mio punto di vista c'è un un ragionamento etico alla base di tutto ciò quando c'è un debole che ingiustamente attaccato
Penso che sia giusto aiutarlo per chiarire dall'inizio diciamo la mia posizione
Però sono qui appunto non per sviluppare un ragionamento umanitario quanto per invece fare provare a fare un'analisi di politologi grava sul situazione internazionale
Che la farò in cinque punti Brevi in modo tale da darvi un pochettino la mia lettura
E poi continuare la discussione oggi allora dirò soprattutto finissero dicendo che cosa è in gioco secondo me in Ucraina oggi
Poi farò un piccolo ragionamento su su come ci si è arrivati perché secondo me è importante capire le dinamiche che ci hanno portato ad oggi altrimenti rischiamo di di di perdere un pochettino il filo centrale della storia
Il terzo punto riguarda le conseguenze cosa questo sta generando il quarto su che cosa fare e chiudo su scenari cioè su quel tipo di
Contesti futuri si potrebbero generare fu uscendo quando mai sarà da questo conflitto
Il primo punto che cosa è in gioco
Dal mio punto di vista è in gioco
L'architettura del sistema internazionale la sicurezza del sistema internazionale
Naturalmente c'è un tema circoscritto che tema dell'Ucraina della vita dei di cittadini ucraine della sopravvivenza del del del Governo del della sovranità del Paese ucraina ma direi che dal punto di vista di della politica internazionale quello di cui mi occupo c'è un tema più grande che è un tema globale
Fondamentalmente e per metter lender per renderla in modo veramente molto semplice
Ci sono qui due alternative cioè da un lato può continuare il sistema della sicurezza internazionale così come in qualche modo gestito dall'Occidente dagli Stati Uniti
Dal dalla fine da guerra fredda in poi
Ho
Si può trasformare tale sistema in un sistema multipolare
Dove non c'è più soltanto un grande potenza che mantiene l'ordine internazionale
Così come ha fatto con alterni successi diciamo negli ultimi trent'anni
Ma invece un sistema dove ci sono
Qualche potenza internazionale la Cina Russia forse altri
Che più o meno controllano delle sfere più o meno di influenza dei quadranti strategici l'influenza e sui quali hanno capacità di determinare il corso degli eventi
Allora secondo me la questione fondamentale e
Questa naturalmente da un punto di vista liberale direi anche occidentale il sistema che tutti vogliono è la prosecuzione di questo ordine Internazionale liberale
Naturalmente questo cozza con un'altra interpretazione
Se volete forse anche più realista che dipende semplicemente la distribuzione del potere
E dato che soprattutto se guardiamo o a oriente
La crescita e la Cina sta cambiando la distribuzione del potere a livello internazionale
C'è una pressione e una spinta a modificare l'ordine del sistema internazionale in termini di sicurezza
Se voi leggete le le prospettive lei narrative che vengono da da Pechino e anche da Mosca
Si ribadisce sempre l'idea che gli Stati Uniti hanno poco tempo e che quindi devono in qualche modo prevenire la possibilità di un approccio revisionista della politica del sistema della sicurezza internazionale da parte della Russia e la Cina
Questo è quello che in gioco come ci si è arrivati beh ci si è arrivati con un'evoluzione un sistema che è abbastanza ormai cristallizzata nella nell'analisi della politica internazionale se ne partiamo dal secondo dalla fine della della guerra fredda
Negli anni Novanta c'è stato un momento di grande convento convergenza mondiale sembrava che il mondo si stesse integrando in modo molto omogeneo naturalmente sotto la guida occidentale
Questo questo è euforia liberale degli anni novanta si è cominciato a incrinare
Direi a partire dal due mila uno con l'undici settembre poi tutta una serie di altri eventi per poi entrare nel nel picco della
Del
Se la messa in discussione Italia insieme a partire dal due mila otto dalla crisi economica che poi è diventato una crisi politica
Una crisi politica internazionale una crisi politiche interna che ha creato fratture
All'interno di tutti i paesi occidentali nuovi con un movimenti anti establishment populisti la break sito insomma tutta una serie di conseguenze che hanno diminuito la completezza occidentale sicuramente da Lalla forse occidentale
In parallelo due mila otto in poi abbiamo visto un arrivo polarizzazione del sistema internazionale cioè se negli anni Novanta c'era una tendenza a ad integrarsi cioè il mondo stava diventando sempre più un piccolo villaggio con la stessa economia gli stessi principi giuridici stessi principi politici dal due mila otto in poi invece la tendenza la divergenza cioè abbiamo visto lentamente ma in modo molto lineare
Sempre più punti di attrito tra l'Occidente e da un lato la Cina dall'altro la Russia
Corsi può fare una lunga lista ma è chiaro che che
Questo è stato il trend e l'Ucraina
Dal due mila quattordici e poi dall'anno scorso si inserisce all'interno di questo deterioramento del sistema internazionale all'interno di questa Rippo Larizza azione sistema internazionale
Da questo punto di vista malgrado fosse ovviamente molto difficile di fatto praticamente nessuno si si aspettava un attacco di questo tipo
Il tema però della tensione crescente con la Russia così come con la Cina su un altro quadrante era invece ben then compreso e ben atteso
Directa dagli analisti e politica internazionale in modo abbastanza trasversale
Quali sono le conseguenze di questa guerra che stiamo vedendo
Beh naturalmente stiamo rivedendo una divisione che spacca di nuovo d'Europa così come successo durante la guerra fredda
Ma anche stiamo vedendo una ricco consolidamento
Delle alleanze occidentali dell'unione europea certamente più compatta affatto certamente dei passi in avanti in termini di di di di cui Ciglione questo ce ne parleranno in un panno al successivo Sergio Giovanni certamente un ricompattamento e addirittura un allargamento della NATO
E però poi anche un mondo più diviso per questa riporla Rizzo azione divide persino e guardiamo anche di nuovo il voto alle Nazioni Unite
Quello di di qualche mese fa è quello di di di di ieri questi giorni
Vediamo che si c'è una larga maggioranza
E condanna questa
Invasione e però c'è anche
Un pochino meno di un quarto dei Paesi del mondo che invece è contrario si astiene quindi vediamo un mondo che spaccato anche su un tema così importante così divisi
Tra l'altro da notare questi l'attività della Cina che cerca in qualche modo no c'è stata questa proposta sui dodici punti per uscire dalla dalla crisi
Che meriterebbe un discorso a parte
Che cosa fare ecco la fine ha proposto dodici punti che iniziano esattamente sul riconoscimento e la sovranità
C'è un gioco un film una proposta molto interessante naturalmente è una proposta che risuona con la narrativa occidentale però fa anche gioco sul tema di Taiwan e quindi in qualche modo è mettere
Sfidare d'Occidente diceva anzi tu allora accetti la sovranità allora poi dopo però la deve anche accettare assolutamente equanime quindi mettendo direi almeno un punto di vista e narrativa in difficoltà l'Occidente
Che cosa fare certamente le le sostegno militare continua a essere importante ma non può essere dal mio punto di vista almeno
L'unica
Via per pensare a come continuare a gestire questa crisi
Ci deve essere spazio per la diplomazia capisco ci sono questa non è la posizione di tutti alcuni dicono che non è il tempo la diplomazia io
Su questo sono contrario
C'era questa famosa frase di Kennedy durante la crisi di Cuba
Bisogna farsi che il proprio avversario
In un contesto di armi nucleari
Non sia costretto alla scelta tra un ritiro umiliante o l'uso e l'atomica questo era un contesto molto diverso e però con alcune similitudine a quello che noi stiamo vivendo oggi
Non è un contesto normale un contesto in cui uno dei contendenti
I detentori di armi nucleari forse il maggiore detentore di armi nucleari al mondo
E questo ovviamente va tenuto in considerazione nel calcolo strategico
E quindi non può essere soltanto una questione di di armamenti deve essere anche una questione di diplomazia anche una visione politica dire
In cui si discute di di alleanze di di di militarizzazione o dei militarizzazione di tante cose insomma
A
Chiudo per per stare un pochettino e tempi su quali possono essere i i possibili scenari
è chiaro che lo scenario che
Più ovvio al momento è quella della semplicemente della prolungamento della guerra un prolungamento da guerra che porta al dissanguamento
In primis dell'Ucraina
Ma anche della Russia
Ed è un dissanguamento che
è drammatico
E che
In qualche modo
Da un punto di vista strategico
Indebolisce la Russia
Facendo propagare i costi al popolo cocaina
Un secondo scenario è quello del cambio di regime
A Mosca
A Kiev a Washington naturalmente ci saranno delle dinamiche Carraro Washington si voterà tra qualche tempo
E non sappiamo come potrebbero andare le cose
Con un governo repubblicano naturalmente il cambio di regime a a Mosca e un'ipotesi prese in considerazione in qualche modo sostenuta anche se avrebbero tutta una serie di incognite di instabilità particolarmente pericolose però certamente il il cambio di regime in alcune delle capitali potrebbe essere uno degli elementi che cambiano a dinamica della guerra
E il terzo scenario
Che è quello più pericoloso momento forse quello meno probabile però naturalmente non possiamo escludono è invece quello dell'escalation Mandelli scratch o che va molto oltre il conflitto
Russo ucraino ma anche diventa un'escalation mondiale
Ecco questo è un un uno scenario ovviamente particolarmente drammatico perché è uno scenario che coinvolgerebbe in primis l'Europa perché questo è un conflitto che si sta svolgendo del territorio europeo
Ma che poi porterebbe dentro tutta una serie di altri attori dagli Stati Uniti la Cina in un conflitto che potrebbe avere delle caratteristiche inedite in termini di drammaticità di tragedia
Con ciò finisco Stoner quindici minuti come ci eravamo detti ma anche esattamente dieci secondi vi ringrazio sono a disposizione per continuare a discutere
Un giorno ringrazio anch'io gli organizzatori Ferrara vermi coinvolto in questo importante evento penso che è importante
Riflettere un po'sul sulle questioni legate alla guerra e l'aggressione russa in Ucraina in questo giorno questo anniversario triste dopo un anno di grandi distruzioni
Morte dove chiaro che
La guerra non non ha trovato una rapida soluzione che siamo in una situazione di conflitto Rocchetta rischia di di protrarsi o addirittura
Rischia di entrare in dinamiche di escalation
La mia
Diciamo intervento vuole in qualche modo da una parte sottolineare alcuni punti che il professor Marchetti ha già ha già
Sottolineato cioè anche questa guerra ha una portata sicuramente rete europea e ha rimesso in discussione alcuni dei fondamenti della del sistema di sicurezza europeo
Creando ovviamente una maggiore
Consapevolezza che le la difesa che consideravamo spedì contro una minaccia anche di tipo tradizionale e convenzionale è in realtà qualche cosa che va comunque tenute in considerazione in un sistema internazionale che diventa sempre più polarizzato e frammentato
E che crea ovviamente per le per l'Europa un un'esigenza di accelerare sulla sulla
La ricerca di una autonomia strategica di una capacità di fornirsi di sistemi di di di un il sistema di difesa efficace contro le minacce che
Che arrivano da un mondo sempre più complessa
Direi che è importante sottolineare la il fatto che stiamo assistendo questa guerra ne ne rappresenta forse il picco una transizione da un sistema unipolare che avevo che aveva caratterizzato la negli anni della dopo la fine della guerra fredda un sistema multipolare
Occupandomi del Mediterraneo di ragione mena lupetto io in particolare come un trend che già antenna affermato
E sicuramente
Magari ne parleremo un po'di più nella nella mia breve esposizione è importante anche sottolineare che Celli la divisione tra il nord e il sud del mondo si aggiunge alla divisione tra tradizionale tra l'Est e l'Ovest per esempio
Quello che abbiamo visto alle Nazioni Unite riflesso dove quarto delle mette le nazioni diciamo trenta trentacinque Paesi tra cui Paesi importanti
Hanno a si sono astenuti dalla risoluzione di condanna della di ieri così come avevano fatto qui qualche un anno fa sottolineando che quello che a noi pare come una grossolana violazione dei sistemi delle del della base del sito in cui si regge il sistema internazionale
Possono avvenire percepito come relativizzare atto come una questione che concerne fondamentalmente l'Europa e che una necessariamente la portata universale che che noi crediamo quindi c'è un problema di di percezione
E di comunicazione fra il nord e il sud
La frammentazione del sistema internazionale evidente nella regione di cui mi occupo più in particolare cioè il premio il Mediterraneo nei paesi della nord Africa e del Medio Oriente
La gran parte dei paesi sottolinea la volontà di mantenere un'equidistanza che una nera neutralità nel nella questione della guerra
Quindi ha contrariamente alle aspettative hanno evitato di prendere parte anche per evitare di mettere Nina in discussione la relazione con la Russia il testo di cui vuol dire che
Nel nostro vicinato sud alcune dinamiche che forse ci sono sfuggite si determina spazi son consolidate cioè la presenza importante della Russia negli in molti paesi come referente come
Come
Partner a volte militare
Come e punto di riferimento del nelle relazioni internazionali
Una trasformazione multipolare che ha visto che sta vedendo anche un un aumento del ruolo della penetrazione della Cina si sicuramente più care in termini economici e commerciali
Ma un domani potrebbe essere seguita anche da da interazione gentili più grandi tipo comitato strategico
Sono è chiaro che
Ci sono
Anche questioni legate
Alle conseguenze che questa guerra sta avendo nella regione del Mediterraneo e che sono ancora più importanti che quelle che stiamo vivendo in Europa e in particolare per il mi riferisco alla crisi della sicurezza alimentare che ha colpito molti di questi Paesi che sarà forte dipendenza dall'importazione di grandi film di frumento gravi dai dai paesi della
Darfur dalla Russia e dall'Ucraina
Problemi le capacità inflazione che si sta rivelando forme estremamente
Estremamente dannosa in termini di impatto sull'economia già fragili un rischio di queste
Situazioni di fragilità socio economiche si riflettano il una nuova instabilità nuove ondate di proteste ora io immigrazioni
Diventata e Paesi del sud del Mediterraneo
Vi sono importanti trasformazioni anche in termini di della relazione fra le tra l'Europa i paesi del del Mahāyāna dovuti al fatto che della dover cercare un sicurezza energetica nella soffitta del con la sostituzione del gas e del Petronio
Russo ecco con quindi una necessità di chiudi concludere del degli accordi con con questi Paesi
A rischio però di di non riuscire ad avere un approccio strategico rivela anche che guardi al quadro più ampio
Dove in realtà c'è un interesse europeo arcatelle anche a contrastare nella alla penetrazione
Russo e cinese
Altri importanti fenomeni che caratterizzano la Regione sono il fatto che ci sono Paesi che si sono distaccati
Dalla con dalla tradizionale
L'Alleanza con l'Europa penne mi riferisco per esempio la alla Turchia che che sta giocando un ruolo di mediatore nel conflitto tra cercato di mantenere un'equidistanza tra che la Russia dell'Ucraina ma anche selezionare Russia e l'Europa
E quindi cercando un ruolo autonomo e se vogliamo
Che cercano di di di sfruttare una posizione
Una una posizione speciale nel nel nel quattro del conflitto e e abbiamo al altresì una
Una posizione delirante che l'unico alleato della Russia nella rete che nella nella regione che rappresenta tramite la fornitura di di troni e missili
Ovviamente ha chiaramente ha preso una posizione chiara nel conflitto e ricche rischia di avere un ritorno in termini di instabilità detesto il destabilizzazione aumentando le tensioni nel corso tutto questo evidentemente crea nuove
Minacce per per l'Europa crea una situazione di ulteriori stabilita anche nel nel nel fronte del sud che rischia quindi di
Credo di di di di di creare situazioni forse possibilmente anche di Effetto Domino della guerra indumento in Ucraina
E la necessità quindi di ripensare rafforzare la la questione dell'autonomia stracciati strategica europea anche in un quadro in cui
Gli interessi europee sono estremamente particolari importanti nel quadro regionale
Negli scenari che il professor Marchetti affatto di
Un attimo guerra un prolungamento della della guerra Irma difficoltà di trovare una situazione negoziata alla alla alla guerra stessa
Le possibilità di di
Instabilità crescente sono sono naturalmente
In più più rischiose
Credo che dovresti dovremmo
Pensare a un una necessità di
Di di di rivedere anche il le relazioni e l'intera capacità di di diretta attivare politiche di stabilizzazione nella nella regione del Medioriente e del Nordafrica come
Tentativo di evitare un allargamento un'espansione del del conflitto anche dalla zona del del dall'Europa anche alla Regione meridionale che ha visto negli ultimi
Dieci anni era ovviamente come sapete diversi conflitti che sono ancora in corso e non trovano soluzione
Credo che
No se se voi ancora no no
O che
No è chiaro giusto per reagire non so se poi magari c'era qualcuno invece voleva intervenire dal dal pubblico per tre aggiungere qualche qualche osservazione a qualche domanda
Però è chiaro che uno degli aspetti delle ricadute di del conflitto in Ucraina naturalmente
Tutto il quadrante sud del Mediterraneo e poi diciamo allargato fino fino fino al all'Africa subsahariana
Che ci riguarda direi che certamente e quindi bene affatto
Professor carbone a a sottolineare questo aspetto
C'è un aspetto Complesso
Forse in qualche modo su cui noi ci
Pochino siamo rimasti distratti ovviamente guardando al centro del conflitto in Ucraina RAI chiaro che le ricadute sul Mediterraneo che vanno dal dal tema della Turchia che giustamente hai trattato
Alla Libia alla
Penetrazione aumento della presenza russa in alcuni Paesi africani un tema importante che che ha delle ricadute e che quindi ci deve ancor più far capire quanto
Appunto il conflitto in Ucraina sia un conflitto che ha una poi una una una portata globale quello che dicevo cioè alla fine veramente il punto a me sembra quale sarà il sistema di sicurezza internazionale che essi cristallizza era dopo questo conflitto in Ucraina questo mi sembra per fare un po'di chiarezza intellettuale
Questo è il tema più importante di di questo conflitto
E qui appunto come ho detto alternative mi sembrano due cioè o proseguire rafforzare e mantenere in piedi tutte il sistema l'ordine mondiale liberale così come lo chiamiamo
O entrare in un sistema in cui ci sono stelle influenza e cui appunto alcune alcuni Paesi alcune aree alcuni quadranti incluso alcuni
Parti del Mediterraneo
Escono fuori dalla dalla sfera ma non solo la sfera di influenza politica ma anche alla spesa regolatoria in qualche modo cioè dal dal fatto che poi dopo
In quelle aree si applichino principi tutto sommato diversi
Ecco questo questo è secondo me lo scenario o la biforcazione di fronte alla quale noi siamo con il conflitto in Ucraina e io ragionerei in questo in questi termini almeno da un punto di vista di di affari di politica internazionale poi dopo esistono naturalmente tante altre prospettive
Vi ringrazio si vi ringrazio per i vostri interventi
Grazie mille ovviamente è importante in un cavolo che si propone di a discutere il conflitto in Ucraina in termini scientifici capire le ragioni geopolitiche e soprattutto a definire l'agiografia in qualche modo quindi vi ringrazio per i vostri interventi
E nello scenario internazionale anche l'Italia sta combattendo diciamo un ruolo di primo piano affianco all'Europa nel supporto al Popolo Ucraino contro l'invasione russa a tal proposito infatti abbiamo in collegamento il a momenti si connette RAI dal ministero dell'impresa e della made in Italy Adolfo Urso
Che infatti insomma ci parlerà anche ci darà il suo punto di vista il suo contributo a proposito anche della posizione che ha avuto Alitalia a tal proposito colgo l'occasione per chiedervi mentre aspettiamo se ci potete dare il vostro punto di vista su sull'Italia sono in che modo l'Italia sta affrontando questa sia a livelli diplomatici appunto come diceva prima il prorettore Marchetti ma anche il vostro insomma la vostra opinione
Su questo su questo tema se mi posso permettere
E beh pensò il tema grande penso che il ministro ne parlerà in modo più più approfondito con più competenza comunque diciamo io farei due due considerazioni da un lato in termini di di posizionamento internazionale all'interno delle nostre schemi di alleanze quindi vennero per la NATO
Mi sembra che l'Italia sia solidamente all'interno di questi due perimetri
E e questo secondo me va a giuramento della nostro
Status internazionale
Dall'altro però c'è un tema invece che riguarda sia da un lato gli armamenti sia dall'alto
Tema economico è chiaro che
Le sanzioni alla Russia hanno avuto un impatto sulla nostra economia e però anche stanno creando l'opportunità cioè hanno stanno portando l'opportunità di trasformare l'Italia in quello che il governo dice che in qualche modo era poi in discussione almeno
Tra gli addetti già Dante andando a un po'di tempo
Di trasformare e rendere l'Italia Lab energetico europeo perché se ovviamente il il il settore approvvigionamento orientale a Est viene chiuso
Di fatto non c'è alternativa se non quel sud o Sud diciamo est venendo dall'Azerbaijan e e quindi l'Italia si ritrova al centro e con significative opportunità di diventare un un player
Molto importante è un punto di vista strategico e di risorse naturali per tutta l'Europa non solo per l'Italia quindi da questo punto di vista
C'è un aspetto di opportunità che va tenuto in considerazione
Che mi sembra il governo sia prendendo con piena consapevolezza poi c'è il tema di approvvigionamenti militari questo un tema più complicato l'Italia sta fornendo dei armamenti però in un contesto in cui nostre riserve sono limitate
Bisogna capire quanto questo permetta un rapido RIA approvvigionamento e magari in qualche modo
Aggiornamento del del dei nostri sistemi militari anche qui
Guardando da un punto di vista positivo potrebbe forse essere un'opportunità per migliorare però naturalmente poi bisogna fare i conti per il controesame Manzari una domanda scomoda no no quadreria qualche osservazione così però grazie grazie mille
E ringrazio il prorettore Marchetti e il professore Luigi Carbone per le loro parole lascio la parola la mia collega sì grazie grazie mille come avete detto voi la guerra si definisce anche a livello di armamenti E.T. strategie messe in atto
Ed è per questo che ora lascio la parola a chi può spiegarci meglio quali sono le strategie che sono state utilizzate nell'ultimo anno dalle forze che ci sono scontate sul terreno ucraino
E invito quindi al tavolo dei relatori il colonnello dell'esercito italiano Franco Di Santo esperto di strategie fare militare
Il direttore del master ingiunge organismo della Luiss del centro di ricerca avvistata la da Gianni Riotta
Insieme anche alla mia amica e collega giornalista Elena una stella che insieme a loro approfondirà di intatti gli aspetti militari di questo conflitto grazie
Buongiorno grazie figlia
Il nostro panel dedicato agli snodi tattici e strategici della guerra e all'avanzamento delle forze russe e ucraine sul campo di battaglia
Prima però lasciatemi presentare il periodico della scuola di giornalismo che io e i miei colleghi abbiamo dedicato a questo anniversario
L'informazione è un'arma che cambia le sorti della guerra
E in questi mesi è stato più che mai evidente che le notizie manipolate strumentalizzate
Possono rendere confuso l'avanzamento del conflitto e sgretolare l'opinione pubblica
Ecco in questa rivista abbiamo dedicato una parte proprio la smentita delle tecniche oltre che hanno inquinato inquinano ancora adesso la comunicazione e abbiamo ripercorso la storia di questo di questo anno di questo conflitto attraverso la voce di Esperti di professori
Ma soprattutto attraverso la voce di chi ha vissuto sulla propria pelle gli orrori della guerra
Il progetto è stato diretto da Giorgio Casadio e Alberto Flores d'Arcais
E adesso è il caso di introdurre un vero esperto di strategie e tattiche militari il colonnello Franco Di Santo della European militari presso la siesta mezza direttore dei andrà rivista militare e Gianni Riotta direttore della master di giornalismo Luisa colonnello dopo un anno le truppe russe ucraine si trovano in una fase di stallo possiamo parlare di una guerra di logoramento e dal punto di vista storico qual è stata l'evoluzione delle strategie e delle tattiche
Innanzitutto buongiorno a tutti grazie per l'invito veramente per me un piacere essere qua questo prestigioso
Sì universitario grazie anche all'introduzione in effetti io nel analizzare le operazioni durante questo anno lo osservate soprattutto dal punto di vista strategico
Militare storico militare cioè non vi parlerò delle operazioni che per lo più conoscete già tutti attraverso le fonti avverte perché solo quelle sono accessibili
Ma attraverso questa analisi delle fonti aperte di quello che è successo dal ventiquattro febbraio ad oggi ho cercato di di trovare diciamo corrispondenza ecco ferma in quelli che sono i grandi principi strategici elaborati nei Ségolène a partire da
Raimondo Montecuccoli che non mostra Giraudoux uno studioso e strategia della mille seicento fino al generale Paolo supino che era un generale morta a Milano centosettantatré
Che ha scritto un bellissimo libro nel mille centocinquantadue la guerra moderna che rileggendo trova veramente applicazione quello che lui aveva visto le cinquantadue praticamente sta accadendo adesso
In in Ucraina nel conflitto ucraino russo qual è l'elemento più
è importante che il mio contratto che c'è una situazione di equilibrio tra la qualità e la quantità fra la qualità
Spinta
Dal lo spirito Clause iniziano del GAI sta nove il valore dei soldati ucraini il loro la loro capacità operativa sulla base del loro motivazione operativa e la quantità rappresentata dall'enorme potenziale militare
Russo
Che peraltro un potenziale militare che conferma
Che la guerra si fa con i mezzi
Come diceva Giombini cioè una grande dibattito nelle strade sulla della nostra storia delle strategie se predominanti Clausewitz o predomina Gelmini io vi offro questa riflessione l'uno e l'altro
Cioè non si può scegliere solo uno non si può studiare soltanto la guerra o le operazioni secondo il principio caso iniziano
Oppure
Soltanto secondo il principio di John mini
No che per qui mezzi sono predominanti il controllo del territorio veline di rifornimento l'uno e l'altro e questo si vede esattamente in Ucraina dove la comminazione di un grande di una grande motivazione spirituale Pallotta della libertà tra l'altro il soldato
Quando si parla di Valor militare
Questo lo dicono i tedeschi in modo particolare generale Graff Buddy sinché è stato il fondatore della Bundeswehr
Che dice che nuovo soldato tedesco deve essere un buon cittadino
Un uomo libero è un valoroso soldato perché lui collega il valore alla libertà il valor militare alla libertà ecco tutti questi principi spiegano perché siamo oggi in questa situazione di equilibrio in questo terribile conflitto
Devo aggiungere qualcosa
Certo e comunque grande interesse in pochissimi minuti
Quello che ha detto il colonnello e abbiamo tra parentesi e mi piace ricordare qui oggi con noi il già alle pendici dell'esercito l'ammiraglio Agostini della Marina Jarre greco dell'esercito l'ammiraglio sciato della Marina
Il coro è lo stesso dell'esercito il condor loquace Cacciaguerra dell'esercito che sono un po'raccoglierei
Pronta la replica
Del delle menti e delle personalità che stanno cercando proprio di analizzare anche quale la lezione della sicurezza in Europa per tutti noi e e la memoria di tutti erano ormai velocissima e quindi ci siamo tutti dimenticati che un anno fa
Da quello ci dovrà essere se leggete i media italiani del gennaio del venti ventidue la querela un bluff di Putin in alcuni casi e non ci sarebbe mai stata e e in altri casi invece fece Mius degli americani e quindi non sa dove sta
Questa era la narrativa dominante nei media italiani questa era la narrativa dominante nemiche Italia la guerra un bluff dove non ci sarebbe stato sono di duecento mila morti circa tra i russi sono stati quarantacinque mila morti circa vivente questi calcoli sono ancora prematuri tra gli ucraini la guerra non era tecnico se quella c'è stata e ha cambiato per sempre per sempre l'equilibrio non solo la sicurezza in Europa ma l'equilibrio la sicurezza internazionale sentito parlare
Di quote l'alleanza nel Pacifico tra India Giappone Stati Uniti Australia perché perché si rendono conto che quello che sta accadendo in Ucraina adesso con l'avanzata russa potrà avvenire domani anche nel Pacifico un'avanzata di altre di altre potenze quindi basta richiamato tutti quanti noi italiani lì su quel cambiato atteggiamento anche dei governi italiani dimostra che adesso pedoni
Cambiato l'atteggiamento della Germania che è tornata ad armarsi dopo
Mille novecentoquarantacinque e e questo fatto veramente sicché la situazione totalmente diverse riportato il tema della guerra che avevamo dimenticato in primo piano mi fanno se gli USA avessero a che ministro quindi io lo saluto i tagli Lo Parco
Sì
Buongiorno a tutti ho voluto essere presente
In questo inutili un anno dalla invasione russa l'Ucraina
Anche punto per evidenziare quello che giustamente voi avete promosso il fatto
Non soltanto per ricordare l'evento drammatico che purtroppo persiste perché la guerra e ancora in atto ma anche per richiamare tutti alla necessità di dare il nostro sostegno
Non soltanto morale ma anche concreto
A chi in Ucraina combatte per la libertà del proprio Paese l'indipendenza e l'integrità del proprio Paese ma in qualche misura anche per la libertà e l'indipendenza
Dei nostri paesi della nostra Europa
Un'Europa che nessuno mai potete immaginare fosse oggi coinvolta in una guerra
L'interno all'interno del nostro continente
Io come voi sapete sono stato in vimini sì
Sono due residente per come non rammentare per la sicurezza la Repubblica peraltro nei rapporti nella relazione al Parlamento di qualche settimana prima avevo evidenziato il timore che si verificasse quello che poi è accaduto sollecitando non a caso il parlamento e il governo di allora decidere subito per garantire la sicurezza energetica per il nostro Paese
Oggi Italia impegnata una logica di responsabilità
Per insieme ai nostri alleati europei occidentali nel sostenere il governo del Popolo Ucraino nella sua lotta per la resistenza per l'indipendenza e negli prefigurare sin da ora e il supporto Pellicani dell'Europa dell'Occidente
Per la ricostruzione io stesso sono stati in Ucraina due volte
Mi sono stato
Primi in durante la campagna elettorale di fine settembre per i quindi corrotti come esponente di Fratelli d'Italia per assicurare al governo ucraino che l'Italia che
Avrebbe mantenuto l'impegno di supporto alla Resistenza Ucraina e che questo il messaggio che Giorgia Meloni voleva dare al Governo al popolo cretino prima nell'elezione
Sono stato successivamente a chi aveva nel nuovo ruolo istituzionale che oggi o a quello di ministro delle imprese del made in Italy nel gennaio di quest'anno
Indigeni nell'occasione sono state poste le premesse poiché del quel grande cemento sulla ricostruzione
E noi saremo in aprile secondo le modalità che Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che il presidente Zaleski hanno concordato dell'importante e significativa
Emissione che il nostro presidente del Consiglio ha realizzato a chi apre pochi giorni fa
Noi sappiamo che dobbiamo
In quell'evento dare un segnale di speranza concreto al popolo ucraino che dobbiamo agire sin da subito per il sostegno alla sua economia produttiva quindi da una parte e nei limiti e sarà l'occasione per fa conoscere meglio alle nostre imprese e anche le imprese europee che saranno invitati al Meeting
Quali sono le opportunità di cooperazione commerciale indù tecnologica industriale che già oggi
Si può sviluppare
In Ucraina e con l'impresa ucraine Altafini ritenere
Viva l'economia di quel Paese
Mi riferisco ovviamente non soltanto alla settore agricolo e noi dobbiamo mettere in condizione di produrre già in questa prossima primavera e così importante per l'economia di quel Paese e anche per il sostegno ad alcune economie particolarmente sensibili se pensiamo a quello che significa il grano e cereali dell'Ucraina
Per i popoli del Mediterraneo
Sia per quanto riguarda altri settori particolarmente importanti e significativi che sono decisivi per l'allora per la nostra economia mi riferisco agli accordi che si mira a realizzare hanno anche nel settore dell'aerospazio per la farmaceutica
Al settore siderurgia di materie prime a allora del settore e della filiera delle materie prime che sono utili alla nostra industria ceramica
Pensiamo alla recidiva dell'Ucraina piuttosto che l'industria dell'arredo e mi riferisco al legno per nostra economia l'economia dell'Ucraina quelle dell'Italia sono pienamente compatibili ed egli ha subito che bisogna lavorare
Perché comunque noi dobbiamo mettere in condizione il popolo ucraino di continuare a produrre e a vivere nel proprio Paese
E per questo tra l'altro tra pochi giorni un incontro chiamerò a Verona
Prenderà forma
Quella consorzio italiano e che realizzerà un importante significativo investimento in Ucraina per ricreare la piattaforma logistica terrestre alternativa a quella marittima si porti dell'Ucraina sono ostruiti e verosimilmente lo saranno per lungo tempo al di là degli accordi che mi auguro permangono per l'asportazione del grano Ucraino
Una piattaforma logistica direttamente commessa
Al corridoio ferroviaria strada autostradale che dalla Krajina attraverso altri Paesi come l'Ungheria l'austriaca
E da una parte e dall'altra Romania la Bulgaria vedono nella piattaforma logistica continentale importante cioè quella di Verona
E mi porti di Trieste evidenzia
I loro terminali naturali ed i prossimi visto che quelli che naturali del corridoi marittimi sono ostruiti dalla
Questo va fatto subito perché noi dobbiamo sostenendo l'economia ucraina come da subito dobbiamo lavorare laddove possibile per contribuire a ristabilire le infrastrutture vorrei riferisco a quelle elettriche ma anche a quelle idriche che tanto più fin da oggi nei territori liberati
A aiutare a seminare
I terreni per consentire di raccolti sia possibile realizzati sappiamo quindi che tutto il Paese può e deve essere impegnato anche per quanto riguarda appunto il coinvolgimento umano arrestato
E lo sarei ancora oggi tris corto umanitario lo deve essere la stessa misura per quello che riguarda la cooperazione economica sociale che industriale
Peraltro nei miei incontri internazionali soprattutto con i colleghi europei recentemente in Francia e in Germania e in altri capitali e in quelli che aprono nei prossimi giorni piena la consapevolezza e che l'Europa scommette se stessa a Kiev e chiedo il luogo dove si sui valori
Europee ed aveva libertà e del benessere e che l'Europa innanzitutto l'Europa
Vede apprestarsi a preparare e noi con loro non con gli altri Paesi europei cui parte occidentale un nuovo grande piano
Che ed essere simile a quello che fu realizzato dagli Stati Uniti d'Europa nell'immediato dopoguerra c'è un nuovo grande Piano Marshall nei confronti del popolo ucraino
Per dimostrare concretamente che loro battaglia per la libertà
E anche la battaglia per lo sviluppo crebbe di benessere che noi possiamo sicuramente contribuire in maniera significative vi ringrazio di aver posto l'attenzione oggi questo meeting
A una riflessione anche sul dopo
E che non è soltanto certamente lo è innanzitutto un dopo De Pace e anche di benessere ma anche un dopo comune perché l'Ucraina sicuramente nel percorso che ha deciso di intraprendere ci vedrà si vedrà insieme nella comune casa europea
Buon lavoro
Grado diverso grazie potete continuare Dustin Hoffman quella di Franco parlavamo appunto di quantità e qualità da una parte la quantità della Russia che dispone di moltissimi mezzi dall'altra parte la qualità dell'Ucraina che invece combatte con una enorme determinazione
Ma in alcune zone dell'Ucraina stiamo assistendo ad una cristallizzazione degli equilibri di forza e qual è la valenza strategica del mantenimento proprio di queste posizioni e di questi equilibri
Se il il terreno e le l'obiettivo strategico per eccellenza cioè la conquista del terreno
E quello che la prima cosa che si guardano per poter raggiungere dei punti di forza
Legati o lo schieramento delle forze o al controllo presente delle linee di rifornimento per la logistica senso logistica non si fanno operazioni
Si possono avere io eserciti più potente del mondo ma se non si riesce a sostenerli con la logistica non c'è alcuno alcuna possibilità e questo è un principio di giorni
Pensare che nella guerra dei trent'anni
Così per fare un piccolo inciso dove appunto aveva operato Raimondo Montecuccoli che poi su quell'esperienza scritto gli aforismi nell'arte bellica dove dice che la guerra è un fenomeno globale nel Seicento
Ecco in quegli anni Wallenstein che era un condottiero al servizio del borgo è diventato quello che è diventato parente padrone di mezza Europa perché curava la logistica anche oggi questo deve essere sottolineato non si va da nessuna parte anche se sia l'esercito più potente del mondo se no non sia né mezzi per sostenerlo ora per quanto riguarda l'Ucraina e dire che strategicamente tutto il territorio tutto il confine ha una sua importanza sia per la disposizione delle forse sia perché ovviamente queste forse sono in equilibrio tra di loro attualmente la situazione fattivamente
Diciamo tranquilla su alcuni fronti quello sud quello nord è particolarmente in movimento nella zona del Dom bassa perché lì ci sono delle linee di rifornimento particolarmente importanti però guardate fate questa riflessione
Il terreno importante per il morale delle persone il terreno è importante perché lo conquista ma anche per chi lo difende quindi ritorna sempre al discorso di Clausewitz del gas
No della persona che guarda nel terreno
Un obiettivo immediato non solo ai fini strategici ma anche i fini del suo stesso motivazione al combattimento in questo senso presente quello che sta accadendo in questo momento in quei territori che sono oggetto di confronto
è molto importante sia per l'uno che per l'altra parte proprio per la questione del morale perché il morale che muove il soldato
Ma Raimondo Montecuccoli che è stato citato dal colonnello diceva allora che per fare la guerra occorrono tre cose
Loro loro e loro L apostrofo Oro adesso poi il colore dove Santo di io dico lo dico lui dice non so pagina sette no di Lotito dello
No e fa parte di quei aforismi belli ci dovrebbe essere trentacinque ma non non ci scherza e ride io faccio me sono numerati valida la sentenza tre lire indagini professioni comunque poi scusa Gianni questa fuori Massaro è stato ripreso da Napoleone quando dice se l'altra anche farà che perché Napoleone è un grande
Eh sì maggiore di Montecuccoli parlo molto di Lourdes perché è un italiano era al servizio degli
Asburgo però era era modenese era di Pavullo nel Frignano quindi
Cerchiamo di conoscere i nostri no perché allora questo questo vuol dire
Cosa vuol dire oggi vuol dire che vediamo quanto dureranno le sanzioni che effetto fanno le sanzioni
E quanto l'Europa e l'Italia e gli Stati Uniti possono permettersi di continuare a rinforzare quindi il vecchio detto il Montecuccoli o loro continua
Il la ragione probabile invitato il Cornello lo ringrazio per cui Elena lo sta lo Stato invitando a riflettere con noi e proprio perché non c'è da subito prima del giuramento
Del posso barbone non manca son Marchetti tutti ostiche a una soluzione negoziato ovviamente
E tanti sperano di poter partecipare
Non tutti i mediatori sono disinteressati alcuni lo sono altri lo sono meno e però non ci sarà una fase negoziale diplomatica finanche non ci sarà una risposta campo quando ci sono equilibro scampo
Sia a favore all'Ucraina sia favorevole alla Russia sia invece di stallo vero come fu in Corea negli anni Cinquanta allora si potrà andare una fase di negoziato per i più giovani ricordo che in Korea guerra dei vostri nonni e bisnonni non c'è ancora un trattato di pace
C'è ancora una tregua provvisoria e ancora esso spesso il conflitto quelle vecchie trincea quella vecchia terra di nessuno quindi non è detto quando vi dico la guerra finirà presto non ha detto questo accada
Non è detto che ci sarà una soluzione negoziale e presto ma per prepararla come tante persone bontà vorrebbero prepararla e incluso o a Francesco già prima vedere che cosa succede
Ecco appunto colonnello parliamo di una soluzione diciamo politica ma secondo lei è possibile una soluzione invece militari o qual è un'alternativa percorribile
Allora
Al momento c'è una situazione di equilibrio indubbiamente
Tra
Come dicevo prima
Una qualità e una quantità
Si aumenta la quantità aumenta anche la qualità l'abbiamo visto in un anno
Anche perché questa qualità è sostenuta quindi non sono soli
Allora il messaggio che io voglio dire mi nel nel mio modesto pensiero dopo un anno di riflessione
E di studio
E che questo conflitto assolo una soluzione politica non militare
Non è un conflitto che si può risolvere militarmente
Ecco questo è il messaggio che voglio mandarvi proprio perché quello che abbiamo visto finora a un'azione una reazione sempre e comunque
Ha una reazione un'attrazione
Le forze sono equivalenti per una serie di di di di circostanze ecco questo direbbe Clause vi sono
Quello che è difficile anche verificare anzi proponente non l'avevano neanche pianificato una palese senza tracce e dura da un anno considerate con la campagna spezzata la campagna di guerra in Iraq e la relazione dopo la campagna di Francia nel quaranta o è durata un mese o la campagna di Polonia nel trentanove un mese vi è un anno
è un anno con continui combattimenti quindi secondo me in questa situazione di equilibrio favorisce una soluzione politica ad un conflitto che sicuramente secondo me non ma una soluzione militare
Ovviamente quello che dice come lo è perfettamente giusto è quello che sta accadendo e questo però ci deve riportare i primi giorni della guerra che non ci doveva essere della guerra che era tecnico ossia che non ci sarebbe stata degli esperti di geopolitica
Perché perché invece perché quando la guerra c'è stato il piano russo era molto semplice piano di speciale Grassi effettivo dello stesso Putin ci occupa richiede uccidere o restare o costringere all'esilio il presidente Zaleski M pazzo di Mosca al Governo
E quando questo non c'è stato perché non ci sono perché io Krajina hanno resistito e questo ha sorpreso tutti quanti da questo tavolo un grande esperto di logistica commerciale figliolo alla mia domanda dirette pubblica quindi la ripeto s'ma lei era convinto come gli americani che gli ucraini avrebbero assistito solo sei settimane il momento no allora io speravo elmetti avanza oltre con grave solamente quindi il è stato una sorpresa per tutti quanti adesso speriamo in questa questa resistenza forti poi un possibile negoziato però conditio sine qua non di questa resistenze bene sta facendo il governo italiano e continuare a sostenere militarmente
Chi è fortemente in questa qualità di cui tu parli deperita e quindi non ci non sarà più possibile un negoziato perché la la realtà del campo cambia
Grazie questa era l'ultima domanda ringrazio ancora una volta il colonnello Franco Di Sante il Direttore Gianni Riotta e la sua la parola alla collega Nausicaa
Grazie grazie a a a voi colgo l'occasione per appunto
Cambiare tematica come dicevamo anche all'inizio centrale in questo convegno saranno anche i temi legati alla comunicazione del rapporto tra guerra e comunicazione appunto si occuperà il prossimo panel con un focus specifico sulla comunicazione politica istituzionale sulla comunicazione
Dei mass media invito dunque a raggiungerci qui il direttore del master di secondo livello in comunicazione marketing politico istituzionale il professor Francesco Giorgino
Che sarà
Sarà appunto il Chino speaker di questo panel i lo speech del professore
Sì affronterà due temi principali il primo la comunicazione politico istituzionale dei due attori principali del conflitto in Ucraina vale a dire il presidente ucraino Zaleski è ovviamente quello russo Putin
E poi la nella seconda la copertura del conflitto da parte della stampa di massa quotidiana della radio e della televisione del servizio pubblico con dei dati che saranno molto interessante soprattutto che sono inediti grazie professore Grasso
La parola
Grazie grazie a tutti devo dire che sono molto felice molto contento di questo convegno che appunto è nato dà un'idea del master in comunicazione marketing politico istituzionale
E poi anche grazie a questa proficua collaborazione con la Scuola di giornalismo si è esteso a tutta a tutta la luce e devo dire anche la consequenzialità
Dei temi e degli argomenti consentono in qualche misura di recuperare un po'di ecco filologico di stabilire una struttura narrativa complessiva che poi verrà successivamente
Esplosa anche nell'ambito della dinamica estremamente interessante che è quella del rapporto tra Italia Europa e poi quello delle conseguenze economiche
Io parto da ecco doveri di un di questo mio intervento che è stato anche molto efficacemente già anticipato da la musica apro e chiudo una parentesi una delle cose
Più significative più belle di questo convegno e che a condurlo siano due studentesse o ex studentesse a riprova del fatto come diceva prima il rettore che siamo prevalentemente una Community è una comunità intellettuale
Una Community che produce quotidianamente strumenti chiavi interpretative
Borico
Incominciare questa relazione di cui in questo momento vedete appunto l'over di Ur
Sul rapporto tra la guerra in Ucraina e la comunicazione segnalando due premesse di carattere generale la prima riguarda la consapevolezza maturata a distanza di mesi dall'inizio del conflitto
Che quella tra Mosca e Kiev sia stata e sia la guerra più rappresentata
Nella sfera pubblica mediata della storia specie se consideriamo l'approccio real-time di questo conflitto e se consideriamo la complessità dei molti temi
In ballo la questione umanitaria di effetti geopolitici come è stato detto il ruolo della NATO dell'Europa gli effetti geo economici e non da ultimo il ruolo del digitale che in questo conflitto sta assolvendo ad una funzione molto molto importante la seconda premessa di carattere generale che questa relazione
Io ho usato ho optato per la formula più classica più tradizionale della relazione perché ho anche dei dati da mostrarvi e delle Cure spicchi Concerts da
Sottoporre la vostra attenzione questa relazione segnala ex ante la necessità di una indagine strutturata sulla dinamica relazionale guerra comunicazione sulle sue articolazioni semantiche psico socio linguistiche
Provocatoriamente si potrebbe già segnali che la è congiunzione tra le parole guerre comunicazione
Potrebbe essere sostituita dalla e verbo è interessante infatti indagare il rapporto di causa ed effetto capace di instaurarsi svilupparsi tra la comunicazione e la guerra
Ma anche prendere atto che la guerra è sempre più comunicazione poiché presuppone sempre più lo sviluppo di linee narrative relativi al prima al durante al dopo il compito possiamo dire di essere davanti ad una forma di iper comunicazione sulla della guerra
Sia come iper mobilitazione intorno al conflitto sia come addensamento cognitivo è consentitemi di dire anche come arruolamento totale generalizzato
Dall'alto dei produttori di informazione e dal lato dei fruitori di informazione
Tra i conflitti del dopoguerra è stato ricordato più volte questa mattina quello ucraino si caratterizza per alcune peculiarità e combattuto nel cuore
Dell'Europa come già accade nella ex Jugoslavia rispetto però la guerra nei Balcani è coinvolta in modo diretto e immediato una superpotenza militare la Russia che schiera il proprio esercito sul campo
Gli studiosi conti e Tanzi sottolineano come tutte le fasi della storia dell'umanità siano caratterizzata dalla presenza di un elemento comune
L'inclusione che porta con sé l'esclusione i due concetti Dinoi e di loro si contrappongono e si completano su linee che filosoficamente Allo muto nel tempo significati o positivi
Quella che credo noi dobbiamo utilizzare almeno in questa analizzare almeno in questa sede la cosiddetta comunicazione ininfluente una comunicazione cioè che attraverso specifiche narrazioni
Attraverso chiare illogiche inclusiva esclusive condiziona le relazioni le reazioni del pubblico
Come sostiene ti Rozzi io ho indicato nelle slide un minimo di biografia questa mia relazione come sostiene ti Rozzi con l'evoluzione tecnologica è una sempre maggiore capacità di influenza delle masserizie ridotto il potere gli altri strumenti di controllo come per esempio le leggi non c'è norma internazionale che possano frenare un leader quando il suo popolo è compatto dietro e accanto a lui ecco che
Questa sorta non saprei come definirla di diminutio Yuri se lo dico in modo provocatorio
Legata ad una evoluzione dei conflitti bellici ormai sempre più ibridi lascia il posto ad una ricostruzione della verità e delle verità
Che si nutre di comunicazioni influenti e di strategie narrative
L'efficacia di tale nuovo processo comunicativo si basa principalmente su tre postulati indicati con chiarezza da D'Amore
Il primo è la volontà di fare emergere a tutti i costi l'autenticità del messaggio il secondo è la connessione di rete continua con il pubblico grazie alle possibilità interattive dei social network
La terza è l'immediatezza che si attua nella reiterata proposizione di uno scenario drammaticamente emergenziale che necessita di un aiuto tempestivo e corale a livello internazionale
Come sostiene turco invidia sul compito propongono una dinamica globale di tipo egli mediale
In cui la notiziabilità appare legata alla comunicazione di guerra la guerra russo ucraina da un punto di vista mediatico è senz'altro una guerra mondiale senz'altro sta terza guerra mondiale
Nello spazio e di mediale la relazione tra comunicazione e di informazione si inverte non è più la prima al servizio della seconda ma la seconda che rischia purtroppo di essere funzionale agli obiettivi della prima con Elton già tredici anni fa aveva evidenziato che la struttura del sistema IP mediale favorisce sostanzialmente due processi
Il primo riguarda le cosiddette topografia dell'oblio a causa della continua sostituzione di un tema con un altro si veda a tal fine il grafico
Possiamo vedere nel grafico che
Appunto
Ci sì esistono dei processi di sostituzione per esempio la pandemia ha sostituito le migrazioni la guerra in Ucraina ha sostituito la pandemia e così via
Il secondo processo riguarda la formazione all'interno dei vari egemoni Smith comunicativi di quelle che tecnicamente chiamiamo
Agglutinazione dicotomia o presso le quali si alimenta la discussione pubblica
Nella strutturazione dello spazio EP mediale preso qui in considerazione queste agglutinazione sono riconducibili sostanzialmente alla polarizzazione tra atlantista i e filo russi eh
Devo dirlo con molta chiarezza non c'è spazio nel discorso pubblico per le diverse sfumature di grigio
Lo ha scritto bene lo psicologo Amerio questa è una guerra nuova per molti versi una guerra avvolta in una comunicazione è totale in una emozionalità
Totale Iarca parla di medici muore quale nuova arena nella quale prevale il leader che al meglio sa promuovere la propria immagine
All'estero in tale scambio continuo delle parti tra narratore e narra tali o per dirla con alta idee sono la narrazione di guerra segue una logica di rappresentazione in cui il senso assegnato nella comunicazione
E Impastato con il senso assegnato nella riproduzione della propria storia carico del destinatario
L'idea di verità appare dunque
Fortemente dilatata a causa della continua riarticolazione e alterazione dei contenuti
Gli è doloso chi sostiene che sia possibile affermare come la narrazione di guerra costruisca la percezione del presente attraverso l'interazione tra testimonianza e formulazione
E sul presupposto di una superfetazione di immagine
Ha ragione Ricci quello che emerge dalle dinamiche comunicativa del conflitto in Ucraina e certamente il ruolo decisivo dei new media
Se da un lato essi contribuiscono a modellare la nostra percezione dei fatti grazie alla molteplicità dei punti di vista dall'altro le dinamiche di coinvolgimento emotivo che li caratterizzano diventano funzionali alla solidarietà con una causa le persone comuni si trovano questo è un punto cruciale di fatto a giocare un ruolo sempre più importante nella guerra dell'informazione
All'interno di questo scenario come potete vedere dalla slide proprio la generazione Z si è dimostrata una delle fasce d'età più coinvolte attraverso tecniche di Tex ma anche e di Emotion detenzione
Osservatori Z nel report la generazione Z e la guerra in Ucraina ha rilevato oltre cento venticinque milioni di interazioni su diciassette mila contenuti pubblicati su Instagram e tic toc
Con un sente mente il generale di paura
E il che non è irrilevante di sorpresa da parte delle giovani generazioni
Come sottolineato da Ugo tran Bali quelle in Ucraina sarà ricordata come la prima guerra dei socializziamo nel due mila quattordici quando puntini invase la Crimea il quattro per cento degli ucraini aveva un cellulare con una
Connessione tre G
Ora l'ottanta per cento è agganciata una rete ad alta velocità allora il quattordici per cento aveva uno smartphone nel Duemila denti lo aveva più del settanta per cento
Passiamo ora alla comunicazione degli attori del conflitto la comunicazione di Zaleski anzitutto un passato da attore presenta delle costanti che vale la pena
Di evidenziare non senza aver sottolineato che gli può essere considerato l'artefice di un vero e proprio cambio di paradigma nella rappresentazione della guerra all'interno della sfera pubblica mediata per dirla con Thompson
Partiamo dunque da quella che possiamo definire una continuità strategica ovvero un appuntamento fisso con le diverse platee dei social network per la produzione e la distribuzione di contenuti di matrice prevalentemente audiovisiva
A tal proposito un ruolo importante è stato assolto dalla piattaforma di instant messaging e di broadcasting telegramma
Si può sostenere che Zeeland rischi sappia utilizzare tutte le piattaforme in modalità Akros e trans mediale essendo attivo oltre che sul telegramma anche su Facebook Instagram Twitter e naturalmente Tito
Già in un'intervista rilasciata Howard Webb nel giugno del due mila ventidue Zaleski sostenne che non aveva più senso la contrapposizione tra ciò che il digitale
E ciò che non lo è cioè tra l'on line e l'Offlaga in un approccio questo che si muove in continuità con quanti nella letteratura scientifica penso per esempio a floridi
Hanno provato ad evidenziare la labilità dei confini tra reale e virtuale coniando espressioni come on line info o come fin citarla
Altra costante e quella della presenza di un tasso elevato di personalizzazione nell'elaborazione della strategia comunicativa istituzionale Ucraina con l'intento di rappresentare una leadership forte salda e coraggiosa insomma potremmo definirlo così un leader di popolo un leader per il popolo un leader con il popolo funzionale a questa variazione è stato il ricorso
Fin dall'inizio ad un abbigliamento da guerriero un abbigliamento sempre informale
Questa scelta ha sorretto evidentemente il racconto di Davide contro Golia il racconto dell'underdog
Ma anche quello del leader della resistenza del resto succede spesso nelle guerre che il corpo dell'iter diventi al tempo stesso medio matte messaggio non è da sottovalutare inoltre da un lato la logica della news statura Hisham per dirla con Herbert Guns
Dall'altro l'uso sistematico di quello che nelle scienze semiologica e viene definito Codice parte Innico soluzione necessaria peraltro per generare empatia
Anzitutto una suo popolo e poi nell'opinione pubblica mondiale nella medio logica questa situazione prenderebbe il nome di comunanza
Affettiva
Dal punto di vista linguistico e anche socio linguistico va segnalato il ricorso frequente
Ad una semantica che possiamo definire il semplice e diretta in grado di travalicare i confini del proprio Paese e di parlare al cuore delle persone quasi guardandole negli occhi uno ad uno
A questo si aggiunga un tono poi chissà capace di alternare asserzioni presepe la rappresentazione delle situazioni più tragiche quasi con il piglio del cronista
Per iscrizioni soprattutto quelle che rivolge nei confronti di Putin e interrogativi specie nei confronti della comunità internazionale che poi si trasformano in vere e proprie richieste il tutto secondo una pianificazione molto molto dettagliata
In tal senso va considerato l'uso tecnicamente ineccepibile di significanti per dirla con un sussurro verbali para verbali ed extra verbali
Con una grande attenzione la mimica facciale alla postura e all'Oriente azione ma anche al linguaggio dello sguardo il presidente
E dell'Ucraina ha dimostrato grande dimestichezza con l'attivazione di processi di significazione
Identificati ivi rispetto i destinatari del proprio messaggio politico istituzionale avendo cura di scegliere e venti emblematici e simbolici
Elencati di seguito a titolo puramente esemplificativo la tragedia dell'undici settembre quando ha parlato agli americani il crollo del muro di Berlino quando ha parlato ai tedeschi la figura di storce il quando ha parlato agli inglesi
L'Olocausto quando si è rivolto agli israeliani il paragone lo ricordiamo tutti che ho Genova ma di un Paul quando ha interloquito con me italiani un uso esperto insomma
Della tecnica dell'associazione tra immagini parole e contesti
I discorsi di Zaleski sono frutto di una sceneggiatura ben costruita molto teatrale
E persino shakespeariane a nell'impianto narrativo che ripropone tuttavia nel suo intento persuasivo mi piace usare questa espressione l'urgenza del sillogismo
Noi siamo voi non in modo generico in quanto esseri umani noi siamo voi nel momento della sofferenza oggi è per noi sciocche ieri fu per voi
La richiesta di sostegno che ne deriva non è una richiesta di elemosina o di aiuto generico bensì
Un invito pressante convinto determinato a prender parte della difesa come è stato ricordato prima dei valori di democrazia e libertà comuni all'Ucraina e comuni a tutto l'Occidente
La mia guerre la tua guerra dice la televisione cerimoniale di Zeeland rischi la mia resistenza all'invasore e il tuo baluardo culturale e civile
Per lo studioso è enorme due sono state le decisioni vincenti e l'ho citato in letteratura in questa slide
Avere ritratto l'Ucraina come la parte più debole fin dall'inizio
E questo inevitabilmente ha ha comportato una grande attenzione un'empatia se non prima ancora una simpatia nei confronti dell'Ucraina il non aver mai cercato compromessi con Putin
E lì ha cercato e cerca di porre l'Occidente davanti ad una scelta dicotomica e definitiva noi
Per loro
Ancora meglio CD
Ricorda che la comunicazione di Zaleski una comunicazione di tipo orizzontale nel segno di una cooperazione tra le varie componenti autorità
Cittadini organizzazioni della società civile
D'altro canto la comunicazione russa come vedremo tra poco è senz'altro una comunicazione di tipo verticale calata dall'alto anche con l'attività di disinformazione interna e internazionale
La gran parte dei contenuti è stata creata e diffusa da leader ucraino come ricordano ha fuso e c'è un gatto attraverso uno smartphone
Arma collettiva con la quale Zaleski ha costruito il proprio rapporto con il pubblico garantendo un'immagine di autenticità di intimità di immediatezza e più in generale un tono di affettività
Ma soprattutto nei contesti sociali mediali lo smartphone è stato diciamola così l'artefatto tecnologico mediante il quale il combattente narratore
Questo è un po'la proposizione più forte il combattente narratore della guerra e il proprio destinatario hanno potuto condividere per intero il campo di battaglia
Se lei Ischia potuto contare finora sulla presenza e l'attività di un vero e proprio tinti Esperti molti dei quali di provenienza del mondo dell'audiovisivo e dell'industria cinematografica
Da ultimo ma non per ultimo va segnalata la definizione di un nuovo modello di conflitto che si potrebbe categorizzare con l'espressione digital world
Il ministro per la trasformazione digitale frettoloso ha creato un vero e proprio esercito punto it
Un esercito reclutato dopo un post pubblicato su Twitter il giorno ventisei febbraio del due mila ventidue nacque allora la figura nuova del socio alcun ruolo Menaggio
Tedeschi tenta di catalizzare un sentimento di solidarietà per la causa Ucraina che tende a spogliare il conflitto delle sue motivazioni politiche ed economiche Locri semantico sa
Umanizzante euro e ponendo al centro il fattore umano come principale stimolatore
Il processo di info War attualizzato da chi va agisce attraverso l'interdipendenza partecipativa degli elementi più connotati di questo macroprocesso le istituzioni organizzazioni cittadini parti che in senso sinergico hanno finalizzato l'appropriazione verso un unico obiettivo accertarsi che il mondo intero osservi quotidianamente ora per ora minuto per minuto ciò che accade
In Ucraina per Saliom è possibile dunque inquadrare la comunicazione di Zaleski non già come public diploma essi bensì come media diplomazia
Ed ora veniamo alla comunicazione di Putin
Gli elementi che vale la pena di essere messi in evidenza con riferimento invece alla comunicazione di Mosca sono bene altri anzitutto occorre considerare la narrazione pre conflitto
Organizzata da Putin per giustificare
L'uso della forza in Ucraina attraverso quello che potremmo definire una sorta di ricorso strumentale
Alla storia e della storia
La lettura distorta del passato diventa l'occasione per giustificare il presente e pianificare le azioni future
La comunicazione del Presidente della Federazione Russa si connota per la difficoltà a mantenere il ritmo del flusso di informazioni originati da chi
Quella di Putin guardando i contenuti che sono stati prodotti fino ad oggi può essere definita una sorta di comunicazione difensiva
Spesso carente per quantità e qualità del messaggio ma che nonostante ciò ha coltivato e coltiva comunque l'ambizione di trasmettere l'idea del potere e della forza una comunicazione che ha provato almeno nella fase iniziale a generare nell'opinione pubblica russa in quella internazionale il convincimento della necessità di un intervento militare in Ucraina a tutela di una parte degli abitanti di questo Paese
Considerando processi e contenuti possiamo parlare di un del mix di comunicazione interna ed esterna un mix palesemente costruito sul presupposto dello sfruttamento dei mezzi della propaganda del Cremlino
Dobbiamo annotare che le uscite pubbliche di Putin sono state fin dall'inizio limitate numericamente tra quelle che li opinione pubblica internazionali corte di più c'è
Sicuramente il discorso alla nazione fatto allo stadio di Mosca in occasione dell'ottavo anniversario della ammissione della Crimea leader discorso tenuto in occasione della parata militare a Mosca
E quello di tre giorni fa davanti all'Assemblea nazionale
Volendo fare così come è stato fatto per Zaleski un'analisi semiotica linguistica della comunicazione di Putin
Non si può non evidenziare l'uso di simboli nazionalisti come la bandiera russa e la lettera Z ve la ricordate la lettera Z quante volte è stato utilizzata per l'inquilino del Cremlino simboli da conoscere e far conoscere e intorno ai quali riconoscersi ma anche la Scelta di strategie di storytelling per parlare di successi militari in Ucraina anche quando essi non rispondevano e non rispondono al vero
La consuetudine a reprimere il dissenso interno come l'indagine specchio dell'uomo forte al comando
In pure in questo caso si tratta di una comunicazione finalizzata alla coltura action
Mai più una cultura action di natura interna che Esterna quella di Putin e è in sostanza una comunicazione che si avvale di elementi linguistici razionali come per esempio
Avvenuto nel caso della questione del pagamento in rubli del gas
Una comunicazione dal punto di vista dell'analisi dei mezzi incentrata sull'uso della televisione
Che viene spesso preferita i social media e gestita secondo gli schemi dell'autoritarismo catodico come lo definisce Parisi
Ma anche del riduzionismo cinesi Coe come lo definisco io con molta umiltà postura rigida economia di gesti
Sette solo istituzionali abbigliamento formale convenzionale Putin parla quasi esclusivamente ai russi
Anche quando sembra parlare al mondo intero a differenza di quello che fanzine lei rischi che come abbiamo visto sembra essere l'artefice di una perenne esortazione alla mobilitazione globale e generale
Lo dice bene ora Putin e tedeschi hanno compreso entrambi l'importanza della dissi della visibilità
Ciò nonostante tutti non ha saputo fare della visibilità una chiave per ottenere vantaggi troppa l'opulenza
E troppo il senso di freddezza e di distanza trasmesso dalle sue comunicazioni negli incontri con i leader stranieri infatti Putin appare come mostra anche questa foto
Seduto al capo estremo di un tavolo bianco eccessivamente lungo con al centro un'unica composizione floreale
La quale non ha fatto altro che accentuare l'idea di distanza tra il presidente russo e il proprio ospite e quindi una scarsa propensione al dialogo
Veniamo all'ultima parte della mia relazione la comunicazione del conflitto da parte della stampa di massa della radio e la tv
Con questa slide facciamo riferimento ad una ricerca intanto devo dirvi che molti quotidiani hanno creato nuove sezioni come è avvenuto con il Buozzi Giulio che sul proprio sito ha dedicato uno spazio ad hoc al tema
Guerra Russia Ucraina fornendo una copertura completa del conflitto inclusa una mappa interattiva pure come è avvenuto con il Washington post l'interesse per le notizie da parte del pubblico e aumentato considerevolmente soprattutto nelle prime settimane del conflitto favorendo notevoli incrementi di visitatori sui siti web delle principali testate il New York Times ha dichiarato di aver acquisito mille nuovi abbonati al giorno nelle prime due settimane di guerra mentre le le pagine Lai per sull'Ucraina di BBC Mus-e ha registrato quasi quattrocento milioni di visualizzazioni tra il ventiquattro febbraio e il tredici marzo del due mila ventidue
In un interessante lavoro pubblicato da Fragapane e gozzo sulla rivincita comunicazione punto d'occhio
Che diretta dal professor Mario Morcellini che ringrazio sempre per la sua collaborazione e anche per i sapienti consigli
è stata condotta un'indagine quanti qualitativa con l'obiettivo di ricostruire linguaggio e cornici cognitive del notizie sulla guerra russa russo ucraina in particolare sono stati analizzati i titoli delle notizie dei due principali quotidiani italiani in versione on line ovvero Repubblica punto it Corriere con tweet
Notizie pubblicate dal ventiquattro febbraio data in cui la Russia ha invaso l'Ucraina fino al primo ottobre del due mila ventidue
La fase di verifica e pulizia dei dati apportate individuale per la Repubblica trecentotrentadue articoli e per il Corriere trecentocinquantadue articoli per un totale di seicento ottantaquattro articoli che sono stati qui analizzati come è possibile vedere dai grafici le notizie si concentrano nelle prime settimane di guerra poi segue un andamento altalenante caratterizzato da un numero via via inferiore di occorrenze
Per quanto riguarda il lemma che ricorre con maggiore frequenza all'interno di questa ricerca il lemma è guerra
Che ricorre novantanove volte come potete vedere da questa tabella a fronte delle diciassette volte in cui ricorre invece il ma pace Ucraina e Russia compaiono rispettivamente novantatré sessantasei volte Putin registra
Settanta occorrenze a fronte delle diciassette in cui ricorre Zaleski
Mosca con cinquantasei occorrenze Chivu con trentotto Europa presenta
Trentanove occorrenze mentre il lemma Italia ricorre ventidue volte mediamente presente anche il tema dell'energia i lemmi gas ed energia insieme il coro trentatré volte meno citato comma con un numero significativo di occorrenze e la parola crisi con ventidue
Valori da notare che i lemmi crisi sia il rischio compaiono complessivamente
Trentotto volte e come dicevo prima la parola pace invece è presente soltanto diciassette volte l'altro grafico quello a destra rappresenta invece il così detto word cloud
Ovvero le parole che vengono più citate nella rappresentazione Ignis mediale da parte di queste due testate come si può notare le tre parole più citate sono Putin Mosca e russi
E questo in via ed evidenzia quello che è il tipo anche di narrativa news mediale che è stata prodotta fino a questo momento chiaramente si tratta di una ricerca che assume come punto di riferimento un campione rappresentativo però riteniamo essere una ricerca significativa perché segnala quanto meno un Trento dal punto di vista delle parole chiave delle occorrenze più significative considerandola variabile diacronica
Possiamo risalire all'evoluzione del linguaggio nei mesi presi in esame in particolare nel primo periodo quello che va da febbraio ad aprile del due mila ventidue sono stati caratterizzanti i termini guerra Ucraina il militare
Il periodo successivo che è quello che va da maggio a luglio due mila ventidue è connotato da riferimenti più espliciti alle ripercussioni economiche quindi miliardi prezzo grano che diventano prevalenti nel mese di agosto con una maggiore occorrenza dei termini in prese e crisi infine a settembre
Oltre al tema energetico hanno dominato il piano nazionale
E la dimensione politico governativa con i termini Italia e Governo e questo evidentemente per la coincidenza delle elezioni politiche
Per quanto riguarda la TV operato personalmente una scelta di campo molto netta in favore della ricostruzione dell'attività svolta dagli inviati RAI in Ucraina
Oggetto di un monitoraggio sistematico da parte della direzione editoriale per l'offerta informativa del servizio pubblico di cui sono vicedirettore è una scelta di campo un po'dettata dalla esigenza di dare un grande riconoscimento al lavoro svolto dai nostri colleghi è un po'da ragioni di cuore che potete venne immaginare ebbene e ben comprendere i processi di data Management di data visual dj sono sono stati gestiti con la preziosa collaborazione
I due studenti del corso di laurea magistrale il computer science della LUISS Milo Confalone e Cosimo Pocci antica che stanno facendo danno in RAI uno stage curricolare che ringrazio per la passione e la competenza ricito perché questo è certamente un bell'esempio di integrazione tra università e mondo del lavoro
Allora di seguito si riporta
Il timing totale dell'attività dei singoli inviati in relazione al singolo canale RAI tra gli inviati spicca e la sentiremo tra pochissimo per qualità del lavoro effettuato per capacità e anche per sensibilità Stefania Battistini del TG uno che appunto di Scala Santa di questo panel tra poco la metteremmo la metteremo in onda ancora qualche qualche secondo che che ho finito
E collegata da Bach niente
Per ragioni di sintesi vi voglio mostrare soltanto alcuni dati per quanto concerne la ricerca relativa agli inviati potete notare in relazione a ciascun nominativo di inviato il canale di trasmissione il grigio
La parte relativa a RadioRai il rosso è relativo a RAI due il verde a RAI tre e l'azzurro e relativa a RAI uno per quanto riguarda invece sempre i dati relativi agli inviati era in Ucraina sei anziché partire dagli inviati volessimo procedere assumendo come punto di osservazione analitica
La rete televisiva o radiofonica considerando nel Complesso sia i programmi sia ITGI o il GR Rai emergerebbero invece i seguenti risultati che son quelli che vedete visualizzati nelle due slide è quella di sinistra è quella di testa la parte in giallo per quanto riguarda il primo grafico
Rappresenta l'impegno degli inviati della RAI nei programmi di approfondimento o di infotainment la parte invece in azzurro in grigio inverte poi in rosso rappresenta l'impegno dedicato dei singoli inviati nelle testate giornalistiche che afferiscono i singoli canali nella parte invece di destra potete vedere un altro grafico che si riferisce al tasso di sinergie che è stato possibile riscontrare tra le diverse e testati diversi canali devo dire che questo è stato un esperimento riuscito non era facile coordinare
Una enorme quantità di inviati lo siamo usciti a farlo e lo abbiamo fatto anche nella consapevolezza che poi prima ancora dei brand delle singole testate e prima ancora dei personal brand dei singoli inviati alcuni son diventati Personal brand ciò che vale e il brand travagli e quindi è visibile in questa slide
Lui è sicuramente il tasso di sinergia considerando le singole reti televisive
è le singole reti radiofoniche
In quest'ottica importanti sono anche i dati relativi al totale della copertura del conflitto in Ucraina da parte gli inviati RAI con la segnalazione delle variazioni diacronico che messe permesse vedete
Il picco da febbraio a marzo due mila ventidue e poi una stabilizzazioni sostanziale da luglio due mila ventidue febbraio due mila ventitré con i picchi che sono stati registrati a ottobre e c'è una nell'altra parte della slide vedete l'altro grafico l'altro grafico rappresenta sempre in chiave diacronica l'attività totale degli inviati della RAI ma divisa per mezzo quindi televisione
Radio attualmente sono soltanto alcuni dei dati da lui elaborati sulla base prima diciamo di un approccio molecolare e poi di un approccio più aggregato
L'ultima slide che questa ed è la slide sulla televisione ed è relativa ad una mappa dinamica
Grazie alla quale come potete vedere è stato possibile verificare l'evoluzione della copertura giornalistica intrecciando la variabile diacronica nel corso dell'anno
E le località prescelte in quanto località più notiziabilità e quindi più meritevoli di essere portate all'attenzione del pubblico di massa
Quella evoluzione di colori rappresenta il tipo di attività che è stata svolta degli inviati in relazione ai luoghi sui quali rispetto ai quali è stato più facile sviluppare processi di notiziabilità
Concludo
Emerge con chiarezza da questa relazione la possibilità di sistematizzare gli stili comunicativi gli attori del conflitto fino a renderli anche in prospettiva Paladini ematici
E al contempo emerge la possibilità di individuare le costanti della rappresentazione Nimis mediale
In questo anno di guerra in Ucraina tra le costanti più rilevanti che io mi sento di sottolineare con forza
Vi è quella della necessità di non disperdere assolutamente la domanda di mediazione giornalistica ovvero la domande di mediazione simbolico culturale
Che emerge di fronte alla complessità del conflitto
E ciò parimenti a quanto si era già manifestato due anni prima in presenza del compito grazie per la vostra attenzione
Francesco Giorgino pezzo spicce e come appunto ci anticipava il disc affronti questo Pannella sarà appunto la giornalista
Stefania Battistini chi si collegherà con noi direttamente da Bacchus et in Ucraina e quindi tra un attimo la la potremo vedere
Ci potrà raccontare sicuramente l'esperienza della guerra in Ucraina in prima persona perché appunto
Dallo scoppio del conflitto ovviamente per motivi lavorativi la giornalista Battistini e Elli a raccontarcelo più aperte spero che così Jean
Per termini
La la sentiamo
Buongiorno io mi portavano i propri patrimoni multe per quella collegamento un po'debole
Ne siamo proprio al centro di quella che è la controffensiva tentativo degli occhi reni di respingere le forze russe in questo momento quindi può essere che ci sia qualche problema di audio ma fate nel segno insomma
Adele andiamo ai circuiti ricollegarmi spostando un po'più avanti volevo ringraziarvi per quest'invito
Ce ne approfitto anche per per sottolineare il ruolo dell'azienda Francesco Giorgino hanno nella mia vicedirettore in quei mesi terribili all'inizio e devo dire che il risultato che siamo riusciti ad ottenere negli atti davvero col sacrificio ma è perché siamo stati una squadra e perché davvero a Roma Romaestate di di di enorme sostegno sia la la mia redazione del TG uno quei il coordinamento editoriale la divisione sicurezza ci sono quei bellissimi momenti in cui ci si sente parte più intimo di una squadra ognuno col suo pezzetto né e e per me è un grande orgoglio vedere che che comunque la RAI non ha mai ha avuto un calo di interesse di una flessione
Rispetto a a alla guerra c'è stato un momento in primavera inquinate erano pochissimi gli inviati qui era in non ha mai con nessuna delle sue testate diminuito la presenza
Per noi è trattano essere qui essere qui dopo un anno
E in un qualche modo
Effettuare un pellegrinaggio in quei luoghi che abbiamo visitato
Dieci giorni prima dell'invasione nella decisione eravamo ad abdicare avevamo preso in affitto un appartamento
Il venti di febbraio e l'abbiamo trovata una città discuterà suolo desertificata il ventiquattro mattina all'alba quando di fatto le truppe di Putin hanno sfondato i confini di uno Stato sovrano
Eravamo fu posta oggi sotto sotto assedio e sotto occupazione russa e non sappiamo quanti morti tra i civili ci sono in questo momento uno un anno di guerra che che non ci spettava amo quando siamo atterrati a chi va il il tredici di febbraio siamo arrivati senza giubbotto antiproiettile quell'idea che se ci fosse una minaccia con le truppe russe ammassate confini centottanta mila soldati gli arpeggi gli Stati Uniti ma nessuno aveva pensato che che Putin avrebbe puntato sulla sulla capitale abbiamo iniziato a capire che poi qualcosa poteva cambiare rispetto a quell'aggressione questi questi così potente di fronte a un esercito come quello russo comunque percepito come come come molto potente molto efficace l'undici febbraio quando si sociale ucraini
è iniziata a circolare questa immagine di un attrattore ucraino che trainava un carrarmato Rizzo fanta nato nel fango altre immagini ci hanno raccontato di mancanza di benzina quindi della catena logistica non organizzata
L'undici di marzo scusate a fine marzo due settimane dopo i russi iniziarono a ritirarsi da chi va dopo l'assedio
Alla capitale in quelle città satelliti è intorno nomi che poi sono diventati simboli dell'orrore Puecher Pinafore bianca
Stravolti Cina
Hanno diciamo hanno iniziato a ritirarsi hanno svelato annui quegli orrori che poi li abbiamo vedevo raccontato io
Il trentuno di marzo a entravo comunque i miei colleghi Simone treni modo foglio irpina
Appunto sotto assedio per per un mese e quello che vedevamo sotto quel ponte che avevano imparato a conoscere perché centinaia di persone scappavano da lì per sfuggire a quella tattica di assedio infame che russe avevano già sperimentato in Siria ecco da quel ponte vedevamo arrivare soltanto i sacchi neri decine e decine di sacchi neri questa è stata la prima immagine per me
Del ritiro russo dentro la città abbiamo visto per la prima volta ha detto Baggio avvisato in capitate significa scavate
Ai margini della strada o magari con la targa di un'auto sopra per sperare di riconoscere il il soggetto di di di quella morte atroce oppure nei giardini pubblici abbiamo visto
La tomba di una madre di un bambino accanto ad altalena stavano cercando di scappare quando c'era l'accordo con la Russia in corridoio umanitario quando sono state mitragliate del dall'esercito russo sta abbiamo visitato Bureau di anca un altro il simbolo dell'orrore la città rasa al suolo per l'ottanta per cento che appunto riparato molto
La distruzione russa in Siria
Quando siamo arrivati vigili del fuoco stavano ancora cercando i cadaveri tra le macerie e poi un'altra cosa che che colpiva moltissimo dei suoi giorni era vedere le persone ferme ai semafori tuona
Le foto dei propri cari perché erano scomparse insieme la ritirata russa poteri queste persone sappiamo non sono mai più state trovate pure questa cosa delle foto ritorna anche ieri siamo riusciti a entrare a Portsmouth e nell'unico
Ci sono due scelte due rifugi antiaerei che sono rimaste aperte in città e in quello in cui eravamo ieri che era stato appena colpito peraltro a c'erano ancora queste foto di persone che disperatamente Sperandini di ritrovare i propri cari
In questa prima fase della guerra quella appunto dell'invasione della del successivo ritiro
è stato subito chiaro come in questa guerra ai civili sono stati e presi come target in modo indiscriminato in modo palese in modo quasi dichiarato perché abbiamo subito visto che sono stati presi di mira con i missili i magazzini di logistica alimentare quindi dove arrivavano gli aiuti umanitari dove arrivava l'acqua dove arrivava al cibo
Ecco quelli erano target perché l'obiettivo è però sbiancare la popolazione affamare la popolazione rivediamo oggi no con i droni iraniani che colpiscono le centrali
I Elettriche che che cercano di lasciar persone al freddo e al gelo indigeno proprio come arma di guerra che ha come unico obiettivo quello proprio della popolazione l'abbiamo visto una targhetta interazione continua degli ospedali e delle scuole
è vero che le scuole ha da un certo punto in avanti della guerra sono diventati dei dei punti di di di raccolta militare ma nella prima fase della guerra questa non era affatto così e sono state colpite a decine e decine
Sempre in questa prima fase della guerra abbiamo vissuto la la minaccia nucleare Rizza Prisciano ma già dal primo giorno quando i russi sono partiti da dalla Bielorussia puntando sulla capitale sono passati attraverso Cernobyl sui campi contaminati sappiamo bene
Che hanno anche sollevato con la terra che non doveva essere ha fatto toccate polizza poi c'era la tre aprile quando nasci trovava proprio di non potendo attraversare il fiume perché la dall'altra parte del rientro c'erano già le truppe russe arrivavano questi video in cui la popolazione civile cercava di fare da scudo umano per impedire l'ingresso dei russi nella centrale dal giorno dopo nella notte è arrivato un missile che ha colpito ha sfiorato per fortuna una parte della centrale non pericolosa al giorno dopo che era era in mano russa
Arriva una seconda fase quando punti in Rossi iniziò a ritirarsi da da chi va bene e di fatto dichiarano di volersi concentrare sul Dome bassa
E registrano i primi successi gli ultimi successi militari a luglio soprattutto nella regione di Lugano ska nel nel Donbass prendono severo Donetsk attendono gli diciamo Liman
Ma è proprio a luglio che arrivano ogni fa massa americani e il tempo di di di quasi tre mesi di così esercitazione di training e a fine agosto inizio settembre Yanmar selezionano a fare setto e vediamo la controffensiva Ucraina est e viene ben viene liberata in una settimana quasi l'intera regione
Di Charkiv va svelando ancora una volta
Previo Roria qui i riti domestici hanno abituato a
Insomma sono stati trovati Trust quattrocentocinquanta corpi sale di letteratura copia la sta cosa
Agli manda in quei giorni inizia anche la controffensiva SUDEL per liberare che sono una una controffensiva che che avrebbe poi preso slancio vende l'undici di novembre che son
La città più importante che Putin aveva conquistato aveva piegato in tre mi
Giorni
Di guerra anche grazie collaborazionisti ucraini anche grazie dei servizi segreti che hanno tradito che sono stati poi arrestati ma era la la grande vittoria di Putin il all'idea di rinunciare a questa città centrale di ritirarsi è stato quel giorno mi ricordo che c'era stato un annuncio del del ministro degli Esteri
Russi sulla liberazione di Carson un ritiro più ordinato delle altre volte una città che che che i giornalisti hanno scoperto in testa per usi se ne sono andati confutando quella propaganda che voleva queste città vissuta assolutamente filorussa assolutamente in appoggio di questa invasione in realtà abbiamo trovato un popolo
Pieno di gioia che aspettano i soldati con con le bandiere ucraine in mezzo alla strada anche sondati
Sfiancati da qui nove mesi di guerra ma contenti di potersi fermare un paio di ore che persone poter ripartire poter continuare a liberare a liberare altri fronti
Sappiamo che oggi Casson si libera ma continuamente sotto il tiro dell'artiglieria russa ogni giorno muoiono decine di civili perché era ovviamente i russi si sono sapessero agli atti dalla parte dalla sponda destra del fiume dell'intero per proteggere la Crimea che Putin annesse illegalmente
Nel due mila quattordici e da lì si continua a uccidere sì se ne parlava con i militari pochi giorni fa fuori da bar utile per capire un po'le strategie
E che beh loro la la la ritengono una cosa un po'ineluttabile quando i russi erano Akerson ha la città più colpita era Nicolai oggi Nicolai è salvo
Si sono ritirati ma anche persona a pagare
E faccia questa terza fase quella dei giovani iraniani quella delle infrastrutture elettriche che vengono continuamente elettriche energetiche che vengono continuamente colpite in questi bar mangiare ed oggi ci sono almeno dieci gradi qui
E le persone che vivono in questi villaggi del fronte del don Massimo tutta l'Ucraina è ridotta in nelle condizioni che stiamo raccontando al telegiornale dal don Bassano non tutte da un tutta l'Ucraina
Deve dormire negli scantinati sottoterra come come le persone che vivono in questi villaggi di frontiera però qui la nell'idea della l'obiettivo di puntino appunto di di piegare la popolazione utilizzando appunto i missili per per colpire le infrastrutture energetiche
Ovviamente ha un effetto devastante perché ci sono i civili che sono rimaste in queste zone che hanno deciso di non evacuare di non ascoltare gli appelli della vicepremier Ucraina hanno deciso di di di rimanere qui devono vivere veramente sotto terra abbiamo visto famiglie con bambini in condizioni anche i geni che molto precarie
Ecco le condizioni maritare che stiamo vivendo in questo momento sono sono terribili da raccontare e in più le persone che cercano di portare cibo e acqua
In
E aprì giù
Chi è
A e
E aspro colpito da un missile sull'unica strada di accesso per qui si cerca di portare le medicine si cerca di portare il cibo e l'acqua però a rischio
Per della della propria vita e ora stiamo vivendo questo assedio di banconota che all'epicentro della battaglia
I russi affermano rivendicano dei Guarani tattici territoriali effettivamente ieri dalla città si sentiva che si stavano avvicinando proprio alla al centro della città con appunto la condizione dei civili veramente drammatica io per chiudere vorrei dire una cosa però che un anno fa
Di fronte a una un attacco così aggressivo di fronte alla lezione di qualsiasi legge internazionale di fronte a o con la direzione passi leggeri guerra nessuno pensava
Che Davide avrebbe potuto vincere contro Golia oggi spesso e io lo penso invece che che l'Ucraina abbia già vinto in un qualche modo perché ha trovato questa unità di popolo questioni unità in un'idea di libertà e di di riconquista anche di una propria identità e di ricucitura di una spaccatura che invece dentro tredici sempre stata ho dato atto attesta la parte Ovest c'è rimasto e qui all'idea di costruire un nuovo status per identità su quei valori e chiede a noi europei di di accompagnare in questo cammino ed è una chiamata di corresponsabilità
Che
Che richiede anche la nostra presenza nostra i giornalisti dimostra di testimoni e sono contenta di poter condividere con voi questa giornata che ha un'analisi anche di quello che è che è stato fatto in questo senso come come testimonianza ecco
Grazie davvero previa autonomo grazie
Grazie
Grazie al Francesco Giorgino per il suo intervento grazie alla stima a Stefania Battistini inviata del TG uno per aver messo in luce il profilo mediatico di questa guerra e soprattutto per il lavoro svolto con la copertura del conflitto
Ora il dal nel momento di lasciar spazio a all'analisi del ruolo che Italia e l'Europa hanno cominciato a svolgere un anno fa quando la Russia ha invaso e e aggredito l'Ucraina e a tal proposito chiamo qui al tavolo dei relatori il professore
Sergio Fabbrini direttore del dipartimento di Scienze politiche della della Luiss Guido Carli e il professor Giovanni Orsina direttore della Luis Scola sconfinanti
Scusate buongiorno a tutti e grazie a Francesca Gianni per le invito allo scudo gradualmente per aver promosso questa iniziativa consentitemi di allora Ciarla perché aggiornata veramente importante
Per l'Europa per il mondo e quindi Teti Carter un'attenzione così specifica
Mi sembra fortemente educativo anche per i nostri studenti io farò una breve presentazione ponendomi un paio di domande ha cercato di rispondere a un paio di domande
Come ha reagito l'Europa alla crisi indotta dalla guerra russa e perché ha reagito certamente unità nella sua fase iniziale in particolare ma con difficoltà
Per il fondo e queste domande faccio una brevissima premessa metodologica poi vado a vedere la natura della crisi
Quindi l'impatto della crisi
E la gestione della crisi e quindi derivò da queste considerazioni alcune con
Prospettive sul sul funzionamento sul futuro della del sistema politica europeo intanto la premessa
Le l'Europa
Contrariamente appunto l'Europa è un sistema molto complesso e noi possiamo descriverlo che buona parte di quello che viene generalmente fatto e oppure possiamo invece cercare di spiegarlo
E qui c'è una differenza importante tra chi fa
Il lavoro del giornalismo politico che fondamentalmente quello di rivolgersi
Sui fatti
Cercando di ricostruire i rapporti tra i fatti il focus principalmente sugli attori e il ruolo dalla scienza politica che invece cerca di vedere perché quei fatti avvengono se il giornalismo politico spiega cosa avviene
Il ruolo dello scienziato è quello di capire perché avvenuto attiene ciò che sta avvenendo
E da questo punto di vista
Un approccio diverso quello che cerco di proporre brevemente in questa presentazione ed è un approccio che ha bisogno di avere dei concetti perché licenziati lavoro con concetti
Diceva Giovanni Sartori che concetti sono le scarpe sì poiché camminare scalzi ma non si va molto lontani
E poi bisogna avere dei modelli dei modelli che hanno a che fare con il l'interpretazione delle implicazioni di quei e di quei concetti dal punto di vista scientifico non ce col modello o un approccio non è né di destra né di sinistra
Può essere adeguato non adeguato ride questa grandi come dire la weberiana lezione che viene data a coloro che lavorano in particolare delle scienze sociali che sono come voi sapete in Scienze molto calde come diceva sempre ma per vediamo i concetti
Il concetto principale riguarda la natura della crisi questa crisi indotta dalla
Dalla guerra russa all'Ucraina
Simile alle altre crisi che hanno attraversato il decennio precedente oppure ha delle caratteristiche specifiche e peculiari
Le crisi non sono tutti uguali nonostante diciamo né era sua profezia che attraverso il crisi d'Europa ci sarebbe voluto integrazione sovranazionale vi sono delle crisi che hanno un carattere distributivo che incidono cioè sui rapporti di forza all'interno dell'Unione atei ed erano e degli Stati membri della propria e sono state le crisi principalmente della prima parte del decennio scorso la crisi finanziaria che si è trasformata in crisi TTT Soprani che ha posto o ha contrapposto
I Paesi del Nord ai Paesi del sud dell'eurozona oppure la crisi migratoria
A metà del del decennio scorso che ha contrapposto i Paesi dell'est con i paesi dell'Ovest ma già la pandemia e ovviamente in particolare la crisi russa
Sono delle crisi che non non hanno una natura distributiva ma sono crisi fondamentalmente costitutive cioè vanno alla Radice dei modelli di funzionamento dell'Europa
Dell'Unione europea e dei suoi Stati membri ce la mettono in discussione la Costituzione materiale sicuramente ma anche la costituzione formale se così si può chiamare
Dell'unione europea quindi per questo quando affrontiamo le la la crisi russa
Dobbiamo pensare che la crisi russa non è una delle tante Policrate Isis come si dice nel gergo che ci hanno accompagnato in quest'ultimo decennio legata alla crisi russa così come in parte
Aveva già sollevato la crisi pandemica
Solleva delle domande che aiutano a spiegare le difficoltà di cui il parlato prima cioè se non ho questo concetto della crisi è difficile piegare perché l'Europa ha difficoltà
Ad affrontare pur avendo mostrato una incredibile unità nella fase iniziale ha difficoltà ad affrontare una risposta alla all'aggressione russa
Passo quindi alle all'impatto di questa crisi ha usato una volta definito il mio concetto falsificabilità una podio non son d'accordo con quell'interpretazione questo è compito dello Stato è la scienza dello studio
Noi dobbiamo ottenne prendere molto chiare ed evidenti concetti che usiamo perché possono essere facilmente falsificabilità per questo qui non c'entra assolutamente le collocazioni partigiani politologi ciò che conta è l'adeguatezza del Montello che adottiamo
E la crisi russa chiamiamola così la guerra russa all'Ucraina
Avuto un doppio impatto sulle strutture fondanti dell'Unione europea Nesi tutto ha avuto un impatto sul suo modello di crescita il cross motel su cui il l'Europa i suoi Stati membri europea si sono sviluppati
Nel
Corso del degli ultimi trent'anni quello che noi chiamiamo il dopo guerra fredda voi sapete in quella guerra fredda finisce tra mille novecentottantanove e mille novecentonovantuno e lì si avvia una fase che dura trent'anni circa in cui si muovono si cappucci cerca di capire quali sono gli equilibri sia interni che esterni all'Europa quel modello di crescita aveva tre caratteristiche principali
Il primo si basava su energia a basso costo che proveniva
Dalla Russia
Una una scelta di tipo economico che è stata confermata anzi accelerata rafforzata nonostante l'invasione dalla Crimea da parte della Russia nel due mila quattordici
Un'esportazione di questi diciamo così degni
Prodotti a basso costo nei mercati asiatici in particolare nel mercato cinese quindi una doppia dipendenza dell'Europa tra due regimi autoritari
La Russia da un lato la Cina dall'altro e una regolamentazione fiscale dire del del del modelli economici perseguiti in Europa
Che sostanzialmente si limitavano si limitava a questa regolamentazione fiscale a favorire una convergenza ma senza mettere in discussione la sovranità dei singoli Stati membri nel controllare
Le risorse fiscali questo è il modello di crescita molto semplice netto semplificato su cui noi abbiamo costruito un forte benessere anche una notevole stabilità negli ultimi trent'anni
Ma la crisi russa anche messi in discussione il modello di sicurezza che sempre dopo la guerra fredda abbiamo sviluppato e consolidato quel modello di sicurezza e se si è basato sulla dipendenza
Militare dell'Europa dagli Stati Uniti abbiamo riconfermato se possibile ancora di più
Il modello che si era creato dopo la sconfitta nel nell'agosto del mille novecentocinquantaquattro della proposta degasperiana e spinelliana di avere un una un'Europa della difesa
Con il cinquantacinque
La Germania venne portata dentro la NATO e quel modello diventi il modello che garantisce la sicurezza nel vetro con continente ora voi capite secondo aspetto il costume del del sicurezza
E che questo potere sicurezza si basa su un implicito paradigma di azzardo morale noi consumiamo sicurezza senza contribuire a pagare o a produrre la sicurezza
Quel meccanismo di azzardo morale che come voi sapete in particolare i Paesi del Nord dell'Europa la Germania in primis hanno più volte solleva
Do per criticare il comportamento dei paesi del Sud per esempio durante la crisi finanziaria
Voi beneficiate di ricchezza da noi prodotta senza contribuire a garantire la produzione di quella ricchezza ora qui c'è senza che nessuno avesse mai detto qui c'è un gigantesco nel meccanismo di azzardo morale da parte in particolare del Paese più forte che anche spesse volte il Paese che ama dare Leccia agli altri Paesi europei in particolare mi riferisco alla ai gitani dell'artista Magna
Quindi su questo azzardo morale ci ha fatto compiuto con le europee abbia un produttore investire risorse da settori diciamo della SIP della sicurezza alla difesa ai settori civili che hanno garantito la stabilità la coesione sociale così finché e il terzo aspetto che il tutorato americano il che in qualche modo ci ha consentito di mettere sotto il tappeto il problema e di che cos'è l'Europa voi sapete che l'Europa nasce da una terribile vicenda bellica da due tre vicende belliche
E tutti le unioni che nascono per aggregazioni di stati precedentemente indipendenti la prima preoccupazione che hanno è quella di affrontare il tema dalla sicurezza
Così è avvenuto a Filadelfia così avvenuto a Berna
Tutte le unioni si formano non perché si chiamano quegli Stati o quei Cantoni ma perché è un hanno bisogno l'uno dell'altro
Nel nostro caso il bisogno di sicurezza è stato subappaltato
Al al di là dell'Atlantico a Washington e quindi abbiamo utilizzato questa copertura per fare le holding ovviamente
Ramo anche con molto comodo sul piano politico mediatico Francesco perché ci consentirà di beneficiare dei vantaggi di questa sicurezza e poi di usare ogni volta gli Stati Uniti come capro espiatorio per tutte le cose che non non non ci piaceva
Vado avanti austriaco come è stata gestita questa crisi e qui e qui nascono i problemi che dobbiamo capire anche perché se non riusciamo a capire questi questi problemi difficili immaginare una fuoriuscita dalla crisi
Che sia coerente con le aspettative della sua efficacia come risposta e della sua legittimità
Europea si è L'Unità subito gli Stati membri si sono riuniti subito dopo il ventiquattro febbraio del due mila ventidue un grande risultato è stato un grande risultato che sicuramente tutti non si aspettava
E con lui una buona parte diciamo così tigli osservatori un po'disinteressati o distanziati o un po'cinici che portavano a questa vicenda
L'Europa si è subito unità aeree aiuti subito deciso di muoversi nella direzione delle sanzioni economiche sanzioni lo dico a qualcuno che continua andare dire in televisione che le sanzioni economiche non servono a niente dovrebbe guardare le statistiche
Le sanzioni economiche stanno mettendo in gravissima difficoltà il PIL russo alle ci sono interi settori che non funziona certo che l'effetto delle sanzioni economiche
Non si sente domani mattina ha bisogno di tempo richiede continuità e richiede un sistema politico che è in grado di garantire quella continuità però anche qui l'effettivo uso di cui voi parlate studiate e cruciale
Non abbiamo Casini empirici in cui le sanzioni economiche buttano giù un regime dalla notte alla mattina ma l'effetto che hanno le sanzioni economiche è un effetto di medio periodo perché già oggi si sente all'interno all'interno della Russia
Detto questo diciamo noi siamo andati subito in quella direzione ma appena il conflitto si è radicalizzato esce rafforzato sono emerse chi visioni all'interno dell'Unione Europea e queste divisioni sono immerse per di nuovo le difficoltà di gestire collegialmente il passaggio da un modello di crescita a un altro modello di crescita
Pensate alla CRI agli effetti della guerra sulla sull'energia alla crisi energetica
Ai diversi tipi di re relazioni che abbiamo avuto di reazioni che abbiamo avuto alla alla crisi energetica con un blocco che fondamentalmente la Germania e la Francia
Che cercano seccato di ricorrere ai propri interni spazi fiscali quindi hanno chiesto una riduzione un la sospensione delle degli aiuti di Stato una maggiore possibilità da parte degli stati membri di ricorrere al loro bilancio per affrontare la transizione ecologica comunque posto energetica
E da altri Paesi che invece non non hanno questa sì fiscali e che mi si richiedono e richiedevano
Una risposta collegiale Da Rin la proposta della signora Ursula von der Leyen chi avere un fondo sovrano per aiutare i Paesi a fare questa transizione è stata bloccata
Così come è stato bloccato il rifornisce Mantilla l'incremento delle risorse alla European Peace Facility che lo strumento economico del programma europeo per aiutare lo l'Ucraina a comprare armi letali
Di nuovo perché ci sono dei paesi in questa divisione che sono in grado di utilizzare il loro potere di veto su cui il tono brevemente e la stessa cosa vale sull'altro versante
Il versante militare qui la Germania e la Francia hanno una posizione che molto diversa dalla posizione sinora così di Bucarest nove il in nove Paesi
Del dell'Europa orientale dire porno dovremmo dire Bucarest otto perché come voi sapete la riunione dell'altro ieri l'Ungheria non si è fatta viva più che l'Ungheria ormai opera una sua politica pro russa dentro l'Unione europea usando i meccanismi istituzionale dell'Unione Europea quali sono questi che incostituzionali il fatto che le decisioni su queste politiche
Quelle che nella vecchia nella vecchia scuola appunto vengono definite le le politiche che sono al cuore dello Stato della sovranità degli Stati cioè la fiscalità e la difesa e la sicurezza
Nella discussione su queste politiche e decise da organismi intergovernativi in particolare dal Consiglio europeo dei capi di governo il quale funziona
Sulla base del principio di unanimità quindi quasi sei Paesi laddove l'Ungheria con meno di dieci milioni di abitanti può bloccare un processo decisionale che desiderato voluto richiesto dagli altri quattrocentocinquanta milioni di abitanti rappresentati degli altri ventisei confermi quindi c'è
E così quindi aspre difficoltà ora noi potremmo descriverle dire ma queste Europa perché non fa di più
Nello stesso tempo dobbiamo prendere atto che questo europei fatta così in particolare perché tutti i Paesi compreso anche il nostro hanno esaltato il ruolo delle organismi intergovernativi
Il pensiero di De Gasperi o di Spinelli è stato messo con le rispettive tondi abbiamo dimenticato quello che De Gasperi e Crispi ne ricevono spiegato
Con molta precisione cioè che un Paese come l'Italia ad esempio non potrà mai fare il gioco da grande potenza perché non ne ha
Le caratteristiche strutturali ecologiche e ha tutto l'interesse di rafforzare le istituzioni sovranazionali che riducono il peso delle grandi potenze diciamo così
Grandi potenze per modo di dire come se magna
E Francia ora dico questo per dire che l'Europa deve potrebbe fare di più come la descrizione la narrativa predominante ci dice ma se non capiamo quali sono le strutture che impediscono all'Europa timbro le loro apprendendo l'Unione europea di fare di più è difficile immaginare che possa farlo
Chiudo per così lascio a Giovanni quindi ultimo punto le prospettive
La guerra russa e andata non perché Putin voleva che andasse ma la guerra russa in data al cuore
Del della sovranità quando noi parliamo di sovranità
Parliamo di idee le due gambe della sovranità hanno sempre a che fare
Da Max Weber ho iniziato con la celebre chiuso con maschere da Max Weber in poi hanno sempre a che fare con le tasse e con la forza senza le tasse non si può costruire la forza se non ce la fa assai difficile ovviamente garantire l'acquisizione delle tasse la sovranità fiscale la sovranità militare la sanità nella difesa e nella serenità nella sicurezza sono le due le le due facce del problema del problema per come un'unione di Stati che finora ha affidato la fiscalità al coordinamento regolativo come vi dicevo prima e la sicurezza al tutoraggio americano come Unione di Stati può uscire da questo contro l'Unter questa chiusura della strada e trovare una via d'uscita io credo che non la ovviamente deve essere chiara la prospettiva in cui andare secondo me dal punto di vista fiscale dobbiamo dare capacità fiscali al centro sovranazionale che sia indipendente dalle idiosincrasie dei singoli governi nazionali non possiamo dipendere da Orban che addirittura due giorni fa ha posto il veto nel al decimo pacchetto di aiuti economici
Dicendo che da quel pacchetto dovesse esclusi quattro Liga archi russi
Why
Chi sono i quattro ricarichi russi da togliesse non vengono tolti qui quante oligarchi russi dal dalle sanzioni economiche la l'Ungheria locali il decimo pacchetto di aiuti economici evidente che il centro solo nazionale deve avere una sua struttura autonoma risorse limitate ma che siano indipendente dagli Stati nel mentre europea con cui portare avanti le sue politiche tra cui aiutare ecologicamente l'Ucraina a uscire da questa devastazione ma c'è anche una soluzione
Altri tre dobbiamo trovare una soluzione al problema personalità cosiddetta militare Macron non può parlare di sovranità europea e poi non fa un atto un atto specifico per andare nella direzione di una società europea
Perché non possiamo parlare di solito note a quando poi ancora oggi anche nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite c'è la Francia che rappresenta sessantasei sessantasette milioni di abitanti
Un atto di sovranità europea vuol dire a riconoscere che almeno loro OPA nelle grandi istituzioni internazionali
Dispone di una voce unica ma non solo questo non possiamo andare a pensare come ha fatto Giuseppe Borrelli di mettere in piedi un
Corpo di pronto intervento che e di circa cinque mila persone in una guerra che finora ha fatto centinaia di migliaia di morti
è chiaro che l'Europa deve fare di più e l'Europa deve fare di più non solo per ragioni concrete perché questi conflitti sono a casa nostra non sono altrove così come nel il conflitto nei Balcani così come il conflitto nella ex Jugoslavia era una casa nostra e non lontane sono stati risolti negli Stati Uniti tenete presente questa cosa conflitti dietro casa nostra risolte negli Stati Uniti
Non solo per ragioni di sicurezza nostra ma anche per ragioni se posso dire così
Di tipo morale noi non possiamo permetterci di siamo un continente relativamente benestante non possiamo permetterci di dipendere dalle tasse pagate dai contribuenti del Nord Dakota o del Montana evidente qui ci vuole un un ruolo importante delle leadership qual è il ruolo dell'Italia
Cosa può fare l'Italia e qui lascio volentieri la parola Giovanni
Grazie grazie Sergio
Diciamo che
Poco da aggiungere a questo impianto complessivo mi sembra un un quadro appunto
Una descrizione ma anche una spiegazione estremamente estremamente completo estremamente profonda della condizione all'interno delle quali si trova si trova l'Europa io rispetto a questo quadro posso aggiungere soltanto diciamo due osservazioni che sono assolutamente aggiuntive quindi diciamo faccio faccio un Viscas ante di completamento ma punto condivido assolutamente tutto quello che ha detto Sergio il primo diciamo una abat-jour di una prospettiva di natura storica sull'Europa è il secondo punto aggiungere qualche battuta sull'Italia che in realtà poi viene anche da questo ragionamento di natura storica
E che cosa affatto il conflitto ucraino perché conflitto Ucraino è una crisi diversa sondino totalmente d'accordo con Sergio su questo su questo aspetto direi anche una crisi diversa rispetto alla pandemia è vero che sono due due crisi non distributive però ci sono ovviamente due elementi diversi
E l'elemento chiaro che aggiunge la crisi ucraina è quello di innalzare mostruosamente il tasso di politicità del mondo nel quale viviamo cioè riportare all'attenzione la politica
Come diciamo per così dire gestione di giochi a somma zero come gestione diciamo di conflitti come tentativo di negoziare conflitti sulla base di rapporti di potere
Perché dico questo diciamo perché enfatizza molto questo aspetto perché qui riprendo un discorso che faceva Raffaele prima insomma Raffaele aveva era partito dagli anni novanta come momento diciamo di convinzione che l'ordine mondiale potesse essere ristrutturato su base per così dire multilaterale su base diciamo non appunto non conflittuale non sulla base di giochi a somma zero non sulla base dei rapporti di potere o quanto meno riuscendo a inserire i rapporti di potere che sappiamo sono ineliminabili dalla dalle realtà umane cercando di inserire questi rapporti di potere all'interno di meccanismi istituzionali
Che consentissero di mediare i conflitti e di trovare in un certo senso compromessi per i quali ci fosse qualcosa per tutti Cetto per la superpotenza
C'era di più che per una potenza medio-piccola però tutto sommato
I conflitti si poteva ci si poteva sedere intorno a un tavolo e ragionare insieme
E ed in un certo senso
O come Raffaella detto molto molto correttamente a mio avviso primo rimbalzo l'undici settembre secondo rimbalzo la grande recessione possiamo dire che la conflitto ucraino il terzo rimbalzo di tutto quanto questo cioè è un fatto che insomma eh
Il completamento di un processo
Che ha smontato
Questo sogno questo sogno meraviglioso sia chiaro un sogno
Splendido di esorcismo dei rapporti di potere o quanto meno di capacità di rinsavire i rapporti di potere di contenerli all'interno di un contesto istituzionale
Che appunto riuscisse in un certo senso a a dare qualcosa a tutti a trovare i punti di caduta e compromessi che potessero dare soddisfazione tutti perché parto da questo elemento e sottolineo questo elemento perché
Lo sviluppo dei processi di integrazione europea
Che in buona sostanza prende avvio dagli anni Ottanta col negoziato del trattato unico europeo poi con Maastricht tempo tutti gli sviluppi degli ultimi trent'anni
Ma insomma questi processi integrazione europea sono secondo me fortemente inseriti all'interno di questo contesto storico cioè sono fortemente inseriti all'interno di un contesto storico che tende a per ridurre lo spazio del politico
Cercando di fare emergere uno spazio maggiore
Per il mercato considerato come un luogo nel quale
Un luogo di giochi a somma positiva e per il diritto come strumento di soluzione concordata e pacifica dei conflitti che possano che possano emergere e questo fa sì essenzialmente che a partire dagli anni ottanta l'integrazione europea lo sviluppo dell'integrazione europea si inserisca molto fortemente all'interno di un contesto primariamente economico
Primariamente di diciamo di centralità del mercato e in secondo luogo di gestione istituzionale e quindi giuridica di questo mercato
Il che peraltro diciamo fa parte di una vocazione profonda del processo di integrazione europea e qui naturalmente la data cruciale
Il trenta agosto del mille novecentocinquantaquattro il crimine del trenta agosto mille novecentocinquantaquattro cioè il momento nel quale il parla Sandra e nazionale francese il parlamento francese vota contro
La Comunità europea di difesa e quindi è il momento nel quale l'Europa diciamo messa di fronte alla alla dicotomia al dilemma se procedere
Su un terreno economico oppure se procedere su un terreno che toccasse quei temi centrali dello Stato di cui parlava Sergio quindi la difesa la politica estera
L'Europa in quel momento sceglie la via economica ma sceglierà di economiche essenzialmente perché l'altra è sbarrata dagli egoismi nazionali è sbarrata dalla dal fatto che i singoli Stati danno priorità agli elementi diciamo agli elementi interesse e di sovranità nazionale sappiamo che poi dopo la rivincita rispetto al cinquantaquattro sono i Trattati di Roma che però appunto mettono l'Europa su un binario economico
Rispetto al quale sul quale poi l'Europa continuerà a correre mi decenni successivi fino appunto ad avere un'accelerazione importante negli anni ottanta che però rimane un'accelerazione che cade dentro quel tipo di terreno sempre naturalmente con l'idea diciamo in questo sì secondo me Monni Diana che poi da lì
Nel momento in cui avvengono dei processi di integrazione importanti di tipo economico e poi di tipo monetario si va necessariamente interferire coi temi della sovranità e quindi a quel punto funzionali Istica mente anche gli altri aspetti relativi alla sovranità finiranno per cadere dentro il perimetro dell'unione
Naturalmente il problema è che questi elementi si sono rivelati molto più resistenti di quel che si pensasse
Non sono caduti dentro il perimetro dell'Unione e nel momento in cui appunto il triplo rimbalzo undici settembre grande recessione ventiquattro febbraio riporta con grande violenza letteralmente grande violenza alla politica al centro della scena in quel momento
Come dire l'Europa si trova a essere
Un perno quadrato che cerca di entrare dentro un buco tondo cioè arriviamo con Unione europea che è stata costruita in un altro periodo storico e sulla base di un altro
Di altre esigenze e diciamo e in un mese un periodo storico nel quale determinate esigenze di natura strettamente politica appunto la difesa
Il fisco il tema della sovranità tutti quanti questi elementi si trovano a essere
Sottosviluppati essenzialmente sottosviluppati tutto quanto questo avrebbe peraltro tutto quanto un pro un poderoso riflesso transatlantico che naturalmente in questo momento ometto perché altrimenti ragionamento diventa troppo troppo ampio
Il tema della politicità dell'Unione europea è diciamo l'elefante in del rum che io vedo anche nel discorso di Sergio anche nella parte finale del discorso che diciamo più prescrittiva
Che perché analitica prescrittiva sulla base di un'analisi che è un'analisi che condivido completamente condivido anche la fase prescrittiva diciamo ed è ben evidente che in una situazione come questa
L'unico modo l'unica soluzione per l'Europa è quello dalla maggiore integrazione ed era maggiore integrazione su quegli aspetti che
Che sono appunto in questo momento sollecitati che Sergio menzionato appunto l'aspetto della politica estera della difesa il tema della fiscalità resta sempre appunto Lele Fantin dell'uomo della politicità
Cioè come trasferire i processi di politicizzazione democratica su scala continentale
Il disegno diciamo spesso evocato da questo punto di vista in un certo senso quello che la funzione sviluppa l'organo
Cioè se tu porti Poteri a Brussel più forti poteri a Brussel e più anche il conflitto politico dovrà spostarsi in una dimensione sovranazionale
Io diciamo questo è l'unico elemento diciamo di dubbio che introduco ho qualche dubbio su questo automatismo ecco io trovo che è un po'troppo spesso i processi integrazione europea si siano sviluppati sulla base della fiducia in un in un automatismo l'intendenza seguirà
E poi questi intendenza però non ha seguito e a quel punto il povero generale si è girato ha detto e adesso che sono qui solo che cosa faccio
Allora un'ultima battuta sul tema italiano perché mi sembra
Ovviamente un tema centrale rispetto a tutto questo allora noi abbiamo secondo me due
Diciamo un tema di brevi periodi un tema di medio-lungo periodo nel breve periodo mi sembra che l'Italia non abbia
Non abbia alternative non abbia grandi possibilità di scelta rispetto alla posizione da prendere e
La e la prese essenzialmente a seguito questa posizione con qualche mal di pancia qualche distinguo nell'attuale maggioranza nell'attuale opposizione o nella precedente maggioranza
Parlando del governo Draghi però in buona sostanza l'Italia
è un Paese che è fortemente esposto eventi internazionali
è un Paese possiamo dirlo insomma paese fragile da un punto di vista internazionale
E in un momento nel quale sì come diceva prima Francesco c'è una dicotomia molto profonda che non è solo comunicativa ma è che diciamo a che vedere con la ristrutturazione del quadro internazionale
L'Italia non ha sostanzialmente Scelta e devi prendere la posizione che ha preso ed è interessante il fatto che anche tutti i partiti che introducono distinguo più o meno
Strutturati o estemporanei poi alla fine quando si tratta di votare si allineano tutti perché non c'è assolutamente secondo me alternativa questo è il tema diciamo di breve periodo
E attraverso diciamo una presa di posizione forte sull'Ucraina Alitalia anche la possibilità come dire di comprarsi qualche fiche in politica internazionale magari anche da spendersi sul terreno europeo
E però qui bisogna chiarirsi molto bene le idee
E mi sembra che il Paese le idee così chiare sul medio periodo non le abbia
Cosa che
è anche comprensibile perché è molto difficile chiarirsi le idee su che cosa fare nel medio periodo nel senso che come dire i giochi sono giochi molto molto aperti è molto complessa
In buona sostanza è bene evidente che l'Italia ha un interesse nazionale lo diceva Sergio è un punto sul quale concordo ha un interesse nazionale a una un accrescimento della integrazione europea
Per tantissime ragioni che passano attraverso nostro debito pubblico passa attraverso il nostro ruolo
Di media potenza che passano attraverso una serie di fragilità di questo Paese è bene evidente che l'Italia ha un interesse
A una un uno sviluppo dell'integrazione continentale
Allo stesso tempo
Quello che si chiama in maniera più o meno corrette sovrani sul vitaliano a ben vedere anche qui a interpretarlo storicamente e geneticamente
è stato in realtà una reazione al fallimento dei processi o al presunto o al percepito fallimento dei processi di integrazione europea
Cioè il cosiddetto sovra Nismo italiano al populismo italiano esplode nel due mila tredici ed è un frutto in realtà del governo Monti nel senso di una reazione contro il Governo Monti ossia per molti versi
L'anti europeismo italiano l'euroscetticismo il sovrano Isma'il populismo chiamatelo come volete questo insieme di fenomeni che diciamo che abbiamo vissuto in Italia negli ultimi dieci anni non sono fenomeni originari ma sono stati una reazione rispetto a una percepita insufficienza dell'Europa
L'insufficienza dell'Europa resta lì
E un dato che resta lì è importante certo senso quando Sergio dice Macron parla di sovranità europea ma poi non fa nulla
Segna una difficoltà dell'Europa rispetta a muoversi in nella direzione che all'Italia converrebbe
Che è quella di una maggiore integrazione il che mette in questo Paese secondo me in difficoltà perché il suo interesse sarebbe quello di partecipare a un gioco che però di fatto non viene giocato deve giocato in maniera molto insufficiente
Ovviamente la reazione del Paese è quella di dire allora cambio gioco ma gioco Rolo puoi cambiare perché il tuo interesse partecipare a quel gioco
E questo mi sembra che sia il grande nodo e la grande contraddizione nella quale si trova questo Paese adesso ci si trovava con governi
Teoricamente più
Pro europei ci si trova adesso che c'è un governo teoricamente
Meno pro europeo diciamolo così però o dall'uno o dall'altro lato mi sembra che da questo gioco si fatichi a uscire proprio perché l'interlocutore che non ti consente di partecipare di di fare o l'uno o l'altro dei due giochi grazie
Ringrazio il diritto Eros fino al professor Fabbrini invito appunto come darsi per i loro interventi
Quindi possiamo avviarci alle conclusioni con l'ultimo panel che parlerà appunto del delle ricadute della guerra a livello economico quindi possiamo invitare il al professor Marcello Messori che appunto sarà il che non speaker di quest'ultimo panelle ed è professore di Economia presso la LUISS grazie professore lascio fondazioni
Grazie molte fa mi fa molto piacere avere questa opportunità di discussione con voi e quindi in ringrazio molto gli organizzatori per questo invito e come dire
Ciò che io vorrei fare con voi oggi è quello di già son già riuscito a come dire
A rompere il meccanismo dicevo quello che vorrei fare con voi oggi
Analizzare le conseguenze dell'invasione russa dell'Ucraina rispetto alla politica economica europea questo mi obbligherà
A fare una serie di distinguo all'inizio del mio intervento perché io ritengo e non solo io naturalmente che l'impatto che quest'invasione ha avuto sugli assetti geopolitici del giro con omicidi
Internazionali sia stato estremamente rilevante nel senso che ha accelerato una tendenza un conflitto bilaterale tra le due grandi aree
Economiche e politiche sulla scena internazionale Stati Uniti da un lato e Cina dall'altro che da un punto di vista economico preesisteva alla invasione russa dell'Ucraina
Per giustificare questa mia prima affermazione vi inviterei a ragionare un post su questa figura che abbiamo costruito insieme a un coautore con cui lavori in queste ultimi anni Marco Buti
Sulla base di dati forniti
Dalla DG digitale
Europea
Cosa dice questo grafico questo grafico cerca di valutare la leadership tecnologica e la sostenibilità del modello economico sociale delle tre grandi aree appunto Stati Uniti e Cina da un lato e
Unione europea dall'altro allora
Io non voglio entrare analiticamente nei dati che stanno dietro a questa costruzione
Della figura ma semplicemente ragionare sul punto d'arrivo come voi vedete c'è stato un fortissimo recupero tecnologico della Cina una supremazia degli Stati Uniti che permane
Macché costantemente eroso in termini relativi e un ritardo tecnologico che si sta accentuando nel corso del tempo per l'Unione europea che peraltro ha punti di forza in termini di sostenibilità del suo modello per semplificare a un welfare che è ancora molto forte e ha una capacità di regolamentazione molto più efficace che non le altre due aree
Allora che cosa ci dice questo ci dice che come dire il modello europeo può far valere la sua forza relativa in termini di sostenibilità e grazie a questo fare deriva per ridurre il divario tecnologico solo se non si vive in un modello di conflitto cioè gli assetti Geocall leggevo economici non sono un fondati su un conflitto bilaterale se c'è un conflitto bilaterale i punti di forza relativa dell'Europa diventano poco rilevanti se volete
L'Unione europea vive bene si riesce a esprimere il suo soft power ma è in difficoltà di fronte a un conflitto bilaterale che dal punto di vista europeo costituisce nel linguaggio della teoria dei giochi un gioco a somma negativa allora questo che cosa ci porta ci porta a una prima a un primo risultato importante e cioè che
Per l'Unione europea è molto difficile prosperare a livello internazionale se non riesce a tenere insieme un agente esterno un'agenda interna ma il conflitto ucraino
Mette in discussione proprio questa possibilità
Il carattere dirompente per l'Unione europea della invasione russa dell'Ucraina consiste proprio nell'aver rotto questa possibilità di tenere insieme la gente interni agente esterno
Allora io qui come dire con compiendo un errore di comunicazione che Francesco mi come dire sottolineerà per il resto dei miei giorni subito dico che io non cercherò di giustificare questa mia affermazione ma mi sottrarrò a questo compito restringendo il mio gioco il mio oggetto di analisi e quindi invocando le solite questioni di tempo io mi concentrerò soltanto sull'agenda interna friend però una conseguenza dalla interconnessione tra gente sta emergendo interna che è una conseguenza che Sergio e Giovanni già hanno tratto nella loro discussione cioè che oggi la peculiarità della crisi
Bellica in Europa risiede nel fatto che diversamente anche dal sciocchi esogeno della pandemia l'Unione europea non può proseguire nel suo modello produttivo nel suo modello economico un modello economico fondato sulla esportazioni nette come traino della crescita sui bassi costi dell'energia e quindi su una prevalenza dell'industria e dell'industria manifatturiera che trattavano i servizi come fatto ancillare allora queste la novità della agenda Esterna ed è questo che come dire
Ci porta ci giustifica
Nell'operazione che è un po'azzardata metodologicamente di concentrare l'attenzione sull'agenda interna europea e sull'impatto della guerra
Russe in Ucraina rispetto a questa agenda Esterno allora a questo proposito dobbiamo però come dire sfatare un po'di leggende la prima leggenda e che la guerra sia stata la causa delle strozzature dal lato dell'offerta che hanno reso così Complesso alle uscite economica dalla pandemia ci sono dati che ci dicono che certamente lo choc bellico ha temporaneamente peggiorato strozzature dal lato dell'offerta ma queste strozzature preesistevano
Preesistevano e come dire erano presenti e si intensificavano almeno a partire dalla primo secondo trimestre del due mila ventuno
C'è un altro elemento da sfatare che come dire vi faccio vedere in questa banale figura relativa al tasso di inflazione che si che
Lo scoppio della guerra ai confini orientali dell'Unione Europea sia stata la causa di del
Eccessivo il tasso di inflazione nell'area dell'euro non è vero noi abbiamo un tasso di inflazione che incomincia ad aumentare
All'inizio del due mila ventuno il due grafici sono uno il tasso di inflazione generale che la linea blu e l'altro il tasso di inflazione core per così dire
Che la linea rossa voi vedete che il tasso di inflazione generale nell'area dell'euro incomincia a crescere senza discontinuità
Dalla primo trimestre del due mila ventuno e ha luglio del due mila ventuno
Supera il tasso del due per cento che è un tasso rilevante perché il cosiddetto tasso che coincide con la stabilità dei prezzi cioè che
Come dire mostra che la banca centrale e riuscita a perseguire la sua funzione obiettivo bene poi noi vediamo che il tasso di inflazione cresce
In modo drammatico nel secondo nella seconda metà del due mila ventuno e naturalmente poi con la rottura bellica che indicata dalla linea verticale blu
Continua a aumentarle dunque noi abbiamo come dire che
La
Guerra lo scoppio della guerra ai confini orientali dell'Unione Europea almeno due conseguenze accelera un processo inflattivo che era già in atto e come dire prolunga probabilmente nel tempo
Le strozzature dal lato dell'offerta che almeno secondo molte interpretazioni dell'inflazione sono la causa preminente della peculiarità inflattiva dell'area dell'euro dell'unione europea
C'è però un terzo elemento che è interessante sottolineare che come dire smentendo un po'le aspettative prevalenti da parte degli economisti i politologi diranno non è certo come dire una novità questa manufatto normale
Ne abbiamo avuto una forte resilienza una forte capacità di resistenza da parte del area dell'euro
Qui ho distinto perché mi sembra un dato interessante il comportamento della produzione nell'industria quello nei servizi
Voi vedete noi saremmo aspettate che come dire
Innanzitutto non ci fosse stata una non sarebbe stata una reazione così rapido un rimbalzo così rapido dopo la drammatica depressione del primo semestre del due mila venti ma soprattutto forse ci saremmo aspettati che
Una volta
Radicata all'inflazione nell'area dell'euro una volta avviate politiche monetarie restrittive
Con l'aggiunta dello sciocco bellico a febbraio del due mila ventidue ci sarebbe stato un accaduta del dei livelli di attività dell'area dell'euro questo non è avvenuto anzi
Il settore industriale attenuto seppure con una tendenziale stagnazione il settore dei servizi ha continuato a crescere quindi non abbiamo avuto come dire una reazione molto più positiva
Che di quanto ci saremmo aspettati da parte dell'economia dell'area dell'euro quelli su questi sono i fatti allora cosa ne possiamo trarre
In termini di impatto dell'invasione russa dell'Ucraina rispetto a all'Unione Europea e all'area dell'euro benché la prima conseguenza principale non l'abbiamo avuta in termini di politica monetaria
Nel senso che
Del rispetto a questo andamento del tasso di inflazione la reazione della Banca centrale europea è stata quella di considerare la politica la dinamica inflazionistica come un fatto temporaneo indotto da strozzature estemporanea dal lato dell'offerta fino a una Canon è scoppiato la guerra in Ucraina
Le due
Come dire avverte verticali quella io sono un po'dal tonico verde quella blu
Indicano proprio la diversità di atteggiamento da parte del dove man Council della Banca centrale europea
Nella secondo semestre del due mila ventuno nonostante l'impennata inflazionistica la politica monetaria ha continuato ad essere espansiva
Soltanto con lo scoppio della guerra in Ucraina dal marzo del due mila ventidue è iniziata una restrizione della politica monetaria e questa restrizione è stata molto intensa nel senso che potremmo dire che è stata la più intensa
Nella
Da quando esiste l'area dell'euro da quando esiste la Banca centrale europea ma anche in termini storici
Ha dato luogo alla successione di aumenti di tassi dell'interesse di policy e di restrizioni della liquidità immessa nell'economia tra le più drastiche che si ricordino
Nonostante questa politica monetaria così come dire rapidamente restrittiva anche se un po'ritardata non abbiamo avuto questa resistenza da parte dell'andamento economico nell'euro aria allora
La mia implicazione è che
La politica monetaria non vada abbandonata a a se stessa e per giustificarlo vi invito a ragionare molto brevemente perché ormai
Il tempo a mia disposizione sta scadendo su questo grafico questo grafico apparentemente è un po'Complesso ma in realtà
USA concetti molto elementari basta sapere cosa fare cosa corre una curva di domande una curva di offerta per capire questo grafico questo grafico mette in relazione
Il tasso d'inflazione sull'asse verticale e l'output il prodotto interno lordo
Il livello di attività sull'asse orizzontale allora se noi
Idealmente torniamo a luglio del due mila ventuno quando per la prima volta al tasso di inflazione eccede il due per cento noi siamo nel punto a
Grosso modo c'è un'intersezione tra domanda e offerta
Nell'area dell'euro che è compatibile con un tasso di inflazione poco superiore al due per cento e con un livello di attività
Che forse non è proprio quello di pieno utilizzo delle risorse ma come dire che mostra una buona tenuta del sistema economico allora
Cosa accade
Nella seconda metà del due mila ventuno nella seconda metà del due mila ventuno accade che
Lo shock derivante dalle strozzature dal lato dell'offerta al tendono a portare dal punto A al punto B
Questo quindici dice che l'economia non arretra perché non c'è come dire uno spostamento della domanda effettivi della curva di domanda c'è solo un adeguamento a questo aumento dei prezzi
A questo punto la Banca centrale europea lasciata a se stessa cosa può fare non può fare altro che fare quello che ha fatto forse in ritardo stringere la politica monetaria e quindi portarci dal punto b al punto cinque
Che certamente compatibile col due per cento ma che porterebbe a un livello di attività molto inferiore a quello come dire di buon utilizzo delle risorse
La cosa non è avvenuta noi siamo in questo momento in una situazione intermedia tra CIA di però se noi lasciamo la politica monetaria se stessa la politica monetaria non potrà fare altro che continuare a operare per andare al punto c
Ma questo vorrà dire che noi passeremo da una situazione in cui avremo stagnazione un'inflazione ancora troppo elevata rispetto al due per cento a una situazione in cui
Se la politica monetaria sarà efficace arriveremo al due per cento ma con recessione e quindi come dire
Questo è il dilemma che gli economisti etichetta non conobbe come stagflazione
La mia conclusione allora ma e questa è l'inevitabile conseguenza
Del prezzo che dobbiamo tocca pagare in termini di politica economica nell'Unione europea nell'area dell'euro a causa della guerra ai confini orientali Hope
Credo di no io credo che ci sia una via di uscita che quell'appunto di cercare di ritornare in una situazione completamente diversa per le ragioni che ho cercato di espormi
Macché riprende il mezzo tono derivante dalla pandemia qual è stata la grande novità in termini di politica economica europea
Come risposta Allo sciocco pandemico quello di combinare per la prima volta in modo efficace politica monetaria politiche fiscali nazionali e una politica fiscale centralizzata Next Generation New ricorresse giusto sevizie i piani nazionali di riprese resilienza sono come dire
La conseguenza di questa centralizzazione iniziale parziale della politica fiscale
Naturalmente non possiamo pensare che la combinazione che state efficace durante la pandemia sia efficace nel come risposta allo sforzo alla alla alla guerra in Ucraina però il metodo può essere salvaguardato noi non dobbiamo lasciare sola la politica monetaria ma dobbiamo tornare un policy mix
A un policy mix che necessariamente porti avanti da centralizzazione della politica fiscale pur sapendo che dovremmo trovare equilibri delicati fra la sovranità nazionale sulle politiche fiscali e una politica fiscale accentrata e per le ragioni che sono esposte da questo grafico scusate
Che sono esposte da questo grafico non abbiamo bisogno di una politica fiscale che come dire
Anziché spostare la domanda verso una posizione di recessione ci aiuti a spostare l'offerta rispondendo allo Shocking derivante
Dalle strozzature posta endemiche e accentuate dalla crisi dell'energia e dalla crisi della guerra in Ucraina questo si fa con particolari
Forme di beni pubblici europea e quindi la mia conclusione prescrittive in termini di policy europea è tornare un policy mix incentrato sull'appositi Gaffi scale centralizzata che produca beni pubblici europei agenti dal lato dell'offerta grazie
Grazie grazie al la sua analisi chiara e puntuale di quelle che sono le ricadute della guerra in Ucraina sulla politica economica europea questo era l'ultimo panel della giornata
Prima di di salutarci colgo l'occasione per ringraziarvi tutti per la vostra partecipazione interna vostra attenzioni
Grazie per al Master renda comunicazione e marketing politico istituzionale e al master
In giornalismo e comunicazione multimediale per aver organizzato l'evento grazie ai direttori Gianni Riotta Francesco Giorgino decadendo coordinato grazie anche a Massimo Angelini direttore degli Affari Esterni Louis aver collaborato al successo di quest'evento in generale grazie al tutto l'Ufficio di comunicazione ed eventi con Alessia Simione Valentina Scarpa Bonazza
Grazie anche altro centro di ricerca Luisa Falardeau con Giammarco Passerini Federica avulso e ultima ma non per importanza ovviamente anzi tutt'altro grazie alla mia collega Nasica Colozza a cui ora passo la la parola per le conclusioni di questa giornata grazie grazie e Silvia per aver moderato come questo
Questo evento grazie colgo l'occasione per ringraziare il direttore della scuola ugualmente government il professor Giovanni Orsina
E colgo comunque è l'occasione per ringraziare
Tutti quelli che hanno contribuito all'organizzazione quindi tutti i reparti Louis che hanno contribuito all'organizzazione dell'evento primo fra tutti la dottoressa Valentina Milano ringrazio anche la regia lo staff tecnico che ci ha supportato e grazie anche alla agli alunni e l'Associazione numi della School of Government o con il presidente Domenico levai grazie a tutti voi che avete partecipato e arrivederci