Presentazione del libro "L'Italia e l'Europa alla canna del gas" di Igor Boni (Realty Book 2022)

Benissimo siamo qui in nella sede nazionale di
Radicali italiani in compagnia del segretario appunto dire radicali italiani Massimiliano Iervolino
Alla mia sinistra del presidente di radicali italiani alla mia destra Igor Boni oggi in doppia veste che tra un minuto
Specifico e in compagnia di Fabio Martini
Noto
Commentatore politico del quotidiano la Stampa e di cosa parliamo parliamo parliamo di un volume
Di cui appunto Igor Boni in questa doppia veste di presidente dei un'organizzazione politica e autore di volo di di libri
Ha ha pubblicato scritto
Che è uscito a dicembre mi sembrano a dicembre scorso
Ecco il volume
L'Italia e l'Europa alla canna del gas Energia armi propagande propaganda il ricatto di potermi e le risposte dei radicali il volume si avvale anche di una prefazione di Anna Za fesso ma che oggi non è presente fisicamente perché non abita a Roma ma non era presente neanche ieri alla manifestazione
Dinanzi all'ambasciata russa mi sembra per motivi di lavoro per le personalità somma e come se fosse con noi perché sta seguendo le vicende
Ucraine
E anche e anche devo dire sarà seguito con con con compassione con con grande disponibilità anche la realizzazione di questo volume
Prato ammazza presso la possibile seguirla nei suoi commenti e reportage sul sulla guerra in Ucraina anche settimanalmente in una rubrica che va in onda radio radicale il martedì mattina se non ricordo male
Ricordo male no martedì mattina presto prima della rassegna stampa
Il sottoscritto Federico Dattilo impropriamente impropriamente interviene in questa cosa anche un po'fungendo da moderatore impropriamente perché la casa editrice reality book pubblica il volume
Mia come diciamo responsabile editoriale insomma
Fa fa un po'capo me il volume lo lascerò ovviamente presentare a Igor
Commentare a Fabio a Massimiliano Iervolino
L'unica cosa che vorrei che vorrei dire prima di dare il via alla presentazione dibattito che
Questo volume lo dico
Da editore ed è il motivo per cui ho voluto pubblicarlo ma anche da appassionato di politica prima che
Simpatizzante militante radicale in in varie forme per molti anni
E un volume realmente
Centrale circa una una vicenda strategica del del che riguarda l'Europa negli ultimi trent'anni
La chiarezza di esposizione di di Boni la capacità di individuare i temi cruciali di una vicenda
Politica ed economica congiuntamente
Con riflessi internazionali globali la lucidità con cui Gore mette a fuoco
I temi in ballo appunto
Che poi sono va be dispiegherà Luís comunque insomma la dipendenza energetica dell'Europa dal dal dal dalla Russia
Il ruolo della Russia partire dal seconda metà dalla metà degli anni novanta quindi da subito dopo la dissoluzione del regime sovietico
E la lucidità con cui Igor ripercorre tutto questo
Cioè i miei occhi
Importantissima ed è importantissimo sottolineare che questa lucidità non è una lucidità frutto
Del caso non è un lucidità frutto di uno studio compiuto negli ultimi sei mesi o negli ultimi due anni e negli ultimi tre anni è una lucidità che deriva dalla capacità di analisi che i rilievi che i radicali hanno saputo sviluppare appunto sin dal dalla dissoluzione dell'impero sovietico e quindi è e comunque testimonianza di una di una analisi politica che da trent'anni sottolinea dei problemi che le classi politiche le classi dirigenti europee e forse non solo europee in questi trent'anni hanno voluto
Non vedere non so come dire come se ci fosse stata una volontà precisa di occultamento di di alcune verità per motivi economici per motivi politici questo ce lo dirà lo sviluppo successivo certamente è testimonianza di un caso tante volte nella storia accade che qualcuno dica
Che protagonisti di di di fatti storici dicano ama questa cosa non l'avevamo già detta l'avevamo già individuata alle volte si tratta di retorica alle volte si tratta di di forme di così un po'di delirio di onnipotenza o comunque di di divisi di percezioni non corrette dalla realtà ecco questo è uno dei casi in cui
Affrontando tematiche che riguardano un'alunna un arco di tempo abbastanza vasto quindi si può parlare già di storie non di cronaca qualcuno può dire l'avevamo detto e non siamo stati ascoltati
Beh tanto grazie Federico per la presentazione grazie anche per la avverrà
Consentito questo libro di diventare un libro di poterlo oggi presentare
Ma andazzo appeso va nella prefazione scrive una cosa tra le altre cose che scrive molto vera cioè che chi dice l'avevamo detto istintivamente suscita un sentimento di antipatia
Ed è verissimo no dice aver certo voi sapevate o sapevate lo sapevate
Il fatto è che noi non solo l'avevamo detto ne dobbiamo detto ridetto scritto riscritto e su questo tema cioè sulla
Dinamica innescata dalla Presidenza della Federazione russa di Vladimir Putin abbiamo fatto iniziative
A decine e decine in Italia in Europa e perfino a Mosca in Russia e non solo abbiamo previsto tutto ma abbiamo anche provato di indicare delle strade che potessero evitare che le vicende che stiamo vivendo accadessero
Ed effettivamente la cecità
Consapevole direi del diplomazie europee del governo dei governi italiani dei governi europei
Che si sono fatti i cechi nome degli accordi economici in particolare degli accordi sull'energia con la Russia oggi sono sotto gli occhi direi veramente di tutti coloro i quali non vogliono continuare a mantenere la testa sotto la sabbia ma dire che la gran parte se non la totalità delle diplomazie accidentale a finalmente aperto aperto gli occhi
Ieri nella manifestazione che citavi che lo dicevamo prima con con Fabio Martini e è stata una una
Delle poche volte in cui uno finisce una iniziative dice porca miseria stavolta è stata veramente perfetta da tutti i punti di vista tantissima partecipazione
Dal punto di vista numerico
Interventi importantissimi l'ambasciatore ucraina in Italia l'ambasciatore svedese ucraino svedese che è intervenuto dal nostro palco
Enrico Letta Matteo Richetti
Luigi Manconi e poi una sfilza di di di altri interventi molto importanti compresa
Compreso l'intervento molto toccante di una delegazione di russi che sono intervenuti alla manifestazione ieri finendo l'intervento intervento che ridando slavo ucraini di fronte a migliaia di di persone e e il segno che quella consapevolezza sta venendo fuori forte la cosa che mi ha colpito tra le altre di ieri è stata la citazione per moltissime volte da parte di tantissimi interventi della questione Cecenia
Perché lo dico lo dico perché nel mille novecentonovantanove quando Putin è arrivato e ha scatenato la Seconda guerra cecena
Col pretesto di attentati avvenuti che non hanno mai avuto l'onore di trovare chi fosse il colpevole quindi in nome di un colpevole mai trovato si è data la colpa i ceceni si è scatenata una guerra
Quella guerra ha prodotto nelle modalità nei numeri nelle caratteristiche esattamente le cose che abbiamo visto in Ucraina cioè la distruzione totale assoluta di tutte le infrastrutture innanzitutto civili quindi una città grossi rasa al suolo
I numeri di morti si aggirano tra i centocinquanta mila e i trecento mila non sapremo mai qual è il numero giusto ma l'ordine di grandezza e questo quasi tutti civili su una popolazione di poco più di un milione di abitanti quindi una decimazione a tutti gli effetti beh in quegli anni
Davvero da soli ma li posso proprio dirlo rivendicarlo da soli abbiamo denunciato questa vicenda in ogni modo in ogni dove dall'ONU
Con il partito radicale lo ricorda spesso Marco Perduca
Fino a aver portato in Italia il ministro
Della sanità Omar Cambiasso dell'allora legittimo governo di Maskhadov Fo ceceno che ha girato tutta l'Italia tutta l'Europa raccontando cosa succedeva e chiedendo una mano presentavamo un piano di pace
Che lo stesso governo ceceno aveva allora presentato che chiedeva un amministrazione controllata delle Nazioni Unite quindi un ritiro delle truppe delle armi per un ingresso delle Nazioni Unite
E il risultato che non se n'è fatto nulla l'esercito di Putin ha ucciso Maskhadov forte ha massacrato i ceceni ha distrutto la Cecenia e oggi la Cecenia e governata da un macellaio che Ramzan Kadir of che e anche lui esche assorbono al all'onore della cronaca negli un della guerra in Ucraina però la questione cecena e diventata patrimonio di tanti interventi ed è nato tutto dice il germe
In qualche modo maligno di Vladimir Putin nasce proprio dalla questione cecena e nasce dal fatto che le diplomazie europee allora si son girate dall'altra parte hanno proseguito a girarsi dall'altra parte
In più di vent'anni dai bombardamenti in Siria a fianco del macellaio Assad con la distruzione di Aleppo con l'appoggio di di Putin a ad Assad con l'utilizzo delle armi chimiche
Sulla popolazione civile fino all'invasione delle della Georgia due regioni ancora oggi sono nelle mani
Dei russi l'invasione della Crimea nel due mila quattordici la guerra nel don Bassano negli ultimi nel dal due mila quattordici fino ad oggi ecco fino al ventiquattro febbraio due mila ventidue
Tutte le diplomazie europee
In un modo o nell'altro si son voltata dall'altra parte alcuni in particolare gli italiani e i tedeschi non solo si sono voltate dall'altra parte ma hanno attuato delle azioni che io definisco tranquillamente di complicità con Putin
Che hanno condotto la situazione attuale ci sono forze politiche in questo Paese parlo della Lega Di Matteo Salvini Khan un accordo sottoscritto con il partito Russia Unita di Vladimir Putin ancora in vigore e rinnovato a marzo dopo che è scoppiata la guerra
Silvio Berlusconi inutile che ripetiamo cose che sapevo a memoria anche perché lui stesso ci aiuta ricordarcene molto spesso
Ma un po'tutti i governi hanno consegnato nelle mani dell'ENI in particolare dell'ENI di Scaroni
La politica estera di questo Paese che diventata politica energetica che ha consentito Putin di stringere il cappio energetico attorno al collo dell'Europa
Dell'Italia non per niente la nostra copertina in qualche modo rappresenta i gasdotti che vanno a stringere
Con un cappio d'Italia e la Germania
In particolare Putin ha fatto questo in modo razionale c'è ha voluto stringere quel cappio e e non lo vedevamo lo dicevamo lo scrivevamo nel libro nella prima metà del libro c'è un elenco che magari può risultare noioso ma per me è stato fondamentale scrivono non tanto per per con la volontà di comunicavamo proprio perché c'è una frustrazione dopo vent'anni che diciamo scriviamo che questo è l'obiettivo di Putin a un certo punto quando risulta evidente beh almeno uno lo scrive lo mette nero su bianco da possibilità qualcuno di saperlo ma se non altro
Butta fuori quell'energia che ha accumulato e c'è scritto dal novantanove al due mila e ventidue mille volte
Che questo era l'obiettivo di Putin come c'è scritto mille volte la questione la propaganda dell'azione invasiva della propaganda di Mosca nel nostro democrazie
Che ha condizionato ho provato condizionare non sempre c'è riuscito l'elezione dalle questione dell'elezione di Trump in America dalla Breaks Seat dalle elezioni politiche in tutti i Paesi europei
C'è sempre un tentativo fatto con investimenti di milioni milioni milioni di rubli in strutture organizzate dallo Stato
Anche qua perché l'Europa non aperto gli occhi non ha fatto altrettanti investimenti non per una propaganda falsa contrarie ma per provare a disinnescare
Quell'azione di Mosca e quindi per questo armi propaganda Energia sono stati due e tre elementi fondamentali per costruire quello che è accaduto ultima cosa che dico è questa
Pochi giorni prima del ventiquattro di febbraio
In pochissimi credevano che ci sarebbe stata la l'invasione neanche Zaleski lo
Vai dallo ripeteva in continuazione noi eravamo manifestare in quasi tutte le città d'Italia i primi di febbraio eravamo sicuramente a Torino a Roma a mi
L'anno a Perugia Cuneo Napoli a Bologna
A manifestare
Il sostegno all'Ucraina con le stesse cose che abbiamo sentito ieri noi dicevamo prima che iniziasse la guerra contemporaneamente una persona che certamente ha avuto dei meriti che Romano Prodi
E questo viene riportato lui diceva in televisione questo riportato che invece bisognava stringere accordi ancora più stretti con Putin che Putin rappresentava un parte dal fondamentale dal punto di vista dell'energia e quindi lui non credeva assolutamente che sarebbe accaduto quello che è accaduto e diceva queste cose pochi giorni prima una settimana dieci giorni prima
Mille analisti hanno ripetuto le stesse cose eppure annoierà evidente perché abbiamo letto le cose che dice Putin le cose che dice di Udine l'ideologo di Putin e che l'obiettivo distruggere la democrazia distruggere liberalismo distruggere la libertà la libertà di scelta personale le posizioni che Putin rivendica sulla questione sessuale sulla questione la libertà sessuale dell'omosessualità sono collegati finanziamenti che la Russia manda alle organizzazioni
Checché pro che hanno promosso a Verona non eravamo presenti per contro manifestare
Nel mille nel due mila diciannovesimo diciotto diciannove non ricordo bene la data e e tutto quanto un un percorso che si tiene oggi i nodi sono al pettine e per noi oggi la reazione in questo momento non può che essere quello del sostegno all'Ucraina del sostegno alla resistenza ucraina dell'Ucraina lo ignoro Pea e di Putin portato di fronte al Tribunale penale internazionale ed è da un anno su questo stiamo raccogliendo le firme per ora mi fermo qua
Però possiamo anche approfondire gli aspetti legati a la follia di un piano energetico nazionale che per decenni non è mai stato approvato e che noi da anni anche con Massimiliano Iervolino stiamo provando a mettere sul piatto
Per impedire che questo primo intervento di ricorda pone pone sul tappeto temi fondamentali io chiederei al padrone di casa
La sede di dell'organizzazione di cui si è segretario se a questo punto preferisci col proseguire la riflessione o di andare alla parola
Fabio esatto
Anzitutto grazie a all'autore all'editore
Federico sa che io diciamo
Avendo l'interpretazione poco italiana del mio vestito sono sempre restio a partecipare a manifestazioni di partito però questa è la presentazione di un libro
Perché no e concludo quel discorso quel prime riflessione precedente perché penso che occorre sempre tenere una distanza anche magari con le forze politiche alle quali va una una simpatia ma uno deve restare un fenomeno
Interiore mentre invece noi sappiamo che ormai no in televisione assistito
A queste rappresentazioni tra curve e nelle menti
Nel corso delle quali i giornalisti prendono parte sono parte del
Della curva di una delle due curve o delle tre culture bene questa è la presentazione di un libro d'un libro ricco di fatti e di opinioni certificati e quindi è bello giusto esserci e e testimoniare questo che ho appena detto perché noi viviamo in una stagione di
Opinioni soggettive senza onere della prova
Io lo dico perché lo dico è vero no se ci fate caso ormai dell'escussione pubblica è tutta così tutta a dichiarazioni soggettive senza amici senza sentire il bisogno di provarlo ecco questo libro
è un elenco inesorabile di dichiarazioni di eventi di convegni
Che invece testimoniano
La battaglia dei radicali
Nel corso degli anni
Proprio per questo valeva la pena pubblicare questo libro perché
è un documento
Ogni volta che un uso una una un aggettivo un po'importante sente subito che bisogna che usurato no perché oramai tutto è straordinario
Sommo ore un scompare un cantante minore ed è straordinario che esattamente come un grande artista questo è è una DOCUP una documentazione a suo modo eccezionali perché dimostra come sia possibile che una forza
Politica sì articolata anche in associazioni Possa
Denunciare i fatti
Quando accadono
I avere anche una capacità profetica prospettiche nel indicare i problemi che si
Andranno manifestando questa devolvere se dovessi dire io credo che sia l'essenza
Della l'anima dei del del partito radicale delle sue articolazioni da questo punto di vista
Il il libro ricorda un evento che francamente io non non ricordavo
E cioè quando viene assassinata Anna Politkovskaja l'unico esponente politico che si presenta ai ai funerali e Marco Pannella
Ma guardate che questo
Evento io l'ho riletto due-tre volte perché non la prima volta quando Federico mi ha mandato il
Testo diciamo
Tutto due mesi fa
Poi l'ho riletto ieri per perché effettivamente è impressionante la cecità
Della politica la volontaria cecità non volere vedere
Lì in quel momento in quella partecipazione si confermava quello che secondo me ripete l'essenza del dell'anima radicale cioè avere la libertà di capire qui ed ora un evento che altri invece o non vogliono capire o non sanno capire
E segnalare la specificità la gravità di un evento in tempo utile è importantissimo tanto più se accompagnato da una capacità di divisione
E l'altro evento memorabile che Igor segnala
Segnale anche che ricorda opportunamente
L'assassinio
Di
Del giornalista diciamo no non solo di
Di radio radicale
Che avviene esattamente mi nemmeno
No no Antonio Russo ovviamente ecco ora pensate che
Di quelle episodio inquietante
Ne io ho fatto solo un controllo ieri diciamo dei dieci giorni successivi su tutta la la la la stampa italiana
C'è un solo articolo uno solo
Oh ma guardate che è impressionante è veramente impressionante perché magari si può pure dubitare no ma dico in quel momento poi dopo difatti hanno mostrato
è veramente impressione un solo articolo tratto firmato da una collega e Claudia Fusani che già da allora era era la somma dell'allora non è non è anziana però insomma mi ha colpito su Repubblica su Repubblica
Un articolo
Impressionante
E naturalmente
L'aspetto più specifico del libro riguarda appunto il rapporto tra la denuncia
Radicale e il problema della autonomia
Energetiche quindi l'assenza di una qualsiasi strategia da parte degli italiani
Ma
è evidente alla luce di quel che è accaduto che questa assenza non è una un deficit culturale
Ma è qualcosa di più serio di più grave
E poi che nessuno di noi cerca diciamo denunce
Querele diciamo così a gratis io mi limiterò semplicemente
A segnalare le date che giustamente ricorre evidenzia
E cioè nel due mila dodici cioè il sorpasso
Nell'approvvigionamento energetico della della Russia sull'Algeria per quanto riguarda il procedimento italiana e quelli erano gli anni
Dell'ENI di Scaroni e della del Governo Berlusconi
Secondo qualcuno
Così ci teniamo sulle Generali
Secondo qualcuno
Che diciamo
Ha ha ha lavorato ha collaborato strettamente al governo con Berlusconi
Diciamo che la televisione rappresenta una parte importante diciamo della della sua accumulazione ecco e che gas per qualche ragione ma diciamo non necessariamente diciamo illegale rappresenta una una una un
Una introito altrettanto importante magari nel tempo
Ora non più però di fatto c'è una connessione diciamo
Stretta tra Berlusconi
E Putin e d'altra parte lui stesso non come come giustamente
Si diceva non ha fatto mistero no di questa sua simpatia
Se ciò ricorda sesso addirittura è riuscito a dire no che è una un dono un dono di Dio
E quindi quella dipendenza così forte dalla Russia che arrivata appunto quaranta per cento e frutto di una di una scelta in qualche modo
Che meriterebbe una unno un'analisi o non non credo a quello che ho ascoltato da da questo ex collaboratore
E perché sarebbe troppo grande troppo
E tuttavia le e comunque evidente di per sé che c'è un un qualche rapporto spazzato e da questo punto di vista sia consentito un'osservazione
No no ma non sedazione in aggiunta no no
Beh sì c'è giustamente un atteggiamento nel nel libro attrezzato atteggiamento molto critico rispetto alla all'ENI
Che naturalmente
è una delle imprese più importanti della del dopoguerra di di straordinaria efficacia soprattutto nel periodo di Matej che viene evocato retoricamente
A volte o magari anche in modo o proprio e tuttavia l'ENI che ha una sua politica estera in quella fase era oggetto strumento della politica berlusconiana
Io
Sono stato con Romano Prodi in Algeria
Perché lui tentò una operazione invece di diversificazione
Che non andò a buon fine
Alcuni mesi fa gli ho chiesto diciamo in via così confidenziale perché non era oggetto di un'intervista ma perché perché lui aveva stretto un accordo con l'Algeria ulteriore rispetto a quello
Che comunque avevamo che prevedeva una
Un approvvigionamento che passava dalla dalla Sardegna e poi dalla dalla Toscana
E mi ha detto be'evidentemente dopo anche per il governo è stato fatto cadere abbastanza rapidamente come
Come d'uso da quelle parti
E poi ci sono state delle pressioni perché quel tipo di approvvigionamento fosse e frustrato
E in qualche modo chiuso ecco
Per avviarci rapidamente alla conclusione
L'atto contro prova di quello che che sto dicendo e cioè che l'ENI ha una sua politica estera ma anche una forma di ovvia ovvia dipendenza diciamo è dimostrato dal fatto che
Con una rapidità senza eguali in Europa vita l'Italia si è potuta riconvertire ora di Brest è uscito è stato scritto diciamo nella nella no nella
State autunno del ventidue quindi ancora non non si era a completata questa però è stata riconversione vere uscissi ma e questo peggiore a diciamo l'atto di accusa per chi ci ha svenduto a ai russi
Perché evidentemente se sono bastati sei mesi per no non per ribaltare ma insomma per riportarci su su una posizione di quasi equilibrio evidentemente bastava a volerlo
E perché questa avvenuto
Perché le a a aveva ma
Sempre parliamo di uno dei giganti della Repubblica c'è Matteo aveva comunque una ramificazione in diversi Paesi e una produzione propria neanche una partnership e quindi è su stato sufficiente
Al Presidente del Consiglio Draghi fare
Mi è stato raccontato tre quattro telefonate
E si sono aperte delle porte e i tedeschi hanno sofferto assai
Questa presenza
Maggiore degli italiani nel nel sapersi riconvertire
E a proposito dei tedeschi sempre andando per schizzi veloci
Voi avete fatto caso che o
Da quando
Angela Merkel è uscita
Sostanzialmente non ha più parlato fatto una interviste
In Germania da quello che ho potuto percepire da da da da Tedeschi decolli non non c'è una forma di come dire
Di protesta interiore rispetto a a quanto la Germania si è resa dipende e tuttavia questo resterà
Ma
Una macchina seria nella nella no nella
Forse la più importante esattamente chiudo
Perché è un libro di questo tipo
E più che utile e proprio fondamentale perché ogni tanto ci si chiede
Dicono lo fa spesso no spesso insomma in un passaggio dice va be ma insomma questa lezione
Sarà stata utile e be dopo un anno di di guerra noi abbiamo la la constatazione di un fatto abbastanza sbalorditivo
I sostenitori diretti e indiretti di Putin sono sostanze in Italia sono aumentati
E ed è giusto fare anche una considerazione un po'brutale ma che io credo sia vera se ci pensate è vera
Su questa vicenda strategica questa della difesa
Della indipendenza del dell'Ucraina
La classe politica e più avanti della società civile
è incredibile ma è così
Il pargolo Herno il Parlamento non seguono
Gli umori
Peraltro non testati in modo scientifico dell'opinione pubblica ma li precedono
Trainano l'opinione pubblica non la seguono e guardate che questo però non è una cosa secondaria perché noi siamo abituati all'idea che inseguono soprattutto negli ultimi anni no si sintonizza hanno sull'ultimo soffio l'ultimo umore subito come come se come noi ci si utilizziamo su Radio Radicale
Per trovare la sintonia giusta
Io sono
Non un fan di più penso che sia la ma l'eccellenza italiana per quanto riguarda il il il giornalismo
Perché effettivamente ma chiudo la parentesi se no andiamo fuori tema chiudo molto rapidamente per dire cosa
Che ieri c'è stata questa fiaccolata questa manifestazione che è andata effettivamente
Molto bene
Perché tutte quelle persone
Significano qualcosa
E però è incredibile come le persone come diciamo le masse non si siano diciamo mobilitate
Contro
I russi o comunque per per protestare contro non si è quindi fare manifestazioni di di venti trentacinque cento mila persone sotto l'ambasciata
Bussa o
Sempre diciamo manifestazioni genericamente genericamente per la pace allora io vorrei ricordare un precedente
Che naturalmente non è evocato nessuno dimenticato completamente
Alla fine
Degli anni settanta
L'Unione Sovietica
Installò
Dei missili indirizzati perso d'Europa si chiamavano SS venti
Naturalmente diciamo queste entità che spesso viene evocata in termini così negativi l'Occidente si interrogò e pensò che fosse il caso di organizzare una difesa quindi dei dei missili che in qualche modo
In qualche modo fronteggiarsi ero annullasse ero
E non fu semplice il primo che si dichiarò disponibile fu il cancelliere Smith socialdemocratica
Poi
L'Italia
Perché serviva un altro Paese diciamo importante tra quelli fondatori dell'Europa che desse un segnale forte
Con con una certa difficoltà l'Italia
Aderì all'idea di di di realizzare i cosiddetti euromissili
Da quel momento ci furono manifestate milioni di persone
In piazza contro cosa contro gli euromissili
Questo diciamo questo piccolo apologo dice sostanzialmente tutto
In Italia c'è un pacifismo legato anche in modo sincero diciamo a una cultura cattolica diciamo
Pacifismo comunque la guerra e comunque negativa anche se la scatena
Un dittatore come Putin o magari nel passato qualcuno dai dai nomi più e e poi c'è stato
Oggettivamente legittimamente il più grande partito comunista occidentale che ha lasciato una traccia nella in tanti italiani quindi
Ora che in qualche modo in gioco l'Occidente la NATO
Questo criminale
Invasore insomma non si tende in qualche modo a sorridere solidarizzare
Con cosa con una con un pacifismo generico
E tuttavia e chiudo nulla diciamo avviene cioè molte volte qualcosa viene per la prima volta in questo caso abbiamo un precedente enorme che nessuno ricorda ma che secondo me è molto significativo
Non so come ringraziare Fabio per per la per la riflessione che ci ha sottoposto perché insomma
Che dire pur non legato ringraziamento che mi viene in mente dando poi subito la parola Massimiliano e che non può non tornarmene mente ascoltando tutti
Il motivo per il quale da cioè leggerti di lecco da stacco di tempo però il motivo per cui il mio percorso
Da editore Moro da operatore della comunicazione in ambito radiofonico si è incrociato con quello di Fabio Martini est ha un nome e un cognome
E Massimo Bordin che quando quando con con dovremmo pensare a metter su una rubrica
Ti riflessioni politiche per una radio importante romana nel due mila dieci mi mi mi diede indicazioni concrete
Cosa che con alla quale lavora ma insieme a Massimo
Mi segnalò tre quattro nominativi di di giornalisti con i quali lui avrebbe voluto deve confrontarsi questi incontri radiofonici il il primo nome futuro
Evidentemente no va be'settanta non avevo avuto fino ad oggi motivo di dirtelo però evidentemente
Massimo Guidi di comunicazione di giornalismo di giornalismo inteso come disvelamento del la realtà dei fatti qualcosa ne sapeva
Non credo sbagliasse quindi quindi ringrazio lui soprattutto tutto questo la parola Massimiliano Iervolino segretario di Radicali Italiani
Grazie Federico no io riprendo l'intervento che ha fatto Fabio per arrivare
Appunto su cui noi abbiamo anche tentato in questi mesi di fare iniziativa politica
C'è arrivo ora seguendo questo percorso quando è scoppiata la guerra in Ucraina
Il
Ventiquattro febbraio del due mila ventidue
Il giorno dopo molto probabilmente il ministro incisione ecologica di allora Roberto Cingolani
E il ministro e il presidente consiglio di allora Mario Draghi dovevano risolvere un problema enorme che era quello proprio del gas perché
L'anno scorso avevamo una importazione di gas russo che si aggirava sempre intorno al quaranta per cento quindi parliamo di ventinove miliardi di metri cubi la quantità enorme
E quindi fondamentalmente il governo Draghi ha cercato di affrontare quell'emergenza che stava lì proprio perché bastava che Gazprom e quindi Putin e chiudessero il rubinetto
Per mandare un paese al freddo quindi a mo'anche molto abilmente alle alle rivolte
La prima cosa che fece quella che diceva e ricordava Fabio cioè di viaggi in Algeria ma non solo in Algeria tra
Anche scalzi Cingolani e tradì
Cercare del gas poi qui si potrebbe aprire una parentesi mamma facciamo qui o facciamo qui altrimenti poi diventa troppo lunga se passare da un dittatore a Paesi che proprio non sono democratici è una una linea da seguire però non abbiamo tempo per affrontare questa questione però secondo me andrebbe affrontata quindi quella fu la prima cosa
La seconda cosa
Era praticamente di prevedere dei rigassificatori
A Piombino e Ravenna perché gli Stati Uniti non solo gli Stati Uniti potevano fornire all'Italia del gas liquefatto quindi servivano
Il Tres ed i rigassificatori aumentare la produzione di energia tramite rinnovabile quindi sblocca are tutta la questione autorizzativa e poi una quarta cosa
Che non riguardava
Direttamente l'approvvigionamento del gas ma riguardava essenzialmente il prezzo del gas era quello di andare in Europa
E proporre il presta cioè il tetto al prezzo del gas
E io su quest'ultima cosa che mi voglio che voglio soffermarmi perché secondo me ne passa da un po'
Così
Ma passa
In cavalleria
Quando Mario Draghi con il ministro Cingolani vanno in Europa a proporre
E il prezzo del tetto del gas il prezzo del tetto del gas che è governato dal mercato l'Albese Ttf
Era tipo duecento duecentoquaranta euro rispetto ai
Quaranta cinquanta euro del normale
E lì iniziano una serie di riunioni Consiglio europeo i ministri del sezione ecologica di ambiente eccetera eccetera che questa proposta italiana che poi arriverà
Essere reale dopo un mese si immensi in mesi e mesi
Secondo me
Ci deve far ragionare su una cosa
Che quella che abbiamo tentato di dire in questi mesi della inefficacia rispetto a problemi globali dell'Europa intergovernativa
Perché una risposta reale che veniva dall'Italia ma non solo dall'Italia perché poi è stata appoggiata appoggiata da molti Paesi che avrebbe permesso di l'abbassamento dei di del prezzo del gas
Poi abbiamo visto quanti mesi ci sono voluti quei mesi hanno fatto molto hanno fatti morti feriti e perché la bolletta è aumentato a tutti le industrie
Hanno avuto una difficoltà enorme le famiglie hanno avuto una difficoltà enorme c'era il dibattito italiano ma non solo italiano europeo soffoca fondamentalmente sulla sulla proposta italiana di un Prisca papà
E si perdeva tempo si perdeva tempo perché si cercava l'accordo dei ventisette
No circa intanto ribollente aumentava intanto succedeva tutto quello che succedeva
Perché dico questo perché poi quando si è arrivato a risultato perché sono si sono abbassate le bollette del gas si stanno abbassando le bollette gas perché e diminuito drasticamente
Il prezzo il prezzo del di acquisto del gas per tre motivi il primo motivo perché abbiamo avuto un inverno abbastanza mite
Il secondo motivo è perché i Paesi europei hanno comunque
Ha avuto la garanzia dagli Stati Uniti ma non solo di degli Stati Uniti del gas liquido che arrivato in Europa e quindi tramite i i vari rigassificatori
Hanno potuto aprire a un una quantità di gas
Da sostituire a quella a quella russa il terzo motivo è proprio perché c'è stato finalmente e la Commissione europea e l'Europa ammesso un prezzo un tetto al prezzo del gas
Ora se questo non ci porta una serie di una seria riflessione
Su
Il non funzionamento dell'istituzione europea ovvero la lentezza delle istituzioni europee nel momento in cui c'è una crisi globale
Beh se non c'è se se se non ci facciamo un ragionamento in questi casi quand'è che ce lo faccia
Anche la la stessa cosa si potrebbe dire
Del Comité no quando è scoppiato il Covent prima di arrivare all'esperimento del debito comune quindi del Recovery Fund e quindi delle di vari PNR nazionali
Ce ne è passato di tempo meno male che siamo arrivati lì
Però le istituzioni europee per come sono state pensate rispetto a problemi globali vedi la pandemia
E vedi la guerra in Ucraina e quindi tutte la crisi del gas rispondono troppo lentamente e questa risposta troppo lenta e perché c'ha c'è un assetto istituzionale che rispetto a queste a queste problematiche non funziona non funziona perché i raggiunge l'unanimità dei libri devi fare tutte le cose conosciamo invece questi problemi globali
Potrebbero essere affrontati attraverso la federazione europea
E quello è quella è quella la soluzione perché se noi avessimo avuto
Un ministro dell'Energia un ministro dell'economia europea è chiaro che qui i problemi non non andavano troppo per le lunghe ma arrivano delle risposte
Delle risposte immediate
Questo mi andava di dire perché secondo me di tutto quello che è successo manca questo passaggio che è un passaggio
Per noi radicali fondamentale perché comunque facciamo e portiamo avanti la battaglia su gli Stati Uniti d'Europa da tantissimi anni
E anche gli europeisti Chissi accontentano dell'Europa intergovernativa dovrebbero un attimino pensare a quello che è successo negli ultimi anni e magari un
Essere più decisivi sulla questione del federalismo Rupert
Grazie a una simile
Un ulteriore tassello ulteriore tassello indispensabile alla riflessione Igor voi
Fare un po'tirare un po'le fila degli enti di quanto è stato detto mi sembra che sia ma si sia Fabio Massimiliano abbiamo aggiunto ulteriori momenti motivi di di di riflessione
Ma intanto li ringrazio perché son stati riflessione per niente banali molto interessanti
Reso contento qualche modo che libro lì solleciti riflessione che che vanno oltre anche al libro la cosa che voglio aggiungere proprio rispetto la questione energetica e si collegasse le cose che sono state dette da Martini che la Jervolino
Nel libro è riportato più volte
La in qualche modo filastrocca dico di Pannella che racconta che ci dice che c'ha detto mille volte la necessità di un piano energetico nazionale ed europeo
E quindi partendo dalla battaglia sul referendum del nucleare del mille novecentottantasette che non fermava il nucleare ma diciamo toglievano i privilegi a chi ave avesse ospitato centrale nucleare
Pannella diceva quello che conta non è tanto se teniamo uno due tre centrali attive in Italia ma è riuscire a costruire una pianificazione energetica cosa voleva dire voleva dire le cose che oggi in qualche modo hanno compreso tutti cioè diversificare le fonti e per ciascuna fonte diversificare ingressi in questo senso noi con l'ENI di Scaroni quindi diciamo secondo le cose che che diceva Fabio prima
Anzi l'ENI oggi è stato un elemento di di svolta appunto come detto no però allora ne leniscono le è stato un elemento dici altre altri al contrario
Però e noi invece di diversificare ci siamo legati totalmente ad un solo ad una sola fonte energetica di fatto il gas perché gas è diventata la la fonte di gran lunga preponderante per il mix energetico italiano e quindi non era tanto un mix
E in più prendendo il gas
La gran parte del gas arrivava proprio dalla Russia di Vladimir Putin e la stessa cosa ha fatto in qualche modo la Germania di Angela Merkel che ha seguito in qualche modo un po'i nostri stessi errori ma quello che dicevamo allora e che secondo me oggi deve esser fatto
E un ragionamento di pianificazione energetica essenzialmente europea perché è impensabile che ciascuno dei ventisette staterelli da solo trovi il modo di essere autosufficiente
Anche solo rispetto la questione delle della scelta del mix energetico ma occorre una un ragionamento di tipo europeo sfruttando le scelte che sono state fatte fino ad ora
E questo è un po'la sfida che mettiamo in campo che va dietro le cose che diceva Massimiliano cioè la necessità di una federazione europea all'interno del libro ripetuto anche qua mille volte
Questo questo passaggio necessario proviamo a immaginare cosa sarebbe accaduto
In meglio il ventiquattro di febbraio due mila ventidue se di fronte ad un'aggressione di questa potenza da parte di Putin invece di a vere ma croniche va a parlare con Putin in un tavolo lungo quanto il doppio di questo di questa sala
Draghi che telefona Boris Johnson che telefonare e via dicendo ciascuno che cerca di intavolare
Una un dialogo una trattativa comprati MIR Putin ciascuno dei ventisette staterelli invece di avere questa situazione avessimo una politica estera europea una politica di difesa comune europea un esercito europeo
Una diplomazia europea evidente che Putin avrebbe di fronte a qualcosa di molto molto più molto più gradite
Quindi la questione della politica energetica di nuovo che poiché molto collegato alla politica economica perché l'energia e il punto di base per costruire qualsiasi processo
Di sviluppo economico e si lega indissolubilmente a tutte le questioni legate alla politica e alla politica estera
In questo senso la battaglia della Federazione europea
Assolutamente la priorità
Che noi dobbiamo riuscire a conquistare mi verrebbe da dire come altre volte abbiam detto che se non lo comprendiamo adesso dopo la pandemia
E dopo la la creazione di Putin non lo comprenderemo mai ultima cosa che dico che anche qua
Penso sia centrale e che ieri alla manifestazione è venuta fuori
Penso che nel prossimo futuro le avremo
Uno scontro sempre più forte tra le democrazie sgangherate lente
A fare le loro decisioni con tutte le difficoltà
Del fatto che una democrazia poi fa il conto con l'opinione pubblica la questione gli Oro missili è stata molto molto interessante da rubare opere in qualche prossima presentazione perché è un esempio molto molto calzante
E dall'altra parte noi abbiamo Stati totalitari molto diversi tra di loro Putin e più pericoloso per noi che vicino ma immensamente più pericolosa e la Cina
Oppure la questione che accadono in Iran cose molto diverso no da una dittatura comunista d'una teocratica d'una fascista però ciascuna di queste di questi modelli è alternativo
E contrario a qualsiasi tipo di democrazia liberale che preveda la libertà di scelta libertà di informazione da parte dei cittadini lo scontro futuro sarà quello e occorre quella che abbiamo più volte nominato come organizzazione mondiale delle democrazie
Che dovrebbe riuscire a fare fronte comune non per esporta la democrazia ma per difendere intanto la democrazia libertà e per dare sostegno a chiunque in quegli Stati
La democrazia la voglia conquistare e come ho detto ieri in chiusura della manifestazione la libertà dei dissidenti cinesi o di Taiwan o di un corpo delle donne dell'Iran
La possibilità della libertà passa oggi dalla sconfitta di Putin e dalla presa di coscienza dell'Europa che la Realpolitik ogni tanto può anche esser messa da parte è un po'questo il senso credo
Di questo libro che non è un libro di idealisti
Perché i radicali non sono mai stati idealisti
Ma di pragmatici che riescono a guardare magari un po'più in là di domani e di dopodomani
Una scoperta che ho fatto leggendo
Il libro è che nel mille novecentottantanove
Marco Pannella andò a Budapest
Quando c'era ancora il Muro
E c'erano tutti i regimi e comunisti Momo vivi
E fece lì un congresso
In quell'occasione fece discorso sull'autonomia
Energetica del ecco no questo lo dico appunto da da esterno perché è impressionante diciamo la litania che ancora a distanza di anni dalla sua scomparsa dalla insegue lui parti radicali sul fatto che siano diciamo una forza che insegue soltanto i diritti
Diritti civili
Ma ecco quella questa testimonianza ma tante altre ci dicono che i radicali sotto impronta decisiva di Pannella
Hanno diciamo la religione della libertà
E dello stato di diritto che sono diciamo temi molto
Estesi quei e che comunque diciamo racchiudono
Un un senso di di battaglie che continuano e che questo libro testimonia in modo esemplare
Sì lei è singolare che fino ad oggi considerata perduta chiuso perfetta che avrebbe potuto elaborare chiunque di noi radicato in qualche modo no
Io non so se c'è qualche intervento dal pubblico se qualcuno vuol porre qualche quesito
O meno
Si rinuncerebbe settori prego prego
Tanto
No la la la questione ma è uno spunto diciamo di di di di riflessione che viene più da dalla dall'ascolto della che non è un po'anche dalla ricostruzione delle del del libro
Ed è un po'a quello che diceva Massimiliano la questione che volevo porre questa sua giustamente Massimiliano diceva cioè il il problema di una di una debolezza della risposta poté la risposta politica europea della strumentazione quindi a disposizione preso non esce e quindi la risposta è il modello federale
E non il modello intergovernativo quello misto perché adesso siamo in una fase di non vi è anche l'interno governativo ma di di di di fase etico diciamo articolata su alcune cose siamo intergovernativi su alcune cose siamo comunitari quindi effettivamente poi su alcune cose decidiamo di alcune cose
Decideva maggioranza su altre no quindi questo credo che poi sia la debolezza per approvo quello capire anche su che cosa se possiamo attenderci una cosa che valida da tutti il giorno dopo su che cosa
Però sezione scempio un tema e questo dell'Ucraina lo lo pone e c'è un problema di e praticamente dopo come dire duetterà due aspetti
Che vanno in due direzioni diverse la la Russia di Putin quello che è successo il ventiquattro per palpebra io ha costretto pratiche centrali cinque gli altri andare
Dicevamo no Algeria c'è andare al Sud andare verso il Mediterraneo anche adesso no e rilancia il piano Matei è dell'anche dell'attuale governo è quello e nello stesso tempo siamo di fronte invece siamo a e un'Europa in qualche modo attrazione orientale
Perché se abbiamo riscoperto in qualche modo no la i valori occidentali il valore della libertà dello stato di difendere contro l'aggressore l'abbiamo fatto
Perché siamo difendendo addirittura diciamo no a una marca orientale che sta al di fuori dei nostri confini e lo stiamo facendo soprattutto e che questo sarà l'intervista di Prodi lo metteva in evidenza sotto
Pressione del della parte orientale dell'Unione Europea su cui pare appunto anche l'America puntare no i però di mettere in evidenza questo aspetto ora capire come in una i sì sì c'è si bilanciano questi aspetti come si bilancia la possibilità di andare ha un assetto federale che è una sette e come in realtà asili diciamo si deve anche riconoscere con un assetto non federale che ha consentito all'Europa in questo anche di Prodi
Di ampliarsi finali è è un qualcosa che invece perché lui giustamente diceva che cosa sarebbe adesso della Polonia se non fosse dentro europea sarebbe come la la l'Ucraina e questo chiaramente quindi capire in che modo diciamo si riesce a interpretare e a poco me si riesce a interpretare e a gestire questa in qualche modo queste spinte centrifughe abbiamo cercare altrove dobbiamo cercare verso il Mediterraneo e come Italia forse siamo più proiettati storica diciamo geograficamente come c'è una spinta anche politica che viene da da da da quegli altri Paesi questa mi pare che siamo diciamo un tema politico
Per i federalisti per gli europeisti e chiaramente per gli analisti che giustamente non si non si promessa Richard
Martini quindi volevo scusandomi la lunghezza e la confusione volevo opporvi cui diciamo un pochino questa questione cioè come in qualche modo si riesce a a interpretare a gestire come si può fare anche ecco ricchezza di dei degli amici orientali ricchezza della nostra posizione geografica e come queste cose in qualche modo possono essere debbano essere interpretate scusate la lunghezza la confusione
No no tempi perfetti non so se Massimiliano
No capisco la domanda di Marco dopodiché io spero che anche i singoli Stati membri dell'Unione europea
Comprendano che quanto è successo
Durante la pandemia è quanto è successo durante la crisi energetica dovuto all'invasione della Russia in Ucraina
Comprendano che è una un assetto del genere
La funzione
Sinceramente
Poi dopodiché tu affronti assenti anche le parole della Meloni in Parlamento e dice non vogliamo la confederazione non la federazione
E quindi lì ti chiedi tutto qui tutto quello che è accaduto non è servita a nulla io facevo l'esempio del prezzo del tetto del gas
Perché arrivare in ritardo a quella riforma europea cioè arrivare con dieci undici mesi di ritardo vuol dire
Ammazzare in prese vuol dire ammazzare le famiglie italiane che spendono sessanta euro di bolletta e si ritrovano a pagarmi cinquecento allora se non le capiamoci cioè se gli stati membri non capiscono nei momenti di crisi non as
Negri che ma fondamentalmente simmetriche
Ecco che c'è i c'è la necessità di fare un passo in avanti rispetto alla
A a allo stare insieme in Europa io non lo so come sempre come si può fare dopo di che è chiaro quello che dici tu che i Paesi tipo l'Italia guardano più al Mediterraneo dei Paesi più ricchi tali guardano più
Ad altri paesi ad altre ad altri confini mettiamola così e comprendo anche Prodi quando dice ora se i Paesi dell'Est non stavano né alcuni Paesi dell'Est non sa è chiaro che stavano nella stessa difficoltà
Nel delle nella stessa difficoltà dell'Ucraina
Però rispetto al
Al passaggio Polo cioè rispetto al cammino europeo che ci sono stati negli ultimi anni
Forse quella di la crisi dei debiti sovrani quella del due mila undici riguardava solo alcuni Paesi
E quindi ognuno diceva fate fate voi non ci
Non ci interessano a parte la trovi che tutte le questioni però questi su queste sono invece questioni che hanno riguardato i tutti certo chi più chi meno però non riguarda di tutti hanno riguardato tutti ora far finta che non sia successo niente non lo so
Abbiamo di così
Un altro minuto come prima
Fa parte della vostra cultura diciamo il federalismo europeo quindi un pungolo continuo quindi sono totalmente condivisibili le cose che sono state dette
Però di nuovo nella discussione pubblica e ho messo un dato
Enorme
L'Europa ha prodotto diciamo vanno dal lo sforzo
Che iniziano più importante dell'ultimo secolo cioè non stiamo scherzando cioè la il PM RR è un è una cosa straordinaria enorme eccezion soltanto il Piano Marshall che fu probabilmente una delle deve deve trovate più geniali del perdente la storia della storia qualcuno ha detto uno storico ha detto
E quindi
Noi diciamo dobbiamo la voi insomma chi chi chi ci crede dobbiamo essere un pungolo e bene ha fatto da noi Bonino ha ancora ricordare e di intoppo soprattutto della governance
Però
Incredibile come un evento enorme come il PNR R. concettualmente e fattualmente sia considerato sì una cosa abbastanza Uta e tra l'altro
La la la fretta nettamente nettamente più grossa di quella torta e per l'Italia cioè e anche questo è fuori dalla discussione pubblica vale insomma deve no cioè è stato pensato perché proprio l'Italia no non doveva crollare per il bene di tutti e tuttavia sia in prestiti no a fondo perduto l'Italia ecco quella che gode più di tutti
E per questo diciamo la lamentela anti europea che non è propria di cui è di questa sede ma invece l'ambizione il muro quindi smog più maturo gli Appel presente mi fa impazzire perché siamo reduci da un passo avanti enorme
E e tuttavia ulteriori passi avanti sono interdetti proprio da quel quei problemi che segnalante
Io sono d'accordo fa più figli figuriamoci dopodiché anche lì ci siamo arrivati ma ci siamo arrivati con lentezza
Le le nell'esperimento del del debito comune perché fondamentalmente ricoveri fan del primo esperimento di debito comune europeo
Il secondo esperimento sul debito comune europeo di cui si parla in questi giorni sui giornali doveva essere quello per il piano sulla transizione ecologiche sul digitale per rispondere
Al piano americano degli aiuti di Stato tutta quella roba
E su quello purtroppo non c'è l'accordo migliore tutta la polemica riguardante gli aiuti di Stato perché la Germania e la Francia possono possono mettere in campo perché hanno dei più pubblico ridurre
Cioè anche lì noi stiamo visto che è un'Europa intergovernativa attratti come dice Marco e quindi dobbiamo raggiungere un accordo da tutti i ventisette ora da una parte ci sono gli Stati Uniti da d'America che stanno mettendo sul piatto miliardi di euro per la transizione ecologiche la transizione al digitale dall'altra parte abbiamo la Cina che comunque su questo
A una velocità molto maggiore rispetto a quella europea dall'altra parte c'è l'Europa
Che molto probabilmente andrà avanti su queste due questioni molto importanti attraverso delle politiche nazionali chi allo spazio di Bilancio maggiore investe magicamente così
Non funziona
Utilmente e questa due mila quattordici
Ma i dannati
In piazza chi entra c'era un mare di bandi europei un mare c'è quasi più bandi europei che vogliono ucraine contemporaneamente in Italia in particolare non so quali per loro però in Italia
Si apriva una delle stagioni più antieuropeiste mai vista nella da da quando esiste la Comunità europea con l'Unione europea
E e questo abbia fatto notare più volte no perché la paradossale da una parte loro volevano a tutti i costi guardare a Ovest agganciarsi alla alla democrazia che rappresenta l'Europa dall'altra parte non è che ce l'abbiamo
In grande di dirà in maggioranza perché la la l'affidabilità dell'Unione Europea era veramente ai minimi dal punto di vista della dell'opinione pubblica dolci fregava nulla
Le motivazioni se come stanno molto nella politica e in parte dell'informazione che racconta
In modo totalmente distorto la realtà
E in questo l'analisi anche lì radicale
E e centrata
Però lo lo dicevo perché c'era il paradosso noi che siamo dentro di europea siamo stati salvati da tanti punti di vista nota le questioni ambientali che con Massimiliano
Trattiamo molto spesso dalle questioni legate anche a all'economia fino arrivare la questione viene Herrero dove giustamente se l'Italia per di più di duecento miliardi quindi una cosa
Totalmente incredibile dall'altra parte di ucraini ai quali non abbiamo consentito da subito di guardare all'Europa e
Oggi
Subiscono un'aggressione proprio in virtù del fatto che non stanno né l'Unione Europea menta porti polacchi invece quindi è evidente che
L'Unione europea anche per così come e qualcosa di prezioso che non non non si può buttare Riano par anche al nostro interno c'è una delle un dibattito che si è svolto in questi anni
L'Europa sì ma non così cioè me io metterei da parte perché rischi può diventare un po'a slogan è chiaro che l'Unione europea è stato un passaggio fondamentale ed è un passaggio fondamentale ed è fondamentale però e altrettanto chiaro che necessario che quel passaggio sia un po'pezzetto di un percorso che conduce alla Federazione europea come arrivarci eccetto quello e complicato dovessi dire io evidente che ne ragioniamo su appunto magari la Federazione leggera ragionare solo su alcuni macro temi che diventano a livello europeo e magari ragionare su un gruppo di Stati che inizia a mettere in comune delle politiche e nel frattempo cercare di fare avvicinarono mi europea altri tipo l'Ucraina
Uno degli errori che a mio avviso è stato fatto nel passato è lasciare la Turchia fuori da questo percorso che ha fatto sì che la Turchia si radicalizza asse facesse crescere al proprio interno delle spinte
Antidemocratiche che Erdogan rappresenta benissimo che magari dentro la casa comune dell'Unione Europea avrebbero potuto essere condotti in altro modo ma al di là di quello nessuno ha ha la soluzione in tasca però ci serve la consapevolezza di tutti che senza la federazione europea ciascun senza politiche europee una pur cucù un'Europa che diventi un gigante politico non solo economico
Probabilmente non c'è più il futuro anche il in un quadro mondiale dove non esiste più
L'ala protettiva degli Stati Uniti da una parte
I russi dall'altra ma è qualcosa di molto diverso dalla dalla da quello che era la guerra fredda con l'Europa che deve diventare solida altrimenti viene schiacciata tra l'incudine e il martello di altre potenza e questo secondo me è una riflessione che
Va avanti
Anche qua punto ripeto non c'è la bacchetta magica ma c'è la certezza che serve e quindi continueremo a batterci per questo
Bene direi che se non ci sono altri interventi dalla sala si può concludere questa questa presentazione abbiamo abbiamo ragionato di tantissime cose a partire dalla presentazione di un volume che si chiama che si intitola l'Italia e l'Europa alla canna del gas l'autore i Borboni
Sottotitolo energica armi propaganda il risentì ricatto di Putin nelle risposte dei radicali
Con prefazione di ammazza feldspato edizioni sono reali e di pubblico
è rintracciabile ovviamente su tutte le piattaforme on line in ogni libreria se non presente si può ordinare io vorrei solo
Da appassionato di
Oltre che operatore da appassionato di comunicazione perché
Non si diventa editori di libri se non si ha passione questa che non ci si guadagna una lira
Solo è solo la passione così ecco così come non si diventa e non si resta militanti radicali per decenni se non per passione perché non non non si fa carriera e non si fa una lira questo
Questa certificato però una una una sola parola la vorrei spendere proprio
Per Pannella che è stato evocato in vari modi
Mi fa piacere che sia stato molto evocato
Da Fabio Martini appunto giornalista molto attento a non cadere in quel tratto che che caratterizza molto nel giornalismo italiano cioè la partigianeria far di tutte diventare interni al dibattito politico
Pannella è morto avendo come come ultimo
Come ultima battaglia promossa quella del diritto alla conoscenza che è stata la sua la sua passione degli ultimi tre quattro anni di vita
Lo scorso anno c'è stato un passo importante al Consiglio d'Europa che è in arrivo perché si è avuto provo l'incardinamento del diritto la conoscenza come diritto umano
Fondamentale
Ciò è avvenuto grazie all'azione di un antico militante radicale l'assistente di Pannella
Matteo Angioli ma soprattutto l'azione di un deputato allora deputato italiano adesso non riconfermato troppo bravo per essere riconfermato Roberto Rampi
PD il congiuntamente all'azione di di di Sandro Gozi Editalia vivace e
Sul concetto di diritto alla conoscenza realmente si stratifica non so come dire King il percorso politico e culturale radicale intero
Compresa radio radicale compresa l'azione politica di chi chi porta avanti queste cose compresi questi volumi cioè l'idea che non ci si debba rendere alla narrazione
Dei fatti che ci viene
Che ci viene che viene erogata dall'informazione
Diciamo così insomma ufficiale
Quindi quindi pubblicare libri
Ho metterei in piedi iniziative come quella di ieri sera o partecipare a dibattiti semplicemente anche dal da liberi giornalisti è una forma di lotta perché la realtà avvenga conosciuta è cambiata