In ricordo di Antonio Martino

Grazie buongiorno a tutti
Rivolgo un cordiale saluto al vice presidente del Senato
Ai presidenti emeriti della Camera tutte le autorità tanti colleghi Capello fa molto piacere
Rivolgo un particolare saluto alla moglie
Dell'onorevole Martino la signora caro an Eriksson alle figlie Alberta italica e anni PIOT la nipote Pietro Marcellino
E vi ringrazio per essere qui con noi oggi
Alla vigilia del primo anniversario della scomparsa la Camera dei Deputati ricorda Antonio Martino
Protagonista della vita intellettuale e politica italiana degli ultimi decenni
Ricostruendo le le attività poliedrica con il contributo dei relatori che ringrazio e che saluto
Figlio di Gaetano storico esponente del partito liberale e più volte ministro Antonio fu innanzitutto un autorevole economista laureatosi in giurisprudenza all'Università degli studi di Messina si specializzò in economia a Chicago alla scuola monetarista di Milton Friedman il pensatore che più lo influenzò
Da grande economista americano premio Nobel nel mille novecentosettantasei Martino de Rivoli idee che avrebbero segnato il suo percorso intellettuale
La fiducia nella libera iniziativa individuale conto ogni ideale dirigista e statalista
La sferzante critica alle degenerazioni dello stato sociale ed all'assistenzialismo
Il carattere etico e morale prima ancora che politico del liberismo
Tornato in Italia Martino iniziò la carriera accademica nella sua Messina per poi continuato a Roma
Signor primo all'Università degli studi di Roma la Sapienza
E successivamente alla LUISS Guido Carli come fu preside della facoltà di Scienze politiche Vermeer novecentonovantadue al mille novecentonovantaquattro
Dopo aver militato anche lì come il padre del Partito liberale nel mille novecentonovantatré dette vita insieme a Silvio Berlusconi e Forza Italia
Ispirando quella rivoluzione liberale che a suo dire era sempre mancata nel nostro Paese
Deputato dal mille novecentonovantaquattro al due mila diciotto Martino fu ministro nei primi tre governi presieduti da Berlusconi
Degli esteri dal novantaquattro novantacinque e della difesa dal due mila uno due mila e sei
La sua azione si contraddistinse per un rispetto assoluto dei ruoli e delle istituzioni nonché per una convinta fedeltà ai valori dell'atlantismo
Il tratto umano di Martino ne indimenticabile
Sapeva unire al rispetto degli avversari una sferzante critica di quelle che definiva idee cattive
Il rigore e la coerenza dei suoi ragionamenti lo portavano ad assumere a volte posizioni radicali che sapeva per ottemperare con uno una innata propensione alla battuta ironica sarcasmo amaro
Si definiva semplicemente liberale come intitolò uno dei suoi numerosi libri
Essere liberale egli ebbe a dire significa saper essere conservatore quando si tratta di difendere libertà già acquisite e radicali quando si tratta di conquistare spazi di libertà ancora negati
La sua voce anticonformista e al tempo stesso di buon senso e ciò che più ci manca
E anche per questo che gli onori a Moggi la memoria con chi lo conobbe e ne apprezzo le virtù morali e civili grazie mille a tutti
Grazie signor Presidente Fontana
Il mio compito è quello di introdurre il quattro autorevolissimi relatori che ricorderanno il professor Martino
Gianni Letta che nel suo servizio alle istituzioni è stato anche sottosegretario alla presidenza del Consiglio era dunque coordinato politicamente i governi dei quali Antonio Martino è stato membro Raimondo Cubeddu filosofo politico ma anche economista ed epistemologo mi piace ricordare che e anche grazie a lui che in Italia sia introdotto irrobustito lo studio e la conoscenza di Bruno Leoni Leo Strauss
Naturalmente dei protagonisti della scuola austriaca von Hayek e unisex e peraltro verso di Popper Guido Stazzi economista e oggi segretario generale dell'Autorità per la concorrenza ed il mercato ha svolto la medesima funzione per l'autorità delle garanzie nelle comunicazioni è stato capo di gabinetto della Consulta e poi Nicola Porro vicedirettore del Giornale curatore e conduttore di Quarta Repubblica autore di un libro che mi permetto davvero di raccomandare a chiunque
è un ricordo delicato lucido e profondo del professor Martino il Padreterno è liberale per le edizioni pieno allora dottor Letta semi autorizzazione del rally a lei di rompere il ghiaccio con il suo ricordo
Grazie grazie presidente non solo per aver ospitato
Qui alla Camera il ricordo di un protagonista per tanti anni della vita parlamentare
Ma per averne tratteggiato in maniera così sintetica ma così efficace il ricordo non solo la sua figura di protagonista della vita intellettuale e politica italiana come ha detto non solo la sua posizione accademica in economia non solo su carriere universitarie la sua carriera politica ma anche quel tratto umano che lei ha descritto così bene e che per chi la conosciuti gli ha voluto bene
Sembra di rivederlo un gran signore una persona intelligente spumeggiante brillante che amava come lei ha detto la battuta e anche sferzante
Ma sempre nel rispetto delle persone degli avversari in un dialogo sempre stimolante mai banale fantastico una persona di una intelligenza scoppiettante e di una simpatia nonostante il rigore e la coerenza delle sue idee quindi una persona che lei ci ha fatto ripetere assieme e accanto a Karol e alle sue due figlie e per chi avuto con lui un'amicizia di una vita lunga era cominciata prima quella con sua sorella Carla vero Carlo ed Carla sono passato ad Antonio perché quando ho conosciuto Carlo Carla Antonio Sava a Chicago come appunto ha ricordato il presidente Fontana
E ha detto giustamente il presidente è stata una vita straordinaria di un uomo straordinario
Pensate che aveva tredici anni quando ha visto nascere l'Europa a casa sua
Perché suo padre Gaetano Martino mitico personaggio liberale e ministro degli esteri quando in una delle ricorrenti crisi della integrazione del processo di integrazione europea
Che andava avanti e poi si fermava
In una di queste pause quando sembrava tutto compromesso penso
Di invitare
Gli altri cinque ministri degli esteri i suoi colleghi i Paesi fondatori come tutti sapete erano sei a casa sua da Messina
E il primo tre giugno del mille novecentocinquantacinque a casa Martino
A Messina si fosse quella che poi i libri di storia definiscono la conferenza di Messina che rilancio l'integrazione europea
E infatti Antonio Martino aveva quindici anni quando vide suo padre Gaetano quale capo della delegazione italiana firmare in Campidoglio i Trattati di Roma costruiti della comunità economica europea
Ne aveva ventidue gli anni quando si è laureato in giurisprudenza pensate un po'un economista tutti lo consideriamo si è laureato in giurisprudenza ma con una tesi quasi profetica
Perché lui studente di giurisprudenza fece una tesi di laurea su Keynes
E naturalmente food attesi antiche Inesi andavo per tutta la vita Di Martino ha poi testimoniato
Il paradosso è che prese centodieci e lode nonostante il relatore il professor Bruno Iossa forse allora il principali conoscitori ammiratore di John Maynard Keynes
Ma rimase talmente folgorato di fronte alla demolizione di via di Keynes abbia fatto questo giovanissimo studente di giurisprudenza che noi gli nego
La lode
Assieme a centodieci
E aveva ventiquattro anni appena ventiquattro hanno quando vincitore di una borsa di studio importante americana Antonio Martino partì per gli Stati Uniti con l'incoraggiamento del padre che siccome stava male Martino aveva dubbi a partire perché la sua umanità non si è mai smentita e e suo padre gli dissi guarda anch'io dovevo partire per il Paraguay e mio padre e tuo nonno stava male e lui mi disse Pansini perché non mi
Per gli oneri mai senesi intralciato la tua vita è la tua carriera solo perché magari
E lo incoraggiò parti e arrivo a Chicago a quella che il presidente Fontana ricordato la scuola dei Mori Calisti virilmente offre idem
Era partito sapendo dove andava
Ma non immaginava di trovare un personaggio che come voi ha raccontato benissimo
A Nicola Porro che ne ha fatto un libro meraviglioso lo affascinata lo sedusse immediatamente la borsa di studio doveva durare due anni l'unica decise di rimanere perché rimase stregato
Di questo personaggio straordinario che era sì come lei Presidente ha ricordato un premio Nobel dell'economia
Ma chi era un eretico rispetto alla cultura dominante dell'economia di quegli anni perché la pensava esattamente all'opposto di quella che era appunto la cultura egemone forse per questo Martino ne rimase che era uomo sempre di minoranza ne rimase folgorato affascinato sedotto e decise di proseguire
I suoi studi a Chicago divenne l'allievo prediletto di Friedman e il suo più del voto
Sostenitore le sue teorie lì era sempre
Difese sostenute promosse illustrate in tutta la sua vita accademica in quella politica ha detto giustamente lei che lui si lasciò sedurre forse da quell'esaltazione del primato della persona della iniziativa individuale contro il dirigismo e lo statalismo così lei ha detto e gli affetti
In quel libro che lei ha citato semplicemente liberale uno dei tanti libri di Martino scritto nel due mila e quattro e provo Martino che dice quello che lei ha sintetizzato
Il fallimento delle politiche stataliste scriverlo
E dovuto a ragioni non solo tecnico economiche ma ancor prima etichette filosofico ogni società fondata sullo statalismo sia e sto marxista fascista democratico
E destinato a rovinare per il semplice fatto chiese di sporcizia in quanto rassegna ad una oligarchia il potere di imporre regole edilizie sul presupposto che gli individui siano incapaci di badare a se stessi
Di qui la presenza di proteggerli e di soccorrerli colla costrizione
Ecco la costrizione è una cosa che lui non poteva concepire così come non poteva s'tollerare che qualcuno potesse in un nome di chissà quali principi ridurre
O limitare la libertà
Per la quale aveva
Un culto autentico
E a ventotto anni torno a Roma torna in Italia e andò ad insegnare la facoltà di Scienze politiche di Messina
Economia internazionale quella cattedra che poi lo portò alla Sapienza e alla Luiss
Come politica economica soprattutto internazionale che poi ha segnato tutta la sua carriera accademica
Ma a Chicago è nato qui il liberale che Antonio Martino è stato un liberale autentico
Che più liberale di Luino ne ho conosciuto nessuno ne ho conosciuti tanti di liberare a cominciare da Gaetano Martino a suo padre da Carla sorella sua impegnata inchiesta del Partito liberale ed a tutti coloro che prima e dopo Martino che pure iscritto al Partito liberale italiano avevano fatto la storia di quegli anni non ne ho mai trovato uno così convinto così radicali così autenticamente liberale
Come Antonio Martina
Solo Nicola Porro ce lo ha saputo restituire in tutta la sua interezza
Con una
Devozione
Se mi posso permettere che ti fa onore perché traspare da ogni pagine un affetto una considerazione una stima che era assente appunto la devozione perché riconosce che ha dato tanto e lo guarda come un faro Comito comune esempio come un maestro che gli ha insegnato a essere liberale e tante delle battaglie che la Quarta Repubblica risentite fare
Ce n'è un'equa anche nel libro per i residenti e i vaccini la pandemia e sono frutto di quella frequentazione così affettuosa così totale con la quale ha assorbito da Martino quello che a sua volta Martino aveva assorbito da
Da subito al cinema e per tutta la vita a lui queste cose le ha proclamate
Dalla cattedra universitaria dei libri dei giornali
Dei convegni dalle sedi accademiche nazionali e internazionali e in un altro suo libro che si intitola liberalismo quotidiano del due mila otto racconta
Quello che affatto o ha tentato di fare e dice
Erano anni in cui le voci fuori dal coro si contavano sulle dita di una mano tutta la grande stampa la televisione
E gli altri media erano perfettamente allineati al pensiero dominante e quasi tutti auspicavano l'avvento al governo del Partito Comunista Italiano a quell'epoca
Tutti sembravano convinti che l'intervento pubblico fosse una panacea che la crescita della spesa pubblica fosse una scelta imposta da elementari esigenze di solidarietà
Che la tassazione di confisca costituisse la giusta punizione da infliggere i ricchi per i loro peccati
Che lo Stato fosse un gestore
Più sociale e oculato delle imprese private e via farneticando ecco un questore boh farneticando e in questa presentazione che tutto Martino
Cioè quelli Perale ho detto prima di minoranza
Quasi isolato controcorrente che come scrive Nicola Porro
Godeva ad essere controcorrente
Perché la sua posizione non per arroganza elitaria ma per convinzione
Non si piegava alle mode correnti al conformismo imperante alla cultura dominante lui aveva le sue idee ne era convinto
E le proclamava di fronte a chiunque indiano con chiunque
Scontrandosi con chiunque ma senza mai perdere lo ha detto il presidente Fontana il rispetto per gli altri
E guadagnandosi il rispetto perché nonostante la sua posizione così controcorrente anticonformista
Accademicamente abbastanza isolata autoritaria e nonostante la sua predicazione appassionata
Ma appunto controcorrente
L'unica sempre avuto per il prestigio culturale per l'intelligenza che nessuno gli poteva negare e che traspariva da ogni suo intervento nessuno nemmeno tra gli avversari
O i concorrenti gli ha mai negato rispetta
Hanno tutti e sempre riconosciuto dalla sua grandezza di professori di economista di studioso
La sua straordinaria capacità di rendere quei concetti accessibile anche a chi di processi economici
Sapeva poco perché le sue lezioni erano piena di paradossi di provocazioni ma così brillanti così intellettualmente stimolanti
Che erano capaci di far comprendere fenomeni complessi come quelli delle teorie degli High School di Chicago anche a chi inizialmente non arriva il bagaglio economico necessario per comprendere erano fuochi d'artificio le sue lezioni erano piene di battute di aneddoti di ricordi di storie belle che vendevano
E così la sua militanza politica perché era iscritto al Partito liberale ma sempre contro il segretario la segreteria contro la classe dirigente no contro
Aveva una posizione diversa e la sosteneva con la forza delle sue idee e con la capacità della sua oratoria per cui si trovava molto spesso da solo Nicola Porro fa un bellissimo ritratto
Della sua militanza nel Partito liberale italiano allora di Malagodi poi di altissimo di Zanone
Personaggi che io ho frequentato promossi con il più giovane forse hanno sentito ricordare ma che erano quella che era l'élite di quel partito dei Little che il partito liberale dove e Little tra l'élite dell'è lite
Martino aveva una posizione di minoranza ma un giorno Alfredo Biondi altro nostro carissimo amico decise di presentarlo come candidato segretario al congresso del partito nel mille novecentottantotto
E racconta Nicola Porro che Martino si presentò con il suo doppiopetto
Quello con il suo panciotto letti
E fece un famoso appassionato bellissimo discorso
E ricevette tanti applausi che nessun'altro degli oratori aveva ricevuto ma poi pochissimi voti perché naturalmente fu rieletto altissimo quindi anche
Nel partito
Liberale la sua militanza si segno per questa posizione conto corrente anticonformista
Se volete elitaria ma non per arroganza ma solo per convinzione e ed è stato quello che poi ha portato indotte anche nell'esperienza successiva Forza Italia ma sentite che cosa dice
Un suo collega di partito di quegli anni uno di quelli che applaudiva forse
Il discorso delle diete ma poi non l'ho votata però lo rispettava Beppe Facchetti
Propoli sentendo il libro di Nicola Porro
Al quale fa anche qualche piccola contestazione ma amabile dice
Martino era un liberale autentico un gran signore una persona davvero di qualità umane intellettuale fuori del comune
Anche quando era difficile condividere le sue opinioni
Comunque mai semplici e banali avaro forse fin troppo lo scandalo intellettuale e di questo eccesso del prova soprattutto nell'ultima parte della sua vita lo scetticismo sull'Europa
Difficile provare antipatia con un intellettuale controcorrente come Antonio Martino che si che tra le varie attitudini liberale
Sceglie forse
Quella più identitaria la provocazione come frutto ma anche come premessa del dubbio il più sicuro indizio di liberali autentico
E tra le tante cose che belle che Nicola Porro scrive di lui di quel bellissimo libro neo colta una perché mi sembra riassuma la personalità di Martino
Era un uomo che non arriva bisogno di aver gente intorno ed è uno che ci stava comodo nella parte minoritaria della storia era uno a cui la consapevolezza di avere ragione
Confermata giorno dopo giorno Darley evidenze della storia evita i dati dell'economia bastava che avanza
Io non voglio farmi nuovi amici quelli che io mi Bassano e avanzano quindi lo andava a cercare compiacenze come tanti economisti o politici alla moda
Ma diceva e sosteneva le sue idee e furono queste che hanno portato poi lui a confluire nel costituendo nuovo movimento partito di Forza Italia nel novantaquattro per la verità la sua esperienza era cominciata prima il suo avvicinamento non era stato alla politica di
Berlusconi perché ancora non c'è
Il merito è caro di Fedele Confalonieri
Eravamo alla Fininvest comunicazione di cui Fedele Confalonieri era presidente io vicepresidente
E quindi avevamo la comunicazione del gruppo Mediaset
Televisione giornali
E fedele da persona colta quale
Avvertiva il desiderio di dare un contenuto un pochino più di valore diciamo pure intellettuale
Culturale alla comunicazione e alla televisione però penso a un certo momento di radunare un gruppetto di intellettuali portandoli settimanalmente sabato mattina a discutere
Di varia umanità dell'attualità della società
Per scoprirne i fermenti perché aprire le tendenze e portare questo alito più alto di cultura in una televisione commerciale che non si distingueva allora per livello culturale artistico
E il primo fu Antonio Martino che io gli presentare e Pucci Pio Marconi don Gianni Baget Bozzo Alberto Martinelli più tardi Giuliano urbano e facevamo queste belle discussioni apparentemente senza un oggetto preciso confine determinato
Quando lo seppe Silvio Berlusconi disse va perché bendate qualche volta una scheggia di quello che il risultato delle vostre discussioni
E quando Silvio Peroni prese l'abitudine il sabato pomeriggio di
Riunire ad Arcore tutti i direttori dirette e di telegiornali delle sue televisioni pensò che quelle schede potessero essere utili perché la discussione potesse avere un respiro più alto
E quando vide quelle schede e capi che erano molto utili diseducativa perché invece delle schede non mi portate qui Martino
Martinelli Pio Marconi e quindi cominciamo a fare le riunioni da Berlusconi
Il coordinatore di questo piccolo cenacolo messo su da è un concorrente di Porro perché Paolo Del Debbio che era allora un brillante intellettuale che lavorava alla Fininvest Mediaset
E sentite come racconta quell'esperienza
Descrive tante bellissime cose non posso leggerla tutta ma dice a un certo punto
Credo che quegli incontri Berlusconi abbia preso più appunti che durante tutti i corsi universitari che ha frequentato Martino di volta in volta illustrava le storture dell'economia italiana e i rimedi liberali
Dopo di che finita l'esposizione Berlusconi praticamente sempre
Ripeteva i concetti che aveva assorbito da Martino e lo faceva così bene chi lo conosce sa che basta dirgli una cosa la trattiene e la ripete che una volta Martino disse alla fine dell'esposizione Berlusconi a partire lo stesso si rivolse a Luigi visse grazie Silvio
Ho finalmente capito quello che ti avevo prima spiega
Risate generali infatti fa
Firmato Lolli in quel cenacolo culturale forse
La volontà prima della decisione poi di Berlusconi di scendere in campo come allora si disse
Perché Martino gli aveva settimana dopo settimana illustrando gli le storture dell'Italia e i rimedi liberali
Fatto capire
Che una rivoluzione liberale era necessaria per riportare questo Paese in linea con l'Europa fargli riprendere la strada dello sviluppo
E che una rivoluzione liberale che quel piccolo partito liberale sempre elitario sempre confidato tra il due e il sette per cento del settantatré unificato
Lampo di che Martino riconosceva a Malagodi quando combatte il centrosinistra e invece poteva forse essere utile e possibile
Con un partito liberale di massa attuale Martino credevo potesse e dovesse diventare Forza Italia
E non è un caso
Che da quelle conversazioni da quel senatore nacque Forza Italia e Martino e la tessera numero due di Forza Italia dapprima era Silvio Berlusconi la sua era come è giusto che fosse la seconda
Poi Antonio Martino negli anni è rimasto deluso
Di una mancata rivoluzione liberale o di una impossibilità o incapacità di realizzarla fino in fondo perché lui era rimasto sempre legato in maniera totale
Radicale a quel modello senza compromessi
Senza indulgenze senza strappi senza rinunci perché lui era
La coerenza fatta persona il rigore fatta persona anche se poi sapeva porgere quel rigore e quella coerenza con il sorriso con la battuta con a chi sfrontata qualche volta sempre deliziosa condita con mille al netto dei quindi quella cultura liberale di quell'autentico liberale e anticonformista che ritroverete in Maryland deliziosa nel libro di Nicola Porro perché ed è scritto non solo con quella simpatia con quella sintonia con quella devozione che ho detto prima pittura Mania brillantissima tanto brillante sul video tanto brillante nel racconto
Basta leggere le prime pagine
Quando fece l'esperienza di portavoce di Martino Martino per la prima volta ministro degli esseri alla Farnesina dove arriva
Sull'onda di una tradizione familiare lui scelse di andare agli Esteri perorare suo padre
Perché tutti pensavano di Martina potesse e dovesse fare il ministro dell'economia nel novantaquattro quando Berlusconi vinse le elezioni lui invece chiese di andare all'estero perché
Voleva ripercorrere la strada illustrata così bene da suo padre e si porto un giovanissimo un ragazzo Nicola Porro
Col quale frequentava un giornale liberale l'opinione e del quale aveva apprezzato le qualità
Lo fece chiamare con sorpresa
Di Porro che racconta il suo arrivo alla Farnesina con gli ambasciatori un po'sorpresi di tanta disinvoltura anche le stive che racconta degli episodi bellissimi
Se una piccola ammenda pagina sedici perché fisiche al G7 da un refuso al G7 di Napoli
Che fu il primo appuntamento internazionale pochi
Settimane dopo la costituzione del governo Berlusconi organizzò Martino fece Bassolino ripulire la città e il rese imperdonabile
Via Caracciolo era forse pedonabile non perdonabile che va scherzo Kenzo dire soltanto con quanto diletto e quant'altro è un'azione abbia letto il libro di Porro il quale per descrivere fa capire
Quanto fosse alto il tasso di liberalità di Antonio Martino a pagina centotredici guardate dall'inizio e bellissimo perché gli spiega come illiberale vero rimane sempre liberale che si nelle congiunture del tempo nelle pieghe della storia può apparire qualcosa di diverso il disegno
Mio padre Gaetano sembrava di sinistra rispetto sono no
Io posso sembrare di sinistra rispetto a mio padre a mio padre ma tutti e tre nonno padre e figlio siamo come te liberali al cento per cento
E la storia che muta e fa sembrare diversa la prospettiva che il fattore che quando mio nonno faceva il liberale la spesa pubblica era
Al trenta per cento desistere al trenta per cento
Il quadro faceva mio padre una cinquanta mi sembra quando lo facevo io forse mio figlio Pietro diventerà un rivoluzionario barricadero perché se continua così
Quindi faceva non sono una lezione chi liberismo ma anche di economia e di economia politica anche in un esempio che sembrava apparentemente banale è stato un personaggio straordinario che ha servito le istituzioni che alla riconoscenza di tutti quelli che lo hanno seguito come noi di tutti quelli che sono stati i suoi compagni di viaggio ma che ha meritato il rispetto
L'ammirazione il riconoscimento del ricordo anche di tutti quelli che gli erano avverte che erano contrarie le sue teorie ma nei riconoscevano l'altezza d'ingegno
La serietà degli intenti la coerenza e la disponibilità al bene comune ecco perché Presidente votano la ringraziamo per avere aperto le porte della Camera ricordo Di Martino
E mi piace
Ricordare le parole con le quali un economista come lui ma che non la pensava come lumini un allievo di caffè il mitico professor casse le cui teorie Martino ferocemente contestava come Nicola Porro più potrà spiegare Mario Draghi
Figlio di una cultura economica diversa da quella di Martino
Ha detto il giorno che purtroppo Antonio ci ha lasciato
Antonio Martino dice Gerhard RAI
Però era un profondo conoscitore del pensiero liberale ha portato i suoi valori e la sua visione del mondo al senso della vita intellettuale politica e istituzionale italiana
Ministro degli affari esteri e della difesa si è speso incessantemente per rafforzare i legami transatlantici dell'Italia e per anticipare l'abolizione della leva militare
Asservito l'Italia egregiamente grazie Antonio grazie caro
Grazie dottor Letta per questo ricordo così caldo così a fuoco così nitido e mi permette anche di fare due piccole cose la prima ci tengo particolarmente evocando uno dei libri di Antonio Martino semplicemente liberale
Edito da Liberilibri mi permette di ricordare un'altra persona che ci ha lasciato da poco l'editore Aldo Canovari che con tanto coraggio e tanta generosità consentito qualche jet sia italiani di conoscere classici del pensiero liberale e libertà e la seconda cosa sto per dare la parola al professor Cubeddu romperà o al protocollo il presidente Fontana potrà rimproverarmi ma desidero ringraziare proprio lei Presidente per questo evento perché consentitemi un una punta di amarezza quando il cinque marzo scorso il professor Martino ci lascio
Nei giorni successivi ci fu certamente molto rispetto
Ma anche molta alla inizia in ogni sede istituzionale e presso i maggiori media italiani in un Paese in cui cioè quasi un feticismo delle ricorrenze eccetera in un Paese in cui non ci si fa mancare mai di ricordo di ogni sospiro
Degli intellettuali comunisti diventi ho vissuti ex neo posto per Antonio Martino c'è stata molta perizia e questo evento di oggi signor Presidente un'ora la Camera dei deputati
A mio personale avviso stiamo quando di uno dei più importanti intellettuali italiane degli ultimi cinquanta settanta anni per distacco dell'intellettuale liberale
Più importante chiedo proprio al professor Cubeddu di illustrare la compattezza
Del pensiero del professor Martino la sua visione la prego
Grazie signor presidente grazie a tutti voi grazie caro Alberta Eric
E dopo quello che è stato detto del Presidente ed al dottor letta verrebbe da dire che c'è poco da aggiungere qualcosa da aggiungere come si sa c'è sempre e io forse sono anche la persona meno indicata perché la persona che da un punto di vista quantitativo quantità di incontri dello sconosciuto di meno e l'ho frequentato di meno ci sentivamo siamo visti poche volte l'ultima volta che ci siamo visti è stato per me è una circostanza commovente perché in occasione del mio abbandono DNA consegnato in pensione sostanzialmente per farla breve
Avevo fatto un piccolo incontro tra amici tra amici liberali
E con mia grande sorpresa Antonino Recca son voluti venire è stato per me
Un grandissimo un grandissimo onore una cosa che né io né la mia famiglia e dimenticheremo dimenticheremo mai
E la prima cosa che feci fu presentare Antonio Martino a mio nipotino che aveva cinque anni di guerra e se no non non capisci nulla però poi quando sarà il più grande ti ricorderò corretti conti stai parlando ma l'unica interessato il cagnolino della signora Carla
Pazienza
Ci sentivamo poco dicevo sentivamo per telefono rigorosamente dopo le cinque e ogni volta anche se erano passati dei mesi sembrava adesso iniziare dir iniziare un discorso un discorso che ci aveva portato a una forza su quello che chiamo una sorta di esemplificazione
Di quello che nei circoli accademici culturali e liberali viene letto come il paradosso dice non si riesce a capire come mai ICI Caldiani e gli austriaci pur partendo da presupposti culturali filosofici epistemologia ICI
E così diversi in politica padano tanto d'accordo
E così era per Antonio a cui aggiungiamo triplica siciliane glielo sardo quindi eravamo un un siciliano circadiano in sardo osteria con comunque andavamo andavamo perfettamente d'accordo e certe su questo ci scherzavamo ci ironizzava amo
Perché è una delle grandi doti di Antonioni tanto diceva Antonio tra Chieti
Trentini ti perché perché poi finiva anche per essere
Ironico nel cauto ironico e talvolta anche sarcastico nei confronti di se stesso e questo quando si è in pubblico non è poca cosa non è una cosa che sta bene almeno dal punto di vista accademico alle persone
Gli accademici in genere sono poco attenti all'ironia prendono tutto seriamente non riescono a cogliere certe cose
Così la sua famosa battuta dice io sono una a un venditore ambulante di leghe seconda ma era rimonta seste scherzava su se stessa non è una cosa non era una cosa vera
Non è una cosa vera perché a guardare la sua produzione ebbene io insomma questo un po'l'ho visto perché e l'ho aiutato
A a scrivere quei due libri che sono stati ricordati semplicemente liberale e liberalismo quotidiano suggerendogli delle delle cose Paul Louie ha rivisto visto rivisto e via di seguito però le sue cose le sue cose di ho viste
Ma prima di passare suo cose soprattutto era una storia anche accademiche di cui poi parleranno specialista io pozzo dicevo a mia mi intendo di economia austriaca ma non di altro
Però c'è qualcosa da dire al riguardo al suo al suo liberalismo ed è anche qualcosa da cui vorrei prendere le mosse da quelli che erano le storielle gli aneddoti fa molti aneddoti di Antonio Martino quelli sempre quelli talvolta ricorrenti è vero c'era sempre qualcosa di nuovo io bisognerebbe fare un'antologia Nicola
Di tutte di tutte queste detto questi questi racconti
E questi tutto questo poteva apparire qualcosa in cui era un
Nella Antonio era avevamo un non era intellettualmente modesto no però aveva una modestia intellettuale nel senso che siccome conosceva i classici
Ecco siccome conosceva i classici segni conosceva abbastanza bene
Era abbastanza era ugualmente e sincero e dire ecco a questo punto è inutile che io aggiunga qualcosa c'è già quel bell'esempio quella bella frase di Adam Smith e di Milton Friedman di questo e di quest'altro perché a un certo punto
Non ricorrere a questo che illustra foto pensava lui meglio di quanto abbia detto io e queste è una e la scelta di questi anni ridotti era sempre una scelta ah grazie attivissima no sempre pertinente e in cui a un certo punto il discorso che ai per l'IPO in certi momenti cercava di di tentava o o o scivolava verso il tecnicismo si illuminava
Con questi con questi esempi ma questi esempi la facilità con cui gli venivano anche nel discorrere novizio
Debba prepararsi un pubblico l'uditorio più o meno
Più o meno colto uno si preparasse ne mette due insieme c'è mezzo Hadad mezz'ora per mezz'ora bastano tre
Per un'ora ce ne vogliono cinque quindi vedi preparo mi dimetto lì e via di seguito no questi gli venivano spontaneamente quando arrivava a un certo punto anche nelle conversazioni private Zaccardo c'era e io ci stavo così male
Perché se li ricordava perfettamente
Perfettamente io invece non mi ricordo mai non mi ricordo mi ricordo mai mi vengono sempre in maniera confusa vedete se questo mi dava una certa davano e certamente avrà certo invidia ora
Però questo voglio dire questo una cosa più seria
Questo fatto di questa facilità
Di ricorrenza di queste di questi
Di questi esempi di questi
Esempi esempi dimostra che cosa che lui di la letteratura economica liberale
Perché poi è abbastanza difficile distinguere tra letteratura politica liberare Literature Cardilli grandi liberali sono stati contemporaneamente grandi economisti e grandi pensatori politici lui
La possiede infatti la possedeva no e questo era qualche era una parte della sua cultura liberale che sente aggrava con un'altra Antonio Martino veniva come è stato ricordato da una famiglia li
Gherardo illustre illustre una famiglia a che apparteneva alta aristocrazia della tradizione liberale italiana ma di quella
Congrega o di quell'associazione che era il partito liberale di allora che pure aveva le sue dinastie destò aristocrazie scelse di non far parte
Di non far parte importando nella storia del liberalismo italiano un'altra visione del liberalismo che era
Quella visione che delibera in quella concezione scientifica profondamente scientifica del liberalismo che lui aveva preso negli anni di studi universitari inabilità per un verso
Ma che aveva ha preso direttamente dalle fonti in quell'altra sua grande esperienza e di cui purtroppo non ha voluto mai parlare approfonditamente che era la sua partecipazione alla Montpellier Renzo salti
Non dimentichiamo che Antonio Martino è stato il secondo presidente italiano della Montpellier denso Saiti il primo fu Bruno Leoni che stette inni in carica
Sei mesi perché poi modi il secondo fu Antonio Martino
Questo fatto qua che lui non ha mai voluto raccontare neanche pubblicamente quasi commenta Antonio ma ma possibile che è anzitutto un punto
Quando ti criticano perché c'è poi c'era quel Modigliani che era particolarmente astioso dei suoi nei suoi connesso ai confronti eh dico ma Antonio dico ma è possibile che tu a un certo punto non dica di ragazzi miei dico ma io
Sono un economista no tratta a tratti un po'il pallone alto incisi
Ammonta che ne so Saiti io sono stato eletto presidente e in in in contrapposizione a Gary Becker
Pica a non lo so facce non voglio fare nomi
No è anzitutto Pontedassio uno sceglierne al posto di Gary Becker con una singolare inversione in cui il suo maestro Friedemann appoggiava dire il venti per e Antonio era invece appoggiato
Da da da Deng James più canali grande amico di un altro personaggio che andrebbe che andrebbe ricordato
Vero è stato Francesco Forte Francesco Forte quello che io ritengo il più grande economista italiano del dopoguerra ma comunque lasciamo stare
è allora il qualcosa ci sarà non è che io vada a raccontare a Gary Becker reali più canali a chi c'era allora e chi c'era ancora l'ammontare society
Delle barzellette queste mi prendono sul serio gli voltano perché mi votano contropiedi becca e perché io sto a raccontare le barzellette le storie ma stiamo scherzando
Non è questo però Luís su questa cosa qua non aveva mai non ci aveva mai detto molto eh
Però questi scritti c'erano io me ne sono me ne sono accorto quando lui mi disse allora vediamo un po'vedi un po'suggerisce di qualcosa negli studi scientifici io vengo attinto a che cosa
Avevo attinto alla sua raccolta di studi scientifici che è stata pubblicata
Dalla liberti fans la libertà di found la rivolta del pensiero del pensiero liberale è contemporaneo è curiosamente ritorna una certa analogia e che poi ci sta ci sarà di cui parlerò anche del di una terza
Il libro di degli studi di un teoria monetaria di Antonio Martino è stato pubblicato inglese in inglese
Dalla leader che fa ed è lungo il secondo studio il secondo italiano che compare in quel catalogo il primo curiosamente ritorna la cosa
Fu di nuovo fu di nuovo Bruno leoni che li li ho dove che ripubblicò nel novantuno Frigo ente locale
Insomma anche lì essere inseriti in questa collana non è non è cosa non è cosa da poco non è cosa da poco
Laterza di queste di queste di queste circostanze e c'è illustrato ci vuole ci serve un po'per entrare nel discorso su quella che era la teoria politica di martire è è la materia politica una filosofia politica
Beh filosofia politica forse forse troppo in termini scientifici perché insomma quando si parla della grandezza di un personaggio da un punto di vista storico bisogna essere anche storicamente Antonio non era un filosofo politico era uno che aveva una grandissima
Preparazione una grandissima cultura ma non aveva quella che è la caratteristica della filosofia politica fare una visita e scrivere una visione sistematica della politica per certi versi era come Berto e no anche ed un bel piatto non aveva mai scritto un trattato sistematico però da tutto ed i suoi discorsi
Da tutti i suoi discorsi traspariva una visione che ho completa della politica purtroppo Berto e non l'ha scritto n anche Antonio l'avrebbe la scritta forse avrebbe fatto bene a dedicarci sì
Da un punto di vista storico anche perché tutto quel suo patrimonio di conoscenze che è rarissimo
Io penso di aver frequentato tanto della letteratura dei pensatori liberali però lui conosceva di più ne conosceva di più perché c'erano degli autori che io no non conosco perché aveva letto tutto e false
Chi sa se se se avesse
Avuto più tempo forse avrebbe anche scritto qualcosa no la sua la tradizione liberale secondo secondo Antonio Martino ma quello che è interessante
è che in questa in questo modo e si delinea un qualcosa di originale anche in questo caso di analogo con Bruno Leoni Bruno Leoni scrive credo metterò ed è un libro così estraneo
Alla tradizione liberale italiana che Bruno Leoni chiesti lo scrive non lo scrive e neanche glielo assemblano nel sessantuno viene pubblicata viene tradotto in italiano sempre datano vari
Sempre curate come la cura somma pubblicato da Canovari solo nel mille novecentonovantacinque e andammo ti ricordi a a Pavia a presentarlo e dove Leonis dovrebbe Antonio fece un bellissimo un bellissimo discorso ecco ecco anche quello di Antonio pur essendo radicato in una tradizione non solo culturale
Eh ma anche familiari liberale era un liberalismo che non aveva a che fare con la tradizione italiana anzitutto perché le caratteristiche possiamo descrivere in questo modo da una parte c'è la grande
Innovazione metodologica anzitutto l'economia delle all'economia positiva di di di Milton Friedman che è del cinquanta che è del cinquantasei successivamente gli scritti di Milton Friedman che delineano quella che
La filosofia economica filosofia sociale della scuola di Chicago ora teniamo ben presente una cosa teniamo ben presente che tutta l'ultima parte del dici delle del ventesimo secolo il negli ultimi venticinque anni sono stati caratterizzati
Da quella che è una preminenza a livello mondiale della cultura di della cultura economica digitali
No
Noi pensiamo e sappiamo benissimo che Ronald cose e sta cento non erano circadiano vastissima insomma non entriamo in questi particolari anche se lasciamo perdere tutta questa cosa però è stato l'autore più citato è una letteratura sulle scelte sociali negli ultimi venticinque anni del Novecento
Allora come che Antonio fu l'unico insieme a Franco Romani per certi versi a Domenico da Empoli
Per altri a Ritossa un po'meno
A importare ecco estivo nuovi modelli di liberalismo che si erano imposti Ino nell'Oltreoceano è che erano diventati preponderanti nella tradizione
Economica del
E occidentale
Il modello era il modello monetarista
Di di di di di di di di Friedman e della sua scuola la il come l'acqua e il cui da cui poi si collegava con una serie di conseguenze e da un punto di vista di politiche sociali e anche di pensiero politico è che vi Friedemann aveva espresso nei libri qualità quali quello bellissimo
Scritto in collaborazione con la moglie con la moglie Rosa allora Antonio e questi aut che questi altri personaggi che ho citato
Più Francesco Forte anche in cercano di importare in Italia si è la teoria delle scelte pubbliche ed emotivo dell'ordine di Buccaneer Franco Romani il modello il modello di di di di di Kosovo
Latteri prima si inizia a parlare di teoria dei costi di transazione e tutte queste case moneta di Isma'le applicazioni del monetari ISO è quale fu la reazione
La reazione anche da parte degli stessi liberali fu una reazione incomprensibile questi continua lei vanno continuate a parlare di del dibattito Croce in altri liberalismo liberista una cosa allucinante
Una cosa allucinante in cui e sostanzialmente era Antonio rimaneva perplesso io rimango ancora perplesso se non irritato dico abbiamo dei modelli
Dei modelli che sono da un punto di vista teorico molto più fondati perché un austriaco
Come si son sardo si ovviamente
Non professori Pisano però Austrian eccome formazione culturale
Può avere molto da dire su quelle che sono i presupposti teorici o filosofici
Della scuola monetarista ma questa è un'altra cosa di fatto da un punto di vista politico abbiamo un modello in cui tutta la teoria della scelta pubblica va bene dico siamo liberati
Ogni tanto con Antonio Antonio Vice amara il mondo dice ma secondo te questi libertaria hanno ragione hanno hanno hanno hanno ragione il libertaria se americani io era un po'come Luca anche lui era un po'ero un po'diffidente però insomma va bene eravamo convinti sostanzialmente di qualcosa di fondi fondamentale che purtroppo purtroppo sottolineo purtroppo di scelte pubbliche non si può fare a meno
E siccome si può non se ne può fare a meno o almeno la scienza
La filosofia politica la scienza economica non è arrivata ancora al punto di dire va be'di scelte pubbliche si può fare a meno le scelte pubblica sono potreste ugualmente
Fatte dal mercato come ma son tutte cose complicate su cui non voglio intrattenere implicano problemi di tempo di tempistica che Antonio e di tempi che Antonio sapeva sapeva molto bene
Purtroppo il se non se ne può fare a meno cerchiamo almeno di fare le due cose di ridurre drastica
Mi avvio la sera mi avvio
Sensi facciamo almeno due cose cerchiamo di ridurre e cerchiamo di farle con gli stessi criteri possibilmente con gli stessi criteri di razionalità in cui
Funzionerebbe un mercato è così come era stato teorizzato dalla Scuola di Chicago eccetera eccetera quindi insomma idea di fondo da un punto di vista politico a rapportare questo modello
Di liberali da cui consentivano delle delle implicazioni per la teoria liberale ed ha come consentiva qualcosa nel liberalismo italiano di metterlo nel liberalismo italiano la reazione non ci fu
La reazione fu per un verso quella dei liberali che osteggia Abano salvo qualcuno perché poi le cose si dirà variano insomma il fatto che queste idee avessero contagiato un giovane sveglio e brillante come Nicola Porro la dice qualcosa perché quando i giovani andavano a sentire queste cose arrestavano coltivati
Restavano coltivate le stavano colpiti colpiti & eccelle nelle vecchie gerarchia erano molto ostili a questo era un liberalismo
Estremisti cos'è per la solita cosa dell'estremismo eccetera eccetera dall'altra parte ci fu anche una reazione degli economisti i quali per certi versi nel ex DS passerà sostanzialmente a livello ecologico la mia teorica diventerà se mainstream
è invece al secondo punto veniva ridotto in italiano dice Martino così una persona un po'strana dice delle cose dette erano cose sostanzialmente contro quella che era l'economia decollo mia keynesiano è stato del ricordato Iossa personaggio Julio voleva delle copiosa
Faceva delle cose diceva delle cose un po'così stravaganti
E c'erano anche altri che erano più o meno la stessa linea però insomma queste è stato e io penso che questo sia il punto in cui bisogna ripartire per ricostruire quell'attestato l'impatto di Antonio Martino economista
E e e e pensatore politico nella nostra cultura e civile nel senso nel senso più ampio grazie per l'attenzione
Grazie ancora al professor Cubeddu anche dato la dimensione provinciale dei critici Di Martino o diciamo molti critici Di Martino e ora l'economista professor Guido sparsi sul pensiero liberale liberista e libertario del professor Martino anche lui chiedo una testimonianza
Altro che provocazioni su una visione compatta diffidenza verso il big allarmante forse proprio nei confronti del gravemente
Compressione della sfera della decisione pubblica allargamento della sfera della decisione privata e anche diffidenza verso una deriva super stataliste costruttivista del non europea mappe
Grazie grazie al Presidente Fontana
Alla famiglia la signora Carla le file per il il graditissimo invito ma io incontrai Antonio Martino per la prima volta nel mille novecentosettantanove la facoltà di Scienze politiche della Sapienza proprio in quell'anno aveva iniziato il suo corso di Storia e politica monetaria a Roma
Io stavo lavorando a una tesi con professor Franco Romani dico ero allievo e lui amico e collega di Di Martino mimando a parlare appunto col professor perché di Milton Friedman stavolta
Prendo una tesi sugli americani citati prima più volte Martina aveva studiato tra il sessantasei e sessantotto con Friedman a Chicago
E Friedman già allora era l'icona del liberismo teorico del legame assoluto tra capitalismo Liberté liberismo e libertà economica
E di come l'intervento pubblico nell'economia e nella società illudeva i diritti della persona e la libertà Friedman fu insignito del nove le guide del settantasei come è stato ricordato per i suoi studi di Teoria e politica monetaria sul consumo ma la sua influenza sulla società sulla politica amica subito enorme
Soprattutto nei due primi mandati di Ronald Reagan
Le sue politiche e poi di liberalizzazione dell'economia tramite centralità del mercato concorrenza riduzione dell'intervento dello Stato rilancio dei consumi e crescita con l'abbattimento delle imposte super sono imprese furono applicate anche nell'Inghilterra di Margaret Thatcher
Pensate che sia nell'Inghilterra della Thatcher che nella primissima
Mandato di Reagan la aliquota marginale più alta era il settantaquattro per cento quindi come dire
Tanta roba
Questo dibattito influenzò anche in misura anche minore l'Europa continentale nell'Unione Europea iniziamo il dibattito sulle liberalizzazione quindi effettivamente il vento che veniva dall'Atlantico qualcosa produsse anche anche dal nove in quegli anni
Naturalmente anche il giovane Martino a partire da quel soggiorno di metà degli anni Sessanta e della successiva continua interlocuzione accademica e personale abbracciò in toto il liberismo radicale libertario di Milton Friedman
Quindi fin dall'inizio degli anni settanta gli scritti accademici di Martino in tema di economia internazionale teorie monetarie ma con l'economia rilanciavano adattavano in Italia l'approccio Magnano
In un contesto però non solo accademico ma anche politico istituzionale
Molto poco incline a prendere in considerazione idee Teoria e pratica che negavano la validità e l'efficacia della politica economica di stampo keynesiano praticata allora nel nostro Paese che univa accademia istituto di emissione e governi negli anni Ottanta Martino poi largo la sua riflessione a temi di carattere più generale ma ancora più indigesti per la loro impronta di radicalismo liberale liberiste libertario rispetto al clima culturale e politico di quegli anni
A Roma presso la Fondazione Einaudi di piazza San Lorenzo in Lucina un manipolo gli economisti liberali sono stati citati romani Da Empoli Marx ma ricordo anche Marzano per professori Cossa raccolti nel comitato scientifico allora presieduto dal professor Martino provava in quegli anni a far conoscere e valorizzare le idee neo liberista e libertaria inoltro c'erano con l'aiuto operativo di qualche allora giovane liberale tra cui Giuseppe Vegas
Salvatore Carrubba e sottoscritto traducendo pubblicando organizzando convegni con molti intellettuali americani tra cui oltre a Fritz ma ricordo tre molti altri Gentry Buchanan l'opera no anziché Richard poster
Con importante sponda nel quotidiano l'opinione allora organo del Partito liberale ma un organo un pochettino come dire ribelle rispettato alle alle direttive del partito diretta allora da Rossana Livolsi che avevi dazione un gruppo di giovanissimi e bravi giornalisti
Tra cui anche Nicola Nicola Porro
La Livolsi oltre al cui interno decise di evitare un settimanale in cui venivano pubblicati col contributo di noi della Fondazione Einaudi scritti e interviste dei protagonisti internazionali che allora
Di quella che allora appariva come una vera rivoluzione liberale
In fondazioni in Audi nacque anche ad opera di Enrico Morbelli una scuola di liberalismo di cui Martino fu tra i primi docenti che da quasi quarant'anni diffonde il verbo liberare tra giovani studenti
La posizione gli scritti di Martin erano comunque sempre un passo avanti rispetto anche ai colleghi liberale
Per fortuna molti di questi ruminanti spesso spiazzanti saggi e interventi che Martino scrisse e pronuncia in quegli anni come è stato detto sono stati poi raccolti in vari volumi e ne sono stati ricordati economia libertà semplicemente liberale liberismo quotidiano
Nella premessa del primo di questi volumi Martino riafferma in modo icastico e definitivo il suo essere liberale liberista e libertario
Cito
Sono liberale perché credo che in assenza di una Costituzione funzionante che vincoli il potere politico il futuro della libertà sia in pericolo
Sono libertario perché credo che la mia vita mi appartiene e rifiuto che siano altre impormi come dire la la legge deve proteggerci dalla violenza degli altri non costringerci a fare ciò che l'illuminata illimitata saggezza dei nostri governanti ritiene conforme al nostro vero interesse
Sono liberista
Per ragioni di libertà molto più importanti di quelle dell'efficienza perché l'economia la libertà economica il contenuto da libertà senza aggettivi e perché ogni estensione delle decisioni politiche a scapito di quelle di mercato riduce la nostra libertà intorno a queste tre declinazione della libertà politica individuale ed economica si articola in modo netto e senza compromessi il pensiero di Antonio Martino
E nei suoi saggi amava ribadire come è stato detto queste sue condizioni con citazioni colte a testimonianza di raffinati amplissime letture
In tema di vincoli al potere politico della Costituzione la prima delle sue tre declinazioni della libertà citava Thomas Jefferson terzo presidente fondatore della nazione americana
In questioni di potere diceva Jefferson all'inizio dell'Ottocento smettiamo di parlare di fiducia negli uomini ma mettiamoli in condizioni di non nuocere con le catene della Costituzione
Mi piacerebbe che fosse possibile fare approvare un unico emendamento alla Costituzione mi riferisco all'articolo che tolga al Governo il potere di indebitarsi così diceva Jair Fazio in quegli anni
Con riferimento alla seconda declinazione dà libertà quella individuale Martino citava Immanuel Kant il grande filosofo del Settecento che affermava un governo fondato sul principio della benevolenza verso il popolo come un Governo di un buon padre verso i figli cioè un governo paternalistico
In cui i sudditi sono come figli minorenni che non possono distinguere ciò che loro utile o dannoso e il peggior dispotismo che si possa immaginare infine per riaffermare che libertà economiche liberismo sono con sostanziali
Alla libertà tout-court citava Friedman che nel suo libro più importante e così via Capitalismo e libertà
Affermava che il capitalismo concorrenziale cioè l'organizzazione del complesso dell'attività economica
Per mezzo dell'intrapresa privata operante nell'ambito di un libero mercato garantisce la libertà economica conditio sine qua non della libertà politica
L'impianto intellettuale che ci ha consegnato Antonio Martino basato sulle tre declinazioni della libertà e ha un tempo di disarmante semplicità e di straordinaria complessità semplice perché di immediata applicabilità nelle azioni politiche come in quelle individuali
Complesso perché la forte impronta liberale liberista e libertaria della Weltanschauung cioè della concezione del mondo della vita e della politica di Martino generava spesso consensi contrasti trasversale
Ad esempio il suo antiproibizionismo le sue posizioni sull'immigrazione piacevano più i radicali che i conservatori così come a sinistra
Aborriva non le sue teorie sull'abolizione di ogni forma di assistenza assistenzialismo e sul completo ritiro dell'intervento
Dello Stato nell'economia nel mille novecentottantotto come è stato ricordato persino il partito liberale
Nel congresso in cui Martino presentò la sua candidatura alla segreteria considerò il suo programma e le sue idee troppo rivoluzionarie e gli preferì il placido Renato Altissimo
Tra l'altro proprio in quel mille novecentottantotto anche questo è stato ricordato al professor cubetto Martino fu eletto Presidente della Monterey society fondata nel mille novecentoquarantasette da Friedrich von Hayek
Che riuniva i più grandi pensatori liberali del pianeta come dire nemo propheta in patria
Nel mille novecentonovantaquattro la sua ex seconda esperienza politica in Forza Italia sembrava partire con i migliori auspici tessera numero due come ha ricordato il dottor Letta programma economico iper liberale elaborato da Martino insieme a Paolo Del Debbio col contributo di qualche buona ricerca presente negli archivi della Fondazione in ausilio ma ma l'esito della vittoria elettorale della coalizione guidata da Silvio Berlusconi fu assegnata Martino il prestigiosissimo dicastero degli Affari esteri ma non il tesoro come allora Chianti si chiamava l'attuale Ministero dell'economia io gli chiesi professore perché non ha avuto il tesoro lui mi rispose in modo diciamo assolto a Sorrento analogo quello che nato ad Andria come ha ricordato il dottor Letta che il suo sogno fin da ragazzo era quello di diventare ministro degli Esteri
Come il padre Gaetano firmatari tratta di Roma e cinquantasette al Tesoro fu disegnato Lamberto Dini direttore generale di Banca d'Italia
Io ecco volevo appunto chiedere alla fine del mio intervento al dottor letta a distanza di trent'anni ma c'ha già risposto evita e la spiegazione esattamente allineata
La la domanda che mi faccio e chi e che Kimi rimane come come un tarlo eh come sarebbe andata alla storia economica di questo Paese se il professor Martino avrebbe fatto il ministro d'economia
Questo non lo sapremo mai grazie
L'ultima parola
Letta a Nicola Porro perché ringrazio che intitola avvicinarsi a un po'di e al quale non resisto però a rivolgere una provocazione che fondo prende le mosse dalla conclusione dell'intervento del professor spazi è stato detto da molti temo con ragione che anche nel centrodestra italiano il professor Martino è stato più rispettato che ha ascoltato più rispettato che seguito
Nella sua lezione nella sua visione e questo può indurci alla malinconia sulle occasioni mancate però al tempo stesso le sue parole sono state utilizzate in tante campagne elettorali
Il modulo vincente e maggioritario altro che posizioni minoritarie
E l'ora questo per indurci alla speranza questa fiaccola può essere alzata
Nella politica e nel dibattito delle idee altro che posizioni laterali sono posizioni vincenti nella società italiana
Grazie
Grazie
Grazie Presidente che ci ha invitato stata veramente ragione abbiamo come va di moda dire ora come il thriller tetto divento il tetto di cristallo di Rocchi che Reja adesso ogni volta si dice questa cosa come cioè negli anni settanta
Il tetto di cristallo e avere un personaggio che avete descritto voi come tutti quanti gli altri sarò brevissima cinque minuti perché sono Fontana dodici e trenta voleva che si finisse siamo un po'in ritardo
Vedete quando si parla di Martino è una cosa che a me fa impazziti
Si parla di Martino sempre come ma lo facciamo noi io per primo e Guido non non non in dottor Letta che per definizione diciamo moderato non noi noi parliamo del leader liberale
Del dell'estremista
Siccome sbagliamo
Mi faccio un errore mostruoso perché ne confondiamo le posizioni si minoritarie di Martino
E definendoli estremiste iper liberali non è portate rivolto anche al meglio quando descrivo dico iperliberista con il fatto che Martino semplicemente non era un conformista
Mi stiano confondendo il fatto di una persona che ha dei principi che per i cui principi ha sempre dal primo momento ho capito che sarebbe stato difficile stare per lui al Tesoro perché con quei principi sarebbe distorti sono forse tre giorni
Beh l'abbiamo confuso con un suo estremismo Martina non è per niente estremista Martino che ha le sue idee
Se in questo Paese e soprattutto nel mondo intellettuale avere le proprie idee in non cambiarlo a seconda delle condizioni in cui ci si trova il primo governo Berlusconi novantaquattro e me lo ricordo Martino
E decise di fare una cosa che c'è ancora oggi sui giornali cioè di dare un aiuto ai minatori del Sulcis e non ricordo che cosa disse Martino eravamo nel novantaquattro disse se condotte
Per quanti decenni dovremo evitare quei del Sulcis oggi sono sulle stanno protestando qui del Sulcis l'esattamente gli stessi motivi per i quali si sarebbe dovuto togliere il l'aiuto di stato l'intervento lo Stato Sulcis dolorosamente trovando le soluzioni diverse e con quello vuol dire essere estremisti o essere persone che leggono la realtà
Vedete
Io volevo parlare di Marcel Proust non di Martin oggi perché c'è una cosa di Proust che è una delle cose che ho letto di più nelle mie vite insieme classici liberali perché lo rilegge più volte la gente si ricorda soltanto il fatto che c'era sua innamorato di Odette che è una specie di ragazzina insomma un po'di facili costumi ma quello non è Proust il vero Proust è quella Madeleine che mette nella tazza di te l'io narrante
Gli ricorda la sua infanzia un flusso di coscienza pazzesco adesso per noi il cibo non fa quell'effetto perché è un po'omologato probabilmente la Fiesta che mangiamo
A diciott'anni tra quattro anni me ne sono entrata h diciotto e anche a trenta quello che qualcuno di noi già quel flusso di coscienza sulla su cose più banali non so la vecchia canzone di quando parlava
Il finché ha visto quando era adolescente invece il flusso di coscienza c'ero quando si parla di libertà perché Martino mi torna tutti i giorni Emily torna tutti i giorni proprio in questa e diciamo flusso di coscienza continuo per cui Martino in realtà con altri liberali qui uno di questi professor Cubeddu un altro di questi sono sempre questioni che ogni giorno ci Comencini ci si
Tre in faccia e mi faccio finta di dimenticare gli faccio un esempio Martino nel libro dice ma non ha detto a me ha detto milioni di volte che
Liquidando quel assurdo ora diciamo
Dibattito Croce Einaudi dice le libertà civili e libertà economiche sono strettamente collegate faceva l'esempio proprio tipico del passaporto
Io posso avere i quattrini per espatriare ma sono il passaporto non la libertà civile per farlo qua libertà economica serve a qualcosa non serva a nulla se non c'è una libertà civile
Al contrario signor passaporto mano i quattrini per poter andare all'estero o una libertà civile che non contenuto economico e quindi di cui libertà
Non combaciando non ci portano a casa la libertà tout-court che quella che non amiamo
E potenziate che questa sia una cosa detta da Martino come secondo Scelta essi poi trovata prendere un passaporto in Italia oggi ci mettete otto nove mesi dieci mesi non potete programmare e il Lean
L'acquisto il passaporto io vado terra-terra non vado altrove il mio flusso di coscienza che ogni volta che vedo una realtà quotidiana dico
A queste cose ditte Martino dette liberali e sono esattamente quella potente abitudine che è diventata per me un isolante potente abitudine per cui la libertà
è un dettaglio
E questo il flusso di coscienza Martinotti ricorda sempre la libertà non è un dettaglio
Lo diceva soltanto Calamandrei che meno liberale come Martino me lo dicevano tutti liberali iper estremiste non estremisti che ci siamo abituati alla pena della libertà istante per istante si scende all'inferno piccoli passi
Non Martino era super Pacini sta super
Non per sé ma nessun complotto non battito io l'ho visto Quarta Repubblica lo invitava Quarta Repubblica di prima di fare anche dodici percepisce motivo che le di compagni che forniva Cine nutre interesse economico fare il prodotto migliore perché se penso a uno di noi muore per questi vaccini o dei saldi effetto azionisti sarebbe uno una fine per loro quindi un approccio economico ma dall'altra parte mi diceva ma come pensiamo di poter gestire la prossima emergenza quando mi introdotto Green passivo da un e violazioni delle nostre libertà che una volta che le abbiamo introdotte difficile ritornarci indietro che stabilisce quale un'emergenza che giustifichi nuovi nuovi nuove restrizioni di libertà questo secondo voi era un atteggiamento estremista no
Questo era un atteggiamento non conformista e il l'unico vero grande omaggio che si può fare a Martino secondo me è una volta per tutte lo dico per me che non ti scrivo sempre anch'io come iperliberista e dire no e liberale
Con la mamma di di finirci lui
è una persona non conformista è in grado di guardare sempre con quel flusso di coscienza di cui parlavo io la realtà secondo schemi non conformisti
Cosa questo dottor Letta abbia a che fare poi con la ricerca del consenso è un discorso che lascia la politica
E questo è un discorso che Martino doveva ben comprendere perché una cosa è il pensiero una cosa la politica perché poi la politica voleva dire le cose che ha detto lei
Cioè il passaggio dal salotto del sabato al quaranta per cento al trentacinque per cento è un discorso di cui si devono occupare i politici con tutte le compromessi che debbono fare fin Manzini su una cosa soltanto
Quando gli disse che fu che diventa vinsero le elezioni di Sestri cordati Antonio che su i dettagli per fare tutti i compromessi che vuoi ma non sui principi Martino disse e va be
Beh del Consiglio spiegano i quali sono i dettagli quali sono i principi che non è così banale e questo è il grande compito della politica
Vorrei chiedere un'altra cosa e concludere con questa Martino
E che era un grandissimo divulgatore un grandissimo oratore che ce la faccia affascinato tutti i miei ragazzi da giovane per la sua capacità di essere sintetico e molto bravo a raccontare le sue cose con semplicità
Per insomma
E era un uomo che stava sempre attento i numeri perché per questo una delle cose fondamentali
E quindi io
Penso Presidente Fontana che in questo che è il tempo e la democrazia italiana e il luogo dove si sceglie come spendere i soldi che non li forniamo perché questa è la realtà Monsanto ce lo dimentichiamo che
La politica ai magistrati i vigili urbani sono al servizio dei cittadini
E non il contrario
Non lo dico senza nessuno spirito polemico ma il ribaltamento liberale di questo punto di vista forse dobbiamo ricordarlo
E voi definite estremista un signore che scriveva che la spesa pubblica italiana stava andando a toglierci le nostre libertà quando su un documento del ministero dell'economia che tutti voi potete consultare grazie la famosa trasparenza dei dati straordinaria
Hanno fatto un calcolo che per cui a Euro due mila e nove cioè considerando il valore della moneta nel due mila e nove devono nel mille ottocentosettanta
Come epoca fa portavano duecentocinquanta mila persone erano cinquecento mila le persone che potevo notare ma duecentocinquanta quelli che esercitavano veramente diritto di voto lui spendevamo per ogni italiano centottantasei gli euro due mila nove
E oggi non li spendiamo sedici mila quattrocentottanta
Secondo voi estremista qualcuno che ricorda che questa spesa pubblica a completamente compresso le nostre libertà noi non siamo estremisti nel sostenere questo non lo era Martino quando nell'ottantotto diceva questa cosa mi spendevamo novemila euro
Siamo riuscite passa dal nove mila di spesa pro capite a sedici mila euro di spesa pro-capite a questo è quello che il dottor Letta ricordato molto bene all'inizio del di Di Martino cioè l'idea
Che in realtà questa grande spesa pubblica cui corrispondentemente una tassazione su cui era fissato
Evidentemente giustamente
è la spesa pubblica non solo Vivona i nostri principi basilari di libertà perché comprime le nostre libertà
Ma c'è anche un'inefficienza mostruosa le distorsioni che questa spesa pubblica porta nella gestione della cosa pubblica incredibile concludo con l'ultimo dato perché ci prendiamo troppo sul serio
Nel momento in cui l'Italia cresceva come una locomotiva tutti era diciamo il boom economico eccetera la spesa pubblica italiana fino al mille centosettantasei il trenta per cento del PIL il trenta per cento del PIL
Eravamo il Paese in Europa che spendeva di meno e abbiamo avuto una crescita economica più formidabile come spiegava Einaudi come ha spiegato Martino come spiega liberali di della nostra storia
E che cosa è stata la spesa pubblica a rendere questo Paese quello che siamo dal mille novecentosettanta in poi la spesa pubblica italiana inserita velocemente fino al cinquanta per cento e sono stati gli anni in cui siamo cresciuti di meno
E questi dati che Martino racconta nel mio libro racconta in tutti i vostri libri in tutte le vostre pubblicazioni sono dati che in realtà non un iperliberista ma qualcuno che ha il coraggio di dire la politica di non essere conformista e di capire che i problemi non si risolvono con un titolo sul giornale trovati dieci miliardi per la sanità
Trovati dieci miliardi per la pubblica istruzione secondo voi l'aver trovato quindici miliardi sono la soluzione del problema per il novanta per cento italiani essi
Per un liberale eh dipende
Io trovo che Martino in questo ci abbia fatto ragionare abbiamo coltivato il pubblico tutti quanti noi che abbiamo imparato Daloui
Questa idea di non essere conformisti e il suo più grande insegnamento non è tanto quello di essere liberali perché quello mi cimento che già tracciata da tutti quanti a quello di essere aderente alla realtà
E non pensare ed è un pezzo del libro che gli ha insegnato un sul professore a scuola straordinario Messina
Che se tutti dicono una cosa necessariamente quella sia la cosa giusta
Grazie
Grazie di cuore per il loro splendidi interventi a Gianni Letta Raimondo Cubeddu a Guido Stazzi a Nicola Porro grazie al Presidente Fontana per averlo voluto questo appuntamento grazie a tutti voi
Mi permetto di dire non è stato solo un appuntamento di memoria doverosa è stato un appuntamento di nutrimento della battaglia delle idee anzi del libero mercato delle idee grazie