Il decreto superbonus-cessione crediti e il deficit: intervista a Andrea De Bertoldi

Radio radicale siamo con l'onorevole The Bertoldi relatore sul decreto cessione crediti che è un provvedimento molto delicato e complesso che è stato oggetto di diciamo di di un ampio confronto politico e parlamentare io da questo punto di vista non la invidio molto allora il provvedimento scade il diciotto aprile se non sbaglio ed è operativo dallo scorso diciassette febbraio voi avete fatto le audizioni e adesso dovete passare un po'al lavoro che che vi aspetta che sarà abbastanza complicato allora io prima di entrare nel merito del decreto le volevo chiedere insomma
è stato il Governo ha fatto la cosa giusta considerando le conseguenze sul deficit del di questa
Di questo gratuitamente
Certamente si doveva l'aveva due emergenze da affrontare quando questo decreto è stato
Realizzato cioè il diciassette di febbraio la prima di tutelare i conti pubblici come poi vedremo la seconda di dare delle risposte
Molto chiare alla coloro che si trovano cittadini un'impresa alcuni troppi crediti bloccati intagliati da ministri
E crediti bloccati non certo per effetto di questo provvedimento
Ma prefetto di tutte le modifiche normative che sono intervenuto nella scorsa legislatura con i governi Conte prima anche tradì poi fatalità Agli al governo Meloni la maggioranza attuale si è trovato ad affrontare questo problema del dopo dei crediti ecco del Moby la motivazione del decreto quindi questo decreto cosa fa quello che farebbe qualunque un padre di famiglia cioè blocca la nascita di nuovi crediti perché se il grande di si stanno italiane dopo ogni giorno in più avrebbe determinato maggiori situazioni di crisi quindi blocca la nascita dei nuovi crediti per cercare di risolvere il problema dei vecchi quindici bloccare nuovi crediti
Tramite lo stimolo nei confronti anche delle banche che oggi trovò una responsabilità più circoscritte quindi Provolo più facile acquistare e dall'altra sì tutte durano anche i conti pubblici
Perché idee ricordo che ab origine la misura prevedeva circa cinquanta cinquantacinque miliardi di crediti d'imposta
Viceversa siamo arrivati a oltre cento miliardi a centodieci centoventi miliardi quindi bisognava necessariamente tutelare i punti lo dimostrano adesso gli interventi di vista che ci hanno portato a considerare pagabili questi crediti
Che beneficiano della cessione appunto tracce di vita
E abbiamo dovuto quindi imputarli a deficit due mila ventuno due mila ventidue aumentando di circa due punti percentuali il deficit degli ultimi due anni
A fronte di tutto questo ovviamente il Governo ha fatto un atto di responsabilità noi ci auspichiamo auspichiamo che ora decreto posso con il contributo di tutto il parlamento essere migliorato io quale relatore sto cercando di dialogare con le forze politiche sottratti e poi col governo e con le istituzioni come la ragioneria come l'Agenzia delle entrate per apportare delle modifiche che ed io non risposte alle criticità
Che oggi presente il decreto penso ai temi delle case popolari penso ai temi delle Onlus penso all'edilizia cosiddetta libera quindi coloro che ha acquistavano la caldaia piuttosto che alla pompa di calore della lì serramenti il CIPE famosi aliquote cinquant'detrazioni cinquanta per cento ecco stiamo cercando di migliorare in tutte queste situazioni di garantire il sisma bonus e quindi tutte le le realtà di ricostruzione
Nell'ambito dei territori colpiti dal sisma quindi dare a questo decreto quel qualche ulteriore elemento che permetta di essere davvero efficace ma anche di impattare il meno possibile sul spalle dei nostri cittadini
Ci stiamo lavorando ci stiamo provando sono certo che qualche buona risultato lo avremo
Senta teme qualche fallimento
Dio parlo di falli no nel fallimento del decreto il fallimento materiale e di impresa
Dio è possibile che questo possa succedere
Penso soprattutto di imprese meno strutturata di imprese anche purtroppo ne sono nate molte e così improvvisate e non dobbiamo dimenticare che la leggerezza la superficialità della normativa di questo decreto penso
Inizialmente alla Bono spazzate che non prevedeva controlli non prevedeva tetto massimo la spesa quindi Little sembrava quasi un invito voglio dire a frodare lo Stato perché non ci voleva nulla per farsi rimborsare dei crediti
E quindi questo portato anche ad hoc norme nascita d'impresa che ovviamente non avevano le strutture le caratteristiche per poter mantenersi sul mercato
Quindi qualche fallimento potrà esserci auguriamoci però che il sistema economico tenga io ne sono convinto che le imprese migliori possono continuare anche perché voi intanto sappiamo che già con le autorizzazioni concesse
Ci saranno molti lavoro chi inizieranno comunque con la cessione del con la possibilità di usufruire della cedibili tale il credito dello sconto in fattura anche da oggi in avanti perché ricordo che tutti coloro che hanno presentato DC las e le delibere condominiali prima del diciassette febbraio potranno tranquillamente procedere con il sistema precedente quindi diamo tanti lavori ancora da fare che verranno fatti nel corso di quest'anno
Quindi credo davvero che le le aziende non avranno dal di che preoccuparsi soprattutto quelle più solide credo che comunque il governo nei prossimi mesi dopo aver risolto il problema attuale saprà anche i realizzare una manovra una nuova forma di a supporto all'edilizia che sia però più calibrata ossia che prevede una compartecipazione del cittadino al lavoro di ristrutturazione non più i centodieci ma insomma la percentuale sicuramente diversa
E magari anche calibrata sul reddito perché non è giusto dare lo stesso contributo a tutti identica a tutti gli italiani c'è anche chi magari ha centinaia di migliaia di euro di reddito quindi faremo una nuova misura
Nei prossimi mesi che sia più sostenibile dallo Stato ma altrettanto utile allo sviluppo del Paese e alla diciamo l'allargo sostenibilità ambientale dei nostri difficile
E gli Enti locali cosa di schiena
Gli enti locali don credo che momento rischino niente anche perché abbiamo bloccato l'acquisizione di crediti che aveva poco senso insomma che lo fa che sembrava che lo Stato aprisse la porta chiudersi alla finestra o viceversa quindi non credo che rischino niente di particolare
Senta cosa non deve essere toccato di questo decreto
Per mantenere gli obiettivi che si è dato il governo e non ritiene che diciamo così il fatto che si è stato presentato un decreto così a freddo ecco non doveva essere fatta secondo lei è un'opera di
Di avviso anche in sede di legge di bilancio su questo
Guardi allora in sede di bilancio già c'erano posti dei primi limiti si era fatto capire che non si poteva andare avanti così quindi già un limite era stato posto
Ovviamente questo decreto è stato fatto in fretta proprio perché sapevamo che stavano sopraggiungendo per i conti pubblici
Delle batoste insomma se non fossimo intervenuti quindi abbiamo preferito intervenire subito
Ben sapendo che in sede poi emendativa si poteva porre rimedio a qualche errore determinato dalla fretta voglio dire tra intanto abbiamo posto un paletto abbiamo messo un freno alla situazione e voglio dire abbiamo creato le condizioni anche per che le banche riaprano perché nel decreto c'è la Circosta subendo circoscritta alle responsabilità e quindi le banche da questo momento in avanti hanno ovviamente una situazione più serena nella crisi dei crediti
Senta lei cosa si aspetta dalle opposizioni insomma io
Ricordo nella scorsa alla fine della scorsa legislatura non certo voto c'erano discussione su questo in Commissione Bilancio si alzò un parlamentare del Movimento cinque Stelle disse ma questa misura non può andare a regime
Cioè voleva che andassi addirittura regime Église prodotti in toto il tutti a tutti quanti i rimisero su questa cosa qua
Allora lei si aspetta tanta demagogia nell'approccio alla discussione soprattutto in commissione e poi in Aula guardi io come relatore devo aspettarmi un contributo onesto da parte di tutti dopodiché è chiaro che mettemmo anch'io che possano esserci da parte di qualche forza politica l'interesse a far prevalere la demagogia rispetto all'interesse del Paese
Mi permetto solo di ricordare anche al Movimento cinque Stelle che lo stesso leader Conte aveva detto che questa non era una misura che poteva essere sostenibile all'infinito quindi cioè voglio è facile fare propaganda
Ma chi ha un minimo di conoscenza delle
Dell'economia e della finanza
E comprende come lo Stato non può dare addirittura più soldi di quelli che uno spende per ristrutturare proprio a casa propria già è una una un'incongruenza
Insomma è come io dico sempre
Al cittadino ma penso un po'se domani si dicessero per cambiare la macchina non solo te la Paloma ti regalo anche dieci per cento in più la gente penserebbe che nuove brutture a dire queste cose bene ristruttura la casa spesso costa molto di più che cambiare la macchina
Perché a macchina mediamente costa trenta quaranta cinquanta mila euro
Questi dura da casa Curto stessa e non tutte le macchine
Don Letts quelle già belle voglio dire Jaber Al B ecco ristrutturare casa come minimo solo sessanta settanta ottanta cento mila euro quindi due tre macchine no utilitarie
Ecco che lo Stato ti dà più di quello che spenti evidente che è una misura che poteva al limite avere un senso per un periodo limitatissimo di tempo ma che non era sostenibile solo chi non è in buona fede o meglio solo chi è in malafede può sostenere il contrario
Senta io non la invidio molto noto Emidio tanto comunque buon lavoro l'Ilte credo di cui lei è relatore ringrazio l'onorevole De Bertoldi fratelli Italia relatore sul decreto cessione crediti che scade il diciotto aprile grazie