Tra gli argomenti discussi: Giornali, Periodici, Politica, Rassegna Stampa, Storia.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 34 minuti.
09:00
09:30
15:00
9:32 - CAMERA
10:01 - SENATO
8:00 - Senato della Repubblica
8:50 - Camera dei deputati
9:00 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
12:20 - Camera dei Deputati
12:45 - Camera dei Deputati
13:30 - Camera dei Deputati
è così anche oggi al nostro appuntamento per alcune segnalazioni per i nostri ascoltatori per parlarvi di storie oggi ci serviremo quasi esclusivamente di un'unica rivista vedremo se in chiusura
Ci sarà qualche minuto per altre segnalazioni l'unica rivista di cui parleremo oggi si chiama Italia contemporanea è una rivista di storia contemporanea autorevole
Fondata nel mille novecento quarantanove arrivata al suo numero trecento che quello che vi segnaleremo oggi che fa capo questa rivista Italia contemporanea l'istituto nazionale Ferruccio Parri
E si tratta appunto di una delle più longeve e autorevoli e riviste italiani di storia contemporanei questo numero speciale e spiega in una nota
Alessio Gagliardi che dirige e questa rivista insieme ad Enrica assicura erra Alessandra Gissi lettoni
Rovati appunto è anche un riflessione sulla funzione ed di questa rivista delle riviste che cerchiamo segnalarvi anche questa trasmissione
Del ruolo che queste riviste hanno nel dibattito sulla storiografia nel nostro Paese anche del contributo che questo dibattito da alla costruzione diciamo così della opinione pubblica sono alcuni dei temi che cerchiamo sempre di segnalarvi
Con questa trasmissione in particolare oggi
Parliamo di un settore di questo numero trecento e abbiamo cercato di presentarvi settore specifico che si chiama memorie pubbliche vi segnaleremo due e contenuti ma ce ne sono altri di notevole interesse per esempio
I l'articolo di Alessandro Casellato tra cambio politico è svolta culturale la ricezione di una guerra civile nel mille novecentonovantuno novantadue di Pavone abbiamo parlato anche dell'importanza di questo libro che introdusse la categoria
Della guerra civile per quello che riguarda il periodo mille novecentoquarantatré quarantacinque il nostro Paese anche la comparsa di questo libro in quel momento specifico mille novecento
Novantuno novantadue è un tema di interesse per la sulla via per la storia per la questione della costruzione dello opinione pubblica del nostro paese il ruolo della storia che di movimenti i partiti politici attribuiscono e che quello fu un momento interessante ci torneremo magari con questo con questo saggio di Alessandro Casellato magari la prossima puntata però oggi partiamo
Da due temi che appunto troviamo in due saggi Diversi cercheremo qui di segnalarvi alcuni passaggi ma naturalmente prendete
Italia contemporanea al numero trecento perché queste segnalazioni sono solo servono solo ad orientarci un po'sui contenuti che troviamo nelle riviste parliamo di anticomunismo e di questioni di eredità del fascismo sono temi di cui abbiamo sentito tanto parlare
Negli ultimi anni appunto uno degli argomenti per cercare di mettersi alle spalle questi questi elementi pesanti che appesantiscono come alcuni hanno detto
Il dibattito politico le prospettive le proposte dei gruppi politici di un compito che spetta agli storici vediamo se e questo lavoro sta andando avanti come procede si parte appunto in un articolo di Angelo Ventrone l'Università di Macerata
Che ha questo titolo l'anticomunismo fra guerra fredda e anni novanta con la segnalazione di un articolo della stessa rivista italiana contemporanea mille novecentonovantotto tra l'altro ci sono anche i link che potete
Recuperare per andare via riprendere gli articoli che si segnalano Mario Del Pero l'articolo di allora del novantotto si chiamava anticomunismo d'assalto lettere di Indro Montanelli Italia contemporanea e la segnalazione
Serve all'autore per introdurre un ragionamento appunto sulla la questione dell'anticomunismo questa sindrome dice poco dopo una introduzione di un passato che non passa quante volte abbiamo sentito evocare anche questa categoria diciamo così la discussione politica si era concentrata quei frangenti nella stagione novantadue novantatré
E questo articolo del novantotto qualche anno dopo la discussione politica si era concentrata su quanto la nostra democrazia la vostra democrazia fosse rimasta incompiuta
A causa della pesante eredità lasciata dal regime fascista o sul versante opposto dalla presenza di un partito accusato a sua volta di essere stato parimenti totalitario Partito Comunista Italiano
In una spirale di crescente drammatizzazione ricorda l'autore ritornando appunto al periodo in cui stiamo vivendo dopo l'avvio della stagione dell'alternanza al governo del Paese tra il mille novecentonovantaquattro e mille novecento novantasei
Da una parte il centrodestra si era visto accusato di mirare a instaurare una sorta di fascismo mediatico ricordate naturalmente accuse rivolte
In particolare leader del centrodestra Silvio Berlusconi dall'altra si ero si era assistito alla inaspettata Nascita di una sorta di anti comunismo di ritorno
Dice Venturoni proprio nel momento in cui paradossalmente l'Unione Sovietica era scomparsa e il PC dopo aver abbandonato ogni riferimento alla marxismo leninismo
Ed essersi agganciato alla socialdemocrazia europea aveva cambiato nome trasformandosi in Partito Democratico della Sinistra la propaganda berlusconiana insisteva perciò sul richiamo alla difesa della libertà
Messa in pericolo dai soliti nemici della democrazia i comunisti annidati ovunque nelle istituzioni nella RAI la stampa nella scuola
Nella università e soprattutto nella magistratura bramosi di dar vita come si ripeteva insistentemente a un regime cioè a una nuova dittatura questo il quadro ricostruito
In questo lavoro di Angelo Ventrone che poi prosegue come molto spesso accade il clima politico in realtà condizione la ricerca storica nel senso che spinge gli studiosi a cercare risposte nuove domande
Che le trasformazioni sociali fanno nascerà da questo punto di vista la domanda che si può rintracciare dietro il saggio citato in apertura di Del Piero
Riguarda proprio uno dei temi più dibattuti in quel periodo cioè il ruolo ricoperto nell'Italia repubblicana
Da qui l'anticomunismo radicale dice e Ventrone
E che attraverso la propaganda berlusconiana era improvvisamente riemerso alimentando accese polemiche tornando a essere anche un efficace strumento di mobilitazione elettorale una parentesi che introduco io molto interessante
E sulla storia di questo anticomunismo che viene chiamato per esempio da Massimo Teodori anticomunismo muscolare sono proprio gli ultimi lavori di Massimo Teodori che abbiamo sentito proprio qui a radio radicale su queste sue ricerche
E sulla necessità di distinguere i diversi tipi di anticomunismo qui viene chiamato radicale
Punto d'urto richiama muscolare poi quella che fu la guerra fredda culturale anche dati odori ma anche in altri studi che viene messa a fuoco con una certa fatica ma anche con una certa precisione negli ultimi anni dai ricercatori che poi fu la scelta diciamo più felice quella appunto quella culturale invece rispetto alle prospettive di un anticomunismo muscolare dice Teodorico e vedremo poi in questo saggio che invece proponeva delle proposte
Diverso e proponeva delle prospettive diverse un anticomunismo certo molto differente spiega anche Angelo Veltroni molto differente da quello fermamente democratico di Alcide De Gasperi oppure di Aldo Moro
Che nei fatti si era imposto nella vita repubblicana da una parte dichiarando easy fiero avversario della dottrina marxista inizia questo in realtà con una certa difficoltà
è una Giunta nostrani ma nell'altro essendo pronto a vedere
Nell'opera concreta del Partito comunista italiano e la sua capacità di integrare nel sistema politico porzioni crescenti delle masse popolari
Una risorsa per la crescita il consolidamento della democrazia è un po'la scommessa stiamo ancora aggiungendo
Che Aldo Moro tenta di fare nella primavera del mille novecento settantotto è ancora una volta vi segnaliamo vero
Prezioso documento che potete di ascoltare sul sito di Radio radicale intervento di Aldo Moro ai gruppi parlamentari poche settimane prima di essere rapito appunto questa scommessa questa lettura del possibile
Ora Vuolo del Partito Comunista cui Aldo Moro pensava
L'elemento condiviso prosegue Ventrone da tutte le varie anime che componevano l'anticomunismo radicale invece era rappresentato dalla convinzione che dalla convinzione che il PC non fosse altro che la quinta colonna di un regime illiberale di storico come quello sovietico
E che per questo dovrà essere dovesse essere ridotto all'impotenza se non ha schiacciato senza pietà
Sa Judith Del Pero come abbiamo detto si soffermava su un anno chiave il mille novecentocinquantaquattro in quel periodo la coalizione centrista quarantasette quarantotto
Vedeva l'alleanza tra DCE parte e i partiti laici aveva cominciato a scricchiolare causa di una crescente instabilità politica
Dovuta soprattutto alla crescita elettorale sia della sinistra che nella destra
Monarchica e neo fascista com'è noto il mancato raggiungimento della soglia prevista per la nuova legge elettorale maggioritario azioni del mille novecentocinquantatré aveva lasciato in vigore i vecchi equilibrio quel punto
La formula centrista era è sopravvissuta grazie all'assenza di alternative praticabili ma ha prodotto governi sempre più fragili instabili la apposizione geopolitica della penisola questo passaggio portano inoltre vera e propria terra di frontiera non solo tra esteriore se ma anche tra nord e sud del mondo
La poneva al centro delle tensioni internazionali legate alla guerra fredda e il crescente radicamento sociale del PC faceva temere che potesse fare la fine dei paesi dell'Est Europa fagocitati dai sovietici
Lettere di Indro Montanelli all'ambasciatrice statunitense
Appunto che viene ricordata
In in in apertura Claire box chiuse sono famose è famosa anche la ambasciatrice del suo ruolo
In Italia e lettere di Indro Montanelli all'ambasciatrice rappresentano un po'più un drammatico esempio dell'allarme diffuso per un prossimo crollo del regime democratico lettere ed Indro Montanelli invece non è che sono così famose come abbiamo detto e importante ricordarle perché appunto sono un segnale come dice come dice lo studioso vediamo perché
Vediamo infatti cosa scriveva Montanelli a suo dire e molti esponenti del mondo industriale finanziario e politico erano convinti che i comunisti fossero prossimi in quei momenti stiamo parlando cinquantaquattro ad arrivare al potere non con rivoluzione ma grazie a un successo elettorale di fronte a un pc che avesse vinto le elezioni a suo dire
Sarebbe sarebbero però mancati gli strumenti per intervenire la polizia e l'esercito erano infatti già inquinati dei comunisti i carabinieri dopo essere stati privati della figura
Del Ray con il passaggio alla Repubblica avevano perso ogni mordente questione specificano virgolettati la magistratura aggiungeva ancora
Montanelli era vile che cosa fare allora e con chi Montanelli non aveva dubbi bastava guardare la storia italiana per accorgersi che era la storia
Aperte virgolette di un sopruso imposto da una minoranza di cento mila bastona tumori
Le maggioranze in Italia diceva Montanelli non hanno mai contato sono sempre state al rimorchio di questo pugno di uomini che ha fatto tutto con la violenza
L'unità d'Italia le sue guerre e le sue rivoluzioni questa minoranza esisteva ancora e non è comunista diceva Montanelli
è l'unica nostra fortuna bisogna ricercarla individuo per individuo darle una bandiera una organizzazione terroristica in segreto ma non troppo perché i segreti in Italia sono funzionali solo quando tutti riconoscono crisi riconoscerla solite lunedì Montanelli è un canto bisognava dargli quindi anche un campo chiuse virgolette chiusa la citazione
Prosegue prosegue lo studioso chi poteva essere questo capo caricavo migliore secondo il giornalista
Sarebbe stato il repubblicano combattente della guerra di Spagna poi partigiano Fini ministro della Difesa tra il quarantotto e il cinquantatré Randolfo Pacciardi ma il suo passato di antifascista lo rendeva gli inidoneo
A guidare un gruppo di uomini prevalenza ex fascisti monarchici
Questo è il il ritratto di questi di questi individui elencati a Montanelli secondo lo studioso scartati altri nomi per varie ragioni non restava quindi che il maresciallo messe che nel quarantaquattro capo di stato maggiore del Regno del Sud
Quindi contro la Repubblica sociale fu uno dei pochissimi generali uscito lui dalla guerra con uno con onore ancora parole di Montanelli
è un vecchio non molto intelligente scriveva Montanelli ma aggiungeva chi le forniremo un umori le idee che non ha chiuse virgolette il movimento sarebbe entrato in azione sono nel caso in cui il PC avesse vinto le elezioni noi continua a Montanelli aperte virgolette teniamo puntellare la democrazia
Fino al giorno in cui essa abbia una possibilità di sopravvivenza cioè fino al giorno prima della vittoria elettorale del PC ma giunti a quel punto sarebbe occorso fare di tutto anche a costo di provocare un colpo di stato una guerra civile per inchiodare definitivamente l'Italia nella alleanza atlantica è questa la sintesi dello studioso di queste lettere sei tempi apparivano maturi
Per l'avvio del piano cioè non butto via due nomi che andavano sciolto il primo era che per la sua realizzazione c'era bisogno del sostegno armato
Americano il secondo riguardava il dubbio se gli USA dopo aver combattuto per la libertà
Nella seconda guerra mondiale se la sentissero la di appoggiare una azione che praticamente significava in Italia alla fine del regime democratico e altre considerazioni diamanti per quanto nell'intervista scrive Ventrone rilasciata Del Piero più di quaranta anni dopo queste lettere Montanelli abbia tentato di minimizzare la portata di quanto aveva scritto è evidente dice lo studioso che quello di lite nato era nei fatti un pian
Eversivo volto a cancellare i risultati elettorali nel caso si fossero rivelati favorevoli ai comunisti e dar vita a un regime autoritario tuttavia non fascista
Come il coinvolgimento del generale messe e dal mille dell'antifascista Pacciardi dimostra probabilmente una sorta di democrazia blindata ipotizza lo studioso in cui al pc
Considerato un vero e proprio nemico interno fosse precluso ogni spazio mutazione d'altronde importante riflessione
Non si può sotto lavora sottovalutare quanto il pericolo fosse reale visto che ovunque il Partito comunista fosse andato al potere si era liberato rapidamente di ogni oppositore aveva dato vita a regimi ferocemente dittatoriali è il quadro infatti completo con questa precisazione molto importante
Altre considerazioni diamo ora avanti si conoscono ormai i piani che poi nacquero in maniera confusa anche contraddittorie anche con gli scenari diciamo Monicelli ANIA palla vogliamo i colonnelli strepitoso film e che diciamo te e disegna questo quadro anche con i suoi caratteri diciamo la pochade piano tema dimagrita Ezio per l'Italia slovene
Per la Francia paesi in cui erano presenti i partiti comunisti più corti dall'Occidente erano stati elaborati
Scrive lo studioso dal mille novecentocinquanta il cinquantadue in questa prospettiva con l'obiettivo di mettere in campo home operazioni politiche paramilitari e psicologiche atte a ridurre la presenza del Partito comunista
I negozi stati anche incoraggiando azioni di gruppi anticomunisti accordo con gli Stati Uniti prevedeva che il governo italiano e quello francese nome fossero messi e conoscenza questi due piani essendo evidente che il Piano poteva idee in interferire con la loro rispettiva sovranità nazionale sono piani eversivi e ad esempio nei documenti del piano dei marine carezze poi si parla del ruolo di Giovanni De Lorenzo scrive lo studioso capo del Sifar Servizio informazioni forze armate il servizio segreto militare i cui vertici di necessitavano del gradimento
Americano non doveva dunque informare i ministri interessati naturalmente si sta parlando di prospettive e non si sono poi realizzata fortunatamente nel nostro Paese comunque prosegue l'Autore intervento di Del Piero apportato un significativo contributo nella consapevolezza di queste difficili dinamiche che ci sono nel nostro Paese nella giovane e fragile Repubblica
La voto ius arrivata in Italia scrive più avanti nel cinquantatré dopo la nomina da parte del mondo presidente di allora disse limiti Dwight Eisenhower
In una relazione del ventiquattro febbraio del cinquantaquattro di un informatore che si firmava Candido
Rintracciata negli archivi del ministero dell'Interno riferiva per esempio della procura azione del Presidente del Consiglio Scelba e di Ulderico Caputo ex dirigente dell'Ovra passato poi all'ufficio affari riservati del ministero quindi interno
Per dei progetti di costruzione da parte di costituzione da parte americana inglese diritti operative in funzione anticomunista
Affidati estremisti di destra con l'incarico in caso di emergenza di entrare in azione occupando manu militari ministeri prefetture
Sopprimendo determinati i dirigenti comunisti compresi in apposito elenco e trasferendo in campi di concentramento parecchi uomini politici democristiani eh lo schema del piano solo della lista Illy enucleati stiamo parlando di carte possiamo parlando i fatti che sono avvenuti
Ma appunto questa indico unzione scrive scrive l'autore ricordava da vicino quello che avrebbe previsto dieci anni dopo il Piano solo predisposto dall'ex capo del Sifar poi generale dei carabinieri De Lorenzo
Pacciardi per esempio ancora da queste lettere suggerite dall'ambasciatrice di passare ha una strategia provocatoria anche nei confronti dei comunisti per spingerli a reagire violentemente avere così la scusa
Per soffocare lì con la forza tante volte si è parlato di questo schema suo visone infatti più facile batterli nelle piazze che nelle urne questa convinzione avrebbe rappresentato in realtà un filo
Di tutte le leve le versioni dell'anticomunismo radicale compresa quella neofascista dice lo studioso fino alla messa in atto della strategia dell'attenzione
Vero pericolo scrive più avanti lo studioso che avrebbe ossessionato questo tipo di anticomunismo per i successivi due decenni sarebbe stato infatti che i comunisti non potendo scatenare la rivoluzione nel penisola soprattutto a causa della tutela statunitense volessero arrivare al potere per le vie legali come d'altronde avevano fatto in Europa orientale
Qui prima erano entrati in larghe coalizioni dopo la cacciata dei nazisti e poi una volta impadroniti easy dei posti chiave avevano messo fuorilegge gli altri partiti arrestando o eliminando fisicamente gli oppositori e questo era avvenuto però e Ventrone fa bene a segnalarlo quindi il e timore era fondato diciamo da queste prospettive naturalmente le risposte in senso violento ed eversivo
Erano altrettanto preoccupanti fortunatamente nella storia del nostro Paese non si sono e verificate più avanti altre considerazioni lolite l'originalità di questo saggio di Del Piero che ci stiamo segnalato ormai saldamente parte del dibattito storiografico quello più fattuale consisteva nell'aver contribuito a sblocca are una discussione storiografica che fino a quel momento era stata incapace di cogliere l'effettivo ruolo politico svolto dalla composita galassia anticomunista ma non fascista
Nel suo saggio i cui contenuti sarebbero poi stati ripresi profondità molti altri studiosi maggiore infatti per la prima volta con nettezza due questioni fondamentali
La disponibilità eversiva dissi indicativi settori della galassia anticomunista ma non fascista
E la loro consapevolezza che i propri progetti per avere successo necessitavano del sostegno degli Stati Uniti più tardi avremmo avuto la conferma del ruolo di questi ultimi con i documenti che poi sono disponibili oggi e promuovere coordinare al nostro Paese
E le attività della composita galassia anticomunista così si conclude con altre parole che non abbiamo il tempo di leggerli rileggervi questo saggio di Angelo ovvero Ventrone un'altra riflessione su come pure qualcuno sta cominciando a lavorare è il ruolo degli Stati Uniti con le sue diverse politiche estere in in questi scenari della guerra fredda ci furono politiche estere
Confliggenti concorrenti da parte degli Stati Uniti da parte del Dipartimento di Stato da una parte dalla parte da una parte della scia dall'altra e i il tema appunto ben chiarito ben messo a fuoco Massimo Teodori
Di in campo Complesso di anti comunismi quello muscolare e quello della guerra fredda culturale per sintetizzare sono sono questioni di interesse che chiariscono in realtà il quadro globale della guerra fredda sono temi di interesse di cui abbiamo cercato di parlarle ma parliamo anche dell'altro fronte e rimaniamo ancora
Su Italia contemporanea il numero trecento la rivista dell'istituto Ferruccio Parri che vi siamo segnalato no oggi e viaggiamo qualche passaggio che qui di un saggio di Stefani prezioso dell'Università di Losanna
Il titolo ve lo leggiamo l'identità dell'Italia repubblicana e lo spettro del fascismo nella coscienza nazionale qui si cita ancora un altro articolo Sempre d Italia contemporanea questa volta del due mila di Luigi Ganapini identità nazionale italiana nel secondo dopoguerra articolo appunto
L'Italia contemporanea numero duecentoventi ventuno del due mila nel due mila scrive l'autrice Italia contemporanea
Pubblicava le relazioni al seminario sull'identità dell'Italia repubblicana organizzato un anno prima Luigi Ganapini Alberto De Bernardi Federico Romero
Presso l'Università di Bologna dossier contemplava
Nel due svolti crono tematici ancora oggi oggetto di dibattiti storiografici qual è il tema il difficile passa aggiunta al fascismo alla democrazia Hill un ruolo e l'immaginario internazionale il nostro paese in questo quadro il saggio di Luigi Ganapini storico della Repubblica sociale italiana
Apriva prima parte di questo dossier seguito due articoli che lo contemplavano quello di Filippo Focardi sul mito del bravo italiano e quello di Daniella Gagliardi sull'ultimo Mussolini Mussolini capo grigio di una zona grigia
Luigi Ganapini iniziava il suo intervento affermando che non voleva addentrarsi nell'infuocato dibattito di allora
Sulla identità nazionale italiano dopo l'otto settembre del quarantatré la morte della patria ricorderete o la sua resurrezione in forme grigie e l'accenno era al Noto libro di Ernesto Galli Della Loggia uscito pochi anni prima ma anche al dibattito politico chi aveva seguito contrassegnato dalla decomposizione del campo politico
Nel dopoguerra e dall'inizio della stagione berlusconiana dall'apparente scomparsa della Repubblica nata dalla Resistenza processi che rendevano ancora più palpabile la il distinzione in cui erano sprofondati i valori dice Stefani prezioso e le Utopie legate all'esperienza della lotta antifascista
Luigi Ganapini cercava di fare un passo di lato di fronte a un dibattito percepito come prettamente politico all'uso pubblico che della storia faceva ciò che e Guido Caldiron e definirà proprio nel dicembre del due mila
Una testa la Destra plurale quella di quel momento e revisionismo storico accompagnava sempre più sicuramente il per raggruppamento berlusconiano questi erano giudizi di allora ma su una rilettura una revisione della storia
Si è basato anche questo dibattito più avanti scrive l'autrice come ha rilevato lo scrittore e critico d'arte britannico so bene dietro
Coloro che somministrano gli sciocchi e questa citazione interessante sì promessi torturatori economisti o spaventato ori tre categorie poco
Diciamo poco chiare però il la la citazione è molto molto efficace hanno imparato quelli che somministrano sciocco dopo mezzo secolo di esperimenti che il modo più efficace per distruggere il senso di identità delle persone e quello di smontare frammentare sistematicamente la storia della loro vita
Che si sono raccontati fino a quel momento cioè di cancellare il passato ecco questa citazione tra l'altro molto eloquente anche per capire altro anche quanto accade oggi forse accanto a questa tendenza prosegue prezioso accentuatasi dopo la morte
Di Renzo De Felice nel mille novecentonovantasei il ritorno al governo
Della coalizione berlusconiana e due mila uno si è assistito a una revisione come momento essenziale della ricerca storica la storia della Resistenza alla decostruzione del mito di un popolo alla macchia altre citazioni
Una nuova generazione di storici e questa è la parte che diciamo costruttiva di questo approccio revisionismo si confrontava con cui si con quesiti legati alle violenze i massacri
Mettendo al centro le vittime unico modo per lottare in modo efficace contro una storicizzazione
Revisionista e strumentale del passato come ad esempio scrissero alcuni come Leonardo pagine novantasette in questo senso l'ha scoperta nel mille novecentonovantaquattro dell'armadio della vergogna che nascondeva seicentonovantacinque fascicoli sui crimini di guerra commessi
Dall'occupante tedesco per i quali le vittime non avevo ottenuto giustizia sarebbe diventato poi una tappa cardinale in questa nuova stagione di studi il passo di lato dicevamo prima ho spiegato da Ganapini presupponeva dunque
I prenderà in esame gli elementi che facevano parte del passato fascista preso nel suo complesso cioè prima e dopo l'otto settembre un oggetto storiografico ancora caldo la questione delle memorie frantumate questo è il fatto nate anche dalle esperienze specifiche della seconda guerra mondiale dalla presenza l'una contro memoria neofascista che stava nuovamente guadagnando slancio non lo spazio pubblico e degli obblighi vere e proprie sviste ancorati al rifiuto di elaborare un serio esame di coscienza sulle responsabilità dell'Italia fascista nelle violenze della seconda guerra mondiale
Nel suo breve articolo Ganapini provava dunque ai di giudicare questo tipo di cultura ed identità consegnata alla vicenda del neofascismo
Repubblicano al Paese alla società alla politica ossia si interrogava su ciò che rimaneva del fascismo del Ventennio per esperienza repubblica di Salo
Nell'Italia di quel momento degli albori del ventunesimo secolo per rispondere a queste domande la necessaria secondo lui riallacciare i fili della riflessione con la questione fondamentale
Del rapporto dell'Italia repubblicana con il fascismo esaminare il processo di costituzione delle memorie ufficiali di gruppo o individuali e interrogarsi sull'impatto di queste memorie spesso contrastanti e conflittuali diamo più avanti l'articolo di Ganapini è questa la riflessione davvero corposa di questo saggio di Stefani preziosa articoli Garavini evidenziava
Le conclusioni del suo libro un libro pioneristico in quel momento dei costruiva il mito da una parte che presentava i ragazzi di Salò come dei combattenti puri che avrebbero impugnato il tricolore per l'onore nazionale Garavini infatti sottolineava in realtà il processo di nazi finché azione la sentiamo usare a sproposito questa parola della ideologia e della cultura politica impregnata di razzismo e di elitarismo qui forse il termine non è proprio esatto ma aggravati Mankell allontanamento dei fascisti repubblicani dalla patria italiana
E al suo popolo visto con disprezzo e questo va ricordato c'era questo
Questo disprezzo per il popolo italiano nella repubblica di Salò in questo si rifaceva in realtà all'analisi di Hannah Arendt
Che proprio nella
Visione del mondo nazista e che la fine avrebbe condannato alla distruzione tutti i popoli
E anche quello tedesco e appunto e la citazione da libero famoso di Arendt le origini del totalitarismo gli anni successivi gli studi microscopici micro storici chiedo scusa su singoli reparti le
Nelle ricerche di combattenti saranno in grado di nutrirsi di questo approccio il filo razzismo
Della classe dirigente della R sei Ganapini vedeva al Mont un asservimento all'occupante ma una proposta molto coerente tutt'altro che improvvisata
In questo ambito anche il mito della socializzazione che
In una parte della sinistra veniva visto come un elemento positivo della RSI altro tema importante nella costruzione del mito delle resi come il ritorno al socialismo mussoliniano delle origini
Veniva anche state costruite portata come il modo più radicale anche qui nel senso cioè di costruire un regime fissando la chiave di volta nell'intero edificio di un fascismo futuro e anche la costruzione dell'antisemitismo spiega più avanti faceva parte di questo
Di questo approccio della cultura tra virgolette di Salò
Il lavoro di Enzo Collotti sulle leggi razziste uscito nel due mila e tre in particolare aveva insistito e questa è un'importante riflessione sulla importanza dei Patti lateranensi
E della loro conseguenze e con l'abbandono della laicità dello Stato e la legislazione sui culti ammessi questa riflessione
Fatta spesso da Marco Pannella cioè su questa trasformazione che e i patti lateranensi in poco non
La laicità ma culti ammessi aveva Alberto questa riflessione la strada per prima della promulgazione delle leggi razziste razziale del trentotto al divorzio con la comunità ebraica italiano senso storico poi
Sottolineava quanto era avvenuto con la guerra
In Etiopia dobbiamo andare avanti perché c'è un altro punto importante che vi vogliamo segnalare l'estraneità degli italiani a fascismo era stato in realtà al centro dell'attivismo di propaganda degli antifascisti in esilio
E questa è un'altra questione importante
E per loro con lo scorrere del tempo diventava sempre più difficile risponde alla alla domanda
Apposta dal procuratore generale della Repubblica francese a Filippo Turati alla fine del mille novecentoventi perché perché l'Italia non si solleva e questa domanda si può fare oggi per quello che avviene in Russia andiamo avanti
L'articolo di Ganapini si concludeva con un atto notazione interessante sull'antifascismo che su giustizia avrebbe ha fatte a suo giudizio avrebbe fatto un passo indietro rispetto all'elaborazione del periodo dell'esilio
Nell'analisi del fascismo visto solo come violenza Ganapini auspicava
Che si sciogliesse il nodo delle responsabilità
E individuali e collettive della tragedia del FAS del fascismo
Considerato come un trauma rimosso ma non mai affrontato destinato a pesare a lungo in una falsa coscienza nazionale è chiaro che nonostante il numero crescente di studi cui appunto
Sì deve naturalmente fa riferimento a questi canali di Ganapini aveva ragione insistere su un rimosso nella storia politica del nostro paese di questa falsa coscienza nazionale italiano la costruzione della quale anche una parte della cultura antifascista in questo modo cioè con il tentativo di sì parare il fascismo dagli italiani Italiani brava gente nota lavoro di Del Boca appunto a contribuito Stefani prezioso su Italia contemporanea il numero trecento prendetelo perché abbiamo letto solo alcuni passaggi davvero di interesse per parlare
Della storia della consapevolezza della nostra storia e ci fermiamo qui evitiamo appuntamento alla settimana prossima
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0