Le manifestazioni organizzate a difesa dei referendum possono essere interpretate come pressioni sulla Corte Costituzionale?; Un'opinione sulla posizione di Mario Segni contrario al turno unico; Se i referendum elettorali avessero successo si potrebbe creare un vuoto legislativo?

Vi abbiamo già detto della Corte costituzionale che al lavoro in queste ore per deciderne l'ammissibilità o meno vi abbiamo anche letto delle dichiarazioni di alcuni docenti di docenti scusate di diversi atenei italiani e abbiamo in collegamento uno di questi docenti stelle o mangia beni che dovrebbe essere collegato da Catania con noi qui al notiziario serale di radio radicale buona sera professore voterò allora questi referendum sono giunti alla Consulta ecco io però prima della diciamo del parere tecnico o meramente accademico volevo chiederle a lei che è stato anche un esponente politico sì candidato alle ultime elezioni provinciali dove ha vinto al candidato a Catania
Di Alleanza Nazionale Musumeci è stato esponente della del Patto Segni quindi insomma è stato vicino alle battaglie referendarie per le riforme elettorali
Seconda è stata esercitata una pressione nei confronti della Corte costituzionale così come hanno detto in diversi in relazione a queste manifestazioni che sono state in queste ore
No non credo che l'esercizio della libertà di valutazione del pensiero anche se in forme abbastanza accentuate come headliner dinanzi alla Palazzo della Consulta
Poi il cardinale coi fari accesi per le strade in pieno giorno o altre cose del genere possono essere interpretate come reato con un atto di i arbitrario di pressione nei confronti della di un organo costituzionale
Credo che la Corte Costituzionale goda di una serie di moneta e prerogative per cui anche questa manifestazione che vuole essere un modo per influenzare per manifestare perché l'opinione di interesse che una parte del corpo le strade cittadine hanno alcuni cambiamenti della politica che secondo me possono essere prodotte solo per via referendaria tra Arafat perché le forze politiche non hanno il coraggio e la capacità sufficiente di procedere autonomamente a queste riforme importanti
Perché non credo che che potrebbe essere un indebita influenza nei confronti di un organo costituzionale ecco dicevamo all'inizio lei è stato un esponente
Del Patto Segni
Come vede questa posizione che proprio Mario segna nei confronti del turno unico
Ma
è chiamata turistici questo momento perché nella sostanza il le professionalità che sono state molto molto variabili assoluta l'ultimo periodo io credo che quello che si diceva un anno fa c'è in modo particolare una dichiarazione di segni il ventitré ottobre del novantatré al Colle della terra che la riporta ampiamente e cioè che per costruire due poli alternativi Jarno alla al nostro sistema democratico quella completezza Catherine Malfitano non ha avuto
Tema elettorale maggioritario a turno unico sia il ed a migliorare quello che da una parte dalla FIAT alla tentazione della politica in senso positivo in senso buono e dall'altra parte
Contente cittadine di individuare con chiarezza la responsabilità per il delle forze politiche
Sistema elettorale a turno unico definito dai costituzionalisti costituzionalisti lei e un sistema di selezione della classe dirigente
Non mi era una mera elezione ma anche elezione della dottor torna invece il sistema rimane il fatto che poi molti propendono perfino per un doppio turno aperto elitaria perché vuol dire che al ballottaggio non andrebbero semplicemente i primi due ma tutti quei candidati che raggiungono una certa quota peraltro molto basso ci dà si parla del dodici virgola cinque per cento
è questo il tema di questo tipo proprio tornata erto secondo me è peggio del sistema proporzionale accantonare ripescare proporzionale
Doppio turno a a come il limite strutturale perché si accentua nel doppio turno aperto quella di
Un tema che contenti che favorisce accordi particolari che spingeranno al notabilato nel nei collegi e che poi a lungo andare medio lungo tempo
Pur porla delle clientele nei collegi che consolidò materna di gruppi di potere ecco tutto questo a me sembra a da evitare tenuto conto che poi col doppio turno avremmo continueremo ad avere una parte frammentazione del sistema politico tutti i tetti possano essere scongiurati oggi
La cultura della democrazia dell'alternanza c'è afferma con chiarezza
E in modo particolare tende forze che sostengono l'ipotesi del sistema maggioritario a un turno sono avranno il consenso degli elettori per il referendum
Vediamo proprio l'aspetto tecnico del quesito referendario tra gli avversari diciamo del turno unico anch'e diciamo tra gli esponenti del mondo accademico una delle ragioni che vanno a spago ore della del turno unico è che incasso non solo di ammissibilità ma anche di l'abrogazione dell'attuale sistema quindi quella venticinque per cento di quota proporzionale creerebbe una situazione di vacatio e quindi di vuoto legislativo che potrebbe riportare addirittura queste sono argomentazioni utilizzate da questi esponenti al vecchio sistema c'è quello della proporzionale pura e senato no va o
Innanzitutto bisognerebbe dire quei però che il problema del del vuoto legislativo non si dovrebbe porre perché in questa materia in materia elettorale vige un principio di continuità normativa per cui sono noto sostituite che norme con nuove dovrebbe poterti dire realizzato ad effetto abrogativo
E quindi ci darebbe qui proprio per questa materia specialissima una torta di deroga alla principe che l'effetto abrogativo e immediata col decreto di pubblicazione sul pavé referendarie palmo
Che il perché dalla Repubblica sottoposto del ministro guardasigilli e previa deliberazione del consiglio dei ministri non ritardi l'entrata in vigore dell'abrogazione fino al termine massimo di sessanta giorni quindi sono le regole principali che servono a questo per per contro bilanciare questo discorso
C'è poi un altro problema sistema conosce la possibilità di colmare tutte le situazione di vuoto legislativo che richiedono una produzione normativa improrogabile attraverso il tema della decretazione d'urgenza
Dovrà entrare in altri particolare per spiegare per quale motivo quello che magari non può fare il governo intende regolamentare anche per il decreto legislativo e che forse non può farne a anche il parlamento in sede legislativa è possibile nel nostro sistema costituzionale capace government negli decretazione d'urgenza comunque per tutti e notava testi di Carlo Esposito che è stato uno dei maestri del diritto costituzionale italiana e in materia di decreto legge dice che con decreto legge si possono colmare queste necessità a normative ma la cosa che vorrei sottolineare e che già nel referendum del diciotto aprile Milano centonovantatré c'è il referendum che riguardava il sistema elettorale del Senato perché come si fa per effetto del voto popolare
Passò dal sistema di fatto o proporzionale con secondo col metodo Don't a un sistema vero e proprio maggioritario a turno unico
Con quel referendum non vi era coincidenza tra numero dei seggi
E il numero perché giri il Senato e numero dei collegi c'è il lavoro dei collegi già nel vecchio sistema elettorale era integrare al numero dei seggi K veniva ripreso guidata dalla e trova finalissima della vecchia legge
Allora quest'argomento c'è l'argomento della del sistema del fatto che il referendum abrogativo può creare uno blocco del del sistema elettorale perciò inibire da un organo costituzionale di funzionare compiutamente e pervade doveva valere già per il referendum del diciotto aprile del novantatré dell'Arbat pallonara io mi domando perché dovrebbe valere oggi sul piano tecnico ecco al di là delle ragioni
Diciamo di quanti hanno si sono espressi non a favore dei quesiti referendari ecco per lei perché dovrebbero essere ammissibili merce referendum
Elettorali partire dalle nove non c'è nessuna norma costituzionale che vieta la sottoposizione alla referendum abrogativo più con l'articolo settantacinque della Costituzione
Il dei referendum da su legge elettorale ecco più indicato inammissibilità tono tassativamente indicati nel secondo comma
Della dell'articolo settantacinque tra questo non c'è la materia elettorale materie che peraltro espressamente richiamata invece nell'articolo settantadue quarto comma perché quando c'la propria legge elettorale dice la Costituzione è necessario sempre il procedimento legislativo ordinario non si può procedere con leggi decollò con le Commissioni in sede redigente
Quindi costituende conosceva benissimo la materiale letterario tant'è vero che mi ha dato una disciplina di formazione particolare dell'articolo sul fondo due quarto comma
Sì nell'eterna della dell'ottantacinque secondo comma non ha ritenuto di dover lo scooter fra quelle su cui poteva cadere è il referendum abrogativo
In linea di principio oserei dire che non c'è nessun ostacolo formale e costituzionale all'abrogazione della legge costituzionale già elettorale
L'altra equamente poiché portare quei finito è stato formulato ottenne in modo che risulti chiara ma manifestazione di volontà che l'elettore deve
Vede con referendum manifestare fece il quesito sia omogeneo sia chiara l'intento dei promotori eccetera in modo che il combinato disposto ad articolo uno e quarantotto dalla Costituzione contento un terreno esercita la sovranità popolare
Io credo che in queste porte siccome è meglio mettere il il quesito alla formulazione non le è sembrato così oscuro come non era oscuro neanche quello per il Senato la volta precedente
Ritengo che in entrambi i casi e risolti con chiarezza l'intento politico dei promotori che quello di eliminare la quota proporzionale dal sistema elettorale
Non credo perciò che anche quelle ragioni di opportunità che avevano portato a forme di inammissibilità di di altri referendum e sostiene in questo momento c'è l'ultimo argomento che quell'appunto del fatto che
Gli organi costituzionali necessita di una normativa indefettibile quindi sarebbe la rigetta l'altare dove già contenuto costituzionalmente vincolante necessario per cui potrebbe essere sostituito dal legislatore
Ma non potrebbe essere abrogate via referendaria quest'argomento ammettano un argomento a volte iper elaborato dalla Corte costituzionale del vi è un precedente in un settore diverso è quello delle leggi cornice materia regionale
E la Corte spetta lo ha superato lo ha superato con riferimento all'aula mattatore dell'autonomia regionale basti pensare referendum sulla caccia
Ma allora superato anche con riferimento alla legge elettorale perché altrimenti non avremmo votato il diciotto aprile del mille novecentonovantatré
Senta lei ha posto anche il problema dei del riordino dei collegi elettorali e vogliamo spiegare nel modo più semplice possibile perché ha spinto gli ascoltatori da cosa nasce questa esigenza
Chiedo alberi in realtà questo problema può essere affrontato in due modi diversi
Il problema di ordine che ci deve essere coincidenza tra il numero degli addetti e numero dei collegi quindi parcheggi e collegi nel sistema maggioritario noi questa è la discografia
Quindi è un sistema proporzionale come sono contenti di rettificazione ci sono i resti da recuperare sul piano o del collegio unico nazionale altri marchingegni Nadia nelle è possibile anche che non ci sia una una esatta distribuzione tra seggi circoscrizione o collegi eccetera
Ecco allora il problema di fondo è che metà maggioritario a turno unico chi deve corrispondenza fra con legge perché cioè
Evidentemente effetti procede all'abrogazione della quota proporzionale del venticinque per cento è noi abbiamo venticinque per cento di di di seggi che sono previste dalla Costituzione perché il numero dei membri del del Senato
Della repubblica della Camera deputati è un numero fisso indicato dalla Carta costituzionale
E qui e e le due strade sono possibile sono no o una modifica come visione costituzionale del numero dei membri delle due Camere quindi portando a quattrocentosettantacinque mente del del ricordava come deputati
E a duecento trentadue quelli del del Senato
In modo tale che non c'è bisogno nemmeno di riordinare i collegi
Però il procedimento di revisione costituzionale come a tutti noto possedeva doppia deliberazione delle Camere a intervallo di tre metri e se non è a maggioranza dei due terzi richiedono ulteriori intervalli tre mesi in cui è possibile proporre il referendum costituzionale
E quindi di fatto se non c'è un angelo contento e quanto meno occorrono sei mesi sette mesi per facendo questa cosa da da vecchi gente che abbiamo il correre perché prima o poi bisognerà tornare a votare vista la situazione politica
Questo tra la parte non è pienamente praticabile atteso che peraltro si fidava votare insomma va be'di completo per il quindici aprile quindici giugno quindi significherebbe che si potrebbe con cui per con la regia di revisione costituzionale votare nuovamente all'inizio dell'anno prossimo all'Inter novantuno sei non non lo so se il possibile papa situazione politica l'altra strada
è invece quella di procedere con legge ordinaria alla
A ridisegnare i collegi in modo tale quindi a restringere il che non è di per sé è un bene
A respingere in modo che sul territorio non vi siano più quattrocentosettantacinque collegi per la Camera deputati ma seicentotrenta e lo stesso dicasi per il Senato che devono raggiungere numeri per centoquindici
Bene maggiorenne la ringraziamo per questo suo intervento era i nostri microfoni è collegato da Catania con sostegno ma gli oneri dell'università di Catania esperto diritto costituzionale