Politiche dell'UE: sfide e prospettive

Sono molto lieto di darvi il benvenuto a questo evento della Fondazione De Gasperi mi fa molto piacere vedere
In questo lunedì mattina questa sala così
Piena di giovani
Frequentano le facoltà giuridiche di relazioni internazionali che hanno anche una ambizione per la carriera diplomatica e vedere così tanti affezionati amici della Fondazione De Gasperi qui per riflettere delle politiche dell'Unione europea delle sfide e delle prospettive
Per l'Unione europea
Abbiamo inserito questo evento nell'ambito della nostra attività dedicata al tema della difesa europea e al tema delle prospettive europee e si tratta di un programma che la Fondazione ha voluto denominare la nostra patria Europa citando uno dei discorsi
Più belli e importanti del presidente Alcide De Gasperi ed è un programma che ha avuto corrispondenza con i settant'anni dalla firma
Della della trattato istitutivo della comunità europea di difesa che avvenne il ventisette maggio del mille novecentocinquantadue nella cui vicenda storica De Gasperi ha avuto un ruolo determinante
Abbiamo
Ritenuto che la questione della difesa fosse una questione cruciale e per questo abbiamo sempre lavorato con una riflessione che
Ha voluto coordinare anche e intrecciare la riflessione nazionale con quella europea con quella transatlantica questo è stato lo sforzo della Fondazione De Gasperi in tutti questi anni è in questo sforzo noi abbiamo
Voluto coinvolgere le istituzioni europee e le istituzioni
Sopra europea a cominciare dalla NATO
E e oggi siamo molto lieti di avere qui con noi il presidente della Commissione esteri e difesa la presidente Stefania Craxi che e parteciperà al secondo panel il e l'ambasciatore Tallo
Mi sia permesso di dire nella doppia veste attuale di consigliere diplomatico del presidente del Consiglio era e e di rappresentante permanente del nostro paese presso la NATO fino a quando è stato chiamato al nuovo incarico e con noi il presidente di Fincantieri
Claudio Graziano il generale Graziano che
E qui si nella sua veste di Fincantieri ma da generale di lungo corso delle nostre forze armate che ha avuto una dimensione di impegno europeo di straordinario rilievo loro parteciperanno al primo panelle insieme al Presidente del Copasir Lorenzo
Guerini che anche già ministro della difesa della nostra Repubblica potrà fornire un contributo anche sulle ultime evoluzioni e sviluppi della nostra partecipazione alla dimensione europea di costruzione della bussola strategica e delle prospettive europee penso che questo panel
Darà una idea straordinariamente importante di quello che il futuro della difesa europea
E insieme alla Stefania Craxi nel secondo panel discuterà il vicepresidente della Commissione per le politiche dell'Unione europea della Camera dei deputati l'onorevole Gianfranco Rotondi e il segretario generale
Della Fondazione De Gasperi Paolo Alli che è stato anche presidente dell'assemblea parlamentare della NATO
Se questa è la cornice degli interventi vorrei sviluppare solo un paio di riflessioni sull'assenso
Profondo dell'analisi che andremo a svolgere in mattinata io credo e gli ultimi anni dal due mila venti al due mila e ventitré
Abbiano reso evidente come la nostra patria Europa per citare ancora il presidente De Gasperi e abbia una sfida davvero complessa davanti a sé
E del resto la storia della integrazione europea è stato una storia fatta di fasi di stallo e di fasi di slancio
Come sarà evidenziato da Flavia Giacobbe che modererà ai lavori tante sono le questioni che si affastellano davanti ai nostri occhi di analisti e di attenti osservatori della materia
Per la
Vicenda degli ultimi anni ha segnalato che la dipendenza dell'Unione europea è stata quanto meno triplice da fattori esterni dipendenza da fattori esterni
Il Covi Dacia dimostrato come la lunghezza delle catene del valore abbia reso l'Europa dipendente da approvvigionamenti che arrivano da troppo lontano
E questo ha dimostrato che l'Europa davanti a forse una sfida straordinariamente importante di politica industriale
Una politica industriale capace di fare sì che l'Europa torni ad essere quello che è sempre stato un luogo per la grande manifattura e capace di disporre da sei del proprio destino industriale
La vicenda
Della
Della guerra
Ci ha dimostrato che l'Europa non può dipendere e invece fin qui la cosa si è verificata da un sistema di forniture di approvvigionamenti energetici che le tolgono
Un pezzo di sovranità e la rendono troppo dipendente da un solo fornitore siamo alla seconda dipendenza
La guerra ci ha dimostrato che ancora una volta l'Unione europea ha bisogno di un sistema comune di euro di difesa che possano essere più pronto e al tempo stesso più forte nel momento in cui le minacce si determinano ai propri confini
Abbiamo vissuto il decennio precedente con un'analisi che faceva percepire come vi fosse stato un allentamento delle minacce provenienti da est è un rafforzamento di quelle provenienti da sud il Mediterraneo diventato epicentro della instabilità globale
Per le minacce asimmetriche provenienti da sud relativa ai Fori Fighters al terrorismo all'insorgenza dei rischi posto primavere arabe cosiddette primavere arabe perché hanno determinato una crescita dell'autoproclamatosi Stato islamico
La vicenda delle migrazioni irregolari per lo più tutta la vicenda che ha riguardato la instabilità della costa nordafricana aveva spostato tutto questo una dimensione di attenzione sulla fianco sud dell'alleanza
C'era tanta buona ragione per questo spostamento la vicenda dell'Ucraina CIA riproposto il tema del confine orientale e ci ha riproposto ancora una volta il tema della grande sfida della difesa europea
La sfida della difesa europea è un pezzo cruciale di questa sfida io ho parlato delle tre dipendenze alle quali dovremo fa fronte se vorremo essere protagonisti in politica estera protagonisti politica economica se vorremo in quanto europei giocare una partita importante per il futuro perché sappiamo che la geopolitica candida il mondo in questa fase che possiamo considerare multipolare ad una prospettiva di possibile nuovo futuro bipolarismo tra Stati Uniti e Cina in cui l'Europa deve assumere una
Oscura dal leader
Un leader che rappresenta alcune cose che nessuno può vantare tutte insieme
L'Unione europea e l'unico continente politico al mondo
Senza la pena di morte
L'Unione europea è una grande piattaforma nella quale tu
Poi essere cittadino protagonista viaggiare senza dare il passaporto Win condividere quei titoli di studio le tue merci i tuoi beni i tuoi servizi possono circolare liberamente il tuo cellulare non ha bisogno neanche di fare il roaming per iscriversi a questo grande club paghiamo meno di un euro al giorno
Dobbiamo decidere come investire questo
Questa cifra che meno di un euro al giorno per realizzare gli obiettivi che abbiamo e cioè pace stabilita benessere sicurezza quando i padri fondatori
Dopo le macerie della guerra misero insieme anzi speranze e sogni
Corada Adenauer Robert Schuman Alcide De Gasperi non pensarono
Ai loro egoismi non pensarono ai morti che c'erano stati in Europa
Pensarono acciocché avrebbero potuto fare nel futuro le nuove generazioni e pensarono esattamente alla grande promessa di pace e prosperità
Io non penso che la promessa per il futuro debba essere molto diversa da quella dei padri fondatori pace e prosperità per realizzare pace e prosperità abbiamo bisogno di un'Europa forte di un'Europa protagonista per il futuro abbiamo bisogno di un'Europa capace di darsi un sistema europeo comune di difesa e abbiamo bisogno di un'Europa capace di darsi un modello industriale è un modello di politica energetica in grado dare di renderla
Fortemente indipendente questo e ciò per cui io penso che le nuove generazioni
Potranno e dovranno impegnarsi e questo è il senso degli studi cui ci stiamo applicando come Fondazione De Gasperi questo convegno
E svolto insieme e grazie alla
Presidenza del Consiglio dei ministri alla struttura anniversari nazionali voglio concludere con questa sottolineatura dicendo esattamente ciò
Gli anniversari nazionali non sono il modo celebrativo per guardare indietro con lo specchietto retrovisore
Gli anniversari nazionali servono a ravvivare pezzi della nostra storia che possano ispirare il nostro futuro perché non esiste un futuro senza memoria e la memoria serve esattamente per dare quella vivida forza di chissà che deve tenere lo sguardo proiettato verso il futuro ma i piedi ben piantati nelle radici del passato
Questa è stata la nostra impostazione come Fondazione De Gasperi e questo vorremmo che fosse lo sforzo del nostro Paese in una logica che anche nella difesa è una logica intergovernativa perché tutte le scelte sono fatte tra governi ma vorremmo che fosse sempre più comunitaria vorremmo che fosse quel di più che Alcide De Gasperi definiva così
Diceva Alcide De Gasperi che
Senza
La vivificazione di una struttura di sintesi centrale gli apparati europei avrebbero potuto rappresentare qualcosa di arido qualcosa di burocratico che non avrebbe dato lo slancio e la passione al popolo per credere nell'Europa noi pensiamo che tutto ciò si possa realizzare anche con e venti impegni come quello di oggi per la partecipazione al quale io ringrazio tutti coloro i quali hanno voluto dare la loro presenza il loro contributo il loro sforzo intellettuale grazie
Grazie
Parole zitelle che ci fanno aprire questo momento di confronto grazie anche alla direttrice Martina Lupi grazie promosso questo momento di riflessioni quantomai utile credo in un contesto geopolitico
Che l'Italia e l'Europa stanno vivendo in maniera piuttosto ecco drammatica dobbiamo dire sono sotto gli occhi di tutti il saluto tutti coloro che sono quindi oggi e che anticipano tormente come ha detto il presidente Alfano che i lavori saranno di
Sì diciamo divisi in due sessioni iniziamo subito con la prima naturalmente Francesco Maria Talò è stato già presentato Claudio Graziano andiamo a distanza da remoto col nome Lorenzo Guerini
E
Che volevo salutare ma in internet sta per per arrivare a insieme discuteremo del Progetto Europeo cinque tre ci concentreremo come ha detto anticipato anche al fanno sul tema della difesa a alla guerra in Ucraina ammesso sicuramente ci ha messo in allarme sull'esigenza di difendere le nostre frontiere Esterne probabilmente il pericolo prodotto dal conflitto ucraino potrebbe determinare almeno in teoria un'accelerazione ecco questo è l'auspicio la prese di coscienza in Europa dia ripensare la propria architettura di sicurezza
Si è discusso molto di come istintivamente i Paesi europei in realtà abbiano incrementato dopo l'invasione russa
Dell'Ucraina i propri arsenali nazionali
A me non abbiamo invece pensato fa ad accelerare sulla difesa comune
E questo naturalmente è un tema su cui riflettere la NATO al contrario è tornata centrale ed è attualmente sicuramente considerata il perno della sicurezza euro-atlantica e allora discuteremo con gli ospiti di come due progetti cioè difesa comune innato potranno integrarsi senza creare delle duplicazioni è che devo dire sì già si verificano a livello di Paesi comunitari da questo punto di vista i Paesi europei insieme al Regno Unito
Spendono indifesa molto più di quanto faccia la Russia ma Armani era inefficiente con duplicazioni senza sfruttare sicuramente e sinergie
In Europa Investimenti e questo è un dato molto interessante che ci deve far pensare nel campo della difesa sono all'ottanta per cento pensate a livello nazionale quindi io non voglio assolutamente togliere ex spazio al confronto perché gli ospiti con i quali ne parleremo ci daranno una visione del re davvero forte e completa di quanto io vi ho soltanto anticipato andai da Lorenzo Guerini che vedo presidente Bongiorno
Non la sentiamo
Vediamo se c'è qualche niente pronte a Mussolini il
Lo vediamo benissimo però non sentiamo la la sua voce adesso
In netta penso che non ci sente
Sette per
Ti venisse allora iniziò con la domanda poi sicuramente i tecnici stanno vedendo di di farci sentire il suo augurio
A Leinì passati governi attualmente ha ricoperto l'incarico di ministro della Difesa ha portato avanti il progetto della difesa
Comune
Diventa attivamente le fasi che realtà hanno condotto il disegno al punto in cui oggi è d'accordo ad esempio con il ministro Crosetto che queste diciamo in ultima chiamata per all'Europa della difesa sono essi il Vecchio Continente dovesse fallire anche questa contingenza così incalzante ecco probabilmente il disegno comune potrebbe perdere di significato lei che cosa ne pensa adesso
Siamo
Perse sì forse conviene presidente che esterni tra va bene
Ok benissimo andiamo avanti con lo IOR lo diciamo ascoltiamo verrà secondo Francesco Maria Talò
Intanto la domanda la l'avete sentita allora Guerini così mi si prepara per la risposta e abbiamo da poco superato un anno di guerra e tra l'altro l'inizio del conflitto ha coinciso con un periodo di incertezza per la NATO che avrebbe di lì a poco paghi calibrato
Ecco la sua postura nel nuovo concetto strategico approvato proprio il giugno due mila ventidue a Madrid
Un'alleanza che oggi invece come dicevo all'inizio come diciamo dicono un po'tutti gli esperti è tornata profondamente centrale al contrario del pronostico di ma con invece di Fini celebra mente morta l'alleanza
Ecco vince in cerchie lei ha potuto osservare come detto prima il presidente Alfano da una posizione privilegiata perché naturalmente rappresentanti permanenti di Italia Bruxelles verrà la NATO
Arcopinto aggira l'alleanza così irrobustita in questo momento invece con una difesa comune che abbiamo detto purtroppo e debole
Bene ringrazio il primo luogo il presidente al fanno Fondazione De Gasperi
Per questa opportunità per riflettere su temi che che sono cruciali cioè fanno parte di ciò che dovremmo vivere tutti i giorni per comprendere meglio come atteggiarci di fronte a una sfida che ci coinvolge in un modo drammatico come mai era successo da dalla fine della seconda guerra mondiale possiamo dirlo quindi stiamo vivendo una fase che ha un rilievo storico è importante farlo con dei giovani importante farlo in pubblico
Perché i cittadini devono comprendere le sfide che abbiamo davanti e farlo riflettendo
Con la testa
E in questo senso si abbiamo parlato di sfide di momento storico di accelerazione
E ci sono delle date celasse dal dalla storia vive anche con degli scossoni
E bisogna dire che ventiquattro febbraio dello scorso anno è stata una di quelle adatte paragonabili non so all'attacco a Pearl Harbor nel dicembre del quarantuno
Alla l'attacco delle Torri gemelli il l'undici settembre l'undici nove e prima il nove undici dell'ottantanove dati inversa
La caduta del muro di Berlino
Cosa significato che siamo ripiombati in un clima ecco delle immagini che ci riportano al nei momenti più bui del ventesimo secolo
C'è una guerra guerreggiata in Europa
Sostanzialmente di carattere Terrestre così classico con le trincee con movimenti Hernan spesso sia Kim quasi impercettibili
E estremamente diversa da quelle che noi stavamo preparando con quel concetto strategico Concetto Strategico che fa seguito alla provocazione del presidente Macron levo la NATO cerebrale mente morta e bisogna dire che chi è stato utile quella provocazione perché immediatamente dopo ci chiedevamo viola Brussel come reagire ed è nata l'idea del concetto strategico
Un'idea che in fondo era matura perché alla NATO i concetti strategici si susseguono con un ritmo più o meno decennale
Quindi quello approvato a Madrid nel giugno del ventidue è stato l'ottavo insomma
E era il momento di farlo però non ci si pensava
Ed ecco che è partito un processo che in realtà mirava a qualcosa di diverso rispetto alla sfida che stiamo affrontando oggi cioè pensavamo a come affrontare le sfide del ventunesimo secolo
Quindi lei tecnologie emergenti il
Ovviamente l'indo Pacifico anche se
Chiaramente fuori area rispetto ad un'organizzazione regionale come la NATO ma non potevamo ignorarlo
Di e poi guida trovato spazio il
Il attacchi cibernetici insomma tutti i nuovi Tonini
Ci preparavamo al futuro e siamo stati
Lettera spinti verso il passato no allora
Penso che sia il caso come ha detto il presidente del consiglio a non la devi la scorsa settimana residente a Roma di indossare delle lenti progressive e guardare al contempo la sfida di oggi che quella del ventesimo secolo
E naturalmente non perdere d'occhio quelle del futuro del ventunesimo secolo
Ma non possiamo non farlo tutti insieme ovvero i singoli Stati
La NATO e l'Unione europea
Perché l'ampiezza di queste sfide tale che nessuno può farcela da solo e lo può farcela più neanche l'America quell'America così forte che negli anni Sessanta vinse e superò quello del cosiddetto Sputnik moment
Cioè la
Lo sgomento di vedere i russi
Lanciarsi nello spazio per primi ma quella era un'America talmente forte che in pochi anni sulla spinta della
Della gara sfide archetti checché ne rivuole porre al proprio alla propria nazione mando i primi uomini sulla luna
Oggi bisogna lavorare insieme
Ed ecco che ora che ricordiamo la Comunità europea di difesa
Di stazza di oltre settant'anni
Possiamo dire che c'è la reazione c'è la reazione attraverso un lavoro comune Gwen un atto che si sovrappongono sempre di più anche come numero dei paesi aderenti all'organizzazione
C'è stato recentemente
Poche settimane fa una nuova dichiarazione comune delle due organizzazioni e ci sono anche alcune situazione un po'paradossale cioè ad esempio la la guerra e diventata uno fondamentale strumento per l'assistenza militare all'Ucraina attraverso la lo strumento europeo per la pace lo European Peace Facility
Che sta erogando una quantità di soldi assolutamente inimmaginabile solo un anno fa
Per la fornitura di armamenti all'Ucraina lo fa la voi non lo fa nato perché la NATO comprende la delicatezza di un proprio intervento più diretto sul rispetto ai cosiddetti armamenti letali è ovvio che la NATO
Ha giocato in cui sia né un ruolo molto importante attraverso il suo partenariato con l'Ucraina ma sempre evitato un coinvolgimento troppo diretto nella consapevolezza di quanto sia
Delicato fare questo non vogliamo pensare parte del conflitto
E non lo siamo mai stati e non abbiamo mai inteso esserlo nonostante le le le le cose fax che sono state pronunciate da chi aggredito dall'aggressore
Ecco quindi che il senso di una comunità euroatlantica cresce sempre di più e noi Italia siamo e un quarto e l'anticipo diciamo per definizione cioè non potrebbe esistere l'Occidente
Senza l'Italia perché l'Italia questi luoghi Sala sono la culla dell'Occidente non siamo noi che aderiamo all'Occidente noi siamo l'Occidente così è cresciuto l'Occidente intorno a noi intorno a quei valori a quell'Europa con dalle radici
E giudaico cristiani classiche
E dobbiamo mantenere fede a questo nello stesso tempo c'è la sfida dell'indo Pacifico dove siamo stati la scorsa settimana e lui esce fuori luogo volo dell'Air mediterranee ITA dell'Italia come penisola protesta nel Mediterraneo
E quindi parlando di frontiere cioè le frontiere dell'Europa frontiere che non sono soltanto quelle terrestri più o meno ben definite ma anche quelle marittime che si spandono fluide per definizione Colima ricchi per le leggi della fisica sono vasi comunicanti
E un Mediterraneo che ora più che mai il bacino centrale relativamente piccolo ma centrale perché collega l'Atlantico con l'indo Pacifico cioè le due più grandi
Are di Commissione marittima del mondo e sappiamo che il novanta per cento dei traffici
Come sociali avviene per via marittima e con l'importanza qui mi fa piacere che abbiamo il presidente di Fincantieri
Dell'industria dell'industria cantieristica
Ma in generale di avere una difesa forte sono investimenti per il nostro futuro l'Europa deve fare la sua parte ma farlo completi in complementarietà con la NATO basti pensare al fatto che gli stati non due dell'alleanza atlantica
Da soli coprono l'ottanta per cento delle spese della difesa dell'autore della della NATO dell'alleanza
Questo non vuol dire che quindi si deve creare un'alternativa europea no dobbiamo crescere tutti insieme e in questo contesto l'Europa deve assumere un ruolo maggiore
Grazie Francesco Maria Carlotta tra l'altro grazie anche perché è rimasto assolutamente né il nel tempo prestabilito quindi grazie per il suo intervento
Proviamo a ritornare dal Presidente Guerini non serve
Sì alla missione no finalmente sentiamo la sua voce bene benvenuto al presidente buongiorno vengono tutti aerei che non gli rivolgo di nuovo la la domanda che che che già gli ho fatto spero che l'abbia sentita e l'ultima chiamata quindi per l'Europa della difesa secondo lei come ha detto poco tempo fa
Il ministro Crosetto cioè si fa richiamo questa volta probabilmente non ci sarà una seconda volta per tentare lei che cosa ne pensa
La generosità di salutare il mio amico Angelino Alfano progettato dalla Fondazione Gastone grazie per questo invito saluto anche
Il generale Graziano ambasciatore cala con il quale ha collaborato
In questi questi anni delle Grazie per il loro lavoro al servizio del Paese mentalmente usano salvi gli amanti continueranno a svolgere nel chiare che che oggi ricoprono e grazie a lei per la domanda saluto tutti
è intervenuto e mi scuso per questo collegamento da remoto ma
Il lunedì
Giornate di impegni di collegio verrà per il parlamentare pretesa sono nel mio collegio doveva una serie di iniziative ed incontri
Sì condivido le ciò che l'appello del del ministro Crosetto nel senso che credo che che la fase che stiamo vivendo richieda davvero uno sforzo per fare passi importanti CCD
Nella costruzione della difesa europea tenendo conto della complessità di questo lavoro per l'ambizione con la quale dobbiamo confrontarci stato prima richiamato
Ci sono i prima richiamati alcuni passaggi fondamentali che hanno visto impegnate le organizzazioni di Cuneo facevo parte negli ultimi due anni l'ambasciatore Paolo ha ricordato il nuovo concetto strategico dalla NATO sulla revisione del concerto Stazio citofonato ma si è parlato anche di Bussola strategica che credo che la bussola strategica sia un documento molto importante che diciamo riusciti a a ad assumere come come Stati membri dell'Unione Europea molto importante io penso che sia una buona sintesi tra un approccio realistico e l'approccio ambizioso questi negli anni precedenti questo queste due polarità siamo Rambo con la retta esponevano in maniera alternativa e hanno rappresentato un fattore di freno dalla Sviluppo
Dell'idea della difesa della difesa l'UPEA ma una serie di eventi con il quale ci siamo confrontati hanno portato da compiere un salto in avanti da questo punto di vista non ce lo siamo già dimenticati valga diciamo abbiamo tutti la memoria molto corta però è realtà a mio parere ora Graziano
Mi mi corregga se sbaglio a mio parere un elemento per Piero accelerante
E che ha consentito di superare una serie di ostacoli anche di di condizionamenti se non divieti nel corso dell'ente degli degli anni scorsi per arrivare appunto alla definizione della bussola strategica è stata la conclusione drammatica
Dell'esperienza in Afghanistan se vi ricordate all'indomani di quella conclusioni oggi complicata che
Ritengo abbia dato un messaggio sbagliato dell'Occidente al mondo
Non ritenevo allora continua a ritenerlo Calò
è testimone delle mini della mia posizione piuttosto diciamo critica sulla modalità con cui si decise di chiudere l'esperienza in Afghanistan passando da una decisione di conclusione basata su condizioni da determinarsi ad una basata sul tempo che poi ha portato diciamo all'Egitto
Con il quale ci confrontiamo ci compra abbiamo oggi non è stato un messaggio invariato in Occidente ha dato al mondo dietro questa spesa sorvegliato sì lo ricordate
In una discussione rispetto al fatto che gli europei diciamo così dal punto di vista decisionale in quel passaggio mostrarono una una difficoltà rispetto le decisioni assunte dall'amministrazione americana e gli appunto nella nostra discussione emerge con assoluta chiarezza l'esigenza di fare un passo dava avanti
Rispetto ad una volontà quaranta la costituzione della difesa europea e innanzitutto responsabilità preso di responsabilità forse lo dico perché facciamo del politico faccio il politico insomma e che vorrei anche rispondere ad Arcore
Letture che io vedo sulla sulla difesa europea quasi che la difesa europea sia il modo attraverso il quale ancora una volta siamo così
Rischiamo di non prenderci le nostre responsabilità lasciando a qualcun altro nel precipizio vale la difesa su ogni decisione dovrà essere assunto ma già ci sarà la ripresa non per vendetta
Gli investimenti nazionali però ci sarà la difesa europea è lì che si devono porre le questioni allora Davide sarebbe innanzitutto una presa di responsabilità presto più tema fondamentale che secondo me deve essere del Presidente nella stanza del cosa significa
E prese di responsabilità significa sviluppare tutti i punti che nella bussola strategica sono contenuti sono anche in parte sviluppati ma che devono essere necessariamente implementati tolta o turista tecnico militare
Non me ne voglia il mio amico Graziano ma dal punto di vista dalla volontà e della lezione politica batte tutti i temi che definiscono la ripetono che assume temi essenzialmente politici da dall'analisi condivise dalla minaccia alla costruzione di una base tecnologica industriale comune alla costruzione di capacità militari alla volontà di impiegarle
Sono tutte questi aspetti aspetti che hanno una pregnanza politica molto molto rilevante perché poi collocati nella dimensione concreta significano scelte significa nero
Significa capacità di fare passi indietro rispetto all'origine nazionale significa vera agenda comune sui vari dossier di crisi penso che ciascuno di noi si dovesse andare con la memoria a agli anni che saranno nostre spalle su tutti questi aspetti la missione diciamo europea è stata sempre sacrificata agli enti agli interessi delle incisioni nazionali
Quindici c'è l'esigenza di una decisione di una volontà l'implementazione politica per fare cosa io credo per fare un'opera di importante significativa di rafforzamento del pilastro europeo dell'alleanza la nostra libretto di circolazione base su due pilastri la NATO dell'Unione Europea io credo noi dobbiamo rafforzare dentro questa prospettiva il pilastro europeo che ha il pilastro proprio anche dell'alleanza atlantica nei giorni scorsi ho visto qualche intervista da parte di di alcuni esponenti politici nei diversi partiti in cui o o o comunque ciclicamente questa cosa avviene solo in cui si parla di necessita di bilanciamento decisionale nell'Alleanza atlantica bene sono insomma sono d'accordo ci mancherebbe
Però diciamo una bilanciamento della capacità deciderà la partecipazione al processo decisionale ora la definizione del processo decisionale che non si accompagni ad una bilanciamento della responsabilità io credo che sia così un'aspirazione non particolarmente concretamente realizzabile perché oggi
Il bilanciamento degli investimenti nell'ambito della difesa vede sicuramente dimensione europea molto meno significativo della dimensione extra europei dell'Alleanza allora c'è un tema sicuramente d'investimento e della volontà di investimenti
C'è un tema appunto
Di base ed ecologica industriale condivisa
Anche questo aspetto l'aspetto delicato perché nella definizione del bagno la base telefono anziché indossare condivisa che sicuramente necessarie per superare per dare maggiore efficienza la spesa sicuramente necessaria
Per superare un'eccessiva frammentazione però dentro questa cosa sia il ruolo del destino
Di industria nazionale fondamentali i settori nazionali industrali fondamentali
E di di ricerca tecnologica che necessità al quinto alla costruzione di un processo europeo di di poter essere valorizzata allora è il il questo il momento diciamo così decisivo ma io penso che tutti i momenti siano decisivi al momento in cui questi passi in avanti devono essere concretamente credo misurabili inverificabili
Sapendo che l'autonomia strategica più volte richiamata del settore difesa e sicurezza in ambito europeo non è autonomia TAC e certo inteso autonomia dagli Stati Uniti ma autonomia perde cioè un'autonomia che che si che si trasformi a responsabilità l'Europa da questo punto di vista è stata in questi anni
E sicuramente
Caratterizzata da da da da da un'ambizione molto bassa sino al voto passiamo in rassegna le emissioni europee nel nostro immediato vicinato alcune hanno avuto sicuramente riscontro importanti altre sono molto deboli ma altri sono tutte scontrare con con come dire visioni nazionali contrapposte
Negli anni che stanno alle nostre spalle sicuramente ci sono dei dossier
Di crisi regionali in cui l'Europa non si mostrata unica che non siamo state unite perché la gente nazionali erano agenda nazionale ricco Jack penso ad esempio alla Libia solo per citare appunto un esempio allora abbiamo da fare da questo punto di vista salti di qualità
Ma abbiamo da fare da questo punto di vista appunto salto di qualità anche nell'assunzione di responsabilità se c'è ci io guardo un luogo come detto sto parlando di essa in questo momento ma se io guardo luogo una violazione in cui l'Unione Europea deve dimostrare la propria capacità di essere ambizioso nel campo della difesa la sicurezza angolo del nostro e mediatrici dato e nel parlare del nostro mediatrici nato parlo di Africa lì e c'è un luogo in cui l'ambizione europea ci deve dimostrare concretamente realizzabile ecco quello l'Africa anche perché l'Unione europea dispone di strumenti multidisciplinare che consente loro di di fare ciò di cui la nega ha bisogno c'è dal punto di vista la sicurezza azione al punto di vista della del dello sviluppo della costruzione di istituzioni efficienti eccetera quindi come sempre non c'è e chiudo non c'è un vedo intensamente segnali come come sempre non c'è una rivoluzione un passaggio x c'è un processo che si deve sviluppare con concretezza con ambizione con capacità ma soprattutto con l'assunzione di responsabilità
Bene grazie presidente lei purtroppo non essendo qui diciamo devo mettere al corrente che ogni intervento sarà di sette minuti al massimo però giustamente avendo avuto il problema dell'audio non c'è problema grazie per il suo intervento abbiamo compreso che ecco serve oltre il salto di qualità anche perché l'Europa è come se fosse diventata forse grande tutte insieme nel senso maggiorenne in un momento di di difficoltà e quindi il presidente puntava oltre che ecco sulla bilanciamento DC giornale in
Rispetto all'alleanza atlantica anche a un'assunzione maggiore di responsabilità Claudio Graziano ecco
La difesa comune secondo
Il direttore della capacità dell'agenzia del di difesa europea dell'ETA Stefano conto
A dovrebbe avvenire diciamo dovrebbe puntare essenzialmente a tre obiettivi di efficienza della spesa e l'interoperabilità qualcosa che abbiamo cenato anche prima il rafforzamento della base tecnologico industriale
Come naturalmente diceva anche il presidente Guerini
E lo sviluppo delle capacità di agire autonomamente là dove la NATO ecco non sia interessata intervenire
A questi tre obiettivi sono ancora diciamo lettera morta ma secondo lei in che tempi si potranno attuare perché è importante capire far capire anche diciamo in di che tempistiche stiamo parlando
Grazie dottoressa Giacobbe naturalmente anch'io ringrazio il presidente Alfano
E alla Fondazione per questa iniziativa per questo confronto ci permette di parlare di questi argomenti così importanti
Di fronte a giovani studenti a specialisti del settore saluto mio ministro Guerini comunque abbiam condiviso molte molti anni impegnativi insieme anche a Francesco seduti in due palazzi diverso ma lavorando sulle stesse cose e naturalmente sottosegretario Craxi sono state dette delle cose molto importanti sia su quelle che sono tre dipendenze manifatturiera energetiche
Che operative da parte
Del presidente Alfano sondato dette anche alcuni importanti
Verità che in questo momento ci dimentichiamo perché sicuramente la guerra in Ucraina
Ha portato indietro le lancette dell'orologio di settantasette anni mi ha fatto tornare la guerra tradizionale e convenzionale totale
Verso l'Europa e l'Europa in un momento in cui si pensava molto guerra ibrida ma non si dimenticava la guerra convenzionale
Diciamo che è stato un Buster di cambiamento
Perché se uno ci ripensa al due per cento del PIL per lana per la difesa in ambito NATO si parlava dal due mila quattordici di maggiori investimenti per la difesa e in Europa si parlava dal due mila tredici
Le esigenze di cui stiamo parlando erano già nate prima
L'Ucraina ha dimostrato che erano molto più ingenti e ha riproposto una minaccia che e in un certo momento era stata sottostimata
Che era la minaccia russa e noi guardavamo tutti come accennato
Al Sud quello che io chiamo a volte chiamo ancora altre hanno dell'instabilità Stati falliti terrorismo
Immigrazione incontrollata o immigrazione ibrida perché forzata inglese un po'Nice Immigration adesso si sono aggiunti questi dando
Un senso completo a quello che è l'esigenza della difesa europea e che propriamente termini dei Tre Termini efficientamento la spesa rafforzamento della base industriale
E sviluppo delle capacità per agire autonomamente quando e dove necessario e sempre con il partner in primis con la NATO
Quando possibile e poi tutto il senso della autonomia strategica che proprio questo alla capacità di operare da soli quando i partner la NATO non può o non vuole intervenire per motivi politici per motivi di collocazione Trattato nord atlantico
Posso parlare delle operazioni nel Sahel ma è stato citato giustamente
Dall'ambasciatore Talò che l'esempio della fornitura di armi
L'Europa a quattro potere economico politico militare
E informativo perché un'organizzazione sovranazionale Donato no alleanza è la più grande alleanza difensiva del mondo ma i soldi per comprare le armi elementi all'Europa
Le leggi per fare permettere armi e per fare armi le fa l'Europa le sanzioni sono europee
Non sono nato
E questo domandava parte dal senso dell'importanza della cooperazione dall'altra l'importanza dell'autonomia strategica anche perché in ogni caso quello che è buono per la NATO buono per l'Unione europea
Saluti europea riesce a stimolarla costruttori carri armati di usava anche evidentemente la NATO è questo l'elemento essenziale terza cosa che sappiamo bene
Noi specialisti le forze armate non hanno tre forze armate
Una per la NATO una per l'Unione europea una per le Nazioni Unite è una quarta residenze nazionale è sempre la stessa che a seconda delle esigenze ha cambiato struttura cambia sistema e quindi evidentemente deve parlarsi in tutti questi quattro immobili
E questo qui è un senso importante perché avevamo già capito nel tanto tempo fa avevamo capito nel due mila tredici con la Global Strategy là ho capito dando lanciando di iniziative che poi si sono concretizzate bene
Per superare questi tre elementi affinché non ricambi rimanga lettera morta in sostanza già muovere su due linee
La prima linea operativa cioè di realizzare in Unione Europea delle capacità delle della capacità operative per poter intervenire sia molto ragione
Il ministro Guerini perché il nostro orientamento non è simbolicamente europeo non è più riconoscono questo lapsus nelle sequenze un'altra cosa
L'orientamento dell'Unione europea non è quella di sostituire il Senato quindi deve lanciare delle capacità per la gestione delle crisi in emergenza per il peacekeeping
Per i capaci di Bindi e
Il senso fondamentale della bussola strategica bar a Kabul
Più che a Kiev quando l'estrazione dei dei civili europei è stata affidata
Al buon cuore dei paesi cooperanti al supporto pachistano ma non eravamo imparato di dispiegare una forza europea
E quello è stato un momento in cui è stata determinata per la prima volta con l'approvazione della bussola strategica primo documento approvato dai ventisette Paesi europei non c'erano altri
E ha determinato la creazione di uno strumento operativo che si chiama
Io ero qui a Rapid probabilmente appassiti in grado di intervenire in tempi brevi nelle zone di crisi e anche in ambienti non permissivi e per l'Unione europea è una affermazione molto importante alcuni anni fa non sarebbe stato pronunciato deve si tratta una capacità molto in multinazionale integrata ultimi forze dotata degli degli assetti navali e aerei non solo per il trasporto ma anche per l'intervento
E questo è fondamentale perché è la prima volta che paralizzata perché supera alcune resistenze storiche
Dell'Unione Europea ma perché si possa realizzare ha bisogno della capacità di comando e controllo perché come vedremo è cambiata la storia e per questi tipi di operazioni non si può usare la struttura della NATO
C'è già un comando europeo e si chiama empi cc militari lane contatti capability che sembra una brutta parola ma non è una brutta parola esprime soltanto un comando
Un comando europeo all'epoca non si è potuto capire amare domande europeo perché c'era ancora la Gran Bretagna nella NATO e il titolo comando non era voluto era stato voluto perimetrare duplicazioni nella questo comando esiste evidentemente può essere deve sarà Rizzato in tempi brevi può essere Rizzato anche molto velocemente dipende dalla scelta unanime dei paesi e poi queste questo comando deve avere a disposizione delle forze operativi impiegato per per realizzare queste forze impiegate operativi impiegabili
Per stretta sintesi per ciascuno di una conferenza
Si può salutare riutilizzare i vari metodi primo metro e utilizzare il sistema attuale voi sapete ci sono delle operazioni in atto
Se l'operazione Atalanta di contro la pirateria siano operazioni in Bosnia Erzegovina c'è un'operazione Rini anti migranti queste operazioni sono condotte da comandi nazionali e vengono accreditate all'Unione Europea rafforzati da ufficiali e sottufficiali e comandi europeo per la collottola operazione
Il secondo è rivitalizzare alcuni comandi che già esistono come le loro corpo
Però sono non strutturati ovvero compagno che si vorrebbe creare un comando operativo effettivo europeo questo si richiederà un attimino più di tempo perché le nazioni dovrebbero spendere delle risorse
Perché tutto questo però sia valido è necessario adottare queste forze frammento chiave più importante ancora delle delle forze da combattimento che in questo momento la loro padrona che era una componente che dava agli Stati Uniti che dava la NATO
Nelle operazioni in Afghanistan stecca anche dato per i trasferimenti i mali che sono trasporto strategico la capacità satellitare la capacità assai bene
Il medievale strategico se c'è tutta una componente strategica perché questi cinque mila militari e sembrano pochi
Se uno coi trasforma nella realtà diventa il cinque mila dieci mila organizzazione di comando e controllo logistica quindici mila con tutto quello che gli sta intorno e quindi diventa una dimensione importante questa è la parte operativa e questa è una è una parte che si può realizzare relativamente in fretta in due anni
Riportante dieci alunni a metà dei paesi membri perché ripeto in ambito difesa
E esteri si fa ancora più unanimità poi vedremo se si può superare
Però questo qui la prima parte la seconda parte era efficientamento della Spezia dell'intero brevità e rafforzamento della base tecnologica industriale
Menti fondamentale della Global Strategy per trasformare effettivamente l'Unione europea in un sicuro di Fort provider
Ecco perché questo avvenga perché i fondi relativamente importanti messi a disposizione da parte dell'Unione Europea per la difesa circa duecentotrenta miliardi l'anno elefante al suo contributo insufficienti ma comunque sono un volo mi ha detto per dargli efficacia ma doveva superare un solo elemento o meno l'elemento principale
E la frammentazione
La frammentazione dei sistemi d'arma no la fatto che spesso non centro per abili fra di loro come è stato detto l'ottanta per cento sono pensate a livello nazionale
Evidentemente ci sono dei vincoli l'interoperabilità questi sì che vengono dalla NATO de ma sono sistemi diversi e niente e hanno un'efficacia è un delle economie di scale molto bassa quindi lo scopo è proprio quello di rafforzare l'intera brevità
A partire dalla ricerca sviluppo e innovazione cioè da quella parte
In cui le le industrie europee più debole perché accetta meno rischio di di industria e perché i volumi sono bassi perché non solo i duecentotrenta miliardi e contro ma i singoli volumi di ogni singolo Paese evidentemente rispetto ai settecento miliardi americani sono abbastanza insufficienti per questo gli europea lanciato alcune iniziative importanti per cercare di far coinvolgere convergere l'industria europea in una maggiore cooperazione
E ne citiamo soltanto il principale quello noto a tutti i gruppi Andersen Pound
Che sono fonti per lo sviluppo la ricerca e lo sviluppo
E fino alla creazione del primo prototipo importante perché primo prototipo di un sistema d'arma complesso significa già molto
Per questi soldati però assegnati soltanto otto milioni otto miliardi in sette anni
Prima Dolores quattordici questo grido come si può immaginare otto miliardi in spalmati in sette anni ripartiti nei ventisette Paesi parte il partecipante determina una massa economica non sufficiente per stimolare i grandi gruppi industriale verso grandi progetti pensiamo nero di sesta generazione e se mettiamo insieme ieri sesta generazione si parla di settanta ottanta miliardi novanta miliardi quindi evidentemente alcune centinaia di miliardi di migliori non stima quindi occorre un salto di più di qualità per spingere le azioni per stimolare l'azione a convergere poi ci sono altri due progetti molto interessanti uno è un testo che si chiama e di ARPA
Che serve a rafforzare l'industria della difesa vedi anti appalti comuni sono solo cinquecento milioni in due anni ma è un teste per vedere se funziona per poi passare al più importante EDP cioè io pm del paese
Integration Program che dovrebbe avere un valore molto superiore
Evidentemente tutto questo serve a stimolare l'industria a cooperare su progetti comuni
Ridurre la frammentazione proporre questo serve soprattutto un requisito per la devo Comune servono a Battista battenti importante racconta dimentichiamo
Che ne è privo di critico l'Europa dirà stanziato settecentocinquanta miliardi
Sempre nel Generation fa e ha cambiato la storia adesso non ci aspettiamo settecentocinquanta miliardi ma come sapete è stato lanciato recentemente dalla Presidente un solo con Dellai
Un piano industriale per il green deal
E inteso ad aiutare le industrie europee
Con l'obiettivo di sostenere il processo di transizione energetica a questa una potente ricaduta anche nell'ambito della difesa dell'Energia
Da un lato va a contrastare il li faccio le lascia Act statunitense di tutela
Dell'industria statunitense dall'altro il la concorrenza sleale cinese ma siccome quello a cui noi tendiamo se poi mi avvio a terminale
Per rimanere nei tempi segue quello che noi è stato citato due super potenze Cina e Stati Uniti che rappresentano anche la corsa per la sovranità tecnologica per realizzare le armi del futuro ebbene operare per in qualche modo creare un'autonomia strategica europea in questo settore vuol dire partecipare a questa sviluppo per la sovranità tecnologiche a far sì che l'Europa non c'è in vasi di coccio in mezzo ai pali di ferro perduto questi tempi non sono lunghi
Del tempo per decidere di di di creare questi questi questi fondi non sono lunghe abbia visto un paio d'anni per lanciare il progetto di capacità operativa
In un anno due si fa anche il progetto economico dopo che già la realizzazione realizzazione molto diverso a quelli sono i tempi dell'investimento
Per fare un sistema d'arma nuovo ci vogliono venti o trenta
Ben diverso e il e compri dell'emergenza e qui mi fermo tipo fornire munizionamento all'Ucraina
In cui con degli investimenti comuni certo si può fare molto prima perché non si tratta di lavorare sul lungo termine ma sul brevissimo tempo però sono sempre tempi importanti ma alla fine il tutto ci vuole unanimità
Ogni vita di ventisette Paesi parlare con una voce comune ovvero superare m per il voto all'unanimità e andare per maggioranza qualificata grazie e al presidente sano chiamato a fare era
Penso che sia molto interessante il l'interrogativo che si è posto cioè di un Next Generation per la difesa sa se questo il momento Sessera comunque
Raccolto se ne parlerà a livello europeo torno da Francesco Maria Talò perché ecco abbiamo pareggiato oggi parliamo di di confini da difendere con la prossima adesione nell'alleanza atlantica di Svezia e Finlandia difatti le frontiere esterne della NATO e dell'Unione Europea
Quindi citeranno ancora di più
è forse più facile in questo modo difendere in maniera congiunta il confini del del Vecchio Continente per non so se vuole aggiungere qualcosa che ha ascoltato da dalle riflessioni
Degli altri speaker e aggiungo anche che
Francesco Maria Talò naturalmente ha un incarico a livello di Palazzo Chigi e non possiamo dire ecco killer ha il governo al presidente milioni e ha reduce da poco da un viaggio permette di di successo con quello in India e poi negli Emirati che ci fanno capire come importante la politica e servizi può tornare a parlare con Paesi con cui comunque non avevamo più un un rapporto dopo tanti anni l'India dopo pochi anni inviati quindi comunque la politica estera
E strategica sia per l'interesse nazionale si è poi comunque per ottenere dei risultati a livello governativo per il futuro anche insomma europeo prego
Grazie grazie per queste parole che perché penso sia importante la consapevolezza del ruolo che abbiamo tutti della anche di quanto sia integrata la politica estera con quella di difesa segnale credo sia anche il fatto che la presidente Craxi presidente di una commissione che
E diventata una supercommissione davvero qui al Senato in cui si integrano le due minime azioni come succede del resto in altri Stati
E da questo punto di vista parlando di integrazione la la prossima adesione di Finlandia Svezia alla NATO rappresenta certo un altro passo avanti importante perché
Intanto parliamo di due Stati diversi da quelli dell'ondata di adesioni dei paesi del dell'Europa centrorientale nonna
Che così manifestavano una volontà di aderire a una famiglia occidentale nella quale erano stati esclusi con la violenza
Con così sotto il giogo comunista adesso Svezia e Finlandia erano fuori per loro volontà però avevano un rapporto molto buono con la NATO c'era un partenariato stretto
E ricordo di essere stato con i colleghi del Consiglio atlantico a Helsinki a Stoccolma nell'autunno del ventuno cioè pochi mesi dall'aggressione russa avremo degli incontri con i vertici politici di questi due Stati
E diciamo la l'opinione comune era quella di dire ci fa piacere avere un buon rapporto con la NATO grazie per la porta aperta ma restiamo fuori da quella porta
Tutto è cambiato improvvisamente il ventiquattro febbraio pochi mesi dopo
Questo significa chiaramente che non c'è stata alcune disegno da parte della NATO magari insieme alle dirigenze politiche di quei due Paesi di allargarsi di avvicinarsi confine russo insomma non c'era alcuna mila
Aggressiva
E del resto alla NATO si entrare nella NATO si entra volontariamente non non non c'è un'imposizione come succedeva nel Patto di Varsavia che
O dentro o dentro peggio per loro
E a questa richiesta che è venuta dal basso all'alto cioè le opinioni pubbliche di quelli cui spetti hanno aperto gli occhi hanno capito che stava giusta al sicuro dentro
Perché la Krajina era fuori e abbiamo visto cosa è successo
Quindi i governi e i Parlamenti ne hanno preso atto che hanno fatto una richiesta di adesione è partito il processo
In tempi molto veloci
Per
L'accordo e quindi per le ratifiche e bisogna dire che l'Italia questo dobbiamo esserne consapevoli direi anche orgogliosi
Ha fatto il suo ruolo suo lavoro in Parlamento in tempi molto rapidi siamo stati uno dei primi Stati ad approvare la ratifica dell'adesione di Finlandia Svezia
Pessotto e questo è accaduto a inizio agosto già agosto periodo articolare
Con una situazione già di pre elettorale
Ciononostante molto rapidamente e con una maggioranza amplissima
è stata a approvata la ratifica quindi c'è senz'altro e l'obbligo riscontrato gratitudine da parte di Helsinki e Stoccolma per l'atteggiamento del Parlamento italiano
Ora tutto questo poi dovremmo vedere perché sapete che insomma ci sono i problemi che ci sono della Turchia
Ma da prospettiva e di avere un atto più forte
Con ventitré sui futuri
Trentadue alleati che sono anche della UE dall'altra parte nell'agone avremo ventisette ventitré su ventisette il sommo nato
Quindi aumenta l'asso la sovrapposizione aumentano come come si diceva prima la diciamo la frontiera la frontiera comune
Della nato con la Russia e sono qui circa mille chilometri della Finlandia che la Svezia non confina con la Russia mai vicina
Mentre la Finlandia si ha una lunghissima frontiera con la Russia una frontiera che ricorda l'aggressione sovietica
All'inizio della seconda guerra mondiale la resistenza durante la guerra d'inverno da parte del popolo finlandese sono due Stati nel chiaramente occidentali molto avanzati sotto ogni punto di vista certo non di grandissime dimensioni ma appunto tecnologicamente forti basti pensare che hanno quelle capacità in termini di cinque giri le loro industrie che gli altri nato non arrivano
E questo ci rafforza sicuramente questo rafforza la percezione anche che questo rafforza una dimensione per così dire nordica
Che è certamente importante l'Artico in futuro potrà assumerà un ruolo molto rilevante anche con la prospettiva del cambiamento climatico no potrebbe aprirsi una rotta nord est e quindi traffici economici ma anche le possibili minacce militari potranno arrivare all'Atlantico del nord provenendo dall'estremo nord
Ma questo non deve indurci dalla abbassare la guardia rispetto al Sud ecco si era fatto prima il discorso sul Sud sul Mediterraneo l'Africa
E io ho riscontrato una grande consapevolezza da parte di colleghi finlandesi svedesi della necessità di affermare una visione a trecentosessanta gradi questo il mantra che è stato portato avanti dall'Italia e che ormai accettato da tutti ed è presente nel nuovo concetto strategico cioè è impossibile separare
I teatri
D'altra parte basti pensare che la Russia è presente in Africa con la Buckler
Quindi non Lello ogni minaccia viene nello stesso tempo da più parti Finlandia Svezia ne sono molto consapevoli noi dobbiamo ovviamente continuare a sottolineare i rischi che arrivano danno sud che arrivano in particolare dall'Africa
Basti pensare anche politicamente al fatto che in Africa c'è il maggiore numero di Stati che alle Nazioni Unite non hanno votato come noi nelle risoluzioni
Riguardanti l'Ucraina
Quindi questa è un'altra frontiera parlando di frontiere della frontiera diciamo un po'matematica che cambia con paesi che hanno situazioni che di volta in volta possono cambiare questo vile essere ancora più impegnati in questo senso
Importante da parte dell'Italia così come già altri Stati fanno essere presenti nell'indo Pacifico che non è una zona diciamo non fa parte della
Definizione geografica della NATO per definizione nord Atlantico
Ma è contigua è contigua certamente a quella nostra visione di grande mediterraneo
E lo dicevo prima Mediterraneo che già da circa centocinquanta anni con l'apertura del Canale di Suez non è più una appendice estrema dell'Oceano Atlantico ritorna ad avere un ruolo centrale
E basti pensare che parlando non magari di indo Pacifico ma di Pacifico indo si arriva nel Mediterraneo
Queste sono le grandi rotte questa è una grande opportunità per noi ma ovviamente neanche un motivo di responsabilizzazione di impegno ci sono dei rischi ed ecco che siamo andati in India negli Emirati Arabi Uniti dove abbiamo riscontrato un grandissimo interesse a rilanciare un forte rapporto con con l'Italia
Questo importante per noi per il nostro sistema anche i produttivo ma anche per le nostre dimensione di sicurezza
Grazie a Francesco Gaetano perché comunque anche
Naturalmente è un argomento che
Questa mattina non avremmo trattato però è molto importante cioè la strategicità dell'indo Pacifico in effetti i due visite appena compiute e dalla dalla presidente poi adesso la visita del del premier israeliano diciamo che sono una porta d'accesso privilegiata del nostro Paese verso indo Pacifico a senza mai dimenticare come diceva anche l'ambasciatore in Mediterraneo perché i nostri pensieri questo momento penserà anche nella della NATO anche con l'apertura due paesi del del Nord sono al fianco Est e e nord tuttavia e potrebbe davvero esistere nuovo problema ancor più grave di quello del dell'Ucraina nel Mediterraneo particolari in attività dove si stanno veramente concentrando degli interessi
E delle presenze anche militari citava prima la compagnia va contro l'altro rivista che dirigo Formica dedicato troppo la copertina alla compagnia Wagner
E ha veramente inquietante quello che sta accadendo sotto i nostri occhi
In in Africa e l'Europa dovrebbe guardare con molta attenzione questo a questo scenario perché potrebbe diventare critico tra poco tempo anche se comunque adesso la criticità è tutta un cancro questo
E parleremo dopo soprattutto con la presidente Craxi a io tornerà a questo punto da Lorenzo Guerini
E perché abbiamo sentito parlare naturalmente dello scenario ucraino lei come ministro della Difesa naturalmente ha portato avanti cinque pacchetti di aiuti per l'Ucraina da parte dell'Alitalia guardando le cifre presidente lo sforzo del nostro paese è stato diciamo più contenuto rispetto a quello del Regno Unito e della Germania tra loro hanno con bacchette
Per la difesa molto più importante di quello che il nostro Paese egli dedica però per l'Italia è stato uno sforzo non indifferente non solo economicamente ma soprattutto come messaggio per l'opinione pubblica lo sforzo importante del nostro paese per far comprendere anche che cosa stavamo facendo la Russia però attende fiduciosa quello Succi denti sottostanti di sostenere chi è propenso a che questo scenario presidente siamo scenario con possibile
Va innanzitutto vorrei dire che ma
Vincitore del Nastro aiuti militari all'Ucraina Cervi di via invio di materiale militare sono cifre non conosciute bene sono cementati recast lascia il decano compiuto il governo Genova naturali che anche governo Meroni ma posso assicurarle avendo firmato il cinque decreti sui sette sono stati firmati per la cessione di materiale
Militare in Ucraina che che l'Italia certamente sta facendo la propria ha fatto patria sta facendo ancora il quadro degli economico finanziaria del rinvio
Il ripascimento militare all'Ucraina da parte italiana è sicuramente importante citate dal gruppo ci pone nel gruppo di testa
Tra i Paesi tra i Paesi donatori
Cento tenendo conto di diciamo così delle tipologie di armamenti che dovevano essere che
Chi sono necessarie
All'Ucraina per difenderci
L'aggressione russa delle people della diciamo delle caratteristica del nostro strumento militare che in questi anni ha avuto soprattutto diciamo così una prospettiva investimento nella sua capacità di proiezione aerea marittima meno
Sulla dimensione d'arresto e quindi anche di questo
Bisogna tenere è contro la sicuramente abbiamo fatto scelte molto molto importanti indulto Peña per capire sostenuto da tutto il Parlamento diciamo da un anno maggioranza molto molto ampia in Parlamento perché c'è una base diciamo condiviso di di valutazione di ciò che è avvenuto dalla violazione grande del diritto internazionale
Compiuto da utile all'uso della forza militare per cambiare i confini e la violazione dalla sovranità degli Stati dalla
Do il giudizio molto negativo su sull'aver riportato la guerra
In Europa da parte di Putin sulla sua ambizione su suo disegno sulla vita c'è l'architettura di sicurezza condivisa che noi abbiamo
Fino adesso conosciuta quindi su questo c'è stata su questa valutazione sulle decisioni conseguenti di concerto con le nostre alleati parte particolar modo nella dimensione europea all'Italia ha ha avuto una posizione molto chiara che ha continuato ad avere anche in relazione ai passaggi
Di governo dovuti alle risultati elettorali c'è stata una continuità e c'è una continuità dal punto di vista di impegno e di e di sostegno già due punti
Ha sempre fatto scommesse diciamo in questi signori dovessimo guardare
A questo all'anno che stava che sta alle nostre spalle io credo che sia l'anno in cui viene certificata nasconda la la la
La sconfitta le scommesse che Putin ha realizzato fin dall'inizio
Aveva scommesso su una possibilità di lanciare una operazione militare contando su una NATO debole e sono la Provincia si è trovata varato più forte e più ampia
Perché si è allargata o si sta allargando e un Europa più più più coesa molto più coeso di quanto e si immaginasse che il cemento è stato detto cosa sta facendo l'Europa anche con l'utilizzo
Del dell'European Peace Facility per sostiene gli sforzi che i Paesi stanno realizzando dall'invio di materiale militare l'Ucraina a
E scommesso su un epilogo diciamo a lui favorevole in prede dello dalla cosiddetta operazione speciale contando su una scarsa o o una mancanza della licenza Ucraina e in un capovolgimento di origine ucraina si è trovato invece un non solo le istituzioni ma soprattutto il popolo ucraino
Mi terminato l'orientamento determinato a difendere la propria libertà e ha scommesso anche sulla scuola sulla sulla come dire sulla stanchezza delle opinioni pubbliche europee
Che hanno dal suo punto di vista diciamo così dovevano avrebbero dovuto fare i conti che fa nel farlo avrebbero dovuto appunto stancarsi velocemente nell'aiuto dell'aiuto l'Ucraina appunto perché mo'
Nella come dire nella quando considerava la debolezza diciamo dell'occidente l'Europa
Per cui l'Europa si vedeva garantita la sicurezza degli Stati Uniti la ma ripeto una dalla Cina e l'energia dalla Russia immaginava non avrebbe saputo l'Europa parli scelte che ha fatto anche in gara diminuire la propria dipendenza energetica a alla tutela della risposta con la battuta
Diciamo che la migliore risposte a questa scommessa oggi
Sull'Ucraina cioè la stanchezza della Prima Repubblica arriva dalla lontana Estonia Parker limitati di queste elezioni Conella la vittoria in Italia Callas sicuramente vedono un grande sconfitto per Putin
E e ciò che anche in quella di chiunque all'elezione probabilmente pensava si incassa allora
C'è bisogno di mantenere alti e chiudo la nostra attenzione facendo capire che tutti i nostri sforzi per la costruzione di una pace giusta e anche su un aggiornamento della diciamo così del contesto di sicurezza col quale ci dobbiamo confrontare anche con la costruzione di un nuovo confine globale ecco nel quale ci dovremo confrontare perché dopo una guerra ve ne sia capace
Tutto ciò è possibile se noi continuiamo a sostenere gli operai
Se la Russia smette di combattere definisce la guerra ci l'Ucraina smette di combattere finisce l'Ucraina e si dà acuti la possibilità di rivolgerci in maniera ancora più minacciosa
Verso altri verso altri paesi portandolo a inseguire una sua ambiva all'ambizione che ha rappresentato in questi anni formidabile rifare la Grande Madre Rossa di rivolgersi venticinque milioni di euro su alcune fuori dai confini dei confini russi e a soprattutto usare la forza militare
Per
Violare la sovranità dei paesi ecco questi e credo che non possano essere consentito e quindi è giusto e così farà Alitalia continuare a sostenere l'Ucraina
Spiegando l'opinione pubblica perché lo facciamo ma mi pare che l'opinione pubblica l'abbia ben chiaro e Apple puntando certamente su una pace giusta che può essere raggiunta solo però su prati da pascolo
Grazie presidente per essere stato
Lasciato già la sua espressione dopo la guerra c'è sempre una passo speriamo davvero che arrivi al pesto non so se vuole ascoltare l'ultimo intervento di Claudio Graziano poiché ci salutiamo Claudio Graziano ritornerà soltanto con un accenno di chiusura con lei stressando un poi al tema dell'integrazione ma sarà più facile secondo lei raggiungere integrazione delle forze armate un'integrazione industriale naturalmente una provocazione perché
L'industria secondo Helmut complicata però prego
Ma
Non sono semplici tutte e due
E cercando di stringere nei nei cinque minuti rimasti
E questo ci riporta al discorso nato e Unione europea
E in qualche misura la NATO a Raggio aveva raggiunto
Un alto livello di integrazione particolato e durante la guerra fredda quando tutto era di feci pedonalizzato in comandi permanenti
Strutturati con le forze per la segnalazione le munizioni Ap ad opera c'era un livello di integrazione fra comandi molto elevata questa integrazione anche nella NATO
Si è attenuata dopo il due mila undici dopo Lisbona quando si pensava che la minaccia russa fosse finita per poi ripartire nel due mila quattordici con dei processi diversi e più complesse
L'integrazione vuol proprio dire la capacità non soltanto la capacità di lavorare insieme e l'interoperabilità ma la realizzazione di strutture comandi in cui si lavora insieme dal punto di vista militare e con la NATO
Mentre e un po'subordinata all'europea per quanto riguarda la fornitura di mezzi e sistemi d'arma sicuramente ha più facilità del realizzare questi domande integrati perché un sistema difensivo
L'Unione Europea questa integrazione in questo momento non c'era sta stabilizzando con più fatica
In questo momento in realtà siamo un po'tornate indietro la storia c'è stato un momento in cui questa integrazione esisteva perché le forze europee muovevano nell'ambito di un protocollo chiama Berlin Class
E che faceva sì che le ultime Fortugno europea in operazioni di pace europea potessero valerci del sistema di comando e controllo della NATO
L'abbiamo ancora un'operazione che viene condotto in questo modo che quelle in Bosnia Erzegovina alti
E infatti partecipano i paesi europei è nata prego
Caduta di Berlin passo dopo i cambiamenti geopolitici la ingresso di Cipro
Nell'Unione Europea per per farla breve nonché il più possibile utilizzare per l'impasto via europea si e trovata la condizione di ricreare l'integrazione abbastanza faticoso perché un certo numero di Stati
Che non appartiene all'Unione europea ha paura di creare duplicazioni
è indispensabile quest'integrazione per dare il senso all'autonomia strategica anche per supportare la NATO il pranzo agire dove forse possiede dove manda a lato non vuole o non può operare e di nuovo stiamo parlando tra realizzazione di un comando integrato
Delle impicci sì e di queste European Rapid probabilmente appassiti
Il grande cambiamento che permetterà l'integrazione e che per la prima volta le forze che andranno a servire in queste gruppi under preme incapace di a differenza dei precedenti battere gruppi europei e di nuovo si apre lo spazio ad altre conferenze
Saranno finanziati con fondi comuni per fare addestramento non era così nel passato
E quindi le forze potranno fare addestramento comune in Europa in aree di crisi per prepararsi al dispiegamento
E questo porterà alla integrazione dei comandi dove viaggiare canalizzare quello che di nuovo c'è nella NATO e un sistema di comando e controllo sicuro di comunicazioni sicure e in Unione Europea
Non c'è ancora perché nelle missioni tipo Garini Volterra citato prima è la relazione che guida l'operazione che mette a disposizione questi sistemi di comando e controllo
Quindi la strada per l'integrazione è ancora abbastanza lunga però non c'è alternativa come è stato detto c'è una finestra temporale che si è aperta adesso deve essere sfruttata perché quello che sta affine che ha circa accennato per l'Africa sta avvenendo dato due o tre anni se il Burkina Faso attualmente sotto contro di Wagner e a inchiesta i francesi lasciare il Paese se dall'aprile sotto controllo di Wagner il mare è passato sotto contro di macchine cioè tutti i posti in cui attivo all'Unione Europea per assenza di unità di intenti e di forte disponibili sta passando sotto doveva quindi è indispensabile fare urgentemente i tempi di nuovo sono quelle dell'unanimità e interessante quello dell'integrazione anche industriale e complessa perché scattano il interessi nazionali verso interessi europei e necessarie in qualche modo sui nuovi spirito di cooperazione
Fare qualcosa in questo abbiamo faccio solo un esempio perché va be'imparare dalle lezioni apprese un elicottero insieme a NH novanta l'unione gli Stati europei ora vorrei realizzare Precotto molto efficiente e un elicottero molto efficiente
Ma siccome si è mantenuto un certo egoismo ciascun Paese ha chiesto una versione diversa abbiamo nuove versioni
Che mi h novanta lei aumenta enormemente i costi delle parti di ricambio abbiamo un esempio positivo speriamo e che prenda sviluppo che la
European Patrol Corvette la corvetta europea mi interessa di più come Fincantieri ma a me interessa tutto che lo studio di una corvetta comune
Tra Italia Francia Spagna Grecia speriamo altri paesi che potrebbe fare scattare un livello superiore integrazione industriale che l'intercambiabilità e quello a cui noi vogliamo tendere a livello industriale
Per il fatto che non soltanto i sistemi si parlano e nonostante il prezzo non soltanto per i poli canonizzato spesso ma che le componenti siano assimilabili il che vuol dire che una nave italiana in operazioni può entrare un porto greco entrarci perizia ve lo stesso pezzo di ricambio
Quando questo avviene c'abbiamo l'integrazione questo richiede requisiti operativi comunque
Ma di nuovo i tempi realizzabili sono teoricamente brevi quelli attuativi sono abbastanza lunghi tutto risale all'esigenza
Una politica di difesa comune di superare il problema della unanimità per passare la maggioranza qualificata e di comprendere che la finestra temporale
Non rimarrà aperta lunga che dopo l'Ucraina c'è l'Africa e al di là se l'indo Pacifico
Bene direi una synth
Indi ci vuole una una volontà politica per andare avanti questo progetto io ringrazio perché non perché sì ma ci hanno dato un quadro assolutamente autorevole ma anche completo Lorenzo Guerini grazie per essere stato con noi buono buono ruolo grazie naturalmente a Francesco Maria Talò in bocca al lupo per il ora che l'attende presidente Graziano grazie davvero verrà alla sua le le sue riflessioni io direi che possiamo fare cinque minuti di pausa stiamo con il secondo panel grazie tutti
Il
Dell'unione europea quindi io ringrazio Stefania Craxi presidente della commissione Esteri Difesa del Senato per essere qui con noi grazie
Benvenuta portuali segretario generale della Fondazione De Gasperi già presidente della delegazione italiana presso l'assemblea parlamentare della NATO siamo in attesa anche di Gianfranco Rotondi anche ci raggiungerà a brevissimo ecco dal rapporto che l'Europa instaurerà con un vicino autoritario come la Russia fino alla sua proiezioni nel Mediterraneo
Un'espressione di un unico attori vecchio continente con la guerra in Ucraina Carlo e chiamato sicuramente a ripensarsi come abbiamo detto da ripensare le proprie strategie nella
Sua regione di riferimento e anche le però a livello globale Progetto continua a trovare naturalmente delle difficoltà di affermazione
Come ha detto anche prima i presidenti Graziano sicuramente per il protagonismo degli Stati nazione e perché mancano ancora alcuni tasselli come diceva anche il presidenti primi serve comunque una maggiore responsabilità
Tre alla volontà di avere più voce in capitolo a livello decisionale il parziale direttamente dalla presidente Craxi
Egoismi degli Stati nazione europei hanno finora un poco bloccando il il Progetto i due gli hanno consentito il suo possibile salto di qualità
Ecco credo che lo scenario drammatico che stiamo vivendo possa portare invece il il Paese ritenere più efficace può essere rappresentati nello scenario internazionale da un'unica voce Jacques quella europea potrebbe essere quello giusto il momento di uno scatto in avanti coi quando ritorneremo come seconda domanda invece parleremo di Mediterraneo
Grazie vorrei ringraziare anch'io la Fondazione De Gasperi il suo presidente Angelino Alfano qui Mileto rapporto climatica amicizia crederci condotto qua a riflettere su quale Europa vogliamo verso quale Europa vogliamo dirigerci io vorrei dire alcune cose innanzitutto penso che non ci dobbiamo dirigere verso un'Europa turistica un'Europa che sappiano svolge il suo Rollo sullo scenario internazionale
E quindi avere una voce solo nelle dinamiche globali
Credo che debba essere un'Europa profondamente occidentale legata all'Occidente non dobbiamo mai dimenticarci che Europa e Stati Uniti d'America sono le tue gambe del mondo libero
Un'Europa che abbia una chiara proiezione verso il suo fronte meridionale
Serve da tempo quella che di finisco l'Europa non c'è perché se siamo qua riflettere bisogna anche riflettere su quali sono stati le tappe di questo percorso che è unico nella storia ma che è passato anche attraverso
Fallimenti errori egoismi delle nazioni
E che oggi quindi richiede un profondo resta alta devo dire che ho fatto un po'di giri europee in questo scorcio dell'anno
Mi sono rimasti più dubbi
Che certezze forse la velocità che noi invochiamo
Non è quella che ancora di cui si è ancora consapevolezza bisogna capire fino in fondo se vogliamo che questa Europa G venti al fine una comunità di destino oppure consegnarsi a trattative infinite
Che in politica estera e di difesa sono particolarmente pericolose dirò subito alcune cose
Ci troviamo in un periodo storico dalla seconda guerra mondiale forse il più gradito di pericoli per l'umanità
Questo conflitto che insanguina i porti dell'Europa e anche in Cencia
Non solo ci consegnerà un sistema politico profondamente cambiato dovremo dire addio alla collaborazione liberale tra nazioni
Dico a cui tanto di cui tanto s'in sognava ci troveremo di fronte a un grande scontro geopolitico e ripeto ancora una volta noi dobbiamo bene sapere da che parte stare
L'Europa non ha più in questi anni interpretato quel sogno di pace e prosperità Capello ha promesso
Noi abbiamo speso puntato il dito contro quelli che abbiamo definiti populismi in realtà i populismi erano un ma erano il sintomo di un malcontento verso una malattia europea capiamo ignorato ma che in realtà c'era
Questo conflitto ha messo a nudo tante cose ha messo al mondo i ritardi e gli errori della costruzione europea accelerato processi di disgregazione che già erano in atto che hanno investito appunto il nostro Mediterraneo
Diciamo che già prima di questo conflitto ne aspettavamo il famoso Cigno nero in realtà sono arrivati uno stormo di cigni neri
Già la pandemia è stato il primo il primo Cigno nero che ha portato però degli effetti positivi in Europa d'Europa
Abbandonato quelle regole meticcio
C'erano stato un po'a delle camicie di forza messe attorno alle varie nazioni alle singole nazioni dal pareggio di bilancio
Al divieto di aiuti ricitato e ha rotto il tabù dell'inghippo quindi perché amento comune dei trasferimenti fiscali con lo scopo di contenere gli squilibri tra le diverse nazioni
Bisogna però dice con estrema chiarezza che questo che è stato fatto che sono state scelte assolutamente positive hanno poi dato vita Pnr ma an N RR
Ma come sappiamo non ha una non non è strutturale non ha avuto la dimensione strutturale
Dobbiamo ben sapere mi ripeto sempre minaccia l'Europa nell'arredo ben chiaro
Che i falchi del rigore stiamo sono dietro l'angolo e non abbia visto che la politica dell'austerità adottata negli anni dall'Europa non è stata foriera di crescita per nessuno
Ha molto ragione ministro Guerrini ma mi piace registrare come il fatto che su la politica estera non ci sono sostanziali differenze tra la maggioranza e la parte più responsabili dell'opposizione perché io dico sempre
La politica estera non può essere materia di campagna elettorale come ha detto bene il ministro Guerrini non possiamo più pensare di approvvigionarci
Con l'energia dalla Russia commerciare con la Cina e farci difendere dagli Stati Uniti
In questi anni l'integrazione della loro zona quindi fra stop and go è andata avanti indubbiamente ma è rimasta indietro una cosa fondamentale la democrazia
Indispensabile per avvicinare anche questa Europa ai popoli Europa che deve essere più politica devono deve parlare la politica meno i regolamenti meno le burocrazie
E soprattutto si è creato uno scarto tra tecnocrazia che sono di fatto democraticamente irresponsabili
E parlamenti nazionali che si sono visti esautorare da materie importanti
Materie fiscali e di bilancio
è stato questo che è stato alla base dei malesseri che hanno caratterizzato gli ultimi anni nei confronti dell'Europa ma l'essere che erano in parte razionali ma malessere che erano in parte di pancia
E sono stati quelli oltre forse alla crisi economica che ci ha investito quello della democrazia un tema centrale ineludibile
Ed è alla base di tutti i ritrattisti alto antieuropeisti che ci sono stati cioè ragionare sulla governance europea
E dare vita a un anche grande
Stagione di riforme a grande stagione riformista una grande stagione in cui ci ripensa all'Europa e quindi una grande stagione costituente è un'altra dei temi indispensabili del progetto comunitario
Ha molto ragione Angelino Alfano quando dice non c'è non ci può essere futuro senza memoria
Però bisogna anche dire che Alcide De Gasperi prima ma anche Bettino Craxi poi sono stati spesso Cassandre inascoltate inascoltate De Gasperi aveva bene in mente quali erano i limiti di una costruzione comunitaria basata soltanto su amministrazioni comuni
Se e senza la volontà politica superiore sarebbe andata fuori strada ed è quello esattamente che è avvenuto in questi anni
Io penso che a seguito di tutto ciò che è avvenuto l'Europa sia giunta a un bivio una scelta va fatta e credo che bisogna anche accelerare l'Europa deve trasformarsi in unità khoisan
Non aver avuto una sola voce
Un politica estera ha danneggiato tutti
Ha fatto sì che l'Europa avesse una voce più debole sullo scenario internazionale bene ha fatto il ministro Querini ancora una volta a fare l'esempio della Libia dove per esempio noi e la Francia abbiamo avuto strategie diverse ci siamo combattuti abbiamo avuto una atteggiamento concorrenziale il risultato è stato che abbiamo perso entrambe e altri pere internazionali pericolosi perché sono gli stessi
Che agiscono nel conflitto Cragno la Cina la Russia sono potuti entrare in una realtà che è sempre stata tradizionalmente legata Alitalia quindi noi viviamo un tempo drammatico
E quindi noi dobbiamo assolutamente raddoppiare gli sforzi tante cose sono state dette perché il pericolo è il rischio è di un'Europa
Che possa rimanere solo mercato comune quindi rimanere periferica sullo scenario internazionale e sposta quindi all'assertività di nazionalismi e torno alla sua domanda dottoressa Giacobbe vecchi e nuovi
Quindi serve una capacità di visione un approccio responsabile ma soprattutto serve tornare alla centralità della politica che è stato un altro grande insegnamento del conflitto scoppiato in frac
Grazie presidente
Tracciato in maniera molto chiara i rischi ecco di Lurano facilissimo questo salto di qualità ecco di essere un po'più marginali a livello globale e questo è un qualcosa che davvero sarebbe un peccato per il Progetto europeo e ha parlato della Libia appunto è un caso da tenere veramente
Un particolare attenzione per il futuro perché in quel frangente delle e necessita di volontà nazionali degli Stati nazione erano così divergenti che alla fine sono entrati altri player il Paese è veramente finito nel nel caos e e questo però ecco poi ed è la seconda domanda che mi rivolgerò a quel Mediterraneo all'Africa sono veramente una polveriera da tenere sotto controllo
Gianfranco Rotondi lo presentiamo bene verrà attivato grazie per averci raggiunti vicepresidente della commissione Politiche dell'Unione europea della camorra dei deputati benvenuto grazie
E se è d'accordo io partirei subito con lei
Allora abbiamo parlato nella prima parte con Guarini con Talò e anche con il presidente Graziano più della parte della dimensione della difesa comune e hanno naturalmente si sono soffermati sui lati positivi e negativi di questa fase una fase che ci deve dare e il la spinta per fare un salto di di qualità con tutte però le difficoltà degli egoismi della difficoltà di integrazione soprattutto industriale eccetera
E poi il grande problema del mediterraneo che comunque guardando soltanto all'Ucraina ecco vi diamo il problema al fianco destro ma comunque esista un problema molto più grande che comunque potrebbe ritornare
Sotto l'attenzione purtroppo dell'Europa dei prossimi anni con la presente sul presenza soprattutto della della Russia pone indirettamente con nonna ufficialmente con una compagnia macchina ecco in questo scenario descritto
Allora gli stati di membri devono possono spingersi oltre e quanto al tema della sovranità è possibile mettere insieme secondo lei le risorse economiche sicurezza
E spera dei paesi membri per andare un valore diverso questo Progetto Price
Grazie all'improvviso blocco blu e accogliente Alfano di minima invito che mi permette di debuttare come ospite la nella conduzione degli ospedali più io apprezzo molto il
No perché
è una testimonianza più di come dovrebbe essere che di come la presenza nella vita politica delle fondazioni che in Italia non corrisponde al modello virtuoso che viceversa registriamo in altri Paesi anche dalla comunità europea per rimanere al tema quindi il mio augurio alla Fondazione è di a vere
Sempre più coraggio ed Energia per portare avanti una presenza che non è minore
Di quella che si esprime nelle istituzioni il Parlamento non è un caso che è un protagonista assoluto della vita parlamentare italiana come Angelino Alfano abbia riferito presidiare quest'area
Della presenza dei cattolici nella vita civile ed io apprezzo molto il suo stile
E soprattutto questa testimonianza che non è il culto del passato ma io penso conoscendo il suo acume anche una prenotazione accorta di un futuro diverso che auspichiamo tutti
E quindi grazie e grazie anche come si diceva nella prima Repubblica Stefania grazie dalla domanda che mi permette di dire quello che magari avevo già in testa
La domanda
Dice in soldoni è proprio il caso di dire
è possibile che si mettano più risorse in futuro sull'economia difesa insomma che l'Europa sia più stato che abbia un bilancio comune che sia un condominio
Nel quale non sia necessario un ciclo di passaggi che fosse rallentano rendono impossibile un'azione comune dell'istituzione europea e come si coniuga con il testo
Con l'indicazione di sovranità nazionale che viene ad esempio dalla maggioranza elettorale che ha scelto in questo Paese un nuovo governo
E io credo che per rispondere a questa domanda ci torni spicciola è inutile una battuta che fece Helmut Kohl quando venne in visita in Italia
Né i tempi della declinante democrazia cristiana vanamente oggetto di un tentativo già allora di resurrezione operato dal professor Buttiglione che non fu esattamente il rianimatore più Fortunato diciamo in questa operativi Nico politica
E col era reduce un già dei successi che lo collocano ovviamente nella storia d'Europa alla riunificazione della Germania
A proposito di un parallelo tra la unificazione della Germania
L'unificazione dell'Europa lui fece una battuta che lì per lì poi alla fine non comprendo i mutui tutti ma che adesso illumina gli accadimenti della vita europea di una luce ahimè anche un tantino sinistra non nel senso politico ma nel senso della fiducia delle prospettive prospettive dell'Europa di secondo
Se io non avessi previsto i debiti della Germania Est noi non avremmo mai fatto la Germania unita rispondeva a una domanda sul futuro dell'Europa
Con una risposta apparentemente fuori tema cioè parlava dell'unificazione della Germania e non di quella europea lì per lì
Io attribuì la risposta alla infelicità della traduzione perché appartenevo appartengo all'ultima generazione democristiana non incline alle lingue straniere come invece voi sono divenuti quelli della generazione successiva ad Alfano Ardenzi io non mi avventuro mai nemmeno nella pronuncia perché ricordo sempre il motto di un grande democristiano che qualche lingua la conosceva come Andreotti siamo andati a scuola per parlare bene l'italiano e paghiamo gli interpreti per fare un altro mestiere quindi io pensai di aver detto una cosa
Tradotta male ed esce con poteva dire se non si fa cassa comune difficile pensare Europa unitaria è una politica economica unitaria
E in fondo c'è l'eco di quella risposta anche nell'ultima intervista politica che il cancelliere arreso
E che fu oscurata dai nidi a potenti del tempo perché era una critica specie ci ha Atala me per oggi noi ovviamente vediamo alla Merkel come la protagonista dell'Europa che ci piace facciamo bene a farlo perché abbiamo in giro una serie di termini di paragone che ce la fanno rimpiangere tanto ma c'è stato anche un tempo in cui la Merkel è la lista dei vecchi democristiani al contrario proprio come una sorta di antesignana di un suo organismo tedesco poco comprensivo delle esigenze comunitarie e di questa ecco nella intervista di cosa c'era un graffio potente sul viso della cancelliera perché disse non riesce a completare la rivoluzione europea per la elementare ragione che non l'ha capita non proprio una carezza
Ma in sostanza comma era convinto che il passo successivo dovesse essere appunto una integrazione finanziaria
Non è possibile un'Europa unita economicamente e politicamente nella difesa
Quando l'unitarietà economica deve essere un esercizio di virtù imposto ai Paesi meno virtuosi dai paesi che si ritengono di più
E questo è il fallimento della politica economica europea noi abbiamo rincorso per un trentennio
Un modello di virtù che ci è stato imposto sostanzialmente da un establishment di impronta tedesca ma con diffuse simpatie in ambienti finanziari che non hanno mai amato quella che Stefania e chiama l'autonomia della politica e quindi la sua capacità di imprimere un carattere a una finanziaria a scelte economiche anche alla volontà di dosare l'esposizione nel debito pubblico questo Paese dal mille novecentonovantaquattro fino al Duemila diciassette sì un asterisco nella sbornia si è guadagnato Renato Brunetta credo che ci sia almeno questo che ha fatto rientrare nella pubblica amministrazione italiana di giovani dopo quasi trent'anni
Noi non abbiamo fatto nemmeno il turno la gente andava in pensione negli uffici
Erano sguarniti ma non si facevano concorsi non si poteva far nulla si rimediano con comandi distacchi impicci imbrogli ma la risposta era sempre l'Europa ce lo chiede a dieta economica rifinanziati strette c'era pure chi teorizzava che l'unificazione europea era una sorta di azione pedagogica che doveva rieducare gli italiani spendaccioni afflitti da politici clientelari che finalmente covavano
Nella buona condotta europea la maestra inflessibile che li rimetteva in rapida e quindi e lunga
Carissima dottoressa la risposta e i tempi europei che imponibile mi costringono a dare questi titoli che poi magari sviluppo edilizio e con la maggiore competenza che la Fondazione De Gasperi può recuperare sul mercato deve dire grazie anche al
L'intervento storico inaspettato ma veramente molto utile perché lei non c'era l'inizio ma anche il presidente Alfano ha detto un'utilità imparai del passato perché dobbiamo pensare al futuro quindi è veramente molto utile sulla figura di Angela Merkel
Se possiamo avere visto che ci sono tanti studenti porno iniziale
Per correttezza di informazione anche il fatto che ultimamente è stata guardata anche diciamo con lo sguardo indifferente per sotto proprio la sua leadership infatti ci fu una massima apertura alle russe anche ai della dipendenza europea verso la Russia quindi forse diciamo la Merkel nonostante sia una figura positiva importante e la costruzione europea ci ha dato veramente molta stabilità anche lei non si era rese appunto diciamo di un vicino che così e limpido io avverto come poi ecco si è rivelato questa io l'unico diciamo osservazione va detto perché ci sono gli studenti quindi diciamo rapidamente positivissima però ricordiamoci che l'artefice comunque
Di un dialogo molto stretto con con Mosca
Portuali affrontiamo invece con lei la parte insomma il discorso più dal punto di vista geopolitico ecco chi attori globali e quindi di fronte tutto questo scenario sarà l'Europa dovrebbe essere l'Europa
Beh anzitutto permettetemi
Dire che in chiusura un esordiente per la prima volta parlo viziati dalla Fondazione De Gasperi nella mia nuova veste di segretario generale quindi siamo in due esordienti
Siamo vicini sono state che i compagni di banco alla Camera dei deputati per parecchio tempo
Dunque
Sul tema della difesa comune ovviamente c'è già stato il pane il presidente che ha detto di tutto di più
Io credo questo la l'Europa oggi di fatto un attore globale in questo scenario geopolitico
Multiforme multipolare lo è di fatto perché lo era un punto di vista economico le noi da un punto di vista della centralità geografica
Lo è per la storia che rappresenta
La Russia pure una un gran una grande potenza geopolitica vuol fare questo paragone per spiegare che però stiamo parlando di oggetti diversi perché la Russia
è un soggetto geopolitico importante perché è una Stra potenza militare non certamente dal punto di vista economico e lo definisco sempre uno il gigante dei piedi d'argilla
Mentre è chiaro che l'Europa dal punto vista tecnologico e di ed economico
Sicuramente molto più forte a limite della difesa si è discusso del panel precedente peraltro dove peraltro integrazione con la NATO a mio parere resta comunque resterà ancora nel medio periodo
La via obbligata come anche gli esperti dal panel Presidente ci hanno detto cioè in un bilanciamento ovviamente di di necessario tra le due organizzazioni
Dove però per esempio la compito dalla dall'Europa e anche tenere alte ancora affezionata sul fianco sud e anche per la NATO con la del fianco Sud è una sfida importante cioè
Aver d'occhio lavorarci fianco Est senza dimenticare
Il fianco sud sul tema nato permettetemi e difesa comune ripeto non non voglio ripetere cose già dette
Però certamente la difesa comune un elemento di grande valenza politica quando voi parliamo di di difesa tendiamo spesso a ridurre questo termine a un come dire significati militare o tecnico tecnologico Ratanà difesa con la difesa forse l'aspetto più politico che c'è
Quindi e in questo senso anche la NATO come io l'ho conosciuta anche nei miei anni di frequentazione
A nel corso degli anni soprattutto dopo la fine della guerra fredda incrementato moltissimo il suo tasso politico cioè oggi la NATO per molto più di prima un'alleanza politico-militare durante la guerra fredda è stata sostanzialmente una casa di tipo militare oggi il tasso politico molto importante per cui la collaborazione tra Europa e NATO sul fronte della difesa è importante per la sicurezza ed è importante per l'aspetto politico ricordo sempre che
De Gasperi
Considerata la comunità europea dalla difesa la via maestra per arrivare all'unità politica della dall'Europa tanto è vero che morì
Non avendo visto realizzato questo sogno e Rossi lo si legge tra i suoi ultimi dagli interventi degli ultimi sei mesi di vita drammatici
Proprio perché capì che lì si sarebbe interrotto un percorso di costruzione politica
Di cui otto ancora oggi facciamo le spese perché quello che c'è Stefania Craxi prima il fatto che quello che è accaduto ha portato ha fatto esplodere cha fa porta targa alla le contraddizioni decenni
Di un'Europa incompiuta sotto gli occhi di tutti quindi io credo che
L'Europa sia di fatto un attore globale che non può rinunciare al suo ruolo
è però un attore globale che per compiere
Un in modo
Definitivo è importante per rispettare questo suo ruolo ha bisogno
Di una maggiore integrazione soprattutto sui temi appunto dalla dalla difesa dei confini comuni che poi vuol dire una politica dell'immigrazione di un certo tipo lire
Una politica estera di un certo il perché politica estera e di difesa sono infatti fatto di Stefania Craxi abbia oggi la presidenza di una commissione come sottolineava giustamente prima nel nel panel precedente
Uno degli intervenuti mette insieme politica estera e di difesa quindi è un segnale che questo importante dal punto di vista dalla visione quindi io credo che
L'Europa ha un compito su uno scenario molto più vasto molto più globale e mi permetto quindi dire che di citare prima stare è stato toccato il tema dell'India il tema della Cina dell'Indocina del del del
Dal rapporto appunto questi mondi io credo che sia fondamentale mette ingaggiare la l'India che una potenza economica e non solo socio politica ed esercente
Perché se non lo ingaggia l'Europa l'aggancio a qualcun altro
Da questo punto di vista bene le iniziative di confronto che ci sono state devo dire che ma renderà modi già un paio di mesi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina venne in Europa a fare un giro
O delle sette chiese nei paesi del Nord quant'altro quindi c'è una necessità reciproca di
Di essere di di di rafforzare questo rapporto perché un asse euro ma in via può contrapporsi in modo molto efficace allo strapotere cinese e anche come dire
Ha un eccesso di influenza americana quindi questo è una prostituta ma non è un compito facile però è una strada su cui su cui procedere così come il rapporto con la Cina
Su quale noi come europei forse abbiamo meno degli Stati Uniti uno rapporti conflittuali che potrebbero giovare anche nel breve e medio termine rispetto al conflitto creino
Dai fai noi naturalmente sulla carta abbiamo migliori rapporti con la Cina che siamo l'unico Paese del G7 che ha aperto alla da altre fonti e quindi questo va ricordato sarà sicuramente un tema sul quale il il governo
Perverrà sicuramente presso perché in scadenza e Laccoto Stifani Craxi torniamo da lei parliamo invece del Mediterraneo perché ecco abbiamo visto che con la guerra in Ucraina si è rafforzata la la parte
Estera
Del continente però ecco l'hanno detto tutti gli speaker l'hanno preceduta
Il Mediterraneo è una polveriera soprattutto l'Africa con la presenza di il l'accompagnava verranno anche con tutti gli interessi contingenti in cui configgenti dell'Europa dei paesi europei della russa e anche della circa
E quindi ecco
E per noi è il quadrante principale della dell'indo Pacifico del nord ma il nostro quadrante strategico di riferimento il Mediterraneo e l'Africa che cerco di pressioni in potrebbe esercitare Roma per sintetizzare un po'di più
E l'Europa su questo fronte so che naturalmente questo un pallino che lei ereditato prego
Beh intanto vorrei dire che tutti quanti noi governo i ministri competenti da completò missioni
Del Senato della Camera stiamo già facendo questa pressione in tutti i fori europea i possibili immaginabili io stessa l'altro giorno a a Stoccolma opposto la questione meriteranno che devo dire ho ho un contratto orecchie molto più attente anche da parte dei Paesi nordici non so chi prima lo diceva è vero
Non possiamo nasconderci che il mondo di oggi è un mondo molto più insicuro la sicurezza è ritornata un tema centrale nella gente
Europee occidentali le minacce per la pace però arrivano da ovunque lei ha ragione dicendo che oggi l'attenzione della NATO è principalmente rivolta all'aggressione russa dell'Ucraina quindi al nostro esterna
Noi dobbiamo sapere che Mediterraneo rimane i crocevia di destini rimane
Ben presente nel nostro futuro dove tra l'altro dobbiamo occuparci tra sua sicurezza ma anche saperne cogliere le opportunità
E quindi noi dobbiamo continuare a guardare con molta attenzione al Mediterraneo dove ci sono soffiano violenti venti di destabilizzazione come dicevo prima il conflitto no Crown accelerato dei processi di disgregazione anche a causa di quello che poi provocato la guerra in Ucraina quindi carestia problemi energetici Mara erano processi già in atto da tempo
Io quando parlo di mettere di Mediterraneo parla di un concetto che per me è larghissimo io chiamo Mediterraneo il mancherebbe ma cioè il Mascetti ai Paesi del Golfo
Ma anche chiamo mediterranei Balcani e persino l Africa normalmente io la definisco Mediterraneo profondo quindi per me mediterranee larghissimo
Senza un Mediterraneo stabile pacifico luogo di incontri
Politici economici ma soprattutto luogo di incontro e culture diverse noi non avremo mai la pace il nuovo ordine mondiale rimarrà una chimera dirò di più
Se non saremo in grado di diminuire quell'enorme divario che ancora esiste tra il nord e il sud del mondo
Che la grande questione sociale del nostro tempo noi non avremo mai un mondo pacifico abbiamo quindi bisogno di una strategia globale è una strategia europea perché evidentemente del Mediterraneo non se ne possono fare carico solo i Paesi europei mediterranei e non sarà solo un problema dei paesi europei mediterranei ma sarà un con ma è un tema che deve coinvolgere tutta l'Europa come si è detto anche prima in questi anni mediterraneo è stato per l'Europa più che altro terreno di conflitto anziché di strategia comune e questo ha fatto sì che appunto l'Europa
Perdesse terreno in questa competizione ormai la competizione globale perché nel Mediterraneo in Mediterraneo
Non è estraneo alla grande confronta azione globale che noi ci troveremo davanti ai grande nuovo scontro tra superpotenze e per dirla con grande franchezza non siamo molto ma molto il ritardo
La Cina è penetrata grandemente in tutta la regione africana la Russia è penetrata nella regione mediterranea
Tra l'altro per noi il Mediterraneo vuol dire anche portare un contributo autonomo al all'interno dell'alleanza atlantica
Per essere più precisa ancora più ficcante di quanto prestato all'amico Paolo agli io penso che non possa essere esistere una difesa comune europea se non esiste una politica estera comune previste europea perché se non saremo in grado di formare un interesse europeo
Mi spiegate voi la difesa comune che cosa dovrebbe difendere
Quindi strategia comune dell'Europa anche nei confronti del Mediterraneo allargato che deve avere un approccio sì in termini di sicurezza ma non solo
Deve avere sì un approccio in termini di aiuto umanitario ma non solo bisogna cominciare a guardare l'area mediterranea anche in termini di opportunità se non sapremmo
Sostenere il progresso e lo sviluppo di del Mediterraneo ripeto nella sua accezione allargata questo consentirà anche di essere un terreno di sviluppo di progresso per sul tema Europa e e ovvio ed evidente che l'Italia qua ha un grande ruolo da giocare che quello che ci consegna la storia e la geografia
L'ultima parola su quello che viene da più parti definito Piano Marshall
Ora non pensate che io sia sempre quella che mette sul tavolo i tubi però diciamo persona pragmatica allora si parla tanto di arrivare con i fondi della cooperazione internazionale al famoso zero al sette per cento del PIL siccome io ancora questa velocità di approccio e anche con per carità le difficoltà economiche che un intero continente sta investendo
Ripeto una fatica ad arrivare in tale in tale direzione allora il nostro ministro della difesa fatto una proposta ha proposto di scorporare le spese per la difesa dal rapporto deficit-Pil delle singole nazioni io ci vorrei aggiungere come proposta che si scorpori anche i fondi che sono destinati alla cooperazione allo sviluppo sarebbe molto importante
Intanto che si depositi intanto che ci si pone l'obiettivo di arrivare con l'Agenda venti e trenta al famoso zero sette per cento del PIL
Concludo con un piccolo ritorno alla tradizione familiare che per me è una tradizione socialista citando le parole di François Mitterrand che descriveva il Mediterraneo con un'espressione seducente chiamandolo una comunità di destini grazie
Grazie replica
Francamente
Vero lei ci ha spiegato ci ha ricordato siamo il ritardo sulla strategia del Mediterraneo dobbiamo stare molto attacchi dobbiamo recuperare il terreno penso dobbiamo formare anche un interesse europeo su questo tema importante
E la sua
Proposta già la conoscevo molto interessante perché comunque e togliere sia anche le spese per la difesa
Dal Patto di stabilità insomma e anche i criteri per la cooperazione Mediterraneo potrebbe azionamento molto interessanti ritorno già Gianfranco Rotondi
E
Vorrei parlare del concetto di autonomia strategica perché infatti non abbiamo mai parlato questa mattina perché è un concetto che sicuramente la Francia aveva fatto suo con insistenza però prima dello scoppio della guerra in Ucraina i i sembra invece un concetto ormai assolutamente accantonato archiviato dagli addetti ai lavori anche dal sommo ecco
Lei che cosa ne pensa che tipo di un'opzione di potenza internazionale attende l'Europa
C'è più autonoma rispetto agli altri attori oppure invece più collaborazione in questo senso anche verso gli Stati Uniti a
Io penso che ci sia un po'astuta questa definizione perché come dire
L'autonomia strategica non può essere la traduzione francese di ciò che nella politica italiana significava mani libere
L'Europa è un attore ha avuto non ha bisogno di un rafforzamento della sua autonomia
Deve praticarla
E avete raccontato voi con forza illuminando le scelte gli avvenimenti politici recenti un deficit di protagonismo dell'Europa che non può essere giustificato con la mancanza di un'autonomia strategica ma con un mancanza di iniziativa degli attori
E quindi io non credo che l'Europa possa essere un protagonista svincolato dalle radici dalla storia dai valori che ci accomunano ad alcuni e non a Walter
Io non posso immaginare un Europa contrapposta e nemmeno scoordinata rispetto agli Stati Uniti d'America perché Europa e America sono con l'Occidente
E noi non dobbiamo alzare bandiera identitaria di contrapposizione
Ma non dobbiamo dimenticare da dove viene quella che Moro chiamava con un'espressione intraducibile e nemmeno tanto bella vive Enza di libertà
Però la violenza di libertà è qualcosa di più della democrazia della libertà Moro voleva dire con una parola che non c'è nel vocabolario la vide Insight qualcosa di più della vita è la vita che continua e la vita di tutti i cittadini non solo dei politici
E io ricordo che il vecchio sullo mio indimenticato maestro diceva resistenza e una valore che va onorato ma la libertà a noi ci è arrivata sulla punta delle baionette degli americani perché io esistenti senza gli americani sarebbero rimasti fascisti quindi in tempo in cui torna un po'sulle onde mediatiche questa suggestione non del tutto storiografica del fascismo ricordiamoci un po'del fascismo come ci siamo liberati
E e quindi quando vedo serpeggiare dubbi
E occhieggiano qua e l'auto turismi immancabili anche nella politica internazionale sulle scelte che dobbiamo fare sull'Ucraina e sul collocamento internazionale si ricordiamo e rileggiamo meglio la nostra storia ne caviamo anche qualche dovere supplementare che ci è dato di compiere nelle decisioni pubbliche e dure di questo tempo
Poi vero anche che come ha detto la presidente Craxi tra i deficit dell'Europa cioè l'iniziativa rispetto all'Africa
Io ricordo un tempo ormai lontano perché è scomparso da tanti anni in cui frequentavo don Verzè
Prevalentemente debbo dire verrà accompagnare aspiranti studenti in medicina che volevano sapere da lui su Fossa vertevano i test per entrare al San Raffaele Luise manca abilmente infilava
Il corposo volumetto con le domande adesso abbiamo il presidente al fanno che ci farebbe la stessa accoglienza signorile simpatica
Di don Verzè e probabilmente non ci regalerebbe nemmeno il volume ci direbbe dove in vendita perché col tempo si diventa
Un po'più accorti
E don Verzè in giallo ora dunque l'ovale aspirante medico che non tale divenne che oggi è un validissimo segretario comunale perché uno può essere Brown molte cose ma non riesce poi ed è la cosa che voleva fare i don Verzè disse
Giovanotto ma lei vuole fare lo studente o il medico vorrei fare il medico
E allora se vuole fare il medico è disposto ad andare in Africa perché se lei pensa che farà il medico come suo nonno deve sapere che lei appartiene a una generazione che il medico lo devi andare a fine Africa perché e l'Africa il futuro del mondo
E io penso che non sono stati molti ad a vere la visione di don Benzi in Europa
Ed è senz'altro vero
Che oggi Rino unici strappiamo i capelli contestiamo ministri invochiamo cambi di legge parliamo di immigrazione clandestina sempre con la spunta azzurra del comizio che deve arrivare
A destinazione degli elettori ma nessuno si fa carico del fa so che anche questi temi che affliggono le nostre cronache sono figlie di una mancanza di visione e di iniziativa dell'Europa rispetto all'altro
Fantastica la capacità di Gianfranco Rotondi di parlare di autonomia strategica di temi di respiro internazionale e poi condire la collega negli ultimi assolutamente nostrani italiani davvero sapore fantastico grazie davvero per i suoi interventi
Siamo quasi alla fine l'ultimo intervento di Palo alle quali diamo la parola per le conclusioni alle presidente Alfano
A andiamo un po'sottovalutato la Russia l'attore russo Paolo anni li abbiamo un po'sottovalutato abbiamo siamo stati fortemente dipendenti del router lini
Dieci abbiamo fatto grandi affari insomma in commercio eccetera
D'Europa è stata diciamo poco accorta non ha ascoltato le sirene che venivano anche dall'altra parte dell'Atlantico limite va un po'in in guardia soprattutto da oggi in poi non l'abbiamo detto ma che come noi dovremmo avere a che fare con questo vicino autoritario minaccioso insomma non si non si ferma davanti a nulla l'abbiamo visto bene prego
No non si ferma il suo reduce da un viaggio a Kiev dove ho visto
Drammaticamente dal vivo la la la situazione ho visto Arezzo di un popolo che dimostra una unanimità impressionante c'hanno fatto vedere dei sondaggi fatti recentemente dove il novantacinque per cento la popolazione dice dobbiamo riprenderci
Il Tomba sarà crea perché fino a prima della dalla occupazione no quando c'è stata diviso dall'occupazione
Gli ucraini la gente normale non pensava che sarebbero successe le atrocità e che ci sono state perché non c'erano le nostre famiglie sono mister siamo russi ucraini eccetera
Quando poi hanno cominciato a Mazar i bambini ad portarli e quando hanno scoperto le fosse comuni buccia allora l'opinione della gente cambiata radicalmente quindi adesso la l'obiettivo della vittoria riconquistare anche iter i territori che fino a qualche mese fa magari si potevano anche lasciare questo il dramma ed è la sconfitta di Putin
Secondo me è quella di avere diviso due popoli perché si potranno ricostruire le case le infrastrutture ma non si ricostruirà facilmente ci vorranno generazioni nostri questura facilmente L'Unità che c'era tra i due popoli sui freni che vengono dallo stesso lo stesso ceppo c'era Mosca figlia di chi è va be
Ma
Io credo che il il pericolo russo si è stato sottovalutato da tutto l'Occidente già già dal due mila otto
Quando nel due mila sette Putin alla conferenza sulla sicurezza di Monaco dopo aver firmato tutti gli accordi Pratica di Mare e quant'altro intervenne con fece un intervento durissimo contro le democrazie occidentali
Si cominciarono a subodorare un po'i rischi di questa cosa che inizio concretizzarsi nel due mila otto con l'aggressione alla mancassero abkhazi Sud Ossezia in Georgia e lì la comunità internazionale dice va be'rango ricciola locale in realtà era la prova generale di quello che sarebbe successo fuori
Nel due mila quattordici pure abbiamo sottovalutato siamo contati quattro sanzioni quando io ricordo che risolve le quindici il comandante supremo delle forze alleate in Europa mi disse
In questo momento la NATO non è in grado di contrastare militarmente la Russia perché noi abbiamo disinvestito militarmente da dalla fine dalla dalla guerra fredda perché per l'ammissione al più un problema Putin a decuplicato le spese militari
E da lì si rialzò il tema dalla si ritrovi pose il tema dell'arte deterrenza se e il tema dall'attenzione al fianco e
Abbiamo sottovalutato il protagonismo di Putin in Siria nei conflitti congelati nel in Africa in Libia e quant'altro
Sì segnali da Washington allora sarò sincero di segnali più più duri chiare che io ho avuto gli utili all'interno dell'Unione europea dei Paesi baltici dalla Polonia dai Paesi esposti a questo rischio che ci dicevano guardate che state sbagliando state sbagliando dicevamo tre insomma state esagerando io ricordo un aneddoto capito a me
Una Serafini alla fine di una giornata l'assemblea parlamentare la NATO con alcuni colleghi dei Paesi baltici dietro un boccale di birra io dissi insomma siete proprio monotematici voi somma contro Putin Putin ma ci sono altri problemi
Mi interruppe un collega lituane mi disse vedi tu sei Italiano sei
Tu quando vai a letto la sera si è sicuro che il giorno dopo ti risveglia rancoroso il tuo Paese noi no
Allora
Compresi da da quella frase in quel momento è è cambiato completamente il mio approccio alle volte capita a Napolitano che una frase di fare che apre gli scenari noi i segnali gli avevamo dall'interno dell'Europa non li abbiamo e non l'abbiamo seguiti perché ritenevamo questi Paesi eccessivamente allarmistiche
Detto questo
Il tema dell'energia l'energia e con la con la guerra in Ucraina è diventata in modo conclamato lo strumento dalla guerra ibrida forse uno dei principali purtroppo non si fermeranno qui sto mette la guerra ibrida perché i prossimi saranno lo spazio per esterno sterico la o alcune session dei virus e quant'altro quindi dobbiamo stare molto attenti alla al futuro oggi siamo di fronte a una guerra come era stato detto nel panel precedente ancora tra convenzionale ancora fatto coi carri armati con le bombe cosa che non ci saremmo aspettati di vedere però non c'è dubbio che gli strumenti conflitto continuano a svolgere anche in altre ville direzione l'energia certo quello che è successo spinge tutti quanti a dire autosufficienza energetica che però sappiamo anche è un come dire con desiderio ma non non neanche tanto realistico almeno nel breve e nel breve periodo perché non è vero che lo non abbiamo ridotto l'importazione di gas dalla Russia ma riporti alla qualche altra parte quindi cioè fintanto che le tecnologie non metteranno a disposizione il controllo della fusione o di altri sistemi la dipendenza energetica sarà comunque un problema che purtroppo nelle mani di qualcuno potrà diventare uno strumento di guerra certo dobbiamo muoverci verso una maggior autosufficienza sapendo che l'autarchia in questo settore
è un po'difficile da da realizzare
Io vorrei concludere con due note come dire positive sul sull'Europa
Io ritengo che quello che è successo a seguito della pandemia e dalla dal conflitto in Ucraina ha dimostrato che forse qualcosa si sta svegliando nel cuore dell'Europa del cuore di chi governa le istituzioni europee ma anche dei cittadini perché la reazione alla pandemia è stata una reazione positiva l'abbiamo detto in tante in in tante occasione in tanti modi ma anche la reazione dall'aggressione russa
Essa è stata secondo me significativa perché per una volta si è ribaltata quella logica vede la politica interna prevalere su con la polizia sulla politica estera cioè la politica estera di un Paese sempre
Come dire dipende sempre dai condizionamenti della politica interna questo è sempre stato così sarà sempre così in questa situazione i paesi europei hanno dimostrato di aver anteposto i rischi di una politica estera
Insufficiente anche ai ai temi di politica interna magari sarà sottrarsi torio ritorneremo come prima però questo ribaltamento concettuale è una cosa su cui cominciare a costruire per arrivare anche la l'unione politica di cui anche Stefania Craxi parlava prima e e io credo che noi stiamo anche pagando tutti ripresi ma mi piace sempre ricordare la famosa scritta che c'è sul memoriale dei caduti nella guerra di Corea a Washington che dice Freedom Fries nostri la libertà non è gratis in testa
Davvero io ringrazio
Resta Fernando Gianfranco Rotondi grazie Paolo Agnelli
Cadente parlato indotta di Europa a sua proiezione globale del futuro del carenza insomma negli auspici e devo dire che insomma tutto è stato molto convergente
Ringrazio la fondazione degli astri per aver promosso questo momento veramente molto utile di confronto lascio la parola al suo Presidente Angelino Alfano per le considerazioni finali grazie a tutti
Siamo noi gentile dottoressa Giacobbe che ringraziamo lei per questa conduzione che
Ha avuto anche un al ritmo così serrato da farci concludere con una puntualità non tipica di conferenze convegni soprattutto quando hanno vari pannelli dibattito quindi la ringraziamo è veramente complimenti
E io faccio pochissime considerazioni
Anche perché credo che tra l'intervento di Stefania Craxi e il primo intervento soprattutto di Gianfranco Rotondi le conclusioni abbia poté potuto già considerarle svolte perché dico questo in primo luogo per quel che ha detto Stefania poc'anzi la presidente Craxi cioè quale verso quale Europa che cd
Verso quale Europa noi immaginiamo come Paese di dirigerci
Lei ha detto tre cose politica in Europa politica un'Europa occidentale un'Europa che guardi a sud verso il Mediterraneo
Esattamente la impostazione che il nostro paese ha storicamente avuto e ed è anche una impostazione da ribadire in questo contesto europeo perché e l'impostazione che storicamente ha avuto perché il tema della continuità della politica estera a mio avviso è un tema cruciale per la credibilità del nostro Paese su questo è andato anche il presidente Rotondi poco fa quando io mi trovai sarò brevissimo e quando mi trovai a fare il ministro degli Esteri capendo cosa pensavano
Del ministro degli Esteri italiano gli interlocutori
Dicevo spesso soprattutto i primi incontri
Io sono il trentasettesimo ministro degli esteri della Repubblica italiana
Ma la politica estera italiana non è mai cambiata la politica estera italiana è stata atlantista
è stata
Portatrice di una fede nei confronti della integrazione europea attenta ai diritti umani e con vocazione mediterranea
Questa è stata la politica estera europea con un imprinting Degasperi hanno e imprinting democristiano dalla ah se iniziale della Repubblica poi consolidata nei decenni successivi con come dire variazioni sul tema è poi ulteriormente rafforzata nella dimensione mediterranea negli anni del presidente Craxi questa è stata la continuità della politica estera italiana e penso che quando gli storici si occuperanno del cambio di Governo tra il presidente Draghi il presidente Meloni non potranno che sottolineare come questo sia valido ancora una volta come un elemento di forza che noi dovremmo far valere nel contesto internazionale in una circostanza nella quale Presidente del Consiglio diventa l'unico avversario del presidente uscente l'unica opposizione del presidente uscente
E ribadisce la linea di continuità della politica estera italiana io credo che sia un valore no non per il governo e neanche per l'opposizione ma questo sia
Un valore per il Paese e la presidente Craxi la ha detto poco fa questa idea dell'Europa politica
Con parole degasperiana e cioè l'idea che amministrazioni Comuni e questo è il concetto che ci lascio De Gasperi che amministrazioni europee comuni senza una volontà politica superiore avrebbero corso il rischio di fare apparire l'Europa senza calore e senza una vita ideale ecco questo è il rischio che noi siamo ancora oggi chiamati a scongiurare l'altro elemento che voglio sottolineare e quello della occasione che non torna come diceva il presidente De Gasperi cioè il rischio della Comunità europea di difesa fallita allora era il rischio dell'occasione che non torna per le circostanze spesso imperscrutabili e misteriose della storia
Dopo molti decenni l'occasione tornata
Credo sarebbe una responsabilità morale enorme sciupato ancora una volta aspettare nuovi decenni facendo perdere ulteriormente all'Europa la chance di protagonismo nel contesto globale nello scacchiere di relazioni internazionali che oggi danno
Una chance ancora più significative forte all'Unione Europea di candidarsi ad essere protagonista la NATO come diceva Paolo Alli
Altro concetto che a mio avviso va sottolineato soprattutto per gli studenti in sala
La proiezione di politica di difesa comune europea
è una proiezione che sempre integrata quella della NATO l'idea di una politica europea comune di difesa non abbandona mai l'idea di una integrazione con la NATO
L'idea di Occidente che da ultimo è stata rappresentata da
Gianfranco Rotondi
è un'idea che poi si traduce in una difesa di interessi strategici comuni ma in cui ciascuno fa il proprio lavoro con una complementarietà non con una distinzione che crea la diversità ma con una integrazione e questo mi porta anche al Mediterraneo
Perché mettiamoci dalla parte degli Stati Uniti d'America hanno diritto o no gli Stati Uniti a pensare che il Mediterraneo sia anche un po'un lavoro di noi europei
Hanno diritto di pensarlo
Hanno diritto di pensare che sia anche un po'il nostro lavoro da qui l'intuizione della base NATO a Napoli proprio perché planato disse mettiamo lì una plancia che guardi al Mediterraneo come opera una plancia che sia effettivamente europea
E allora la nostra
E idea di Europa è un'idea di un protagonismo europeo che implica una fatica c'è il prendersi cura della propria Area di vocazione geografica vedete il Mediterraneo è sempre stato nella storia della politica estera italiana il senso di uno sforzo in esausto di affermare politicamente e storicamente ciò che la geografia rende chiaro
E questo sforzo è stato lo sforzo delle classi dirigente di delle classi dirigenti del nostro Paese affermare
Politicamente e storicamente ciò che la geografia rende chiaro la centralità italiana ed europea sul Mediterraneo questo sforzo oggi a un quadrilatero molto chiaro di impegno necessario
Tre abbiamo un quadrilatero sul Mediterraneo che evidente migrazioni
Terrorismo Energia e dispiegamento di assetti militari questo il Mediterraneo sono le sfide del Mediterraneo di oggi che lo rendono assolutamente un epicentro oggi come ieri è la mia parlo personalmente la mia idea di Mediterraneo coincide esattamente con quella di del presidente Stefania Craxi diceva lo diceva ovviamente riferimento alle grandi religioni monoteiste il grande Giorgio la Pira diceva di vedere il Mediterraneo come la prosecuzione del lago di Tiberiade
E questa idea del Mediterraneo allargato che si estende con confini che ebbe fanno bene al di là dei Paesi bagnati dal mare
E un'idea molto moderna è assolutamente strategica nella visione di un'Europa che deve farsi carico di quei compiti che le appartengono da un punto di vista storico politico e geografico perché vale la regola per cui se noi non ci occuperemo del Mediterraneo e dell'Africa saranno il Mediterraneo e l'Africa come già accade peraltro ad occuparsi di noi e infatti il senso profondo e dato anche dallo sviluppo che l'Africa sta tentando di darsi chi osserva i fatti
E che serve fatti africani con attenzione non può non avere notato come negli ultimi anni stanno nascendo istituzioni che molto somigliano alle nascenti allora istituzioni europee
Patti di libero scambio unioni commerciali
Grande sforzo per fare dell'Unione africana un continente che allarghi la libertà e allora per chi voglia sognare veramente pace e prosperità stabilita
Come si fa a non pensare a un grande accordo di libero scambio tra l'Unione europea e l'unione apicale né all'Unione africana che costituisca la più grande area di libero scambio del mondo
E come non pensare che quel bacino con Suez o da una parte Gibilterra dall'altra rende il Mediterraneo cruciale per i due oceani
Possa diventare quel che noi immaginiamo cioè l'elemento cruciale non dei rischi del mondo a delle opportunità del mondo ecco io penso che questo dovrebbe essere lo sforzo europeo mentre siamo stati risvegliati sui rischi della frontiera orientale
Non dimenticare il Mediterraneo significa esattamente questo
E concludo
Il mio intervento con una riflessione
Su ciò che diceva Gianfranco Rotondi nel suo primo intervento citando Helmut Kohl
E diceva noi abbiamo fatto la Germania perché ci sia un po'fatti carico dei paesi del dei debiti dell'Europa dell'Est
Ciò implica il risveglio di un pilastro che un pilastro costitutivo
E che fortunatamente è stato illuminato durante la pandemia un pilastro costitutivo dell'Unione Europea chiamato solidarietà
Non si può immaginare di costruire una grande Europa non si può immaginare una Unione Europea capace di stare insieme da Lampedusa all'estremo nord se la solidarietà
Non diventa un qualcosa che animale Istituzioni Europee perché sapete
La solidarietà non è mai univoca la solidarietà ai binaria la solidarietà e reciproca una volta può toccare alla Polonia di avere bisogno e la solidarietà una volta può bloccare all'Italia di aver bisogno e la solidarietà perché ci sono emigranti un'altra volta può capitare alla Francia
Chi nega il principio di solidarietà prima o poi finirà per rimpiangere di averlo negato perché ne avrà di bisogno quindi io penso che un'Europa che si costruisca su la visione e sulla solidarietà e quell'Europa che i padri fondatori hanno desiderato e penso alle nuove generazioni abbiano il diritto e il dovere di continuare a desiderare grazie a tutti per essere fra