Scuola di Liberalismo 2023 - Rosario Romeo: l'interpretazione liberaldemocratica del Risorgimento nel secondo dopoguerra. Lezione di Guido Pescosolido

Bene allora buona giornata buona giornata a tutti grazie buon pomeriggio buona sera perché qua vedo che sta andando giù la luce
E siamo ormai arrivati alla ottava edizione di Brindisi stiamo procedendo pronto a sostenerlo e facciamo però ci portiamo avanti ma indietro per vedere quello che è successo
Perché le altre volte erano tutte le cose che riguardavano il futuro ma questa volta è veramente un'occhiata una bella ribassata del nostro Risorgimento
Con il professore Guido Pescosolido che ricorda quello che Sartori del grande lavoro di Rosario Romeo per è uno è uno dei cardini del liberalismo moderno nel senso che se voi sarà vedere guardate il nostro programma abbiamo abbiamo recuperato ma personaggi la sua i noti ma anche più che altro erano molto noti a livello accademico ecco non erano non erano garibaldine ecco non erano personaggi quelli che noi siamo analizzando quest'anno non sono tutte le persone che il malizioso della loro stanzetta hanno dato un grosso contributo allo sviluppo del liberalismo italiano
E Guido Pescosolido ci parlerà appunto da di questo grosso personaggio partendo partendo però dalla dalla sua esperienza perché come ci faceva notare l'avvocato quelli che in collegamento da Milano
Anche questo sono le persone che parla dello storico essendo solo nuova lo collega ecco diciamo raccontiamo la così quindi è diverso è diverso da quello che accade quando qualcuno
Qui io non so approvato di Cantet cantano conosciuto e la domanda al punto in cui essa Guido Pescosolido sconosciuto Rosario Romeo
Abbastanza bene devo dire
Partiamo da alcune tende quindi da questo quindi una persona no non stiamo parlando di personaggi ci sono di ieri mattina
E allora Pescosolido all'evasione partendo siamo arrivati a quarantuno mentre lei parlare rivelando i ritardatari come al solito poi nella facciata del muro di Grammont scusate sono io dei
Noi mare l'allora se debbo rispondere alla sua domanda molto rapidamente
Ho studiato con Rosario Romeo
Mi sono laureato con Rosario Romeo
Con una tesi che lontana poi dagli studi che io seguito
Che ho sviluppato nel corso della mia esperienza in collaborazione con Rosario Romeo
Sono stato assistente
Universitario di Rosario Romeo
Sono stato messo in cattedra da Rosario assunzione però
E allora siamo diventati i colleghi
Indegnamente devo dire da parte mia o considero Romeo uno dei più grandi storici del Novecento
Cioè uno dei maggiori esponenti della liberaldemocrazia
Del secondo del secondo dopoguerra
Ho difeso Romeo in buona parte dei miei studi nella sua grande polemica con la storiografia marxista
E devo dire che anche da ai
I temi che io trattato
Tranne la tesi di laurea che Luini assegno devo dire sono molto collegati alla esperienza storiografica e e anche etico politica
Di Rosario Romeo
Comunque
Di Rosario Romeo dobbiamo che dobbiamo parlare non non nel sesso e di che cosa rappresentato nell'Italia del secondo gol dopoguerra e nella storiografia
Liberal crociana
Del secondo del secondo dopoguerra in relazione al nodo centrale voi di tutta la sua attività di storico che è stata quella di essere uno studioso della nazione italiana
E in quanto studioso della nazione italiana studioso del Risorgimento
Italiano che lui considerava diciamo così il processo fondamentale di realizzazione di inveramento della nazione italiana
Cioè di affermazione di realizzazione della nazione
Della nazione italiana
E ha cominciato
Rapidamente giovanissimo
Mio Romeo fu uno studioso precocissimo
All'età di quattordici anni cioè quando molti altri quando io leggevo riuniti ancora nello invece si leggeva il Medioevo di volpe
E decideva da quel momento di fare lo storico di dedicarsi agli studi storici quindi nessuna incertezza un divoratore formidabile
Di libri
Che poi di lo portano diciamo così giovanissimo
A pubblicare un libro che è stato subito un capolavoro della storiografia
Nazionale e internazionale
Il Risorgimento in Sicilia che apriva un dibattito
Vivacissimo già negli anni cinquanta
Nato sulla spinta
Sulla spinta della situazione politica italiana del dopoguerra e soprattutto della situazione siciliana politica siciliana del dopoguerra dove dal quarantatré come sappiamo
è imperversava erano il movimento separatista di Finocchiaro Aprile
Chiesi riponevano allora domande
Quarant'anni stringenti angosciose
Dall'opinione pubblica nazionale alla coscienza pubblica nazionale
Sulla natura
Dello Stato italiano
Sul ruolo che la Sicilia il Mezzogiorno e poi potremmo dire le diverse parti d'Italia avevano avuto nell'ambito della vita unitaria
E quindi nasceva l'esigenza
Di ritornare indietro
Per cercare di capire come perché
L'Italia
Che esisteva da molti secoli come nazione
Linguistica esisteva da molti Ségolène come nazione culturale
Non era però
Mai non aveva mai sentito l'esigenza no non aveva prodotto mai di una situazione di contingenza storica tale da arrivare a diventare nazione politica cioè a creare uno Stato unitario
Nella forma moderna
Di questo salto non lo era stata come nazione diciamo così di antico regime
Come nazione Djibril per vedere come lo chiamavano nazioni di privilegiati
Ma non lo era stata poi soprattutto neppure dopo la Rivoluzione francese è dalla rivoluzione francese che comunque si promuove nasce il il
Movimento risorgimentale
Che porterà alla costituzione dello stato unitario
Ora
Il movimento separatista siciliano
Metteva in discussione
L'opportunità di questa scelta
Nel mille novecentoquarantatré
E
Con una polemica recrimina Doria di tutta quella che era stata la politica
Unitaria di cento anni nei confronti della Sicilia e del Mezzogiorno rivendicava la sua indipendenza questa è una storia
Parte abbastanza conosciuta non ero allora giovanissimo non aveva nel quarantatré aveva diciannove anni
Noi diciamo così comincerò a
Occuparsi
Appunto delle origini del Risorgimento il CCD
Con un interrogativo Fano fondamentale
In Sicilia una nazione politica esisteva
Ho preciso questo nella visione generale del concetto di nazione
Che Romeo si formò molto precocemente
Che
Sì
Neurologo una nazione costituita da una comunità di individui
Che soprattutto
Vuole vivere è un comune destino politico
Cioè che ha coscienza volontà
Di vivere un costo di un un comune destino politico
Sulla base sulla base di fattori identitari che possono essere i più svariati fondamentale era poteva essere quello della lingua ma non era detto che la lingua non per Romeo la lingua non costituiva
Diverse nazione
Era un elemento di identità nazionale
Il più importante ma non era sufficiente
La lingua italiana diciamo così nei ceti che contavano si era affermata dei limiti vivamente anche a livello di amministrazione del Cinquecento livello letterario
Nel Trecento sappiamo ma questo non aveva portato a una la nazione italiana e neppure una versione di antico regime cioè a uno Stato nazionale che non avesse la partecipazione popolare
In Sicilia invece questo esisteva
Una nazione
Politica siciliana
Comincia ad esistere secondo Romeo con i Normanni
Ma è una nazione appunto autoritaria in cui il popolo nona
Di di di cittadinanza no
E però è una realtà politica di quel tipo quindi esisteva una nazione di antico regime siciliana formata dalla monarchia dai ceti dirigenti dall'Barona ciò
Da quei pochi da quell'epoca ristrette frazioni che avevano
La volontà
Di
E la coscienza
Di
Essere nazione
E però soprattutto erano i detentori del potere
Erano i detentori del potere
Quindi il suo libro che lui scrive Risorgimento in Sicilia che cose
E nella storia della nazione siciliana fondata dai Normanni che poi si sviluppa nel corso dei secoli dell'età moderna
Macché nel momento in cui arriva al passaggio culturale
Della Rivoluzione francese
E cioè
Al momento della realizzazione di una nazione moderna in cui le classi popolari comunque la borghesia diciamo così
Si propone essa come soggetto attivo ed egemone
Della comunità nazionale nel momento in cui c'era stato
Questo tentativo di passaggio in Sicilia
Cioè questa era avvenuto se si vuole a partire dal dodici
Dice dice conviene Romeo ma
Soprattutto nel mille ottocentoquarantotto
Va bene quando è forte la sollevo della sollevazione popolare
Con la richiesta
Della Costituzione
Della Costituzione liberale
Per la vecchia nazione siciliana
La monarchia
Il Baron aggio
I ceti che avevano tenuto in mano il potere politico in Sicilia fino ad allora si oppone
Soprattutto però la dinastia borbonica e questo è il punto fondamentale perché poi la nascita della nazione siciliana
Assomiglia molto da questo punto di vista alla nascita della nazione napoletana
Alla la fine diciamo così della nazione siciliano assomiglia molto a
La fine della nazione napoletana
E perché
Perché nel momento decisivo
Il sovrano borbonico
Stronca sia la rivoluzione di Sicilia sia la rivoluzione
Di Napoli
E quindi è in quel momento dice Romeo
Che la vecchia nazione siciliana va a morire
Lui rifiuta
La tesi secondo la quale
La Sicilia boia accolse a braccia aperte Garibaldi perché comunque aspirava distaccarsi
Dal Regno di Napoli e questa cosa ci fu formato un molto molto in subordine rispetto all'altra fondamentale richiesta che era quella della libertà
Politica
Del riconoscimento dello status di cittadini a quelli che invece è un vecchio regime erano solo sudditi e all'apertura di vita
Della nuova nazione moderna che aveva Savuto il suo primo teorico in russo
Secondo Romeo e aveva trovato la sua prima attuazione
Già con la prima costituzione francese dell'ottantanove
Questo è il la problematica
La problematica del suo diciamo così esotica
Ecco né esce un volume che ancora oggi quando lo si legge un capolavoro diciamo così è rimasto un capolavoro assoluto della Risorgimento Istica italiana
Nella storia della nascita del liberalismo in Sicilia del tentativo
Del liberalismo siciliano di
Conquistare le sue libertà e della maturazione della convinzione
Che in Sicilia come sarà anche veri degli esuli napoletani coi del quarantotto
La libertà nazionale si poteva trovare soltanto all'interno di un più ampio quadro che poteva essere quello della nazione italiana
Nonché il realizzava una serie di cose di importanza epocale
La prima
Era che la nazione nascente allo stato unitario che si arriva in Progetto di creare
Era punto uno Stato liberale con prospettive di ampliamento di partecipazione democratica
La seconda
Era quello era quella
Diciamo così della
Unificazione
Nel quadro della
Per insulare insulare peninsulare della
Unificazione
Delle varie nazioni e staterelli in un unico
Stato
E anche questo è un fatto epocale nella storia
Nella storia d'Italia e poi l'altro fondamentale
Che finalmente in Italia
Come in Francia
Va bene e come avverrà dieci anni dopo il sessantuno in Germania
La nazione
Politica la nazione linguistica
La relazione culturale andava coincidere con la nazione politica
La Sicilia con questo entrava in un grande movimento che non era solo siciliano rientrava in una
Costruzione statuale nazionale
Che potevate nere quanta popolazione quanto al territorio
Testa diciamo così ai grandi potentati
Europei va bene
E ed era però una nazione anche a differenza delle vecchie dei vecchi Stati italiani aveva una Costituzione perché costruita
Con l'apporto di una monarchia anche nel quarantotto quarantanove
Non aveva massacrato i liberali come avevano fatto i Borboni
Come aveva fatto Francesco secondo ma nonostante la guerra persa con l'Austria aveva avuto il coraggio di mantenere
Lo Statuto Albertino
E questo è un merito che alla dinastia sabauda
Bisognerebbe ricordarsi di
Devi conoscere
Bisognerebbe ricordarsi di di riconoscere quindi esordisce con questo volume che suscita un grandissimo dibattito
Ma lo sollecita anche dal punto di vista diciamo
Metodologico
Romeo
Erano storico di appartenenza crociana
Sia dal punto di vista politico sia dal punto di vista era un liberale di sinistra sin dal dal giovanissimo dagli anni
Dagli anni dell'ICE storiografica mente
Era è uno storico di obbedienza crociana e
Tuttavia aveva una subito
Da giovanissimo dall'adolescente una forte influenza della storiografia di Gioacchino Volpe anzi il primo libro che lui aveva letto era il Medioevo di Volpe non era stato un libro dicono
I membri Croce arrivarono però subito dopo e gli diedero gli avevano dato la cornice filosofica
Cioè ideologico politica all'interno della quale
Inserire che cosa
L'interesse per la storia politica degli Stati ma anche l'interesse per la storia politica dei popoli delle loro ma condizioni materiali della loro economia
E quindi aveva una grande sensibilità per il rapporto tra economia e politica
Ora la storiografia crociana però era soprattutto storiografia etico politica
Non Croce non non metteva sullo stesso piano la storia economica la storia politica e neppure Romeo diciamo così dal punto di vista della sintesi finale
Diciamo così
Disconosceva il primato della storia politica tuttavia riteneva che con la modernità a metà del secolo ventesimo
Una storia politica
Più è una storiografia politica che non tenesse conto della dimensione economica del divenire storico e dell'intreccio che c'era stato
Tra storia se tra storia e politica sempre più stretto nei confronti dei secoli era una
Storiografia politica destinata
Ha una funzione subalterna
Subalternità nei confronti del marxismo che invece con materialismo storico aveva posto al centro della propria azione di indagine del passato
Questo
L'interesse per l'economo del prêt per l'interesse per l'economia
Cioè in Roma è un forte economicismo
E allora
Che cos'è questo libro questo libro
Alla fine se uno lo va ad a leggere e si ritrova che i due terzi
Delle pagine di cui è costituito da un libro di quattro quasi cinquecento pagine è dedicato tutto alla descrizione dei processi di trasformazione sociale
Della Sicilia del mancato sviluppo economico della Sicilia
Del ruolo diciamo così conservatore
E ritardante dell'aristocrazia baronale siciliana
E quindi della debole formazione di una borghesia
Anche in Sicilia
Ma attenzione però
Romeo non è un materialista storico
Di materie e non è un economicista
Cioè non pensa che l'azione politica derivi meccanicamente dall'azione economica
Questo rapporto tra
Struttura e sovrastruttura era meccanico in marzo meccanico soprattutto negli storici marxisti
No era un un rapporto ambivalente di scambio reciproco
E il Risorgimento a cui ai cui ai cui processi economici Luís ha dato l'importanza straordinaria
In fin dei conti per lui poi che cosa era stato era stato un processo storico prodotto dalla volontà
Economicistica di creare un mercato nazionale
Prodotto da una grande complementarità tra nord e sud
No
Il Risorgimento italiano era stata una grande operazione
Politica
Ideologica
E politica
Portata avanti da un ceto soprattutto intellettuale in alleanza con una
Monarchia
Quella sabauda
Che aveva avuto la lungimiranza di capire che c'era una possibilità storica dimettersi in un processo
Di formazione nazionale che le ha l'avrebbe emancipata dal piccolo regionalismo nella quale era sempre rimasta per per tanti per tanti secoli
E il Risorgimento poi che cosa era stato poi però era stato un processo politico che aveva cambiato profondamente l'economia
Del Paese
Che aveva imposto
All'Italia intera
I ritmi e le scelte del Piemonte sabaudo
Ma attenzione il Piemonte sabaudo
Era il Piemonte di Cavour era il Piemonte del liberismo scelto era il Piemonte del costituzionalismo
Quindi erano tutte scelte che erano più avanzate di quelle degli antichi degli antichi Stati unitari
E e quindi il rapporto tra economia e politica come si risolveva si risolveva
Con un processo storico in cui la dominante politica aveva avuto una forza della capacità straordinaria di promuovere un progresso economico
Che dal basso della società
In realtà
Non poneva grandi stanze grandi
Grandi esigenze
Di qui anche poi una storia dello Stato liberale possono italiano
Che
Una storia dello stato postunitario dell'Italia liberale che vedrai i grandi processi di formazione
Di accumulazione originaria di capitale eccetera eccetera
E che che porterà alla fine all'innesco di un processo di industrializzazione che consentirà poi all'Italia negli anni ottanta del secolo sul progetto della sei corde il diciannove del ventesimo secolo di ieri arrivare ad essere a un certo punto tra i cinque sei Paesi più industrializzati del pianeta
Ma
Ripeto quando Romeo esce con il suo libro
Il suo libro sconvolge la storiografia crociana
Quello che l'aveva capito perfettamente era stato Croce
Nonostante si trovasse davanti a un libro per due terzi di storia economica Croce aveva capito perfettamente alla cosa la natura dell'opera non l'aveva capita invece Panfilo Gentile
Panfilo Gentile di fatti di fece una stroncatura solenne il primo libro
Di Romeo fuso con solennemente stroncato da un liberale doc come Panfilo Gentile
Il quale appunto scrisse sul mondo di Pannunzio una
Stroncato ora
Alla quale reagì lo stesso Croce
Accusando romeno di essere un marxista
E addirittura un gramsciano
Quindi fu un libro che fece tanto rumore
In che ebbe una risonanza internazionale
Messo lì tutto sommato da un ragazzino di ventisei anni sembrava il libro scritto da un cinquanta enne maturo
Insomma se uno legge ancora oggi dice ma
Lui scriveva queste cose ventisei anni quando dare un giudizio sul carattere i siciliani eccetera eccetera alla fine bene veramente
Di una maturità e di un equilibrio straordinario ebbene scroto Croce scrisse una lettera a Carlo Antonini
Che era gran parte del Mondo di Pannunzio pregandoli di pubblicare la replica di Romeo perché il libro era stato frainteso
E Romeo voleva dare conto delle replica per Romeo replicò eccetera eccetera
Era quindi un personaggio che si qualificava già come nel suo
Già al suo esordio con un personaggio non iscrivibile
Facilmente in una determinata scuola storica
Era si incrociano ma era crociano a modo suo
Va bene
Era un personaggio che si era letto Marx direttamente in tedesco
Anche perché la traduzioni efficaci non c'erano allora
L'aveva fatto poco più di vent'anni
Studiando essere il tedesco da sé da avuto da avuto didatta
Insomma era un personaggio che
Che che che che che che rompeva ecco apriva
Apriva dibattiti
La
Il Risorgimento in Sicilia comunque lo porto
Ad occuparsi del problema nazionale
Il movimento separatista come sappiamo si sgonfia o in Sicilia ma arrivò dentro subito nel quarantasette quarantotto nel quarantasei prego un libro di Sereni ma soprattutto nel quarantanove con la pubblicazione
Di della parte relativa al Risorgimento del libro di Gramsci
Entrato subito nello scenario della storiografia italiana questa lettura gramsciana molto critica nei confronti del Risorgimento
Ora letture critiche interpretazioni critiche del del Risorgimento nell'anteguerra c'erano state
C'erano state sia da parte nazionalista
Sia da parte democratica
Ora ovviamente sia anche da quella parte della liberalismo
Molto avanzato
Verso sinistra
Che era stato impersonato da Piero Gobetti
Era stato Piero Gobetti a parlare
Una già all'inizio degli anni Venti di un Risorgimento come di una rivoluzione fallita
Risorgimento senza eroi aveva intitolato Kubrick che il suo libero Lia aveva risposto Adolfo Omodeo
Rivendicando tutto il valore del sacrificio risorgimentale scusate ma vorrei chiedere quanto tempo
Ho
Noi ci affidiamo al tournèe in giro quando all'inizio una contusione sotto orbitaria istituti all'esilio allora siamo alle guarda c'è ancora una quindicina di minuti e poi dopo abbiamo abbiamo le domande gambe nove benissimo va benissimo basso
In quel momento
Gobetti che cosa aveva detto aveva detto sostanzialmente
Diciamo chiariamo bene i due poli nazionalista
E e di sinistra nella tradizione interpretativa del Risorgimento
Non era né impersonati da Alfredo Oriani e poi dai grandi storici e filosofi finiti nell'alveo del nazionalismo e del fascismo
Ci prestiamo a due nomi Volpe
E gentile non bene
Cioè il Risorgimento sì aveva realizzato
Per i nazionalisti l'unità nazionale ma alla fine poi che cosa ne era venuto fuori in era venuta fuori una piccola Italia
Un'Italia che sempre più uno si mostrava
All'altezza delle grandi potenze
Prede risorgimentali
E neppure all'altezza della potenza tedesca
Ma soprattutto un'Italia che aveva lasciato fuori del Risorgimento nazionale le masse popolari
Questa è una cosa comune che poi Inacio analisti
Divenuti fascisti condividevano anche con
Con grande con i marxisti
Ovviamente con obiettivi politici antitetici
Nella visione
Nazionalista quindi di Oriani pari pronto nazionalista perché lui pubblica il suo libro nel novantadue il movimento nazionalista esplode all'inizio del quindi qualche anno prima ma insomma ebbe un grandissimo successo nel mille novecentootto il libro la lotta politica in Italia di Oria
Partiva dall'età romana quindi aveva un'idea di una grande Italia che si sarebbe evoluta vedere realizzato Volpe invece insisteva ancora di più oltre che sulla mancanza di una politica estera energica
Volpe aveva insistito soprattutto sul fatto della esclusione delle masse popolari della marginalizzazione delle masse popolari soprattutto dalle campagne nel nel Risorgimento
E
E quindi poi nell'Italia in cammino alla fine che cosa questo cammino insomma chiaramente delineava
Un ingresso nell'Italia fascista cioè il fascismo aveva realizzato poi in quella inclusione delle masse nella vita politica che lo Stato liberale non era stato
Non avrebbe non non sarebbe stato capace di di realizzare la tesi con venti ovviamente di fuggiva da queste proiezioni imperialistica eccetera eccetera
Però il punto era sostanzialmente la lo stese sui contadini erano rimasti fuori le masse popolari erano rimasti fuori la il sistema elettorale il sistema elettorale
Un liberale aveva un un diritto al voto ristrettissimo
Sappiamo che le percentuali erano il due per cento nel mille ottocentosessantuno passa dal sei per cento nel mille ottocentottantadue
E poi arrivate a suffragio universale maschile nel dodici tredici con per con Giolitti
Però sostanzialmente non c'era stata una partecipazione di tutto il popolo alla creazione dello Stato risorgimentale e Congo e quindi per Gobetti
Il il Risorgimento non poteva essere definito una rivoluzione liberale
Ecco questa era la sua critica fondamentale
Sia dal punto di vista della partecipazione sia dal punto di vista con la con la Chiesa insomma ecco soprattutto con una
Laicizzazione dello Stato che non gli sembrava completa eccetera eccetera
Gramsci che cosa faceva
Nei Quaderni del carcere ma aveva cominciato ad elaborare queste sue idee già nel ventisei
Aveva delle motivazioni eminentemente politiche
Chiaramente l'UI
Non cercava di costruire un retroterra storico
Alla
Alla proposta
Di alleanza tra operai e contadini che era stata
Già un'idea di Salvemini che lui aveva ripreso
Negli anni Venti come bandiere del Partito Comunista eh che nel dopoguerra la Togliatti viene riesumata di fatti
Il progetto il libro il Risorgimento di Gramsci
Fu fu il progetto fu realizzata da Togliatti fu Togliatti che prese parte dei Quaderni del carcere li pubblicò sotto il titolo di Risorgimento poi pubblicò altri tre
Di grandi tematiche dei Quaderni del carcere di Gramsci Gramsci sosteneva attenzione Risorgimento è stata una rivoluzione
Fallita come diceva o mancata come come diceva Gobetti
Se il Partito d'Azione
Avesse seguito la politica dei giacobini francesi del novantatré avrebbe fatto una grande riforma agraria
Con la spartizione della terra e avrebbe conquistato alla causa unitaria
Avrebbe conquistato alla causa unitaria le masse contadine che erano in rimaste invece
Escluse
Era una tesi che senza avere contatto con Gramsci Emilio Sereni
Aveva sviluppato per conto suo e l'aveva già esposta
Era stata già resa nota nel quarantasette
Con la pubblicazione del capitalismo nelle campagne va bene era più o meno la stessa tesi soltanto che Sereni sviluppava molto di più la parte economica
Della della tesi Gramsci che però concettualmente era formulata anche da Gramsci
Con la rivoluzione agraria Edipo contadino sosteneva Gramsci l'Italia avrebbe avuto una democrazia piena
Una società diversa
Piena ma avrebbe avuto anche con un struttura su base piccolo familiare questo fu un discorso sviluppato soprattutto da Sereni
Avrebbe avuto quella rivoluzione borghese che non c'era stata
E avrebbe prodotto uno sviluppo capitalistico del capitalismo italiano è una creazione del mercato nazionale molto più rapida
E molto più efficace di quella che invece c'era stata mantenendo inalterate le strutture agraria
Romeo
Aveva avuto tempo con Risorgimento in Sicilia che CISL UIL consegnò all'inizio del mille novecentocinquanta aveva avuto tempo di leggere Gramsci
Negli ultimi giorni del quarantanove
E alla fine aveva esaminato questa tesi molto succintamente dicendo che era una tesi che Sorio graficamente non stare in piedi perché applicava ho passato un modello
Del presente
Che tutt'al più poteva essere applicata al latifondo meridionale
Ma che sicuramente se fosse stata legata al resto della
Delle campagne italiane nel Centro-Nord avrebbe poi portato non
Alla a uno sviluppo più rapido dell'economia capitalistica del Paese ma un suo forte rallentamento e anzi a una battuta d'arresto perché
Sarebbero state travolte anche le forme di organizzazione capitalistica più avanzate anche quelle mezza trilli che erano più avanzato del latifondo
Le quali così doriano a parte maggiore poi dell'economia
Dell'economia italiana
Ecco quando la tesi di Gramsci poi uscito però non nella storiografia italiana ebbe un grandissimo successo
Si ebbe un passaggio in massa di storici nelle file gran messicane
Che insomma
Impressiona molto la storiografia liberale messa sulla difensiva
Scialbo Croce Antonia avevano liquidato con quattro battute la
La la tesi di Gramsci però non ero lì diceva sia nei discorsi che aveva la Napoli
Perché Romeo
Prese la borsa dell'Istituto Croce quarantasette
Poi rimase in contatto però a Napoli con Croce con Chabod esce a bollore chiamo
Nel nel ad essere segretario dell'Istituto Croce
Nel mille novecentocinquantatré
E quindi però già nel cinquanta già all'inizio del del cinquanta
Romeo e Chabod avevano parlato parlato di questa tesi di Gramsci Romeo scriveva arrivino Marini scrivevo parlato conosce Abbot e anche con un altro storia con cortese mi sembra della tesi Gramsci secondo me lo stanno sottovalutando e non hanno ben capito va pericolo curiosità dell'argomentazione
Perché la pericolosità dell'argomentazione stava nella parte economica
Delle tesi Gramsci cioè quella sviluppata da Sereni cioè nel dire bene alla rivoluzione agraria non c'è stata quindi lo Stato nazionale
A rovinato l'avvenire politico del Paese perché la Balla portato su su su un terreno di conservazione di autoritarismo
Poi sboccato nel nel nel nel fascismo
Non solo questo
Ma compromesso lo stesso sviluppo capitalistico del Paese perché con una base piccolo contadina lo sviluppo industriale sarebbe stato molto più rapido
E quindi visto che no a questo a prescindere dal fatto che comunque e questo sciabola aveva scritto una rivoluzione agraria di quel tipo non si sarebbe potuta venire nel Risorgimento
Perché se il Risorgimento italiano fosse stato presentato alla Francia a Napoleone terzo che venne in Italia con cento mila uomini non per fare l'unità d'Italia ma intanto per aiutare il Piemonte
Ad espandersi è chiaro che non ci sarebbe venuto per creare una per favorire una rivoluzione sociale imitare cioè il contesto internazionale non avrebbe consentito questa
Questa questa fuga in avanti diciamo così del Risorgimento ma parte questo a parte questo però
Ciò dei dopo il set per ipotesi si fosse applicata la rivoluzione agraria sarebbe stata la panacea di tutti i mali dell'economia italiana
Era questo il punto fondamentale che Romeo intese
Battere
Sul quale tornò con Risorgimento il capitalismo incide il suo libro più noto
Diciamo così è che della maggiore risonanza a livello internazionale anche più del Cavour che poi resta il suo capolavoro assoluto
Va bene
E e che cosa fare Romeo Romeo
Diciamo così con due saggi usciti uno del cinquantasei e un altro nel cinquantotto
Affronta la tesi di Gramsci e l'ipotesi di rivoluzione agraria alternativa la parte più importante del suo discorso è questo
E la fa in un modo quasi beffardo
Per la storiografia marxista
Perché lui richiama l'attenzione su un passaggio del terzo libro del Capitale di Marx dove si scriveva che nel passaggio dal feudalesimo al capitalismo
Ovviamente
Non si poteva non era era incompatibile la persistenza di piccole aziende contadine autosufficienti perché questa autosufficienza bloccava la formazione del mercato
Il mercato si formava con l'affermazione di grandi
E medie aziende capitalistiche con salariati eccolo nella eliminazione delle con la specializzazione produttiva e con la eliminazione dell'auto con su
E sono le stesse argomentazioni che Romeo porta e dice non è vero affatto
Che l'aria l'aria rivoluzione contadina che la piccola proprietà coltivatrice favorisca la formazione del mercato e lo sviluppo industriale
Va bene quindi se si fosse sostituita
La piccola azienda contadina potenziata la tifo non do nove avrebbe costituito un fattore nell'area della diffondo di pari o di poco
O di ordito in una forma di organizzazione produttiva leggermente più avanzata ma sicuramente già in tutta l'area della parte di compartecipazione cioè Italia centrale Bonaparte dell'Italia settentrionale e soprattutto nell'ambito di quella parte dell'Italia settentrionale
Che era dominata dalla grande azienda capitalistica salariati
Sarebbe stato un regresso
Mento è un rallentamento
Fortissimo
Ovviamente ci fu una grande reazione da parte marxista questi sono sorti costruirvi il dibattito l'ho ricostruita in vari miei interventi in varie serie
Però attori Romeo rincalzo
E andò ad affrontare l'altro nodo
Cioè quello di che cosa era avvenuto
Nello Stato unitario dopo
L'unità con una economia agricola
Che era stata lasciata
Sussistere e con una distribuzione la loro proprietà fondiaria che era stata modificata solo dalla distribuzione delle terre demaniali ed ecclesiastiche
Lei dice Romeo era avvenuto questo che si era avuto
Una lo sviluppo della produzione agraria molto accentuato
E che poi
Questo sviluppo dalla produzione agraria però aveva portato a un aumento molto forte
Dei profitti e delle rendite
Le masse contadine
Dato il forte aumento di produzione non erano riuscite
A accrescere
La loro parte la loro quota del prodotto in proporzione agli aumenti di produzione
Però dice Romeo al di là di questo la cosa più importante e positivamente qualificante
Dell'azione dello Stato liberale era stata la politica degli investimenti
Che lo Stato liberale aveva posto in atto
Cioè lo Stato liberale aveva deciso un grande processo di infrastrutturazione aveva deciso di applicare le linee che camorra avevano aveva applicato nel Piemonte
Nel Piemonte del decennio e che avevano fatto del Piemonte in dieci anni
L'area più avanzata economicamente della penisola
Quindi aumento della pressione fiscale aumento del prelievo dalle campagne ed forti investimenti in infrastrutture
Per modernizzare i commerci infrastrutture significava costruzione di una grande rete ferroviaria
Tra il mille ottocentosessantuno e il mille ottocentottantasette
L'Italia costruisce più ferrovie
Di quanto è voi ne ha costruite dal mille ottanta cioè ottocentottantasette
Al mille novecentotrentanove
E nel mille ottocentosessantotto anta senta era ancora un'economia agricolo commerciale povera priva di carbone
Con un divario rispetto alle altre potenze industriali ancora fortissimo
Va bene bene questa infrastrutturazione diceva Romeo a posto le basi per poter realizzare negli anni ottanta un primo
Lui lo chiama decollo all'inizio poi abbandona questa
Questa definizione Rostov Viana cresce ancora Leana nello chiama semplicemente avvio dell'industrializzazione un avvio difficoltoso
Che però poi nella età giolittiana
Un
Si trasforma in un vero e proprio boom e nos nonostante tutte le contraddizioni
Gli squilibri territoriali che si accentuano alla fine segna un progresso nettissimo in assoluto
E inizia un recupero
Un recupero
Di
Tirreno rispetto alle potenze industriali più avanzate che si concluderà e che si era rapportata maturazione piena negli anni del miracolo economico
Ecco
Se ci fosse stata la rivoluzione agraria tutto questo non vada dice Romeo non sarebbe avvenuto e la politica dello Stato unitario
Senza averne consapevolezza ma di fatto
Con il liberismo doganali prima e il protezionismo dal mille ottocentottantasette in poi
Aveva favorito una accumula una forzatura dei cioè dei tempi dell'accumulazione originaria di il capitale
Che la teoria economica anglosassone riteneva indispensabile ed erano gli anni del miracolo economico della appunto della pubblicazione di questi di questa nuova analisi del sottosviluppo e dell'arrivo di industrializzazione dei paesi se con Cameron
Che appunto oggi sappiamo essere la via
Unica possibile per i Paesi arretrati per arrivare allo sviluppo cioè intervento o dello Stato o per le banche o del capitale straniero a forzare i tempi
Di industrializzazione che i Paesi più avanzati perché per i Paesi più avanzati avevano potuto essere più lunghi
Cioè più è arretrato il Paese e più ha bisogno di effettuare uno sforzo enorme
Per avviare il recupero
Dell'industrializzazione dello sviluppo economico
Ecco quindi che da questo usciva un giudizio economico positivo in sulla politica
Dello Stato liberale
Che concorreva a confermare il giudizio positivo
Sul Risorgimento
Giudizio positivo che sul piano politico era scontato
Perché
Rimpiangere
Le
Il clima il alla realtà politica
Dell'Italia preunitaria significava rimpiangere la realtà politica della assolutismo monarchico dell'assolutismo al ministro attivo della mancanza di tutte le libertà quindi riempi rimpiangere l'assenza della democrazia
La senza della libertà
E di tutte le libertà fondamentali che Romeo conosceva bene eccetera cioè
E questo
Credo quindi di avere risposto anche
Diciamo così
Al tema
Che mi era stato posto in questa conferenza
Perché è questa la linea diciamo così
Dell'interpretazione liberaldemocratica del Risorgimento
Nel secondo dopoguerra cioè uno dei più sul piano politico territoriale uno dei più grandi avvenimenti che la storia europea abbia riconosciuto dalla caduta dell'Impero romano in poi
Ma sul piano economico la strutturale
La creazione delle condizioni
Ottimali per la penisola intera tutta
Per cominciare quella rincorsa
Nell'industrializzazione
Ai Paesi più avanzati
Che fine ha al momento dell'Unità non ce la sa
A
Il grande divario che esisteva nel mille ottocentosessantuno si era creato quasi tutto su questo piano
Nella prima metà dell'Ottocento non è che avesse radici proprio molto antiche
E e si era creato non perché l'Italia non si fosse mossa l'Italia si era mossa aveva fatto dei progressi economici ma nel contempo gli altri avevano dallo Pato e nel galoppare
Ci voleva la Vimercati
E penetravano anche nel mercato italiano con un merci oltremodo più completi
Il re
Questa quindi era la linea di difesa del Risorgimento come unica possibile soluzione nel mille ottocentosessantuno al problema della libertà e al problema della nazionalità
Grazie alla pensione
Grazie professore grazie per questa cavalcata ma è vero che c'è c'è qualcuno che vuole a Brenelli comprende volevo fare una domanda perché solo in gergo cioè riunione allora da dove è stato il primo ad affacciarsi
E il primo volto gli altri meritano la manina come covered un muso nella nostra scuola
Poi dopo domande ce l'abbiano Dante già pronta
Professore una la ringrazio per quello che ha dentro una sola domanda quella che è stata l'ideologia italiana
Da Oriani a al Gobetti autarchia che ha una interpretazione riduzioni lista del un Risorgimento per quanto riguarda la coinvolgente il coinvolgimento delle masse
Come giustifica quello che Cattaneo descrive nel mille ottocentoquarantotto a Milano con le cinque giornate quello che è stato sondato l'inaugurazione della mostra sul Risorgimento a Brescia
In cui poesia cultura pittura popolo partecipa alle Dieci Giornate cito solo questi due episodi ma ce ne sono stati altri come quelli che lei stessa città questa ideologia che può io rione in in animo una rivalutazione di Gobetti negativa proprio perché su questo ha subito l'inglese l'influenza di Oriani di tanta e non a caso va be giusto diventa lunga se non è una domanda come che può essere io anche quando vado né al museo a Milano dove si vedono tutte le pitture delle i dipinti della guerra di tutto quanto in cui emerge una qualche partecipazione di pochi ma certo poco più coscienti le élite lascialo stare Gaetano Mosca
C'è stata una partecipazione comunque Vienna del popolo almeno nel quarantotto e poi credo
No c'è stata no attenzione quando si parla quando sia i nazionalisti
Che i marxisti parlano di esclusione delle masse anche i liberali di sinistra come si riferiscono alle grandi masse alle grandi masse contadine
Non bisogna dimenticare che il Risorgimento nazionale italiano la componente popolare è stata
Il movimento nazionale italiano
è stato il movimento nazionale
Più forte su scala europea
Sia dal punto di vista della formulazione ideologica sia dal punto di vista della partecipazione popolare
Va bene
In questo bisogna dire che anche Cavour era molto molto sensibile molto attento
Dell'alleanza con Garibaldi cioè Cavour non voleva il litigio con Garibaldi
Venne perché Luis cedette Nissa alla Francia ma dal punto di vista diciamo così degli obiettivi politici
Cavour vedeva nell'apporto popolare di Garibaldi nella capacità di Garibaldi di mobilitare
Gli armati non ci dimentichiamo che il corpo del che dei Cacciatori delle Alpi arrivava l'alta mobilità dei trenta mila arrivò mobilitare trenta mila uomini
Non dimentichiamoci
Che l'esercito
Piemontese regolare nei momenti in cui non stava in guerra coi aumentava ma non era più di cinquanta mila uomini
Quindi la partecipazione popolare cessato era ovviamente la partecipazione
Delle persone acculturate
Coscienti e perciò abbiamo detto e perciò Romeo stesso diceva attenzione
è un movimento eminentemente politico diplomatico diplomatico nella componente cavouriana e sabato da ma politico nella componente democratica
Mazziniana che per esempio in Germania non c'era
L'unificazione tedesca fu una utile unificazione di stampo nettamente militare
Ma a Kabul voleva l'appoggio perché non voleva appunto che il Risorgimento fosse visto come un fatto esclusivamente Dina in Europa
E quindi si fece di tutto per allargare della partecipazione delle masse
è attenzione siamo nell'Ottocento però
L'analfabetismo nel grande vitale al momento dell'Unità nel Mezzogiorno c'era l'ottantasette ottantotto per cento di analfabeti ma
Anche in altre parti anche in altre parti d'Italia
L'analfabetismo era molto era molto elevato quindi
Era era era abbastanza difficile Malaparte conoscente del Paese
La nazione che aveva coscienza e volontà di essere nazione c'era era un movimento nazionale molto forte uno dei più forti d'Europa se non il più forte
è che le dimensioni della partecipazione politica in quell'epoca erano quelle che era perché non dimentichiamoci che nella patria del liberalismo nel mille ottocentotrentadue aveva diritto a un voto il tre per cento della popolazione
Se non
Se
Se non ricordo male e che passò dopo aver riforma elettorale al sei per cento
A metà Ottocento l'Italia si votava il due per cento della popolazione
Ma
L'Italia non era un Paese industrializzato vitali aveva tutti analfabeti che
Che aveva cioè i problemi economici che aveva
Ma ha se guardiamo la composizione della classe politica e dirigente inglese restiamo sgomenti
Ancora nel mille ottocento ottantadue
Quando
L'Italia
Era arrivata al sei per cento di partecipazione al voto in Inghilterra
Aveva il dodici tredici per cento di partecipazione al voto
Non di più
E le grandi democrazie sarebbero arrivate dopo
L'importante che cosa era nello Stato
Italiano
Era che con i plebisciti si era stabilito il principio della sovranità popolare quanto meno come concorrente con quella del monarca o va bene
E questo non va dimenticato e non va dimenticato che lo Statuto Albertino non escludeva il suffragio universale
C'era solo una legge momentanea che era restrittiva però quando maturarono le condizioni
Sociali economici di consapevolezza e di cultura di suffragio si allargò e arrivo
Alla vigilia la seconda guerra mondiale al suo saggio universale quindi lei ha ragione adesso non so se c'è ancora mi sembra che se sia andato via
Non fu un movimento c'è un movimento popolare forse
Solo che le grandi masse i milioni di persone non ci furono l'esercizio con milioni di persone
Queste non c'erano i a questo mi riferivo e non al livello di forza della spinta popolare ci fu
Ne abbiamo parlato c'è stato questo accenno al allo Statuto Albertino ne approfitto allora per ricordare una concatenazione di eventi che ci porterà Sabato a Rieti e a fare una lezione che vi invito voi ad ascoltare ricevente liriche
Che riguarda proprio lo Statuto Albertino perché dopodomani cioè Sandro saranno esattamente cento settantacinque anni dalla promulgazione
Dello Statuto Albertino quindi ne approfitteremo per fare un parallelo occorre due a tre due altre carte costituzionale la Costituzione talora più anonimo quando era il papa liberale ecco all'inizio apparve come il papa liberale e poi invece può imparava quello che era anti risorgimentale
Però come tutti gli altri monarchi della penisola
Questo fu uno statuto che venne bene lanciando sul mercato è ritirato immediatamente cosa che invece non cresce al punto Vittorio Emanuele secondo che lo mantenne
L'altra invece costituzione quella della Repubblica romana che fu fatta fu un bel lavoro ma che rimase carta perché nel momento nel momento stesso in cui veniva proclamato
Il questa carta costituzionale invece entravano i francesi con le baionette la Repubblica Romana moriva quindi questa cosa rivalse
Un'occasione per per pensare alle cose che ci ha dato corso Pescosolido voglio aggiungere una cosa ha fatto anche riferimento al al diverso metro diverso andazzo dell'indipendenza germanica
Ebbene una delle dei primi anni incrociava su liberalismo venne un professore tedesco che lavorava alla Luiss non so se il professore conosciuto buzzurri
Il guaio è un si faceva ombra fatto decesso chimera voglio moltissimo perché dice voi sembrare italiani che avete fatto voi processato all'unificazione il progresso eccetera non governò inglesi
Poneva come esempio onerosa che non ce l'ho proprio fatto caso all'ora da allora trionfante
Cioè il minori e lei indie iconici furono illegali vent'immediatamente cioè all'inizio tutte le leggi ci aveva dato il via ad un prevalgono quelle contrade del del Regno di Sardegna però poi dopo c'era tutta una serie di cose
Ma insomma il le e i codici furono il Codice Zanardelli arrivò una rosa migliaia di ci raccontò avuto Ulrike
Arrivò quaranta quarantacinque anni prima del primo codice unico della Germania perché loro avevano mantenuto fatta
Parte dalla Germania fatto l'impero dopo settimane di civiltà ma erano rimasti cavaliera il ecco tutti i vari i vari lender quelli che oggi sono i lender allora erano rimasti come singoli stati incontri addirittura con tutta una serie di cose che aveva reso il processo unificato luglio molto ma molto più forti difficoltà uno rispetto al nostro
Ha alzato la mano Angelo da tale età leggo bene tra l'altro era pure scritto qua ma avevo sapranno Halloween scritte anzi preghiamo di presentarci perché non vede i nostri è uno anzi come ha fatto a Vercelli figlia operato e
Buonasera buonasera sul disegno di legge minimi arriva sono da tempo iscritto alla alla vostra mailing list mia anni fa iniziato la cultura liberale è stato l'avvocato Davide Palermo diciamo Song Pasquale D'Annibale sì
Io mi mi sono collegato a Molfetta in provincia provincia di Bari e io lo scudo di un grandissimo grandissimo interesse questa meraviglioso relazione
Perché diciamo la mia malattia facendo l'avvocato andiamo avanti è quella della storia sono il il delegato in Puglia e Basilicata con gli ordini dinastici Casa Savoia
E il mio approccio Rosario Romeo è stato con la grande grande produzione di Cavour unico nella che è stata appunto la sua produzione dal Piemonte sabaudo Antalya liberale
E
Professore lei diciamo ha fatto un importante bello riferimento quindi al Risorgimento come operazione come operazione politica e ideologica portata avanti da una classe illuminato appunto la classe liberale
E guidato da una monarchia lungimirante
Si sta assistendo in questo periodo diciamo l'unico vivendo appunto nel meridione d'Italia una progressiva demolizione di quello che dovrebbe essere sostanzialmente un caposaldo
Nella nostra storia della nostra identità nazionale ad opera di tutta una serie di autori laddove romeno per esempio aveva puntato molto mi ha colpito molto la mia il soffermarsi su una grande intuizione di Cavour diciamo della modernizzazione dello Stato anche attraverso quella che era la grande il grande discorso del motorino Chambéry l'otorino manichino Torino Genova
Questo diciamo detto tra parentesi quindi la la domanda che le pongo è questa a suo avviso cosa non sta funzionando nella conservazione di quello che dovrebbe essere un punto fermo nella nostra memoria collettiva e qui come arginare questo fenomeno eguali passaggi di Rosario Romeo consigliare ai più per riscoprire la bellezza di questa pagina di storia grazie mille
Ma ci sono due cose
Due componenti fondamentali voi ce ne possono essere diverse altre
Una cioè la rimessa in discussione dell'opportunità della creazione dello Stato italiano va bene
Una devo dire molto nobile
Risale a all'immediato dopoguerra
L'altra e meno nobile
Risale alla nascita dei movimenti secessionisti
Mi è
Alla svolta diciamo così che c'è stata nei negli anni settanta del novecento nella nostra storia economica politiche civiltà va bene siamo alla prima che è quella più seria
Insomma
Cosa era avvenuto
Non nella storia dello Stato
O liberale
Dall'Unità
Alla seconda guerra mondiale
C'era stata una società
Che
Fino alla prima guerra mondiale era cresciuta
Aveva avuto la guerra d'Africa aveva avuto la guerra di Libia
Ma sostanzialmente
Le aveva avute più come cedimento
Soprattutto la prima guerra del soprattutto la seconda
Alle pulsioni nazionaliste va bene assai contentino dato da Giolitti per cercare di tacitare i bollori nazionalisti
L'altra in precedenza perché era stata anche coltivata che l'idea
Che
Diciamo così di nelle colonie si potesse convogliare la grande emigrazione
Degli anni ottanta
Dell'Ottocento va bene a parte gli
Le componenti proprio di carattere diplomatico di prestigio territoriale di equilibri europei eccetera eccetera
Al di là di questo vero era stata una storia abbastanza raccolta
Che aveva puntato soprattutto a risolvere il problema interno
Che era stato quello finanziario era stato quello del consolidamento dei confini della sicurezza
Dei punti mai mai abbandonato che era stato quello dell'inglese dell'avvio dell'industrializzazione con le scuole in toto
Per cercare di sfondare i muri della miseria perché non dimentichiamoci
Che nel mille ottocentosessantuno le aspettative di vita in Italia erano di trenta Trento un antico contro i nostri ottanta ottantaquattro che oggi ci
E aspettative di vita alla nascita erano erano quelle
E c'era stata anche una avanzamento sia pure lo Stato liberale aveva dei avuto dei tratti autoritari perché non bisogna idealizzare insomma dei tratti autoritari ce li aveva del resto come non ha vere tratti autoritari se l'intero Mezzogiorno tra il sessantadue sessantatré sessantaquattro era quasi sfuggito al controllo
Dell'ordine pubblico e non era più sotto controllo
Istituzionale come non avere dei tratti autoritari nella gestione della politica interna comunque al di là di questo le basi democratiche del Paese si erano allargate
La ricchezza era cresciuta
Insomma non c'era nessun fatto che prima della guerra
Della Grande Guerra
Facesse pensare minimamente che l'Italia stesse andando verso una dittatura tende verso un regime totalitario
Il percorso
Era del tutto
Inverso
Dopo la prima guerra mondiale però
Le cose cambiano
Le cose cambiano arriva la vita dura fascista e la dittatura fascista poi il porta l'Italia alla catastrofe
Dove l'aveva portato
Processo Anna con molte differenze ma analogo in Germania
Italia e Germania sono state le due nazioni che hanno al centro dell'Europa più tardato a realizzare l'unità politica
Va bene
Erano state divise per secoli fanno un'unità politica
Sia Vigliano sulla strada del liberalismo
E della democrazia
Dopo la prima guerra mondiale
Lo sboccato tutte e due in una dittatura in una dittatura che porta alla tragedia della Seconda guerra mondiale
E in Germania l'orrore dei campi di sterminio del genocidio che noi Porchia
Dopo la se dopo la seconda guerra mondiale sia in Italia ma soprattutto in Germania
Si fa più o meno questo ragionamento
Ma come
Che due delle maggiori civiltà europee
Son potute finire
Come sono finite
Nella dittatura
C'era scritto
Questo nel DNA
Di tutte e due cioè
è il principio di nazionalità ottocentesco che ha prodotto
Il fascismo il nazismo
Va bene
E
La risposta e la tentazione
Di questa riflessione è stata che in Germania è stata processata l'intera storia tedesca
In Italia sono arrivati proprio a parlare di una estraneità allo stesso coniuge tutto sommato parlano di un'estraneità della della della Germania lo spirito europeo
Va bene
E ancora a metà del del del degli anni Settanta nel Partito Comunista strumentalmente questa volta si parlava di una estraneità della Germania lo spirito europeo va bene
Cioè
In Italia che cosa avviene avviene una cosa diciamo di più
Le ridotte dimensioni
Non è in discussione
La storia pre unitaria non dobbiamo risalire ai romani non non è un fatto di strade di stirpe
Però che cosa è stato il fascismo il fascismo è stata la rivelazione
Di mali antichi che esistevano in origine nello Stato
Unitario nello Stato cavouriano
Nel quale in evidente erano le premesse per cui inevitabilmente si sarebbe sbucati
Ecco nella dittatura fascista
Quindi ergo
Le forze più estremiste più radicali potevano dire benissimo togliamo di mezzo stato unitari
Non è chiaro
Tutta l'operazione
Di Romeo di Croce di Chabod
Nel dopoguerra
E è stata quella non solo di rispondere a a grandi c'è c'era sul piano che io vi ho detto ma c'è stata anche l'operazione di dire attenzione
Perché l'idea di nazionalità ottocentesca che ha presieduto alla formazione dello dell'unità d'Italia non era una idea anche eversiva
E non era una idea totalitaria
Cioè l'Italia col Risorgimento e con lo Stato unitario
Ha cercato la sua libertà la sua indipendenza e la su o indennizzi unità non intendeva
Diciamo così
Imporre agli altri a difatti quando cominciò il colonialismo italiano quando l'Italia sbarcò a Massaua ci fu nella stampa italiana un dibattito furibondo su questo
E lo stesso Pasquale Stanislao Mancini che era il massimo teorico del diritto internazionale delle nazioni si ritrovò a non sottoscrivere
A sottoscrivere l'occupazione di Massaua
Si ritrovò buttato in faccia da tutti che l'ideali del Risorgimento non erano quelli che dicevano di andare a togliere la libertà agli altri popoli di assoggettarvi ebbe e di assoggettarlo ma era semplicemente quello di difendere la propria
Patria
Ecco
Nel momento in cui però poiché è arrivata la prima guerra mondiale
E sono avvenuti dei processi
La prima guerra ingiustificata col discorso del completamento dei confini eccetera eccetera possono però avvenute delle cose nei tre anni di guerra
Che hanno scosso dalle fondamenta il rapporto tra masse popolari e potere politico le promesse fatte durante la guerra al popolo italiano
Di cambiamento radicale del godimento dell'accesso al potere del godimento dei frutti del progresso e della ricchezza nazionale
Avevano creato aspettative che crearono la convulsione nella crisi del regime liberale cioè Romeo era di quelli che dicevano senza il fascismo non ci sarebbe stato
Senza la prima guerra mondiale non ci non solo
Non ci sarebbe stato il fascismo in Italia non solo non ci sarebbe stato il nazismo in Germania ma non ci sarebbe stato prima ancora il comunismo in Russia
I regimi totalitari erano visti tutti come frutto della radicalizzazione dell'esasperazione dello scontro è la prima con questa via di uscita
In Italia e in Germania
Che cosa si è fatto in Italia in Germania se Sarah Palin Germani sensata la parte della cultura
Che ha condannato anche
L'impero Guglielmino diciamo così ma poi ha trovato nel liberalismo di ieri del dice Ling di Fichte del del del quarantanove del mille ottocentoquarantanove
L'ancoraggio ideologico politico sul quale ricostruire
Una storia di libertà e di democrazia
In Germania
In Italia debbo dire i successi sono stati più consistenti
Perché l'operazione
In via impostata
Dalla storiografia marxista di criminalizzare l'intera storia unitaria italiana pur non rinnegando attenzione
Il valore dell'unità
In sei
Ma condannando decisamente la forma politica che lo sardo aveva assunto in Italia questo grazie proprio all'azione
Di Romeo e dei dei cattolici liberali non
Nove antiunitari quest'operazione è stata abbastanza sventata lecco però
è chiaro che la rimessa in discussione dello Stato unitario al momento e della bontà della scelta del mille
Ottocentosessantuno del mille ottocentoquarantotto soprattutto veri liberali meridionali
Brasilia napoletani che siciliani si è posta per quanto riguarda invece i nostri giorni
Mio mio sino a dire ai nostri giorni anche gli anni settanta anche se sono passati cinquanta il che tradisce terribilmente
La mia anagrafe per quanto riguarda invece la le seconde nel secondo tempo
E insomma
Ci sono gli egoismi regionali che sono
Di nuovo nati
Da una crisi economica
Negli anni settanta
Che a un certo punto ha portato il nord perché a questo punto è il Nord che era diventata la parte più pericolosa
Per l'unità da almeno negli anni settanta ottanta poi la cosa diciamo così quando sono arrivati al potere i leghisti Janacek picchiata
A stemperare ma insomma la tentazione di andare a risolvere i problemi che apparivano irrisolvibili
Con
Con una fuga in avanti con un si salvi chi può
Io siccome io mi sono un po'più ricco perché l'Unità mi ha portato più vantaggi
Che non al Mezzogiorno a questo punto me ne posso anche andare salutare
E la compagnia
Non bene
Nel sud del discorso anche più diverso e mi duole
Nel mio ruolo farlo perché io sono un meridionale su nel nel sud i rigurgiti neo borbonici e la virulenza di certe cose adesso parte lascio che sei idiozia di certe pubblicazioni che ci sono state
è stata alimentata anche dalle classi dirigenti meridionali
Le quali hanno fallito il grande appuntamento delle regge poco
Va bene
L'attenzione Romeo
Che aveva giustificato l'accentramento amministrativo del Risorgimento nel momento in cui si profila l'istituzione delle Regioni
è speranzoso
Perché dice bene adesso
Finalmente in meridionali renderà il destino nelle proprie mani
Non è vissuto abbastanza per vedere quanto si sbagliasse
Perché la realtà
Delle regioni nel Mezzogiorno è stata quella che è stata
Il Mezzogiorno proprio nel momento in cui gli anni settanta sono entrate in gioco le regioni ci sono state tante altre cose
Ha visto finire ed finire quella fase che era cominciata nel mille novecentosessantadue di restrizione del divario rispetto al Nord il divario nord-sud in termini reddito pro-capite anche di altre
La variazione
Dal sessantadue al settantatré si riduce di quasi dieci punti
Va bene
Dopo il settantatré ad oggi in quei dieci punti sono perso e il rapporto nord-sud tornato praticamente sui livelli che aveva all'inizio degli anni Cinquanta quando fu istituita la Cassa per il Mezzogiorno
Che resta nella storia d'Italia il soggetto che apra risieduto all'unica fase storica in cui il divario si è si è ridotto anziché sì ma cresciuto
Nel contempo questa è la il mio la mia sulla mia la lettura entrambe le cose sia quella nordista
Sia quella sul dista averle entrambe le pulsioni secessioniste
Mi sembra che entrambe ignorare la storia dell'Ottocento
La storia economica adesso non parliamo proprio di storia politica la storia economica di questa penisola della nostra
L'azione
E ignorare tutti i progressi che ci sono stati in assoluto va bene e buttarsi a vagheggiare
Un regime non lo so che devo dire che nel Mezzogiorno si è presentato all'unità con l'ottantotto per cento di analfabeti
Completamente sprovvisto
Di ferrovie in tutto il territorio tranne che nella Campania dove c'era un centinaio di chilometri di ferrovia al momento dell'Unità non c'era un solo chilometri di ferrovie
Poi
Ci sono state inadempienze eccetera eccetera tutto quello che vogliamo ma insomma
E la dinastia che rimpiangono
è quella lì
E non quella della prima ferrovia ai italiana costruita alla fine
Quindi frutto dell'ignoranza però è stato anche un modo
Per mascherare per dire è colpa dei piemontesi ma se noi siamo così indietro ancora ed ecco qua con parere olandesi che sono venuti a Mila
Lo devo varato giallo geometri senta volevo sapere che io sono il Presidente però forse abbiamo cessa di Roma venne nel mille euro
E allora non per togliere la parola anzi per aggiungere valore perché c'è un altro che illustra meridionale che ci attende con la manina alzata e del nostro sacro freni che non è politiche ma il siciliano orrori quindi aveva da dire su venne l'idea di Messina quindi sta un po'tra Scilla e Cariddi veri non si sa bene se tornerei mai realizzato Grisoni
Sharon ha segnato otto anni a Messina impreca
Ho intanto leggo anche una domanda che ho visto in ciabatte e quindi prima di dire la mia dico quella di per Paolo Naso
Il quale ringrazio il professor Pescosolido e gli rivolge una domanda
è possibile che Rosario Romeo abbia anche condiviso lo studio di Giovanni Gentile su il tramonto della cultura cc siciliana mille novecentodiciannove
No
Non lo ha condiviso e cioè un saggio di Romeo pubblicato poco prima
Della del Risorgimento in Sicilia se non sbaglio il novecentoquarantanove in cui Luís critica alla lettura del Risorgimento di di Giovanni Gentile
Critica soprattutto l'opera di Gentile
Sulla Sicilia
Questa è la mia risposta
L'aveva prendere il saggio nel vederlo insomma ecco si trova
Invece io due come dire piccole domande una una richiesta ce la prima domanda riguarda la cultura cattolica cioè in questa distrutta
Tra la cultura diaria liberale e la cultura marxista
Quale ruolo ha giocato la cultura cattolica cioè la storiografia cattolica nel secondo dopoguerra se ha giocato un ruolo se ha giocato un ruolo rilevante ovviamente non faccio riferimento alla oggettistica revanscista ma a la storiografia seria perché non riesco mai a capire se poi in questa in questa queste dispute storiografiche la cultura cattolica più o meno organica alla democrazia cristiana sul faccio riferimento a De Rosa o altri
Abbia detto delle cose rilevanti si sia abbia diciamo così espresso una posizione riconoscibile sulla questione Risorgimento
In quella fase storica cioè quando certo non la Democrazia cristiana si apprestava a diventare il partito Stato e che è una cosa rilevante da questo punto di vista e quindi anche un po'recuperando la cultura nazionali la seconda domanda invece e questa volevo capire se quale fosse la l'opinione di Rosario Romeo su un due storici importanti più o meno
Coevi e cioè Giovanni Spadolini in particolare con riferimento a nelle sue opere su l'opposizione cattolica sull'età giolittiana eccetera e su Renzo De Felice
Sono le mie domande poi lunghi in in appendice volevo chiederle se lo può fare un piccolo ricordo del Romeo politico nel senso che Rosario Romeo fu anche un uomo politico come si dice un intellettuale
Prestato alla alla politica e e in una certa fase fu pronta al punto di riferimento per la per quella che si chiamava l'area laica grazie mille
Mi ripete quest'ultima domanda
Sì l'ultima domanda era questa volevo che lei facesse un piccolo ricordo delle delle Golosaria Romeo
Cerco di andare rapido perché ci vorrebbero delle conferenze rendono fuori guardiamo cosa ministero la la la siamo amministrati traguardo dalla malattia
Per quanto riguarda la cultura cattolica è variegata la situazione
Cioè
De Rosa lavori di Romeo
De Rosa D'Amico Charly cioè non Romeo era molto amico di De Felice che
Per quanto e quindi ma adesso a parte
Però sono stato un grande storiografo cattolico molto serio quindi assolutamente non metteva in discussione
L'unità d'Italia nove di questo non se ne parla nella polemica
Con
Tra Romeo e Gramsci
Beh insomma sette molto ai margini anche perché
Insomma De Rosa non è che poi avesse una grande competenza di cose economica proprio non aveva la strumentazione o è stato un grandissimo storico conclude il movimento cattolico delle campagna ma un gli argomenti li erano un pochino
Dopo sofisticati però sul piano della messa in discussione dell'unità nazionale assolutamente per quanto riguarda poi un'altra ancora a della cultura cattolica Emmeline rissoso interamente a un grande storico delle una icone del dell'economia italiana come Mario Romani
Fu decisamente contrario e criticò aspramente il modello interpretativo di Romeo negando che dopo un'unica partita ci fosse stato un progresso agrario negando stessa ad accumulazione
Alla degustazione kilim provenienti dalle chiude in rosso volontario chiude emigrarono in carcere
Si ha la sensazione che una parte della storiografia cattolica sia rimasta pervasa di Perboni integralisti
Nel quindi niente era contraria
A riconoscere il fatto positivo dell'unità
Quindi al variegato il discorso sulla
Ripeto sulla storiografia cattolica per quanto riguarda Spadolini
E niente Spadolini
Ma cominciamo da Renzo De Felice Renzo De Felice
Comincia
Conosce Rosario Romeo all'Istituto Croce di Napoli va bene Romeo era segretario faceva lezione lui Spadolini era borsista pacco all'epoca Spadolini era trotzkista
Va bene iscritto al Partito comunista dell'ingerenza delle sedi un'altra detto Spadolini Paolo scusate l'Ospol
Nostra dove i Webber una piccola sbandata verso la Repubblica sociale italiana quest'altra veniva dal fatto dalla dal tanto la sponda Spadolini
Aveva avuto da giovane la joint cioè loro
Melinda giovincelli no Renzo De Felice era dottor Rossi scrisse stare iscritto al partito
E poi però uscì nel cinquantasei fu traligna intellettuali che cominciarono a loro revisione del cinquantasei in seguito alla rivolta ungherese eccetera eccetera
Romeo che rimasto comincia rientriamo nel Romeo politico anticomunista per tutta la vita
Era è stata una componente inossidabile quella dell'anticomunismo di Romeo cominciata
Appunto dagli anni immediatamente successivi è durata fino alla morte non lo amava
Non amava De Felice non sia senonché arriva alla vicenda
Della
Bocciatura di Renzo De Felice che ha comunque era un grande storico aveva fatto gli studi sul Settecento aveva scritto la storia degli ebrei e aveva scritto il primo volume della biografia di Mussolini
All'inizio degli anni Sessanta viene bocciato alla libera docenza da una commissione dove c'erano dentro Armando Spini Giorgio Spini e Armando Saitta gli altri non me li ricordo comunque sono scritti nel mio libro
Nella mia biografia di Roma europeo pubblicato nel ventuno
è uscita nel ventuno dalla terza
A quel punto
Romeo si arrabbia
Da questo punto Romeo si arrabbia ora la carriera accademica di Romeo e la strada al fulmicotone
Nel senso che nel mille novecentocinquanta esce il Risorgimento in Sicilia e già con quello si comincia a parlare di cattedra va bene scrive un altro paio di libri Pistorio moderne di storia medievale
E nel cinquantacinque cinquantasei vince la cattedra universitaria trentuno anni
Senza essere mai stato neppure per un giorno assistente
E senza diciamo così esce
Senza essere mai stato
Neppure un giorno
Assistente si ritrova quindi
Questo in una università pensione in cui i professori
Di cattedra va bene non è non arrivano nel due mila e cinquecento considerate che l'insegnamenti
Equivalenti allagate della oggi sono circa quaranta mila va bene
Allora vince a trentuno anni senza questo li dà un potere accademico enorme
E e quindi tant'è che poi lui si ritrova mettere in cattedra suoi coetanei come Giuseppe già Rizzo
Giuseppe Galasso
E lo stesso Renzo De Felice che lui decide di mettere in cattedra dopo che quei due mascalzoni usava dire lo avevano bocciato alla libera docenza
Va bene da quel momento diciamo così nasce un sodalizio cioè lui si chiama De Felice come suo assistente Romeo se lo porta a Roma e e poi li fa vincere la cattedra
Sessantasette sessantotto
Va bene se se vogliamo se lo porta con l'assistenza del sessantatré
E di lì in poi fino alla morte di Romeo sono stati sempre solidali in tutto con De Felice con Spadolini il rapporto era diverso cioè Spadolini aveva conosciuto Romeo nel quarantanove
Lo racconta lui stesso
Per le frequentazioni del Romeo aveva nell'ambiente del Montolivo annuncia
E qui entriamo nel Romeo politico e poi successivamente
Si sono sempre
Insomma trattati con un certo rispetto eccetera eccetera
Devo dire che Romeo apprezzavano alcuni studi di Spadolini
Polemizzano a comporre Spadolini su Giolitti debbo dire però debbo dire che insomma non credo che Luigi tenesse
Sta come storico e puramente come storico non come introdurre duale come puramente come storico nell'interesse Spadolini sullo stesso piano di De Felice o di Gerrit solo di Galasso
Ecco questa è la mia personale sensazione
Però una cosa è certa
Diventarono molto amici e poi sodale in politica Romeo è entrato beh qui veniamo alla carriera politica di Romeo
Nel Romeo inizia come liberale di sinistra va bene esordisce
Non come pubblicista politico nel mille novecentocinquantatré con un articolo sul Mondo di Pannunzio
Che lui riteneva perfettamente assonante al suo modo di vedere
Le cose italiane la politica italiana la lotta politica in Italia
Fino a un certo punto è stato così
Nel nel cinquantatré esordisce con un titolo significativo illiberale esaminato si chiama
E fa un'asta una retrospettiva della storia del Partito Liberale dagli anni Venti fino ai suoi giorni un
Diciamo così criticando però nei giorni in cui
Lui scriveva o comunque creando criticando il partito del dopoguerra da posizioni perfettamente Pannunzi Hanane
Va bene cioè il partito liberale
Né al servizio dei grandi gruppi monopolistici questo a lui non piaceva porta poca attenzione alla piccola impresa alla media impresa
Porta Piccola attenzione ai ceti professionali invece il punto di riferimento fondamentale
Di questi di questo partito dovrebbe essere appunto
Quello che le
Che ho detto poc'anzi ceti intermedi
Le fasce di di media e piccola borghesia
Che avrebbe potuto sperare di stabilire contatti anche persino col Partito Socialista era in sostanza un terza borsista
Lui
Terza forzista perché
Perché
Era un laico a tutto tondo assolutamente anti Gregori anticlericale da questo punto e in questo era simile Pannunzio
Bene ed era fortemente anticomunista perché i fermamente convinto che l'Unione Sovietica costituiva una minaccia reale
Per l'Europa
Anche occidentale e in particolare che in Italia e c'era un partito comunista completamente asservito
Ai dettati di Mosca
Anche questa era una posizione perfettamente condivisa da Pannunzio va bene
è
Tra i sottoscrittori Pannunzio rompe con il partito liberale come sappiamo il van a creare il partito
Radicale e Romeo lo segue
è tra i firmatari se si prende l'elenco dei firmatari dei sottoscrittori dell'atto di fondazione del partito radicale ci si trova anche quello di Rosario Romeo
Ora lui vedeva
Sostanzialmente era allergico sia al clericalismo
E quindi se vogliamo anche alla Democrazia Cristiana
Ma il pericolo maggiore Luís nel quarantotto Lolli lo dice Lucci lucidamente in una lettera all'inno Marini
Il pericolo maggiore per lui era il Partito comunista
E lo diceva Lino Marini suo collega di di di studi all'istituto dove c'è il Napoli che però potava comunista aveva fatto la Resistenza insomma ecco c'erano questi scambi e ma il Partito d'ora in poi diceva quando sarà cessato il Petrini il Partito Comunista vedremo
Cosa dobbiamo fare con i cattolici però la verità è che lui aveva una grande considerazione
Del ruolo che la Democrazia Cristiana di De Gasperi aveva giocato
Nell'arginare
La pressione del Partito comunista
E dello schieramento frontista
E questo li faceva passare lo faceva passare su tutto il suo su tutta la sua prevenzione diciamo così antiche per clericale
E quindi lo portò successivamente ad apprezzare il centrismo
Di De Gasperi
è e successivamente fu sempre dominato specie dopo i cinquanta sei dalla
Fuso sempre dominato da questa da questo timore della dipendenza del Partito comunista
Quando poi si di quando avvenne il raffreddamento con il mondo
Avvenne subito dopo la fondazione del partito ora radicale
Cioè a un certo punto cominciarono gli scandali
Il malcostume del clientelismo della Democrazia Cristiana
E a questo punto il Pannunzio e il gruppo del mondo
Ammorbidire un volto la loro posizione anticomunista
E cominciare a Roma favorire diciamo così quell'apertura a sinistra Case secondo Romeo era molto pericolosa sta di fatto che lui non scrisse più articoli politici sul mondo
Per diversi anni e
Si ritirò dalla vita politica attiva
Rientra nella vita politica attiva quando quando vede nell'università e nel Paese il pericolo della avanzata
Si indaga al comunista
E del sessantotto
Allora lui ritiene che è arrivato il momento in cui
No posare in più
A fare esclusivamente lo storico
Sia pure di molto impegnato perché poi la battaglia con il marxismo fatta sul Risorgimento e capitalismo aveva dei risvolti anche politici anca battaglia politica quella non è che
Però diciamo così un impegno giornalistico viene meno
Scrive sulla Stampa e sul Corriere della Sera ma quando cerca di scrivere articoli politici sulla stampa e sul Corriere della Sera
Gli dicono di no
Lo salva però Montanelli che crea il giornale lui diventa a quel punto una delle firme di punta
Del giornale e assieme con Montanelli fa la battaglia anticomunista e fa la battaglia contro il compromesso storico lui fu uno degli oppositori più radicali del compromesso storico
Litigando di fatto con la Malfa
Difatti lui non entra nel partito per il radicale che dopo la morte di lavoro nel nel Partito repubblicano dura dei pubblicano che dopo la morte dei ma ma rientra perché Spadolini lo cerca
E insomma se
Poi il pericolo del compromesso storico insomma sfumò
Perché anche Spadolini era stato supposizione aveva avuto dei dei cedimenti diciamo così sul fronte del compromesso storico
Niente che Spadolini voi e i Galasso lo fecero eleggere al Parlamento europeo
E lui morì in Europa con da parlamentare europeo facendo una battaglia per il Mezzogiorno in Europa no
Contro l'Inghilterra che soffiava i fondi per le aree strutturali alle aree depresse come il Mezzogiorno d'Italia e a fianco di Altiero Spinelli
Perché vedeva nell'Europa l'unica speranza
Per l'Italia di entrare in un contesto
Diciamo così
Che potesse tener testa
A livello planetario
Al blocco sovietico e al blocco statunitense
Questo fu Romeo politica mentre fino alla morte
Penso che era disposto a tutte e tre le domande sul Seagram informaticamente possono fare una domanda
Alia
Velocissima bollo
Francesca era reato arriverò a rinnovarsi sembra voler rilevare rende grafici andiamo
Adesso sinceramente adesso l'ingaggio di uso mi scuso sempre ma ascolto sempre con attenzione prese la ringrazio
Per la puntuale analisi le volevo chiedere una domanda che forse può sembrare
Così
Semplice anche in nel nella nella sua formulazione come mai Romeo secondo lei può pensare che con nelle regioni in qualche modo ecco la popolazione meridionale buoni consumare la popolazione meridionale quasi per un riscatto più che una reali analisi
Dei fattori reali soprattutto ecco del della situazione per l'epoca
Diciamo che come politica meridionalistica
Lui era stato grande combattente teniamo presente una cosa che il Risorgimento il capitalismo
Non è un libro di storia risorgimentale a ma è un libro meridionalista
In due saggi di cui si si componeva quello del cinquantasei e quello del cinquantotto furono pubblicati nella rivista Nord e Sud diretta da Francesco Compagna
Che Luís El di per la quale Luís Romeo aveva scritto assieme alla compagna e a Vittorio De Caprariis l'editoriale con cui aveva iniziato le pubblicazioni va bene
Lui era
Anche sul territorio il terreno del Mezzogiorno era convinto che il liberalismo puro non avesse carte efficaci per contenere la politica
Marxista
La politica del partito comunista va bene lasciare le cose come stavano
All'Ospol allo spontaneismo dell'Sfr non avrebbe fatto altro che allargare il divario
Quindi lui era stato per l'intervento straordinario
Va bene
Fermo sostenitore
Dagli anni cioè dal cinquantaquattro da quando nasce
Nord e sud e si era impegnato sempre continuata scrive
Quando arriva la
Appuntamento delle regioni
Ovviamente se non si fosse fatto nove
Luino smaniano per le regioni ecco parliamoci chiaro però nel momento in cui poi le Regioni si realizzano noi c'è un articolo proprio surreale che dice forse
è una speranza insomma i meridionali prenderanno in mano hanno la possibilità storica di prendere in mano il proprio destino
Io poi i fatti gli hanno dato torto
Però prima che le regioni meridionali dessero prova dissi
Chi lo sapeva come se sarebbe andata le regioni
L'istituto regionale nel genere nell'Italia centro-settentrionale Alfonso più nato
Attenzione lo stesso istituto che sa nell'Italia meridionale
Il problema è proprio quello che la grasse dirigente meridionale non si è dimostrata assolutamente all'altezza
Però per sapere se uno è all'altezza o non è all'altezza e bisogna metterlo alla prova non si debbono condannare a priori
Non so se se è chiaro
Lui voleva il riscatto del Mezzogiorno e ripeto è morto facendo è morto di infarto io sono che non convinto che Bonaparte
Di cui l'infarto sia dovuto anche al al agli scontri che ebbe come un parlamentare europeo con gli inglesi
Al parlamento dis di di Strasburgo
E però poi le cose
Quindi lui nel momento in cui passa lui spera che il Mezzogiorno riesca a utilizzare questo strumento in modo da
Riuscire a riprendere il cammino che aveva percorso con la Cassa per il Mezzogiorno
Le classi dirigenti meridionali invece hanno dimostrato poi il discorso che si fa oggi con le Autonomie sociali con l'autonomia ma vorrei Boy arrivato il Titolo quinto figurarsi
Esattamente stiamo andando sempre più avanti però ecco io gli
In annegare americana e la la capacità delle persone bisogno sembra aspettarli al varco del romanzo il gran sventolare dello sulla dall'ingegnere o no
Di affetto di porta una frammentazione delle competenze che ci allontana morto da una visione federalista europea
No no
Lei forse per il Mezzogiorno bisognava far col senno di poi però patria ora
Stiamo parlando sempre col senno di poi io ci mancherebbe mi incuriosiva proprio cosa aveva animato irreale hawaiiana direzioni cioè ma cose poi l'istituto del commissariamento
Però deve essere un commissariamento vero perché se si nomina un commissario perché poi i vari strumenti di far niente
Siamo sempre lì quello del Mezzogiorno è un problema cioè con l'unico problema
Che lo Stato unitario
Da quando è nato non è riuscito a risolvere
Guardi se lei passa in rassegna tutti i problemi che erano sull'agenda politica del governo ed alla classe dirigente all'indomani dell'Unità sono stati risolti tutti
Dal primo fino all'ultimo tranne quello il problema del Mezzogiorno
Il problema dei problemi lei nessuna di noi li ringraziamo peraltro perché ci hai fatto cenato ragionare centrato ritornare va bene allora
Ma grazie ti tocca però una cosa quest'altr'anno lasciamo perdere gli autori ma troviamo i teli e vengono denunciati sembrano grado per il tema il Mezzogiorno visore a Pescosolido va bene ecco così
Rituale Cosenza mille cos'è un meridionale Carbonera i ciociari non sono proprio meglio no no attenzione attenzione no attenzione c'è una parte della Ciociaria
Anche ingresso e il Regno di Napoli alternativa la loro terra di lavoro io sorvegliato assessore senta ora
E il mio se si trovava in terra di lavoro è stato fino al mille novecentoventisette ha fatto parte della
Dalla campagna di Caserta che non esisteva bene ci fermiamo qui a tutti quanti lo appuntamento sabato pomeriggio alle quattro e mezzo dare un'occhiata quando saremo facendo a rilievi sperando che non facciano ripeto
Agli altri acqua Disabato invece non non si collegheranno l'appuntamento è per lunedì prossimo stessa ora Dio
Grazie a tutti e grazie soprattutto avido Pescosolido grazie io vivo nella mia grazie a tutti per la paziente attenzione grazie pezzi