Critica e militanti

Buongiorno da critica e militanti
Come sembra lontana la transizione tra Prima e Seconda Repubblica era un tempo
In cui sulla scena politica e culturale convivevano gli anziani protagonisti dell'antifascismo prebellico
E i nuovi mattatori post ideologici della televisione di Berlusconi appena candidato sia al governo contro gli ex comunisti insieme a dei fascisti per la verità non tanto ex i letterati Simi compagni dei fratelli Rosselli o di Togliatti funzionari giuristi saggisti
Si trovavano a fianco a fianco con i giovani cresciuti in un'epoca appunto post-ideologica quella in cui le librerie Feltrinelli con i faccioni di Benni Allende Isabel
La Repubblica di Scalfari e le piazze di Michele Santoro non erano che l'altra faccia fintamente antagonistica dell'aggressiva strategia egemonica Fininvest
In quegli anni alla metà delle centonovanta una giovane studiosa non ancora trentenne pubblicava sul quotidiano Alto Adige Corriere delle Alpi una serie di memoria e di alcuni degli ultimi illustri testimoni del secolo breve in realtà lunghissimo non si trattava però di interviste ma di un invito invito accettato da Carlo Bo Giorgio Bocca Antonino Caponnetto Renato Dulbecco Giulio Einaudi Inge Feltrinelli Vittorio Foa Margherita Hack Nilde Iotti Mario Luzi Mario Soldati Elio Toaff Leo Valiani Tullia Zevi
Si trattava si diceva di un invito a giocare al gioco giocato da Giorgio per crea in dice marsupio raccolta
Di ricordi di ogni genere compresi il più apparentemente insignificanti una pubblicità un volto anonimo un cibo ma tuttavia capaci di rievocare il sapore di una vita oggi ritratti scaturiti da questo esercizio sono stati raccolti dall'autrice Federica Montevecchi in un libro Breve e ricco di suggestioni edito da Pendragon
Un libro intitolato frammenti di futuro ricordi di donne e Uomini del Novecento è bene però precisare che questi personaggi ingombranti quanto notevoli non fanno proprio lo stesso gioco di Pelé
In genere infatti i loro ricordi sono molto immediatamente storici significativi e forse uno dei tanti interessi del libro sta proprio in questo loro voler posare
Da figure pubbliche quali sono sta nella misura di volta in volta riversa in cui oltre la posa o la biografia diciamo così formale si sono lasciati sfuggire o hanno esibito un particolare inatteso motivo d'interesse questo tra l'altro perché nel loro novecento politica media e cultura erano ancora o credevano di poter essere unite a un livello alto comunque
Tramite una mistificazione che appariva meno evidente umiliante rispetto a quella della società tutta mediatizzazione del Duemila dove politica e cultura
Rinunciando a essere rispettivamente Luna efficace ad altra critica si sono sciolte nel gran mare della comunicazione in questi frammenti troviamo qua e là insomma dichiarazioni sorprendenti e quasi a volte involontariamente umoristiche ad esempio Carlo Bo pontefice dell'ermetismo era Ettore in università per mezzo secolo dice addirittura di non aver mai fatto grandi progetti seguendo citiamo il corso della vita così come mi veniva offerta guascone spudorato Giorgio Bocca ammette invece che è stato bene citiamo ancora quando ho iniziato ad avere successo facendo capire bene la fame di vita che c'è voluta
Per fare in quel suo modo il partigiano e poi il giornalista altra vitalità prorompente quella di Dulbecco affamato fino alla fine di conoscenza di scambio al liceo
Costruisce già uno dei primi sismografi elettronici vive perfino la guerra in Russia con una Calvini han avventura di ragazzo fa fortuna negli Stati Uniti e si proietta sempre verso l'avvenire
Senza mai nostalgica dei luoghi che via via lascia quanto Caponnetto lo vediamo giovani cassiere di banca Pistoia che grazie a un collega si mette a studiare diritto di notte si conquista una realizzata maturità in magistratura prima della vecchiaia dolorosa delle stragi ma anche della consolazione dei movimenti antimafia
Ancora Giulio Einaudi Giovine abbia torto scambiato per un editore intellettuale lo era semmai Valentino Bompiani Einaudi qui confessa che la sua passione per l'aspetto fisico dei libri quasi un lungo vizio felice gli avvenuta a forza di fiutare l'odore della biblioteca paterna quindi ecco la Feltrinelli che parla più che mai il linguaggio post ideologico dei suoi vittoriosi molti viste molto discutibile anni ottanta e chissà cosa ne avrebbe detto
Luciano Bianciardi e Vittorio Foa per parte sua rappresenta di sicuro l'Alfieri Isma'il volontarismo etico piemontese l'ammirevole vitalità di un ragazzo che ha passato otto tra gli anni più importanti della vita
Nelle carceri fasciste studiando con l'andar con Ernesto Rossi la matematica e scrivendo dice le equazioni col sapone sulla finestra della cella
A dieci anni forte aveva visto la Camera del lavoro torinese distrutta e non l'ha mai dimenticata rappresenta certo ancora un uomo rimasto curioso di tutto fino alla morte di quasi centenario anzi
Si direbbe l'uomo crociana mente sempre più attivo via via che superava la malattia della giovinezza quella giovinezza dice incapace di dominare
Di dominare la realtà eppure qui quasi evocare l'altro lato della sua Torino lato nero lo vediamo anche il bimbo che prova ipnotizzare la maestra che l'unico giorno che non lo fa perde l'agognata medaglia la che si descrive come una giovane educata libertaria mente a cui i genitori antifascisti permettono di frequentare le adunate avendo capito che lei che ne gradisce l'aspetto per così dire salutista e ginnasta dico
Intanto a Reggio Emilia Nilde Iotti come fosse in Toscana a una madre proletaria che però le leggi a voce alta i Promessi Sposi quasi prefigurando il nazional popolare attraverso cui il suo Togliatti si servirà della lezione gramsciana
Mario Luzi ci fa sapere invece che fin da bambino detestava le filastrocche e così capiamo cosa manca troppo a lungo direi fino alla vecchiaia la sua poesia il gioco
E poco più avanti si conferma solito sicurissimo della del valore della sua opposizione al fascismo nel nome di una maiuscola polizia si ricordino si ricordano qui leggendo
A questo proposito i versi della famosa presso il Bisenzio descrivendo la madre soffocante il padre allegro mercuriale sfuggito alla moglie nonché l'educazione
Gesuitica il culto di un'amicizia che in fondo l'amore privato dei ricatti Mario Soldati riassume i temi dei suoi romanzi sembra che tutto intorno a lui sia permeabile letteratura cinema storia e geografia
E in mezzo a tutte le contraddizioni sembra che soldati si muova agile con Cattolica larghezza e Accio
Quinto atto invece la dirittura morale dichiarata al culto per la vita esemplare in famiglia e lavoro sulle rendono forse filistei se non si fossero dimostrati eroici quanto a Leo Valiani con la sua esperienza internazionale ci ricorda che il dibattito sul presidenzialismo non fu e non è affatto di destra almeno perizia e ha avuto presenti i governi deboli del preferisce ISMU quelli francesi degli anni trenta e quelli franati
Proprio alla fine della Prima Repubblica come altri anche per ragioni generazionali ma con un giudizio comunque da meditare Valiani
è molto severo sul sessantotto e afferma che citiamo i contestatori volevano godere tutti i vantaggi di una società avanzata senza assumersi alcuna responsabilità sul come mandarla avanti
Infine Tullia Zevi che insiste sugli ebrei come cartina di tornasole dello stato della democrazia e racconta la sua
Vicenda nella Mazzini Society
La lezione di Salvemini di Silone di Primo levi e fa anche una citazione molto significativa la Jefferson il prezzo della libertà dice è l'eterna vigilanza
Resta da dire che è il libro è preceduto da un'ampia prefazione
Della Montevecchi che non si limita affatto a inquadrare la raccolta di memorie ma costituisce un vero e proprio saggio sul rapporto tra quella fin e secolo è l'odierno come lo chiama dominio del momentaneo cioè di un presente assoluto che cancella ogni attimo a ogni attimo se stesse che rischia di farci perdere il rapporto sia con l'esperienza storica sia con la capacità di progettare il futuro così viva
Nei grandi pezzi che trent'anni fa l'autrice a stimolato a esporsi questa capacità osserva la Montevecchi esige di saper riattivare delle possibilità inespresse del passato e di scegliere quale tra le polarità opposte di cui ha sempre fatto una cornice storica
Sia da privilegiare oggi e appunto come frammento per il futuro si sente qui la Federica Montevecchi filosofo che oltre
Ad avere lavorato a lungo con Vittorio Foa ha lavorato a lungo su Giorgio Colli due mondi lontanissimi che lei trovano una sintesi originale lontanissimi nella visione del mondo ma non nella riaffermare il legame stretto tra sapere e vita vissuta e non è la geografia nato che siamo sempre all'inizio a Torino città che qui in questa raccolta pare centrale con la sua intransigenza etica come l'UE la cultura ebraica e forse non a caso i più a auto indulgenti e diciamo così impostati sono qui cattolici di tradizione invece il proprio come Luzzi come Bo
Ecco a questo solo uno dei tanti figli tra quelli che si possono seguire in questo frammento prezioso di un Novecento che oggi ci appare insieme vicino e remoto
A risentirci venerdì prossimo