Rassegna delle riviste di politica e storia

Parliamo anche oggi di storie come Sempre in quest'altro sul trasmissione lo facciamo attraverso le segnalazioni dalle riviste che si occupano
Di storia di politica di approfondimenti di ricerche anche di segnalazioni come sempre di libri
Di monografie e di studi specifici sul tema della storia della politica nel nostro Paese oggi però in questo spazio ci serviremo anche dei quotidiani parleremo di storie parleremo di storie di memoria di memorie come e abbiamo detto anche nelle scorse puntata è un tema avverto quello della costruzione
Delle memorie in particolare quelle del nostro paese partiamo da una segnalazione del numero due di Mondoperaio che già vi abbiamo segnalato la settimana scorsa c'è
Un un articolo dedicato proprio a questo a questi temi e il titolo è questo il momento etico-politico dell'affare storia in Italia l'autore è uno storico Marco Trotta
E vi leggiamo appunto qualche passaggio per entrare nel merito di questi temi che abbia perché già abbiamo anticipato scrive Trotta la tradizione storiografica conosce Anna costituisce un notevole sentimento bel dovizioso patrimonio di studi storici esistito tra la prima metà del Novecento segnato dallo stretto nesso tra Storia e Filosofia
E la seconda caratterizzata dalla contemporanea entrata in scena del multiforme filone delle scienze sociali
All'interno di questo articolato tracciato l'opera storica di Benedetto Croce fondata sulla primato della religione della libertà e sulla dottrina del liberalismo rappresento in timidi Jato rapporto con la speculazione filosofica di Giovanni Gentile
La ragguardevole sorgente della storiografia etico politica diffusasi lungo tutto un secolo Croce Giuseppe affrontare le grandi questioni della civiltà europea affermare i principi pregnanti della libertà
Moderna nella intelaiatura generale della storia questa sintesi Marco trota rappresenta
In maniera davvero
Le sintetiche soddisfacente l'approccio crociano scrive ancora nella nuova Italia del dopoguerra repubblicano il modello crociano fu tuttavia oggetto di critiche severe come abbiamo raccolto troppe volte
Conosce fu accusato di avere procurato la provincializzazione della cultura italiana
E di aver fatto costante ricorso nei suoi lavori di ricostruzione storica alla sola vicenda dei vincitori e non invece quella dei vinti
Alla storia dei cd dirigenti che non a quella delle classi Subaru subalterne ed ancora alla storia delle idee dei processi spirituali
E non piuttosto alla storia materiale del socialismo o della lotta di classe nel quadro di un sommario processo Croce divenne dunque l'artefice della reazione
Di fronte al progresso storiografico capiva nuovi scenari della investigazione storia e questa la sintesi naturalmente di quello che fu un processo tra virgolette naturalmente complicato
Prosegue trota di tale contesto il gran sciismo edificato proprio sui fondamenti della metodologia crociana questi
Questo molti non lo ricordano poi radicalmente superata prese prepotentemente piede negli anni Sessanta del Novecento sulla scia dominante dell'onda marxista
Approdata in Italia permeata successivamente dall'influenza delle annate alla scuola e rivista fondato in Francia nel mille novecentoventinove da Marc Bloch e Lucien Febvre
A cui poi si aggiunsero di P rende Ferdinand Braudel ne raccolse il testimone dopo il mille novecentocinquantasei anno della morte di febbre e fu affiancato da una schiera di brillanti studiosi come giacché le Goff
Leroy la Durini Pierre Nora e Michel poverello molto interessanti lavori di volo di forme nel particolarmente
Specifici certi aspetti prosegue Trotta utilizzando più piani disciplinari le Anna la divennero il manifesto della lunga durata della vicenda umana così scavando un solco profondo e polemico con le forme tradizionali della storia e vene pensieri dicevano punto gli esponenti
Di questa scuola della storia
Ebbene immensi Ale in Italia le suggestioni della nuova tendenza accostata poi al metodo marxista
Furono fatte proprio nei primi anni Settanta da autorevolissimi Codici tra questi Alberto Caracciolo Alberto attenenti che diretti da Ruggiero Romano Corrado Vivanti realizzarono il progetto editoriale della storia d'Italia
Innovativa opera collettanee ha diffuso in più volumi da Giulio Einaudi che riscosse per anni un indiscusso successo Novacco tuttavia
Chi nei conti che ne chine contestò duramente i criteri scientifici per le scelte del Po la nuova Histoire d'Or tra d'Oltralpe fu ritenuto infatti il responsabile
Di aver sottratto piena autonomia la scienza storica e di aver smantella smarrito la centralità dell'ombra
Del nuovo sebbene fosse giusto l'uomo a figurare originariamente come Focus privilegiato
Delle sue indagini sono temi aperti che in realtà questi ma la polemica fu particolarmente accesa in questi anni di cui parla troppo
Alla luce di simili premesse tornare pertanto pronunciarsi
Sulla storiografia di matrice crociana capaci di fecondare percorsi culturali intorno a un'idea complessa di storia politica
Nonostante i ripetuti tentativi posti in essere nella seconda parte del Novecento e volti ad oscurarne le attribuzioni etico politiche può costituire oggi un esercizio utile oggi lo aggiungiamo noi
A colmare un evidente vulnus nei riguardi di una fare vita consuetudine di impegno in tilt intellettuale e civile la portata di questa tradizione o appare dissolta oggi nell'oblio della memoria al cospetto di una realtà privata di ideali e immensa in un'impresa empirismo nel quale la cultura della cancellazione produce la strumentale liquidazione
Di immagini e rappresentazioni della storia e c'è un riferimento anche a un articolo
Su Mondoperaio numero uno di quest'anno che cercheremo di recuperare perché questa sintesi e molto stringata in realtà questi temi sono da approfondire ma questa premessa di Marco Tropea viviamo letto una lunga premessa
Ha fatto di qui siamo leggendo una recensione di un libro Libre questo
Nel volume curato da Giulio Talini storiografia etico politica e contemporaneità della storia nel Novecento italiano cultura società e politiche appena uscito Pisa Pacini nel
Due mila ventidue è stato pubblicato da poco promosso spiega Trotta dalla Fondazione Circolo Rosselli preceduta da Valdo Spini
Sì presente in tale controversa dice Trotta luce come un'iniziativa sicuramente opportuna necessaria per provare a dissolvere la cortina di ferro che sembra volgere oscurare il disegno dell'idealismo dell'idealismo storiografi quell'ibrido dice l'autore al merito di offrire un'attenzione non superficiale
Alla storiografia appunto etico politica alleata traiettorie dei suoi epigoni per ripensare il potenziale trasforma il tipo nelle democrazie contemporanee della cultura e dei cosiddetti sapienti
Sempre più privi di spazi intermedi tra di divulgazione massmediatica e Turris eburnea cade
Questa pubblicazione si avvale del contributo di studiosi espressioni differenti ambiti accademico disciplinari al sapere storico politico Nadia Urbinati ha dato conto del ruolo degli intellettuali dell'Italia dell'Italia moderna
Girolamo Imbruglia sia criticamente soffermato sui destini dello storicismo crociano Simone vision la ha illustrato la figura di Mello Rosselli tra ricerca storie storia lotta politica Angelo d'Orsi al lumeggiato
Le fasi dell'impegno teorico politico di Antonio Gramsci Massimo Mastrogregori Antonella dall'aula Marta Herling hanno incentrato i propri saggi sul produttivo eclettismo storiografico di Federico Chabod o riusciamo Silvia Berti ha ritratto coi Franco Venturi nella veste di grande storico di grande intellettuale Talini ha chiarito le tappe di questo tragitto culturale e in particolare di quello di Furio Diaz
Valdo Spini e Adriano Prosperi hanno delineato il profilo storico religioso Di Giorgio Spini alcuni ascoltatori di radio radicale di radio radicale inquadrato quanto Giorgio Spini
Era caro a Marco Pannella Aurelio Musi ha tratteggiato le tappe salienti della vita culturale e politica di Giuseppe Galasso e infine Zeffiro Ciuffoletti ha svolto una l'uscita disamina della contemporaneità Della modello etico-politico quindi il volume vi abbiamo letto appunto
Quali sono i contributi volume davvero interessante
Gli autori hanno appunto illuminato il vissuto di queste personalità attive nell'Italia seconda metà del ventesimo sec. Perth secolo personaggi che mediante salienti ingranaggi del paradigma crociano e Cluj enucleare una spetti momenti problemi
Nell'era moderna e contemporanea ricompresi nell'infinito processo dialettico
Della storia e poi cita altre altre
Questioni tra l'altro per quello che riguarda il cospicuo caso di Chabod lo storico davvero
Di interesse se vi capita leggete i suoi lavori che anche nello stile sono interessanti sono sono avvincenti Scerbo il quale dopo la conclusione della sua milizie del Partito d'azione alla cui vicenda aveva del resto preso parte lo stesso Leo Valiani
Tra la fine degli anni Quaranta inizia il cinquanta prese le distanze dalle direttrici offerte dal magistero del maestro Chabod per appunto stato allievo di
Croce però ecco Trotta tra l'altro segnala pur
Sottolineando naturalmente ampiamente i meriti di questo lavoro che vi segnaliamo storiografia etico politiche contemporaneità della storia nel Novecento italiano cultura società e politica Pisa Pacini
C'è un'assenza dice Trotta e l'assenza di uno degli ingegni più vigorosi
Della vicenda intellettuale legata alla tradizione crociana cioè Rosario Romeo
In sodalizi sodalizio con Galasso ricorda Trotta Romeo fu il protagonista di una stagione innovatrice degli studi nel segno di croce attenta anche a non trascurare ulteriori profili della ricerca una fase di riflessione di analisi innervata dal continuo incisivo confronto con le basi economico giuridiche
Del pensiero storico di Gioacchino Volpe come testimoniano i suoi capitali studi sugli esiti del processo unitario nazionale tesi a smentire
Dice Trotta in chiave liberaldemocratica gli assunti storiografici di Gramsci e di Emilio Sereni a proposito del Risorgimento italiano
E dire rivoluzione agraria mancata oltre che sui nodi essenziali politico istituzionali socioeconomici e culturali dello Stato liberale diciamo che la nota qui perché il tema si fa anche ancora una volta ancor più interessante se possibile
Su nord-sud ricorderete Pannella citava questa rivista nord-sud rivista meridionalista di orientamento liberaldemocratico diretta da Francesco Compagna Romeo aveva sostenuto
Infatti che se l'azione sui contadini promossa dal movimento tempo democratico folk fosse risultata vincente permettendo a destini dei piccoli e medi pro poteri dell'Italia post-unitaria sarebbe scivolato in un'aria di marginalità strutturale
Tale da perdere l'occasione fondamentale per entrare non da me era comparsa nell'agone della competizione economica
Europea allora mi permetto di fare un'osservazione naturalmente
Queste riflessioni sono sono di studiosi davvero autorevolissima anche qui siamo al sì e al ma nel senso che le cose come sappiamo sono andate come sappiamo
Chissà sì questa considerazione al di là della fondatezza degli assunti storiografici di Gramsci
E di Sereni che facevano il ragionamento della trasformazione della realtà agraria nell'immediato periodo post unitario in chiave marxista naturalmente nella prospettiva di una rivoluzione
Marxista ma chi sa se un'Italia marginale nel periodo postunitario fuori dall'agone poi
Sarebbe dovuta essere la premessa di un'Italia diversa da quella che poi proprio nel contesto agrario il uniformato generò insieme naturalmente ad altre questioni di cui abbiamo parlato tante volte il
Il diciamo il bubbone del fascismo è anche questo un ragionamento
Che tiene conto dei se dei ma ma la storia non si fa con questi strumenti
Però è di interesse questo ragionamento
Galasso e Romeo scrive ancora Trotta vanno senz'altro comunque questo importante annoverati fra gli studiosi che più e meglio di altri seppero conferire all'idealismo crociano una più
Ammodernata fisionomia provvedendo all'aggiornamento la trasformazione del suo spirito storiografico sia Galasso deputato padre dell'importante legge parlamentare sul paesaggio italiano sia Romeo europarlamentare in una delle prime esperienze della vita comunitaria del continente
Furono oltremodo animati da una vivacissima passione politica praticata da entrambi nelle file del Partito repubblicano di Ugo la Malfa Giovanni Spadolini
Un forte interesse abbinato peraltro all'esercizio di una prolifica attività giornalistica identicamente può dirsi ci può dire anche di Giuseppe e già Rizzo siciliano come Romeo o altro escluso illustre era questi sono le note
Che l'autore fa che trotta fa ma insomma sottolinea anche in quello che anche che non vi abbiamo letto l'importanza di questo volume che vi segnaliamo ancora una volta in conclusioni di questa segnalazione il volume di giù
Curato da Giulio Talini storiografia etico politica e contemporaneità della storia nel Novecento italiano cultura società politica stampato a Pisa da Pacini e promosso dalla fondazione circolo Rosselli presentata Baldo spicca andiamo avanti e abbiamo detto appunto come anche il lavoro dello storico rientri nel merito delle questioni che abbiamo evocato in apertura alla costruzione delle memorie naturalmente il lavoro dello storico
Diciamo conferisce a questo progresso un crisma anche di scientificità diciamo così anche se dovrò non è adeguata
Da altri fenomeni invece presentano altri tipi di contraddizioni che tante volte abbiamo evocato e sui buchi della memoria pure abbiamo tante volte ragionato e vediamo
Cosa possiamo dire che da questo punto di vista recuperiamo un alto in un articolo di qualche giorno fai comparso sul foglio di sabato quattro marzo di Francesco Catalucci che a questo titolo un viaggio disperato alla ricerca dei quindici mila prigionieri polacchi scomparsi di quindici mila prigionieri spora
Polacchi scomparsi
Scrive Cataluccio sono sempre interessanti i libri di viaggio scritti da pittori perché il loro sguardo sulle cose i gli uomini a qualcosa di più concreto come illuminato da una luce tridimensionale
Pubblicato a Parigi nel mille novecentoquarantanove la Terra inumana a cura di Andrea Ceccherelli stampato da Adelphi
E del polacco del polacco José F Zac chi più che in questo conto di un viaggio però è un disperato viaggio all'inferno perché tra il quarantuno e il quarantadue mille novecentoquarantuno mille novecentoquarantadue Za Ski
Su incarico del governo polacco in esilio a Londra andò su e giù per l'Unione Sovietica alla ricerca di quindici mila prigionieri polacchi scomparsi quasi tutti
Ufficiali tra i quali anche il padre del futuro registra Andrej Wajda che nel due mila e sette a quella vicenda dedicò un film sconvolgente
Cantina
Viaggio inutile fu questo nell'aprile del mille novecentoquaranta quando Unione Sovietica in Germania erano ancora alleate in base alla famigerato patto Molotov con Ribbentrop e si erano tra l'altro spartita la Polonia
Per ordine distali in un ordine datato cinque marzo quei soldati erano stati uccisi con un colpo alla nuca e seppelliti in fosse comuni nella foresta di Katyn è vicino
A Simone schermi leader ritroveranno un anno dopo i tedeschi dopo aver invaso Unione Sovietica la quale però fino al mille novecentonovanta ricorda l'autore negherà di essere stata responsabili di quel massacro
Questa l'Unione Sovietica
Quel gruppo di intellettuali prosegue col prosegue Cataluccio quel gruppo di intellettuali polacchi come
I Ietro ICE Gustav Herling e abbiamo citato anche venga ma
Nel nome della figlia poco fa Autore Gustavo Herling di uno straordinario libro sulla sua esperienza nel gulag
Il libro si chiama un mondo a parte l'ultima ristampa è quella di Mondadori due mila diciassette
Che come Spassky dopo la prigionia si arruolarono e divisione polacca dell'esercito inglese comandata dal generale
Anders che combatté a Monte Cassino ad Ancona a Bologna
Non tornarono più dopo la fine della guerra in Polonia dove avrebbero rischiato il carcere si stabilirono alla periferia di Parigi dove fondarono la casa editrice il più e il più importante mensile culturale dell'emigrazione polacca
Cultura col K
Nel per tutti
Loro la questione del massacro di Katyn rimase bruciante finché non emerse la verità su quella drammatica vicenda che mostrava emblematicamente la violenza e le menzogne del regime sovietico
Sì sentivano rispetto a quei loro coi cani fatti assassinare da Stalin come dei casuali sopravvissuti
Spassky in particolare l'aveva scampata per miracolo quando dopo il mille novecentottantanove si aprirono per un po'gli archivi sovietici e ci furono un ricordo personale e anche studiosi in erba
Di storia contemporanea che potevano entrare senza controlli in questi archivi ma fu un stagione di breve durata ma ritorniamo l'articolo di Cataluccio e quando si aprirono per un po'questi archivi sovietici si scoprì che per salvarlo si era mossa tutta la visto Grazia
D'Europa e qui si ripercorre poi anche il profilo
Biografico del
Di Spassky
E che a cui vi rimandiamo naturalmente vi segnaliamo solo qualche passaggio di questa sua vicenda personale nel trentanove Spassky combatte per la seconda volta aveva combattuto già durante la prima guerra mondiale sul confine orientale della Polonia verbale o nel vano tentativo di contrastare l'invasione dei Sovietici fatto prigioniero ventisette settembre
Era stato internato in dire sì campi nell'ultimo per vincere la prostrazione l'angoscia anche degli altri prigionieri organizza una scuola aperta dove teneva lezioni su Marcel Proust riuscì a non impazzire anche per che come mi disse
Scrive
L'autore dell'articolo Cataluccio come mi disse aveva messo in pratica spontaneamente l'unica strategia di sopravvivenza possibile
Fare come se nulla fosse conservare sempre la propria dignità
Andavo spesso a trovare Spassky dice Cataluccio quando stavo studiare nella Biblioteca di cultura era altissimo magrissimo con una fronte enorme che accentuava il suo profilo aquilino e poi ricorda alcuni passaggi
Di questi incontri poi Spassky scrive più antica da Lucio scrisse nel mille novecentocinquanta e me cinquantasei sei mani mi dimenticherò dei mortificati in tu Dio del cielo dimentica me
Primo Libor libro che pubblico a Roma
Nel mille novecentoquarantacinque fu ricordi di Starobinski in polacco italiano e francese quattro anni dopo inaugurando le truppe pubblicazioni l'istituto letterario
A Parigi uscì la Terra inumana oltre alla coraggiosa descrizione della natura criminale
Del sistema concentrazionario sovietico il Gulag dello smascheramento delle menzogne su catini nel libro è un grande affresco di un Paese immenso abitato da popolazioni estremamente varie
Ridotte non soltanto caso della guerra uno stato di profonda miseria Spassky non prova nessun odio per i suoi nemici non parla mai di lussi ma di Sovietici anzi grazie alla sua conoscenza della lingua russa
E in grado di apprezzarne la umanità e la cultura queste
Alcuni passaggi di questo articolo per ricordare per ritornare sul un fatto una vicenda che riguardo una buona parte
Dei combattenti di chi a lottato contro il nazismo nel Periodo
Della sua affermazione e che poi si è ritrovato nell'immediatezza
Della fino alla seconda guerra mondiale a combattere contro il totalitarismo sovietico questa memoria di questa realtà ampio specificamente per le persone che si sono trovate geograficamente nell'area di influenza sovietica
è di difficile comprensione facciamo solamente una segnalazione di livello diciamo molto molto naturalmente
Più divulgativo rispetto all'articolo è anche la testimonianza personale di Francesco Cataluccio sul foglio
Del quattro marzo ma possono aiutare appunto strumenti divulgativi un film di qualche anno fa che si chiama Dark Blue World un film due mila e uno e racconta proprio della vicenda di alcuni giovani aviatori con la passione del volo che si ritrovarono proprio in date circostanze del genere
Si tratta appunto di piloti cecoslovacchi tela Raffaele si erano arruolati volontari
Per difendere l'Inghilterra e che poi a partire dal dopoguerra si ritrovarono essere internati
Nei campi su dieci film che può aiutare a capire questa condizione reale e anche esistenziale di tante persone che hanno vissuto quelle e drammatiche circostanze andiamo avanti con altre segnalazioni anche oggi il tempo
Sta passando in fretta e cerchiamo di mantenere un legame se se c'è senza il bisogno di ricordarlo anche in questa parte della trasmissione passiamo a una segnalazione
Del col dal Corriere della Sera del quindici marzo
Di quest'anno e in particolare vi segnaliamo una risposta di Aldo bocca sul prodotto giornalista e ripresa dal Corriere della Sera anche un profondo conoscitore
Della storia che appunto approfitta di una domanda per entrare nel merito di alcune questioni che ci possono interessare nel ragionamento di questa un Bricca leggiamo questa questa pagina del quindici marzo del due mila e il ventitré Israele e le quattro guerre che cambiarono il mondo ed è una lettera di leggiamo anche la lenta perché anche la lettera è molto molto sinteticamente
Rappresentativa caro Aldo sono israeliano che vivono in Israele
La sua risposta rinvenimento un'altra un'altra edizione della rubrica la sua risposta riguarda riconoscimento di Gerusalemme capitale mi ha molto colpito per come lei ha analizzato i crimini e tedeschi come crimini italiani
In Italia c'è stato questo stravolgimento storico in cui si celebra la liberazione in cui l'Italia e in poche parole vittima dei tedeschi e vessata senza sapere come dal fascismo
Si è riusciti a vendere alle nuove generazioni italiane l'idea che l'Italia
Sì in qualche modo ha partecipato alla seconda guerra mondiale coi tedeschi ma in realtà era dalla parte degli alleati come dimostra l'attiva partecipazione dei partigiani
Ed ignorando le oceaniche manifestazioni di popolo di piazza Venezia peccato
Che non si sia avuto il coraggio di ammettere negli anni cinquanta ed anche sessanta il vero ruolo del fascismo e le e la e la conseguente adesione Allo stesso della grande maggioranza del popolo italiano i tedeschi invece dice
E a chi scrive questa lettera Corriere dell'azione dei rischi invece l'altra parte ammettono totalmente le proprie responsabilità si scusano continuamente per quanto hanno commesso nei libri
Scolastici tedeschi è tutto chiaro non si nasconde nulla detto questo il mio amore per l'Italia
E la mia simpatia per gli italiani non ha limiti firma
Questa letta lettera Daniele Mimun ero nome che conosciamo
Daniele Mimun che scrive questa lettera da Israele la
La risposta la risposta di Cazzullo anch'essa di di interesse per appunto questa trasmissione Karol Daniel ringrazio lei e in generale i lettori che hanno scritto sulla questione Gerusalemme capitale
Tutti l'hanno fatto con rispetto l'attenzione dovuta un tema così importante
Dietro cui dà ai tempi di Tito c'è una millenaria storie di dolore quand'ero ragazzo dice Cazzullo il Medioriente era considerato il cuore del mondo
Tra il mille novecentoquarantotto al mille novecentosettantatré si combatterono quattro guerre non lunghe ma cruciali ognuno a suo modo ha cambiato il mondo nel mille novecentoquarantotto Israele resistette si affermò come unica democrazia della regione qual è ancora
E cinquantasei si capì che Francia e Regno Unito non potevano più fare nulla senza Stati Uniti e Unione Sovietica
Nel sessantasette i soldati israeliani presero Gerusalemme Est
Con la vecchia città e il muro del pianto che gli ebrei chiamano Cotral la Cisgiordania il Golan e il Sinai e poi restituito all'Egitto nel settantatré Israele si rivolge si trovò in grave difficoltà per due volte
Sì arrivo vicini all'impiego dell'arma nucleare secondo il più importante storico israeliano Benni Morris Golda Meier sta per usarla per fermare i carristi siriani
Che scendevano verso il lago di Tiberiade ma voi Moshe Dayan ricordiamo questo nome fatto anagrafico la fermo
Aspetta
I nostri uomini possono ancora resistere disse carristi irreali resistettero
E dei due mila e trecento creduti israeliani la guerra del Kippur metà erano carristi quando però Sharon contrattacco oltre i suoi se avanzo verso Alessandria furono i sovietici a minacciare il ricorso alla tonica ma oggi
Del Medio Oriente si occupano un pochino esso convinto che sia sempre una delle chiavi per capire la modernità e il futuro Benni Morris si ricorda che Ben Gurion disse al trentotto
Noi stiamo difendendo le nostre vite ma sul piano politico siamo noi che attacchiamo e loro che si difendono poi però Morris aggiunge Ben Gurion aveva ragione ma ora quel ragionamento non vale più
Israele ha creduto davvero la pace i palestinesi no quanto al punto specifico che lei solleva Gentile signor Mimun non posso che darle ragione l'Italia non ha mai fatto i conti sino in fondo con il fascismo con il suo ruolo nella persecuzione degli ebrei e e questo è un tempo appunto su cui ci sono dell'abbiamo anche questo raccontato tante volte
Opinioni diverse perché altri pensano che invece i conti in qualche modo si siano fatti ma come vedete
Anche questa è questione aperta e di cui discutere
Forse più approfonditamente ultima segnalazione di questa settimana avrete sentito anche il dibattito da strumentale spesso anche questo sulla questione di far definire i partigiani patrioti frulla sindaco di Bologna
Che avviato un'iniziativa al di là diciamo del dibattito politico su su questi temi di leggiamo un passaggio di un ragionamento dice Massimo Gramellini apparsa sul Corriere della Sera tra altre considerazioni dice Gramellini perché consegnare ad altri una parola bella e piena come patriota dice grammi di mio padre
Aveva diciott'anni quando salì in montagna mi raccontava spesso di quanto si fossero sentiti orgogliosi lui e i suoi compagni di combattere
Per liberare la patria dall'invasore nazista da oltre settanta anni ci si cerca di affermare il principio che l'azione dei partigiani non era a favore di una parte ma dell'Italia intera la scelta di sganciare la resistenza al patriottismo rischia di offrire una strepitosa arma polemica con continua a negare la verità
Di questa ricostruzione storica in realtà questo forse oggi più si fa di meno ma naturalmente che qui siamo nel campo
E delle opinioni politiche su quello che
Fanno in questi giorni in queste settimane forse politiche tra l'altro il sindaco in un'intervista a Daniela preziosi sul domani quattordici marzo ha chiarito in parte
Questa sua iniziativa di cui vedremo sapremo meglio più avanti ma
Ci rendiamo qui anche per questa
Puntale diamo appuntamento alla settimana prossima