Notiziario antiproibizionista

Tredici trentasette
Inutili lunedì venti marzo del due mila e ventitré allora in questa pausa dei lavori della Camera deputati bentrovati all'ascolto del notiziario antiproibizionista di radio radicale
Carceri piano per i tossicomani il sottosegretario Del Mastro il giudice con la con la sentenza potranno affidarle alle comunità così svuotiamo le celle facciamo risparmiare lo Stato e diamo loro un'altra possibilità così
Titolava in prima pagina il quotidiano il Messaggero lunedì scorso lunedì tredici marzo con con grande evidenza l'evidenza che non poteva non suscitare interesse anche anche sorpresa
Sapete interesse che però insomma sono rapidamente svanite leggendo poi l'intervista di Francesco Massetana sottosegretario alla Giustizia a pagina cinque
Secondo quando punto viene indicato nel nell'intervista come funzionerebbe questa questa idea tra l'altro una una proposta vera che sarebbe condivisa dal governo e soprattutto dal ministro alla Giustizia Carlo Nordio allora il giudice in sentenza potrà sostituire il periodo di detenzione in carcere con un uguale in una comunità duramente questo la discrezione
Del del giudice se però scontata la pena il condannato commette un reato e torna in carcere come tossicodipendente però a questo punto ci resterà quindi una sola possibilità la comunità sarà controllata ventiquattro ore su ventiquattro
Se il condannato si allontana sarà perseguito per evasione l'orizzonte dunque resta sempre quello della della reclusione
Con della detenzione in qualche modo non più dietro le sbarre di un carcere ma come dicevo a discrezione del giudice in una comunità chiuse e comunque a determinate condizioni
Secondo il sottosegretario alla Giustizia Dal Mas sovraffollamento carcerario è risolvibile solo affrontando il problema delle dipendenze il problema però non sono le dipendenza o no con per meglio dire non in questo senso le cose non stanno così il problema non è alla dipendenza ma l'illegalità della sostanza di cui la persona il dipendente se per un se vogliamo usare le parole riportate nell'intervista le parole del sottosegretario un tossicodipendente commette reati legati all'approvvigionamento economico per procurarsi la droga allora
Bisognerebbe fare in modo che non come teste più reati sovraffollamento a questo punto si risolve cambiando la legge
Se il si legalizza cioè se si controlla il mercato si governa il fenomeno come avviene per esempio per sostanze pesanti per usare questa locuzione come l'alcol e il tabacco talora nessuno deve più commettere reati per procurarsi il denaro
Necessario a procurasse una sostanza al mercato nero
Per il sottosegretario del masso che sembra di capire anche quindi per il ministro Nordio comunque staremo a vedere per l'intero governo l'alternativa alla detenzione in carcere sarebbe la comunità chiusa vigilata ventiquattro ore su ventiquattro trecentosessantacinque giorni all'anno
Il giornalista a questo punto gli ha fatto notare sa esattamente che al momento i posti non ci sono che le strutture private convenzionate con il Servizio sanitario nazionale sono circa ottocento
Che la disponibilità di posti però in calo ma a questo punto Delmastro ha ha replicato serafico ha detto
Non è un aspetto che mi spaventa qualunque cooperativa in presenza di accordi ben definiti con lo Stato avrà l'interesse ad affittare o acquistare un immobile per mettersi al servizio qualunque cooperativa avrà interesse per mettersi al servizio
L'Italia
L'improvviso poco fuori da recita detto Del Mastro e piena di strutture industriali o ex turistiche da riconvertire e abbiamo sentito parlare anche di caserma lo ma allora hanno anche non le aziende agli ospedali ex ospedali psichiatrici quattro strutture dismesse
La filosofia del resto al di là dei dei dettagli che però sono importanti la filosofia di questo progetto su cui Pasquale sottosegretario
Sta lavorando starebbe limando i dettagli di cella nella intervista è quella di passare come dicevo da le sbarre del carcere a quelle di una comunità chiusa e sorvegliata attenzione
Tanti Del Mastro indica come modello la San Patrignano di Vincenzo Muccioli ora senza scomodare il passato senza andare a vedere tutte le polemiche che ci furono fondate anche le obiezioni fondate sui metodi di Muccioli
Quella San Patrignano lì però non esiste più da diversi da diversi anni
E le comunità chiuse non esistono quanto meno la stragrande maggioranza sono comunità aperte proprio perché con l'apertura
Che si può avviare una persona in un percorso di di cura rispetto a una dipendenza che comunque necessita di un di un intervento ma
Oltre questo che comunque è un aspetto importante le evidenze cuento quanto è emerso in questi in questi decenni mi dal lavoro sul campo di si si evidenzia che è possibile convivere con una dipendenza che infine non è detto che sia per forza la disintossicazione l'uscita dal tunnel come inserire usava dire una volta e come qualcuno lo dice ancora e infatti
Celli l'esperienza svizzera puntando sulla qualità delle sostanze puntando sulla sicurezza del del consumo ecco che si può gestire meglio che non in una situazione di detenzione di coercizione
Questo è quanto emerso per esempio punto dall'esperienza svizzera e la cosa importante è che l'esperienza svizzera potrebbe già essere avviata anche in Italia già a legislazione di gente
Ha detto dice sottosegretari del naso che serve un cambio di prospettiva un punto questo è giustissimo ma quello che serve cambiare la prospettiva nel senso di uscire dalla logica del divieto la repressione
Che producono poi stigma e discriminazione io agiscono sempre e comunque in una prospettiva punitiva
Insomma bisogna spostare la l'attenzione dalle sostanze alle persone e già si fa e lo si fa anche in Italia da parte degli operatori più accorta i più preparati più esperti e sono tanti
La priorità non è la disintossicazione come afferma Del Mastro che comunque come dicevo è importante perché nessuno deve dovrebbe dipendere da da niente
Ma la priorità deve essere la persona la persona che l'ha messa al centro bisogna riconoscerla rispettarla come tale con i suoi saperi con le sue scelte di vita
Al momento il provvedimento annunciato dalle colonne del Messaggero cambia poco o nulla la situazione è figlio di una logica rimasta ferma a trenta o quaranta anni fa di una visione anche della del fenomeno del problema di decenni fa
Nei giorni scorsi abbiamo raccolto da radio radicale diverse diverse opinioni rispetto appunto a questa proposta del
Del sottosegretario Del Mastro ne sentiamo qualcuna sentiamo in sintesi l'intervista che la Franco Palazzolo ha realizzato con Franco Corleone Franco Corleone
Attualmente fa parte del comitato scientifico della Società della ragione è stato parlamentare è stato sottosegretario la giustizia è stato anche garante dei detenuti a Firenze l'ora sentiamo una sintesi dell'intervista
Cominciamo
Dall'inizio perché italiani che stata sottoposta a una cura pesante di proibizionismo
Dalla legge Jervolino Passardi poi alla Fini Giovanardi e poi il ritorno alla Jervolino Vassalli dopo che la Corte costituzionale dichiarò incostituzionale quel decreto legge
Che
Infilò in una norma che riguardava alle Olimpiadi di Torino
La revisione punitiva della legge per cui
Tutte le droghe erano uguali non c'era differenza fra cosiddette droghe pesanti cosiddette droghe leggere e l'appena era per tutti da sei a vent'anni di carcere terra
Possesso
Spaccio e consumo sostanzialmente allora
Il
Oggi noi abbiamo nelle carceri
Una situazione di sovraffollamento che è determinato da due categorie di persone
Alle persone che sono in carcere per violazione dell'articolo settantatré del legge antidroga del novanta DPR trecentonove e novanta
E l'articolo settantatré è appunto quello che
Riguarda il
Una serie infinita di fattispecie chiunque produce
Passa
Cede Consegna e in ultima analisi detiene le sostanze stupefacenti
Ora il
Le pene sono differenziate fra droghe leggere e droghe pesanti
Vi è comma cinque che riguarda i fatti di lieve entità
Che però vengono scoperti dopo il processo e quindi molte persone seppure con un fatto di dire pentita entrano in carcere e poi si scopre che non dovevano entrarci
Queste persone
Per
In relazione a questa violazione della legge proibizionista sulle droghe sono oltre il trenta per cento delle presenze in carcere
Poi ci sono
Un'altra componente quella che l'amministrazione penitenziaria con un termine che io contesto quello di tossicodipendenti
Sono in carcere per
Furti scippi rapine cioè tutti i reati
Che accompagnano la condizione di
Spacciatore uso si uso range Rover oltre la norma ore
Previsto dall'articolo settantatré queste invece fanno compiono reati strumentali a reati cioè microcriminalità eccetera quando entrano in carcere
Gli viene chiesto se anche questa questa percentuale rientra il trenta per cento hanno un'altra un'altra cosa e un altro trenta per cento è un altro trenta per cento trenta più trenta passa e fa sessanta ovviamente c'è
Una linea di sovrapposizione che noi con
Le associazioni e con il libro bianco che la Società della ragione Forum droghe CGIL Antigone
Eccetera CNCA produce ogni anno abbiamo ho studiato e abbiamo determinato che vale circa il dieci per cento la sovrapposizione fra spaccio
Dipendenza da sostanze quindi sono cinquanta per cento della detenzione a che fare con la questione sociale delle trovo che e della politica sulle droghe
La qualifica di tossicodipendenti è usata dall'amministrazione penitenziaria è un Portrait a un po'vecchia
A me non piace
Preferisco quella di parlare di persone che usano sostanze consumatori non quella di tossicodipendenza che un po'vecchia rispetto soprattutto ai nuovi consumi
Di sostanze
Mentre il sottosegretario Del Mastro è ancora fermo all'immagine dei tossicodipendenti che morivano nelle strade negli anni settanta e ottanta
E non ferma Amore tossico Shannen se le storie ricorre quarantennale insomma il giardino Lo Zoo di Berlino insomma vado queste cose del
Della siringa eccetera Oggi i consumi sono di sostanze
Diverse con modalità diverse quindi
Comunque l'amministrazione penitenziaria quando un detenuto entra gli chiede se fa uso di sostanze se ha problemi con l'alcol
Mette e e questa nelle statistiche c'è questo dato molto generico in realtà
Oggi sogna approfondirlo per quali essi si tratta di un consumo se si tratta di una dipendenza forte
Dipper quali sostanze
E soprattutto quali progetti sono adatti per queste persone
Il sottosegretario Del Mastro fa un riferimento a sostituire
Un carcere con un carcere
Cioè dal carcere a una comunità chiusa lui dice
è anche fa un cattivo servizio a San Patrignano San Patrignano negli ultimi anni ha perso quegli aspetti
Di Muccioli di Muccioli padre che avevamo denunciato per gli arbitri le violenze arrivare fino alla morte di USA ospite Maranzano
Nascosto fra i rifiuti di una discarica a Napoli cioè tragedie di quella vicenda di
Però fa torto a San Patrignano sottosegretario Del Mastro perché in questi anni
Vi è una nuova gestione che non ripete quella caratteristica Bersani delle catene diciamo salvifiche
Quindi
Comunità chiuse certo ci sono delle comunità che hanno differenza io ho rapporti con le comunità del CNCA sono comunità che si basano
Sulla ricostruzione di personalità per dare autonomia indipendenza responsabilità non per trattare le persone ecco
Come in capaci di intendere e volere e da salvare a tutti i costi
Quindi il problema e che sicuramente ci sono molte persone in carcere che non ci dovrebbero stare ma questo lo diceva anche Giovanardi il problema è che poi ci stanno
Il il problema è come uscire dal carcere io penso che bisogna usare gli strumenti di liberazione di misure alternative di reinserimento così lei non sarebbe d'accordo con Del Mastro
Ma la ritengo una prospettiva legata alla passato più di archeologia cioè diciamo che il problema è che noi non dobbiamo pare a partire dalla incappa citazione delle persone dobbiamo valorizzare la soggettività ora le il io non penso che il Consiglio sia la sostanza a determinare il reato
Dove dobbiamo partire da questo e quindi noi dobbiamo giocare sulla misure di reinserimento sociale di responsabilità il problema riguarda quindi il lavoro la casa
Le relazioni umane e tutto questo richiede un lavoro questo non può essere il
I che autoritaria mente si dice tu passi dal carcere a un altro luogo deve essere un progetto
E che deve essere costruito in carcere soprattutto dal sanità
Già al SerT dal servizio anzi serve dal servizio per le dipendenze che fa dei progetti di uscita dal carcere che possono essere di misure alternative
Di semilibertà di affidamento
Cioè ci sono una scala molto ampia e questo mentre qui io vedo l'odore di affari addirittura nell'intervista si dice ma
Al l'obiezione del giornalista che dice ma non ci sono posti dice ma non importa noi diamo tanti soldi per cui si potranno comprare immobili affittarli perché ci sarà la garanzia di tanti soldi
Ma il il problema è che intanto non si può partire dicendo noi privilegiamo le che le comunità chiuse
Ok e addirittura dire che quelle aperte sono negative ok il che è tutto il contrario quindi siamo di fronte siamo di fronte al pregiudizio
Pregiudizio e ha una visione moralistica e gravemente offensiva per gli operatori appunto ho già detto che ne fa un errore e non rende buon servizio a San Patrignano Del Mastro ma ci saranno ancora forse delle comunità che essi io credo che nessuna si definisca chiusa
Quindi il poi fa venire in mente le case chiuse ma insomma no c'ero il problema è che noi abbiamo bisogno di apertura quindi questa
Il problema vero
E che noi dobbiamo fare uscire dal carcere e persone con pene Brad Pitt
Ecco questo era Franco Corleone del comitato scientifico della Società della ragione già parlamentare è stato sotto segretario giustizia Sator garante detenuti Firenze
Franco Corleone al microfoni Lanfranco Palazzolo una sintesi dell'intervista su questa proposta emersa una settimana fa dalle colonne il Messaggero del sottosegretario alla Giustizia Del Mastro sul trasferire i detenuti tossicodipendenti condannati a determinate condizioni in comunità chiusa avete sentito l'opinione appunto di
Di Corleone e al in altre questioni le amo anche
Ne ho parlato anche nuovi introducendo punto questa intervista sentiamo l'opinione invece di un è come dire di un esperto di legge sommano avvocato l'avvocato
Valerio Spigarelli già presidente del delle camere penali italiane ieri è stato ospite di osservatorio giustizia dei Lorena D'Urso
E proprio nell'ultima parte del del programma ha parlato proprio di questa questa proposta così allora siamo all'acqua un'intervista ma insomma quella avanzata dal sottosegretario Del Mastro
Obiettivamente non sappiamo
Che il problema della droga il problema delle tossicodipendenze il problema del carcere sono problemi che si sovrappongono che sono finiti
Su diversi livelli certe volte il medesimo problema nel senso che se si analizzano popolazione carceraria si rende perfettamente conto a che moltissimi stanno in custodia cautelare o sono condannati per violazione della legge sugli stupefacenti
Anche collegata situazione di tossicodipendenza
E ci rendiamo anche conto che c'è un problema grosso all'interno del carcere di dossier
Però la soluzione per lo meno così come è stata esposta a me mi lascia un po'dubbioso perché come dire si dice Castro cioè comunque riteniamo in carcere
Quello in carcere diverso cioè il carcere dei drogati sostanzialmente costiamo dal e arciere alle ecco allora siccome per la verità nel si
Eh ma già esistono norme che dicono anche norme che riguardano l'esecuzione della pena oltre che norme di riguardo alla custodia cautelare in carcere che
Questi da
Condizione dovrebbe comportare una certa difficoltà ad applicare sic et simpliciter la custodia cautelare in carcere
O scontare la condanna in carcere perché per esempio come lei sa l'affidamento in prova al servizio sociale che è previsto con certi limiti di pena per tutti quanti è preso con limiti vena più alti
Per coloro che violano la legge perché in condizioni di tossicodipendenza o a cagione della loro condizione di tossicodipendenza chi problema dei Problemi qui sembra che sono
Fissato Cio-Cio-San per texano argomenta
E che si è poi la legge viene interpretata in maniera particolarmente restrittiva per cui alla fine
C'abbiamo tutti i tossicodipendenti che c'abbiamo delle garze e perché nel loro nella loro discrezionalità Munoz registrati trentatré per cento non quasi interamente sopra le faccende Laterza ragazzo era diciamo alta ecco ecco perché
Nel momento in cui hai un imputato in custodia cautelare che pure riconosciuto tossicodipendente qua e là diciamo le maglie che sono che ci sono per poter evitare che stia in carcere gli si stringono
Con una interpretazione restrittiva
Che nasce dalla identificazione per esempio di certe esigenze di tutela sociale che vengono privilegiate rispetto alla tutela della condizioni di salute che il tossicodipendente sprint
E allora ci vorrebbero dei giudici un po'più distanti dalla pretesa punitiva dello Stato forse per risolvere rammentare questione torniamo all'argomento
Principale in ogni caso
Ecco io non non sarei dell'idea di fare
Intanto di militarizzare le comunità perché questo sarebbe un problema
Sarebbe un problema per gli altri anni
Che no cioè se se tu finisci voi attualmente le comunicano un sono tantissimi a noi non siamo più negli anni settanta ottanta allora no
No venga ormai ma poi non ho il ministro aggiungeva ambiguo oggigiorno una proposta nella proposto cioè diceva abbiamo tante belle caserme vecchie vuote
Ci facciamo le comunità tra virgolette detentive vede i i tossicodipendenti e così abbiamo notato le carceri quelle e norma ma abbiamo fatto altre carceri
Comunista alternative ma sempre noi invece se però sì coglie il segno cioè il riconoscimento che questo è un problema minutino il tossicodipendenti non dovrebbero stare in carcere ci trova d'accordo
Ci dovrebbe dare non so quanto trovi d'accordo Del Mastro se fa una
Proposta di questo Genova Milashi dire visto che sono in casa radicale
Ma forse non ce non ci sarebbe anche il momento di ripensare ma non pare proprio non a sentire Mantovano all'ONU alla scelta iper proibizionista di questo ordinamento e alla scelta così folle dal punto di vista della sperimentazione perché siamo proibizionista di da Centanni e risultato quello che
Altri si muovono sul su su altre logiche che poi dopo potrebbero come dire contribuire a risolvere il problema di cui si sta parlando
Ma siccome è un tema ideologico lungi dall'URSS signori prendono in considerazione comunque insomma poi c'è il problema del sovraffollamento ma quello rimane tutto lì insorgono
Sullo sullo sfondo abbiamo paziente esaurito il nostro tempo a distesa e tra una battuta sul caso drammatico davvero incredibile di Cospito la vogliamo fare di Alfredo Cospito l'anarchico in digiuno da quella cioè c'era un bell'articolo rien Coni
Che diceva
Che anche nelle piccolezze di questo caso si ritrova la folle illogicità del quarantuno bis cioè trovano maniera anche di rendere difficile il contatto il suo medico curante con i medici dell'ora legale ecco ieri all'ospedale insomma quelli che rispondono all'autorità fa ecco in questa è la prova del nove dalla cifra è il fatto che quella è una misura che serve solo
A rendere difficile intollerabile la detenzione in qualsiasi sua esplicazione
E serve a ben poco a poco a che vedere con la sicurezza
Così l'avvocato Valerio Spigarelli ospite ieri di osservatorio giustizia condotto come sempre da Lorena dorso abbiamo lasciato questa questa coda
Era per l'ultima parte del del programma che parlava del del caso colpito proprio perché appunto saldava quella questione di quello che è quella realtà del del carcere
Il la la politica
Dovrebbe essere ragionevole pragmatica efficace basata sulle evidenze scientifiche indirizzata parlando di droghe indirizzata alla riduzione dei rischi dei danni e rispettosa dei diritti delle persone
E il carcere cosa c'entra il carcere con perché alcune sostanze sono state dichiarate illegali senza nessun fondamento scientifico mentre altre ugualmente dannose o più dannosa invece sono sono legali
Il professore Giuseppe Losappio sul Riformista venerdì scorso ha scritto che il carcere non è liberale per definizione liberale sono il carcere che viene eliminato e dunque allora
Forse lo dovrà ANCI dovrebbero riflettere che sottosegretario Del Mastro ma anche il ministro Nordio
Magari l'intero governo che invece di cercare una detenzione migliore e qui cito sempre professor Losappio è necessario cercare qualcosa di meglio della detenzione
Per per alcune fattispecie appunto
No no alle come dicevo invece la logica almeno stando a quello che è emerso dall'intervista del del del sto segreta del master resta quella comunque della punizione e della detenzione che poi si è fatta in carcere o in una comunità
Chiusa vigilata ventiquattro su ventiquattro
Trecentosessantacinque giorni all'anno
Con tutta una serie di di condizioni molto restrittive cambia cambia poco la logica sempre quella della punizione di tendere sempre e comunque all'astinenza con unico traguardo
Attenzione perché questa questa guerra alla droga e quella che è andata sostenere andato a sostenere all'ONU alla sessantaseiesima sessione delle a Commissione stupefacenti nazioni unite
Che si è riunita diano la scorsa settimana il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano che ha la delega sulle droghe appunto invece di di vedere che cosa succede all'estero le esperienze che sono stati avviati in questi anni
Il cosa stanno di cosa stanno discutendo molti Paesi le misure intraprese da pensiamo agli Stati Uniti ma anche il dibattito aperto all'ONU
Invece quindi di una politica André politica ragionevole pragmatica ed efficace basata sull'evidenza scientifica è basata anche sulle competenze
Il nostro governo
Evidentemente incurante di ogni dato di realtà all'ONU a riproposto la ricetta di sempre fatta di repressione di divieti di punizioni e con l'unico obiettivo ammesso quello della dell'astinenza della disintossicazione
Ma c'è un passaggio un passaggio delicato insomma che nell'intervento che ha toccato il
Il sottosegretario Mantovano perché la responsabilità del fallimento delle politiche perseguite fino ad oggi secondo sottosegretario è da imputare non alla loro di sostenibilità
E alla loro inefficacia come emerge ormai da dati e non che basta vedere il leggere insomma i rapporti anche delle polizie del i rapporti ufficiali no
Sarebbe questa la responsabilità del fallimento di queste politiche dovuta messaggi fuorvianti relativi alla presunta innocuità o leggerezza di talune sostanze che circolerà ebbero con troppa insistenza
Ora parole che vanno lette con attenzione perché dal divieto delle sostanze al divieto di opinione il passaggio è Breve
Il proibizionismo sulle sostanze diventa proibizionismo sulla sulle persone sulla conoscenza sulla ricerca e anche sulle libertà tra cui le libertà c'è anche la libertà di opinione
Di pensate a quello che è successo alla a Sanremo perché dal palco dei cantanti hanno parlano cantato una canzone
Sulla marijuana e hanno detto Giorgia legalizza la c'è stata una levata di scudi perché quelle cose non andavano dette a a Sanremo e quindi evidentemente vanno tollerate solo in alcuni ambiti fino a quando e la c'è una notizia che viene dalla dalla Repubblica Ceca
Il giornalista antiproibizionista è stato condannato per diffusione della tossicodipendenza è Robert del mercato
Direttore della rivista legalizzate legalizzazione che si occupa di cannabis è stato condannato questa settimana per incitamento all'abuso di sostanze
E diffusione della tossicodipendenza attraverso la sua rivista in quello che è stato ovviamente giudichi descritto come un attacco alla libertà di informazione di espressione tribunali ciechi sembra per andare in controtendenza in contraddizione rispetto al l'approccio invece progressista che sembra essere stato preso ultimamente dalla Repubblica Ceca nei confronti della cannabis solo un mese fa
Le autorità del governo hanno infatti annunciato l'intenzione di legalizzare l'uso della cannabis si sono messi al lavoro per per farlo
Beh perché aveva già presentato ricorso contro una condanna una sentenza che gli erano state emesse durante il primo processo nel novembre del due mila e ventuno dopo più di un anno di di ovviamente
Confronto con la giustizia il due marzo scorso è stato nuovamente condannato dal Tribunale regionale di Ostrava per diffusione di tossicodipendenza Traverso la sua rivista
Il la rivista legalizzati è stata fondata nel due mila dieci è stata la prima rivista sulla cannabis nella Repubblica Ceca è
L'obiettivo è quello di fornire informazioni su tutti gli aspetti che coinvolgono la coltivazione della canapa e l'uso della pianta
Il suo contenuto
Include anche articoli sulle proprietà medicinali della pianta sulla riduzione del danno e tutte questioni correlate anche in Italia esistono riviste di questo di questo tipo esistono siti internet esistiamo anche noi da radio radicale cerchiamo di fornire queste queste informazioni
Ora però c'è stata lì c'è stata questa cosa succede una Repubblica Ceca però attenzione perché alcune come dire alcune
Dichiarazioni che sono state fatte in questo in questo in questi ultimi mesi da esponenti del governo o da esponenti della maggioranza che sostiene il governo sono abbastanza preoccupanti perché
Significa stabilire che esistono opinioni di serie a opinioni serie B e le prime serie di sono quelle che non vanno secondo l'opinione è l'opinione corrente d'opinione
Del del Governo al momento alla al potere e questo è una deriva molto pericolosa
Per un Paese che si dice democratico per un Paese che si fonda sullo stato di diritto
Ma ci dobbiamo fermare qui con questa nuova puntata del notiziario antiproibizionista che ritroverete on line nessuna del radicale punto it un saluto da Roberto Spagnoli e adesso torniamo a dare la linea alla Camera dei deputati