24 MAR 2023
rubriche

America sociale - Conversazione settimanale con Giovanna Pajetta

RUBRICA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 11:40 Durata: 25 min 3 sec
A cura di Guido Mesiti
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Rinviata alla prossima settimana la decisione su una possibile incriminazione di Donald Trump: l'ex Presidente è accusato di aver infranto le leggi sui finanziamenti della campagna elettorale con il pagamento di 130mila dollari alla pornostar Stormy Daniels.

Trump aveva attaccato duramente il Procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg che lo ha messo sotto accusa e minaccia oggi 'morte e distruzione' se sarà incriminato.

Tra i procedimenti giudiziari in corso contro Trump, questo è senza dubbio il più debole: ben altre conseguenze potrebbero avere l'indagine del Ministero della
Giustizia sul suo ruolo nell'assalto del 6 gennaio a Capitol Hill, quello sulle pressioni esercitate da Trump sul Segretario di Stato della Georgia per ribaltare i risultati delle elezioni o quello sulla sottrazione di documenti dellla Casa Bianca nella sua residenza di Mar-A-Lago.

Repubblicani tiepidi sulla difesa di Trump, mentre gli stessi sostenitori del mondo Maga restano prudenti, alla luce delle condanne già subite per l'insurrezione del 6 gennaio.

Il probabile candidato repubblicano alle primarie Ron De Santis critica Trump per 'lo stile caotico di leadership', ma resta un distacco di circa 14 punti, al momento, a favore di Trump.

De Santis cambia atteggiamento sull'Ucraina: dalla 'disputa territoriale' tra Russia e Ucraina alla definizione di Putin come 'criminale di guerra'.

La Fed decide il rialzo dei tassi di interesse dello 0,25 per cento: il Governatore Powell afferma che le banche Usa sono solide e resilienti e che l'istituto rafforzerà la sorveglianza.

La senatrice dem Elizabeth Warren ne chiede le dimissioni contestando il ricorso all'ennesimo rialzo dei tassi di interesse e accusando Powell di non aver esercitato un reale controllo.

Il rischio cui sono esposte le banche regionali dopo un intervento bipartisan del Congresso che diminuì la sorveglianza.

In Wyoming attacco alla pillola abortiva: il Governatore repubblicano Mark Gordon approva una legge che rende reato prescrivere, vendere o utilizzare qualsiasi medicinale allo scopo di procurare un aborto.

Pena: 6 mesi di reclusione e multa da 9mila dollari.

I governatori repubblicani di 22 Stati contro la Federal Drug Administration: vogliono intentarle una causa, dopo il via libera di questa agenzia federale alla vendita della pillola abortiva nelle farmacie.

Nella California governata dai Dem, il Governatore Gavin Newson straccia il contratto con la catena della farmacie Wallgreens, punita per aver ritirato dagli scaffali negli Stati repubblicani i medicinali abortivi.

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