Sono intervenuti: Mario Borghezio (LEGA NORD), Franco Bassanini (PDS), Diego Novelli (LA RETE).
Tra gli argomenti discussi: Legge Elettorale, Pannella, Parlamento, Referendum, Uninominale.
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LEGA NORD
PDS
LA RETE
Sulla richiesta di Marco Pannella di attivarsi immediatamente per promuovere un nuovo referendum sulle leggi elettorali approvate dal Parlamento per rendere dunque queste totalmente uninominali abbiamo ascoltato il parere di Mario Borghezio deputato della lega
Noi riteniamo che questa legge
Presenti
Molti aspetti problematici e sia una legge tutta da criticare però il nostro la nostra volontà politica è quella di votare per far sì che gli al più presto sì posso andare al voto al al rinnovamento di questo Parlamento ormai completamente delegittimato anche per rispondere a quella che è la pressione fortissima dell'opinione pubblica che la gente perbene che lavora che Sud e che vuole essere rappresentata dal nuovo Parlamento
Bassanini costituzionalista deputato del Partito democratico della sinistra
Io penso che comunque l'approvazione di queste leggi elettorali al significato dell'abbandono del sistema proporzionale
E questo è certamente un passo avanti
Si tratta tuttavia e questo vale soprattutto per la legge per la Camera di legge elettorale largamente inadeguata insoddisfacenti a mio avviso anche ad avviso del pareo democratica della sinistra perché non
Permettono non contengono meccanismi
Che attribuiscono effettivamente agli elettori
Potere il diritto di scegliere maggioranze e governi sulla base di chiare di limpidi alternative politico-programmatico
In particolare la legge elettorale per la Camera rischia di portare ad una frammentazione geopolitica
Della rappresentanza
Che non consentirà di formare maggioranze stabili Cirri condurrà nella logica della negoziazione tra alle forze politiche per la costruzione di governi di coalizione
E che rischia di
I contribuire all'affermarsi di movimenti o di progetti separatisti o scissionisti che mettono in pericolo L'Unità nazionale e lo dice uno che è federalista da una vita ma una cosa è il federalismo nel quadro dell'unità nazionale che una forma moderna di organizzazione di una società sempre più complessa un'altra cosa invece pensare di separare le regioni più ricche del Paese dalle altre
Illudendosi che sia possibile ritrovare un equilibrio economico allo sviluppo civile e produttivo isolandosi nei confini di piccole patrie
Peraltro non hanno neanche tradizioni di identità e di autonomia nazionale
Quindi da questo punto di vista tutti sanno che noi
Se arriveremo a un voto di astensione nei confronti di queste leggi non è che perché ne condividiamo il contenuto ma perché riteniamo che si debba il più rapidamente possibile sulla base di norme che comunque non sono quelle della vecchia proporzionale ridare la parola agli elettori
E consentire quindi di sostituire questo Parlamento con un Parlamento pienamente rispondente alle scelte la volontà degli elettori e quindi in grado di rappresentarle in modo legittimo e con piena una piena rappresentatività politica ecco questo è quello che noi pensiamo quello che poi verrà nei prossimi anni
Attraverso referendum o iniziative parlamentari assolutamente evidente che nel prossimo Parlamento noi comunque proporremo una riforma della legge elettorale che abbiamo appena approvate non rinunciamo a riproporre per esempio così estremo e nominale a due turni
Un sistema uninominale che attraverso un voto degli elettori che legge la maggioranza e il suo leader e candidato alla Presidenza del Consiglio dei ministri dia la possibilità agli elettori come avviene in Inghilterra in Francia in fondo anche in Germania anche se il sistema Lia molti elementi di proporzionalità dà la possibilità agli elettori di scegliere loro la maggioranza al governo di dare mandati chiari senza confusione di responsabilità
Lei dice Bassanini ognuno faccia la sua parte quindi anche referendum è legittimo così come la nostra battaglia al prossimo Parlamento
Sì naturalmente
Questo referendum avrà caratteristiche diverse da quello dei referendum del nove giugno e del diciotto aprile quelli erano necessarie per sbloccare la strada delle riforme di fronte alla resistenza di un sistema a partitocratico al toccato oggi non sono le nuove leggi elettorali ma quello che è successo nel Paese e nella coscienza della gente
Tangentopoli il crollo della vecchia costituzione materiale fanno sì che non ci sia bisogno di spallate
Per percorrere la strada delle riforme sulla carta delle riforme può essere percorsa in varie direzioni e quella che è stata imboccata non è per noi affatto convincente
Dico Novelli presidente dei deputati della Rete Novelli tra poche ore si approverà la legge elettorale eppure già si parla di referendum ma lo ha fatto ieri Pannella oggi lo fanno il qua obbligano e alcuni esponenti autorevoli del partito liberale le chiedo un giudizio su questo e sulla legge che sta per licenziare
Ma come lei ben sa noi non voteremo questa legge porteremo com'però mi sembra che già parlare di referendum a parte Marco Pannella diciamo da parte del partito repubblicano il partito liberale sono due forze politiche che contano ormai come due da Piqué ecco come si suol dire
Chi conosce il gioco delle carte
è una brutta legge una legge che ha cercato di conciliare esigenze interne a determinate forze politiche in primo luogo alla democrazia cristiana
E quindi è un pasticcio brutto come è stata la legge per i sindaci
Paghiamo adesso le conseguenze nel momento in cui si deve applicare è una legge che tra l'altro nega le ragioni per le quali era stata fatta per le quali gli italiani erano stati chiamati a votare per i referendum questa legge qui il cittadino italiano andando a votare non è che sceglie il governo non è che direttamente
Può incidere sulla scelta dell'esecutivo dopo le elezioni ci dovranno essere le trattative tra le forze politiche come era in passato ecco io credo che questo sia un aspetto estremamente negativo ecco perché noi come movimento per la democrazia e la rete avevo proposto non elezione diretta
Che il capo del governo perché non abbiamo bisogno di mostri in questo paese di altri uomini della Provvidenza ed abbiamo avuto uno per vent'anni ed è stato più che sufficiente ma una scelta che indicasse la scelta dell'esecutivo
Espresso da un legislativo eletto con il massimo della proporzionalità sia pure con le correzioni necessarie derivanti dal sistema uninominale
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