Rassegna stampa estera

Quei giovani scrutatori di radio radicale giovedì trenta marzo questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta anche oggi apriremo con Israele dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha fatto una mezza marcia indietro sospendendo la riforma della giustizia che ha provocato un
Reazione imponente dell'opinione pubblica o almeno di una parte importante dell'opinione pubblica israeliana
Leggeremo una serie di
Editoriali il Traction Times ieri che parla di una battaglia per l'anima di Israele el Pais frattura in Israele frattura tra due parti molto diverse dello Stato ebraico e leggeremo anche il commento diverse fresche invece ritiene che in Israele la democrazia regge il centro politico dello Stato ebraico dimostra di essere capace di sconfiggere gli estremisti scrive questo commentatore del quotidiano Liberal di New York che poi parleremo del vertice delle democrazie organizzato virtualmente dal presidente americano Giuba idem che in parte ha a che fare anche con la guerra della Russia contro l'Ucraina
Su questo due due commenti abbastanza scettici il primo da le Monde di oggi dice il pari
Gli Stati Uniti nella nebbia Strategic alle incoerenze di Julie by del sul piano diplomatico così come le giravolte dei repubblicani in politica estera
Mettono in discussione la pretesa di Washington di mantenere un ordine internazionale di cui gli Stati Uniti resterebbero al centro
E poi Edwards ius sul farà sciatta INPS parla di imbarazzante il vertice delle democrazie di Baj Del
Perché anche solo leggendo la lista degli invitati ci sono
Tutta tutto una serie di di di Problemi palla Polonia al primo ministro
Israeliano Benjamin Netanyahu infine se avremo tempo
Parleremo anche di italiana lo segnaliamo sin da subito il Times ieri avevo un commento del suo corrispondente da Roma
Tom Kean Tonna su sulla luna di miele del primo ministro con
L'Italia
Giorgia Meloni ha sorpreso i suoi critici e sottolinea al Times
Rimane grazie al pragmatismo secondo Tom Kean torna il politico più popolare del paese d Italia si occupa anche il fa una scelta Enzo a proposito di un'iniziativa parlamentare con la proposta da parte di ambienti della maggioranza disse parare le banche commerciali dalle banche di investimento un tema particolarmente
Delicato o
L'iniziativa viene dal partito di estrema destra scrive fra lasciata in questi giorni già
Vi Giorgia Meloni Rain che vuole reintrodurre quella che era una separazione di era fascista
Concentriamoci però innanzitutto su Israele e l'editoriale di ieri del sono sciolta INPS una battaglia per l'anima di Israele
Beniamini Tania o dovrebbe ritirare non solo mettere in pausa alla riforma sulla giustizia scrive il quotidiano della City
Benjamin Netanyahu si è piegato alla pressione dell'opinione pubblica lunedì e ha sospeso l'adozione della controversa riforma della giustizia che Louise sue partner più estremisti
Avevano presentato e sostenuto con Israele paralizzato da proteste di massa scioperi il premier israeliano ha riconosciuto il rischio di una guerra civile la crisi però non è finita ma le sue parole lasciano intendere
Che che
La sua la sua e più una pausa tattica per placcare la disobbedienza civile
Che è una vera e propria volontà di negoziare in sostanza secondo fra lo champagne Netanyahu sta cercando di guadagnare tempo la minaccia la democrazia israeliana non scompariva affinché l'estrema destra rimarrà dominante
Nel governo
Netanyahu deve ritirare le politiche e allontanare i politici che hanno fatto precipitare Israele in questa crisi la più pericolosa sul piano interno dalla sua fondazione settantacinque anni fa
Invece di aprire agli oppositori Netanyahu ha dato la colpa delle proteste in corso danesi a una minoranza estremista in realtà sono Luís e i suoi alleati ultranazionalisti che stanno mettendo in pericolo la nazione i problemi di Israele sono iniziati quando Netanyahu la fine dello scorso anno
Per vincere le elezioni architettato un'alleanza che ha spinto le frange più estremiste della destra dentro il mensa Demme politico in particolare dentro il governo per riconquistare il potere dopo diciotto mesi d'opposizione
Netanyahu ha costruito una coalizione che fa affidamento sui sionisti religiosi sui partiti ultraortodossi
Assegnato incarichi di governo a ultranazionalisti anti arabi intenzionati ad annettere Territorio Palestinese occupato
Un tema chiave che unisce la coalizione desiderio condiviso di mettere un freno al potere della giustizia pilastro fondamentale della democrazia
In una nazione che non ha una costituzione scritta né un Senato
Le riforme proposte dal governo includono la possibilità per i membri della Knesset di annullare le sentenze della Corte Suprema con una maggioranza semplice nonché poteri di nomina a a ai politici sui giudici questa riforma indebolirebbe alcuni dei pochi contrappesi o contropoteri all'esecutivo e minerebbe gravemente le basi democratiche dello Stato
Ebraico tutto questo avviene
Tra l'altro nel momento in cui Netanyahu è sotto processo per corruzione e frode
Le centinaia di migliaia di israeliani che sono scesi in piazza temano una presa del potere sotto forma di un colpo di Stato legislativo banchieri insegnanti studenti Esperti giuridici funzionari della sicurezza si sono uniti nella loro opposizione alla riforma
In uno straordinario atto di disobbedienza civile centinaia di riservisti comprese le unità di Intelligence piloti hanno rifiutato di addestrarsi
Il ministro della difesa io as the all'Hunter del partito di Netanyahu il Likud era così allarmato dalla minaccia per la sicurezza di Israele che sabato esortato pubblicamente il governo fermare la riforma invece di ascoltare l'avvertimento del suo alleato Netanyahu lo ha licenziato mettendo i propri interessi al di sopra di quelli dello stato
Solo quando il più grande sindacato del Paese ha minacciato uno sciopero generale Netanyahu ha ceduto conclusioni del ferro sciolta ex
Gli israeliani che sono scesi in piazza contro le riforme vanno salutati ma la battaglia è molto più ampia riguarda l'anima dello Stato ebraico Netanyahu e i suoi compagni non devono vincere
Il ritiro delle sue riforme
Sulla giustizia mal concepite deve essere solo l'inizio
Anche Paesi ieri avevano editoriale su quella che nel titolo viene definita la frattura di Israele
Israele
Ha dovuto ritrovarsi sull'orlo degli scontri civili per spingere Benjamin Netanyahu a sospendere il suo progetto di indebolire
Mortalmente l'indipendenza della giustizia avvicinare de facto la democrazia israeliana a un regime illiberale
E accaduto solo nella tarda serata di lunedì quando centinaia di migliaia di cittadini manifestavano nelle strade Israele era paralizzato i c'erano appelli di settori dell'estrema destra
A scontrarsi fisicamente con chi protestava contro il Governo solo allora il premier si è deciso ad annunciare
In un discorso al Paese che stava congelando il progetto di riforma della giustizia per evitare una guerra civile come lei stessa l'ha definita
Il premier del Governo più di estrema destra e ultranazionalista della storia di Israele a sistematicamente fatto orecchio da mercante all'ondata di proteste popolari di critiche su questa riforma
Irreversibile che avrebbe posto fine alla divisione dei poteri
Domenica Netanyahu destituito il ministro della difesa io abito bianco Lante che il giorno prima aveva chiesto pubblicamente di stoppare la riforma avvertendo dei rischi per la sicurezza del Paese il risultato è stato che lunedì Israele ha vissuto uno dei giorni più turbolenti della sua storia politica
Netanyahu ha parlato di responsabilità nazionale ha detto di voler una pausa per un dialogo autentico ma secondo El Pais non ci si deve lasciare ingannare
L'attuale primo ministro non ha fatto marcia indietro si è limitato a guadagnare tempo fino alla fine di aprile per ricostituire i ranghi della sua coalizione cercare di indebolire l'opposizione in piazza
In questo piano rientrano anche i problemi giudiziari di Netanyahu
Sarebbe ingenuo pensare che Netanyahu abbia improvvisamente capito che deve governare anche per l'altra metà di Israele che i principi democratici non sono negoziali e che oggi il suo progetto rappresenta
Il più grave pericolo per la Democrazia israeliana così tra l'altro El Pais nel suo editoriale di ieri
Sono York Times invece c'è un commento di prezzi Air France
Un po'più ottimista sullo stato per la democrazia israeliana
Dal titolo per l'appunto in Israele la democrazia regge il centro politico dello Stato ebraico dimostra di essere capace di sconfiggere gli estremisti andiamo a leggere anche i veementi critici di Israele farebbero bene
A riconoscere
Ciò che gli israeliani ordinari hanno ottenuto questa settimana
Dopo giorni i giorni di manifestazioni sempre più grandi contro la riforma della giustizia domenica
Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza in proporzione come se milioni di americani si fossero messi in marcia
Dopo che il premier Benjamin Netanyahu ha annunciato il licenziamento del suo ministro della Difesa Yoav Galant per aver preso le distanze dalla riforma
A questi manifestanti si sono uniti i sindacati che hanno organizzato uno sciopero nazionale che ha portato alla chiusura del principale lo porto
Vengono Ion i diplomatici anche loro si sono aggiunti chiudendo consolati e ambasciate
E poi alcuni riservisti che hanno minacciato di rifiutare agli ordini di chiamata
Questo secondo braccio si pensa è stato il punto più vicino a una rivoluzione che il moderno Stato d'Israele abbia mai conosciuto
Lunedì Netanyahu a reagito limitandosi a rinviare l'adozione della riforma prendere una pausa per il dialogo ha detto
In un mondo migliore o in un Israele più giovane si sarebbe dovuto dimettere
Sul piano politico Netanyahu ha trasformato quello che doveva essere un mandato elettorale la stabilità la sicurezza e la crescita economica in un fiasco
Per se stesso e i suoi partigiani ha portato Israele sull'orlo del disastro per l'apparente interesse personale per le fissazioni ideologiche di alcuni dei suoi partner estremisti
Tuttavia ha fatto mezza marcia indietro sì non è chiaro scrive Stephens se
Intenda avere un vero dialogo con l'opposizione oppure sia una semplice manovra
Con una pausa tattica israeliani farebbero bene a diffidare di ogni parola che Netanyahu pronuncia e di ogni passo che fa
Ma
Netanyahu ha fatto più di quanto si possa dire rispetto al presidente francese moderna Trocchia sfidato enormi proteste pubbliche il suo stesso Parlamento per attuare la sua controversa riforma delle pensioni
Insomma ci sarebbe da dire perché contro la riforma delle pensioni un conto è
Mettere in discussione le basi stesse vie di uno Stato di diritto e di una democrazia
O Rispetto prose queste senza un certo ex presidente americano
Donal Trump che è incitato una folla a sovvertire i risultati di un'elezione democratica se la democrazia di Israele deve essere giudicata va giudicata rispetto alle altre democrazie e in base a questi standard potrebbe godere di una salute migliore di quanto a volte
Si creda
Questo è vero almeno per tre ragioni primo i manifestanti israeliani non erano contro lo status quo o contro il sistema al contrario sono usciti per difendere lo status quo democratico
In altre parole questa è stata una rivolta del centro politico contro le frange estremiste e ha dimostrato centro politico
Che è molto più
Vitale ed energico di quanto non sia altrove nel mondo democratico secondo anche gli oppositori di Netanyahu
Ammettono che esistono motivi ragionevoli per riformare almeno in parte la giustizia di conseguenza c'è spazio per un compromesso
Perciò israeliani riconoscono che la loro sicurezza fisica si basa meno sul potere militare che sulla fiducia sociale
Cioè
Anche gli acerrimi rivali politici devono riconoscersi come compagni d'armi uno Stato ebraico che perde la fiducia
Di metà dei suoi cittadini in particolare la metà più ricca più laica il più mobile a livello globale è molto più debole di fronte ai suoi nemici Esterni così Brett Stephens sul New York Times offre punti
Più originali rispetto a quelli di di altri di altri giornali a proposito di democrazia però e anche in parte la guerra della russe contro l'Ucraina
Ieri oggi il Presidente americano John by della organizzato quello che viene chiamato al vertice delle democrazie
Tra l'altro gli ascoltatori di radio radicale ricorderanno
L'iniziativa di Marco Pannella proprio in termini di di cercare di riunire le le democrazie
A attorno a un a un vertice della democrazia
C'è però molto rispetto all'iniziativa di Baj denunce molto c'è molto sospetto mettiamola così
Per esempio sulle mondi oggi impari
Gli Stati Uniti nella nebbia strategica il titolo di un lungo commento le incoerenze di John by the sul piano diplomatico come le giravolte dei repubblicani in politica estera mettono in discussione la pretesa di Washington di mantenere un ordine internazionale
Di cui gli Stati Uniti dovrebbero restare il centro
Scriverci il pari il Fronte Unito occidentale sulla guerra in Ucraina non deve ingannare nessuno i tumulti mondiali stanno alimentando una nebbia strategica dalla quale gli Stati Uniti faticano a districarsi
Tra mente azioni che riportano d'attualità l'ipotesi di sfere di influenza multilateralismo in che relativizza non il peso delle alleanze la Nuova grammatica delle relazioni internazionali sta diventando sfuggente
Washington non è certo l'unica a cercare la sua strada tutt'altro ma la pretesa di mantenere un ordine internazionale di cui America resterebbe il centro nasconde un imbarazzo che
Dovrebbe manifestarsi questa settimana proprio in occasione del del vertice organizzato da by the non
Fedele era promessa di campagna elettorale valide ma nuovamente riunito le democrazie in un vertice virtuale
Ieri oggi la prima edizione era già stata faticosa la seconda ancora di più l'intenzione lodevole il Presidente americano
Ha invitato i suoi colleghi a fornire risultati per contrastare l'argomento principale dei regimi autoritari la loro presunta efficacia in questi mesi effettivamente le democrazie hanno dimostrato di essere più agili
Del dei leader dell'asse revisioniste internazionale Cina e Russia Cina fallito sul covi della Russia e minacciata di declassamento storico per la disastrosa campagna in Ucraina tuttavia l'intenzione di Baida
Non riesce a fare sistema
Che senso ha castigare i regimi autoritari un giorno e poi cercare di corteggiarla né uno il giorno dopo come avvenuto con l'Arabia Saudita
Perché non invitare a fine marzo a Washington l'Ungheria per le sue tendenze illiberali dopo essere andato in febbraio in Polonia
Per rendere un vibrante omaggio un Paese che non ha nulla da invidiare all'Ungheria in termini di disprezzo per lo Stato di diritto
Infine
Come stigmatizzare l'invasione russa dell'Ucraina che calpesta la Carta dell'ONU senza approfittare del ventesimo anniversario dell'invasione dell'Iraq da parte degli Stati Uniti
Per presentare al mondo le dovute scuse a nome di una minima coerenza
Questi gli interrogativi che ci impari pone mettendo in discussione questa iniziativa del vertice delle
Democrazia
Che rese discussione anche da Edward Ius del Financial Times parla di imbarazzante vertice delle democrazie di by the perché sì è vero che gli Stati Uniti hanno appreso una grande lezione nel ventunesimo secolo e cioè che la democrazia non si crea sotto la minaccia delle armi
Ma detto ciò non è che con questo vertice le cose non è migliorino anche perché ci sono tutta una serie di contraddizioni che si esprimono attraverso gli inviti al primo ministro indiano al primo ministro israeliano al presidente del Messico gli obiettivi di Baj Del sono nobili ma rimane il fatto che c'è stato un cambiamento vertiginoso che giustifica il termine di recessione democratica
Quasi tre quarti della popolazione mondiale ora vive in autocrazie era
Meno di metà in un in un decennio
Fa
Siamo in conclusione e allora l'ultima segnalazione la richiamo all'Italia
Ma quanto meno segnalato un commento che uscito ieri sul Times a firma don che intorno a proposito Giorgia Meloni la sua l'unica di me di miele con l'Italia e gli italiani come primo ministro Meloni ha sorpreso i suoi critici
Ed è il leader più popolare del paese ma ci fermiamo per oggi
Da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale