Il ruolo delle imprese e delle istituzioni per la ripartenza del paese

Grazie onorevole sereno Milena
Avevano un attimo
Grazie io sono Gianni De Gennaro sono il presidente di questo istituto onorato di poter stasera ospitare questo evento e ringrazio per questo anche e non lo stato sociale sento perché è qui con l'amministratore delegato dottor macchine c'era stimolato e invitato a questa riflessione naturalmente
Mi limiterò solo a due minuti gli sarà utile perché c'è un parterre impegnativo intenso che avrà molte cose da dire molto più interessanti di quelle che potrei dire Jorma
Consentitemi innanzitutto di rivolgere un saluto affettuoso al ministro Calderoli è un saluto grazie lo merita e vi ringrazio
Avrei di farlo
Ho ho lavorato con sei con lei per sei anni
Ho avuto la fortuna di avere lei in un lavoro per me nuova è complicato un punto di riferimento certo grazie
Scusate se grazie signor ministro posso dire grazie Marina
Poi anche grazie il Sottosegretario onorevole Savino
L'onorevole Bitonci mi dispiace per l'onorevole di carte Carlo impegnato nelle votazioni non sarà qui con noi ma cioè un autorevole rappresentante del Parlamento comunque come presidente della decima Commissione
Quindi
Nel pieno dell'argomento di queste l'onorevole Figus verrà
Grazie Aurelio Regina a Cristiano Cannarsa professor Triglia con cui ho avuto anche la possibilità di interloquire con precedente lavoro quando aveva altre responsabilità
Tema credo
E non potessero essere d'attualità maggiore solo la lettura quotidiana dei giornali circa percezione esatta il quale sia l'intensità del dibattito su questa necessità in sicurezza assoluta
Gli affrontare tutti insieme una sfida importante
Le riflessioni
Che ascolteremo questa sera e che saranno frutto Grasso interventi aiuteranno un po'tutto il meglio capire
Come siamo superando i fisiologici ostacoli che ci sono sempre con la sfida porta
Mi lasciavo piccolo riferimento all'esperienza personale
Ho passato quarant'anni della mia vita lavorando nelle istituzioni
Ha avuto poi la fortuna di lavorare altre dieci nel mondo delle
No significa sono vecchie vorrei
Non significa
Ecco quindi io quando leggo da quando vivo questa necessità e questa esigenza
Di creare le condizioni migliori di una collaborazione fra le città fra le istituzioni prese vivo un'esperienza che possano preavvertito come indispensabile e necessaria
Dallo sentiva tempo e chiudo sul mio indirizzo di saluto
Con un piccolo Alberto otto è un ricordo
Nella mia vita nelle istituzioni
Un giorno perché non è solo dell'attualità di oggi l'esigenza della sicurezza sulle strade dal capo della polizia ho avuto l'esigenza di rafforzare
I presidenti
Al controllo naturalmente del traffico stradale
E mio nonno la coperta
è sempre corta
Toglie dalla parte metti dall'altra e allora ho ho fatto una riflessione
Ho detto io impiego centocinquanta uomini della polizia stradale per andare a notificare contravvenzioni
Sono forse sprecati
Quindi
Chiamai l'amministratore delegato delle Poste che all'opera per Corrado Passera
Inesistenti ma perché non lavoriamo insieme Impresa e istituzioni
Tu c'hai postini che tutti i giorni vanno a recapitare la posta io ho bisogno di salvare risorse
In aumento le pattuglie la polizia stradale tu notificare contravvenzioni è un aneddoto stupido scusatemi se lo dico ma se abbiamo questo senso di lavorare insieme per un obiettivo comune
Mettendo a disposizione di uno delle nostre risorse gli ostacoli che li superiamo quindi vi auguro buon lavoro Grassi ancora della vostra presenza che onora sicuramente al nostro istituto
Lascio la regia
Grazie presidente venuti a tutti e la ripartenza un obiettivo comune per il settore pubblico e quello privato c'è bisogno collaborazione l'economista Nouriel Rubini dice che questo un tempo condizionato da dieci mega minacce che spaventa nel percorso di ripartenza e mai c'è stata una contemporaneità di shock così forti dalla dalla sciocca energetico la stagflazione il debito pubblico e privato che cresce intelligenza artificiale che dissemina incertezza anche sul lavoro e quindi è un tempo in cui occorre collaborare necessario lo dimostra anche ripartenze gli Stati Uniti dove il pubblico lo Stato ha teso la mano all'impresa con risorse importanti parliamo subito del piano per la ripartenza con il ministro del lavoro
Marina dire del Verona invito sul podio
Però per la ripartenza non può prescindere
Ministro da parole come produttività occupazione potere d'acquisto premi
Grazie buonasera buonasera tuteli grazie al centro studi americani al suo presidente Gianni De Gennaro
Per l'invito al Presidente De Gennaro ha detto ha ricordato un nostro percorso insieme io devo dire che sono stati anni bellissimi in cui ho potuto sperimentare il valore delle nostre impresa delle nostre grandi imprese soprattutto quelle che lavorano a contatto stretto con le istituzioni su temi che sono importanti per il progresso del nostro Paese anche per la tenuta democratica
Del nostro Paese ho avuto in Gianni De Gennaro un punto di riferimento importante perché se ho potuto lavorare in serenità perché avevamo un presidente eccezionale come sto lo voglio dire ma Luigi lo sa perché
è un un giudizio che mi sono permessa di esprimerli in altre occasioni in separata sede tante volte
E ed è comunque un mi dà la possibilità di fare una riflessione con voi partendo appunto da quello che il tema della giornata del momento di approfondimento cioè il ruolo delle imprese
E delle istituzioni per la ripartenza del Paese io credo che sia importante riaffermare un principio quello che oggi non possiamo certamente pensare di
Ragionare e operare per comparti a compartimenti stagni ma invece che ci sia bisogno
Di riaffermare un concetto importante che quello
Della Grande alleanza per il Paese io in questo vedo veramente un impegno che sia un impegno complessivo di tutte quelle che sono le forze sociali istituzionali economiche produttive
Del nostro paese perché certamente le imprese sono fondamentali per creare lavorò per creare occupazione perché le aree e distribuire ricchezza
Soprattutto benessere ma anche crescita per la nostra società
Da ministro del lavoro e delle Politiche Sociali certamente io mi devo occupare di uno di quei temi che sono assolutamente fondamentali cioè quello
Di far progredire questo Paese con un riferimento fondamentale
A quello che l'aspetto principale su cui poi si basa erede e sono create le condizioni di un Paese democratico cioè il lavoro
E devo dire anche che il lavoro non si crea certamente per decreto questo credo che il l'importantissimo parterre di ospiti
Che avete oggi sia assolutamente d'accordo su questo un il lavoro non si crea per decreto ma certamente un decreto una pessima norma poco distruggerlo questo
Credo che sia altrettanto vero
E allora in un contesto certamente complicato in cui bisogna riscrivere le regole e soprattutto riscrivere anche quelli che sono e gli strumenti con cui poi si attuano le collaborazioni sia il sia annodano i fili delle collaborazioni io credo che una delle parole chiave sia la parola semplicità dobbiamo essere in grado di lavorare ragionare e applicare dei concetti semplici e che non vuol dire banali questo
è altrettanto vero noi abbiamo di fronte grandi sfide e soprattutto grandi temi da affrontare
Lei prima citava il tema della produttività quello sicuramente uno dei temi su cui ci si debba
Interrogare e soprattutto si deve anche mettere insieme in sequenza una serie di azioni perché
Noi veniamo certamente da periodi difficili da momenti in cui perfetto di una pandemia che ha stravolto il nostro modo di vivere e di lavorare di relazionarci sono venuti a mancare tanti punti di riferimento e anche quella visione tradizionale del mondo del lavoro che vedeva il lavoro diviso in blocchi o perlomeno in concetti e quello del lavoro subordinato e del lavoro autonomo per esempio
Adesso io credo che sia sempre più difficile riuscire a trovare la linea di demarcazione tra questi due Quetta queste due fattispecie di lavoro perché il lavoro è sempre più invece ibrido e soprattutto le forme di lavoro lo sono nel momento in cui
Anche in un contesto come quello del lavoro subordinato poiché si innestano tanti elementi che portano al all'autonomia ad accentuare latte all'autonomia della prestazione soprattutto anche a prestare una maggiore attenzione alla qualità
E alla quantità dei risultati e allora avremo sempre di più invece da guardare
Al nuovi modelli e soprattutto anche ad accompagnare in modo adeguato quelle che sono le transizioni in atto la sfida digitale la sfida anche della transizione economica e ecologica ci dicono
Che noi abbiamo bisogno di ricostruire grazie anche alle nostre imprese e soprattutto grazie al protagonismo dell'impresa e abbiamo bisogno
Di ricostruire anche quello che l'Atlante delle professioni e soprattutto quelli che sono in questo momento i fabbisogni formativi che stanno alla base delle nuove professionalità abbiamo detto nuove professioni abbiamo detto nuovi lavori nuove modalità di lavoro i dati credo siano importanti però debbono essere legati appunto a un concetto più ampio di produttività prima dicevo che la pandemia ci ha consegnato sicuramente un mondo diverso con anche un approccio delle persone al lavoro e alla vita di relazione che assolutamente diverso
Noi fino al due mila diciannove la parola smart working non utilizzavamo adesso è diventata una parola di come dire di uso comune conosciuta anche dei nostri bimbi che dicono mamma papà lavorano smart working prima la legge ottantuno del due mila diciassette quella che poi aveva introdotto il lavoro agile era un'esperienza che era confinata all'interno di quelle che sono erano le attività e anche per i processi di welfare aziendale delle grandi imprese che utilizzavano quello strumento per dare ai lavoratori la possibilità di conciliare meglio quelle che sono le esigenze di vita e di lavoro adesso è diventata un'esigenza che farsi che un giovane che risponde a una proposta di lavoro la prima cosa che chiede e quanti giorni di lavoro agire di smart working l'azienda garantisce perché perché è cambiato l'approccio e soprattutto è cambiata la modalità con cui noi gestiamo anche quello che sta fuori dal mondo del lavoro o dalla giornata lavorativa e su questo ovviamente bisogna costruire un sistema anche di lavoro all'interno delle aziende che tenga conto di queste situazioni perché altrimenti tanti
Rimangono fuori e non accettano quel lavoro oggi paradossalmente abbiamo una situazione per cui in Italia ci sono circa un milione di posti di lavoro disponibili e non riusciamo a trovare chi quei posti Illy
Ricerca e di accetta
E sembra veramente incredibile perché se noi guardiamo ai tassi di occupazione del nostro Paese sappiamo perfettamente che siamo nove punti percentuali sotto quella che è la media europea anche se i dati dell'occupazione invece stanno
Restituendo città Inoue
Mary comunque che sono certamente confortanti perché il tasso di disoccupazione invece è il più basso di sempre mettere insieme tutte queste situazioni in queste condizioni
Ci porta a dire che noi dobbiamo fare sicura delle scelte di campo e degli investimenti importanti
Certamente anche un investimento in termini di recupero della produttività nove miliardi di ore di cassa integrazione Bergé iniziale pagate durante la pandemia per il mondo dell'impresa e vuol dire
Nove miliardi di ore di lavoro in meno questo credo che sia poi il costo sociale e più rilevante
E
In termini di ricaduta sul mondo del lavoro
Allora ecco che ripartire vuol dire ridefinire certamente il sistema di regole ridefinire quello che il rapporto tra istituzioni prese
Individuare anche quelle che sono le direttrici nell'ambito di un piano nazionale di riprese di resilienza che ha un ruolo importantissimo che lo ha per quanto riguarda anche il ministero del lavoro
E delle politiche sociali che gestisce tutta la partita
Della garanzia occupabilità laboratori e quindi la nostra capacità di portare dalla condizione di non lavoro alla condizione lavorativa
Chi oggi è in una condizione diversa ma soprattutto ci impone di riguardare di guardare i nuovi modelli ci impone di guardare i fabbisogni dell'impresa in termini di nuove professionalità
E di formazione per quelle
Nuove professionalità io vedo un concertazione anche una condivisione di percorsi che passi però dal guardare e soprattutto dall'ascoltare quelle che sono le esigenze reali del mondo produttivo altrimenti continueremo a dalla ad alimentare una gigantesca bolla
Soprattutto di aspettative poiché non possono essere premiata nel momento in cui rispondiamo a situazioni complesse con operazioni banali cioè quella per esempio di investire su una formazione catalogo che non risponde a quelle che sono oggi invece le richieste che ci vengono dal mondo produttivo abbiamo bisogno certamente anche di investire sulla qualità dei salari e della retribuzione ma io in questo vi dico che la mia posizione quella
Di salvaguardare
Il valore della contrattazione collettiva nazionale di lavoro e ancor di più di Vale
Di salvaguardare il valore della contrattazione di secondo livello quella piena e territoriale di prossimità
Che è anche quella che consente laddove possibile di
Poter anche dimensionare il salario sulla base di quella che è la qualità e il costo della vita dei territori quella è veramente l'occasione certamente come governo mi dobbiamo fare la nostra parte
Che quella di fare in modo che quello che ci dicono gli imprenditori poi si traduca in norma cioè ridurre l'incidenza del costo del lavoro del cuneo fiscale e contributivo
Sapete che alcuni interventi ne abbiamo fatti in manovra di bilancio altro ci siamo impegnati a farlo il per come programma di legislatura portando a una riduzione di cinque punti percentuali proprio il cuneo fiscale e contributivo ma non è sufficiente questo
E soffice e e necessario investire anche sulla detassazione dei premi di risultato dei premi di produttività di tutto ciò che viene anche dalla
Applicazione dei contratti in modo puntuale e rigoroso e soprattutto investire sulla buona contrattazione per contrastare invece quei contratti che hanno sotto sono sottoscritti con condizioni
Non accettabili credo che
Si debba guardare anche con molta con molta attenzione al tema formazione soprattutto al modo in cui la formazione legata al percorso scolastico universitario poi consente la transizione verso il lavoro
In quello io vedo veramente un impegno legato anche alla valorizzazione delle nostre filiere dei nostri distretti produttivi delle reti di più di di pre produttive perché è importante ovviamente tener conto anche di quelle che sono le sollecitazioni territoriali
Quando parliamo parliamo sempre di politiche attive per il lavoro Point un mio amico le definisce politiche proattiva del perché ci si dovrebbe attivare per far sì che il lavoro è soprattutto il lavoro buono quello che produce ricchezza e anche con aumento dei consumi possa diventare patrimonio di tutti
E soprattutto che ha il sistema di tutele che sono proprio del mondo del lavoro poi diventi un sistema di tutela che
Raccoglie e a braccia tutte le componenti del mondo del lavoro il lavoro subordinato i lavoratori non molto uno lì
Per dire che noi abbiamo bisogno di sostenere l'impresa abbiamo bisogno di sostenere il lavoro autonomo anche perché e dalle impresa dal lavoro un tono mo'che nasce il lavoro subordinato e non viceversa
E questo deve essere un impegno di tutti quanti noi è sicuramente un impegno del governo è un impegno
Mio anche nel ridisegnare e quelli che sono gli strumenti di sostegno e di accompagnamento di quelle fasce della nostra popolazione che si trovano in condizione di disagio sociale
E di Fikri difficoltà sapete che il ministero del lavoro anche
è anche il ministero delle politiche sociali questo vuol dire dover guardare al nuovo modello alla nuova misura di inclusione attiva facendosi che da un lato vengano sostenuti i soggetti fragili e in difficoltà
Dall'altro non si tolgano prospettive di lavoro o per lo meno non si allontani dal mondo del lavoro con iniziative sbagliate chi invece e nelle condizioni con un giusto accompagnamento con finalmente un buon incrocio tra domanda e offerta di lavoro che coinvolga tutti i settori
Tori e soprattutto tutti i soggetti che fanno parte del mercato del lavoro a pieno titolo
Chi può lavorare deve essere messo nelle condizioni di farlo che non vuol dire che lo stato del porta del creare e deve portare un posto di lavoro a tutti ma deve mettere nelle condizioni tutti di poter invece esprimere i propri talenti all'interno di quelli che sono percorsi lavorativi che si traducano in crescita per le nostre imprese e soprattutto in crescita per la nostra società
L'ho fatta lunga ma ci tenevo grazie veramente buona serata
Alla sua
Allora siamo votanti basta basta guardarci quindi ci diamo dei tempi ristretti ma chiari tre minuti e mezzo quattro a testa per per interventi doveva fare due giri attiniche ricordo che Presidente Cossiga nel novantuno fece un discorso di fine anno di tre minuti quindi insomma si si può fare si può fare
Ma
L'onorevole Sandra Savino sottosegretaria al Mef le risorse ci sono opportunità pure il PM RR
Forse è quella principale ma negli ultimi giorni in realtà lo sappiamo da tempo questo Paese manca manca una capacità esecutiva molto spesso
Forse colpa della burocrazia ma non solo quali sono i rischi quali opportunità
Così mi sentite
Ma allora innanzitutto cominciare bene anche innanzitutto ringrazio per l'invito per l'opportunità che mi date partecipare a questa interessantissima
Convention allora credo che innanzitutto dovremmo togliere il campo sgombra il campo da polemiche e che non hanno senso in questo momento perché leggo
Di palleggiamento di responsabilità di qua o di là ecco credo non siamo nelle condizioni adesso di andare a palleggiare chi ha colpa che dove sono le colpe dove stanno il torto prestano le ragioni perché abbiamo una necessità evidentemente di procedere speditamente
Su alcune direttive che dovrebbero portare questo Paese fuori dalla siamo dalla dalla crisi post pandemica innanzitutto allora è evidente che il PM per una opportunità unica per il nostro Paese sia per quanto riguarda attualmente un ampliamento delle infrastrutture
Per quel che riguarda la transizione ecologica e naturalmente anche la digitalizzazione inclusione sociale
Quindi questo è un percorso che
Non vogliamo assolutamente non sottovalutare e anzi cercare di potenziare perché ci sono solo che quaranta miliardi che vanno spartiti tra i comuni e questo è un tema che mi è particolarmente caro anche perché in questo momento o anche un ruolo da assessore comunale nel mio comune del Comune di Trieste quindi evidentemente vivo in prima persona questa questa condizione
Quindi credo che innanzitutto ci debba essere un rafforzamento sfruttamento delle strutture che riguarda che riguardano i Comuni che riguardano i comuni e che soprattutto riguardano anche le Province
Che devono essere quell'ente intermedio in grado proprio di evitare dispersioni sia di di forza lavoro anche di risorse rispetto ad alcune come dire
Enti intermedi che mi lasciano spesso perplessa quindi è chiaro che la necessità è quella di rafforzare in qualche modo non abbiamo chiesto io in modo particolare mi sono espressa rispetto a poter potenziare soprattutto le strutture
Amministrative credo non non non dovrebbe essere troppo difficile dotare i Comuni le Province in modo particolare le Province di Esperti di di ingegneri piuttosto che di
Architetti o quant'altro in grado di mettere in piedi proprio poi di porre al all'attenzione di amministrazione quelli che sono i progetti che riguardano proprio pianeta
Massimo Bitonci sottosegretario ministero delle imprese del made in Italy i tassi sono alti benzene un bisogno di liquidità come si fa a garantirlo
Intanto grazie per l'invito buona serata non a tutti
Io penso che uno dei temi centrali sia quello che sta facendo sia al ministero dell'economia sia al nostro ministero con la nuova denominazione mi stavo dall'impresa del made in Italy
Ci sono due importanti riforme che vanno non a caso in parallelo anche la riforma fiscale ma anche la riforma degli incentivi io perché dico questo perché sono due riforme che vanno in parallelo perché gli incentivi possono essere di carattere fiscale come in credito d'imposta possono essere i contributi ovviamente di carattere di di diretto possono essere incentivi automatici e semiautomatici e quindi l'incentivazione può essere attraverso un sistema fiscale che va completamente riformato ma la bossa
Illa il disegno di legge delega lo lo conoscete bene poi sarà ovviamente fa però il percorso parlamentare quindi magari sarà integrato anche con il contributo dei parlamentari
Che lo trovo più vicino e ve lo dico per ma un po'per senso di polemica qualcuno ha detto che la continuazione di quella del Governo la fotocopia del Governo precedente
Io io invece siccome ero ero e nel primo governo insieme al già ministro Giovanni Tria e molto più vicino a quello che facemmo a suo tempo dove dove Maurizio Leo
Era faceva parte dello staff questa la realtà cui di quel percorso comincio acqua a quel tempo e poi si vede no perché quando si parla dei regimi flette i regimi cedolari quando si parla degli strumenti deflattivi del contenzioso la pace fiscale abbiamo fatto a a suo tempo dalla tregua fiscale
E del taglio quindi all'inizio delle Kouili quote ti ricordi che ne parlavamo a suo tempo letti famose tre aliquote della la no tax area cioè di portare l'esenzione per tutte le tipologie ministro calderone tutte le tipologie di reddito no cioè lavoro dipendente autonomo come come dicevi tu prima no cioè che questa differenza tra lavoro autonomo e dipendente di vetri credo molto sottile no c'è poco da fare quindi anche la famosa detrazione da lavoro dipendente autonomo e per le pensioni deve essere equiparata e c'è all'interno
Della riforma ma perché parlo degli incentivi che per esempio sulla dopo ne parla in maniera molto più approfondite del mio collega Buscaroli cui molte proposte di legge l'abbiamo scritta assieme sono state anche fortunatamente recepite perché esempio sul tema
Dell'IRES la proposta che ritengo insomma estremamente positiva e quella per esempio vi spiego come funziona dal ventiquattro per cento dell'IRES si passerebbe il quindici per cento nel caso in cui l'azienda decide di non distribuire i dividendi e gli utili ai propri soci mai l'investe in che cosa ecco l'import
The in che cosa e il parallelismo con il sistema degli incentivi di ricerca e sviluppo digitalizzazione transizione ecologica occupazione
Quindi i temi che ci sono anche nel disegno di legge delega incentivi sono gli stessi Duemila incentivi pensate ci son due mila e gentili
Di cui due terzi sono di carattere regionale e un terzo di carattere statale abbiamo fatto io metto un monitoraggio prima e ci sono alcuni incentivi che hanno portato effettivamente a ricerca sviluppo
Digitalizzazione quelli che sono gli alibi gli obiettivi della politica della politica
Per le imprese che deve fare il governo Amati assolutamente no quindi la semplificazione la riduzione della del numero degli incentivi incentivi quindi di carattere puntuale incentivi che soprattutto siano semplici e siano nel momento in cui un'azienda lo richiede ci sia una certificazione e una verifica preventiva perché quello è il tema non può arrivare l'Agenzia delle Entrate dopo quattro cinque anni
Il funzionario che fa la verifica dice questa non è ricerca sviluppo questa non è formazione ecco un altro tema fondamentale che c'è in tutte e due
Il sistema incentivante la formazione quindi ripristino la formazione e quattro punto zero
Il tema della del degli istituti dei nuovi istituti tecnici con la riforma che abbiamo fatto l'anno scorso Academy
ITS quindi ma una riformare che ma viaggia su due binari per arrivare però allo stesso allo stesso risultato che è la revisione di sistema incentivante che abbiamo visto quanto è stato fondamentale soprattutto nei periodi di crisi la grave crisi pandemica e nei momenti di ripresa economica un po'sbuccia andando vero diciamo sempre ministro perché insomma uno rimane come detto primo rimaste ministro Alemanno queste un poco quello quello che che si diceva anche a suo tempo i vincoli euro paesi sono serviti ma molti economisti hanno capito che invece durante la pandemia
Le misure anticicliche l'immissione di nel sistema di incentivi di liquidità affatto uscire dalla crisi e quindi che molte volte i parametri troppo stretti vincoli rigidi che portano solamente
Ha periodo di crisi economica empatici tema della revisione del Patto di stabilità e crescita in Europa
Alberto Luigi bus Meoli eccetera decima Commissione alla Camera ma anche responsabile fisco della lega parlava già della la riforma fiscale il segretario Bitonci quali sono gli obiettivi si parla anche di un riordino delle detrazioni
Sì allora
Intanto grazie per l'invito saluto il ministro sottosegretari qui presenti
E
La cosa importante
è che
Noi dopo cinquant'anni
E dopo che
Ottocento leggi si sono sovrapposte dal punto di vista fiscale
Diciamo finalmente finalmente cerchiamo di mettere
Un punto fermo che è quello
Di semplificare il sistema fiscale
Che in base allo studio dalla Banca mondiale di Price Waterhouse per cento ventottesimo Paese al mondo in quanto a semplicità
Quindi uno dei peggiori e questo incide notevolmente su due aspetti uno che respingente rispetto agli investimenti esteri
I nomi non ce lo possiamo permettere non abbiamo bisogno di investimenti esteri
Due che genera costi abnormi
Al sistema dell'impresa
La complicazioni fiscale e di fatto una tassa occulta
E noi questo non possiamo permetterlo
Perché perché dobbiamo affrontare infrazione il costo delle materie prime la difficoltà di reperimento delle materie prime
L'aumento dei tassi di interesse quindi
Non possiamo più permetterci uno Stato burocratico è uno Stato
Pesante dal punto di vista della complicazione e della complicazione in particolare del fisco quindi le linee guida di questa delega per la riforma fiscale che come diceva il sottosegretario Bitonci recepisce molti progetti della Lega molti progetti di legge della Lega
Particolare del sottosegretario Bitonci e del sottoscritto
Sono proprio indirizzati alla semplificazione fiscale alla riduzione della pressione fiscale
E alle riequilibrio nel rapporto fisco cittadino che in questo momento è assolutamente squilibrato a favore del fisco basti pensare che se uno ha delle difficoltà economiche e questo può può capitare nell'ambito di un'impresa in qualsiasi momento della vita
Personale o dell'impresa e uno rischia delle sanzioni
Voglio immaginare fare degli esempi per esempio c'è uno a difficoltà a pagare l'IVA
Non paga l'Iva ma la dichiarata rischia delle sanzioni che onorò OPA sono del venti per cento visto che ci riferiamo sempre l'Europa qui noi rischiamo di sanzioni che arrivano fino al novanta per cento e che ammazzano l'impresa in certi casi
Che trattano chi ha difficoltà economiche esattamente come un pericoloso evasore allora
Quali al di là della riforma fiscale che seguiremo che è già stata scritta molto bene quindi sarà fortunatamente poco emendata ovviamente blindata dalle tre minoranze perché questo è anche un Paese il paese del campanile paese della non onestà intellettuale per cui Nm se è una roba è fatta dalla da diciamo l'avversario oppure è un politico negativo a prescindere e e difficilmente si entra nel merito
Però noi abbiamo bisogno in questo Paese ha bisogno di semplicità quindi la nuova la il nuovo
Legge sugli appalti dice Salvini è molto importante
La delega per la riforma fiscale quello di cui diceva sottosegretario Bitonci la legge sugli incentivi molto importante
Ma questo Paese ha bisogno di ragionare non più per straordinarietà o per contingenze abbisogni ragionare a medio lungo termine i soprattutto ha bisogno di buoni leggi buone leggi vuol dire leggi scritte bene
Perché abbiamo visto come un buon intendimento la cessione del credito lo sconto il fattura neanche su superbonus possono tradursi in un rischio enorme per imprese e famiglie e per il bilancio dello Stato sia la legge è scritta male noi dobbiamo guardare al futuro e con leggi che devono essere scritte assolutamente bene grazie
Allora
Moro macchinoso delegato di Accenture
Secondo Italia secondo la sua prospettiva la relazione
Le ha una visuale sulla pubblica amministrazione vettori privati faremo di ripartenza ma da dove partiamo e dovessimo arrivare intanto grazie
Grazie a tutti è un piacere essere qui a condividere alcune riflessioni insieme ascoltavo con molto interesse gli gli interventi fatti dal dal ministro dai altri membri del di questo
Di questo incontro e i temi legati alla produttività la qualità alla semplificazione qui son tutti i temi che troviamo e vediamo che le aziende con cui lavoriamo stanno affrontando con con determinazione noi
Io rappresento un'azienda che in Italia oltre venti mila dipendenti abbiamo la fortuna di assumere quattro Milano europea neolaureati all'anno
E quindi facciamo un po'da osservatorio chiamo l'osservatorio a livello locale a livello globale
E ha è stato detto e questo è un momento di profonda trasformazione
Abbiamo accennato ai temi del il copy che ha cambiato completamente tutti i parametri temi della guerra che stacca rilanciando un po'tutti i vari settori tema della crisi energetica e costato citato poco il tema della tecnologia le tecnologie stanno maturando in maniera incredibile
In questi giorni sta riflettendo sugli impatti che avrà l'intelligenza artificiale che per noi rappresenta un momento di discontinuità enorme
Quindi nel momento in cui pian piano quella regolamentata anche questa produrrà effetti importanti nel modo di di lavorare nel modo di gestire i diversi mestieri nel modo di produrre quindi e questo momento di profondo cambiamento vediamo però molta volontà da parte delle aziende le aziende private da parte del dei settori pubblici è una forte volontà di cambiare e penso che sopra c'è nato il PNR rappresenta un alleato molto importante rappresenta un alleato in fondamentale e vitale in questo momento in trasformazione
E io recentemente in un altro convegno avevo detto che la R più critica non è non è presente nelle due R la R più critiche quella della realizzabilità
Cioè ovviamente e compresso realizzare trasformazioni noi usiamo in questo momento il termine la trasformazione compressa perché tutto deve accadere in maniera più veloce
La sfida quella velocità
E quindi per la l'ho toccato il ministro argomento bisogna fare sistema bisogna fare reti bisogna cercare di aggregarsi noi così per come azienda siamo un'azienda privata ma noi da oltre due tre anni
Facciamo delle cose che erano impensabili rispetto al passato cioè noi lavoriamo insieme a quelli che sono stati per anni nostri competitor perché ormai la sfida è talmente grande che nessuno può realizzare determinati cambiamenti da soli quindi lavoriamo insieme ad altri competitori insieme
Per di uscire velocemente a trasformare una pubblica amministrazione da un punto di vista delle piattaforme digitali Volver e modernizzare le piattaforme delle aziende private aiutare le aziende del made in Italia
Essere più efficaci dei loro programmi digitali per supportare al l'esportazione quindi questo momento di profonda necessità di fare sistema fare network fare squadra
Ecco ivi tanti temi sociali toccati quello che ci preme particolarmente mi interessa citare il tema delle competenze noi pensiamo che ci sia ancora molto da fare
è stato fatto una noi lavoriamo moltissimo con l'università quotidianamente abbiamo incontri con i del sitar favoriamo la formazione sia di norme ora reati che collaboriamo anche il re skilling di persone più mature
Ecco c'è molto da fare sullo sviluppo delle competenze prima sotto accennato che c'è questo gap che continuerà purtroppo a crescere non abbiamo ancora trovato un momento di inversione di tendenza perché c'è ancora molto che potrà alle competenze che saranno necessarie
Nei prossimi cinque dieci anni e quelle che in questo momento sistema producono bucce
E ovviamente sappiamo tutti che la competitività di una nazione si baserà fortemente sulla capacità di allineare queste competenze quindi più rapidità sopra citato che sparano diversi interventi sia sull'università che sulle sulle scuole secondarie però comunque c'è un'ampia esigenza che avvertiamo supportiamo molto università in queste in questa transizione questo cambiamento
Ma questa è l'aria che ci preoccupa un po'di più perché e su cui vorremmo contribuire lavorare perché effettivamente rappresenterà la una delle principali leve di di di possibile miglioramento Della competitività nei prossimi anni quindi
Speriamo in una forte recupero e incoraggiamo tantissimo a focalizzare le aziende investire sulla formazione sui talenti
Perché questo potrà essere ripeto una delle principali leve di di competitività nei prossimi anni
Grazie
Vorrei regina delegato di Confindustria per l'Energia un anno fa parlavamo direzione aumenti eravamo terrorizzati giustamente per lo scenario a uno di fronte poi però il paese con una
Attività davvero di sistema con le sue principali aziende con il Governo è riuscito a diversificare superare quasi di fatto la dipendenza da Russia ad iniziare l'opera sui rigassificatori ha dimostrato che a volte può ribaltare un paradigma
E però poi ora proprio in questo momento c'è bisogno di di programmare si sta facendo
Sì buona sera a tutti che un saluto saluto anch'io il rappresentante del governo delle istituzioni i colleghi che sono in questo paniere naturalmente il ministro Calderone in primis
Se se ha senso parlare di rapporto tra istituzioni e imprese io credo che uno diciamo degli esempi di massima sintesi sia proprio la politica energetica
Perché non ci può essere politica energetica di un Paese di un continente nello specifico senza un raccordo fortissimo tra il mondo delle istituzioni nazionali e comunitarie anche in primis
Ma anche a livello più territoriale regionale immaginiamo solamente lo sviluppo delle rinnovabili il ruolo che hanno gli enti locali diciamo rispetto ha agli obiettivi che ci diamo di sviluppo delle fonti rinnovabili
E e in un momento particolarmente complesso con quello che citava macchine diciamo dalla
La complessità dove non solo i singoli diciamo comparti ma i singoli Paesi fanno fatica a immaginare una trasformazione così profonde e così radicale da soli
E davanti a a dei macro sistemi che viviamo cioè immaginare una contrapposizione tra i tra l'istituzione il legislatore il sistema delle imprese significa come dire non solo danneggiarci ma immaginare un mondo che non esiste
Però questa assioma così banale
Lo sottolineo perché banale non lo è
E noi abbiamo vissuto fino adesso non ma soprattutto da parte delle istituzioni comunitarie
E stiamo ancora vivendo per alcuni aspetti una contrapposizione forte dove il sistema delle imprese rispetto alla politica energetica nella transizione ecologico è stato visto più nei o meglio le imprese sono stati vista come la causa e non la soluzione del problema quando non possiamo mai i pensare immaginare che una vera transizione la facciamo senza le imprese senza il ruolo delle imprese ecco lei citava il tema della diversificazione degli approvvigionamenti senza il grande ruolo
Che hanno avuto alcune concessionarie nello specifico senza ruolo di alcuni grandi sistemi non avremmo dico risolto ma insomma
Non saremmo venuti incontro alle enormi emergenze colleghi davanti alle quali ci siamo trovate
E non avremmo potuto programmare diciamo un futuro diverso da quello che vivevamo in precedenza sottolinea questo aspetto perché
Noi ci troviamo non solo davanti una sfida tecnologica veramente significativa abbiamo ci troviamo davanti a una sfida che non ha pari dal punto di vista degli investimenti che dovremmo scaricare attenta che sono anche delle enormi opportunità Confindustria
Qualche giorno fa ha presentato al governo nella nella figura di dei ministri Urso
Pichetto Fratin egli è fitto una roba che diciamo uno studio che sarebbe stato dove sarebbe stata la premessa da parte della Commissione europea apre il fit for fitti faida
Cioè l'impatto economico per il nostro sistema paese
Di quella diciamo del fit for fit ti fai ma cioè in Bagini amo che cosa significano
Un sette di norme rispetto alla situazione italiana beh quello studio evidenzia abbiamo realizzato assieme al ressa che nell'organismo di studio di ricerca del governo italiano del del gruppo GS e quindi diciamo deputato poi a scrivere i fondamentali del nuovo tecnica
Quello studio ci dice che noi da qui al due mila trenta dovremo investire
Per raggiungere gli Obiettivi decarbonizzazione oltre mille e cento miliardi
Nel mille cento miliardi diciamo rispetto ai quali i sessanta pur previsti nel PNR costituiscono il quattro per cento tutto il resto diciamo che
Un piano di investimenti totalmente a carico del Paese quindi delle famiglie ed è e delle imprese
Immaginate centoquaranta miliardi l'anno non lo stimi stesso periodo in cui le famiglie italiane hanno pagato di più l'energia hanno dovuto affrontare difficoltà del compito stanno affrontando naturalmente il tema del
Del caro mutui
Delle implicazioni di tassi d'interesse ecco in un momento come questo diciamo abbiamo diciamo non una spada di grande un'opportunità certamente da parte per un piano oggettivamente coraggioso ecco in questo diciamo con testo come
Immaginare diciamo di far viaggiare assieme
Le di le due grandi direttrici sulle quali fondare
In questo caso un piano di politica energetica cioè il piano delle istituzioni e il Piano delle imprese visto che il tema della nostra riflessione e naturalmente fondamentale io diciamo do il benvenuto al governo lo sentivo anche nelle parole del ministro calderone della grande disponibilità che ha manifestato sin da subito anche il presidente Meloni in una forma di dialogo ma una forma di dialogo che dobbiamo incrementare dobbiamo affrontare di passo in passo perché solo andando di passo passo insieme noi possiamo costruire certamente e tradurre questa mole di investimenti in un grande piano di opportunità
Io uso trenta secondi del mio tempo anche per intervenire su un tema di sollecitato da Macchi
Che il tema delle competenze che sono fondamentali ma mi collego anche quello che diceva il ministro Calderone cambio velocemente cappello prendo quello di presidente del più grande fondo interprofessionale per la formazione finanziata che Fondimpresa Fondimpresa
E il fondo delle parti sociali di Confindustria dei tre delle maggiori maggiori fuori organizzazioni sindacali rappresenta oltre duecentodieci mila imprese e cinque milioni di lavoratori quindi diciamo uno spaccato dell'economia
Italiane importante lo dico perché rispetto al tema del dialogo
Con il governo sia precedente ma anche soprattutto con quello attuale abbiamo creato quelle forme di dialogo forte tra stato per esempio sulle politiche attive ne abbiamo fatto
Una sperimentazione sul tema delle politiche attive semplice ecco perché la semplicità ritorna anche nel cioè noi dobbiamo adattare cose che sono fattibili semplici utilizzando tutto il meglio che ne abbiamo perché questa dei fondi interprofessionali è stato una grande invenzione
Diciamo di vent'anni fa poco sviluppata poco in gabbia
Perché invece sono una cerniera fondamentale tra il mondo privato e l'istituzione perché guardano al mondo privato hanno una gestione privata ma sono gestiscono danaro pubblico e quindi hanno l'attenzione di gestire danaro pubblico ben sulle politiche attive ne abbiamo fatto un bando sperimentando uscito perché naturalmente in tutti questi anni ci siamo gonfiati
Naturalmente di politiche che richiamavano
Come sapete il tema dei Navigator no cioè questo grande ruolo che hanno svolto in Italia queste persone che è un grande dedizione si sono dedicate che ci sono costate quattrocento mila euro per creare un posto di lavoro
Quattrocento mila euro
Ebbe noi con un bando semplice che era un bando che diceva essenzialmente per lo traduco per i non addetti ai lavori io appena azienda che hai bisogno diciamo di un lavoratore così formato ti pago la formazione a condizione che tu questo lavoratore lo assumiamo tempo indeterminato ben il proprio via che con due milioni e quattrocento mila euro
Era un bando sperimentale il fondo investe quattrocento milioni l'anno di formazione con due milioni e quattrocento mila euro abbiamo creato trecento posti di lavoro a tempo indeterminato costo di investimento sei mila e settecento euro
Un aspetto voglio dire uno strumento semplice di di che abbiamo come dire
Col quale abbiamo lavorato direttamente come il Governo e con questo per esempio ci sono tante altre iniziative come quello del ruolo dei fondi
Nello sviluppo del fondo nuove competenze
Nella nel su anche sui disoccupati stiamo lavorando a un progetto in Comune ecco ci sono tante cose che possiamo fare la sintesi è dobbiamo lavorare perché gli obiettivi davanti a noi sono complessi
E solo trovando una forma più integrata di visione comune che riconoscendo e rispettando
L'istituzione da una parte ma anche ruolo delle imprese per questo Paese noi davvero quella di partenza la facciamo
E questo è l'esempio concreto di di come si possano condividere uno Audi se no che Cannarsa lei se delegato di di Consip fa un po'da cerniera tra tra il pubblico e il privato che cosa si può mediare qual è il ruolo di Consip piccola consigliere d'ordine siamo vicini alle prime giuridico dopo lei toccando ad Oria
Santos Ministro Salute sottosegretario e ringrazio tutti per per l'invito
Cercano di dare soprattutto dei numeri e degli spunti allora che con sé Poggi nel due mila ventidue era consentito alla pubblica amministrazione di spendere
Attraverso i contratti di Consip ventiquattro virgola quattro miliardi di euro quindi attraverso i nostri contratti ventiquattro miliardi sono andati dal dalle istituzioni dalla pubblica amministrazione alle imprese
Quindi hanno creato lavoro ventiquattro miliardi dividendo e tra beni e servizi più o meno abbiamo valutato centoventi mila posti di lavoro per il due mila ventidue abbiamo occupato centoventi mila persone delle impresa
Ventiquattro miliardi in tanti settori quindi energia trasporti e mobilità sostenibile sanità ai siti
In questo momento oggi abbiamo diciotto miliardi di contratti disponibili per essere utilizzati dalla pubblica amministrazione per realizzare progetti quindi questo parliamo i ventiquattro era ieri due mila ventidue i diciotto miliardi sono i contratti disponibili oggi
Di cui nove miliardi circa quindi circa il cinquanta per cento nel settore della digitalizzazione sapete come oggi la digitalizzazione in tutti gli ambiti
Della pubblica amministrazione sia uno dei driver fondamentali è una la missione uno del Pnr R e la digitalizzazione qual cioè la trasformazione la transizione ecologica poi c'è la parte della sanità insomma ci sono delle missioni e noi abbiamo nell'ambito del PM RR per dare altri numeri
Ad oggi fatto quarantotto gare per quindici miliardi di euro e ne abbiamo aggiudicate quarantuno
Per dove per circa tredici miliardi di euro
Quindi sostanzialmente non fa cosa facciamo contratti per consentire alla pubblica amministrazione e quindi la cerniera i contratti sono la cerniera tra la pubblica amministrazione delle imprese
Questa cerniera devo dire sta funzionando perché
Riusciamo a mettere in campo nuovi contratti
In praticamente di pari entità di quelli che vengono utilizzati quindi sostanzialmente c'è sempre uno stock di contratti disponibili per i progetti pari a diciamo circa venti miliardi di euro che è una è una dimensione piuttosto rilevante se pensate ai progetti diciamo in corso
Ovviamente ci si ci confrontiamo anche in questo momento con nuovo codice dei contratti siamo abbiamo siamo diciamo anche soddisfatti perché devo dire che è un codice che
Uno degli elementi fondamentali di questo codice l'inversione procedimentale che non sto qui a raccontarmi cosa ma comunque semplifica molto la procedura di una gara ne riduce i tempi in maniera sostanziale prima legare qualche anno fa duravano un anno e mezzo mediamente adesso in quattro cinque mesi si fa una gara complessa ne abbiamo fatte nella digitalizzazione
Una gara grande gara per la digitalizzazione due mila ventidue di tre miliardi e tre è stata fatta in cinque mesi
Macchi prima dice una cosa interessante oggi non siamo riusciti anche a coinvolge più imperiese insieme quindi a sfruttare la competizione
E anche la diversità tra le imprese di valori diversi che ciascuna impresa porta in un progetto Hill obiettiva sempre il Progetto da Pubblica amministrazione deve fare progetti e le imperiese aiutano a realizzarli e noi siamo in mezzo a questo diciamo meccanismo attraverso i nostri contratti
L'elemento interessante che oggi attraverso degli una nuova modalità di contratti che abbiamo introdotto nelle propone il corso del ventuno ventidue che sono gli accordi quadro molti aggiudicatario non mettiamo insieme più in prese
Sud dei su degli ambiti diciamo merceologici ad esempio la la l'information technology
In maniera tale che le imprese anche perché c'è carenza di personale per cui c'è oggi le imprese se noi facciamo progetti per cento miliardi dobbiamo avere risorse per cento miliardi opere materiali ad avere manodopera dobbiamo avere capisce capacità di pianificazione di progettazione
Quindi ci siamo anche diciamo ingegnato in questo senso cioè abbiamo cercato di mettere insieme la capacità di più in prese facendo gli accordi dove non c'è una giudicataria ma ci sono più aggiudicatari che il che cooperano insieme
Per il raggiungimento dell'obiettivo di quello specifico contratto ad esempio nella nell'information technology
Tutta la transizione digitale passa attraverso i nostri contratti data Management parliamo oggi molto di privacy
Di tutela diciamo quindi di uno dei dei dei beni più importanti che abbiamo che sono i nostri dati e quindi anche da quel fronte su quel fronte diciamo
Ci stiamo muovendo è uno degli elementi anche importante nell'ambito della transizione digitale però ecco la cosa che a cui tengo particolarmente e quella di valorizzare la capacità progettuale della pubblica amministrazione attraverso buoni contratti e attraverso in prese ben selezionate che consente una pubblica di amministrazioni realizzare quei progetti questo in in particolare anche il PNR grazie
Presso altri competiamo con lei questo quadro ed è anche una certa esperienza dell'Oriente no
La ripartenza non deve forse tener conto di fattori di rischio globali che possono scatenare dei nuovi i cigni neri Taiwan la competizione tecnologica l'intelligenza artificiale uno studio con un sax dice che sono a rischio trecento milioni così lavoro nei prossimi anni come si fa
La competizione tecnologica
Noi abbiamo bisogno di cooperazione tecnologica non di competizione tecnologica
A meno che intendiamo la prova competizione nel senso positivo di concorrenza di stimolo a far meglio
Ne siamo usciti dalla crisi pandemica
Con almeno tre grandi problemi globali
Uno
Come regolare la massa di liquidità creata dalle politiche monetarie ultras permissive in tutto il mondo
Secondo con uscire
La massa di debiti accumulati per gli stati e dalle imprese e alimentati anche dalla massa di liquidità terzo
Come ricostituire le catene produttive globali
Bene
A differenza di quanto si fece dopo la crisi del due mila otto
In cui ci fu una cooperazione globale tra le grandi economie troppo troppa Stati che Stati Uniti e Cina questa cooperazione questo coordinamento non c'è stato
La politica monetaria americane partita con la Federal reserve abbia avuto l'inflazione perché anche perché non c'è stata
Questo tipo di cooperazione invece di mettersi intorno a un tavolo e vedere come fluidificare il fare accordi commerciali anche in campo energetico la prima risposta è stata girare il mondo e fra i nuovi accordi aveva cominciato a parlare
Difensore chi frammentazione The mercati questo è uno dei grossi problemi che si mette possono metterci in crisi e che impediscono e hanno alimentato anche l'inflazione l'altro punto che bisogna riflettere ne parliamo seppi transizioni transizione ecologica ma questo significa che noi dobbiamo inseguire perché lo facciamo
Facciamo per inseguire dei beni pubblici globali il contrasto Accame centri i beni pubblici globali sono anche la salute pubblica globale
Ma questo richiede una risposta globale come tutti sappiamo e cooperazione
Il fatto e che per produrre i beni pubblici globali da cui dipende l'umanità e anche le crisi di cui parla ha citato prima
Il l'economista Rubini e il quale non è certo un ottimista lui e la sua specialità e annunciare crisi praticamente sino al sette marzo no oggetto però sedusse uno annuncia Crisci
Sempre prima o poi una crisi arriva e dice ciò azzeccato ma insomma questo ha fatto c'è però ecco la questione che beni pubblici globali che ne stiamo inserendo nei ritmi di transito petizioni qui parliamo richiedono produrre beni privati
Per la tentazione ecologica voglio produrre del macchine elettriche che sono beni privati e quindi sanno sul mercato e quindi crea problemi di competizione tra Paesi alla noia dalla parte diciamo
Campo energetico dobbiamo avere rinnovabili benissimo però stiamo attenti a non fare il gioco dei cinesi perché lo fanno i pannelli solari negli Stati Uniti e diciamo che dobbiamo essere contenti di un programma di investimenti di sostegno la trasformazione industriale negli Stati Uniti tra loro ci mettono a parte protezionistica
E allora cioè in Europa mi ci arrabbiamo e cerchiamo di rispondere e poi diciamo poiché per tutto questo
Serve la cooperazione tecnologica perché questa porta progresso tecnologico nella crescita per tutto il mondo
Trent'anni di crescita
Senza inflazione abbia avuto con cooperazione e non con il contrasto e con lo scontro e benissimo allora attenzione c'è il problema dei dei chips
Di semiconduttori alla facciamo la guerra tecnologica perché proprio sui DAR da noi e impedire che gli atti che vengano venduti agli altri ecco questo è le la situazione ne vogliamo inseguire dei beni pubblici globali per il progresso generale la crescita globale facendoci la guerra per non funziona
Semplicemente
Insomma
Fresco deciderlo noi professore ma purtroppo
è chiaro che siamo entrati in una dinamica di scontro vista io richiamerei visto che ancora a qui con noi siamo stati bravi siamo stati quello del Tridente adesso faccio un ultimo giro da due minuti a testa
Io le dico le chiedo solo questo faccio la domanda giusto rendere qualche titolo ai colleghi delle agenzie ma nel suo ruolo conosciamo voi l'indipendenza e le parti sociali ma è arrivato il momento di promuovere una stagione di rinnovi contro dei contratti collettivi
Ma io credo che questo sia assolutamente necessario io l'ho detto anche nell'ambito di alcune interrogazioni mi sono state fatte in Parlamento poi dipende da chi ha il ruolo per come dire
Mettere le persone al tavolo e quindi e incentivare la riapertura delle contrattazioni e quindi arrivare al rinnovo per quanto riguarda il ministero del lavoro e delle politiche sociali pur non avendo la possibilità di incidere di obbligare le parti ad arrivare un rinnovo io sui contratti che sono scaduti da molti anni invece cercherò di attivare però attivamente e e utilizzare quindi la leva proattiva spingendo a una ripresa perlomeno del dialogo perché credo che sia poi l'aspetto più importante quindi ho detto che rispetto ad alcuni contratti che sono hanno otto anni
Teorie sono scaduti da otto anni invitano le parti trattanti a sedersi al tavolo
E metterò a disposizione anche il ministero
Come strumento per cercare di impostare un nuovo perlomeno una nuova stagione di dialogo vediamo che cosa ne viene fuori ma importante perché abbiamo il tema come dicevo prima dell'erosione del potere d'acquisto delle retribuzioni che su contratti scaduti da tanto importantissima ed è molto pesante
Sottosegretario Savino separato molto in formazione e di competenze ci sono le risorse per un grande piano
Guardi a proposito di formazione io ho ascoltato con interesse anche l'intervento del ministro e so che questo governo è lodevolmente il ministro sulla formazione si sta occupando sta spendendo
Tutte le sue energie però vorrei andar un punto forse un po'così
Forma provocazione io ho letto con interesse un articolo sulla stampa di Gianluca Nicoletti
Che si occupava di dare e valorizzare i talenti dei ragazzi affetti da autismo
Allora evidentemente approfitto anche della presenza del ministro qua quindi lancio questa questa idea ministro questa possibilità questa opportunità che abbiamo vinto andare a valutare e proprio a a tirar fuori la capacità di questi ragazzi che sono ragazzi particolari che hanno dei talenti particolari però che sono in grado in questo momento specialmente in questioni che riguardano anche non lo sviluppo tecnologico e hanno delle possibilità delle capacità fuori dal comune
Tanto prendiamo visto anche presente Mattarella non si è recato l'altro giorno a in questa pizzeria dove però queste esclusi sono interventi questi sono Portuguese sono opportunità che poi vengono sviluppate impiantate da da genitori da o dal Parenti no quindi credo che anche tutte le risorse che sono state in qualche modo attribuite a a questi a questi ragazzi a queste situazioni devono essere forse modificate e devono essere quelle risorse in grado di far emergere questi talenti che possono essere sempre risolutivi specialmente momenti per questi talenti queste capacità sono richieste molto particolari e l'inclusione sociale sulle mense ammissione
Condivisa tutti Sottosegretario Bitonci lei invece né specifico parlavamo prima del del fondo garanzie per le imprese che strumento può essere comunque se la forza
Beh abbastanza chiaro che c'è un tema diritti di crisi globale anche se devo dire il Consiglio dei ministri settimana
Prossima proverà il Documento di economia e finanza probabilmente ci sono delle prospettive migliori di ripresa del PIL rispetto a quanto previsto lo lo scorso anno
Il tema di crisi globale
Evidente a tutti parlava prima anche il ministro Trika c'è un tema di competitività estremamente elevata Trabucchi diciamo così
C'è un'inflazione molto alta né a livello nazionale le politiche economiche sono state diciamo fino ad ora inefficaci
Il tema dell'aumento dei tassi ha colpito molto non solo i cittadini hanno moltissimo anche delle imprese campo seguendo questo volendo ricorrere va be'c'è voluto ricorre la festa non tenendo conto di quelle che sono gli elementi essenziali perché la l'inflazione americana un'inflazione essenzialmente da domanda la nostra vessazione
Dovuta strozzatura delle offerte tutto questo o a ricadere ovviamente su sistema delle delle imprese
Beh qui e c'è c'è esiste anche esistere uno stream uno strumento che di garanzia fondo di garanzia l'impresa e presso il nostro ministero pensate che ma era diciamo un poco conosciuto sottoutilizzato prima la pandemia
Con una foto rotazione alte pandemia di circa quaranta miliardi di di di garanzie
La pandemia sei è stata l'esatto momento ma molto particolare sia per Satchel che per foto di garanzia
Con un sostegno importante ottanta dall'ottanta s attacca il cento per cento delle garanzie le imprese quindi aiutato soprattutto le Pmi di ad uscire dalla crisi pandemica
In fondo Grazia però adesso si è Pizzato su un livello superiore pensate che siamo arrivati a duecento cinquanta miliardi di garanzie con più di tre milioni di imprese che ovviamente ma ecco di garanzia che lavora in comparazione diretta ma anche con Maicon Confidi e con garanzia e di i cento cinquanta mila euro quindi è per le PMI e ed è una una condotti veri ne parlavo proprio in questi giorni ma faremo un'attività promozione come ministero grazie giusto che questo fondo di garanzia moglie mediocre
Non è molto conosciuto a qua imprese
Che sia conosciuto da parte del del tessuto economico
Grazie allora l'onorevole Cusma Eroli riforma fiscale anche lotta all'evasione l'anno scorso egizi ed entrate ha fatto il record di recupero voi sempre bisogna ristabilire un rapporto fiducia tra lo Stato i cittadini imprenditori come si fa flashback sì abbiamo acquisito
Ultrà velocemente io faccio come l'onorevole Bitonci il commercialista una trentina d'anni e quindi ho visto di tutto per lottare contro l'evasione il sommerso e malgrado il recupero da venti miliardi che è abbastanza è abbastanza costante negli anni il sommerso sembra perché poi anche difficile
Individuarlo sempre molto poderoso e ho visto in questi anni combatterlo in tutti i modi
O qualche anno per ricordare la legge manette agli evasori Lips
Nelle città dei vip
I controlli gli scontrini di tutto e tranne l'approccio di questa delega per la riforma fiscale cioè andare verso sistemi semplici tassazione e di bassa tassazione per rendere il fisco dico una parola forte concorrenziale rispetto all'evasione questo noi l'abbiamo fatto nel due mila diciotto aumentando il livello del l'allora regime forfettario al ministro attacca portarlo sessantacinque adesso è andato ottantacinque ma abbiamo un caso che lì da vedere un sistema semplice a bassa tassazione come la cedolare secca sugli affitti apriamo ogni tanto sottolineo se rientra in Senato dove c'è attività
La cedolare secca sugli affitti abitativi sistema semplice a bassa tassazione affatto
Quasi scomparire il sommerso nei canoni di locazione abitativi stessa cosa si può fare con questa delega per la riforma fiscale
Semplifichiamo abbassiamo la tassazione riequilibriamo del rapporto cittadino fisco e sicuramente insieme i controlli produrrà
A medio lungo termine un affetto forte sul recupero del sommerso un cambiamento di paradigma grazie
Vorrei Regina la l'efficientamento energetico sarà la sfida dei prossimi anni c'è da auspicare che stagioni come quella del superbonus rientrino più non ritornino più
Io dico per fortuna
Oggettivamente
Quel tipo di politica quando poi consunti chiederemo quanto ci sono costate al Paese che tipo di benefici diciamo implicita hanno dato lo dico anche prendendomi qualche responsabilità perché naturalmente questo provvedimento anche come Confindustria lo abbiamo supportato però probabilmente poteva essere diciamo poteva venire scritto meglio interpretato meglio
Il valutato anche diciamo a voi al sistema più allargato al sistema Paese io dico solo veramente in maniera veloce torno sul tema della politica energetica e in parte anche sull'efficientamento
Il piano che ho citato prima ha una sua implicazione se noi vogliamo dare a questo Paese uno sviluppo coerente
E non e costruire sugli errori che abbiamo fatto in passato l'errore chiave che abbiamo fatto in passato prendendo anche spunto quello che diceva Giovanni Tria
E
Noi abbiamo speso fino adesso duecentocinquanta miliardi di euro e ancora ne dovremo spendere per finanziare i vecchi incentivi sulle rinnovabili
Di questi duecentocinquanta miliardi di euro che sono più del PNR non è rimasto nulla nel Paese
Dal punto di vista di creazione di filiere e dal punto di vista di creazione di know how tecnologico che ha costruito un suo che ecco questo errore non va più fatto investimenti che sono davanti per il futuro della decarbonizzazione
Devono rimanere nel Paese sviluppare delle filiere adeguate perché noi abbiamo delle eccellenze
Una delle grandi filiere di eccellenze procura dell'efficienza energetica dove noi abbiamo fatto siamo campione del mondo per alcuni tipi in alcuni casi siamo secondi o primi per filiera tecnologica non sul sistema delle imprese abbiamo fatto dei progressi cito per tutti gli le industria dell'acciaio
L'industria dell'acciaio viene interpretata come percezione come la più inquinante
Diciamo o come una delle delle produzioni più inquinanti in Italia si producono ventiquattro milioni tonnellate d'acciaio venti sono prodotte con forni elettrici
Quindi abbiamo un problema dal punto di vista problema dal punto di vista di emissione di CO due che a Taranto
Diciamo e che è per i rimanenti quattro milioni di tonnellate per il resto e completamente dei carbonizzata la nostra industria l'acciaio
E dei potrei citare degli assenti noi questo ruolo che abbiamo avuto noi siamo i primi in Europa ad aver trasformato la nostra produzione di genere la nostra generazione elettrica in generazione da termo cassa
No utilizzando il gas che la materia della transizione ecco noi dobbiamo interpretare il futuro e la transizione in con una via italiana
La via italiana vuol dire fare
Fare il gioco e fare diciamo squadra sui punti di forza del Paese non lasciamoci imporre dall'Europa anche come dobbiamo del carbonizzata nell'ultimo grammo dico questo è inaccettabile abbiamo mix di generazione DiVersi
E dobbiamo capitalizzare su questo tutto il tema sui biocarburanti di cui come dire si discute
In questi giorni io mi auguro che il Governo abbia la forza di portarlo fino in fondo perché è inaccettabile che su una tecnologia completamente dei carbonizzata
L'Italia l'Italia non possa giocare un ruolo forte a discapito tutto il sistema industriale il nostro dei nostri motori endotermici e quant'altro giusto perché qualcuno in Europa
Senza fare nomi la Germania preferisce riusciamo ad avere un altro tipo di trattamento questo inaccettabile e noi su questo come Paese dobbiamo fare sistema
Grazie salutiamo intanto ministro Calderoli sui ringraziamo abbiamo ancora si minuti tre interventi professor tria in Europa si imparerà si entra nel vivo i prossimi mesi il dibattito sulla riforma del Patto di stabilità e crescita che regole deve darsi l'Europa
Ma il problema principale dell'Europa e che non ha una politica discale europea una politica di bilancio per cui noi ci affidiamo soltanto alla politica monetaria noi abbiamo la Banca centrale europea
Che gestisce una politica monetaria ma non abbiamo come il resto del mondo una politica di bilancio che possa coordinarsi durante la pandemia è stato sospeso il patto di stabilità
Come dire
Chiunque si indebiti come vuole
Ma in sostanza gli Stati sono indebitati perché la Banca centrale europea ha comprato i titoli di Stato andando oltre il parte il suo mandato per con giochetti linguistici lo ha fatto e per fortuna l'ha fatto
Questo però ha comportato che si è riempito di titoli di Stato
I suoi bilanci e adesso deve tornare indietro e quindi impedisce e rende difficile la politica monetaria durante le crisi energetica non abbiamo una politica molto di bilancio che possa intervenire
E dire perché durante la pandemia sarebbe stato molto più sano che una politica di bilancio Fea col debito europeo o anche con garanzie europee addebiti di Stato
Si potesse intervenire in quel modo lasciando alla banca centrale di fare il suo mestiere e non trovarci nei guai oggi quelli che emerge crisi energetica la stessa cosa
Inflazione in mano tutta la politica monetaria perché la politica di bilancio che può colpirà domande in modo molto più selettivo
E tenuto conto dei conflitti distributivi non agisce la riforma cosa porta
Ancora a controllare a vedere nuove regole per controllare le politiche fiscali dei singoli Stati perché non si fida dell'altro questo non fa una politica di bilancio europea la Poli la governance economica europea rimane zoppa poiché con se ho due minuti Ditko sulla proposta che ha fatto la commissione è chiaro che così com'è non può essere accettabile perché innanzitutto
I commi è una specie di tentativo di mettere sotto programma essenzialmente l'Italia perché fa perché distingue i Paesi tra vari livelli di rischio di debito
Introducendo un concetto che i titoli di Stato sovrani in Europa hanno un rischio diverso che quello che noi combattiamo da sempre quando faremo l'Unione Europa
Bancaria che quello pure la Germania anche nei bilanci delle banche fossero valutati in modo diverso
E che quindi poi la Commissione fa un percorso e che nel dopo dovremmo aderire Onno se non aderiamo e chiaro
Che ci mettiamo il rischio sui mercati
Ora le dobbiamo ridurre il debito dobbiamo avere una strategia di riduzione ma con la piena proprietà
E se capaci di fare questo nella controstoria Commissione si dice si parte
Sembra un problema tecnico da una voce da una valutazione di sostenibilità del debito dei Paesi che re viene resa pubblica
E poi ci costruiamo ricordo che nella polemica del messe il negoziato fu di far togliere
Dalle
Diciamo dalla Riforma la possibilità
Che immesse questo crimini stabilita facesse le analisi stabilità dei debiti dei singoli Paesi perché questo perché questo può creare dei problemi di stabilità sul mercato finanziario era una richiesta della Banca d'Italia di opporsi a questo tant'è vero che l'abbiamo fatto togliere negoziato fu di successo Palma è stato ratificato mo'
Non si capisce che perché il
Anche i governi successivi non l'hanno recitati ficcato USA prendono questo governo ma non so perché i due governi successivi non hanno ratificato ma questo è altro discorso tant'è vero che siamo la Corte di Karlsruhe no no ecco quel come
Costituzionale tedesco che è esplosa se scherziamo tant'è vero che anche la dizione la Banca d'Italia sulla riforma proposta dalla Commissione è stato del tutto negativa ovviamente poi si deve negoziare in Europa
Questo non significa che non dobbiamo avere un percorso riduzione del rapporto del nostro debito
Ma non possiamo
Accettare un principio che si stabilisce un percorso e quelle fisso perché non funziona
Perché non funziona dal punto di vista perché l'eccezione economica cambia e soprattutto ripeto il vero problema attualmente non è controllare i singoli Paesi cosa fanno
Perché l'impatto delle politiche fiscali singoli paesi su tutta l'Europa quindici per ci vuole una politica di bilancio e fiscale europea perché non c'è capisco che per fare una capacità fiscale
Centrale in Europa è necessario parte incarichi dati va bisogna affrontare il problema perché tutto quello che ci sta capitando e anche per colpa
Questa Zoppia come fu definita la governance europea mette il giudizio sulla Lella riforma bisogna combattere ben modificare il ministro Giorgetti ha fatto la versione sua contrarietà accordo quello che ha detto davanti al Parlamento
Grazie a volte
I tecnici sono raccordi d'accordo con i successori non succedesse
Allora inflation credessero di Hamas da macchine sentito consapevole risparmiare il debito troppo alto che meccanismi avete in mente
Ma noi diciamo che il siamo nati sull'onda della spending review pieni sani criteri di aggregazione della spesa nascono dalle però oggi è il tema vero è che bisogna spendere bene
Ma spendere quindi bisogna fare consentire alle amministrazioni di di di poter spendere perché ci sono tanti progetti il pm RR è la prova di questo
Però se non ci sono i contratti le amministrazioni non riescono a spendere i da cosa importante riuscì a fare buoni contratti cosa che stiamo devo dire facendo il mercato alle imprese
E le stesse pubbliche amministrazioni ce ne danno atto di questo quindi secondo me ad oggi il risultato buono e io sono molto fiducioso che che si possa continuare insomma in questa su questa strada
Il ci sono grandi professionalità nella pubblica amministrazione
Mi hanno tagliano ecco intenzione è sepolto e per la rete io scelgo il
Esatto hanno tagliato anche la comunicazione pranzo ma secondo me ci sono tutti gli elementi per fare bene ovviamente la la cosa più importante
E la capacità lo ripeto delle amministrazioni di pianificare realizzare i progetti i contratti da soli non bastano
E in tutte le le le organizzazioni la pianificazione è una delle delle attività delle aree più importante
Però macchine in conclusione questo cammino comune tra istituzioni e imprese e possibile a che punto è
Io penso sia possibile penso che oggi si è stato delineato una serie di punti su cui focalizzare si è parlato di maggiore collaborazione focalizzare le semplificazioni focalizzare tanti aspetti io volevo toccare tre quattro punti in due minuti
Noi pensiamo di voler contribuire insieme alle altre aziende di servizi per diffondere maggiormente una cultura del fare
Penso che mai come in questo momento bisogna diffondere la cultura del fare in un contesto del fare di una società del fare
E riconoscendo anche l'eccellenza e le capacità perché i progetti si possono realizzare prima regina faceva cenno al tema del dell'eccellenze someday vere proprie celle in sé ma anche le progettualità Guala perché prendo un esempio l'identità digitale
Può piacere non piacere ancora un percorso ma trenta milioni intera digitale in Italia
Ma neanche in proporzione neanche la Norvegia a un a un utilizzo un numero così elevato quindi molte cose oggi in Italia sono in progresso stanno si stanno avviando stanno maturando
Perché poi le sfide che abbiamo discusso oggi sono anche i comuni a livello europeo quindi questa concretezza del fare deve diventare un fattore comune il secondo aspetto vorremmo contribuire vorremmo a suggerire di trovare il ritmo giusto velocizzare il cambiamento questo è una cosa che deve interessare tutti
Bisogna essere più capace a misurare fare progetti più piccoli progetti più realizzabili velocemente misurare mi sono risultati e abbinare i risultati con poi giusti meccanismi di riconoscimento c'è un tema di specializzazione abbia parlato oggi delle competenze c'è un tema di specializzazione le competenze che è fondamentale già indirizzate sui settori nuovi
Pensiamo quello che accadrà nei prossimi anni non so nell'Agritecnica devoluzione della nel mondo agricolo
Quello che accadrà sulla sanità quanto quanta bisogna cioè di integrare meglio le piattaforme sistemi sanità tra le diverse regioni quei tanti nuovi settori che effettivamente continuano a maturare dobbiamo anticipare la presenza di competenze in questi settori
Vogliamo essere incubatore di talenti tutti insieme con l'Università favorire università per creare talenti manageriali capaci di gestire il cambiamento nei prossimi anni
Quindi tutta una serie di ditemi che penso possono creare una un movimento una una un trend di di continua crescita
C'è un tema che sono detto quindi creare maggiore collaborazione cooperazione reti tra pubblico e privato fra diverse aziende che penso possano dare enormi benefici di concretezza nella redazione di progetti grazie buon lavoro a tutti