Dopo la Liberazione dell'Europa, liberare l'Afghanistan, l'Iran e l'Ucraina

Buongiorno a tutti
Oggi che il venticinque aprile con me partito radicale e associazione radicale di Bologna Piero Capone
Abbiamo deciso di fare questa manifestazione al cimitero dei polacchi dire che è un'abitudine no perché ci siamo venuti dallo scorso ci siamo venuti alcune volte nel corso degli anni però mi sembra che magari come tradizione adesso possiamo anche continuare a mantenerla
Ci troviamo qui oggi le manifestazioni nella provincia di Bologna ho letto cioè prego credo che siano un centinaio quindi chiaramente la stampa da noi non verrà mai
E soprattutto la cosa
Abbastanza evidente è che al cimitero dei polacchi cioè nel cimitero dei soldati che hanno liberato Bologna
Ci siamo solo noi e gli altri solo a pensare al fascismo e l'antifascismo da tutte le giustamente no però in tutti i Paesi i paesini della provincia di Bologna in città
Detto questo cosa dire per quello che mi riguarda appunto io il venticinque aprile proprio lo sempre celebrato perché è la festa della Liberazione la festa della Liberazione
Che è stata fatta da due componenti principalmente l'esercito alleato e le selle i partigiani i partigiani che però non erano tutti uguali partigiani che erano di una parte e di un'altra parte
Una parte che ha cercato in un certo senso anche di condurre questo io sinceramente lo vorrei mettere anche in evidenza
Di condurre una battaglia per rendere il nostro Paese non alleato di quella che poi sarà la NATO ma magari alleato dell'altro fronte
E e fortunatamente la presenza dell'esercito alleato è riuscita anche per altri elementi naturalmente sto semplificando comunque a mantenere e il nostro Paese in un ambito molto diverso
Una seconda componente delle dell'esercito partigiano componente laica
Una componente che è stata non dico zittita ma comunque è sempre stata messa in secondo piano io dico questo probabilmente perché sono cresciuta a Bologna ho fatto le elementari a Bologna
Le medie a Bologna e tutta la retorica
Beh perché io non ho mai contestato in sette al sei la liberazione insomma esercito partigiano ma tutta questa retorica per cui se non ci fossero stati i partigiani
Delle Brigate comuniste non sarebbe successo niente all'Italia sarebbe non si sa bene come sarebbe ancora sotto l'influenza sotto regime fascista
In realtà è solo alle cose bisogna vedere anche in maniera laica essere aperti anche perché poi si sente in questo periodo dato che c'è un governo di destra
Si sente parlare di revisionismo in realtà il revisionismo Coccioli una una un'impronta particolare alla lotta della Resistenza è stata data e nel corso di tutti questi anni e non è che
In un certo senso si voglia
Da rivedere nulla e realtà forse quelli stessi che hanno fatto
E hanno operato culturalmente in un certo senso imponendo una visione ecco e realtà mi sembra che io avrei non sia revisionismo alla sia un'imposizione culturale da parte di una certa componente che effettivamente dovrebbe essere
Così
Rivista ma non rivista come oggi fanno questi insomma purtroppo al governo ci sono alcuni
Insomma c'è un partito e ci sono degli elementi che non sopra tirano fuori delle cose improponibili inascoltabili ma sono
No fault colore in un certo senso io ero folklore perché quando certi ministri propongono delle cose che non sono assolutamente non sono assolutamente
Politicamente neanche delle delle dei dei delle proposte tre proposte di un certo spessore niente sono solamente delle boutade che potevano andare bene per chi era all'opposizione
Per fare una intervista su un giornale ma certamente se uno ha un ministro dovrebbe stare più attento quindi è in realtà appunto volevo fare questa premessa per dire che
Noi ringraziamo i partigiani per la liberazione d'Italia e ringraziamo anche l'esercito alleato
Che si è sacrificato per salvare questo Paese e che ci ha dato la possibilità di essere all'interno della NATO e noi perché siamo qui anche perché la liberazione dell'Europa
E non è stata sufficiente perché poi nel corso della storia abbiamo visto negli ultimi cinquant'anni che cosa succede è successo che il col crollo dell'Unione Sovietica
Sia ripristinata una Russia che più o meno è la stessa cosa con lo si sa neanche quali siano le Odolo GE o gli ideali alla Badia gli ideali non ce ne sono c'è solamente una strategia di Potenza
E la la nostra battaglia come partito radicale continua quindi per i diritti umani di tutti di tutte le persone di tutti i popoli
E in particolare in questo ultimo periodo la nostra battaglia per l'Ucraina eh
Al primo posto ma al primo posto non è ex aequo insomma
Anche la battaglia per le donne del la liberazione delle donne in Iran e la liberazione delle donne fa afgani dire di più la liberazione di tutti i popoli dal giogo del
Così della religione un molto chiamiamola sopra della religione fondamentalista che
Da quindi dobbiamo fare le battaglie contro la teocrazia contro il tutta lì talismano e il totalitarismo e cui e qui concludo
Esiste ancora cioè chiediamoci oggi il fascismo che cos'è esiste cioè noi facciamo da sempre delle battaglie contro il regime
Cos'è il regime cioè sono tutte debbo tu tutti i discorsi che adesso magari sopra potrebbero essere un po'interni al nostro partito però la realtà io vorrei fare un unico esempio per dimostrare che
C'è qualche cosa comunque che non va nella nostra democrazia ma non solo qualche cosa molto che non va la RAI
La RAI che è un punto di potere che passa di mano in mano
E che rimane sempre lì ed è
Una RAI un servizio pubblico televisivo che non fa altro che creare gli interlocutori creare l'opposizione creare un dibattito che in realtà non esiste un finto dibattito per cui tu hai lì delle persone dei giornalisti delle dei professionisti che dovrebbero fare informazione ma che propagandano soltanto le
Opinioni di questo o di quel partito non dando assolutamente la possibilità ad altri di intervenire di parlare di far conoscere le proprie idee
Detto questo io ringrazio tutti i partecipanti
Che adesso prenderanno la parola io darei prima la parola all'avvocato Angelo Schiavone poi al nostro simpatico ascrivermi Spada Stanzani è consigliere comunale di Forza Italia noi siamo ai soliti radicali
Ecco Angelo Schiavone
Radicale Forza Italia perché da doppio presso con la messa e quindi per dire che noi qui veniamo a testimoniare la nostra convinzione che l'venticinque aprile debba essere celebrato senza sale senza Mach
E come è stato fatto ormai da tempo dal presidente
Berlusconi che ha ha giustamente sottolineato che il venticinque aprile è la festa della libertà perché dal venticinque aprile in avanti l'Italia ha avuto una costituzione liberale e democratica questo cosa vuol dire vuol dire che
Nel grandi correnti della liberazione hanno prevalso i principi gli anglo americani degli alleati quelli dei partigiani
Si può dire anticomunisti cioè dei partigiani che non volevano che la Repubblica italiana che stava per nascere fosse una ennesima Repubblica dei Soviet
Detta oggi sembra una cosa da fantascienza ma c'era il Partito Comunista un la maggior parte dei partigiani del partito comunista che pensavano di fare la resistenza per portare l'Italia da essere una Repubblica dei Soviet noi lei invece pensavamo di fare la non noi i nostri padri la resistenza per unire le correnti di pensiero liberali cattoliche laiche socialiste con i principi liberali dell'Occidente questo sta accadendo anche oggi in Ucraina senza alle a rami dell'Occidente la resistenza Ucraina non andrebbe da nessuna parte così come senza gli aiuti del gli alleati nel quarantatré quarantacinque i nostri Martins sarebbero stati martedì ma senza nessun risultato politico rilevante
Nicola
Grazie direi che di scegliere questo posto non è proprio undici fa una scelta qualsiasi no perché esattamente in questo punto davanti qui c'è ci sono sono caduti ci sono sepolti circa mille cinquecento militari polacchi che liberarono Cassino prima di liberare Bologna e quindi devo un ruolo importante anche come come sacrificio
Nella liberazione italiani d Italia
E proprio qui davanti ci fu la nell'all'alba del ventuno aprile iniziò la liberazione di Bologna i primi a entrare furono proprio i militari polacchi comandati da dal generale Anders
Che però vengono avevano facevano parte dell'esercito britannico perché erano in esilio perché il ci liberarono dalla dittatura nazifascista
Ma non potevano tornare nella patria che era soggiogata da lì dalla dittatura comunista staliniana
E non ci sarebbero potuti tornare l'ONU sarebbero tornati mai il diciamo i loro da liberi non sarebbero potuti tornare ancora per altri quarantasei anni sono un conto male come come ben sappiamo e come ha ricordato tutto venendo qui in visita Giovanni Paolo secondo qualche tempo fa e ricordando esattamente questo questo fatto
E
E fu interessante perché a liberare il Bologna iniziarono i polacchi seguiti dai britannici e poi entravano da sud di la Rolling statunitense le armate beh statunitense ovviamente con l'esercito regolare italiano le Brigate Folgori frivoli
Legnano che erano obbligate paracadutisti dell'esercito regolare italiano e insieme ai polacchi
La brigata partigiana Maiella un'importantissima brigata partigiana laica nel senso di apartitica facevano parte di quella brigata partigiana Apruzzese
Soldati partigiani di tutte le estrazioni c'erano anche dei comunisti ma c'erano dei cattolici c'erano dei dei dei degli azionisti c'erano altri c'è quindi è è è giusto ricordare questo è un luogo ottimo per farlo perché qui è iniziata la liberazione di Bologna qui ci ricordiamo del sacrificio di chi ci liberava per renderci liberi sapendo di farlo gratis in qualche modo perché perché hanno è andata bene per loro c'è voluta c'è voluto un bel po'più di tempo quindi mi siamo un'ottima scelta
Grazie adesso Gemma gas Boni del partito radicale
Sì interlocutori che mi hanno preceduto hanno una migliore conoscenza della storia e sicuramente hanno avuto uno sguardo sereno e lungimirante all'indietro ma anche al futuro e in questa giornata quello che il pensiero che io vorrei evidenziare è un po'questo e si parla si è parlato di revisionismo si parla di una festa che con un termine che va molto di moda adesso è divisiva cosa divide la libertà non può dividere la libertà deve unire
Ed è questo
Quello che forse questa giornata ci deve ricordare e insegnare la libertà unisce perché è libertà da un'oppressione violenta
Ed è una libertà che va oltre il dato storico e la casacca del cattivo la libertà e tutela dei diritti umani che devono essere rispettati ovunque forse i tempi di questo secondo millennio sono maturi perché la società civile sì comporti come tale e non arretri e non abbia
Paura di difendere i diritti dell'uomo ovunque perché la libertà è sacra ed è questo che ci rende DiVersi da un oggetto che ci rende Diversi da dal passato è un futuro costruito sulla consapevolezza di essere uomini in mezzo agli uomini e di lottare uniti per la libertà e per il rispetto
Della vita dei diritti fondamentali che vengono negati a un passo da casa nostra e non possiamo nasconderci dicendo ama la fase divisiva mano ma quelli a casa loro
Queste persone non si sono nascosti a casa loro sono qui
Sono qui proprio a casa nostra che ci ricordano quanto la battaglia per la libertà sia l'unica che forse vita merita e alla quale forse dobbiamo le dighe dedicare una riflessione congiunta che non abbia colori ma che abbia soltanto i valori che sono il fondamento della società civile scusate se son stata prolissa e vi ringrazio
Libertà sempre
I vari innocenti Partito Radicale Monica ha parlato del del regime di oggi quello dell'informazione
Io vorrei sottolineare che non è una fatturina dei radicali
Va detto che nel due mila e dodici Marco Pannella fece un'ultima azione nei confronti e del Consiglio di diritti umani europea dei fino allora l'Italia era stata condannata a cinquanta volte non l'Italia la RAI sta con nata oltre cinquanta volte per avere negato ai cittadini italiani la possibilità di informare
E si è arrivati a situazioni in cui ormai non era più possibile neanche applicare le risoluzioni dell'Agcom per risarcire i cittadini italiani che ci si è rivolti al a alla Corte di giustizia europea diritti dell'uomo un anno fa circa la Corte Rotelli dedite l'uomo ha dichiarato che c'è stata la sì su ora da parte dell'informazione italiana al partito radicale
Partito radicale che non vogliamo in questo in questo caso indicare come l'elemento che si è attivato per denunciarla censura di tutte quelle idee del nostro Paese
E a condannato la RAI ha un risarcimento
Venne si è vista l'informazione di dare notizia di questa cosa che importantissima perciò la lotta di liberazione che mi stiamo conducendo nei confronti dell'Italia di cittadini ancora presente per quanto riguarda l'informazione
Questa lotta questo venticinque aprile che noi festeggiamo parla vuole rivendica la libertà e siamo qui in questo cimitero Bologna io vengo da Rini Rini nella sua piccolissimi espressione a quattro cimiteri due inglesi uno greco
è uno cucù Gurkha
Durkheim nepalesi son venuti qua a Rimini a combattere sulla Linea gotica dell'epoca passi applicati tutti ragazzi giovanissimi
è una cosa impressionante vedere queste queste tombe non sono come queste polacche che hanno la croce questo simbolo sono delle lapidi ognuno un simbolo diverso ognuno si richiamare una tradizione diverso è una cosa impressionante vedere quanta varietà
Quaranta diversità c'è in quel cimitero e quanto unione c'era in quegli uomini che hanno combattuto per la nostra libertà
Quello che successe ok confini dei paesi liberi da allora sostanzialmente erano rimasti paesi anglosassoni si sono ampliati e hanno portato all'interno dei loro confini della libertà la libertà degli altri popoli
E credo che questa sia la maggiore garanzia possibile
Per i popoli liberi di avere libertà quella di estendere i confini della libertà
Sostanzialmente perciò non c'è possibilità di conservare la libertà dove sen da numeri con i limiti che abbiam detto con la lotta sempre che va fatta anche per emanciparsi dalle nostre
Distorsioni non c'è lotta che non è quella di estendere i confini della libertà e oggi quei confini sono un molto molto chiari
Sono i confini che negli vediamo in Ucraina sono i confini dei popoli che vediamo in Afghanistan è in
E in Iran allora è necessario che
Se vogliamo dare dignità ma la nostra libertà di agire in questa direzione e c'è da dire che facciamo parte anche di una comunità europea che sta mostrando timidezza secondo me
Nell'agire di conseguenza e spesso il tradimento dei propri principi sono quelli che andato forza ai luoghi della repressione
Perché noi come popoli europei come popoli occidentali siamo ancora questo termine si riferiamo la Carta dei diritti dell'uomo
Dell'ONU la carta che non ancora ottant'anni uno strumento giovanissimo
Però è molto facile tali tradire quei principi per noi e lo facciamo quotidianamente e vediamo quotidianamente come i rapporti con popoli no con governi che opprimono estraneo al loro popolo
Siano quotidiani e siano fruttiferi si dice da un punto di vista economico si privatizza dopo gli utili Colitti diventano le perdite vediamo poi quando succede cosa succede
Noi che abbiamo una bandiera quella cecena della repubblica cecena del novantanove
Già nel novantanove i putti in molti mostrava chiaramente così era e cosa faceva
Era molto chiaro si vedeva e quello che oggi fa era già scritto allora però vediamo come abbiamo continuato a tradire i nostri principi abbiamo dato forza a questo regime oppressivo con le nostre risorse con i nostri coi nostri denari diamola sostanzialmente dire queste cose qui vedere quanto
Potremmo fare e non facciamo e dobbiamo fare e di come necessario che i confini della libertà si allargano perché nel momento in cui saremo colpiti noi direttamente
Siamo già in difensiva e siamo già sconfitti perciò è necessario che il confino dove si si combatte sia un confine che noi percepiamo lontano che non è mai così
Però è necessario vedere quegli orizzonti che ci sono intorno
Spostare la le nostre leggi e di difesa e di promozione e di sostegno alla libertà l'esigenza dei popoli
Allora non e adesso abbiamo concluso ringraziamo tutti i partecipanti
E ci diamo appuntamento all'anno prossimo
Perché io credo che per l'anno prossimo e problemi non saranno risolti e ci sarà ancora bisogno della nostra lo chiamiamo la testimonianza arma
Sembrerebbe testimonianza dal numero tra nostre militanza per i diritti umani per la libertà
Ovunque
Nel mondo arrivederci