Sono intervenuti: Carlo Scognamiglio (PRE), Giuseppe De Rita (CNEL), Luciano Lama (PDS), Vittorio Merloni (PDS), Paolo Savona (professore), Giuliano Urbani (professore).
Tra gli argomenti discussi: Impresa, Industria, Italia, Libro, Ricerca, Storia.
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PRE
CNEL
PDS
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professore
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Per arrivare
Dalla
Antonio
Probabilmente a
Ribatte
Qualche difficoltà
Ho formata
Abbiamo guardato
Io come
Delle signore possiamo iniziare con un mio per sentito ringraziamento e apprezzamento alla casa editrice le Monnier che ha scelto la sede del Senato e preparare la nostra sala Zuccari
Per la presentazione dell'ultimo qua decolli storia della collana diretta dal mio predecessore il presidente Giovanni Spadolini dedicato al sindacato
Industria è stato negli anni dell'emergenza e il quinto volume curato dal progresso Filippo Peschiera cui vanno le mie personali congratulazioni
E vorrei sottolineare che certamente la scelta delle case editrice del marchio di pochissime non è una scelta non intenzionale si è voluto fosse così ricordare la compianta figura del Presidente Della Casa editrice e del Senato appunto il mio predecessore Giovanni Spadolini chi fra i tanti meriti anche quello di avere promosso una collana di
Quaderni così modestamente
E me non modo netto un modesto ma in realtà si tratta di ben più di un semplice Palermo
Gli studi storici che esplorano negli anni
Più vicini alla nostra ad un'altra realtà in particolare esaminando
Il tema delle relazioni industriali negli anni difficili che vanno dal settantadue fino all'ottantatré fino a quella sorta di pacificazione che si aggiunse poi nel mille novecento
Ottantacinque si racconta qui la storia la genesi dei problemi che oggi ci troviamo ad affrontare furono anni nessuno di noi lo ha dimenticato di gravissimo scontro sociale
Anni che trovavano
Attraverso confronto fra sindacato industria e governo naturalmente è stato cioè una un punto di mediazione non l'unico certamente ma un punto di mediazione nel costruzione di un modello di stato sociale che sostanzialmente arrivato
In quella configurazione ai nostro dei nostri giorni che è all'origine veri maggiori problemi che oggi ci troviamo ad affrontare e all'origine del enormità il debito pubblico cumulato perché può appunto CUP in questi anni particolare nel mille novecentosettantacinque la punta più sensibile
Che inizio la valanga di trascinamento per la crescita del debito pubblico della spesa cioè non coperta da incremento di entrate
In quegli anni la scelta di affidare
La produzione di servizi da destinati alla protezione dei cittadini socio sanitario sulle pensioni e così via
Secondo un modello di monopolio pubblico che oggi viene rimesso in discussione considerando né la costosità da un lato per la spesa pubblica e la efficienza che
Indubbiamente sotto alcuni aspetti
Lascia desiderare soprattutto considerando le necessità di rivedere l'impostazione che fu data allo stato sociale in quegli anni alla luce della ineluttabile ricerca di una soluzione per quanto riguarda la finanza pubblica italiana il rientro nella normalità
Della condizione nostra finanza e dunque il rientro a pieno titolo del nostro Paese nel consesso europeo in generale delle paesi democrazia occidentale stabile
No Stame certamente presentare il volume lo porto leggere e apprezzare grandemente che ancora esprimo il mio personale apprezzamento al alla al coordinatore del del volume corso Peschiera e l'apprezzamento a coloro che presenteranno l'operare la discuteranno e cioè il presente del CNN
Tutto Giuseppe De Rita collega Luciano lama
Il dottor Vittorio Merloni il professor Paolo Savona che il professore Giuliano può fare ancora credo che tu al professore ad ottobre la parola grazie
Grazie allora il nome per la casa editrice memorie
Io ringrazio del presidente del Senato Scognamiglio di averci usato la cortesia di avere ospitato questa iniziativa in sala Zuccari
Questa Salas abbiamo tutti era molto amata banale Giovanni Spadolini
La collana
In cui è stata presentata questa storia
Relazioni industriali di Peschiera era molto amata da Giovanni Spadolini quindi il ringraziamento
Che io personalmente età casa editrice fanno al Senato la Repubblica al suo presidente molto sentito è morto vivo
Questo quarto volume come avete visto dal titolo copre un periodo particolarmente straordinario drammatico nella storia di questo Paese
Il periodo fra il settantadue ottantadue un decennio particolarmente difficile
Tutti quanti abbiamo vissuto ma probabilmente qualcuno di noi o almeno tutti i nove in parte l'abbiamo rimosso
Sono gli anni bui del terrorismo sono gli anni bui della cultura anti industriale sono gli anni bui della delle manifestazioni di piazza sono gli anni in cui io con declino della Repubblica sono gli anni in cui perché no dirlo anche con Scognamiglio in cui si sono create delle condizioni di spesa pubblica di deficit pubblico che oggi ancora ci dobbiamo scorticato quindi sono anni Kushan nella storia di questo Paese
L'amico Luciani però anche degli aspetti positivi
Perché anche gli anni più bui hanno dei risvolti che è anche bisogna sottolineare quando ci sono di tipo positivo
Personalmente io ricordo questi anni come anni che abbiamo hanno avuto due caratteristici il primo sono gli anni ed è mia storia personale se vuole sono gli anni dell'esplosione del sommerso sono gli anni d'esplosione del localismo sono gli anni di esplosione della piccola impresa
Questo libro scivola sopra perché invece riguarda il secondo degli aspetti positivi che poi toccherò
In in questa mia breve introduzione
Però gli anni dal dal settantatré all'ottantadue sono vecchia mica io in un testo scritto con Mario Deaglio quanti anni fa
Nominammo lì i favolosi anni settanta
Chiunque conosca le statistiche sa che fermi censimento del settantuno censimento dall'ottantuno
Il numero di piccoli imprenditori industriali italiani sette unica locali dell'industria quasi raddoppio passando da cinquecentocinquanta mila un milione
Di unità locali
Quegli anni erano anche gli anni in cui una piccola impresa artigiana commerciale ha avuto il suo massimo splendore
Sono gli anni in cui mentre a Roma si si viveva drammaticamente terrorismo Caso Moro crisi della Repubblica e via di questo passo uccisione di magistrati però però gli anni in cui in pratica a livello locale abbiamo un cuore più grande fioritura di capacità di sviluppo di questo Paese
Questo Paese è stato negli anni settanta il Paese che si è in qualche modo democratizzare atto sul piano economico andando non soltanto a livello di relazioni industriali ha una forza crescente dei soggetti collettivi dalla Confindustria al sindacato ma è anche sono gli anni il decennio e in cui in pratica la capacità di crescita dal basso
Di questa società si è rivelata in maniera molto precisa e molto forte
Naturalmente un libro sulle relazioni industriali non toccano un po'Ottokar questo problema perché non era neppure visibile agli operatori delle relazioni industriali di quel periodo questo tipo di modifica
Forse verso gli ultimi anni diciamo così che anni settantanove ottanta ottantuno questa nuova configurazione della struttura economica dalla struttura sociale italiana avuto il riconoscimento avuto un riconoscimento come conosce
L'asse selezione Vittorio Merloni a presidente di Confindustria nel mille novecentottanta e trattare il segno che gli anni Settanta avevano lavorato
In questo senso riconoscendo a un imprenditore a quell'epoca medio grandi medio-grande
Ho soltanto medio una possibilità di leadership riconoscendone impedito che veniva dalla periferia dal localismo Fabrianese una possibilità effettiva quindi essere anche classe dirigente del Paese
Ma il tutto il il decennio fu invece uno decennio legato a lo scontro dice diverte esce
Lo scontro identici addirittura ideologico chi non ricorda la logica del nuovo modello di sviluppo che non ricorda la di i proclami della fine dell'industria lirismo della cultura industriale
Chi non ricorda l'attacco all'impresa come vero cuore del sistema come lo Stato era il cuore da cui o un certo tipo di classe politica era il cuore dello Stato che bisognava eliminare la stessa vicenda Moro fu interpretata da molti specialmente dagli operatori di devianza come un attacco al cuore dello Stato
A livello nazionale noi diremmo una stagione di grande attacco non soltanto alla storia di questo Paese come s'era andato configurando nel corso degli anni attacco proprio alle strutture principi di questo Paese lo Stato l'impresa
Ci stanno italiana da questo tipo di realtà
Io non non esita a dire che rileggendo il libro di Peschiera mi sono convinto di una cosa
Evita che in quel momento fu salvata dall'establishment serio di questo Paese
E devo dire che molto spesso la storia qualche volta si ripete
Quando si arriva a un certo grado di avventura troppo alta se un Paese non establishment difficile ricca
L'avventura importante in un Paese perché dà il senso anche nelle possibilità di movimento avventura si arriva oltre un certo livello e probabilmente sessantotto e insuccessi le successive evoluzioni andate oltre un certo livello e il vero problema è che si forma una crisi in una potenzialità crisi di sistema
A cui può far riferimento farlo contro può far fronte soltanto con l'establishment sei
Molto spesso si è lottato molto spesso si è deprecato raccordo sulla Magnelli
E centro poi del decennio ma questa era sostanzialmente sono vediamo qua a distanza era il segno di un establishment che faceva quadra
Che faceva cioè una che tentava di non andare ad andare oltre il Paese in un clima di tipo avventuroso
Purtroppo l'establishment si consuma oggi noi abbiamo un establishment forse meno meno qualcuno forte meno convinto di quanto fossimo tutti quanti insieme
Noi momenti establishment negli anni se però negli anni Settanta questo funziona
Il mandare Agnelli e pacati e a fare il presidente di Confindustria non significava soltanto mandare delle bandiere dell'impresa o mangiare mandare grande personaggio ex governatore a fare il presidente confini
Significa dare un segnale che l'establishment scendeva in piazza
In piazza nel senso della piazza come luogo di discussione luogo di dialogo luogo anche di scontro patentati ricondurre la la logica dello scontro al al dentro
La struttura stessa
Nel nelle logiche di potere
Non rompendo gli schemi precedenti noi comuni non comprendo le regole del gioco degli schermi precedente
Questo forse sì mi permetterete poi verso la alla fine quando chiuderemo forse si potrebbe anche esserci chiaro di quanto sia in questa mia breve introduzione
Ma per collocarci io non devo fare un riassunto degli proprio soltanto collocare nel club
Questo è paese era negli anni settanta un paese di un vigore straordinario in periferia in basso e di un livore
Straordinaria finendo dipinti vertice a livello di movimenti
Antindustriali pianti statuali anti per anti tanti collettivi Secondigliano
Io non so se nel gruppo che aveva perché era stato originato dal sessantotto c'erano forze che volevano sostituire con élite nuove le vecchie élite io ci credo perché per nel sessantotto è sempre stata una stagione di tentazione elitaria
Lei fili tecnici li rende impotenti precedenti o dei grandi precedente
Però questa è una mia opinione personale
Quello che è certo è che in fondo gli anni settanta sono stati gli anni di da una di in cui l'Italia da una parte si è rifugiata nel piccolo nel notam ritmo nel quotidiano e dall'altra parte invece ha espresso una volontà Telestar precedenti di entrare direttamente in campo per regolare un periodo che era un periodo drammatico molto drammatico molto più di adesso alcune sentiamo come pericolosa ma
E tutti gli accordi e anche tutto il il passaggio tutto il travaglio che lo stesso mondo sindacale
Che partiva come segni sessantottino ricorderete e gli scioperi del sessantanove enne garantito i due grandi vicende contrattuali dei metalmeccanici del sessantanove del settantadue tutto questo mondo alla fine lo stesso mondo sindacale non perché guidato la lama all'accordo con anime Lina perché convinto che il futuro del sindacato era avendo abbandonato
La cultura della tecnicalità sindacale che era stata tipica del primo e il primo sindacato degli anni Cinquanta pensiamo soltanto alla cultura pastori analoga ha innervato la sinistra per vent'anni finita quella periodo di technicalities sì avesse il sindacato avesse in
Fosse stato costretto ad indulgere verso una logica movimentisti che probabilmente avrebbe finito la sua corsa questo riavvicinarsi a una cultura di è stata preceduta da parte del sindacato invece è quella che ha creato le condizioni perché poi a cavallo degli anni Ottanta negli anni ottanta si potessero fare altri accordi altre spinte altri processi
Questa è il clima in cui o la mia personale interpretazione di quegli anni anni ricchissimi di cose anni ricchissime di evoluzioni anni ricchissime di trasformazioni profonde noi siamo molto figli degli anni settanta
Lo dice in parte di Savona la fine della sua introduzione al libro negli anni fra il settantatré in ottantadue sono gli anni che poi hanno permesso
Molte delle cose buone fatte negli anni ottanta
E quindi dobbiamo qualche motori andare a quegli anni settanta come anni di fermentazione fermentazione in ogni in ogni modo quella fermentazione che pare abbiamo visto immergere
Della dimensione piccole quotidiana della società ma anche della fermentazione di una responsabilità di classe dirigente che io chiamo ancora
Un po'establishment invece ha preso in mano le redini di una situazione qualità riceve tutto alle forze che stavano crescendo non si è non ha occupato
Lo Stato questa precedente il Pozzi ha soltanto fatto un break in una situazione che stava diventando particolarmente duro
IRI molti dei protagonisti sono qui presenti lama addirittura presenta il libro Merloni presenta il libro ma io vorrei dire che finendo questo mio compito iniziale
Dico soltanto come si svolgeranno in di i lavori comincia a Savona non soltanto perché ha tra il fatto il volume ma perché in fondo uno che può accompagnare la mia valutazione sociopolitica di quelli di dieci anni con una valutazione economica anche di qua però oltre che di protagonista da ricercatore nutriti protagonista come direttore generale della Confindustria per settantasei rotta
Dopo daremo la parola a mamma e Merloni in successione in modo tale che l'Ama pattuito con il sapone non parlino Savona e Merloni uno dopo l'altro di fronte sindacale che finirà poi urbana alla fine daremo una parola una parola a Peschiera Carvajal chiosare corrispondere ad eventuali osservazione
La parola al professor insomma
Ho conosciuto Peschiera fin dagli anni sessanta quando imposto questa ricerca
Ho avuto occasione di discutere con lui
La storia che poi ha scritto
Nel momento in cui essa si realizzano
Non sono certo di poter affermare soprattutto da parte mia
Che allora capivamo queste cose
A distanza di tempo come scrivo nell'introduzione qualche ulteriore riflessione possibile
Per non volere ripetere ciò che io ho scritto in termini di testimonianza per l'esperienza diretta che ho avuto e che ha ricordato verità
Partirei dalla frase
Che Carli ci ha lasciato nelle sue memorie
In quell'epoca la parola mercato non aveva significato
Scrive Guido Carli
è una parola severissima
Che si riallaccia riflessioni che molti di noi in questa sala
Abbiamo sviluppato e ci siamo ripetuti più d'una volta
Certamente l'assenza di significato della parola mercato era legato
Al nostro peccato di superbia intellettuale
Intorno al quale ruota gran parte del testo di Peschiera
Il convincimento che l'economia potesse essere governata e portata nella direzione più favorevole che corrispondesse alle aspettative dei più che erano in quell'epoca aspettative di benessere
Di costruzione della società
Del benessere
E questo certamente un peccato intellettuale
Che Peschiera non ha il coraggio di condannare lo faccio io offrendo il petto scoperto alla fucilazione nella introduzione
Affermando appunto emettendo mio in prima linea tra coloro i quali che vanno fucilati che nasco
Programmatore come vocazione l'esercito da programmazione da programmatore nelle istituzioni che ho né frequentato compresa la stessa Banca d'Italia
La quale certamente a vocazioni programmatorie perché la moneta deve essere controllata non discute più nessuno e quindi indubbiamente la moneta la controllata dal cervello e non dal mercato questo è un punto molto chiaro e letteratura uno dei pochi della letteratura economica che la moneta la controllata quindi gli uomini ci devono mettere le mani non deve essere il mercato
Fissare la quantità di monete quindi Nasko
Programmatore per vocazione e finisco come ho ripetuto altre volte liberista per disperazione
Questa direi l'arco tra il settantadue e l'ottantatré
Per molti di noi si completa questo itinerario in cui crediamo fermamente nella possibilità di guidare l'economia e quindi per guidare l'economia occorre il consenso
E quindi siccome esiste la libera contrattazione un giusto istituto che ci auguriamo di difendere
Della libera contrattazione dei dei dei degli salario del fissazione delle regole sul mercato del lavoro altro punto che non è messo in discussione in letteratura se non solamente in alcuni testi marginali
Esistendo questa possibilità della libera contrattazione si pensa che comunque lo Stato debba essere presente
E quindi debba essere nel triangolo nella formazione delle decisioni e gli anni Settanta sono anni caratterizzati da questo tentativo che per un motivo o per l'altro non riesce ma o cede un lato o c'è dell'altro mentre si sta per raggiungere un accordo c'è sempre una parte che si sottrae e si sottrae perché alla coscienza che se partecipa al patto è vincolata
Una delle polemiche più forti non è tanto dall'atto imprenditoriale o o dall'atto sindacale ma dall'atto dello Stato e dal lato dell'autonomia della politica economica
Un qualcosa che interessa anche i nostri giorni vediamo un pochettino il parete anche gli altri compreso
Urbani che sta vivendo intensamente
Quelle esperienze che a suo tempo risulta anch'io ed è il discorso è che se si accorda no fuori dal Parlamento anche il Governo oltre che le parti sociali il ruolo del parlamento viene meno
Ed allora irrisolto in questo problema in questa ricerca di triangolazione in questa ricerca
Di governo dell'economia resta irrisolto il principio democratico di fondo che poi dovrebbero essere i rappresentanti del popolo e non delle parti sociali e lo stesso governo a fissare fuori dai meccanismi democratici le scelte di fondo della economia e su questo tema non risolto si chiude
L'arco delle esperienze degli anni settanta si apre l'esperienza degli anni ottanta e si apre recuperando quel significato
Alla parola mercato che negli anni settanta si era questo e l'epoca anche
E entra ovviamente anche in crisi nel Complesso entrano in crisi le relazioni industriali Rivaldo
La seguente lettura dei fatti che riguardano anche gli accordi più recenti che sembrerebbero essere attuazione di quel disegno
Ma che ne infetti con me mi sforzerò brevemente come tema di questo incontro
O come ulteriore riflessione che porta a questo incontro solo apparentemente si situano nel filone di analisi che il professore Peschiera ha sviluppato mi spiego meglio
Il le
La caratteristica della nostra economia
è quella che uscendo da queste esperienze
La dose di mercato è ancora estremamente modesta in confronto risposto rispetto alle dosi di mercato negli altri sistemi le statistiche indicano che il peso dell'economia di mercato sul totale dell'attività economiche italiane nell'ordine del trenta per cento
In queste condizioni
Quel trenta per cento che esposto alla concorrenza internazionale non può seguire se non le regole del gioco internazionali
Quindi deve pagare salari internazionale deve avere tecnologia internazionali dovrebbe avere istituzioni internazionale dovrebbe avere una politica economica
Non di forme cioè
La parità di condizioni operative altrimenti inevitabilmente l'attività di questo settore resta svantaggiata e quindi il paese si trova in difficoltà di bilancia dei pagamenti e più in generale in difficoltà di sviluppo
Con un peso del settore non lo sposto al mercato alla concorrenza del settanta per cento
Inevitabilmente occorrono regole diverse dal mercato per poter governare l'andamenti economici le grandezze sviluppo occupazione prezzi
Cambio eccetera e quindi occorre una forma di triangolazione per cui ritengo che la ricerca della triangolazione fosse figlia dell'assenza del mercato del tentativo di regolare il mercato
E e quindi è inevitabile che in un movimento come quello che si è avviato agli inizi degli anni ottanta
Perda vigore questo tipo di politica e subentri invece una politica anche da parte delle parti sociali dello stesso Governo nel fissare la politica economica il bilancio pubblico una politica più condizionata dall'economia di mercato
Da ciò dovrebbe derivare una riflessione che gli accordi come quelli che sono stati raggiunti sia dal governo Amato che dal governo tiranti
Sono accordi resi possibili dall'aver introdotto nel sistema più dosi di mercato e non aver introdotto più dosi di consenso più dosi di razionalità
Quindi sì riduce le ambizioni o il la superbia dell'intelletto e si affida maggiormente alla brutalità delle forze del mercato
Sulle quali possiamo esprimere giudici giudizi etici diversi ma che indubbiamente hanno una forza potente di calmieramento dei comportamenti di fuori equilibrio e soprattutto a livello internazionale e quindi e il procedere su questa strada
Il procedere sulla strada di accordi salariali più moderati
Comportamenti degli attori economici e siano essi dall'atto della finanza dall'alto delle assicurazioni dall'atto dell'industria dei Co Meier ciò più che essere legati a una buona politica economica sono legate a un buon funzionamento del mercato ed ecco perché è anche importante
Io lo sottolineo come eredità un tenore di vita che ci ha lasciato Guido Carli nella presentazione ed ecco perché in quell'epoca fu importante porre le radici
Di quello Statuto dell'impresa che poi si tramutò nell'antitrust e che ancora
Pongo e argenti verso lo sviluppo senza inflazione e l'aumento dell'occupazione né la nostra economia e a quei tempi e porto testimonianza Vittorio Merloni lo sa a quei tempi lo scontro sullo Statuto delle imprese era egualmente forte all'interno della Confindustria e all'esterno della Confindustria
Perché non è che le forze favorevoli alla programmazione all'intervento pubblico
O favorevole al mercato siano ripartite nettamente tra le parti sociali attraversano orizzontalmente entrambi i sistemi
Una volta attraversavano orizzontalmente maggiormente la Confindustria meno il sindacato oggi forse ma non lo so non sono più in condizione di poter pronunciare un giudizio forse oggi attraversano maggiormente le forze sindacali di quanto non siano le forze Confindustria quindi il messaggio e concludo questo mio breve intervento che potremmo ricavare da questo utile straordinario lavoro di Peschiera condotto in venti anni non esiste più nessun ricercatore che studia lo stesso argomento vent'anni in Italia ci danno segni di un anno quindi tu sei ormai da annoverare tra coloro i quali debbono chiedere la protezione del WWE la sorprendente per la sua presenza della specie va bene dopo vent'anni il messaggio che possiamo ricavare proprio questo
Certamente
L'economia richiede un governo e nessuno mette in dubbio naturalmente il governo dell'economia non si esprime solamente come si pensava una volta attraverso interventi quantitativi distese di tasse il deficit spending in quantità di moneta più generosa rispetto a quella che l'ortodossia avrebbe suggerito non si esprime più sulla quantità ma sulle qualità cioè si esprime sulle buone leggi
Ci siamo le regole del gioco
Di un mercato più aperto e comportamenti sì calmiere hanno se vogliamo invece tentare di calmierare i comportamenti attraverso negoziazioni bilaterale multilaterali è più facile che siamo esposti all'insuccesso
Grazie non sono sono una allora passiamo ma l'intervento di Luciano Lama e poi Vittorio Merloni
Visionare
Ringraziando il presidente del Senato di aver consentito che la presentazione di questa di questo bel libro che è poi una parte
Una collana che si concluderà
Credo col quinto volume o forse non si concluderà quinto volume approccio proseguirà ancora
Augurando lunga vita alla collana alle otto naturalmente oltre che alla casa editrice le Monnier
Dicevo voglio ringraziare perché anche perché lo considero questo anche un omaggio all'indimenticabile presidente Spadolini che era così
Seguiva con tanta attenzione questa materia poiché lui che era uno storico della politica in sostanza considerava che questa materia fosse uno dei filoni importanti per capire la storia d'Italia
In quest'ultimo secolo
Innegabile che gli anni settanta sono stati anni duri e difficili
Però io credo che per comprenderne appieno il significato almeno sotto il profilo dello scontro del confronto sociale sia opportuno partire un momento dal
Dalla natura
Delle organizzazioni
Sociali e sindacali intanto
Non c'è dubbio che il movimento sindacale in Italia
è stato prevalentemente soprattutto agli albori della sua storia ma anche questo secondo dopoguerra per qualche decennio essenzialmente una movimento
Dominato dalla
Ideologia classista la vogliamo chiamare così chiamiamola così adesso se ne parla poco questa parola non siamo proprio quanto il pennello operarla perché allora dopo eravamo in tanti frequentemente
Dall'ideologia classista cioè da una concezione del rapporto fra le le parti
Che era un rapporto di scontro per cui l'accordo rappresentava nato specie di breve tregua non neanche un armistizio una breve tregua
Questa è la natura principale del sindacato poi c'erano anche altre organizzazioni sindacali che fra l'altro venivano poi accusate
Invece virili così di una di una linea più corporativa più condiscendente
Collaborazioni in Cile così ci dice
Ci il sindacato è stato questo
Pare impossibile ma gli anni settanta sono stati gli anni nei quali queste concezioni portate all'estremo da minoranze aggressive combattive
Hanno finito per essere
Sottomesso battute sconti
Questo non significa che in quegli anni non ci siano fatte delle cose di cui poi ci si è dovuti pentire
Perché questo è vero prima è stato evocato l'accordo Agnelli lama per esempio beh quella è un accordo che io non volevo fare e l'avvocato Agnelli lo sapeva
E lo sapevano tutti poiché la nostra posizione era contraria a quella soluzione
Di dare un valore del punto uguale per tutti indipendentemente dalla qualifica dei lavoratori perché questo avrebbe comportato inevitabilmente un appiattimento delle retribuzioni che era l'esatto contrario di una politica di formazione delle professionalità
Io ricordo però quella mattina alle otto dalla mattina quando andai dall'avvocato Agnelli due ore prima di firmare l'accordo lui mi disse ma che dobbiamo fare la io dissi guardi non c'è nient'altro da fare che firma
Perché se non firmiamo rompiamo fra di noi del movimento sindacale perché questo è il problema che ci poneva all'ora
E la rottura fra di noi può portare a delle conseguenze più gravi di quanto non possano essere quelle che io e lei paventiamo circa il vento dell'accordo che secondo me dobbiamo firmare l'avvocato Agnelli diceva finora sui grandi fatti due ore dopo firmammo l'accordo alla Confindustria
Voglio dire le cose andarono così
E pensieri che ci tenevano erano questi
Ed esplicito
Non ce li tenevamo per noi
Quell'accordo fu
Quale abbiamo pagato dopo per
Anche duramente l'abbiamo pagato
Però quell'accordo in quel momento rappresentò una soluzione
I patti
Di pace
Un'altra questioni io voglio tirare in ballo delle questioni che hanno anche un certo rapporto con l'attualità per capire anche dove siamo arrivati e perché ci siamo arrivati
L'accordo sulle pensioni
C'è un punto delicato un tema delicatissimo
Lo facemmo questo un po'prima dell'accordo sulla Confindustria lo facemmo con Moro presidente del Consiglio
In quel momento noi eravamo convinti che fosse un accordo giusto
E lo eravamo tutti
Anche la anche morte era convinto di questo
Perché
Perché i dati della situazione parlo dei dati demografici della situazione allora erano completamente diversi da quelli di oggi
Quell'accordo aveva una sua potenzialità applicativa
A tempo indeterminato se le condizioni appunto demografiche sulle quali si costruiva raccolto medesimo
Forse procura indefinitamente
Non è stato così poco
Ma chi poteva immaginare
Che si determinassero nel giro di poco più di vent'anni
Dei mutamenti così profondi
Nel rapporto fra attivi e passivi fra quelli che parte meccanica e prendo la pensione
Nessuno poteva immaginare una cosa simile all'ora
E l'accordo si fece era sbagliato
Adesso possiamo dirlo che se l'avessimo fatto alla luce della situazione di oggi cento l'avremmo fatto diverso
Anche noi l'avremmo fatto diverso non soltanto il presidente del Consiglio di allora che era Aldo Moro ma fatto in quel momento rappresentava anche quello un accordo di pace
E in questa in verità per molti anni
C'erano invece nel movimento altre tentazioni tentazione
C'erano delle correnti rivendicativa che siamo riusciti invece blocca a bloccare il PAC
Soprattutto le tendenze o qualità
Tendenze uguale Italia che riguardavano i limiti salariali l'abolizione delle delle differenze fra i lavoratori
Anche un sistema di cassa integrazione attenti indeterminati
La queste cose viste alla luce di oggi naturalmente si prestano a una critica
Si prestano
A una revisione anche profonda
Ma ripeto allora quando avevamo invece
Un'industria che l'espansione perché c'era quel fenomeno delle piccole aziende che si moltiplicavano e che davano lavoro a loro era quella era una fase nella quale
La disoccupazione soprattutto la disoccupazione giovanile non non aveva fatto il peso che ha assunto poi nel decennio successivo in questi anni
Quindi
S'per giudicare di comportamenti scusate naturalmente dice ma tutti rei l'acqua al tuo Mulino io credo però che sia una una condizione una una prova di saggezza questa una misura di saggezza insomma per giudizio ci vogliono giudicare le cose che si sono fatte
Illo tempore
Bisogna collocarle in quel tempo altrimenti si rischia si rischia di di di non dare di non dare a ciascuno il suo com'è giusto pare invece in una revisione in una riflessione storica
Sullo stato delle cose
Io voglio però aggiungere qualche considerazione sempre riguarda riguardo i rapporti sociali
I rapporti fra le parti che la questione della quale io mi sono occupato per più di quarant'anni verità
Sempre da una parte
Sempre convinto di avere abbastanza ragione pazzo ma
Anche qualche volta con qualche dubbio ma poi non lo dimostrava molto frequentemente vero Merlo
Però anche così
Ora
Io ricordo
Due casi che vogliono dimostrare una cosa soltanto che anche nei momenti di maggiore contrasto
Di maggiore durezza nella battaglia
I rapporti fra le persone
Non hanno mai subito
Degli screzi profondo
Voglio citare a questo riguardo due episodi uno addirittura dagli anni cinquanta mi perdonerà mi perdonerà
L'autore di questo libro gli autori di questo libro perché si tratta di un periodo che va fuori
Da questo quattro temporale
Anzi eravamo alla fine degli anni Quaranta
Si discuteva una questione che almeno per sentito dire molti di voi avranno conosciuto
Lo sblocco dei licenziamenti
Però una cosa enorme
Perché eravamo appena usciti dalla guerra
E c'erano
Centinaia di migliaia di lavoratori ma Biglino
Che non potevano coltivare Stalin par cioè alle fabbriche che ne hanno fatto le armi le fabbriche distrutte da
Vicino a chiudere
Non c'era niente da fare
Da parte nostra si cercava di ritardare il più possibile a quel momento
Tenete presente che allora la Confederazione era ancora unita c'era la CGIL
Ricordo che nel mille novecentoquarantasei il ministro del lavoro di allora ci convocò
Al ministero del lavoro
Per la CGIL andammo io che ero appena stato nominato vice segretario sono
Son passati tanti anni da loro potete immaginare
E come venne un certo avvocato Rovinacci che poi nel tempo diventò anche Ministro del lavoro ebbe una sua
Era un un uomo della democrazia cristiana diventò insomma assunse anche delle responsabilità politiche
Lui che era il capo dell'ufficio col tratti della CGIL unitaria quindi era un funzionario e c'ero io rappresentavo la segreteria dall'altra parte quando entrarono nell'ufficio del ministro c'era costa Angelo
E
Il gruppo degli swap vice presidenti della Confindustria API al loro io adesso non mi ricordo i nomi il segretario generale
No
Morelli esattamente per Morelli insomma personaggi fittizi Arda Turan ecco
E ricordo che
Costa ebbe uno scatto d'ira
E disse al video rivolto al ministro io signor ministro non sono abituato a trattare problemi così importanti con dei giovani interni io in verità il verbo non era
Ma insomma erano giovani sicuramente molto giovane e anche poco esperto
Ma la CGIL
Unitaria e unitariamente aveva deciso che siccome la questione era così scabrosa
E bisognava cercare di procrastinare il più possibile insomma bisogna mandare una delegazione che non si sarebbe mai assunta la responsabilità non è dall'altra parte si si poteva chiedere che si assumesse queste responsabilità
Insomma il dottor Costa certo punto it fece ebbe questo scatto d'ira
E io ho risposto
Risposi dicendo io non ho mai saputo dottor Costa che la saggezza degli uomini sia in relazione col numero dei capelli che hanno in testa gli risposi proprio così
Poi in verità con nel corso degli anni ho cominciato a pensare che gli affetti qualche relazione ci possano essere anche perché elettrico che mi pare sempre nel tempo gli ha collocato dal primo giorno
Devo dire ma ma la cosa non è finita perché vent'anni dopo quando facemmo uno di quei contratti dei metalmeccanici e Costa era presidente della Confindustria nel mille novecento
Sessanta nove mi pare
Ebbene lui personalmente a trattare e io ero segretario generale della FIOM allora e quindi negoziamo quell'accordo che poi ci fece
Per i metallurgici allora si chiamano così metalmeccanici son venuti dopo gli anni settanta
Si son chiamate anche ambiato anche il nome
Lui mi disse dottore io le devo chiedere scusa per una cosa lontana
Egli si guardi non c'è bisogno che lei dica nient'altro perché io scusa perché cosa lei si riferisce non ha bisogno di chiedere scusa perché anch'io ho avuto
Tempo per riflettere
Su quella faccenda su quel momento
Ecco i rapporti erano anche questi guardate che costa non era
Non era un uomo così flessibile
Dette vero
Per tenero però tutt'altro che tenero e flessibile però era un uomo tutto d'un pezzo di grande di grandi qualità anche morali non solo come l'industria anche mora
Un altro caso strano scusate questi episodi ma per sempre per dimostrare il tipo di relazioni reali che esisteva fra di noi
Il famoso contratto degli elettromeccanici nel mille novecentosessanta il contratto che diede vita
Al Natale in piazza del Duomo una una storia antica se volete ma una storia che ha lasciato un segno
Nel movimento sindacale credo anche nella così nel nella nella società italiana ben il contratto lo facemmo con l'Inter cinque
Fu un intercity che spesso il fronte padronale così centrale spesso al fronte padronale Inter Singer appena è stato costituito al fronte padrone
E qui c'è l'accordo con
Anche lì al ministero del lavoro si fece la trattativa il Ministero dello il ministro del lavoro perché si concluse
Con un sette per cento di un
Il miglioramento ci chiamava premio di produzione
Perché poi c'era una formula
Il suo R Us Open una formula vincente si sarebbe dovuta applicare successivamente in fabbrica era una rigidi piccola speranza lumicino acceso su un diritto di contravvenzioni fabbriche che poi in virtù di quegli accordi non possono ma
Però
Facemmo sette per cento l'indomani mattina si doveva firmare il presidente dell'Inter Singh di allora che era un genovese sul banco
Venne e era molto afflitto silente elevatissima riprese da una parte mi dissi senta la Manlio adesso firmo perché mi sono impegnato
Poi vado all'Inter si indegni di netto
E io gli dissi ma scusi perquisiti e ha fatto un accordo le convinto del fatto un accordo che doveva fare lo stesso perché si
Perché il mio comitato direttivo unico consiglio Comit come si chiamasse non lo so ha detto che una cosa che non si doveva fare e io non posso tenere più questo del
Ci riunimmo
Delegazione e decidemmo ecco la
La democrazia che non c'era marce
Ci riunimmo come delegazione erano sette otto in tutto
Decidemmo gli a passare quel sette
Già acquisito
E lo riduciamo al centro polacchi
Piccola
Però sufficiente questa piccola cosa
Dimostrare
Al consiglio dell'Intersindacale tutto sommato questo loro presidente aveva fatto quello che poteva e infatti non si dimise
Perché l'abbiamo fatto
L'abbiamo fatto perché
Ritenevamo che non fosse giusta se la cosa non dipendeva da noi ma non era giusta e quindi se si poteva evitare un'ingiustizia fatta una persona perbene che aveva trattato con il nuovo
Che sarebbe stata colpita ingiustamente senza che questo creasse grandissimi danni alla nostra parte noi abbiamo fatto questa concessione e devo dire che da anni non ce n'è stato nessun perché nessuno ha detto ma Betty emergono un paio
Avevate detto sette
Nessuno l'ha detto
Ora quindi
Se si può ricavare anche per quegli anni lontani e più recenti una qualche
Ma qualche morale
Bisogna pensare che le relazioni industriali che in Italia non hanno mai avuto una regolamentazione come ce l'hanno Germania per esempio come l'anno in altri Paesi
Tuttavia sono fatte anche di queste cose e queste cose sono esistite nel nostro Paese
Anche l'impeto nei momenti di maggiore scontro i maggiori difficoltà anche oggettive
Credo che questa sia una cosa importante da ricordare un'ultima considerazione sempre sugli anni settanta guardate che l'Italia allora fu fortissimamente impegnata io dico la parte migliore perché in questo caso mi ci metto da quella parte va be insomma credo di escreto che fosse la parte migliore ha avuto un impegno che è durato per anni nella battaglia contro il terrorismo
Infatti le questioni contrattuali che riguardano gli anni Settanta riguardano la penalità dopo siamo stati investiti coinvolti in questa questione della battaglia contro il terrorismo che ci ha presi completo completamente
Noi del movimento sindacale io in particolare della CGIL avevo una preoccupazione grande che nelle fabbriche in particolare nelle fabbriche più grandi
Questa bandiera rossa
Potesse trascinare
Non qualcuno
Ma masse
Rilevanti lavorato
E quindi tutto lo sforzo fu compiuto per impedirne che questo fatto avvenisse
Per isolare il terrorismo per fare in modo che il terrorismo fosse isolato e poi sconfitto cosa che poi in effetti è avvenuta ma questo lavoro che abbiamo dovuto fare ci ha sottratto
Tempo e soprattutto riflessione e pensiero
Su alcuni di quei fenomeni che si sono verificati negli anni settanta che erano certamente quelli della del dello sviluppo della piccola impresa dell'aumento degli dei consumi dei cambiamenti profondi e strutturali che stavano avvenendo anche all'interno
Delle dell'impresa
Abbiamo perduto delle battute
Ne abbiamo pagato poi il prezzo di questa perdita di part two
Ma si tratta di sapere se vanno impiegato meglio il nostro tempo a impedire che i terroristi
Adesso ero una presa più grande più forte sul sui lavoratori sugli operai
Che avevano questa tendenza di cui o prima parlavo
O invece
Se non valeva la pena anche perdere qualche battuta e poi pagare successivamente il prefetto
Di questa manca
Conoscenza ed esperienza
E invece sconfiggere quel quel pericolo che noi consideravamo il pericolo principale
La democrazia nel nostro Paese io mi scuso se sono uscito un po'fuori dal seminato ma forse Montrone
O che
Però la marcia aveva dato soltanto nel senso che dell'atmosfera che ha regnato nel rapporto sindacale negli anni se passati ma anche questa progressiva responsabilizzazione del sindacato come garante di un processo di stabilità di un processo anche di consolidamento dell'establishment interiori
Di dura di duro scontro politico
Verso la parola Vacca Merloni che in effetti
Appena arriva in Confindustria fra l'ottanta e ottantaquattro anni della sua presidenza
Apparentemente uscì fuori dalla logica nei patti di establishment perché in fondo Giovanni Spadolini amava dire che il maggiore avversario del suo Governo era stato Vittorio Merloni
Che l'aveva accostato Vittorio Merloni suo governo primo governo ma il Comune ha affossato il patrimonio
Perché il lavoro di Confindustria dalla dal Governo Spadolini fino alla denuncia la scala mobile è stato sostanzialmente di apertura dei Giochi dei di consolidato establishment negli anni settanta e quindi storicamente viene bene che dopo Savona e lama parli Vittorio Merloni attenta
Infatti se oggi abbiamo organizzato questa riunione
Perché ripescato un orfano
Che il professor Peschiera che era in cerca di uno sponsor di qualcuno che lo aiutasse
Lancia presentare questo libro che era stato
Elaborato insieme per lui su indicazione senatore Spadolini
Poi me ne andai mancare Spadolini se non portano altrove
Devo dire che
Cesare Annibaldi che arrivata sta nascosto nel Pietro
Mi ha telefonato e mi ha detto ma ti senti un po'responsabile di aiutare verso Peschiera rilanciare Zurigo visto che Spadolini che considerava un po'come un nemico sempre pochettino di ostacolo al suo sviluppo e quindi non l'abbiamo fatto ha fatto con molti piacere chiesto dal presidente del Senato che c'ha dato tutto l'appoggio massimo appoggio e quindi
Non voglio pagare una col convoglio espiare una colpa però devo dire che leggendo anche titoli che sono qua dietro sulla copertina sul patto anti inflazione Spadolini stringe i tempi
Qualcosa si muove sul costo del lavoro e il fatto che le cose sì ma avevano un pochettino troppo lente per noi industriali noi che è un pochettino forzato la mano per la volta è dando la bistecca trascorrono io non vorrei tanto parlare un po'della storia volevo parlare un pochettino più del futuro però devo dire che l'Ama mi ha riportato un po'ma Corte e così una storiella vorrei raccontare anch'io anzi ne vorrei raccontare due poi al momento che in una delle disdette la scala mobile tra famoso detta e poi vorrei dire che cosa ci aspetta nel futuro perché storico non sono mai stato posso diventare nasce più di sessanta son pensionato imbattibile ricevono attenzioni riparare il pagamento
C'è un'attenzione non rimane che nei continenti come piscine Mancini
Comunque non posso parlare da Possa cambiano posa diventavano storica questo momento voglio soltanto se intercalare
Allora la prima cosa che
Devo dire che la ma due volte
Ha salvato i presidenti
Perché mi ricordo
Anche io dopo l'abbiamo firmato un accordo nelle ultime Monguzzi e come l'ha avuta lei mi ha telefonato e mi ha detto eccetto che ricorda anch'io credo che mi ha detto comunque non è un fatto semplici rappresentare una categoria non è affatto semplice né per i sindacati né per l'industriale
Quindi lo ringrazio ringraziato tante volte lo ringrazio ancora adesso quella mantenuta trovarmi è venuto a vedere i nostri stabilimenti siamo rimasti amici insomma da Ignazio credo che alle parole di conforto d'aiuto che mi ha dato
Certo non posso non polemizzare con lui altrimenti che controparte
Quindi quando politici che racconta come ha firmato con il miele è un accordo di pace io dico tanta pace non c'è stata perché quando io sono arrivato ottanta euro cinque anni dal palco Domenico se strillava ancora
Agnelli Pirelli ladri gemelli oppure ascritte la non ma per altre cose il salario è una variabile indipendente stiamo autori in fabbriche preferiti e pretendete pure che lavoriamo insomma ce n'erano tante di slogan c'è da combattere
C'era una peste sloveno naturalmente Papi che abbiamo fatto noi
E pensa alla mia e io che lavorava sotto banco perché lo è andato a parlare con Agnelli andava parla con Berlinguer e naturalmente
Gli è andata bene rispetta
A facendo un po'arrabbiare tutta la Confindustria con un anno di ritardo secondo quello che ci dice di Confindustria deve essere dato sicuramente entro il trenta giugno del mio centottantuno invece ho ritardato un anno
Penso che sia stata la cosa migliore che abbia fatto in Confindustria
Perché in un anno sono riuscito a far maturare la situazione cioè ne abbiamo parlato tanto tanto su tutti i giornali su tutti quanti letale
Sono state il primo presidente a Confindustria andare in via delle Botteghe Oscure Non sono comunista tutti lo sanno quindi ecco nessuno
Che
Se mandano dove ma ufficialmente passano andata anche non ufficialmente paletto Berlinguer a spiegargli che se lui pensava e voleva governare l'Italia in un futuro deve averci un'Italia che funzionava non vitali sfasciata quindi se non battevamo l'inflazione quando ci sarebbe stata la ripresa finito l'effetto dello choc del primo al secondo shock petrolifero se non mettevamo sotto controllo l'inflazione non saremmo andati avanti
Io mi disse da una parte lo posso anche capire ma che poi io mi batto a favore delle piste tra scala mobile questo gruppo e pretendere ed ha preteso però a questa azione convincimento a tutti i livelli c'è un po'aiutato
Ormai che si sono fatti passati
Devo dire
Che la rispetta non ha spaccato il sindacato perché la prima secondo disdetto il secondo accordo spaccata al sindacato non ha spaccato secondo il sindacato spaccato anche la Confindustria internamente
Se mai fatta la votazione a contarci uno per uno se erano però penso che il risultato sia stato positivo l'inflazione è stata bloccata l'Italia si aggancia tra riprese nel Primo Periodo negli anni Ottanta abbia avuto il più lungo ciclo di sviluppo economico che noi potessimo avere tutto questo però è passato
Beh se vuole dare uno sguardo un po'il futuro perché ne parliamo sempre del passato pensando invece domani i disoccupati di oggi interessa un poco il passato interessa se domani insomma non lo può questa la prospettiva di cui non ci troviamo di fronte e che dobbiamo dare sempre più uno sguardo sempre Italia attualmente sempre gli accordi che facciamo musicale ma sempre più l'Europa che non per volontà del politici forse mappe con punta della popolazione ottenne l'evolversi dei fatti l'Europa sta camminando
Una cosa positiva
Non siamo alla alla fine del della conflittualità perché naturalmente anzi contro la conflittualità tra le parti sociali spero che non finisca mai perché è una parte costruttiva Posse finisse Mortillaro che fa
Il motivo carolingia ma rischierebbe de quindi da un finissimo dal anche se ha cambiato mestiere adesso dottor Montera accetta cambiato mestiere
C'è un altro suo libro perché lunedì prossimo c'è un altro rigore Mortillaro con tutta la storia del sindacato e rappresentata Milana l'Assolombarda quindi comprate tutti e due litri per favore faccia un po'e Capanna pubblicità chiusa la pubblicità
Presidente con una seria
Dicevo
Non è che sia finito la completo Rita conosce e invece però c'è una cosa sicuramente il conflitto è stato riportato nell'ambito fisiologico cioè non ci sono più scontri così clamorosi ma ci sono trattative più moderne più abbastanza
L'industria non è diventato più il nemico da battere con mai la condizione generale in questo qui non è più un problema non c'è più la lotta contro l'industria non c'è più
Ci sta un approccio un po'un gioco delle parti un ruolo delle parti differenti ma non c'è più un nemico da battere che l'industria
Ma questo non basta e non basta perché dicevo diciamo guardare nell'allargamento dell'Europa
Allora l'allargamento dello poi bisogna pensare che le frontiere non esistono più veramente non solo perché le merci viaggiano tappa Cannata ma perché insiste il i le nuove tecnologie
Che hanno permesso Pierre informatica di muovere in tempo reale i capitali di informazioni le organizzazione della produzione basta battere un tasto che si muove miliardi una parte all'altra da uno stato all'altro fa decretano aziona l'alta ma altrettanto bastano move un input davano in tutto su un computer che si sposta una produzione di cento mila pezzi da una fabbrica in Italia la Turchia dalla Fabi per tutti al Portogallo alla Russia
In tempo reale
Quindi praticamente la variabile coste lavoro sta diventando la variabile delle Poste del costo di produzione non solamente il costo Walter Tosto e produzione costo del denaro costa remotamente sistema fiscale tutto quanto
Sta diventando una variabile che supera le vecchie battaglie dei tempi sindacali
E io qui c'è da domandarsi
Professor Filippo Peschiera se lo chiede e quale sarà il futuro in questo mercato aperto prima Savoncel mancata perché io dico ancora più attento mercato internazionale
Certo non è più quello degli automatismi nazionali non è più quella degli accordi nazionali e qualche cosa di più grande presso Peschiera finisce questo libro come una speranza questa che è famoso il nome tedesco difficili et mette bestie immonde che poi dire praticamente a gestione alla tedesca gestionale cogestione a con la palla tendere in cogestione io pena ai sindacati nella direzione
Di definisca in modo se la specie best selling testimonia una sfida di distilleria
Ecco è una specie di bestemmia che dice poco in volgiamo il ruolo dei sindacalisti nella gestione dell'impresa cioè rappresentanti di aziende a gestione all'impresa cogestione alla tedesca
Io non sono molto d'accordo su questo sistema anche perché lo sto sperimentando sul sulle società dove abbiamo i comitati di gestione comune dei sindacalisti vento comitati di gestione
E vendo
Che sono più una formalità che una realtà cioè una formalità da tutte e due le parti
Dalla parte imprenditoriale è falso quello che si dice quando ci sono queste riunioni perché poi quelle vere si fanno in un altro momento se dico in un altro posto
Da parte dei sindacati è falso quello quello vengono a dire che vogliono gestire profitto dell'azienda o il benessere dell'azienda perché quando tornano in fabbrica di chiedono che cosa avete ottenuto
Allora tanto vale chiamare le cose per nome e cognome tanto vale a dire dobbiamo programmare tre incontreranno due incontri l'anno tra direzione e sindacati facciamo due conti grande dove parliamo del futuro dell'azienda dei programmi d'azienda
Programmi espansione d'investimento di occupazione e diciamo quello che è che riguarda la parte lavoro
Ma non si può dare la gestione capitale a chi non è capitalista che non rappresenti capitalisti non si può dare ai capitaliste responsabilità di pensare l'avvocato cioè sono ruoli diversi che giochiamo in un angolo è un'altra confusione dei ruoli quindi non soltanto parco
Beh certo Enzo che si è aperto nel futuro una strada nuova
Che è venuto fuori
Commenta
Se volete un povero Iva dal Giappone ma se volete anche dall'Italia corso mosso Lindon la macchina che ha cambiato il mondo che è il un libro del professor grosse delle metti di Boston quello che parla della linfa ad Axum della della produzione di e fluida produzione lineare
Ecco come c'è una rivoluziona il modo di produrre che fatto capire la maschera da son e tempi diffonde Enrico for the diceva che aveva bisogno di laboratori
Possibilmente di origine diverse in modo che non si capissero tra di loro quindi non potevano parlare poi si è o non eroi era anche meglio perché si sporcavano di meno perché facessero tanta produzione per siamo passati da questo concetto
L'operaio poco è un po'sono diceva Foggiato il pomposo parlando di posti forse
Il primo colpo di Toronto Samantha McCoy è stata una cioè non è dissimile stiamo parlando di questa quello che oggi tutti quanti cercano nell'azienda
Ho sentito il presidente legge nelle lettere che dirmi la mia più grande soddisfazione che una volta nella fabbrica
Venivano a lavorare gli operai in bicicletta lasciando fuori la bicicletta e cervello oggi pende nell'automobile lasciano fuori solamente l'automobile perché si portano dentro il cervello oltre le braccia
Queste nuovo modo il proprio cioè non solo lo vogliono dei lavoratori ma lo vuole anche l'impresa
Cioè si parla tanto di qualità si parla tanto di qualità la soddisfazione dei clienti ma non pensate anche alla qualità della povera sotto ispezione laboratori pensate quante diverso oggi un operaio che si trovano provare con un sistema produttivo di cui fa soltanto il controllo del processo
Che differenza c'è poi chiamato appena identificato da dirigente al condono
Queste futuro quindi per questo modo nuovo di lavorare per questo nuovo modo di produrre bisogna trovare dei modi nuovi di trovare soluzioni naturalmente
Conflittuali sicuramente ma sotto contro
Grazie Vittorio allora conclude riflessione di questo tavolo Giuliano Urbani
Non soltanto per le caratteristiche la funzione politica esercitata in questi ultimi mesi ma anche perché credo in fondo negli anni di cui stiamo discutendo con lui è stato una osservatore partecipante molto forte Fondo sta all'origine del Rapporto Pirelli negli anni settanta è stato dentro Marco una Confindustria vero Michiardi lombardi padre
Come consulente ha vissuto poi tutti gli anni successivi quindi può vedere quel periodo non soltanto da politico attuale ma anche da persona che l'ha vissuto che può vederne anche gli esiti fino ad oggi attitudine
Ma che ringrazio per aver ricordato questo che credo sia l'unico titolo per il quale posso aggiungere qualche testimonianza
Alle parole molto suggestive
In particolare quelle di carattere autobiografico da ultimo di sia di lama
Sia di Berloni
Dio parla con
Devo ringraziare Peschiera innanzitutto ecco perché credo che questa monumentale opera sia molto utile per capire molte cose al di là delle relazioni industriali poi la vecchia dizione che si è usata qui dentro ci sono le relazioni sindacali le relazioni di lavoro c'è una parte importante delle relazioni politiche
E come dirò con qualche osservazione dopo come è ovvio delle relazioni culturali di questo Paese perché c'è cultura politica cultura economica cultura sociale cultura istituzionale
C'è tutto
Sì io mi ricordo il primo volume primo volume devo dire che non saccheggiato lo ha utilizzato poi col tempo ho avuto sempre meno tempo ahimè
Di leggere attentamente e gli altri volumi
Chi vi prometto di avere il tempo di leggere bene meglio di come è avvenuto fautrice finora il il quarto volume
Per si io credo che soprattutto in questo volume natura esso perché è di questo che parliamo questa sera
Soprattutto in questo volume ci sia proprio una sintesi delle croci e delizie della Ostra
Le cultura politica economica cultura politico sindacale
Di questi anni e il resto l'ha ricordato con grande franchezza della quale dobbiamo essergli gratis sì mi credo lama
Sì
Vediamo poi le delizie ma parliamo delle croci
Lama va ricordato la cultura come di la conflittualità anti-sistema ecco non saprei definirla altrimenti anti-sistema industriale anti sistema economico il mercato parola
Sconosciuta che ricordava stavo ora
In quell'epoca di senza significato dare testimonianza di Carlino parola senza vero significato almeno utilizzato da parte sindacale
Come si è risposto a questa conflittualità anti-sistema
Del
Protagonista maggiore delle relazioni sindacali che poi è sempre il sindacato
Sempre
Rappresentanza dei lavoratori
E si è risposto con una serie di manifestazioni di quella che io chiamerei oggi l'integrazione compromissoria
Nel senso che i compromessi non derivavano da un avvicinamento delle parti certo c'è stata qualche episodio grazie al cielo benemerito raccordi avvicinamento delle parti ma soprattutto c'erano scambio
Io do una cosa a te tu dai una cosa a me
Benissimo l'interpretazione dell'accordo Agnelli Rama scambio
Pace sociale contro contro che cosa definite lavori non la definisco io Vittorio Merloni comunque come imprenditore su in trincea ha ricordato il costo per le imprese il costo per l'economia italiana il costo per la società aggiungo italiana in tutti i sensi
Poi questa integrazione compromissoria presso
Molti volti assunto molti volti
Il volto tutto sommato più nobile credo sia stato quello del neo corporativismo all'italiana i vari tentativi di introdurre politiche dei redditi nel nostro Paese e quindi forme di concertazione Lodino lodi insomma ci siamo ci ricordiamo tutti
Io mi ricordo che il mio amico Tarantelli
Sostenne in polemica con me le virtù di quel neo corporativismo a mi veniva facile sostenere i limiti di cui il neo corporativismo
Ebbene oggi credo che devo dire Tarantelli prima di morire scrisse un articolo in cui riconosceva molti difetti molti limiti io oggi sono prontissimo a ricordare molti pregi
Però ecco detto in sintesi
La logica dello scambio compromissorio quale fu e fu quella che in presenza di una conflittualità troppo ampia troppo esasperata troppo lontana fra troppo diversi
Si sacrifica alla quasi tutto ha un solo bene pubblico ha un solo interesse collettivo nazionale
La convivenza la sopravvivenza di una collettività
Non di una comunità diremmo oggi
Buonissima
Buonissima ahimè dispensa attrice di costi difetti limiti disfunzioni di tutti i generi l'elenco è lunghissimo
Ma io sono pronto a riconoscerlo perché quello che ha ricordato lama a proposito di Agnelli di altri tutto sommato una cosa che ci porta anche molto recentemente nel tempo ad altri accordi
Può far essere fatta risalire tranquillamente a Togliatti Di Vittorio
Quello splendido documento storico che sono presentato dalle memorie di Costa
Quel signore che allude ma sensibile agli interessi nazionali era anche un signore lacerato da che cosa dalla contraddizione tra la necessità di preservare tutto questo
E la consapevolezza che si preserva Avack costi sociali ed economici altissimi ma soprattutto a costi etici ecco io sottolineerei questo costi etici perché perché sì
Diffondeva anche in qualche misura una visione del lavoro
E qui scusate dico una cosa grossa che so che poteva potrà non essere condivisa ma una visione de lavoro come diritto
E signori l'etica del lavoro e fondata sul fatto che noi prestiamo una qualche utilità agli altri
Non è basata su un diritto
è passata su il riconoscimento che siamo utili a qualcun altro
E non è basata sul fatto che qualcun altro deve garantirci il lavoro indipendentemente da quello che facciamo
Non è su questo principio etico che si fonda una scelta che funziona questa è un'altra cosa è una finzione
Può essere un'aspettativa ma dal punto di vista della storia è una finzione
è un prendersi un po'in giro io mi rendo conto che per anni ci siamo presi in giro su questo per una causa nobile e Pro Casa vitale concordo collana
Ecco perché non sono mai stato fra i critici del quarantennio
Pensando che tutto dovesse essere buttato a mare
Il problema era come uscire dai limiti nel quarantennio
Salvando quel bene vitale naturalmente come dire pagando costi sempre più bassi per salvare
Quel bene vitale
Ecco io adesso per non prendermi troppo tempo su questa considerazione mi fermo qui ma sarebbe interessante rivedere punto per punto ecco nel percorso segnalato da questo libro
Due cose
Innanzitutto le radici e le motivazioni che stavano dietro le incomprensioni che stiamo Titano dentro i tanti costi pagati
E l'incerto progredire ecco su che cosa sulla costruzione di un minimo di comunità sociale politica e civile tale da consentirci di abbassare i costi dell'integrazione compromissoria
Io non lo so se oggi ci siamo arrivati a questo punto dico semplicemente dobbiamo provarci perché perché i costi dell'integrazione compromissoria non siamo più in condizione di pagarle
Non siamo più in condizione
Da tali da congiungersi come dire alla congiuntura ecco politica economica che dobbiamo vivere certo quello che ha detto
Berloni prima
C'era configura quasi come un must
Non teniamoci la consegna del volume del polso e Peschiera non voglio attribuirmi questa responsabilità ma che cosa il fatto che noi cerchiamo
Di abbassare i costi dell'integrazione compromissoria prima possibile perché perché viviamo in un mondo che va a velocità supersonica
Essendo noi integrati ormai in questo mondo senza barriere illusoriamente protettive non gliela facciamo voglio fare un solo esempio per tutti che l'esempio della flessibilità
Questo è un Paese che ancora signori del la graduatoria
Possiamo utilizzare la tabella G sette una tabella OCSE quindi una contabilità sette Paesi una contabilità venti più o meno no conventicole dell'OCSE non ricordo più il comune fatto ecco ma che usiamo la contabilità o la torta beh la o l'altra e arriviamo a sé la conclusione siamo straordinariamente in fondo alta bella dal punto di vista della flessibilità e la presi mi da oggi è uno strumento di competizione è uno strumento per ottenere lavoro che non è un diritto ma a volte non per qualcuno deve darcelo su scala internazionale nella divisione del lavoro internazionale qualcuno deve darcelo deve comprare i nostri prodotti deve acquistare il nostro know how deve inseguirci che sia il made in Italy fatto di moda od e altre cose però dell'inseguiti ebbene devo offrirci questa possibilità altrimenti usciamo del tutto dal circuito bene sul tema della flessibilità siamo straordinariamente simili per andare molto in fretta
Ecco dobbiamo renderci conto che abbiamo cambiare un mare di cose
Detto questo probabilmente qualcuno di voi si chiederà
Personalmente mi considero un pessimista o ottimista se saremo capaci di fare ecco allora io vi dico subito che dei due interrogativi io evocato primo la costruzione di una comunità tale da consentirci di abbassare i costi l'integrazione il compromesso e il secondo quello se gliela facciamo introdurre flessibilità ecco sospendo il giudizio per un attimo sul primo punto perché poi ci porterebbe dentro ad un dibattito politico anche quotidiano o comunque legato alla quotidianità
Mi auguro di sì però ecco mi auguro che riusciamo a fare di tutto per diventare per uscire del tutto da una democrazia consociativa chiamiamola così per entrare in una democrazia competitiva facciamo di tutto con cura
Maggio con con sapendo che probabilmente commetteremo molti errori che corriamo multirischi di scadere in un'asta conflittuale ma consci dei rischi ho l'impressione che dobbiamo mettercela tutta su questa su questa questo questa visione su conto in questa prospettiva comunque sospende il giudizio sul primo interrogativo invece vorrei darvi un'ultima considerazione ultima testimonianza sul secondo interrogativo possiamo farcela introdurre flessibilità
Io devo dire che dopo questa breve esperienza per me molto interessante intellettualmente molto interessante
Di amministratore pubblico che ho fatto in questi mesi nel settore dove sappiamo tutti la rigidità regna sovrana nella pubblica amministrazione e quindi nelle relazioni di lavoro della pubblica amministrazione
Vi confesso che tendo a essere ottimista non nel senso di attendermi che andrà a finire bene perché su questo non dobbiamo essere dobbiamo essere così sciocchi da pensare che le cose vadano necessariamente in questa direzione ma ottimista nel senso di aver credo constatato spero di non essermi sbagliato che e opportunità chiuso sono grandi opportunità
Faccio un esempio per tutti per il benessere più chiaro
Cosa significa flessibilità nelle relazioni di lavoro del pubblico impiego beh tante cose naturalmente tante cose in particolare credo che da parte sindacale lama non me ne vorrà
Per troppo tempo tutti gli anni studiati da questi quattro volumi sicuramente sì ecco e c'è stato al fondo come dire una visione dell'egualitarismo
Tale che ha premiato molto la rigidità e ha quasi vanificato la flessibilità
Ecco io visto che come dire impostando le cose
Con realismo con anche il senso sia per esigenze nazionali che abbiamo ma sia anche nel senso di
Sapere individuare da quali condizioni e a quali condizioni
Si può dare un futuro ad esempio ai lavoratori del pubblico impiego in termini di occupazione di possibilità di mantenere il posto di lavoro ma anche in termini di possibilità di una diversa qualità del lavoro a cominciare da una diversa qualità della rete c'è una quindi una riduzione crescente bene a patto di saper individuare questi assieme perché poi nessuno ce l'ha rivelato in tasca si tratta di osservarle come dire fare una diagnosi assieme ecco ho visto che da parte del mondo sindacale non c'è affatto una chiusura a tutto questo naturalmente c'è una disponibilità coraggiosa devo dire molto coraggiosa a cambiare mestiere si tratta di passare dalla difesa indifferenziata di tutti
Ha una difesa
Indifferenziata dei diritti ma non dei privilegi a una difesa molto differenziata
Dei privilegi e quindi dei meriti da questo punto di vista perché privilegi sono l'aspetto negativo di quella medaglia che all'altra faccia naturalmente nel merito ecco io
Come tutti i neofiti parte una risposta anche la prima questione che lei ha lasciato il giudice
Sì grazie e per questo che ho accostato il secondo punto senza entrare nel merito nel primo che ci avrebbe portato a fare una discussione probabilmente sulla crisi di governo
E invece questo è un aspetto primo che rientra più nel dibattito che stiamo facendo e secondo può essere anche probabilmente considerato come
Un punto come di un testo
Io spero naturalmente un test significativo
Ripeto il discorso che dicevo che avevo introdotto subito prima essendo un neofita di queste cose dal punto di vista operativo perché ha ragione Giuseppe De Rita
Fino adesso ne avevo solo osservate commentate per iscritto e qualche volta a partire da Carli fino a Vittorio Merloni commentate oralmente nel comitato scientifico del Centro Studi eco e duttile poi adesso una volta fatte certo il rischio di portarsi dietro una carica di neofita che tende a deformare le cose c'è ecco allora bellissimo ridarglielo se non sono stato deformato da questa esperienza tenderei a rispondere allora che il secondo teste è un teste incoraggianti vi ringrazio
Allora
Peschiera
Rischi non risponde a tutte le nostre osservazioni ma fa una due che ho rapina due considerazioni soltanto probabilmente violando le consuete costo Manzi io ho chiesto alla Presidenza Kimi si accordassero la possibilità di fare due riflessioni anche laddove non fossero sorti obiezioni di fondo al nostro modo al nostro lavoro
Perché volevo esprimere della per due ordini di motivi intanto perché anche a nome dico loro che hanno lavorato con me non si può non esprimere gratitudine per le persone che da da parte da le le grandi presenze le autorevoli presenze della parte ma dico anche dall'altra parte direi di questo tavolo io sapevo che diceva no in questa
Sala Zuccari
Dei miei maestri
E allora dove volevo approfittare di questa occasione per ringraziare anche che i confronti ditta allude persone ne ha fatto un lungo viaggio per essere almeno riga titolo se volete personali ora poi il corso della conversazione nomina Abbiati anche quello che ha detto Paolo Savona lo ringrazio perché mi consente di arricchire un un argomentare che proprio qui in questo palazzo l'ultimo mio colloquio con Spadolini aveva aperto
L'incontro con lui c'eravamo visti il ventiquattro di maggio per decidere delle modalità di questa presentazione chi conosce Spadolini sa che su queste cose non scherza questa presentazione diventava ancora più complicando che
Perché io gli avevo detto con chiarezza che per il momento io volevo sospendere la ricerca
Volevo cimentarmi in futuro quei miei collaboratori cimentarmi sul futuro del sistema delle relazioni
Industriali perché in qualche misura do per scontato che l'elezione di quelle non è che ci siano stati novità travolgenti da inquadrare le indagini del modo di affrontarlo
Avevo chiesto queste e di fatti Spadolini dice ci vediamo io ero da consuetudine che solo l'anno scorso dal vivo quattordici di agosto a
Castiglioncello quell'incontro come poi sa pratiche sapete non è avvenuto
Di che cosa avrei parlato con Spadolini d'ordine al futuro della ricerca sostanza di due libri che mi era già capitato tra le mani e che mi avevano deciso per il momento forse di uscirà dal Parco nazionale quanto faceva riferimento passaporti un libro di Paolo Savona
Che del terzo capitalismo ha detto una cosa che e poi importante per la nostra vita di oggi pare nostra vita futura dei non so se ricordo bene o male
Ma se aiuto del responsabile del tradimento della conclusione della storia del fatto che ora marce in altre direzioni quando tu dici nel tuo libro
Che se ricorda braccia il rapporto tra la iniziativa pubblica
E il per i fatti
Dovesse andare avanti secondo la legge il movimento del pendolo de mica se è il caso di correggi la vittoria sul comunismo sarebbe di breve durata
E quindi non si può delle persone che hanno a cuore paese ognuno deve portare il
Il proprio mattone
E poi l'altro libro di Alberto
Capitalismo Capitalismo contro capitalismo il capitalismo ha vinto però oggi abbiamo due modelli
Modello dice lui francese commissario del pianto io cerco in uscito chi è tranquillo l'invito a leggere quelli in conflitto con la tranquillità
Dice bisognerà scegliere e se non sceglie il modello nero americano modello rendano quando si parla di modello renano è chiaro che si riferisce anche oltre al nord Europa anche certe esperienze nipponici
Allora mi pareva di essere debitore anche nei vostri confronti la storia al momento è cessata
Mi cammino del deserto a vedere che cosa possiamo fare lungo questa strada
Posso dire perché documenta il già in mano apparecchi che in questo momento sto lavorando per vedere se è possibile nulla giudico
Forse è una strada da percorrere preghiere tutti gli sforzi perché nel nostro Paese altra realtà nei nostri rapporti internazionali
Proprio per uscire da quella interrogativo che poneva Paolo Savona vedere se è praticabile un Sondel verdi cioè un'aria particolare italo-tedesca è un sistema in questi giorni al quale faccio grande riflessione l'ho detto perché se nel dire veicola britannici di Milani fallo sei disperato no non sono disperato mi sto occupando di queste cose la storia al momento e sospese
Grazie a tutti sono andato oltre ma io ero debitore a troppe persone che qualche puntualizzazione al
L'applauso o chiudere nella prospettiva che Monaco il panda si rivolge anche lui al futuro ma soltanto nove se ci promette che non staremo qui etico perché l'inquietudine ma noi già siamo in piedi tutti vedi ma qui non c'è questo problema grazie a tutti e arrivederci
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