Conversazione con Veronica De Romanis sul nuovo Patto di Stabilità e sull'inflazione

Radio radicale abbiamo qui con noi la professoressa Veronica De Romanis economista docente di politica economica europea alla LUISS di Roma professori sino a cento come sta tutto bene
Ore allora non lo Patto di stabilità ci siamo noi Patto di stabilità e crescita europeo ci siamo mi sembra di capire in quanta proposte e qual è la sua opinione finale
Esatto come dice lei c'è una proposta dalla Commissione europea con anche delle versione con Ithil vincano gli articoli le le varie norme che ed essere discusso ancora a livello dei capi di Stato e di governo
Ma questa riforma cambia completamente l'approccio rispetto al vecchio patto di stabilità ovvero non ci sono più regole uguali per tutti
Ma i paesi mi copiano con la Commissione europea quindi con Bruxelles il loro piano di rientro del loro di Tito questo viene presenta
Toro dalla commissione comunale grande novità e come qualcosa che dà maggiore responsabilità e non la chiamano titolarità ai paesi dell'unione ora a mio avviso per poter dare una valutazione complessiva bisogna guardare poi i dettagli in realtà tutta questa titolarità come viene chiamata non c'è perché per presentare i propri piani di aggiustamento i Paesi devono stare all'interno di un percorso che chiama traiettoria tecnica che viene definita dalla Commissione e mi cominciano i problemi
Cioè la commissione si prende il potere di decidere attraverso un'analisi sostenibilità del debito pubblico che all'analisi
Che poco poco trasparente che può variare che variano le assunzioni di base insomma decide
Quanto sia sostenibile il debito di ogni Paese e in base a questa analisi
Traccia una traiettoria tecnica e all'interno di questa traiettoria si vede diciamo mettere il piano di aggiustamento dei singoli stati quindi se vediamo apertamente tanta libertà da parte degli Stati non c'è molto viene deciso a Bruxelles
E questo a mio avviso è un grande rischio perché è un grande rischio perché dalla possibilità di incominciare a dire ce lo chiede
Ce lo impone di fare di fatto ripeterci prendere i poteri che oggi non ha e che non dovrebbe avere perché non siamo in un'unione fiscale
Aggiunge anche che il modello che ha in mente Bruxelles è quello del Piano nazionale di ripetere di udienza cioè io vengo a controllati in maniera piuttosto rigorosa e meticolosa
Quanto fai in termini di riforme e Investimenti fa il piano non è più un piano di aggiustamento fiscale non si chiama piano di aggiustamento fiscale strutturale
Perché deve fare andrà controllare anche l'implementazione di una serie di riforme e di una serie di investimenti ecco questo è un approccio che può aver molto spesso nel Caucaso nel Pnr be allora
Quando si tratta di valutare indebiti e degli aranci nazionali perché quelli sono
Salvi nazionali che sono debiti dei Paesi membri mentre PM RR utilizza risorse europee e allora penso che ci sia un controllo comunitario
Quindi mi pare di capire il problema di fondo che lei pone e non è tanto la discrezionalità della commissione che già alcuni governi hanno posto come tema delicato ma il fatto proprio che ci sia che la bimba XL pretenda dei poteri senza essere però avete la capacità fiscale
Ben equipaggiato questi poteri franche non tanto non non dovrebbe averli questi poteri perché per avermi dovrebbero avere un cambiamento dei trattati ma poi anche politicamente molto complicata spiegarli certe Alitalia viene chiesto un aggiustamento radicò per dire una cifra inventata tre per cento dalla Grecia in due
Come si giustifica e lo dimostra il fatto che c'è una grande confusione la grande incertezza tutti quelli cifre che sono circolate la scorsa settimana proprio quando Bruxelles a pubblicato la sua proposta che comincia per dire l'Italia dovrebbe tagliare di quindici dipinti di diciotto ecco da dove arrivano questi in un
Oltre cioè sarebbe un sovraccarico diciamo così come direbbe il politologo suoi politico istituzionale sulla commissione perché a quel punto
Ma e per il ministro dell'Economia riversa molto complicato perché lui quando va a Bruxelles non fa esattamente quale sarà l'aggiustamento e sarà Bruxelles a dirglielo oggi con il vecchio fatto
Sappiamo che ci sono regole uguali per tutti questa regola è chiaro che si possono migliorare quella dell'uno ventesimo sul debito non piace a nessuno infatti andrà eliminata
Dal fatto che ci sono regole uguale per tutti assicura parità di trattamento che però attenzione non significa parità di soluzione cioè uno sta che ci sono delle regole dei criteri che sono le stesse per tutti i Paesi membri e poi può far valere quello che si chiamano i fattori rilevanti
Cioè può dire allora io in questo momento sono in una fase di recessione o molto risparmio pubblico e privato
Sto facendo delle riprese per esempio perché c'ho l'arrivo di immigrati tutte cose che l'Italia ha fatto in passato si chiama flessibilità ve lo sappiamo bene che siamo il Paese che ha ottenuto maggiore flessibilità dall'Europa tensione precipita notifica
Soldi dall'Europa studia che si può fare
Più debito per un tempo più lungo e quindi concede un pochino più di gradualità
Ecco questo era l'impianto del vecchio del vecchio patto regole uguali per tutti e fattori rilevanti qui invece si cambia completamente non ci sono più regole uguale per tutti a parte una è stata introdotta proprio la scorsa settimana nella revisione della riforma
Per la riduzione del disavanzo di mezzo punto percentuale l'anno che comunque già loro rispettiamo il nostro Documento di economia e finanza per il resto è un negoziato con Dexter che si fa in maniera bilaterale
Dove il coltello dalla parte del manico ce l'ha ce l'abbia celle e Bruxelles entra proprio dentro la politica economica dei singoli Stati
Allora io ho l'impressione che un Paese come l'Italia che ha secondo debito più elevato
Dopo quello della Grecia e ha degli squilibri macroeconomici eccessivi cioè deve far delle riforme per ridurre il gatto
Che tetto a alcuni indicatori macroeconomici la produttività la disoccupazione
Beh a quel punto ci sarebbe una grande interferenze da parte di Bruxelles attenzione che questo l'abbiamo visto in passato non fa che alimentare sentimenti antieuropei di cui assolutamente non abbiamo bisogno
Chiarissimo riprenderemo questo discorso anche perché bisogna vedere poi quanto tutto ciò passerà poi all'esame del Consiglio
E europeo perché il sistema istituzionale di governo veleni europea sì poi si può dire
Molte volte per fortuna abbastanza complessa ma questo contro consente impone mediazioni insomma un po'più fatte sono un po'più intelligenti ecco
Professoressa De Romanis l'inflazione rincresce anzi per meglio dire non ci ha mai abbandonato che sta succedendo
Quando
Penso otto virgola per un incremento rispetto a una sto caprette virgola sei l'imputazione di fondo ovvero quella depurata dai gadget PC e alimentari accettabile ma insomma il sei punto tre rispetto solvente di novembre è quasi un punto percentuale in più
Questo vuol dire che l'inflazione non è più l'inflazione d'affetto a come si diceva all'inizio oramai è diventata un'infrazione classica da domanda
E quindi quello che io mi aspetto anche la BCE continui con la sua quella perché la Cristina Gava chiama una normalizzazione della politica monetaria quindi tassi che continuano a crescere e il con ticket tightening
Cioè non siamo più in una fase in cui la BCE compra titoli al contrario la BCE evidente e questo per un Paese come il nostro che come dicevo prima è un Paese con un debito pubblico intorno cento quaranta per cento quarantasette per cento del PIL
è alcun problema perché bisogna trovare altri acquirenti non abbiamo più la DC e che ci contatti non solo del rio rifà la salita sedili rendimenti insomma dei nostri titoli di usare senta professoressa storicamente stesse
Per quanto se ne ricorda la quando è stato costituito all'Unità d'Italia insomma quando abbiamo raggiunto un livello del debito così elevato
Ma e noi siamo un Paese dove il debito è sempre stato molto elevato perché purtroppo indebito del nostro Paese soprattutto negli ultimi negli ultimi governi
Non è mai stato considerato un problema addirittura ci siamo inventati l'espressione debito buono
Nel debito commuove quel debito che serve per fare degli Investimenti che pare un impatto sull'economia è chiaro eversore sarà questa definizione è stato invitato inventata le dice da un ex presidente la BCE
Ambra problema anche quando questa definizione l'attività al politico tutto magicamente diventa debito buono e quindi anche Phèdre per il vostro diventano debito buona Volcei il dieci per cento è stato definito debito buono attenzione che oggi il centodieci per cento ha un impatto sul Nobel dottor debito di circa centoventi cento quindici miliardi stime della Ragioneria generale dello Stato quindi
Definirlo dedito buono per tutti
Per i giovani che dovranno accollarsi in onda mi sembra un po'difficile definirlo in questo senso quindi ecco alcune non andiamo tanto
La cultura del debito come un far bello che lasciamo ai a alle future che non abbiamo la denuncia la concezione della libertà come responsabilità permetteva elegantemente in Filosofia morale
Appuntamento e poi soprattutto il debito copiata accennava a guardare
Il Documento di economia e finanza per il due mila venti sei l'aspirina che fa il Governo ad un costo del servizio del debito quindi spesa per interessi di circa cento miliardi
Ecco per dare l'ordine di grandezza noi per l'istruzione quindi per formare inoltre spendiamo settanta settantacinque miliardi
Quindi indebito varie indotto la metto sulla traiettoria di crescente trippa ovviamente attraverso una crescita quindi attraverso il denominatore del rapporto debito ma è chiaro che il numeratore bisognava ridurlo è questo significa spending review di cui come lei vede ne parla pochissimo ne parla pochissimo e quando se ne parla ma
E sempre troppo tardi bene ringraziamo tantissimo sommesse professoressa Veronica De Romanis economista docente di politica economica europea alla LUISS Bono ascolto da Radio Vaticana