Cinema & cinema: "Mon crime. La colpevole sono io" di François Ozon

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
C'è un particolare genere di film poliziesco in cui realtà molto drammatiche o tragiche come un omicidio ingiusta imputazione di un crimine il carcere
Sono deliberatamente alleggerite di gran parte del loro pathos sono sdrammatizzare
Tanto che si può avere l'impressione di assistere piuttosto che all'evocazione di fatti reali a citazioni di altri film
Dalle quali di citazioni incitazione l'impronta della realtà sia quasi del tutto evaporata
A questo tipo di polizieschi appartiene il film francese moncherini ma sottotitolo italiano la colpevole sono io
Che il regista François Ozon ha ricavato da una commedia di successo scritta per il teatro degli anni Trenta risolverlo che Luisa né io
Non sorprende che consona abbia voluto di adattare per il cinema questo vecchio testo teatrale perché in effetti esso prende spunto da un tema che il movimento mi tu ha reso di attualità
Si tratta infatti di un tentativo di abuso sessuale di un uomo ricco e potente nei confronti di una ragazza disoccupata
Solo del film un produttore teatrale una giovane attrice
Si racconta che poco dopo la decisa ripulsa della vittima che abbandonerà la vita del produttore l'uovo viene ritrovato ucciso a colpi di pistola
La ragazza allora assistita da un'altra ragazza avvocato con cui convive unica lei da un legale che forse una volta si sarebbe detto ambiguo
La ragazza l'attrice decide di presentarsi all'ufficio del giudice di strutture e di dichiararsi colpevole dell'omicidio
In tribunale per un regalo a causa delle donne costretti a subire le prepotenze degli uomini per affermarsi nella vita professionale
Ma il suo vero intento piuttosto che la denuncia o almeno insieme alla denuncia per mantenere la popolarità quel successo che finora Lerna mancato
Allo stesso modo il figlio sono anche se contiene uno spunto di denuncia non mi pare che trovi nella denuncia per così dire la sua anima il suo motore intimo e infatti la sensazione prevalente che trasmette piuttosto che l'indignazione che è inseparabile da un'autentica denuncia e di leggerezza di una lieve e piacevole brezza
Gli ostacoli che la vita reale frappone ai desideri sono qui scavalcati dalle due protagoniste con una facilità paradossale deliberatamente irreale
E in effetti ottengono il favore di la giustizia il successo a teatro la ricchezza e anche l'uomo che una delle due ama
L'autore evidentemente simpatizza con loro come con quasi tutti i personaggi femminili l'alleanza con le donne anche una ragione politica è un modo per opporsi all'autoritarismo gli al conservatorismo maschili e tuttavia il film non è in effetti soltanto limpido e leggero la complicità tra donne risulta anche cinica manipolatrice criminale
Realizzata non soltanto per ottenere la parità di diritti con gli uomini ma anche per sotto metterli se necessario perfino per ucciderli
Certo restiamo comunque nel regno dell'irrealtà e dei paradossi
Eppure a mio parere tra le quinte della commedia balena lo spettro della supremazia femminile del matriarcato che come è noto impone IVA sacrifici umani maschili il racconto da in fondo ragioni a quelli Porcu Pubblico ministero che nell'aula di giustizia tuonava affermando che segue l'imputata la protagonista fosse stata assolta
Da quel momento tutte le donne si sarebbero sentite in diritto di uccidere gli uomini
Se dunque una linea di qui tanti misoginia contraddittoria attraversa il racconto esso però resta in sostanza un divertissement
Ravvivato da alcune infelici caratterizzazioni fra cui spiccano quelle di Fabrice Luchini nel ruolo del giudice istruttore del duri delizioso Livia brochure del ruolo del suo segretario dattilografo
Elisa bene un per nel ruolo di un'altra attrice dimenticata dal pubblico ma ancora alla ricerca di popolarità
Si tratta dunque di un film molto piacevoli uscito nelle sale Monk prima la colpevole sono io di François Ozon un saluto da Gianfranco Cercone