Tra gli argomenti discussi: De Benedetti, Fascismo, Imprenditori, Industria, Italia, Lavoro, Occupazione, Olivetti, Politica, Rassegna Stampa, Societa', Storia, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 31 minuti.
Rubrica
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16:30 - SENATO
15:30 - Senato della Repubblica
9:30 - Roma
11:30 - Aula
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Dobbiamo parlare di storia anche oggi in questo spazio della programmazione di radio radicale questa settimana ci serviremo di alcune segnalazioni tratte
Dagli insetti dei quotidiani poi torneremo anche oggi sul mulino l'ultimo numero del primo del Duemila ventitré che già vi abbiamo segnalato la settimana scorsa che ha il titolo che ne della sinistra ma partiamo ancora da un tema che stiamo cercando di sviluppare in queste ultime settimane cioè quella realtà complessa magmatica del nostro Paese a cavallo tra la fine del fascismo i primi momenti
Di ricostruzione culturale e politica ed economica
Che poi hanno segnato tutto sommato anche la storia successiva e oggi parliamo di un personaggio un ritratto che vi proponiamo e quello di Adriano Olivetti che trovate sul foglio Scoglio
In due inserti successi quelli di sabato quindici e domenica sedici aprile due mila e ventitré potete recuperare naturalmente attraverso gli
Strumenti on line è autore di questo ritratto Franco Debenedetti che sentite spesso anche qui
Da radio radicale torneremo magari anche a sentire su questa particolare di rilettura di Adriano Olivetti mille novecentouno mille novecento sessanta una storia tra un minuto e realtà l'impresa improbabile questo ritratto
Di De Benedetti è molto importante perché appunto cerca di entrare nel merito di quelli che sono poi anche forse dei miti
Che si sono creati attorno alla figura di Adriano Olivetti e che forse questa lettura forse ci consente anche di
Cercare di entrare concretamente nel tema di cui dicevamo cioè lettura concreta con gli strumenti della storia della analisi dell'informazione
Che cerchiamo di proporvi in è questa in questa rubrica scrive appunto
De Benedetti può l'industria darsi dei fini è una citazione è Adriano Olivetti a porre questa domanda
E il ventiquattro aprile mille novecentocinquantacinque sta inaugurando lo stabilimento di Pozzuoli e parlai dipendenti dice si trovano questi semplicemente nell'indice dei profitti non vi è qualcosa al di là del ritmo apparente qualcosa di più affascinante una destinazione
Una vocazione anche nella vita di una fabbrica infine della citazione quanto ai profitti
Ci sarebbero voluti ancora alcuni anni prima che Milton Friedman
Scrivesse esserci una è una sola responsabilità dell'impresa accrescere il valore a lungo termine degli azionisti semplicemente questa la la prospettiva che Franco Debenedetti
USA per leggere la dicendo che erano Olivetti naturalmente una vicenda complessa
Che
Tra l'altro è stata utilizzata nella è stata raccontata quella la vicenda di azioni mobiletti in una biografia che già oggi abbiamo ho segnalato Adriano Olivetti un italiano del Novecento biografia che ne fa Paolo Bricco con penetrante analisi dice
Dice appunto De Benedetti parte profitti Olivetti non accettò mai l'idea che il farne forse l'etica dell'impresa spiega
E quanto alla destinazione anzi alla vocazione c'è già tutto il problema del ruolo
Della fabbrica nella società un tema a cui è dedicata appunto la maggior parte del lavoro teorico di Adriano testimonia come enorme elaborazione concettuale
C'è tutta la storia di Adriano imprenditore quei due interrogativi e lo iato che si riscontra appunto tra mito e realtà a che fare proprio con la natura dell'impresa i suoi Fini risulta evidente da
Questa biografie abbiamo segnalato appunto quella di Bricco che analizza appunto questa figura e prosegue De Benedetti ha prende spunto da questo lavoro ma poi rilegge questa figura di Olivetti dal suo punto di vista e spiega fu Adriano per esempio selezionare Mario giù e insieme al figlio Roberto sviluppo l'elettronica avrebbe dovuto essere la terza fase della sua carriera di imprenditori mi ha descritto altri passaggi prima invece morì prima
Investimenti sconsiderati un modello imprenditoriale in cui gli azionisti cercano in tutti i modi di ottenere vantaggi dall'azione dall'azienda di cui sono proprietari come dire a Roberto avevano condotto in realtà Olivetti sull'orlo del fallimento l'elettronica
Per Valletta era un neo da estirpare sub venduta a General Electric che invece fu una fortuna se in Europa a fare col col calcolatori non ci riuscì
Nessuno
Un motivo ci ci doveva pur essere spiega e soprattutto quello che mancavano in Europa erano
Di Investimenti inesauribili per esempio che c'erano il Dipartimento della Difesa negli Stati Uniti siamo sintetizzando
Il capitolo successivo interessante perché getta uno sguardo ancora molto concreto sulla vicenda umana e politica di Olivetti corporativismo e il rapporto con il rigido regime fascista diciamo cosa scrive
De Benedetti tornado dal suo primo viaggio in America Adriano vuole introdurre il cottimo
Cioè un metodo di misurazione oggettivo dei tempi di lavorazione così lo definiva legare remunerazione produttività con possibilità di un controllo sindacale scrive appunto
Adriano Olivetti sull'ordine corporativo del luglio mille novecentotrentacinque produce efficienza di lavoro in una atmosfera di assoluta
Tranquillità morale e questa è una citazione che appunto interessate non si fa spesso su olive il pensiero di Adriano poi prosegue
Debenedetti organico al corporativismo e questo scrive Bricco
Lo porta ad avere un atteggiamento di adesione neutrale o di consenso passivo alla dimensione politica del fascismo Adriano gioca su più tavoli con la pubblica amministrazione
La Littoria della concorrente Invicta
Verrà fatta uscire dal mercato macchina da scrivere o vuole inserire la fabbrica all'interno della visione fascista dell'industria che a sua volta assorbe e rimodula le istanze del fordismo e del terrorismo
Dell'organizzazione scientifica del lavoro e della fabbrica quale perno della modernità alla visione corporativa dell'economia lo avvicinerà
Al reggino con l'essere ricevuto da Mussolini per presentarli il suo progetto di FITA corporativa inteso a realizzare citazione nella città industriale la politica sociale
Del regime fine della citazione
Vera anni garantisce per lui la citazione appunto diverrà l'ingegner Adriano
Olivetti e per anni scrive al Duce è fascista per convinzione e non per opportunismo è un tuo ammiratore
Tanto sincero quanto disinteressato credo che non vi sia altro grande industriale così entusiasticamente corporativi sta come lui fine del biglietto di Deragna Mussolini
Quando su critica fascista prosegue De Benedetti del quindici dicembre mille novecento trentotto compare l'editoriale corporativismo senza ebrei è chiaro che tutto è cambiato apertura della citazione
Il problema è la sopravvivenza sociale il destino dell'impresa la paura dei singoli prima di tutto c'è in tema di identità
Che va negata in ogni modo e va sostenuta in ogni forma io Olivetti non sono ebrei la Olivetti non è un'impresa ebraica chiusura della citazione recezione che fa riflette redatta da più punti di vista quello che scrive Adriano nel mille novecentotrentacinque sull'articolazione tra vita privata e vita pubblica tra fabbrica e tempo libero sembra enti ci pare quello che a fascismo caduto e democrazia instaurata
Si realizzerà a Ivrea nel secondo dopoguerra che vedrà Adriano costruire un'idea di città in cui estetica la bellezza in cominciando dagli edifici annullino le distanze
Sociali nel quartiere di Ivrea che fa progetterà Figini e Pollini esiste scrive Adriano un'armonica integrazione con i cardini della vita pubblica e privata dell'Italia fascista dice dice
Debenedetti Casa del Fascio istituzioni del regime biblioteche scuole eccetera
Poi prosegue
Ancora nell'analisi del terreno Telco tecnocratico
Della Olivetti scrive Bricco cade un seme destinato dare vita a una delle radici della cultura d'impresa nel senso del senso delle cose della bellezza della limiti è questa Radice il Bow Wow se spiega
Poi di che cosa si tratta la sorte soltanto il diciannove per inserire Walter come Gropius il Bauhaus trentatré
E nel trenta decade nel mirino di Alfred Rosenberg delegato di Hitler
Per la cultura in aprile Rosenberg che manda la Gestapo circondare la scuola che nel frattempo si era sposata a Weimar a Berlino Ludwig mai esse banderuole direttore della scuola ne dichiara la chiusura
Inizia così il la diaspora degli esponenti del Bauhaus
Con un tragitto particolare che dalla Germania nazista conduce all'Italia fascista al trentaquattro arriva alla Olivetti di Milano Santi
Lasciamo i rischi che è uno degli allievi dico orgoglioso al trentaquattro inizia l'ampliamento della fabbrica di Ivrea affidato a Figini e e Pollini che faranno i due successivi ampliamenti poi spiega nei particolari anche
Tutte queste queste iniziative grazie a una Commissione col Baustelle estetica Olivetti a nanna Shiki Ara limpida luminosa avverrà il trentuno emerge la pubblicità come tema aziendale sarà proprio
Esce rischia disegnare la formula grafica per il nome Olivetti per Baia del Manifesto della divi Suma una delle famosissime macchine
Di Olivetti Luciano Fontana realizza per il lancio della Studio quarantadue una donna di colore azzurro e oro in cui la macchina per scrivere
Si libera ammezzato insomma lo stile comunicazione dell'azienda si definiscono lato attraverso la pubblicità dall'altro Traverso
La relazione con i loro con i lavoratori questo uno dei tratti più conosciuti della impostazione di Adriano Olivetti a metà anni trenta all'Olivetti incomincia occuparsi d'esempio dell'assistenza sanitaria per la maternità
Per la formazione professionale per i trasporti dei per i dipendenti ottantaquattro viene Hînceşti tweet all'infermeria in terra nel trentasei la mensa trentasette il trasporto a prezzi simbolici da verso i piccoli centri che circondano l'azienda e per evitare una crescita esasperato a dire nel trentanove le borse di studio all'Olivetti si può leggere ci si può ammalare si può essere una mamma che lavora si può allattare il bimbo all'asilo mito Ciments composto tra il figlio dell'operaio figlio dell'impiegato si dà la preferenza al primo
Si deve peraltro riconoscere che in quegli anni le aziende di maggiore dimensione lungimiranza avevano acquisito la piena funzionalità dei servizi sociali l'organismo dell'impresa esemplare da questo punto di vista eh la mutua
Fiat insomma Adriano Olivetti è per molti un modello insuperato nella funzioni cara funzionalità degli spazi in cui si lavora
Nell'eleganza degli edifici in cui mostrarsi nel design dei prodotti nelle nelle provvidenze per i lavoratori sembra che né allora né oggi ci sia qualcuno che i stia alla pari con ampiezza di visione generosità
Di esecuzione ma è proprio vero dice Debenedetti lo stabilimento del Lingotto venne costruito nel venti un arditezza architettonica mirata ancora oggi quello di mire su Mirafiori trentasei costruzioni perfette per funzionalità del bonomia che diventeranno
Davvero uno standard imprescindibile nel trentacinque Adriano chiama alcuni degli esponenti più brillanti d'architettura italiana a costruire la stazione sciistica di Pila qualche anno prima
Senatore Agnelli aveva dato abbonate bottino il compito di costruire Sestriere negli anni Trenta Nibali fiocchi costruiva soggiorni estivi per l'Olivetti di Camillo altro oliveti già nel ventitré la FIAT aveva costruito Maria Dimas la Torre per la somma sono sono appunto ci sono anche altre esperienze vent'anni più tardi Enrico Mattei costruirà a porca di Cadore un suggestivo centro vacanze tra il trentuno e il trentacinque
Poi le grafiche dell'azienda Olivetti cambiano dal ventinove Fortunato Depero aveva fatto per la Campari è lo spirito del tempo dice in realtà Debenedetti gli esempi dei baci Perugina Boccioni fai cartelloni D'Annunzio dà il nome alla Rinascente è un po'tutto una realtà della
Della impresa della grande industria italiana che vive di queste interazioni davvero interessante poi andare a rivedere questo tipo di storia diciamo che ci racconta anche altrove
Della storia del nostro paesi sono per esempio più di cinquecento gli oggetti disegnati e prodotti da Gio Ponti tra il trentotto il quarantatré che oggi vengono per esempio esibiti in una mostra a Padova l'estetica dal disegno industriale architetture industriali di pubblicità e la norma irrealtà del capitalismo
Del Novecento l'eccezionalità del rapporto
Di committenza di Adriano consiste in un rapporto non puramente professionale dove la dimensione aziendale intrecciata con una dimensione culturale e civile che nell'Italia del tempo è minoranza
I tecnici della forma chiamati a operare in Olivetti adattano la loro fisionomia intellettuale professionale
Alle indicazioni dell'azienda già negli anni trenta Milano era un concentrato di energia europea tra il quarantacinque e il sessanta trova piena espressione il codice Alterini adrianee ovunque
Della fabbrica della bellezza dell'umanesimo e della ricerca del funzionamento perfetto della meccanica dell'economia e della società di questo
Universo sono parte gli intellettuali condizionati e plasmati
Alla sua figura ai questi intellettuali Dirac Carlo Emilio Gadda vogliono la coscienza inquieta e lo stipendio della Olivetti questa Garda Adriano ne ha bisogno per realizzare le sue idee collegata alla tradizione italiana fin dalle corti rinascimentali hanno funzione di adesione al servizio di al potere sono fondamentali nella costruzione del suo polimorfismo Empoli sei Micco mondo a questi alcune delle argomentazioni di che si usano appunto per parlare di un contesto che più laico e appunto la vicenda di un oli di rivetti non è unica non è appunto
Poi da estrarre da cui sto contesto per quello che riguarda però punto la singolarità in Olivetti e c'è anche quanto scrive Debenedetti gestiti sta nella Rist silenzio nella riservatezza c'è anche un'attenzione alla Psicologia
E c'è ci sono per esempio personalità che si occupò di altri a spetti c'è una analisi della psicologia di fabbriche via poteva benché vedersi la moderna teme Pericle alla nuova Monte Feltri Ischia Urbino di Urbino era Paolo Volponi
C'è un ritratto nell'archivio di radio radicale cura di Vittorio Emiliani molto interessante che ripercorre anche questi passaggi della vicenda di Paolo Volponi Paolo Volponi arrivato ebrea occuparsi come direttore dei servizi sociali di assilli di assistenza sanitaria
Di colonie estive della mensa aziendale in quegli anni si accentuano tendenze che erano presenti in Adriano danni rapporto con la psicanalisi Cesare Musatti
E ed altri uno degli allievi di Jung
Ma anche con quello anche quello con la p o Sophia e Colle sul turismo di Rudolf
Steiner di questi aspetti meno conosciuti della biografia di Adriano Olivetti ha scritto in maniera davvero sempre molto molto interessante Geminello Alvi in una delle sue antologia in cui ritrae molti molti protagonisti della vicenda culturale e politica del nostro Paese che sono stati pubblicati questi scritti da Adelphi che sono davvero l'interesse per ripercorrere questi tratti meno conosciuti l'indagine per esempio della natura degli uomini scrive ancora Debenedetti con la grafologia praticata durante i colloqui aziendali l'astrologia a cui ricorre nella vita quotidiana I Ching e i libri dei mutamenti che consulta regolarmente insomma interessi davvero molteplici e poi anche la situazione
Della dissesto di cui vi diamo già accennato le ultime fasi la morte in treno
E appunto questa ancora raccontano invece in maniera molto molto efficace originalità Geminello a prima appunto l'abbiamo letto qualche passaggio di questo ritratto di Franco De Benedetti
Che trovate sul foglio quotidiano gli inserti di sabato e domenica quindici e sedici aprile l'impresa improbabile questo è il titolo un il titolo una storia tra mito e realtà con questa ampia citazione abbiamo offerto anche la puntata di oggi per parlare appunto di di questa Italia di questo nostro paese che si trovava a cavallo con queste contiguità del tutto originali che abbiamo raccontato anche grazie a De Benedetti oggi torniamo al mulino
Il primo numero del ventitré perché appunto parliamo a questo punto anche nel contesto politico di quegli anni lo facciamo con un intervento di Sergio Fabbrini che vedete tutte le domeniche sul Sole ventiquattro Ore costanti interventi Fabbrini professore ordinario di Scienza politica relazioni internazionali
Intesa Sanpaolo c'era ogni rupia Governance presso la LUISS Guido Carli
E di Roma dove peraltro dirige il Dipartimento di Scienze politiche e il Mulino il primo numero ventitré pubblica
Integralmente intervento di Fabbrini però questo è un testo rielaborato quindi alcuni aspetti che non trovate
Che Fabbrini ha svolto alla al convegno del diciotto agosto del due mila e ventidue dal titolo il ritorno della guerra in Europa Degasperi settanta anni dopo e segnaliamo per i lettori del mulino ma per gli ascoltatori
Di radio radicale e magari appunto acquisti nel due tipi di utenti insieme che questa lectio magistralis presente nell'archivio on line e di Radio Radicale registrazioni video la potevi ascoltare ma questo testo è stato rielaborato
E noi vi segnaliamo solamente un passaggio perché anche oggi il tempo sta correndo velocemente il ritorno della guerra
In Europa e si parla analisi di Fabbrini parte dal ventiquattro febbraio due mila e ventidue e non c'è bisogno che ci ritorniamo e e cita però un passaggio importante al punto che nel tema del convegno in cui si è svolto questo intervento ventisette maggio mille novecento cinquantadue l'Italia anche di Adriano Olivetti di cui essi vi stavamo dicendo prima
E che italiani che scrive Fabbrini il fatto che la guerra costituisse una minaccia permanente in Europa
Era molto chiaro ad Alcide Degasperi ai leader europei come Robert Schuman Adenauer e gli altri che si trovarono al governo delle nuove democrazie europee post belliche
Per De Gasperi la minaccia della guerra provenienti sia dall'esterno dall'Unione Sovietica
Sia dall'interno cioè dalla rivalità tra gli stati nazionali dell'Europa occidentale la minaccia
Esterna divenne subito chiara il venticinque giugno del mille novecentocinquanta con l'invasione militare della Corea del Sud da parte della Corea del Nord azione sostenuta dalla Russia sovietica oltre che dalla Cina comunista
Quella invasione ruppe definitivamente la fragile alleanza fra i Paesi vincitori della Seconda guerra mondiale
Diffondendo la consapevolezza che un dramma simile si sarebbe potuto verificare anche nell'Europa continentale questo è il quadro che Fabbrini riassume con molta chiarezza dopo tutto il ferreo controllo sovietico dei Paesi d'Europa dell'est
Seguito alla conferenza di post Dama dell'estate mille novecentoquarantacinque confermava la minaccia
Rappresentata dal regime staliniano minaccia che aveva spinto il governo De Gasperi ad essere tra i confini Mata Hari del Patto Atlantico che dette vita alla nato nel mille novecentoquarantanove
Tale minaccia esterna imponeva con urgenza il problema del riarmo della Germania dell'Ovest senza la quale sarebbe stato difficile garantire la sicurezza europea
A sua volta il riarmo della Germania dell'Ovest sollevava il problema della minaccia interna alla pace europea una minaccia alimentata dai nazionalismi sopravvissuti ai drammi delle due guerre mondiali e dell'Olocausto
Dirà Degasperi del dieci dicembre mille novecentocinquantuno all'assemblea del Consiglio Hood europa a Strasburgo aperte virgolette e ne ha bisogno di creare il patto atlantico cioè una organizzazione che tende a ristabilire delle
Del sabbie all'equilibrio delle forme delle forze un bisogno di sicurezza
E questa è la prima linea di difesa contro il pericolo Esterno diceva
Pilastri ma la condizione essenziale per una cisterna e resistenza Esterna efficace è in Europa la difesa Interna
Contro una funesta eredità di guerre civili tali bisogna considerare le guerre europee dal punto di vista della storia universale poche parole chiarissime anche per una visione che ancora oggi fatica ad affermarsi questa è una Giunta personale
Prosegue Fabbrini contrariamente agli statisti che dopo la prima guerra mondiale cercarono di costruire un nuovo ordine europeo
Basato sulla cooperazione tra gli Stati seppur nell'ambito della nuova società delle nazioni istituito il dieci gennaio mille novecentoventi
I leader dell'Europa democratica emersa dopo la seconda guerra mondiale sapevano che la buona volontà dei governi nazionali non è sufficiente se non viene istituzionalizzata all'interno di un sistema sovranazionale
Questa consapevolezza e alle origine della dichiarazione di Schuman del nove maggio mille novecento cinquanta considerata l'atto di nascita dell'Europa integrata da quella dichiarazione emergono due Progetti sovrannazionali distinti ma collegati il Progetto della Comunità del carbone
E dell'acciaio o cerca istituita con il Trattato di Parigi del diciotto aprile cinquantuno e il progetto della Comunità europea di difesa la scende costituita con il Trattato di Parigi del ventisette maggio mille novecentocinquantadue
A sua volta la Shared
Accetta derivò dal piano per una difesa europea presentato il sette dal presidente del Consiglio francese René eventi l'Assemblea nazionale francese il ventiquattro ottobre cinquanta è divenuto quindi la base della conferenza diplomatica per la scende convocata dal governo francese e febbraio il cinquantuno che era boro un rapporto inviato il ventisette luglio cinquantuno i sei governi che avevano aderito alla cieca Francia Germania Italia Belgio Paesi Bassi Lussemburgo per De Gasperi
E nuove istituzioni e specifico la cede non dovevano essere percepite come accorgimenti meramente tecnocratici se noi costituiamo soltanto amministrazioni Comuni senza una volta politica superiori vivificato da un organismo centrale nel quale le polenta nazionali si incontrino si precisino
E si animi no in una sintesi superiore noi rischieremmo che questa attività europea appaia al confronto della vita vitalità nazionale particolare senza calore
Senza vita ideale chiedeva con chiarezza Degas ecco perché per De Gasperi
La costituzione dell'Acea doveva essere accompagnata dall'idea di una patria europea inclusiva nelle patrie nazionali ma nello stesso tempo più grande della loro Somma e poi Fabbrini entra nel merito di alcune tesi alcune questioni
Anche dei particolari evocate parla anche del del ruolo di alcune di alcuni protagonisti e tante volte avete sentito evocare da Marco Pannella spiega più avanti sulla Shared e De Gasperi ebbe l'aiuto fattivo di Altiero Spinelli Autori insieme Ernesto Rossi del Manifesto di Ventotene
Del mille e novecentoquarantuno di forte impronta socialista ed esponente del federalismo italiano di sinistra
Oltre che il sostegno dell'azionismo italiano rappresentata da Ferruccio padri che c'è anche una citazione altre citazioni trattenuta Parri che sono di interesse ma insomma questo è il quadro del nostro paese il ritorno della guerra in Europa descrive Sergio Cossa Brini su il Mulino il primo numero due mila ventitré il quadro nel nostro Paese
All'inizio degli anni cinquanta e rimaniamo ancora
Su quello che il nostro Paese a cavallo appunto delle tragedie del novecento perché vogliamo leggervi ancora una segnalazione da l'edizione della domenica del Sole ventiquattro Ore
Biella ripubblicazione di un libro di cui già abbiamo parlato qui a radio radicale lo abbiamo fatto con Antonio Tedesco che il direttore scientifico della Fondazione Nenni perché tedesco ha raccontato a Radio Radicale
Questa importante iniziativa dalla Fondazione Nenni cioè la ripubblicazione
Di un libro
Che ha avuto anche nella sua storia diciamo
Concreta editoriale una storia significativa sei anni di guerra civile in Italia che è stato ripubblicato in questi giorni da Arcadia e dice l'ho trovate lo trovate in libreria sulla edizione del sette maggio la Domenica del Sole ventiquattro Ore
C'è sostanzialmente l'introduzione a cura di Fabio Martini problematico che ho sentito e spesso a radio radicale quando Nenni limiti sul rogo dei nazisti e questa è la vicenda che riguarda il libro di Nenni di cui stiamo parlando
E appunto scrive spiega in particolare questo titolo proprio un passaggio della introduzione di Fabio Martini rilancia
Una liturgia oscena dice Martini era il dieci maggio mille novecentotrentatré
Gli studenti nazisti istruiti da io se fughe Brahms bruciarono le casse tedesche cinquantamila liberi
Sconti falò circondati da persone che mangiavano salsicce ed altri che inneggiavano agli incendiari indivisa
Studenti e plaudenti si eccitava la vicenda scambiandosi il saluto nazista tra le fiamme vennero gettati opere di Freud
Einstein Musil Benjamín
Kafka Joyce e tra gli altri anche il libro agonia della libertà nell'atroce tedesca Di Pietro Nenni che nel mille novecentoquarantacinque
Sarà poi pubblicato in Italia con il titolo sei anni di guerra civile in Italia
Per quali ragioni quel libro uno dei pochissimi di autorità diano era finito nel falò nazista spiega si chiede Martini gli storici possono indicare diverse tracce tutte interessanti tuttavia per capirlo è sufficiente leggerlo quel libro
Un libro icastico che narra narra l'avvento violento del fascismo senza aggiungere un etto di retorica
Proprio questa natura oggettiva ovviamente ai versetti che attraversa la sommato l'opera di Nenni in un potente atto di accusa nei confronti del regime negli anni che avevano preceduto il rogo iscritti divini avevano incontrato fuori dall'Italia uno successo per certi versi straordinario inizialmente erano stati pubblicati come articoli sul cui Cano francese la sua a partire dal settembre mille novecentoventinove si erano succedute ben quaranta puntate aiutando il giornale raggiungere tirature inaudite in alcuni casi persino decuplicati le vendite quel successo aveva richiamato la più
Ce n'è fuori dai confini francesi da parte di altri quotidiani progressisti che chiesero anni pubblicare gli articoli in diversi Paesi europei
E a quel punto iscritti vennero raccolti in un libro che uscivano in Francia dal maggio del mille novecentotrenta trenta col titolo francese sei anni di guerra civile in Italia provocando suo otto un nuovo contagio
Il volume viene ripubblicato in diversi Paesi Paolo poveri diventa un bestseller della letteratura socialista e democratica europea nei primi anni Trenta e proprio questo percorso restituisce la risposta più completa
Alle domande sulla sulle ragioni che avevano trascinato il libro di Nemi verso quel triste
Destino era finito dentro rogo nazista perché era stato un grande successo popolare ed era stato un grande successo popolare perché la sua efficacia narrativa è politica erano risultati
Fuori
Dal dall'ordinario e queste sono le prime ride di questa introduzione poi appunto
Martini entra nel merito di altri questioni nella intervista con tedesco sono stati sottolineati anche sono state sottolineare che le le contraddizioni la vicenda politica di Nenni la stagione della frontista questo libro davvero di interesse anche per lo stile uno stile lo dice anche Martini che richiama la scrittura ad esempio G. Salvemini di Ernesto Rossi questa scrittura fredda sintetica ma appunto estremamente efficace
Per raccontare quello che si sta raccontando che il tempo è finito anche oggi e ci fermiamo con queste segnalazioni diamo appuntamento a settimana prossima
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