Dibattito sui tre Referendum: sanità e guerra

Radio radicale in questi ultimi anni sono due i temi che sono stati al centro dell'attenzione
Drammaticamente al centro dell'attenzione la sanità e la guerra
E di questi due temi si occupa una campagna referendaria una campagna referendaria che propone tre quesiti
Due sulla questione appunto della guerra e uno sulla questione della sanità una campagna promossa da il Comitato ripudia la guerra e da generazioni future e noi abbiamo proprio il coordinatore di generazioni future
Che professore di diritto civile all'Università di Torino il professore Ugo Mattei benvenuto su Radio Radicale
Grazie mille per quest'invito molto importante molto nella tradizione radicale dare spazio alle iniziative referendario delle iniziative dal basso
Noi abbiamo ritenuto che ecco ancora il solo momento mettono non parta subito dall'attacco di cuore no no no era solo un saluto una primo saluto un prosatore Roma controlla quattro
è perfetto perché adesso devo salutare il professore di diritto costituzionale Pubblico comparato presso l'Università di Enna corre Salvatore Curreri benvenuto su Radio Radicale
Buongiorno buongiorno a tutti Bongiorno con qua allora allora materia a questo punto è il momento di iniziare a parlare di questi tre requisiti
Come insomma da dove nascono e di che cosa trattano in particolare
Molto bene allora intanto appunto tavolini intendo dire che si tratta di tre quesiti molto importanti nella migliore tradizione referendaria
Che è quella di cercare di far recitare il popolo su temi di grande rilevanza l'Italia è stata caratterizzata da queste battaglie importanti e molte delle quali vuoi per Walter ai quali siamo debitori proprio del partito radicale pensiamo al ai tempi del divorzio dell'aborto e poi ancora in seguito l'acqua pubblica di cui anch'io ero stato uno del dei promotori oggi abbiamo di fronte a noi la possibilità di far pronunciare il popolo
Sulla sanità pubblica e sulla guerra purtroppo in questi ultimi tempi la Corte costituzionale è stata come dire meno generosa di come avrebbe dovuto essere soprattutto nel per quanto riguarda il referendum sull'eutanasia promosso dall'amico
Marco Cappato la fermata scorsa proprio nella misura in cui invece quello era il classico tema sul quale è importante sentire il popolo sono temi trasversali temi sui quali non si può ci si può comportare
Secondo le contrapposizioni tradizionali destra e sinistra ma vanno invece come dire affrontati in piena libertà di coscienza quei pensiamo che sulla questione della gestione pandemica prima il sulla questione la guerra adesso
Sia davvero necessario dare la parola al popolo sovrano perché la delega è stata come dire utilizzata a nostro modo di vedere in modo inadatto alle circostanze
In particolare abbiamo sottoposto vogliamo sottoporre l'elettorato tre quesiti il primo quello relativo alla sanità un conflitto all'alta negato al conflitto di interesse
Nel senso che noi riteniamo sia naturalmente sacrosanta la presenza dei privati nell'erogazione dei servizi sanitari pensiamo di certa Katia distorsivo
Che i privati fissino le priorità di spesa
Questo l'abbiamo purtroppo sperimentato proprio il padre di pandemia in cui le terapie intensive erano Scotto attrezzato rispetto a come avrebbero dovuto essere proprio perché sono ambiti della sanità
Che hanno come dire una redditività passata nel settore privato a fronte invece di altri settori più specialistici in cui i ritorni di capitale sono molto più seri
Per quanto di più di questo per quanto riguarda il quesito sulla sanità naturalmente cadevo collegato a quello della guerra perché rileviamo una continuità per il problema proprio del conflitto di interesse e soprattutto perché pensiamo che il popolo italiano preferisca
Che spendere denaro per delle priorità decisive quali quelle della salute pubblica che come sappiamo è un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione rispetto che per attività che si collocano in violazione con altri aspetti costituzionali quali l'articolo undici
Parere ai sensi del quale l'Italia ripudia la guerra e che era stato infatti tradotto nel nel mille novecento e novantadue proprio in una in un principio molto molto importante che era quello per cui sostanzialmente non si possono portare armi e sistemi d'arma
Il teatri di guerra aperti
Allora noi abbiamo collegato in qualche misura queste due vicende riteniamo che ci debba smettere l'esportazione di darmi immediato sul terreno sul sul teatro di guerra ucraino questo il quesito numero uno sulla guerra
E l'altro invece ripide a toglie la possibilità al governo interrogare al principio generale contenuto nella nostra legge ordinaria che traduce il principio costituzionale per cui sostanzialmente noi riteniamo che i governi non possano in assenza di una legge ordinaria derogare un principio così improbabile come il divieto di esportazione darmi su teatri di guerra quindi questo è in qualche modo l'impianto non c'è un referendum quindi sulla questione Ucraina quindi sull'immediato un referendum sulla possibilità anche futura
Di derogare al principio per cui non si mandano armi in teatri di guerra perde oltre quello che cerca di spendere dieci debuttando
Benzina sul fuoco è il terzo quesito è invece un quesito che promuove l'utilizzo diciamo la riconversione se vogliamo
Di questo sport militare in uno sporco civile volto a costruire un'autorità pubblica più efficace più efficiente e più basata sui bisogni piuttosto che sui profitti
Allora professor Curreri lei ha sentito il professor Martelli
Lei è un costituzionalista professor Matei accennato insomma a come la Corte Costituzionale
Intervenga no su i referendum c'è poi tutta la questione
Se non dovrebbe intervenire prima della raccolta delle firme ma questa è una questione che qui non affrontiamo e invece le vorrei chiedere dal suo punto di vista lei avrà sicuramente letto questi quesiti che cosa ci può dire
Allora faccio una premessa di carattere generale
Per quanto sia difficile io cercherò di distinguere la valutazione nel merito dei quesiti sul giudizio riguardante la loro e la loro ammissibilità
Perché sappiamo che
Quesiti referendari vanno come lei ha giustamente ha ricordato sottoposti allora preventivo il giudizio di ammissibilità della Corte allora cominciamo esaminare
In Duel quei siti cosiddetti pacifisti quelli riguardanti l'invio delle armi in in Ucraina
Il primo è quello che proroga questa possibilità mi scusi io un fastidioso ritorno della mia voce un prototipo i dalla regia di diciamo diciamo però guarda avanti insomma sì allora questo secondo quesito
Preveda la possibilità di prorogare l'intervento del governo che attualmente previsto fino al due mila ventitré
Le vorrebbe appunto abolire questa questa proroga ora la prima obiezione che si potrebbe fare
è che questo quest'idea interverrebbe a babbo morto cioè visto che il referendum si dovrebbe temere sembra che venga ritenuta ammissibile dalla Corte costituzionale
Nella finestra temporale tra il quindici aprile e il quindici giugno del due mila ventiquattro
Si potrebbe dire che questo referendum interverrebbe Abe lega scaduta quindi non avrebbe efficacia in realtà così non è
Questo lo dico diciamo anche per l'onestà intellettuale perché la Corte costituzionale in più sentenze ha detto che quando una norma successiva riproduce sostanzialmente il contenuto di una norma precedente su questi è che se il referendum e che è stata eventualmente modificata o abrogata comunque mono che potrebbe trasferire il quesito sulla norma identico
Ottenuto sostanzialmente quindi in definitiva
Cioè domani il Governo dovesse decidere di prorogare
L'invio delle armi anche oltre il trentuno dicembre del due mila ventitré e quindi nel due mila e ecco il le le firme raccolte per l'abolizione di questa proroga potrebbero trasferirsi anche sulla nuova legge quindi da questo punto di vista grazie a questo trasferimento le firme raccolte non sarebbero inefficaci
Invece ci sono due profili secondo me poco più importanti che depongono l'uno targa inammissibilità del referendum l'altro a mio modesto avviso per la inutilità
Dal referendum perché il referendum a mio modesto avviso è inammissibile la Costituzione rientra referendum sulle leggi di autorizzazione ratifica dei trattati internazionali Mickey potrebbe eccepire non esiste nessun trattato internazionale in realtà la Corte costituzionale con una giurisprudenza
Si può condividere o meno ma di cui bisogna prendere atto spiega perché consolidata
Sia perché comunque ineludibile
Ha dato un'interpretazione di questa disposizione costituzionale di questo limite costituzionale
Dicendo per l'appunto che non solo i trattati internazionali ma le leggi che il danno attuazione ai trattati internazionali e le leggi che a dar l'attuazione anche agli obblighi comunitari cioè gli obblighi che derivano da decisioni prese dall'Unione europea rientra in questo ambito
Nel momento in cui sono strettamente vincolata a tali decisioni
Ora lei non eravamo tenuti Cometa ad aderire alle iniziative dell'unione europea ci saremmo potuti astenere come ha fatto l'Ungheria di Orban avremmo anche potuto decidere di votare contro però non l'abbiamo fatto noi abbiamo convintamente appoggiato tutte le decisioni che il Consiglio europeo e il Consiglio dei ministri europeo
Nell'ambito della politica estera e di sicurezza comune hanno adottato per sostenere l'Ucraina reddito sparite anche l'istituzione di un apposito fondo
Io l'opinione Peace Facility allora permisero se i nostri costituenti hanno deciso di sottrarre al referendum abrogativo le leggi di autorizzazione e ai trattati internazionali l'instabilità della politica estera al Parlamento al governo
E soprattutto per evitare che l'abrogazione referendaria contrattato potesse comportare la responsabilità internazionale dell'Italia per le un'adempienza verso gli altri Stati contraenti allora bisogna concludere che un eventuale referendum in tal senso proprio perché farebbe venire meno agli impegni internazionali che sono stati pressoché sarebbe inammissibile ma non è tanto questo il punto
Ho detto che il referendum ancor prima che è inammissibile è inutile perché anche se venisse abrogata
La disposizione del secondo quesito cioè la risposi la legge centottantacinque del novanta il Consiglio dei ministri potrebbe tranquillamente continuare a deliberare invio del cerco di spiegare capendo subito che non non è facile e cosa dice questo articolo uno comma sei lettera in parte i promotori del referendum
Dovrebbero vorrebbero abrogare dice che non si possono esportare armi a paese che attenzione
No no che essi sono aggrediti
Ma che hanno aggredito cioè in violazione dell'articolo cinquantuno della carta ONU dopodiché quest'articolo dice almeno che è il Consiglio dei ministri del liberi in senso contrario
Quindi qual è il significato della disposizione
Si vorrebbe abrogare che il Consiglio dei ministri potrebbe decidere dei mandare armi a paesi non aggrediti ma aggressori allora secco si è uno questa legge non riguarda lo stato la legge centottantacinque del novanta non riguarda l'invio di armi dello Stato e riguarda le esportazioni delle aziende e privati
Produttrici di armi quindi non c'entra assolutamente nulla come avrebbe detto il buon Di Pietro non c'azzecca nulla due
L'Ucraina non è pregresso tempesta aggredito quindi indipendentemente dalla vero perché si vorrebbe abrogare il governo potrebbe tranquillamente continuare a inviare armi asso a possano finanziariamente
è strutturalmente perché appunto non si tratta di uno Stato aggressore
Va dimostrata aggredito
E questo
Mi inconsciamente i promotori del referendum lo sanno benissimo perché sanno perfettamente che i due decreti legge con cui il governo ha voluto adeguarsi agli obblighi europei e inviare le armi non citano la la questa legge centottantacinque del novanta nascita no derogando la legge centoquarantacinque del due mila tredici che riguarda la partecipazione dell'Italia
Alle missioni internazionali concludendo a me sembra che proprio per evitare il prevedibile giudizio di ammissibilità
I promotori al più presto di Milano a disposizione
Che non c'entra assolutamente nulla cioè una disposizione che è inidonea Allo scopo prefissato cioè quello della divieto di in via di armi
E quindi da questo punto di vista irragionevole inammissibile e inutile ecco naturalmente professor Curreri magari
Anche perché insomma effettivamente è stata ampia somma la sua esposizione poi sul referendum sanitario magari lo affronta in un secondo momento perché vorrei dare la parola al professor Matei e per replicare su questi due referendum
Guardi allora intanto la dottrina la dottrina è chiarissima e l'ha detto anche il collega relativamente al punto bella significato politico immediato della raccolta delle firme sul quale è molto importante focalizzare per un attimo la nostra attenzione è importante che si vada a firmare al referendum non si parte da subito perché la presenza di un organismo costituzionale crebbero le travature unte qual è un comitato referendario che ha raggiunto le firme a partire dal mese di luglio e di agosto
Introdurre ebbe una presenza molto imbarazzante
Nella questione della proroga Perrella dell'invio di armi
Nel senso che noi avremmo sostanzialmente a disposizione un soggetto che impedirebbe
Che questo rimedio che che questo rinnova rinnovo quasi incerto due mila ventiquattro avvenisse alla chetichella come un'operazione un po'burocratico popoli cantoria come cerca di far credere il Colle
In realtà non esista in cui Massimo
Probabilmente uno dei nostri massimi internazionalistica l'arresto anche Luís attivo nella meravigliosa siciliane professor Pasquale De Sena ordinare il diritto internazionale dell'Università di Palermo ha scritto sul punto abbiamo approfondito parecchio la questione
La questione dell'obbligo internazionale è assolutamente mal posta nel senso che anche leggendo la più esclusiva tra l'interpretazione della Corte costituzionale e vide
Tipo che aver promesso dei soldi ad un fondo europeo Bondi che peraltro solo introdotti e stanziati con un'operazione tipica mente politica
Da parte del governo tant'è che ci sono tantissimi altri sistemi europei che non hanno partecipato non solo l'Ungheria
Ma anche l'Austria
E non si avanti poi l'obbligo della NATO perché allora questo naturalmente non riguarderebbe Feroleto la Turchia che fonda le armi cioè non esiste la verità è che non esiste alcun obbligo internazionale levi natura nato né di natura i principi generali del diritto internazionale
Le di natura europea che possa produrre conseguenze giuridiche
Al Paese perché le le interpretate dalla Corte costituzionale non parla di conseguenze politiche è ovvio che sarebbe un enorme imbarazzo per i nostri governanti guerrafondai il fatto che il popolo lì sbugiardato rispetta queste priorità
Che sono come dire disallineate rispetto all'articolo uno della Costituzione al ripudio della guerra quindi sarebbe un grande imbarazzo di tipo europeo ma sarebbe un imbarazzo politico
Non un imbarazzo giuridico questo è meglio dirlo molto chiaramente e siccome grazie al cielo la Corte costituzionale sul merito politico per il momento non è ancora intervenuta potremmo anche aspettarci
Delle nuove trovate dal punto di vista di un organo che eroga organo di garanzia da molto tempo purtroppo sta facendo un altro mestiere nondimeno fino a questo momento nel merito politico
Ancora non entrata ed ha rispettato come dire questo questo tipo di posizione e questo e questo è un punto è un punto di grande importanza per quanto riguarda la questione che il Governo può fare lo stesso quello che gli pare
Ma guardi il Governo può sempre fare lo stesso quello che gli pare coro troppo noi siamo in Italia abbiamo anche qui in un'emittente erano di un radicale che di queste cose già sappiamo per lunga quante volte si è fatto quello che ti pare dopo un esito referendario
No è successo col finanziamento pubblico dei partiti è successo col ministero per l'agricoltura è successo anche per il referendum per l'acqua pubblica il fatto che purtroppo in Italia risponde picche il democratico molto grave per cui i governi e i Parlamenti si sentono comunque liberi
Di fare quello che vogliono è una cosa che purtroppo fa parte di problemi più ampi rispetto a quelli che stiamo ascoltando adesso che sono il problema e la democrazia in questo Paese retta al fatto tuttavia che alcune operazioni non sono possibili parrebbe la Corte cost il valico latente per tempo novantanove del due mila dodici
A esattamente detto questo sia il pronunciamento
Alle pendaglio diretto del popolo sovrano il portatore d'un surplus di democrazia rispetta quella che la decisione di ti amo
Della democrazia rappresentativa e conseguentemente non è proprio così vero che uno può fare comunque quello che gli pare dopodiché che ci sia la distinzione fra gli aggressori e aggrediti nella legge del novanta a me non risulta assolutamente e questo mi piacerebbe saperne di più Usaid qual è la posizione del la posizione del collega perché io nono partecipato direttamente alla stesura di quel particolare quel rito ma questa normativa me la sono tutta guardata proprio per bene
E il fatto che riposta sostenere come è stato sostenuto che in realtà questa legge riguarderebbe esportazione privata di Arbe e non le esportazioni di tipo pubblico
Chiamiamola chiamiamola in quel in questo modo quindi nulla può rispetto al fatto che il riferimento formale alla legge del mille novecentonovanta è contenuto nelle due regala ogni tanto in quella del governo Draghi quanto quella successiva del Governo Meloni quindi non è vero che ci si è basati su un'altra legge
Si è fatto riferimento esplicito nei preamboli a quella legge lì offrendo la come base di decisione dal punto di vista dal punto di vista della scelta della scelta governativa dopodiché è di nuovo evidente che qui dobbiamo distinguere il senso politico
Di un referendum dal peso giuridico-formale perché è abbastanza chiaro che purtroppo dello stato in cui era nostra democrazia oggi quanto volete che ci metta un Governo guerrafondaio ottenere comunque la maggioranza parlamentare
è evidente che la ottiene evidente che stiamo facendo una battaglia per sostenere come dire
Un principio formale quello che non lo possa fare al governo se dal Parlamento al governo dice ma io pertanto voglio la maggioranza e il Parlamento ce l'ho e questo è assolutamente vero nondimeno noi cerchiamo
Di
Porre in evidenza primo il fatto che sulle questioni importanti come la pace e la guerra si deve decidere spendere al massimo livello di democraticità possibile del nostro sistema che ancora viva di un sistema di democrazia parlamentare il massimo livello di democratici fra potere
Dovrebbe essere coperto dall'organo legislativo e non dall'organo esecutivo che vedi ha semplicemente colpita vagavano legislativo estetico e poi il senso e chiaramente politico
Se ne abbiamo settanta per cento apparentemente nei sondaggi dall'opinione pubblica italiana che lo vuole inviare arabi
Ma del terrore nel rende nel teatro di guerra ucraino noi abbiamo prevediamo un aumento della spesa militare di dodici miliardi nei prossimi due anni a fronte della riduzione della spesa sanitaria di qua proprio carriera i prossimi due anni noi possiamo pure fare tutti i discorsi formali di diritto costituzionale che vogliamo e che possiamo lasciare ai nostri convegni scientifici riti a cui partecipiamo spero che il collega
Ma il dato politico eh reale
Cioè non è che possiamo fare i turisti che si nascondono dietro a delle a dei formalismi con il tal modo con l'aggiunta della forma c'è una questione di sostanza grande logora cava italiani sono davvero dietro al governo
Nel in quest'operazione in Ucraina nel partecipare attivamente
Ha un'esportazione di armi alte in questo modo contributo anche il TAR ha diciamo a nascondersi dietro il dito del privato o pubblico e molto molto però va come cosa perché noi sappiamo perfettamente che il procurement di queste armi
Il reparto in Europa in modo centralizzato equiparata sostanzialmente incontrarli capitanati da soggetti privati non è che stiamo parlando Charlie che vengono in qualche modo scusate qui bombardano vengono che vengono costano combattono ancora per fortuna ci siamo vicini ecco dove non è che siamo diciamo parlando di produzione di armi all'interno di una sorta di meccanismo
Ma di reclute per spaccare il riarmo di armi proprie che vengono date ritratto che richiede i titoli che vengono dati per comprare armi sappiamo che avevano comprata dallo e da parte mia sappiamo che avevano comprato da loro
Questo sappiamo che vengono comprate ai grandi gruppi azionari americani del complesso militare industriale
Quindi qui la distinzione privato pubblico purtroppo ahi noi e sepolta e e S e sepolta da quel dì allora di fronte a questo resta la questione Polo perché quella
Il Paese
Vuole delegare davvero a una cricca ricorderà guerrafondaio di maggioranza o di opposizione decisioni di questa importanza
O vuole essere ancora legato al proprio piccolo UDC la Costituzione che parla di ripudio della guerra e che parla di cessioni di sovranità soltanto soltanto attenzione a quelli che sono organizzazioni internazionali di pensa perché ti facciano causa del proprio gli stessi valori che sono contenute l'articolo undici spreco parlato purtroppo non è più in quelle condizioni sappiamo perfettamente cravatta diventato balcanico di abitazione lo sappiamo perfettamente sappiamo perfettamente che questa questione dell'Ucraina
è ormai una questione come dire incancrenita da che cosa allora propaganda scandalosa perché cioè il Paese volesse davvero pare quello che la Costituzione dice guardate che qui si sta facendo
Passare chi è favorevole alla pace come te posto un'anima bella ma qui non ci sono anime belle io penso che quello che si dovrebbe fare qui è una forza di interposizione internazionale
Sotto egida ONU o sotto l Unione europea dell'unione europea la quale pare in cui il TAR i membri mettano davvero questo punto in modo pubblico i propri soldati e le proprie energie
O che è preparino i contendenti perché quando tu vedi due persone che si sta che stanno combattendo non è Armando De Mura
Che risolvi il conflitto di competenze rivolgo si risolvono sindaco di
E ora con la preparazione e con i trattati e e con e con i negoziati di pace questa cosa qui di dire che dare dei soldi al completo militare industriale americano che mette in ginocchio l'economia europea
Per far fuori
Quello che diciamo l'equilibrio in questo momento esistente nel continente europeo e sappiamo perfettamente quali sono le questioni geopolitiche vanno le voglio entrare ha detto perché dopo ulteriori
Sì noi attendo referendum vogliamo semplicemente dire italiani tocca a voi
Dirlo non con i sondaggi ma tocca a voi dirlo in modo certificato e in modo giuridicamente vincolante come dire con un referendum questo è quello che stiamo facendo e questa posizione compatibile con qualsiasi tipo di atteggiamento nel merito
Che vogliamo avere rispetto al conflitto Ucraina
Russia
Allora siamo diciamo andando un po'lunghi e io vorrei
Allora innanzitutto voglio evidenziare che nelle due tesi dei due professori la il punto divisivo su diciamo l'interpretazione in particolare su il quesito sull'export bellico perché appunto per soccorrere i diceva che non riguarda insomma lo Stato mentre il professor Mattei dice di sì e va be e questo penso che sia irrisolvibile al momento però né per ne prendiamo atto di questa differenza netta di interpretazione
Della legge cento ottantacinque del novanta però allora io vorrei in questa volta più brevemente chiedere al professor Curreri di darci pure un parere sulla sul referendum sulla questione sanitaria
Che le le mi permetta di fare una marcia indietro ma proprio per due minuti certo perché attenta io come ho detto intendo distinguere
La parte politica dalla parte giuridica ma non perché mi ritenga un giurista chiuso in una torre d'avorio ma perché credo che il mio compito non è quello di fare comizi ma di ragionare sulle dal sulla disposizioni sulla norma
I giuristi si caratterizzano perché analiticamente che cerca di interpretarli allora a me fa molto piacere che il la materia abbia più volte chiaramente espresso per questo referendum protette è uno scusi non l'abbiamo sentita nata mio momento la voce poi liberi questo non c'è dicevo Santa Raiola sì decisamente allora stavo dicendo a me fa molto piacere che il collega Naccari
Un scritta nell'evidenziare il carattere politico di questo referendum perché è un refrain critico per l'obiettivo è quello di far pronunciare non è il Po
Il corpo elettorale
Lula sull'invio per recarmi all'Ucraina problema è che per
Ad aggiungere questo momento vuoi o non vuoi
Liberi
Un grido aree lo strumento giuridico cioè quale norma abrogata la io ho detto che la norma oggetto del referendum non c'entra assolutamente nulla
Innanzitutto l'articolo undici
Dal collega Martelli cifra molto volentieri andrebbe citato tutto
Perché l'Italia non ripudia la guerra
Infuria la guerra come strumento di offesa perché forse una quel genere in Russia probabilmente punti non avrebbe gradito l'Ucraina
Punto due nonché parla di organizzazioni internazionali
Che riguardano la difesa macchine assicurino la fascia e la giustizia fra le nazioni è una cosa completamente diverso
Perché non c'è pace senza giustizia e non lo devo dire certo a voi qui a Radio Radicale terzo punto e va bene entrare qui il problema
E che come ho detto ecco colleghi attenti potrebbe constatare perché prendersela bradicardia andaste a leggere il decreto legge quattordici del due mila ventidue e la legge centottantacinque non novanta
Non è facile
Perché a dimostrazione del fatto che non c'entra nulla
Chi parla di tutt'altra legge che la legge sulle missioni internazionali chiudo questo il punto per quanto riguarda la la sanità qui la parte che si vorrebbe abrogare riguarda diciamo l'acconto la compartecipazione il coinvolgimento nel sistema sanitario dei privati
Allora anche qui perché vuole fare una battaglia ideologica
Perché la sanità essere innanzitutto pubblica è un conto
Se invece si vuole impostare il problema in termini meno apocalittici per ritenere che anche l'apporto dei privati
Possa essere utile ai fini comuni a garanzia della salute pubblica però io credo che su questo riporta certamente a ragionare qui io profili di incostituzionalità o di inammissibilità meglio
Non avendo è una scelta politica
Per quanto riguarda diciamo all'organizzazione sanitaria ma su questo ritorno non non vedo problemi
Bene allora Matei in un un accenno su queste
Ma questo errore è un quesito abbastanza semplice per una famosa controriforma del servizio sanitario nazionale
Che era stata fatta per l'appunto nel nel novantadue quando si sostituì le si sostituirono l'Inter sanitarie locali che erano basata su un principio di universalità diciamo della cura con le aziende sanitarie locali le cosiddette al spostando sostanzialmente sposando sostanzialmente quella che logica diciamo area liberale aziendalista di quella patria storica che era una logica talmente legata come dire alla caduta del muro di Berlino la fine della storia eccetera per cui chi assumeva
Che il privato comunque nel fare il proprio interesse facesse anche l'interesse pubblico a questo o l'assunto di tutte quelle teorie di quelle pagano alterata motilità ricordavano tutti arricchisci parte arricchiscono poi anche gli altri Bank ecco dopo tutti
Questi anni abbiamo visto che le cose non sono andate parte in questo modo noi riteniamo che ci sia del privato assolutamente virtuoso
Bella partecipazione alla gestione del servizio sanitario nazionale anche alle diciamo nella sua attuale configurazione Piattellina litiga pensiamo tuttavia e le priorità
I spella di quel pay per cento del PIL quasi sette ormai del prodotto interno lordo acuti viviamo per la sanità debbano essere acquistate dal pubblico che se ne assume la responsabilità politica
Perché qui è una specie di operazioni di green washing no tu dici io faccio partecipare i privati nella pianificazione così faccio la parte di quello che pare apprezza diciamo la democrazia partecipativa e quant'altro in realtà semplicemente nascondi in piena luce ricoperti dice nasconde in piena vista le cerimonia di un settore privato molto Paolo perché finisce per determinare speso e di e scelte che devono essere invece prevede prioritariamente del secondo il principio del costituzionalismo dei bisogni ricopre diceva
Stefano Rodotà
E non sotto il punto di vista diciamo di un costituzionalismo che assumere la riforma del pareggio di bilancio in Costituzione no questo è un po'l'idea per cui si devono si tolgano i privati dalla pianificazione ti lasci che la pierre dichiarazione delle priorità di spero di assegnazione i soldi pubblici siano pubbliche come è giusto che siano e privati partecipino a portare avanti delle priorità che vengono scelte dal pubblico questo è un quesito referendario
Molto moderato se vogliamo non è un quesito referendario che porta come dire all'introduzione di un sistema
Il più sistema interamente pubblico della sanità con la che magari qualcuno farebbe piacere
è un po'il rito tuttavia che vuole far prenderà atto che siamo in una fase storica differente da quella del mille novecentonovantadue e che soprattutto sia data ben scarsa prova di funzionamento del servizio per il PPI Trippi della capacità di cura dei bisogni primari proprio durante l'inizio dell'emergenza pandemica in cui c'erano le terapie intensive piede anche perché le terapie intensive sono state sostanzialmente ridotte al lumicino da continui tagli e proprio perché nono assai poco al privato e questo chiunque lavori nel settore sanitario degli ospedali
Lo sa perfettamente e quindi su questo punto poi sarà materia come dire di discussione di discussione referendaria se raggiungeremo se raggiungeremo le firme
Per quanto riguarda l'altro pezzo ci sono sicuramente voi sapete perfettamente che non era il professore per il sottoscritto che possono dire
In modo definitivo quali sono i problemi di ammissibilità di questi referendum Dio
L'unica cosa che a riscontro e che esattamente gli stessi discorsi mi erano stati parti quando sospende integre il referendum abrogativo del decreto Ronchi no quello famoso sui servizi pubblici di interesse economico e lì c'erano cori di costituzionalisti più o meno di Radio liberali che ricevano c'è l'obbligo europeo c'è l'obbligo europeo quella volta la Corte costituzionale onesta e dice che l'obbligo europeo non c'era proprio ecco io credo che questa volta andremo ma potremo andare nella stessa direzione di aspetto occorre vigente che riconosce l'obbligo internazionale c'è l'obbligo internazionale però quelle una strada troppo facile per delegittimare un referendum di questo tipo la verità è che l'obbligo internazionale non c'è
Ci sono delle scelte politiche atlantista e molto forti da parte dei nostri esecutivi in continuità Draghi e Belloni sulle quali io credo valga la pena di sentire che cosa davvero pensa il corpo elettorale
Allora mi sembra che insomma abbiamo dato un'ampia un'ampia desse no di di argomentazioni no per capire insomma cosa c'è via tra questi referendum e i problemi che possono porre se professor Curreri nona altro da aggiungere anche professor Matteo e io mi mi fermerei qui
Perché appunto anche insomma il tempo scorre velocemente e si sta ampliando insomma un pochino forse troppo però ha io vi ringrazio in ogni caso moltissimo magari ritorneremo su questo vedremo di capire come va
Anche questa questa ma la raccolta firme io ringrazio il professor Ugo Mattei che è uno dei promotori dei tre referendum uno sulla questione sanitaria e due sulla questione
Delle armi all'Ucraina ringrazio il professor Curreri che professore di diritto costituzionale Pubblico comparato all'Università di Enna corre che ci ha dato il suo parere di costituzionalista su dell'ammissibilità di questi referendum vi ringrazio tutte e due vi auguro una buona giornata
Però prima di voi potete fare per il collega variazione grazie al proprio con la targa con gli ascoltatori arriva aperti quell'appello per lui
Perfetto perfetto grazie a tutti e due
Ho dovuto interrompere magari potremo fare in modo avremmo la voto o dietro per comporre barriere qua va bene grazie tante e buona giornata di nuovo avrebbe imbroglio allegro oratorio