Nascita, crescita e sviluppo della Costituzione italiana

Sì
La città Monica
Bene benvenuti a tutti allora oggi facciamo questo finalista aggiunge
Chiama dei corsi in maniera un po'il rituale
Penso però che appunto possa essere interessata
In termini poi punti eventuali con professor fremente avevamo letto scorsi mesi questo bel libro solo Umberto Gentiloni perquisito organizzare contemporanea mille novecentoquarantotto
Nove e ci sembrava utile appunto confini disciplinari perché non si capisce niente costituzione delle sostituzioni senza capire finale storico il professor Gentiloni possiamo presenterà diciamo da fare sono qua
Anche se insegna lettere storia è un non storico che si laureati in questa facoltà noi riteniamo questa facoltà sento possibile riteniamo noi come intelligenze politiche non noi oggettivamente il generale siamo contrari rispondenze pensiamo degli storici senza politiche siamo più bravi Hristo esistono perché
Perché siamo abituati a che disciplinare questa è una cosa poi come si sa come voi sapete oggi tra quello che tenta separatamente però se cercate anche voi di fare questa operazione capite molto di più della realtà riceviamo interpretare
I questa d'azione si tira resta preziosi che giornalista politico parlamentare domani anche qui come puoi scoprire coloro che sceglieranno il corso di diritto parlamentare il prossimo semestre poi può il ruolo giornalisti politico parlamentare fondamentale perché perché a nessuno e che oggi abbiamo accesso dire formazione grazie senza igienicità radio radicale cui possiamo direttamente ascoltare dirette parlamentari cose assolutamente fondamentali tuttavia le cose noi vediamo anche immediatamente non è cattiva immediatamente perché c'è tutta una serie di meccanismi rapporti politici ed esteso che senza la mediazione veri giornalisti politico parlamentare non sappiamo sontuosità questo è il punto punto chiaro qui ancora in corso di lo fa siamo molto il confronto giuristi politico parlamentari
Dobbiamo modificare le cose capiamo senza una mediazione qualifica
Abbiamo l'impressione di capire tormentata abbiamo beh ciò Veneto io lo lascio la parola questo grazioso che ci governa
Nella scena a mia volta intanto buongiorno a tutti a tutti e grazie di avermi invitato perché il confronto al
Giovanni generazioni gli assistenti sarà spetti sempre ottimo gli esposti e io in questo momento non sono parola essere Gentiloni abbiamo questa tradizione della presentazione
Peccato se non poteva presentazione pericolosa
Essa
Un'altra data integro Galioto presentare quest'
Prevista lamenta o questa anarchia di non di non studia Scienze poi qualche qualche metro più in là evaso ma in effetti poi faccio la giurista non faccia da giurista diciamo l'umile cronista e però il passato la vita cercare a recuperare questa una di non aver studiato Scienze politiche che io penso che disco esterno sono forse carta facoltà Torelli inesatte History siriano
Formazione da scienziati della politica abbiano una marcia in più nella lettura delle cose delle cose della dell'stato delle cose presenti purtroppo adesso l'ho detto in diretta la radio radicale tutti i nemici storici impurezza serrande pazienza
E faccia la pista politica sono stata quindici anni cronista manifesto prima ho lavorato alla radio RAI e adesso a questo giornale che si chiama domani sottoscrivo tutto e poi passo la parola professore Gentiloni sottoscrivo tutto quello che ha detto il professore Ceccanti
Quello che si capisce primo colpo di solito tutto quello che si capisce al primo colpo se non è falso e e che e quasi falso noi cronisti più studenti chiamiamo accetta antico chiamiamo Clementi e diciamo non abbiamo capito cosa questa storia
E e quindi cerchiamo di utilizzare strettissimi quando sono in Parlamento ma anche quando non lo so non lo sanno si chiamano facciamo devono scrivere sedici ritorno a una pettinare le notizie nel modo sbagliato
E le notizie che hanno a che fare virgola comunale la vita parlamentare hanno a che fare con la vita di questo paese come tutte ma in particolare la responsabilità e grande naturalmente solo per chi se la sente chi non se la sente
Fa come vuole entro i limiti della decenza adesso invece passo davvero la parola e microfoni di radio radicale diversità a proposito di clemenza al professor Gentiloni che noi adesso ascoltiamo tutti io sono risalente per fare il vigile laringite urbana vigile ma mi farà piacere se le domande arriverà
Poiché sicuramente qualche qualche curiosità nella razionale siete voi giornalisti di questa elezione grazie e attenti
Grazie
Grazie tutte informato che sì anch'io due battute di presentazione visto che il tipo di l'impegno che ci siamo presi un bisogno qui ormai diversi anni fa
E questa forse no di erano una delle nostre prime elezioni credo di aver seguito il primo corso universitario questa corso di Armando Saitta sulle rivoluzioni
Sulle repubbliche giacobine filiera
Battesimo universitarie a sentirlo
Lo storico
Diciamo delle tante articolo interessante
Delle sue interpretazioni politico consegnato il russo per di quindici anni sono andato alle non
è un po'presa d'aria per esattamente dieci anni fa nella facoltà gemella non mi metto ovviamente nella competizione
Che allora
Proposta come vero però diciamo che sono da sempre convinto che diciamo
Le costruzioni chiuse non aiutino a comprendere quindi più siamo in grado di dialogare competenze e saperi conoscenze
E meglio è per tutti insomma non è da questo punto di vista soprattutto nel mondo di oggi
Immaginare che ci possano essere degli storici in luglio dei giuristi puri credo che sia un tema che francamente forse talvolta appassiona l'Accademia nelle sue dinamiche pensiamo minimamente realtà poco a che fare con un mondo in cui siamo insomma il discorso che veniva fatto sulla approfondire le notizie il rapporto tra il vero e il falso che cosa scelti
Cosa ci arriva addosso ogni giorno cosa effettivamente riguarda l'approfondimento delle questioni fa parte
Delle grandi dei grandi temi del nostro tempo in particolare nel rapporto col passato ecco credo che forse questo sia un
Uno dei temi sui quali concentrare il nostro incontro vado avanti Ivo passiamo alle presentazione
Lo lasciamo per un
Va bene
Allora detto questo proporrà proverei a ragionare con voi alcune cose questa mattina il
Insomma l'invito ringrazio tantissimo anche per motivi affettivi come dicevo all'inizio tornar qui è sempre un po'riannodare memorie persone luoghi corridoi e quant'altro ora veniva detto approfondire le notizie quindi il rapporto col passato tipo inizialmente subito una cosa che fa parte del del modo con cui spesso e volentieri vengono vissuti gli anniversari nonché sono un po'Kruscev edilizia degli storici più croce che delizia dal mio punto di vista che cosa voglio dire noi siamo spinti
Per mille ragioni su cui potremmo tornare anche più avanti affermarci sugli anniversari tondi sul centenario sugli ottantesima cercare le giornate le giornate della memoria nella giornata del ricordo le giornate dedicate alle vittime che sono esercizi importanti che cosa nascondono questo tipo i operazioni memoriali tra virgolette non nascondono un tentativo di costruire dei meccanismi di avvicinamento del passato vale a dire scegliere segmenti di passato in un
In un grande spazio uno storico francese tre entrando in garage queste cose Marc Bloch parlava allora di un'armata io adesso forse utilizzeremmo che so io la metafora di una clausola tutti un grande hard-disk esterno no uno spazio infinito nel quale
Tira fuori alcuni segmenti di passato e portarmi vicino hanno cioè avvicinarli alla mattinata di oggi perché consideriamo quei segmenti utile significativi e qui ritroviamo il tema degli anniversario no gli anniversari Toni qual è il rischio dell'anniversario fare uno sforzo per quel giorno per quella settimana per quell'occasione e poi tutto scivola nel rumore continuo che cipressi penso al mondo
Della rivoluzione digitale nel quale siamo immersi no invece provare a ragionare passato con un'attenzione e uno sforzo di analisi può offrire all'anniversario una chiave di lettura per ragionare di alcune cose no oggi parliamo della Costituzione nella sua dimensione storica a pochi giorni dall'estate
Tempo permettendo l'estate del mille novecentoquarantatré quindi ottant'anni fa
è un'estate cruciale per capire la nostra Costituzione non a caso il libro cui Ceccanti faceva riferimento all'inizio iniziale appunto
P riutilizzando la storia della Repubblica dal mille novecentoquarantatré
Tanti altri autorevolissimi
Autori studiosi eccetera hanno fatto scelte diverse che so io dal quarantasei dal referendum del due giugno da venticinque aprile del mille novecentoquarantacinque voi sapete che cosa c'è dietro questa parola
Così carica di significati che appunto lampi riutilizzazione però la periodizzazione è un esercizio soggettivo
Fondato sulle nostre convinzioni attraverso il quale noi diamo un peso al tempo in realtà il tempo viene misurato con gli strumenti che l'umanità assetata nel corso dei secoli viene misurato in modo diciamo automatico tra virgolette no ogni giorno ventiquattro ore ogni anno fra trecentosessantacinque giorni però quando ragioniamo del passato nove soggettivamente diciamo attenzione che il quarantatré enne diverso dal quarantadue per capire la nostra Costituzione pur avendo una misurazione se potessimo mettervi sui due piatti della bilancia sarebbero equivalenti nel modo automatico di misurare il tempo no quindi
L'estate quarantatré è un'estate come si dice con un termine un po'enfatico ma in questo caso appropriato dal mio punto di vista è un'estate cruciale
Tra l'altro è una classica domanda d'esame
No l'estate del mille novecentoquarantatré perché io sono tra quelli che pensa che se uno non ha chiaro che un un non ha chiaro che cosa succede in quell'estate lì poi difficile riannodare i percorsi della Repubblica successiva anche qui riprendo l'espressione di grandi storici alcune censure
Alcuni passaggi nei quali non le facciamo delle periodizzazione contengono all'inizio
Un po'tutti gli ingredienti come quando si fa una torta una crostata abbiamo tutti gli ingredienti all'inizio per capire quello che succederà dopo ma se noi sbagliamo l'inizio
Cioè se noi non abbiamo un piano che cosa accade in quell'estate poi è difficile capire perché nascono i partiti come è costruita la Costituzione perché ci sono opinioni diverse sul futuro dell'Italia
Tutto accade in quelle settimane prova a mettere in ordine
E mi raccomando controlliamo scia vicenda
I tempi prova a mettere in ordine in ordine quelle che sono le questioni dal mio punto di vista come sapete per fortuna storici studiosi hanno opinioni diverse quindi ragioniamo di temi delicati e Complessi sui quali la pensiamo anche la pensiamo diversamente e ne discutiamo viva no quindi da questo punto di vista la soggettività di chi parla non solo è insopprimibile ma diventa un elemento fondamentale anche per la vostra comprensione
Allora quell'estate lì io scelgo due date per tra le tante che potrei scegliere il venticinque luglio
E l'otto settembre
Quindi abbiamo due momenti cruciali che sono scandiscono il primo la caduta del fascismo
O meglio l'inizio della fine del fascismo
Altra importante questione che riguarda lo sguardo al passato
E l'uso delle parole
No la storia nel proprio nel mondo della rivoluzione digitale a mio avviso diventa sempre di più uno spazio nel quale l'uso delle parole viene
Sottoposto a un esercizio intellettuale che prima non c'era dobbiamo stare molto attenti a come ci esprimiamo o no
L'inizio della caduta del fascismo sapete cosa accade il venticinque luglio no c'è un ordine del giorno che viene proposto nel cuore diciamo così della struttura politica e amministrativa del regime si era dato il Gran Consiglio del fascismo con il quale Mussolini viene messo in minoranza e talvolta anche nelle conversazioni di verifica delle competenze uniche il fascismo cade perché aveva perso la guerra stava andando male no attenzione
Cosa cosa era successo nelle settimane precedenti al venticinque luglio quindi
All'inizio di questo mese del mille novecentoquarantatré mettiamo in ordine altri due vicende che sono diciamo fanno parte di quegli ingredienti basilari che ci permetteranno di capire lo sviluppo dell'Italia del dopo erano sbarcati gli alleati in Sicilia cioè questione dal mio punto di vista la più importante di tutti il territorio della penisola italiana era tentato un teatro di guerra
Cioè era sottoposto alle leggi dei
Territori contezza ogni centimetro ogni metro ogni chilometro non si discute quindi della guerra nella sua proiezione come sapete l'Italia era entrata in guerra quaranta nel giugno del quaranta ma quell'estate Illy
Lo sbarco degli anglo americani
In Sicilia e quest'idea di risalire la nostra penisola Fassi che l'Italia diventi un teatro di guerra e che non si possa più utilizzare il termine Italia altra questione che rende questo discorso
Molto più complicato di quanto talvolta non viene
Ricostruito consegnato nelle ricostruzioni dall'inizio di luglio del quarantatré
Dobbiamo stare attenti parliamo del Sud parliamo del Nord delle grandi città di cosa accade dalla Sicilia
Alla Calabria seguiamo l'avanzata degli anglo americani Ucci mettiamo nelle condizioni di capire che cosa accade sul resto della penisola quindi lo sbarco degli angloamericani a inizio luglio il primo bombardamento di Roma il diciannove luglio del mille novecentoquarantatré
Avere qui il movimento che lo ricorda all'inizio dalla Tiburtina il primo bombardamento di Roma che è una questione diciamo non abbiamo tempo di affrontarla ovviamente a meno che non abbiate voglia nelle domande che chiama in causa la presenza del Papa assenso con bar Roma si colpiscono le basiliche proprio coloro che vengono a liberare l'Europa dal nazifascismo bombardano la città come Roma è necessario funziona che cosa dicono gli altri che cosa pensano le opinioni pubbliche degli altri paesi opinioni pubbliche tra virgolette perché in tempo di guerra
Ovviamente tutto
Oggetto della contesa finale no
Lo sbarco degli americani il bombardamento di Roma il voto del Gran Consiglio del fascismo c'è un rapporto di causa effetto tra tutte queste cose domanda
Difficilissimo ci pensiamo da tanto tempo non credo che possa costruirsi un rapporto di causa effetto però
Neanche mi convince che sostiene che le cose non cento che sono piani separati il contesto interno della Repubblica
Dallo scontro gigantesco della seconda guerra mondiale perché sono convinto però anticipo che la cifra più forte della nostra Costituzione è quella di essere nata dalla guerra
Di essere il frutto della seconda guerra mondiale non si può capire la nostra Costituzione senza avere chiaro che cosa è stata la seconda guerra mondiale nel secolo scorso
Una guerra diversa dalle altre
Una guerra per conquistare territori ma anche una guerra per decidere chi poteva abitare la terra
Una guerra nella quale la posta in palio è l'uomo nuovo nazista che si scontra con la scelta la nostra civiltà se volete l'Occidente lo metto tra cento virgolette no la cultura greca romana diritto il rispetto degli altri valori universali tutte le cose di cui potremmo parla ecco lo scontro della seconda guerra mondiale è uno scontro nel quale non si può patteggiare tant'è che viene fissato
Per la prima volta nella storia il principio della resa incondizionata non si può trattare
Si deve arrivare a un momento nel quale la resa incondizionata presuppone che siano i vincitori a gestire le condizioni dell'acqua
Fondamentale anche per capire tante cose del mondo ai numeri più vicino
Qual è il rapporto diciamo coinvolgere l'avversario in un equilibrio internazionale cui imporre invece un ordine sovranazionale da vincitori
Quindi
Quel mese di luglio nella cani concatenazione di eventi gli ho cercato di riassumervi
Aprì la crisi del fascismo il contrario di quello che pure leggi riascoltato il fascismo non cade il venticinque inizia il suo declino inizia ad essere diciamo così messo in discussione in uno dei suoi pilastri costitutivi vale a dire di reati l'uomo nuovo fascista era invincibile
E avrebbe consegnato ad un futuro radioso le sorti dell'umanità
Invece l'accumulo cane comunque insomma l'insieme di il succedersi di queste vicende in poche settimane spassa mia questa illusione e mette anche il fascismo nelle condizioni vivere una crisi
A quel punto contrariamente a quello che Mussolini alcuni suoi uomini ed altri che osservavano con attenzione la situazione italiana pensavano invece il continuare a sostenere come in passato era stato fatto le ragioni del fascismo nella sua dimensione storica il re apre una crisi istituzionale futuro ma un virgolette Governo provvisorio dico virgolette perché uno diciamo dell'Espressionismo in cui per esempio inglesi che combattono
Diciamo che sono una parte costitutiva dell'alleanza che si costruisce contro il nazifascismo fanno filoni no ci può essere un governo provvisorio durante una guerra mondiale che vuol dire ci possiamo fidare degli italiani questo Governo provvisorio non viene affidato come alcuni pensavano scrivono nei loro diari nel loro carteggio non viene affidato diciamo a esponenti del vasto mondo dell'antifascismo chi era andato in esilio che aveva firmato manifesti che aveva preso le distanze no viene scelto il maresciallo Badoglio che era uno stato vicino a Mussolini anche in operazioni importanti soprattutto in proiezione internazionale era nuovo del regime adesso si discute possiamo discutere ovviamente quanto vicino quanto autonomo quanto indipendente ma insomma il governo provvisorio prosegue in una certa misura nell'illusione di poter mantenere quell'unità geografiche politica dell'Italia che invece non c'è più
Non c'è più perché gli Alleati erano già sbarcati e perché conquistare la Sicilia la Calabria risalire arrivare a Napoli era un contributo costitutivo per poter vincere la grande sfida della Seconda guerra
Quindi c'è al Governo provvisorio che però fa una cosa importantissima per capire la nostra Costituzione firma l'armistizio
Cioè conduce una complicatissima navigazione per portare potremmo dire per semplificarsi la vita l'Italia dall'altra parte ma non è corretto
Per portare qualcosa dall'altra parte per portare diciamo culture tradizioni storie biografie bandiere ipotesi politiche nell'altra parte cioè nel campo degli alleati
Tenete presente che anche qua i nomi sono importanti da una parte ci sono gli alleati
E dall'altra ci sono le potenze dell'Asse
Le potenze dell'Asse sono le potenze che fanno riferimento all'asse Roma Berlino quindi non è che l'Italia avesse
Un ruolo marginale irrilevante tutt'altro
Altra questione discutere degli insuccessi militari dell'idea di una guerra parallela che Mussolini aveva ipotizzato che non si è mai realizzata è sempre stata una guerra subalterna la Germania ma questo è un altro discorso l'asse è una squadra le potenze alleate sono un'altra squadra di Governo provvisorio firma l'armistizio portando
L'Italia nella condizione di essere un paese come belligeranti
Cioè provare a dare un contributo negli ultimi due anni di guerra non poteva non sapere che sarebbero stati due anni molti pensavano forse alla fine più ravvicinata negli ultimi due anni di guerra per dare un contributo dall'altra parte
Decisiva questa cosa
De Gasperi su questo costruirà uno dei suoi più importanti capolavori politici cioè costruire le condizioni per arrivare in sede di conferenza di pace a guerra finita a dire pure noi qualcosa abbiamo fatto
Non siamo soltanto in Italia del fascismo dell'aggressione all'Etiopia
E così via siamo anche un Paese che ha cercato negli ultimi due anni di guerra di dare un contributo alle strategie di lotta al nazifascismo vedete quanto complicata la vicenda di quest'estate no che cosa c'è
Se noi potessimo
Fotografare come in una
Foto
Diciamo sulla quale applicare uno zoom avvicinarci allontanarci no che cosa fare sulla scena
Nel settembre del mille novecentoquarantatré sul territorio della penisola italiana che noi insomma non ci dobbiamo dimenticare messa insieme da pochi decenni non è che c'è una tradizione né amministrativa né politica né istituzionale quindi su un territorio diciamo storicamente fragile virgolette anche su queste sono che passasse allora c'è una se lo prendiamo dal punto di vista geografico c'è una coalizione di Paesi che ha deciso di arrivare a Berlino cioè di colpire Hitler passando dall'Italia
Discussioni
Anche qui complicate si era meglio era forse sarebbe stato
Più giusto fare un altro per azione sappiamo anche col senno del poi che è molto facile quando si ragiona che non sarà la direttrice principale per arrivare a Berlino
Perché poi la direttrice principale verrà aperta addirittura un anno dopo con lo sbarco in Normandia dalle spiagge francesi quindi discussione anche qua interessante ma certamente abbiamo gli angloamericani che cominciano a risalire la penisola abbiamo gli alleati prima
Cioè tedeschi che diventano
Forse di occupazione del territorio
Importantissimo altrimenti
Tante cose come sfuggono alla comprensione razionale delle vicende no quelli che erano i nostri alleati di prima occupano di che cosa fanno
Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi nelle zone occupate applicano le leggi di guerra del Terzo Reich altro che Roma città aperta
Applicano le leggi di guerra del Terzo Reich cioè impongono le proprie leggi che cosa significa che non è soltanto l'occupazione di un territorio per questa è una guerra diversa dalle
Il territorio viene elaborato vengono spostate popolazioni deportate famiglie costruiti le condizioni per poter difendere
Poi sempre in questo spazio della nostra bella penisola c'è un governo provvisorio che cerca di rappresentare il rappresentabile che firma l'armistizio che mantiene una continuità istituzionale qui non mi avventuro
Su temi di cui qui ne saranno sicuramente molto più di me ma insomma ecco cerca di mantenere una continuità giuridica istituzionale tra mille uscire tra mille ombre e qualche luce si riesce non si riesce viene riconosciuto
Chi combatte non non gli dà molto peso
E poi mai cioè nel vissuto degli italiani in quelle settimane
Cioè c'è chi fa la resistenza dall'otto settembre dal giorno stesso in cui viene reso noto l'armistizio si combatterono a Porta San Paolo se passeggiata io la piramide vedete le targhe
Che vi ricordano questo ma non solo lui che cosa voglio dire faccia una parte della società e
Italiana che si mobilita da subito contro il nazifascismo lo fa pensando probabilmente che la guerra sia ormai agli ultimi sussulti aveva già iniziato un po'a festeggiare il venticinque luglio
Pensando che
Finalmente quella lunga notte fosse finita così non è c'è chi fa la resistenza e cioè si fa la scelta opposta
Perché Mussolini viene liberato pochi giorni dopo l'armistizio era stato
Imprigionato a Campo Imperatore viene portato al nord a un'operazione che fanno i paracadutisti della Wehrmacht rischi viene portato notte fu da la Repubblica di Salò
Cioè fonda una qualcosa città continuità all'esperienza del fascismo di prima
Quindi ci sono due storie che continuano se volete sull'Italia precedente ci sono i resistenti e poi qui categoria presto geograficamente
Ormai devo dire si è affermata ed è un'altra delle cose chiave per capire la Costituzione c'è
Il vissuto dell'italianità ci sono
Le diverse forme di resistenza civile qua il discorso è delicato lo faccio in un minuto cioè non sono soltanto quelli che vanno in montagna che so io il partigiano Johnny se avete letto Fenoglio ho team della Sentiero dei nidi di ragno di Calvino o Agnese di Renata Viganò cioè le grandi epopea della nostra letteratura che hanno raccontato la scelta insistenze anche di chi chiude con la vita di prima fa una scelta fino in fondo la clandestinità la lotta armata la sfida
Contro i fascisti nazisti
A fianco un un punto attenzione non per sminuire i primi né per metterli in una gradazione possibile c'è un
Un tessuto di resistenza
Chi nasconde compagni di classe di religione ebraica renitenti alla leva alla leva chi distribuisce cibo coperte
Kiss segue la linea del fronte chi passa a volantini chi ricerca gesti di concreta solidarietà quotidiana
Altrimenti non capiamo come può nascere la Repubblica dove si appoggia
Che bassi avrebbe la nostra Costituzione se non in questo vissuto che nella società italiana si muove in quelle terribili settima
Al di là persino degli esiti politico-militari dello scontro no quindi è una fotografia
Dove ci sono tante presenze diverse c'è anche chi guarda dalla finestra ovviamente come è normale che sia che cerca di capire come va
Tanti gli avevano applaudito le gesta del fascismo scendono in piazza per festeggiare la caduta del fascismo tante piazze che si erano riempite appunto delle notizie che arrivavano dai fronti
Si riempiono come piazza San Pietro nella messa che il Papa fa subito dopo la liberazione di Roma no quindi c'è da questo punto di vista ecco una società che nel suo insieme partecipa alla fase conclusiva della seconda guerra mondiale e la Costituzione nasce ecco dentro questi Bossi questa sfida
è figlia della guerra e figlia delle diverse anime che compongono la Società italiana tra il quarantatré e il quarantacinque
Questi anniversari ci aiutano se li leggiamo in questo modo prima di tutto a conosce per ragionare per capire per farci dell'opinione dobbiamo sapere cosa è successo
Cosa vuol dire inserire il territorio nella penisola italiana tra i teatri di guerra
Negli archivi
Alleati a Washington e a Londra nelle carte di lavoro compaiono il lezione del territorio della penisola italiana con la distribuzione delle divisioni
Con le operazioni di guerra che sono diverse cui gli errori
Clamorosi che vengono compiuti nel tentativo di risalire la penisola prima possibile
Scarsa conoscenza del territorio sottovalutazione della capacità di
Di difendersi sovrapposizione tra cronologie quasi scorso diventerebbe molto più complicato basta pensare al fatto che Roma viene liberata due giorni prima dello sbarco in Normandia
E che tutti i fotografi che avevano cercato di immortalare la Città eterna finalmente non più capitale del fascismo finiscano vicino questo dato potrebbe essere molto più lungo di correre prima possibile verso la Francia
Perché tutto sommato dal punto di vista militare della caduta del fascismo lo sbarco in Normandia
In cuor imparabile mente più importante se non ci mettessimo a fare una ricostruzione no politico-militare ora e finisco
Due minuti ancora quale si rifà
Quale
Il quali sono in questa tentativo di dati le ricostruzioni fondamentale di queste vicende vale a dire le radici della costituzione nel processo storico della seconda guerra mondiale io se dovessi scegliere anche qui ottant'anni dopo da quell'estate due questioni che studio graficamente quindi nel confronto tra gli storici hanno avuto
Un peso rilevante mettere al primo posto il mondo
L'Italia nasce l'Italia della Repubblica nasce in questo spazio che si apre tra la sconfitta della guerra all'inizio dalla guerra fredda
Quindi tra la fine
Del nazismo come progetto politico come riorganizzazione del genere umano sulla faccia della terra la sconfitta del nazismo è infarcito di nascita di un sistema internazionale che poi verrà definito come sistema della guerra fredda nel quale diciamo la classe dirigente uscita dai due anni di cui stiamo parlando sceglie fondamentale questo verbo sceglie di andarsi a collocare
Lo sceglie perché lo voto perché decide di essere nel campo
Dell'Occidente alti qua della cortina di ferro
Intessere relazioni con gli Stati Uniti di partecipare al processo di costruzione europeo sin dall'inizio cioè di
Giocare fino in fondo la carta di un Paese che può rinascere a condizione che trovi un rapporto sinergico oppositivo
Interessante è inutile tra il quadro interno il contesto internazionale
E io sono persuaso ma questa la butto soltanto lì che tra le ragioni di crisi della nostra Repubblica ci sia ancora una volta al primo posto questo elemento qui
Quando questo rapporto non è più sinergico non funziona più per entrambi così bene allora cominciano tutta una serie di problemi
Non è un caso che l'architettura della nostra Costituzione entra diciamo in discussione comincia a manifestare creerebbe problemi e questioni quando la guerra fredda
Arriva al tramonto
C'è uno spazio che si costruisce tra quadro interno al contesto internazionale che ci aiuta certo come sempre nella storia non dobbiamo immaginare che ci siano risposte certe no la storia
Non prevede sentenze passate in giudicato
E quindi noi discutiamo di tutto per fortuna anche cambiando idea no quindi ma questo elemento è un elemento fondamentale che si è un po'perso
Sul momento presi dall'euforia del crollo dalla Nostalgia di quello che c'era prima uso questa diciamo dialettica tra i punti estremi no come se in fondo quell'impalcatura venisse giù improvvisamente fosse sufficiente un'inchiesta di un magistrato
Un'estate particolare cominciare ad andare numi alle repubbliche come se fossimo alla lotteria la prima la seconda la terza la quarta nascono muoiono amori nascono amori Monia questo non ci aiuta ecco non abbiamo avuto
Fa parte di quel problema degli anniversari nel rapporto col passato forse anche del modo con cui il passato oggi ci arriva nel presente ma qui aprirei tutta un'altra questione quindi il mondo e la seconda questione
Riguarda i colori della della nostra Repubblica no anche questo è un tema delicatissimo i colori della nostra Repubblica vale a dire in quel biennio liste non lo collochiamo in quel biennio di diventa un discorso che non ha che appoggia sulla sabbia no non possiamo immaginare che nascono i partiti
Nel quarantasei anni voto insieme a monarchia e repubblica con un sistema proporzionale che elegge un'assemblea accussì
Come se improvvisamente scendessero dama no invece i colori di quella stagione sono diciamo il
Una gamma di presenza nella società italiana ma anche una gamma di possibilità
Liberali comunisti socialisti cattolici L'Uomo qualunque i socialdemocratici i nomi e i simboli bandiere riferimenti Marche culture letture ecco idee del Mundo
In una certa misura questo rapporto col mondo e con le differenze che animano la Società Italiana Sci porta
Ad un altro fondamentale snodo della riflessione sulla seconda metà del Novecento vale a dire
La convinzione che la guerra si vincesse non soltanto sui campi di battaglia
Quel discorso che facevo sulla resa incondizionata alzare bandiera bianca mangiata quarantadue
Ma forse da quarantuno possiamo dire ormai con molta della storiografia internazionale che ragione di questo già dal quarantuno si ragiona del mondo di due del dopo quali saranno i principi ordinatori
Si potrà arrivare qualcosa che metta in discussione lo strapotere delle nazioni
Io questo lo trovo un tema di straordinaria il terribile attualità nel mondo di oggi se è vero che siamo rinazionalizzare Ando tutta una serie di politiche che atteggiamenti di modi di ragionare in fondo la sconfitta del nazifascismo apre la strada a un mondo nel quale tra mille limiti ovviamente non devo neanche dirlo però il principio di fondo era quello
Della scissione di porzioni di sovranità nazionale le nazioni si erano con battute ferocemente dalla prima guerra mondiale impone
Avevano cercato di costruire delle forme degli embrioni di sistema internazionale penso alla le Carré alla Società delle Nazioni e alle vicende del primo dopoguerra in fondo il nume Nazioni Unite
Questo
è questo grande progetto e l'idea di dire le nazioni non sono non si combatteranno più in squadre aggressive le une contro le altre ma possono dar vita ad un sistema internazionale nel quale ci siano alcuni principi
Giuridici universali ovviamente sappiamo bene la distanza no
Le aspettative però sarebbe ingenuo e pericoloso non cogliere il significato di quel progetto i la Costituzione nel suo insieme
Nel suo insieme cerca di rispondere a questa ambiziosissima novità l'idea cioè di portare una forma storica in un mondo che si sta costruendo caricandola della più grande novità che riguarda la storia d'Italia vale a dire l'idea di appoggiare
L'architettura istituzionale su una base NATO
Non c'era mai stato nell'Italia liberale durante il fascismo non ne parliamo celeberrimo confronto tra crochet e Parri
Su questo tema
Quando nasce la la democrazia e la democrazia pre fascista viene considerata una forma democratica di differimento chi aveva attraversato i due anni di cui vi ho parlato sottolinea invece l'idea che
La Costituzione appoggia su che cosa sul suffragio universale sul diritto di tutte tutti a poter scegliere
No tra monarchia e repubblica io potete scegliere anche le proprie forme di espressione ecco perché
Il rapporto della Costituzione con la tempesta di quella vicenda cioè dell'uscita dell'Italia dalla guerra e l'elemento qualificante che dovrebbe portarci diciamo così a mettere in secondo piano quantomeno discutere criticamente le numerazioni di Repubblica che invece hanno accompagnato i nostri ultimi trent'anni spesso in modo maldestro
Grazie
Peraltro anche Mina puntualità di una puntualità anche elementi importanti
Allora avete sentito intanto grazie professore Gentiloni Silveri non sta a me fare diciamo l'analisi da io ero discente come voi in questo momento però avete sentito una prova pratica una spina lezione pratica
Di cosa significa essere storici con questo sguardo alla scienza della politica mi pare questo intanto di poterlo dire e avete sentito anche una primo capitolo di una specie di come potrei dire romanzo di fondazione della nostra Costituzione
Un capitolo che nelle intenzioni era veloce però avete sentito quanto era approfondito
Nata dalla guerra io ho segnato molte espressioni che ha usato il professore nella merito era questo capitolo nel metodo
Avete sentito anche e non sta a me naturalmente sto solo dicendo delle cose avete sentito che cosa significa da alcune cose che ci ha detto professore come metodo no la storia non prevede sentenze passate in giudicato quanto importante diciamo ogni volta aggiornare e e ancora quando si sposta il punto di vista geograficamente da una parte e i anche quanti punti di vista devono essere messi insieme per creare appunto una sentenza provvisoria che è sempre provvisoria che lavoro dello storico va be'questo solo per fare trovare delle parole per fare i complimenti al professor Robert Gentiloni sperando di che convinta di interpretare i vostri
I vostri volti perché vi ho visto mentre ascoltavate anche voi insomma questa bellissima lezione se avete una domanda calda calda io vi passo la parola perché siete voi protagonisti Jonio mille sei
Mille e tre credo che fosse quella di di don Giovanni mille trenta perché era un numero dispari per far capire che era aperto
E però io volentieri fatemi gesti fatemi un gesto cortese diciamo non gestaccio intanto forse inizio io così diciamo rompo la ma non abbiate timore perché avete sentito avete qui intanto due
Costituzionalisti che parla che insomma h ove mai venisse anche un un una domanda di merito sulla Costituzione ma qui stiamo nel romanzo appunto fondativa allora professore
Tantissime cose vorrei chiederle ma solo intanto inizio con la parte finale Dellas di questo romanzo di questo primo capitolo del romanzo che lei ci ha fatto e lei diceva il quadro interno il quadro esterno quanto sono importanti e ci ricordava nella sì in questa storia
E quanto importante appunto in un momento in cui intendiamo diciamo un po'a nazionalizzare anche la capoccia insomma quando dobbiamo fare le riflessioni la dico malissimo ma per capirci
E ecco in un momento in cui in particolare a parte diciamo una tendenza a dare ridare fiato ai dagli Stati nazionali questo può essere una cosa politiche anche un giudizio politico anche se è una cosa concreta però in realtà in un momento in cui per esempio la dico Breve la pandemia ci ha insegnato che ci dobbiamo un po'degli urbanizzare
Dobbiamo un po'diciamo tenere un equilibrio diverso rispetto a quello che pensavamo negli anni novanta della diciamo dell'interdipendenza no la del del la de globalizzazione è un è un tema diciamo non solo economico ecco mettiamola così allora le volevo chiedere seccamente
Alla fine questo vincolo esterno per esempio dell'Europa senza andare insomma troppo intorno al mondo che cruciale
Per il nostro Paese per questa parte diciamo del continente
A aiutato o a diciamo ridimensionato la costituzione italiana nata dalla guerra nato dalla Resistenza è nata come ci ha spiegato lei poco fa
Petrocca voi ha però
Grazie sì la domanda particolarmente stimolante nel senso che alla fine
Io credo che questo sia il vero problema di oggi lo dico così cioè poiché abbiamo tanti altri problemi ampiamente insomma
La questione che abbiamo davanti negli ultimi anni tra la guerra in Ucraina e l'uscita dalla pandemia ci porta a questo punto siccome diciamo che la passione per il passato dovrebbe combattere la sindrome dal gioco dell'oca no ritorno al punto di partenza non ci posso credere penso che noi viviamo
Con la speranza e con la forza che non sia così no talvolta
Diciamo qualche elemento di sconforto
Anche quel discorso che facevo sulle date sul fascismo eccetera un po'la sindrome del gioco dell'oca mi preme no dico possibile dobbiamo tornare a discutere cose di di cui trent'anni fa avevamo letto avevamo scritto però invece bisogna fare poi le generazioni italiane ed europee son diverse no quindi
Da questo punto di vista è così io sono
Sempre stato
Convinto
E adesso lo sono ancora di più ci i passi avanti tanti straordinari gli abbiamo fatto
Siano stati costruiti non malgrado il vincolo esterno ma grazie consiste cioè che il vincolo esterno abbia dato un contributo sostanziale
Mi riferisco alle scelte iniziali ovviamente alla prima legislatura chiaramente
Ingresso nella NATO il processo di costruzione dell'Europa
Questa partnership euro atlantica così interessante e complessa arte d'Italia che ha uno spazio possibile
Potenzialmente in grado di giocare un ruolo anche non il negli scenari della guerra fredda penso tutto lo scacchiere mediorientale penso alla politica estera di Moro nel suo lungo ministero agli esteri penso insomma potremo fare tanti esempi ma la questione egli no in fondo grazie al vincolo esterno quel Paese uscito in quel modo con le macerie ma che erano oltre che le macerie materiali erano soprattutto i vent'anni di fascismo le debolezze di difficoltà vincolo esterno è stato un fattore fondamentale sia
Nelle scelte costitutive sia questo anche un tema
Difficile ma importante sia per quanto riguarda gli orientamenti nella società italiana cioè l'idea di rimboccarsi le maniche
Che vediamo anche in queste ore straordinario nella vicenda della Romagna l'idea di rimboccarsi le maniche e di impegnarsi
Di dare qualcosa per gli altri nasce dalla convinzione di essere in una fase nella quale l'Italia può avere un ruolo quale diciamo
Il sensore
No di queste sostanze dal mio punto di vista non lo ripeto ma insomma ci siamo capiti da questo è la convinzione che chi perché i figli vivranno meglio dei genitori
Cioè l'idea che si metta a un certo punto
Dentro la condizione di investire sul futuro partire dal fatto che in questo gli anni sessanta sono
Uno spaccato per ragionare di questo no che le generazioni che verranno
Ma non è soltanto una questione quando meramente quantitativa
Questo riguarda la cultura diciamo così anche se non se non va tanto di moda la cultura come strategia di inclusione
In una cittadinanza diversa non si può essere pienamente padroni del proprio futuro senza studiare
Se guardate i dati degli che andava a spasso somma dell'analfabetismo di gli andavo all'università di questi decenni di cui stiamo parlando
Insomma diventa poi più difficile pensare che sia stata una storia
Diciamo di occasioni mancate di errori di Trani insomma dobbiamo sempre
Avere la capacità di guardare no ma poi il vincolo esterno ha avuto un ruolo importante importantissimo anche nella fase più difficile se volete
Nella fase più difficile far capire nella crisi della cosiddetta Prima Repubblica e nelle scelte costitutive del doppio
L'ancoraggio al vincolo esterno non
Cadere nel tranello di rinazionalizzare le nostre scelte no anche qui
I termini non sono
Se i miei amici e colleghi su questo ma insomma oggi diciamo populismo
Usiamo delle espressioni che però alla fine
Nascondono diciamo così sotto una finta veste nuova i problemi antichi che sono quella di una ricetta che la ricetta terribile che attraversato tutto il Novecento
Cioè di fronte ai momenti di difficoltà
Che cosa si fa si alza la propria bandiera
L'America prima di tutto
No abbiamo degli esempi da questo punto di vista clamorosi mi verrebbe da dire no l'uscita dall'Unione Europea insomma che che che che dobbiamo dire di più per dire che in fondo questi anni vivono diciamo la messa in discussione del vincolo esterno io girerei proprio la tua domanda da questo punto di vista cioè Pius più un mettiamo insofferenza del vincolo esterno e più danneggiamo il futuro delle prossime generazioni
Perché poi sull'altra mano di questo ragionamento se guardo
Le vostre espressioni io insomma se sento le discussioni le considerazioni che fanno i vostri coetanei in aula o in famiglia eccetera voi siete molto più
Pronti
A sentirli compagni di strada di tanti altri di tanti altri no questo tipo di per di processo assegnato le generazioni nel corso del tempo no quindi da questo punto di vista non credo
Che sia giusto
E corretto mettere in discussione certamente certamente dobbiamo considerare il fatto che il vincolo esterno ho avuto una qualifica e una cifra
Eccessivamente costruita sulla forza di globalizzare l'economia
Questi sono temi che appunto sui quali tanti protagonisti studiosi hanno scritto pagine importanti no
Carlo Azeglio Ciampi parlava
Di una su piglia tra l'economia e la politica molto facile globalizzare l'economia nell'era del digitale
Tantazzi no è uno spazio globale per definizione basta un click la rete che cos'è se non questo
No è una dimensione diciamo per sua costruzione globale per sua definizione molto più difficile globalizzare i diritti
Le garanzie
Le protezioni di welfare in particolare qui in un popolazioni che diventa sempre più e fortuna perché si vive di più
Però diciamo nella loro composizione demografica noi siamo una parte di mondo nella quale
Se conveniamo insieme
La decrescita cioè l'assenza di nascite
La quanto si è allungata la vita media in questo angolo di mondo con poniamo un quadro demograficamente molto diverso da quello degli anni sessanta di cui cui facevo riferimento no tassi di crescita sviluppo indie
è chiaro che dobbiamo considerare anche l'altra faccia del vincolo esterno cioè
Quanto sia perso di possibilità e di occasioni per rafforzare anche una dimensione internazionale che avrebbe permesso
Forse di gestire alcune emergenze in modo diverso in questo la pandemia Sina pandemia è stato uno schiaffo in faccia
Io l'ho aveva in questo modo non non tanto e non solo
Dal punto di vista delle paure di questi tre anni
Quanto piuttosto uno schiaffo in faccia all'idea che si possa uscire dall'emergenza del nostro mondo con l'illusione di poter alzare muri
Di poter rinegoziare una propria presenza
Da una posizione di forza non solo la pandemia anche evidenziato quanto quei discorsi
Diciamo così sullo Stato sul pubblico sulla gestione comune di tante vicende che venivano considerati un po'rétro
E forse anche un po'diciamo fastidiosi sull'onda dell'idea che invece la libertà dei singoli avrebbe portato il mondo verso il sol dell'avvenire aggiusto appunto non è stato così la pandemia ha detto che addirittura la nostra libertà individuale passa per la possibilità di un sistema nazionale di organizzare i vaccini pensate che paradosso
La nostra libertà individuale quindi la libertà dei singoli passato e la capacità dei
E chi non ha avuto questa capacità Slovenia
In numeri vittime Problemi difficoltà ovviamente non so dipingendo mi rendo perfettamente conto delle cose che non funzionano no però la gestione della pandemia in una dimensione sovranazionale
Con tutti i problemi che ci sono stati ma sfido chiunque a considerare nel dicembre prima che arrivassero
Le prime notizie che cosa sarebbe successo no è una diciamo una globalizzazione dei processi storici nel modo più forte che si potesse immaginare
Simultanea inarrestabile incontrollabile inconoscibile ingestibile tutto insieme nello stesso momento paesi ricchi paesi poveri
Paesi in via di sviluppo paesi con il sistema sanitario nazionale paesi che non l'avevano Paesi che potevano comprare i vaccini e che poi non li non li hanno
Addirittura utilizzati paesi che non avevano la possibilità di Prati tutto questo
Nello spazio di pochi mesi quindi altro che diciamo nazionalizzazione per questo credo che si che il vincolo esterno sia impressiona preziosa eredità ecco del nostro passa
Grazie mi dichiaro soddisfatta come si direbbe in aula no no no no
Abbiamo una domanda venga qua almeno al microfono di Radio radicale anche se gli altri dice la sentiranno la sua battaglia contro diciamo della sua sul
Populismo io una battaglia personale privata sul termine sopra Nismo e trovo che sia un neo femminismo francamente inutile insomma garanzie va be ognuno c'ha i suoi gusti prego negata
Allora io innanzitutto vi ringrazio non voglio rubare tempo le conclusioni anche professore cementi io sono Enrico Campelli sono dottore di ricerca in questa portata sono assegnista di ricerca diritto comparato a Sassari la domanda provando a essere il più possibile se Cohen
Innanzitutto una brevissima premessa questa conversazione molto interessante soprattutto perché siamo in un periodo in cui qui i vertici del nostro Paese parlano spesso a sproposito dell'origine della nostra Costituzione
Dei contenuti che la nostra Costituzione da via Rasella in Polonia
E e questo approccio misto dell'introduzione di questa conversazione sui saperi aperti
Somme molto molto efficace molto forte la domanda il più possibile secca la seguente
Provocando ad aggiungere un ulteriore tassello al discorso di quell'estate
Qual è il ruolo della monarchia in quello addirittura provando a fare una connessione magari un salto troppo in là
Esiste un legame tra gli eventi del nove settembre quindi la fuga del re e il referendum l'esito del referendum esiste una commissione una connessione tra questi elementi qual è in generale il ruolo del il ruolo della monarchia in quel periodo perché anche quello insomma
Un mattone un cassetto non da poco in questo questo discorso grazie
Avete un'altra domanda così facciamo una cosa ci diamo il tempo nata prego nega dica però
Al venga venga Albornoz sì perché agenzie radiofoniche imprescindibile che questa radio facilmente nell'archivio per il resto della dell'orbe terracqueo dell'umanità come dice la presidente Nasser residente quindi essendo saremo per sempre
Nelle l'idea dell'esistenza
Allora salve spero si Santa mi chiamo sarà Gilardi sono studentessa appunto al secondo anno di Scienze Politiche relazioni internazionali
Vorrei fare una domanda al professore come sanarlo lo scorso venticinque aprile è stata appunto la festa della Liberazione in Italia
Ecco io vorrei fare una riflessione personale che diciamo in questo mese mi è un po'attanagliato secondo me questa festa si sta un po'parcellizzando le spiego il perché
Poco fa discutendo con un mio coetaneo mi diceva sai sarà se non ci fosse stata la componente socialista barra comunista la Resistenza non si sarebbe mai attuata
E di fatto dice sì la componente cattolica azionista magari sia stata importante ma non quanto quella socialista comunista di fatto se lei vede magari i festeggiamenti proprio del venticinque aprile
Purtroppo magari alcune persone direi che la destra più convinta ecco se mi passa questo termine
Ci sono magari astenute da festeggiare questa festa piuttosto che magari ho visto manifestazioni di sinistra che inneggiavano al fatto che proprio la liberazione stessa fosse una festa di sinistra prettamente quindi volevo porle questa domanda si può spiegarci quali fossero le componenti della Resistenza quindi per farci capire anche meglio il perché questa festa dovrebbe unirci nella nostra complessità e perché secondo lei c'è stata questa parcellizzazione anche questa visione magari un po'non dico di parte però di potrebbe passare questo termine venga razze grazie alle
Ne
Non c'è bisogno anche che c'è dieci minuti Scanzi per espandere abbiam mandato francamente
Però grazie se c'è donna non teniamo almeno a Palenzona se qualcuno vuole fare una domanda Aldo la Coffa dovrebbero pensare anche perché poi i professori si si saluteranno e io se non vi ringrazio delle domande tanto perché sono premi
Ovviamente che io non ho
Toccato come tante altre cose ma sono
Fanno parte diciamo così della
Conoscenza delle vicende allora partiamo dalla monarchia
Io penso che l'otto settembre siamo a pagina vergognosa e indecente ecco sono d'accordo con la il titolo del volume di Elena Aga Rossi una nazione allo sbando
E e penso che la monarchia all'unica cosa forse paragonabile della stessa gravità in negativo la firma le leggi razziali del trentotto
Io la penso così cioè
Sono non si abbandona
Non si lascia una nave alla deriva
è per questo capisco
E in una certa misura
Ho apprezzato e stimato le posizioni di chi tenente durante l'otto settembre mi riferisco sempre a Carlo Azeglio Ciampi non vota si astiene sulla possibilità di cancellare la norma transitoria che sul rientro no dei maschi di casa Savoia quindi io né da un giudizio storicamente
Però la sì sì non lo so che non l'hanno Francia perde stessi si perde di efficacia insomma però lui è l'unico l'unico che si astiene il ministro nel governo Prodi ma insomma parte il resto
E quindi la monarchia
Ha una doppia responsabilità storica
La prima riguarda
E ci riporta la questione del venticinque aprile
L'unità
L'Italia è un Paese che ha fatto il Risorgimento sotto l'ombrello di Casa Savoia non ha fatto contro l'assessore
Altrimenti non capiamo anche qui poi ci sfuggono gli elementi fondamentali lo so che non mi riferisco a tema insomma faccio un discorso diciamo così partendo dalle competenze no cioè il Risorgimento la grandezza di Cavour
La grandezza di Kabul queste avete posto la questione italiana in un contesto internazionale ritorniamo ai temi di prima a guerra di Crimea le guerre di indipendenza e rapporto con la Francia l'Inghilterra il suo ambiente ginevrino potrà e al tempo stesso però dire lasciamo stare Casa Savoia se no non ne usciamo
Portiamoci a casa il risultato
Indicando l'obiettivo finale i famosi discorsi su Roma capitale non ci sarà mai un'Italia unita senza Roma Capitale quindi apre la questione tutto il tema della questione romana sullo sfondo eccetera eccetera però la monarchia è
Punto di riferimento fondamentale tante che durante il bombardamento di Roma
Roma a differenza di tante altre grandi capitali che si spopolano si riempie perché c'è il Papa re
Ci sono addirittura due autorità una
Universale
Antica
E diciamo così sospesa in una dimensione senza tempo no tra lo spirituale il temporale come la città del patto
Però è anche la capitale dello Stato italiano e quindi questo scontro diciamo così tra la dimensione sacra e la dimensione terrena è una
è un ingrediente fondamentale del nostro passato e il regno questo è anche nella dialettica colpa anche nella dialettica col papà cioè anche in una dimensione di scontro è un punto di riferimento perché io mi sento italiano perché soccorre
Tant'è che molti cattolici
Cominciano a soffrire questo problema accorsero come tema no si può essere cattolici italiani devoti al re e
Al tempo stesso
Diciamo così accettare il processo di costruzione della nazione insomma la nazione italiana viene costruita anche sconfiggendo il la posta in palio della sfida sulla legittimità del Risorgimento
E lei in questo ha un ruolo importante dobbiamo sempre immaginarci diciamo i tassi di analfabetismo i messaggi semplificati le forze che spingono per un riconoscimento verso il vertice quindi
L'otto settembre da questo punto di vista
Una pagina diciamo così dalla quale difficilmente ci si può cancellare quella macchia mi la fuga alle notizie la gli atteggiamenti i tentativi di rimettersi in pista
Nelle settimane della campagna elettorale del due giugno in quel modo tutto questo contribuisce a spiegare che cosa avviene dopo e ci permette di fare di of
Lire di considerare un giudizio storico sulla monarchia molto più attento ecco alle vicende di quelle settimane quindi io assolutamente penso che ci sia un legame
Ci sia un legame anche sull'esito del referendum ci sia un legame anche sulla forza che i partiti ottengono ci sia un legame anche nell'intelligente anche qui di quella classe dirigente di non polarizzare la questione della monarchia nel momento in cui la guerra è finita
Ma di voltare pagina anche prima che il referendum abbia espresso il verdetto sul sì o sul no
Importantissimo altrimenti avremmo discusso di quello del reo non del tre piuttosto che immaginarsi gli articoli della Costituzione le forme
Proprio della democrazia postbellica
Sul venticinque aprile io ne ho scritto anche insomma è stato uno dei temi delle ultime settimane
Da dove cominciare
Allora il venticinque aprile raccoglie un pochino quel discorso che facevo all'inizio dal mio punto di vista cioè
Noi abbiamo vissuto prova a semplificare in questo modo un doppio
Una doppia scorciatoia
Pericolosamente in entrambe le uscite da una parte l'idea
Che ci sia una resistenza che diventa un monumento a se stessa
Una resistenza nelle forme proprie
Del Partigiano Johnny della Resistenza in montagna delle scelte esistenziali di tanti gitanti che ovviamente non solo non voglio dimensionare ma considero decisive come
Penso di aver visto di avere dispiegato e l'idea che ci sia da questo punto di vista una sorta diciamo di
Peculiarità italiana
Quasi che si potesse indebolire quel ragionamento sulla seconda guerra mondiale per arrivare Allo studio delle forme della Resistenza questo studio graficamente abbastanza evidente nel senso che per diverse generazioni
Chi studiava una cosa non sappiamo l'altro
Che studiava resistenza mostriamo la guerra
Chi studiava le forme partigiana tra le diverse organizzazioni gruppi eccetera eccetera li sganciava da un contesto internazionale così come chi studiava la guerra le divisioni erano prevalentemente gli storici militari di altri Paesi
Quindi mettere insieme questi due piani stato faticoso ma adesso trovo anche ha spiegato il perché
E dall'altra parte l'inganno che in questi trent'anni è venuto fuori alla grandissima cioè l'idea che in fondo l'Italia
è stata liberata dagli Alleati parliamoci chiaro sta parlando è la resistenza cento mila persone duecento mila secondo alcuni calcoli discutiamo di numeri di più o di meno ma la liberazione dell'Italia è il frutto della guerra mondiale quindi il venticinque aprile tutto sommato lo mettiamo da parte no ragioniamo di altre da ecco questo questi due cose invece vanno messe insieme
Faticoso faticosissimo però così non si può immaginare il venticinque aprile fuori dalla guerra viene scelta la liberazione di Milano in questo scontro tra gli alleati che risalgono la penisola e la resistenza che si muove scegliere una data che sia
Diciamo a sigillo del contributo che una parte della società italiana non dico degli italiani perché c'era anche chi combatteva dall'altra parte sarebbe scorretto dirlo
Il contributo che una parte della società italiana da all'esito finale della posta in palio questo il venticinque aprile per questo si sceglie il venticinque aprile se no si potrebbe festeggiare che sono la settimana dopo la resa di perché abbiamo perso anche sbagliando secondo me il discorso sulla Liberazione di Roma
Se un po'affievolito nel corso del tempo proprio per questo tipo di ragionamento da una parte
La Resistenza cioè il nesso tra la Costituzione la resistenza nelle sue differenze dall'altra l'idea che l'Italia fosse stata liberata come esito della seconda guerra mondiale quindi ridimensionando la resistenza
Se noi conosciamo questo ordine di i problemi di ragionamenti ci troviamo di fronte a una resistenza variegate colorata ragione il suo Nicolas unica tra chiaro che c'è una componente militare
Organizzata che nella Resistenza avuto un ruolo centrale non c'è dubbio
Solo un in malafede si può sostenere una cosa diversa no
I comunisti erano organizzati socialisti erano organizzati c'erano le persone in esilio ma poi da cosa lo vediamo questo per quella democrazia fra tanti problemi non sappiamo guardasse a guardarsi intorno
Io rimango sempre deriso Cicchetti meglio non è stato inventato però a parte questo dico cioè dove diciamo da dall'esito del del quarantasei
Cioè antiche erano convinti di avere le masse dietro perché avevano fatto si ritrovano con percentuali elettorali
Molto basso
E quelli che erano più organizzati più strutturati che avevano ramificato nel territorio che avevano fatto
Le esperienze che avevano seminato in quel laboratorio della Società italiana si ritrovano invece addirittura i cattolici che erano contro il processo di razionalizzazione
Si ritrovano ad essere dal quarantasei al quarantotto addirittura quasi un italiano su due quarantotto virgola cinque se non sbaglio nelle elezioni del diciotto aprile
Quindi è chiaro che c'è una discrasia tra la capacità o
Liti con militari organizzativa di alcune culture di alcune bandiere di alcune forme di espressione storica nella Resistenza e
L'insieme di quelle diverse resistenze civili che non sono in competizione le une con le altre ovviamente
E quindi certamente cioè un elemento diciamo così qual è il problema
Più difficile forse a distanza di ottant'anni no parte diciamo le posizioni del alcune posizioni del Presidente del Senato altre vicende di cui posponiamo possiamo discutere ovviamente come di tutto ed è giusto che sia il problema è che non può esistere una memoria unica di questa roba qua
Non si può pensare che ottanta ma sarebbe lo stesso se fossimo a duecento anni di distanza che ci possa essere un'unica memoria di una guerra civile che ha tagliato il Paese
Questo è un è un è un io che io l'ho sempre immaginato come un'offesa alle nostre intelligenze tra l'intelligenza di chi viene dopo ognuno farà la sua memoria
Certe morti sono morti ma i morti sono morti vanno giustamente ricordati proprio perché il mondo che è venuto dopo Hiroshima dopo Auschwitz dopo la sconfitta nel nazismo ci dice che una vita vale tutte le vite
E per cui se muoiono le famiglie attraversando il Mediterraneo nelle spiagge dove noi andiamo in vacanza
Per fortuna
Ci indigniamo e diciamo che la vita vale
Ovunque
Non è disponibile la vita umana no a questo viene perché è stato sconfitto il nazismo il fascismo perché il mondo del dopo apposto in i principi universali come fondamento di una scelta altrimenti è un discorso che potremmo fare in un contesto qualsiasi e quindi le memorie sono memorie divise vanno rispettate nelle loro differenze e un conto è
Parlare di chi è caduto a diciott'anni
Perché ci credeva perché è stato trascinato perché si trovava geograficamente assurdo al lordo della linea del fronte ci sono tantissimi esempi altra cosa invece immaginare che ci debba essere una storia condivisa di questa denuncia
La storia come diciamo ter Reno nel quale anche le diverse memorie possono essere riconosciute capite analizzate e messe in discussione ecco perché il dibattito sul venticinque aprile Unni hanno asseconda poi ovviamente delle operazioni che lo caratterizzano fa parte di questo rapporto col passato dal punto merita di trovare nella storia il suo principale veicolo di conoscere
Va bene ancora alcune altre per le le avete sentite la pressione delle memorie divise e della storia della Repubblica invece della Repubblica di tutti che meravigliosamente diciamo come dicono quelli bravi sfidante
Grazie al professore una Gentiloni Silveri ma adesso Heathcliff finale professore Clementi
E complimenti e che voi ai vostri professori
Tosato
Senza in corso di Stefano della nostra lezione grazie amento speciale ad Umberto Gentiloni avvelena preziosi e a voi naturalmente grandissima attenzione tre cose tre proprio Twitter visto l'orario primo che cosa possiamo dire troppo perché se l'Italia si decontestualizzata Sidi subisce
E quando si distribuisce in Italia perde identità
Secondo quando l'Italia mette processo di democratizzazione
Cioè di portare dentro nel nel passaggio tra monarchia e repubblica quelli che non lo conoscevano il voto le donne quelli che lo conoscevano la democrazia Giovanni e quelli che pensavano che veramente essere sudditi che cittadini
Cattolici compresi l'Italia smette di crescere e quindi esaurito il boom degli anni sessanta consumato consumabile
Il processo di democratizzazione andata a schiantarsi nel momento in cui siamo arrivati all'intreccio tra la fine della guerra fredda e la fine della grande ondata di attuazione del testo costituzionale
Con le repubbliche che cambiano i numeri come se fossimo all'otto
Terzo e ultimo passaggio e dunque cercano di sostenibilità sistemica nazionale ed internazionale del Paese nazionale perché il Paese appunto deve ritrovare dei limiti d'identità venticinque aprile e naturalmente otto settembre aggiungo due giugno
Due giugno
E evidentemente sostenibilità internazionale perché naturalmente in questo quadro mentre gli italiani pensa a se stessa il mondo sta ripensando a se stesso dentro coordinate geopolitiche che naturalmente partono da Yalta ma non è detto che il ritorno in quel gioco dell'oca diceva Umberto aria
Ringraziando ancora Umberto Gentiloni Daniela Preziosi radio radicale
Pomponio prosieguo ai miei studenti per gli ultimi giorni di lezione agli studenti di Stanford colloca gli esami ci vediamo tutti naturalmente su questi schermi di radio radicale quello perenne
A parte il prossimo anno sta questo si può dire no previsti bene grazie ancora
Grazie grazie
Consideriamo