Dall'Europa del populismo penale all'Europa dei diritti fondamentali. La riscoperta della funzione rieducativa come essenza riformatrice del sistema sanzionatorio (Seconda e ultima giornata)

Buongiorno
Benvenuti
A questa seconda giornata
Di riflessione
Su
Su un tema che
Quello della della pena
Della
Del metodo attraverso il quale
Dal settantacinque si cerca di tradurre
Nel nostro sistema l'attenzione di Ducati vale la pena
Il trattamento quale volano
Gli socializzazione oggi
Cerchiamo di tirare le fila di questa ricerca che ci ha visto impegnato in questi anni
Una ricerca e che ci ha consentito di
Comprendere attraverso un'interlocuzione costante
Con chi vive
I temi del trattamento i temi della pena rivive dalle dall'interno
Chi opera negli istituti penitenziari chi gestisce dalla osservatore privilegiato la mangiatori sorveglianza le relazioni anche nel multare di queste relazioni con l'amministrazione che è una è un profilo che è emerso modo estremamente interessante durante una serie d'interviste che abbiamo condotto in questo periodo in questi anni
E
Ed è dei cui risultati oggi vorremmo dare un pochettino la la cifra
Quali risultati a quelle frasi approdato attraverso questa indagine
Io purtroppo gli erano può partecipare a lavoro ho partecipato soltanto alle battute finali ma ho ho avuto modo di di apprezzare tante cose che sono state dette almeno quelle che ho potuto ascoltare le altre mi sono state riferite
E ma soprattutto nelle battute finali quelle che nei quali sono uscito ad essere presente ho avuto la sensazione che sia emersa una
Idea del trattamento ove il Presidente Bortolo perché invito a prendere pasti no no no ma
Abbiamo ha periziato ho parlato solo io qui non ti sei persone
Lo
Un'idea
Un'idea del trattamento funzionale alla risocializzazione
Quale diritto sociale
Ecco mi piace utilizzare questo termine
Che però fa contrasta con una
Impostazione di fondo che animato la nostra legislazione ma credo di no non sono uno storico del diritto quindi non riesca a fare un'analisi prospettiche che vada molto a ritroso nel tempo ma credo che c'è una costante nella legislazione penitenziaria almeno degli ultimi anni
Quella di una legislazione che deve camminare lungo i binari della clausola di invarianza finanziaria
Che è una una scelta che in aperto contrasto non avere con l'idea del trattamento come diritto sociale
Se lo Stato deve porre in
Né essere tutti gli strumenti che rendono possibile in una visione concordo perfettamente con quello che ha detto e la dottoressa Castellano l'idea del trattamento che debba camminare dietro le
Di dentro in in un'impostazione di una offerta eterodiretta una idea che neutralizza l'autodeterminazione
E combinando questi due elementi assenza di autodeterminazione scarso impegno anche finanziario dello Stato in quest'ottica di tutela dei diritto sociale credo che se continuiamo a camminare su questi binari al quale dobbiamo aggiungere altro stimolo proveniente dal dibattito di ieri
Una percezione dei temi del carcere che esso che estremamente distante dai valori che bisognerebbe o sta alla base perché mi piace qui evoca le parole di Zagrebelski
Ai diritti si aderisce
E io ho la sensazione che c'è nella nostra comunità una scarsa adesione ai valori di fondo che dovrebbero animare la fase l'esecuzione penale
Quei principi scolpite nell'articolo ventisette la Costituzione sono principi che sembrerebbero radicati nella nostra nel nostro DNA ma ho la sensazione che non lo sono affatto
Quella la nera la narrazione che accompagna negli ultimi anni soprattutto i temi del carcere e una nell'azione che allontana sempre di più la nostra collettività rispetto a questa cifra valoriale
E incontri come quello di questi giorni soprattutto dedicato a voi giovani hanno a mio modo di vedere questo importantissimo scopo far sedimentare le vostre coscienze i valori che devono sarà la base dei temi che stiamo affrontando io mi taccio perché il programma estremamente denso e preferisco dare immediatamente la parola a chi ci accompagnerà nella decifrazione di questi risultati al quale la nostra ricerche approvata confermo piacere do la parola alla dottoressa Elisabetta Zito oggi dirige la Casa di reclusione di Noto che ci parlerà sentiamo proprio nel carcere
Nel ruolo del direttore d'istituto penitenziario quale propulsore dell'educazione grazie disobbedisce dolente la parola
Non solo a questo diciamo meraviglioso evento io mi sono laureata in questa sala alcuni docenti fra quel professore Grasso mi ha esaminato in diritto penale quindi a alla responsabilità della la mia storia diciamo poi successiva alla laurea
E detto questo quindi sono felice non solo per questo momento conclusivo ma per tutta l'aspetto inerente la ricerca sono curiosissima di sentire i risultati perché è da operatore guardassi ed essere guardati nell'esercizio della propria funzione secondo me è importante per mettere in dubbio alcune certezze o anche per rafforzarne altra
Detto questo la prospettiva della mia riflessione una prospettiva appunto da operatore e quindi non volerò alto come illustri relatori di ieri è sicuramente dei relatori fare che seguiranno il mio intervento
Partendo proprio da queste premesse
Quando la dottoressa la possesso non Germi affidato mi ha proposto l'idea della riflessione sul ruolo del direttore dell'Istituto penitenziario quale propulsore della rieducazione
Ho detto immediatamente si successivamente per buttare giù gli appunti che oggi cercano di illustrarvi ho messo un punto interrogativo
Forse più stimolante ragionare in questi termini
Adesso il punto interrogativo
Mi chiedo il direttore è il propulsore della rieducazione da giurista devo trovare una risposta nelle norme
E questo è il primo aspetto che cercherò di affrontare il secondo aspetto è data la risposta affermativa sì
Come perché
E anche lì devo trovare mi sont diciamo ho cercato di trovare due parametri di riferimento l'esterno
Il mondo che sta fuori per Mondo che sta fuori non intendo solo la comunità civile ma tutti gli enti e le istituzioni e quindi carcere enti comunità civile
Triplice funzione unitaria secondo me collegamento proprio con la gestione del carcere
E poi la politica interna alla politica gestionale interna come è orientata dall'alto in che misura quali sono gli strumenti perché l'esistenza di strumenti condivisi
è certezza
Di gestione trasparente dal mio punto di vista spero in breve tempo nel tempo assegnato di illustrare questi tre sottoparagrafi diciamo che mi sono data mentalmente nell'affrontare questo tema
Oggi chi è il direttore
Lo possiamo capire se un attimino ci spostiamo nel passato all'ordinamento previgente nel mille novecento trentuno del regio decreto
Dal dieci all'articolo duecentonovantasei definiva il direttore il direttore e il capo dello stabilimento sorprendente a tutte indistintamente le parti del servizio
E dagli ordini opportuni cura la scrupolosa osservanza delle leggi dei regolamenti delle istruzioni dei contratti sorveglia il modo con cui i funzionari e gli agenti che da lui dipendono adempiono ai loro doveri vigila su tutta la corrispondenza sui registri sulle sculture azione gli atti ed informa il ministero anche fuori dei casi espressamente preveduto i da questo Regolamento
Dei fatti notevoli che si riferiscono all'ordine e alla disciplina dello stabilimento
A parte l'immensità della definizione
Eh ma mi serve la citazione solo ecco per raffrontare individuare le norme che oggi nel nostro Regolamento individuano il direttore come il vertice al responsabile del trattamento
è interessantissima ci sono tanti giovani perché un po'appassionato leggere la relazione che è stata presentata una per questo regio decreto e l'attenzione che c'è quasi mia sorpresa leggerlo per il personale e le considerazioni che si fa non circa i costi e la scelta del personale
In una norma che sicuramente diciamo era animata da spirito diverso da quello del nostro regolamento attuale
Abbiamo avevamo quindi un direttore che era una sorta di controllore un soggetto passivo del tu deputato solo apporre limiti a sorvegliare addirittura a coartare psicologicamente
Dal mille novecentotrentuno ad oggi come mio rientro quali sono le norme le norme fulcro che da operatore mini individuano e in che termini individuano responsabile del trattamento
Richiamo Nobel fulcro perché secondo me sono essenziali nell'agire poi della quotidianità
Come operatori
Da questo punto di vista c'è stato un cambiamento radicale intanto nella società non non è pensabile oggi c'è il ruolo del direttore è cambiato perché l'esecuzione penale assolutamente
Diciamo mutata non solo in termini normativi ma rispetto anche alle attese sociale a come la comunità dovrebbe partecipare all'esecuzione penale stessa
Tenendo presente ciò le norme di riferimento nel Regolamento sono appena quattro però importantissima all'articolo due del nuovo regolamento di esecuzione duecentotrentadue mila gli operatori parliamo ancora di nuovo Regolamento ecco che per distinguerlo da quello del settantasei all'articolo due primo comma seconda parte si dice il direttore dell'istituto
E si assicura il mantenimento della sicurezza
E del rispetto delle regole avvalendosi del personale penitenziario secondo le rispettive competenze
Emerge con evidenza la definizione di un direttore quale unico responsabile della sicurezza non vi sembri strano questo ragionamento per arrivare al trattamento
Alla sicurezza complessiva dell'istituto che si avvale di tutto il personale penitenziario non solo del corpo di polizia penitenziaria queste spesso un grande equivoco soprattutto per chi diciamo
In Emilia
Dade determinate comunicazioni quindi non non ci meravigliamo del perché poi il comune cittadino pensa a determinate cose
L'attribuzione di responsabile unico della sicurezza fa sì che il direttore disponga di un elemento fondamentale e determinante perché le attività trattamentali si possano svolgere del resto se è vero il noto principio secondo cui non c'è sicurezza senza trattamento e il trattamento non può prescindere dalla sicurezza ne consegue che proprio perché chi dirige il penitenziario dispone di questa funzione funzione essenziale di vertice della sicurezza egli può svolgere tutte quelle attività propedeutiche funzionali alla riduzione delle attività che costituiscono il trattamento penitenziario
Altra norma di riferimento sempre nel regolamento e l'articolo tre comma due il direttore dell'istituto è quello del Centro di servizio sociale che oggi sono gli uffici di esecuzione penale esterna
Esercitano i poteri attinenti all'organizzazione al coordinamento al controllo dello svolgimento delle attività dell'istituto del servizio
Decidono le iniziative idonee ad assicurare lo svolgimento dei programmi negli istituti nonché gli interventi all'esterno impartiscono direttive agli operatori penitenziari anche non appartenenti all'amministrazione penitenziaria
è importante
A tutti gli operatori anche non appartenenti all'amministrazione penitenziaria perché il nostro legislatore da questo punto di vista
Stato molto acuto dentro il carcere fanno trattamento istituzioni Diversi e della giustizia basti pensare al ministero dell'Istruzione
Sì
Sì sì sì sì sì sì
Sì
Anche non appartenenti all'Amministrazione i quali svolgono i compiti loro affidati con l'autonomia professionale di competenza è in un ultimo l'articolo quattro
Sempre del DPR duecentotrenta che al comma due recita leggo il primo uno per il comma uno per ragioni diciamo di comprensione perché il secondo si aggancia
Alle attività di trattamento svolte negli istituti e dei centri di servizio sociale partecipano tutti gli operatori penitenziari secondo le rispettive competenze
Interventi di ciascun operatore professionale o volontario devono contribuire alla realizzazione di una positiva atmosfera di relazioni umane e svolgersi in una prospettiva di integrazione e collaborazione
Secondo comma centrale a tal fine gli istituti penitenziari centri di servizio sociale dislocati in ciascun ambito regionale costituiscono un complesso operativo unitario i cui programmi sono organizzati e svolti con riferimento alle risorsa
Della comunità locale non del ministero della giustizia
I direttori degli istituti e dei centri di servizio sul
Alle indicono apposite periodiche conferenze di servizio
Trovata la ragion d'essere nel Regolamento di un direttore che fa trattamento bisogna poi fare riferimento mi sembra fosse uno spostamento un po'tecnico però bisogna farlo per dare anche dei determinate risposte diciamo a dei movimenti di pensiero che ogni tanto aleggiano
Ha nei nostri contesti
Guardare al Regolamento all'ordinamento professionale dei direttori dei dirigenti penitenziari
L'ordinamento prefissi professionale dei dirigenti è contenuto nel decreto legislativo che attua una riforma nota come legge Meduri è che è costituito dal decreto legislativo numero sessantatré del quindici febbraio due mila e sei
C'è una norma l'articolo due funzioni dirigenziali un elenco lunghissimo quello che ci interessa e il secondo comma a partire dalla lettera di i funzionari cioè dirigenti penitenziari Eserciti notano secondo la qualifica ricoperta
I compiti e le funzioni di seguito indicati lettera di attività finalizzate a garantire il regolare funzionamento delle strutture penitenziarie Allo scopo in particolare di assicurare che il trattamento penitenziario previsto dalla legge tre cinque quattro del settantacinque e successive modificazioni costituisca permanente Obiettivo per tutte le professionalità impegnate negli istituti penitenziari
Due salvaguardare costantemente negli istituti penitenziari le condizioni di ordine e disciplina nel pieno rispetto della dignità della persona è per il soddisfacimento delle esigenze di sicurezza della collettività
Tre garantire la tutela della salute delle persone detenute ed internate anche attraverso l'integrazione con i servizi sanitari del territorio
Quattro sviluppare iniziative volte al sostegno dei soggetti ammessi a misure alternative all'esecuzione penale in carcere
E comunque di coloro nei cui confronti siano stati adottati da parte dell'autorità giudiziaria provvedimenti limitativi della libertà personale che debbano essere eseguiti fuori degli istituti penitenziari
Cinque garantire il trattamento dei soggetti in esecuzione penale esterna coordinandosi con le istituzioni i servizi gli organismi interessati presenti nel territorio di competenza
Ancora c'è una lettera f che dice attività di controllo e verifica tra i doveri del direttore dei risultati e degli obiettivi conseguiti nell'adempimento dei compiti e dirigenti penitenziari del personale operante nelle strutture penitenziarie
Lettera g con riferimento agli incarichi di dirigente responsabile degli istituti attività di coordinamento e di indirizzo del personale di polizia penitenziaria operante nelle medesime articolazioni
Lettera h attività di coordinamento delle diverse aree funzionali comunque denominate
E qualunque ne sia la specifica competenza tecnica ed operativa operanti negli uffici centrali e periferici negli istituti penitenziari negli uffici locali di esecuzione penale esterna negli ospedali psichiatrici giudiziari nelle scuole di formazione ed aggiornamento
La disamina italiana non può che concludersi poi citando le raccomandazioni europea perché vedete la norma le nostre norme alcune delle quali tranne appunto quella del due mila e sei sono precedenti alla raccomandazione del comitato dei ministri agli Stati membri del Consiglio d'Europa sulle regole penitenziarie europee
Ha creato già un profilo professionale dei direttore perfettamente conforme alle regole europee
La regola è semplicissima che vi cito essa nella parte quinta delle regole appunto penitenziari europee Direzione personale il servizio penitenziario come servizio pubblico al numero settantuno recita
Gli istituti penitenziari devono essere posti sotto la responsabilità di autorità pubblica ed essere separati dall'esercito dalla polizia e dei servizi di indagine penale
La ragione di questa norma sta quindi secondo me nella dualità e i fini e dell'esigenza istituzionale e quali scarcera e deve rispondere da un lato quella della sicurezza ed è pacifico ce lo siamo detti
E dall'altro quelli della rieducazione del recupero sociale del condannato in Italia perché c'è l'articolo ventisette della Costituzione
Ma non solo abbiamo visto no abbiamo visto che c'è tutto un tessuto da questo breve excursus di norme che ci indica come operatori questa strada
Questa dualità per la quale la vigente normativa espressione di un orientamento preciso al meglio degli altri Paesi democratici europei ed extra-europei
Ha voluto nel sistema penitenziario una figura professionale quella appunto del direttore alla quale attribuire la delicatissima funzione di governo dell'esercizio penale intra ed extra murario
Per questa ragione nel nostro Paese legislatore ha creato quello che potremmo definire un corpo speciale di funzionari dello Stato
Con un autonomo ordinamento eh rimanendo una dirigenza di diritto pubblico anche questo non è casuale
In ragione proprio delle peculiari funzioni che al dirigente sono funzione sono affidate
Corre coerente a mio avviso quella figura così delineata dalle norme è la scelta di non attribuire al direttore del carcere compiti e funzioni strettamente di polizia
Il direttore del carcere non ha né un ufficiale ne è un agente di polizia
Da questa diciamo carrellata da questa lettura rapida delle norme merger con chiarezza che il compito demandato dalle norme al direttore è quello sicuramente non facile e anche di straordinaria complessità di coordinare questa difficile elettivi eterogenee attività gestionale dell'istituto
Dal contenuto delle norme Mergea anche che siamo in presenza di una figura tipica sicuramente che deve provvedere operando in conformità alle prospettive innovative che ci dall'ordinamento penitenziario miti si consenta da operatore io sto ho vinto il concorso svolgo le funzioni dal due novembre mille novecentonovantatré
E vi assicuro che ogni volta che c'è l'occasione di rileggere un articolo della nostro ordinamento penitenziario Citro una risposta nuova
Ho un quesito nuove secondo me queste di grande valore di una norma quando ha la possibilità nel tempo dalla possibilità di dare sempre risposte
Ho di indicarti la strada anche su cui io farei per fare luce o a cura del legislatore prudente o anche diciamo quello spazio interpretativo che lasciato a chi poi anche attua non solo al giudice perché chi applica la norma
Ne dà comunque una sua interpretazione o si deve identificare in una interpretazione di quella norma
Emerge quindi un funzionario che deve appunto provvedere operando in conformità alle prospettive norme innovative che ci sono secondo me continuano a esserci nell'ordinamento penitenziario e assicurare questo equilibrio
Tra la legalità il trattamento rieducativo e le stanze di umanità questo rapporto deve essere sempre rispettoso della persona detenuta
E qui l'affermazione che ha fatto la dottoressa Castellano secondo me ha dato una dimostrazione ex ante ecco della affermazione che io a oggi faccio il rispetto della persona e quindi non diciamo somministrare cure riabilitative cure di rientri grazie a dire integrazione è il primo passo che bisogna fare non solo con gli occhi con i detenuti ma intanto con gli operatori e questo aspetto lo affronterò dopo parlando diciamo della politica interna
Questa prospettiva è fondamentale il ruolo che ha il direttore
Sul territorio con il territorio nel territorio il carcere non si gestisce solo con fondi del ministero della giustizia anzi io sono convinta c'è l'intento del legislatore quando prevede nel nell'ordinamento settantacinque la presenza dei volontari
Alcune collaborazioni da spunto oggi anche nella norma appunto sul lavoro penitenziario con la riforma importante che c'è stata da ultimo nel due mila e diciotto a proprio ha operato la scelta che è dell'esecuzione penale non si occupasse solo la giustizia il ministero della giustizia cioè non è un affare di pochi mi si passi il termine io dico sempre che l'esecuzione penale è un affare di una comunità
E prima ancora dei dei comuni cittadini che pensare ai comuni cittadini pensiamo alle istituzioni
Cioè qual è la relazione del carcere con Comune e Provincia istituzioni varie che insistono sul territorio
Poi passiamo agli enti sicuramente tutto la società associazionismo il mondo imprenditoriale
Il direttore del carcere a questo ruolo cioè tuffarsi e tuffare nella socialità intesa in senso ampio quindi istituzioni e comunità tutta il mondo del carcere un mondo fatto di contraddizioni un mondo fatto di e di dolore sofferenza però io di dico sembra anche questa cosa che nel tempo sperimentato il carcere di un luogo di una città di una regione è uno specchio di una comunità esterna
Lo dico non so se lo nego se è una sanità non funziona Nesta e sul territorio non s'funzione dentro il carcere non può funzionare no io oggi
In Sicilia solo dal due mila e sedici siamo stati forse la penultima Regione a recepire questo servizio dal servizio sanitario nazionale cioè non è più erogato con fondi del ministero della giustizia e quindi ci confrontiamo con un'altra istituzione c'è
Si occupa dell'esecuzione penale
La la il il diritto della salute è garantito dal servizio sanitario nazionale nelle regioni dove in cui i cittadini lamentano la qualità della prestazione sanitaria
Verosimilmente si rispecchierà questa criticità anche nel carcere quindi io sono convinta che se è vero che il carcere è una diciamo comunità problematica nonché raccoglie problematicità
è vero anche che rispecchia poi in tante i suoi difetti i difetti che ci sono sul territorio
Che lo amministra e questo non è per trovare un alibi mai per capire dove e come si può intervenire perché se io o gestiscono organizzazione di medie e grandi dimensioni e sono appunto il gestore di questa che io definisco politica estera non nel svolgimento della mia funzione devo capire
Quali sono i i nodi e gli snodi di determinate problematiche che non riesco ad affrontare se no non riesco ad approntare risposta
Detto questo e faccio solo una citazione non non mi dilungo perché probabilmente se si poteva fare proprio un focus su questo aspetto diciamo approfondendo l'ancora professoressa lancia un'altra idea di progettualità e io già già mi iscrivo
E e richiamo in proposito l'esistenza di un panorama di norme ormai che costellano la nostra legislazione proprio su questa collaborazione cioè non è un'idea che alla dottoressa Zito che l'esecuzione penale non è un affare di giustizia e io dico solamente è è un'idea che diffuse in tantissime no ma e in modo particolare
Secondo me nella tre due otto del due mila
Che parlando dei piani di zona qui mi riferisco diciamo in linguaggio forse più noto a chi si occupa di sociologi e servizi sociali
I piani di zona sono stati sono stati concepiti come uno strumento avveniristico per raccogliere risorse ed andare affrontare una serie fornirà una serie i supporti semplifico molto la definizione di supporti a chi ne ha bisogno cercando di affrontare le questioni diciamo le le situazioni critiche
Da vari punti di vista cioè è inutile fare l'extracomunitario e una persona con precedente penale è un irregolare è uno soggetto psichiatrica inutile che ogni istituzione intervenga separatamente ma è uno cioè la la tre due otto a questa intuizione dice
Istituiamo i piani di zona i piani zona sono appunto quegli strumenti tramite i quali si attivano sia riduttiva la rete di servizi integrati quindi in un territorio Catania faccio un esempio
C'è esistente un piano di zona ci sono dei comuni aggregati che fanno tutta una serie di interventi per evitare duplicazioni è sostanzialmente hanno i cordoni questi componenti del tavolo il cane in zona hanno i cordoni della borsa della Borsa che contiene i danari per sovvenzionare eh
Finanziare i servizi appunto sociali integrati
Se si legge l'articolo diciannove piano di zona della tre due otto del due mila uno articolo lunghissimo quello che mi interessa è la di il il il questa previsione nel clima comma i Comuni associati negli ambiti territoriali di cui all'articolo bla bla bla provveda o no labbra bla a definire il piano di zona che individua questo è l'aspetto e la norma che ci interessa individua cosa
Lettera lettera b lettera c lettera di letterarie
Le modalità per la realizzazione per realizzare il coordinamento con gli organi periferici delle amministrazioni statali con particolare riferimento all'amministrazione penitenziaria e della giustizia cioè questa norma ci indica come la gestione dei finanziamenti le politiche che si devono fare all'interno del carcere non sono politica avulse dal territorio anzi impongono
Alla il legislatore impone a chi redige il piano di zona
Di intervenire nel settore del penitenziario cioè chi occupa
Al tavolo un posto necessariamente e non per scelta del singolo diciamo politica del singolo tavolo è proprio la giustizia
è il penitenziario c'è un componente di diritto al tavolo del piano di zona perché vedete da questi tavoli provengono una marea di finanziamenti e provengono una serie di iniziative che noi tra l'altro dobbiamo rivendicare come gestori del carcere perché altrimenti il direttore non fa e non può fare nessun tipo di trattamento ma non lo può fare per definizione
Non lo può fare per definizione e sbagliasse dice sul capitolo di bilancio mille sette non vive non vi tedio abbiamo un istituto della dimensione di di Piazza Lanza non arriva a dieci mila euro l'anno
Dieci mila euro l'anno
All'inizio della carriera diceva non si può fare trattamento poi un posto di alto approfondito le norme di settore è in realtà il direttore
Per fare trattamento non deve guardare anzi proprio non esclusivamente non deve guardare ai finanziamenti della giustizia deve andare a vedere sul territorio cosa cioè del resto del resto se l'idea è proporre assecondare una progettualità di una persona per rientrare nella comunità e si rientra in una comunità ipotetica io sono di Librino vorrei rientrare liberino io sono sardo vorrei tornare in Sardegna quindi l'idea e quella di condurre una progettualità Trump mentale fuori dal carcere
Utilizzando il territorio ma condividendo col territorio la singola progettualità perché altrimenti è fallimentare cioè noi prepariamo una persona ad entrare in un mondo che non c'è
Ragionare in questi termini
Consente anche di passare alla comunità
Cioè se dalle istituzioni dalle risposte che guardate non è spesso facile ottenere per la burocrazia che ci attanaglia cioè io ho trovato nella mia esperienza una risposta più forte con il coinvolgimento dell'associazionismo dei volontari che non spesso delle istituzioni
Per tutta una serie di accordi e protocolli mancanti la norma non lo dice il nuovo dirigente la pensa diversamente da quello di prima quindi spesso
I diciamo richiedere invocare la l'intervento della della Società della comunità e spesso dato spesso risposte più celeri
E soprattutto più rispondenti al bisogno cioè ti vengono posti meno paletti
Questo ci impone a ragionare diversamente cioè per essere propulsori dobbiamo come e direttori come conduttori in questa che io definisco polisti di politica estera della struttura ragionare diversamente
E
Ragionando diversamente
I si deve necessariamente ci si deve concentrare su queste che sono appunto le relazioni sul territorio che
Il direttore deve necessariamente proiettare abbattendo in parte tutta quella serie di luoghi comuni che ci sono sulla visibilità di ciò che si fa dentro il carcere
E sulla
Possibilità di fare una serie di cose dentro il carcere quindi quell'idea della trasparenza del muro di cinta che spesso diciamo un'idea lanciate anche di affetto in realtà che cosa che cosa indica l'operatore al direttore ogni giorno
Che
Devi risultare conoscibile
E comprensibile per le istituzioni che ti circondano
E per la collettività che c'è intorno questa conoscibilità spesso è fatta anche di cose banalissime sapete una delle obiezioni che spesso alcuni enti la scuola ad esempio ecco
Il ministero dell'Istruzione a una serie di finanziamenti con cui paga i cosiddetti PON
Questi possono essere realizzati entro le carceri perché è il MIUR appunto dei percorsi scolastici obbligatori ma anche può su iniziative accordi tra il direttore e il dirigente scolastico aprire scuole superiori aprire
Percorsi universitari strutturati non una tantum ma lo studente iscritto e quindi mi consento alla ai docenti universitari di accedere per fare l'esame di ma costituire dei poli universitari come avvenuto ormai in Sicilia grazie appunto all'esistenza di di questo protocollo che secondo me è importante che non è stato stipulato solamente tra l'università
Il e l'amministrazione penitenziaria ma ci si è stato l'intervento del garante secondo me dal punto di vista della
Dei dei principi e delle idee da un messaggio molto chiaro e risponde alla diciamo il mio convincimento la
Gestione della pena non è un affare solo dell'amministrazione penitenziaria e secondo me proprio questo protocollo forse è stato l'unico non lo so in Italia perché ci sono tanti protocolli
Fatti con l'UE tra le università ovviamente però con l'intervento forse i garanti regionali il nostro fosse l'unico nome sono
Cioè certo assolutamente
Detto questo
Possiamo sicuramente convenire che è la proiezione che ha il direttore oggi la frizione all'e sterno una proiezione che un tempo non era vera che non era prevista
Oggi non solo secondo me è prevista per rispondere al mandato sia del DPR duecentotrenta ma al Regolamento della carriera professionale a cui noi apparteniamo
E siccome spesso di queste autonomia di questi regolamenti si parla solo per alcune categorie professionali ad esempio la magistratura non mi se ne voglia ma lo stesso tipo diciamo di di regole possono avere altri e non non ci si richiama ad esempio l'ordinamento dei professori universitari non sempre nostra io trovo che anche e faccio riferimento Emilia perché poi e ciò che di noi conosce la comunità
Che dovrebbe contribuire alla all'esecuzione penale
Ecco gli ordinamenti per professionali dei direttori ma
Quanti Jaber lei lo vuole fare direttore vuole fare i corsi può farlo o non farlo erano piacciono obbligo intanto al di là del DPR duecentotrenta o un obbligo proprio di ordinamento professionale
Quindi la proiezione esterna che noi oggi abbiamo è uno Stato una posizione che non sono un tempo non avevamo rispetto appunto al direttore che era definite delineato nel regio decreto del mille novecentotrentuno
Ma è soprattutto oggi essenziale per assolvere al mandato istituzionale
Questa proiezione nasce proprio dal scollegamento che bisogna avere con la realtà sociale che in varie forme richiesto dall'ordinamento penitenziario nel tempo
è stato progressivamente rafforzata e sviluppata dall'importanza che i problemi penitenziari hanno assunto nei mezzi di informazione
Ma oggi si aggiungono nuovi ragioni il riferimento che facevo poco fa al lavoro per come è stato all'articolo venti per come è stato riformato nella ultima riforma dell'ordinamento penitenziario del due mila e diciotto cioè ci sono degli strumenti al trattamento chi studia si affaccia Davide libero di ordinamento penitenziario legge gli elementi del trattamento sono lavoro ad esempio di cui parlerà appunto dopo dottoressa tutta l'aria ecco questo elemento del trattamento se no io oggi no no ragioniamo
In indagando e conoscendo qual è la realtà imprenditoriale che c'è sul territorio non non riusciamo ovviamente ad ad applicare alcunché di questa norma
Passo rapidamente perché il tempo scorre al all'altro aspetto che volevo analizzare una volta analizzata ecco questa dimensione della politica esterna alla politica interna la politica interna dove e come un direttore partecipa riversa dentro i propri collaboratori le scelte trattamentali e perché è importante farlo è importante farlo intanto perché se non si condividono i programmi politici all'interno di un'organizzazione di qualsiasi dimensione non è possibile assolutamente ipotizzare di condurli e di portarsi avanti
Abbiamo uno strumento che si chiama progetto d'istituto che raccoglie parte diciamo prende le mosse dalla direttiva annuale del ministero della Giustizia che declina degli obiettivi aggiungi bili
Che perché
Sia nell'anno che nella triennalità raggiungibili dai direttori penitenziari i progetti istituto sono degli strumenti cartacei cioè si scrivono
E si scrive dentro chissà cosa in che misura dove si prendono i danari se le risorse sono tutte interne quali sono gli obiettivi che si intende raggiungere e i bisogni da cui si parte
Per
Chiudere diciamo questo ragionamento sulla importanza delle politiche interne c'è un soggetto attore a cui ieri ha fatto riferimento insomma ha illustrato una un aspetto il dottore Creazzo però ecco dottore Creazzo intervenuto nella fase diciamo decisiva della nella fase a ce lo Stato la fase diciamo della valutazione della decisione ecco una fase molto importante a mio avviso e la fase il coinvolgimento proprio nella gestione e nella stesura di questa politica interna del progetto d'istituto
Non prevista
Nelle circolari ma essenziali perché è questo magistrato che ancora oggi a mio avviso sì
Presenta come un magistrato del controllo posto invece più di venire un magistrato per l'esecuzione
In questa prospettiva probabilmente anche la visione diciamo che il detenuto ha delle risposte da parte dell'istituzione possono diventare delle risposte più coerenti e più diciamo comprensibili ecco perché si si si potrebbe andare spesso e questo aspetto è emerso nel Focus però mi sembra ecco di ricordare si potrebbe andare
Nello stesso diciamo dello stesso senza quella sta direzione concludo così non insomma è stato un po'lungo il mio intervento è mia e me ne dispiaccio
Questa funzione di propulsione del direttore è
Secondo me strategica
Anche per fronteggiare questo aspetto voglio sebbene diciamo con volo pindarico accennarlo
Proprio per fronteggiare le situazioni di tensione all'interno del carcere argomento quanto mai attuale che quindi pur bruciando tempo devo devo un attimo affrontare proprio l'attuale emergenza penitenziaria provocata da atti di ribellione violenta dei distretti in alcuni penitenziari richiede una riflessione e questo convegno stimola in tal senso
Impegno e senso del dovere da parte di tutti gli operatori che a mio avviso solo la conoscenza reale delle persone ristrette che consente di dare risposte ai bisogni dei singoli
E permette anche di anticipare quelle che sono a tensioni interne e prevenire eventi critici grazie
Ringrazio la dottoressa Zito per gli stimoli che ha fornito questo nostro dibattito anche
Per aver Inc ricordato di un'esperienza importantissima che vede coinvolta l'università di Catania quella dei poli universitari penitenziaria anzi ringrazio ce la professoressa
Consoli lei si propulsore reale di questa di questa iniziativa che sia limitata anche grazie al contributo del professor Fiandaca quale garante dei diritti dei detenuti
E voglio soltanto evocare un'espressione utilizzata da Elisabetta Zito l'idea del carcere quale specchio dell'altare la quale insiste
E torniamo a al tema di fondo hanno modi vedere no questa la la speranza è che il calcio non ci forniscono uno utilizzo lo specchio deformato della nostra
Società perché voglio dire se la comunità deve entrare in carcere io mi piace nel ricordare sempre una dispose l'articolo diciassette l'ordinamento penitenziario no i la partecipazione la partecipazione e la comunità esterna
Ma la coprono la partecipazione comunista esterna deve essere favorita anche da un approccio che sia culturalmente adeguato
Per vedere effettivamente quali sono i problemi del carcere per vivere veramente quali sono i problemi dell'educazione perché se non vi è questo questa partecipazione
Questo specchio che la il carcere dovrebbe offrire della comunità esternano S. riflesso di quella che si respira fuori dal carcere
Inevitabilmente ci conduce un'idea del carcere che sia luogo d'incapacità azione segrete che segregazione rispetto a quello che purtroppo oggi
Il comune sentire di chi sta fuori dal carcere e qui nel creare questa relazione inevitabile per avviare un un deciso una DC sopra di contaminazione culturale senza la quale queste aspettative secondo me
Non voglio essere pessimista ma sono destinati a rimanere delusa
Veniamo de
Proprio ai vari alle vari temi che questa nostra ricerca una
Affrontato nell'ottica dell'attuazione finalismo rieducativo è sicuramente da dalle
Te delle interviste che abbiamo fatto il tema del lavoro assunto una centralità d'altronde l'articolo quindici
Nell'impostazione diciamo laburista della nostra Costituzione cilindriche lavoro quale elemento principale del trattamento in una schiera di elementi che lo compongono che non costituiscono un brusco House ma sicuramente il lavoro costituisce un aspetto se niente lo stesso
Permettetemi di passare la parola Annalisa Lucifora Giorgio Guttadauro e che nella prospettiva della di chi ha condotto la DC
Perché di chi ha dato un contributo come direttrice la casa circondari Caltagirone affronterà il tema del lavoro come strumento di educazione
Per mettere una riflessione sul su su questo tema il lavoro
Sono presenti quindi versi componenti della Commissione giostra
E loro sanno meglio di me come tra le varie in quel palinsesto progettuale di quella Commissione
Tra i vari punti sui quali si lavorò è che poi trovarono espressione in quel testo consegnato al legislatore perché si traducesse poi nei decreti legislativi
Solo una parte è stata in modo consistente mutuata dal legislatore è quella relativa al lavoro
Io ho sempre avuto la sensazione che quella scelta sia stata una scelta guidata dalla esigenze di gestire il trattamento soprattutto la dimensione custodia Ristich perché il lavoro è quella della nella forma di trattamento che meglio si realizza all'interno del carcere senza dover invocare forme di come di trattamento che coinvolgono la comunità Esterna
Né in ottica di assorbimento di che viene dal carcere
E quindi quella scelta era significativi abbiamo di vedere di un'idea di trattamento che soprattutto trattamento intramuraria
E per questo per carità scelte sicuramente convincenti ma che denota un approccio ecco del nostro legislatore attualmente rispetto ai temi l'esecuzione la pena
Mi taccio nuovamente cedo la parola a Annalisa Lucifora che ci parlerà del lavoro come strumento di educazione che ha
Grazie professore siracusano è grazie alla coordinatrice del Progetto è a tutti i componenti del gruppo
Per offrire a tutti noi un un ulteriore momento di confronto sulla funzione rieducativa della pena che come emerso dagli autorevoli relazioni direi indica appunto la strada
Sulla quale devono procedere tanto la politica criminale quanto la legislazione ordinaria che la prassi penitenziaria
è come accennato Fabrizio uno al de I pilastri della trattamento rieducativo è proprio il lavoro terra le concrete possibilità di recupero e di reinserimento sociale che offre alla persona detenuta
Il legame tra la funzione rieducativa della pena e il lavoro è tra l'altro in linea con il nostro quadro costituzionale che oltre ad affermare la centralità della persona umana
Individua nel lavoro il titolo fondamentale di partecipazione alla alla vita della comunità non che è appunto lavoro nel disegno costituzionale uno strumento di affermazione della personalità dell'individuo
E in questo modo appunto si realizza tra l'altro lavoro le persone detenute anche una sintesi tra il principio solidaristico è quello personalistico che spira appunto la costituzione
Nell'architettura costituzionale quindi il lavoro che inizialmente come sappiamo era entrata in carcere con una funzione punitiva cessa di essere visione una mi una misura afflittiva è diventa uno strumento di sviluppo della personalità del detenuto
A questo tema è stato dedicato ampio spazio nella nel corso del nostro Progetto in particolare lo scorso novembre si è svolto un focus dedicato proprio lavoro e formazione delle persone detenute
In cui ci si è interrogati su cosa significhi oggi rieducazione è su come valorizzare anche nella totalizzante ambiente detentivo quelle che Martha Nussbaum ma definisce le capacità umane irrinunciabili e non negoziabili che fanno capo appunto ad ogni individuo
è la potenzialità appunto inclusiva bella del lavoro è stata diciamo valorizzata conferma ovviamente da tutti i direttori degli istituti penitenziari che hanno collaborato con noi
Che sono stati appunto selezionati grazie al contributo della del DAP i quali appunto hanno tutti evidenziato il legame tra il lavoro delle persone detenute e l'abbattimento della recidiva
Secondo studi recenti il settanta per cento delle persone detenute ritorna delinquere questa percentuale sì abbassa drasticamente terra i detenuti che hanno svolto un'attività lavorativa durante la detenzione
è tutte le esperienze riportate da Bollate ad Enna perché abbiamo intervistato appunto tanti direttori quindi esperienze che vanno dalla falegnameria
Alla produzione di oli cosmetici viola cosmetici da parte delle torte donne detenute comunque tutte queste esperienze
Attestano proprio come il lavoro consente detenuti di riconoscersi in un ruolo positivo
è sia essenziale ai fini appunto del recupero di capacità professionali e relazionali che sono indispensabili a ricostruire l'identità sociale del detenuto
La stessa corte du sia pure in un caso diverso di un uomo che avendo superato i sessantacinque anni voleva essere esonerato dal lavoro in carcere
Ha affermato che un lavoro adatto ragionevole può contribuire all'organizzazione della giornata e a mantenere un'attività obiettivo importante per il benessere del detenuto a lungo termine
E i direttori hanno proprio riferito la trasformazione del percorso detentivo
Dei soggetti che hanno avuto la possibilità di svolgere un lavoro vero dove per lavoro vero si intende appunto e lavoro retribuito in quanto per i detenuti lavoro per l'amministrazione o il lavoro gratuito non è un lavoro vennero è a questo punto vorrei richiamare i profili appunto che sono emersi nel corso della nostra ricerca su questo tema
Innanzitutto si è sottolineata l'importanza di una relazione sinergica con persone esterne al carcere in quanto questo favorisce l'adesione a modelli comportamentali DiVersi
è consente anche la ripresa di quel contatto tra il detenuto era comunità di appartenenza
Si è rilevata quindi l'opportunità di avviare dei progetti che consentano alla che consentano di aprirsi alla comunità quindi che consentano di prendere appalti esterni
Una delle esperienze più virtuose riportata era quella del carcere di Bollate dove si è avviato un indirizzo una un percorso di formazione nel campo della resterà ristorazione volto appunto all'apertura di un ristorante
E quindi appunto tra gli attori della processo di rieducazione indispensabile appunto che un ruolo fondamentale venga ricoperto dalla comunità
Ancora tra i dati positivi se sottolineata l'importanza del rapporto con i tutor altre esperienza positiva quella di un'azienda meccanica
Realizzata nel carcere di Bologna
Dove i tutor erano ex operai in pensione
Bene questo sicuramente questa relazione dai detenuti una possibilità di dialogo di integrazioni di accoglienza quindi delle possibilità diverso e da quelle che sperimentano quotidianamente nell'ambiente dei nell'ambiente appunto del carcere
Poi ancora si è sottolineato il valore che assume la retribuzione
Non diciamo che è emersa un atteggiamento di sfiducia da parte dei direttori nei confronti del lavoro di pubblica utilità salvo qualche eccezione dove si è riportato appunto l'esperienza positiva di detenuti che avevano ha partecipato alla manutenzione appunto delle scuole oppure negli spazi verdi della città però diciamo il lavoro retribuito importante per il detenuto in quanto consente per la prima volta di avere dei soldi puliti da inviare alle alle famiglie è sempre la Corte di Strasburgo ha detto appunto che l'articolo quattro della convenzione impone un dovere incondizionato di remunerare il lavoro di detenuti
In in ogni circostanza anche per per evitare appunto una violazione della dell'articolo quattro e quindi del divieto di lavoro forzato
Poi richiamando i mi anche a quello che ha detto prima la dottoressa Zito ossia ospitato che il carcere venga inserito nell'attività di programmazione delle città vedi l'esperienza expo di Milano che a questo proposito mi viene richiamare il monito che Calamandrei rivolgere ai politici e a tutti i cittadini
Di vedere il carcere no
Perra quindi evitare di vedere il carcere come l'universo separato
Che viene richiamato all'attenzione solo da il riaffiorare di emergenza che non non sono altro che la rimessione appunto di problemi antichi è mai risolti
Poi si è ribadito anche qua lo ha sottolineato la zip la necessità di un coinvolgimento della scuola per far riflettere i detenuti sui diritti e doveri che gli spettano in quanto lavoratori
E in generale si è rilevato come dato positivo il fatto che vi sia una corrispondenza tra lo sviluppo appunto di certe competenze professionali all'interno del carcere
E poi una potenziale successiva spendibilità futura di queste competenze
Però ovviamente sono state rilevate tutta una serie di criticità che stanno alla base bella cronico problema di effettività che affligge lavoro carcerario
è quali sono queste criticità sicuramente la prima quella su in cui erano tutti raccordo era proprio la mancanza di adeguati spazi all'interno del carcere dove consentire appunto alle alle imprese di avviare attività e lavorative di tipo produttivo a questo punto ci riporta i limiti strutturali no di cui ha parlato ieri la presso il sano ugelli che si frappongono alla finalità rieducativa
Ma a questo ostacolo di ordine materiale c'era un altro punto di ordine pudore culturale che mi permette appunto di riallacciarmi alle considerazioni di siracusano perché vi sono pregiudizi e preconcetti
Sia da parte del mondo imprenditoriale sia da parte degli altri lavoratori che dovrebbero poi stare a fianco dei detenuti
è nella durante il focus si anche sottolineava l'importanza di svolgerà formazione nell'ambiente lavorativo che dovrebbe poi raccogliere illa detenuto
Ancora appunto sicuramente appunto è emersa l'eterogeneità dei risultati raggiunti appunto dei diversi istituti penitenziari in tema di lavoro delle persone del dei detenuti perché non non non tutti gli istituti sono riusciti a sviluppare in sinergia col territorio opportunità lavorative
Che potessero creare una virtuoso circolo di inserimento dei detenuti nel circuito lavorativo non c'è dubbio appunto che è sotto questo profilo il carcere appunto è lo specchio del territorio quindi le esperienze più virtuose sono state sicuramente realizzate nel nord Italia rispetto a quanto non sia avvenuto
Nella negli istituti del Sud anche altro profilo che che abbiamo notato è che effettivamente c'è la realizzazione di queste opportunità lavorative sia rimessa molto all'iniziativa alla capacità di fare rete dei direttori del carcere
è cioè comunque emerso come sicuramente la politica di abbattimento dei costi del lavoro sia stato un incentivo importante all'incremento appunto del lavoro intra murario però non può essere non può essere l'unico in quanto nonostante gli sgravi fiscali
Egli agevolazioni previste appunto dalla legge Smuraglia il numero dei detenuti che lavora e ancora molto con contenuto solo terra
Citare dati trenta giugno due mila e venti i detenuti lavoranti erano soltanto diciassette mila centoquindici su una popolazione carceraria dice cinquanta tre mila e seicento unità
E sicuramente a pensare diciamo su su questi sulla su questi numeri e anche un contesto rigido di regole no che non si concilia con la flessibilità che oggi viene sempre più richiesta dal mondo del lavoro
Quindi serve altro cosa ad esempio delle garanzie legate alla professionalità e all'affidabilità della forza lavoro
Garanzie sulla indipendenza gestionale dei luoghi di lavoro in cui gli orari e i turni non siano dettati in soltanto dalle dall'organizzazione del sistema carcerario è ancora una volta il richiamo quanto ha detto ieri la dottoressa Castellano
Sull'esigenza di spazio è tempo che non sia è eterodiretto questo anche nell'ottica di diciamo valorizzare la capacità di autodeterminazione della dell'individuo che costituisce sempre il nucleo della dignità umana
Poi per quanto riguarda appunto eventuali misure da adottare in futuro
Ha sollevato qualche perplessità la proposta appunto degli stati generali di affidare la promozione e lo sviluppo del lavoro all'interno del carcere a un organismo a livello centrale in quanto questo viene visto dai a detenuti come diciamo una sovrastruttura lontana dalla dal territorio e quindi i direttori hanno
Sostengono appunto che sia più utile magari una coordinazione agli affidata a un organo locale come la Camera di commercio come illa provveditorato
E e quindi appunto al di là comunque di questa proposta degli stati generali quello che occorre non c'è dubbio sia l'effettiva implementazione del quadro normativo esistente ma anche l'elaborazione di nuove misure che siano tarate sulla specificità dello status del lavoratore in questione
Affinché appunto il lavoro retribuito sia un'opzione concretamente praticabile in quanto oggi più che mai il riscatto dalla vulnerabilità passa proprio attraverso la dignità del sapere e del lavoro
è per concludere una considerazione personale una degli obiettivi della programma per lo sviluppo sostenibile da raggiungere entro il due mila e trenta era forzamento della pace universale
Questo obiettivo mira a promuovere Società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile è garantire a tutti l'accesso alla giustizia e creare istituzioni efficaci responsabili e inclusive
Bene io credo che un sistema giudiziario che aspiri alla rieducazione del detenuto affinché non torni a delinquere è affinché abbia nuovi strumenti del vivere civile
Posso svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo appunto di questa società pacifica
Inclusiva è caratterizzata appunto da un benessere più diffuso
Grazie Annalisa per averci fornito un quadro complete sono Steve è ricco di di riflessione anche personali rispetta a quelle che erano
A ciò che era emerso ecco in occasione di questo focus sul lavoro cioè quelle ospedali sensibilità avessero visto come il lavoro costituisse una volano fondamentale nell'ottica dell'educazione e con le criticità che comunque purtroppo anche questa prospettiva incontrò John sentiamo l'altra parola della dell'ASS dell'istituto penitenziario di chi sostanzialmente chiamato a da fornire questa offerta al detenuto nell'ottica della rieducazione
La dottoressa lutto ad altre che direttrice la casa circonderà di Caltagirone ci dice qualcosa dalla prospettiva proprio di chi
Propulsore di questa anche di questo fare
E buongiorno a tutti è un ringraziamento alla professoressa ma Uggeri e a tutto il dipartimento che ha ci ha dato la possibilità di conoscerci ancora meglio no perché questi approfondì approfondimenti servono anche a noi operatori per comprendere sia quelle la visione all'esterno degli istituti penitenziari ma anche per rivalutare talune nostre certezze non sempre poi così che che non sempre si rivelano tali ovviamente quanto la precedente relazione ha ampiamente illustrato qual è la situazione relativa al lavoro come elemento di rieducazione all'interno attualmente all'interno degli istituti penitenziari
Della nostra nazione tuttavia appare o per quanto insomma di mia competenza io vi parlerò di una realtà e in questo mi riallaccio a quanto dice la collega Zito
Cioè di quanto il territorio è importante ed è determinante per le scelte che la direzione di un istituto penitenziario fa in merito alle attività lavorativa dei detenuti
Di quanto il territorio sia fondamentale il territorio di riferimento perché ciò che offre il territorio di riferimento e ciò che noi dobbiamo a piene mani per rendere eh Pro diciamo fare proposta di trattamento per i detenuti
Io dopo ventisei anni in dieci istituti della regione Sicilia e quindi dopo aver riconosciuto moltissime problematiche di questa regione d'essermi occupata
E in minima parte dei detenuti di massima sicurezza di cui si parlava ieri ma sempre nella mia vita di quella enormità e vastità infinita
Di detenuti di media sicurezza che poi per noi
Operai del diritto perché io sono un irridente penitenziario ma mi sento con molta moderazione opere del diritto sono la sfida quotidiana
E allora io a quei quarantotto mila detenuti di media sicurezza voglio rivolgere quotidianamente la mia opera il mio lavoro la mia fatica il mio ragionamento
E anche le mie modeste competenze giuridiche
Dunque io mi trovo in questo momento a operare in un istituto penitenziario il più grande della provincia di Catania con circa quattrocento detenuti
è una casa circondariale ma la caratteristica di avere duecentotrenta definitivi quindi re ipsa una casa circondariale assai en anomala perché duecentotrenta definitivi in una casa circondariale
Sono qualcosa di particolare in un territorio che nulla nulla nulla offre dal punto di vista lavorativo
Ma che offre enormi enormi opportunità dal punto di vista dell'istruzione perché Caltagirone è una realtà che storicamente a scuole superiori di tradizione di grande tradizione istituti di istruzione
Molto molto prestigiosi
E dunque mi sono trovata nella necessità di dovere offrire qualcosa di importante a questi duecentotrenta detenuti definitivi oltre che è oltre agli altri senza avere nel territorio nulla che li potesse avvicinare all'attività lavorativa
Per cui devo dire che in una prima fase ho inteso privilegiare proprio l'istruzione
E quindi la formazione di quattro scuole superiori che andassero dal liceo artistico che è in collegamento con il liceo classico se Cusio all'alberghiero alle all'agrario a Lipsia
Perché vi parlo delle scuole quando io ho qui realtà dovrei parlare del lavoro perché attraverso questi importanti istituti di istruzione superiore
Noi siamo riusciti ad aprire delle porte anche a delle attività lavorative a dei soggetti che nella loro vita
Mai avrebbero intrapreso un percorso scolastico superiore così specializzato e mai avrebbero potuto interagire con quella parte di mondo del lavoro che proviene dai contatti con la scuola
Quindi a riprova del fatto ancora una volta che come ha detto la collega che il rapporto colte Mirko il territorio la sinergia col territorio e il conoscere profondamente il territorio può effettivamente dare lo spunto per superare le criticità
Anche in materia di lavoro varie sono state le esperienze che noi abbiamo vissuto quotidianamente in questi quattro anni e mezzo in cui mi trovo lì che sono stati ovviamente inficiati da una grandissima
Diciamo dal dal dalla pandemia che ha ha bloccato tanto ma proprio per evitare che il pandemia bloccasse tutto ancora una volta le scuole i corsi professionali corsi regionali ci sono venuti in soccorso
E allora una prima esperienza di cui vi voglio parlare che abbiamo intrapreso sulla scorta di quanto previsto dal comma dieci dell'articolo venti
Eden dell'Oriente penitenziario è stata proprio la realizzazione attraverso dei corsi di formazione di apicoltori
Di una vera e propria produzione di miele oggi noi abbiamo non solo venti famiglie di aprire con tutto quello che commercialmente questo ci consente ma abbiamo soprattutto specializzato e formato
Circa sessanta detenuti con la qualifica di apicultore ebbene questo può apparire qualcosa di poco significativo di poco importante ma così non è
Perché è un territorio che non è avvocato né all'industria nel commercio né al terziario ma che può trovare spunti nell'agricoltura
Riesce attraverso questo tipo di formazione ad avere formato sessanta persone che uscite da lì possono avere realmente la loro opportunità perché alla fine noi
Questo dobbiamo dare con convinzione con onestà intellettuale con consapevolezza dei limiti e di quell'invarianza
Economica della quale il professore siracusano alla quale ha fatto più volte cenno e che è la realtà la realtà con la quale noi ci scontriamo ogni giorno
Ma come ha detto la collega non ci dobbiamo fermare i capitoli di bilancio che per noi sono solo fonte quotidiana di depressione e abbrutimento
Ma dobbiamo bussare a queste porte continuare a bussare e cercare in quella che è la realtà nel mio caso dell'istruzione
Anche fonti di lavoro un'altra esperienza molto interessante è stata fatta con gli istituti sia che è un istituto tecnico
Che ha apportato all'interno dell'istituto di Caltagirone una stampante tre D la stampante rete di è un meccanismo molto particolare che io non conoscevo che serva a produrre veramente tante cose
E abbiamo specializzato anche lì circa trenta detenuti con questa specifica qualifica di operatori di stampanti tre D
E potranno essere utilizzati in varie aziende anche dell'Etna Valley o comunque del comprensorio
Dunque il mio teorema è sempre quello solo attraverso l'istruzione
E attraverso le opportunità che l'istruzione può dare possiamo addivenire veramente a unna diciamo Collocamento nel mondo lavorativo
Molte altre solo l'iniziative che abbiamo portato avanti
E che in qualche modo mi interesserebbe illustrarvi ma non voglio rubarvi più tempo voglio solo dire che dalla mia esperienza un po'in in contrapposizione a quello che emerge e dalla ricerca fatta negli altri istituti penitenziari
Di grande di grande valenza è stata l'articolo venti Terna
Che è stato introdotto
Nella tanto attesa riforma del due mila e diciotto è che è ha dato la possibilità del lavoro appunto di pubblica utilità da noi ha costituito veramente un momento di grande importanza perché
Io intorno al marzo del due mila e ventuno quando gli istituti penitenziari per ragioni di cose avevano a causa della pandemia interrotti in maniera quasi repentina ed è drammatica perché non sapete cosa ha significato interrompere tutte le attività trattamentali l'attività scolastica mai mai interrotta nella casa circondariale di Caltagirone
Non abbiamo perso neanche un giorno di scuola perché dalla no io detestata alla rivoluzione in una notte abbiamo iniziato con la DAB immediatamente
Con tutto quello che la data del significati in carcere Marco
Nel marzo del due mila e ventuno quando l'esterno era totalmente chiuso alla comunità carceraria e quando i rossi detenuti non avevano più potuto svolgere la loro attività
Come tutti noi cittadini all'esterno del carcere
Io ho avuto un input un input o da un ente particolare della Regione siciliana si chiama ambedue a
A me li ha è una grande un grande allevamento e di una razza molto particolare di cavalli che viene nel comprensorio del territorio di Caltagirone a circa quaranta chilometri
L'allora direttrice ghiandaia mi disse mia cara amica mise dice sai devo rifare le stalle e le aree verdi
E devo rimettere a Melia a un certo livello
Tu cosa puoi fare dico beh io posso fare poco però il nostro ordinamento penitenziario ci dà l'opportunità di fare tanto e dunque abbiamo così intuito proprio una task force
Di detenuti che grazie all'articolo venti terre e mi rivolgo con gratitudine alle professore siracusano perché faceva parte della commissione dose qui grazie all'articolo venti ter siamo riusciti a inserire benne dieci detenuti
Alla Boro ad Amelia alcuni quelli che venivano dei corsi professionali e di giardinaggio o di ristrutturazione delle aree verdi
Hanno ristrutturato l'aria verde di Amelia quelli che venivano dalla formazione e del corso professionale dell'edilizia si sono occupati della ristrutturazione di tutte le stalle di a media nel giugno del due mila e ventuno Adam veglia in partnership con l'evento di Fieracavalli di Verona che già collaborava con il carcere di Verona abbiamo avuto una splendida
Comunque sospendiamo concorso Equino internazionale
E è tutto quello che era lì ristrutturato era ristrutturato dai detenuti di e Caltagirone
Questo solo per dirmi che noi non siamo non per dirvi che non siamo bravi ma solo per dirvi che noi abbiamo cercato di far fare per Soro
Delle risorse di quel territorio le risorse dell'istruzione dei corsi professionali è di tutto quello che ci aveva Wolff che ci poteva essere offerto e grazie al fare tesoro di queste risorse siamo riusciti a superare la criticità di un territorio al dove illa offerta lavorativa è totalmente totalmente assente ovviamente l'essere lontani dalla da Catania le essere lontani dal capoluogo molto spesso ci ha anche pregiudicata alcuni contatti anche economicamente più favorevoli alcune situazioni
Ma io penso che Colleen caparbietà e con tenacia
Si riesce a far a mandare quel messaggio
Il mio messaggio è sempre quello di una fortissima asse istruzione lavoro
è di al di là di tutti quelli che possono essere e sono certamente i principi di giustizia riparativa nel merito dei quali non mi permetterò mai di entrare in questa sede
Anche e soprattutto perché ieri ne ha parlato il maestro di tutti no il professore ci è andata però io dico anche in quell'ottica anche mandare quel messaggio
Al detenuto che lavora senza retribuzione ma che lavora con uno scopo forte apprezzato dalla società e che lavora anche per ricostituire un'immagine di se stesso verso l'esterno
Ecco allora io dico anche laddove nella ricerca non si è vinta la grandezza di questo ventitré R
Io sono sempre convinta che noi su questo ci dobbiamo lavorare tanto
Naturalmente la remunerazione è l'elemento qualificante è l'elemento che rende il lavoro intramuraria o paritario sotto gli aspetti previdenziali stipendiali
E anche di salute perché ricordiamoci che va detto che il detenuto lavoratore e sotto la costante attenzione del medico di lavoro quindi ampiamente preso in carico anche sotto l'aspetto della salute
Ecco ricordiamoci questo che oltre l'aspetto assolutamente
Importante
Della remunerazione c'è anche un aspetto di grande grande valore sociale del lavoro che è il messaggio che io prioritariamente nel mio piccolo mi sento di dare ringrazia ancora tutti spero
Grazie alla dottoressa culto D'Auria c'è un illuso che collega
Il suo intervento a quello della dottoressa Zito questa impegno di chi dirige istituti penitenziali case circondariali a essere propulsore del trattamento una propulsione che parte da quanto ci dice
La dottoressa Rodotà brutta dava già a livello della progettualità cercando di raccattare nel territorio quelle che sono le opportunità di di trattamento infra murario
Sì vero lavori pubblici Rita è una grandissima risorsa già aggiuntiva
Aggiuntiva però non sostitutiva
è un elemento che deve valere integrare qualcosa che già deve essere oggetto di offerta trattamentale perché se no si rischia di mistificare un qualche cosa che invece è il lavoro
Ma che perde per conto connotati tipici lavoro penitenziario che la remunerazione
Perché lavoro di Bubi utilità si connota per due elementi Crato ritirate e volontarietà
E se noi questi due elementi di utilizziamo quale sinonimi del lavoro penitenziario tradiamo un'impostazione che in realtà pone quella tipo di offerta quale fulcro centrale del trattamento penitenziario però in questo difficile compito che chi dirige istituti penitenziari a di progettare rispetto ad un'offerta che Langue anche queste risorse devono essere congruamente impiegate
Passiamo a un altro tema
Ed è un tema che è emerso durante il confronto dialettico le interviste quelle fatte durante questi anni
Ed è in qualche modo dettato da una da da quel processo di volta dare effettività alla tutela i diritti del detenuto
Dall'era posto Reggiani con quei moniti lanciati alla Corte europea ha imposto al nostro legislatore di dare concretezza alla tutela dei diritti del detenuto introducendo strumenti di
Verifica effettiva giurisdizionale dell'eventuale lesione di quei diritti
E il quesito che ci siamo posti questi strumenti Hamm in qualche modo alterato quello che era
Il la relazione intercorrente tra amministrazione penitenziaria i giudici sorveglianza ha spostato l'asse rispetto quella cornice tradizionale siglata l'articolo sessantanove legge Ordinamento penitenziario trasformando i giudici sorveglianza sementi un giudice un controllore ecco dell'operato l'amministrazione e questo non è un tema estremamente importante
E su di questo tema
Abbiamo chiesto al al professore Zappulla di
Delinearci il quadro che è emerso da questa interlocuzione poi a Marcello Bortolato di fornisce la sua impressione quindi cedo la parola all'angolo Zappulla grazie
Grazie ringrazio Fabrizio ringrazio ovviamente e la pensano generi per il lavoro fatto per quello ancora da fare per noi il nostro direttore è stata ed è ed è lei
Inizio richiamando il titolo del focus del quale parlare del quale cercare di sintetizzare non sarà facile
Gli esiti verso una nuova dinamica relazionale fra Amministrazione penitenziaria giurisdizione di sorveglianza e con una corda sia logico sistematica posso subito alla conclusione alla risposta all'interrogativo perché questa frase termina con un punto di domanda
Quel che plasticamente emerse un sistema geometrie variabili
Nel quale la la correlazione bidirezionale le relazioni dipendono dei ruoli e ruoli sono conseguenza delle relazioni ma modellare ruoli relazioni innanzitutto il contesto normativo allora provo adesso a parlare con le parole di chi abbiamo intervistato e di chi poi si è spesso nel focus parlava Fabrizio di un pre Torregiani e di un posto Torregiani per quel che ci interessa il pretore Gianni l'articolo sessantanove dell'ordinamento penitenziario
Funzioni e provvedimenti del magistrato di sorveglianza il posto Torregiani certamente rimedio preventivo di quell'articolo trentacinque bis le recammo giurisdizionali introdotto con il decreto legge centoquarantasei del due mila tredici e già decorso quindi un decennio da tale svolta ed era necessario riflettere sul come la stessa potestà verrà lo diceva il professore serbo sano alterato ove il termine però non ha un'accezione necessariamente negativa alle relazioni di cui si discute già nell'originari impalcatura del settantacinque era arduo tentare un preciso inquadramento della magistratura di sorveglianza proprio per l'eterogeneità del del dato funzionale un garante della conformità alla legge dell'attività penitenziaria quindi con una funzione di vigilanza sugli istituti promise commi uno e cinque dell'articolo sessantanove ma contestualmente tutto immerso nell'opera di realizzazione dalla stessa funzione trattamentale affidata a una molteplicità di attori che devono costantemente dialogare fra loro posso Parolari sulla norma sessantanove già riconosceva al magistrato anche il potere di saltare il livello locale di interlocuzione per dialogare direttamente a livello apicale con con il ministro e e comunque l'idea di un e quindi passare all'al ruolo di controllore di controllore puro credo che sia l'unico caso in cui il magistrato può rivolgersi direttamente al ministro per prospettare esigenze relative servizi di di un'amministrazione anche se le interviste hanno evidenziato
Unno un ruolo di senz'altro restraint da parte della magistratura rispetto all'utilizzo di questo potere proprio per riservarlo alle esigenze alle ai casi estremità riferendosi quindi il livello invece l'interlocuzione
Locale ma sono state anche stigmatizzati però poi di altrettanto non fisiologici silenzi le inerzie del ministro poi Rispetto ingenera le segnalazioni
Effettuate il magistrato di sorveglianza delineato l'altro sta altrove e quindi era era una figura incidente dalla natura mista che nonostante i caratteri della giurisdizione età che gli sono propri si rivela pro significhi realmente o si rilevava spostata verso il versante amministrativo
Dotato d'anche di un potere di impartire disposizioni dalla Corte Costituzionale qualificate come vincolanti per l'amministrazione anche in assenza di strumenti che ne garantissero l'effettività disposizione propri mantenne per mantenere l'esercizio dell'attività amministrativa negli ambiti
Della del rispetto dei dei diritti un soggetto che però è comunque componente essenziale di quella opportunamente affollate articolata filiera del trattamento una fila interroga la quale a Magistratura di Sorveglianza quindi rivestiva anche il ruolo di cerniera di riequilibrare i rapporti Nenni non semplici rapporti fa amministrazione
E detenuto uno forse non del tutto questo è emerso non del tutto congeniale però al magistrato e allora nel due mila e tre iniziano a nascere i rappresentati i garanti regionali gli abbiamo sentito le parole del garante siciliano
Nel del del due mila e tredici e idee figlio il garante nazionale quindi veramente l'esigenza di accompagnare il magistrato con un soggetto con lo aiuti proprio questo ruolo di riequilibrio e ma è era almeno a far data dalla pronuncia numero ventisei del novantanove della corte
Costituzionale ho qualche difficoltà a citare la corte davanti a procedere Galliani ma spero di non sbagliare che
Ha dichiarato incostituzionali gli articoli trentacinque sessantanove dell'ordinamento penitenziario nella parte in cui non prevedevano tutela giurisdizionale nei confronti degli atti dell'amministrazione penitenziaria lesivi di diritti di coloro che sono sottoposti a restrizione della libertà personale
E a partire almeno da questa data almeno che il detenuto attendeva lesse riconosciuto titolare di diritti soggettivi meritevoli prove di tutela
Giurisdizionale e siamo così arrivati al scusate la fretta siamo arrivati al al posto Torregiani il trentacinque bis che consente che consegna al detenuto il diritto di trovare almeno sulla carta l'amministrazione seduto allo stesso livello in un'aula procedimentale
Quindi la figura incipit del magistrato di sorveglianza diviene allora sempre meno tale o fosse diviene sempre più tale comunque meno sbilanciata verso l'amministrativo a sé l'accento la terzietà perché in quell'aula
Viene deciso un reclamo recano che giurisdizionale già nella rubrica
Della norma e in quell'aura l'amministrazione fa ingresso anche se in genere in senso solo in maniera solo figurata quale parte ma una parte non smette di dialogare con chi è chiamato a decidere pro fa certo in maniera differente proprio perché si deve accentuarsi loro di terzietà
Del giudice che non esce dalla filiera trattamentale però vede dilatarsi il suo ruolo di controllore dell'operato dell'amministrazione ma e qui cito ancora una volta la parlo della Corte Costituzionale inevitabile
E la sentenza duecentosettantanove del mille tredici in tema di centoquarantasette del Codice penale
Che riprendendo principi che erano già stati indicati dalla stessa Corte almeno nella trecentosettantasei del novantasette
Leggo fra virgolette il divieto di adottare misure concrete Anton trattamento contrario al senso di umanità non può essere disgiunto nella ricostruzione della sua ratio della sua portata applicativa dal riferimento alla finalità rieducativa
Quindi se il sindacato giurisdizionale sulla tutela dei diritti soggettivi non può andare mai disgiunto dalla tensione educativa allora le funzioni della sorveglianza e conseguentemente la sua relazione con l'amministrazione si arricchiscono di nuovi sulle strumenti per la realizzazione di uno scopo comune
Che non sembra in realtà mutare un giudice del quale nei nostri incontri direttori hanno evidenziato l'importanza che fosse un giudice di Prost che sia un giudice di prossimità non solo per il detenuto ma anche per l'amministrazione
Che ha bisogno di interloquire preferibilmente sempre con la medesima persona fisica almeno delle realtà non eccessivamente grandi ma si è detto che in quelle particolarmente grandi si potrebbe immaginare un magistrato della Sezione
Con ammonta ovviamente iniziative dei presenti tribunale livello di predisposizioni tabellari e mi risulta ed è emerso dal fuoco su che in parecchi ristretti già faccio operativo
Il fine e evidentemente quello dell'omogeneità delle decisioni anche essa funzionale all'educazione perché le diseguaglianze sono certo percepite dalle tenuto come Ingiustizia
E allora a questo mi sembra anche lì con l'aria di col possa ricollegarsi anche un'altra esigenza emersa sempre nel Focus e cioè che questo magistrato che dovrebbe essere un magistrato che si auspica sia sempre più meglio un magistrato
Di possibili di prossimità se tale ciò Migliora ciò agevola la la relazione per esempio si è parlato dei nei nostri incontri dei colloqui il magistrato che entra in istituto per i colloqui ebbene utile opportune richiesto dai ed è dei direttori è che entri in contatto proprio in quel momento colo col direttore perché questo consentirà ad entrambi al magistrato al direttore di conoscere meglio le esigenze i problemi di quel di quello di quei detenuti che sono poi destinatari del trattamento al quale entrambi comunque
Tenderanno
E il confronto evidenziato anche varie questioni
Strettamente ermeneutica rispetto alla riforma per esempio l'esecutività della decisione sulla sulle recammo è sorto il progressive si evidenziato il tema dell'esecutività in senso sia di momento dell'esecutività stessa rispetto ai possibili
Strumenti di impugnazione ma anche ed è costato questo il evidenziato come specialmente la la componente togata come un elemento di crisi
In realtà della riforma relativamente all'obbligo dall'amministrazione di darvi esecuzione non mancando sacche di resistenza anche a livello se l'ho sottolineato apicale ministeriale e una non ottemperanza non sono una violazione bis del diritto soggettivo ma è sintomo di una cesura in quella dinamica relazionale la parola relazione è una parola chiave
Del del focus un tema al quale si affianca anche questo sollecitato molto dalla componente togata il dato certo non meraviglia l'esigenza di un auspicabile effetto estensivo delle decisioni
In tema di di reclamo decisioni che nascono guardando al poeta posizionando diritto soggettivo dell'indiretto del singolo ma che sarebbe opportuno vengano estese quanto più possibile alla generalità dei ritenuti almeno di quel medesimo
Istituto e rispetto a ciò sembrerebbe rientrare in realtà anche un altro dato normativo riguardante non il trentacinque bis ma proprio l'articolo sessantanove
Perché e quel potere impartire direttive finalizzate ricondurre l'operato dell'amministrazione nell'ambito del lato il totale dei diritti è stato una di metterci svincolato dal riferimento appunto soppresso al costo del trattamento queste direttive non sono necessariamente finalizzate alla posizione delle del Sindona possono avere a portata
Generale
E vado anche qui così con con colpi d'accetta mi sembra importante ricollegare anche l'esigenza che è emersa anche nei focus e che si ricollega a quanto detto dalla dottoressa Zito di valorizzare il progetto dell'istituto non un mero manifesto politico programmatico ma uno strumento di ricezione prove delle stanze di tutela dei singoli detenuti rispetto al quale si è né focosi auspicava proprio un un contributo effettivo anche rispetto i con la sua predisposizione redazione anche della magistratura
Di sorveglianza e non sono mancati nel Focus anche gli espliciti riferimenti prove da parte dei direttori a questo ruolo di controllore del magistrato di sorveglianza non necessariamente patito non necessariamente temuto
Ma molte anzi emergeva cercato perché spesso la violazione al diritto soggettivo e solo formalmente addebitabile alla controparte del procedimento
Di reclamo ma sempre più frequentemente latore generò insegne sistematico strutturale e allora diventa utile anche all'amministrazione l'attento vaglio sindacato da parte della magistratura che accenda i riflettori su queste situazioni non direttamente fronteggia vi dall'amministrazione locale specialmente nei contesti in cui l'allettante
E minore come il mondo come cui quarantotto mila che richiamava la dottoressa brutta D'Auria della della media sicurezza che patisce il deficit di attenzione rispetto i preponderanti temi dell'alta sicurezza del del quarantuno bis basti solo per ricordare come esattamente un mese fa
Appena pochi giorni Zabatta e a pochi giorni dalla cessazione dello sciopero della fame gli restano più volte evocato di e di Alfredo Cospito morivano a pochi chilometri da qui e a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro proprio per le conseguenze di uno sciopero della fame due ergastolani del carcere uso un italiano un cittadino russo senza che la notizia mi sembra abbia avuto alcun rilievo
Mediatico appunto non era alta sicurezza e quest'esigenza di otto invio di attenzione anche verso queste realtà devo dire è stata sottolineata sia dalle direzione ma anche dalla dalla magistratura e quindi questi elementi di comunanza mi consentono di richiamare vado verso la conclusione presidio quel che ieri emergeva dalle parole anche della del professore Fiandaca e che è emerso molto nei nel Focus c'è l'esigenza anche di percorsi formativi
Comuni non bastano o quelle certo non basta con la settimana che ieri ci ha ricordato il dottore Creazzo di tirocinio e l'Istituto fatto dalla dal magistrato
Appena vincitore di di concorso proprio per l'esigenza di dinamiche nuove ma sempre in una logica relazionare le perché se l'uso unificante le riflessioni provenienti da entrambe le parti l'amministrazione penitenziarie la giurisdizione di sorveglianza e proprio nelle tre parole chiave del del focus gestito dal fuoco innovazione
Dinamismo relazioni chiudo ieri il professore Fiandaca con con l'autorevolezza che lo contraddistingue rilevava non esser riuscito che se non c'è riuscito lui
A riscontrare alcuna visione unitaria condivisa
Professore mi scusi ma cerco di citare quasi fra virgolette e frutto di confronto in merito alla figure alla funzione della magistrato di sorveglianza e proprio questa concludeva affermando forse provocatoriamente pongo la domanda
Becco nella domanda l'abbiamo posto l'abbia posta fin dal titolo del focus forse non non so se abbiamo trovato la risposta ma abbiamo credo individuato il metodo cioè il confronto col confronto la pièce senza prove lamentava
Sempre professore Fiandaca confronto fa amministrazione presenziare giudice di sorveglianza qui mi sia consentito di aggiungere in conclusione l'Accademia
E voglio conclude con un ricordo personale schierata coinvolge alcuni dei presenti cioè ricorda il primo incontro avuto con la professano Uggeri eravamo a distanza a rendere un periodo Covi d'proprio che la dottoressa Ciavarella che ho qui davanti che non credo
Potrà smentire le mie parole senza la collaborazione suo e della dottoressa Panarello la ricerca non non si sarebbe fatta semplifico ma solo due parole
Ci pose subito non ci non ci conoscevamo ci vuole subito con la schiettezza dalla contraddistinguono domanda secca a bruciapelo ma voi cosa volete
E la risposta la possiamo Geri forse la mente semplice una sola parola conoscere e nonostante siamo parlando di carcere le porte si sono aperte grazie
Grazie al professore Zappulla per le cose per che ci ha detto per i tempi anche in quali quali ce l'ha detto
Correndo con un apparato cronometrico ci sono due telefonino tuttora
Proprio
Ha rispettato in pieno i tempi e e siccome voglio rispettando in chi invece di via Tenente la parola
Quanto io so che tu sei sempre estremamente si
Però nuova a non voglio assolutamente queste
Sì va be'ma ma abbiamo cominciato abbiamo cominciato però con venti minuti di ritardo ecco quindi cerchiamo non non non non droga occorre siamo presenti Berna ce l'ho portato conoscono tutti
Presidente non esageriamo Firenze grazie do la parola grazie mille buongiorno a tutti ovviamente vado subito al tema però non posso esimermi da un ringraziamento personale Anna Maria e Fabrizio due amici che conosco da molto tempo che hanno organizzato questo assieme ad altri questo interessantissimo convegno e sono veramente molto felice di essere qui ospite dell'università di Catania allora molte cose sono state dette ma io credo che bisogna cioè mi sento in dovere di ripartire dal titolo di questo convegno perché noi diciamo la riscoperta della funzione rieducativa come senza riformatrice del sistema sanzionatorio cioè la domanda che pongo subito eh ma siamo veramente sicuri che stiamo assistendo ad una riscoperta della funzione rieducativa
Certo credo che questo titolo abbia come sotto traccia molti spunti gli hanno ispirato la riforma carta abbia e cioè il fatto che oggi il principio rieducativo confinato nella fase dell'esecuzione viene prepotentemente immesso anche nella fase della cognizione perché oggi il giudice ordinario dovrà ben piantare i piedi della concretezza
Di una funzione rieducativa e mi riferisco soprattutto alle pene sostitutive che trova una sua declinazione nella valutazione in fatto
Sulla persona
Dell'imputato e quindi una dimensione già di dialogo e di incontro che ci apre degli scenari nuovi quindi certamente questo è vero la funzione rieducativa viene riscoperta anche sotto il profilo di un nuovo orizzonte sanzionatoria
Ma io credo che però in questi ultimi anni decenni noi abbiamo assistito al declino della funzione rieducativa
E al riscoperta invece del tema dei diritti cioè di quel primo lemma del comma tre dell'articolo ventisette cioè il principio umanitario che per molti anni è stato dimenticato
Bisogna partire da un dato storico la stagione del pugno duro le restrizioni introdotte soprattutto nel primo decennio del secolo ha reso più problematico l'accesso alle misure alternative abbiamo sentito anche ieri dalle belle relazioni
Enucleando sì un diritto speciale per alcune categorie di persone sottratto a ogni apprezzamento discrezionale del giudice
Allora in questo quadro si è assistito alla riscoperta del tema dei diritti dei detenuti che non è soltanto frutto del raccordo tra l'enunciato dall'articolo ventisette della Costituzione nel suo aspetto
Proibitivo o no non quello firma il finalistico quello che vieta
Pene contraria al senso di umanità non dimentichiamoci questo viene prima della rieducazione
E le più generali istanze di umanizzazione della pena detentiva ovviamente che hanno trovato riscontri nelle carte e nelle convenzioni internazionali sui diritti dell'uomo delle pronunce della Corte costituzionale ma è il portato secondo me proprio sul finire della prima decade del nuovo secolo
Del contemporaneo declino dello stato assistenziale cioè noi dobbiamo ricordare che l'ordinamento penitenziario nasce in un'epoca nel settantacinque
In cui il principio finalistico
Era improntato su uno voglio dire un dovere dello Stato di recuperare anche i colpevoli
Cioè lo stato assistenziale deve prestare la propria attività alle persone bisognose anche quando hanno commesso un reato
Questo è il principio fondamentale quindi principio rieducativo uno e lo dobbiamo leggere anche in questa ottica allora
Pian pianino però io ricordo anch'io una sentenza della Corte costituzionale importante la numero tredici del la numero duecentosettantanove del due mila e tredici che ha affrontato ricorderete la questione
Di costituzionalità dell'articolo centoquarantasette del Codice Penale sollevata
Dal tribunale di sorveglianza di Venezia di Milano sul differimento della pena nei casi di detenzione inumane e degradanti a formando la la necessità di individuare un rimedio estremo
Il quale quando non si altrimenti possibile mediante le ordinarie misure dell'ordinamento penitenziario permetta una fuoriuscita del detenuto dal circuito carcerario una perché la corte aveva sospeso la pressione non l'aveva decisa tra la questione c'è cioè quando il carcere diventa disumano anche per le condizioni di sovraffollamento bisogna individuare un rimedio per la fuoriuscita dal circuito
Carcerario
Allora dicevo il principio umanitario che sottende queste pronunce per molti anni non ha ricevuto grande attenzione della dottrina della giurisprudenza dedite
Piuttosto alla valorizzazione delle forme realizza attrici del principio finalistico
Ce l'ha ricordato anche il professor Fiandaca no l'entusiasmo per la rieducazione aveva come accantonato per un po'il tema invece della umanità Dell'Atti
Allora di dicevamo l'idea utilitaristica della pena ha avuto la sua apoteosi in un'epoca in cui lo Stato sociale per la deriva voglio dire la vita
Dei cittadini ma i risultati quali sono cioè i propositi forse troppo ambiziosi
Gli esiti sono rimasti incerti noi dobbiamo prendere atto che il carcere non funziona
Abbiamo sentito delle meravigliose esperienze io mi congratulo con i direttori dirigenti presenti per queste esperienze che voglio dire conosco anch'io nella realtà dove dove opera
Però noi non possiamo non considerare che il carcere oggi fu non funziona bene
Tanto da guardare alla finalità Special preventiva della pena come a un'utopia che si è dimostrata fallimentare
E alla rieducazione come un principio che al di là del suo fondamento costituzionale nessuno lo discute sottende possibili derive moralistiche
Ovvero pecca di velleitarismo che serve appena a coprire con un velo la cruda realtà di esclusione sociale che è insita nel carcere
Allora il modello riparativa o di cui si è parlato ieri per cui se mi si mi consenti poi alla fine vorrei tornare
E serve o come o meglio risponde anche a questa esigenza c'è un fallimento anche del principio rieducativo della pena se non rieducare l'ora almeno che ripari
In tale ambito e vengo al tema del focus si deve pertanto collocare l'analisi del rapporto tra magistratura di sorveglianza
E amministrazione penitenziaria
E appunto si è ricordato prima del due mila e tredici era sostanzialmente basato sul solo articolo sessantanove
Che assegnava particolari funzioni alla magistratura di sorveglianza è stato ricordato il potere di Prodi prospettazione al ministro rispondo subito è vero è l'unico caso in cui il magistrato può
Rivolgersi direttamente al ministro ma lei si domanda perché l'avete usato poco io ho usato una volta perché nemmeno voglio dire la risposta di dire sì abbiamo ricevuto prenderemo atto cioè sono delle prospettazioni che rimangono totalmente inascoltate per cui noi preferiamo parlare con i direttori carcere poco da fare certi quando le questioni sono molto ampie parliamo con il capo del DAP
Quando sono ancora più ampie e sottendono un indirizzo anche diciamo latamente politico ci rivolgiamo al ministero ma
Il ministro non risponde almeno non mi risulta abbia mai risposto a una ha un potere di a un atto di prospettazione del magistrato di sorveglianza
Quindi arriva l'articolo trentacinque bis è proprio sulla base del fatto che l'articolo sessantanove il trentacinque
Non visse erano strumenti totalmente in effetti poi sappiamo Torregiani e e così via
Ovviamente questo
Cambia la natura del magistrato di sorveglianza non non possiamo nascondercelo pochi interpretavano quel ruolo comunque di controllo e di vigilanza che l'articolo sessantanove assegnava prima dei trentacinque bis e oggi
L'amministrazione diventa una parte e il giudice di sorveglianza diventa un giudice terzo quindi non è più quel giudice di prossimità che concorre assieme a tutti gli altri
A realizzare finalismo rieducativo ma diventa un giudice che deve dirimere una controversia tra due soggetti equidistanti non dico e qui prossimi perché non siamo in sede riparativa sono equidistanti da luglio l'amministrazione e il detenuto che lamenta la violazione di un diritto
E ecco quindi quali sono stati i problemi che subito si sono posti con l'articolo trentacinque bis
Allora innanzitutto il tema del dialogo tra la magistratura di sorveglianza e l'amministrazione penitenziaria nella esercizio di questa giurisdizione perché noi abbiamo il paradosso di un giudizio terzo un giudice civile
Sarebbe inorridito dal fatto che una delle parti è quella che deve provare
La lesione o la non lesione del diritto no noi abbiamo un sistema per cui una parte deve
Ha l'onere di dimostrare quindi la prova non la possiamo acquisire solo da quello che una parte ci ci fornisce cioè
L'amministrazione penitenziaria chiara disponibilità della prova il detenuto non ha la disponibilità della prova certo se è assistito da un bravo legale forse qualcosa riesce
A ottenere questo è il primo punto quindi il dialogo tra la magistratura che chiede
La le prove i documenti all'amministrazione l'amministrazione che risponde in una sede in cui l'amministrazione è parte è contraddittorio
Il secondo tema che fondamentale quello che è già stato citato dal professore l'esecutività dei provvedimenti ma guardate non l'esecutività dei provvedimenti all'esito dei tre gradi di giudizio perché di esistere ottemperanza
L'esecutività del provvedimento di primo grado quello il problema perché quando noi parliamo di un rimedio preventivo e la Torregiani ci diceva che doveva essere effettivo davvero
Non per scherzo significa che quando un magistrato di sorveglianza addotta una pronuncia giurisdizionale all'esito di un contraddittorio quella pronuncia deve essere eseguita
Poi ci sono i rimedi si può chiedere al giudice del rimedio di sospendere l'esecutività seicentosessantasei comma sette lo prevede
Ma intanto quel provvedimento deve essere eseguito in prima battuta e da qui una serie di conflitti tra magistrati di sorveglianza e amministrazione penitenziaria sola sulla in esecuzione dei provvedimenti
Di primo grado
Questo tipo di giurisdizione la domanda che ci facciamo può andare a indebolire il rapporto virtuoso tra magistratura di sorveglianza amministrazione giudiziaria che c'è sul piano della rieducazione
Perché la magistratura collabora con l'amministrazione in tema di rieducazione raccoglie gli esiti e poi applica
Norme però è un rapporto di collaborazione perché magistrato di sorveglianza come giudice di prossimità e anche un promotore della rieducazione quindi a un un obbligo anche di stimolo di raccomandazione di suggerimento
No sugli sugli istituti rieducativo ma allora io credo che da parte la mini dall'amministrazione non sempre si è ritenuto che ruolo della magistratura possa essere dai di aiuto nella tutela dei diritti che non voglio essere polemico perché poi in realtà sono diverso degli
Nei distretti nelle regioni però ci sono direttori che collaborano direttori che non collaborano per niente
Quindi
A livello periferico è più facile avere un dialogo con i direttori
Da parte della magistratura di sorveglianza con le direzioni generali del dipartimento è un po'più difficile
Ma noi voglio dire auspichiamo che le cose migliorino sempre sempre di più
Un altro dei temi fondamentali dispiace ritornare ma credo che siano emersi dei punti significativi quello della applicazioni in maniera estensiva alla generalità dei detenuti di provvedimenti che la magistratura di sorveglianza abbia
Abbia adottato inseguitore clamor giurisdizionale per un singolo detenuto è vero che noi agiamo sul caso concreto decidiamo per Tizio
Ma se viene affermato come dire un principio magari poi ribadito dal tribunale in sede di reclamo
O addirittura dalla Cassazione che a un certo detenuto deve essere riconosciuto un certo vivi diritto tutelato in un certo modo
Perché non lo si deve estendere in linea generale ai detenuti che appartengono alla stessa categoria che vantano accenno eviteremmo tutta una serie di reclami perché noi facciamo che ripetere reclami su questioni già
Già decise
Per quanto riguarda la magistratura di sorveglianza faccio subito autocritica devo coinvolgerà anche il Consiglio superiore però della magistratura perché il fatto di avere più interlocutori da parte dei direttori su uno stesso carcere è un problema
Tant'è che l'organizzazione e quel qui dipende dalla dalla organizzazione tabellare all'interno di un tribunale quindi io nel mio piccolo ho cercato di fare il possibile
Cioè di assegnare all'INPS attraverso l'organizzazione tabellare condivisa il minor numero di magistrati di sorveglianza al aventi la vigilanza su un carcere non capisco come su un caccia ci possono essere sei magistrati di sorveglianza
Tutti competenti no di bisogna effettivamente organizzare
Le tabelle ecco competenza del Consiglio superiore in modo tale che su un carcere ci sia una vigilanza da parte di uno o più magistrati di sorveglianza obiezione che mi si mi viene fatta spesso anche dai garanti
E ma allora uno poi se non c'è rotazione se non c'è uno a a vita magistrato di sorveglianza che magari
è un pochettino più sereno di un altro allora bisogna prevedere anche un sistema di rotazione diverso segnalo che comunque c'è il reclamo al tribunale e poi tribunale
Ovviamente la competenza è diverso e quindi si può anche raggiungere una omogeneizzazione della giurisprudenza
Vado per flash su temi significativi sui rapporti tra magistratura di sorveglianza e amministrazione il tema dei reclami disciplinari
Attenzione perché questo è un è un momento delicatissimo
Perché il il potere disciplinare è inutile che lo dica a voi è un potere tremendo all'interno del carcere perché tu col disciplinare decidi del destino dei detenuti
Perché gli preclusi benefici penitenziari
Poi provocare dei trasferimenti
E così via e lo sappiamo bene quindi il controllo che il magistrato di sorveglianza sul provvedimento disciplinare con trentacinque visse quella parte che non riguarda i diritti ma che riguarda gli attivisti disciplinari credo e che è un controllo è vero solo di legittimità e cioè in parte di merito
Ma di legittimità però è un controllo fondamentale e su questo devo dire che si sono raggiunti dei risultati almeno della mia esperienza personale io visto che accogliendo reclami ribadendo che ci sono delle scansioni temporali
Che deve essere assicurato il diritto di difesa no tutta la procedura prevista dalla legge
E richiamando quindi i ricoveri di direttori a un risparmio rigoroso rispetto delle garanzie del detenuto che in quel momento è la persona incolpata e ha diritto di difendersi
Si è ottenuto und reclamo disciplinare più conforme alla legge di quanto a volte potesse succede
Poi c'è il grande tema scusate mi sono temi fondamentali mandi credo sia giusto richiamare occorre la salute mentale
Oggi noi abbiamo oggi noi abbiamo una salute mentale cioè con l'assurdo di un'unica amministrazione che si fa carico di soggetti così fragili come l'amministrazione penitenziaria
Il che gestisce i pazienti psichiatrici che dovrebbero trovarsi all'interno di altre strutture siano le Renza
Dove ci sono quasi seicento persone in lista d'attesa o agganciati ai servizi psichiatrici del territorio questa è una cosa che devasta un istituto penitenziario
Soggetti problematici all'interno dell'istituto penitenziario portano delle gravi conseguenze allora se la reazione ai gravissimi fatti che sono successi oggi è quello di dire
Mettiamo in discussione il concetto dell'imputabilità facciamo meno perizie di di e di infermità mentale perché se uno ha un disturbo della personalità ed è solo un delinquente scusate mi dà la parola ma perché dobbiamo sotto agganciarla servizi territoriali va in carcere
Ma un soggetto psichiatrico in carcere peggiora la sua situazione soprattutto peggiora quella degli altri
Quindi questo è un tema su cui la magistratura di sorveglianza si confronta quotidianamente noi riceviamo e ora io sono Presidente è un po'tra vigilanza di un piccolo carcere ma i miei colleghi che hanno situazioni problematiche carcere di Sollicciano uno per tutti voi conoscete quanto sì a un cachet tornati telefonano disperati ai ma di facile con facciamo di questa persona dove la mettiamo cosa possiamo fare è in attesa di una Renzi i servizi psichiatrici non lo prendono sul territorio dobbiamo occuparcene noi con le risorse
Che sia le altre che l'amministrazione scarse a
Ultimi due punti e poi se mi lasci un tempo un riferimento sulla riparativa allora il ruolo del magistrato di sorveglianza
Quale presidente della Commissione per il Regolamento interno questo è un ruolo che noi vinte faccio ancora auto che intendiamo per molto tempo sottovalutato
Il potere fondamentale che ha il regolamento interno di un istituto è inutile che lo ricordi no regolamento in istituto e quello che regolarmente nelle minuzie
La vita di un detenuto e in questo il magistrato di sorveglianza deve è è il voglio dire il presidente della commissione che fa il nuovo regolamento è vero che poi il Regolamento viene approvato dal ministro
E io ho avuto anche interlocuzioni ecco in quel caso si torna indietro si chiede si si riunisce nuovamente però qui devo dire che il ruolo della magistratura è fondamentale è un ruolo para amministrativo perché qui non è giurisdizione deve coordinare un gruppo di lavoro in cui ci sono tutti gli operatori carcerari interni ed esterni bianche del trattamento per dare le regole minime nella cornice ovviamente legale dell'ordinamento penitenziario
E questo è un punto di grande incontro io ho avuto esperienze veramente importanti sui regolamenti perché ci si è trovati a discutere effettivamente di piccole cose si è potuto fare anche qualche piccolo miglioramento sul tema dell'affettività
Sulle aree verdi ecco minuzie che però sono fondamentali per i detenuti
Ultimo ultimo tema che segnalo è quello dell'articolo quarantacinque
Ho sentito dire la collaborazione con gli enti pubblici qualificati dell'assistenza sociale noi abbiamo un enorme problema che è quello dei senza fissa dimora allora l'articolo quarantacinque modificato nel due mila diciotto
Su sul sull'onda dei lavori della commissione Giostra ha detto che i coloro che non so che non hanno una dimora fissa e non sono pochi
Sono iscritti all'anagrafe nel comune ove ha sede l'Istituto
Allora questo perché perché solo attraverso questa iscrizione anagrafica che si possono individuare percorsi Esterni sia per quanto riguarda il settore psichiatrico
Perché i servizi del territorio non li prendono in carico se non sono residenti sia i servizi per le tossicodipendenze il serve non prende in carico una persona se non è nesso iscritta nel suo territorio
Quindi noi cosa facciamo noi chiediamo i comuni di iscrivere i Comuni si rifiutano categoricamente quindi noi non riusciamo a fare percorsi rieducativa
All'esterno per persone senza fissa dimora che se avessero una iscrizione anagrafica in quel Comune potrebbero occupa liberare dei posti letto nelle carceri perché i comuni si rifiutano
Di
Di di o iscriverli obbligatoriamente sulla residenza
E quindi io qui su questo chiedo fortemente anche al capo di dipartimento che si convochi
Una tu riunione una commissione con lanci e con gli enti territoriali per ribadire che è un obbligo di legge non possono rifiutarsi per questioni lo sappiamo anche di carattere politico o no e perché se io devo iscrivere mio comune
Venti senza fissa dimora poi e escussi esco dal carcere o il problema di cominciare a seguirli
Allora
Le cabine di regia territoriali sono fondamentali
Infatti in collaborazione con le calcola cassa ammende costituita dall'amministrazione penitenziaria della magistratura di sorveglianza
Che riprendono alcuni schemi del passato come i Consigli di aiuto sociale che sapete
Sono scritti sulla riforme sulla legge del del settantacinque ma che per alcuni sarebbero stati sostituiti con la riforma del titolo quinto e e che e quindi non sono praticamente creati
Benissimo noi stiamo cercando di pensare di poter lì ricostituire ma ci vuole la grande disponibilità dei presidenti di tribunali ordinari perché presidente il cosiddetto sociale il presidente del tribunale
Ordinario non il tribunale di sorveglianza però diciamo già le le cabine di regia sono come quella cadiamo in Toscana sono già un ottimo sostituto perché è un luogo dove tutti gli operatori discutono per trovare soluzioni non era partita per i corridoi con la esecuzione delle al domicilio delle persone
Con pene superiori ai sei mesi che potessero uscire dal carcere proprio in relazione alla famiglia
Allora fatemi fare un po'un piccolo riferimento alla alla giustizia riparativa perché noi dobbiamo pensare che in questo quadro irrompe un nuovo paradigma
Che ora è legge dello Stato
Ora è legge dello Stato allora noi dobbiamo pensare passiamo da un un modello rieducativo modello ripartivo
Certo è un'impresa difficile
Però siamo passati da un modello totalmente retributivo già a un modello s'
Rieducativo però scusate mi io ovviamente sono il difensore del principio rieducativo perché se no non farei questo lavoro credo fortemente articolo ventisette della Costituzione però non posso dimenticare che nemmeno la rieducazione dà una risposta alla domanda fondamentale del perché si punisce e
Voglio dire non sono un esperto di di di costituzione di studi che di come è nato questo articolo però ho letto che anche l'articolo ventisette è stato il frutto di un compromesso
Alla Costituente c'erano i retribuzioni visti puri
C'erano i positivisti diciamo così o comunque orientati verso una funzione più Special preventiva della pena e e si è trovato questo
Splendido compromesso nel dire bella pena non vogliamo dire che cosa e non possiamo dare della Costituzione una risposta la sua giustificazione razionale perché forse non c'è una giustificazione razionale ma che almeno sia utile
Questo è almeno che serva quindi non discutiamo retributiva Special preventiva difesa sociale va correttiva
Una traduzione laica dell'emendabilità emotivi va a destra o che almeno sia utile però appunto noi abbiamo visto quanti Problemi porta la funzione rieducativa
Allora se non c'è un fondamento razionale della pena che non sia io ho letto un bellissimo libro del professor Umberto curi
è un filosofo
Filosofo puro è che dice guardate non esiste un fondamento razionale della pena seno nella vendetta bisogna che ce lo diciamo no cioè oggi non riusciamo a capire perché a parte i casi è soggetto pericoloso che deve essere escluso perché se no delinque e e su diciamo e su di lui è difficile
Attuare anche la funzione educativa però la pena si giustifica solo perché noi proviamo piacere nella sofferenza altrui questo è un dato inequivocabile
Ma allora voglio dire il paradigma ripartivo che sposta tutto su un altro piano e che ci dice guardate se
Se c'è una riparazione forse la Pina non serve neanche più
Allora non voglio arrivare alle alle analisi peraltro molto profondo del professor Donini che dice che cioè il Processo c'è e la pena c'è perché c'è un'assenza un'assenza di riparazione perché se ci fosse la riparazione al reato non ci sarebbe forse bisogna meno del processo e nemmeno della pena quindi delitto riparato appena agilità tutto quello che voi appena Progetto al Professore usa però ecco io credo che
Essere disposti ad accogliere cui
Sto nuovo paradigma
Cercando di non da puntare subito l'attenzione sulla sua incompatibilità
Ho con la funzione cognitiva del processo o col principio rieducativo perché non si può diciamo non riconoscere un diritto dici di cittadinanza al paradigma riparativa o semplicemente perché incompatibile con altri due parti paradigmi che oggi il diritto positivo ci offre cioè dire che la giustizia riparativa non va bene perché si scontra col con la funzione cognitiva con la presunzione di innocenza del processo di cognizione oppure perché è incompatibile
Con la funzione rieducativa che è reo c'è implica per cui il condannato sta al centro
è è secondo me un problema cioè allora certamente i problemi ci sono perché il il problema fondamentale è e che certamente la riforma non ha non è riuscita a risolvere è quello di innestare questo paradigma che per ora è complementare
Nel processo attraverso dei meccanismi di innesto criticabili finché si vuole ma che necessariamente devono cioè che nascono dalla coesistenza di questo paradigma che poi un fatto sociale perché non l'ha creata la legge la giustizia riparativa esiste già
Quindi la la la necessità di rendere cui esistente questo modello complementare con dei modelli che oggi ancora abbiamo che avremo chissà per quanto tempo perché io certo non voglio che la funzione rieducativa venga abbandonata e nemmeno la funzione cognitiva del processo però ecco quindi io credo che accettare di buon cuore il paradigma ripartivo con tutti i suoi difetti
Voglia dire questo c'è la possibilità di intravvedere un orizzonte diverso in cui forse si possa anche dare una risposta
Può non definitiva credo alla domanda fondamentale ma perché si punisce
Il presidente Bortolato accesso da par suo una serie di spie sulle quali sicuramente si accenderà poi successo nel dibattito che del professore Fiandaca proporrà dopo interno tre certo ora ci accingiamo alla pausa caffè quindi un sottraggo altro tempo dando primi tutto il benvenuto però al dottore Giovanni Russo capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria che c'era raggiunto
Facciamo una pausa dice prossima di dieci voti ma se poi cedere volete la parola direttamente al dottor Russo grazie
Grazie a lei
Invito a prendere posto per ricominciare
Nulla
Loro sono importanti Bollati
Bene riprendiamo i lavori di questa di questa sessione e come vi anticipavamo
Con un piccolo cambiamento rispetto alla palinsesto originariamente pensato cedo subito la parola al dottore Giovanni Russo capo d'amministrazione del Dipartimento mi stazione penitenziari pare dal tredici gennaio di quest'anno undici gennaio di quest'anno
E dice do la parola partendo da un'affermazione di di Marcello Bortolato poc'anzi
Il carcere non funziona bene
Che in sensazione avuto lei dal suo insediamento circa il funzionamento del carcere in Italia
Grazie
Eccoci allora la ringrazio molto di questa domanda perché mi consente dopo i saluti diritto ai professori presenti già appartenenti al mondo
Ok agli appartenenti al mondo penitenziario eccetera per per l'occasione che mi mi è stata data e soprattutto per la ricerca che il dipartimento di giurisprudenza dell'università di Catania
Ha voluto avviare realizzare su questo tema il prima che io arrivassi al DAP CES è stata già offerta una collaborazione che esso essere stata intensa e feconda e quindi motivo per cui io sono venuto stamattina
Purtroppo sarò costretto ad allontanarmi perché abbiamo nel pomeriggio una evento
Che chiude un ciclo di manifestazioni per la commemorazione di Falcone de de di altri
Degli altri magistrati e forze di polizia uccise dalla mafia che si conclude stasera proprio nei locali del dato quindi non posso non esserci
Mi piace la domanda perché dirette ecco mi consente un tono colloquiale mi consente anche di dire il cambiamento del del del programma non è di poco momento non è un piccolo cambiamento io sono avrei voluto partecipare alle due giornate per ascoltare perché tra tanti studiosi mi sento uno studente un mondo una visuale diversa per me di un mondo che conosco da trentotto anni che però è ho imparato a a a frequentare a navigare avendo come prospettiva quella del del coordinamento delle investigazioni quello della ricerca della verità processuale quella della che si chiude concludeva come sito con la condanna diciamo che mi e precipita da spontaneo studenti mi è precipitato un mondo di di di di di di convinzioni che avevo adesso è sono in grado di esporre qualche riflessione in proposito
Parto dalle ultimissime abbraccio considerazione che mi vengono dalle cose se mi vengono sulle ultimissime riflessione del collega Bortolato perché punire non è compito del capo del DAP affrontare nel da prevista scientifico né dal punto di vista operativo
Il Dipartimento di amministrazione penitenziaria deve garantire che la esecuzione della pena sia avvenga nei termini previsti dalle leggi con una interpretazione costituzionalmente orientata però qualche domanda uno se la fa permettete ad uno studente ripeto una la banalità di una consideri diciamo una sorta di aneddoto personale io m'mi domando
Spesso nella mia vita personale quando
Uscendo da casa e trovo la mia autovettura senza benzina
E la domanda che viene dice chi è che ha lasciato l'autovettura senza benzina e allora di fronte a questo evento che è un evento diciamo antisociale anti familiare
Sorge in me il diciamo dall'istinto investigativo allori quindi io comincio a fare una investigazione per capire quale dei miei familiari ha usato per ultimo la la l'autovettura
Questa è investigazione la la faccio il professore Fiandaca mi perdonerà la faccio senza le garanzie perché interrogo i miei due familiari che convivono con me che in realtà senza difensore anche senza in realtà sono loro gli indagati gli indiziati eccetera
Qualche volta sento come testimone anche l'altra mia figlia che sta all'estero che che però può riferire solo del delle abitudini generali di questi presunti diciamo colpevole alla fine forse dalle volte individuo qual è la chi è stato l'autore di questa negligenza di questa mancanza e mi domando che faccio puniscono levo le chiavi e la mia figlia faccio il tengo un po'il muso a mia moglie
Questa attività che che a me serve per per ottenere che la macchina la prossima volta avrà la benzina
è un'attività che in qualche modo si avvicina alla rieducazione alla riabilitazione alla risocializzazione serve ad indicare avendo individuato il colpevole serve a costruire un processo di come dire a attuazione di delle regole di convivenza civile che consentono a al al al primo a cui occorre all'auto di trovarla con la benzina o
Ci come dire è illuminante la la la domanda del presidente Bortolato o si avvicina quasi ad una attività di tipo militare attivo che cosa chiedo io sostanzialmente ai miei investigati di a me mettere dello sbaglio li voglio punire per vendetta
Non è solo un residuo storico quello della concezione della pena come vendetta io ho ricevuto venti giorni fa il ministro della Giustizia del Giappone ci ha incuriosito con la dottoressa Ciavarella ci ha incuriosito molto
Questa esigenza specifica che il ministro della Giustizia del Giappone aveva manifestato al nostro ministro di parlare con l'amministrazione penitenziaria
La gerla appena non funziona il carcere non funzione ne siamo abbastanza consapevole quindici domandavamo dell'interesse del di più di un ministro di un Paese grandemente ma diciamo avanzato quindi con sistemi anche di tipo penitenziario più efficienti che cosa potesse trovare di interessante danno beh abbiamo scoperto che da loro la pena
Diciamo sì esaurisce nella soddisfazione che viene data a chi è stato colpito dal reato la parte lesa del reato
Loro sono venuti incuriositi perché volevano capire noi che senso davamo non solo pratico ma come configuravano il concetto di trattamento a che cosa era finalizzato il trattamento perché noi trattiamo i detenuti perché noi investiamo risorse danaro attenzioni nel trattare i detenuti questo c'ha detto testualmente una operazione del genere un'attività del genere nel loro Paese sarebbe inaccettabile da parte delle parti offese
Da parte delle delle di chi ha subito il reato
Abbiamo come dici sì anzi è indecisa in Galvanica Zadi dice va be a ha un ruolo ha un senso questi incontri li dobbiamo spiegare invece come intendiamo il al del nostro sistema di valori e di diritti come intende la pena
Il carcere non funziona come dovrebbe
Non solo perché non risponde pienamente a queste a questa finalità diciamo ai parametri entrambi i parametri individuati dall'articolo ventisette ma perché presenta delle manifeste inefficienze organizzative perché c'è stata lo lo dicono non perché sono arrivato da poco ma diciamo l'attività che viene svolta nel dipartimento nelle direzioni negli istituti è un'attività che risponde senza colpa probabilmente delle persone
Che vi sono dette ha delle l'oggi che arretrata a delle logiche che risalgono al venti trenta forse quaranta anni orsono
Sono quelle logiche che come dire frutto erano coeve all'assenza prima della sentenza Torreggiani all'assenza di un controllo giurisdizionale su quello che l'amministrazione facendo noi adesso la la troviamo va be'storicamente la la raccontiamo questa cosa ma la troveremo assolutamente inaccettabile una assenza del genere guardate che il controllo che viene esperienza il ruolo che viene svolto dalla magistratura di sorveglianza per l'amministrazione almeno per questa Amministrazione di oggi è una attività preziosa è un faro è il è è come se ne avesse voglia perché tutta la la la la il sistema amministrativo dell'edilizia le amministrazioni dello Stato
Hanno una legislazione una giurisdizione particolare a detta se uno si sente leso nei propri diritti da una pubblica amministrazione ricorrere al giudice amministrativo quindi in generale esce noi abbiamo un giudice super specializzato perché perché è correlato alla necessità di proteggere di i valori e i diritti di una fascia di soggetti che non solo gli appartenenti alla pubblica amministrazione ma che sono soggetti soggetti a delle scelte della pubblica amministrazione marginali
Come dire Q con i in obiettive condizioni di incapacità di proteggersi e proteggere i propri diritti da soli
La battuta c'era tutta Seccia un buon avvocato anche il detenuto riesce in qualche modo a fare emergere la necessità di tutela dei diritti
E se non ha un buon avvocato
Quindi un giudice di prossimità diceva il professore Zappulla
Con l'esigenza di parlare con la stessa per sempre con la stessa persona
Anche questo ma me lo rende più simpatico più umano questo questo giudice un giudice specializzato è un giudice che sta lì per tutelare i diritti di persone
Come dire com'più in difficoltà con che hanno come se avessero minori possibilità di tutti gli altri cittadini ed è un giudice che entra in questa attività che consultiva propulsiva di suggerimento verso l'amministrazione io vi parlo di questa mini
Pone del penitenziaria noi abbiamo già fatto due incontri con i magistrati di sorveglianza
Io ho fatto per trentotto anni il Pubblico ministero per tredici anni sono stato alla Direzione nazionale antimafia antiterrorismo ancora non ho incontrato i colleghi della Direzione nazionale antimafia né i i procuratori
Ho fatto due volte l'incontri incontri con i magistrati di sorveglianza e ancora una terza volta con i colleghi del tribunale di sorveglianza di di Roma non è un fatto soltanto simbolico è proprio il voler riconoscere dove la il faro della interpretazione di diritti verso i quali si deve muovere la la l'amministrazione penitenziaria
Aveva amministrazione penitenziaria non era nessun interesse a farsi bacchettare sul piano delle sanzionatorio sul piano della valutazione etica sul piano se permettete non non è il tema mio mediti mia nomina mi ha nominato in questo ruolo sul piano della valutazione politica
Ma perché andare contro quelle che sono le le indicazioni di un assetto costituzionale che adesso assegna la pena alla pena una funzione specifica e che sta arricchendo ammesse mi piace molto una diciamo la la una interpretazione di complementarità dell'aspetto riparativa rispetto a quello rieducativo riabilitati neanch'io sarei capace di rinunciare alla funzione riabilitativa della pena
Quindi il il giudice di sorveglianza e un garante della legalità e e il vero garante del rispetto dei diritti
Abbiamo da subito inteso che una regola di uguaglianza in qualche modo anche di trasparenza sarebbe stata quella di estendere le decisioni dei magistrati di sorveglianza adottate con riferimento ai reclami o ad altro
Estenderlo anche a a casi simili anche quando non fossero stati impegnati e questo avviene da qualche mese a meno che non ci siano sì in campo nazionale delle decisioni divergenti anche in quel caso diventa poi difficile decidere danno o il quale è la la la la decisione da far prevalere
Nello stesso tempo abbiamo penso per la prima volta rinunciato a oltre cento reclami presso il tribunale di sorveglianza di Roma in relazione a diciamo vicenda situazioni che erano state in precedenza
Decise in con una giurisprudenza assolutamente consolidata
Il il mio ufficio continuava a impugnare questi queste decisioni abbiamo rinunciato all'impugnazione perciò oltre cento di questi réclame
Sono dei piccoli segnali che non vogliono essere soltanto simbolici ma che rappresentano diciamo modo nuovo secondo me di dialogare perché ci dobbiamo concentrare tutti insieme in questa chiave sinergica che ho colto
Reclamata dai dagli studiosi
Illustrata dal presidente del tribunale sorveglianza anche con il concorso del del nel nostro ufficio
Una sfida quella dei di chi governa il la lì nel mondo penitenziario che è una sfida come sapete meglio di me molto difficile
Ma abbiamo detto che una parte delle ragioni risiede nella diciamo di di in una organizzazione che è stata un po'abbandonata a se stessa è un po'
Autoreferenziale e che in alcuni casi permettetemi e la brutalità faccio riferimento alla alla struttura di cui sono il capo quindi parlo di me stesso in alcuni casi mi sembra alcune iniziative mi sembrano più da corte dei miracoli che da una moderna organi efficiente organizzazione quando il professore
Siracusano dice
Non basta andare a raccattare ha usato proprio questa parola mi ha colpito perché da indica esattamente la situazione non basta andare a raccattare sul territorio occasioni di lavoro
Che pure è una diciamo operazione meritoria
De spesso defatigante in cui i nostri direttori in primis e poi i provveditori e in qualche modo noi ci stiamo attrezzando
C'è ci stiamo impegnando ma questo raccattare implica una sorta di casualità una sorta di come di frammentarietà non c'è una visione forte complessivo questo dipende dal fatto che occorre lo dicevamo prima con la professoressa Malgieri forse anche con l'aiuto dell'università
Stimolare una sensibilità culturale e sociale nei ceti industriale nei ceti produttivi del tutto diversa però questa è una delle parti pensiamo di dover fare qualcosa anche noi
Noi stiamo per realizzare spero nei prossimi dieci giorni sarà sottoscritto un una convenzione con il CNEL dove sarà creata una cabina di regia dove a livello nazionale noi
Individueremo dei player importanti che si impegnano concretamente a mettere a disposizione occasioni di lavoro sì significative nel numero estese su tutto il territorio nazionale e durature nel tempo
Nello stesso tempo stiamo rivedendo so che sono in gestazione almeno un paio di proposte di legge che tocca ritoccare hanno la legge Smuraglia la legge Smuraglia come sapete è quella che offre incentivi importanti all'impresa che decidono di offrire lavoro ai detenuti prima e poi fuori del del del carcere già ci sono
Diciamo dei contributi a fondo perduto per alcuni anni poi degli sgravi contributivi c'è una platea piuttosto limitata che può accedere agli sgravi contributivi si immagina di estendere
Questa platea per poter ampliare diciamo l'offerta del lavorativa
O o ottenuto quando la dottoressa brutta da ora ha parlato della iniziativa ambedue a se ho sentito bene
Perché temevo che si riferisse alla acquisizione al patrimonio del Dipartimento amministrazione evidenziare dei cavalli di di ulteriori cavalli ad Atene abbiamo delle strutture in cui produciamo ostaggi in cui alleviamo delle tortore in cui i conigli c'abbiamo anche i cavalli in Sardegna eccetera però va benissimo per dare come dire occasioni di di di di di di imparare un mestiere ai detenuti però non non non non diciamo non basta Bassano gravante che la cui gestione non è così semplice pare passiamo alle cose diciamo un po'più importante
Nel senso che volevo sottolineare alcuni dati volevo darvi alcuni dati io leggerò con attenzione la ricerca dicevamo con la professoressa Malgieri che potrebbe costituire questo diciamo un po'c'ha un punto di partenza
Da divulgare da pubblicare anche su riviste specializzate
E che deve essere però seguita da un riflessioni ulteriori magari facendo una sorta di pit stop di qua a a da dodici mesi per vedere se siamo stati in grado di recepire interiorizzare quelli che erano le gli aspetti critici illustrati dalla da questa relazione voglio aggiungere dei dati aggiornati io non so se su ma erano a conoscenza dei degli autori della ricerca noi siamo tornati ad avere quasi sessanta mila e siamo cinquantanove mila e passa detenuti
All'interno delle nostre le nostre strutture penitenziarie e abbiamo trentacinque mila e cinquecento unità di polizia penitenziaria mancano rispetta la Reanda organica circa otto mila unità di polizia penitenziaria
Questa è un dato non soltanto numerica non soltanto formale otto mila unità in meno su trentacinque mila significa che i nostri istituti penitenziari soffrono la quotidianità perché i nostri operatori
Sono costretti a fare costantemente attività straordinaria di ore straordinarie sono in numero più ridotto in presenza rispetto a quello che occorrerebbe ci fossero non sempre riusciamo a assicurare la vigilanza sulle mura perimetrali non sempre riusciamo ad assicurare la ronda notturna con l'autovettura
Purtroppo in in relazione all'imminente arrivo delle ferie estive
Non riusciamo ad assicurare le ferie
Quindici giorni forse neanche dodici giorni consecutivi di ferie al nostro personale
Queste una guardiamo per un attimo anche questo aspetto perché queste sono le persone i nostri operatori che sono a contatto con quel mondo e sono quelli che operano in in quel mondo
Sono super stressati il lavoro è oggettivamente di per sé un lavoro fatto di tensione di come dire imbocca costantemente grandi doti doti di umanità
Commise bisogna fare appello alla sensibilità individuali che vengono in qualche modo consumate nell'uso quotidiano
Non consentire loro di avere neanche la visione la speranza la previsione di dodici giorni consecutivi di ferie
O dare una condizione questo esaspera la vita nel penitenziario questo conduce a situazioni di reattività conduce a situazioni di qualche volta di allentamento dei leader della prontezza nella risposta o nella pazienza nella risposta questo viene percepito dalla popolazione detenuta
Che si inventa non visto raccontare storie si inventa emergenze più o meno tali semplicemente per il gusto di far spostare
Il poliziotto penitenziario dal posto dove si trova fino alla cella e viceversa e quindi si inventa un allarme si inventa una necessità
E soltanto a scopo Ars senza nessuno scopo
Questo alimenta una situazione all'interno delle carceri che non è il terreno più fecondo per realizzare quella operazione vogliamo perché la missione che Churchill la Costituzione ci affida
Dobbiamo realizzare che è quella di trovare
Un di considerare la il Periodo di detenzione come una occasione per recuperare quelle conoscenze da parte del detenuto che gli consentono di fare delle scelte riso Cerizza
Noi dobbiamo metterlo in condizione non vorrei che sembrasse troppo paternalistico come visione ma la al tentativo che ne dobbiamo fare è quello di offrire riconoscendo naturalmente la libertà di scelte e libero arbitrio di tutti ma dobbiamo mettere in condizione di scegliere una vita diversa e quindi ho Fiji quelle opportunità
Di formazione culturale di formazione sociale di attivi di formazione lavorativa che il detenuto non ha avuto o non ha colto durante la sua vita prima della commissione del reato
In questo diciamo abbiamo ottocento ottantanove funzionari giuridico pedagogici e è in corso di ultimazione un concorso per altri duecentodieci quindi esauriremo copriremo la pianta organica dei funzionari giuridico per oggi abbiamo assunto recentemente cinquanta mediatori culturali ci servono soprattutto come potete immaginare per quel terzo della popolazione detentiva che è composto da stranieri abbiamo funzionari contabili vedere funzionari contabile settecentotrentasette funzionari condanna se vizi chiedete ai ai nostri direttori o i nostri provveditori
O la prima domanda la prima richiesta che fanno Alda per quella ci mandi del funzionari contabile perché è una figura importantissima per la gestione di tutte le attività
Soprattutto quelle correlate alle attività trattamentale
Oltre alla gestione delle attività ordinarie
Personale tecnico e amministrativo mille cinquecento unità in in servizio permanente effettivo
Veniamo alla al terreno che è più proprio della vostra
Competenze la vostra sensibilità noi crediamo molto in nella attività formativa e in particolare quella che l'università può impartire ne abbiamo oltre scuole di di ogni ordine e grado nei nei tempi vengono impartiti insegnamenti relativi a scuole di ogni ordine e grado dalla scuola elementare la scuola media Licei corsi professionalizzanti eccetera
Ma la al il fiore all'occhiello crediamo che sia anche avere introdotto la possibilità di questa su diciamo formazione più elevata più qualificata quella universitaria abbiamo oltre cento settanta corsi universitario ci sono credo poco meno di cinquanta università consorziate collegate alla Crui che sono consorziale crei
O anche Catania messa di Catania ci sono altre otto nove università che non fanno parte di questo consorzio ma pure hanno allestito dei poli universitari penitenziari nelle
Nei nostri istituti
Divergono i numeri relativi al alla l'entità al degli studenti attualmente in corso dottoressa Ciavarella e più prudente e mi invita sembra d'avere prudenza fa riferimento ai numeri
Che risultano dai diciamo registri dai conteggi dei nostri dei dati ufficiali allora teoricamente da buon capo DAP dovrei limitarmi a dire che ci sono circa cinquecentottanta iscritti studenti
Però siccome io sono ancora alle prime armi posso permettendo qualche scivolone e dico che la Crui mi dice invece un mi dà un dato diverso che di ben mille settecento novantadue iscritti
Perché che è un dato più confortante interessante e soprattutto
Lo vedo più logico rispetto al gran numero dei corsi proprio la settimana scorsa ho fatto un incontro con il professor Prina che si occupa di questo per il Consorzio interuniversitario e abbiamo detto che abbiamo deciso che
Va bene così dice siamo disponibili ad accettare altri corsi soprattutto on demand perché
Nel corso secondo si istituisce quando c'è una richiesta da parte dei detenuti però non vogliamo diventare fa far diventare questo numerose misurato quasi un corso per un alunno quindi diciamo pensiamo per centoquaranta centocinquanta corsi siano più che sufficienti
Quindi è importante la la presenza dell'Università anche se è problematica perché io ho sentito stamattina di questi aspetti
A cui diciamo non non avevo fatto caso come non mi erano stati rappresentati della problematicità della prosecuzione dell'impegno universitario per i detenuti che escono che vanno agli arresti domiciliari oggettivamente va trovata una soluzione mi ero occupato invece in questi giorni dei detenuti del quarantuno bis dove l'insegnamento anche universitario complicato dal particolare regime che voi conoscete e dove attualmente è vissuto nella impossibilità da parte dei docenti di incontrarsi se non in seduta d'esame con i i discenti una impossibilità che preclude anche oggettivamente la individuazione di temi di interesse non sa con l'attività di scambio preparatorio quando il per la tesi ma anche la difficoltà nel fornire ai detenuti a regime quarantuno bis materiali integrativi diversi dai libri di testo
Perché sapete che c'è un regime più restrittivo anche su questo anche quando si tratti di dispense o come dire pro pubblicazioni
Stampe di slide che sono quelle che comunemente utilizzate nei corsi
Anche su questo siamo facendo una riflessione ho chiesto Lalla processo della bella di darci una mano c'è un gruppo di lavoro che sta studiando da qualche settimana una revisione della circolare sul quarantuno bis
E con qualche novità per esempio ed una delle ipotesi la la dico
Come dire per per attestarne che vogliamo pensare in grande insomma non non ci fermiamo davanti a niente a meno che non ci siano degli ostacoli seri e oggettivi senza preclusioni rispetto a a alle legittime aspettative diritti anche dei detenuti al quarantuno bis
Stavamo pensando vista la la Lega è stato evocato il caso Cospito uno delle doglianze
Che sono emerse leggendo la stampa
Ho mai su quelle riportate sulla stampa è stato gli sarebbe stato precluso l'utilizzo l'uso di molti libri che sarebbe stato un contingentamento dei vip
Loro sappiate che nei nostri penitenziari un contingentamento dei libri o degli oggetti che spesso personali che i detenuti possono tenere in cella risponde non solo a ragioni diciamo alloggi che di di di GM è generale le celle sono quelle che sono eccetera
Ma anche alloggi che di sicurezza perché è più facile fare una perquisizione quando i libri sono solo dieci ma se io avessi cinquecento libri nella cella
Potrei più facilmente occultare e sui giornali leggete che cosa si trova nelle nostre celle perché non riusciamo Allo stato a impedire gli ingressi di droga armi va bene non riusciamo a impedire del tutto però insomma un filtro importante viene effettuata be'che cosa abbiamo pensato stiamo studiando se utilizzare l'e-book dove è uno schema uno strumento che
Per quanto è a mia conoscenza
Al quale può essere interdetta alla navigazione libera quindi non può essere utilizzato per realizzare comunicazioni vai ad libitum e che può contenere anche seicento mila teste
E quindi il limite dei dieci al sedici libri che ognuno può detenere improvvisamente si dilata
Fino a a cifre i inenarrabili questo per dire un'apertura di questa Amministrazione verso le cose possibili fattibili che che che attualmente in nome di regole e di esigenze di sicurezza però finiscono per comprimere i diritti
L'altro grande e quindi in quei anche in questo l'università importante il presidio universitario all'interno del Polo penitenziario serve ai detenuti ma serve ad attestare
Una una presenza di una cultura diversa che deve cementare quegli sforzi che dobbiamo insieme portare anche all'estero
In uno dei primi giri che ho fatto nei penitenziari sono stato a Cosenza
Se sapeste che va be'io collabora da molti anni con per con le università quindi è chiaro che il tema dell'istruzione della formazione mi mi piace quindi ho voluto ha chiesto di vedere in nel penitenziario di Cosenza la biblioteca e mi hanno detto che è sede di Polo penitenziaria
Più per diciamo sfida sa quelle domande che se fanno sperando di avere la risposta giusta e temendo che la risposta invece possa essere
Insoddisfacente ho chiesto ad alla bibliotecaria che c'era lì una una visita la mia del tutto inaspettata di pomeriggio in assenza della di
Della direttrice in assenza del comandante del del reparto della polizia penitenziaria quindi
Un istituto affidato al preposto
Quindi veramente una cosa del tutto improvvisata c'era una bibliotecaria alle cinque del pomeriggio alla quale ho chiesto mi ha fatto vedere il banchetto assegnato alla lo studente universitario ha chiesto
Ma di che cosa si occupa il questo di che cosa sta studiando
Mi ha detto per filo e per segno il il titolo della tesi e i i libri che aveva consultato o che aveva fatto richiesta di consultare
Questo significa che c'è una sensibilità c'è una risposta
Partecipe degli operato io ho colto questo quella operatrice che era l'ultimo anello di una catena che arriva fino al DAP fino al ministro in generale al sistema organizzativo dell'organo istituzionale del nostro Paese quella operatrice ha rappresentato per me il massimo dell'attenzione possibile per quello detenuto per quel singolo detenuto
Avendo come dire fatto proprio quell'esigenza come uno qualunque dei nostri tutor universitari esattamente alla pari quindi per dire quanto è importante
Realizzare esprimere questa sensibilità culturale all'interno degli istituti penitenziari perché si possa allargare a macchia d'olio ma l'altro grosso tema su cui ho bisogno dell'aiuto
Di tutti ed è stato più volte evocato anche nell'intervento di questa mattina e l'aspetto del lavoro
Noi dobbiamo creare l'ho detto stiamo cercando quindi creare questa cabina di regia nazionale che serve in qualche modo a drenare i rapporti con
Le grandi imprese e le grandi industrie questo non vuol dire soffocare anzi deve
Bisogna alimentare gli sforzi raddoppiare gli sforzi a livello territoriale perché le direzioni provveditori si diano da fare su territori molto spesso martoriati dalla difficoltà di trovare un'occupazione
Anche per chi non è detenuto quindi di questo siamo tutti consapevoli però c'è bisogno di sviluppare una come dire un percorso di conoscenza specifico conoscere
Rispose alla dottoressa Ciavarella la la professoressa Maugeri quando lei fu chiesto qual era lo scopo della ricerca rock che cosa si voleva fare ne dobbiamo far conoscere
L'esigenza che il non soltanto il sistema penitenziario ma il sistema Paese a rispetto a queste cose
Sistema paese
Lo abbiamo detto con il collega Bortolato quando ci siamo incontrati la riunione plenaria un sistema Paese che per fortuna o per sfortuna
Quando ha dovuto individuare
Gli ambiti ai alla cui efficienza condizionare l'erogazione dei i danari del Pnr R che diciamo focalizzata soltanto sul processo di cognizione
I soldi famosi duecentoventi miliardi che l'Unione europea
A Bastards erogando verso il nostro Paese come tutti sapete sono condizionati al raggiungimento di una serie di obiettivi uno degli obiettivi più importante in campo della giustizia di rendere la giustizia più efficiente e più veloce
è stata uno dei parametri alla luce del quale si verificherà la possibilità di completare l'erogazione e il cosiddetto disposizioni Time
Cioè la individuazione di tempi definiti entro i quali comincia l'indagine comincia l'investigazione e il termine finale
Udite udite la pronuncia della sentenza quindi esclusivamente il campo della giurisdizione di cognizione
Quindi all'Europa potremmo banalizzare
I non interessa tanto l'esecuzione della pena interessa che noi ci presentiamo con cinquanta mila pezzi di carta l'anno sentenze
Definite in termini in tempi brevissimi poi tutto quello che avviene dopo l'emanazione definiti dal raggiungimento della condizioni di definitività della sentenza beh all'Europa non interessa
Questo lo dico ovviamente a mo'di boutade
Però e la conferma del fatto
Questa volta fortunatamente per il nostro Paese perché probabilmente guai seri avessimo dovuto parametrare all'esito alla corrette Felicetto tale esecuzione della pena l'erogazione del danaro ma comunque denota ancora una volta
Come esistono sistemi e sottosistemi e come il mondo dell'esecuzione penale sia in qualche modo negletto ma noi lo sappiamo
Concludo
Noi dobbiamo un'altra un'altro aspetto importante è quello relativo alla
Tema pure evocato che riguarda le difficoltà del nostro sistema previdenziale per quanto riguarda gli aspetti sanitari ci sono due grandi temi che
Si intrecciano sul da questo aspetto sotto questo aspetto è uno e quello delle dipendenze tossicodipendenze ludopatie eccetera ne abbiamo un numero considerevole di soggetti pari quasi al trenta per cento dei nostri detenuti che è affetto da in forma patologica dà dipendenza come sapete da diversi anni l'amministrazione penitenziaria non cura direttamente gli aspetti collegati alla sanità ma
Questa cura e
Rimessa ha il sistema sanitario nazionale quindi alle regioni quindi abbiamo una sanità
Anche da questo punto di vista a macchia di leopardo ci sono Regioni più virtuose regioni meno virtuose Isère d'funzionano in qualche volta in qualche caso semplicemente da erogatori di sostanze di mantenimento quasi mai
Con trattamenti a scalare
E che spesso finiscono per alimentare anche Circuiti interni al carcere di mercato nero di queste sostanze che non vengono assunte ma vengono trattenuto per poi essere distribuite
L'altro grande tema della collegato alla sanità è quello della sanità mentale
Dove anche qui si scontrano ritardi forse non sono seicento le persone in attesa di Reims
Masone sono sono meno però cambia molto poco anche cinquanta persone al posto sbagliato non ci fanno stare tranquilli
Abbiamo chiesto la riconvocazione e per la prima volta
Saremo presenti noi come data della Conferenza Stato Regioni sui temi sanitari per la prima volta abbiamo chiesto che fossero presente fosse presente una rappresentanza della magistratura di sorveglianza
Per la prima volta sarà presente un'agenzia di cui mi sfugge il nome ma che è l'agenzia statistica del Ministero della Sanità
Questo serve per razionalizzare anche l'impiego all'uso dei numeri e delle e dei dati effettivi
Il concludo nell'
Ringraziando ancora per questa occasione scusandomi per il fatto di essere uno studente che è venuto e ha sentito solo due ore di lezione
E se ne va però vi assicuro che leggerò con attenzione con i miei collaboratori come sono abituato a fare perché dal dal confronto anche delle idee dei dubbi che vengono affrontando i temi che secondo me si può creare un amministrazione penitenziaria diversa
Noi dobbiamo abbiamo il compito di creare dei cittadini migliori sono tre parole difficili creare non dal nulla dobbiamo operare per offrire come vi dicevo prima gli strumenti per una per scelte diverse cittadini sono cittadini dobbiamo imparare a considerare i cittadini sulla giustizia riparativa
Il i il valore del
Di di quanto
Fatto adoperandosi per in qualche modo rimediare a al male operato entrato anche a proposito dell'ergastolo ostativo del dei dei dei benefici penitenziari
E quindi anche a livello di reati di criminalità
Diciamo avvertita come più importante c'è spazio per questo tipo di di di di attività migliori
Non non siamo in grado di di non non dobbiamo impartire lezioni etiche a nessuno rendere cittadini migliori rende le persone migliori vuol dire renderli consapevoli del fatto che hanno possibilità di scegliere di scegliere di Fredy compiere delle scelte che li colloca Ennio ma su questo dobbiamo intervenire con non lo studio con la formazione con il lavoro li collochino all'interno della società al pari di tutti gli altri questo significa renderli migliori
Per far questo dobbiamo operare meglio anche noi
Ce la metteremo tutta
Grazie al dottore russo per il suo contributo per averci fatto sapere quale la progettualità che sta alla base della sua del suo mandato
Dal l'undici gennaio di quest'anno io
Magari mi riservo uno spazio alla fine perché non voglio interrompere il flusso i lavori economie il professor Fiandaca mai chiesto di fare un breve intervento
Al quindi professore Fiandaca prego
No solo due parole non voglio rubare tempo perché già ieri ho detto forse ho abusato siccome negli interventi precedenti è stata richiamata qualche mia considerazione di ieri però io in particolare
E voglio riprendere un punto dell'intervento presidente Bortolaso non
In cui forse Cocco ma capita né nelle interlocuzioni nei confronti intellettuale
Diceva forse per amore della propria tesi dice Rossi si tende un pochino forse a estremizzare il il pensiero della persona con cui si interloquisce
Non avrei mai potuto potuto sostenere
Che c'è una netta incompatibilità tra il paradigma rieducativo è il paradigma riparatori
Il presidente Bertolaso ben sa che parlando di di educazione in termini astratti genera parlando di riparazione o di giustizia riparativa interne in astratti
Generali sia il rischio di dire tutto il contrario di tutto nel senso che ci sono diversi modelli diseducazione ci sono diversi modelli di riparazione
Allora
Fermo restando che c'è una compatibilità di massima di fondo tra revocazione separazione però il problema sorge perché a seconda dei modi di concepire poi in maniera più specifica contenuti sui contenutistica mentre la rieducazione alla riparazione cioè tra alcuni rispettivi modelli concepirla possono esserci aspetti problematici
Tensioni è un discorso un po'sofisticato complicato che non posso sviluppare anche per ragioni di tempo su cui sto scrivendo mi riservo poi ti di chiarire adeguatamente il mio pensiero non posso essere considerato un avversario della riparazione
Perché venticinque anni fa ho contribuito con alcuni miei allievi
Creare l'ufficio del mediazione a Palermo e a promuovere alcuna forma di sperimentazione di giustizia riparativa nell'ambito della giustizia
Minorile lo quello che un pochino diciamo mi colpisce
Un atteggiamento che va diffondendosi in quei in questo periodo
In connessione alla deforma trattabile come se la giustizia riparativa fosse alla scoperta dell'ultima ora no o come Fossa Luck la bacchetta magica che serve a superare ogni problema
Grazie al professore Fiandaca riprendiamo il filo del nostro discorso secondo un programma che c'eravamo
Dati torniamo a uno ultimo focus che impegnato la nostra ricerca ed è il tema dell'affettività
Affettività e coagulo di esigenze spesso si ha la tendenza a guardare all'effettività quale sinonimo di sessualità ma non è soltanto quella credo che sia una premessa da cui partire perché per evitare per sottrarci al Lisco a rischio di essere di di infatti d'azione al tema la sessualità che spesso è stata la causa di risposte anche o sedi e volgari
Qualche reazione a questa aspettativa io ricordo durante i lavori la Commissione che lavorava su un mandato specifico la delega lo prevedeva di fare attenzione al tema e l'affettività ci fu un sindacato la polizia penitenziaria che risposta quella progettualità con l'espressione dall'effettività della pena alla affettività del pene cioè proprio per sì per lo dico per stigmatizzare questo tipo di approccio che sia con questo tipo di te
E ne parleremo oggi con la professoressa Ballina Scalia che animato il dibattito dall'interno diciamo della ricerca e col dottor Roberto Bezzi che ci parla ci parlerà della esperienza di una casa circondariale ad un istituto di pena virtuoso virtuoso modello nel di per a livello nazionale della casi recluso di Milano Bollate quindi cedo la parola alla professoressa Scalia che ringrazio
Ringraziamenti da obbligo al professore siracusano per insomma avermi dato la parola ma anche per diciamo il lavoro di gruppo che abbiamo che abbiamo fatto in questi anni la professoressa ma Uggeri come coordinatrice devo dire a tutto il gruppo di ricerca mi unisco ai ringraziamenti che già la professoressa Mongelli affatto adotterà servizi folk Soresina Cusano ma davvero senza di loro diciamo che oggi non potremmo essere qui i lavori di trascrizione di tutto quello che è stato elaborato quindi davvero diciamo un lavoro sommerso che è è giusto alcuni giusto rendere e rendere omaggio
E poi un'altra considerazione preliminare io non mi non discetta ero diciamo di modelli e perché né di funzioni diciamo della pena di cui persone molto più preparati di me più illustri hanno già diciamo discusso tra ieri e stamattina
Volevo soltanto dire che questa ricerca è una ricerca che mostra l'immane concretezza della funzione
Di rieducazione ma voleva capirei se immane concretezza del carcere rispecchiasse o meno questa funzione di risocializzazione della pena
E quindi quel metodo induttivo a cui ha fatto riferimento ieri la professoressa Mongelli
è è stato ed è diciamo di notevole importanza perché
Mostra è vero una serie di modelli come dire
E di esempi positivi di best practices si parla oggi
Però allo stesso tempo ha manifestato una serie di criticità una serie di problemi che hanno riguardato diciamo tutti un po'gli a spetti
E che sono stati considerati è rispetto ai quali le interlocuzioni che abbiamo avuto con i direttori di le direzioni diciamo istituire iniziali e la magistratura di sorveglianza sono stati davvero delle finestre
E in indispensabili volevo Point
Facendo una piccolissima come dire valutazione di carattere più generale dire che il fatto il partire un po'dal titolo come diceva il presidente Bortolato prima
Cioè dall'Europa del populismo penale che poi il populismo giudiziario il tutto quello che questo comporta all'Europa dei diritti fondamentali
L'Europa dei diritti fondamentali quindi che non è un'Europa che diciamo guarda solo all'efficientismo della giustizia penale è un'Europa che sulla base del rapporto dello stato di diritto dell'Unione Europea che viene redatto annualmente tiene conto diciamo sulla base Bella come dire del fatto che gli stati sono stati rispettosi dei diritti fondamentali tra i quali vanno sicuramente considerati i diritti dei detenuti e le condizioni di detenzione adeguate il principe di umanità
Secondo l'articolo tre della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e l'articolo quattro della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea rappresenta un parametro di valutazione ai fini del Regolamento di condizionalità
Per diciamo poi usufruire dei fondi europei regolamento due mila novantadue del due mila venti che condiziona diciamo l'erogazione Hall a prosecuzione della fruizione di determinati fondi e l'Unione europea
A rispetto anche di diritti fondamentali un pilastro del rapporto diciamo dell'Unione europea quindi
è vero che si guarda come dire l'efficientismo al fatto di avere una giustizia rapida eccetera però si guarda anche all'Europa dei diritti fondamentali diciamo nel senso un'attenzione anche a questo profilo che può diventare anche un profilo sul quale si gioca
E un problema di fondi
Detto fatta questa brevissima premessa è quindi considerato che le condizioni di detenzione dei diritti dei detenuti rappresentano una come dire il fondamento anche e o un pilastro potremmo dire dello stato di diritto all'interno non solo dei singoli stati membri ma dell'unione europea
Questo aggancio diciamo alle grandi alla alla grande il sistema dell'Unione Europea mi porta a parlare del trattamento dell'articolo uno dell'ordinamento penitenziario che proprio si aprì dicendo
Che è il trattamento deve essere ispirato alla dignità umana
è e attraverso la responsabilizzazione dei detenuti
è attraverso la garanzia dei diritti fondamentali individualizzazione del trattamento e la necessità di nel mantenimento dei rapporti affettivi con l'esterno
Nell'ottica di reinserimento sociale una volta scontata la pena secondo quanto dice l'articolo quindici dell'ordinamento penitenziario quindi il diritto all'affettività
E cioè il diritto a mantenere anche rapporti con l'esterno rappresenta un presupposto potremmo dire una precondizione
Per mettere in atto poi il e i percorsi trattamentali e per arrivare a un reinserimento sociale
Gli stati generali dell'esecuzione penale e hanno come dire la commissione giostra che è stata citata tante volte ma anche la commissione Ruotolo che ha poi esitato una relazione nel due mila ventuno
C'è intervenuta in effetti mentre i nostri lavori erano in itinere
Parla di una massima conformità della vita penitenziaria quell'esterna e introducendo anche il discorso della sorveglianza dinamica su cui ovviamente io non mi soffermerò
E e l'articolo uno dell'ordinamento penitenziario richiede l'imparzialità e la non discriminazione in questo senso vorrei citare soltanto alcuni problemi che si possono portare per esempio in relazione al sesso
è emerso dalle e varie interviste e questionari che sono stati è gentilmente diciamo voi ripristina guitti
Dai direttori dei magistrati come la popolazione femminile per esempio all'interno degli istituti penitenziari sia notevolmente inferiore
E rispetto a quella maschile così come sottolinea anche il rapporto Antigone del gennaio due mila ventitré che specificamente dei dedicato alle condizioni delle donne all'interno degli istituti penitenziari
è diciamo la difficoltà quindi in istituti di pena pensati per una popolazione maschile digestive il percorso trattamentali e anche l'affettività in relazione alle donne detenute
è e quindi cioè nel rapporto Antigone ma anche nel rapporto del Comitato sulla prevenzione della tortura delle Nazioni Unite nel due mila ventitré la necessità Ottolina la necessità di ripensare la struttura e le attività l'attacco trattamentali con una visione di
Quindi con una visione più diciamo
Come dire consona posto che nel nostro come dire nel sistema carcerario esistono pochi e istituti che sono come dire dedicati alle donne noi abbiamo avuto le testimonianze della Giudecca Venezia è stato detto
La Giudecca è un posto dove tutte vorrebbero andare
è un vecchio convento Rick riadattato Lisi lavoraccio un orto si fanno profumi si fanno saponi quindi come dire è stato citato
E anche l'istituto di Rebibbia femminile un istituto Fortunato si è detto attorno all'universo della detenzione femminile si muove un mondo probabilmente più motivato il ricco rispetto a quello maschile
Però ci sono dei problemi per esempio le detenute imputate e quindi non condannate o internate
Non possono usufruire se sono in stato di gravidanza delle stesse tutele delle stesse assistenza che sono invece garantite alle internate alle non condanna e alle condannate
La genitorialità
Le detenute madri e l'applicazione delle disposizioni la definizione domiciliare degli articoli quattro quarantasette terra e quarantasette quinquies per esempio sconta un problema per le donne straniere o le donne a Roma si è parlato prima
Diciamo delle difficoltà
è i gli asili nido è un altro problema che abbiamo affrontato diciamo nelle interviste e soprattutto il problema dei bambini all'interno degli istituti penitenziari
Sappiamo che esiste anche a livello internazionale la convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo sui diritti dell'infanzia che diciamo applicata al sistema penitenziario significa fare in modo consolle o di
Tutelare i rapporti di genere GE genitorialità sia delle don delle detenute donne che dei detenuti uomini
Eh ma anche di preservare come dire i minori dalla
Dall'ambiente penitenziario per esempio
Da tutto quello che ciò comporta nelle visite durante le visite che i colloqui visivi diciamo per cui tutelare e i i i minori in queste
Diciamo in queste situazioni è e con riguardo proprio agli asili nido all'interno degli istituti penitenziari si è sottolineata da parte di alcuni direttori ma anche della magistratura di sorveglianza l'esigenza di
Evitare come dire che culmina in una prospettiva di riforma di come dire e fare in modo che siano sempre più predilette situazioni che evitino che le donne madri sopra di figli minori di tre anni possano accedere diciamo alle agli istituti beh di pena prediligendo quindi le soluzioni delle misure alternativo o delle pene sostitutive oggi
O c'è una proposta di legge tra l'altro che diciamo la il DDL ventisei trentacinque il diciotto dicembre due mila ventidue cosiddetta proposta si anni che va proprio in questo senso
è stata rinviata va be'mi dispiace diciamo visti i tempi forse Ester costato ritenuto più opportuno ritirarla neutro sul pubblico
Non posso finiva per favore dalle distanze grazie e quindi l'orientamento sessuale l'identità di genere sono un altro problema che si pone nell'ambito della come dire della garanzia anche del diritto all'affettività
Persone omosessuali transessuali transgender sono per spesso quando dichiarano di esserlo
Come dire sono reclusi infezioni protetta questo con non consente come dire che questi soggetti possano aderire in maniera
Assolutamente complessiva tutti i percorsi trattamentali che sono previsti è anche Uccio anche un problema sulla discorso dei rapporti di affettività perché occorre che questi soggetti necessariamente manifesti no
Come dire il loro orientamento sessuale nel momento in cui devono avere un colloquio visivo per esempio
E e si tratta molto spesso di rapporti di affettività non formalizzati quindi anche qui potrebbero diciamo sorgere dei dei problemi
è stato questo messo in evidenza anche dal Comitato sulla prevenzione della tortura nell'ultimo rapporto che è stato redatto ho avuto rapporti cappotto CPP siamo noi
Il nostro ufficio sì sino ai livelli insomma abbastanza detto questo discorso
E i detenuti stranieri altro diciamo tema che è venuto fuori durante li nostri i miei focus e anche durante le interviste
Sono privi di una rete sociale all'esterno e questo rende difficile usufruire delle misure alternative svolgerà un percorso trattamentale
Effettivo perché ci sono problemi linguistici culturali di integrazione e c'è una penuria di mediatori culturali quindi questo diventa voi
è stato messo in evidenza si è detto talvolta personale non formato rischia di interpretare un medesimo comportamento in maniera diversa a seconda che sia stato messo in atto da un detenuto italiano
O da un detenuto di religione islamica quindi questo introduce un problema di multiculturalismo anche all'interno
Del degli istituti di pena e se non adeguatamente e presi in considerazioni questi problemi possono portare a rischi di radicalizzazione all'interno delle stesse degli stessi istituti è manca poi di fatto un godimento del diritto all'affettività che è stato parzialmente superato come qualche molti direttori hanno sottolineato con le videochiamate cioè con la diffusione delle videochiamate
Anche se è stato sottolineato che di frequente non è facile individuare i contatti i contatti indicati nel Paese di origine di questi soggetti
Il carceri di Catania ha ha sottolineato un'esperienza positiva di supporto dei volontari e un protocollo di intesa con la Croce Rossa Italiana in questo senso che rappresenta ha rappresentato un modello importante
Corna riguardo poi a tutte le le altre io diciamo sono fuori già fuori tempo massimo quindi il lancio soltanto qualche altro
Qualche altro profilo relativo alla hai parlato principio di territorialità cioè il quello che stabilito all'articolo ventotto dell'ordinamento penitenziario
E in questo senso insieme e all'articolo quattordici
Si è come dire fatto riferimento alla esigenza di
Ampliare anche dove è possibile
Le possibilità questo lo diceva diciamolo faceva presente la relazione degli stati generali dell'esecuzione penale
La possibile estensione per esempio dei permessi
Che vale in modo tale che potessero andare al di là dei premi dei permessi previsti all'articolo trenta dall'articolo trenta a terra
E quindi non come ipotesi di premio come diceva mi pare il dottor Bezzi nel Focus anche anche il professore siracusano nel Focus che abbiamo fatto sull'affettività
Ma diciamo come e ipotesi di permessi che potrebbero essere volti alla coltivazione proprio alla fatto di coltivare i propri interessi affettivi di poter trascorre un congruo tempo con il coniuge con il convivente con altri familiari o con una delle persone indicate diciamo eventualmente ampliando anche questo novero di soggetti è e lo stesso vale per i colloqui visivi sono tante diciamo le i problemi che si possono porre in relazione alla Piccolo diciotto in combinato di quell'articolo diciotto e l'ordinamento penitenziario in combinato disposto R. all'articolo trentasette regolamento di esecuzione
E qui diciamo si tratta di un diritto che viene garantito anche in caso di isolamento del del detenuto
è dell'ufficio di sorveglianza di Spoleto il cinque agosto del due mila ventidue affatto diciamo ha sollevato una questione di legittimità costituzionale
Con riguardo alle i ipotesi c'è in verità concernevano i detenuti al quarantuno bis
Che incontrano minori diciamo che siano superiore agli anni dodici ma non negli anni quattordici quindi si è come dire fatto riferimento proprio a questi profili
è in omaggio anche l'articolo nove della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia
C'è ci sono state nel nostro progetto delle indicazioni per esempio dal Caras dal carcere di Brindisi che ha realizzato un progetto volto al recupero della genitorialità dei detenuti uomini un altro Progetto diciamo di sostegno alla genitorialità con un'esperta di counselling per i detenuti i padri che venivano sostenuti nel loro ruolo genitoriale
E è quindi come dire accanto alla tutela delle detenute donne prevedere poi sul piano trattamentale delle come dire delle maggiori una maggiore attenzione
è sul piano commenti apre accennava prima il professori siracusano e si può parlare di un diritto all'affettività ma diciamo di un diritto all'intimità probabilmente ancora diciamo non no non abbiamo una non ci sono delle regole esiste la la la la la relazione finale degli Stati generali
Faceva riferimento a questo aspetto proponendo delle visite che fossero senza il controllo visivo e a uditivo in unità abitative collocati all'interno dell'istituto
In modo tale da come dire fa riferimento ad una dimensione riservata del colloquio che e risponderebbe anche all'esigenze previste all'articolo diciotto comma tre dell'ordinamento penitenziario
è il l'ordinanza del lusso du l'Ufficio di Sorveglianza di Spoleto del gennaio del due mila ventitré mi pare che tenga particolarmente che conto di questi profili e di questi a spetti in questo senso nel focus sull'affettività il dottor Bezzi ha messo in evidenza la difficoltà di traduzione in concreto di questa poi
Di questa previsione
A questo punto io diciamo mi fermerei anche se voglio soltanto dare due spunti sulle comunicazioni che sono state favorite
Dalla dalla pandemia Covi de di diciannove qualcuna detto dalla esperienza tragica della pandemia tutto sommato è emerso un aspetto positivo è stato quello di
Estendere le possibilità da parte dei detenuti di accedere a i come dire programmi anche e internet terra chiamate Whatsapp chiamate Skype con sicuramente un'estensione ai Circuiti rimedia sicurezza
è probabilmente lì mi pare che la circolare del DAP del ventisei settembre due mila ventidue vada nel senso di una
Come dire ammorbidimento lasciato un po'alle direzioni degli istituti penitenziari rispetto a quei limiti rigidi che vengono stabiliti dal Regolamento di esecuzione
Quindi diciamo che si potrebbe ulteriormente parlare di una liberalizzazione o di una come dire quanto meno per la media sicurezza diciamo hedge nei colloqui telefonici se non ci sono problemi di sicurezza da mantenere
Chiudo dicendo che
Per l'alta sicurezza anch'Perri regimi differenziati in particolare al quarantuno bis dobbiamo ricordarci come acciacco ricordato molte volte la Corte europea dei diritti dell'uomo
Che è la privazione della libertà personale è la pena
Tutto quello che in qualche modo comporta ulteriori restrizioni ecco e afflittivo e quindi va conciliato con i criteri di necessità e proporzionalità e sono previsti come parametri Perra
Le imitazioni al godimento di diritti fondamentali ed in particolare il diritto all'affettività facciamo riferimento all'articolo otto della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
E sono stabiliti vi ringrazio per l'attenzione e mi scuso per aver diciamo abusato del vostro tempo
Grazie Valeria è
In realtà russo voleva intervenire no era solo per dare una precisazione a proposito della condizione femminile della detenzione un mese fa ho costituito un gruppo di lavoro che ha un mandato diciamo molto particolare quello di creare i presupposti non solo organizzativa ma anche arrivare a delle proposte normative per una detenzione al femminile la il il il presupposto da cui son partito e che fino adesso mano quando si tratta di tutelare dei diritti delle donne e quindi anche delle donne detenute si procede di solito metodologicamente o per differenziazione o per addizione la dico brutale
Scusatemi anche per la la la banalità
Nemmeno i servizi igienici delle donne rispetto a quel si ragiona così quelli degli uomini hanno bisogno soltanto del Walter per le donne dobbiamo aggiungere anche il bidet
Questa è una logica che per i diritti in generale proprio sbagliata bisogna individuare il soggetto il bene da tutelare e costruire autonomamente un sistema di garanzie
E di tutele per quel diritto quindi il mandato è quello di creare un sistema di detenzione al femminile
Grazie dottore passo immediatamente la parola allora
Va bene
Allora ringrazio anch'io l'atto stesso sentite sì dicevo ringrazio anch'io la professoressa Moggi ieri gli organizzatori cercherò di essere molto rapido
E di stare nei tempi in modo assoluto
L'intervento il titolo dell'intervento e il trattamento l'affettività come strumenti di rieducazione cercherò di di di dedicare pari tempo pochissimi minuti alla prima parola e alla diciamo seconda parte
Il trattamento si è detto pronto oggi si è parlato di pena con finalità rieducative la pena che deve essere umana una pena che può essere riparativa io aggiungerei una pena che deve essere efficace
è vero che l'efficacia un termine molto difficilmente come dire adattabili e misurabile
Ma io ho sempre avuto un po'quest'idea senza togliere alcun approccio umano o diciamo umanistico però che si possa ipotizzare il calcio è un po'come un'azienda che a fine anno fa i conti e dice dunque
Ho questo ramo che funziona molto bene o questa quest'area invece che e quindi che in qualche modo cerca di mettere mano a questa cosa
Non andrei sul tema del trattamento in senso più alto quindi che dovrebbe produrre
Una rieducazione tale da poter immaginare una rete una recidiva minore perché questo mi rendo conto che è un tema sul quale ci vorrebbero anche strumenti di rilevazione estremamente complessi però è vero che potremmo partire intanto dalle esperienze molto buone che insomma esistono stamattina ne abbiamo scalzi Entità alcune e quindi capire quali sono i punti che appunto funzionano anche semplicemente da una rilevazione statistica molto diciamo da così molto pragmatica
Sappiamo tutti noi che negli istituti di Pd piena ad esempio gli eventi critici si concentrano in certi luoghi in certe fasce orarie
E in alcuni momenti troppo della vita detentiva ora qua secondo me se noi dovessimo andare alta analizzare sono quasi certo
E se non erro ci son dati che sono stati anche pubblicati che ad esempio durante le attività e in particolar modo nell'attività lavorative c'è un abbassamento molto alto e quindi qui non è che serva
In realtà una come dire approccio ingegneristico
Questa cosa dico perché perché secondo me è il tema del efficacia della pena è un tema che trans che è trasversale un po'tutti i residenti si è detto che tutti noi abbiamo un background anche di suo a carattere culturale che ci porta a ipotizzare la pena in un certo modo e l'opinione pubblica spesso a questa diciamo questo iato davanti a sé
O stai dalla parte della punizione ostaggi alla parte della rieducazione traduco in modo molto molto banale
Quando io riporto i dati e quasi che arriva all'esempio della nostra esperienza ma non perché siamo solo noi perché io conosco quelle quindi di quella posso ovviamente parlare
Quando il fatto di a vere molte attività lavorative all'interno molti corsi di istruzione di a vere molte persone che riescono a lavorare fuori ad esempio comporta che ci siano l'abbiamo raggiunto chiedo il il il numero più alto nel due mila e diciotto quando abbiamo versato
Con il solo con e il come dire sono trattenimento delle spese di mantenimento cinquecento mila euro nelle casse quindi come dire insomma produce indotto in qualche modo Secondo dato che produce come effetto secondario e quindi che non valide dell'immagine ripeto speriamo sempre immaginarci questa visione così
Molto semplicistica di stare di qua oppure stare di là molte persone che lavorano in particolare che sono ammesse al lavoro all'e sterno
Quando accedono
Qua du in genere ma chiedo che insomma lo si faccia un po'ovunque io parlo di me perché questa è la mia esperienza
Si va a verificare se nella sentenza di condanna è previsto il risarcimento
Perché visto che abbiamo detto prima in questo la dottoressa Castellano saperglielo estremamente chiara sì è vero che lo dobbiamo trattare le persone che sono recluse come persone adulte
E lettere sono tutti devono assumersi delle responsabilità e non stare dentro una bolla di essere protetti se tu se una persona adulta Erice responsabile e hai un debito tu paghi debito più in senso proprio economico e quindi andare a dire bene adesso c'è l'avvio di una attività lavorativa remunerata certo e farà ci devono essere delle remunerazioni normale stiamo sempre parlando di lavoro normale intercorsi normali divinità
Ecco il fatto che qualcheduno pensi al al risarcimento alla parte offesa non mi sembra sia un dato che sta di qua osta Gila ok che dovessimo di quelle prassi che possano dire una lettura condivisa
Dandogli sguardi in Qualcomm modo
Ed ecco però per fare tutto ciò è vero che ripeto ci deve essere ancora cultura organizzativa
Chi fa in modo che il trattamento parola ecco non amo molto penso che ok perché se voi andate in un qualsiasi dizionario vuole dire che si prende una materia si mette una sostanza e la materia Motta
In realtà all'Aci la circolare della direzione generale del personale del tre febbraio due mila e ventidue FIAT firma di Massimo Parisi usa il termine coprogettazione individuare chi mi sembra molto più aderente a ciò che accade c'è si progetta insieme
Dato che le persone con le quali noi copriamo sono appunto persone adulte
Ed è fondamentale capire se come partire da questo concetto di trattamento cioè partendo anche da una visione che richiami almeno in parte le gli studi e le teorie sull'apprendimento in età adulta in età adulta si apprende in modo diverso dalla prima infanzia e dalla adolescenze non possiamo quindi immaginare che il nostro rapporto con l'utenza sia lo stesso che sia avessimo una utenza di dieci anni o quindici anni come età anagrafica
Quindi pensando che la persona deve essere coinvolta in modo attivo e in qualche modo però che debba essere fautore del proprio destino destino cioè che possa scegliere
Nel Possa Ceglie lettera è vero che lo sforzo nostro deve essere quello di apparire più possibilità
Appunti aprire il più possibile a scelte diverse e io mi rendo conto quando dicevo prima della efficace del carcere come azienda che non vuol dire una carcere freddo che non è umano a un carcere che ha un'organizzazione
Che può essere simile a quella aziendale
Mi viene in mente il fatto che i tuoi come a molti altri istituti abbiamo negli anni e devo dire in questo addirittura nella fase post scopi aumentato i nostri rapporti di collaborazione con aziende e con aziende che erano state fino a prima completamente estranee Ariel
Come dire al circuito penitenziario
Senza fare nomi ma insomma una grande una una una multinazionale legata al fast food
Una che una catena di alberghi e cioè imperiese che fino a prima non si erano poste il problema del carcere che quando si sono avvicinati al carcere
Corre ripeto opinione che ho potuto proprio come dire sentire in viva voce parlando con i responsabili delle risorse umane abbiamo fatto una grandissima scommessa ma io adesso Mario Rossi
Lo assumo a tempo indeterminato solo perché è bravo perché produce quinti io da datore di lavoro al di là della visione filantropica ok
Devo cercare di questo però perché c'è ripeto anche una apertura da parte del carcere al mondo produttori tutti vivo
E questo la la parte appunto sul trattamento che però secondo me diventa essenziale per poi capire tutto il resto della dell'organizzazione penitenziaria
Quindi lei l'efficace dicevo prima legata anche ad una rilevazione numerica abbiamo detto eventi critici il fatto che durante alcune attività
Il fatto che anche in alcune occasioni siano più presenti alcuni eventi che possono sollecitare in termini negativi la sicurezza e quindi che la fanno alzare in altri momenti invece la fanno abbassa
Quindi secondo me è già uno
Studio uno sguardo di questo tipo potrebbe chiaramente essere io credo molto utile
E sul tema affettività debbo dire che sicuramente quello che abbiamo detto sino ad ora è stato molto interessante però devo anche rilevare uno sguardo più educativo che dice anche una cosa che mi rendo conto è forse anche un po'come dire poco insomma simpatica
Sì è vero che l'affettività è senza dubbio un una diritto è vero che il legislatore lappone anche tra gli elementi del trattamento all'articolo quindici quindi vuol dire che al che è contemporaneamente
Un elemento per la progressiva trattamentale
E qua si aprono devo dire dei temi molto molto critici ripeto se in questo addotto non uno sguardo da giurista ma uno sguardo date da cui ci sto meglio da andrà con cista e cioè vuol dire che potrebbe concorrere a quella possibilità che appunto diceva prima il capo del DAP di essere messo nella condizione di scegliere che poi davvero insomma finalità del nostro operato è vero però che in alcuni casi è chiaro che non possiamo fare delle generalizzazioni
Molte persone che arrivano a come dire
Alla insomma a degli agiti devianti e quindi poi al esecuzione della pena hanno percorsi di grande deprivazione scettica grandissima
E in altri casi ci sono legami famigliari che sono finché non c'è quindi quindi con questo chiaro che però è chiaro che l'affettività e non solo il diritto ma sentivo mettere in atto uno sguardo veramente educativo e pensare che Mario Rossi
Potrà piano piano attraverso un percorso esterno ma inizia dentro riprendere contatti con la moglie con il figlio papà e quella mamma
Quando la moglie il figlio papà e la mamma sono elementi che hanno condotto questa persona alla carcerazione mi devo quanto meno interrogare ok
E secondo me qua viene in campo la seconda parte
Della del comma dell'articolo quindici quando dice che i rapporti con la famiglia e con la comunità Esterna cioè in molti casi la comunità resterebbe molto più emancipati IVA affettivamente idonea
Di alcune insomma famiglie ma ripeto mi rendo conto che questo è un tema veramente complessa ma dico solo che bisogna però pensarci perché se no party diremmo come dire faremmo presente insomma analizziamo un tema con uno sguardo che diciamo parziale
Sulla questione invece citata prima della affettività anche in termini di relazioni intime io durante il tocco scoop o sollevato molti insomma TV diciamo molti quesiti molti dubbi
Uno perché le mie poche non molte esperienze all'estero dopotutto per cui visitare istituti di pena che i dove dove sia per la normativa penitenziaria che per l'organizzazione Hirano previsti questi rapporti intimi ok
In realtà ho visto che c'era un'organizzazione che siccome sarebbe molto difficile da applicare e che lascerebbe fuori moltissime persone ripeto quelli che ho visto io per quel che ha l'occhio con esperienza ridotta per cui bisognava in qualche modo dimostrare di avere con la persona una relazione stabile da x tempo
E quindi lascio fuori tutti quelli che in quella fase non ne aveva
E addirittura in alcuni Paesi che OPC tatto erano dati unitamente un po'come una sorta di insomma liberazione anticipata ulteriore cioè veniva anche valutato il comportamento quindi diventava non più una questione insomma diritto mano questo un po'più premiale
Peraltro poi devo dire che sommario lavora in carcere è stato stop sua molto dentro molte ore dentro e quindi o in in genere sto proprio con le appunto persone recluse
Dà delle poche esperienze dico confronto per più come dire locale in realtà questo non è una come dire un tema particolarmente auspicato dalle persone recluse per nulla per tutta una serie di cose che chiamano in causa anche retaggi culturali insomma è comunque sicuramente questo è un tema insomma importante sulla questione invece affettività
Dal punto di vista della genitorialità certo allora proprio la nostra esperienza ma abbiamo una sezione femminile
Fate conto che il carcere dove appunto lavoro da molti anni ad oggi conta più o meno mille quattrocento persone tutte in esecuzione di pena di cui circa cento donne mille trecento cuori
Nella sezione femminile al secondo piano abbiamo la sezione nido quindi che laddove accade a volte rimane vuota e meno male ci sono appunto ospitati i bambini sotto i tre anni l'esperienza nostra ci dice anche qua penso sia una considerazione piuttosto banale
Che ti fa interrogare ma è meglio stare con la mamma dentro fuori senza in che senso anche qua sì adottiamo la prospettiva della madre lo sguardo dalla madre la risposta è piuttosto ovvia
Se adottiamo la prospettiva del figlio udì uno spettatore terzo che si immagina l'aspetto educativo del figlio
Sicuramente il tema diventa complesso
E me lo dice il fatto che abbiamo avuto devo dire che in questi anni presenze altalenanti in genere medio Brett Ellis uniche che abbiamo avuto più lunghe
Si sono viste in che senso che ricordo alcuni bambini in particolare uno che è rimasto un po'più di un anno
Laddove anche l'apprendimento linguistico e comportamentale era fortemente connotato dal contesto
Ora quindi in questa situazione e voglio dire fatti in cioè immaginati di che a livello di spazi e di organizzazione la sessualità splendida per cui non è un tema di cui
Lori di Acea è bellissima è ovvio però che è profondamente innaturale
è profondamente innaturale
E quindi tenendo conto poi che perse la madre sta in carcere col figlio evidentemente c'è un contesto anche Esterno che è problematico evidentemente
Significa in qualche modo mettere questo bambino nella condizione senza avere visione deterministica e però quanto meno di andare incontro a almeno a problemi legati all'attaccamento mettiamola così ok quanto meno quello per non parlare di poi possibili comportamenti di altro tipo
Cerco di chiudere semplicemente ripeto se come ricordando quello che ha citato già Ruccia Castellano ieri
E cioè che io credo che l'unico modo sia dal punto di vista del trattamento se il punto di sta dell'affettività
E quella di immaginarci come un servizio pubblico e quindi che offre un servizio scevro da visione punitive Sally salvifiche un servizio che deve essere professionalmente alto
Senza dubbio organizzato e che tenga conto però anche in qualche modo turno alla inizio del mio intervento ha dei valori che possano restituirci il follow up l'efficacia se no in qualche modo sembra che noi ci muoviamo senza vere un obiettivo chiaro e almeno le io capre pretendo tante esperienze positive perché vedo che ci sono moltissime criticità
E di certo non sta a me negarle però è vero che abbiamo moltissime esperienze positive ecco allora fosse proviamo a valorizzarli a immaginarci come renderle poi un patrimonio comune grazie
E chiedo mi alla professoressa congedi continuiamo preferiamo falla pause può riprendere
Allora non
Va be'sì ma tanto io non una nonostante romperà ottanta le stimolanti riflessioni fatte fino adesso io mi limiterò in questa fase soltanto dirige non ha non un traffico per contrasti contestato mi sento quasi dire
Quel le perché dice il traffico al cento disabili medesima piazza Carlina venenum e a piazza Venezia sociale accendere nella sua molta confusione sì ma qui non possiamo già vitalizia ardore scala la pizzardone stai no cedo la parola sino alla dottoressa chiudo con però ringraziarla perché ha avuto un ruolo fondamentale senza esagerare no no no non esageriamo regole esagerare facciamo no tranquillo
Ci ha dato un grande aiuto no della ringrazio grazie allora io sono arrivata con sei paginette scritte di slancio che non riuscirò a leggere perché sostanzialmente tutto quello che è capitato in queste due giornate
Ha come dire spostato l'asse delle di cessione della e della conversazione intanto grazie a voi
Perché l'esempio del rapporto di collaborazione del DAP
Comunica Tania e già sostanzialmente assurto a Buona Pratica e quindi già va best practice che noi come dieci stiamo vendendo anche per parlare per promuovere eventuali altre iniziative che stanno emergendo di collaborazione nel senso che noi abbiamo vogliamo fare come abbiamo fatto con unica Tania perché conosciamo da Aliberti e perché ci siamo trovati bene
Perché è un abbiamo trovato degli interlocutori che ormai conosce tutti rivedo Maugeri
Appare Zappulla il professore siracusano che sostanzialmente hanno detto vogliamo conoscere vogliamo capire e ne abbiamo compreso immediatamente che si trattava di un rapporto che stava sviluppando interi di lealtà
E di sana curiosità a al tema
Ora in questa prima giornata ieri pomeriggio fortemente connotata da aspetti normativi declinazioni e commenti di sentenze questa mattinata le colleghe
Zito tuttavia hanno portato dal sito una parte gode la cornice normativa che colloca il ruolo del dirigente penitenziario in carcere
E tutta da Oria l'esempio di come il direttore penitenziario in carcere agisce lidi l'idea la creatività la capacità di organizzarsi anche perché senza cona scatena Ciavatta sedici a Roma
Perché io sono romana e vorrei ricordarlo nonostante sono in terra di Sicilia
Perché forse non si è colto il potremmo ma non l'avrebbe mai detto con per tutto questo per come poi il il capo dipartimento ha dato numeri improbabili che mettono come dire a dura prova la sfida dell'efficacia e dell'efficienza del servizio io vorrei sostanzialmente rivolgermi ai ragazzi agli studenti perché un'opportunità quasi unica quella che noi l'amministrazione penitenziaria abbiamo di confrontarci con voi
E conseguentemente dire a tutti i guai che adora che cosa avete capito di questo di questo luogo che cosa
Vi resterà dentro di questa di questa narrazione molto molto giuridica connotata da diritti e diritti molto spesso iodio comunque non efficacemente
E assicurati eccetera e di quanto non venga rispettato questo o quell'altro abbiamo so che cosa l'arrestato vi dico soltanto una cosa che io isolata un titolo con Anna Maria Monti Alice lo siamo dato mentre tornavo in macchina il traffico di Roma qualche settimana fa
E mi uscito spontaneo dire di quindi legandomi mani e piedi che avrei parlato di lavorare la complessità per una cultura Italia di comunità e me a sud e data io la condanna auto inferta al presidente
E allora ho bisogno di fare alcune considerazioni che ovviamente mi obbligano a trovare ad aprire a superare l'orizzonte di questo bellissimo quadro che sta qua l'orizzonte qui si vede appena ecco voglio andare oltre l'orizzonte e voglio pensare al carcere del futuro
A quello che cioè vorrei tanto che magari voi ragazzi provaste a se vi impegnate a pensare di poter realizzare
Pensando anche che cambiare è una regola della vita
E giacché diceva che quelli che guardo solo al presente o o quant'addirittura al passato perdono l'opportunità di poter costruire il futuro allora non bisogna perder la quest'opportunità
Nel mille centonovanta lato centonovantacinque prevedeva un assetto organizzativo della del nostro della nostra organizzazione penitenziaria istituti penitenziari e costruita su quattro aree operative
Roberto Lucia
La la collega Zito statali erano già con noi
Il presidente no faceva ancora il procuratore peccato che comunque in quella circostanza la rieducativa all'aria la rieducativa o anche Daria trattamentale Lara amministrativo contabile e l'aria della sicurezza l'area sanitaria
Questo modello
A quattro articolazioni non è mai cambiato
Nel senso che i quattro operatori i pochi operatori i profili professionali degli operatori che il presidente vi ha elencato
Sono restati quelli ma si sono aggiunte moltissimi alte competenze moltissime altre responsabilità che sono andate a ricadere sempre sulle stesse aree e sempre sulle quattro figure professionali più o meno identificati e direttore
La polizia penitenziaria le amministrativo contabili e i funzionari giudici giuridico pedagogici perché inizialmente si chiamava educatori e poi i funzionari giuridico veloce
Oggi ci sono anche i mediatori che entrano però nell'area della della trattamentale
Ilaria sanitaria e diventata esterne ed è un'unità organizzativa
Che è dentro il carcere ma che è indipendente dall'azione di iniziò e di organizzazione del del direttore del carcere quindi e fuori è sua dalla sua responsabilità
Ora questa struttura sostanzialmente è uno Struttura complessa che si muove in una dimensione di complessità oggettiva perché sostanze The Ciani nel sorge il capo le ha dimensione gerarchi rapporto gerarchico funzionale che stamattina opportunamente Caterina Elisabetta Zito a sottolineato più volte e bene ha fatto e e come appunto questa componente unitaria gerarchico funzionale deve in qualche modo fare i conti con le diverse articolazioni
Oggettivamente ma anche soggettivamente nel senso che in questa complessità di mandato di azioni di compiti e responsabilità l'elemento soggettivo non può prescindere
E quindi soggettivamente dobbiamo iniziare a ragionare di le relazioni e la qualità delle relazioni che si innestano nell'assetto organizzativo e che possono drammaticamente
Condizionare in positivo o negativo insultato di una scelta l'obiettivo degli agenti dell'obiettivo e quindi non scansata e le o non punto prete della parte le relazioni perché il vostro successo dipende da come salite capaci di sviluppare non soltanto le vostre con potenze competenze tecnico giuridiche ma anche la capacità di ascolto emotivo di intelligenza emotiva la voglia di leggere i contesti i segnali
Le persone e di come riuscire ad usare tra l'impegno a fare una cosa le aspettative che gli altri hanno e che tutti noi stessi abbiamo rispetto esulta dobbiamo raggiungere e la motivazione
Nel senso che non è che possiamo limitarci a dire fai questo questo è un ordine
Questo lo quelli che se hai già realizzato un rapporto di di gancio emotivo vegetazionale con la persona alla quale stai dando l'ordine non è sufficiente di lì lo decido io
Devi comunque creare una dimensione emozionale con le persone emotivamente e e connotata con le persone che lavorano conti così devi fare così temuti
E devi imparare ad ascoltare e devi imparare a rispettare l'altro mente lo ascolti perché tutto questo fa rientrare la componenti organizzativa da dimensioni umana che è sostanzialmente la nostra materia noi ci occupiamo di persone le persone che sono sotto nostra responsabilità i detenuti di utenza agli ospiti dei nostri istituti penitenziari ma anche delle persone che lavorano con noi e delle quali comunque come dirigenti penitenziari siamo anche responsabile
Comunque
Conseguentemente questo coacervo di elemento umano
Va condotto guidato seguito con cura e con un'accurata capacità e attenzione
E allora probabilmente dovremmo forse di pensare a come gestirla tutta questa tutta questa pacata de roba umana che si muove intorno a noi e che in qualche modo de del quale non siamo responsabili
E probabilmente una riflessione su come riformularla quest'organizzazione va fatta anche tenendo a riferimento le diverse modificate rinnovati attività e poi c'è una cosa che io devo dire
Io non credo che noi da soli possiamo risolvere il problema dell'inclusione sociale
E di reinserimento delle persone
E non lo possiamo fare soltanto sulla base delle buone volontà delle politico di turno che gestisce
L'assessorato alle politiche sociali nonostante ci sono appunto tutti pone l'obbligatorietà delle azioni integrate eccetera io credo che queste persone
E che alcuni articolazioni di queste componenti istituzionali comunali regionali devono iniziare a ad avere un ruolo stabile nel carcere e quindi sedersi con noi
Probabilmente dovremo pensare a un modo operativo organizzativo di mette di di inglobati nel sistema perché questa dimensione territoriale
Che è quella che poi sostanzialmente poco davvero qualificare la risposta alla riduca azione
Deve essere in qualche modo concertata
E gestita dall'interno
E vero che abbiamo il collegamento con i servizi del territorio con la la la l'esecuzione penale di comunità ma è comunque un aspetto specifico e peculiare oggi più che mai impegnato a dover far fronte a quella che è la messa alla prova
A tutto questo sistema di peso sia utile che ha che è sceso a valanga sulla sulla nostra esile organizzazione e che comunque al quale bisogna comunque dare una risposta e produrre risultati e allora io davvero penserei che non che la nostra competenza nostra dove sanità i nostri il profilo assai debole sete ed altri profili anche alle dipendenze delle regioni quindi educatori di comunità
Che possono sostanzialmente l'esempio mediatori di comunità che possono sedere venire sedersi non abbiamo già ad esperienze di sportello facciamo con alcuni comuni con con molti servizi Elling se facciamo sportello in molte realtà e diamo informazioni chiamo le condizioni per poter realizzare quando i Comuni ce lo consentono
I cartellini per il codice fiscale così come per l'assistenza sanitaria la la procedura per la residenza e qui da dove citazione
Nel luogo nel comune di residenza attraverso il ministro del carcere però probabilmente potremo fare qualcosa di più e poi con le scuole con i quali hanno già un'esperienza e una collaborazione meravigliosa
Forse il tema della lega della legalità dei corsi di legalità dovrebbe diventare un tema della didattica strutturato dentro a programmi tatami addetto ai programmi delle scuole e molti progetti che oggi sito di buone pratiche che il presidente sta raccogliendo da tutta Italia
Le buone pratiche di lavoro che le scuole fanno con Noemi portando anche dentro i ragazzi molte volte ecco
E il tema dovrebbe diventare un tema di didattica nel programma annuale di ragazzi sia delle medie delle elementari eccetera dove posso stanziamenti detenuti già nelle stanze abbiamo fatto hanno una grandissima voglia diventare e esempio da non seguire perché appunto se ti comporti come sono comportato io finisce in galera ci sono delle dei momenti e degli incontri fortissime importanti che hanno un intatto di apprendimento perché appunto sono molto legati all'emozione fortissimo
Infine tutto il terzo settore per la creatività
Perché l'intrattenimento
E un modo per scoprire per fare scoprire ai detenuti brutti sporchi e cattivi che in realtà hanno delle cose buone dentro positive che l'hanno avuto tempo di andarsi a cercare perché ne impegnati a sopravvivere o farsi spazio le difficoltà del mondo che hanno incontrato fuori
E allora probabilmente sarà paradossale ma il calcio è davvero potrebbe diventare Lab dell'inclusione privilegiata paradossalmente
Perché fuori opportunità di questo tipo chi non è transitato né ancora meno di chi invece transitato paradossalmente perché puramente con per esempio con gli immigrati
Che se restano nei nei centri di radica di accoglienza sono ancora più violati e maltrattati
Ecco forse nelle nostre realtà penitenziarie hanno modo di ottenere un'identità un codice fiscale e possono anche riuscire a trovare lavoro quindi paradossalmente
Quel luogo butto scuro è stereotipato sul quale e si sviluppa un pregiudizio drammatico e sul quale si gestiscono alle volte sgradevoli dispute politiche sociali invece
Attraverso l'apertura
Della delle porte attraverso la costruzione di un percorso che dovrebbe chiamarsi transito stazionamento perché aveva dell'Italia per un progetto come oggi pomeriggio mi dirà il professore o serbi
Ecco per tutti queste queste ragioni può essere l'opportunità alla quale non possiamo lavorare da soli non ce la possiamo fare
Abbia usato del rapporto e di un di un contributo sociale qualificato di chi per altri versi e comunque responsabile come noi
E forse anche di più perché anche i più denari dell'inclusione e della possibilità di concedere pari opportunità a tutti quelli che magari non le hanno potute avere grazie
Ho parlato ventitré
Rapidissimo ed efficace come se no
Mi assumo
L'onere e l'onore di escludere dal palinsesto il dibatto se siete d'accordo
E abbia c'è la fase due branchi delle dandogli appuntamento tra
Un'oretta ciascuno legge grazie a tutti per la partecipazione
Ordinato
Iniziamo la sessione pomeridiana che
Dedicata alle prospettive future
Verso
Quale rieducazione
Nelle sessioni di ieri e di oggi
Noi abbiamo esaminato direi in modo approfondito abbiamo esaminato
Come funzione all'esecuzione della pena detentiva
E fino a che punto l'idea della rieducazione venga rispettata nel trattamento che si esegue oggi
Adesso noi allarghiamo la prospettiva e ci poniamo il problema
Delle prospettive future della rieducazione quindi andando anche al di là della pena detentiva e
Necessariamente le prospettive della risocializzazione si collega o no
Alla riforma del sistema sanzionatorio che si è avuta di recente alla fine dello scorso anno con la riforma Cartabia quindi che è entrata in vigore alla fine del due mila e due
Ora la riforma Cartabia non si limita solo ad introdurre delle innovazioni che si collocano nella logica del PNR R
E quindi Mirò a ridurre i tempi del processo che costituiscono una delle critiche criticità maggiori del nostro sistema ma si propone di correggere alcuni difetti nel nostro sistema processuale e soprattutto procede ad una riforma coraggiosa del sistema Santo
Bene allora riprendono il discorso solo che ora
C'è un
Funziona come le dicevo quindi che la riforma non si pone soltanto nella logica del PNR riduzione dei tempi del processo ma c'è una riforma complessiva del sistema sanzionatorio possiamo dire una riforma di sistema e
Da questo punto di vista la tormenta sarebbero molte le cose di cui si potrebbe parlare io mi concentrò soprattutto sulla riforma del sistema sanzionatorio turba riforma delle pene sostitutive
Ha un obiettivo preciso che la ministra Cartabia nei suoi interventi ha indicato insomma ha indicato la certezza belli ma appena non può essere identificata comma certezza della pena detentiva
Quindi occorre eliminare la centralità che la pena detentiva nel nostro sistema perché nel nostro sistema nonostante le modifiche che sono intervenute circa quarant'anni fa con appunto la legge di modifica al sistema penale debbo dire alla cui elaborazione cui lavori parlamentari io partecipai quando punto lavoravo all'ufficio
Legislativo del ministero della giustizia quest'nonostante questa legge nonostante l'introduzione delle sanzioni sostitutive della pena detentiva Breve
La pena detentiva è rimasta la pena di gran lunga principale nel nostro sistema
I dati comunicati dal ministero dalla giustizia
Ci dicono che nel due mila e diciannove solo il ventitré per cento delle condanne erano condanne a pena pecuniaria
Mentre nello stesso anno nella Repubblica Federale di Germania questo dato era il settantasette virgola otto per cento
Quindi la riforma Cartabia
Procede all'ora ad una incisiva riforma perché in effetti come dicevo prima la legge di modifica al sistema penale non aveva sortito alcun risultato veramente di rilievo
Solo per citare un dato il trentuno dicembre del due mila venti il quindici dicembre del due mila e il ventidue i Soggetti incarico all'UE Pea idolo di semi detenzione Arrow due scendo quell'incarico a titolo di libertà controllata naturalmente le ragioni di questo scarso successo andavano
Collegate da un lato alla scelta delle sanzioni sostitutive che erano previste nella legge del mille novecentottantuno dall'altro alla possibilità di applicare Attali sanzioni la sospensione condizionale della pena
Ancora la circostanza che il giudice
Della cognizione che era chiamato ad operare questa scelta di applicazione delle sanzioni sostitutive
Non era adatto a farsi carico di tale compito
In mancanza di una fase di sentenze Singh che nel sistema precedente certamente non era previsto per di più per quanto riguarda la pena pecuniaria si era avuto alla riforma del mi due mila e nove con quel criterio di ragguaglio sul mutamento è cervellotico che era stato introdotto che prevedeva che l'ammontare minimo
Per i la sostituzione di un giorno di pena detentiva era duecentocinquantatré euro e fin quando non si ha avuto poi la dichiarazione di illegittimità costituzionale nel due mila e ventidue con la sentenza ventotto del due mila e ventidue aveva detto in precedenza alla Corte costituzionale
Che la sostituzione della pena detentiva con la pena pecuniaria era diventato un privilegio per i soggetti abbienti d'altro canto
Nel corso della riflessione che si era avuto quaranta anni fa al momento dell'appropriazione delle modifiche al sistema penale si era ribadito il dato assolutamente pacifico su cui si avevano delle precise indicazioni anche nella riflessione penalistica dell'Ottocento le pene detentive brevi sono de socializzanti
Sono anche criminogene cioè non è possibile alcun trattamento risocializzazione in un breve lasso di tempo d'altro canto l'ingresso in carcere produce
Sia quel fenomeno chiamato
Dell'infezione
Criminale ma comunque la stessa Corte costituzionale della sentenza quindici del due mila e venti aveva ricordato i gravi difetti di lacerazione del tessuto familiare sociale e lavorativo che il solo ingresso in carcere solitamente produce addirittura proprio negli anni ottanta si diceva che il carcere non era solo scuola del crimine ma anche scuola di rivoluzione perché alcuni movimenti eversivi come in atto erano nati si erano sviluppati
Proprio in carcere ora la riforma Cartabia interviene con grande decisione allarga l'area della possibile sostituzione
Chiarisce finalmente il rapporto tra sospensione condizionale pene sostitutive prevedendo che non sia possibile la sospensione condizionale come tutti del resto in precedenza avevano suggerito
Prevede poi un diverso a catalogo di pene sostitutive la pena pecuniaria il lavoro di pubblica utilità
Inoltre poi la semilibertà e la detenzione domiciliare
Ora alcune brevissime osservazioni su queste pene sostitutive previste semilibertà e detenzione domiciliare sono anche delle misure alternative
E certamente
Nel una nuova disciplina manca un adeguato coordinamento tra pene sostitutive e misure alternative
In particolare tenendo conto che l'affidamento in prova che era stato previsto come pena sostitutiva dalla Commissione Lattanzi invece non lo è e noi oggi e tenendo conto anche che previsto al vedremo per quale ragione il consenso del condannato per l'applicazione di tutte le pene sostitutive salvo che la pena pecuniaria e quindi anche non solo per il lavoro
Di pubblica utilità ma anche per la semilibertà alla detenzione domiciliare
Il risultato è secondo me che la semi detenzione
Cioè la detenzione domiciliare la semilibertà avranno una applicazione ridottissima perché ponendo mi problema proprio come avvocato io non consiglierei mai al mio assistito salvo casi eccezionali di accettare la pena sostitutiva
Quindi per le pene fra tre quattro anni
Essendo preferibile che dopo il passaggio in giudicato della sentenza di condanna
Gli è la sospensione
Della l'esecuzione della pena detentiva inattesa che si decida sull'affidamento in prova dando luogo a quel fenomeno dei così detti liberi sospesi
Che interessa oggi pare secondo i dati che ho letto credo in un lavoro di Emilio Dolcini
La non ci sono circa novanta mila persone in questo limbo
Rappresentato appunto dai Liberi sospesi quindi vi è la necessità lo ripeto adesso di un coordinamento viceversa una penna che secondo me avrà dovrebbe avere una notevole applicazione oltre che la pena pecuniaria che poi viene
Riformata dalla riforma Cartabia
Secondo me il lavoro di pubblica utilità
Il lavoro di pubblica utilità era previsto dalle modifiche al sistema penale come sanzione di conversione ma ha avuto da questo punto di vista un successo
Estremamente limitato è stato però applicato nel sistema sotto diversi profili
Al anzitutto nella sospensione del processo con messa alla prova ma poi come pena sostitutiva per alcuni reati in tema di circolazione stradale
E per alcuni reati in materia di sostanze stupefacenti
Con andati estremamente significativi nel due mila e il ventuno vi erano oltre quindici mila soggetti incarico all'UE te per reati connessi alla circolazione stradale
Mille quattro per reati in materia di stupefacenti insomma contrariamente a quello che qualcuno aveva ipotizzato dicendo che il lavoro di pubblica utilità era un'astensione nata morta come dice Emilio Dolcini invece e si trattava di una sanzione estremamente viva e vitale per questo insomma non comprendo le perplessità che poi nel corso dei lavori parlamentari per la formulazione del parere sullo schema di decreto legislativo un comprendo le perplessità che erano state espresse dal gruppo
Dei cinque stelle non dico molto sulla pena pecuniaria come sanzione di sostituzione indubbiamente dovrebbe avere un ruolo più importante proprio per le riforme che in materia di pena pecuniaria prevede la riforma Cartabia
Un'ultima
Notazione
La riforma come dicevo prima prevede che sia sempre necessario il consenso per l'applicazione della pena sostitutiva
Del lavoro ma anche della semilibertà della detenzione domiciliare per il lavoro vi era una previsione espressa nella legge di De lega previsione che su ingiustificata sia alla luce di evitare ogni possibile assonanza con il lavoro forzato che era vietato da alcune antiche convenzioni della organizzazione internazionale del lavoro
E anche perché il per per quando si applica il lavoro di pubblica utilità non è possibile più l'appello quindi bisognava giustificare col consenso questa rinuncia all'appello
La necessità del consenso per la detenzione domiciliare per la semilibertà così si spiega nell'area
Viene imposta per ragioni di coerenza sistematica in effetti chi viene sottoposta alla Hassan pena sostitutiva deve scontarle immediatamente altrimenti se si applicassero le normali regole
Si sarebbe applicato l'articolo seicentocinquantasei e si sarebbe appesa quindi la decisione sull'affidamento
In prova
E naturalmente però questo come dicevo costituisce un problema nel sistema quindi
Dal punto di vista in una prospettiva di riforma come è stato suggerito da da altri per esempio Gargani
Pare Giancarlo davvero bisognerebbe procedere io credo ad un migliore coordinamento l'altra pene sostitutive misure alternative e credo che sarebbe opportuno e in una prospettiva di riforma inserire anche l'affidamento in prova tra le pene sostitutive
Escludere la necessità del consenso per la semilibertà e la detenzione domiciliare dico Francesco Palazzo
A ritenuto che questo consenso abbia in effetti un carattere distorsivo e si potrebbe prevedere una actio finium regundorum più più chiara nel senso che sarebbe il giudice della cognizione
Tra l'altro alla luce di quella fase di sentenza indica ore prevista nell'articolo cinquecentoquarantacinque bis che deve procedere quindi all'applicazione nelle pene sostitutive mentre in sede esecutiva lei misure alternative corrispondenti si potrebbero avere dopo una assaggio
Assaggio di pena dopo il passaggio diciamo per il carcere un cenno infine debbo fare dico anche per ragioni e di tempo alla giustizia riparativa la riforma Cartabia introduce nel nostro sistema
Una disciplina organica della giustizia riparativa
Basandosi naturalmente su alcuni in tutto di carattere internazionale per esempio
La direttiva due mille dodici barra ventinove dell'Unione europea e anche di principi base i bassi più principal rosso delle Nazioni Unite
Del due mila e due in materia di giustizia
Riparativa ora il giudizio che viene dato in questi giorni in queste settimane sulla giustezza avrebbe nativa è molto controverso viene entusiasmo da parte di alcuni
Perplessità perplessità forti direi contrarietà da parte dell'Unione delle camere penali
Che sottolinea in effetti è mi pare diciamo correttamente questo riferimento puntuale alla infelice formulazione dell'articolo centoventinove bis del codice di
Procedura
Penale naturalmente io credo che sulla giustizia riparativa bisogna avere un giudizio Bolton laico vederle cioè come
Funzionerà prospettare naturalmente alcune notazioni critiche ma dico come operatore del diritto io credo
Oggi per il difensore i percorsi di giustizia riparativa debbano essere
Uno strumento di in cui il difensore deve
Imparare a servir se in alcune determinate situazioni senza generalizzazioni ma in alcune situazioni può essere
Uno strumento per migliorare la situazione del proprio assistito da un certo punto di vista e anche poi per comporre quel conflitto che
Alla base del reato che è stato realizzato
Senza però naturalmente derogare mai alla presunzione di innocenza cioè una scelta che deve essere fatta a ragion veduta dall'imputato se vuole
E per questo scelte
Un po'imposto dall'alto scelte
D'ufficio come quella dicevo delle l'articolo centoventinove bis possono apparire discutibili grazie
Bene allora dollaro parola alla dottoressa Lucia Castellano provveditore per la Campania dell'amministrazione penitenziaria
Che parlerà di pene sostitutive misure alternative dopo la riforma Cartabia prego dottoressa
Eccomi
Grazie per essere grazie essere stanno generi all'università
Di Catania per avermi voglio tutto qui
In realtà io vesto un po'il cappello che aveva in testa fino a un anno fa cioè quello di direttore generale dell'esecuzione penale esterna nel e naturalmente sono stata molto coinvolta dal dibattito fino
Che abbiamo
Che ho ascoltato fino ad ora perché riguarda il mio lavoro attuale all'interno dei penitenziari ma appunto sono stata per sei anni
Direttore generale dell'esecuzione penale esterna e sono stata molto fortunata perché dal due mila sedici al due mila ventidue
Nel nostro mondo dell'esecuzione penale esterna del proibisce sono successe delle cose abbastanza rivoluzionarie la prima fra tutte lo spostamento
Della direzione generale dell'esecuzione penale esterna dalla dapprima al al dipartimento della mi della giustizia minorile
Io che sono sempre abbastanza come dire ottimista in maniera
Alle volte un po'patologica però c'ho visto una significato politico notevole
Cioè stacchiamo il problema esce non dall'essere una costola del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e collochiamolo fuori dal carcere in un altro dipartimento
Che a per sua connotazione il lavoro sul territorio e solo come ultima ratio il carcere quindi io c'ho visto
Cuesta significato politico profondo importante che ha coinciso con una serie di riforme che effettivamente hanno spostato
I problemi sono non dall'essere diciamo un pezzetto che dal carcerario si spostava sul territorio attraverso le misure alternative
E portavano i i cittadini detenuti a una definitiva libertà a qualcosa che cominciava prima e a prescindere
Dal dal carcere e c'ho visto già prima della riforma Cartabia un serio tentativo di costruire una risposta punitiva
Diversa che lo ripeto nasce sul territorio come avviene poi tutti tanti Paesi europei
Nel due mila e ventidue la riforma Cartabia a sancito un principio che che prima non c'è come ha detto molto meglio di me il professore Grass il il ha sancito il principio che non esiste solo il carcere come pena
E quindi è stata la prima riforma che incide sulla penalità e non più solo sulla punibilità prima era il l'unico criterio era attivo il carcere ma poi lo sospendo per x anni e poi parleremo dei liberi sospesi e poi forse
Ti do una misura alternativa o forse non te la do oppure se messa alla prova se me lo chiedi possiamo sospendere il processo sei messo alla prova se la prova va a buon fine estinguere oppure il fatto è che
E non è
Talmente
Poco rilevante dal punto di vista penalistico che ti assolvo per per
Mi scusi
La l'assenza del per la tenuità del fatto non mi viene in mente per la tenuità del fatto mai tutto sono sempre sulla punibilità per la prima volta la riforma carta abbia fatto quello che forse è che aveva tentato mi sembra Giuliano Pisapia nel due mila sette e la Menichella Severino del due mila quattordici a cioè ha detto ha ha messo mano all'elenco delle pene non sono soltanto reclusione arresto
Multe ammenda ma ci sono altri tipi di pelle che possono essere erogate in in sede di di cognizione allora io sempre in una visione ottimistica
Plaudo a questo cambio di rotta che finalmente ha scritto e ha detto che ci possono essere altre pene e da qui poi in una prospettiva riformista noi possiamo pensare di ragionare su queste pene perché probabilmente la riforma va cambiata da modificata sarebbe stato molto meglio mettere l'affidamento
In prova tra le sanzioni sostitutive ma il legislatore non ha avuto il coraggio di farlo perché in poi questi Prost queste proposte di riforma vanno in Parlamento e dal Parlamento non si poteva evidentemente per ragioni politiche e dire che l'affidamento in prova che
E molto spesso cambiato scambiato per la libertà poteva essere una pena mente detenzione domiciliare in semilibertà ancora ci avvicinavamo al gas e quindi la prospettiva carcera Centrica e nella testa nostra nella testa del legislatore evidentemente
E quindi non si è fatto quello che sa forse si poteva si poteva fare che cosa che cosa
Oggi è se nell'ambito diciamo dell'esecuzione penale esterna c'è un po'di disordine normativo di sovrapposizione di istituti vedo ragione professore è drammatico questo
E esiste sicuramente ed è il figlio secondo me di leggi fatte in maniera appunto un po'disordinata professor Dolcini lo scrive e lo dice che c'è bisogno di riordinare
Questo questo questo accesso alle
Alle misure di proibisce al noi dobbiamo dire in premessa e veramente ci metterò poco perché il tempo è tiranno Haynes e del dopo pranzo a Catania non voglio infierire senza vostra
E quindi cercherò di essere breve
Illy taglia è un Paese devo dire in premessa che l'Italia un Paese che ricorre poco al carcere rispetto ad altri Paesi europei
Su cento mila abitanti abbiamo centodue cittadini detenuti contro centoquattro della Francia e centotrentanove dell'Inghilterra
E per esempio di seicentocinquantacinque degli Stati Uniti quindi anche questo è un dato positivo noi non ricorriamo molto
Al carcere e per le pene che non superano i quattro anni di detenzione lo sappiamo tutti legislature disegna un ventaglio di sanzioni e di misure di comunità che si sviluppano sul territorio
Ed è stato appunto rafforzato questo problemi son con quel passaggio amministrativo che gli ho descritto prima
E come proviamo velocemente a descriverlo questo mi questo sistema sospensivo probatorio italiano
Abbiamo una misura di proibisce un'importante cosiddetta pre trial proibisce nella fase pre decisoria che la sospensione del processo con messa alla prova
Che sospende il processo propone un percorso di riparazione col consenso dell'imputato se la prova va a buon fine il reato estinto sono venticinque mila cinquecentocinquantaquattro le persone sottoposte alla mappa
E ancora una volta come contenuto della mappa cioè il lavoro di pubblica utilità che ha una funzione importantissima
Nella fase decisoria noi abbiamo una sospensiva la sospensione condizionale della pena che può essere semplice o con obblighi a carico del condannato ma per darvi la misura dei disordini anche della disattenzione
Amministrativi legislativa per esempio la sospensione condizionale della della pena per alcuni reati quelli del codice rosso era subordinata
Alla all'affidamento al al sostegno dell'Ufficio di esecuzione penale esterna
Ma nessuno mai si è preoccupato di fare una una norma di raccordo che desse effettivamente la competenza all'Ufficio di esecuzione tenesse per cui nel mese anni capitano dei giudici che telefonavano agli vette dicevano scusate prendete in carico questa persona ma non c'era nessuna norma di raccordo per cui abbiamo dovuto poi
Farla farla fare del Dipartimento questo perché
è più importante nel nostro Paese e dire cioè l'affidamento la la sospensione condizionale della pena non si può avere se non fai un percorso affidato al web che non effettivamente strutturare il percorso tanto
Per provare a motivare il disordine
Chiaramente la sospensione condizionale della pena con obblighi somiglia moltissimo all'affidamento in prova al servizio sociale mi sarebbe anche ora di fare un ordine tra queste tra queste due misure
Nella fase di esecuzione invece e mi ha detto
Nella fase pre decisionale fase decisoria fase di esecuzione e noi abbiamo li misure alternative alla detenzione
E la e adesso le sanzioni lei mi delle pene sostitutive delle pene detentive brevi le misure alternative al carcere
Possono essere date inutile che lo dico dal direttamente la libertà la libertà o dopo un periodo di detenzione e sempre sotto i quattro anni di pena e non li abbiamo trentotto mila quattrocentosettantasei persone nella in misura alternativa di cui e anche questi sono dati importanti perché ne abbiamo venticinque mila settecentoquarantatré in affidamento in prova quindi l'affidamento in prova ai servizi sospesi sociali si conferma la misura più importante anche dal punto di
Lista num del del numero oltre che della valenza diciamo risorsa Lizzani abbiamo undici mila settecentodiciannove detenuti domiciliari e solo mille centoquattro semiliberi in tutta Italia
Allora anche questi dati ci dovrebbero fare riflettere
Perché solo mille cento quattro semiliberi a fronte di circa otto mila persone che devono scontare due anni di pena un anno di pena e che stanno dentro allora questo un altro esempio un po'del disordine un po'della difficoltà a trovare lavoro perché il lavoro è una
Elemento imprescindibile della semilibertà per cui noi non
Abbiamo un numero veramente molto esigue pensate che con queste otto mila persone che sono sotto due anni noi potremmo affrontare e risolvere molto si in maniera molto significativa il sovraffollamento carcerario
Di cui ci riempiamo continuiamo a riempirci la bocca
E allora anche lì c'è un qualcosa su cui dobbiamo lavorare molto in questo panorama si inserisce la riforma Cartabia con le sanzione sostitutive della pena
Irrogate dal giudice della cognizione con sentenza di condanna la più importante delle quali secondo me e lavoro di pubblica utilità che viene
Viene concesso quando la pena non supera i tre anni su col consenso dell'imputato ed è
Inappellabile allora io ho fatto parte della commissione diciamo del legislatore delegato diciamo così della commissione Gatta per l'attuazione della della della legge
Della riforma Cartabia e durante i lavori preparatori ci siamo interrogati molto su quello che molto correttamente il professore diceva come grandi criticità
Perché accanto a lavori di pubblica The tappo c'è la semilibertà sostitutiva alla detenzione domiciliare sostitutiva non mente non mi soffermo sulla pena pecuniaria
Ci siamo interrogati su tante su tanti temi il primo dei quali secondo me è il più importante è l'esigenza di celerità
L'esigenza di celerità che fa sì che il giudice di cognizione io verrò mancano appena e io personalmente dei lavori io non sono una giurista sono un'operatrice che però porta portavo l'esperienza di tutti i giorni e a avrei chiesto che fosse il giudice della cognizione a gestire la misura che invece è gestita adesso dalla magistratura di sorveglianza
Perché l'avrei chiesto perché ritengo che forse sarebbe assimilabile in questo caso alla messa alla prova in cui il giudice della cognizione si gestisce tutta la misura dall'inizio alla fine
Il nostro forse il nostro sistema però non è pronto perché il giudice della cognizione nona las
La struttura per seguire il percorso
Quindi tutte queste riforme comportano un cambio di DNA della nostra professionalità a fa a cominciare dai giudici perché il giudice che ha cominciato con la messa alla prova
A seguire i percorsi e non solo essere giudice del fatto breve dovuto continuare anche con le sanzioni sostitutive invece con le statue sostiene Société dire poi sono adesso per legge
Seguite prese in carico dalla magistratura di sorveglianza un altro problema che ci siamo posti è quello di usa un termine brutto fare un po'entrare dalla finestra quello che era uscito dalla porta cioè l'affidamento in prova al servizio sociale era uscito dalla porta
Dalla porta del Parlamento che non ha avuto il coraggio di di inserirlo va bene noi abbiamo cercato di costruire una detenzione domiciliare che somigliasse quanto più è possibile
All'affidamento in prova prevedendo otto ore di di lavoro fuori
Il di lavoro di attività fuori e la stessa e la stessa anzi forse dieci non mi ricordo mai e otto ore las otto ricordo ma tra le otto e le dieci comunque dodici
Disse ai suoi
E e quindi somiglia più a un affidamento che in una detenzione domiciliare
Con il risultato purtroppo
Che naturalmente poi devi spiegare al detenuto domiciliare misura alternativa perché sta a casa tutto il giorno e invece al detenuto domiciliare in misura sostitutiva
Perché postare otto ore e e quindi anche qui sicuramente c'è bisogno di un aggiustamento quantomeno nelle prassi e nella nella consuetudine probabilmente Sissi potrebbe
Si potrebbe e diciamo in buona parte ma avvicinare la misura alternativa della detenzione domiciliare alla pena sostitutiva della detenzione domiciliare non il viceversa ci auguriamo
E la stessa cosa per la semilibertà per la semilibertà sostitutiva noi prevediamo un programma di trattamento che deve fare l'Ufficio di esecuzione penale esterna
E quindi
La il principio cardine che se che che sottende la riforma Cartabia è secondo me una svolta culturale importante cioè quello di sancire di attaccare e ampliare il catalogo delle pene principali
Non è è perfettibile sicuramente lavoro che è stato fatto
E c'è anche però un altro tema quando si parla di certezza della pena
Con tanta veemenza e con tanto calore si dimenticano in genere i novanta mila
Liberi sospesi che sono incerti per proprio ontologicamente incerti perché che sono che vagano e che probabilmente avranno la decisione del magistrato di sorveglianza
Tra cinque anni sei anni sette anni e naturalmente non non mi me ne vogliate voi avvocati è chiaro che l'avvocato
Quando dice piuttosto che avere una semilibertà una detenzione domiciliare sostitutiva ora fatti sospendere la pena e poi se ne parla tra cinque sei anni
E ma questo però non è secondo me frutto di una riforma sbagliata eh frutto di una un tentennamento politico e culturale per cui non si riesce a ad Avvenire quello che Beccaria prima duecentocinquanta anni fa e Cartabia dopo auspicavano c'è una velocità
E una pena effettivamente infallibile certa ma crudele diceva diceva Beccaria allora se noi non ci riusciamo secondo me non è imputabile
All'enorme ma la nostra capacità di realizzarle il tema dei liberi sospesi è uno scandalo nazionale perché ma che non è colpa di nessuno ma è colpa forse di un sistema anche lì esitante che dice te lo sospendo poi dopo si vedrà
E ma in realtà e e l'idea platonica dell'incertezza della pena e libero sospese
Per cui non so se tutti quelli che che si riempiono la bocca con la certezza della pena lo sanno questo
Un altro tema
Importante per realizzare poi davvero mi taccio per realizzare
Il Rubei choc nel senso di una pena altra dal carcere irrogata velocemente e questo fatto di a di a di di darla al giudice ordinario e di fare una procedura dissente insigni
Va in questa direzione
è la velocità di realizzazione
La velocità di realizzazione comporta un cambio di lo lo ripeto ancora una volta di DNA anche e soprattutto da parte degli uffici di esecuzione penale esterna
Guardiamo la messa alla prova
La ratio della messa alla prova e quello di vedere l'imputato liberato dai carichi pendenti quanto prima possibile
Così che l'imputato possa ritornare a fare il suo lavoro cosa fare come fosse un imprenditore legare con la pubblica amministrazione esca virgolette pulito da questo percorso è chiaro che se noi per fare una relazione di messa alla prova
Ci mettiamo sette mesi otto mesi dieci mesi per fissare l'udienza ci mettiamo due anni la ratio della messa alla prova e vanificata non ce ne quindi a addossò noi dell'esecuzione penale esterna c'è una responsabilità enorme
Che va declinata come segue secondo me
Imparare a
Distinguere le misure di proibisce anche il legislatore ci mette davanti e di conseguenza gli interventi da fare
Noi siamo ancora tutti iterati sulla relazione comportamentale la relazione socio familiare la
Non è così non è così per tutti in alcuni casi di questo non c'è affatto bisogno c'è solo bisogno di portare l'imputato alla definizione quanto prima possibile della sua situazione
In altri casi invece c'è bisogno infinito di un grandissimo impegno
Nello strutto e forse abbiamo bisogno di psicologi di mediatori di educatori non possiamo essere solo assistenti sociali
Per esempio quando c'è l'affidamento dal carcere affidamento dopo vent'anni di carcere richiede un'attenzione diversa
In altri casi ancora semi detenzione
Sostitutiva scusa semilibertà sostitutiva detenzione del sostitutiva c'è bisogno di lavorare a un programma di trattamento molto velocemente il giudice della cognizione non ai tempi del giudice di sorveglianza
E quindi la grande sfida del proibisce oggi
A normativa a a normativa vigente con questa riforma e sapere e non è facile sapessi destreggia are
Nella nel disordine che però in un disordine anche positivo perché finalmente mettere degli altri principi importanti sapessi destreggia relitti il disordine essa per lavorare come uffici di probe edition di stampo europeo non più come centri di servizio sociale
E provare ha da dire una visione collegiale dove servono più professionalità ancora e mi taccio
I giudici i giudici della condizione devono fare uno sforzo perseguire i percorsi non sono più giudice del fatto sono giudice del percorso e questo nasce con lama va adesso ancora di più c'è con le sanzioni le sanzioni sostitutive e quindi io credo che in questo momento storico questo momento storico noi siamo come io ho sempre dico ormai da trent'anni
Tra i non più e il non ancora non siamo più solo carcere o semplici non siamo più
Soltanto legati al carcere e se fai il bravo almeno un carcere che è una cosa anche
Con un'impostazione moralistica diciamo rieducativa che io non tanto amo ma siamo nel periodo della proporzionalità ogni
A ogni fatto reato una sanzione proporzionale ecco questa è secondo me un momento storico importante
Prima ancora di riformare stanno Hui provare ad attuarlo grazie
Grazie dottoressa per la sua brillante relazione che naturalmente ha il pregio di unire la riflessione di carattere teorico scientifico ad una grande esperienza pratiche non sapeva fosse stata diversa direttore generale della dell'UE insomma che effettivamente è un ruolo assolutamente assolutamente fondamentale ora
A me pare che la riforma e impone un cambio di passo diciamo a tutti cioè i giudici della cognizione soprattutto dico ma anche naturalmente alla fase successiva
L'UE re in una certa misura ma naturalmente anche gli operatori anche gli avvocati insomma e mi pare che le linee guida elaborate dalla Corte d'Appello di Milano a questo riguardo sono estremamente significative perché chiedono a tutti di fare il possibile perché se arrivi all'applicazione della pena sostitutiva nel tempo più rapido possibile per esempio per l'articolo cinquecentoquarantacinque bis sembra prevedere che anche per il lavoro se non è possibile applicarlo subito
Si debba avere la seconda udienza a distanza un periodo non superiore credo a sessanta giorni
Però l'indicazione che ci dà Milano insomma con l'amore per la praticità che caratterizza diciamo la gli avvocati gli operatori in generale del diritto milanesi e che si può rinunziare a questo quindi bene il lavoro di pubblica utilità non è necessaria la secondo udienza seggi già sì vi è un programma concordato con l'ente che lo deve ricevere che dice anche il numero di ore che debbono essere fatte però naturalmente non sempre è possibile arrivare a questo risultato debbo dire che io proprio questa settimana avantieri avevo tentato questo il giudice ha però insomma mi ha ha ha previsto poi l'udienza ha sessanta giorni di tempo nonostante che Piera tutto ma insomma questo poi
Un particolare è un particolare è quello che dobbiamo dire che effettivamente i novanta mila liberi sospesi
Costituiscono un problema ma costituiscono un problema per tutti un problema per il sistema perché questo significa che il sistema non funzionò ci sono novanta mila persone che sono in un limbo per cui per alcuni anni si attende che poi il Tribunale di sorveglianza decida col rischio naturalmente che poi la pena Possa la misura alternativa possono essere applicate questa persona a distanza di cinque sei sette anni
Debba andare in carcere e d'altro canto in quel periodo tutte le tutte le attività saranno condizionata cioè questa persona non potrà fare alcune scelte di vita se deve andare a lavorare all'estero si dovrà porre questo problema perché è vero che l'affidamento
Si potrebbe avvenire anche all'estero ma questo è molto complicato insomma si corrono naturalmente dei rischi ecco quindi una soluzione de iure condendo che cerca di risolvere il problema dei libri sospesi secondo me sarebbe assolutamente benvenuta e allora d'ora la parola al professor Luciano USA Hebiri che ci parlerà anche di giustizia riparativa ci parlerà di riparazione prospettive di riforma del sistema sanzionatorio dopo l greto legislativo cento ci in platea del due mila e ventidue debbo solo dire che il professore io Selby a dedicato una parte della sua riflessione
Scientifica anche a questo problema della giustizia riparativa e quindi sentiremo con particolare interesse le sue considerazioni prego con Ciampi
Già non ti sentiamo scuro
Cosa suo figlio
Il mio no no tutto a posto tutto Luciano nebbia veri e aprirsi nuovi sono
Arrivare il microfono pittore Tino
è attivo posso andare ecco allora
Grazie grazie Giovanni ore con una
Infinita gratitudine atte alle colleghe
Anche per questa possibilità che mi avete dato di parlare da remoto
Dovuta a un problema medico familiare molto grave di mia mamma che oltretutto stamattina ha raggiunto livelli davvero estremi e critici quindi grazie di questa possibilità che mi avete dato
Condivido voglio essere partecipe dell'ottimismo della dottoressa Castellano che saluto molto chiaramente insieme l'avvocato passione carissimo amico ma vorrei però rimarcare
Alcuni aspetti e restano critici
Il nodo cardine rispetto all'evoluzione della del sistema sanzionatorio rispetto alla prassi sanzionatoria resta l'anno riforma delle pene principali e io vorrei riflettere su questo e non vorrei non vorrei che l'apertura storica alla giustizia riparativa
Di cui sono sempre stato fautore
Non vorrei che costituisca l'alibi per rinviare ormai sine die
La riforma delle pene principali
Del resto richiesta da tutte le commissioni di riforma che si sono succedute negli ultimi tre decenni
Tutti sappiamo infatti
Che la stessa rilevanza della giustizia riparativa resta all'interno dello strumentario sanzionatorio già noto
Sia che incida sul sessantadue numero sei sia sul centotrentatré sia sui provvedimenti penitenziari
Salvo solo i casi in cui consente la remissione della querela mi salvo come dire l'effetto indiretto di estinzione del reato ove
Sia inserita nell'ambito di una messa alla prova e abbia avuto esito positivo
Mi spiego perché l'affermazione di partenza
La chiave di volta per rivoluzionare il sistema rendendo lo non solo in via di principio rispondente all'articolo ventisette terzo comma della Costituzione
Sarebbe stato l'introduzione di sanzioni penali pensate davvero fin dal momento legislativo e da quello dell'intuizione giudiziarie come funzionali alla rieducazione cioè aventi natura prescrittiva
Tali da poter ricomprendere anche profili di detenzione domiciliare interdittive io ho formulato l'anno scorso nell'ambito delle proposte dell'associazione dei penalisti un Progetto di pena prescrittiva come pena unitaria per non dilatare troppo l'ambito appunto delle piene
Comprensiva di queste modalità un po'il lavoro posto a quello che si è fatto
Rendendo la detenzione domiciliare un po'simile all'affidamento in prova e del resto lo ricordava la dottoressa Castellano era il lavoro che si era fatto nel due mila quattordici con la Commissione Palazzo dove rispetto alla proposta della delega della reclusione domiciliare noi l'avevamo in qualche modo trasformata in qua in qualcosa di
Modulabile dal giudice
Perché perché sarebbe stato importante e chissà quando verrà verrà effettuato il passaggio ad una superamento dell'attuale apparato delle pene principali
Perché si sarebbe superata l'idea che per natura sua la pena debba rappresentare un curry un corrispettivo aritmetico di natura detentiva o marginalmente pecuniaria
Cioè l'idea che la pena al momento in cui si conclude il rito processuale della condanna debba essere retributiva
Perché questo che è in gioco
O con la conseguenza che tutti i provvedimenti
Che consentono di non eseguire o non arrivare da eseguire quell'appena declamata in forma quasi sacrale al momento della condanna vengano percepiti anche a livello di opinione pubblica come deroghe vero che per ragioni contingenti di sovraffollamento penitenziario o per ragioni latu sensu umanistiche al fare giustizia e analizza e a realizzare in tal modo la migliore delle prevenzioni possibili
Quel passaggio infatti l'intervento sulle pene principali
Rappresenterebbe
Soprattutto con l'introduzione di una pena principale prescrittiva qualcosa
Che non verrebbe a incidere solo o sull'ambito dei reati
Per cui nuove pene fossero applicabili ma inciderebbe sul modo di comprendere l'intera gamma delle sanzioni penali anche quelle detentive
Se infatti in quel passaggio fosse stato compiuto
Of sarà compiuto non si sarebbe potuto più ritenere
Che la Pilla per sua stessa natura lo dicevo poc'anzi debba essere del benessere Victor Silva
Così che
Anche lì permanenti pene detentive ritenute necessarie auspicabilmente in termini di espresse di estrema ratio
Non si sarebbero più potute giustificare come giuste in sé in quanto espressive di una corrispettivi ITA
In concreto di un supposto bisogno ritorsivo
Ma avrebbero dovuto dar conto dei perché
Il perseguimento del medesimo orientamento rieducativo di tutte le pene si ricorda il plurale dell'articolo ventisette terzo comma può richiedere in certi casi inevitabilmente il ricorso la privazione della libertà personale
Quindi sarebbe stata una riforma
Che venne inciso sul modo di intendere tutte le piene anche le pene detentive che non si sarebbero più potute auto giù specificare come espressive di una giustizia in sé
Ma avrebbero dovuto spiegare perché le finalità costituzionali della pena
Possono richiedere in certi casi la privazione della libertà personale
In altre parole è l'introduzione di una pena principale prescrittiva Valle dei Re in sostanza rieducativa che avrebbe reso effettivamente orientato in senso rieducativo l'intero sistema delle pene anche di quella detentiva
Ed è proprio per questo che una simile riforma delle pene principali non la si è voluta fare finora ha già detto la dottoressa Castellano posizione politica di fa
Ma perché si vuole che nell'immaginario collettivo la piena resti retribuzione
Ed è ovviamente lo stesso motivo per cui non si è accolta la proposta come è già stato più volte detto della commissione Lattanzi dentro indurre attraverso l'éscamotage della pena sostitutiva
La possibilità di un'uscita in concreto dal processo avente natura prescrittiva cioè rieducativa attraverso l'affidamento in prova
Già
Detto Giovanni Grasso delle perplessità circa l'ambito applicativo reale delle pene sostitutive delle
Pene sostitutive diverse dal lavoro di pubblica utilità tra l'altro perdendo sì anche una importantissima Jean se di economia processuale
Ma allora si tratta di reperire degli argomenti politico criminali per il passaggio che si auspicava e che non è stato attuato ecco e quale il passaggio di sostanza
Dalla piena corrispettivo
Notate quand'è che poi siano le disquisizioni sulle phone alita che posteriori le si vogliono attribuire perché i nostri manuali classici di quante tempo fa disquisendo hanno prevenzione generale retribuzione prevenzione speciale ma lasciando la piena sempre inalterata nel suo contenuto allora si tratta di pensare a un passaggio
Dalla piena corrispettivo alla Pina Progetto secondo l'espressione che mi è cara e che già il professor sia andata ricordava per l'appunto ieri
Prima però
Si tratta di evitare
Prima di reperire queste ragioni di cui tra un attimo proprio dire si tratta di evitare di cadere nel tranello che la giustizia riparativa Possa prendere il posto dell'orientamento rieducativo
Contribuendo alla sua rimozione come cardine del sistema sanzionatorio penale ex articolo ventisette terzo comma notate lo dice una persona che ha sempre fortemente sostenuto
La
I programmi di giustizia riparativa vi restano attivi Justice ma i programmi di giustizia disparati IVA a mio avviso costituiscono una delle risorse per conseguire effettivi educativi nome Lara Risorsa
Per conseguire e stretti rieducative ed è per questo che che ho sempre sostenuto
Che la birra novità
Sta
Nel concepire la risposta reato come programma o come Progetto
Si potrebbe anche parlare di una giustizia restaura attiva più che riparativa intesa in senso lato mentre i programmi di giustizia riparativa in senso stretto
Devono inquadrarsi incontrollate ambito di tale modalità rieducativa della risposta al reato che persegue onde riprendere la l'espressione laica di Fiandaca che viene
Da anni lontani la cosiddetta probità legale
Tenendo presente fra l'altro che solo nell'ambito di un appena concepita come programma
Non solo il condannato ma anche la comunità sociale
Può restituire qualche cosa perché noi abbiamo una una popolazione penitenziaria rispetto alla quale constatiamo che
Molti dei soggetti coinvolti hanno vissuto esperienze di deprivazione sociale
Molto importante rispetto al quale uno Stato sociale che avverte la corresponsabilità sociale
Deve poter intervenire questo può essere possibile
Soltanto in stendendo la piena non come una ritorsione ma come un progetto e la stessa cosa vale anche per la vittima alla quale il sistema attuale non offre assolutamente nulla se non una se è un duo soddisfazione psicologica che in realtà la Vitti mezza una seconda volta perché nel sistema attuale il reato
Oltre ad aver fatto soffrire la vittima la obbliga a diventare una persona che esige il danno il danno
Di un'altra persona quindi secondo un processo che tutto sommato
Finisce per
Vittime zero e una seconda volta quella persona che dopo aver sofferto viene in qualche modo a essere chiamata a mutare il suo rapporto relazionale verso gli altri quindi a mio avviso i programmi di giustizia riparativa si devono inserire in un quadro in un quadro di rivalorizzazione della Fini vocalità rieducativa e non certo sostituirli e qui anche una battuta forse fuori dal coro anche sull'articolo centoventinove bis
Io tendo a pensare
Che la maggior parte dei programmi di giustizia riparativa almeno in una prima fase verranno proprio da iniziative giudiziarie
Dietro le quali francamente non saprei vedere
Lei è sotto intesi pericolosi
Volti a una a cercare un'ammissione indiretta di colpevolezza quando tutto il sistema naturalmente non consente questo o quant'altro
Semmai il problema riguarda un poco gli avvocati io li voglio ancora voglio vedere la crescita di una cultura anche forense
E consenta agli avvocati di incontrarsi non nella logica dello scontro ma per proporre alle parti coinvolte
Il fatto che in certi casi la risposta migliore per entrambi possesso in un programma di giustizia riparativa
E vedo anche il giudice acuto che di fronte a certe situazioni immagina che il programma di giustizia riparativa possa darle la possibilità di non gestire quel caso attraverso l'intuizione tradizionale della piena
E il novum comunque rispetto a una piena che guardi
A ulteriori fa assi di riforma
è che la piena non deve promettere come finora è stato esiti futuri mai adeguatamente provati
Di intimidazione dei consociati o di prevenzione della recidiva
Ma deve rappresentare essa stessa un fatto di rilievo preventivo nel senso che diremo
Altrimenti rimaniamo nell'ottica tradizionale per cui si dichiara di perseguire finalità excel sei condivisibili
Ma senza per nulla interrogarsi se lo strumento inalterato del quale si fa uso
Lo schema retributivo del raddoppio del male sia davvero in grado di realizzare quelli scopi
Ricordiamo Cantet i cui fini sono straordinari la loro riduzione dello stesso condannato strumento e del si parla di pacificazione o addirittura di riconciliazione dopo il Rea atto ma poiché anzi dice che e chi ha ucciso deve morire taglione e dei degli ci dice che questo Effetto sarebbe taumaturgiche a mente assolto
Da quel fatto reale che è l'applicazione della pena retributiva pur lasciata nel suo contenuto empirico a qualsiasi
A qualsiasi modalità che il sentire storico gli attribuisca ecco questo è ciò che in filosofia lo dico per inciso si chiama trascendenza lirismo cioè non considerare se gli strumenti che adoperiamo sono effettivamente in grado di raggiungere infine in cui gli attribuiamo ma allora andiamo al punto cardine al punto cardine quali sono gli argomenti politico criminali
Deve il passaggio da una risposta reato concepita come negativo per negativo a una risposta concepita come positivo per negativo cioè come Progetto
Come il programma impegnativo
Sono argomenti quali credo ci fanno comprendere come subito diremo che l'articolo ventisette terzo comma della Costituzione
Non è una norma di bilanciamento umanitari isterico rispetto a un'annotazione della giustizia e della prevenzione che resta
Ad essa estranea
Cioè il ventisette non ha a che fare con la giustizia né con la prevenzione ma solo con
Esigenze di umanizzazione
Così che tradizionalmente il ventisette terzo comma è stato al massimo tollerato
Fino a giustificarle qualsiasi limitazione dell'operatività visto che ieri si diceva che più della metà dei condannati a pena detentiva hanno limiti
Alla operetta operatività effettiva di percorsi di natura rieducativa no io intendo affermare che l'articolo ventisette comma terzo della Costituzione è una norma strategica sul piano politico criminale
Chi fa riemergere la centralità dell'orientamento rieducativo proprio per perseguire al meglio la prevenzione generale oltre che quella speciale
Tanto che ho proposto in vari scritte
La prospettiva di una cosiddetta prevenzione generale reintegra attrice reinterpretando in questo senso è arrivato le discussioni di ieri l'equivocità delle teorie poli funzionali del punire è solo e cercherò ora di motivarlo di attraverso un orientamento
Di reintegrazione sociale che si persegue al meglio la prevenzione generale
Quali queste ragioni due premesse e la ragione fondamentale in primo luogo e vado rapidissimo lo schema classico della piena corrispettiva ha sempre ignorato la prevenzione primaria
Rispetto alla quale il diritto penale ha fatto ampiamente da alibi perché la prevenzione primaria rischia di incidere molto più concretamente dell'incertezza della pena su interessi e su egoismi diffusi
In secondo luogo impegnandosi sull'applicare sofferenza la piena tradizionale la piena del corrispettivo dell'applicare sofferenza secondo la dizione famosa del manuale di Antolisei a tradizionalmente emarginato il contrasto dei profitti
Che Beccaria invece implicava come centrale come ben sappiamo soprattutto però degli Amor al cardine
Lo schema della corrispettivi ITA cioè lo schema della bilancia veicola necessariamente un'idea della prevenzione di carattere coattivo
Intimidazione e neutralizzazione
Chi falliva a sua volta dopo il fine pena sulla forza intimità di ratti dovrebbe aveva avuto l'esperienza detentiva
Altro che retribuzione come limite alla prevenzione in realtà la retribuzione concependo la risposta reato come un danno per il danno che veicola inevitabilmente modalità di prevenzione meramente intimità Tide e neutralizzati idee in quando prescinde
In quanto prescinde completamente da quello che invece costituisce il fulcro dell'efficacia preventiva
Che è la motivazione la capacità cioè di conseguire scelte libere di adesione a rispetto dei precetti penali la prevenzione
Stabile nel tempo si fonda sulla capacità delle norme penali di ottenere consenso e qui vorrei citare Paolo Borsellino ripreso nel libro dell'amico Angelo Balsamo sulla mafia
Perché si osservano le leggi dice Borsellino
Non certo perché la loro inosservanza cagiona eventualmente una sanzione
Se così fosse non basterebbero tanti carabinieri e quanti sono i cittadini la causa principale di osservanza delle leggi è il consenso che il destinatario del precetto presta al comando
Credo che non si sarebbe potuto essere più chiare
E del resto l'intimidazione non funziona
Non funziona soprattutto dinanzi alla cifra oscura in quanto in quanto
Rimanendo sempre elevata Peroni condotta unitaria la possibilità di rimanere impuniti vi saranno sempre sì solo sono in gioco fattori intimità attivi
Persone che giocano la carta del delinquere
E del resto l'intimidazione è sempre stato lo strumento dello Stato debole
Che non essendo in grado di mettere in atto un filtro serio nei confronti dei fattori criminogena etici delle da deve battere il pugno sul tavolo su quali situazioni di solito le situazioni più deboli e del resto la neutralizzazione
Non si è mai dimostrata capace cioè di incidere sui tassi di criminalità
Cioè sulla riproduzione delle compagini criminale
Finché io non agisco sui fattori che creano spazio per l'agire criminoso posso neutralizzare finché voglio ma come ci dimostra anche la continua riproduzione delle compagini mafiose 'ndranghetisti che camorristica e quant'altro non ottengo un risultato di prevenzione invece
La persona recuperata chiude sul territorio posti di lavoro criminale in quanto nulla rafforza maggiormente l'autorevolezza e la tenuta di una norma tra scredita
Contrastando l'attrattività della ditta criminale di quanto non avvenga attraverso la venuta di educazione
Come ben sanno le organizzazioni criminali che non a caso temo no
Più di qualsiasi altra cosa le setto destabilizzante
Di una
Fuoriuscita soprattutto dei membri più giovani dall'appartenenza alla organizzazione
E del resto non solo sul piano della del recupero del condanna ma anche sul piano stesso del messaggio
Desumibile dalla norma penale
Le sanzioni penali dovrebbero essere delineate dal legislatore
Attraverso contenuti in grado di rimandare
Attraverso la loro stessa lettura ai motivi che fondono la tutela di certi beni giuridici
E pertanto in questo senso che va recuperata la centralità della funzione rieducativa
Che è una centralità che ha
Motivazioni dei prevenzione generale
E ciò a maggior ragione vale riprendo dei concetti che ho sentito adeguatamente e in maniera molto interessante sviluppati ieri
Che a maggior ragione vale per i casi più gravi che possono richiedere detenzioni lunghe
Perché è proprio in quei casi che un una ottenuta rieducazione all'effetto di prevenzione generale e di destabilizzazione più significativo rispetto alla criminalità invece la strada per seguita è stata quella dell'apertura alla rieducazione inversamente proporzionale alla gravità del reato
E proprio in questi casi gravi che la comunità sociale ha il massimo interesse sei a Roma ogni necessaria cautela sia ben chiaro nessuno vive nel mondo della luna
Se a Roma ogni necessaria cautela dicevo e proprio in questi casi più gravi che la comunità sociale a il massimo interesse a ottenere rieducazione invece si è teorizzato magari secondo impostazioni apparentemente illuminate che il carcere non è luogo idoneo alla rieducazione
Prendendolo per tale via rispondente di fatto a logiche del diritto penale del nemico allora si tratta di evitare un equivoco
Certamente il carcere non è lo strumento elettivo per fare rieducazione come forse si era creduto negli anni Sessanta il carcere ospedale ecco così come va in ospedale Dessì se possibile guarito così anche dal carcere
Ma io credo che si debba dire con forza oggi ove non si possa rinunciare al carcere
Anche e soprattutto in carcere si deve perseguire la rieducazione
Invece come denunciava Giovanni Fiandaca ieri manca totalmente una riflessione danni anche in dottrina sulla rieducazione infra muraria
Magari con l'alibi del ritenere Priori intere categorie di agenti come refrattari a qualsiasi percorso rieducativo
E in questo modo si è ridotto il ruolo spesso della magistratura di sorveglianza ha compiti
Temporalmente dominanti di vaglio sulla possibilità di accesso alle misure alternative applicabili senza ingresso in carcere tutto il problema dei liberi sospesi
Che assorbe enormemente appunto l'attività della magistratura di sorveglianza il divario sulle molteplici disposizioni preclusive dei cosiddetti benefici
Quando invece il ruolo originario della magistratura di sorveglianza e qui mi sia consentito ricordare il mio
Concittadino
Giancarlo Zappa che fu tanta fa che ebbe tanta parte nella
Nell'introduzione dell'ordinamento penitenziario il ruolo originario come lui lo immaginava era quello di della magistratura di sorveglianza di seguire i percorsi di auspicabile rieducazione dei condannati a pene detentive
Nell'ambito della flessibilizzazione Ducati esecutiva della pena
Secondo me c'è un problema di recupero di questo ruolo della magistratura di sorveglianza
E in tutto questo consente anche di recuperare anche di questo si faceva cenno ieri un criterio logico di determinazione della pena
Se si vuole anche utilizzando ma forse non è necessario il termine sempre un po'equivoco di proporzionalità
Non si vede infatti a mio avviso perché sarebbe accettabile riferire la pena edittale a ineffabili valutazioni legislative di corrispondenza al fatto colpevole mentre non sarebbe accettabile riferire la pena edittale agli East
Proventi e alla durata della loro applicazione che possono ritenersi sufficienti e adeguati per un percorso rieducativo necessario nell'interesse sociale
Rispetto a una determinata condotta criminale
Ma tale da includere anche l'interesse per il destino futuro della gente di reato e molto più garantistica una determinazione della piena che invia conto disse
Attraverso per l'appunto il riferimento a ciò che appaia necessario per un credibile percorso rieducativo piuttosto che appunto a quelli che definivo ineffabili valutazioni di corrispondenza della piena al reato
E in termini analoghi
Ciò potrebbe valere per la determinazione giudiziaria della piena
Che verrebbe a essere definita in termini di realizzazione nel caso concreto dell'orientamento assegnato
In conformità
Alla costituzione alla piena secondo contenuti e criteri non già fai da te ma fissati dal legislatore in altre parole non vedo assolutamente nessun problema garantistico nel momento in cui la determinazione della pena viene riferita a parametri
In qualche modo empiricamente controllabili piuttosto che a valutazioni che nessuno può ricondurre a una razionalità stretta di congruità
Ecco si ritiene congruo che ecco la pena debba essere queste
Ci sono certamente in questo quadro però degli elementi nuovi che dobbiamo sviluppare sono d'accordo con la dottoressa Castellano uno di questi elementi nuovi
è quella quella timida bis fasi città e viene introdotta circa l'applicazione delle pene sostitutive
Per la prima volta sia anticipa una possibilità di dialogo tra ordinamento giuridico e che e autore di reato
Al momento del processo della sua fine
Notate che quel quella possibilità di dialogo il nostro ordinamento per ora la coltiva soltanto in fase esecutiva all'ordine all'articolo tredici ordinamento penitenziario la famosa la famosa riflessione critica sul reato
Ecco rientra un momento di dialogo anche perché è lo stesso difensore lo quindi lo stesso condannando diciamo così si può dire lascio uguali sulla costruzione della piena
Di vorrei leggere a questo proposito una norma che non conosce quasi nessuno
Un po'curiosa
Delle delle del rito penale dello Stato della Città del Vaticano secondo un moto proprio introdotto da papa Francesco
Nel febbraio due mila ventuno è l'articolo diciassette disse del Codice penale vaticano che come voi tutti sapete che con tutte le modifiche del caso è il codice Zanardelli del mio concittadino Giuseppe Zanardelli del mille ottocentottantanove
Cosa dice l'articolo diciassette il viso interessante
All'inizio dell'esecuzione il condannato elabora
In di intesa con il giudice dell'esecuzione un programma di trattamento e l'inserimento contenente l'indicazione degli impegni specifici che assume anche al fine di elidere o di attenuare le conseguenze del reato
Il condannato a tal fine può proporre lo svolgimento di lavori di pubblica utilità di attività di volontariato di rilievo sociale nonché condotte volte a promuovere ove possibile la mediazione con la persona offesa
Ecco Intra anche nel nostro sistema questo elemento di dia logicità ma questo lo accennava alla dottoressa Castellano apre ha un nuovo ruolo del giudice della cognizione per lo si è parlato ne abbiamo parlato anche in un paio di incontri di aggiornamento a Castel Capuano del Consiglio Superiore Magistratura
è chiaro che il giudice della cognizione non potrà più essere nel futuro semplicemente colui che dopo aver effettuato con altri via le valutazioni sui fatti e sulle responsabilità
E si limita a una nera ragionieristica conclusione riferendosi a una prassi dell'ufficio sulla quantificazione asimmetrica del reato
E chiaro che abbiamo bisogno di un giudice che in qualche modo diventa anche compartecipe della creazione
Fin dall'inizio
Di un percorso e questo credo sia molto importante anche per l'auto comprensione dell'etica dell'etica professionale appunto del magistrato
Io condanno ma sono anche in qualche modo costruttore di un percorso che può
Essere anche una chance
Per quella persona naturalmente qui si tratta di stabilire in che modo quale rapporto con la magistratura di sorveglianza che ha già queste esperienze è un capitolo che qui naturalmente possiamo solo aziendale
Ed è proprio su questo piano non è alternativo alla rieducazione che può giocarsi lasciasse anche di una possibile ulteriore anticipazione del momento dia logico in parallelo al processo
Ed è questo il ruolo dei programmi di giustizia riparativa un momento dialogico ulteriormente anticipato evitando però ogni privatizzazione
Ogni privatizzazione e qui c'è qualcosa da rimodulare perché e chiaro che non si può lasciare alla vittima e all'atteggiamento della vittima in sostanza alla decisione su quali saranno contenuti sanzionatori molto diversi rispetto alla persona per questo credo che si debba dare rilievo ad un atteggiamento positivo da parte del soggetto che INA in un ambito di un percorso di giustizia riparativa fa tutto quello che è in suo potere per adempiere alle finalità di quel programma anche se dovesse trovare una radicale indisponibilità del resto anche il problema di giustizia riparativa
E sempre nell'interesse sociale
Se è stata di rilievo sociale una frattura fra le Tradate parti
Può aprire un rilievo sociale anche una ricomposizione tra quelle parti ma dobbiamo sempre tener presente che la finalità e di carattere sociale
E quindi un percorso futuro di ricostruzione delle pene dovrà verificare anche se posso almeno ridimensionarsi il carattere tipicamente divisivo
Qui non è detto che sia funzionale la prevenzione dell'intervento penale
Teniamo presente diciamocelo chiaramente la denuncia non costituisce l'appello
Ha un ruolo latu sensu medi attivo del giudice come ancora si potrebbe pensare anche nel civile
Ma la denuncia rappresenta la proposta che taluno sia socialmente individuato come delinquente quindi una dimensione tipicamente divisiva
E per il superamento di questo effettivamente i programmi di giustizia riparativa possono aprire un notevole significato se no abbiamo alcune alcuni incidenti come una norma tra le più oggi convinzione buona stampa lo stalking
Però il rischio è che in qualche caso l'effetto poi seria allora è vero che mi odi hai proposto che io venga identificato come un delinquente e questo è proprio magari
Il passaggio che in una psicologia non a posto mi fa scattare il passati fatta c'è bisogna essere molto attenti vado a concludere ecco resterà comunque incomprensibile
La non è estensione
All'ambito prescrittivo della gamma delle sanzioni anche da un punto di vista dell'economia processuale
è strano posso dire il rilievo di un programma
Prima della condanna attraverso la messa alla prova
Dopo la condanna definitiva
Attraverso l'affidamento in prova al servizio sociale
Dopo quattro gradi di giudizio in molti casi ma non al momento della condanna
E notate bene che se si applicasse una pena principale prescrittiva
E la piena in qualche modo avesse visto anche un elemento di dialogo il contenzioso probabilmente sarebbe fortemente ridotto non si vede perché quindi ci debba essere questa radicalizzazione in opposizione
In radice
E e a conclusione si tratta di chiedersi però
Quale sia il fine ultimo del processo penale storicamente quel fine sia imperniato soprattutto nel condannare
Come forma di tipo di risposta catartica reato senza alcun interesse per ricostruire qualcosa
In termini programmatici rispetto a quel reato così che il processo ha finito per rendersi ancillare alla condanna
Al fine soltanto di verificare sede la condanna vi fossero alcuni elementi basilari minimi di colpevolezza dell'imputato e una volta riconosciuta la colpevolezza
Rendendo vanno ogni ulteriore approfondimento sulle condizioni personali in cui il reato è stato commesso forse allora si tratta di invertire i termini e comprendere che il compito principale del processo
Se pur con tutta la relatività degli strumenti disponibili
E cercare di fare verità su quanto accaduto concependo la risposta sanzionatoria piuttosto come ancillare rispetto a questo compito prioritario
E in questo modo come una risposta sanzionatoria effettivamente foriera di effetti ricostruttivi immuni responsabilizzazione della gente di reato
Senza escludere anche possibili effetti riconciliati mentre il diritto penale attuale
Per esempio nel caso paradigmatico del reato colposo di vento preclude addirittura qualsiasi disponibilità la trasparenza che sarebbe la cosa fondamentale a fini di prevenzione
Pensate al Covent pensate l'ambito medico in quanto la trasparenza condurrebbe a essere puniti nelle forme classiche
Anzi verrebbe punito il più sfortunato e non il peggiore tra i molti trasgressori che non abbiano visto prodursi l'evento il che dovrà pure essere riconosciuto primo poi contrario al principio di colpevolezza
Perché non può essere ritenuto conforme ai principi colpevolezza che a parità di condotta trasgressiva la punizione venga ad intendere totalmente dal caso
Ultimissima cenno silenziosi senza spiccano si quindi pregherei di concludere però solitamente sono davvero Massimo immediatamente in mano il proprio destino
Però credo che anche questo verde vada tenuto in considerazione
Un'evoluzione nel senso prescrittivo delineato solleva
Il problema di un nuovo ruolo dei giudizi prognostici
Fino allora marginalizzati in quanto la pena è stata intesa di fatto come l'intuizione di un corrispettivo a livello legislativo che a livello anche giudiziario
E invece se entriamo in un'ottica di pena programma torna il tema dei giudizi Traini ostici che non può più essere limitato soltanto ai campi in cui furono pionieri seccamente studiati da Lucio Monaco nel suo nel suo famoso libro
Non si tratta peraltro in sede di cognizione di effettuare prognosi di pericolosità secondo l'ottica delle misure di sicurezza ma di interrogarsi sulla pena necessaria a per seguire in modo sufficientemente credibile fine rieducativo
Tenendo per fermo come massimo non superabile le caratteristiche della pena da ritenersi in tal senso necessaria secondo gli elementi riconducibili alla cosiddetta colpevolezza del fatto
Più delicata
La questione dei giudizi prognostici
E la valutazione in merito ai benefici concernenti le pene detentive
Circa la quale incerto si è sedimentata l'esperienza della magistratura di sorveglianza invero però scarso scarsamente supportata dà indicazioni legislative adeguate
Tenendo presente che proprio su questo si sono imperniate anche lei proposte
Sia della commissione Pisapia del due mila otto sia della Commissione Palazzo del due mila quattordici il cui facevo parte
In tema di superamento dell'attuale regime della condanna all'ergastolo
Inserendo momenti appunto di valutazioni prognostica che a questo punto sono diversi da quelli iniziali sulla sulla
E modalità sanzionatoria tali da garantire in maniera sufficientemente credibile una finalità rieducativa ma diventano anche come abbiamo visto adesso attraverso attraverso tutto l'insieme dei requisiti per superare lo stati di vita
Divertano valutazioni rispetto alla
Di fatto pericolosità alla possibilità o non possibilità di mantenimento di rapporto con la criminalità organizzata ecco credo che quello comunque dei giudizi prognostici sia uno degli altri temi che nel passaggio a un modello diverso della penalità
Può essere importante ecco dunque molto riassuntivamente quello che ho ritenuto di esprimere che il passaggio fondamentale da compiersi resta il superamento del modello della condanna in sede processuale di natura aritmetico rito Siva
E questo ha un significato di ricomprensione
Della stesse appena detentiva
E nei casi in cui venga inflitta e nella rivalutazione della finalità rieducativa anche con riguardo alle bene detentive di lunga durata
Il percorso inteso alla di diversificazione dell'apparato delle pene principali non deve fermarsi
La i programmi di giustizia riparativa devono inserirsi in questo percorso e non diventare assolutamente l'alibi perché la loro considerazione porti a procrastinare davvero sine die il passaggio verso una modalità diversa dei concepire la pena che viene applicata al termine del processo vi ringrazio della vostra pazienza
Siamo molto Luciano
Resta per questa splendida relazione e ti ringraziamo particolarmente perché se è intervenuto in questo momento per te così particolare insomma non c'è voluto privare
Del tuo prezioso apporto io credo che nella relazione del professor Edusei BE sia molto importante questo riferimento alla carenza di fondo del legislatore che non è intervenuto affatto sulle pene principali insomma quindi si sia limitato
A intervenire sulle pene sostitutive su altri argomenti ma non abbia affrontato non abbia il tema delle pene principali che d'altro canto bruciano il sei bimbi concepisce anzitutto come pene Progetto quindi con questa specifica disavanzi naturalmente io mi chiedo però
Per intervenire
Sulle pene principali noi dobbiamo riferire le pene principali
Ai vari reati previsti nella pena nella parte speciale quindi vi deve essere un collegamento
Comma le singole ipotesi parte speciale o addirittura con una riforma della parte speciale insomma questo naturalmente un problema che CD che ci dobbiamo porre
La seconda riflessione che vorrei fare è che bruciano i sedici ha parlato anche della prevenzione generale oltre che della rieducazione del reinserimento
E nella prevenzione generale della prevenzione generale a sottolineato il suo aspetto per così dire positivo parlato di prevenzione generale
Reintegri attrice insomma certo questo è un tema di fondo
E affrontato solo per ricordare l'esempio in quel convegno che nel mille novecentosettantanove
Organizzò il nostro compianto maestro Federico stelle insieme a Mario Romano all'Università Cattolica in cui intervennero tra gli altri antenne se asse Mère quindi la prevenzione generale positiva la prevenzione generale non come intimidazione quindi prevenzione generale negativa
Ma diciamo come tendenza a rafforzare la creazione di comportamenti conformi alle rispetto
Della legge
Un terzo aspetto che mi sembra particolarmente importante questa sottolineatura che la rieducazione
Debba essere possibile per tutte le pene detentive e come dire soprattutto per poter pene detentive più lunghe per le pene deve detentive più severa insomma è uno sforzo che deve essere fatto et naturalmente
Un problema che però si pone e forse
Insomma mi vede sulla posizione leggermente diversa e quella poiché della predeterminazione legislativa dell'entità della pena detentiva che secondo me deve in qualche modo essere collegata più alla ai caratteri del reato
E alla gravità del reato piuttosto che alle esigenze di rieducazione del condannato un punto che Luciano Acerbi non ha trattato ma che riguarda insomma anche questa riforma e comunque che tra le pene
Principali abbiamo anche la pena pecuniaria che il legislatore che la riforma Cartabia a riformato forse si sarebbe dovuta riformare anche nel senso che la pena pecuniaria principale deve essere concepita come pena pecuniaria per tasse giornalieri
E mentre si è limitato questa caratteristica dalla pena pecuniaria per Tatti solo alla pena sostitutiva e infine e i un Ciano Eusebio ha inserito magistralmente insomma in questo complesso quadro naturalmente di riforma dell'intero sistema penale anche la giustizia riparativa
Io da parte mia dico alla giustizia riparativa va inserita sempre nel quadro dico la sua applicazione concreta risente deve risentire
Di scelte che attengono a scelta dei soggetti che sono interessati compreso
Lì l'imputato dico che presunto innocente come come si dice o meglio che innocente
Fino a quando la sua colpevolezza non venga accertato quindi l'imputato
Potrebbe non ha vere interesse ad una composizione del conflitto che alla base del reato proprio perché lui ritiene cioè con il reato non abbia niente a che fare e quindi questo dobbiamo sempre come dire
Preservare questa caratteristica
Del nostro sistema e a vere sempre chiaro che al centro del sistema al centro del nostro stato di diritto viene anche la presunzione di
Innocenza
Bene
Do ora la parola all'avvocato
Michele passione del foro di Firenze che ringraziamo naturalmente per essere intervenuto che ci parlerà del ruolo dell'avvocato per la tutela dei diritti fondamentali del detenuto
Prego qualche
Grazie professore grazie a tutti un grazie particolare la professoressa Maugeri al mio amico Fabrizio siracusano che anni fa mi promise una trasferta a Catania che degli sì ma io sono molto contento di essere qui ma naturalmente ringraziamento
Va a tutto il dipartimento io abbasso moltissimo il livello non ho lignaggio accademico
Forse tradirò un po'salvo intendersi sulla accezione del tradimento che probabilmente foto fare rispetto al titolo che mi è stato assegnato
Denunciando subito due
Ossessioni barra perversioni che accompagnano diciamo il mio modo di fare l'avvocato da quando lo faccio cioè da circa trent'anni
Che sono queste uno è una particolare fissazione per la come dire ermeneutica costituzionale degli istituti che maneggiavano
Stefania Carnevale che qui davanti a me lo sa bene perché in in occasione di uno delle vicende
Che mi ha visto diciamo protagonista un po'per caso in Corte Costituzionale ne abbiamo parlato fino allo sfinimento e ancora non finisco di ringraziarla Ludo alla vicenda che ha portato alla pronuncia duecentocinquantatré del due mila diciannove
Diciamo così in materia Castro ostativo anche se si parlava di permessi premio una crepa nel muro
La seconda e la convinzione che non sia possibile fare l'avvocato ammesso che io lo sappia fare ma comunque io penso che per fare l'avvocato perbene
Sia necessario anche se magari ti occupi meno di esecuzione barra sorveglianza avere chiaro quello che il senso delle tue scelte perché diversamente opinando si finirebbe col compiere delle scelte processuali anche in sede di cognizione senza avere cognizione piena del precipitato delle scelte che assume è tuttavia e qui e su questo vorrei concentrare provare a concentrare
La mia relazione che come vedete non è una relazione sono fogli sparsi
Attorno a due questioni la prima è per l'appunto
Occuparsi di quelle che Tullio Padovani chiama di spazi vuoti di diritto cioè dove c'è
Un vulnus che sta per formarsi o che si è già formato quali possono essere i rimedi fosse in questo senso il titolo del della tra virgolette relazione assegnato a un difensore senza lignaggio accademico è opportuno perché noi interveniamo cercando di
A raddrizzare un legno storto
All'interno dell'agone processuale però diciamo auspicando interventi vi risulta da parte del giudice delle leggi se non addirittura come mi è capitato di fare di recente nella commissione ministeriale che si è occupata di là
Introduzione nell'ordinamento della giustizia riparativa e e poi provando a occuparsi di quella difficile relazione che ieri Stefania carnevale e oggi brucia Castellano ci hanno dato c'hanno segnalato fra la fase della cognizione e la fase dell'esecuzione scriveva se non ama l'appuntato diceva
Siamo ma l'appuntato Stefania l'impermeabilità della cognizione rispetto a quel che accade dopo
Diceva oggi Lucia Castellano il giudice della cognizione non ha la struttura ancora per ragioni per seguire il percorso di Saint Vincent
Allora metto da parte un attimo queste due questioni
Per dire
Solo questo della giustizia riparativa che io
Come dire
Amo molto per tante ragioni ma forse la principale è che la giustizia riparativa a l'articolo quarantaquattro del decreto legislativo ha preso posizione speculare antitetica rispetto alla madre di tutte le nefandezze penitenziarie che l'articolo quattro visto l'ordinamento cioè la Gronda Nord ma che dà origine a tutti i mali di cui abbiamo parlato e che conosciamo benissimo l'articolo quarantaquattro fa il contrario non ci sono limiti e vitali non c'è preclusione per titoli di reato
E dunque si vada le Bagatelle ai cattivissimi
E questa è già una buona ragione secondo me per come dire avere cura della materia ma siccome io sono un praticone ma sono ogni tanto prova a ragionare delle cose sulla quale abbiamo anche provato a mettere mano
No no la fascinazione
Come dire ideologica delle cose di cui mi occupo io non c'ho della giustizia riparativa
Allora io penso che bisogna cercare di evitare di infilarci misunderstanding che poi quando si sedimentano diventa difficile estirpare e proverò a segnalare
A dimostrazione del fatto che pure diciamo essendo molto affezionato alla materia
Credo che sia da maneggiare con cura
Diciamo vorrei porre in relazione due
Due
Due questioni che attengono al limite e alla ostatività dello Stagirita ho detto la sovverte la supera
Del limite
Umberto curi che è già stato ricordato ieri a in un articolo di qualche mese fa sul Sole ventiquattro Ore
Parlava del limite
Come diciamo connotazione consustanziale della giustizia riparativa che non hanno idea di trovare la quadra come diciamo sia pur nell'ottica della polifunzionalità ha poi superata e quant'altro si cerca di fare con la pena c'è e poco la concezione del limite la giustizia riparativa
E per tutti ma non è da tutti si media all'insegna dei precetti ma non è neanche vero che c'è sempre un conflitto da risolvere perché il conflitto con riguardare due parti che in conflitto sono state da quel conflitto nato un reato
Ma ci può o benissimo darsi con la persona uccida come mi è capitato di recente di occuparmi di un caso è una persona che ha ucciso uno che non sapeva neanche forse quindi diciamo
Anzi Reitano che avevo due volte in leggere qualche mese quindi diciamo non è neanche vero che c'è sempre un conflitto da risolvere
Però
Diciamo a dimostrazione del fatto che bisogna maneggiare con cura le cose e che sempre citando Tullio Padovani a volte legislatore Nordio se stesso il legislatore che introduce la litigiosità riparativa certo un altro legislatore un'altra stagione politica
E che lo fa con una legge-delega poi con decreto legislativo con decretazione di urgenza che diciamo uno strumento che non si dovrà
Utilizzare quando ci si misura col diritto penale non solo si mette la strana idea nella testa di differire l'entrata in vigore di una legge
Alla quale bene o male insomma si era lavorato e quindi ma
Interviene con la leva di urgenza come sappiamo col decreto legge centosessantadue per impedire la pronuncia della Corte costituzionale quella è la ragione vera in materia d'ergastolo ostativo poi ci infila reparti poi cinefila
Qualche altra sciocchezza ma insomma quella è
La vicenda e allora
E fra diciamo le contraddizioni assiologica di questo doppio intervento a distanza di poco tempo c'è il fatto
Così vorrei tranquillizzare quelli che pensano che diciamo c'è un'infatuazione per la giustizia riparativa qui denuncio una evidente non aporia bizzarria
Di una intervento che la corte di cassazione con la sentenza settecentocinquantatré del due mila ventitré depositata l'undici aprile c'è ora
Che finisce termina per la verità rimandando ancora la palle indietro ottimo e sorveglianza dell'Aquila così ricomincia il gioco dell'oca la vicenda Pezzino quindi corte costituzionale ordinanza novantasette centoventidue eccetera eccetera
Parla di condizione l'imitatrice
In relazione a quella condizione di ammissibilità vera e propria condizione di ammissibilità per la formulazione di una domanda di accesso una misura alternativa oggi tutte uguali in caso di reati ostativi
Che presuppone che il giudice non valuti come si è scritto in commissione accerti è una cosa diversa le iniziative in favore delle vittime e
L'aver dispiegato condotte riparatoria
Al di là del fatto che non si capisce cosa siano le condotte riparatore che vengono scritte
Dalle Cisa tori di urgenza le iniziative in favore delle vittime da accertarsi e poste come condizione di legittimazione per l'Avanti proporre la domanda sono come di affanno se mi perdonate il francesismo ma io sono fatto così carne di porco delle fonti internazionali
La raccomandazione del due mila diciotto la direttiva ventinove i mesi Brindisi boss è fatemi dire il decreto legislativo abbiamo provato a scrivere
Che sono evidentemente appoggiati sulla con sensualità quindi per dire
Che insomma bisogna davvero maneggiare con cura allora
è stato detto ieri lo ricordava il professor Fiandaca citato la sentenza centosessantanove se settantanove due mila diciassette
Poi seguita dalla quaranta di due mila diciannove la Primera inammissibilità la seconda è un accoglimento in materia di sostanze stupefacenti che contenevano il richiamo alla funzione di socializzante
Della della pena e non solo di socializzante c'era un accenno sia pur proprio un accenno a qualcosa che somiglia
A quello che la giustizia riparativa si propone di introdurre per la verità c'è un accenno anche Marra e contro il Regno Unito ma insomma non andrei tanto lontano aspro cogliere Strasburgo invece quattro
Indicazioni su quello
Che si può come dire
Seguire in in relazione a una funzione forse un tema troppo grande certamente un tema troppo grande per un praticone come me
Sull'idea di pena
Allora Durkheim diceva che il crimine ogni atto che ha un qualche livello determina contro sotto ore quella reazione caratteristica che chiamiamo pena
Ed è la pena a determinare il reato
Molto tempo dopo Giovanni Fiandaca ci invita a riflettere su il fatto che dovremmo evitare la trappola è una sua espressione che riprendo dovremmo evitare la trappola cognitiva di assumere in partenza la pena come principali ineluttabile dimensione di senso quindi ne fa questione di funzione della pena
è in genere della reazione al reato comprensiva quest'ultima di percorsi complementare alla pena come appunto la giustizia riparativa che si fonda concettualmente proprio sul riconoscimento nel diritto penale di un ruolo di protagonista della vittima assieme all'autore
Quindi permetto di dissentire perché io che amo la giustizia relativa penso che l'eventuale effettuo rieducativo
Della pena non si ha uno scopo ma sia un effetto velate
C'è le l'eventuale come dire l'eventuale ricaduta rieducativa mi interessa poco fa deflattiva perché non credo che la giustizia riparativa abbia scopi e sortirà effetti deflattivi non lo credo nella maniera più assoluta i numeri saranno risibili
Però io ecco non metterei nelle mani lo so che Francesco Viganò non pensa a alle forme bizzarre di alcuni Stati degli Stati Uniti d'America dove la vittima viene interpellata al momento dell'esecuzione o anche prima per la determinazione della pena
è ovvio che non pensa questo ma diciamo il rischio è che incamminarsi verso un piano inclinato dove la funzione rieducativa e la funzione riparativa della pena finiscono col somigliasse troppo e non a caso e abbandonò il tema della cisti riparativa però sguarnita altro
Noi abbiamo scritto quindici bis ponendolo fuori dal trattamento perché è altra cosa il fatto che un eventuale percorso di giustizia riparativa fatto anche in relazione alle fattispecie di reato più drammatiche e ha le storie più drammatiche ossa
Dare conto al giudice che governerà quella vicenda esecutiva di un percorso di rivisitazione critica e di comprensione il disvalore proprio agito è certamente una buona cosa ma è cosa altra e diversa
Alla finalità rieducativa della pena della quale ci sappiamo tutti la bocca salvo poi fare un passo indietro rispetto a quello che vuol dire sporcarsi le mani quando si fa gli avvocati davvero cioè andare in galera
Alla siccome di Andrea ci vado non è che mi voglia ergere ad esempio di niente e di nessuno ci sono alcune questioni che diciamo vorrei provare
A segnalare e vorrei provare a
Verificare se c'è la possibilità di sollecitare qualcuno che condivide con me la perversione costituzionale
A me è capitato qualche volta di di andare in Corte e siccome ho detto io adoro la parola del limite perché intanto siamo tutti limitati e poi perché ti insegna molte cose
A me piace andare in montagna e mi è capitato più di una volta di fermarmi a cento metri lineari nonna di quota lineari dando
Un traguardo di una ditta per la quale ho camminato dodici ore perché
Non si vedeva più niente e questo ti insegna a tante cose mentre detesto l'ostatività non foss'altro rifatto il pieno istituisce il senso della cui inutilità invita certo cioè che farlo invece di fronte a uno che ti dice no perché no
Allora lo sforzo invece di tentare di superarli ostatività e vi sono alcuni ragionevolezza e che riguardano
La relazione stretta che secondo me c'è e anche qui va su bah assolutamente tenuta distinta la pena dalla cautela
Anche se cioè dire quando un mio cliente in calce che importa poco sia
Pene o cautela quello sta in galera elfica sta in galera lo puoi chiama Maria o pena o cautela quello sta in galera
Allora diciamo nell'assoluta a accuratezza a separare la pena dalla cautela
Vi sono però delle quelli spazi vuoti di diritto che secondo me bisognerebbe cercare di riempire
E allora diciamo provando andare velocemente a quel che volevo che vorrei provare a dire
E per disegnare una relazione ancora molto difficile in disparte l'introduzione delle novelle pene sostitutive e quant'altro
Ma mi riferisco proprio la fisiologia della Giano bifronte eccellenti riguardarsi è non guardarsi parlarsi e non parlarsi una difficoltà di raccordo fra cognizione esecuzione
Penso che l'elemento la sentenza della Corte di Cassazione che si era occupata nella vicenda che riguardava la legge tre due mila diciannove che hanno la chiamerò mai come
Diciamo di la vulgata la chiamata perché detesto quel termine detesto anche l'idea che ha partorito con la legge insomma quella che poneva il vigile urbano fra i cattivissimi nel quattro bis a proposito di contenitore Julio
Dove va be vede tutte io non le voglio
Comunque
Diciamo prima che venisse finalmente espunta
Non solo diciamo se superata quella vicenda pratica attraverso la straordinaria sentenze che porta la firma di Francesco villano la trentadue del due mila venti che supera altra lettrice principio del tempus regit actum in materia esecutiva
La Corte di Cassazione era stata impegnata da una domanda avanzata
Da un signore di cui non dirò il nome che aveva una condanna per quel tipo di reato rischiava di andare dentro perché non c'era ancora
Quello che è venuto dopo
E quindi se andava dentro e
E allora aveva posto al suo giudice ma in quel caso era al giudice di legittimità
L'interrogativo se fosse giusto se fosse conforme a una serie di questioni penso in particolare all'articolo sette della Convenzione europea dei diritti dell'uomo che finisse in galera quando le sue previsioni dell'epoca erano tutto a tutt'affatto diversa rispetto a quella prognosi
Diventava molto più che una prognosi diventava una certezza quando la corte se non ce l'ha col duecentotré disposizione attuazione mandava la cartuccella l'Ufficio esecuzione quell'andare in galera
La corte ha detto non è giudice dell'esecuzione quindi non può occuparsi dell'esecuzione un provvedimento suo di cui si occuperà quattro
Con tutto rispetto si deve sempre all'autorità giudiziaria
Mi permetto di dissentire e lo faccio richiamando invece una straordinaria sentenza scritta dal più diciamo roso la venticinque del due mila diciannove che in materia di misure di prevenzione diversamente rispettare le leggi
Che richiamava in questa sentenza anche la vicenda notissima De Tomaso contro Italia
Di fronte a un ricorso per Cassazione qui il merito devo dire va in particolare a Stendhal recchione che seconda sezione dalla Cassazione un ricorso che denunciato un inammissibile dichiarato non ammissibile solleva questioni di legittimità costituzionale perché dopo la pronuncia del Tommaso contro Italia ritenendo richiamando giurisprudenza costituzionale che ancorché apicale la pronuncia del giudice peraltro di grande camera convenzionale non potesse vincolare interprete domestico
Dice che la corte non può restare indifferente rispetto un vulnus che sta per formarsi e quindi fa esattamente il contrario di quello che ha fatto la corte di cassazione e solleva questioni di legittimità costituzionale
La Corte la risolve con la sentenza venticinque due mila diciannove non c'è tempo volevo dirla meglio ma insomma ci siamo capiti mi pare un virtuoso e raro esempio di giudizio prognostico di un giudice che fa il suo mestiere eccessi occupa
E questa è diciamo la ragione per la quale come ho detto all'inizio io penso che l'avvocato debba avere lo sguardo lungo ovviamente il giudice avvocato non ha potere giudice al potere terribile di disporre dei beni della libertà delle persone c'era del tutto legalmente evidentemente ma proprio perché c'era dovrebbe saperlo maneggiare con cura
Allora io credo che questa sia
Una necessità cioè quella di porre le questioni quando mondo voi ci arriverà qualcuno ci penserà dopo faremo gli incidenti di esecuzione dobbiamo fare prima
Altra questione che a me pare meritevole di un intervento assoluto assoluto perché diciamo c'è anche qui per quanto mi costi un'unica sentenza della Cassazione
E ha scritto una cosa sulla quale io ogni volta che la leggo non riesco a comprendere come si possa scrivere una cosa del genere c'è ha parlato di
Una mera
Un mero disallineamento fra la previsione di cui all'articolo duecentosettantacinque comma due bis del codice di rito e l'articolo seicentocinquantasei come riformato dalla corte costituzionale con la sentenza quarantuno del due mila diciotto che la sentenza che ha determinato dopo un balletto infinito di pronunce
I giudici dell'esecuzione taluni dei quali sospendevano l'ordine di carcerazione attenersi da quattro anni e altri che non lo sospendiamo un attimo andavano in galera
è finita come sappiamo c'è la Corte costituzionale ha allineato il seicentocinquantasei al
Al quarantasette come riformato dal legislatore
Residua una norma che la relazione di accompagnamento del decreto legge va riformato la disciplina in materia di custodia cautelare chiariva essere
Come dire chiaramente da armonizzare c'è diceva legislatore di urgenza in quel caso attraverso la relazione scarne che accompagna sempre decreti legge diceva è necessario
Che non si consenta la custodia cautelare in carcere quando la prognosi del giudice e di condanna ad anni tre
Perché se anni tre in quel momento anni tre era e la diciamo il limite massimo di pena
Per la quale occorre favole ostatività sospendere l'ordine di carcerazione è ovvio che bisogna tener conto di quella prognosi io non ti posso cautelare se tu non finirà in carcere dopo
Cola quarantuno sino a quattro anni
Oggi quella impossibilità di dar luogo alla custodia cautelare è sempre legata a tre anni non ha quattro anni
Ora la lettera della legge pare tre anni non menzionati quattro immenso nel seicentocinquantasei ma se è uno recupera la relazione di accompagnamento al decreto legge che ti dice perché si sospendo si può dar luogo alla custodia cautelare
Mi pare che qualche conseguenza logica se ne dovrebbe trarre qualche conseguenza logica ne abbiamo il dovere di porla ai giudici e conosco ovviamente l'obiezione il rischio che il difensore dica guardi giudice lei non può arrestare il mio cliente perché oggi a quattro anni curatrice infatti sono mesi saranno cinque anni equity scriva solo la sentenza di condanna
Che non è esattamente una bella cosa difensore come dire sì da qualche bastonata in quel posto però è un problema bisognerebbe porsi
Altro problema che bisognerebbe porsi e bisognerebbe porre
Dopo l'intervento della Corte costituzionale pare sia cinquantasei due mila venti non me lo ricordo che ha dichiarato la incostituzionalità del quarantasette ter comma zero uno
Cioè la detenzione domiciliare per l'ultrasettantenne
Che fra le varie ipotesi di nome applicazione
Riguardava l'ipotesi del recidivo qualificato ultrasettantenne uno provente non si è fatto
Care niente nella vita
Non ha non è intervenuta sulla possibilità che ne farebbe ovvia di sospendere l'ordine di carcerazione per colui il quale sia settantenni
Perché
Voi mi dovete spiegare la ragione per la quale se io documento le condizioni di tossicodipendenza problemi di natura psichiatrica quelle cose che magari al giudice la cognizione non erano note e che il difensore a corto porta all'Ufficio esecuzione dicendo è il
Sospendi l'ordine perché c'è questo problema quello le sostò sospende l'ultrasettantenne la cui prognosi di recidivanza e obiettivamente limitata un fossato e fatto non c'è più tante energie per Fabio Volo vibonese non sospende l'ordine carcerazione io penso che sia irragionevole
Tutto questo e anche su questo forse bisogna arrivare a una verifica di compatibilità volete un altro esempio vado Randone veloce ma anche per cercare di recuperare un po'di tempo un altro esempio è una cosa che veramente grida vendetta davanti a Dio perché ci crede agli uomini che il richiamo che il seicentocinquantasei comma non lo fa
Al quattro bis nella sua integralità console cattivissimi prima faceva tutto il quattro bis cioè tutto cioè mezzo codice penale sta quattro bis
E lo fa anche a quei reati il seicento quater del codice penale e il seicentonove undecies legislatore che diciamo crea fattispecie reato ricorrendo ai numeri romani diciamo la somma stavo per di una cosa che non sta bene perché qui c'è radio radicale ringrazia ma insomma radio radicale
Determina che il soggetto che risponde di adescamento di minori o che detiene il giornaletto pornografico che oggi peraltro non si trova più un perché cioè non che glielo ne vada in cerca però diciamo
No non lo so niente di quand'ero piccolo si vedeva nelle edicole un po'nascosto ma si vedeva adesso non lo so chi legge i giornali pornografici comunque esiste seicento
Che non ha minimo edittale e il cui massimo edittale tre anni sia seicentonove undecies sia seicento quater cioè sono fattispecie di reato che diciamo qualche
Persona o qualche diciamo perversione che però siccome non merita la galera
Può commette per le quali verosimilmente riporta pene di un anno sette mese poi però magari ha avuto un precedente penale quindi ladri non può essere sospesa
E allora cosa succede che siccome il seicentocinquantasei comma nono fa un rinvio mobile al quattro bis per l'interezza non si sospende l'ordine esser quel signore che se comprato giovanetto pornografico appreso mesi sette o solo va in galera ma deve fare l'anno di osservazione obbligatorio che non è previsto solo dal seicentonove bis fattispecie attenuato
Io mi domando ma è ragionevole c'è quella dell'assolutamente ostativo perché deve far Grecia rischia di fare un anno naturalmente ha seccamente vanno Chirac ottengono tre mesi a con la cura laddove dico a leggersi giornaletti pornografici avvertimento
No perché a dirlo poi è un attimo se io lo dico magari capaci aggiungono pure quello però e follia dura allora si dirà come fai a sollevare la questione di legittimità costituzionale perché ora che tu sollevi la questione trovi il giudice che dice no il giorno e topografico anche non la solleva arrivò la corte la corte impiegò un anno
E però come sappiamo la rilevanza si apprezza in uscita e e quindi si era rilevante quando è stata sollevata rilevante la corte la tratterà
Io credo che siano diciamo dei piccoli esempi che come dire suggeriscono la necessità di tener presente quelle che sono gli spazi vuoti di diritto
In relazione ai quali
Forse una riflessione se non de iure condendo almeno nelle aule di giustizia ma dobbiamo provare a fare
Se mi è consentito ancora una considerazione so essere probabilmente
Una provocazione intellettuale ma io diciamo
Ho un po'queste ossessioni e quindi ci prova gli ultimi di Condino
Io mi interrogo sulla ragione per la quale se io sono detenuto per il reato per cui sono detenuto e mi arriva al definitivo
Non posto mi sospendo l'odio carcerazione
Sei Carrera quattro sospetti
Mi chiedo perché non debba valere il contrario cioè posto che proprio con la sentenza che io diciamo a al quale sono molto affezionato c'era due cinque tre per le ragioni che ho già detto
Ha utilizzato molti riferimenti pure riguarda un definitivo
Alle pronunce della Corte costituzionale in materia di custodia cautelare cioè quelle che hanno ha battuto tutte le presunzioni pericolosità salvo per i cattivissimi con la lupara
Così disegnando una relazione fra pene cautela pur tenute distinte
Si è detto non è ragionevole presumere la pre questo ad un soggetto
Che ha violentato qualcuno che è un atto trafficante che all'aggravante dell'ex articolo sette oggi schema diverso eccetera eccetera
Non è ragionevole
Allora io mi chiedo su cosa si fondi la ratio che esige di catturare persone ho detto del giovanetto pornografico ma mis mi proprio siamo alla follia ma mi spingo oltre
Cioè tutte le persone che magari sono state cautelato né tanto non tutte vengono fatte io ho fatto processi di settantaquattro un certo a piede libero
Che poi sono stati assolti puramente non c'era sto quadro indiziario però diciamo ma anche se viene inoltrato e poi vieni rimesso in libertà
Quindi un giudice della cognizione si è espresso su una gradata o cessata pericolosità tanto che
Cioè in libertà poiché anni dopo perché questi processi per dicendo così importante l'epilogo arriva anni e anni e anni dopo e quindi altri liberi sospesi diversi dai
Ma diciamo arriva anni dopo viene calcolato solo per tra virgolette solo perché ad una condanna
Ovviamente mi riferisco al diciamo alla cautela per titolo non per quanto un di pena perché per avventura potesse aver avuto tre anni domiciliare preso sette anni e tenerezza quattro mai lo stigma del cattivo anche non dedicati dissolve il cattivo le quattro bis
E viene arrestato
Allora io mi chiedo se non sia praticabile
Mentre lo mentre lo dico
Già penso a quelli che diciamo mi sento non mi sentiranno belliche diciamo il novantanove per cento di questo Paese direbbe queste pazzo
Vuole lasciare libertà vuole consentire a che Messori il rapinatore aggravato piuttosto che a
A quello che ha fatto brutto reato di criminalità organizzata di poter formulare dal diploma domanda ma dico
Se vale la regola per la quale si io sono detenuto numero sospendi non riesco a comprendere la ragione logica e non ideologica per la quale se io sono libero perché una valutato che non meno pericoloso
I prima o non ero mai stato così pericoloso perché non son mai stata Rosato io debba finire in galera solo per la vista attrattiva del seicentocinquantasei rispetto al quattro bis
Io diciamo avevo altre cose nella testa che mi ero diciamo prefissato in qualche modo di dire non le dico per razione tempo risse perché altrimenti ora sentiamo il trattamento inumano e degradante però ci tenevo a come dire consegnare
Con i limiti a proposito di limiti che mi sono dati
L'idea che poi diciamo l'espressione di un impegno professionale certamente
Ma anche qualcosa di più senza enfasi però credo che diciamo no non sono capace diciamo
Direi leale e senza ricorrere a roboanti definizioni
Quello che bisogna tenere
Diciamo sotto controllo che non è una bella espressione di bisogna aver presente
E che sia per il processo a listino processo penale disegnato da ovviamente una tela assolutamente sempre più lacerata e disorganica
Ma anche per i dati di sostanze misti io penso che diciamo avere una visione larga di insieme nei limiti che ci sono dati non siamo tuttologi ovviamente
Sia necessario non solo per fare bene il proprio mestiere ma anche con tutti i limiti del caso per cercare di fare un pochino interesse degli altri vi ringrazio
E grazie avvocato e io ritengo che
Uno dei pregi della sua relazione sia stato quello di fare uso
Ampiamente dell'interpretazione sistematica per mostrare alcune aporia nel sistema cercare di correggerlo e in particolare debbo dire che l'articolo
Quattro bis nella sua attuale formulazione è frutto davvero di di di di una stratificazione normativa di carattere schizofrenico privo di ogni logica c'è un coacervo di ipotesi diverse che conduce in molti casi diciamo
Risultati francamente francamente aberranti quindi sarebbe opportuna una revisione organica volta soprattutto diciamo a limitare le ipotesi in cui alcune preclusioni debbano debbono sussistere insomma
Debbo dire che capita nell'attività diciamo pratica come difensore che il principale problema diventi come deve essere interpretato l'articolo quattro bis perché una pena eventualmente contenuta al di sotto dei quattro anni in base a una certa interpretato dall'articolo quattro bis può portare ad un sicuro ingresso in carcere anziché diciamo ad una comoda pesa nella veste di Libero peso di una futura decisione sull'affidamento
In prova
Bene boh subito la parola all'horror e all'avvocato Salvatore Liotta che è stato anche presidente della Camera Penale di Catania che ci parlerà delle sanzioni sostitutive
Ieri e domani mancato lo
Speriamo bene
Intanto pensieri
Due pensieri il primo
Norme sì
Sì questo è allora grazie ovviamente a chi mi ha invitato e chi ha fatto sì che potesse sedermi qui
E grazie anche non soltanto quindi alla facoltà di giurisprudenza alla alla mia facoltà ha una sua facoltà
Che ha organizzato Fabrizio siracusano Giovanni Grasso ma grazie anche al presidente del Consiglio d'ordine gli avvocati Catania che ha voluto la mia presenza quindi ha chiesto di essere qui che oggi non è qui con noi perché è stato colpito da un grande lutto apriva e ha dovuto familiare gravissimo e allusiva veramente mio pensiero affettuoso perché credo che era peraltro in calendario
Allora
Esattamente trentanove anni fa in quest'aula mi laureava circospezione da poco con una tesi sulle sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi
Mille novecentottantaquattro nel mille novecentottantuno quindi il legislatore aveva messo mano alle modifiche al sistema penale quindi un attimo le do sulla voce dottoressa perché in realtà e come se potessimo utilizzare neologismo coniato un neologismo la frase che utilizzo Enzo Tortora dopo la sua avventura quando torno a Porto Bellis dov'eravamo rimasti in realtà oggi
Cartabia
Potremmo dire dove eravamo rimasti rispetto a quel mille novecentottantuno quel mille novecentottantuno è stato un momento di grande spinta riformatrice chimica ma grande spinta riformatrice perché veniva subito dopo la legge settantacinque riforma dell'ordinamento penitenziario dove si era ampliato comunque la capacità di risposta dell'ordinamento per cercare di rendere attuale praticabile
Il ventisette comma terzo la Costituzione la finalità rieducativa
C'era il vecchio era un momento di grande fermento di dibattito
Tra prevenzione speciale prevenzione generale si parlava di questi temi si parlava del fatto che la prevenzione generale adesso questo carattere punto come dire intimidatorio retributivo la deterrenza per la deterrenza e il carattere invece della retribuzione della per carattere speciale il trattamento i primi termica temendo che potesse invece individualizzati una concezione sartoriale della sanzione e dell'esecuzione della sanzione in rapporto alle condizioni soggettive
In questo tema la legge seicentottantanove ottantuno fu una legge molto importante come disse mi disse professorali professore dirvi amministrativo
Se non ci fosse stata questa norma gli amministrativisti Alice avremmo fatto diceva lui i fotografi
Perché quella legge era innovativa anche sotto un profilo giuridico perché introdusse delle circostanze la sua parte generale e circostante di carattere soggettivo sulla illecito amministrativo non si rivolgeva soltanto illecito penale
E a individuato un momento di controllo giurisdizionale del contraddittorio per le sanzioni amministrative
Quindi è un momento di grande spunto riformatore
E non tutti sanno che in quella legge articolo settantasette prevedeva il primo patteggiamento il patteggiamento e non entra in vigore non entra nel nostro ordinamento come per sì ero così come la messa alla prova entrò nell'ottantanove del processo penale Dino minorile ma il patteggiamento come capacità di definire su base consensuale un procedimento penale intervenne con l'articolo settantasette di quella legge
Oppure Soleto cioè mai utilizzato io nella mia carriera proprio perché ne avevo fatto come dire un'analisi nella nella medesima mi fece uno solo di questo trovando la
Lo stupore veramente al magistrato che si trova di fronte a richiesta
Strana di poter definire questa situazione ma fu una riforma molto timida ecco perché dove siamo rimasti ecco perché dove siamo rimasti perché pure Recoba molto timida perché ebbe la capacità di innovare il catalogo delle sanzioni
Cioè introdusse il principio che la pena non dovesse essere soltanto quella principale
Quello lì c'è e e Cartabia in un certo senso riforma Cartabia oggi
Introduce questa però i limiti come dice adesso il professore Grasso erano così timidi ma anche ma dettati anche e soprattutto
Era dettati anche e soprattutto al fatto che era un anno sei mesi tre mesi perché ma anche perché ci si liberi mentalmente un mese tre mesi sei mesi perfetto ma anche perché era questo sì
Ma anche perché eravamo di fronte a una limitazione di competenza pretorile e soprattutto eravamo di fronte a reati la cui forbice edittale non era ancora così larga come adesso cioè era parametrata a un
Catalogo al un dei limiti e di tali che non erano ancora di cui ancora non si era fatto strame attraverso il populismo legislativo per rispondere all'esigenza esecutive securitaria del il nord di una
Sì di una società che a un certo punto chiede nella pena la sua sicurezza il paradosso di questo
Però qui si fermava come dire questo slancio ci diede questi
Quand'è che in effetti le sanzioni sostitutive cominciano ad avere una situazione qui ci dobbiamo spostare l'ottantanove ma col patteggiamento cioè quando noi possiamo intervenire
E
Fare intervenire la vuol fare incontrare la volontà della promozione dell'azione penale che la volontà del soggetto che fa una sua valutazione di interessi contrapposte molto lentamente dici mi conviene patteggiare definire il procedimento
E avere una sanzione sostitutiva
In realtà le sanzioni quando il principio e la rieducazione ma quel principio li aveva un altro limite che oggi sembra ecco sembra quando si diceva che il giudice della cognizione chiamato in un certo senso al potere anche individuare con la messa alla prova prima con quattro gol
La la sentisse intensiva fase la sentenza in successivamente può diventare anche un modo di individuare una certa sartorialità delle modalità di prescrizione
Perché
Una delle finalità della rieducazione nell'ambito del principio di prevenzione speciale
Era proprio quello dettato secondo me anche dal fatto che il principio della rieducazione è anche frutto all'Inter la costituzione di un apporto culturale
E i politici di matrice cattolica che avevano sempre fisso questo tema dell'individualismo della individuazione del soggetto della attenzione per l'uomo attenzionare soggetto non a caso osservatorio Marcella unicuique Suma a
A ciascuno il suo come come indicazione e l'indicazione di fondo cioè si recupera anche in questo caso la necessità di avere non solo un ventaglio di sanzioni ma anche una capacità di individuare
Livelli differenti di prescrizione che attenzione perché sono importanti
Perché così ci fanno riflettere anche su un'altra considerazione che di cui dobbiamo prendere atto in questa fase c'è il fatto che
Sostanzialmente con questa capacità sartoriale di individuare la sanzione l'esecuzione della sanzione sostitutiva
Alle comprovate esigenze di lavoro famiglia e personali del soggetto alla necessità quindi sostanzialmente dei tagli agli una sorta di affidamento in prova che sia commisurato a questo
Valutiamo il principio che cedo ci dice nel momento in cui si parla di affettività di natura della sanzione di affettività il carico di afflittività
E parametrato alle esigenze personale di ciascuno
In questo caso l'afflittività diventa importante perché ci aiuta a capire secondo me Colle sistema che possiamo adesso cominciare ad utilizzare implementare a migliorare
A fare sì che la finalità rieducativa non sia soltanto una finalità etica morale
Questo è chiaro che non c'è
Ma sia un recupero della capacità di relazione sociale del soggetto che ha violato il precetto e quindi si trova a dover affrontare il processo e poi sanzione in maniera tale che responsabilmente venga punto responsabilizzato
Assuma l'onere su di sé e di avere una limitazione della sua libertà personale che non significa esclusione dal Consorzio sociale
E alla fine recuperi il senso dell'osservanza del precetto recuperi sente così consigliere prosegui nel momento in cui citava Borsellino recuperi il senso della convenienza la Ica Mende indipendenza dell'osservanza del precetto e della non di socializzazione in quel periodo nell'ottantuno e negli anni settanta ottanta la cosa che mi colpì all'epoca giovane studente era la differenza tra risocializzazione e non dei socializzazione la risocializzazione sono un po'i temi che ha trattato Michele passò nel momento in cui ci dice il tema no del del o il il la progressione
Dell'adesione al trattamento rieducativo Endo carceraria
Lì siamo nella risocializzazione
La grande socializzazione significa la capacità di dare al soggetto una scienza di non entrare in carcere rimanere fuori da quella che era la cultura tutte quelle che la cultura carcerati americani ho appreso Nation su su questo senso quindi
Quella innovazione quella intuizione oggi è veramente da recuperare nello spirito ma abbiamo uno strumento che dobbiamo considerare perché uno strumento molto più articolato e moto che
Fa specie colpisce ma nello stesso tempo credo che sia frutto di quella stessa matrice originaria del ventisette comma terzo in un certo senso in questo senso
Fa specie che in una riforma che ha come fondamento quella della deflazione dell'efficienza della dell'apparato del processuale della risoluzione dei tempi si introducano invece
Elementi di bifase cita elementi di appesantimento elementi come sentenze che cioè di una successiva ulteriore
Perché no fa specie perché questo come ha detto anche Michele
Non è in fondo cioè queste innesto delle sanzioni sostitutive
Rispondono a un'esigenza che non è soltanto di efficienza ma è un è una senta una efficienza di riforma cioè come se l'avessimo recuperato quello spirito riformatore che viene dal mille novecentottantuno che l'abbiamo messo da parte
Perché era era timido
A questo posto c'era seduto durante la segnalazione la sessione di Lauria il professore Angelo Pennisi avvocato penalista
E mi fece la domanda non essendo non essendo lui il mio né il relatore e correlatore amici ma
In che rapporto stanno le sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi con la sospensione condizionale li aveva individuati era ed è il nervo scoperto di quella cosa perché
Oggi fortunatamente il legislatore comunque ci ha sganciato da questo meccanismo perché all'epoca uno dei motivi per cui non funzionano assolutamente se non limitatamente alla pena pecuniaria
Era dovuta al fatto che confliggeva no concorrevano ma c'è un altro elemento che la sospensione condizionale la pena
Aveva in più rispetto alle sanzioni sostitutive per cui è andiamo sembra discorso dei pesi e contrappesi degli equilibri dei contrapposti interessi all'esito del provvedimento di sospensione ce l'estinzione c'è l'effetto è istintivo
E allora
Il faccio una provocazione sembra nel senso di recupero
Se vogliamo
Tutti gli stimoli che sono venuti sul fatto dell'affidamento in prova perfetto che risolverebbero tanti problemi
Ma io credo che un altro degli elementi che noi dobbiamo recuperare è un po'lo spirito e la filosofia che Guido quattrocentoquarantaquattro della riforma del mille novecentottantanove
Cioè la capacità di quella sentenza non essere considerata sentenza di condanna che facesse stato in altri ambiti del nostro ordinamento cioè noi abbiamo fatto un ragionamento
Abbiamo fatto prima una sentenza di applicazione pena che però non poteva funzionare ai fini disciplinari come accertamento del fatto amministrativi
E quello incentivava moltissimo la pile di chiudere il processo penale per poi eventualmente risolvere i problemi di risoluzione del problema amministrativo disciplinare per esempio nel suo ambito specifico utilizzando gli strumenti del contraddittorio della difesa
Quando l'ordinamento la giurisprudenza prima e poi per sostanzialmente dalle l'ordinamento giudice giuridico si adeguò al fatto che l'accertare la sentenza di patteggiamento è stata parificata a una sentenza di condanna determinando quindi non soltanto gli effetti penali ma anche effetti extra penali
In altri ambiti io credo che questo abbia perso molto dell'appeal c'è l'imprenditore magari Marra sospeso ma preferirà rimanere sospeso piuttosto che avere una censura che gli non gli consentirà di avere per esempio accesso ai contributi pubblici o altre situazioni di questo genere
Ora questo diciamo che dovrebbe
è un una uno stimolo di natura di
No va be lamiera barriera semplicemente per risollevare parlare alle cinque del pomeriggio a Catania il problema allora questo è un po'perché dobbiamo guardare con
Rispetto ma con rispetto con l'ottimismo a questi strumenti
Ma come tutti gli strumenti creano il problemi Che creano molti problemi no creano problemi CE creano molte responsabilità a gli operatori e chi sono gli operatori di questo spazio so io individuate una sostanza avendo tre senza dire
L'avete detto il giudice il giudice deve
Il giudice sia esso il magistrato di sorveglianza al momento in cui deve determinare descrizione sia il giudice della cognizione quando deve affrontare in segno di cinquecentoquarantacinque bis il giudice deve
Evitare di cadere nella burocratizzazione cioè
Andare alle formule di stile Perego si reputa ventotto
In un certo senso la riforma lo stimola
Perché invertendo un po'l'ordine dei fattori dice che se il giudice dovesse entro due anni applicare una sanzione sostitutiva e non invece
Una sospensione condizionale la pena deve appositamente motivare concetti con ciò indicando un ore di motivazione che poi può servire a censurare niente di legittimità sotto questo profilo
Costituire un vizio che può censurare questo questo profilo ma
Il tema è di utilizzare strumenti cognitivi che
Non ci sono proprio in questo momento gli sono proprio relativamente o gli sono propri per intuizione personale
O per sensibilità personale o per aver ascoltato la persona offesa durante l'esame di un processo per cinquecentosettanta e concludendo per utilizzare gli organismi venimmo passione che l'imputato è una cosa che Tusa
Per dire sinceramente questa situazione
E poi glielo spiego dottoressa
Il il ragionamento quindi è che il giudice deve acquisire non rappresenta questa ce la ma degli strumenti ma richiede fornire questi strumenti lo dice la riforma i servizi web ora
Io dottoressa le devo dire sinceramente che questo è veramente il ganglio che potrà far fallire tutto
Perché sostanzialmente se il web e non acquisisce strumenti forze nuove
Io e io le dico questo no no io io questa allora facciamo così
Ci stavo per arrivare come dei diceva il presidente scalzo entrare dalle piano piano e poi
Perché il problema e di una cultura allora io ho individuato secondo me è uno dei problemi che può venir fuori dell'applicazione delle sanzioni sostitutive come in tutta questa nostra condizione il la finalità rieducativa
Alla banca alla parola burocrazia dove non si intende per burocrazia un qualcosa di negativo ma per burocratizzazione significa
La creazione di prassi e criteri preconfezionati entro i quali poi noi possiamo tranquillamente formare modelli di decisione ecco e lo so infatti dico se questo è il problema se il carico di lavoro se le professionalità io nella giustizia riparativa mi tormento
Di individuare un elemento che può contagiare positivamente aver individuato la figura del mediatore che una figura qualcuno definisce nuovi Navigator ma non ci credo aver individuato una figura di navigatore che ha dirà di vedete
Di mediatore e comunque di operatore che deve essere dotato di una sensibilità e di una professionalità e di alcune
Conoscenze e di alcune capacità di di intervento delicatissime delicatissime per cui veramente lì alla prova sul tema
Sul tema del racconto del fatto dell'accertamento della dinamica sul tema che chi non aderisce all'eventuale proposta di mediazione perciò solo diventa un elemento negativo insomma
Abbiamo da fare da da camminare su questo tema però questa figura di operatore particolarmente dotato di atteggiamenti di a di di competenze professionali
Credo che ci faccia sperare di un ma per un come dire contagio favorevole anche negli altri ambiti di questo
Processo e poi c'è la figura l'avvocato ai vicino e ci togliamo di mezzo
Assolutamente attenzione perché un avvocato accorto un avvocato attento attento perché l'avvocato a questa compito di essere il primo a dover comprendere gli interessi del proprio assistito
E difenderli proponendogli all'interno degli spazi di contraddittorio
Ha però la necessità di avere un rapporto fiduciario col proprio assistito che non è un in sé oggi del tutto scontato
è riuscito ad aprile
Se noi oggi
Guardiamo la realtà delle nostre aule di giustizia
Dei aule di processi di fronte al giudice monocratico attenzione di fondo giudice monocratico noi oggi arriviamo per reati di una certa complessità
Non soltanto abbiamo reati di responsabilità medica insomma abbiamo tante situazioni di questo genere ma abbiamo anche una letto ora di reati vi faccio un esempio
Perdonatemi ma Cartabia riforma Cartabia attraverso l'individuazione di un criterio del criterio delle circostanze per la procedibilità a querela di fatto aveva introdotto una serie una amnistia sotterranea
Perché il reato di furto a di energia elettrica
Con una contestazione che evitava due paroline sui beni o strumenti di servizio di di di beni a a disposizione del pubblico servizio
Quindi così aveva di fatto azzerato le facce della sezione del tribunale di Catania il sessanta per cento del carico è un procedimento cessi per furto
Quindi questo di fatto aveva avrebbe determinato la improcedibilità e la determinazione di un carico di lavoro molto più umano va bene quindi in questo senso però cosa cioè l'altra
Se poi frequentasse queste Aule vi accorgereste che molti dei soggetti dei processi che si svolgono sono con imputato assente
C'è imputato che magari ha soltanto cognizione del fatto che c'è un processo di confronto perché gli ha ridato una carta a volte anche questo
Secondo con imputati che non hanno difensore ma con difensore d'ufficio
Comporta questo una serie di problemi per gli avvocati
Ma il rapporto fiduciario tra l'avvocato e il suo assistito nell'ambito dei processi di questa fascia in cui più facile e più notevole sarà sia per il genere di imputati non darli socializzare ma da evitare di de socializzare
E soprattutto con questo tipo di necessita di rapporto col giudice anche deve avere gli strumenti per potere decidere sulla modalità di determinate sono delle prescrizioni prevede una non una difesa d'ufficio di di fiducia che non è più nell'in sé del nostro rapporto quotidiano
Questo non è un problema che si può risolvere giuridicamente legislativamente è un problema sociale che noi di cui dobbiamo prendere parte e allora
Questo
E il mio io sono felice di essere tornato ad occuparmi di sanzioni sostitutive
In una maniera tale che mi interroga perché dovrà fare una valutazione caso per caso e la prima valutazione per fare sì che questo strumento possa funzionare e in capo al difensore per poi proporre tutte le opportune scelte quando intervenne il nuovo codice di procedura penale
Io credo che la malattia professionale gli avvocati diventata Lucera tra scelta tra rito ordinario patteggiamento abbreviato e altro d'accordo quindi con tutto questo mentre prima era così normale allora a questo punto io credo che lo strumento ci è dato è un doppio uno strumento utile introduce finalmente nuovi elementi di riforma che possono essere sviluppati in questo senso perché era da tempo che non gli oscillavano tra sicurezza è
Altro giusto
Secondo un criterio che veniva dei media piuttosto che dalle esigenze elettorali e quindi a questo punto finalmente recuperiamo una cultura riformista che è una cultura che consentì a noi di essere come dire responsabile nostre scelte
Di trovarci questo lo possiamo dire io dico leggo Inner frontespizio
Contro il dal populismo penale all'Europa dei diritti e trovare finalmente la possibilità di fare questo lavoro insensibilità in coerenza con quelli che sono i nostri principi grazie ancora
E ringraziamo l'avvocato Piotta per questo suo intervento io gli sono grato per aver richiamato le origini come dire delle modifiche al vedete
Gli ho scoperto
Scusa
Beh
Riprendendo la mia tesi
Ho scoperto che ora nella bibliografia mille novecentottantatré ottantaquattro c'era uno scritto di Glauco Giostra due di Giovanni Grasso è uno di Fausto giunta tutti carissimi amici o comunque persone Emilio
E insomma mi riporta a danni Giovannini diciamo e quindi diciamo Hermanni mi belli
E quindi per questo e indubbiamente si possono alcuni problemi che vennero risolti male per esempio si pose un problema
Di e introdurre la pena pecuniaria per tassi giornalieri rimasi rigettò e venne introdotta solo alcuni anni dopo per le pene pecuniarie
Sostitutive si pose un problema di una più ampia applicazione
Del lavoro di pubblica utilità ma non non non si non si fece questo
E poi
Io credo che sia nel giusto ma forze nuove e ho anche detto prima conclusione dell'intervento della dottoressa e insomma oggi si richiede una cultura diversa del giudice dell'avvocato
E degli operatori del due tre per cercare di fare funzionare questo sistema e dico ricordavo che
Lei ha
Guidelines insomma della corte d'appello di Milano della Camera Penale di Milano eccetera invito appunto a anticipare i tempi e cercare se possibile di saltare l'intervento del due perché per esempio per lavoro libero per lavoro di pubblica utilità non dovrebbe necessariamente essere previsto con siccome indubbiamente i percorsi di giustizia rapida riparativa insomma che vanno visti secondo me con troppo entusiasmo ma non vanno neppure non debbono neppure essere sotto l'idea di pongono al difensore anche una scelta una scelta di utilizzare quando è possibile il percorso di ingiustizia rendono ribadiva per farà beve al proprio i appropriarsi scritto dei vantaggi che sono esplicitamente previsti in qualche caso cioè il percorso
Il giustiziere curativa che si sia concluso con un esito riguarda attiguo comporta la remissione diciamo della querela ma in ogni caso è questo profilo che deve essere valutato puoi essere considerato all'interno della tenuità del fatto ai sensi dell'articolo
Centotrentuno bis perché si deve tener conto della condotta successiva al reato
E da questo punto di vista viene sicuramente in considerazione una percorso rimane attivo concluso con l'esito corrispondente quindi questo potrebbe portare poi all'applicazione nella causa
Di non punibilità
Bene io non so che tempi abbiamo a disposizione forse abbastanza limitati però sarebbe interessante e utile avere un dibattito sulle
Stimolanti relazioni e che abbiamo ascoltato
Prego piazza
Tre due uno via
E diamo nessuno nessuno Ignazi quanto
Prego
Data e Pierini voi non pensate che la riforma Cartabia abbia sia pur minimamente mi rendo conto che che non lo è perché non lo ha l'ha fatto
Però abbia messo mano quanto meno una riflessione seria sul catalogo deperibile principali perché secondo me sì
C'è anche se si chiama perché rispetta la sei otto e nove dell'ottantuno è molto più gran c'è anche Takato tutte le pene carte detentive sotto i quattro anni quindi secondo me
Dalla finestra non dalla volta ma ha messo mano al catalogo delle bene principale mentre veramente la sei otto nove
Nell'ottantuno era troppo una timidezza tante doveva gesti sì tant'è che poiché tre persone dieci persone no no oggi dunque c'è riconosciamo non perché perché la vita non è di parte però riconosciamo dell'OLAF alla mise alla riforma tartan che per lo meno nella timidezza generale ha fatto quello che hanno provato a fare nel due mila sette nel due mila quattordici Pisapia e se est Severino anche passando dall'altra porta cioè dalla senza sostitutive non dalle sanzioni
Principali ma in questo momento è sparito non ci saremmo mai riusciti a cambiare il catalogo
Delle principali che secondo me bei momenti
Che ci sia prego voi non
Prego prego ronza penso di averlo detto cioè nel senso che finalmente abbiamo quantomeno di nuovo una rete di uno spirito riformatore che ci consente di andare in quel senso
Dico è chiaro quindi cioè stiamo già cominciando a ragionare in termini di coordinamento di armonia di tutti i principi che abbiamo posto per i trattamenti alternativi esordì sorveglianza di stiamo sostanziali Zandri stiamo portando via
Questo è un percorso certe
Ho non c'è dubbio che i passi avanti io ho parlato cercato di parlare di riforma del sistema sanzionatorio
Dico poi diventa un discorso formale secondo me dire ha inciso sulle pene principali o no cioè ha inciso con una clausola di carattere e generale ha determinato ma insostituibilità diciamo delle pene fino a quattro anni d'altro canto anche dal punto di vista tecnologico e significativo dell'espressione
Sanzioni sostitutive che era stata impiegata dal legislatore del mille novecentottantuno è stata sostituita da quella pene pene sostitutive che sicuramente incisivo non dimentichiamo che poi affatto
La riforma Cartabia io non ne ho parlato proprio per ragioni di tempo apostrofo poi forse perché questo esulava un po'dal nostro argomento ha inciso fortemente sulla pena pecuniaria che è diventato uno strumento molto più incisivo
Secondo me avrebbe dovuto fare un passo avanti Ferrigato ulteriore cioè applicare la pena
Pecuniaria per tasse o quote giornaliere anche con riguardo alla pena era era un sì no i corpi era evidente era un eccesso di della gamma io parlo della riforma Cartabia in generale come legge di delega più
Decreti legislativi delegati quindi il legislatore avrebbe dovuto e incidere anche su questo piano perché altrimenti la pena pecuniaria non è uno strumento politico criminale realmente efficace non si giustifica questa divaricazione tra pena pecuniaria
Sostitutiva e pena pecuniaria come pena come pena principale
Giovanni posso posso una parola anch'io incerto Cerro sentiamo il Regolamento niente poi no no no no solo una una parola brevissime ecco così sì certo condivido quello che dice la dottoressa Castellano dal punto di vista di principio importante dobbiamo vedere però quale sarà l'utilizzazione concreta delle due pene sostitutive e attenzione che non venga in mente a qualcuno
Di dire ah va bene le rendiamo effettive togliendo la possibilità rispetto ad esse rispetto ai reati fino a quattro anni dell'affidamento in prova al servizio sociale come misura alternativa questo sarebbe davvero una frode delle etichette
E allora forse l'indicazione che da tutti noi
Deve venire in questa ottica di passi in avanti progressivi rispetto ad una indisponibilità fare l'unica cosa davvero innovativa come cercavo di dire prima
Di essere tutti d'accordo nel dire
Bisogna portare l'affidamento in prova al servizio sociale tra le pene sostitutive perché altrimenti sei rischio che addirittura ci si rimangi l'affidamento in prova al servizio al servizio sociale inserti alla luce di qualche clima che potrebbe diventare anche diciamo così demagogico ecco
Prego avvocato
Sì scusate vi lascio solo con questa mi sembrava un pezzo mancante della riflessione comprovata svolge il suo raccordo fra cognizione esecuzione cautele pena
Mi ha fatto come dire un po'specie il fatto che molte critiche si siano a puntate a partire dall'associazione alla quale io sono
In maniera assolutamente convinta e scrittura quasi trent'anni che l'Unione delle camere penali della quale sono un militante quindi diciamo è che so solo iscritto io fare congressi diciamo come sa benissimo Turi partecipo alla vita associativa della dell'unione
Però io non ho notato la stessa attenzione alla delega rispetto ai decreti legislativi cioè come se la delega fosse perché molte cose in delega
Erano dette per esempio sulla giustizia riparativa c'era scritto in ogni stato e grado del procedimento né che si soldati di notte quattro scappati di casa e l'hanno scritto anzi aggiungo
Che abbiamo avuto cura di maneggiare alcuni principi che ci parevano pericolosi
O comunque da rimettere a posto presepe c'è scritto che per costituirsi separati va venivano su iniziativa del giudice ne abbiamo scritto anche su iniziativa del giudice non è Mattiace
Questione di porsi un problema c'era scritto la persona l'autore del reato ne abbiamo scritto la persona indicata un motore dell'offesa intanto dell'offesa non del reato il che vuol dire che il perimetro di valutazione mediatore non è reato nel centottantasette
E la lacerazione e il conflitto e la controversia fra le parti e poi abbiamo scritto quello che è ovvio cioè che l'esito
Si valuta solo se positivo perché il mediatore mai nella vita potrà riferire alcunché ma tra l'altro sia in termini di resto positivo che lega
Cioè consegna degli il minimo sindacale al giudice perché nella conca della mediazione
Avviene quello che deve avvenire e che il giudice non diciamo no non deve fare Santi Licheri sotto l'altro non a caso si è parlato di abrogazione implicita dell'articolo ventinove del rito dinanzi al giudice di pace c'è quella cosa che non so se c'è un giudice di pace non saranno insomma se ne c'è mi dispiace ma comunque non è un giudizio negativo sulla categoria che quella non è mediazione ovviamente allora il tentativo di evitare diciamo di di dare dei raccordi virtuosi
E non di sovrapposizioni di ruoli s'è fatto
Ovviamente poi chi detesta la giustizia riparativa detestava gestite le partite non sappiamo che farcene però io penso che sia giusto ci tenevo a dirlo intanto per dare forse coerenza le cose che ho detto
Diciamo relazioni fra plessi ordinamentali o fra istituti che si parlano senza essere gli stessi e poi anche lo dico con una battuta e dare alle ore ma ho scritto ieri quindi insomma
Siccome ho visto che fra qualche giorno viene qui a Catania Lorenzo Zilletti a parla di giustizia riparativa che detesta quindi diciamo lascia traccia
In modo che quando verrà qualcuno magari frutti degli c'è qualcuno che ha detto qualcosa sul punto è costringendo a misurarsi su persone che non siano come dire prese di posizione guelfi e ghibellini la storia che si ripete evolve affinarsi contrapporrà all'avvocato Zilletti si contrapporrà
A anche la professoressa Patanè diciamo che ci ha già pensato dirle cui lo sguardo diciamo sicuramente
Diverso
Ebbene
Allora ulteriori interventi
Io credo allora che debbo cedere la parola alla professoressa Maugeri per
Belle parole conclusive
Niente
Io ringrazio soltanto tutti i relatori per questo ricco contributo alla riflessione con l'impegno da parte di tutto il gruppo che il nostro è un ricerca non finisce qui a parte che dobbiamo ancora mettere a frutto anche le conclusioni del nostro distrusse lavoro dobbiamo fare anche qualche altra intervista in Assisi dottorandi quando io dico questa cosa sia tedesca ora che il Paese sta dietro
E e soprattutto poi appunto l'idea anche con nera di continuare il rapporto con il dato di farlo diventare un rapporto strutturale in un progetto più ampio si è parlato di un osservatorio permanente io spero che appunto questo nostro progetto possa essere l'avvio di qualcosa di più ampio coinvolgendo anche altri colleghi altre Università in un progetto il e in una acqua all'impegno anche da parte
Dell'università di essere uno strumento di s'sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità e di avvicinamento al carcere di educazione insulti nei confronti dei nostri studenti non soltanto a coloro che fa nel corso di diritto penitenziario
Che infatti sono sempre tanti per fortuna anche grazie propria alla propria del nostro dipartimento alla Broadway Fabrizio
Però ecco che sia che per noi professori preselezionati in altri occasioni ci ha richiamato come penalisti a questa responsabilità
Di di sensibilizzare riformare i nostri giovani alla realtà cos'è
Cosa vuol dire insegnare diritto penale cosa vuol dire la realtà del carcere e quindi io spero che questo soggetto sia soltanto l'inizio di un progetto più ampio più strutturale
Di una continua collaborazione in cui ci sia un nostro dovere permanenti di riflessione abbiamo detto succede suonano su questa riforma cosa si può fare vediamo alla luce dei fatti cosa e statistiche infatti anche noi universitaria Storace questo il compito di cotti contribuì a a fare le statistiche contribuire in questo a alle ricerche empiriche a vedere i risultati e poi fare valutazioni sui fatti no su cosa e quali sono effettivo pertinenti
E anche appunto a cercare di dare nostro perché si parla tanto di terza missione no come ogni università contribuì a questo rapporto fra la comunità è il carcere
Per cercare di fare qualcosa che sia
Che possa essere minimamente utile rispetto la complessità
Est cercando di stargli accanto per la quale abbiamo scoperti in Cosa Nostra ricerche quanto sia difficile così una sfida a fare diretta all'istituto penitenziario affronta lavorare in questo
Complesso mondo grazie a tutti
Grazie grazie a tutti i colleghi ciao Luciano arrivederci a tutti sì
Poi