Presentazione della nuova edizione del libro "Senza sinistra" di Gianni Borgna

L'elezione a tutti e benvenuti non serve al mio dunque nelle forze esterne facendo anche una diretta su Radio radicale non non sa essere una goletta registrando comunque questo cioè più scene ringraziano gli amici via radio radicale che sono sempre presenti in questa iniziativa grazie tanto che ci ospita c'era la persona che più termico nella direzione della sua Presidente che Santa Jones quando c'è una donna scusate ma c'è un po'di partigianeria
La dottoressa Mazzella nella precedente conferenza in versione musical bevono alcolici sappia scegliere che sia quindi presente
In particolare oggi nel Salento e lo ringrazio chi accertamento è avvenuto a questa iniziativa che Anna Maria Schell Bennerman
Che insieme casa tutto dice testualmente assetto sicché si potrebbe già essere questo è un piccolo pensiero davvero abbastanza servissero anche molto che ci vede riuniti emergenti
Peraltro per dal parterre avendo tanti amici i tuoi compagni nostro di Giannina
E quindi sono felice davvero ripeterebbe la repressione incontro per dare il contributo a questo problema che ancora oggi nel leggendario deriverebbe in particolare attirare anagrafica verticalmente debutto perché insomma incredibile al suo tema di attualità comunque prima di entrare nel merito unico per tutto
Il qualora intero Martini controlli sanitari una potuto essere presente per l'altro intervenuto all'ultimo momento e quindi da molto dispiaciuto di non riuscirà a partecipare e per questo abbiamo caricato e quindi sarò anche avere questo compito tranvieri moderato riunisce
Ma Milagro anche però non c'è il piccolo contraddetta un soprano contributo per cento
Ha deciso precisarmi la ragione sottoporre anche per il legame strettissimo Dronero legato appunto al legame che è molto grave avvertono alcuni giorni verrà a Gianni Borgna
Però ecco
Amiche e amici compagne e compagni purtroppo l'inderogabile calendario sanitario mi impedisce di stare con voi
Poche ore un collegamento attraverso un video con saltato e tecnicamente realizzabile un grande dispiacere perché questo incontro anche per me è un modo di ricordare umanamente e politicamente Gianni Borgna
Un amico di tutta una vita in particolare ad Anna Maria CIAI la sua intelligente straordinaria compagna manda un abbraccio affettuoso e mi scuso per questo imprevisto
Pensiero tuttavia anche se da lontano a livello rivolgere a Gianni e al suo libro
Già dal titolo si capisce molto senza sinistra
Un'analisi dura amorevole circa il campo politico nel quale Gianni si è collocato fin da ragazzo e fino alla sua scomparsa un libro intenso totalmente politico
Gianni è ricordato molto come un uomo di grande cultura inventivo e creativo raffinato e popolare
è stato a Roma ma straordinario assessore alla cultura il sole Acito rimasto nel tempo con effetti che ancora durano
Ricordato anche come rigoroso te nasce competente amministratore alla Regione Lazio e Roma dove Rutelli gli affidò anche vedendo che al personale era un vanto di Gianni averla esercitata con risultati eccellenti
In evidente stato il suo ruolo politico per una sotto l'azione potere una sottovalutazione del suo partito e per uno stile sobrio che ha voluto sempre conservare danni fin da ragazzo formato gruppi dirigenti ed è stato un intellettuale e dirigente politico di estremo valore
Un teorico della politica e un realizzatore della politica
Il libro che presentiamo oggi emergono con chiarezza le sue letture i suoi studi i suoi riferimenti ideologici ideali per me è stato un comunista italiano nel senso più integrale del termine
Un comunista fino alla fine mediatico e libero
Amato grandemente il Partito Comunista Italiano più precisamente Giovanni è stato togliattiana
Ammirava di Togliatti la grande visione il realismo della Sapienza
E coglieva la fermezza e la duttilità il legame con la rivoluzione del diciassette la capacità di trasformare nel dopoguerra fino agli inizi degli anni sessanta un partito di quadri in una forza nazionale democratica
Uno dei facitori fondamentali di quella democrazia in espansione in un'Italia di cui Giovanni era stato sempre affascinato
Da Togliatti e Gianni aveva acquisito la convinzione che una politica senza prassi non avrebbe avuto senso
Sarebbe stata Monica e inerte
Imbavagliato ricordiamo così creative sorprendente la prima volta che lo incontra nel settanta lo trovai arringare in piedi su una sedia con un colbacco di vi sono in testa un'assemblea di disagiati mentali del Santa Maria della Pietà
Lo ricordo che me lo ricordava sempre Goffredo le devo dire hanno un aspetto anche un po'esilarante della situazione ha svolto una gavetta durissima disciplinata issati con USA per agire nella politica
Segretario di sezione funzionario di partito segretario di zona segretario della FGCI di Roma via via fino alle più alte responsabilità
Stare nella realtà del conflitto politico significava per mantenere integri gli ideali di Swindon e dedicarsi tuttavia a cambiare o riformare la realtà giorno dopo giorno
Accettando le dure repliche che essa ogni volta ti fa trovare di fronte
Ma se non è stato un togliattiano e un grande riformatore ha mantenuto sempre per intanto il rifiuto della società capitalistica così come essa si andava determinando
Tre anni era un rivoluzionario dentro
Gentile persino Barbato anche con gli avversari più lontani perché era curioso e sapeva prendere qualcosa di buono e dal pensiero di tutti i grandi
Ed essere di sinistra ma Gianni era appunto un rivoluzionario
Insofferente ai Paesi dell'Est al settarismo che aveva diviso la sinistra alla mercificazione che aveva ridotto l'Italia al degrado delle persone le loro anime e dei loro corpi
Amato Pasolini come me
Con il suo libro senza sinistra si rammarica proprio di questo del cedimento è perdonabile della sinistra verso le cose come stanno diventando essa stessa in parte un veicolo del pensiero dominante
Bologna è stata una personalità grande è molto complessa
A questo amico invecchiano indimenticabile a breve per i dieci anni dalla sua morte bisognerebbe dedicare un convegno di studio e approfondimento degno della portata del suo pensiero
Mi pare questa oggi la sede migliore per assumere tutti questo impegno
Goffredo Bettini
Allora io classico peraltro questa presentazioni per montare un peccatrice
Allora io anch'io vorrei dire due parole ma forse a questo punto per prendermi anche una pausa dopo la lettura c'era qualche
Vogliamo non ci siamo messi d'accordo come aveva deciso Vincenzo Sgro deciso che Anna Maria di di fare la madre attrice oltre che della regola perisce
Però ditemi voi chi vuole intervenire per primo possano vogliamo dare a terra dall'assessore perché la palla però Caro Hamid Gul per la Cassazione Goffredo Bettini per magari dico anche io due cose sul libro perché semmai ci dice di prendere quest'occasione a dieci anni dalla morte per forse ricordare almeno con un seminario con un impegno di di tipo sembrano un anno non formale
Un ricordo di Gianni e del suo pensiero in qualche modo questo prodromico forse a un seminario prossimo in questo senso non so te la senti niente
Chi da questa poi
Era una sintesi sarebbe
Starebbe dura continueranno non mi fa piacere
Essere qui
Ma è anche una posizione non facile perché ho l'impressione di parlare di Gianni Borgna davanti a tante persone che lo hanno conosciuto personalmente
Lo hanno stimato
Con cui hanno condiviso percorsi politici in una fase storica in cui la politica
Passo viva anche tanta parte della vita e della quotidianità delle persone
E mi fa piacere poi farlo in modo particolare davanti ad Anna Maria io quando sono stato nominato assessore alla cultura di Roma che era una cosa che non mi aspettavo e che non rientrava
Nelle possibilità che avevo
Maggi nato nella mia vita uno dei primi contatti che ho avuto è stato proprio con
Con Anna Maria perché avevo pieno la consapevolezza di che cosa significasse assumere questo ruolo a Roma un ruolo
Che
Era stato un marcato in maniera
Maniera direi indelebile
Da due personalità
La prima quella di Nicolini ma
Quella di Borgna e me ne sono accorta solo a corto nelle prime settimane del mandato
Prime settimane mandato incontravo tante persone
E le persone che ha incontrato e che si avvicinavano a me mi chiedevano evocavano sempre
Spesso insieme
L'esperienza di Nicolini
E la lunga esperienza di Borgna che
E già da qui come dire la mia ammirazione nei suoi riguardi incommensurabile
Ha cavalcato questo il timore di questo assessorato dal novantatré al due mila e sei
Diciannove
Io l'immagine è sempre quelle invece della frode o non sapete quello dei dovevano sale durano venti secondi cinquanta secondi uno ma poi se disarcionato
E riuscire
A a rimanere in sella
Per tredici anni significa venire
Senza dubbio delle qualità politiche delle qualità dirigenti
Fuori dal comune
Ora dicevo c'è questo imbarazzo che deriva dal fatto
Che non l'ho conosciuto personalmente se non
Poi il ricordo
Nel mille novecentottantanove
Avevo quindi diciotto anni
Io avrei fatto parte della redazione di una rivista per Belle bandiere
Per una rivista legata all'allora FIGC di Romagna il segretario era era Zingaretti Nicola
E di aver partecipato a una riunione di redazione facevo parte di questa relazione e
Piani rincontrato delle rincontrato per l'appunto Borgna
E che
Seguiva
Seguito a questa rivista
Il libro
Un libro
Breve meno di cento pagine ma è intenso è una riflessione
Se un accordo con
Con Bettini che
Sottolinea
Mica talmente un aspetto che è un aspetto che leggendolo emerge cioè di Borgna
Di Bologna comunista italiano
Io francamente questo libro
O l'avrei tanto intitolato
Senza sinistra
C'è una intitolazione
Timida
Ma l'avrei intitolato senza pc
Perché è un po'questo secondo me il punto
Per il percorso politiche culturali Borgna che si è svolto poi attenzione
Per buona parte della sua vita
Quella di amministratore tra il novantatré e il due mila e sei
Nel tempo
Per la crisi dei partiti
è il tempo successivo alla fine della guerra fredda nel tempo della cambiamento
Per il Partito comunista italiano della fine di quell'esperienza storica
Allora
Senza Picci mi sarebbe sembrato più pregnante
Perché veramente si è mancato qualcosa
E di cui io da questo punto di vista sono più graficamente testimone essendo nato nel settantuno
Essendomi avvicinato la vita politica appunto a diciotto anni avendo vissuto questa fase tutti gli anni Novanta tutti gli anni due mila ciò che veramente è mancato
Io capisco gli affanni della politica la necessità di seguire il giorno per giorno però è veramente mancato una riflessione
Sì perché anche l'altezza della storia del Partito Comunista Italiano
Su quell'esperienza
Questo è
Un errore in
Credo che è stato commesso
è stato commesso da quella dirigenza che si è trovato a gestire Ascierto io lo capisco una
Una crisi
Anche di novità
L'incredibile portata
Che però penso che avrebbe e che solamente era attratta dalla necessità del fare politica
Però ecco è mancato è mancato e sono mancati i momenti profondi di riflessione su quell'esperienza storica
Sull'esperienza storica dei Comunisti italiani
Il quel modo di essere partito e organizzazione
E io credo che
Perché se non c'è la riflessione pochade non c'è consapevolezza critica e quindi non c'è
Ogni capacità di trasformarla in in in azione
Io credo che questo poi alla fin fine
La sinistra italiana per usare questo termine poi l'abbia pagata l'abbia spuntata
Non c'è stato mai un momento durante
Dove
Appunto si è aperto una grande riflessione pubblica
E c'erano le possibilità di farlo
Una riflessione pubblica che poi magari doveva passare anche attraverso dei chiarimenti attraverso dei conflitti attraverso i riscontri non
Però io credo che se questo fosse avvenuto per le occasioni perché avvenisse ci sono state
Ecco credo che per voi
Il futuro sarebbe stato un futuro futuro migliore
E allora questo libero ci aiuta
E ci aiuta
A sostituire o a riempire questo vuoto di analisi
Che non c'è stata
Io Oglio mettere
Il luce sostanzialmente
Due aspetti
Perché mi convince più questo aspetto
Invece rispetto a quello in cui Bologna riflette
Sulle tante occasioni mancate che la sinistra
Avrebbe
Avrebbe potuto
Nel senso quella mi sembra un tipo di riflessione che io condivido anche però il più con e più convenzionale diciamo cioè
Se la sinistra fosse unita o fosse stato unita sarebbe stato meglio ma la sinistra italiana per delle ragioni storiche è è è è da sempre
Animata da una profonda dialettica al suo interno di ispirazione ideologica culturali politiche
C'ha un tratto settario
Sì
E vero la sinistra italiana
In nei momenti di crisi
Fa sempre emergere un tratto settario
E iper ideologico
Cioè questa dialettica che
Che Borgna mette in luce diciamo tra il massimo del massimalismo il massimo dell'opportunismo
Come caratteristiche però questa nei momenti di crisi e la sinistra avuto dei periodi di crisi nel Novecento ad esempio quello che va dal mille novecento
Al al mio i quindici anni diciamo
Ci sono le grosse Analogie la frammentazione l'ideologia il dividersi su degli esperti
Minoritari senza comprendere il quadro generale di quello che stava avvenendo
Avanzata del fascismo le modifiche avrebbe portato la prima guerra mondiale nel rapporto
Delle masse con il potere è quello è un periodo che per esempio quando la sinistra è ritornata in crisi
E lo è oggi in crisi
Lo è stata
Lo è stata
Nei primi dieci anni del Duemila
Ecco questi aspetti settarismo
Ideologismo ritornano marito ma come difetti
Che invece quando la sinistra ha vissuto dei momenti dei momenti felici questi momenti felici sono sempre stati dei momenti passatemi la battuta di tipo togliattiano cioè sono stati dei momenti in cui la sinistra da capaci di esercitare un'egemonia
Ma questa egemonia lei esercitata attraverso la capacità di costruire le alleanze e le alleanze larghe
Definendo se stessa e non avendo paura e definire se stessa in quei momenti è stata capace di stringere rapporti relazioni e alleanze politiche con soggetti diversi
E quindi a mettere in crisi apportare in minoranza
La destra
Perché poi guardate che nella storia d'Italia vista tutta
Ciò che
La sinistra deve fare
Se vuole conquistare la maggioranza del Paese quindi governare quindi assumersi delle responsabilità
I leader
La destra
Dai moderati
E usando la sinistra nelle sue forme storiche qualunque sia il partito riesce a fare questo
Crea le condizioni per poi diventare maggioranza ma non riesce a fare
Questa divisione soltanto sì riesce a costruire ripeto un'alleanza più larga allora dicevo questo aspetto dell'analisi di Bologna mi trova d'accordo
Ma non è l'aspetto che più mi ha colpito
Invece quell'obiettivo
Dove più mi sono ritrovato nell'analisi
Quando ad esempio mi scrive
Più la politica non conta niente o conta sempre meno
Più diventa un fenomeno di intrattenimento
Se non proprio da baraccone
Un tempo erano le idee che facevano la politica
Oggi solo le persone anzi i personaggi
Ecco sarà per l'età in cui gli siano cresciuti
Però veramente questo problema della democrazia del personaggio
E anche della persona
La democrazia del personaggio
La politica ridotta a teatro
Una
Il rilevanza sempre più chiara
Non solo dei partiti
Del farsi partito
Ma una disarticolazione guardate di dei principali corpi intermedi
In favore di una relazione di tipo diretti istanza
Tratterà il Polo e leader
Il leader che diventa personaggio il personaggio che si consumò mai lo abbiamo visto incidenti che sono sempre più brevi
Dai due ai tre anni
Non di più
Io credo che questo sia il problema effettivamente principale che vive la democrazia italiana dal momento che è una democrazia fino a prova contraria una democrazia parlamentare
Cioè una democrazia parlamentare
A difficoltà a respirare
Se si basa ormai da troppi anni
Sulla irrilevanza e la destrutturazione della forma partito e anche guardate
E i movimenti che Calamo per i problemi solo un uomo sono comuni
Perduto la possibilità all'onorevole mi manca di di frequentare
Alfredo Reichlin negli ultimi anni della sua vita
Alfredo Reichlin non me lo ricordo mi sembra di vederlo per lo diceva anche pubblicamente però facendo Effetto sentirselo dire privatamente
Però in quel momento ero parlamentare quindi mi però degli schiaffi che mi davano magari mi aveva visto in televisione il giorno prima no
Diceva insomma caro Michele preparati mercati governano i tecnici amministrano e i politici vanno in televisione
E
Insomma questo il problema
Il problema più serio dove Bernie ha in fila infila il dito della sua analisi e credo anche nella sua esperienza amministrative come amministratore
Dice come non esiste politica senza partiti
Per fare un salto
Egualmente non esiste sinistra senza partiti e esimenti
Sottolineo questo concetto che la rappresenti no
E soprattutto senza idee e programmi Oliva caratterizzino
Qui Monica invita diciamo a un esame di coscienza
E che porta
Da ormai però vent'anni e più ogni generazione parliamo della sinistra ma il problema è trasversale riguarda proprio il funzionamento del sistema secondo me nel suo complesso porta chi si assume delle responsabilità
In un partito a dover porsi la questione
Per la sua strutturazione della sua costruzione
E ripeto
Era stesso tema che si sono posti poi che so io i Cinque Stelle come movimento è c'è un momento dove a un certo punto
Si sono dovuti porre il tema della strutturazione di questo movimento per la sua organizzazione non si esaurisce il tema nella identificazione di un leader
E di questo ne sono sicuro
Cioè i leader passano
Mi piacerebbe poter dire e i partiti i movimenti restano
Però mi rendo conto che questo è un punto di crisi
Che non è così
Nel senso che i leader passano sicuramente
Però non è che possiamo dire che esistono delle forme partito o dei movimenti strutturati
In grado di sopravvivere
Alle fortune della politica perché fare politica quando vince le elezioni e facile no
Problema di un partito di un movimento si vede la sua qualità la sua capacità nella sconfitta quando deve fare opposizione quando deve riorganizzarsi allora e concludo
E che questa riflessione postume di Bologna veramente
Dopo tanti anni hanno comunque una loro attualità ma questa località è figlia del fatto che è mancato a riflessione su questi temi mancata
Lei è stata affidata alla memorialistica la testimonianza ma non ci sono stati i dirigenti politici che se la sono assunta
Per prestare alla sinistra e al partito al quale siamo più vicini o molti di noi sono vicini come il Partito Democratico
E i cambiamenti degli ultimi dieci anni dei leader
Per gli ultimi dieci anni più cioè il partito democratico ormai
Due mila e sei due mila e sette quindi i tanti cambiamenti dei leader dei diversi segretari
Guardate che ogni volta hanno rappresentato una traumatico cambiamento dell'idea di partito
E non c'è nessun corpo che può come dire prosperare
Sì ogni tre quattro anni due anni
Subisce un cambiamento di di di Indirizzo così brusco
E tutto questo naturalmente poi finisce per smarrire i militanti smarrire i simpatizzanti
Appunto a cui non resta come soluzione che non affidare
Le proprie sorti le proprie speranze al leader che cambia ma se non si incide
Su questa struttura ecco io credo che
E difficile
è difficile
Uscire da questa crisi che ripeto è una crisi non della sinistra è una crisi è una crisi del del sistema
Perché potrei fare lo stesso discorso anche guardando l'esperienza della lega all'esperienza
E la destra che ora è in Fratelli d'Italia prima era in Alleanza nazionale tutta la parabola del berlusconismo cosa sarà di Forza Italia
Senza Berlusconi poi un'ultima riga volevo dirla ma e qui parlare insomma io sono veramente ammirato dal dal dalla città la capacità che Borgna ma Consolo Borgna Rutelli Veltroni fa i sindaci
Hanno seguito questa stagione certamente hanno avuto la capacità di pensare la cultura di questa città al
Da un punto di vista dell'organizzazione e anche lì ci vedo non so come dire una radice togliattiana in in Boemia
Cioè la politica poi
Non è amministrazione anche all'amministrazione di avere un disegno organizzato allora se io penso alle qualità degli interventi che Borgna
Ha realizzato insieme con si indici che hanno accompagnato il suo mandato gli hanno riconfermato la fiducia
A partire da questa struttura ovviamente l'Auditorium
A partire dalla fondazione di Zètema
A partire dalla fondazione Cinema per Roma
A partire dall'organizzazione del sistema delle biblioteche
Si vede una impronta forte che ha un'idea moderna di organizzazione della città dal punto di vista culturale
Ora inutile starci a girare intorno a noi abbiamo ereditato
Una crisi
Di quel sistema
Appunto perché poi ci sono stati alle nostre spalle abbiamo quindici anni i diverse tipologie amministrative con diverse sine diversi partiti diverse stagioni e quindi noi adesso stiamo affrontando questa crisi e devo dire che però poi spesso mi rendo conto che quello che facciamo è di andare a a riprendere capita spesso delle intuizioni o delle linee che poi sono state lì niente di in particolare di Borgna ecco le vado a riprendere poi
Questo non significa avere consapevolezza della crisi e della necessità di innovare
Però insomma senza assolutamente senza avviso
Buttare
Il tanto di importante che è stato fatto che deve essere e che deve essere recuperato de quindi in questo senso la sua azione amministrativa per noi per me ENI è un contesto diverso comunque una stella una stella polare grazie
Allora
Però mi prendo la parola adesso
Un po'perché in realtà visto che non c'è Goffredo Bettini e forse lo sono quella che Maria lo sa bene ha vissuto di più con Gianni quegli anni perché è passato quindici anni in Campidoglio Schubert della Commissione cultura tra l'altro l'acqua io faccio un po'fatica a metà vedere usati produssero schiera visto che ho sentito i nordici Coliva che la pugliese Venafro piano molte sciato se ma a Melito vedo tutte figure che hanno poi peraltro la maggior parte delle quali sono state decisive in quegli anni in cui qua abbiamo collaborato con Gianni
E forse come mai in questo luogo
C'è un po'l'emblema come diceva prima media al voto della l'impronta della dunque la tradizione politica che noi rivendichiamo tutti con forza che sono ha caratterizzato un quindicennio felice lasciatemelo dire dell'amministrazione di Roma
E forse l'auditorio ma è quello che incarna l'edificio proprio spesso è quello che incarna meglio la l'azione amministrativa di quegli anni io quando intervenivo AN dibattiti al già da allora sottolineavo come
Se noi fossimo allora passati dall'effimero Nicolini hanno all'infrastrutturazione per ed altri rimpicciolimento nero verbale
Culturali
Perché non infrastrutturazione si trattava perché noi avevamo creato tantissimi contenitori culturali tantissime rapporti cioè eravamo stati capaci di innovare di andare oltre
Perché c'erano in quell'indiano attraverso una grande operazione nella città
Di grave di matrici culturali che la rendessero l'IVA adesso la terribile politiche culturali incarnato da Gianni
Sono state ogni elemento centrale dell'azione amministrativa evidentemente non sono stato il solo quelle sono state insieme a tutto il resto al cambiamento dei servizi a duecento piazza tutto quello che sappiamo però
E lei all'Auditorium
Poi forse un elemento e anch'io qui guardate faccio pure un piccolo ricordo perché mi ricordo del una delle ultime volte che parlai con Gianni che parlavo con Gianni parlavo proprio qui nel suo ufficio quando noi allora presidente nell'auditorium della Fondazione Musica per Roma e parliamo proprio della situazione politica Lumia esprimeva tutte le preoccupazioni che vedeva nel degrado
Che già allora avvertiva nella politica
Questo degrado che noi guardate passava il libro del due mila quattordici Marramao flash la prima prefazione
Per liberarlo che la attuale ma il la seconda prefazione a questa edizione dove Anna Maria insieme alla cassa del vecchio voluto e di di di Bettini ma e guardate impressionante lasciare io l'avevo già letto questo libro la riletto dopo tanti anni l'ho riletto adesso per la presentazione ed è incredibile l'attualità questo pensiero
Cioè rileggendolo sembrerebbe scritto ora cioè un
Questa cosa davvero singolare perché due sono le questioni emerse un libro profetico e libro in cui l'analisi è rimasta tra l'altro in un pamphlet breve ma come diceva Marramao
La un uomo un'esclusiva e verso dice un saggio bravi ma di ampio respiro ma io aggiungo dare un senso penso
Do lettura che perché lui ricostruisce con un'attenzione era molto attenta molto precisa perché c'è il lo diceva adesso correggo Teheran
Lui dice io l'avrei chiamato senza pc perché se docente ha ragione nel senso che questo libro parla della sconfitta di una tradizione politica così nobile lasciatemi dire anzi voglio dire anche una cosa perché oggi e lo voglio dire non a caso
Per l'anniversario della morte di Giorgio Amendola fatemelo ricordare io sono cresciuta a casa di Amendola narrando Bolero bambina
Coccolata dal giornale Koch insomma compagna di vita che uno dei subito dopo però
E dentro il Senato perché Gianni a un certo punto sulla pagina del libro del suo libro quando parla proprio di Togliatti dal fatto che gli uomini avesse cominciato a prendere in considerazione l'idea stessa della riunificazione delle sinistre
Perché il tema della mancanza di unità delle sinistre un mantra che che praticamente attraversa tutto il libro cioè perché nella nel percorrere no dal dall'ottantanove dalla il tutta la vicenda storica del partito comunista particolare ma in generale appunto della sinistra fino ad oggi lui
Mette l'accento sul fatto che l'elemento chiave è stata questa cioè cioè quando ha portato alla sconfitta è stata questa mancanza di unità delle sinistre
E lui dice Togliatti avrebbe preso in considerazione l'utile la riunificazione sinistre che dopo la sua morte fu rilanciata da Giorgio Amendola
Il quale propose esplicitamente di lavorare a realizzare il partitone unico della sinistra
E mi piace ricordarlo oggi perché oggi è l'anniversario di Giorgio Amendola Yo
Punto avuto questo numero di crescere in quella casa tutta piena di quadri di libri e quella vivere tra quadri e libri e mi ha molto informato Inzaghi Marta etnico perché fa il suo c'abbiamo anche affetto
Forte allora io no
Per antico il tema quindi della mancanza dell'unità a sinistra questa sconfitta di una tradizione ma la cosa uno dei momenti più forti che agli ho trovato più interessanti nette sull'analisi cassetto godono in questo senso però
Io veramente è una delle menti più forti e come avevamo idee correre due sette nell'analisi Bragança proprio in questa capacità di avere individuato il punto cruciale
In cui mentre la sinistra mette in discussione l'ideologia in particolare il PC che avevano accompagnato l'ascesa dei ceti popolari si afferma un'ideologia sarte contraria
Di sostegno al pieno sviluppo capitalistico insofferente alle regole alla politica lo Stato cioè sostanziali tornado sotto i meccanismi vengano
Per l'approccio ideologico che aveva legato al pc e la sua stella sì manifestata nelle Sansal uguale e contraria mi verrebbe da dire per parlare in termini fisici
Guardi demanio di neuroradiologia imperante quella del mobile verismo del capitalismo e un approfondimento che mi fa nelle sue pagine davvero illuminante qui Bologna cioè torna individua questo era quest'aspetto chiave che secondo me interessante ma soprattutto perché un analizzatore me la sinistra abbia perso la sua egemonia culturale a seguito di una sottocultura Guterres precisamente di sottocultura
Per l'uomo ideologismo disassate ai geologi Smoke capitalistico
Cioè un crimine Sigismondo Dini di Gianni percorso il consenso non conosce o ecco quello approfondito concorso liberal cioè gli fa una grande interessante disamina anche per le questioni economiche
Che hanno prodotto questo disagio a sinistra ma del fatto che l'azionista non c'è stata un'elaborazione intellettuale
Una volta unto di vista critico sul capitalismo una ricerca intellettuale terra prodromica però ad avviare un percorso e questo lo dico a Marta perché Marta peraltro adesso nella segreteria
Però il Partito Democratico in quell'anno nuova segretaria liscio anch'io faccio parte adesso dalla direzione nazionale quindi siamo due donne io non troppo giovane del più giovane
Ma insomma che speriamo di dare un contributo in questo senso e devo dire questo per anziani non so quanto mi dirai manca
Ma lo trovo straordinariamente cioè io le darei proprio da leggere per però è d'obbligo addentro circoli ecco noi ci siamo guardate io so anche questo ingrato compito di essere la presidenta commissione congressuale regionale del partito veramente in grado e Marta mi capisce con un minuto di silenzio per l'appunto
E devo dire
Cioè io non sarò lodare Dio cioè non discutiamo nei circoli dei cioè discutiamo di questo
Cioè diamolo dalla io veramente voglio fare una proposta Chabot mentre circola una discussione partendo dal da questa piattaforma nella questa piattaforma portate
Io non lavoro caldeggiò Cosima la congiura verrebbe assicurato autenticamente perché
Cioè anche questa capacità o guardate e comunque a freddo l'abbiamo detto in tante volte per avermi tacciamo
Quando ultimamente abbiamo fatto un dibattito io lui come per loro
In cui abbiamo pensato molto divertente perché già iniziati sempre occupato di musica e in particolare del del Festival di Sanremo ed era nato una bellissima elaborazione che aveva fatto Goffredo che io non vi sarà ripetere altrettanto bene
Ma sul fatto che Gianni proprio partendo dall'alto Allegoria due Sanremo non Tres strumento per viaggerà dove andava alla società cioè come perché lui è anche e soprattutto una anche oltre essere un intellettuale come sappiamo ma rimane una modalità di approccio sociologico antropologico con essi
A queste manifestazioni umane in questo caso culturali
Ed è ed è emblematico che per capire l'Italietta di oggi fosse importante capire come il fenomeno per esempio Sanremo ma questo perché non dare sminuita
Questa modalità perché lui qui un'altra delle cose forti che gli ho trovato nel pensiero di Giannini
Su questo proprio per esempio anche
Il fatto di come oggi lo diceva anche prima Baudelaire
Il tema dello spettacolo cultura spettacolo del fatto che la politica oggi è dedotta fenomeno da baraccone ci son momenti e più ha dato al mio non veniva ecco perché ho già stiamo interpretando e quindi io specialmente rissosa cioè la moderatrice non voglio rubare troppo tempo però è impressionante è impressionante come lui
Individua questa rilettura in chiave appunto sociale del fenomeno del degrado della politica ridotta a marketing la merce
Spettacolarizzazione selvaggia dove c'è il ruolo non tanto dell'elettore ma del telespettatore un lettore
E allora con questa stimolazioni davvero chiudevano dico aggiungo io noi invece alla fine e questa tavolo finale vale per tutto
Sarà un duro difficile esame di coscienza attraverso il quale la sinistra dovrà capire perché non riesce mai quasi a vincere
Ditemi se non
Naturale
Perché non sa più intercettare il disagio sociale perché gli operai da tempo mi hanno voltato le spalle così come Giove nel potentino
A un certo punto dice solo riuscendo a rispondere senza infingimenti a queste domande la sinistra potrà nuovamente riconquistata riconquistare un ruolo nella società
Cambierà rappresentare una bella alternativa Sociale di governo perché altrimenti dice Gianni porterà alla destra per aggiungo io sì assenti
Senza Lula si asterrà
Ti renderà assente dall'UE nega il pericolo che ancora ancor più grave paradossalmente e quindi vi invito davvero a riprendere libbre alla ragionevolezza farlo leggere ai giovani oltre ai ragazzi è un pamphlet utile leggero si comprende ed ha anche un utile
Sul piano dell'analisi economica mi taccio
Americani
Quindi esclusa la presa vale a dire la deve fare chi era anche relatrice in quest'occasione allora sciopera la a chi ha fatto la prestazione facciamo chiudere attualmente assetti Anna Rama
Se Anna Maria vero permette fare un esperimento mentale
Cercherò di parlare come se già sei già vi fosse qui con noi
Esserci si ponesse il problema che cos'è accaduto
Dal due mila e quattordici ottomila ventitré proceduto fondamentale
Cercherò di tintura ancora in gamba
Nei limiti del possibile con il linguaggio
Di Gianni
Devo dove solo ricordare che
Quando coperto minato la prefazione
Non è una prefazione che viene intrappolata
La morte di Gianna scomparsa di Gianni
Già gli stava male ma teneva moltissimo alla a leggere la mia prefazione dove ammantata e
Lo ricordo come fosse ieri
Avevo nella nel parcheggio della mia Università di Roma sarebbe ex Alfa Romeo chiudo la macchina squilla il cellulare vera Gian Michele
Misurata Giacobbe
Grazie infinitamente Chelazzi hai fatto una cosa che entra proprio nelle mie corde eccetera eccetera cioè gliela piazza cioè gli era piaciuta la
Non in ragione d'anno in questo senso piaciuta compiaciuta ma
Entrava belle
In quello che lui appunto avvertiva come più importante per
Il suo rapporto con la politica in un momento in cui quando il verdetto Gianni ma poi dai si brinderà quanti il libro uscito Giacomo lasciamo perdere nel British
Già coperto un abbraccio forte Michelle Wie basta
Allora già cos'è cambiato insomma io ho ascoltato da Mao scontato Vito ovviamente
Su tantissime cose
Sono d'accordo ma
Che cosa è accaduto dalla
Dopo il mille duecento ottanta nuove
E quindi anche quella che ho già di chiamava l'ondata neoliberista
Neoliberista Giacomo dopo l'ottantanove e tutto sommato nel cambio del nome del cambio del nome in una BMW dove abbiamo considerato che
Aveva porta avanti urbana
Problema gigantesco che era un'ondata neoliberista
Già li aveva un grande difetto per la politica italiana
Era uno che pensava globalmente reagiva localmente
Tant'è vero che nel due mila eravamo insieme ha un grande convegno internazionale sulla globalizzazione Rio de Janeiro stavamo insieme
D'animo che facendo una cosa che i politici italiani non fanno
Cioè il pensare globalmente e agire localmente Polo fanno
E allora primo punto lui diceva all'ondata neoliberista tre omicidi
è andata bene o populista vero populista novella Fecchio ondata populista dov'è il vecchio populismo cercando chi sporca salva direbbe se dicesse il populismo è robaccia come il populismo russo
Non non non parlate del populismo in modo generico qui abbiamo a che fare con un fenomeno effimero populismo
Per attraversa che attraversa tutte dette burocrazie occidentali tutte stati Uniti comprese dirette aggiungo aggiungo sempre alla cosa
Qual è il loro slogan fondamentale cesenate
Vennero populismo io l'ho votato unitaria
La sinistra
Sostanzialmente politicista penetrante sciocchezza lo dimostra poco
Perché io rimango come Castro all'idea che bisogna far politica di partito bisogna far politica
Il partito è salito contro delle istituzioni come Gianni teneva conto per le istituzioni
Anche loro disdegnando l'obiettivo del governo ci mancherebbe in democrazia quello è l'obiettivo fondamentale
Andare a guardare non soltanto stare all'opposizione tuttavia si trova qui si apre un problema a mio parere molto serio
C'è già che verrà poi alla base del discorso ufficiale non la la qual è la natura crollo dal naturale delle delle delle vinacce che ci sono oggi
Per un discorso
L'imprimatur Briotti libertà ed eguaglianza rivolto al futuro tale dall'uso con le vinacce fondamentale
La prima minaccia aerea Eurofly ralla
Perdere di vista
Il rapporto il rapporto con le forme di vita delle quali noi operiamo non solo quest'espressione forme di vita perché per Gianni
Non c'era era pasoliniano alternativo in questo non c'è un solo corteo c'era eccetera il corpo del partito
Per lui amava immensamente al quale la città certissimo corpo della classe
Importante popolo se molte lettere corpi differenti che vanno considerati
E siamo considerati dall'interno l'avete detto ma è un problema inneggiava poi nel dentro il sistema Paese dentro il sistema Paese
Che cosa accade tra la sinistra delegittimata perché poi il populismo
Preferisce alla grande formula di Max Weber autore che ricorre nel libro senza sinistra alla rovescia no il problema della politica non è più quella della legittimazione
Del proprio programma ma la delegittimazione dell'avversario
Basta spintonare gli altri sposate
Vada avanti per metafore ogni tanto no quelli allora passa a spintonare gli altri no
Basta che ospiterà tra gli altri e lo sta facendo anche a Veronica anche molto bene in questo cioè il mio il mio problema non deve dire quello che io sto faccio due voglio fare il mio problema è retta da leggi timore l'avversario
Denigrare un
Dire che tipicità che non ha nessun rapporto col popolo eccetera eccetera e questo è il tipo di
Cosa sta accadendo in realtà parlo come come Sgt oppresso ma appunto al tirato in libero
Come se Gianni ci fosse
Gianni in fondo parte intoccabile parziale
Ai problemi effettivi via e quindi alle istituzioni e ai problemi di governo eccetera
Si sarebbe accorto che
Una serie di economisti
Sociologi di sinistra che ruotano attorno al partito democratico ma segue stando bene attenti almeno una hanno avessero troppo il tecnica fino
Hanno fatto un inchiesta
Nel marzo del due mila ventidue dalla quale viene fuori un ritratto
Della società italiana
Molto spietato Madonna catastrofico
Quindi è una cosa dura vi dico guarda
Un anno fa
Credito registrati imprenditoriali e dirigenti
In Italia
Sia pubblici che privati
Signora chi non salta rispetto al due mila euro otto cioè prima prima della
Crisi finanziaria no
Alla guida degli italiani
Vi era comunque una insufficiente e classe dirigente
Questo puntato allarmante attenzione del due mila otto
Sia per quantità che per qualità nel due mila e di tutto il mondo drasticamente viene fuori quello che
In qualche modo il risultato
In un processo
Che risaliva al due mila otto
Venti italiana
Sta parlando il luogo del maschio
L'anziana maschile tre posto istruita attenzione dediti italiano e questo questa roba qua Monti
Permetta non laureata
Volete prendere appunti su questa cosa permetta senza laurea
Balzac questo allora
E signor ridotte al minimo per cento della popolazione lavorativa la cosiddetta ed il trentuno per cento
Siamo a Milano
E il punto più alto nota della della dell'élite italiana
Fatica a raggiungere il tre per cento all'italiana se il confrontabile con la media europea
Va be'il gigante del quattro per cento
Con il Regno Unito sopra il dieci per cento la Francia al sette per cento vi rendete conto di come sia come si muove
E ciò vuol dire che manca a volte al meglio l'assedio della riproduzione sociale
Per una classe dirigente Gianluigi teneva corrispondente alla riproduzione sociale di classifica
Era un comunista italiano Giardiello vecchio derivante non vedeva una una rara Avis fuori ricorderà un contestatore fuori
Era un comunista italiano e chi vi sta parlando è un comunista italiano
E quindi
Non non abbiamo grandi scuole come in Francia
Non abbiamo grandi aziende più
Come quindi come in Inghilterra come la Germania come la Francia come il Belgio addirittura andate a vedere questa qua questo è lo scenario ma e c'è un ma
Perché non è un'analisi catastrofica come non l'ex non lo è quella di Gianni Di Maggio ma
Abbiamo l'onda un incredibile crescita in Italia
Delle classifiche relative cosa si intende classi creative sono per lo più giovani di sesso femminile
Che creiamo creiamo il aziende nuove attività nuove in tutta Italia compreso il Mezzogiorno ben presto a Napoli
Napoli eguaglia Milano dal punto di vista credo delle classi creative mentre invece infinitamente indietro dal punto di vista delle classi appunto le liti tra ma interventi
E quindi
Una classe creativa che e che ha un posto sia nel pubblico che nel privato
Poi cresciuta cifre
In dieci anni del ventitré per cento del ventitré per cento ripeto e soprattutto femminile istruita aperta al nuovo equity problema che
Cioè io pongo pittore direbbe già di Giacobbo e e lì la questione
Uno scenario nuovo ma più o meno uno scenario non lontano da quello che avevamo che avevamo quando io non c'ero più dopo il due mila e otto in realtà bene e cioè che
Urgente la necessità di una saldatura
Tra il partito
E le prospettive che stanno delineando queste classi creative ve lo dico per Tebaldo girare la non solo per statuto è bravo classi creative femminili in primo luogo
Come diceva quel tale i Krokus di salta
Ignoranti sembra avere meno tant'è che guardavo Marta e dicevo ma organizziamoci un convegno su questo perché c'è da fare un approfondimento
Cioè che ottenne insomma lo facciamo a ponente alterate Programme cioè lo dedichiamo a Gianni Borgna presidente potrebbe essere un elemento anche riusciamo a un tema molto interessante sul Coccoli lavorare
Lascio la parola chiusura questo ponte Marta bene forni signora ringrazio grazie a voi buonasera
A tutti a tutti io sono molto grata di di questa serata sono grata dopo avervi ascoltato
Con Anna Maria non ci conosciamo omaggia le sono riconoscente perché quest'occasione l'occasione di una ristampa dato anche a me la possibilità di leggere per citare Marra Mario stasera ma in quella prima prefazione è un saggio Breve dallo sguardo lungo ma a differenza di molti saggi lunghi dal fiato corto che siamo soliti invece afferrare
E magari consumare troppo velocemente
Sono d'accordo con Ivana è un libretto che dovremmo diffondere sicuramente tenere con voi lo dico
In questo inaudito che vuole non soltanto mio ma di un pezzo del partito democratico io sono una neo iscritta credo non sia un mistero sicuramente per molti di voi che siete qua
E contemporaneamente però oggi mi trovo
Ad essere la coordinatrice della segreteria nazionale del partito democratico e credo che in tutte le ottantaquattro ottantasei pagine che ho letto ci siano moltissime delle questioni che ancora oggi sono presente e possibile futuro non soltanto del partito democratico ma come dice questo questo saggio della sinistra tutta e per iniziare voglio tornare alla alla domanda che che va là faceva all'inizio anni Terna te la senti
Ecco io credo che la domanda sicuramente lo è per me ma penso che debba esserlo per tutti e tutte noi che abbiamo a cuore il destino del nostro Paese perché di questo penso si tratti in queste ore in questi mesi
Sì esattamente questa ce la sentiamo
Cioè ce la sentiamo di afferrare questo testimone
Gianni Borgna è stato numero io gli ho voluto un gran bene da cittadina di Roma sono stato una cronista di questa città prima Radio Città Futura palco Radio Popolare e tante volte son passata con il microfono sotto la sua voce imparando ogni volta ma è una di quelle figure che sia ascoltato fino in fondo ci possono portare dall'altra parte no dell'oggi
E lo dico sottolineando come come fa a Goffredo Bettini nella sua prefazione avendo avuto tra i tredici e i quindici anni in quel triennio che va dall'ottantanove al novantadue
Dove tutto cambia e dove iniziano i funzionari più molto no
Io avevo tredici anni quando cade immaturo
Troppo pochi per sentire quello che si andava disfacendo
Ma dopo quindici quando davanti alla tv non vedo alle bombe di Capaci
E di via D'Amelio e capisco che dentro quella deflagrazione c'è anche il mio destino il destino di un Paese
Ed ero sufficientemente ormai dentro i collettivi collettivi femministi studenteschi eccetera per capire che Tangentopoli di lì a poco sarebbe stato un terzo ricostruire in qualche maniera ma anche del mio futuro no dei miei compagni delle mie compagna
E io penso che con questo senso di ricerca a un certo punto alla fine di questo saggio Gianni Borgna dice
Bisogna che la sinistra faccia una ricognizione del campo di cosa c'è sul terreno non siamo ancora alla non siamo ancora con un grande interrogativo rispetta quella ricognizione Giacomo stasera ci ha dato
Un pezzo no del della nuova realtà che noi ecco non so quanti di voi di fronte a questa nuova generazione di creative a Napoli come Milan è un'altra fotografia anche rispetto a quella che frequenta la sinistra oggi
Che che sa guardare negli occhi
Invece io penso che oggi quella ricognizione sia la premessa non sufficiente ma necessaria per poter fare quella ricerca che già dal titolo
Io non so se è senza pc o senza sinistra io credo che il fatto di non aver nominato un partito ma tutta la sinistra
Ci consegni
Allo stesso tempo una realtà più dure più sfidante non è il problema soltanto del partito che ha ereditato quella tradizione un partito è una è una è un problema molto più vasto di più partiti di partiti e movimenti è un problema della società
E credo fortissimamente che quando Goffredo Bettini dice questo libro sono una sconfitta
Stia dicendo contemporaneamente che questo libro sugli gli sconfitti che non siamo voi classe dirigente ma sono coloro che non vorrà presentiamo più questo è un libro che ci dice che noi dobbiamo tornare in questo senso come diceva Togliatti a stare nelle pieghe della società in tutte le pieghe della società anche quello di fronte alle quali abbiamo sotto il naso a un certo punto ci siamo sentiti altro
Non abbiamo più avuto il la curiosità il fiuto di frequentare
E sono altresì convinta che come diceva Togliatti noi dobbiamo fare anche un'operazione interno al partito ormai esangue e cioè costruire una sezione ogni campanile
Perché neppure quello c'è più non c'è più neanche il corpo l'infrastruttura peraltro che culturale di convivenza all'interno del partito e credo che oggi quella sommatoria che che diceva migrare il nostra destre moderati da sganciare viva dentro quell'astensionismo degli sconfitti degli sconfitti degli sconfitti all'ente all'ennesima potenza che de Rita in questi giorni ha chiamato la crisi delle fibre sottili della società siamo sfibrati
Ormai non è che la corda e tirata sia spezzate si è spezzato in mille rivoli
E dentro quelli buoni non c'è più soltanto la classe operaia e la classe lavoratrice che abbiam perso dall'inizio da quando abbiamo deciso di scommettere sul capitalismo su uno per cento anziché sul novantanove per cento
Ma c'è la classe degli insegnanti cioè la classe
Del ceto medio oggi lo hanno raccontato alcuni istituti di ricerca dopo le ultime amministrative che hanno segnato l'ennesimo arance tavolo sta di un termometro sulla partecipazione al voto che di solito sulle amministrative
Registra qualche segnale di vita in più rispetto penso alle ultime regionali
E alle politiche dice che per il cinquantotto per cento chi non ha votato sono donne
Subito dopo ci sono gli operai neanche li cita impiegati imprenditori e professionisti probabilmente anche la classe creativa di giovani donne del Sud come del nord e in terzo luogo i giovani il che significherebbe a un certo punto abbiamo abbandonato la classe operaia
Persino vergognandosi a chiamarla così pretendendo di rappresentare i nuovi soggetti che si erano affacciati nel frattempo cioè se abbiam finito per mai a presentare più nessuno
E da questo punto di vista io credo che ad esempio questo libro ci aiuti a uscire da uno dei tanti racconti tossici
Che in questo momento vivono nella politica e hanno il Partito Democratico allo stesso tempo vittima e carnefice nei propri confronti che a quello suo riformismo e radicalità
Questo libro che racconta di quanto si è radicalizzata SIAR riformisti fino in fondo se si salda doveva volgere lo sguardo si sa chi si vuole rappresentare al governo per chi e poi cosa perché e per cosa io non ce la siamo più domandato
Ci siamo detti andiamo al governo e così facendo abbiamo finito per rappresentare tutti dunque nessuno perché è questo quello che capitato
E c'è una durissima ma allo stesso tempo più utilissima denuncia
Che Gianni Borgna fa in questo libro
Che appunto lo diceva Ivana nel suo intervento no alla politica spettacolo non lo showroom Renna che a un certo punto Berlusconi che torna in cui in questo libro e io sono felice che torni perché per questo
Un Paese noi siamo una sinistra dovremmo avere velocemente troppo velocemente ciò che accade
Io credo che dentro quelle pagine di grande critica cioè il drag Vienna no quanto quanto quell'ideologia sia diventata l'ideologia ci sia però anche un pezzo di verità che non abbiamo ancora colto
Perché dentro quella destra e in fondo forse anche dentro l'attuale destra c'era un progetta un sogno
Noi oggi non abbiamo più un è il progetto il sogno è chiaro che non è quello il Progetto e non è quello il sogno semmai è un incubo quello che stiamo vivendo quella destra che ammicca
A alle peggiori forze sovrani insiste depurata con questa saldatura che sta per compiersi è già dietro l'angolo alle prossime elezioni fra conservatori e popolari si staccano dalla tradizione invece di collaborazione e cooperazione coi socialisti
C'è da far tremare le vene ai polsi rispetto alla sfida che abbiamo e contemporaneamente però noi dobbiamo capire qual è il progetto di futuro che agli sconfitti vogliamo proporre e per farlo dobbiamo fare alcune cose che in fondo sono scritte tutte qua non sono difficilissime se non altro perché sono scritte una dopo l'altra le tante anomalie sono tantissime e io no
Che prendo sempre appunti quando scrive libri sia su Libero che su un quaderno o un certo punto ho rinunciato anche ai numeri perché nel nell'ultimo capitolo quello delle anomalie non finisci più la sinistra un'anomalia
E forse
In quella dimensione di non compiutezza stante la possibilità una scommessa certo non può restare soltanto un'anomalia ma lì dentro c'è
Ad esempio il fatto che abbiamo smesso di studiare di fermarci questa classe dirigente che ha raccontato in questo libro
Non esiste più
Esiste io ne riconosco alcuni in sala ma sicuramente non sono coloro che che mi capita di frequentare più spesso no adesso che che sto andando al Nazareno che che sono entrate la prima volta ma hanno fermato mano che sui documenti riducendo il primo giorno da nuova coordinatrice
Ma ci sorrido ma è per dire che siamo dentro questa scommessa di mescolanza
Tra chi non c'era e oggi c'è nel rispetto di chi c'era ma anche quella grande voglia di fare entrare quelli che ancora non ci sono e non si avvicinano
E mi sono sentita chiamati in causa quando Borgna dice ormai non c'è più una classe dirigente ci sono gli staff e mi sono sentita fortissimamente chiamate in causa quando dice serve un soggetto collettivo un partito collettivo
Ma per ricostruirlo serve che tutti quanti facciamo un passo indietro per farne dieci avanti
C'è in questa critica molto forte ad esempio che arriva la nuova segreteria in particolare la nuova segretaria sulla postura che hanno il sistema della comunicazione
Non parla era assente e dove c'è secondo me in conosce via che noi assumiamo anche come il nostro ci va bene che si sia sempre sul terzo ci va bene che sia sempre in vetrina cita Daniel twitta
E compulsivo su qualsiasi cosa non soddisfa quell'altro tipo di comunicazione ma allo stesso tempo siamo noi che ormai siamo assuefatti
Il libro finisce con Renzi finisce con una apertura di credito che poi evidentemente è andata diversamente da come in tantissimi a ci si era aspettato in tantissimi io non ero fra quelli ma riscatto coloro che hanno creduto a quella rottura
E nonostante questo ancora oggi siamo schiavi di quel meccanismo
E noi dobbiamo avere il coraggio invece di dire che forse anche noi dobbiamo spogliarci di un metodo e di una pigrizia che in questo libro sono denunciate una dopo una dopo l'altra
E allora
Ecco penso che in questo momento di aver pubblicato questo libro farne occasione se ho capito bene all'anniversario dei dieci anni anche di una riflessione più vasta no che magari va da guardare quelle donne a quei giovani
A una generazione che che già respira perché Borgna si accorge che c'è un tentativo no di emergere e di un pezzo di società nonostante noi
Nonostante la sinistra e nonostante questi senza che ci inchioda una responsabilità io credo che noi oggi abbiamo il dovere di allinearci a questo tipo di ricerca
Abbiamo il dovere di avere un panino risposte un po'più di domande su di noi chiaramente costruendo però contemporaneamente un'agenda che riesca a dialogare con il i nuovi sconfitti ai quali dobbiamo indicare dove la strada per la vittoria per la vittoria collettiva che la vittoria non dei singoli nominando il leader non degli uomini o delle donne sole al comando
Ma di una spinta di classe di classe perché di questo ancora oggi si tratta anche se ha una classe spopolata
E che deve portarci a uscire dal guado di queste disuguaglianze anche perché l'alternativa è su questo chiudo perché è stato un incontro molto denso e intenso noi ancora oggi abbiamo il tema di essere alternativa questa destra perché nel frattempo che noi stiamo senza qualcuno quel vuoto lo sta riempiendo nuovamente i propri voti ma sicuramente aumenta ad esempio nell'occupazione
I posti in tv
C'è un altro tema che qui c'è l'occupazione dell'egemonia culturale
A una via una strada spianata rispetto al fatto che noi invece non siamo presidiando quell'altro moderno quell'altro sistema che dobbiamo invece tornare a far crescere io chiudo come ho iniziato
La domanda e ce la sentiamo evidentemente per forza ce la sentiamo perché sentiamo la responsabilità di di tutto questo io lo dico sempre la sento perché è un figlio di vent'anni e quando lo guardo negli occhi
Riconosco il vuoto che gli sto consegnando più che l'aspettativa no e la possibilità che gli sto consegnando e credo però che a partire da questa concretezza visionaria che in questo libro ritorna di Gianni insomma che mi pare Goffredo nel mille introduzione descriva così bene nelle sue contraddizioni virtuose noi grande pragmatismo e la capacità di sognare
E su una cosa sul suo essere un uomo ovvero una persona vera ecco io penso che oggi la politica o si ricostruisce a partire da questa verità delle biografie dei processi di ciò che si dice e poi si fa
Oppure difficilmente riusciremo ad eliminare i cui
Senza e ad avere quella sinistra di cui tanto sentiamo il bisogno grazie grazie guardate la confusione su questo ossia fra grazie insieme
Consigliera carente che caratterizzava Gianni e lo ringraziamo per aver partecipato ringraziamo tutti coloro che sono intervenuti
E verifichiamo ovviamente a prendere le prime gemme segnalarlo segnalato da tutti ovvero una lettura aggiornata ed era molto densa
Legale buonasera grazie Anna Maria