"Federalismo e liberaldemocrazia" (Il federalismo in Italia)

Così come ci sono alcuni colleghi giornalisti che poi devono devono andar via allora facciamo
Un cominciamo manca Meluzzi ma anche un altro parlamentare insomma sono in giro ma adesso arrivano ma l'importante è che questo ci interessa ci interessa evidentemente per la per la stampa naturalmente
Per cui niente io direi che
Nicolò Sella l'ingegner sale introduce rapidamente perché questo con questo non convegno quest'incontro diciamo
Anche con la stampa lo ha organizzato sempre libertà io direi che Nicolò Sella può illustrare rapidamente la cosa ecco due parole un saluto poi Giuseppe Valditara che il segretario dell'associazione introduce l'argomento rapidamente cioè cosa pensiamo noi del federalismo e del della libera democrazia e poi di rapidamente i professori e poi i parlamentari allora nel corso del
Onorevole d'appello spiega Mancia Meli Alessandro Meluzzi che sta arrivando ministro Savona Gustavo Selva imperio Vito
Per ringraziare i partecipanti che cominciano ad affluire oggi pomeriggio spero numerosi ritarderà stampa che passerei subito la parola al professor Valditara
Iniziare le cose facciamo pure a tutti
Allora associazione per le libertà a con me obiettivo principale la realizzazione di un progetto liberaldemocratico
Riteniamo perfettamente compatibile con questo progetto liberaldemocratico la trasformazione delle istituzioni in senso federalista
Riguardo voglio subito fare chiarezza la voglia di federalismo che aleggia un po'in tutte le forze politiche
Non deve rispondere secondo noi ad esigenze contingenti
Ho a motivazioni strumentali noi riteniamo in primo luogo che il federalismo realizzati uno dei principi portanti della liberaldemocrazia cioè il principio della responsabilità
Un allargamento da responsabilità il cittadino delle classi dirigenti ad ogni livello
Federalismo significa portare il Governo più vicino ai cittadini renderlo quindi più controllabile ma vuol dire anche maggiore partecipazione
Vuol dire inoltre dare alle decisioni pubblici poteri contenuti più vicini ai desideri ed ai bisogni delle diverse popolazioni
Un equilibrato federale federalismo può voler dire anche semplificazione dei meccanismi decisionali e dunque maggiore rapidità ed efficienza nell'intervento
Ne siamo consapevoli che un rafforzamento dell'autonomia e vada di pari passo con un potenziamento della democrazia
Il termine federalismo
Portato innegabilmente alla ribalta dall'ansia di modernizzare di liberare il Paese
Soprattutto in origine nella parte settentrionale dell'Italia ogni oggi
Praticamente di moda
Un termine che viene il concetto di federalismo viene oggi accettato da tutti
Noi vogliamo stimolare impegni forward una chiarificazione su quale progetto federalista
Si possa realizzare e poi vogliamo anche favorire la convergenza delle forze politiche attorno ad una riforma federalista dell'istruzione
Molto brevemente quali sono le condizioni
Attraverso le quali si può realizzare questa trasformazione innanzitutto il rispetto del principio di unità nazionale
Escludiamo quindi ipotesi con federativa
Sarebbe poi auspicabilmente un equilibrato bilanciamento nella distribuzione dei poteri fra centro periferia
Dando vita così ad una riforma dall'attuale forma di governo una chiave
Presidenzialista
Ciò non deve essere però considerato però voi come un condicio sine qua non senza la quale non si può attuare una riforma federale ma come piuttosto un auspicabile integrazione onde realizzarono sempre maggiore efficienza e poi ancora vorrei chiarire che a nostro avviso non si può realizzare una riforma federalista senza modificare la Costituzione chi dice il contrario evidentemente non sa cosa c'ero io l'uomo non conosce la nostra Costituzione e allora proprio per essere molto concreti riteniamo che in primo luogo ci debba essere una rovesciamento dalla prospettiva dall'articolo centodiciassette in tema di ripartizione delle competenze legislative tra Stato e regioni
Ciò comporta anche necessariamente una modifica dell'articolo centodiciotto che attiene le funzioni amministrative delle regioni
è indispensabile a nostro avviso anche una modifica del centodiciannove in tema di autonomia impositiva
Ovviamente è un intervento sul centoventiquattro e seguenti l'articolo relativo alla commissario del governo alle funzioni di commissario di governo
Ovviamente quindi non solo federalismo fiscale ma anche federalismo istituzionale
Ebbene detto questo io passerei subito la parola Mai gli intervenuti in primo luogo alla professor Colletti
Molto brevemente ricco perché del
Siamo già d'accordo e poi per un atto di riguardo verso i giornalisti
I che hanno altri impegni più urgenti
Dirò molto brevemente che il federalismo in Italia è nato sull'onda di una rivolta fiscale
Il
Il nord
Ha manifestato segni di rivolta contro gli eccessi della pressione fiscale
Di questo movimento si è fatta interprete come tutti sapete la lega nord
E il tema del federalismo rigira Elia mente
è stato prospettato questa è la mia impressione almeno
Non con l'intento di
Ridisegnare un assetto dell'unità nazionale
Ma al contrario è stato prospettato come uno scudo
Dietro al quale portare avanti un progetto che almeno inizialmente era un progetto secessionista la Repubblica del Nord
Quindi il
Non ci meraviglia
La situazione attuale che è piena di elementi contraddittori perché questo federalismo che è stato agitato dalla lega
Per molti anni rimane
In una condizione di elaborazione assolutamente primitiva ed elementare
Cioè c'è la parola
Bossi periodicamente
Quando è preda dei suoi scatti d'ira
La sbatte sul tavolo con grande vigoria ma quali siano i contenuti del federalismo Dio solo lo sa
E prego ai soci vengo ed è evidente che un assetto federalista dello Stato italiano e è materia che richiederebbe dico una serie prolungata elaborazione o non è questione che si possa mettere sul tappeto in quattro e quattro otto
L'ultimo documento di una certa rilevanza perlomeno per quanto riguarda lo stato delle mie conoscenze fu quello prodotto
All'assemblea di Assago
Nello scorso negli ultimi scorci del novantatré se ricordo bene o inizio novantaquattro comunque prima prego ecco bravo novembre del novantatré e ci fu allora un progetto di Costituzione avanzato da Gianfranco Miglio che portava su tutti i tratti di una cosa ben diversa dallo Stato federale
Perché in realtà si configurava come una Confederazione di Stati
E ora sebbene la parola la differenza tra le due parole non sia così profonda però dico il avere uno Stato unitario articolato Federal mente da vere una confederazione di interesse di tre Stati indipendenti
Di tre macroregioni indipendenti sono due cose profondamente diverse tanto più diverse si considera poiché nel progetto di Costituzione
Di Assago l'autorità e centrale il potere unitario era di di una debolezza estrema al punto da poter essere paragonata alla debolezza dell'attuale
Il potere centrale
E il naturalmente Bossi si di specie immediatamente di questo progetto di confederazione
Prospettato da Miglio
Confermando quella che è stata sempre la mia impressione cioè che una volta tramontata la prospettiva secessionista
Per la lega il federalismo sia rimasto poco più che una parola di agitazione propagandistica
Salvo impegnare l'ingegno di Speroni sull'argomento ma tutti sappiamo che quell'impegno non comportava un dispendio di grosse Energia
E il
Allo stato attuale non ci troviamo in una posizione che per molti versi è grottesca perché
Questo federalismo in parte per l'indeterminatezza dei suoi contenuti
In parte per l'unanime volontà di compiacere la lirica questa unanime volontà naturalmente nasconde interessi politici contrapposti perché uno è l'interesse di D'Alema
Di compiacere Bossi
E l'altro eventualmente l'interesse di di Fineo di Berlusconi insomma quindi la lega gode in questo momento
Del privilegio di essere il il perno del sistema politico italiano
Sistema politico che a me appare in stato di decomposizione proprio perché a un simile a perno
E il
E quindi questo tema del federalismo del quale già abbiamo sentito dire e non c'è nessuno si dichiari in disaccordo
E riscuotere un animo consenso proprio per perché è rimasta dico soltanto una parola propagandistica quindi un Progetto di estrema vaghezza
Che ciascuno può declinare secondo i propri desideri e cioè in termini di federalismo vero e proprio pure in termini di regionalismo spinto sebbene l'esperienza
Delle regioni d'Italia sia stato un capitolo serio del fallimento della Prima Repubblica
L'ultimo elemento del paradosso è che questo tema federalista contro il quale io non ho nulla in linea di principio sia chiaro perché il taglio che sto dando al mio intervento invece lascerebbe supporre che io abbia delle Riserve
Io ho soltanto delle Riserve per la vaghezza e l'indeterminatezza del progetto
Questo il tema del federalismo è imposto nel dibattito politico da una forza che nel frattempo di Corona non dovrebbe più avere la forza di imporre nulla
Essendo calcolato il consenso le elettorale della lega come oscillante tra il quattro e il cinque per cento su scala nazionale e quindi a quel punto lì dico uno
Come dire si rivolge alla Caritas
Non è che e il batte i pugni sul tavolo impone i temi del dibattito politico comunque
Liberandoci da questi elementi che fanno parte piuttosto della stagione politica italiana che non dà la sostanza delle cose va detto che dal punto di vista della tradizione liberale
Con il che però va subito precisato una tradizione liberale che va considerata
Come dire
In quella che è stata la sua culla il mondo anglosassone perché è una tradizione liberale
Assai diversa da quella sviluppatasi in Italia nel corso dell'orto
Del risorgimento della formazione due dello Stato unitario
Il liberalismo de la Destra storica
Fu
Un liberalismo per motivi storici assai comprensibile che adesso i commi e Simo dal dal richiamare fu un liberalismo fortemente imperniato nella costruzione di uno Stato forte al limite di uno stato di Potenza persino Benedetto Croce che nella tradizione politico-culturale italiana passa come uno dei maggiori esponenti della tradizione liberale
Almeno fino alla prima guerra mondiale quindi essendo nato nel sessantasei
Insomma fino alla sua piena maturità dico si trova attestato supposizione che non ci guarderemo bene dal considerare illiberali nel senso stretto della parola nel senso di locale o di Montesquieu
Quindi ha un liberalismo quello italiano
In cui l'elemento di forza
Dello stato
è assai accentuato in cui addirittura entra Traverso Silvio Spaventa
Il una concezione dello Stato etico alla Hegel quindi capite ora riprendendo il filo del discorso è evidente per quanto riguarda il federalismo una concezione liberale se per liberalismo si intende
Diciamo così l'esperienza esemplare
Codificata in alcuni classici del pensiero politico moderno che so in Inghilterra all'occhio o John Stuart mail
Sul continente Montesquieu bellamente costa
Anche il canto della dottrina del diritto ma non facciamo la troppo lunga
E il e il liberalismo è assolutamente compatibile con il federalismo e per certi versi si potrebbe anche sostenere che addirittura lo richieda nel senso che la libertà liberale è fondamentalmente fondamentalmente libertà dallo Stato
Quindi esige uno stato le cui competenze
Siano ben definite
E i cui poteri di invadenza rispetto alla società civile che non è la Società delle persone perbene
Ma era sull'età degli scambi e dei commerci
La cui invadenza sia assolutamente contenuta quindi è una libertà negativa la libertà liberale libertà dallo Stato
Lo Stato all'infuori di alcune competenze
Ben definita e non può travalicare dai suoi limiti quindi non sorprende che è uno dei classici del pensiero liberale sia l'opera di Khun volto
Sono i limiti dell'azione dello Stato qui da questo punto di vista sì se si tiene conto che già nel pensiero di Montesquieu che dal punto di vista del costituzionalismo liberale considerato come uno dei punti di riferimento più forti viene valorizzata l'importanza dei corpi intermedi
E quindi viene valorizzato il fatto che in una concezione liberale o costituzionale liberale
Non c'è più posto per il concetto di una sovranità una e tanto meno assoluta
Ma le sovranità e dunque i poteri sono molti e si tratta semmai be trovare la cosiddetta bilancia dei poteri il bilanciamento reciproco dei Poteri
Quindi se si considera tutto questo si può dire
Che il liberalismo non non solo non può avere delle riserve di principio nei confronti di un assetto federalista diverso sto arrivando rapidamente al alla fine chiedo scusa se ho rubato troppo tempo di coma dirittura
Per certi versi si potrebbe dire che il liberalismo richieda
Un assetto federale o
Detto questo c'è da aggiungere conclusivamente
Che il una concezione federalistica dello Stato richiedenti
Esige da qualsiasi punto di vista un rafforzamento dell'esecutivo
Rafforzamento tanto più impellente e necessario se si considera che noi siamo tuttora come il Presidente della Repubblica ama ricordarci
E non regime di governo parlamentare di parlamentarismo
In un regime cioè esposto
Caratterizzato da una netta prevalenza delle Jill attivo sull'esecutivo in cui praticamente l'esecutivo è consegnato mani e piedi legati all'Assemblea
Legislativa alle assemblee nel caso italiano assemblee le quali poi possono fare i noti pasticci nel proprio seno quei pasticci che oggi ci vengono proposti col nome di governo costituente il governo del presidente governo istituzionale il governo delle regole
E via dicendo allora sia attenuando conto della situazione di fatto in cui siamo in conseguenza di mezzo secolo vissuto all'ombra della della Costituzione stavo per dire della vecchia Costituzione perché è evidente che un assetto federale dello Stato richiede per lo meno a media scadenza una revisione profonda delle dell'assetto costituzionale
Il
Per concludere quello che è evidente che il giorno in cui si dovesse varare
Una Costituzione federale
E noi
Non potremmo
Non introdurre dentro questa Costituzione è un capitolo
Che e riguardi il rafforzamento dell'esecutivo e il rafforzamento dell'esecutivo non significa il raddoppio degli ambienti
Alla polizia di Stato
Sebbene in alcune circostanze anche questo possa essere concepibile il rafforzamento dell'esecutivo significa che l'esecutivo trae la sua legittime legittimità
Da una fonte proprie di verza
Cioè non trae la propria legittimità dall'Assemblea legislativa benzina Trai d'altra parte cioè dal voto diretto
Della sovranità popolare o per parlare un linguaggio meno
Meno retorico dal voto diretto del corpo elettorale quindi rafforzamento dell'esecutivo significa all'elezione diretta del capo dell'esecutivo questo è un capitolo generale all'interno del quale si aprono molte vie per le quali io non mi addentrerò e cioè la repubblica presidenziale di tipo americano la repubblica presidenziale di tipo francese o l'elezione diretta del premier cioè del capo del governo
Elezione diretta che dovrebbe però comportare che la caduta del governo porti automaticamente anche allo scioglimento delle Camere ecco questo è quanto dei ringrazio per l'attenzione
Bene grazie Lucio Colletti quindi liberalismo federalismo la parola in questo momento prodotto compatibilità tra liberalismo tra liberal democrazie federalismo
Se si in sé innesca il meccanismo del federalismo un un un'elezione diretta
Dell'esecutivo perché eccessiva questa autonomia rispetto al momento legislativo
Ecco quindi diciamo cioè
Rispetto a quello che era come nostra tesi cioè un atteggiamento positivo da parte di Lucio Colletti io voglio sentire adesso il professore sentiamo professor Paolo Savona economista cosa pensa di questa di questa tesi
Desideravo
Confinare
Il mio intervento i problemi strettamente economici
Ma
Quando un assente in altri interventi
E tentato
Di modificare il suo cinerarie ideale
Non ho grosse obiezioni
Da muovere all'esposizione
Di Lucio Colletti
Desidero solo
Far presente che quando ci siamo chiariti
Un'idea di che cosa della liberal democrazia di che cos'è
Un concezione liberale dello Stato
E di che cosa
In che cosa consiste la democrazia
Per i problemi del nostro Paese non abbiamo fatto un gran passo avanti
E quindi sono molto più interessato a quell'aspetto dell'esposizione di collettivi e del problema così come esso si pone perché Colletti non ha fatto altro che affrontare di petto la realtà quando egli dice che e più preoccupato della vaghezza della indeterminatezza del dibattito di quanto non sia del fatto che si discuta di federalismo
Non credo neanche sia possibile impiantare una disputa teorica sulla federalismo di per se stesso
Siamo costretti ad affrontare il problema del federalismo nell'attuale situazione
Come Colletti ha già toccato mi preoccupa non poco l'origine di questo dibattito in Italia
Dal punto di vista strettamente economico possiamo analizzare due filoni
L'osservazione che tra il nord e il sud per semplificare poi le aree possono essere anche più di due e in effetti nel dibattito sono apparse più di due aree sono divise
Da una dualismo strutturale che gli economisti
Definiscono come divari strutturali nei saggi di crescita della produttività Nord produce di più il Sud produce meno quindi dividiamo le sorti visto che dopo cinquant'anni di impegno intenso e cento anni di riflessioni meridionalista e non siamo riusciti a dare un colpo
Dare un punto a dare una svolta a a a questa situazione cosa che peraltro non è vera cosa che peraltro non è vera perché il Mezzogiorno d'Italia a seguito delle politiche di questi cinquant'anni del pur con tutti gli errori a subito una profonda modificare un profondo direi a Franz amento
Socio economico profonda avanzamento socio economico naturalmente il progresso gli economisti lo sanno
è costellato da cadaveri da errori da tutta una serie di
Problemi che se esaminati singolarmente ci fanno ritenere che tutto sia sbagliato però poi se troviamo che nel Mezzogiorno d'Italia l'avanzamento del benessere è stato pari all'avanzamento del nord ed è rimasto intatto il divario cioè i saggi di crescita più lungo andare sono stati gli stessi significa che qualcosa di buono è stato fatto quindi l'origine
è stata questa da questo punto di vista inutile dirvi che se voglio mantenermi su un understatement io provo disagio per questo tipo di impostazione
L'altra è il discorso di guardare al resto del mondo
Rendersi conto che se ci chiude sicché ci si chiude in una
Però lo usiamo il termine autonomia più forte
Più probabile che il nord entri a pieno titolo nel processi di integrazione mondiale in particolare di quello europeo
Se invece deve tenersi la palla al piede del Mezzogiorno allora probabilmente anche il Nord è costretto a entrare nel cosiddetto secondo girone della seconda velocità
Anche questo ragionamento mi dispiace ma crea in me un profondo disagio sempre per rimanere nel campo dell'understatement
I motivi economici sono farine cito uno seguendo il vecchio principio che quando le obiezioni sono tante se ce n'è una valida basta per dimostrare la fondatezza o infondatezza della tesi e il motivo è che ne nei cento e rotti anni di Unità d'Italia abbiamo creato un meccanismo economico così strettamente interrelata che non è più possibile scindere la il Mezzogiorno c'ha un disavanzo di bilancia dei pagamenti perché esiste anche una bilancia dei pagamenti del Mezzogiorno
Nell'ordine del trenta per cento il che significa che pratica una politica di deficit spending e quindi immette potere d'acquisto nel Nord per un buon trenta per cento vi è questa interrelazione strettissima
Delle economie che è difficile da districare quindi
Se dovesse esserci un federalismo avente caratteristiche di secessione ci potrebbe essere contemporaneamente una ribellione da parte dell'altra parte abbandonata a se stessa
Con la stipula di altri patti come si auspicava un tempo che sarebbero comunque tragitti tragici e che io non auspico gli altri patti a livello mediterranei che sposterebbe automaticamente la spinta dello sviluppo del nord verso la che imprime al nord del consumo e del sud verso altre verso altre aree ha detto ne cito solo una ce ne sarebbero
Molte altre anche dal punto di vista finanziario perché così come il sud
Tributario netto di risparmio dal nord in parte trasferito a titolo gratuito entrato in parte trasferito a titolo oneroso e anche fornitore netto di risorse finanziarie al nord
Questa tesi non è facilmente dimostrabile c'hanno provato a parecchi economisti ci ha provato la Banca d'Italia ma è molto distinte difficile distinguere i flussi finanziari nord e sud ma vi è una forte evidenza anche la raccolta del risparmio nel Sud ecceda l'investimento del risparmio stesso quindi è tributario di risorse reali dal Nord offerente risorse finanziarie vi sono quindi motivi che spingono a riflettere su queste né tesi dal punto di vista strettamente economico ma
Voglio a questo punto trasformarmi da un economista abituata a guardare le statistiche quindi a guardare le interrelazioni tre flussi reali e finanziari e spostarmi a dall'atto della cultura economica che tratta delle istituzioni
Io ho seguito nei miei
Trent'anni di professione ormai ne son passati tanti le varie evoluzioni di tipo istituzionale credendoci anche dalla programmazione dallo sviluppo delle Autonomie regionali
La riforma del bilancio dello Stato
Dal punto di vista della degli aspetti istituzionali della politica economica posso affermare che mi sono sempre più convinto che le istituzioni sono il prodotto di un modello culturale non producono modello culturale
Furibonde discussioni col mio maestro Guido Carli
Quando riteneva fondamentale la riforma della contabilità dello Stato per risanare il bilancio dello Stato io sostenevo che occorresse risanare il bilancio dello Stato per riformare la contabilità dello Stato non credo che la modifica delle istituzioni modifiche modifichi i modelli culturali
E noi abbiamo un modello culturale che ha avuto in quest'ultimi cinquant'anni per le applicazioni delle teorie keynesiane deleteria dello stato del benessere una forte spinta verso la creazione di diffusi sistemi di garanzia
E le radici sono sia nel cattolicesimo che nel comunismo tutte e due spingevano verso un richiamo dello Stato a funzioni che non possono neanche lontanamente avere parentele con la di Beraldo e mo'Grazia pure essendosi qualificata in tali
E e allora è da qui che dobbiamo partire
Decidere se vogliamo fare questo esperimento io personalmente a priori non sono contrario detto sono scettico
E sono scettico perché tra l'altro provengo dalla Sardegna perché l'esperienza e piante intanto fare di autonomia amministrativa spinta nelle regioni a statuto speciale in quell'esperienza di regionalismo al quale fatto riferimento Colletti ha fallito
Ma ha fallito non perché le istituzioni non fosse buona bus fallito perché il modello culturale non era coerente con il tipo di riferimento istituzionale o di modelle istituzionale che si voleva presenta
Ora io sostengo che il federalismo così come oggi ci viene presentato e cioè che esclude la rottura dell'unità dello Stato
Potrebbe presentare gli stessi
Le stesse controindicazioni naturalmente pur sempre un modello non sperimentato
Allora uno può dire beh proviamo allora
Credo che
Sono stato chiamato a questo tavolo per le simpatie che ho mostrato nei confronti del di quello che è definito federalismo fiscale termine che a mio avviso assolutamente improprio
Termine assolutamente improprio comunque se per fari federalismo fiscale intendiamo dare il potere di imposizione a
X Comune Regione decidete voi
Dandogli potere contrattuale nei confronti dello Stato centrale per la quota che viene retrocessa ed ho per esempio esempi in altre nazioni come la Rep come la regione di Navarra
Ne in Spagna che ha potere di imposizione annualmente negozia con lo Stato centrale la quota di tasse che deve trasferire per il finanziamento delle spese più generali
Dello stato e allora io riguardo con simpatia questo esperimento mi dispiacerebbe se questo esperimento SPÖ questa apertura volesse significare che io ho fiducia nel federalismo più in generale non ho fiducia nel federalismo più generale
Per i motivi che ho indicato prima cioè che esso
Applicato al modello culturale
Dico che noi conosciamo
Probabilmente produce le stesse
Disillusioni o danni che ha prodotto la autonomia
Regionale il regionalismo imita
Se dovessimo tentare questo esperimento e qui concludo se dovessimo tentare questo esperimento giusto perché poi è giusto sperimentare perché siamo insoddisfatti del modello
Attuale quindi vogliamo provare con altri modelli e allora e qui in vado un po'il campo dei giuristi degli istituzionali visti e forse lo stesso Lucio Colletti
E
Io ho già portato avanti la tesi che vedrei quei sistemi di libertà definiti come li ha definiti Colletti messi dentro la Costituzione ma solo quelli
Un po'alla dare il
Tutti hanno gli stessi sistemi di libertà questo servirebbe anche per l'Europa
Cioè ci sia una Magna Charta che contenga solo i sistemi di libertà
I sistemi di garanzia invece debbono andare nella legge ordinaria
Perché si dipendano da circostanza in circostanza dai momenti congiunturali è questa il fallimento del che mesi ennesimo che prevedeva che una volta Dario una volta prenderli oppure dai governi perché ci possono essere dei governi che riscuotono più fiducia nei cittadini quindi riescono a farsi dare più tasse e governi che invece ne riscuotano meno essere riescono a far dare meno quindi il sistema di garanzia che invece il nostro Paese
Ha immediatamente messo nella legge costituzionale creandoci problemi tremendi basta leggere l'apertura alla Repubblica fondata sul lavoro
E io dopo trent'anni anche di studi non ho trovato me nessuno che mi abbia spiegato cosa vuol dire va bene e così tante altre che per esempio sia l'obbligo
No innegabili no difendendo a non lavorare l'importante è che non si prenda le conseguenze questa è la spiegazione
Direi non l'obbligo il diritto alla ribadire il diritto di libertà come diritto non lavoro
E vi faccio altri esempi la parola capitale del capitale non è protetta dalla nostra Costituzione entra dalla finestra attraverso la protezione del risparmio ecco questo è una Costituzione che essendo nata come voi sapete dal patto
Tra i cattolici e di comunisti con una benedizione data troppo affrettatamente dai liberaldemocratici a quei tempi rappresentati al Partito d'Azione
In particolare che ovviamente aveva una qualche vocazioni in più per i sistemi di garanzia rispetto ai liberali veri e propri
Bene questo tipo di costituzione porta invece dentro sia sistemi di libertà che sistemi di garanzia e questo determina un'esplosione allora se facciamo un'esperienza di federalismo se la dobbiamo fare
Se proprio vogliamo decidere di sperimentare e io sostengo esperimento che finirà anch'esso
Male o nel nulla allora la mia proposta è che quel sistema di libertà così come espresso Colletti diventa diventi comune
A tutte le Regioni o macro regioni e poi i sistemi di garanzia seri scelgono a livello di Parlamento locale le varie istituzioni aprendo ovviamente anche un occhio di riguardo
Verso un principio che è un principio di civiltà che il principio di solidarietà tra la gente
Grazie professor Savona
Cioè
Quindi interessare interessante quest'ultima la proposta del professor Savona anche va tenuto conto dello scetticismo che nei confronti di un esperimento che comunque evidentemente sollecito e appoggio però nei termini in cui appunto gli ho spiegato io la parte finale del del suo intervento ecco questo punto io sempre del professor galeotto il professor Serio Galeotti il fa parte della Commissione dei Trenta del Comitato come sono i trenta del ventidue
Anzitutto riduciamo ridimensioniamo questo comitato e dei quindici eravamo sui modi ucciso e l'abbiamo eravamo sedici siamo quindici dopo che Giannini preferito
Dal ritirati ma
Restando in pochi si lavora forse acciaio efficacemente no a non c'è non abbiano tra Caserta e presidente mese Ferret
Dipendesse da noi Corsera
Accanto
Gli interventi delle illustri colleghi e amici
Dopo l'intervento
Il professor Savona un po'scettico vorrei
Il farne alle note dei Lucio Colletti l'oggi notte
Notte ispirate a una una forte speranza
E
Se mi se mi è consentito addirittura con qualche nota di di ottimismo di speranza più forte
No non la parte no no la porta del non lavora io ottimismo
Nonostante le nubi di questa fase confusa travagliata difficile di transizione costituzionale che noi stiamo attraversando non dobbiamo dimenticare che questa fase di transizione costituzionale è veramente una rivoluzione come qualcuno l'ha chiamata rivoluzione rispetto al sistema costituzionale precedente basalto sul sistema proporzionale sul proporzionalismo cioè sulla partitocrazia sul sistema che poi dava luogo a tutto ciò che la partitocrazia e glielo ha prodotto consociativismo eccetera irresponsabilità
Disaffezione dei cittadini distacco sempre più grave dei cittadini rispetto rispetto alle decisioni Agosta
In questa fase noi siamo entrati noi italiani siamo entrati per una decisione nostra
Di noi cittadini
Perdonatemi procede in modestia
Ma io sono stato parte partecipe come anche qualcuno qui di questo tavolo anzi del movimento referendario
Se mi consentite ancora perdonatemi queste immodestia ma come costituzionalista tengo un poco alla paternità di questa idea la stessa idea di lanciare un referendum sulla legge elettorale del Senato
Lancia immodestamente io nel mille novecentottantotto
Richiese alcuni anni prima di poter di poter essere varata messa sul messe sul piano pratico dell'attuazione e qui grande merito storico fu di Mario Segni e di chi e di chi cooperò con lui fortemente mai da quel movimento è da quell'atto la quella decisione dal che apportò alla referendum prima al referendum sulla preferenza unica del novantuno poi alla referendum
E vero decisivo del novantatré e sulla legge elettorale del Senato che
è intervenuto alla svolta dal punto di vista istituzionale tra il sistema proporzionalisti go precedente su cui si era basati i quarant'anni e più della Prima Repubblica e questo e il sistema basato sul maggioritario però la legge elettorale che nasceva dalla referendum abrogativo per le necessità stesse
Direi istituzionali
Per la modestia diciamo istituzionale della referendum che è il solo abrogativo e solo un mezzo per per amputare per motivare le istituzioni e lasciare vita a quel che rimane la legge elettorale che rimase era una legge è stata una legge elettorale in perfetta d'altra parte ha già prodotto i suoi risultati cioè attorno non perfetti non miracolosi anzi siamo tutti consapevoli della insufficienza di questi risultati però già notevolmente la cultura politica si sta si sta volgendo verso la direzione in cui il sistema maggioritario Adduce cioè il bipolarismo delle scelte politiche la scelta diretta dei cittadini rispetto al governo
Il governo che nasce dal voto del dal voto popolare
Tutte le discussioni il travaglio di di questi giorni di questi di queste settimane e di questi mesi nasce anche da questo fatto
Lo diceva Panebianco il politologo pochi giorni fa con cui mi sento spesso in sintonia con le cui opinioni è vero concordo strettamente che la cultura politica che è nata dopo il referendum sta volgendosi verso il bipolarismo lei però le strutture costituzionali di cui noi disponiamo sono ancora quelle della della attuale Costituzione della Prima Repubblica i meccanismi istituzionali di governo sono ancora quelli
Sgangherati diciamolo pure della della forma parlamentare ultra parlamentare di governo di cui noi distratti disponevamo
è vero e che erano insufficienti a garantire autorevolezza stabilita
Efficienza efficacia responsabilità ai nostri ai nostri governanti nei confronti dei cittadini
Ora
La questione istituzionale la questione cioè di fare una riforma istituzionale nel senso in questo senso nel senso di realizzare una democrazia me immediata cioè una democrazia dei cittadini una democrazia in cui sia il voto popolare il voto dell'elettorato
Ha ricordato Lucio Colletti è vero che decide sulla scelta del Governo e di un governo che duri per la legislatura che abbia l'autorità di durare la stabilità di durare
La efficienza per operare la efficacia poi della sua azione di governo
Incontrando poi la responsabilità piena di quello che ha fatto davanti di nuovo un voto popolare tutto questo
Tutto questo è lo scenario futuro a cui dobbiamo dobbiamo mirare ma le regole costituzionali di cui disponiamo oggi sono in adeguate sono insufficienti a portare a portare a questo
Le liti le liti e risse politiche che ci sono ancora oggi in queste settimane e sono tra queste due culture quasi non ci si rende conto le strutture costituzionali sono ancora quelle precedenti e sono inadeguate a questo titolo tipo di cultura nuova
Questo tipo di cultura nuova nata scaturita dal dalla scelta del sistema maggioritario esige riforme istituzionali in quali auguriamoci vero
Quali auguriamoci il Parlamento Possa affrontare Bossa posso affrontare e lavorare
Deliberare lasciando poi al popolo in un referendum la scelta la scelta decisiva e di capacità di confermare o di rifiutare ed ero queste scelte
Orbene
In questa questione istituzionale che è una questione ormai politica da da più di una decina d'anni perché nel la nostra classe politica l'aveva l'aveva già evidenziata questa esigenza profonda di cambiamento delle delle regole istituzionali questa esigenza di rafforzamento dell'esecutivo del Governo
Questa esigenza di governabilità è già da dieci e più anni
Che ha prodotto ha prodotto in Parlamento commissioni comitati la commissione Bozzi tanto per non dirle è vero una che ha fatto del bel lavoro ma del lavoro che è rimasto rimasto negli scaffali è rimasto inutile
E poi e poi c'è stata la Bicamerale del dell'ultima legislatura e anche essa ha fatto ha fatto del lavoro
Approfondito di studio di proposta anche in questo tema del del regionalismo rafforzato del regionalismo sviluppato quasi al limite di un federalismo
Però mancava mancava la spinta decisiva per l'innovazione istituzionale non poteva farla la vecchia classe politica il vecchio ceto politico
Il centro il vecchio ceto politico e stato in buona parte cacciato sostituito dopo le elezioni del ventotto marzo grazie al maggioritario grazie grazie alla alla svolta fondamentale del referendum
Orbene su questa questione di rinnovamento istituzionale che già data da quindici anni era divenuta una questione politica
Politica nostra a livello nazionale ma in cui la vecchia classe politica era incapace di dare una soluzione reale perché dare una soluzione reale significa
Nuove forze bene su questa questione istituzionale che richiedeva reclamava
Un cambiamento profondo delle istituzioni si è innestata
Prepotentemente negli ultimi anni in forza dei movimenti delle lega della lega al Nord e così via c'è intestata alla questione
Dello sviluppo delle Autonomie territoriali del federalismo usiamo questo termine generale è vero è vero senza adesso volere volere
Arrivare alle esasperazioni estreme che il che farebbero perdere a questa parola il significato
Autentico pensa perché quando si arriva alle ipotesi secessionisti che sia fuori da da uno sviluppo in senso federale
Lo sviluppo in senso federale e compatibile ed è concepibile soltanto entro il concetto di una unità statuale di una unità dello Stato uno Stato che si che si decentra che riconosce le sue articolazioni in base al principio oggi oggi tanto è vero ho celebrato il principio di sussidiarietà
Il principio cioè in base al quale il Governo i due i livelli di governo devono essere vicini ai cittadini il più possibile vicini
Agli cittadine
E si passa a livelli superiori soltanto quando il livello inferiore è inadeguato e insufficiente a queste funzioni non si faccia non si faccia a Milano quello che si può fare benissimo a a Clusone tanto per citare e vero località della mia della mia regione della Lombardia delle mie terre
Questo implica il principio di sussidiarietà quando viceversa il Comune è insufficiente si passa a un livello superiore si passa alla Regione quando poi la Regione anch'essa egli si è inadeguata a quei conti da quelle funzioni si passerà si passa all'altro livello questo implica il principio di sussidiarietà che come è noto è stato portato alla ribalta di nuovamente è un vecchio principio questo del della dottrina politica lo che è stato riportato alla ribalta da dal Trattato di Maastricht come noto orbene il federalismo sta si inserisce benissimo
Nel nella domanda di cambiamento delle nostre istituzioni nel senso di rafforzare l'esecutivo nel senso di realizzare una democrazia immediata nella quale siano i cittadini che decidono col loro potere di premio sanzione decidono la scelta del governo la scelta della maggioranza del governo per l'intera legislatura
Il la questione federale la questione di una riforma in senso federale dicevo si inserisce si innesta benissimo su questo ceppo di riforma istituzionale profonda del nostro sistema in che modo
Si inserisce benissimo come richiesta di garanzia garanzie contro un eccesso di concentrazione del potere alla al centro
E da più di di vent'anni
Che come costituzionalista
Io avevo proposto
Ho proposto i temi della riforma costituzionale
Per affrontare e risolvere i problemi dell'ingovernabilità del nostro sistema
E da più di vent'anni che sostenevo il concetto che
Forse è necessario per il nostro sistema passare una forma di democrazia immediata così come sono le grandi democrazie dell'Occidente democrazie cioè nelle quali è il popolo sono gli elettori sono i cittadini che decidono con il loro voto con un potere di premio sanzione sulla scelta dei governanti del dell'esecutivo del capo dell'esecutivo
Siano le soluzioni vuoi presidenziali con la scelta cioè dell'investitura diretta del Presidente della Repubblica vuoi come io preferisco secondo il modello il modello del premier inglese
L'elezione popolare diretta del premier del Presidente del Consiglio del governante
Insieme alla scelta all'elezione della Camera dell'assemblea legislativa in modo che i due poteri l'esecutivo il legislativo nascono insieme
Tornano insieme Cannone insieme nell'ipotesi di crisi dinnanzi al volto del popolo dei cittadini cioè quello che il via legittimati degli agenti
Il sistema federale
è un sistema di divisione del potere
Va ricordato Lucio Colletti si rimonta si risale in fondo sempre a Montesquieu il grande teorico della divisione del potere
La garanzia delle libertà sta il fuoco le pouvoir carrette le pouvoir bisogna che il potere arresti il potere questo Monte schierò teorizzava a livello dell'organizzazione centrale dello Stato potere legislativo esecutivo
Giurisdizionale un potere frena l'altro ferma l'altro impedisce che l'altro detenga ti concentri in sé tutto tutto il potere qui la divisione del potere avviene avviene in linea verticale tra il potere centrale il potere dell'entità periferiche delle entità regionali ma è sempre lo stesso concetto
La divisione del potere tende e garantisce la libertà le libertà le Autonomie
Il principio del federalismo fiscale che qui è stato evocato e da un punto di vista di tecnica di scienza economica hanno uno di fare difficoltà ad ammettere
Che esso non sia una una formula rigorosissima ma vuol dire che cosa vuol dire il principio del federalismo fiscale e vuol dire
In fondo il ritorno il ritorno alle origini proprie del Paran del parlamentarismo il Parlamento è nato proprio da da questo dal potere di consentire l'imposizione fiscale
Nota Session Miss altro representation non diamo noi all'Ave non consentiamo allora il potere di imporci le tasse se non abbiamo la rappresentanza nostra che consenta a queste tasse ecco cioè i due poteri il potere di decidere la spesa
E il potere di prelevare i mezzi per la spesa non possono essere separati debbano andare insieme questo vuol dire il federalismo fiscale
Che una Regione faccia faccia sì i presti suoi servizi riorganizzi come vuole però
Si paga le tasse e preleva quelle tasse e da in base a quelle tasse che preleva quei servizi e ne risponde direttamente ai cittadini questo vuol dire il federalismo fiscale
Qui ci sono gli elaborati estremamente documentati approfonditi ricchissimi di di grafici di dati di analisi econometriche eccetera nella Fondazione Agnelli ha fatto in tema
Di federalismo fiscale e la Federazione Agnelli
Un federalismo unitario e solidale no e la Fondazione
No no sì perché in realtà Agnelli centralizzato conversione offerte reo
E addirittura indietreggia presentai come la soluzione oggi
Più idonea per soddisfare le domande di cambiamento dei cittadini italiani e per affermare in Italia un'etica pubblica è una cultura di governo che facciano propri i principi della responsabilità
Della trasparenza dell'efficienza e della solidarietà
Io non voglio anche se mi sento in fortissima sintonia con grande le conclusioni gli studi della risultanti da questo elaborato un federalismo unitario e solidale per l'Italia che la Fondazione Agnelli a diffuso recentemente non voglio
Consentire in tutto in questa affermazione che sia l'unica l'unica soluzione
Per soddisfare alle domande di cambiamento dei cittadini italiani perché come abbiamo detto la domanda di cambiamento esisteva di cambiamento istituzionale esisteva ormai da da più di un decennio
E si propone nei confronti delle istituzioni delle istituzioni costituzionali a livello centrale il rafforzamento dell'esecutivo quello che dicevo la soluzione dei problemi della governabilità questo è un problema che c'era il problema del federalismo si innesta su questo
Diventano per voi e noi nel comitato Speroni venne il comitato di studio per le riforme istituzionali abbiamo consentito e riconosciuto questo
Questa è inscindibile
Implicazione che c'è tra l'una e l'altra esigenza non possiamo procedere a una riforma in senso federalistico senno
Facciamo e non facciamo penso prima la riforma che dia all'esecutivo l'autorevolezza la forza la stabilità l'efficacia la responsabilità di governare
La responsabilità e la capacità di realizzare anche questa forma di sviluppo delle Autonomie delle nostre regioni che il possiamo benissimo chiamare federalismo anche se il metodo il modello che noi che noi del nostro comitato abbiamo in mente è un modello che si ispira a quelli della Germania federale non andiamo non vogliamo superare quei modelli i due temi federalisti cioè sono strettamente collegati i due temi dico riformisti ICI della riforma dello Stato centrale della riforma del governo eh
Io Cindy vilmente legato all'altro della riforma federale
La riforma federale chiama richiama una maggiore autorità centrale un'autorità che abbia la sua legittimazione diretta nell'investitura popolare nel voto dei cittadini
Questo noi voliamo questo noi vogliamo questo noi proponiamo questo è il nostro orientamento questa è la a mio avviso è lo scenario che può concludere
Questa difficile travagliata fase di transizione costituzionale questo è il punto d'arrivo a cui dobbiamo giungere dopo avere fatto la battaglia referendaria e averla vinta in quel modo
Dobbiamo non restare
Ormai così impantanati nel né il primo guado dobbiamo andare va avanti coraggiosamente e concludere
Questa opera di riforma istituzionale dare ai cittadini il potere di decidere comunque la scelta del governante la scelta del governo di un Governo che possa durare per tutta una legislatura
Realizzare nel contempo questo sistema di sviluppo delle Autonomie regionali delle quali potrei dare i dettagli particolari perché comporteranno anche la federalizzazione di molte istituzioni
La federalizzazione del Senato che il Senato diventi una Camera delle Regioni
La federalizzazione anche della corte costituzionale in cui nella formazione della Corte costituzionale ci debbono essere e gli i rappresentanti gli eletti designati anche i giudici costituzionali
Che derivino la loro nomina dal senato delle regioni e ancora nella formula il Progetto è vero che né niente dell'elezione popolare del premier c'è posto per un Presidente della Repubblica per un capo dello Stato che sinceramente il campo di tutta la Repubblica la Repubblica chiamiamola federale se così vogliamo e cioè un capo dello Stato che sia eletto da sia dalla Camera politica la Camera dei deputati sia da un'assemblea da un'assemblea generale federale che contempli e abbracci tutti gli elementi che compongono questa Repubblica dato centrale
Le regioni i comuni province
E con ciò
Grazie professore galeotta di quella foto per ricordare la primogenitura diciamo per quanto riguardava il referendum che poi introdotto il maggioritario attraverso il discorso del Senato del maggioritario secco al Senato quindi prima la riforma istituzionale di pari passo diciamo anche il il federalismo
Bisogna capire poi perché poi forse una questo momento ma insomma a che punto è professore tributo sono i lavori del della commissione adesso voi avete tre giorni ancora davanti a voi però evidentemente
Onesti
Crude al governo che oggi noi chiediamo altri al
Al governo
Quindi non possiamo committente di questa Commissione studio sarà reso belga
Bene organizzando un articolato che dovrebbe abbracciare sia la riforma sistema la riforma
Bene
Sotto anche rispondendo a delle domande
Beh qualche dettaglio su questo Consolo sul lavoro della commissione non sarebbe devo dire sbagliato ecco deve concludere il giro del con il professor mangio mille di Catania costituzionalista perché tra l'altro rappresentante di assoluzione per libertà per la Sicilia
Rapidamente in modo che poi si possa anche riassumere in qualche modo quello che è stato detto fino adesso per poi chiedere all'Antella Meluzzi dei due parlamentari di dire la loro
Ma io posso anche rinunciare esporre tutto il il complesso della dell'intervento che avevo predisposto per questo tema
Anche perché sono molto sono stato molto stimolato dalla dagli interventi precedenti e dalle cose che sono state dette
Sino a questo momento
In particolare si è ci si è mossi da una considerazione di carattere generale che ha accomunato almeno i primi due intervenuti e cioè che questo discorso sulla federalismo sì presenti nell'opinione pubblica
Come un discorso alquanto vago
Ora da questo punto di vista più che di vera e propria vaghezza bisognerebbe parlare di una vera e propria ambiguità
Del concetto di federalismo così come sino a questo momento è stato trattato nell'ambito della politica e dell'opinione pubblica
è un'ambiguità perché il termine Henze ormai abbraccia un significato molto ristretto c'è semplicemente la possibilità di comunità locali che riescono a a convivere nell'ambito di una comunità di di grado superiore diciamo così
Ma al di là di questa semplicissima definizioni un termine in sé oggi come oggi non non riesce a dare più nessuna indicazione
Che peraltro bisognerebbe vedere cosa si sottintenda al termine stesso federalismo cioè che tipo di storia sta dietro alla formazione del del federalismo in uno stato
E quindi l'ambiguità che tocca sia i profili tecnici
E sia i profili politici
Dal primo punto di vista ecco
Non è più possibile dire vi è un modello di federalismo ma è necessario scendere nel dettaglio faceva bene professore Galocchio dire stiamo costruendo questo tipo di modello perché sono alla luce delle indicazioni tecniche
Che possono essere fornite
Dal dall'articolato dalla proposta complessiva
Può desumersi che tipo di federalismo di per sé una indicazione che è tipicamente federale quella che accennava di dare all'inizio ce il rovesciamento delle numerazione
A favore dello Stato cioè la competenza è numerata sarebbe quello della Federazione alla competenza invece generale sarebbe quello delle regioni
Ebbene questo elemento che sicuramente un tratto presente in tantissime se non in tutte le costituzione federale diverse oggi può indurre in un in un grosso errore
Perché non vi è costituzione di carattere federale che conosca questo tipo di numerazione che poi non abbia visto uno sviluppo fortemente accentrato della federazione in senso che le competenze numerate per via di uno strumentario infinito che è stato sviluppato nell'arco di storia di duecento anni dagli ordinamenti federali
Adesso il crescere prepotente alle competenze della federazione a darne a discapito delle competenze degli Stati membri chiunque cioè oggi ricercare asse semplicemente puramente in questa in questo principio una vera e propria salvaguardia delle competenze locali andrebbe incontro a una sicura delusione
Questo è ancor più vero per quanto riguarda e quindi in possono importante le altre indicazioni soprattutto in ambito di costruzione del modello federale cioè se diventa perderà la Corte costituzionale se diventa federale consiglio di stato si diventa federale alla corte dei conti
Se la la la Camera del della Regione diventa un vero e proprio organo di controllo della federazione che in alcune occasioni partecipa in capo al procedimento legislativo o o meno
Ma accanto a queste un altro elemento che è estremamente importante a mio avviso è quello di che deriva dalla dall'esperienza regionale
Sembra quasi che noi parliamo del federalismo senza tenere conto che abbiamo avuto una un'esperienza che è stata che ormai quasi venticinquennale per le regioni diritto comune ultra quarantennale per le Regioni di diritto speciale
E ritengo opportuno non tanto decretare semplicemente puramente e semplicemente il fallimento di questa di questa esperienza questo è peraltro sotto gli occhi nostri quotidianamente ma capire anche il perché
Un progetto di riforma istituzionale un progetto di ingegneria costituzionale può avere qualche speranza di successo solo se si lega alla storia del Paese solo se collegata direttamente Corno alla storia
Ma d'altra parte non deve fare dell'esperienza passata semplicemente il limite invalicabile per la la sperimentazione istituzionale cioè riforma istituzionale
In realtà storica si influenzano a vicenda hanno un rapporto di scambio per cui anche le riforme istituzionale fanno costituzionale sono uno strumento valido per far crescere il livello di consapevolezza dell'istituzione per modificare la storia del passato
Ora se si va a vedere proprio il discorso dell'esperienza regionale
E una delle degli aspetti fondamentali di questo fallimento dell'esperienza regionale in Italia è dato dal fatto che in realtà si è avuto un prevalere della cultura del centro
E la cultura dello Stato della circostanza che Allo stato spettava a risolvere i problemi della periferia e non alle stesse periferie
Le regioni sono state praticamente schiacciata nella loro esperienza venuto dalla da sul piano legislativo con ritaglio delle materie
E con la giurisprudenza degli interessi nazionali sul piano amministrativo con l'introduzione di funzione spurie che hanno ridotto anche alla capacità di gestione amministrativa
Sul piano finanziario che è poi quello più importante per certi aspetti le regioni non hanno mai goduto di una vera e propria autonomia finanziaria perché tutta la struttura della finanza pubblica locale una struttura di tipo derivato e evidentemente e questo ha creato una forte irresponsabilità dei centri di governo locale ha dato vita alla alla concezione degli enti territoriali commenti di pura spesa senza responsabilità
Allora
Questi fenomeni hanno poi una grossa ripercussione sul piano politico
Dove non è vero come qualcuno ha detto che la vaghezza del progetto federalista avrebbe portato con sé anche un generale consenso della proposta
Cioè nei confronti del federalismo anche per i modi con cui è venuta fuori questa proposta da Vega alla cultura della della secessione la divisione dell'Italia
Vi sono una serie di timori di una serie di preoccupazioni soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia
Perché è evidente che questo viene visto il federalismo viene visto come un momento di chiusura del rubinetto come l'abbandono di questa parte del territorio nazionale
A se stesso in condizione di non la facile competitività non solo con il Nord ma con il resto dell'Europa evoluta
E c'è anche la sensazione forte che il federalismo sia voluto dal nord
Essenzialmente per consentire a questa parte di potersi agganciare al al treno europeo senza illegale lacciuoli di una parte del paese che sicuramente farà arretrare
Anziché avanzare alla macchina
Dell'economia
Quindi il divario è un timore delle popolazioni del Mezzogiorno il divario nord-sud che sono preponderanti rispetto a tutto a tutto lo schema di riferimento e che entrano nell'ambito di un disco sul federalismo
Qui si innesta
In un modo diverso da quello che che ha detto il professore galeotto il discorso del presidenzialismo
Cioè e noto che viene costruita come una un antidoto alla ai pericoli del federalismo la modifica della forma di governo in senso Predil presidenzialista
Per cui si ritiene che sia strettamente scindibile questi due elementi
Con ma il pericolo che questo possa diventare un equivoco in realtà non nei termini in cui l'ha detto il professore Galeotti perché chiaramente non è nulla vieta nulla esclude
Che la riforma federale si lega anche nel nostro Paese così come in altre realtà diverse dalla nostra alla problema della di una forma di governo più portata più tarata sull'esecutivo anziché sul sul Parlamento e sul potere legislativo ma certamente pensare che il presidenzialismo possa essere oggi il portatore di quelle garanzie per le popolazioni meridionali che sino a questo momento e sono state assicurate dalla presenza di uno Stato centrale forte queste certamente sbagliato
Ed è una visione che porta una contrapposizione non solo politica ma anche territoriale tutto sommato sbagliata
Questo lo dico perché sicuramente è vero quello che dice il professor Savona stato prodotto né confondono il soggiorno uno sforzo economico notevole però vorrei ricordare che questo sforzo e comunque inferiore però almeno il venticinque per cento rispetto ad esempio lo sforzo che sta compiendo la Germania Federale nei confronti della ex DDR dei Laender dell'ex re deve e questo in un arco di tempo che di quarant'anni e non di dieci anni come quello previsto per la Germania Federale per l'omogeneizzazione della della Germania dopo la vita caraibico
Resta comunque il fatto che il Sud in questo momento non può aspettarsi più dallo Stato quello che lo stato sinora non ha dato questo dato di fatto incontrovertibile
Soprattutto in questo momento in cui lo Stato nazionale non può non dismettere compiti e attività si trova in una circostanza per la crisi finanziaria per la crisi
Di risorse che sta incontrando nella condizione di doverla modificare il suo impegno economico nei confronti del territorio
Di questo vi è consapevolezza nel Mezzogiorno certamente del fatto che lo Stato non può più dare quello che deve dare un certo tipo di vuoto viene visto quasi come una sorta di affrancamento dalle clientele dall'assistenzialismo viene vista anche come una sorta di protesta sorda nei confronti di uno Stato che in quarant'anni non è riuscita a a omogeneizzare il Paese
Lì dove altri stati in un tempo in tempi minori in tempi più rapidi sono usciti in questi tre allora il problema di fondo è che il federalismo la vera questione federalismo a mio avviso diventa quella dell'identità nazionale c'è finisce con l'essere costruita questa tematica
In contrapposizione con quella dell'identità nazionale queste secondo me qualcosa di errato nelle premesse e nelle conseguenze il federalismo deve diventare il problema dell'identità nazionale del modo in cui si recupera l'identità nazionale del Paese
Deve cioè diventare il modo attraverso il quale quel valore fondamentale costituzionale che secondo me fa ancora di questo Paese una nazione una una nazione una Repubblica una e indivisibile come dice l'articolo cinque dalla Costituzione
Ecco questo valore fondamentale che dato dalla esistenza di una comunità statale permanente nel tempo che è rappresentata dal popolo nella sua continuità ideale secondo me un antico insegnamento costituzionale
Ebbene questo Paese oggi deve necessariamente trovare una articolazione di tipo regionale regionale in senso forte se volete anche federalista tale da assicurare una piena responsabilità non solo di quelle parti che si trova nella situazione di vantaggio economico ma anche delle parti che sino a questo momento sono stati ma sociale di disagio economico
E quindi il federalismo in collegamento con l'identità nazionale significa la costruzione di meccanismi di solidarietà interna che sono necessari
Anche perché le partite di dare avere tra nord e sud non sono così chiare su questo sono d'accordo professoressa vorrà non sono sempre così che Arce non è detto che
Soprattutto se poi dall'ambito economico passiamo a quello politico e storico non ha detto proprio che le partite di dare avere siano tutta a vantaggio del nord o aria svantaggio col tali da colpevolizzare nel soggiorno
Il problema dell'identità nazionale deve significare cioè il problema di consentire a tutte le comunità locale di raggiungere e di realizzare i propri interessi in modo piena ma sempre nell'alveo dell'identità nazionale
Allora
A mio avviso quello che può produrre ancora il dibattito è soprattutto il dibattito politico il dibattito dei politici che seguirà subito dopo
E questo
Quello di fare in modo che la tematica della razione matematica del federalismo vengano sottratte
A chi ne vuole fare delle bandiere di contrapposizione politica e territoriale per diventare invece una problematica proprio della storia del nostro Paese
Il vento del
Deputato parlamentare gialle già nella lega
Grazie
Volevo in primo luogo sviluppare qualche breve considerazione proprio sul titolo che richiama l'attenzione su federalismo e liberal democrazia
Beh il termine federalismo ha diversi significati
In primo luogo il federalismo fa riferimento a un modello di Stato
In cui uno Stato è composto da altri Stati
Il che significa che questi enti territoriali devono avere funzione legislativa forte fino al potere auto costituzionale funzione amministrativa forte fino a otto governo elementi di funzione giurisdizionale
E devono anche come diceva il professor Galeotti partecipare all'esercizio delle funzioni centrali dello Stato quindi
Devono i rappresentanti di questi Enti territoriali essere all'interno di un organo che fa le leggi serie e difficile che non vi sia un organo di giustizia costituzionali rappresentanti di questi enti devono essere all'interno dell'organo di giustizia costituzionale e così via
Questa è la nozione istituzionali e politica del federalismo a cui ci rifacciamo prevalentemente
Ve n'è un'altra che è un po'più estesa ove si dice che il federalismo fa riferimento un tipo di Stato in cui esistono diversi livelli di governo almeno due oltre quelli comunali
Questo nozione che a noi devo dire politicamente non interessa molto
Perché queste erano opzione così estesa che trovo un po'ovunque il federalismo lo trova già nell'Italia di oggi perché già oggi vi sono due livelli di governo perché vi è il livello provinciale via il livello regionale e quindi è una denominazione in cui un po'tutto si equivale e allora questo genere di visione non permette la valutazione de del modello e non permette il formarsi del dissenso e del consenso su una proposta assai Vacca
In un'altra eccezione federalismo fa riferimento secondo la tradizione kantiana alla cosmopolite
Così il federale che è un riferimento troppo ampio per protezioni più occupare e poi vi è un ultima accezione in cui federalismo fa riferimento un tipo di civiltà un tipo di società in cui non soltanto vi sono istituzioni federali ma vi sono anche valori economie tutti caratterizzati in questo senso
Allora e l'accezione più ampia che fa riferimento anche a dei valori devo dire che per concretezza fermandomi sulla prima accezione
è chiaro che già questa prima accezione politica fa riferimento a problemi dei valori che sono i valori della liberale della democrazia in primo luogo il valore libertà
Perché quando un popolo un'entità territoriale rivendica l'auto Numidia l'autogoverno
Rivendica di partecipare a certe funzioni avanza sempre una funzione una esigenza di libertà e quindi è chiaro che il collegamento col valore libertà è molto forte
Quando il professor Savona faceva riferimento al problema fiscale e prima ancora il professor Colletti
è chiaro che anche questo genere di rivendicazione che viene un po'visto come una manifestazione di egoismo del nord nei confronti di altre parti del territorio nazionale
In realtà a una versione nobile in un valore che è parimenti il valore di libertà dal momento che si dice i singoli
E i popoli devono a vere devono essere liberi di godere del proto delle frutto del proprio lavoro
Con quelle sono le limitazioni che siano necessarie per le esigenze di coesione e quindi anche questa è una rivendicazione di un diritto di libertà
Quindi il nesso tra stato federale e parte liberale della libera alla democrazia è molto evidente
Il nesso con la valore democrazia fa visto un pochettino in maniera più articolata
Non perché i federalisti non siano democratici ma perché la democrazia a parte le Marco interpretazioni su cui vuol dire nulla e tutto fa riferimento al valore di maggioranza e da questo punto di vista la visione federalista
Non sempre si identifica la regola di maggioranza perché è una regione tipo consensuali Istica allora richiede l'unanimità per così dire soprattutto nel momento fondativo e costitutivo
E difficile immaginare che essi vengano a formare aggregazioni se non basate sul consenso
Dei singoli soggetti che vi partecipano da questo punto di vista che un distacco sotto certi profili per quanto riguarda il momento
Fondativo perché per esempio le regioni che vanno a formare una macroregione oppure una regione più grande
Devono volerlo fare non basta che due su tre siano a maggioranza d'accordo una certa soluzione
Dal punto di vista del rapporto con il valore democrazia c'è una lieve divergenza non perché il federalista non sia democratico ma perché e più esigente ancora di quanto esigeva il valore di democrazia
Questo per quanto riguarda per così dire i profili teorici
Però e parlando così come deputato devo dire non ha senso che in mi soffermi su questi aspetti che sono più di ordine filosofico c'è in primo luogo il problema politico e allora ecco che devo dire uno dei grandi meriti della associazioni per le libertà e quello di portare avanti un disegno di coesione delle forze di maggioranza che si ispirano valori liberaldemocratici e quindi di istituire un nesso
E di essere fattore di un messo nel Paese tra istanze di tipo federalistico istanze di tipo liberaldemocratico
Perché le due cose devono essere agganciate politicamente altrimenti non possono andare avanti
Anche per la considerazione secondo cui e lo dico da federalista essi un servizio al Paese il federalismo
Ma è anche un servizio al Paese andare a costruire una aggregazione liberaldemocratica che con un'altra competa dentro una logica di alternanza evitando un modello di congelamento al centro
Che vive poi nella continuità di mediazioni tenendo conto che di mediazioni infinite e già morta la Prima Repubblica
Ed ecco allora il nesso tra liberaldemocratico era democrazia tra esigenza di costi di costituire di sforzarsi di andare avanti per costituire questa grande aggregazione
Che si muova in una certa direttrice dove allora i nessi teorici di valore si Salvino concretamente nell'ambito di aggregazioni politiche che porto avanti gli obiettivi che sono tra Lori connesse in un solo lo dico da deputato del Nord e mi interesso dei popoli del Nord bensì in generale nell'interesse del Paese nel suo insieme grazie
Alessandro Meluzzi
Un cittadino prestato alla politica vorrei attenermi soltanto qualche riflessione così di carattere generalissimo dura non può che scaturire mi con molta franchezza molta sincerità
Ho come la sensazione vorrei riagganciarmi in queste cose dette da Consob Colletti nel suo intervento introduttivo che condivido completamente come peraltro condivido molte delle cose anche tecniche dette dopo che però su un piano di sostanza la parola federalismo sia diventato in questo passaggio storico che il Paese sta attraversando una sorta di dalla tribù Dido là fuori una specie di parola magica Tottenham mica
Rassicurante un po'come lo sono stati in altri decenni vicine prossimi negli anni settanta la parola progresso o la parola modernità negli anni ottanta
Oggi abbiamo sentito la parola progresso la parola solidarietà la parola modernità con la parola federalismo è un concetto che così generale così generico che rischia di diventare se non calato nello specifico di un processo di ingegneria costituzionale una parola senza significato
Mi pareva di ricordare che uno studioso costituzionalista di onestà di Camber Nuova Zelanda ha classificato ben quattrocentosettanta
Dedicato in Australia scusate la mia ignoranza dall'altro geografico larga sarà letali Camber e l'Australia classificato ha classificato ben
Quattrocentosettanta tipi di federalismo possibile
Ecco perché trapassati presenti e forse presumibilmente presumibilmente futuri
Quindi
Io temo che la parola federalismo se non si cala in un contesto allo storico politico preciso determinato rischi diventare come sono state la parola progresso come la parola modernità negli anni ottanta
Giusto appunto una parola magica o superstiziosa
Vorrei invece vedere come questa parola irrompe nel dibattito politico italiano nel decennio restiamo vicende che stiamo vivendo
E ho la sensazione netta che quello che è successo negli anni recentissimi c'è la rivoluzione dei referendum di Mario Segni che è stata qui citata
Le elezioni con l'uninominale a un turno siano la conseguenza di eventi che hanno spezzato un congelamento della situazione politica italiana che aveva radici assolutamente extra nazionali che era legato ad una certa divisione del mondo che la caduta del muro di Berlino quindi ha dissolto e che ha riproposto quindi un problema fortissimo sul piano politico e storico prima ancora che dell'ingegneria costituzionale che il problema della sovranità perché e della sovranità nazionale quindi non soltanto di lei del federalismo intesa come organizzazione della sovranità all'interno dell'entità nazione la prima repubblica si fondava su un patto scellerato di tipo consociativo che privilegiando come dire la coabitazione di due culture che sono state qui citate cioè la cultura cattolica la cultura marxista
All'interno di un assetto che era ad un tempo costituzionale come qualcuno ha ricordato ma anche profondamente culturale direi e distilla e di organizzazione delle cose politiche
Aveva come secondo corno del patto consociativo oltre all'assenza di un'alternanza possibile e oltre a una naturale sospettosità nei confronti del concetto di identità nazionale
Prova perché per come si sono sviluppate la cultura cattolica la cultura marxista in questo Paese
Sono state entrambe culture in qualche modo sospettoso di un'idea nazionale forte nel sia da questa è l'immagine che dal punto di vista anche diede la realizzazione di progetti costituzionale
Si fondava anche su un patto consociativo legato non soltanto la non alternanze alla gestione di tipo diciamo un animisti Colotti anta cinque per cento delle leggi finanziarie dello Stato da leggi di spesa sono state votate sia dalla cosiddetta maggioranza che dalla cosiddetto posizione
Ma si fondava anche su un consenso acquistato attraverso dei meccanismi che hanno portato alla Repubblica ad avere oggi un deficit di oltre due milioni di miliardi di lire
Questo vuol dire che non ci sarà io credo se non ripartiamo da questo dato non ci sarà
Ingegneria costituzionale possibile non ci sarà riforma legislativa che tenga conto come dicevo solo Savona della distinzione tra il problema delle libertà e il problema delle garanzie
Non ci sarà federalismo strutturato in nessun modo se non ripartiremo da questo dato cioè io credo che non ci possa essere
Perché ne abbiamo una prova concreta in questi giorni se c'era un elemento nella rivoluzione del ventisette di marzo se c'era un elemento nella rivoluzione del referendum che sono state due inizi di rivoluzione
Era l'idea di un bipolarismo forte cioè di un Paese che si avviava attraverso questa rivoluzione a diventare un Paese quasi normale c'è un Paese in cui una maggioranza si alterna con una possibile futura maggioranza che però nell'attesa fa la minoranza critica ecco a questa tendenza al bipolarismo che pareva emergere dalla legge anche da certe tensioni che attraversavano il Paese sotto la pelle della sua storia quotidiana
Invece sembra riproporsi una tensione continua a una come dire un'inerzia naturale verso il con sotto questo paludoso consociativismo trasformisti go
Che è stato un po'il cancro di tutta la stato d'Italia post-unitaria fino ad oggi anche molto prima del cinquanta anni di storia recente del dopoguerra
Quindi questo vuol dire che anche quando le rivoluzioni istituzionali camminano su gambe di ipotesi legislative o di strutture costituzionali
Favorevoli o decorose io considero la legge Mattarella tutto sommato una legge non buona ma come dire non pessima nel senso che se non altro ha posto le basi di una logica del ricambio bipolare
Però se tutto questo non si sostanzia di un vento che soffi nella vita delle istituzioni ma partendo da fuori dalla dimensione dell'igiene istituzionale in un terreno così più sottile più scoscese subliminale che quello della cultura profonda di un popolo
Credo che se ne va un po'cominciamo a porre con chiarezza e con forza il problema di che cos'è l'identità nazionale italiana oggi perché quell'identità nazionale è un po'come il problema dell'immunologia in medicina e il problema del Celtic non self di dove fin dove arrivano i campioni di che cosa sono io
E di che cosa dove cominciano i confini degli altri questi confini oggi non sono i confini geografici io credo la liberaldemocratico non credo in confini geografici rigidi ma crede invece nelle nazionalità
Prevedo che le nazionalità siano un elemento di ricchezza e di diversità
Che entra nel processo della globalizzazione che l'economia attraversa in questa fase dire tutti gli equilibri geopolitici planetari attraversano comune elemento di arricchimento e non come elemento di convinto avvenimento e sono dell'opinione che se non si affronta questo problema mettendoci almeno a livello dei nostri vicini storicamente oltre che il gioco eticamente più prossimi come la Francia
L'Inghilterra la Germania e persino la Spagna credo che anche il problema del federalismo rischi diventare giustappunto
Una parola rassicurante o o un esercizio accademico come nel caso del succitato australiane non zero non Zeman Dese studioso resta di Camber come fare però porre il problema dell'identità nazionale
Visto che l'identità nazionale come il coraggio di don Abbondio non è cosa che ci si possa dare l'asse
Beh io credo che comunque di cui inesorabilmente si debba ripartire perché finché non è non riscopriamo quel Comune profondo senso di appartenenza ad una nazionalità italiana
In grado come dire di essere alla base l'humus il terreno comune di qualsiasi regionalismo spinta di quasi si federalismo possibile di qualsiasi ingegneria che avvicini la ingegneria istituzionale legislativa che avvicini le sedi del prelievo fiscale si della spesa beh credo che non avremo quel vento in grado di soffiare nell'avere del cambiamento e quindi prevarrà l'inerzia l'entropia e la tendenza la coazione a ripetere
Sul proporrei onorevole tascone
Prego
Parma
Sono sono Teodoro tascone di Alleanza Nazionale
Ringrazio
Gli amici della presidenza
Incominciando
Dal onorevole dottore
Nelle Lantella
Che mi danno il cortese piacere di potere intervenire in questa Assemblea
Su un tema di grande valenza culturale
E di profonda attualità politica
Il federalismo
Lo Stato modernamente liberale il senso dello Stato e della nazione insieme
L'ammodernamento delle sue strutture
E quindi il governo dello stato attraverso alleanze armoniose
Disciplinate
Che partano da diverse culture e radici
Ma che siano radici diverse
Ma con un albero solo l'albero del Governo dello Stato per lo Stato
E quindi io sono onorato di parlare qui in questo civile
Consesso a nome del mio gruppo parlamentare al quale ho l'onore di appartenere
E parlo se mi è consentito un'annotazione personale in estrema libertà
Un'estrema libertà che non mi nasce da condizionamenti elettorale
Infatti io sono stato eletto in Campania due in un collegio in cui sciaguratamente mi si consenta questo termine non fu fatto l'accordo tra Alleanza Nazionale e Forza Italia
E quindi io ho in quel collegio
Vinto all'uninominale da solo correndo per Alleanza Nazionale
E quindi quello che io dichiaro qui questa sera e tanto più forte perché non è condizionata dalla benevolenza di avere acquisitivo utili al credito di Forza Italia ma nasce dal mio intimo convincimento
Bene
è stato merito grande
Del di del nucleo di pensiero berlusconiano e della organizzazione di Forza Italia di aver consentito in Italia questo cambiamento
Senza questa intuizione morale prima ancora che politica
Diciamo veramente manageriale nel senso più qualitativo del termine probabilmente le sinergie del movimento sociale Alleanza Nazionale sarebbero state ancora una volta arbitrariamente soffocate
E la nostra veniva rimanere una democrazia monca in cui la sinistra raccoglieva lo sfascio creato da se medesima sul piano culturale
E dalle pratiche consociative con la Democrazia cristiana con i socialisti se mi si consente il termine forte con i partitini che la contornano
E quindi noi avremmo avuto un regime cattocomunismo cattocomunista o comunista con una leggera verniciatura cattolica
Dannoso sul piano culturale sciagurato sul piano operativo immorale perché Niva raccogliere un cambiamento quando nessun indice di cambiamento era in grado di esprimere per le responsabilità per la cultura per la prassi per la per il l'insieme degli uomini stessi che la permeava no quindi questo merito grande berlusconiana a
Inizialmente con una certa diffidenza una diffidenza istintiva credo reciproca al disegno leghista
E anche il disegno leghista ha avuto un'importanza grande nel creare questa realtà e questo mondo nuovo non solo per le idee di federalismo che lentamente hanno permeato l'Italia è che all'inizio erano quasi una davano una crisi di rigetto all'ascoltatore
Ma anche perché
Hanno per da diversa sponda
Fatto quell'opposizione a quel sistema consociativo che lui da destra facevamo con scarsi risultati proprio perché congelati e schiacciati naturalmente nell'angolo
Quindi è sul piano tattico è sul piano culturale la riga parimenti avuto un momento importante nella creazione del nuovo un momento importante nella creazione del nuovo l'hanno avuto quelle componenti cattoliche che che si sono i cingolati dalla mentalità della Prima Repubblica e che sono qui alla presidenza
E che sono oltre questa presidenza e che si stanno raggruppando i nuovi partiti e nelle nostre zone i i i partiti il partito centristi centristi democratici mastelliani stanno avendo la loro giusta parte di incidenza nella popolazione perché noi riteniamo che una destra
Senza un centro armonioso insieme non possono che vincere ma una destra con un centro che sia disarmonico non può che perdere a vantaggio di aver di una sinistra che capiterebbe in base alle tecniche consociativa parte del centro stesso
E quindi l'incontro di questa sera mi si consenta questa premessa nasce anche da queste esigenze
L'incontro di questa sera credo nascita da da una crisi profonda che ha affrontato a attraversato e che tuttora fronda il movimento leghista e non solo leghisti
Cioè il movimento più vasta mente che vuole unitaria federale cioè ammodernata nelle sue strutture in sintonia con i tempi nuovi
Nella quale il senso dello Stato e dell'unità e la permeazione della nazione non trovino alcun contrasto nel desiderio dice decentramento amministrativo fiscale economico
Che consenta un ammodernamento di questa macchina dello Stato
Che altrimenti rimarrebbe la totalitaria macchina dello Stato anche se sotto una forma di apparente democrazia
E quindi se noi questa sera stiamo qua e perché vi è stato un un travaglio ulteriore dopo il ventisette marzo mi si consenta un'annotazione personale travagli agevolato dal modo
Io direi allegro per usare un altro termine del modo di fare politica bossiano e cioè
Un che sia mi consente la che estende a Mourinho telefonini che sono la nostra morte suscita verbali crocevia di
Mi si permetta una notazione
Io ero un dottore commercialista quasi arrivato e non ho mai ha voluto il telefonino il giorno dopo che divenne deputato a me lo imposero come si mette allo schiavo l'anello al piede
Lei
Questa è l'amara verità
Allora tornando alla nostra analisi è stato proprio credo il modo spregiudicato bossiano di interpretare la politica la politica senza un riferimento concreto alla parola data la politica istrionica del momento per il mo'
Lento dell'esigenza senza una strategia o di una strategia occulta differente dalla prassi quotidiana un modo furbastro mi si consenta di termine for
E di fare politica che hanno creato anche una certa crisi profonda nel movimento leghista crisi profonda che va molto al di là di quello
Dominata allora non l'ho chiuso apre ma ci sono anche le sue leggi
Venga è un microfono che dire la FIAT Uno che vogliamo fa ben quindi è accesa Dousand
Allora ora non non è che la
Guardi si va avanti si va avanti nelle sostanze ma si conservano i valori che appartengono all'immanenza bene allora voglio stringere quindi cortesemente chiedo scusa
Nell'istante in cui gli uomini culturalmente validi del movimento leghista
Quanti coloro che hanno creduto nel ventisette marzo come rinnovamento e che se non sono disposti a fare i Belleli intorno a un capo né ad essere smentiti ad ogni
Esso spinto né a dover a vedere l'amarezza di constatare che un documento concordato venga poi rifiutata la firma il giorno dopo la parola data
Venga distorta con la menzogna hanno portato a una profonda crisi interna io tanti incontri nella camera con tanti amici che provengono da Marie non solo con l'ottimo amico che mi è qui vicino
Dottore Lantella ma anche con altri c'è una profonda sofferenza nell'ambito di questo gruppo parlamentare che è una sofferenza di carattere prima ancora che di cultura e allora ben venga una nuovo muro aggruppamento culturale
Che porti avanti fortemente il discorso federale il discorso federale nell'ambito dell'unità dello Stato
è in prospettiva di un allargamento della nostra capacità di essere italiani ha una dimensione europea che sia leale nel governo leale nel dibattere le proprie tesi
Leale nei confronti leale anche del dissenso che consenta cioè di discutere di approfondire di Della virare prima ma poi di decidere di fare di operare insieme poi che cioè un governo sia un governo e che l'opposizione possa fare l'opposizione eh non è che il governo si opposizione è l'opposizione debba essere ammiccato per consentire al governo di essere governi tutto questo
Signori miei sa tanto di avanspettacolo alla scarpetta napoletana e mi dispiace che nella Bassa padana che hanno diversa cultura sono i maestri dell'attuale ma spettacolo e allora mi si consenta quindi da un uomo mi dei destra che ha aperto ai problemi del centro da uomo di Alleanza Nazionale di salutare con le stime e se mi è consentito con affetto gli amici che con coraggio creano un raggruppamento nouveau il quale è necessario alla nostra società se no la rivoluzione come ha detto un attimo prima Meluzzi del ventisette sì e del ventisette marzo viene a essere vanificata erbe ed essere considerato quasi un apporto
La prima Repubblica ritiene che noi siamo stati il ventisette marzo una cattiva digestione
E si non vogliano lasciare le loro mangiatoia
Stanno lì a bere una responsabilità forte al di là delle nostre stesse idee e di identità di partiti di a vere presente l'interesse dello Stato e la volontà popolare
Che indubbiamente pure un cambiamento uno l'uno posizione all'inglese e vuole una maggioranza che governa
E vuole che prima o poi noi correttamente andiamo all'opposizione in quell'alternanza che è la vera democrazia una vera democrazia che abbia un testo un centro le Straw un destra centro che la stessa cosa contrapposto a un centrosinistra un sinistra centro che è parimenti la stessa cosa ma in un'alternanza alla luce del sole
Con patti chiari con programmi strategicamente chiari con delle risultanze che vengono portate al vaglio del popolo italiano in quell'alternanza che consenta veramente la democrazia è in questa Guizza
Ed in questa guisa io qui questa sera porto il pensiero del mio partito
Che è disponibile ai discorsi di cultura liberale nell'ambito della solidarietà nazionale delle categorie più povere
Che sia pronto a un discorso federale nell'ambito di uno state o no stato che sia comunque forte che porti un discorso autenticamente europeo
E soprattutto porti un discorso di moralizzazione è la prima moralizzazione è di non avere riserve mentale
E di fare la politica per la politica no alla politica per l'intrallazzo grazie
Ecco concluderei questo nostro dibattito sottolineando tre punti mi soffermerei su tre punti sono totalmente d'accordo con quanto detto dal professor Colletti represso galeotti
Che hanno espresso molto lucidamente molto approfonditamente quello che è poi il pensiero di associazione per le libertà
Hanno sintetizzato quelle in cui noi crediamo mi pare anche molto significativo l'intervento dell'onorevole tascone
Perché ha testimoniato un'adesione del suo partito ha una visione federalista e questo è un dato politicamente molto molto rilevante credo estremamente significativo
Vorrei soltanto fare una brevissima precisazione una replica se mi è consentito alla professor Savona
Mi trova d'accordo la sua visione favorevole ad un federalismo fiscale
Meno il suo scetticismo su una riforma federalista dello Stato
Luís sostanzialmente poggia questo scetticismo su tre argomentazioni il regionalismo sarebbe fallito quindi anche il federalismo potrebbe fare la stessa fine
Inoltre inoltre
Riformare le istituzioni presuppone una riforma delle istituzioni presuppone una certa cultura che in Italia manca
E infine il problema della interrelazione economica tra nord e sud molto brevemente quest'ultimo punto ritengo che sia il frutto di una mancata chiarificazione di che cosa si intende per federalismo perché
Lo Stato federale non rompe l'unità nazionale e quindi l'interrelazione economica verrebbe comunque salvaguardata pensiamo alla Germania federale Stato federale appunto dove vi è una interrelazione stretta fra i Laender della che che compongono la Repubblica federale tedesca
Quanto al regionalismo il fallimento regionali lo intanto occorre precisare perché per esempio in alcune regioni come il Friuli Venezia Giulia ne sappiamo che la sanità e amministrata come in Svizzera insomma ci sono realtà estremamente significative
E poi io ritengo del regionalismo sia fallito regionalismo e e federalismo sono due cose molto diverse
Come diceva Pascone è fallita e le fallita l'esperienza regionalista perché mancava la responsabilizzazione le regioni erano soprattutto quando escludente enti dispensa e non invece gli enti che dovevano affrontare esatto dovevano decidere ma poi portando questa recessione esautorare poter e infine proprio io ritengo che il senso di responsabilità
Sia quella spetto culturale fallimentare in Italia cioè il la cultura dei popoli taglia
Non manca soprattutto di senso di responsabilità e credo che il senso di responsabilità possa essere stimolato proprio con una riforma di tipo federale
E o comunque possono essere sicuramente accentuato con la riforma di tipo federale
Non mi resta altro che ringraziare tutti gli intervenuti quindi sciogliere il nostro incontro